Lezione 12: Induzione • LEMANS\lenz.htm ESPERIMENTI DI FARADAY (1831) • Mutua induttanza: due spire A e B sono disposte in modo tale che il flusso del campo magnetico generato dalla corrente che fluisce in A attraverso B sia non nullo. Se la corrente che fluisce in A varia nel tempo, allora una corrente fluisce in B. • Movimento relativo: Se la corrente in A non cambia, ma varia la posizione di A rispetto a B, ancora si rileva una corrente in B. • Quando un ramo di un circuito si muove e muovendosi taglia il flusso magnetico, una corrente viene indotta nel circuito. Legge di Faraday Da un esame delle esperienze mostrate, Faraday comprese che la corrente era indotta dalla variazione del flusso Φ di B nel tempo attraverso la superficie delimitata dal circuito. Tale variazione, infatti, ha luogo: 1) se cambia nel tempo B (anche a causa di un cambiamento nel tempo della corrente che lo genera) 2) se cambia nel tempo la superficie delimitata dal circuito, invero il circuito 3) se si muove il circuito in un campo non costante. Detta Emf la ‘tensione’ indotta nella spira (volt) che fa muovere le cariche e Φ il flusso del campo magnetico attraverso una superficie di cui la spira è contorno (weber), legge di Faraday d Emf = − Φ dt FEM Emf è chiamata FORZA ELETTROMOTRICE INDOTTA d E ⋅ dl = − Φ Emf = dt circuito Non appena cessa la variazione di flusso, termina pure il passaggio di corrente E non è conservativo Il segno della corrente, e quindi di Emf, è tale che l’induzione magnetica generata da questa produca un flusso che si oppone alla variazione di flusso che ha originato il fenomeno (legge di LENZ) Spira e magnete: d Emf = RI = − Φ B dt Nel caso di N spire: d Emf = RI = − N Φ B dt La corrente indotta nella spira ha un verso tale che il campo magnetico generato dalla corrente si oppone alla variazione di campo magnetico che l’ha indotta (legge di Lenz). Avvicinando un magnete ad una spira, B (e quindi ΦB) attraverso la spira aumenta e viene indotta nella spira una corrente. La spira si comporta come un dipolo magnetico µ ed il verso della corrente è tale che µ è orientato in senso contrario a B. Se si allontana il magnete dalla spira, il verso di µ cambia. Una cosa analoga accade muovendo la spira e tenendo fisso il magnete. Alternatori 1 Φ B = B ⋅ n S = B S cos ϑ ω ϑ (t ) = ωt Φ B (t ) = B S cos ωt d Emf = − Φ B = BSω sin ωt dt Β θ Alternatori 2 • applet_italia\generator_ita.htm Esercizio- una spira a sezione quadrata di lato 5cm, costituita da 100 avvolgimenti, è immersa in un campo di induzione B=0.6 T, entrante nel foglio, costante nella regione in cui è inizialmente collocata la spira (regione gialla). La spira viene ‘estratta’ verso dx a velocità costante in un tempo pari a 0.1s. Si calcolino: 1) La variazione di flusso 2) emf e correnti indotte sulla spira 3) Energia dissipata se la resistenza complessiva della spira R=100Ω 4) La forza media necessaria per estrarre la spira y 1) Φ f = 0; z x B = −0.6 T u z Φ i = NBS = 100 ⋅ 0.6 ⋅ 25 ⋅10 − 4 = 0.15 Wb ∆Φ = −Φ i Soluzione (continua) ∆Φ 0.15 1.5 2) emf = = = 1.5 V ; i = = 15 mA ; t 0.1 100 3) Energia dissipata = t Ri 2 (t ) = (15 ⋅10 −3 ) 2 ⋅100 ⋅ 0.1 = 2.25 ⋅10 −3 J 0 L 2.25 ⋅10 −3 −2 4) F = = 4 . 