Ragazzi
2015/2016
scuola primaria
teatro ragazzi
scuola primaria 2015 - 2016
Carissimi insegnanti,
ben ritrovati! Prima di tutto vogliamo ringraziare tutti coloro (e sono stati tanti!) che ci
hanno restituito il questionario compilato; la nuova Stagione 2015-2016 di Teatro per
le Scuole nasce anche dall’ascolto dei suggerimenti che ci avete lasciato.
Come sempre abbiamo cercato di scegliere, tra nuove proposte e titoli di repertorio,
spettacoli rappresentativi dei diversi generi teatrali (teatro d’attore, di figura, d’ombra,
di oggetti, di narrazione, musicale e coreutico).
Novità di quest’anno lo spettacolo The red bike - La bicicletta rossa recitato in lingua
inglese, uno spettacolo sulle famiglie di oggi a metà tra echi del teatro di Edoardo e la
visionarietà noir di Tim Burton.
Sempre grande spazio a danza e musica: ritorna per il I ciclo l’apprezzatissimo Carnevale degli animali, un omaggio all’opera più famosa di Camille Saint-Saëns, mentre
l’appuntamento con la danza classica della Compagnia Cosi Stefanescu sarà quest’anno
con Don Chisciotte.
Prosegue la collaborazione con Teraktis percussioni che assieme ad un attore ed un
oboista ci proporranno una nuova versione della celebre fiaba del Gatto con gli Stivali
nella quale, con l’aiuto di risonanti stivali magici, la musica diventa protagonista al pari
della narrazione: si suona, si recita, si canta, ma soprattutto, si balla!
Per i più grandi il nuovo progetto dell’Orchestra Toscanini Le meraviglie dei paesi di
Alice al Teatro Valli: l’orchestra e l’attore in scena interagiranno con il pubblico chiamato
a rispondere a domande di cultura generale, educazione musicale, storia e geografia.
Ancora al Valli la nuova produzione di Opera Domani, Turandot principessa falena, dove
l’eroina pucciniana è una farfalla che ha perso i colori, è diventata una falena che vive di
notte senza luce e costringe tutto il popolo a vivere come sotto un incantesimo maligno.
Ai più piccoli sono dedicati alcuni titoli pensati per un numero ridotto di spettatori,
dove la parola lascia spazio a disegni, videoproiezioni e musica dal vivo (Storie e rime
disegnate, Piccola ballata per Peu), così come l’omaggio ad uno dei personaggi più famosi di Altan nella nuova produzione dell’Archivolto: L’Armandone della Pimpa.
Non poteva mancare la fiaba, ma come di consueto, il repertorio classico viene riletto,
declinando i temi della tradizione rispetto al pubblico dei bambini d’oggi.
Ne Il tenace soldatino di piombo, la celebre fiaba viene reinterpretata in un gioco in cui
gli oggetti prenderanno vita parlando, combattendo, danzando, protagonisti di un film
teatrale proiettato su un grande schermo in diretta.
Ne I brutti anatroccoli invece la fiaba di Andersen diventa il pretesto per indagare un
tema, essere uguali/essere diversi, che tocca nel profondo il destino di ogni bambino e
di ogni persona.
I sentimenti, le emozioni, le paure e le tante modalità di esprimerli ed esorcizzarli
fanno da sfondo a diversi titoli: Le lacrime del principe è una storia che parla di crescita, una crescita che avviene attraverso la sperimentazione e il riconoscimento delle
emozioni. Il folletto mangiasogni è invece una fiaba moderna, piena di humour e allegria, che affronta uno dei problemi più sentiti dei bambini, la paura di fare brutti sogni,
affrontandolo con leggerezza e invitando i bambini a risolverlo con fantasia. Ancora
del tema della notte e di cosa succede quando chiudiamo gli occhi tratta L’omino delle
stelle: per il piccolo protagonista la notte sarà il luogo in cui conoscere personaggi stra-
ordinari e vivere nuove appassionanti avventure. Moztri invece è uno spettacolo che
tratta della non sempre facile comprensione tra bambini ed adulti, cercando di parlare
ai bambini attraverso il teatro di figura ed agli adulti attraverso le situazioni paradossali
in cui loro stessi si cacciano per fare in modo che il bimbo possa corrispondere all’ideale
che di lui si erano costruiti. Attraverso coinvolgenti giochi di specchi ed il linguaggio del
corpo Mirror indagherà invece il rapporto tra l’io e l’altro e la percezione di se stessi.
Uno spettacolo davvero speciale sarà Sotto la neve, una sequenza di micro avventure
comiche che si concluderà con una grande battaglia a palle di neve tra pubblico e attori!
A sé stante La stanza dei giochi, dove due bambini di 10 anni tra i loro giocattoli portano avanti una guerra fredda fatta di dispetti e ripicche, come tante ne serpeggiano fra
i banchi di scuola.
Tre gli spettacoli di teatro d’ombre: Piccolo Asmodeo è una favola sul bene e sul
male di Ulf Stark, uno dei più affermati scrittori contemporanei per ragazzi, mentre Al
signor Rodari è un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche di Gianni Rodari. Ai più grandi si rivolge invece Diario di bordo, storia di un gruppo di clandestini
che attraversano il mare, tema di drammatica attualità.
Celebri pagine di letteratura per ragazzi e non sono fonte di ispirazione di tre spettacoli: Pik Baladuk e la sua improbabile Africa, Il Piccolo Principe di Antoine De SaintExupéry e Paladini di Francia, dove i personaggi dell’Ariosto ritornano in vita ognuno
diverso dall’altro, raccontando le conseguenze della guerra e dell’amore.
L’infanzia del mago, nuova creazione di Ca’ Luogo d’arte, è invece uno spettacolo che
a partire dall’etimologia della parola immaginare (in me mago agere = lascio agire il
mago che è in me) racconta poeticamente la nascita del mondo.
Non poteva mancare l’appuntamento con il teatro di narrazione: Monica Morini, accompagnata da suoni e percussioni, farà rivivere il mito di Demetra e Persefone e l’alternarsi delle stagioni. La Giungla di Roberto Anglisani è invece la grande stazione centrale,
con i suoi anfratti dentro cui si muove una umanità con regole di convivenza diverse,
dove la legge del più forte è un principio assoluto. Sotto una tenda di 6 metri per 8 con un
piccolo pubblico di 80 spettatori, Roberto Abbiati racconterà nel suo modo stralunato e
poetico la vicenda della prima giraffa di Francia e di un povero diavolo che a distanza di
anni la vuole riportare a casa.
Come prenotare
Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile
esclusivamente presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico della Fondazione I Teatri a partire
dal 22 ottobre 2015. Dal 22 al 28 ottobre 2015 saranno accettate esclusivamente le
prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine
d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle single richieste.
Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa pubblicazione.
Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo scaricabile dal sito de I Teatri
alla pagina Scuola-1,2,3 stella.
Dal 29 ottobre 2015 sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il
sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00.
Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 22 ottobre.
La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra
conferma controfirmata dai docenti. Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori
alle disponibilità effettive del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre
classi di subentrarvi. In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza
maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni.
Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che
intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (in carrozzina,
ma anche portatori di altre disabilità) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili.
Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle ore
10 potranno essere proposti in replica alle 9 e alle 10.30: vi invitiamo a segnalare da subito
nella vostra prenotazione la preferenza d’orario.
Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita.
Trasporti
TIL offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Per le scuole del Comune
di Reggio Emilia il costo è di € 3 fino a 26 bambini trasportati e di € 2,50 da 27
bambini in su: se indicherete nella scheda di prenotazione la necessità del trasporto sarà nostra cura organizzarlo.
Per gli altri comuni della Provincia di Reggio il prezzo dipende dalla distanza e dal
numero di persone trasportate: le scuole dovranno contattare direttamente TIL tramite il sig. Luca Caramello al numero telefonico 0522.927631 per richiedere il servizio.
L’accesso a teatro
Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica (ad eccezione di Le meraviglie dei paesi di Alice che inizierà alle 10,15).
In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30 (ad eccezione di Turandot principessa falena la cui seconda recita inizierà alle 11,00).
E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire
un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio puntuale delle rappresentazioni.
La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione.
L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno
fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini. In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo fermarsi alcuni minuti a
dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena.
Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo.
I costi
I biglietti hanno un costo unico di euro € 5. Fanno eccezione gli spettacoli Turandot principessa falena (€ 8 comprensivi di libretto dell’opera e percorso didattico) e Il Carnevale
degli animali (€ 6 comprensivi di incontro a scuola).
Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti dell’effettiva necessità di custodia dei bambini.
Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa dello
spettacolo. Vi invitiamo pertanto a recarvi in biglietteria appena arrivati per l’emissione dei
biglietti e a preparare l’importo esatto, in modo che il conteggio sia rapido, evitando
monete da 1 euro o sottomultipli. Non saranno più accettati pagamenti effettuati in moneta.
L’informazione
Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche;
potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e quant’altro
le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuola.
Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di prenotazione.
Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line.
Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al venerdì dalle
8.30 alle 13.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.00, ai numeri 0522 458950 e/o 458990 per qualsiasi richiesta o chiarimento.
Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e partecipazione.
Vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] e iscrivervi alla
nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della
scuola ed ai giovani.
Venerdì 27 novembre 2015, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Ca’ Luogo d’Arte
Pik Badaluk
I
ciclo
una favola africana
tratto da La storia di Pik Badaluk di Grete Meuche
testo Marina Allegri, regia di Maurizio Bercini, con Giulio Canestrelli, Francesca Grisenti
e Flavia Ripa scene e pupazzi Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Ilaria Commisso
costumi Giuseppina Fabbi, musiche Paolo Codognola suonate dal vivo da Flavia Ripa
video Giacomo Agnetti e Ilaria Commisso voce fuori campo Alberto Branca
età: 3-8 anni
tecnica: pupazzi, immagini animate, musica dal vivo
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
Nel libro La storia di Pik Badaluk, scritto da Grete Meuche nel 1922, si racconta una
storia molto semplice, la storia del bambino Pik che apre il cancello del recinto, scappa
dall’orto di casa e si trova in mezzo ai pericoli della foresta.
Viene inseguito dal leone e si rifugia…sopra un albero di mele!
Si tratta quindi di un’Africa di fantasia, molto ingenua, più immaginata che conosciuta.
Il racconto ha il fascino delle piccole storie che aprono grandi orizzonti: sembra tutto
giocato tra l’orto e la casa, ma ecco che improvvisamente dalla finestra della cucina lo
sguardo si allarga verso i profumi ed i misteri delle foreste africane.
Ci è piaciuta l’idea di proporre ai bambini ed ai loro educatori questo sguardo ingenuo
sull’Africa per riscoprire lo stupore verso un popolo ed un paese lontano ed assai differente,
ma in realtà pronto ad essere esplorato e conosciuto dietro le finestre delle nostre cucine.
Re-inventarsi un’idea di Africa, mettendoci magari anche un albero di mele, i cappelletti alla parmigiana, i barconi del fiume Po…
Per aiutare questo sogno collettivo di Africa ad occhi aperti, abbiamo costruito uno
spettacolo di pupazzi, immagini animate, musiche dal vivo come tessuto drammaturgico, un testo scarno ed essenziale, tante canzoni…
Sentivamo il bisogno di far tornare giocosa e privata la scoperta di ciò che è “diverso da
me”, nel bene e nel male.
