CUBISMO A partire dal 1907 a Parigi, Braque e Picasso, ispirati dalle opere di Cézanne e dall’arte africana, danno vita al cubismo. Questo dura meno di un decennio ma influenza moltissimo l’arte del suo secolo. Nel dipingere l’oggetto, l’artista non deve riprodurlo come lo vede ma come lo conosce; è per questo motivo che i pittori appartenenti al cubismo abbandonano i metodi tradizionali come la prospettiva, il chiaro-scuro, la simmetria e l’equilibrio. I pittori cubisti semplificano le forme in volumi geometrici puri, quali cubi, coni e cilindri. Nella creazione dell’opera, l’artista segue un preciso processo logico: - Come vede le cose: il pittore immagina di vedere l’oggetto da rappresentare da più posizioni, per dipingerlo nella sua totalità. Egli coglie così la relazione che c’è tra un oggetto e ciò che lo circonda. - Come dipinge l’oggetto: la terza dimensione viene resa rappresentando sovrapposte le varie parti del soggetto. - Cosa ottiene: la rappresentazione simultanea dell’oggetto, con una dimensione in più: la quarta, e cioè il tempo, necessario perché la forma dell’oggetto si stabilizzi nella nostra coscienza. Il cubismo si può dividere in tre fasi, a seconda del periodo e delle tecniche utilizzate: Cubismo Originario (1907-1909) : In questo primo periodo gli artisti rappresentano in modo schematico e semplice i loro soggetti, riducendoli a volumi puri. I temi più frequenti sono paesaggi e composizioni di oggetti. La gamma cromatica è solitamente ridotta ai verdi, ai marroni e agli ocra. Questa combinazione rafforza l’essenzialità delle composizioni. Cubismo Analitico (1909-1912) : Durante questo periodo i pittori rappresentano i loro soggetti come fossero riflessi in uno specchio rotto, utilizzando la tecnica della sovrapposizione dei piani. Il colore non ha quasi più valore e tende a fondersi con lo spazio vicino. Cubismo Sintetico (1912-1914) : In quest’ultima fase cubista gli oggetti vengono scomposti e ricomposti secondo il principio della visione simultanea. Le immagini sono semplificate e ridotte al minimo essenziale. Si sperimenta anche la tecnica del collage: nel quadro vengono introdotti oggetti, mentre l’assemblaggio di materiali diversi dà l’effetto del volume.