D:\LAVORI IN CORSO\IMPIANTI SPORTIVI\PONTE NUOVO

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INDICE
1 CARATTERISTICHE GENERALI DELL'INTERVENTO ...............................................................................2
2 LAVORAZIONI COMPRESE NELL'APPALTO................................................................................................5
3 CARATTERISTICHE TECNICHE GENERALI DELL'EDIFICIO.................................................................8
4 REQUISITI TECNICI MINIMI.............................................................................................................................9
5 OPERE DI FONDAZIONE E STRUTTURE PORTANTI................................................................................10
5.1 PARETI ESTERNE ED INTERNE...................................................................................................................10
5.2 PACCHETTO SOLAIO DI CALPESTIO........................................................................................................11
5.3 COPERTURA......................................................................................................................................................11
5.4 PAVIMENTI E RIVESTIMENTI INTERNI....................................................................................................11
5.5 PAVIMENTI ESTERNI......................................................................................................................................12
5.6 SERRAMENTI ESTERNI..................................................................................................................................12
5.7 SERRAMENTI INTERNI..................................................................................................................................13
6 CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’IMPIANTO IDRICO TERMICO-SANITARIO,
VENTILAZIONE E FOGNARIO............................................................................................................................14
6.1 GENERALITA’...................................................................................................................................................14
6.2 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E PRODUZIONE ACQUA SANITARIA..........................................14
6.3 IMPIANTO RICAMBIO ARIA.........................................................................................................................16
6.4 LOCALI BAGNO DISABILI..............................................................................................................................17
6.5 LOCALE BAGNO PUBBLICO ........................................................................................................................17
6.6 LOCALI DOCCE................................................................................................................................................17
6.7 LOCALE ANTI WC/FILTRO...........................................................................................................................17
6.8 IMPIANTO ANTINCENDIO.............................................................................................................................18
6.9 IMPIANTO FOGNARIO....................................................................................................................................18
6.10 IMPIANTO GAS METANO............................................................................................................................18
7 CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’IMPIANTO ELETTRICO...........................................................20
7.1 GENERALITA’...................................................................................................................................................20
7.2 DESCRIZIONE DELLE OPERE......................................................................................................................21
7.3 INTERRUTTORE ELETTRICO GENERALE – PROTEZIONI..................................................................21
7.4 PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE.........................................................................................................21
7.5 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI........................................................................................22
7.6 GRADO DI PROTEZIONE................................................................................................................................22
7.7 CRITERI DI DISTRIBUZIONE PRIMARIA E SECONDARIA...................................................................22
7.8 IMPIANTO LUCE..............................................................................................................................................23
7.9 IMPIANTO DI F.M.............................................................................................................................................23
7.10 IMPIANTI A SERVIZIO DEL CIRCUITO DI RISCALDAMENTO E ACQUA SANITARIA...............23
7.11 IMPIANTO ELETTRICO DI SICUREZZA..................................................................................................23
7.12 IMPIANTO CAMPANELLI DI EMERGENZA PER BAGNI DISABILI E TELEFONICI........................24
7.13 IMPIANTO DI TERRA....................................................................................................................................24
7.14 PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE SOVRATENSIONI......................24
7.15 DISPOSIZIONI GENERALI IMPIANTO ELETTRICO.............................................................................24
8 REGOLE E NORME TECNICHE DA OSSERVARE, VINCOLI DI LEGGE...............................................26
8 ALLEGATI.............................................................................................................................................................29
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CARATTERISTICHE GENERALI DELL'INTERVENTO
L'impianto Polisportivo denominato “Ponte Nuovo” è ubicato a Ravenna in località Ponte Nuovo,
nell’ambito della Circoscrizione Seconda.
L’impianto si presenta come un'ampia area verde interamente recintata di circa 51.200 mq. di
proprietà dell’Amministrazione Comunale all’interno della quale sono organizzate le diverse parti
funzionali.
L’accesso principale, carrabile e pedonale, dell’impianto sportivo si trova in Via Ancona n. 43,
mentre un altro accesso, solo pedonale, è posto sul lato opposto in prossimità di un’area a parcheggio
di recente realizzazione. I due accessi sono collegati da un percorso, in parte asfaltato, che divide
l’area in due settori: uno a nord nel quale si trovano due campetti da calcio recintati, una pista per lo
skate-board recintata di dimensioni m. 31x22, una piastra polivalente di dimensioni m. 15x20, un
fabbricato utilizzato per attività del Comitato Cittadino; nel settore a sud si trovano alcuni edifici
utilizzati come spogliatoi, uffici, servizi, deposito macchinari, bar, una saletta multiuso con spogliatoi
annessi, un campo da beach-volley, un campo da bocce, un campetto da allenamento, un campo da
calcio recintato di dimensioni m. 90x48, un campo da calcio per l'attività agonistica, omologato,
recintato, con terreno di gioco di dimensioni m. 105x64, che, sul lato lungo ad est, è dotato di una
tribunetta a gradoni, realizzata con struttura metallica prefabbricata. Vicino al campo si trova,
all’interno di un’area recintata, una piastra polivalente con copertura geodetica, ad uso palestra di
allenamento per la ginnastica, di dimensioni m. 49x26 e una serie di box prefabbricati disposti su due
piani ad uso spogliatoi, a servizio delle attività sportive della ginnastica, collegata con strutture
provvisorie alla palestra. Sul lato ovest del campo di calcio principale, in corrispondenza della
mezzeria, è stata di recente realizzata una tribuna metallica coperta per gli spettatori del calcio con
una capienza di 93 posti a sedere.
Un percorso in calcestre di circa m. 900, utilizzato come pista podistica e “percorso vita”, corre lungo
tutto il perimetro dell’area sportiva recintata.
Nel nuovo P.S.C. del Comune di Ravenna l’area è individuata al Foglio n° 17 denominato
“Classe” e classificata nell’ambito del “Sistema delle dotazioni territoriali” come “Attrezzatura
pubblica” esistente sovracomunale.
Nel nuovo R.U.E. (Art. II.31 c.10) l'area è definita a Verde sportivo attrezzato dove per gli impianti
scoperti si applica un indice di utilizzazione fondiaria pari a: Uf ≤ 0,10 mq/mq.
Gli spazi attualmente utilizzati come spogliatoi a supporto della palestra sono inadatti e
chiaramente non conformi alle normative di legge.
Anche gli ambienti che ospitano gli spogliatoi ed i servizi di supporto inerenti l’attività del gioco
del calcio risultano non sufficienti per rispondere alle esigenze degli utilizzatori dei vari campi da
gioco.
Da quanto sopra nasce l’esigenza di dotare l’impianto sportivo di due nuovi nuclei spogliatoio,
uno a servizio della palestra e l’altro per il campo di calcio con i relativi servizi di supporto.
L’Amministrazione Comunale ha deciso di realizzare nuovi spogliatoi ed annessi nell’impianto
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sportivo di Ravenna sito a Ponte Nuovo al fine di poterne utilizzare pienamente le potenzialità. Nello
specifico, data la vicinanza dei due spazi per attività sportive, ovvero il campo da calcio principale e la
piastra polivalente coperta, si pensa che per ragioni economiche, funzionali e gestionali sia preferibile
accorpare gli spazi a supporto delle attività sportive in un unico fabbricato a servizio di entrambe pur
mantenendo indipendenti i due gruppi di spogliatoi.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato spogliatoio di superficie utile pari a
circa 380 mq: tale intervento è possibile restando al di sotto del massimo consentito dagli indici
urbanistici per la zona in oggetto (Superficie Utile max = 51.200 mq x 0,10 = 5.120 mq) in quanto
attualmente la somma delle
superfici utili dell’impianto ammonta a circa 2.000 mq. per cui la
capacità edificatoria dell’area non si esaurisce con il previsto intervento.
Si pensa di ottenere il risultato richiesto con la realizzazione di una struttura in moduli