Cà Luogo d’Arte è un’associazione culturale costituitasi nel 2002 e formata da un
gruppo di professionisti dello spettacolo: registi, scenografi, drammaturghi, attori e
musicisti. Tra i suoi fondatori Maurizio Bercini, regista e scenografo dei più interessanti spettacoli che il teatro ragazzi abbia mai prodotto in Europa, vincitore di numerosi
premi e direttore artistico dell’associazione; Marina Allegri, scrittrice e drammaturga, Alberto Branca attore e direttore artistico di teatri municipali e rassegne e Patrizio
Dall’Argine, attore, scenografo, pittore e burattinaio. Cà Luogo d’Arte ha vinto diversi
premi sia come miglior compagnia di burattinai d’Italia sia per le sue produzioni.
Giovedì 10 dicembre 2015, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Luna e Gnac Teatro
Moztri! Inno all’infanzia
con Michele Eynard e Federica Molteni regia Carmen Pellegrinelli
disegno dal vivo Michele Eynard scenografie e mostri Enzo Mologni
una produzione Luna e GNAC Teatro
Nuova produzione
età: 5-10 anni
tecnica: teatro d’attore, disegno dal vivo, ombre, mostri
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
I e II
ciclo
Disegno mostri perché mi fanno compagnia. Disegno mostri perché non sono razzisti,
mangiano tutti. Disegno mostri perché è difficile che il disegno di un mostro venga
male. Disegno mostri per non fare annoiare i fogli con i soliti disegni.
Questa è la storia di Tobia, un bambino di poche parole, che ama stare solo e soprattutto che ama disegnare mostri. Ma è anche la storia dei suoi genitori, Cinzia e Augusto,
che si disperano per il fatto di avere un figlio così difficile.
Tobia è un bambino che non riesce a concentrarsi, che fatica a prendersi delle responsabilità e che vive delle sue fantasie. Un bambino con un “punteggio basso”, secondo
gli standard educativi. Ma Tobia è anche un bambino ricco e pieno di risorse che, attraverso i suoi disegni, ci apre le porte del suo mondo interiore e ci mostra la meraviglia
del suo immaginario.
Riuscirà Tobia a farsi capire dai grandi? Ci sono adulti che hanno voglia di ascoltare i
sogni delle bambine e dei bambini? E come sarebbe il nostro mostro se Tobia ci mettesse una matita in mano?
Uno spettacolo poetico, comico e originalissimo, capace di coinvolgere i bambini e commuovere gli adulti, per la sua forza e le domande che pone agli adulti: quali aspettative
abbiamo verso i nostri bambini? Queste aspettative tengono conto dei reali desideri dei
bambini? E quando si smette davvero di credere ai sogni?
Luna e Gnac Teatro nasce nel 2008 da Michele Eynard e Federica Molteni, dopo una
decennale collaborazione artistica. La ricerca sul comico, sulla comunicazione non verbale, sulla naturalezza in scena, sul mescolamento e la contaminazione dei linguaggi,
l’impegno per la difesa dell’ambiente, il linguaggio dell’ironia e della leggerezza, fanno
parte del bagaglio di esperienza e di sensibilità degli attori.
Il nome del nucleo artistico, preso in prestito da un racconto di Italo Calvino, riassume la
caratteristica dominante del loro lavoro: la tensione verso un’elevazione poetica e il brusco ritorno con i piedi per terra, nel piatto, banale e assordante quotidiano.
Venerdì 11 dicembre 2015, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Luna e Gnac Teatro
I
ciclo
Storie e rime disegnate
…dedicate ai più piccoli!
voce Federica Molteni disegno dal vivo Michele Eynard
chitarra,
suoni campionati e canto Pierangelo Frugnoli
età: 2-6 anni
tecnica: lettura spettacolo con disegno e musica dal vivo
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
Uno spettacolo che combina teatro, musica e disegno, rivolto ad un pubblico di piccolissimi spettatori, che possono avvicinarsi per la prima volta all’ascolto di musica dal
vivo scritta e composta espressamente per loro e per la loro sensibilità.
Un’attrice, un disegnatore e un musicista creano un piccolo evento spettacolare prendendo spunto dai libri illustrati per l’infanzia, i cosiddetti “Silent Books”, libri senza
parole da leggere solo con gli occhi e con la fantasia. Le immagini si alternano ad un
intreccio di canzoni e musica suonata con strumenti strani, scenografici, spesso campionati in diretta.
Storie semplici e divertenti nascono magicamente davanti gli occhi degli spettatori, affascinati e incuriositi dal tratto della matita che crea le immagini. Alle storie si alternano brevi canzoni ispirate dagli animali che appaiono sulla lavagna luminosa.
Un mondo disegnato da esplorare con la fantasia, lasciandosi guidare dal ritmo delle
parole e della musica.
Luna e Gnac Teatro nasce nel 2008 da Michele Eynard e Federica Molteni, dopo una
decennale collaborazione artistica. La ricerca sul comico, sulla comunicazione non verbale, sulla naturalezza in scena, sul mescolamento e la contaminazione dei linguaggi,
l’impegno per la difesa dell’ambiente, il linguaggio dell’ironia e della leggerezza, fanno
parte del bagaglio di esperienza e di sensibilità che portiamo con noi.
Il nome del nucleo artistico, preso in prestito da un racconto di Italo Calvino, riassume
la caratteristica dominante del nostro lavoro: la tensione verso un’elevazione poetica e
il brusco ritorno coi piedi per terra, nel piatto, banale e assordante quotidiano.
Lunedì 14 dicembre 2015, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Roberto Anglisani
Giungla
da R. Kipling, Il Libro della Giungla, F. D’Adamo, La storia di Iqbal,
Atti del Convegno I Nuovi Schiavi Firenze 2004
di
Roberto Anglisani e Maria Maglietta
con Roberto Anglisani
regia Maria Maglietta musica Mirto Baliani
età: 9-14 anni
tecnica: teatro di narrazione
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
II
ciclo
Roberto Anglisani riesce a coinvolgere e a trasmettere emozioni con un racconto che non
lascia indifferenti e che si muove con impatto e forza come se fosse un film d’avventura.
E’ una sera d’autunno, piove, la stazione centrale di Milano è piena di pendolari che tornano a casa dal lavoro. In mezzo alla folla, come se fossero invisibili si muovono otto…dieci
ragazzini stranieri di età diverse. Sono guidati da un uomo con un lungo cappotto, una finta
pelliccia di tigre, è Sherekhan il trafficante di bambini. Mentre il gruppo si dirige verso l’uscita, uno dei ragazzi scappa nei sotterranei della stazione, si chiama Muli e non vuole più
essere costretto, sotto la minaccia delle botte, a rubare e a mendicare per Sherekhan.
Con
la fuga di Muli si apre Giungla, ispirato al Il Libro della Giungla di Kipling; ma la giungla
questa volta è la grande stazione centrale, con i suoi anfratti, i sottopassaggi bui e umidi
e un’umanità che si muove frettolosa e affannata, con regole di convivenza diverse, dove
vige, esattamente come nella giungla, la legge del più forte.
I personaggi del racconto si
ispirano a quelli del Libro della Giungla: c’è Baloo, un barbone che vive nei sottopassaggi,
Bagheera, una matrona africana e Sherekhan, la tigre, lo sfruttatore di bambini.
Lo spettacolo porta a riflettere intorno ad alcune tematiche delicate: non solo lo sfruttamento di minori, costretti a lavorare o a mendicare per strada, ma anche l’indifferenza
con la quale il mondo è solito guardare questo fenomeno. Ma questa è anche una storia di coraggio, di desiderio di libertà, di crescita e scoperta della forza che scaturisce
dall’amicizia vera e profonda, quella che nasce al di là di qualsiasi pregiudizio.
Roberto Anglisani nasce a Taranto nel 1955. Nel 1989 collabora con Marco Baliani
al progetto “STORIE”, iniziando un percorso sulla narrazione orale che lo porterà a
creare narrazioni singole e a partecipare a numerosi progetti sul teatro di narrazione.
Ha lavorato con diverse compagnie come attore e regista, partecipando anche a diversi
Festival Internazionali di Narrazione. Ha vinto il premio nazionale Stregatto con varie
produzioni, sia come attore narratore che come responsabile della regia.
Lunedì 21 dicembre 2015, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Accademia Perduta
Sotto la neve
I
ciclo
Minuetto d’inverno
con Mariolina Coppola e Maurizio Casali musiche Carlo Cialdo Cappelli
scenografie Marcello Chiarenza e Maurizio Casali
età: 3-8 anni
tecnica: teatro d’attore e di oggetti
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
Sogno, magia, gags divertenti e tanta, tanta neve.
Quando la Signora Verde torna a casa dalle vacanze, si ritrova di fronte ad un ospite
inatteso: nel salotto di casa sua sonnecchia uno strano personaggio, simpatico ma un
po’ invadente, che si presenta come Signor Bianco. Presto si scoprirà che costui altri
non è che l’inverno, giunto innanzi tempo, per fare il suo lavoro, che è quello di imbiancare e di mettere a dormire le cose. E’ l’inizio di una serie di micro avventure comiche,
durante le quali il Signor Bianco ricopre di neve e di gelo l’intera casa, sia dentro che
fuori, mentre la Signora Verde fa di tutto per spingere lo scomodo ospite per lo meno al
di là della porta, nel giardino. La neve in casa, no! Anche il pubblico è coinvolto nel gioco della neve: i bambini prima costruiscono assieme ai personaggi in scena un pupazzo
di neve molto speciale, poi vengono coinvolti in una grande battaglia di palle di neve!
“Piene di fascino e di allegria le interpretazioni dei due protagonisti clown che si muovono sul palco con una comicità ora prorompente ora aggraziata, ma sempre musicata
e volta a far comprendere che l’inverno non è una stagione triste, ma un momento
dell’anno necessario perché anche gli alberi, le piante devono dormire avvolti in una
coperta di neve.”
Rosanna Ricci, Il Resto del Carlino
Accademia Perduta/Romagna Teatri viene fondata da un gruppo di giovani attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione a
tutt’oggi Accademia Perduta è impegnata in una tanto intensa quanto fertile attività di
produzione di spettacoli per ragazzi. Spettacoli contraddistinti da alcuni comuni denominatori, quali l’attenzione al fantastico, all’immaginario, al coinvolgimento emotivo
degli spettatori. Con diverse formazioni artistiche all’attivo la Compagnia ha portato i
suoi spettacoli in tournée in tutta Italia arrivando, col tempo, a valicare i confini nazionali e partecipando a numerose rassegne e festival nazionali ed internazionali.
