Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 14 Il meccanismo della domanda e dell’offerta. Breve e lungo periodo Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza L’equilibrio tra domanda e offerta Sovrapponiamo i due grafici . Si S(p) può perché sull’asse delle ordinate p c’è sempre p e su quello delle ascisse vi sono due grandezze E omogenee: quantità domandate e p* quantità offerte. D(p) Il punto di incontro delle due curve identifica il prezzo di y y* 0 equilibrio (p*). È un prezzo di equilibrio perché la quantità domandata, identificata sulla curva di domanda, è uguale alla quantità offerta, identificata sulla curva di offerta: D(p*) = S(p*) = y*. Sono soddisfatte le due condizioni dell’equilibrio (lezione 1): (1) Nessuno ha motivo di cambiare scelta. (2) Le decisioni dei compratori e dei venditori sono compatibili. Il calcolo dell’equilibrio 103 Supponiamo che la curva di domanda sia descritta dalla formula yd = a − b⋅⋅p (dove a, b e c sono dei numeri noti). e che la curva di offerta sia descritta dalla formula ys = c⋅⋅p Le due curve sono state ipotizzate lineari per semplicità. Sappiamo che c’è equilibrio quando yd = ys , ossia quando a − b⋅⋅p = c⋅⋅p Questa è una equazione nell’incognita p, la cui soluzione è il prezzo di equilibrio p*. Un semplice calcolo dà il risultato: p* = a/(b + c) Trovato p*, lo si sostituisce nella curva di offerta (o in quella di domanda − controllare che viene lo stesso risultato) e si trova y* = a⋅⋅c/(b + c) Microeconomia – Mercato concorrenziale Quando il mercato non è in equilibrio La curva di domanda, la curva di offerta e la condizione di equilibrio yd = ys sono tre ingredienti essenziali per la descrizione di un modello di mercato (in concorrenza perfetta). Per completare la descrizione manca un quarto ingrediente. Esso deve modellare “cosa succede quando il mercato non è in equilibrio”, ossia quando yd ≠ ys . Se il prezzo è p a > p*, la quantità domandata yd è identificata dal punto D, mentre quella p S(p) s è identificata dal punto offerta y D S pa S. Il mercato non è in equilibrio, perché yd < ys . Se il prezzo fosse E p* invece p b < p*, il mercato non sad > ys . rebbe in equilibrio, ma con y D(p) Che succede in questi casi? Come 0 yd y* ys y reagiscono acquirenti e venditori? La “legge della domanda e dell’offerta” Quando p > p*, sicché la domanda è inferiore all’offerta (yd < ys), i venditori, per evitare che parte del prodotto resti invenduto, reagiscono facendosi concorrenza, ossia fanno scendere il prezzo. In sintesi abbiamo: yd − ys < 0 → ∆ p < 0 Quando p < p*, sicché la domanda è superiore all’offerta (yd > ys), i compratori, per non restare senza prodotto, reagiscono facendosi concorrenza, ossia fanno salire il prezzo. In sintesi abbiamo: yd − ys > 0 → ∆ p > 0 Questo complesso di reazioni che si mette in moto quando non c’è equilibrio, è chiamato legge della domanda e dell’offerta. NOTA. L’espressione yd − ys si chiama eccesso di domanda. Quando yd − ys < 0 abbiamo un eccesso di domanda negativo. Economia - mercato (Concorrenza perfetta) La “convergenza” all’equilibrio 106 Molto in breve, la “legge della domanda e dell’offerta” afferma che la variazione del prezzo ha lo stesso segno dell’eccesso di domanda : se quest’ultimo è negativo il prezzo scende; se è positivo il prezzo sale; e se è nullo? Quando yd − ys = 0 dalla “legge” si ricava ∆p = 0. Ma, appunto, in questo caso abbiamo yd = ys e p = p*; ovvero il prezzo non varia perché siamo in equilibrio. La legge della domanda e dell’offerta descrive il funzionamento del mercato fuori dell’equilibrio (è il “quarto ingrediente”). Il suo operare assicura che il mercato tende all’equilibrio. Il meccanismo all’opera può essere formalizzato nel seguente modo: p > p* → yd − ys < 0 → ∆p < 0 p < p* → yd − ys > 0 → ∆p > 0 Perciò il prezzo converge