prefabbricati posati su una struttura di fondazione realizzata in opera.
L’intero complesso degli spogliatoi e relativi servizi di supporto a servizio della palestra e del
campo da calcio verranno collocati nella fascia di terreno che separa il campo da calcio dalla palestra.
Gli spogliatoi per gli atleti del calcio e per gli arbitri avranno accesso dal lato del campo,
mentre gli spogliatoi per gli atleti della ginnastica e per gli istruttori avranno accesso dal lato della
palestra; particolare attenzione sarà posta agli elementi di raccordo tra spogliatoi e struttura
geodetica della palestra.
I due nuclei di spogliatoi, anche se facenti parte di un unico corpo edilizio, saranno
funzionalmente indipendenti e separati e un opportuno sistema di recinzioni avrà la funzione di tenere
separati i percorsi del pubblico da quelli degli atleti.
Sul lato corto del fabbricato, nelle immediate vicinanze della nuova tribuna coperta, saranno
collocati i servizi igienici per gli spettatori del calcio; sul lato corto opposto si prevede la realizzazione
di un ambiente infermeria/pronto soccorso che dovrà servire sia gli atleti del calcio che quelli della
ginnastica e posto in una posizione tale da poter essere facilmente raggiunto dall'esterno dai mezzi di
pronto soccorso.
Per consentire l'utilizzo al meglio dei due spazi per le attività sportive, campo da calcio e
palestra, si prevede la realizzazione di un unico fabbricato contenente i servizi di supporto alle attività
organizzati in due nuclei separati per la ginnastica e per il calcio.
Servizi di supporto per il calcio:
Due spogliatoi per gli atleti, con superficie di circa 25 mq ciascuno e fruibili da parte dei disabili
motori;
Servizi igienici annessi agli spogliatoi, costituiti ciascuno da un antibagno, da un locale wc,
accessibile anche ai disabili motori, un locale docce con almeno 6 posti doccia di cui
almeno uno accessibile ai disabili motori;
Due spogliatoi per i giudici di gara/istruttori di superficie di circa 14 mq, ciascuno dotato di
locale wc e locale doccia, accessibili anche da parte dei disabili motori;
Locale pronto soccorso (al servizio del calcio e della ginnastica) ubicato in modo tale da essere
facilmente accessibile sia dallo spazio di attività che dall'esterno dell'impianto, di superficie
pari a circa mq 9,50 e dotato di servizio igienico accessibile ai disabili, con anti wc dotato
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di lavabo;
Servizi igienici per il pubblico, separati per sesso, di cui uno accessibile ai disabili motori;
Un locale per la centrale termica;
Un locale tecnico di servizio.
Gli spogliatoi del calcio saranno illuminati e ventilati naturalmente mediante un sistema di
aperture dirette verso l'esterno. Le caratteristiche ambientali degli spogliatoi saranno conformi a
quanto prescritto dalla tabella C delle norme CONI per l'impiantistica sportiva.
Servizi di supporto per la palestra:
Due spogliatoi per gli atleti, con superficie di circa 20 mq ciascuno e fruibili da parte dei disabili
motori;
Servizi igienici annessi agli spogliatoi, costituiti ciascuno da un antibagno, da un locale wc,
accessibile anche ai disabili motori, un locale docce con almeno 4 posti doccia, di cui
almeno uno accessibile ai disabili motori;
Due spogliatoi per i giudici di gara/istruttori, con superficie di circa 9 mq ciascuno, dotati di
locale wc e locale doccia, accessibili anche da parte dei disabili motori;
Un locale per la centrale termica;
Un locale tecnico di servizio.
Gli spogliatoi della palestra saranno illuminati e ventilati naturalmente mediante un sistema di
aperture dirette verso l'esterno e la ventilati artificialmente con aspiratori a torrino tali da
garantire nel complesso un ricambio di almeno 5 ric/ora. Le caratteristiche ambientali
degli spogliatoi saranno conformi a quanto prescritto dalla tabella C delle norme CONI per
l'impiantistica sportiva.
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LAVORAZIONI COMPRESE NELL'APPALTO
Al fine di realizzare i nuovi spogliatoi, si rende necessaria l'esecuzione di alcune lavorazioni
esterne al prefabbricato ma da intendersi comprese nell'ambito dell'appalto perchè
strettamente connesse e imprescindibili per l'esecuzione dell'opera ed il corretto
funzionamento dell'impianto sportivo nel suo complesso.
Tali lavorazioni sono sommariamente di seguito descritte:
-
esecuzione
di
lavorazioni edili:
•
rimozione della recinzione della palestra per la ginnastica nel tratto interferente con
l'esecuzione dei lavori e successivo ripristino, come indicato negli elaborati grafici, al
fine di separare i percorsi tra gli atleti ed il pubblico;
•
deviazione di un tratto di fognatura esistente per le acque meteoriche al fine di
eliminare il tratto fognario che resterebbe sotto la fondazione del fabbricato e quindi
inaccessibile per eventuali interventi successivi;
•
realizzazione delle opere edili necessarie (pozzetti, chiusini, scavi, tubazioni
corrugate, ecc.) per l'intercettazione dell’attuale canalizzazione degli impianti elettrici
a servizio della palestra e relativi servizi al fine di alimentare i quadri da installare
nel nuovo fabbricato;
-
esecuzione
di
lavorazioni
elettriche:
Premesso che i nuovi
spogliatoi
saranno a servizio di due diverse attività sportive
(ginnastica e calcio) si è valutato opportuno che anche le alimentazioni debbano essere
separate a partire dal quadro contatori posto all’ingresso dell’area sportiva su via
Ancona.
A tal fine, per lo spogliatoio destinato agli atleti del calcio, si dovrà posare nella
canalizzazione esistente un cavo di sezione ed isolamento adeguato, che dovrà essere
dimensionato in funzione della distanza e della potenza da trasportare (stimata in 20
KW), protetto da un interruttore magnetotermico differenziale selettivo derivato dal
quadro nel vano contatori; detto cavo alimenterà il quadro generale degli spogliatoi del
“calcio”
Per lo spogliatoio destinato agli atleti della ginnastica, l'alimentazione dovrà essere ottenuta
utilizzando il cavo esistente che già ora alimenta la palestra e gli spogliatoi prefabbricati
esistenti. Tale cavo dovrà perciò essere intercettato, realizzando tutte le opere edili
necessarie al fine di alimentare il nuovo quadro elettrico, da porre all’interno del nuovo
vano tecnico come indicato nelle tavole grafiche, che dovrà servire ed alimentare, oltre
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che gli spogliatoi della ginnastica (per i quali è descritto l’intervento in un capitolo
apposito), anche le seguenti utenze:
•
la tensostruttura palestra per la ginnastica;
•
i servizi essenziali (luce e una presa di servizio per ogni singolo locale) dei vecchi
spogliatoi, che saranno in futuro utilizzati come deposito attrezzi; si renderà pertanto
necessario lo smontaggio degli impianti elettrici non più utilizzabili, la messa in
sicurezza, il recupero dei fan-coil e quant'altro ancora in buono stato;
•
l’impianto di riscaldamento della tensostruttura;
•
l’impianto antintrusione;
•
l’impianto di videosorveglianza;
•
l’illuminazione perimetrale esterna
Indicativamente, ma da vericare e progettare secondo le normative vigenti, il nuovo quadro a servizio
degli spogliatoi per la ginnastica, dovrà contenere, oltre a tutte quelle specifiche per il corretto
funzionamento dell'impianto elettrico degli spogliatoi, tutte le apparecchiature per le utenze sopra
indicate e più precisamente:
- n. 1 interruttore sezionatore 4x100A int generale
- n. 1 interruttore magnetotermico diff. 4x40A 0,03 + bobina sgancio per tensostruttura
- n. 1 interruttore magnetotermico diff. 4x25A 0,03 per riscaldamento tensostruttura
- n. 2 interruttori magnetotermici diff. 4x16A 0,03 per illuminazione perimetrale
- n. 2 teleruttore mod. 4x40A + Per ill. perimetrale tensostruttura
- n. 1 crepuscolare
- n. 1 interruttore magnetotermico diff. 2x10A 0,03 per imp. antintrusione
- n. 1 interruttore magnetotermico diff. 2x10A 0,03 per imp. videosorveglianza
- n. 4 interruttori magnetotermici diff. 2x10A 0,03 per imp luce vecchi container
- n. 4 interruttori magnetotermici diff. 2x16A 0,03 per imp fm vecchi container
- n. 1 interruttore magnetotermico diff. 2x10A 0,03 per imp. emergenza
Sulla base di quanto sopra indicato, sarà a cura dell'impresa aggiudicataria ogni onere
necessario:
•
per lo spostamento delle linee a servizio della palestra dal quadro esistente al nuovo
quadro generale e con la posa delle nuove linee separate per l'alimentazione dei
vecchi spogliatoi prefabbricati e il ricollegamento della parte di impianto che rimarrà;
•
per il recupero dell'impianto di allarme della palestra con lo spostamento della
centrale e l'installazione nei nuovi spogliatoi, con eventuale prolungamento dei cavi
e la loro riattestazione;
•
per il recupero dell'impianto di videosorveglianza con spostamento del registratore e
riattestazione dei cavi per le telecamere con eventuale prolungamento dei cavi;
•
per l'integrazione dell'impianto TV CC con posa di n. 1 nuova telecamera con relativo
cavo di collegamento;
•
per lo smontaggio dei n. 4 corpi illuminanti su palo posti all'interno della zona
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recintata della palestra per la ginnastica, con recupero degli stessi ed eventuale
rimozione della linea elettrica a terra se ed in quanto interferente con l'esecuzione
dei lavori.
I costi relativi alle lavorazioni sopra indicate sono da intendersi comprese nel costo
complessivo dell'opera.
Il costo complessivo dell'opera, valutato nel suo complesso a corpo, "chiavi in mano",
comprensivo di tutte le lavorazioni così come specificate nella presente relazione, è quello
desumibile dal Capitolato Speciale d'Appalto e dal Quadro Tecnico Economico, e cioè pari
ad € 498.000,00 soggetti a ribasso d'asta, oltre ad € 12.000,00 per oneri della sicurezza
non soggetti a ribasso d'asta e ad € 10.000,00 per lavori in economia non soggetti a
ribasso d'asta.
Trattandosi di appalto misto (fornitura ed esecuzione di lavori), al solo fine di definire le
qualifiche richieste per l’esecuzione dei lavori, sono state individuate le categorie riportate nella
tabella "A" del Capitolato Speciale: fornitura e posa di prefabbricato, esecuzione di impianti ed
esecuzione di fondazioni. Tali suddivisioni non danno luogo comunque ad individuazione di altri corpi
d'opera, restando, ai fini della contabilità, il prezzo complessivo individuato a corpo nel suo totale e
derivante dall'importo totale dell'opera come sopra indicato, dedotto il ribasso d'asta offerto
