Sabato 5 Novembre 2011
Teatro Regio di Torino:
Lago dei cigni
Balletto in tre atti
Libretto di Vladimir Begičev e Vasilij Gel’cer
Musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij
Balletto del Teatro Mariinskij
di San Pietroburgo
Programma:
Partenza da Cuneo e provincia in tarda mattinata. Arrivo al Teatro
Regio di Torino per assistere allo spettacolo
( inizio ore 15.00). Al termine dello spettacolo partenza per il viaggio
di rientro.
Quota di partecipazione
Euro 25.00
La quota comprende:
Se nel 1895, un anno dopo la morte di Čajkovskij, non si fosse deciso di
rendere omaggio al compositore riallestendo un titolo quasi dimenticato del
1877, oggi non ci troveremmo davanti a un balletto fra i più conosciuti, amati, citati (spesso a casaccio) parodiati, sfruttati del repertorio classico. È
dunque a Mosca che, a metà degli anni ’70, il Lago dei cigni va in scena
per la prima volta: al Teatro Bol’šoj, con la coreografia (dimenticabile e dimenticata) di Julius Reisinger. Viene ripreso negli anni ’80 per poi essere
lasciato cadere. Torna in vita, il solo atto bianco, per mano di Lev Ivanov
nel 1894, pochi mesi dopo la morte del compositore. Ma nella sua versione
completa “rivede” la luce grazie all’intervento congiunto di Marius Petipa,
Lev Ivanov e del direttore e compositore Riccardo Drigo, che insieme a
Modest, fratello del musicista, rielabora la musica e unisce il primo e il secondo atto in uno solo composto da due scene, per rendere più forte la tensione drammatica della prima parte. Incomincia dunque dal Mariinskij la
seconda vita del Lago, destinato a un successo e a una fama planetaria. Un
balletto che incarna tutti gli ideali del tardo romanticismo e dell’arte coreografica di fine ’800. Un principe combattuto fra il male di vivere, l’ideale di
un amore puro e paradisiaco e la passione terrena e carnale. Due personaggi femminili affidati alla stessa ballerina (ma a volte il ruolo è stato sdoppiato) che deve dare prova di sapersi calare nella danza pura e intensa di Odette come nelle bellurie virtuosistiche della perfida Odille. Compresi quei
trentadue fouetté, pezzo di bravura con il quale l’italiana Pierina Legnani
conquistò il pubblico pietroburghese, e la cui esecuzione rimase a lungo un
“segreto della casa”. Così com’era, il Lago entra in epoca sovietica e viene
replicato a lungo prima di essere “riletto” negli anni ’30 da Agrippina Vaganova, che lo racconta come una vicenda di nobili decaduti e proprietari terrieri nel primo ’800 tedesco. Il Lago come ce lo porta il Mariinskij oggi, nasce dal bisogno di ritorno all’antico del dopoguerra. Prima con un allestimento (perduto) di Lopuchov, poi con la versione “definitiva” di Konstantin
Sergeev.
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Viaggio in pullman
Assistenza di un nostro accompagnatore
Assicurazione medica di legge
La quota non comprende:
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Biglietti d’ingresso:
SETTORE A
platea
€ 84.00
SETTORE B
platea
€ 63.00
La quota è stata calcolata con un
minimo di 20 persone
Partecipanti
PREVENDITA
BIGLIETTI
ENTRO
29 SETTEMBRE 2011