scaricato da www.sunhope.it Cosa si intende per epatite? Per epatite si intende uno stato di malattia del fegato caratterizzato essenzialmente da due elementi: – infiammazione, cioè afflusso nel fegato di una elevata quantità di cellule infiammatorie (leucociti di vario tipo) richiamate da un agente nocivo che deve essere combattuto ed eliminato. Come risultato di tale afflusso si ha un ingrossamento del fegato; – necrosi (cioè morte) di una elevata quantità di epatociti. Come conseguenza varie sostanze contenute nelle cellule epatiche, ed in particolare le transaminasi (che sono degli enzimi), vengono riversate nel sangue dove possono essere dosate: perciò se noi troviamo le transaminasi aumentate nel sangue possiamo dire che è in corso una epatite. Cause di epatite Alcool Farmaci Autoimmunità Malattie ereditarie (es. Morbo di Wilson) Virus EPATITI VIRALI Notizie storiche “Infettiva” Epatite virale “Da siero” A (Anni ’60) E Trasmissione orale “NANB” C (1989) (Anni B D ’70) VIRUS EPATITICI A TRASMISSIONE ORALE Trasmissione parenterale F, G, altri virus 1 scaricato da www.sunhope.it DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELL’INFEZIONE DA HAV HAV Picornavirus 27 nm RNA 1 solo sierotipo MODALITA’ DI TRASMISSIONE DEL VIRUS HAV Endemicità Età di infezione Modalità di trasmissione Alta Prima infanzia Contatto diretto; Epidemie rare Moderata Infanzia inoltrata/ giovani Contatto diretto; Epidemie alimentari/idriche Bassa Giovani Contatto diretto; Epdemie alimentari/idriche Molto bassa Adulti Viaggiatori; epidemie rare EPATITE A Epidemiologia Sorgente del virus: feci di una persona infetta Vie di trasmissione – Fecale-orale Contatto personale stretto (bambini in asili-nido, conviventi, partner sessuali) Acqua*/cibi contaminati (acqua da bere, acqua di piscine, molluschi cresciuti in acque di scolo e consumati crudi) Epidemie – Ematica (rara) * HAV sopravvive 3-10 mesi in acque infette 2 scaricato da www.sunhope.it EPATITE A Clinica Incubazione: 30 gg (15-50 gg) Fase pre-itterica: 4-10 gg – Sindrome simil-influenzale (astenia, cefalea, mialgie, brividi, febbre) per 1-3 gg – Malessere generale (lunga durata!) – Anoressia (breve durata!) – Nausea e vomito – Intolleranza al fumo di sigaretta – Dolenzia addominale EPATITE A Clinica Fase itterica: 15-20 gg – Ipercromia urinaria (urine color marsala/coca cola) – Ipocolia fecale (feci chiare) – Ittero sclerale cutaneo – Prurito (se l’ittero è intenso) – Epatomegalia, splenomegalia Convalescenza 3 scaricato da www.sunhope.it EPATITE A Forme cliniche • Ittero in relazione all’età : <6 anni 6-14 anni >14 anni <10% 40%-50% 70%-80% • Complicazioni (rare): 1. Epatite fulminante (atrofia giallo-acuta) 2. Epatite colestatica 3. Epatite recidivante • Sequele di cronicità: nessuna EPATITE A Esami di laboratorio AST (GOT) e ALT (GPT) > 8 volte e più del limite superiore della norma; rapporto AST/ALT <1 Fosfatasi alcalina, GGT, LDH da 1 a 3 volte il limite superiore della norma Bilirubinemia: da pochi mg a 30-40 mg/dL (metà diretta e metà indiretta) Indici di protidosintesi epatica ( albuminemia, colinesterasi, attività protrombinica): in genere normali 4 scaricato da www.sunhope.it EPATITE A Diagnosi di laboratorio EVENTI NELL’EPATITE ACUTA DA HAV Sintomi Ricerca degli anticorpi anti-HAV (ELISA) Infezione ALT IgM Risposta – Ig totali presenti/IgM presenti = infezione in atto – Ig totali presenti/IgM assenti = infezione pregressa (immune) IgG Viremia HAV in feci 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Settimane EPATITE A Esami strumentali Biopsia epatica: raramente indicata Ecografia addominale: non essenziale PREVENZIONE DELL’EPATITE A • Norme comportamentali (lavarsi le