Varietà di forme e trasformazioni nelle piante

Varietà di forme e trasformazioni nelle piante
Classe 2^ Scuola Europa
Diario di bordo
Giovedì 10 ottobre (2 ore)
Siamo usciti fuori per osservare il melograno del nostro giardino.
I bambini, muniti di astuccio e tavoletta di supporto per poter disegnare, si sono disposti intorno al
melograno e si sono messi all’opera. La maggioranza si è impegnata molto in quest’attività, pochi non
trovavano un posto fisso dove stare, a scapito del lavoro. Al rientro in classe ho chiesto loro di descrivere
com’è quell’albero.
Durante l’attività in giardino sono emersi problemi di tipo organizzativo (lo spazio dove potersi sedere, le
distrazioni che l’attività all’aperto porta con sé, i tempi lunghi richiesti dal disegno dal vero e quelli brevi
rimasti per la descrizione scritta).
Venerdì 11 ottobre (2 ore)
Siamo tornati ad osservare il melograno, prestando più attenzione alle varie parti; ognuno ha preso
l’impronta della corteccia con carta e matita a cera e un campione di foglia ; io ho colto dei frutti. La
descrizione scritta individuale, che doveva essere completata, questa volta, è risultata più agevole.
Infine abbiamo messo a seccare le foglie raccolte usando la pressa di legno che possediamo. In seguito
saranno attaccate sul quaderno di ognuno.
Giovedì 17 ottobre (2 ore)
Per condividere il lavoro svolto dai bambini, ho scritto alla lavagna il testo di uno di loro, chiedendo l’aiuto
di alcuni compagni per confermarlo, modificarlo e arricchirlo (come era stato suggerito dal Prof. Fiorentini,
che è il nostro formatore). Gli altri si sono lamentati di non poter dare il loro contributo.
Lunedì 28 ottobre (un’ora e mezzo)
Abbiamo preparato collettivamente il cartellone del melograno con i disegni dell’albero, della foglia e della
melagrana, corredati dei relativi cartellini scritti esplicativi.
Giovedì 7 novembre ( 2 ore)
Seguendo le modalità della volta precedente, i bambini hanno disegnato un gelso del nostro giardino. Ce
ne sono otto e la loro chioma presenta qualche piccola differenza. Anche le foglie sono di due tipi sulla
stessa pianta. Ciò è stato notato dai bambini e pure l’osservazione della corteccia è stata più meticolosa,
rispetto alla volta precedente. Alcuni hanno osservato delle protuberanze del tronco e ho detto loro che si
trattava dei nodi, poiché il termine non era conosciuto dai bambini, spiegando perché si formano.
Come al solito ognuno ha avuto una foglia di gelso per poterla meglio descrivere e, al termine dell’attività, è
stata messa a seccare nella pressa.
I bambini gradiscono svolgere l’attività all’aperto e ciò compensa l’impegno necessario quando poi, in
classe, dovranno stendere l’osservazione individuale della pianta disegnata.
Giovedì 14 novembre (2 ore)
Abbiamo iniziato la condivisione delle osservazioni fatte sul gelso: tutti hanno voluto partecipare. Siamo
partiti dal tronco e dalla chioma: a turno, dopo aver sottolineato le frasi sul quaderno, esse venivano lette,
discusse, accettate o modificate. Io registravo alla lavagna gli interventi, poi copiati da tutti.
Venerdì 15 novembre ( un’ora e mezzo)
Durante la ricreazione del dopo-mensa alcuni bambini hanno chiesto di potersi prendere cura degli alberi
del giardino e con palette e rastrelli hanno liberato la base dei tronchi dalla ghiaia e dalle erbe infestanti,
chiedendomi consigli. Hanno poi mosso la terra e ne hanno aggiunto della nuova.
Nel pomeriggio tutti hanno preso le impronte delle foglie degli alberi, di cui ci stiamo occupando, su
piccoli quadretti di creta fresca (l’attività ha richiesto un’ora di tempo).