Martedì 12 gennaio 2016, ore 10.00
Teatro Cavallerizza
Koreja – Centro di produzione teatrale
Paladini di Francia
Spada avete voi, spada avete io!
dedicato a Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini
di Francesco Niccolini
regia Enzo Toma
con Carlo Durante, Emanuela Pisicchio,
Silvia Ricciardelli/Annachiara Ingrosso, Francesco Cortese
ideazione scene Iole Cilento
realizzazione scene
Porziana Catalano, Iole Cilento
musiche originali Pasquale Loperfido
voce di Carlo Magno Fabrizio Saccomanno
disegno luci Angelo Piccinni
età: 10-15 anni
tecnica: teatro d’attore
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
II
ciclo
Premio EOLO AWARDS come Miglior Spettacolo
Premio Associazione Nazionale Critici del Teatro
Premio speciale della Giuria come Miglior Performance per il sostegno e lo sviluppo delle tradizioni The Great Petrushka, International Puppet Festival 2014 Ekaterinburg, Russia
Premio come miglior regista Harmony Word puppet Carnival 2014 Bangkok, Thailand
I personaggi dell’Ariosto a mo’ di pupi ritornano in vita ognuno diverso dall’altro, raccontando le conseguenze della guerra e dell’amore, il destino e la ricerca quotidiana della
propria dignità narrando la loro storia ma in definitiva, come accade in Pasolini, la storia
di tutti noi, immersi in un mondo meraviglioso di cui possiamo solo sfiorare la bellezza.
Uno spettacolo che risulta essere una sorta di miracolo scenico dove tutto funziona benissimo dagli attori, alla drammaturgia, alla resa visiva di grande ed accattivante meraviglia.
Paladini di Francia avvince sapendo divertire, aprendo intanto spazi di commozione e
delicata poesia nell’amata cornice di Che cosa sono le nuvole di Pasolini, fonte d’ispirazione anche per la definizione dei personaggi, attori/pupi che tornano a sostare a lato,
mutando costumi a vista. Diversi dialetti quasi ad evocare le molte lingue di una guerra lontana, con la voce di Carlo Magno fuoricampo che è insieme imperatore e regista.
Le armature e le spade cozzano così come fanno le marionette siciliane in scena, i movimenti ritmati, leggeri, quasi ci fossero davvero dei fili che guidano i passi, i combattimenti.
Il progetto artistico di Koreja è fatto di “opere” di “azioni” e di “storie” (piccole o grandi che si voglia) che partono da lontano e soprattutto dall’esigenza profonda di costruire nel nostro amato/odiato Sud una “residenza del teatro e della cultura” aperta alle
innovazioni, al confronto fra le diverse generazioni.
Giovedì 14 gennaio 2016, ore 10.00
Teatro Cavallerizza
Scena Madre
La stanza dei giochi
con Elio Ciolfi e Emma Frediani
regia e drammaturgia Marta Abate e Michelangelo Frola
età: 6-11 anni
tecnica: teatro d’attore
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
I e II
ciclo
Spettacolo vincitore Premio Scenario Infanzia 2014
Premio Dallorso per il teatro 2015
In scena due bambini di 10 anni che, tra i giocattoli, portano avanti una guerra fredda
fatta di dispetti e ripicche, come tante ne serpeggiano fra i banchi di scuola.
Uno spazio pieno di giocattoli, dove passare ore e ore
a inventare, ridere, costruire,
divertirsi. Questa è, nell’immaginario di ogni bambino,
la stanza dei giochi.
Ma basta
poco perché il terrain de jeux diventi terrain de guerre, la dimensione di un conflitto
dove ogni gioco innesca e alimenta una diversa sfumatura dell’egoismo.
Due bambini imparano così sulla propria pelle quanto ci si possa ferire in modo molto sottile, semplicemente rendendo il gioco strumento di inganno, ricatto, minaccia. La stanza dei giochi mette in scena una piccola guerra fredda dove la realtà e il
gioco si confondono, il tempo non è più un parametro immutabile e agli adulti non è
permesso entrare.
“Uno spazio scenico affidato alla naturalezza di soli attori bambini, che ribalta la consuetudine del Teatro Ragazzi interpretato da adulti per riscoprire il nesso fondante
tra gioco e teatro. I temi eterni della condizione umana rivelati in filigrana, in un tessuto di conflitti, complicità, piccoli egoismi e affermazioni di potere. Una drammaturgia sapiente che restituisce con limpidezza e semplicità di gesti e parole la dimensione
profonda e poetica del mondo infantile“.
(Motivazione della giuria del Premio Scenario Infanzia 2014)
Scena Madre è un tentativo di intrecciare storie, parole, immagini, suoni attraverso
l’arte scenica. Ci occupiamo di teatro ragazzi, teatro di ricerca, teatro sociale e didattica
teatrale. Nel corso degli anni abbiamo seguito un percorso di formazione aperto, rigoroso e sempre attento alla qualità.
Lunedì 18 gennaio 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
I
ciclo
Teatro Evento
L’omino delle stelle
testo e regia Sergio Galassi
con Cristina Bartolini, Massimo Madrigali e Tzvetelina Tzvetkova
pupazzi e figure Claudia de Benedittis
scene Viola Corinaldesi
età: 3-8 anni
tecnica: teatro d’attore e pupazzi animati
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Uno spettacolo che parla ai bambini delle paure, facendo loro conoscere personaggi
straordinari e vivere appassionanti avventure.
E’ ormai la fine della giornata, una giornata piena di giochi, di divertimento, di amici:
il piccolo protagonista di questa storia è molto stanco e desideroso di fare la nanna.
Eppure, sempre, quando cala la notte, una strana atmosfera di mistero e di paura lo
avvolge. E’ in quel momento che vorrebbe addormentarsi nel lettone invece che solo
nella sua cameretta. Perché? Che succede quando la mamma spegne la luce e lui chiude
gli occhi, si rannicchia sotto le lenzuola e comincia a dormire? Durante la notte, mentre
noi dormiamo, il mondo si ferma? Il buio immobilizza tutto e tutti come le statue in un
museo? Oppure qualcuno rimane sveglio e continua a lavorare, a camminare, a fare
qualcosa, insomma?! Rimangono svegli, forse, solo i mostri e i fantasmi? O c’è qualcun
altro? La mamma dice che qualcuno c’è sempre, di notte, che veglia e lavora: l’omino
delle stelle, ad esempio, che accende le stelle del firmamento e al mattino le spegne. Pochi si accorgono di lui, perché ha il passo felpato e le labbra silenziose, ma c’è ed è ovunque. E poi c’è il fornaio che fa il pane, di notte, perché al mattino lo possiamo imburrare
e lo possiamo mangiare col latte a colazione. E poi c’è il dottore che, con l’infermiere, al
Pronto Soccorso, guarisce i bambini che si ammalano di notte. E poi…e poi…un sacco di
gente continua a far girare il mondo di notte, perciò possiamo addormentarci tranquilli
e senza paura.
Nel 1969 nasce Teatro Evento, a Bologna, come gruppo di base sviluppando accanto
all’attività di produzione spettacolare un intenso lavoro laboratoriale in ambito sociale
e scolastico. Dalla sua nascita ad oggi Teatro Evento, con i suoi operatori, ha lavorato in
moltissime realtà: scuole d’ogni ordine e grado (con alunni e insegnanti), biblioteche,
carceri, comunità di recupero, centri per disabili, centri giovanili, ex manicomi, enti locali, televisioni, università, teatri, festivals. Attualmente l’attività nell’ambito formativo
vede l’attivazione di circa 300 interventi l’anno, in tutta Italia.
Mercoledì 20 gennaio 2016, ore 10.30
Teatro Cavallerizza
Fondazione Perugia Musica Classica
Il gatto con gli stivali da tip tap
regia ed elaborazione teatrale Giorgio Donati
elaborazioni musicali Simone Frondini e Leonardo Ramadori
con Giorgio Donati attore e tip tap
Simone Frondini oboe e tip tap
Gianni Maestrucci percussioni e tip tap
I
Leonardo Ramadori percussioni e tip tap
ciclo
Gianluca Saveri percussioni e tip tap
età: 6-8 anni
tecnica: musica, danza e attore
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Ritorna Tetraktis Percussioni, questa volta accompagnato di un oboe ed un attore, per
raccontarci, farci ascoltare e ballare una delle fiabe più amate.
Se ne sente parlare fin dal medioevo. Molti hanno scritto le sue epiche avventure. Gli
italiani Giovanni Francesco Straparola e Gianbattista Basile, i tedeschi Ludwig Tieck
ed i fratelli Grimm, il francese Charles Perrault e tanti altri ancora. Ma nessuno ha mai
raccontato la storia de Il Gatto con gli stivali come stiamo per fare noi. Si suona, si recita, si canta ma soprattutto, per mezzo di questi magici stivali, si balla!
“C’era una volta un vecchio mugnaio con tre figli, un asino, un gatto soriano e nemmeno il becco di un quattrino: al maggiore dei suoi figli lasciò il mulino, al secondo il
somaro ed al più giovane il gatto....che eredità!!!”
Ma quel gatto non è un semplice gatto, parla, ragiona, le studia tutte per aiutare il suo
giovane padrone ad ottenere la felicità!
In questa nuova versione della celebre fiaba, anche con l’aiuto di questi risonanti stivali
magici, la musica diventa protagonista al pari della narrazione.
Tetraktis Percussioni, attivo a livello internazionale da tredici anni, ha creato un
repertorio ed uno stile cameristico dedicato alle percussioni, squisitamente italiano.
Importanti Festivals nazionali ed internazionali hanno accolto l’esecuzione di queste
originali composizioni. Attento alle trasformazioni che caratterizzano la musica da
sempre, il quartetto ha collaborato al CD Safari di Lorenzo Jovanotti e con DJ Ralf e si
dedica alla realizzazione di concerti rivolti alle scuole, riscuotendo grandi successi per
la qualità offerta e per la divulgazione della cultura musicale.
Martedì 26 gennaio 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
I
ciclo
Teatro Delle Apparizioni
Il tenace soldatino di piombo
un film da palcoscenico
da Hans Christian Andersen
un’idea di Fabrizio Pallara
di e con Valerio Malorni e Fabrizio Pallara
Una produzione teatrodelleapparizioni
età: 4-8 anni tecnica: teatro di attore, videoproiezioni e oggetti
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Eolo Awards 2015 come miglior spettacolo di Teatro di Figura
Una stanza, molti giocattoli, una finestra che si affaccia su un esterno immaginario, la
pioggia, le luci soffuse di un interno intimo e caldo, per raccontare la storia del soldatino di piombo e della sua ballerina. La celebre fiaba viene reinterpretata in un gioco
in cui gli oggetti prenderanno vita parlando, combattendo, danzando, protagonisti di
un film teatrale proiettato su un grande schermo in diretta. Il set è dunque la stanza
dei giochi, il luogo in cui avviene la meraviglia e qui il teatro si mostrerà nel suo farsi al
servizio dell’occhio della telecamera che, come il buco della serratura di una porta invisibile, offrirà agli spettatori uno sguardo inedito e privilegiato, per entrare nella storia
osservando il piccolo e l’impercettibile. Due piani di azione, due differenti visioni, due
linguaggi a confronto, quello teatrale e quello cinematografico, che si sveleranno e si
misureranno per unirsi e raccontare una grande storia d’amore.