all’equilibrio (p → p*) Corso di economia politica - lezioni del prof. Giorgio Rodano Economia - mercato (Concorrenza perfetta) p ps S 0 p D pd 0 ys Una complicazione 107 La produzione richiede tempo. Quando S(p) l’offerta viene portata al mercato, per quella “volta”, la quantità prodotta è data e non può essere cambiata. Perciò, per quella “volta”, la curva di offerta è verticale. Essa è stata decisa in precedenza sulla base del prezzo y atteso dalle imprese per quella “volta”. Esso viene chiamato prezzo di offerta (ps): è il prezzo che, se realizzato, massimizza il profitto delle imprese. La legge della domanda e dell’offerta fissa il cosiddetto prezzo di domanda (pd) che è quello che D(p) consente di vendere tutta la quantità y prodotta data per quella “volta”. Corso di economia politica - lezioni del prof. Giorgio Rodano Economia - mercato (Concorrenza perfetta) Il processo che conduce all’equilibrio 108 Le imprese decidono quanto produrre sulla base di ps (che è un prezzo atteso), mentre vendono il prodotto sulla base di pd (che è un prezzo di mercato). Non è affatto detto che prezzo di offerta e prezzo di domanda coincidano. Se così non è, le imprese hanno portato nel mercato la quantità “sbagliata” e non massimizzano il profitto. In questo caso reagiscono cambiando la quantità prodotta: se osservano pd > ps decidono ∆ys > 0, e viceversa. p Come si vede dal grafico, questa S(p) reazione sposta la quantità prodotta (la d D p ps retta verticale) verso il punto di inconE p* tro delle curve di domanda e offerta. A furia di aggiustamenti di quantità ps D(p) d S p prodotta il mercato arriva a un 0 equilibrio in cui si ha ps = pd = p*. ys y Corso di economia politica - lezioni del prof. Giorgio Rodano Economia - mercato (Concorrenza perfetta) Le variabili “esogene” dell’equilibrio parziale 109 Il modello che stiamo studiando descrive un equilibrio parziale , che cambia quando cambia uno dei dati del problema. Questi dati sono “variabili esogene”, ossia grandezze determinate “fuori” del modello, che però ne influenzano i risultati. Principali “esogene” che riguardano la curva di domanda: (1) i prezzi degli altri beni (determinati negli altri mercati); (2) i redditi dei consumatori (che possono dipendere da altri prezzi, come, per esempio, il salario). Principali “esogene” che riguardano la curva di offerta: (1) il salario (che determina il costo marginale); tecnologia (2) i prezzi degli altri inputs ; (3) il numero delle imprese che producono il bene. . Ci sono molti altri dati (sia per la domanda che per l’offerta), di cui qui non consideriamo gli effetti per non complicare troppo il discorso. NOTA Corso di economia politica - lezioni del prof. Giorgio Rodano Economia - mercato (Concorrenza perfetta) Breve e lungo periodo (mercato) 110 Abbiamo fatto questa distinzione a proposito della scelta degli inputs da parte dell’impresa (nel breve periodo la scelta è più limitata che nel lungo) C’è una distinzione analoga che riguarda il mercato: BREVE PERIODO: LUNGO PERIODO: il numero delle imprese attive il numero delle imprese attive nel mercato è dato (non ne nel mercato è variabile (può entrano e non ne escono). aumentare o diminuire). La distinzione riguardante le imprese è logicamente indipendente da quella riguardante il mercato: potremmo avere imprese in lungo periodo (possono scegliere tutti gli inputs) ma mercato in breve periodo (il numero delle imprese è dato). Corso di economia politica - lezioni del prof. Giorgio Rodano Spostamenti delle curve di domanda e di offerta L’effetto del cambiamento di una variabile esogena è quello di spostare, nel grafico, la posizione della curva di domanda, o di quella di offerta, o anche di tutte e due. Lo spostamento a destra della curva di domanda fa crescere prezzo e quantità venduta (viceversa lo spostamento