mani, non consumare frutti di mare crudi, lavare bene frutta e verdura, etc.) • Vaccino (pre-esposizione) • Immunoglobuline (pre- e post-esposizione) 5 scaricato da www.sunhope.it PREPARAZIONE DEL VACCINO ANTIEPATITE A • Crescita del virus in fibroblasti umani VACCINO ANTI-EPATITE A • Alta immunogenicità • Il 97%-100% dei vaccinati ha un livello protettivo di anticorpi entro 1 mese dalla prima dose; praticamente il 100% ha livelli protettivi dopo la seconda dose • Purificazione del virus ed inattivazione con formalina • Adsorbimento ad idrossido di alluminio (adiuvante) • Alta efficacia • Il 94%-100% dei bambini sono protetti contro una epatite A sintomatica dopo l’equivalente di 1 dose VACCINO ANTI-EPATITE A VACCINO ANTI-EPATITE A Volume (mL) Età Dose HAVRIX ® 1-18 >18 720 (EL.U.*) 1,440 VAQTA 1-18 25 (U**) 0.5 6-18 >18 50 1.0 6-18 ® * EL.U. – Unità ELISA ** Unità 0.5 1.0 2° dose 6-12 6-12 Raccomandato a viaggiatori verso aree ad endemia moderata o alta, omo-bisessuali, soggetti con malattie epatiche croniche Persistenza degli anticorpi • • Almeno 5-8 anni Efficacia: nessun caso di epatite in abmbini vaccinati dopo un follow-up di 5-6 anni Modelli matematici suggeriscono che gli anticorpi protettivi persistono per almeno 20 anni 6 scaricato da www.sunhope.it Virus dell’epatite E PROFILASSI DELL’EPATITE A CON IMMUNOGLOBULINE HEV RNA Calicivirus-like Non esistono immunoglobuline specifiche antiepatite A, e pertanto si usano Ig umane standard (0,5-2 ml, in relazione al peso) Profilassi pre-esposizione – Viaggiatori (per brevi periodi) verso aree ad alta o intermedia endemia che non hanno il tempo di vaccinarsi Profilassi post-esposizione (entro 14 giorni) – Contatti familiari – Contatti di casi occorsi in istituzioni Distribuzione geografica dell’epatite E EPATITE E Epidemiologia India, Russia, Cina, Pakistan Perù, Messico Africa Nord e Centro • La maggior parte delle epidemie è causata dal consumo di acqua contaminata • Epidemie limitate, senza casi familiari secondari (difficile tarsmissione per contatto) • Nel mondo occidentale solo casi importati 7 scaricato da www.sunhope.it EPATITE E Clinica • Incubazione: 40 gg (15-60 gg) • Tasso di mortalità: 1%-3% Donne gravide:15-25% • Sequele croniche: nessuna Virus dell’epatite B VIRUS EPATITICI A TRASMISSIONE PARENTERALE Virus dell’epatite B (schema) Hepadnavirus DNA a doppia elica incompleta Envelope: HBsAg Core: genoma, HBcAg, HBeAg, DNA-polimerasi 8 scaricato da www.sunhope.it EPATITE B Epidemiologia Sorgente del virus: sangue di una persona infetta Vie di trasmissione – Parenterale Tossicodipendenza (uso di droghe per via endovenosa) Esposizione professionale (punture accidentali) Emotrasfusioni (rarissima) Trasmissione parenterale “inapparente” – Contagio sessuale – Perinatale (frequentissima in era pre-vaccinale) 9 scaricato da www.sunhope.it TRASMISSIONE PARENTERALE INAPPARENTE Strumentazione chirurgica non ben sterilizzata • Periodo di incubazione – Dentisti – Agopuntura Altri strumenti non ben sterilizzati – – – – Epatite acuta da HBV – Clinica 60-90 gg (45-180) • Sindrome simil-influenzale poco frequente Estetista Barbiere Tatuaggi Piercing • Ittero Oggetti da toilette taglienti o abrasivi <5 anni: <10% >5 anni: 30%-50% • Mortalità – Rasoi – Lamette – Spazzolini da denti 0.5%-1% • Cronicizzazione <5 anni: 30%-90% >5 anni: 2%-10% Epatite acuta B con guarigione Evoluzione dell’epatite B a seconda dell’età di infezione Decorso sierologico tipico Sintomi 80 60 60 Infezione cronica 40 40 20 20 Adolescenti e adulti 1-4 a. 7-12 m 0 1-6 m Infezione sintomatica HBeAg anti-HBe anti-HBc totali Titolo 80 Nas. Infezione cronica (%) 100 Infezione sintomatica (%) 100 IgM anti-HBc anti-HBs