“È uno spettacolo potente commovente e pieno di inventiva, realizzato come una sorta
di romanzo di formazione, un road play per un soldatino di piombo, un viaggio che gli
insegnerà come evadere dalla sua condizione militare. Ma è anche un film da palcoscenico: così, dietro a una scenografia che ricrea una stanza dei giochi, con giocattoli,
bambole, scatole e un castello di carte, c’è uno schermo su cui le videoproiezioni dal
vivo del viaggio del soldatino è amplificato e zoommato, diventando un vero e proprio
film da vedere.”
Rui Pina Celho (Spuntini critici - Segni d’infanzia 2013)
La compagnia Teatro Delle Apparizioni viene fondata nel 1999 da Fabrizio Pallara. Nei primi anni concentra le sue sperimentazioni attorno al teatro sensoriale, lo
spettatore diviene così elemento partecipante e fondante dello spettacolo stesso. Poi
l’incontro con il teatro per l’infanzia e la produzione de La stanza dei segreti che hanno
costituito l’inizio di un rapporto fertile con il mondo della scuola e con i bambini e i
ragazzi, diventati ad un tempo destinatari e fonte poetica delle produzioni.
Giovedì 28 gennaio 2016, ore 10.00
Teatro Ariosto
II
ciclo
Teatro Telaio
Anne Frank
Spettacolo basato sull’elaborazione della vicenda di Anne Frank
regia Matteo Rubagotti testo Andrea Rubagotti
con Alessandro Calabrese, Luca Salata, Teodoro Bonci Del Bene
musiche improvvisazioni a cura di Luca Salata
produzione Teatro a Pedali
età: 9-14 anni
tecnica: teatro d’attore, musica dal vivo
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
“Spero che ti potrò confidare tutto, come non ho potuto fare con nessuno, e spero che
sarai per me un gran sostegno. Ogni giorno sento che la mia mente matura, che la liberazione si avvicina, che la natura è bella, che la gente attorno a me è buona, che questa
avventura è interessante. Perché dunque dovrei disperarmi?” Anna Frank
Tre musicisti si lanciano nella temeraria impresa di mettere in scena la tragica vicenda
di Anne Frank con il solo ausilio dei loro strumenti (contrabbasso, chitarra, spazzole,
vibrafono e oggetti di uso comune) e di un apparato scenico costituito da casse, bauli,
rubinetti e catafalchi trafugati alla bisogna durante la loro tournée. Nell’affrontare la
messinscena di un testo, basato su una scrittura originale, che offre spunti di riflessione
su tali e tanti temi di rara profondità e difficoltà, la compagnia ha deciso di sfruttare,
per quanto possibile, il potere evocativo del teatro, la sua pregnanza ed efficacia nell’evocare il ricordo anche recondito e nell’ispirare l’immaginazione dell’ignoto. In un concerto fantasmagorico che spazia dal tragico al grottesco, con l’ausilio di voci narranti,
effetti sonori e visivi, gli spettatori saranno condotti a vivere una realtà abbastanza simile a quella che per lunghi mesi ha affrontato quotidianamente la famiglia Frank, nei
suoi aspetti claustrofobici, aberranti, ma anche buffi e ludici, divenuti normali nel clima
disperato e grottesco di quegli anni. L’Alloggio Segreto non è descritto o rappresentato, non c’è distanza fra attori e spettatori. Il mondo interiore - ed esteriore - di Anne
prenderà vita grazie a coloro che l’ascolteranno; e vedranno attraverso i suoi occhi uno
scorcio della realtà che ha vissuto.
Il Teatro Telaio è una cooperativa sociale onlus ed una compagnia teatrale professionale di Brescia che opera a livello nazionale dal 1979.
Il Teatro Telaio si prefigge di svolgere attività socio-educative nel campo della promozione, della educazione, della cultura, dell’arte e del turismo culturale rivolgendosi,
prevalentemente, anche se non esclusivamente, a minori, adolescenti e giovani in ambito scolastico.
Mercoledì 3 febbraio 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Ariosto
I
ciclo
Compagnia Fratelli di Taglia
Il folletto mangiasogni
liberamente tratto da Il Mangiasogni di Michael Hende
di Giovanni Ferma e Daniele Dainelli con Giovanni Ferma
scenografie ideate e realizzate da Fratelli di Taglia
costumi e oggetti di scena Marina e Patrizia Signorini
luci e fonica di Stefano Tampieri o Andrea Bracconi
età: 3-8 anni
tecnica: teatro d’attore con maschere oggetti e canto dal vivo
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
Una fiaba moderna, piena di humour e allegria, che affronta uno dei problemi
più sentiti dei bambini, la paura di fare brutti sogni, affrontandolo
con leggerezza e invitando i bambini a risolverlo con fantasia.
In un bosco tutto bianco vive uno strano folletto, il Mangiasogni: un buffo ometto dal
colore della luna, occhi sfavillanti come le stelle, bocca straordinariamente grande e soprattutto affamato di brutti sogni, che a lui piace mangiare con forchetta e coltello. Ora
è nel suo bosco e aspetta che un bambino lo chiami, per correre a mangiargli il brutto
sogno. Per chiamare il Mangiasogni però serve una formula magica…una filastrocca…
alla quale il folletto non può resistere e lo fa correre a velocità supersonica al capezzale
del bambino che lo ha invitato.
Mangiasogni, mangiasogni! Prendi bello il tuo coltello, tira fuori in grande fretta
la tua piccola forchetta! Apri il becco su quei sogni che spaventano il bambino!
Ma se il sogno è bello e buono, divertente o sol carino, mi sia subito lasciato!
Mangiasogni, Mangiasogni, Mangiasogni io t’ho invitato!
Alcuni di questi sogni, i più strani e più paurosi, non li ha mangiati ma catturati, li
conserva nel suo bosco fantastico e mentre aspetta che qualcuno lo chiami, si diverte
a mostrarli a chiunque si trovasse a passare di là. Sono sogni che provengono da bimbi
di tutto il mondo…c’è un drago che disturbava i sonni di un bimbo cinese… un serpente
che spaventava un bimbo africano…la strega Baba Yaga tormentava le notti di una bimba russa…ora non spaventano più, anzi il folletto si diverte a giocare con loro!
La Compagnia teatrale Fratelli di Taglia sin dalla sua nascita nel 1985 ha trovato nel
teatro del Clown e della Commedia dell’Arte un percorso da seguire e a cui ispirarsi. La produzione di spettacoli è principalmente rivolta all’infanzia e alla gioventù: gli spettacoli oltre
a circuitare nel territorio provinciale sono presenti in tante rassegne regionali e nazionali.
Martedì 9 febbraio 2016, ore 10.30
Teatro Cavallerizza
I
ciclo
Agora Coaching Project
Il carnevale degli animali
liberamente tratto dall’opera del compositore francese Camille Saint-Saëns
interpreti allievi Corso di Perfezionamento Agora Coaching Project
coreografia Michele Merola, Enrico Morelli regia Michele Merola, Enrico Morelli
scenografia Progetto Danza costumi Enrico Morelli e Nuvia Valestri
luci Cristina Spelti musiche Le Carnaval des animaux di Camille Saint-Saëns ed altri autori
coordinamento incontri introduttivi con le scuole Cinzia Beneventi
età: 6-8 anni
tecnica: danza
durata: 45 minuti
biglietto: € 6 (comprensivo di ingresso a teatro e laboratorio)
Uno spettacolo di danza con percorso didattico.
Il tema intorno al quale ruota l’intero spettacolo è l’esplorazione del movimento di ogni
singolo animale. Questo si intreccia al filo narrativo tenuto insieme dalla presenza in
scena di un bambino che, attraverso l’incontro con i vari personaggi, costruisce una
magica avventura, un viaggio immaginario nel mondo animale, del quale è spettatore
e protagonista.
Lo spettacolo è strutturato su una drammaturgia di narrazione che si basa sul linguaggio corporeo e vuole essere un omaggio all’opera più famosa di Camille Saint-Saëns. Le
Carnaval des Animaux è un’opera che s’inserisce nel filone della cosiddetta “musica
descrittiva” attraverso una serie di quattordici piccoli pezzi dedicati al mondo animale.
La brevità e la semplicità formale dei brani (integrati e arricchiti da una scelta musicale
appropriata) oltre al richiamo all’immaginario infantile attraverso il mondo animale,
rende la composizione adeguata alla creazione di uno spettacolo di danza pensato per
la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.
L’ampia scelta dei timbri strumentali usati dal compositore sono elementi preziosi atti
a valorizzare diversi strumenti musicali sui quali costruire soli, passi a due e danze corali, caratterizzati da qualità differenti di movimenti. Gesto e movimento, concorrono a
delineare una gestualità finalizzata alla comprensione narrativa, così ben suggerita ed
evocata dalla musica e sottolineata nei tratti essenziali da costumi e scenografie ispirate all’universo animale. I ritratti musicali presentano infatti caratteri che spaziano dal
grottesco (L’elefante o Tartarughe) al lirismo (Il Cigno) fino al Can Can del gran finale,
trascinante danza francese, di andamento sfrenato, dove trovano spazio le voci e le
danze di più animali, in un’insieme corale ironico e travolgente.
Percorso Didattico
Il laboratorio, della durata di circa un’ora a classe, si articolerà in una parte teorico introduttiva sull’opera di Camille Saint-Saëns, e una parte pratica, per dare una valenza
anche concreta all’esperienza.
Ha lo scopo di preparare i bambini alla futura visione dello spettacolo di danza attraverso l’ascolto dei vari brani musicali ed una proposta di movimento danzato, ispirato
ai diversi movimenti di ogni animale. Obiettivo del laboratorio è far conoscere l’opera
di Camille Saint Saens attraverso un’esperienza diretta con il corpo, che aiuti i bambini
nella comprensione musicale e ne stimoli la creatività individuale e di gruppo.
Attraverso l’ascolto guidato di alcuni brani musicali, i bambini saranno stimolati a ricercare un movimento personale da associare al brano e all’animale rappresentato, utilizzando quindi le modalità del FARE, CREARE e VEDERE, pratiche attraverso le quali
la danza solitamente entra in ambito educativo. L’esperienza corporea diventa così strumento di comprensione, analisi e rielaborazione personale e di gruppo, creando un ponte
di collegamento tra musica, creazione e visione, introducendo un ulteriore prezioso elemento: l’attesa. Creare un’attesa significa preparare il terreno alla visione dello spettacolo
in Teatro, alimentando attraverso i vari linguaggi espressivi fantasia e immaginazione,
componenti essenziali del mondo infantile.
Ogni laboratorio sarà concordato preventivamente con le insegnanti di ogni scuola e verrà realizzato a scuola in un ambiente adatto all’attività. I laboratori saranno condotti e coordinati da
Cinzia Beneventi insieme ad alcuni danzatori del Progetto Agora Coaching Project.