dall'Appaltatore. Su tale importo saranno calcolati gli acconti, così come indicato nel Capitolato
Speciale d'Appalto.
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CARATTERISTICHE TECNICHE GENERALI DELL'EDIFICIO
La realizzazione dei nuovi spogliatoi in oggetto dovrà rispondere alle normative vigenti in materia di
costruzioni, con particolare riguardo all’antisismica, di sicurezza ed impiantistica. Un elenco non
esaustivo delle norme di riferimento è riportato nei successivi paragrafi.
Funzionalità, durevolezza ed economia di esercizio saranno gli obbiettivi primari che il progetto
dovrà perseguire in ciascuna delle sue fasi di sviluppo.
L’intervento dovrà caratterizzarsi per un’estetica sobria ed essenziale, anche al fine di integrarsi con
l’ambiente circostante. L’intervento, che si collocherà nello spazio compreso tra il campo da calcio e la
palestra per la ginnastica, dovrà porre attenzione in modo particolare alla funzionalità dei
collegamenti e dei percorsi dei fruitori, oltre che della distribuzione degli spazi interni, alla scelta di
materiali e colori di finitura esterna, all’illuminazione esterna e ai percorsi, alla sicurezza dell'utilizzo
delle strutture e dei servizi.
All’interno dei locali saranno adottati tutti gli accorgimenti necessari per la semplicità della gestione
della struttura: le superfici non dovranno favorire l’accumulo di scorie e lo sviluppo di agenti biologici
patogeni. I materiali utilizzati per le strutture, gli impianti e le finiture, e comunque quelli a diretto
contatto con i fruitori dell’edificio, dovranno essere certificati esenti da emissioni nocive.
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REQUISITI TECNICI MINIMI
I seguenti requisiti sono da ritenersi come minimi inderogabili, eventualmente migliorati da quanto
offerto in sede di gara.
I prodotti e le vernici utilizzati in tutte le parti dell’opera dovranno essere privi di emissioni nocive. I
materiali utilizzati dovranno essere ordinariamente disponibili sul mercato per facilitare future
manutenzioni.
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OPERE DI FONDAZIONE E STRUTTURE PORTANTI
Le opere strutturali comprese nella fornitura dovranno essere progettate nei modi e con le
caratteristiche previste nelle NTC, Norme Tecniche per le Costruzioni, (DM 14/01/08 e Circ.
02/02/2009 n. 617 Min. Infrastrutture e Trasporti) e firmate da un tecnico abilitato.
Poichè gli esecutivi delle opere strutturali sono soggetti a deposito sismico, prima di procedere
all'approvazione del progetto si provvederà a richiedere apposito parere allo stesso ufficio sismica
dell'Amministrazione Comunale: pertanto, nel caso in cui dall'esame del progetto strutturale
risultasse necessario apportare alcune modifiche alle strutture o ai calcoli, in accordo con il tecnico
abilitato che redigerà i calcoli stessi, sarà a carico dell'appaltatore ogni onere per il recepimento delle
modifiche richieste sia come riprogettazione che come diversa esecuzione.
Le opere di fondazione, da eseguirsi coerentemente con quanto contenuto nelle indagini geologiche
allegate al progetto posto a base di gara, dovranno essere in cemento armato, compresa la struttura
del solaio di calpestio, e portare il piano del pavimento finito dei locali alla quota idonea ed indicata
dal Direttore dell'esecuzione del Contratto. Sono ammesse modifiche di dettaglio apportate agli
schemi citati purché opportunamente motivate e non pregiudizievoli alla sicurezza o durata
dell’opera.
Le strutture in elevazione saranno costituite da pannelli portanti in cemento armato prefabbricato
costruiti presso la sede della Ditta e assemblate in cantiere. Naturalmente, le strutture dovranno
essere conformi a quanto richiesto dalle NTC, in particolare a quanto disposto nel par.11.8.
Le strutture portanti dovranno essere dimensionate alle azioni previste dalle NTC per il luogo di
costruzione dell’opera, in modo da rispettare le seguenti caratteristiche:
−
Vita nominale VN 50 anni;
−
Classe d’uso II
−
Categoria terreno “C”
−
Categoria B2 (par.3.1.4 NTC) per i carichi variabili
−
Caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali impiegati secondo quanto previsto all'art. 15
del D.M. 18/03/1996 e s.m.i.: "Negli impianti al chiuso e per gli ambienti interni degli impianti
all'aperto le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali impiegati devono essere le
seguenti:
a) negli atri, nei corridoi di disimpegno, nelle scale, nelle rampe e nei passaggi in genere, è
consentito l'impiego di materiali di classe 1 in ragione del 50% massimo della loro superficie
totale (pavimenti + pareti + soffitti + proiezione orizzontale delle scale). Per la restante parte
deve essere impiegato materiale di classe 0 (non combustibile);
b) in tutti gli altri ambienti è consentito che i materiali di rivestimento dei pavimenti siano di
classe 2 e che i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce e gli altri
materiali di rivestimento siano di classe 1;
c) ferme restando le limitazioni previste alla precedente lettera a) è consentita l'installazione di
controsoffitti nonchè di materiali di rivestimento posti non in aderenza agli elementi
costruttivi, purchè abbiano classe di reazione al fuoco non superiore a 1 e siano omologati
tenendo conto delle effettive condizioni di impiego anche in relazione alle possibili fonti di
innesco."
5.1
PARETI ESTERNE ED INTERNE
Le pareti esterne dovranno essere realizzate secondo le tecnologie del prefabbricatore e dovranno
possedere caratteristiche di durevolezza pari alla vita nominale dell’edificio, inoltre dovranno
rispondere ai seguenti requisiti minimi:
-
isolamento termico rispondente alle prestazioni energetiche previste nella Deliberazione
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dell’Assemblea Legislativa dell’E-R n.156 del 04/03/2008 Zona Climatica E;
-
isolamento acustico di facciata, comprensivo degli infissi, pari a 42dB;
-
finitura interna mediante rivestimenti, negli ambienti dove richiesto ed indicato, posati fino ad
un'altezza minima di 2,20 m realizzati con materiali facilmente pulibili e igienizzabili con le
sostanze in comune commercio, e negli ambienti restanti trattamento con tinteggiatura
lavabile fino all’altezza di mt. 2,20;
-
finitura esterna liscia, opaca e verniciata del colore a scelta del Direttore dell’esecuzione del
Contratto.
Le pareti interne dovranno essere realizzate secondo le tecnologie del prefabbricatore e dovranno
rispondere ai seguenti requisiti minimi:
-
finitura mediante rivestimenti, negli ambienti dove richiesto ed indicato, posati fino ad
un'altezza minima di 2,20 m realizzati con materiali facilmente pulibili e igienizzabili con le
sostanze in comune commercio, e negli ambienti restanti trattamento lavabile fino all’altezza
di mt. 2,20.
Tutte le superfici interne dei locali dovranno essere classificate ai fini della reazione al
fuoco. La classe di reazione al fuoco dei materiali dovrà rispettare l'art. 15 del D.M. 18/03/1996 e
s.m.i., come già indicato al capitolo 3.1.
5.2
PACCHETTO SOLAIO DI CALPESTIO
Il pacchetto sovrastante il solaio di calpestio dovrà essere realizzato secondo le migliori tecnologie del
prefabbricatore tenendo conto che la struttura dovrà avere delle caratteristiche minime di
trasmittanza termica previste nella Deliberazione dell’Assemblea Legislativa dell’E-R n.156 del
04/03/2008 Zona Climatica E e dovrà avere spessori tali da consentire il passaggio degli impianti
tecnologici e un idoneo massetto per la posa dei pavimenti.
5.3
COPERTURA
La copertura dovrà essere del tipo a tetto piano, realizzata secondo le tecnologie del prefabbricatore,
completa di isolante termico da dimensionare secondo le disposizioni della Deliberazione
dell’Assemblea Legislativa dell’E-R n.156 del 04/03/2008 Zona Climatica E, con idonea pendenza per
consentire lo smaltimento delle acque meteoriche; lo strato superficiale esterno dovrà essere
costituito da due guaine impermeabilizzanti, ciascuna dello spessore minimo di 4 mm, resistenti alla
temperatura esterna di -25°C, di cui la più esterna ardesiata, saldate a fiamma sulle giunture. Si
richiede di garantire il pacchetto di impermeabilizzazione mediante apposita polizza assicurativa di
durata decennale.
Il solaio di copertura dovrà essere dimensionato e calcolato per sopportare tutti i carichi accidentali
previsti dalla vigente normativa, tenendo anche conto che dovrà essere realizzato, sopra la copertura,
l'impianto a pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
Potrà essere prevista, inoltre, ed opportunamente dimensionata e calcolata, una veletta di
coronamento ad occultamento dei pannelli solari: tale veletta potrà essere realizzata in pannelli
prefabbricati di lamiera preverniciata, colore a scelta della D.L., con idonea struttura di sostegno in
acciaio tubolare zincato.
Dovranno essere fornite ed installate anche le lattonerie, canali di gronda di idoneo sviluppo,
converse, scossaline, pluviali di idonea sezione in lamiera preverniciata spessore mm 6/10 in numero
non inferiore a 6, curve sagomate, collarini di sostegno, pozzetti sifonati, ed ogni altro onere
necessario per permettere il regolare deflusso delle acque piovane.
5.4
PAVIMENTI E RIVESTIMENTI INTERNI
I pavimenti interni degli spogliatoi, dei servizi del pubblico, dell'infermeria e dei locali
tecnici, dovranno essere realizzati in grès fine porcellanato non smaltato completamente vetrificato,
antimacchia, colore a scelta del Direttore dell’esecuzione del Contratto, con piastrelle delle dimensioni
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Nuovi spogliatoi per il calcio e la ginnastica presso il Polisportivo sito in Via Ancona, 43 - Ponte Nuovo - RA
di cm 20x20 e/o 30x30 prima scelta commerciale altamente resistenti, antisdrucciolo certificati R10,
spessore 6-8 mm posate su massetto di adeguato spessore.
I pavimenti interni dei servizi igienici, dei locali filtro e dei locali doccia dovranno essere
realizzati in grès fine porcellanato non smaltato completamente vetrificato, antimacchia, colore a
scelta del Direttore dell’esecuzione del Contratto, con piastrelle delle dimensioni di cm 20x20 e/o
30x30 prima scelta commerciale altamente resistenti, antisdrucciolo certificati R12, spessore 6-8 mm
posate su massetto di adeguato spessore.
Tutti i pavimenti, (spogliatoi, servizi igienici pubblico e atleti, locali filtro, locali doccia, infermeria,
