STEMMA BENEDETTO XVI
È tradizione, da almeno otto secoli,
per vescovi, cardinali e per il
pontefice adottare uno stemma
araldico. Dal Rinascimento in poi,
con
questo stemma
venivano
decorati i monumenti e le opere fatte
edificare dal Papa, oltre che i
documenti da lui scritti.
Il
pontefice
Benedetto
XVI
Ratzinger ha deciso di mantenere
nel suo nuovo stemma i simboli che
aveva usato da vescovo prima e da
cardinale poi, introducendo tuttavia
alcune importanti novità rispetto ai
suoi predecessori.
Lo scudo, la cui forma è detta "a calice", si presenta diviso in tre parti in una
modalità chiamata "cappatura".
In quella centrale è riportata una conchiglia, simbolo dei pellegrini, ma che
ricorda anche la leggenda secondo cui Sant'Agostino, incontrando su una
spiaggia un bambino che con una conchiglia voleva svuotare il mare dalla
sua acqua, comprese l'impossibilità per la mente umana di capire il mistero di
Dio. La conchiglia inoltre compare anche nello stemma del monastero di
Schotten, a Ratisbona, a cui Benedetto XVI è particolarmente legato.
A destra e a sinistra compaiono i simboli della diocesi di Frisinga.
Il moro a sinistra è per Benedetto XVI simbolo dell'universalità della Chiesa,
mentre l'orso che trasporta un fardello richiama la leggenda di San
Corbiniano, primo vescovo di Frisinga. La tradizione vuole che il santo,
mentre si recava a Roma, fu assalito da un orso che uccise il suo cavallo.
Corbiniano allora rimproverò l'orso e lo costrinse a portare il suo bagaglio fino
a Roma, dove lo liberò. Papa Benedetto ricorda le parole di Sant'Agostino nel
commento del salmo 72: "Sono divenuto per te come una bestia da soma, e
così io sono in tutto e per sempre vicino a te", e l'orso diventa per lui il
simbolo dello stesso pontefice.
Dietro lo scudo, com'è consuetudine, si trovano le due chiavi "decussate",
cioè incrociate, una d'oro e l'altra d'argento, simbolo di San Pietro.
Un'importante novità è data dall'introduzione, sopra lo scudo, di una mitra,
che ha sostituito la tiara papale usata dai suoi predecessori. La mitra è
d'argento e riporta tre fasce d'oro che mantengono i simboli della tiara (i tre
poteri di Ordine, Giurisdizione e Magistero), collegati verticalmente fra di
loro al centro per indicare la loro unità nella stessa persona. Per significare la
dignità pontificale è stato introdotta in basso l'immagine del pallio, segno
della collegialità e dell’unità tra il Papa e la Chiesa.