Agora Coaching Project è un progetto di perfezionamento per giovani danzatori tra
i 17 e i 25 anni promosso da MM Contemporary Dance Company e ASD Progetto Danza
di Reggio Emilia. Caratterizzato da un approccio innovativo alla didattica di danza, il
progetto punta alla creazione di nuovi messaggi educativi, capaci di creare un profondo
impatto emotivo e di coinvolgere e sensibilizzare i giovani danzatori, per analizzare e
sviluppare la dinamica del movimento propria a ciascun allievo, approfondire il senso della prestazione coreutica, organizzare, condividere e utilizzare la diversità delle
reciproche conoscenze e accrescere, in modo significativo, la creatività di ogni singolo
partecipante al corso.
Lunedì 15 febbraio 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Teatro Gioco Vita
Piccolo Asmodeo
da Lilla Asmodeus di Ulf Stark
con Tiziano Ferrari adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia e scene
Fabrizio Montecchi disegni Nicoletta Garioni musiche Michele Fedrigotti sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari luci e fonica Davide Rigodanza
età: 4-10 anni
tecnica: teatro d’ombre e d’attore
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
I e II
ciclo
Piccolo Asmodeo è una favola sul bene e sul male di Ulf Stark, uno dei più affermati
scrittori contemporanei per ragazzi. Con sottile ironia ma anche con delicata poesia,
con momenti di sana comicità ma anche con acuta problematicità, l’autore ci racconta,
senza mai cadere in facili moralismi, di un novello Mefistofele alla ricerca del suo Faust.
Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del sole non arriva mai e dove i merli non
cantano sugli alberi, abita Piccolo Asmodeo. Asmodeo è buono, troppo buono per poter
vivere tranquillamente nel mondo dei Fuochi e dei Sospiri. Essere cattivo proprio non gli
riesce e nemmeno gli interessa e questo, per la sua famiglia, è un grande problema. Per
riparare a questo Asmodeo viene sottoposto ad una vera prova e mandato nel mondo
della Luce e della Terra: “Dovrai convincere, entro questa sera, almeno una persona a
darmi la sua anima!” gli dice il padre “Solo così dimostrerai di essere mio figlio”. Ignaro
dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente inconsapevole di quello che lo aspetta,
Asmodeo inizia così il suo strampalato viaggio sulla terra. Da quel momento Asmodeo
si trova coinvolto in una girandola d’incontri di ogni tipo: una mucca, un prete, un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo di bambini, un panettiere. Ad ognuno
di loro, con grande semplicità, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre: “Io posso
offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi prometti di dare via la tua anima”. Alla fine della
sconvolgente giornata però, Asmodeo, incompreso, dileggiato, quando non addirittura
maltrattato, si convince che non riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo.
Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza che incontra Kristina…
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista
del movimento dell’animazione teatrale, grazie alla quale ha saputo dare un contributo
originale alla nascita del teatro ragazzi. Teatro Gioco Vita incontra il teatro d’ombre
alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e
anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel
suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del
mondo, con teatri stabili ed enti lirici.
SPETTACOLO–ATTIVITA’
DIDATTICA
TELEFONO
VIA
SCUOLA
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DATA
ORA
INSEGNANTE
EMAIL
CITTA’
CLASSE/
SEZIONE
N°
STUD.
SCHEDA PRENOTAZIONE
DA INVIARSI A PARTIRE DA GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
N°
INS.
TRASPORTO
9,00
10,30
Si prega di compilare tutti i campi in modo leggibile e di utilizzare esclusivamente questo modulo per le
prenotazioni; prenotazioni compilate in altro formato non verranno tenute in considerazione.
La prenotazione si intende valida al ricevimento della scheda di conferma da parte de I Teatri.
Inviare la scheda di prenotazione: via fax allo 0522 458948, via email [email protected]
Per informazioni: 0522 458950, 0522 458990
Spazio per segnalazioni (si prega di indicare sempre la presenza di portatori di handicap, specificando
se in carrozzina o portatori di altre disabilità):
Nel caso di doppia recita scegliere l’orario preferito
In caso di spettacoli esauriti, indicare qui le scelte alternative
Possono richiedere il trasposto ESCLUSIVAMENTE le scuole del Comune di Reggio Emilia;
le scuole degli altri comuni dovranno contattare direttamente TIL (Luca Caramello tel. 0522 927631)
Giovedì 18 febbraio 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
I
ciclo
Compagnia Teatrale Mattioli
Le lacrime del principe
liberamente ispirato a Il mago dei Colori di Arnold Lobel
di Monica Mattioli con Monica Mattioli e Massimo Prandelli collaborazione artistica Monica
Parmagnani disegno luci Cinzia Airoldi
età: 3–7 anni
tecnica: teatro di narrazione e danza
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
Un’attrice che con la sua narrazione divertente e appassionata racconta la storia solo
con l’uso di tulle colorati e pochi oggetti. Un danzatore che, per parlare di emozioni ai
piccoli spettatori, racconta attraverso il corpo. Una danza che cambia in base al colore
e alla forza dell’emozione. Una danza che si sposa a musiche che raccontano gioia, rabbia, tristezza, amore...
Tanto ma tanto tempo fa, i colori non esistevano ancora e tutto quello che non era bianco e nero, era grigio. Per questo era chiamato il periodo grigio del mondo. A quel tempo,
che piovesse o splendesse il sole, non c’era nessuna differenza. In un regno viveva un
principe, che quando era piccino aveva una voce incantevole. Con il passare degli anni
in quel regno tutto grigio e nero la voce del principe si affievolì fino a scomparire. E non
solo...più passava il tempo e più il principe si sentiva stanco con solo una gran voglia
di dormire. Un giorno mentre il principe stava sonnecchiando dalla noia, si accorse
che dagli occhi stava uscendo del liquido trasparente; in quel regno nessuno mai aveva
perso l’acqua dagli occhi. L’acqua usciva dai rubinetti, dalle fontane, scorreva nei fiumi,
stava nei laghi, ma mai negli occhi. E quell’acqua era prima blu, poi gialla, rossa e ancora verde, arancione e viola…Il principe dopo ogni colore nuovo si riprendeva e ritrovava
la sua voce. Da quel giorno la sua vita e quella dei bambini del regno iniziò a cambiare.
Le lacrime del principe è una storia che parla di crescita, una crescita che avviene attraverso appunto la sperimentazione e il riconoscimento delle emozioni: il principe che
inizialmente non ha voce, la ritroverà solo dopo che riuscirà a vivere tutte le emozioni e
dopo che tutti i bambini del regno impareranno a piangere e a riconoscere le emozioni.
Monica Mattioli dal 1986 lavora in teatro come attrice, regista e autrice. Gli spettacoli della Compagnia Teatrale Mattioli nascono sempre da un’attenta ricerca che
Monica compie con i bambini nelle scuole attraverso laboratori teatrali avvalendosi
di preziose collaborazioni con pedagogisti, insegnanti, educatori. Per la compagnia,
i laboratori sono un irrinunciabile campo di sperimentazione e di messa a fuoco sul
mondo immaginario del bambino, ricco di emozioni, domande, desideri e sentimenti.
Mercoledì 24 febbraio 2016 ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Teatro dell’Orsa
Miti di meraviglia
di e con Monica Morini suoni e percussioni narranti Luciano Bosi regia Bernardino Bonzani
Nuova produzione
età: 6-11 anni
tecnica: teatro d’attore e musica del vivo
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
I e II
ciclo
Una narrazione accompagnata da suoni e percussioni per far rivivere il mito di Demetra
e Persefone e l’alternarsi delle stagioni.
Quali segreti racchiude il melograno?
Cosa riporta la vita sulla Terra ogni anno a primavera?
Storie che hanno radici antiche come gli alberi.
Storie che abbracciano il tempo, rincorrono le stagioni, aprono all’ascolto dell’invisibile.
Demetra protettrice dei raccolti cerca la figlia rapita da Ade signore delle tenebre.
La terra ricca di alberi diviene deserto e pianto come il cuore di Demetra.
Solo Persefone riaprirà le zolle e tutto potrà rifiorire.
Miti che brillano come il fuoco nella notte, storie che rintoccano di suoni arcaici.
La parola si fonde alla musica e ci porta lontano a vedere le stelle dentro a semi che
rotolano sulla terra.
Nell’ambito del teatro ragazzi, il Teatro dell’Orsa opera con una esperienza che si
forma agli inizi degli anni ’90 con il lavoro di narrazione con i registi Marco Baliani,
Letizia Quintavalla, Bruno Stori e con il Teatro delle Briciole e Teatro Gioco Vita. In
seguito vengono realizzate numerose narrazioni spettacolo rappresentati nei circuiti
nazionali. “Dentro al teatro camminiamo come artigiani e artisti. Siamo quasi sempre
autori dei testi che abitiamo sulla scena. Veniamo da esperienze che ci hanno addomesticato ad usare le mani, il cuore, la testa, in un fare che si traduce nella conoscenza
della macchina teatro.”
Giovedì 25 febbraio 2016, ore 9.00, 11.00 e 20,30
venerdì 26 febbraio 2016, ore 9.00, 11.00
Teatro Valli
I e II
ciclo
AS.LI.CO - OPERA DOMANI
Turandot Principessa Falena
libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni da Carlo Gozzi
musica di Giacomo Puccini finale completato da Franco Alfano
riduzione musicale Enrico Minaglia regia Silvia Paoli
scene Michele Olcese costumi Massimo Carlotto Orchestra 1831
Nuova produzione
età: 6-14 anni
tecnica: opera lirica
durata: 75 minuti
biglietto: € 8 (comprensivo di ingresso a teatro, libretto per ciascun studente)
Un vero spettacolo di opera lirica, con cantanti professionisti e orchestra, a cui la platea
parteciperà attivamente cantando alcune arie.
Turandot potrebbe essere farfalla e invece è una falena, scura e sinistra, che si muove
solo di notte e che ancora non riesce a staccarsi dal suo bozzolo, è legata alla crisalide,
all’idea di vendetta come fedeltà all’antenata.
L’irrompere dell’umanità è rappresentato dall’arrivo di Calaf, suo padre Timur e la schiava Liù; sono normali, dove normalità porta con sé il senso positivo di umanità, di movimento, d’azione. Liù è la salvezza, colei che veramente porta l’amore, è il bastone e la
guida del vecchio Timur (cieco, un po’ come il cieco amore che un padre porta ad un
figlio). Il candore di Liù lascia tutti sconvolti, non è la risoluzione degli enigmi che cambia
Turandot, ma il sentimento che porta in campo la schiava fedele. Questo permette lo scioglimento, e scenicamente il dissolversi dei “bozzoli in scie di colori”. Anche Turandot, prima stretta da fasce e drappi, si svolge, rivelando un animo colorato, il cuore della farfalla.
Così il coro della platea può a sua volta esplodere, come un campo di fiori o farfalle
colorate e coccinelle, coleotteri, libellule. Finalmente possono tornare di nuovo ragazzi.
PERCORSO DIDATTICO
AsLiCo è soggetto riconosciuto per la formazione del personale della scuola – art. 66
del vigente C.C.N.L. e artt. 2 e 3 della Direttiva n. 90/2003.