locali tecnici), dovranno essere realizzati con pendenze adeguate per la raccolta delle acque da
convogliare nelle apposite pilette e/o canalette (indicate negli elaborati grafici). Le pilette e le
canalette saranno sifonate e collegate alla rete fognaria esterna con tubazioni in p.v.c. pesante.
Le pareti dei servizi igienici, dei locali doccia e dei locali filtro dovranno essere rivestite in
ceramica liscia delle dimensioni minime 20 x 20 cm, 1° scelta commerciale, colore a scelta del
Direttore dell’esecuzione del Contratto e realizzati per un’altezza minima pari a 2,20 metri.
Le pareti degli spogliatoi e dell'infermeria dovranno essere protette mediante tinteggiatura
lavabile fino all'altezza di m 2,20, colore a scelta del Direttore dell'esecuzione del Contratto. Il
battiscopa in tali locali dovrà essere realizzato con lo stesso materiale utilizzato per il pavimento e
per un'altezza di almeno cm 20.
Sono inoltre compresi la fornitura e posa di soglie per porte esterne in pietra di Trani o similare,
spessore cm 4. Tali soglie non dovranno essere lucidate ma con superficie resa scabra in modo da
conferire loro caratteristiche antisdrucciolo.
5.5
PAVIMENTI ESTERNI
Nell'area esterna compresa tra i nuovi spogliatoi e la palestra esistente, dove già esiste una zona
pavimentata con lastre in cemento, la pavimentazione stessa dovrà essere ripristinata ed
eventualmente integrata in modo da mantenere il corridoio com'era prima dell'esecuzione dei lavori.
Dovranno essere realizzate idonee pendenze per lo smaltimento delle acque piovane e dovrà essere
posizionata, sul lato verso gli spogliatoi, una idonea griglia per la raccolta e lo smaltimento delle
acque. E' compresa la fornitura e l'installazione di idonei pozzetti in cls per l'allaccio alle linee
esistenti e per l'ispezione.
Sul lato lungo verso il campo da calcio e sui due lati corti dovrà essere realizzato un marciapiede in
lastre di ghiaia lavata (come da elaborato grafico) della larghezza di circa 1,50 m, posato su getto in
calcestruzzo di idoneo spessore e relativo sottofondo in sabbia-cemento. Tale marciapiede dovrà
essere delimitato da un cordolo in elementi di calcestruzzo prefabbricato di idonee dimensioni.
5.6
SERRAMENTI ESTERNI
Il prefabbricato dovrà essere dotato di serramenti esterni di dimensioni come da elaborato grafico,
realizzati con profili in alluminio verniciati mediante l'applicazione di polveri epossidiche, colore a
scelta del Direttore dell'esecuzione del Contratto, con le seguenti caratteristiche:
−
Trasmittanza termica U minima come previsto nella Deliberazione dell’Assemblea Legislativa
dell’E-R n.156 del 04/03/2008 per zona “E”
−
Isolamento acustico tale da garantire, assieme alle pareti, un isolamento di facciata Rw pari a
42 dB, comunque le loro caratteristiche di isolamento non dovranno essere inferiori a 42 dB.
−
Telai e sezione degli infissi a taglio termico dimensionati in modo adeguato alle dimensioni ed
al peso della specchiatura vetrata;
−
Telai e fermavetri privi di spigoli vivi o parti appuntite e/o taglienti, pertanto i bordi dovranno
essere il più possibile arrotondati e gli spigoli smussati o muniti di gommini di protezione.
−
I vetri dovranno essere doppi e stratificati, almeno 3+3/camera/3+3, satinati.
−
Le finestre, poste tutte ad altezza non accessibile, dovranno avere apertura a vasistas con
comando manuale;
−
Il cupolino, posto a soffitto nell'atrio della zona destinata agli spogliatoi per la ginnastica,
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dovrà avere diametro pari a m 1,20, telaio e battente in PVC, cupola esterna opalina in
acrilico; vetrata isolante bassoemissiva stratificata di sicurezza (6mm (stratificato di sicurezza
interno) + 15 mm (Argon) + 4 mm (temprato - esterno));
−
Le porte esterne saranno del tipo in alluminio a taglio termico, verniciate con polveri
epossidiche, colore a scelta del Direttore dell'esecuzione del contratto, e dovranno essere
dotate di serratura tipo "Yale" e maniglia d'apertura. Le porte esterne poste sul corridoio lato
spogliatoi per la ginnastica, dovranno essere predisposte per apertura dall'esterno con chiave
e dotate di sistema a push-bar per uscita di sicurezza certificato Decreto 3 Novembre 2004
“Disposizione relative all’installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l’apertura delle
porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d’incendio”,
dall’interno.
−
Le porte dei locali tecnici dovranno essere realizzate in ferro e verniciate con polveri
epossidiche con colore a scelta del Direttore dell'esecuzione del contratto, tamburate cieche,
con prese d’aria superiori ed inferiori secondo le normative vigenti.
−
Le porte dei servizi igienici per il pubblico, anch'esse in alluminio e verniciate con polveri
epossidiche con colore a scelta del Direttore dell'esecuzione del contratto, dovranno
prevedere un sopraluce costituito da telaio come sopra specificato con vetri dalle
caratteristiche analoghe a quelle delle altre finestrature. Dovranno inoltre essere dotate di
maniglie e chiusura dall’interno con segnalatore libero/occupato.
5.7
SERRAMENTI INTERNI
Le porte interne di accesso ai servizi igienici dovranno essere del tipo in pvc, colore a scelta del
Direttore dell'esecuzione del contratto, compreso lo stipite, ed avere le seguenti caratteristiche
minime:
−
Telaio ed anta privi di spigoli vivi o parti appuntite e/o taglienti, pertanto i bordi dovranno
essere il più possibile arrotondati e gli spigoli smussati o muniti di gommini di protezione.
−
maniglia e serratura del tipo “libero/occupato”, apribile dall’esterno con strumenti semplici.
−
Bordo inferiore posto ad un’altezza dal pavimento di almeno 5 cm.
Le porte dei bagni accessibili ai disabili, oltre alle caratteristiche soprariportate, dovranno avere le
seguenti caratteristiche minime:
−
appositi maniglioni e fascia paracolpi in gomma o acciaio.
Le porte di accesso agli spogliatoi per la ginnastica che affacciano sul corridoio interno, dovranno
avere un sopraluce realizzato con vetri di sicurezza stratificati trasparenti.
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6
CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’IMPIANTO IDRICO TERMICOSANITARIO, VENTILAZIONE E FOGNARIO
6.1
GENERALITA’
La ditta appaltatrice dovrà prevedere le tubazioni interne dell’impianto di riscaldamento, idrico
sanitario e degli scarichi e le tubazioni esterne relative all'impianto idrico, termico e fognario fino ai
punti di consegna (per le linee di acqua e gas) e di recapito (per la linea fognaria) come indicato negli
elaborati grafici.
La ditta appaltatrice dovrà redigere i progetti termotecnici esecutivi, questi dovranno essere firmati
da un tecnico abilitato, conformi alle normative in vigore; si richiede inoltre anche la relazione di
calcolo del contenimento energetico con i criteri dettati dalla Deliberazione dell’Assemblea Legislativa
della Regione Emilia Romagna 4 marzo 2008 n.156 “Approvazione atto di indirizzo e coordinamento
sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici”.
Il progetto redatto dovrà essere fornito alla Stazione Appaltante per presa visione ed accettazione
prima della fornitura, e dovranno poi essere rilasciate tutte le certificazioni e le dichiarazioni di
conformità previste dalle normative vigenti.
Poichè il prefabbricato in progetto ospiterà due funzioni distinte e separate (l'attività legata al calcio e
quella legata alla ginnastica ritmica ed artistica), sia per quanto riguarda la gestione economicofinanziaria, sia per quanto riguarda le modalità e gli orari di utilizzo, si impone di mantenere la
gestione indipendente degli impianti idro-termo-sanitari mediante l'esecuzione di due impianti
separati costituiti ciascuno da una caldaia per il riscaldamento degli ambienti accoppiata ad un
bollitore per la produzione di acqua calda sanitaria.
Ogni impianto sarà collocato nel locale tecnico pertinente alle due diverse attività.
Al termine dell'esecuzione dei lavori dovranno essere fornite certificazioni, conformità, prove a freddo
ed a caldo sugli impianti e quant'altro necessario per dare gli stessi eseguiti a regola d'arte.
6.2
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E PRODUZIONE ACQUA SANITARIA
Si evidenzia che il progettista Termotecnico dovrà prevedere la potenzialità dei corpi scaldanti alle
seguenti condizioni:
a) temperatura ambiente + 20C°
b) temperatura esterna –5C°
c)
ricambio aria spogliatoi 5 Vol/h
d) ricambio aria bagni e docce 5-8 Vol/h
Ogni blocco spogliatoio dovrà essere corredato di propria caldaia murale e boiler di accumulo per
l’acqua calda sanitaria, pertanto la caldaia dovrà essere predisposta per il riscaldamento e la
produzione di acqua sanitaria. Si evidenzia che il sistema dovrà essere similare alla soluzione tecnica
della Ditta Cosmogas B-WR-S con accumulo da lt. 800.
La caldaia dovrà avere le seguenti caratteristiche:
a) Potenza massima Kw 34,00
b) Camera di combustione stagna
c)
A condensazione
d) Scarico fumo e presa aria concentrico sino sopra il solaio di copertura
Le caldaie, inoltre, dovranno essere complete di tutte le apparecchiature di sicurezza e di regolazione
previste dalle disposizioni vigenti, con riferimento alla Direttive Europee e alle norme UNI e CEI.
Il riscaldamento dei locali spogliatoi atleti, arbitri e istruttori e pronto soccorso, dovrà essere
realizzato mediante l'installazione di termoventilconvettori a parete, completi di mantello in acciaio
verniciato con spigoli arrotondati, piedini di appoggio, batteria a tre ranghi, ventilatore centrifugo,
filtro estraibile, griglia di mandata aria, griglia di ripresa aria frontale, valvola di sfogo aria, valvola di
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regolazione-intercettazione e detentore, commutatore di velocità, termostato ambiente incorporato o
da parete con sonda di minima per arresto ventilatore quando la temperatura dell'acqua scende sotto
i 40°C, compreso ogni altro accessorio necessario per dare il termoventilconvettore completo e
funzionante a regola d'arte.
Il riscaldamento dei servizi igienici e dei locali filtro dovrà essere realizzato mediante l'installazione di
radiatori in acciaio tubolare tipo Irsap o similare, anche del tipo con sviluppo in altezza, dotati di
staffe per il fissaggio a parete e n° 2 piedini di appoggio a pavimento, valvole, detentori, ed ogni altro
onere necessario per dare il radiatore completo e funzionante a regola d'arte.