Mercoledì 20 novembre
Abbiamo concluso il lavoro collettivo sul gelso relativo a corteccia e foglia, con le modalità usate la volta
precedente. Eleonora, a proposito delle nervature delle foglie, ha ipotizzato che si tratti di canalini
attraverso cui passa il nutrimento della foglia e molti compagni sono stati d’accordo.
Giovedì 21 novembre (mezz’ora)
Abbiamo preparato il cartellone del gelso con l’aiuto di tutti.
Venerdì 29 novembre (un’ora e mezzo)
Come al solito i bambini hanno disegnato dal vero la pianta di cipresso del giardino, hanno osservato le sue
parti, prendendo l’impronta della corteccia e una foglia. Hanno notato che, dove erano stati tagliati dei
rami, si era formata la resina e che il frutto era diverso a seconda che fosse fresco o secco. E’ seguita la
descrizione individuale.
Lunedì 2 dicembre (un’ora e mezzo)
C’è stata la fase del lavoro condiviso, con la partecipazione di tutti; ciò ha richiesto tempi più lunghi, ma
migliora l’attenzione collettiva. Ho scritto io il testo approvato alla lavagna ed esso è stato copiato sul
quaderno. La preparazione del cartellone ha occupato mezz’ora di un’altra mattina.
Mercoledì 4 dicembre (un’ora)
Poiché avevamo a disposizione molti semi portati da casa per decorare le sfere di Natale, ho pensato di farli
utilizzare ai bambini per realizzare dei pannelli raffiguranti le sagome delle piante osservate (disegnate dalle
insegnanti), come attività di gruppo gratificante e, allo stesso tempo, di rinforzo. Qui troveranno posto le
tavolette di creta vegetali, le cortecce, i frutti, i fiori, le gemme e le spine via via raccolti.
Lunedì 9 dicembre ( un’ora e mezzo)
E’ stato preparato il cartellone di sintesi del cipresso e 3 cartelloni, di dimensioni minori, dove raccogliere
con l’uso di crocette informazioni sintetiche sull’aspetto delle piante nelle varie stagioni, corredate da
disegni e foto delle stesse. Quest’ultimi verranno impiegati per descrivere cosa fanno le piante durante le
varie fasi dell’anno.
Martedì 10 dicembre (mezz’ora)
A d ogni gruppo (che aveva costruito il pannello di una delle 3 piante) è stato affidato il compito di uscire in
giardino e compilare la relativa tabella per la stagione autunnale e poi riferire agli altri.
Venerdì 13 dicembre ( 2 ore )
Ho fatto disegnare sul loro quaderno una tabella a doppia entrata, per raccogliere le osservazioni emerse e
registrate sui cartelloni, in relazione a tronco e rami, chioma, corteccia, foglie, radici, frutti e fiori. Di volta
in volta ogni bambino è andato accanto ad un cartellone e ha ricercato le informazioni richieste,
collegandole con i disegni presenti. Il lavoro è stato impegnativo e ha richiesto tempi lunghi, solo 2 bambine
non hanno partecipato con interesse adeguato.
Lunedì 16 dicembre (un’ora e mezzo)
Stamani i bambini hanno lavorato a piccoli gruppi di 2/3, cercando le differenze tra le piante conosciute
sulla tabella a doppia entrata del loro quaderno evidenziandole con il giallo; nessun gruppo ha incontrato
particolari difficoltà nella ricerca, sono stati diversi solo i tempi di esecuzione. E’ seguito il confronto verbale
per la condivisione.
Poiché avevamo visto, durante l’uscita in giardino, le gemme sui rami, abbiamo definito meglio il loro
significato. Per verificare se esse racchiudono fiori, foglie o rami ho proposto di mettere due rametti
nell’acqua, in un angolo luminoso e caldo dell’aula, aspettando un po’ di tempo…
Martedì 17 dicembre (un’ora e mezzo)
Collettivamente i bambini hanno ricercato le somiglianze tra le 3 piante. C’è stata un po’ di discussione
quando ho chiesto se gli alberi avevano un tronco o più tronchi perché qualcuno faceva riferimento alla
propria esperienza, altri al melograno.