Didattica musicale
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Giovedì 26 novembre 2015 dalle 15 alle 18
Incontro introduttivo sulla didattica musicale di Turandot: inquadramento storico e mu-
sicale dell’opera, trama. La musica del grande Giacomo Puccini, il compositore che più di
tutti ha saputo esplorare le passioni umane. Gli oggetti da portare a teatro allo spettacolo,
come costruirli. Spunti e suggerimenti pratici per introdurre l’opera agli studenti.
A cura di un docente di didattica musicale dal team didattico di Opera domani.
I cori
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Martedì 15 dicembre 2015
dalle 15 alle 18
Le arie di Turandot da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per insegnarle a tutti i ragazzi.
Attività ritmiche ed esercizi vocali. A cura di un cantante/maestro
di coro dal team didattico di Opera domani.
Drammatizzazione
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Lunedì 25 gennaio 2016
dalle 15 alle 18
Attività di drammatizzazione sul libretto poetico e attività pratiche per allestire un vero
spettacolo in classe sulle musiche di Puccini e con le tematiche di Turandot.
A cura di un regista/drammaturgo teatrale, dal team didattico di Opera domani.
SUSSIDI DIDATTICI
· Dispensa una guida per tutti gli insegnanti ricca di proposte per l’attività didattica
in classe
· Libretto per gli studenti con gli spartiti semplificati delle arie da imparare per lo
spettacolo e ricco di spunti e attività. Contiene le istruzioni per realizzare gli oggetti da
portare allo spettacolo
· CD audio per gli insegnanti con tutte le arie da imparare per lo spettacolo, le basi
musicale e l’audiolibretto
· E-learning Opera domani si rinnova anche nella sua veste web e sul nuovo sito internet sarà possibile trovare una nuova e ricca sezione e-learning con tanti video tutorial
e attività per la L.I.M
INFO & MORE…
· Il percorso didattico è dedicato a tutti gli insegnanti che partecipano al progetto Opera
domani.
· Sul nuovo sito web operadomani.org, nell’area FAQ si possono trovare molte risposte
alle domande più frequenti.
· Sempre sul nuovo sito web si può trovare una nuova sezione didattica con le bio e i
contatti di tutti i nostri docenti e un collegamento a iTunes University dove è possibile
approfondire ancora di più l’opera scelta grazie a video tutorial.
Lunedì 29 febbraio 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Ariosto
I
ciclo
Teatro dell’Archivolto
L’Armandone della Pimpa
in occasione del 40esimo compleanno della Pimpa
da Francesco Tullio Altan
drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino
nuova produzione
età: 3-7 anni
tecnica: teatro d’attore con pupazzi e oggetti
durata: 45 minuti
biglietto: € 5
Come ogni mattina la Pimpa esce di casa per affrontare una nuova avventura. Ma dove
andrà in questa occasione? Quali storie racconterà ad Armando?
Nata dalla penna di uno dei disegnatori italiani più conosciuti e apprezzati, con le sue
storie colorate e mai banali la Pimpa ha divertito intere generazioni di giovanissimi e
ha ancora tante sorprese da regalare.
E’ una cagnolina a pois rossi e abita in una casetta tranquilla insieme al suo padrone
Armando. L’ambientazione casalinga è a misura di bambino. Essa è pacificata, vive un
eterno presente, popolato di oggetti tanto ordinari quanto, in fin dei conti, mitici: sofà,
orologi a cucù, fornelli ci chiedono di essere pensati come idealtipi di una perfezione
reificata e a portata di mano, quella a cui ogni bambino può ambire in una famiglia qualunque che abbia la qualità di essere banalmente serena. Così, la Pimpa, la sera, alla fine
delle sue avventure, torna da Armando, contenta di ritrovare il suo scenario familiare
esattamente come l’aveva lasciato.
Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio
Gallione nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell’originale formazione
del 1978. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al Teatro: da
questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola. Nell’intendere
il teatro come importante strumento di crescita formativa, educativa e culturale, il Teatro
dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti: quello delle attività di
studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne dedicate ad un pubblico di giovani dai più piccoli ai più grandi.
Martedì 1 e mercoledì 2 marzo 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
I
ciclo
Teatro all’Improvviso
Piccola ballata per Peu
da un testo di Mafra Gagliardi
musica composta ed eseguita da Saya Namikawa
regia e animazione pittorica Dario Moretti
collaborazione artistica Véronique Nah
età: 2–8 anni
tecnica: pittura e musica dal vivo (vibrafono)
durata: 35 minuti
biglietto: € 5
Una ballata, scritta da Mafra Gagliardi, dà origine a questo spettacolo, che racconta
del viaggio di un Piccolo Essere Umano nel ventre materno. La storia è raccontata solo
attraverso immagini pittoriche e musica, come se l’evoluzione di questo piccolo essere
fosse una danza.
Tutto ha inizio da punto bianco che appare e lentamente si muove, si trasforma in qualcosa di diverso, per diventare poi sempre più grande, più colorato e più vivo. Si riempie di
segni e di colore, si mescola all’acqua e danza al ritmo scandito dal suggestivo suono di un
vibrafono. PEU si presenta sotto forma di un piccolo seme che, crescendo, impara piano
piano a muoversi e a conoscere le cose che lo circondano. All’inizio è il corpo materno che
lo attrae, in seguito è incuriosito dalle cose di fuori, di cui percepisce i suoni, i rumori, il
calore e l’affetto. Alla fine decide di scoprire cosa c’è fuori dal suo “sacco morbido e caldo”
e imbocca la via verso la luce, dove troverà un nuovo mondo, un po’ più grande del ventre
materno, ma sempre rotondo, accogliente e immerso nel grande spazio dell’universo.
Pensato per i bambini più piccoli, questo spettacolo è una danza di segni, colore, luce e
musica. Senza la pretesa di insegnare o di spiegare, evoca e immagina ciò che può provare
un piccolo essere nel ventre materno. Le immagini sono realizzate su una grande lastra
trasparente verticale che permette al pubblico di vedere in diretta ogni minimo dettaglio
del lavoro pittorico, mentre si ascoltano i suoni magici e calorosi del vibrafono.
Teatro all’improvviso è una compagnia professionale di teatro per ragazzi, da sempre specializzata sull’immaginario dell’infanzia, sul quale ha costruito la propria poetica in un lavoro di continuo confronto e interazione con i bambini.
Fondata nel 1978 da Dario Moretti, che ne è il direttore artistico, scenografo, attore e
autore, realizza spettacoli utilizzando varie tecniche e linguaggi, impostando la propria
poetica teatrale sul rapporto tra immagine e narrazione. Un “teatro visuale” dove la
cura delle scene, il rigore delle immagini e la plasticità delle forme vengono accompagnate e attraversate dalla parola, in un continuo scarto tra la storia e il modo di raccontarla, alla ricerca di leggerezza, piacere, ironia ed emozione.
Venerdì 4 marzo 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
L’Asina sull’Isola
Diario di bordo
Le avventure di un bastimento
carico di uomini
di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli testo Alessandro Berti disegni Martino Pompili
età: 8-14 anni
tecnica: teatro d’ombre e d’attore
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
II
ciclo
Da un fatto di cornaca del 1996, uno spettacolo sulla tratta di esserei umani nel Canale
di Sicilia che diventa oggi ancora più di attualità.
“Nel 1996 un fatto di cronaca colpì la nostra immaginazione: il viaggio di trenta emigranti indiani, partiti dal loro paese per raggiungere “la terra promessa”, che si ritrovano invece gettati in mare nel canale di Sicilia. Da questo episodio di cronaca è nata
la nostra ricerca sul tema dell’emigrazione, da cui questo spettacolo è scaturito. Attraverso la tecnica del teatro d’ombre, che per noi non è solo una ‘tecnica’ ma una scelta narrativa che ispira tutto il nostro lavoro e la nostra ricerca artistica, abbiamo così
raccontato il drammatico viaggio in mare di trenta poveracci, prigionieri di un vecchio
scafista senza scrupoli.
Una storia che pensiamo sia rappresentativa di tanti episodi a cui ogni giorno assistiamo attraverso gli occhi dei media, ed il cui crocevia geografico è la nostra terra. La vicenda è raccontata per appunti attraverso un diario di bordo, da quando i trenta giovani
si imbarcano in una buia alba tunisina, fino al rocambolesco epilogo”.
La Compagnia teatrale L’Asina sull’Isola nasce nel 1996, dall’incontro tra due artisti
accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello
europeo, nel campo del teatro di figura e parola. Anche se concepito come libero gioco
multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta si fonda principalmente
sulle tecniche del teatro d’ombre. E’ sempre alla ricerca di contaminazioni. Una volta
crea uno spettacolo sulla relazione tra ombra ed oggetto, una volta tra ombra e pittura,
un’altra ancora indaga la relazione tra ombra e musica, oppure ombra e parola…
Tante diverse sperimentazioni in questi anni d’attività, ma il conto con l’ombra è e resterà sempre aperto.
Martedì 8 marzo 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
I
ciclo
L’asina sull’isola
Al signor Rodari
testi di Gianni Rodari
di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli disegni Emanuele Luzzati
età: 3-8 anni
tecnica: teatro d’ombre e d’attore
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Al signor Rodari è un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche di Gianni
Rodari, uno spettacolo composto da piccole storie che si rincorrono sulla scena, dentro
e fuori poetici spazi d’ombra, che, grazie anche alle delicate figure di Emanuele Luzzati,
sanno catturare piccoli grandi e grandi piccoli.
Due personaggi arrivano con le loro torce e scoprono una soffitta immaginaria. Le piccole luci illuminano i particolari di vecchi oggetti: qualche libro, una bacinella, un ombrellino, un vecchio box da bambino, cornici vuote, cesti... e tutto questo pian piano si
riempirà di favole e di immagini d’ombre colorate.
Così la bacinella diventerà un mare immenso, dove si tuffa Alice Cascherina che “desidera ardentemente diventare una stella marina”; il vecchio box si trasforma in un giardino fiorito, nel quale si rifugia Pulcinella stanco di essere solo una marionetta durante
la sua fuga verso la desiderata libertà; l’ombrellino è testimone di una giornata tempestosa, piena di pioggia e di arcobaleni, e infine un vecchio giornale porta la notizia di
una volpe molto furba che ha scelto un modo singolare per guadagnarsi la vita.
La Compagnia teatrale L’Asina sull’Isola nasce nel 1996, dall’incontro tra due artisti
accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello
europeo, nel campo del teatro di figura e parola. Anche se concepito come libero gioco
multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta si fonda principalmente
sulle tecniche del teatro d’ombre. E’ sempre alla ricerca di contaminazioni. Una volta
crea uno spettacolo sulla relazione tra ombra ed oggetto, una volta tra ombra e pittura,
un’altra ancora indaga la relazione tra ombra e musica, oppure ombra e parola…
Tante diverse sperimentazioni in questi anni d’attività, ma il conto con l’ombra è e resterà sempre aperto.