Il sistema di distribuzione sarà a collettore posizionato a parete completo delle 2 valvole di
intercettazione, n° 2 valvole di sfogo aria, zanche di staffaggio, cassetta di contenimento e sportello
in PVC completo di serratura.
La linea di alimentazione dalla caldaia ai corpi scaldanti dovrà essere realizzata in rame dello spessore
minimo di mm. 1,0 opportunamente coibentata come richiesto dalle normative in vigore.
Il boiler per la produzione di acqua calda sanitaria dovrà essere a basamento con capacità di 800 l,
uno per la zona spogliatoi ginnastica ed uno per la zona spogliatoi campo calcio. I bollitori dovranno
essere predisposti anche per il collegamento AI PANNELLI SOLARI e dovranno essere realizzati come
segue:
a) pompa carico boiler
b) pompa carico pannelli solari
c)
protezione anodica
d) valvola di sicurezza 6 Bar
e) boiler in acciaio smaltato in P.T.F.E con n° 2 serpentini
f)
scambiatore in acciaio impianto pannelli solari
g) scambiatore in acciaio integrazione caldaia
h) centralina elettronica differenziale a tre sensori
i)
termometro acqua calda
j)
coibentazione esterna in lana di roccia dello spessore di cm. 5,00 protetta con guaina in PVC.
k) Funzione antilegionella
La distribuzione idrica dovrà essere realizzata con tubazione in acciaio zincato, opportunamente
coibentata, sino ai collettori di distribuzione posizionati all’interno dei bagni.
Dai collettori agli apparecchi sanitari la tubazione potrà essere in multistrato a condizione che non vi
siano giunzioni sotto il pavimento e che la stessa tubazione venga protetta da una guaina corrugata
del diametro D ¾”.
La tubazione multistrato in prossimità del collegamento ai tubi flessibili degli apparecchi sanitari
dovrà essere corredata di gomito filettato a murare.
Oltre alla linea di alimentazione acqua calda-fredda dovrà essere prevista anche la tubazione del
ricircolo, in acciaio zincato opportunamente coibentata, completa di pompa di circolazione predisposta
per uso alimentare.
Vista la Direttiva 200/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16/12/2002 sul rendimento
energetico nell'edilizia, D. Lgs. 29/12/2006 n. 311 "Disposizioni correttive ed integrative al D. Lgs.
19/08/2005, n. 192, recante attuazione della Direttiva 200/91/CE Allegato L", almeno il 50% di
energia necessaria alla produzione di acqua sanitaria deve essere fornita da fonti alternative.
Dovranno pertanto essere installati sulla copertura un certo numero di pannelli solari in grado di
sopperire al fabbisogno energetico sopra menzionato, sarà cura del Tecnico Progettista redigere e
firmare la relazione di calcolo che attesta tali caratteristiche.
I pannelli solari dovranno avere una garanzia di almeno 5 anni e dovranno avere le seguenti
caratteristiche:
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a) telaio in alluminio verniciato a polvere
b) assorbitore in rame dotato di rivestimento ad elevata selettività SUNSELECT
c)
vetro solare 4 mm. di spessore antiriflesso a basso contenuto di ferro resistente alla grandine
d) coibentazione in lana di roccia da cm. 5,0 (posteriore)
e) coibentazione in lana di roccia da cm. 2,0 (laterale)
f)
coibentazione con camera aria cm. 1,5 (laterale)
g) superficie totale mq. 2,253
h) superficie pannello mq. 2,015
i)
superficie assorbimento 2,015
j)
Pannello Cosmogas Solarplus V o similare
Sarà a carico della Ditta appaltatrice la realizzazione delle linee di alimentazione dal punto di fornitura
fino all'interno del prefabbricato delle reti di adduzione gas ed acqua, separate per le due attività
sportive, di adeguata sezione in polietilene PN16: le tubazioni di alimentazione dell'acqua dovranno
essere intubate in guaine in PVC. Ogni onere compreso per scavi, rinterri, posa di tubazioni, pozzetti
di ispezione, valvole di intercettazione e di sicurezza, nonchè di rubinetti per lo svuotamento
dell'impianto idrico.
E' inoltre richiesta l'installazione di contatori parziali per la lettura dei consumi di acqua e gas relativi
alle due diverse attività sportive.
Dalla linea idrica esistente si dovrà realizzare un pozzetto con n° 2 contatori per quantificare i
consumi di acqua, i contatori dovranno essere completi di n° 2 valvole di intercettazione, dovranno
avere un diametro non inferiore a D 1”1/4, la tubazione interrata dovrà essere in politilene alta
densità protetta da una guaina corrugata del diametro minimo D 125.
Si richiedono i calcoli di dimensionamento delle tubazioni di alimentazione rilasciati da un Tecnico
abilitato.
6.3
IMPIANTO RICAMBIO ARIA
Per quanto riguarda il ricambio aria nel fabbricato da realizzare, sarà garantito quasi completamente
in modo naturale mediante l'apertura delle finestrature a vasistas, ad eccezione di alcune situazioni e
precisamente:
- locali docce spogliatoi atleti calcio: ventilazione garantita naturalmente ma, per una più efficace
espulsione dei vapori di condensa, integrata con aspiratori a torrino tali da garantire un ricambio
artificiale di almeno 5 ricambi/ora;
- locali spogliatoi atleti ginnastica: ventilazione parzialmente garantita in modo naturale, ma da
integrare con aspiratori a torrino tali da garantire nel complesso un ricambio di almeno 5 ricambi/ora;
- locali docce spogliatoi atleti ginnastica: ventilazione naturale assente, pertanto dovrà essere
realizzata totalmente in maniera artificiale con aspiratori a torrino tali da garantire un ricambio
artificiale di almeno 8 ricambi/ora;
- locali spogliatoi istruttori ginnastica: ventilazione naturale assente, pertanto dovrà essere realizzata
totalmente in maniera artificiale con aspiratori a torrino tali da garantire un ricambio artificiale di
almeno 5 ricambi/ora.
Sarà cura dell'Appaltatore dimensionare ed installare gli apparecchi secondo le indicazioni sopra
riportate.
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6.4
LOCALI BAGNO DISABILI
Tutti i locali bagno dovranno essere accessibili ai diversamente abili e pertanto ciascuno di essi dovrà
essere completo di lavabo fisso in porcellana vetrificata realizzato secondo le vigenti normative per
l'abbattimento delle barriere architettoniche, dotato di fronte concavo, bordi arrotondati, appoggia
gomiti, paraspruzzi, con sifone di scarico a parete ispezionabile e raccordo flessibile; ogni lavabo
dovrà essere dotato altresì di gruppo miscelatore monocomando cromato con rubinetto miscelatore,
corredato di raccordi con filtro incorporato.
Il bagno dovrà essere completo di vaso igienico/bidet in porcellana vetrificata realizzato secondo le
vigenti normative per l'abbattimento delle barriere architettoniche, costituito da vaso con disegno
speciale a catino allungato, apertura anteriore per introduzione doccetta, altezza idonea, sifone
incorporato, cassetta di risciacquo, cassetta di scarico a zaino a due scarichi, pulsante, sedile
removibile in plastica del tipo pesante.
Dovranno inoltre essere predisposti idonei maniglioni fissi a parete secondo quanto richiesto dalla
normativa vigente in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.
La ditta appaltatrice dovrà prevedere il posizionamento (distanze dalle parti e tra un sanitario e
l'altro) come la normativa in vigore richiede. (DPR 503/96).
Nei locali dovrà essere predisposta una idonea piletta sifonata e collegata alla rete fognaria esterna
con tubazioni in p.v.c. pesante per consentire lo smaltimento delle acque di lavaggio.
6.5
LOCALE BAGNO PUBBLICO
Uno dei due bagni per il pubblico non è accessibile ai diversamente abili. Tale locale sarà attrezzato
con:
- vaso igienico con fissaggio a pavimento in vitreous-china bianca, tubi di cacciata e scarico, sifone
incorporato, cassetta di risciacquo a parete in PVC a due scarichi, rubinetto detentore in ottone
cromato e tubo di raccordo, compreso sedile in plastica pesante bianca;
- lavabo in porcellana vetrificata del tipo sospeso, gruppo miscelatore monocomando cromato, staffe
per il fissaggio adeguate alla parete, piletta e sifone.
Nel locale dovrà essere predisposta una idonea piletta sifonata e collegata alla rete fognaria esterna
con tubazioni in p.v.c. pesante per consentire lo smaltimento delle acque di lavaggio.
Nel bagno dovrà essere installato, sotto il lavabo, un rubinetto porta-gomma.
6.6
LOCALI DOCCE
I locali doccia dovranno essere completi di:
- braccio doccia antivandalo a sporgenza ridotta anticalcare in ottone fuso, lucidato e cromato, con
soffione snodato;
- rubinetti temporizzati antivandalo per doccia in ottone cromato per installazione a vista con
comando a pressione a chiusura automatica temporizzata secondo la norma UNI EN 816, con ciclo di
30" circa, corpo in ottone lucidato, completi di cartucce anticalcare intercambiabili in ottone con spillo
in acciaio inox e filtro inox. Riduttore di portata a 7 lt al minuto.
In ogni locale doccia almeno un posto doccia dovrà essere fruibile da parte degli utenti diversamente
abili. A tale scopo il posto doccia dovrà essere dotato di sedile ribaltabile lungo m 0,80 profondo circa
m 0,50 e di accessori conformi alla normativa vigente.
In ogni locale doccia dovrà essere predisposta una idonea canaletta sifonata e collegata alla rete
fognaria esterna con tubazioni in p.v.c. pesante per consentire lo smaltimento delle acque.
6.7
LOCALE ANTI WC/FILTRO
Nei locali anti WC/filtro degli spogliatoi atleti per il calcio, dovranno essere installati:
- lavabo in porcellana vetrificata del tipo sospeso, gruppo miscelatore monocomando cromato, staffe
per il fissaggio adeguate alla parete, piletta e sifone;
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- orinatoio a parete in porcellana vetrificata del tipo sospeso, completo di tubi di cacciata e scarico,
sifone incorporato, rubinetteria e ogni accessorio compreso;
- parete divisoria per orinatoi in laminato plastico, spess. 10 mm, colore a scelta del direttore per
l'esecuzione del contratto, con spigoli e bordi arrotondati, fissato alla parete ed eventualmente al
pavimento con idonee staffe in acciaio inossidabile.
In ogni locale anti wc/filtro dovrà essere installato, sotto il lavabo, un rubinetto porta-gomma.
6.8
IMPIANTO ANTINCENDIO
Per la tipologia dell'impianto sportivo, ai sensi del D.M. 18/03/1996 "Norme di sicurezza per
la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi" e s.m.i., non è richiesta l'installazione di idranti o
naspi.
6.9
IMPIANTO FOGNARIO
L'impianto fognario, che dovrà essere calcolato e dimensionato a cura di tecnici abilitati incaricati
dall'Appaltatore, dovrà essere realizzato nel rispetto del "Regolamento per gli scarichi delle acque