HBsAg 0 0 4 8 12 16 20 24 28 32 36 52 100 Settimane dall’esposizione 10 scaricato da www.sunhope.it Epatite acuta B con evoluzione in cronicità Decorso sierologico tipico Fase acuta Fase cronica (6 mesi) HBeAg Titolo HBsAg anti-HBc totali DEFINIZIONI EPATITE ACUTA Epatite che guarisce in meno di 6 mesi EPATITE CRONICA Epatite che si protrae per più di 6 mesi Vecchia distinzione (non più usata): Epatite cronica persistente: danno epatico non progressivo Epatite cronica aggressiva: danno epatico progressivo IgM anti-HBc 0 4 8 12 16 20 24 28 32 36 52 CIRROSI Sovvertimento strutturale del fegato, con progressiva riduzione delle capacità funzionali EPATOCARCINOMA Tumore maligno primitivo del fegato Settimane dall’esposizione Varianti dell’HBV GENOMA DELL’HBV CEPPO SELVAGGIO – Produttore di HBeAg – Abituale responsabile dell’epatite cronica MUTANTE PRE-CORE DIFETTIVO – Incapace di produrre HBeAg MUTANTE NELLA REGIONE DEL PROMOTORE DEL “CORE” – Riduce la produzione di HBeAg MUTANTI INDOTTI DALLA TERAPIA – YMDD (indotto dalla lamivudina) – N236T (indotto dall’adefovir) 11 scaricato da www.sunhope.it INFEZIONE DA HBV Markers sierologici HBsAg/HBsAb (anti-HBs) HBeAg/HBeAb (anti-HBe) HBcAg/HBcAb (anti-HBc) INFEZIONE DA HBV Markers sierologici HBsAg – Marker generico di infezione da HBV – Primo marker a comparire durante l’infezione – Se persiste > 6 mesi: INFEZIONE CRONICA HBcAg – Indica attiva replica virale – Mai libero nel sangue (solo in cellule epatiche) HBeAg – Indica attiva replicazione del virus – Assente nell’infezione da mutante pre-core difettivo INFEZIONE DA HBV Markers sierologici HBsAb – Stato immune anti-HBV (infezione naturale, vaccinazione) HBcAb – IgG+/IgM+: epatite acuta da HBV – IgG+/IgM-: contatto con HBV HBeAb INFEZIONE DA HBV Markers sierologici HBV-DNA: è il genoma del virus, ed è l'indicatore più sensibile della replicazione virale. La sua presenza indica sempre attività dell'infezione. Per definizione il portatore sano sarà sempre HBV-DNA negativo. – Guarigione di epatite acuta – Portatore sano – Epatite cronica (HBV variante) 12 scaricato da www.sunhope.it Interpretazione Epatite Acuta HBsAg HBsAb HBcAb HBcAb HBV Transaminasi IgG IgM DNA + - + + Tabella 2 Schema interpretativo dei marcatori di HBV. Guarigione con + + immunizzazione + Alterate - Normali Persistenza di infezione: Epatite Cronica + - + -/+ -/+ Alterate Persistenza di infezione: Portatore Sano + - + - - Normali Infezione pregressa - - + - - Normali Immunizzazione post-vaccinazione - + - - - Normali PROFILASSI COMPORTAMENTALE Educazione sanitaria: rivolta sia ai portatori del virus (consapevolezza delle modalità di trasmissione), sia alle persone che sono a rischio per l'acquisizione dell'infezione, per motivi professionali (operatori sanitari) o per fattori comportamentali (tossicodipendenza, promiscuità sessuale). Controllo dei donatori di sangue: ormai acquisito Profilassi anti-HBV COMPORTAMENTALE VACCINAZIONE IMMUNOPROFILASSI PASSIVA VACCINAZIONE ANTI-HBV Vaccini disponibili – Engerix B, Smith Kline Beecham; – Recombivax HB, Merk Sharpe & Dome; – Twinrix, Smith Kline Beecham: vaccino combinato anti-HAV e anti-HBV. Particelle di HBsAg preparate artificialmente con la tecnica del DNA ricombinante (ingegneria genetica). Dal 1991 la vaccinazione è obbligatoria in Italia per tutti i nuovi nati e per i bambini al 12° anno di età, mentre viene particolarmente consigliata alle persone a rischio, in particolare ai conviventi dei portatori ed agli operatori sanitari. 