05 ⋅ 10 N = −2 ∆x 5 ⋅10 Esercizio - Un generatore deve fornire una tensione ac (50 Hz), il cui valore di picco V=220 V. Sapendo che le spire che lo costituiscono sono immerse in un campo uniforme B=0.2 T e che l’area di una spira A=0.02 m2, calcolare il numero di spire necessarie. V(t ) = 220 cos[(2π 50)t ] V(t ) = NSB(2π 50)[cos(2π 50)t ] 55 ⋅1000 220 220 = 175 = = N≥ 314 SB(2π 50) 0.02 ⋅ 0.2 ⋅ (2π 50) Una spira circolare di raggio R=10 cm si trova in un campo magnetico uniforme di induzione B=1 kG sin ωt x, ω=2π1000 rad/s, diretto perpendicolarmente al piano della spira. Si calcoli l’intensità della corrente che circola nella spira. z B y Una spira quadrata di lato d= 50 cm , posta come mostrato in figura 1, è immersa in un campo di induzione magnetica B(t). Si calcoli la fem indotta ai capi della spira, considerando il sistema nel vuoto. B(t ) = (20 ⋅ xy ⋅ cos(1000t ) yˆ + 100 ⋅ x ⋅ sin(1000t )zˆ ) Wb/m 2 y x Il flusso è dato da : Φ= ( Bx xˆ + By yˆ + Bz zˆ ) ⋅ zˆ dxdy = Spira 0.5m 0.5m 0 0 Bz dxdy = sin(1000t ) 0.5m 0.5m 0 0 x2 100 xdxdy = sin(1000t ) ⋅ 100Wb/m ⋅ 2 0.5 m 0.5 m 2 y0 = 6.25 ⋅ sin(1000t ) Wb 0 Per la legge di Faraday la fem indotta è data dalla derivata temporale del flusso appena calcolato: d fem = − Φ = −6250 ⋅ cos(1000 t ) V dt Motore elettrico y i B uniforme asse x i (t ) = I 0 cos ωt z M = × B = mBi n × i y = −i (t ) SB sin ϑ i x Motore elettrico applet_italia\ElectricMotor_ita.htm Induttanza (Henry 1832) Un filo percorso da corrente genera un campo magnetico, che genera un’ AUTOINDUZIONE con il circuito stesso. Il flusso Φ che si concatena con il circuito è proporzionale alla corrente che fluisce nel circuito: Φ(B) = Li essendo B ∝ i L viene detto INDUTTANZA L dipende dalla geometria e dal mezzo circostante Unità di misura dell’induttanza [L] = H henry 1 H = 1 Wb/A = 1Vs/A = 1Ωs Simbolo: Esercizio- Calcolare l’induttanza di un solenoide di lunghezza l molto maggiore del diametro, di sezione S con n spire per unità di lunghezza. B z B = µ 0 in i z 2 Φ(B) = nlSB = µ 0in Sl N = 400 spire l = 40 cm -3 S = 10 m 2 2 L0 = µ 0 n Sl L0 = 0.5 mH Permeabilità magnetica relativa Se il solenoide è riempito con un materiale ferromagnetico B B = µr B0 µ r è chiamata permeabilità magnetica relativa µ r può valere anche qualche migliaio 2 Φ(B) = nlSB = µ r µ 0in Sl µ r = 1000 L = 0.5 H L = µ r L0 Esercizio- Calcolare l’induttanza di un tratto di cavo coassiale di raggi Ri e Re, di lunghezza l molto maggiore del raggio esterno, in cui i conduttori siano percorsi da correnti uguali in modulo e opposte in verso. Lo spazio tra i due conduttori è riempito d’aria 2πrB = µ 0 i i B C A D l Ri ≥ r r ≥ Re B=0 B=0 Ri ≤ r ≤ Re µ 0i B= iφ 2πr Il flusso attraverso la superficie ABCD vale: Φ (B ) = Re Ri Re µ 0i µ 0i l ln ldr = 2π Ri 2πr L’induttanza L vale allora: Re µ0 L= l ln 2π Ri Regime transitorio in un circuito