reflue domestiche, acque reflue industriali assimilate alle domestiche ed acque reflue industriali che
recapitano in rete fognaria pubblica" del Comune di Ravenna.
La rete fognaria pubblica posta sulla strada è del tipo misto. L'impianto dovrà essere realizzato in PVC
SUPERPESANTE, tutte le tubazioni dovranno correre a pavimento sino all'allaccio.
Sarà onere dell'Appaltatore realizzare tutte le tubazioni di scarico delle acque bianche e nere fino
all'allacciamento da realizzare sulle linee già esistenti all'interno dell'impianto sportivo, nei punti
individuati sugli elaborati grafici, con ogni onere a proprio carico per scavi, posa di tubazioni,
rinfianchi, pozzetti, allacci e quant'altro necessario per dare l'opera finita a regola d'arte e
funzionante.
Come già indicato al Cap. 2, dovrà essere intercettato il tratto di fognatura che raccoglie le acque
meteoriche nella zona sotto la pavimentazione in lastre di cemento in adiacenza alla palestra, e
deviato in modo che non resti sotto il nuovo edificio da realizzare.
Per quanto riguarda le acque meteoriche, nella zona compresa tra i nuovi spogliatoi e la palestra,
queste dovranno essere raccolte tramite il posizionamento di una idonea griglia a protezione
dall'ingresso di acqua piovana verso gli spogliatoi: la canaletta in calcestruzzo, posizionata sotto la
griglia, dovrà convogliare l'acqua nella linea esistente posta al centro della zona pavimentata.
I pluviali, in numero minimo pari a 6, posti solo nella parte posteriore del fabbricato verso la palestra,
dovranno essere dotati di idonei pozzetti.
Si evidenzia che gli scarichi delle acque nere e chiare dovranno essere separati, il collettore di scarico
dei WC potrà essere posizionato internamente al fabbricato o esternamente, comunque dovranno
essere previsti opportuni sifoni e tappi d'ispezione. Per evitare svuotamenti dei sifoni si renderà
necessario installare verticalmente la tubazione di ventilazione che arriverà sopra il solaio di
copertura.
Per maggiore comodità di utilizzo e per evitare di avere dimensione dei pozzetti degrassatori e della
vasche biologiche/fosse Imhoff troppo ingombranti, si dovrà scindere l'impianto in due parti, una
destinata a raccogliere gli scarichi degli spogliatoi per il calcio, e l'altra quelli degli spogliatoi della
ginnastica.
Dovranno essere predisposti pozzetti di ispezione di idonea dimensione e in idoneo numero.
6.10 IMPIANTO GAS METANO
La ditta appaltatrice dovrà prevedere l’impianto di gas metano a partire dalla tubazione esistente che
alimenta il generatore di aria calda a servizio della palestra.
La tubazione interrata dovrà essere in polietilene posizionata a mt. –1,00 opportunamente protetta
da cm. 20 di sabbiella (cm. 10 sotto tubo e cm. 10 sopra tubo), in prossimità dell’uscita dal terreno
dovrà essere corredata di giunto di TRANSIZIONE e giunto DIELETTRICO.
La tubazione in vista dovrà essere in acciaio zincato opportunamente staffata a parete, dovrà essere
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completa di n° 2 valvole di intercettazione di cui una installata all’esterno e l’altra all’interno in
prossimità dell’arrivo della tubazione di alimentazione, il collegamento alla caldaia dovrà essere fatto
con giunto antivibrante in acciaio inox
Il collegamento alla tubazione esistente dovrà essere realizzato con un Tee di riduzione in polietilene
uso gas metano installato all’interno di un pozzetto.
Per la contabilizzazione dei consumi del gas metano si dovrà prevedere N° 2 contatori posizionati
esternamente a parete protetti da un contenitore in acciaio inox con serratura a chiave.
Viene richiesto il calcolo di dimensionamento delle tubazioni rilasciato da un tecnico abilitato.
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7
CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’IMPIANTO ELETTRICO
7.1
GENERALITA’
La presente relazione tecnica illustra brevemente gli impianti elettrici e speciali da realizzare nei nuovi
spogliatoi dell’impianto sportivo.
L’obbligo del progetto dell’impianto elettrico discende dall’art. 5 del Decreto Ministeriale 22.01.2008
n. 37 nonché dalle norme che disciplinano la progettazione delle OO.PP.
Si premette che di tutto quanto da eseguire dovrà essere preventivamente redatto progetto a firma di
tecnico abilitato che dovrà essere fornito alla Stazione Appaltante per presa visione e accettazione
prima della fornitura, e dovranno essere poi rilasciate tutte le certificazioni e le dichiarazioni di
conformità previste dalle normative vigenti.
L’intervento prevede nel dettaglio, oltre alle lavorazioni indicate al paragrafo n. 2, l’esecuzione
dei seguenti impianti:
•
Installazione interruttore generale nel quadro contatore ENEL per lo spogliatoio del calcio;
•
Fornitura e posa di nuova linea di alimentazione del quadro generale per lo spogliatoio del
calcio;
•
2 Quadri generale e relativi sottoquadri;
•
impianti luce normale e di sicurezza;
•
impianti elettrici di luce e F.M.;
•
impianti campanelli di emergenza per bagni disabili e telefonici;
•
impianto a servizio dei locali tecnici per l'alimentazione dell'impianto di riscaldamento e
sanitario;
•
impianti di terra;
•
impianto pannelli solari.
Si riportano di seguito i dati assunti a base di progetto:
•
La destinazione d’uso dell’edificio è la seguente: spogliatoi e relativi servizi, e pronto soccorso
per impianto sportivo all'aperto e al chiuso con meno di 100 persone.
•
E’ inoltre precisato che l’illuminazione di sicurezza deve essere realizzata anche negli
spogliatoi, nei servizi igienici per il pubblico nel locale pronto soccorso e nei percorsi esterni
perimetrali all’edificio, anche se limitatamente alla segnalazione dei vani di uscita dagli
stessi. Dovrà comunque essere garantito per i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di
esodo, un livello di illuminamento non inferiore a 5 lux ad 1 m di altezza dal piano di
calpestio; sono ammesse singole lampade con alimentazione autonoma che assicurino il
funzionamento per almeno 1 ora.
•
Dati relativi alla fornitura ENEL:
- Tensione nominale di esercizio 400/230 V 3fn + o- 10%
- Frequenza nominale 50 Hz
- Sistema TT
- Corrente di corto circuito prevista 16 kA per guasto trifase nel punto di fornitura.
Per lo spogliatoio del calcio si ritiene comunque sufficiente, visto quanto rilevato per altri impianti
di edifici con medesima destinazione e dotazione simile, una potenza impegnata di circa 20
kW.
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7.2
DESCRIZIONE DELLE OPERE
Gli impianti descritti nella presente relazione sono raggruppabili nei sistemi indicati di seguito e
devono essere progettati, forniti ed installati completi in ogni loro parte e pronti al funzionamento,
entro i limiti indicati per ciascuno di essi e con le eventuali esclusioni evidenziate più avanti.
Tutte le informazioni per la realizzazione del progetto esecutivo degli impianti sono contenute nella
presente relazione.
Gli impianti descritti sono esemplificativi e non esaustivi in quanto saranno da definire a seguito della
redazione dei calcoli di progetto.
7.3
INTERRUTTORE ELETTRICO GENERALE – PROTEZIONI
Il criterio generale alla base del progetto dell'impianto elettrico, così come per gli altri impianti
tecnologici, è la separazione e l'autonomia tra le due diverse destinazioni d'uso (spogliatoi calcio e
spogliatoi ginnastica) con la possibilità di leggere i consumi distinti per le due attività.
La fornitura dell’energia elettrica da parte dell’Ente distributore, avviene in un vano posto all’interno
dell'impianto sportivo, in prossimità dell'accesso su via Ancona.
Nel vano contatori dovrà essere posto l’interruttore di protezione della linea di alimentazione del
QUADRO SPOGLIATOI CALCIO.
La linea di alimentazione dell’attività della ginnastica è esistente (come si evince dalla relazione
tecnica dell'impianto elettrico esistente allegata al presente progetto), e come già relazionato al
punto 2 dovrà essere realizzato il collegamento e la posa del QUADRO SPOGLIATOI GINNASTICA.
Dovrà essere installato, in posto segnalato, il comando di emergenza realizzato conformemente alle
norme CEI 64-8/7, capitolo 752, atto a porre fuori tensione l’intero impianto elettrico degli spogliatoi
e della palestra. Il comando di emergenza sarà costituito da un sistema a lancio di corrente, con
dispositivo di controllo permanente dell'efficienza del circuito di sgancio, pulsante posto entro
apposita cassetta con vetro frangibile e cavo di collegamento fino alla bobina di sgancio posta
nell’interruttore generale nel quadro consegna Enel.
Selettività delle protezioni
E' richiesta la selettività di impianto per quanto riguarda le protezioni magnetotermiche e per quelle
differenziali.
La selettività deve risultare totale in tutti i casi in cui un eventuale intervento non selettivo
determinasse inammissibili fuori servizio.
A dimostrazione del raggiungimento dei livelli di selettività richiesti l'Appaltatore deve fornire una
dettagliata relazione, corredata di grafici, curve, tabelle e quanto altro necessario a dimostrarne il
soddisfacimento, tenendo conto delle apparecchiature realmente installate e del lay-out finale
realizzato.
In casi particolari e/o dove indicato nella presente sezione e/o sui disegni di progetto, può essere
accettato il coordinamento delle apparecchiature di protezione secondo la tecnica della protezione di
sostegno (back-up).
7.4
PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE
I dimensionamenti di progetto sono stati previsti in modo che la protezione delle condutture sia
assicurata con interruzione automatica del circuito tramite intervento delle protezioni
magnetotermiche.
In funzione delle apparecchiature effettivamente impiegate l'Appaltatore deve verificare che i cavi
risultino protetti contro i sovraccarichi e contro i corto circuiti, secondo le modalità stabilite dalle
norme CEI 64-8, fornendo una relazione completa e dettagliata che lo dimostri.
A livello di quadri generali è previsto che gli interruttori di potenza siano dimensionati con un potere
di interruzione nominale di servizio (Ics) adeguato ai valori di corto circuito stabiliti.
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7.5
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
Il sistema di distribuzione è previsto con conduttori separati per neutro e protezione (TT).
La protezione contro i contatti indiretti è prevista, a livello di quadri generali e secondari, è assicurata