Martedì 8, mercoledì 9, giovedì 10 marzo 2016, ore 10.00
Teatro Ariosto
Compagnia Balletto Classico
Liliana Cosi – Marinel Stefanescu
Don Chisciotte
musica di Ludwig Minkus
allievi dei corsi della Scuola professionale
e solisti della Compagnia Balletto Classico
coreografie Marinel Stefanescu e Classica russa
maitre du ballet Liliana Cosi
scene Basilio Chalkidiotis e Hristofenia Cazacu costumi Marinel Stefanescu
età: 6-14 anni
tecnica: danza classica
durata: 70 minuti
biglietto: € 5
I e II
ciclo
Il balletto Don Chisciotte è uno degli spettacoli di maggior successo del repertorio classico di tradizione. Si ispira alle gesta del noto personaggio ideato dal celebre romanziere spagnolo Miguel de Cervantes agli inizi del 1600. Don Chisciotte è uno dei rari
balletti di tradizione del balletto classico che ha saputo coniugare un fatto culturale col
virtuosismo tipico della danza classica e la vivace bellezza del folklore spagnolo.
Nella messa in scena del balletto Don Chisciotte il coreografo Stefanescu offre al giovane
pubblico uno spettacolo molto vivace senza tempi morti, trovando il giusto equilibrio tra
i personaggi letterari proposti da Cervantes, Don Chisciotte e Sancho Pancha, che sanno
offrire spunti a volte ingenui e comici, e i veri e propri protagonisti del balletto, Kitri e
Basil, lasciando incastonati come perle preziose, le ‘variazioni’ e il ‘gran pas de deux’ attribuiti alla scuola russa. Balletto di tradizione classica, trova il suo vero successo nella
simbiosi con lo stile delle danze popolari spagnole e zingare, a volte proposte in versione
di ‘carattere’ con scarpe col tacco, a volte invece in versione ‘classica’ sulle punte, ma
senza nulla togliere alla ‘verve’ tipica e coinvolgente del suo Paese d’origine: la Spagna.
Negli anni settanta l’incontro dei due artisti, Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, entrambi étoile a livello internazionale, fa maturare il desiderio di unire le loro complementari esperienze professionali e i loro ideali artistici per dar vita ad un nuovo progetto a
favore della cultura della danza in Italia. Nasce così nel settembre 1977 a Reggio Emilia
l’Associazione Balletto Classico, soci fondatori Liliana Cosi, Marinel Stefanescu e
Louise Ann Smith Stefanescu. Nel settembre del 1978 si apre nella sede dell’Associazione
la Scuola di Balletto, diretta e voluta da Liliana Cosi e Marinel Stefanescu per concorrere
a preparare le future generazioni di artisti-ballerini. In oltre trent’anni di attività migliaia
sono gli allievi che hanno frequentato per alcuni anni la Scuola traendone molti benefici.
Più di un centinaio sono i diplomati che oggi lavorano in molte Compagnie in Italia e
all’estero, anche come solisti e primi ballerini, o insegnano in altre Scuole.
Venerdì 18 marzo 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
I e II
ciclo
Compagnia dell’Acquario
Il Piccolo Principe
da Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry
con Paolo Cutuli e Francesco Aiello
luci e audio Eros Leale e Geppino Canonaco
adattamento teatrale, scene e regia Dora Ricca
età: 6-14 anni
tecnica: teatro d’attore, pupazzi e immagini
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
Basta un tavolato, uno schermo trasparente, un pianetino e qualche maschera per dire
e far sognare. Le luci e le voci faranno il resto, alimentando il nostro desiderio di capire,
per iniziare a fantasticare.
Lo spettacolo è, così, magia per occhi grandi che si spalancano nel buio.
Il Piccolo Principe di Antoine De Saint- Exupéry è un capolavoro della letteratura, non
solo per ragazzi. È un racconto allegorico della nostra avventura umana, una parabola
sull’infanzia e l’età adulta, sull’amicizia e sull’amore, sulla paura ed il coraggio, sulla
morte e la speranza.
È la storia di un incontro tra un pilota, caduto con il suo aereo in avaria nel deserto del
Sahara, e un bambino, abitante di un asteroide, poco più grande di lui. Il suo viaggio tra gli
asteroidi surreali traccia fedelmente i caratteri dei personaggi che incontra: il re, il vanitoso, l’ubriacone, l’uomo d’affari, il lampionaio, il geografo. Ognuno di questi incontri insegna qualcosa al Piccolo Principe e quando scende sulla terra è pronto per altre esperienze.
L’incontro con la volpe gli fa scoprire il vero significato dell’amicizia: “non si vede bene che
col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Ma l’incontro più enigmatico avviene con un serpente, simbolo di trasmutazione. Quando il Piccolo Principe avrà nostalgia per il suo pianeta e desiderio di tornare dalla sua
rosa, non esiterà a chiedergli aiuto. E poi l’addio con una interpretazione consolatoria: “Guarderai le stelle, la notte. È troppo piccolo da me perché ti possa mostrare
dove si trova la mia stella. È meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle.
Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle… tutte saranno tue amiche”.
La Cooperativa Teatrale Centro R.A.T./Teatro dell’Acquario nasce a Cosenza nel 1976. Premi e riconoscimenti per la qualità degli spettacoli proposti sono stati
numerosi e prestigiosi. Polonia, Armenia, Danimarca, Inghilterra, Svezia, Stati Uniti,
Malesia, Svizzera, Tunisia e soprattutto centinaia di piazze italiane hanno apprezzato il
nostro lavoro e hanno consentito, evidentemente, una longevità artistica.
Martedì 22 marzo 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Ariosto
Cà Luogo d’Arte
L’infanzia del mago
I e II
ciclo
regia Maurizio Bercini
testo Marina Allegri
con Alberto Branca, Alejandro Zamora, Piergiorgio Gallicani e Zeno Bercini
produzione Accademia Perduta/Cà Luogo d’Arte
Nuova produzione
Età: 6-11 anni
Tecnica: teatro d’attore
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Immaginare = in me mago agere = lascio agire il mago che è in me.
Lascio che si confronti con la più misteriosa delle magie: la creazione. Come un insaziabile apprendista il bambino si misura ogni giorno col più grande dei misteri: la genesi
del mondo. Ogni mattina crea la luce e nasce.
Ogni sera crea il buio e muore. Durante il
giorno perpetua all’infinito l’apprendere, il capire, il fare proprio e soprattutto…l’errore. È da un errore, dal caos che nasce la vera magia, è nella possibilità di sbagliare che
l’apprendista cresce.
Ci piace pensare ad uno spettacolo in cui i bambini possano ritrovare questa loro fantastica magia dell’apprendere, in cui possano rivivere la gioia e la fatica della loro quotidiana genesi e capire l’importanza dell’errore come inizio di creazione. In una struttura
magica come magico è il racconto della nascita del mondo, un adulto crea ed esperimenta con la leggerezza del clown e la pesantezza del filosofo, con la curiosità della cocorita e la memoria dell’elefante, cercando di centrare l’obiettivo più importante: creare
memoria poetica nell’infanzia dei futuri maghi.
Cà Luogo d’Arte è un’associazione culturale costituitasi nel 2002 e formata da un
gruppo di professionisti dello spettacolo: registi, scenografi, drammaturghi, attori e
musicisti. Tra i suoi fondatori Maurizio Bercini, regista e scenografo dei più interessanti spettacoli che il teatro ragazzi abbia mai prodotto in Europa, vincitore di numerosi
premi e direttore artistico dell’associazione; Marina Allegri, scrittrice e drammaturga, Alberto Branca attore e direttore artistico di teatri municipali e rassegne e Patrizio
Dall’Argine, attore, scenografo, pittore e burattinaio. Cà Luogo d’Arte ha vinto diversi
premi sia come miglior compagnia di burattinai d’Italia sia per le sue produzioni.
Mercoledì 30, giovedì 31 marzo 2016, ore 9.00 e 10.30
Venerdì 1 aprile 2016 ore 10.00
Teatro Cavallerizza
II
ciclo
Roberto Abbiati
Il viaggio di Girafe
al ritmo dei perditempo
con
Roberto Abbiati, Alessandro Calabrese e Luca Salata
regia Carlo Rossi
drammaturgia Roberto Abbiati e Francesco Niccolini
luci e direzione tecnica Silvio Martini
scelte musicali Fabio Besana
età: 9-14 anni
tecnica: teatro d’attore
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Sotto una tenda di 6 metri per 8 con un piccolo pubblico di 80 spettatori si racconta
la vicenda della prima giraffa di Francia e di un povero diavolo che a distanza di anni la
vuole riportare a casa.
Lo spettacolo racconta una sorprendente avventura. Protagonisti il pascià d’Egitto Memet e il suo consigliere privato, Bernardino Drovetti. Coinvolti in una brutta vicenda diplomatica, i due escogitano un sorprendente regalo ‘riparatore’ per Carlo X, una giraffa,
regalo d’immenso valore, simbolico e scientifico: in Europa, prima di re Carlo, soltanto
Giulio Cesare nell’antichità e i Medici nel Rinascimento ne avevano posseduta una.
Il nipote di Bernardino e la sua improbabile truppa stanno riportando Zarafa in Africa: se ne
sono impossessati, non si sa come, e hanno deciso di riportare l’animale da dove è venuto. Poeti africani, europei, versi sul Mediterraneo, sul viaggio e molto altro finiscono per
diventare il vero tessuto emotivo di questo spettacolo che oscilla sempre fra la risata e il
sorriso, la meraviglia e l’invenzione. Pavese, Rimbaud, Ungaretti, Brauquier, Caproni,
Orsenna e molti altri autori e poeti entrano in questo caravanserraglio ambulante, che –
anche grazie agli oggetti immaginari di Roberto Abbiati e la sua verve da rockstar – per
poco meno di un’ora incanta e diverte. “In un piccolo e scuro tendone da fiera, quattro
uomini di fronte al pubblico, iniziano a raccontare, o piuttosto, a dimenticare il racconto. La storia raggiunge infine una conclusione magica, ma solo dopo che uno degli attori
cerca di abbandonare completamente il suo ruolo e si mette a mangiare la sua cena. La
celata ingeniosità di questo resoconto frammentato di una storia di colonialismo, esplorazione, nostalgia di casa e meraviglia, toglie il respiro.” Joyce McMillan, The Scotsman
Roberto Abbiati trova una storia straordinaria come quella della prima giraffa di
Francia, e ne fa uno spettacolo, Il viaggio di Girafe che porta tutt’ora in giro in Italia e
all’estero (Marsiglia, Tolone, Edimburgo e al Dublin Theater Festival) con una piccola
tenda e un paio di amici che sono anche bravi attori Alessandro Calabrese e Luca Salata.
Roberto Abbiati è sostanzialmente un cuoco che suona la cornamusa.