13 scaricato da www.sunhope.it VACCINAZIONE ANTI-HBV Ciclo vaccinale iniziale: - 1^ dose: tempo 0 - 2^ dose: dopo 1 mese - 3^ dose: dopo 6 mesi Protezione: efficace in oltre il 90% dei casi (presenza di anticorpi HBsAb alla fine del ciclo vaccinale) Richiami: ogni 4-5 anni, previo controllo del titolo anticorpale (forse non necessari se buona risposta anticorpale) VIRUS DELL’EPATITE DELTA (HDV) Piccolo virus a RNA Identificato nel 1977 da un gruppo di ricercatori italiani Virus difettivo (necessita dell’HBsAg per entrare nella cellula) Presente solo in soggetti portatori di HBV IMMUNOPROFILASSI PASSIVA Esposizione accidentale (es. puntura accidentale con ago contaminato) Al momento della nascita ai neonati da madri HBsAg positive (insieme al vaccino) Immunoglobuline umane specifiche contro l'HBV (anti-HBsAg) – entro 2-4 ore dall'esposizione – 12-20 unità/Kg – durata della protezione: 2-3 settimane HDV - Epidemiologia Modalità di trasmissione uguale a quella dell’HBV HBV e HDV possono essere trasmessi contemporaneamente ad un soggetto indenne per entrambi i virus (COINFEZIONE) HDV può essere trasmesso ad un soggetto già portatore di HBV (SUPERINFEZIONE) 14 scaricato da www.sunhope.it Coinfezione HBV-HDV Superinfezione da HDV Epatite acuta quasi sempre sintomatica, spesso grave (epatite fulminante nel 5% dei casi) Raramente va incontro a cronicizzazione Non provoca quasi mai un’epatite grave, ma peggiora l’evoluzione della preesistente infezione da HBV: Infezione da HDV - Diagnosi Epatite da HDV - Profilassi HDV-Ab (anticorpi anti-HDV) – HDV-Ab IgM: indica infezione in atto o recente – HDV-Ab IgG: indica infezione cronica HDV-Ag e HDV-RNA: indicano attiva replicazione virale (test didfficili da esguire, poco sensibili) – Trasforma una condizione di portatore sano in epatite cronica – Accelera l’evoluzione dell’epatite cronica verso la cirrosi Misure di carattere generale: valgono quelle descritte per l'epatite B Non è disponibile un vaccino specifico contro l'HDV, tuttavia la vaccinazione antiHBV, proteggendo dall'epatite B, indirettamente protegge anche dal virus Delta. 15 scaricato da www.sunhope.it Particelle di HCV (Famiglia Flaviviridae, genere Hepacivirus) Genoma di HCV (circa 9,5 kilobasi) Codifica la sintesi di proteine strutturali del nucleocapside e due proteine del rivestimento esterno) e di proteine non-strutturali, importanti per la replicazione virale (includono una proteasi virale, una elicasi e una RNA-polimerasi RNAdipendente). 0 5’ 1000 C E1 2000 E2 3000 p7 4000 NS2 5000 NS3 6000 A NS4 7000 B A 8000 NS5 9000 9600 3’ B Genotipi di HCV Genotipi di HCV Genotipi: 6 (indicati con numeri arabi). Hanno fra loro una differenza della struttura genetica che arriva anche al 35%. All’interno di ogni genotipo sono stati successivamente distinti numerosi "sottotipi"(indicati con lettere minuscole dell’alfabeto). c a 4 b 2 6 5 c a 1 a 3 b b 16 scaricato da www.sunhope.it GENOTIPI DI HCV VIRUS DELL’EPATITE C Quasispecie: popolazione eterogenea di virioni differenti anche solo per una mutazione puntiforme del genoma. Solitamente, in un singolo soggetto con infezione primaria predomina una popolazione di virus omogenea dal punto di vista genetico, ma tuttavia essa può, probabilmente sotto la pressione della risposta immunitaria dell’ospite, modificarsi nel corso del tempo, portando all’emergenza di più popolazioni virali che, a seguito della modificazione genetica, abbiano ottenuto un "vantaggio" in termini di sopravvivenza della specie. Conseguenze dell’eterogeneità genica dell’HCV: – elevata frequenza di cronicizzazione dell’infezione (il virus sfugge al sistema immunitario dell’ospite) – insoddisfacente risposta alla terapia con interferone – difficoltà di allestire vaccini. EPATITE C Epidemiologia DIFFUSIONE DELL’HCV Nel mondo: stimati circa 150 Milioni di portatori In Italia: stimati circa 2 Milioni di portatori