da interruttori differenziali magnetotermici.
Per i circuiti terminali alimentanti apparecchiature (in particolare elettroniche) che possono dare
luogo a correnti di guasto a terra con componenti pulsanti unidirezionali, si dovranno impiegare
interruttori differenziali di tipo A, sensibili a tali correnti di guasto.
Per alcune parti di impianto si potrà realizzare la protezione mediante impiego di componenti di
classe II.
Dovranno essere realizzati i collegamenti equipotenziali principali per tutte le masse estranee entranti
nell'edificio (vedi paragrafo impianto di terra), nonché quelli supplementari secondo quanto previsto
dalla norme CEI.
Deve essere fornita una relazione completa e dettagliata che dimostri il raggiungimento di quanto
sopra.
7.6
GRADO DI PROTEZIONE
Tutte le apparecchiature elettriche dovranno rispettare il grado di protezione minimo richiesto dalle
normative vigenti.
7.7
CRITERI DI DISTRIBUZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
Le indicazioni di seguito fornite dovranno essere attentamente verificate durante la fase di
installazione, in modo da evitare interferenze con altri impianti, subordinandone la posa finale
all'approvazione del Direttore dell'Esecuzione del Contratto.
DISTRIBUZIONE PRINCIPALE DI BASSA TENSIONE
La distribuzione principale di bassa tensione ha origine a valle del quadro di consegna energia
elettrica Enel e termina sui morsetti/terminali di ingresso dei quadri elettrici.
Saranno utilizzate tubazioni interrate in pvc tipo pesante con massetto in cls di rinfianco per cm 10
ad una profondità di circa 50cm.
DISTRIBUZIONE SECONDARIA DI DORSALE
Per distribuzione secondaria di dorsale si intende quella che parte dalle uscite dei quadri elettrici fino
alle scatole di derivazione di dorsale, da cui si dipartono i collegamenti alle utenze.
E' prevista l'utilizzazione di tubi protettivi in PVC pesante flessibile incassato di colori diversi in base
alla divisione degli impianti.
In ogni spogliatoio/ambiente saranno posizionate le scatole di derivazione con le separazioni
necessarie per i vari impianti.
Nei cavedi saranno da utilizzare tubazioni rigide per facilitare le operazioni di posa e di infilaggio.
COLLEGAMENTI ALLE UTENZE
La distribuzione per i collegamenti alle utenze si considera che parta dalle scatole di derivazione di
dorsale e termini alle utenze finali luce - FM.
È prevista l'utilizzazione di tubi protettivi in PVC pesante flessibile incassato, con scatole ad incasso, e
rigido per gli impianti a vista o nei cavedi.
MODALITA’ DI REALIZZAZIONE
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L’impianto verrà realizzato in tutti gli ambienti incassato a pavimento, nelle pareti e nel soffitto, le
tubazioni da incassare, saranno di tipo autoestinguente, flessibile pesante, di dimensioni interne tali
da permettere l'agevole infilaggio dei cavi, ed almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al
fascio dei cavi da contenere. Le cassette di derivazione e portafrutto, saranno di tipo autoestinguente,
con coperchio a vite antiurto ad alta resistenza, e ove necessario munite di separatori.
Per le tubazioni a vista nei locali tecnici, si utilizzeranno materiali delle medesime caratteristiche,
tenendo conto che il grado di protezione dell'impianto dovrà essere almeno IP 55.
I conduttori, di idonee sezioni e colorazione, saranno tutti non propaganti l’incendio, di tipo NO7 V-K
e N1VV-K ad eccezione di quelli posti in canalizzazioni interrate, che saranno di tipo FG7R/0.6/1 kV.
Le giunzioni saranno realizzate con appositi connettori in scatole di derivazione.
Il posizionamento degli organi di comando, prese, ecc. dovrà avvenire nel rispetto del citato D.P.R. n.
503/96.
7.8
IMPIANTO LUCE
Tutti i locali saranno illuminati con corpi illuminanti aventi IP 65 in policarbonato tipo Linda o similare
aventi le caratteristiche, per quanto concerne l’emissione e la potenza, in relazione a quanto
prescritto nella tabella a seguire che riporta i livelli di illuminamento medio orizzontale (min/max)
come indicati nelle normative CONI:
Spogliatoi
150 lux
Docce
80 lux
Servizi igienici
80 lux
Primo soccorso
200 lux
Atrio
200 lux
Locali vari
150 lux
I valori indicati si riferiscono alla illuminazione di base diffusa negli ambienti presi in considerazione e
non tengono conto di illuminazioni specifiche.
Dovrà inoltre essere garantita un'illuminazione esterna, che potrà essere realizzata mediante
apparecchi illuminanti a parete sui quattro lati del fabbricato.
7.9
IMPIANTO DI F.M.
L'impianto di F.M., sarà eseguito seguendo i criteri sovraesposti.
Le prese saranno di tipo bipasso 2P 10/16 A+T. e UNEL della serie VIMAR PLANA o similare
Tutte le prese civili in ogni caso, saranno del tipo con alveoli protetti.
Le prese per l’alimentazione di eventuali apparecchi utilizzatori con carico superiore a 1000 W,
saranno provviste di interruttori di blocco a monte.
Particolare attenzione dovrà essere posta concordandola con la D.L. per l’alimentazione negli spogli
per gli impianti delle tavolette di prese per i phon .
7.10 IMPIANTI A SERVIZIO DEL CIRCUITO DI RISCALDAMENTO E ACQUA SANITARIA
Nel locale tecnico contenente la caldaia ed il bollitore per ciascuna delle due attività verrà posizionato
un quadro elettrico per il comando, protezione e controllo dell’impianto di produzione acqua sanitaria
con le relative apparecchiature quali pompe di ricircolo, valvole miscelatrici, sonde, centraline di
regolazione e controllo, ecc.
7.11 IMPIANTO ELETTRICO DI SICUREZZA
Al fine di prevenire l’insorgenza di panico negli ambienti accessibili al pubblico, è previsto un impianto
di illuminazione di sicurezza per l’individuazione dei percorsi di deflusso e delle uscite, in grado di
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assicurare l’illuminamento minimo richiesto, oltre che al mancare dell’alimentazione principale, anche
nel caso di intervento automatico delle protezioni generali facenti capo ai circuiti principali di
alimentazione di ogni ambiente.
L’alimentazione di sicurezza sarà ad intervento automatico, ad interruzione breve (<0,5 s), con
dispositivo di ricarica degli accumulatori di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa
entro 12 ore.
L’illuminazione di sicurezza sarà realizzata mediante plafoniere in esterno o ad incasso autoalimentate
con accumulatori in tampone e inverter. L’autonomia di funzionamento delle lampade sarà di 1 ora
con ricarica automatica entro 12 ore.
L’entrata in funzione avverrà sia al mancare della fonte principale di energia, sia per intervento della
protezione differenziale di zona posta sull’impianto luce principale del locale.
Le lampade saranno collegate ad un dispositivo OVA DARDO PLUS, per consentire il funzionamento, la
gestione e il controllo dell’impianto.
Sarà installata cartellonistica di sicurezza conforme al D.L.vo 81 del 9 aprile 2008.
Risulteranno segnalati gli interruttori di emergenza atti a porre fuori tensione l'impianto elettrico e le
uscite di sicurezza.
7.12 IMPIANTO CAMPANELLI DI EMERGENZA PER BAGNI DISABILI E TELEFONICI
Nei servizi igienici per disabili sarà da prevedere un pulsante a tirante in posizione tale da essere
comandato agevolmente per l’attivazione di una segnalazione ottica acustica esterna con relativo
pulsante di reset all’interno del bagno.
Nel locale pronto soccorso dovrà essere predisposto un impianto telefonico.
7.13 IMPIANTO DI TERRA
L’impianto di terra sarà realizzato nel rispetto della norma CEI 64-8, e della guida CEI 64-12.
In prossimità di ogni quadro, saranno installati i collettori di terra, a cui saranno collegati oltre ai
conduttori di protezione PE, anche i conduttori equipotenziali principali EQP e quelli supplementari
EQS se presenti.
L’impianto di terra sarà realizzato come di seguito brevemente descritto, ogni ulteriore indicazione
sull’impianto ed il suo dimensionamento, sarà rilevabile dalla norma CEI 64-8 e dalla guida CEI
64-12.
Per la realizzazione del dispersore è previsto un conduttore in corda di rame nudo da 35 mm²
direttamente interrato lungo il perimetro della fondazione.
Il conduttore sarà collegato ai ferri di armatura della struttura utilizzati quale dispersore naturale,
come consentito dalle norme CEI. Sono previsti inoltre pozzetti con dispersori integrativi a picchetto,
di forma a croce in acciaio zincato.
Al dispersore di terra così realizzato faranno capo, mediante idonei conduttori di terra i collettori di
terra dell’impianto elettrico, installati in prossimità del quadro generale e dei sottoquadri.
A questi saranno collegati oltre ai conduttori di protezione PE, anche i conduttori equipotenziali
principali EQP e quelli supplementari EQS se presenti.
Tale impianto dovrà essere intercollegato alla rete di terra esistente.
7.14 PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE SOVRATENSIONI
Sarà da redigere il calcolo per la protezione contro le scariche atmosferiche e contro le sovratensioni
e saranno da realizzare gli impianti di protezione necessari.
7.15 DISPOSIZIONI GENERALI IMPIANTO ELETTRICO
Gli impianti e tutti i componenti elettrici installati, dovranno presentare caratteristiche d’idoneità
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all’ambiente d’installazione; i materiali impiegati saranno, ove compresi, a M.I.Q. od altro marchio
analogo, concordati preventivamente e di gradimento delle D. L..
Tutte le apparecchiature di nuova installazione dovranno essere dotate di marcatura CE, secondo le
direttive europee applicabili.
Il dimensionamento finale delle condutture e protezioni, dovrà essere verificato da parte dell’impresa
installatrice, tenendo conto della potenza assorbita dalle apparecchiature effettivamente installate.
Competono all’impresa aggiudicataria delle presenti opere, i collegamenti delle apparecchiature
elettriche installate dall’impresa termo idraulica.
Questa potrà inoltre fornire parti elettriche relative a sue apparecchiature, da installarsi entro quadri,
ecc.
Al termine dei lavori, e prima della messa in servizio dovranno essere eseguite le verifiche iniziali agli
impianti, secondo quanto stabilito dalla norme CEI 64-8/6, e dalla Guida CEI 64-14.
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8 REGOLE E NORME TECNICHE DA OSSERVARE, VINCOLI DI LEGGE
Per la progettazione sarà necessario seguire le normative vigenti in materia ed i relativi regolamenti
nazionali e locali. In particolare:
LAVORI PUBBLICI