Giovedì 19 dicembre (un’ora e mezza)
Ho proposto di guardare immagini di alberi da Google per trovare una risposta. Abbiamo anche cercato
come veniva definito il melograno su Wikipidia . Tutti hanno concordato che gli alberi hanno un tronco e
quindi che il melograno è un arbusto.
Giovedì 9 gennaio (un’ora e mezzo)
Abbiamo osservato cosa era successo ai rametti di gelso e melograno lasciati nei vasetti con acqua, prima
delle vacanze. In quello di gelso alcune gemme si erano schiuse, ma non si riusciva bene a capire se il
germoglio si sarebbe trasformato in foglia, fiore o rami. Quindi lo abbiamo tenuto in classe per scoprirne lo
sviluppo.
In seguito i gruppi incaricati, uscendo in giardino, hanno registrato i cambiamenti che si sono verificati nella
pianta di cui si occupano nella stagione invernale. I bambini del gruppo del cipresso, non rilevando alcuna
differenza, si sono domandati se esso ha o no le gemme, poiché non perde che poche foglie. Ho detto loro
che era una domanda interessante e di continuare ad osservarlo con attenzione nelle restanti stagioni per
capire meglio.
Giovedì 16 gennaio
Dopo aver chiesto ai bambini di rileggere a casa ciò che avevamo scritto nei lavori collettivi sulle tre piante,
(nella tabella delle differenze e circa le loro somiglianze), ho somministrato una prima prova di verifica
scritta, a cui ne seguirà un’altra (a fine anno), relativa ai cambiamenti stagionali.
Questa è la prima prova di verifica proposta
Mercoledì 5 Marzo (2 ore)
Siamo usciti in giardino per osservare di nuovo le piante in inverno con i cartelloni su cui annotare i
cambiamenti stagionali; questa volta però tutti hanno assistito al lavoro del gruppo incaricato di rilevare i
mutamenti avvenuti. Sono state scattate le relative foto.
In classe c’è stata la condivisione delle osservazioni emerse e la loro registrazione scritta.
(I bambini hanno a poco a poco compreso che tutte le piante analizzate possiedono le gemme, in vari
momenti dell’anno. Alcuni hanno visto concretamente confermate le ipotesi fatte in proposito.
Le uniche gemme del rametto di gelso, tenuto in classe, che si sono schiuse, racchiudevano un piccolo fiore)
Mercoledì 7 maggio ( un’ora e mezzo )
Abbiamo effettuato l’uscita nel giardino per l’osservazione periodica delle piante. Ogni gruppo ha annotato
i mutamenti, che ho fotografato, guidata dalle loro scoperte. In aula c’è stato il tempo del confronto tra i
gruppi a livello orale e della conclusione dei disegni dal vero.
Giovedì 8 maggio (un’ora e mezzo )
Qualcuno aveva avuto difficoltà nell’individuare con chiarezza le differenze della pianta ( presa in esame)
in autunno e in inverno, nella fase del confronto collettivo . Pertanto, per la stesura dello stesso lavoro di
comparazione tra inverno e primavera, ho proposto di costruire una tabella a doppia entrata, ,
ritenendola più funzionale allo scopo. Il suggerimento è stato accettato volentieri perchè questo strumento
è percepito dai bambini come efficace e sufficientemente familiare.
(Al rientro dalle vacanze estive, potremo terminare l’osservazione delle piante e i lavori di confronto
condivisi verranno usati per rilevare ulteriori somiglianze e differenze).
Anche l’alunno diversamente abile, ha partecipato al percorso scientifico relativo agli alberi,
alternando momenti di attività con la classe ad altri di osservazione individuale, durante i quali ha
scoperto anche la presenza dei semi nei frutti di diverse piante. Semi che ha raccolto e piantato
nell’orto-giardino che, dallo scorso anno, cura con l’aiuto delle insegnanti e dei compagni.
La prova di verifica svolta