L'HCV è responsabile di circa il 70% di tutte le epatiti croniche. Sorgente del virus: sangue di una persona infetta Vie di trasmissione – Parenterale Emotrasfusioni : rischi 1:100000 unità di sangue trasfuse Tossicodipendenza (uso di droghe per via endovenosa) Esposizione professionale (punture accidentali) Trasmissione parenterale “inapparente” – Contagio sessuale: molto meno frequente rispetto all’HBV (4-5%) – Perinatale : 3-5% (molto più alta se madre HIV+) 17 scaricato da www.sunhope.it Epatite acuta da HCV – Clinica Infezione da HCV – Test sierologici Test • Periodo di incubazione 6-7 settimane (2 sett. – 4 mesi) Applicazione Commento HCVAb (ELISA) • Transaminasi più basse che nell’epatite da HAV e da HBV Metodica di screening. Indica infezione attiva o pregressa, ma non è in grado di distinguere tra forma acuta, cronica o risolta. Sensibilità 97%. Diventa positivo dopo circa 6-8 settimane dal momento del contagio. HCVAb (RIBA) Test di conferma, da eseguire in tutti i casi di positività del test EIA. Non più in uso • Ittero < 20% (lieve) HCV-RNA (PCR) • Mortalità assente • Cronicizzazione molto frequente (> 80%) Rileva la presenza di RNA virale nel sangue. Utile per il monitoraggio della risposta alla terapia, e per stabilire le probabilità di risposta in base al valore iniziale. Positivo dopo circa 2 settimane dal contagio. Un valore negativo non indica assenza del virus, per cui non può essere utilizzato per escludere la presenza di infezione. Genotipizzazione Identifica il genotipo del virus, distinguendo tra 6 genotipi e più di 90 sottotipi. Utile per stabilire la durata del trattamento, più lungo per alcuni genotipi. Il Genotipo 1 è il più frequente, sia in Europa che negli Stati Uniti, ed è quello associato ad una percentuale più bassa di risposta alla terapia. Epatite acuta da HCV – Diagnosi Infezione da HCV - Profilassi Praticamente impossibile, a meno che non si osservi una sieroconversione, cioè la comparsa di anticorpi anti-HCV in un soggetto conosciuto in precedenza come anti-HCV negativo Test per IgM anti-HCV: non utile a differenziare infezione acuta da infezione cronica Non esiste vaccino per l’HCV Non raccomandati le immunoglobuline e gli antivirali In caso di esposizione all’HCV (ad es. puntura accidentale con sangue di soggetto infetto): – Testare per HCVAb e transaminasi subito e dopo 4-6 mesi (per HCV-RNA dopo 4-6 settimane) 18 scaricato da www.sunhope.it Terapia dell’epatite acuta Sintomatica (infusioni e.v. se vomito; evitare alcool; dieta normale) Epatite acuta da HBV: antivirali (lamivudina) Epatite acuta da HCV: IFN+ribavirina EPATITE FULMINANTE – Conservativa (dieta ipoproteica, clisteri, antibiotici non assorbibili per os), con attento monitoraggio – Trapianto epatico Evoluzione dell’infezione da HBV INFEZIONE DA HBV (100) INFEZIONE CRONICA (10) EPATITE CRONICA (6) PORTATORE SANO (4) CIRROSI (3) EPATOCARCINOMA (0,3) Evoluzione dell’infezione da HCV INFEZIONE DA HCV (100) INFEZIONE CRONICA (85) EPATITE CRONICA (85) PORTATORE SANO (?) CIRROSI (17) EPATOCARCINOMA (4-5) 19 scaricato da www.sunhope.it Virus dell’epatite B (schema) Liquidi biologici CONCENTRAZIONE DELL’ HAV IN VARI LIQUIDI BIOLOGICI Feci Siero Saliva Urine 100 102 104 106 108 1010 Dosi infettanti per mL INFEZIONE DA HBV Markers sierologici ACRODERMATITE PAPULARE (sindrome di crosti-gianotti) HBsAb – Immunità (da infezione naturale, da vaccino) HBeAb – HBV non più replicante (guarigione, stato di portatore sano) oppure – Epatite cronica da ceppo variante pre-core difettivo HBcAb – Infezione in atto o passata da HBV IgM anti-HBC: infezione recente 20 scaricato da www.sunhope.it SINDROME TIPO MALATTIA DA SIERO HEPATITIS A VIRUS 21