Oristano, giovedì 9 febbraio 2012 Studio biblico: La dottrina biblica “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli.” Matteo 11:25 La dottrina sull'uomo (antropologia biblica): Lo scopo di questo argomento è studiare l'uomo nello stato originario, per evidenziare la gloria di Dio nella Sua creatura prima che la bruttura del peccato ne svilisse l'immagine. Significato del termine: Il termine italiano Uomo (inteso come essere umano) deriva dal latino húmus che letteralmente significa “terrestre” ovvero “procreato dalla terra”. Il nomi dati all'uomo nell'Antico Testamento sono adam cioè “colui che è stato tratto dalla terra”, oppure ish che significa uomo in quanto essere umano di sesso maschile (donna si dice ishah). Nel Nuovo Testamento il termine corrispondente è anthropos. L'origine dell'uomo Diversi sono i brani biblici che rivelano l'origine dell'uomo (Genesi 1:26-27 / 2:7,21-23 / 5:1-2 / Malachia 2:10 / Matteo 19:4-6 / Marco 10:6). Non possiamo accettare la teoria scientifica secondo la quale l'uomo è l'animale più evoluto. La Bibbia parla dell'essere umano come la creatura che occupa una posizione privilegiata nel creato in quanto: a) La creazione dell'uomo è stata evidenziata (Genesi 1:26): la creazione dell'uomo è stata introdotta da una dichiarazione divina, rimarcando che l'essere umano è una creatura privilegiata rispetto alle altre. b) La creazione dell'uomo è stata immediata (Genesi 2:7): ed è stato Dio stesso a modellare l'uomo, non vi è stata evoluzione né crescita, sia a livello fisico che psicologico. c) La creazione dell'uomo è stata speciale (Genesi 1:26): gli animali furono creati secondo il loro genere, ma l'uomo ad immagine e somiglianza di Dio. d) La creazione dell'uomo è stata completa (Genesi 2:7): perché la sua componente spirituale è chiaramente indicata rispetto al corpo. La natura dell'uomo Da notare innanzi tutto ciò che le Scritture ci insegnano a proposito dell'uomo: la distinzione fra corpo (componente materiale) ed anima e spirito (componente spirituale) (Matteo 10:28); la funzione del corpo rispetto all'anima ed allo spirito (Filippesi 1:23-24) l'immortalità dell'anima e dello spirito (Giovanni 5:28-29) a) La tripartizione: L'essere umano si compone di tre distinti elementi: corpo, anima e spirito (Genesi 2:7 / I Tessalonicesi 5:23 / Ebrei 4:12). b) I singoli elementi: b.1) il corpo (dal greco soma): mette in relazione l'uomo col creato ed i suoi simili. La Bibbia ci insegna ad apprezzare il corpo; l'idea del corpo umano come realtà opposta a Dio e sede del peccato è estranea alla Bibbia, infatti esso risusciterà per vivere in eterno (Matteo 27:25). Il corpo non è l'uomo (II Corinzi 12:2-3); è uno strumento e come tale va rispettato e preservato (I Corinzi 6:13-20 / 9:27) ed utilizzato per servire il Signore (Romani 12:1). b.2) l'anima (dal greco psuche): mette in relazione l'uomo con sé stesso. È la sede della personalità, l'io di ogni essere umano (Luca 9:24-25 / Ebrei 6:19 – 10:39), in essa hanno origine sensazioni, emozioni (Matteo 11:29 / Luca 1:46 / Atti 14:2) e desideri (Apocalisse 18: 14 cfr. Salmo 107:9); è la sede degli istinti. b.3) lo spirito (dal greco pneuma): mette in relazione l'uomo con Dio; è la sede della nuova vita (Matteo 5:3 / Atti 17:16 / Romani 8:10 / I Corinzi 5:3-4 / Efesini 3:16), e della mente trasformata dalla Grazia di Dio (Efesini 4:23) infatti possiede coscienza, volontà e libertà (II Corinzi 7;1 / 12:18), quindi conosce ed elabora (I Corinzi 2:11 / Romani 7:22). c) Il rapporto tra anima e corpo: La Bibbia ci insegna che la componente fisica dell'uomo e quella spirituale, sebbene differenti in quanto a natura, interagiscono fra di loro (Matteo 26:41). Quest'unione è vitale perché comporta: c.1) che determinati stati del corpo abbiano delle conseguenze sullo spirito e viceversa (esempio: se ho una malattia fisica il mio spirito è abbattuto e depresso oppure, se ho problemi di psiche, il mio fisico ne subisce le conseguenze). c.2) che determinate funzioni fisiologiche, pur non essendo sotto il controllo diretto della volontà dell'uomo, sono conseguenza della presenza dello spirito nel corpo (esempio: il battito del cuore).