terza riunione plenaria dei membri

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TERZA RIUNIONE PLENARIA DEI MEMBRI
Pontificio Consiglio per la Promozion e della Nuova Evangelizzazione
Si è svolta da l 27 al 29 maggio, presso la Sala Bologna del Palazzo Apostolico, la te rza
Riunione Plenaria dei Membri del Po nt if icio Consiglio per la Promozione della Nu ova
Evangelizzazione.
Tra i temi principali di scussi dai padr i, lo studio del rapporto tra Catechesi e Nu ova
Evangelizzazione, le due aree principali di competenza del Pontificio Consiglio, e u n
inquadramento t eologi co-pastorale delle iniziat ive in programma previste per il prossimo
Anno Santo straordinari o dedicato alla M iser icordia, la cui organizzazione è stata affida ta
a questo Dicastero.
La riunione si è conclusa con l’udienza del San to Padre alla quale hanno partecipato a nche
i membri del Consiglio I nternazionale d i Ca techesi, che si è riunito a partire dal 29 mag gio
stesso.
DISCORSO DEL SA NTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI A LLA PLENARIA DEL
PONTIFICIO CON SIGLI O PER LA PROMOZI ONE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
Sala del Concistoro
Vener dì, 29 maggio 2015
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Cari fratelli e sorell e,
sono contento di pot ervi ricevere a co nclusione della Sessione Plenaria che vi ha
impegnato su un tema di grande import anza per la vita della Chiesa, quale è il rappo rto
tra evangelizzazione e catechesi . Accolg o anche con piacere i membri del Consiglio
Internazionale per l a Catechesi, ch e or m ai è parte integrante del vostro Dicaste ro.
Ringrazio M ons. Rino Fi sichella per il salu to iniziale e, insieme a lui, tutto il Consiglio pe r
la Prom ozione della Nuova Evangelizza zione che è impegnato ormai nella preparazion e
del Giubileo Straordinario della Misericor dia . Un Anno Santo che ho affidato a voi perché
appaia in maniera più evidente che il dono della misericordia è l’annuncio che la Ch iesa
è chiam ata a t rasmet tere nella sua opera di evangelizzazione in questo tempo di gra n di
cambiamenti.
Proprio questi cambiamenti sono una f elice pr ovocazione a cogliere i segni dei tempi ch e
il Signore offre alla Chi esa perché sia ca pa ce – come ha saputo fare nel corso di duemila
anni – di portare Gesù C risto agli uomini del no stro tempo. La missione è sempre identica ,
ma il linguaggio con cui annunciare il Van ge lo chiede di essere rinnovato , con sagge zza
pastorale. Questo è essenziale sia per esse re compresi dai nostri contemporanei, sia
perché la Tra dizi one cattolica possa parlare alle culture del mondo di oggi e aiutarle a d
aprirsi alla pe renne fecondità del messaggio di Cristo. I tempi sono di grandi sfide, che
non dobbiamo aver paura di fare no str e. Inf at ti, solo nella misura in cui ce ne faremo
carico sar emo capaci di offrire rispost e coe renti perché elaborate alla luce del Vange lo .
È questo ciò che gli uomini attendono o gg i dalla Chiesa: che sappia camminare con
loro offrendo la compagnia della testim on ianza della fede , che rende solidali con tutti, in
particolare co n i più soli ed emarginati. Quant i p overi – anche poveri nella fede - attendo n o
il Vangelo che libera! Quanti uomini e do nn e, nelle periferie esistenziali generate d alla
società consumist a, atea, attendono la n ost ra vicinanza e la nostra solidarietà! Il Vange lo è
l’annuncio dell’amore di Dio che, in Ge sù Cr ist o, ci chiama a partecipare della sua vita . L a
nuova evangelizzazione dunque è que sto: p rendere coscienza dell’amore misericordio so
del Padr e per diventare noi pure strument i di salvezza per i nostri fratelli.
Questa consapevolezza, che è seminat a ne l cuore di ogni cristiano fin dal giorno del su o
Battesim o, chiede di crescere, insieme alla vit a di grazia, per portare molto frutto. È qui
che si inseris ce i l grande tema della ca techesi come lo spazio all’interno del quale la vita
dei cristiani matura perché fa esperie nza della m isericordia di Dio. Non un’idea astratta di
misericordia, ma un’esperienza concreta con la quale comprendiamo la nostra debole zza
e la forza che viene dall’alto. «È bello che la preghiera quotidiana della Chiesa inizi con
queste parole: “O Di o, vieni a salvar m i, Sign ore, vieni presto in mio aiuto” ( Sal 7 0,2).
L’aiuto che invochiamo è già il primo pa sso della misericordia di Dio verso di noi. E gli
viene a salva rci dalla condizione di debole zza in cui viviamo. E il suo aiuto consiste n e l
farci cogliere la sua presenza e la sua vicinanza. Giorno per giorno, toccati dalla sua
compassione, possiamo anche noi diven tare compassionevoli verso tutti» ( Misericordiae
Vultus , 14).
Lo S pirito Sa nto, che è il protagonista de ll’evangelizzazione, è anche l’artefice de lla
crescita del la C hiesa nel comprende re la ver ità di Cristo. È Lui che apre il cuore de i
credenti e lo trasf orma perché il per do no ricevuto possa diventare esperienza di amo re
per i fratelli. È sempre lo Spirito che ap re la mente dei discepoli di Cristo a compren dere
più a fondo l ’i mpegno richiesto e le f or me con le quali dare spessore e credibilità alla
testimonianza. Ne abbi amo tanto biso gn o, dello Spirito, perché apra la nostra mente e i
nostri cuori.
La domanda su come stiamo educand o alla f ede , pertanto, non è retorica, è essenziale .
La risposta richiede coraggio, creativit à e de cisione di intraprendere strade a volte anco ra
inesplorate. La catechesi, come componente del processo di evangelizzazione, ha biso gno
di andare oltre la semplice sfera sco lastica, per educare i credenti, fin da bambin i,
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ad incontrare Cristo, vivo e operante ne lla sua Chiesa . È l’incontro con Lui che suscita il
desiderio di conoscerlo meglio e quindi di seguirlo per diventare suoi discepoli. La sfida
della nuova evangel izzazione e della cate che si, pertanto, si gioca proprio su questo pun to
fondamental e : come incontrare Cristo , q ua l è il luogo più coerente per trovarlo e p e r
seguirlo.
Vi assicuro la mia vi cinanza e il mio sost eg no in questo compito così urgente per le no stre
comunità. Vi af fi do alla Vergine Madre d ella Misericordia perché il suo sostegno e la sua
intercessione vi aiut ino in questo comp it o così impegnativo. Vi benedico di cuore e , pe r
favore, vi chiedo di pregare per me.
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