Mercoledì 6 aprile 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Principio Attivo Teatro
The red bike - la bicicletta rossa
Versione in lingua inglese
con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro
voce fuori campo Rebecca Metcalf
drammaturgia Valentina Diana
regia Giuseppe
Semeraro
scenografie Dario Cadei
costumi Cristina Mileti
bande sonore e musiche Leone Marco Bartolo
luci Otto Marco Mercante
età: 8-14 anni II
tecnica: teatro d’attore in lingua inglese
ciclo
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Alle classi prenotate verrà inviato il testo in inglese
Vincitore PREMIO EOLO AWARDS 2013 per la migliore drammaturgia
Menzione speciale all’interno del festival Festebà 2012 di Ferrara
La bicicletta rossa nasce da una forte necessità di raccontare e tradurre per la scena la
storia di una famiglia capace di parlare dell’oggi. La scommessa è stata quella di creare
un lavoro adatto a un pubblico trasversale che attorno al tema della crisi possa unire
adulti e bambini. Abbiamo così creato una fiaba moderna a metà tra echi del teatro
di Edoardo e la visionarietà noir di Tim Burton. A tenere il filo della narrazione c’è
Marta che come se sfogliasse un album fotografico ci racconta le strampalate ed eroiche avventure della sua famiglia. Marta non è in scena o meglio, c’è ma non si vede, è
nel pancione di sua madre e proprio all’inizio dello spettacolo annuncia: “questa è la
storia della mia famiglia prima che nascessi”. La famiglia di Marta per vivere mette le
sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la sua vita, come la vita di un intero
paese, c’è BanKomat il personaggio negativo, proprietario
di tutto, della fabbrica degli
ovetti, della casa ma anche della luna e delle stelle e nulla può essere fatto senza pagare
qualcosa a BanKomat. La forza di questa famiglia sta nella sua capacità di trasformare
uno strumento di vessazione e oppressione in mezzo di liberazione e questo grazie a
Pino, il fratello di Marta, che quasi per caso farà ritrovare alla famiglia la sua dignità e
il suo riscatto. Il linguaggio utilizzato, ora comico ora riflessivo, narra le peripezie per
la sopravvivenza di questa strampalata famiglia, proprio come molte famiglie di oggi
capaci di trasformare la quotidianità nel miracolo che resiste.
Principio Attivo Teatro nasce nel 2007; gli attori del gruppo, provenienti da esperienze diverse, hanno una formazione professionale avanzata e oltre ad operare da
diversi anni sul territorio di Lecce e del Salento, collaborano con diverse e importanti
compagnie presenti sulla scena nazionale e internazionale. Principio Attivo Teatro ha
partecipato ad importanti Festival ed Eventi sul territorio nazionale.
Venerdì 8 aprile 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Compagnia Teatrale Stilema
I brutti anatroccoli
liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen
di e con Silvano Antonelli collaborazione all’allestimento Talia Geninatti Chiolero tecnico luci e
fonica Sasha Cavalli
età: 3-10 anni
tecnica: teatro di narrazione, oggetti e musica
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
I e II
ciclo
Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, lo
spettacolo cerca di emozionare intorno all’idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi
condizione ci si senta.
Un modo per alzare gli occhi e guardare il grande cielo che ci circonda. Quel cielo nel
quale la vita, qualunque vita, ci chiede di provare a volare.
La fiaba di Andersen a cui il titolo si ispira è qui vista come un archetipo. Come un
“classico” che tocca un argomento universale, che va ben oltre il tempo in cui la fiaba è
stata scritta. Per indagare un tema che tocca nel profondo il destino di ogni bambino e
di ogni persona. Una fiaba che si modifica per parlare a questo presente.
Per una bambina, per un bambino ogni attimo è la costruzione di un pezzo della propria
identità. Il mondo è pieno di modelli e di stereotipi di efficienza e “bellezza”, rispetto
ai quali è facilissimo sentirsi a disagio. Basta portare gli occhiali, o metterci un po’ più
degli altri a leggere una frase, o avere la pelle un po’ più scura o un po’ più chiara, o far
fatica a scavalcare un gradino con la sedia a rotelle, o essere un po’ troppo sensibili, o
un po’....
Chiusi nelle proprie emozioni è come si sentisse un vuoto, un pezzo mancante.
Ma è proprio da quella mancanza che bisogna partire.
Questo tempo pare sfidarci a essere capaci di costruire noi stessi e la nostra identità,
accettando le differenze e le unicità di cui ognuno è portatore.
La Compagnia Teatrale Stilema viene costituita nel 1983 da professionisti presenti sulla scena da anni del Teatro Ragazzi.
La viva realtà dell’infanzia, incontrata ogni
giorno nei laboratori o ascoltata grazie alle iniziative dell’Osservatorio dell’Immaginario, costituisce la fonte di una drammaturgia originale, che mira a rappresentare stati,
condizioni di un immaginario contemporaneo di ragazzi e giovani. In scena, un teatro
d’attore arricchito dall’utilizzo di oggetti, dall’uso della musica dal vivo, da un attento
ricorrere al coinvolgimento dello spettatore. Venerdì 15 aprile 2016, ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Centro Teatrale MaMiMò
Mirror
I e II
ciclo
ispirato a Mirror di Suzy Lee
con Elena Giachetti
regia Angela Ruozzi e Mario D’Avino
animazione video Tommaso Ronda
consulenza psicopedagogica Dott.ssa Pinuccia Fagandini
costumi Nuvia Valestri
scene Santino Casi
foto di scena Francesco Ridolfi
età: 3-10 anni
tecnica: videoproiezioni e linguaggi non verbali
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
Spettacolo Semifinalista Premio Scenario Infanzia 2014
Uno spettacolo senza parole, un gioco d’azione e reazione.
Un gioco di specchi, naturalmente. E tra le pieghe di questo gioco, tutte le domande che
lo specchio porta con sé: Chi sono io? Sono proprio io quella che vedo? Sono quell’immagine? O lo specchio mente?
Un giorno una bambina trova nella sua stanza uno specchio gigante. Si avvicina e scopre la sua immagine, un’altra bambina uguale a lei.
Bambina reale e bambina riflessa si studiano, si svelano, si incontrano, giocano insieme. Si muovono all’unisono, si divertono, si riconoscono in un’unica identità.
La bambina tocca lo specchio: è magico. E’ un portale, un passaggio segreto verso l’ignoto, verso l’avventura, verso l’altra sé.
Ma una volta dentro lo specchio, la bambina incontrerà un’Altra dentro di sé che non
si aspettava e che, essenzialmente diversa da lei, la metterà in crisi fino a scardinare la
loro relazione. Che farà allora la bambina?
Questo progetto si ispira all’album illustrato Mirror di Suzy Lee, un silent book che
fornisce lo spunto per approfondire il processo di ricerca sulla narrazione di una storia
per immagini, una narrazione sempre più svincolata dall’uso della parola. Immagini
che attivano il processo interpretativo dello spettatore invitandolo a ricostruire il senso
dei segni rappresentati in scena senza la mediazione del linguaggio verbale.
Il Centro Teatrale MaMiMò è un polo culturale fondato a Reggio Emilia nel 2004.
Al suo interno convivono una Compagnia che produce spettacoli di prosa e teatro ragazzi e organizza eventi culturali, e una Scuola di Teatro. Gli attori della compagnia, per
la maggior parte formatisi alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, dopo
aver lavorato con i principali maestri italiani, hanno scelto di privilegiare il rapporto col
territorio come elemento fondamentale della loro attività.
Venerdì 29 aprile 2016, ore 10.15
Teatro Valli
II
ciclo
Fondazione Arturo Toscanini Educational
Le meraviglie dei paesi di Alice
Percorso di suggestioni sonore ed emotive
Orchestra regionale dell’Emilia Romagna direttore Walter Morelli voce recitante Roberto Recchia
Programma musicale
W. Morelli, Ouverture di Alice
M. De Falla, Danza del fuoco
W.A. Mozart, Eine kleine Nachtmusik k 525
E. Grieg, Il mattino da Peer Gynt
J. Brahms, Danza ungherese n. 7
J.S. Bach, Aria sulla IV corda dalla Suite n.3 BWV1068
B. Bartók, Danza rumena
M. Ravel, Bolero
E. Morricone, brani dalla colonna sonora del film Mission
N. Piovani, Buongiorno principessa dal film La vita è bella
G. Rossini, Tarantella, La danza
età: 9-14 anni
tecnica: concerto di musica sinfonica con interazione con il pubblico
durata: 75 minuti
biglietto: € 5
Sul palcoscenico del Valli l’Orchestra regionale dell’Emilia Romagna per
comprendere, giocando, le prassi esecutive - differenti per generi, epoche
e stili - delle famiglie di strumenti presenti in orchestra.
Dove è finita Alice?
Ha attraversato lo specchio e sta girando da un Paese all’altro inviando indizi sonori.
Riusciremo a seguire le sue tracce e scoprire dove si trova?
Ascoltate gli indizi sonori e seguite le sue tracce. Preparatevi a interagire con l’orchestra
e con l’attore, a comprendere differenze, affinità culturali, musicali, geografiche e storiche fra celebri brani mediante il dialogo musicale e verbale con l’orchestra.
La Fondazione Arturo Toscanini è stata costituita nel 1994 e rappresenta oggi una
delle maggiori e più dinamiche istituzioni musicali italiane, attiva nel campo della produzione sinfonica, della produzione lirica e della formazione musicale dei più giovani
grazie ad un progetto specifico - Educational - realizzato assieme a numerosi enti pubblici della regione.
Il progetto Educational utilizza nuove modalità di comunicazione
per avvicinare i più giovani alla musica e al teatro avvalendosi di laboratori didattici
sonori, culturali ed emozionali.
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UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA
Divisione
Le attività di spettacolo e tutte le iniziative per i giovani e le scuole sono
realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione Manodori
Benemeriti dei Teatri
Vanna Belfiore, Deanna Ferretti Veroni, Corrado Spaggiari
Loredana Allievi, Luigi Bartoli, Gloriana Belotti, Paola Benedetti Spaggiari, Franco Boni, Circolo Equitazione Reggio
Emilia, Francesca Codeluppi, Donata Davoli Barbieri, Anna Fontana Boni, Insieme per il Teatro, Graziano Mazza,
Studio Legale Pellini, Gigliola Zecchi Balsamo
Gloria Acquarone, Davide Addona, Giorgio Allari, Milena Mara Anastasia, Carlo Artioli, Maurizio Bonnici, Gabriele Borghi,
Gianni Borghi, BST Studio Commercialisti Associati, Andrea Capelli, Umberto Cicero, Giuseppe Cupello, Emilia Giulia Di
Fava, M.D.M., Ennio Ferrarini, Maria Grazia Ferrarini, Franca Fornaciari Pantaleoni, Milva Fornaciari, Federica Franceschini,
Mario Franchella, Alice Gherpelli, Marica Gherpelli, Cinzia Gimelli, Silvia Grandi, Claudio Iemmi, Luigi Lanzi, Paolo Lusenti,
Franca Manenti Valli, Silvana Manfredini, Clizia Meglioli, Monica Montanari, F.N., Maria Paglia, Marco Pederzini, Marcella
Pent, Ramona Perrone, Claudio Rangone, Marta Reverberi, Teresa Salvino, Lucia Sassi, Viviana Sassi, Barbara Soncini,
Fulvio Staccia, Roberta Strucchi, Domenica Tassoni, Ilaria Zucca
Per informazioni e adesioni:
Ufficio relazioni con il pubblico I Teatri
Tel 0522 458950/990
Fax 0522.458948
[email protected]
partner tecnico
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia,
piazza Martiri del VII luglio, 42100 Reggio Emilia
telefono 0522/458 811
www.iteatri.re.it _ [email protected]