induttivo di E + Ei = E − L = Ri dt di L + Ri = E dt E R iR (t ) = − exp − t R L Aprendo il circuito.. E R i (t ) = exp − t R L RI(t) E R i (t ) = 1 − exp − t R L RI(t) Extracorrente di chiusura/apertura L’energia dissipata per effetto Joule durante l’extracorrente di apertura: R E i (t ) = exp − t R L ∞ ∞ E dt Ri (t ) = dt R R 0 0 2 E =R R 2 2 R exp − 2 t = L L 1 2 = Li0 2R 2 Energia immagazzinata nel campo magnetico La potenza istantanea W fornita dal generatore: di W = E i= L + Ri i = dt U (t ) = t 0 di L idt = dt i0 0 1 2 1 Lidi = Li0 = i0Φ 2 2 Per un solenoide 1 1 1 2 U = Φ i = (µ0 ni ) nlS i = (µ0 ni ) lS 2µ 0 2 2 Densità di energia immagazzinata nel campo magnetico u= U τ = 1 2µ 0 (µ0 ni ) 2 = 1 2µ 0 B 2 VALIDA SEMPRE Mutua induzione i1 ≠ 0; i2 = 0 Φ1 (B1 ) = L1i1 i2 i1 Φ 2 (B1 ) = M 21i1 i1 = 0; i2 ≠ 0 Φ1 (B 2 ) = M 12i2 Φ 2 (B 2 ) = L2i2 Coefficiente di mutua induzione M 21 = M 12 = M Esercizio- Calcolare la mutua induttanza fra due solenoidi sovrapposti di lunghezza l molto maggiore del diametro, entrambi di sezione S, il primo con n1 e il secondo con n2 spire per unità di lunghezza. Φ 2 (B1 ) = l ⋅ n2 ⋅ S ⋅ B1 = l ⋅ n2 ⋅ S ⋅ µ ⋅ i1 ⋅ n1 M = l ⋅ n2 ⋅ S ⋅ µ ⋅ n1 Quindi, per due solenoidi sovrapposti di uguale lunghezza M = l ⋅ n2 ⋅ S ⋅ µ ⋅ n1 2 2 L1 = µ n1 Sl µ = µ0 µ r L2 = µ n2 Sl Se n1 = n2 L1 = L2 = M Se n1 > n2 L1 > M > L2 2 M = L1 L2 Nel caso generale 2 M ≤ L1 L2 Si definisce il COEFFICIENTE DI ACCOPPIAMENTO k M = k L1 L2 (−1 ≤ k ≤ 1) Accoppiamento tra due circuiti i1 ≠ 0; i2 ≠ 0 i2 i1 Φ1 (B ) = L1i1 + Mi2 Φ 2 (B ) = M i1 + L2 i2 Se le correnti variano nel tempo… dΦ ( B1 + B 2 ) Ei = − dt di2 di1 Ei1 = − L1 −M dt dt di2 di1 Ei2 = − M − L2 dt dt Trasformatore i1 ≠ 0; i2 = 0 Ei1 L1 N1 n1 = = = Ei2 M N 2 n2 Se le due bobine sono sovrapposte Trasformatore N1 Ei1 =k N2 Ei2 k ≤1 FEM differenziale d d E ⋅ dl = ∇ × E ⋅ n dS = − Φ = − B ⋅ n dS dt dt S ∂S S S d ∇ × E + B ⋅ n dS = 0 dt d ∇×E = − B dt III equazione di Maxwell 3/10/03 Si calcoli l’induttanza di un solenoide cilindrico di diametro d=2cm e lungo 40 cm , nel quale 1000 spire sono avvolte in un nucleo di ferro (µr=1000). • 22/3/2004 Una spira quadrata di lato d= 50 cm , posta come mostrato in figura 1, è immersa in un campo di induzione magnetica B(t). Si calcoli la fem indotta ai capi della spira, considerando il sistema nel vuoto. Compito di Fondamenti di Elettromagnetismo del 1.12.03 • a) b) c) Un generatore di tensione costante E=50 V, all’istante t=0 viene chiuso sopra un circuito costituito da una resistenza R=10Ω e un’induttanza L=0.4 H poste in serie. Si calcolino: L’intensità della corrente erogata subito dopo la chiusura del circuito; L’intensità di regime i dopo un tempo molto lungo dalla chiusura A quale istante l’intensità è metà rispetto a quella di regime. L’andamento temporale della corrente vale: In particolare: i (t ) = i∞ (1 − e − t /τ ) dove: τ = L/R a) i (0) = 0 E b) i (t → ∞) → i∞ = = 5 A A regime non c’è più variazione di flusso R 1 c) = 1 − e −t / τ ln 0.5 = −t / τ t = −τ ln 0.5 = 0.028 s 2