a sinistra) Lo spostamento a destra della curva di offerta fa calare il prezzo e aumentare la quantità venduta (viceversa a sinistra) p Sv N pn pv p S V Dn pv pn Sn V N Dv 0 yv yn D y 0 yv yn y Cambiamenti delle variabili esogene (1) (2) (3) (4) Vediamo gli effetti sull’equilibrio (di breve periodo) di alcuni cambiamenti delle diverse variabili esogene: l’aumento del prezzo di un bene succedaneo sposta a destra la curva di domanda (aumentano prezzo e quantità del bene); l’aumento del prezzo di un bene complementare sposta a sinistra la curva di domanda (prezzo e quantità si riducono); l’aumento del reddito dei consumatori sposta a destra la curva di domanda (prezzo e quantità aumentano); l’aumento del salario ha due effetti: sposta a destra la curva di domanda (cresce il reddito dei consumatori); sposta a sinistra la curva di offerta (cresce il costo marginale); il prezzo di equilibrio aumenta; l’effetto sulla quantità è indeterminato. Si possono considerare anche altri casi. L’effetto delle corrispondenti diminuzioni è (ovviamente) simmetrico. Prezzo di mercato ed equilibrio dell’impresa Ci sono due nessi che legano l’equilibrio del mercato concorrenziale all’equilibrio dell’impresa: (1) La curva di offerta del mercato è (come sappiamo) la “somma” delle curve di offerta delle singole imprese presenti nel mercato. (2) Il prezzo di equilibrio p* è lo stesso prezzo che la singola impresa assume come un dato per la sua scelta. S p Cm p Cu p* E R PROFITTO C M D y* Rm y yi* yi Ingresso e uscita Nel medio periodo il numero delle imprese che offrono il bene è variabile : possono entrare nel mercato nuove imprese se π > 0; possono abbandonare il mercato alcune delle vecchie se π < 0. Nel lungo periodo l’entrata e l’uscita delle imprese è libera; il mercato è perfettamente contendibile i cui costi sono nulli. Il meccanismo che regola i flussi di imprese in entrata e in uscita è il seguente: (1) si registra un flusso in entrata di imprese nel mercato del bene y se in quel mercato le imprese conseguono extraprofitti, ovvero profitti superiori al livello normale incorporato nel costo totale (π π > 0). 0 (2) si registra un flusso in uscita di imprese dal mercato del bene y se in quel mercato le imprese conseguono profitti inferiori al livello normale incorporato nel costo totale (π π < 0). 0 Effetti dell’entrata di nuove imprese Prendiamo un mercato in cui le imprese conseguono extraprofitti Dato che π > 0, 0 entreranno nel mercato nuove imprese. Quando il numero delle imprese aumenta, cresce la produzione complessiva per ogni livello del prezzo. Di conseguenza la curva di offerta del mercato si sposta a destra. Il prezzo di equilibrio scende e perciò il profitto delle imprese presenti si riduce. Sv p p Sn pv pn N V V Rmv Rmn N M D yv yn Cm Cu y yni yiv yi L’equilibrio del mercato nel medio periodo Finché le imprese conseguono extraprofitti continuerà l’afflusso di nuove imprese nel mercato. Il processo si arresterà soltanto quando l’ultima impresa entrata farà scendere il prezzo fino la punto in cui l’extraprofitto si annulla. Ciò avviene quando il prezzo diventa uguale al costo medio. Infatti π = y(p − Cu) = 0 → p = Cu . p p* S L p Cm M Cu Rm D y* y yi yi* In questo caso il mercato è in equilibrio di medio periodo La curva di offerta nel medio periodo Consideriamo l’effetto di uno spostamento a destra della curva di domanda in un mercato in equilibrio di medio periodo . Inizialmente il numero delle imprese è dato (breve periodo) e il prezzo aumenta (pb > pv). Le imprese esistenti fanno extraprofitti. Aumenta il numero delle imprese, anche la curva di offerta si sposta a destra, finché si ritorna a pv con un maggiore prodotto. La curva di offerta di medio periodo è perciò orizzontale. Sv p pb pv B B Sn Cm B L L V p L Cu Rmb Rm Dn Dv yv yb yl L y B yi* yib yi