I MURAZZI E LE CONCHIGLIE FOSSILI I Murazzi sono un'imponente diga costruita dalla Republica di Venezia per difendere gli argini della laguna dall'erosione del mare. Andarono a sostituire le precedenti palade, delle palafitte riempite di sassi la cui durata era assai breve. Sono divisi in tre parti: una sull'isola del Lido, una seconda sull'isola di Pellestrina e una terza nel litorale di Sottomarina. Nella zona fra Pellestrina e Ca' Roman il mare Adriatico e la laguna di Venezia sono separati praticamente solo da questa diga. La lapide in ricordo di Bernardino Zendrini L'ideazione di quest'opera fu di padre Vincenzo Coronelli e risale al 1716. La costruzione venne seguita da Bernardino Zendrini; ebbe inizio nel 1744 e fu completata nel 1782. I murazzi vennero danneggiati dalle mareggiate nel 1825 e soprattutto nel novembre 1966, quando il loro cedimento fu una delle cause dell'eccezionale acqua alta che sommerse la città di Venezia. I murazzi dell'isola di Pellestrina nascondono, nelle rocce rivolte verso il mare dei bellissimi fossili di ammoniti. Le Ammoniti appartengono al phylum dei Molluschi e alla classe dei Cefalopodi. Comparvero nel periodo del primo Devoniano ( Paleozoico superiore ~350 milioni di anni fa) e si estinsero alla fine del Cretaceo, contemporaneamente ai dinosauri ( alla fine del Mesozoico, 65 milioni di anni fa). Curiosità I Cefalopodi sono suddivisi in due grandi sottoclassi: i Nautiloidi e i Coleoidi. Le ammoniti appartengono alla sottoclasse dei Nautiloidi. Attualmente il gruppo è rappresentato da sole cinque specie che vivono negli Oceani Indiano e Pacifico, appartenenti al genere Nautilus. Prediligono acque profonde (tra i 100 e i 300 m) e per questo le conoscenze sulle loro abitudini sono state a lungo molto scarse. La loro splendida conchiglia, divisa all'interno in numerose “camere”, nasconde un meccanismo segreto. I Nautilus infatti adottano un ingegnoso sistema per mantenersi in equilibrio nell’acqua. Le numerose camere interne della loro conchiglia sono attraversate da un tubicino dalle pareti semipermeabili, attraverso il quale il cefalopode introduce o elimina gas dalla camera. In tal modo può variare l’assetto idrostatico: per risalire dalle profondità introduce gas; per scendere verso il fondo invece elimina il gas che viene sostituito dall’acqua, più pesante. L’uomo, con i sottomarini moderni, è arrivato alla stessa soluzione tecnologica molti milioni di anni dopo. Roccia con fossili di ammoniti Nautilus