Note sui simboli attuali di Volano Il gonfalone lo stemma stemma del gonfalone Il gonfalone: Il gonfalone è il simbolo della comunità e nelle sue componenti (forma,colori,scritte,stemma) vi si legge l’identità del paese. Il gonfalone di Volano è stato adottato, dal Consiglio Comunale, nel 1995 dopo che il Presidente dell’Associazione Araldico-Genealogica Trentina, barone G.B. a Prato, appositamente interpellato, ne aveva predisposto la documentazione storico-vessillologca e l’esemplare prototipo. La delibera Comunale al punto 1 riporta: “Drappo bianco, accostato da due pali d’azzurro, terminante al ventame in quattro merli guelfi allungati ed aperto al bilico di due finestrelle rettangolari, bordato e frangiato d’argento, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura “Comune di Volano” disposta su tre righe, ricamata in argento. Il bilico sarà unito all’asta, ricoperta da una guaina di bianco e d’azzurro disposta a spirale, mediante un cordone a nappe, d’argento.” Cerchiamo di decifrare e capire la rigida, ma necessaria, descrizione burocratica. Il colore bianco: Il bianco: occupa la maggior parte della superficie del drappo e rappresenta l’ampia estensione di campagna che circonda l’abitato. Il colore azzurro: occupa le parti laterali verticali, dette pali, perché di stretto spessore, (due settimi della larghezza), che rappresentano l’acqua e il cielo che circondano il territorio comunale. Acqua presente ai confini nord e nord-est con il fiume Adige, le paludi o ex, come il Taio e i Palùi. Argento: L’argento è assegnato ai gonfaloni dei Comuni non città. Quindi la passamaneria composta da bordure, frange, cordoni, nappe e le diciture del gonfalone di Volano devono essere d’argento. La corona: è posta centralmente in alto sopra lo scudo. La corona, di tipo murale, rappresenta una cerchia di mura in tre strati. Quello in basso, dotato di porte, sostiene l’intermedio, dotato di archi, su cui poggia il terzo anello che è dotato di merli a coda di rondine. Il Regolamento tecnico araldico la classifica come Corona di Comune rurale. La forma del gonfalone: Il drappo di forma rettangolare, larghezza di un metro e altezza di due metri, con il lato superiore, detto bilico, rotto da due finestrelle anch’esse rettangolari. Il lato inferiore esposto al vento, “terminante al ventame”, è dotato di quattro merli di tipo guelfo. I merli guelfi hanno la “testa” piatta, simili alle “merlature” dei “muretti” delle “cesure” che in passato circondavano l’abitato e che, alla pari di mura di cinta, garantivano una pur labile protezione difensiva. Per notizia faccio presente che la merlatura della torre del Destor è di tipo ghibellino. La scritta Comune di Volano: è una scritta chiara, ma da sola non richiama nessuna interpretazione figurata. Ipotizzando l’arrivo di un alieno fra noi, e che il medesimo consulti il dizionario italiano leggerebbe volano come: 1)attrezzo per il gioco, 2) componente meccanico o idraulico della trasmissione del moto, 3)elettrico, simile alla “dinamo” montata sulle biciclette non recenti. Di certo non penserebbe a Volano come Olam, o come Avonland, o come Volaenes, o come Avolano. 1783 1855 1931 Lo stemma: il nostro stemma è alludente-parlante cioè: la figura suggerisce il nome di quello che rappresenta. I due noccioli (corylus avellana) identificano il nome Avellanum, paese dei noccioli (NB 1 NdA:vedi sotto), Il linguaggio araldico precisa il modo per blasonare (declamare) lo stemma: “Di cielo, a due alberi sradicati di nocciòlo fruttati al naturale, coi rami passati in decusse, accompagnati da tre stelle (6) d’argento”. Nota: decusse = incrociati sul tipo della croce di S.Andrea. (6)= il numero delle punte di ogni stella Le figure dello stemma: Lo scudo: è il supporto su cui è rappresentato lo stemma. E’ di tipo sannitico, detto anche barbarico. Lo sfondo dello scudo è colorato di campo di cielo (tipo di colore araldico secondario di tono azzurro pallido). Io preferisco, prosaicamente, descriverlo come un colore azzurro in dissolvenza, chiaro in basso e più accentuato in alto. Come il cielo all’alba del giorno. Sullo sfondo azzurro pallido, in primo piano, sono raffigurate due piante rigogliose di nocciolo con i frutti bene in vista. Le due piante hanno i rami intrecciati e le radici fuori terra (sradicate). Attorno alle chiome degli alberelli, disposte a triangolo, si stagliano tre stelle d’argento a sei punte. Lo stemma del gonfalone. L’attuale è stato riconosciuto ufficialmente nel 1931. Del 1855 è lo stemma in pietra scolpita posto sul vecchio municipio, che a differenza dell’attuale riporta, sopra la chioma dei noccioli, sei piccole stelle a sei punte. Ma come ci racconta il Responsabile della Biblioteca Comunale dott. R.Adami (vedi Volano Notizie marzo 2000) è stato trovato un documento riportante il timbro di uno stemma datato 1783 dalla forma ellittica con la scritta COMUNITAS VOLANI e riportante un cespuglio di nocciolo in frutto. Le fronde esterne allo scudo: sono ornamenti esteriori standard (comuni) in molti stemmi comunali. Le fronde sono ricurve con la concavità verso lo scudo e sono disposte, a destra di alloro e a sinistra di rovere. Le fronde sono intrecciate alla base e legate da nastro argento e azzurro. Conclusione: i colori di volano sono il bianco e l’azzurro. Il bianco è preponderante sull’azzurro in valore di 5 a 2. I colori sono disposti verticalmente nella sequenza Azzurro-Bianco-Azzurro. NB 1 NdA: il termine Avellanum non è riportato in nessun documento storico, di quelli fin qui esaminati, mentre sono ripetuti i termini Avolanum – Avolano – Villa Avolani – Burgus Avolani – Volanum – Avolan sive Nusdorf – Nussdorf – Nouzdorf – Olano. Nell’elenco non ho considerato il longobardo Volaenes o Volannes perché non ne è stata ancora definita con sicurezza la posizione geografica. NB 2: A Volano esiste uno stemma murario più vecchio di quello posto sull’entrata del municipio vecchio. E’posto sopra l’entrata di casa Sighele ora Cainelli in piazza Marconi. Lo stemma è diviso in due, sulla parte six di chi guarda è rappresentato il leone castrobarcense mentre sulla parte dix sono incisi due alberelli di nocciolo che hanno le radici in prossimità di un corso d’acqua. Quest’ultima rappresentazione è molto vicina alle origini di Volano, perché, oltre all’elemento vegetale (i noccioli) associa l’acqua, elemento molto presente nella storia volanese. Mi auguro che lo stemma resista alle intemperie e alle voglie possessive di qualche collezionista. Enrico Tovazzi