D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in
attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE" e successive modifiche ed integrazioni

D.P.R. 21 Dicembre 1999 n. 554 “Regolamento d’attuazione della Legge Quadro in materia di
Lavori Pubblici 11 Febbraio 1994 n. 109, e successive modifiche ed integrazioni
NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE LOCALI

Piano Strutturale Comunale 2003 e relativo Regolamento Urbanistico Edilizio

Regolamento comunale del verde

Regolamento comunale per gli scarichi
EDILIZIA SPORTIVA

D.M. 18 marzo 1996 “Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi" e
s.m.i.

Norme CONI per l'impiantistica sportiva (Approvate con Deliberazione del Consiglio Nazionale del
CONI n. 1379 del 25 giugno 2008)
IMPIANTI

D.M. 22-01-08 n.37 “Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti
all'interno degli edifici.
RISPARMIO ENERGETICO

Decreto Legislativo n. 311 del 29/12/2006 “Disposizioni correttive ed integrative al decreto
legislativo n. 192 del 2005, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento
energetico nell'edilizia”

Deliberazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna 4 marzo 2008 n. 156
“Approvazione atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle
procedure di certificazione energetica degli edifici”.
NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI

D.M. 14 gennaio 2008, “Nuove Norme Tecniche per le costruzioni”
ACUSTICA

D.P.C.M. 5 Dicembre 1997 “Requisiti acustici passivi degli edifici”
BARRIERE ARCHITETTONICHE

D.P.R. 24 luglio 1996 n.503 "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere
architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici"
NORME PER IMPIANTI ELETTRICI

Decreto Ministeriale 22.01.2008 n. 37 ”Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11 –
quaterdecies, comma 13,lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle
disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”;

Legge 05.03.90 n. 46 :
“Norme per la sicurezza degli impianti” (solo per quanto riguarda gli artt. 8,14,16);

Legge 01.03.1968 n. 186 :
“Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, materiali e impianti elettrici
ed elettronici”;

Legge 18.10.1977 n. 791 :
“Attuazione della direttiva CEE relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale
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elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”;

Decreto Ministeriale 23.05.1992 n. 314
“Regolamento recante disposizioni di attuazione della legge 28 marzo 1991, n. 109, in materia di
allacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni.

Legge Regionale 29.09.2003 n. 19:
“Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico”
- Norme CEI di cui in particolare:
CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici
CEI 0-10
Guida alla manutenzione degli impianti elettrici
CEI 11-1
generali.
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata. Norme
CEI 11-17
cavo
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in
CEI 16-4
Individuazione dei conduttori isolati e nudi tramite colori
CEI 17-13/1
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri)
CEI 17-13/3
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri)
CEI 31-30
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas
Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi
CEI 31-35
Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di
gas. Guida all'applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30) - Classificazione dei luoghi
pericolosi.
CEI 34-21
Apparecchi d'illuminazione. Prescrizioni generali e prove.
CEI 64-7
Impianti elettrici di illuminazione pubblica.
CEI 64-8
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in
corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
CEI 64-12
terziario
Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e
CEI 64-14
Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori.
CEI 64-15
Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica
CEI 64-52
Guida all’esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici
CEI 70-1
Gradi di protezione degli involucri
CEI 81-10/1
Protezione contro i fulmini - Principi generali
CEI 81-10/2
Protezione contro i fulmini – Valutazione del rischio
CEI 81-10/3
persone
Protezione contro i fulmini – Danno materiale alle strutture e pericolo per le
CEI 81-10/4
Protezione contro i fulmini – Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture
CEI 82-4
Protezione contro le sovratensioni dei sistemi fotovoltaici (FV) per la produzione di
energia. Guida
- per i cavi:
CEI 20-19
Cavi isolati in gomma;
CEI 20-20
Cavi isolati in PVC;
CEI 20-21
Portata in regime permanente dei cavi elettrici.
CEI 20-22
Prova dei cavi non propaganti incendio.
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CEI 20-33
Giunzioni e terminazioni per cavi d'energia.
CEI 20-38
Cavi isolati con gomma non propagante l'incendio e a basso sviluppo di fumi e gas
tossici e corrosivi;
CEI 20-39
Cavi isolati ad isolamento minerale
CEI 20-45
Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica
- per i tubi protettivi, i canali ed i loro accessori:
CEI 23-19
Canali porta cavi in materiale plastico e loro accessori ad uso battiscopa.
CEI 23-31
Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso porta cavi e portapparecchi.
CEI 23-32
Sistemi di canali di materiale plastico isolante e loro accessori ad uso porta cavi e
portapparecchi per soffitto e parete.
CEI 23-39
Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche.
CEI 23-54
Tubi protettivi rigidi, ed accessori.
CEI 23-55
Tubi protettivi pieghevoli ed accessori.
CEI 23-56
Tubi protettivi flessibili ed accessori.
- Le norme UNI ed UNEL per quanto riguarda i materiali già unificati, gli impianti ed i loro
componenti, i criteri di progetto, le modalità di costruzione e di esecuzione, le modalità di
collaudo, ed in particolare:
UNI 9795:2005
“Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di
allarme d'incendio - Sistemi dotati di rivelatori puntiformi di fumo e calore e punti di segnalazione
manuali”
UNI 9490:1989
“Apparecchiature per estinzione incendi. Alimentazioni idriche per impianti
automatici antincendio”
UNI EN 1838:2000
“Applicazione dell'illuminotecnica - Illuminazione di emergenza”
UNI EN 12464 –1
lavoro in interni”
“Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di
UNI 11248:2007
“Illuminazione stradale – Selezione delle categorie illuminotecniche”
UNI 10819:1999
“Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione esterna - Requisiti per la
limitazione della dispersione verso l'alto del flusso luminoso”
UNI EN 12445:2002
Porte e cancelli industriali, commerciali e da autorimessa - Sicurezza in uso
di porte motorizzate - Metodi di prova
UNI EN 12453:2002
Porte e cancelli industriali, commerciali e da autorimessa - Sicurezza in uso
di porte motorizzate - Requisiti
Tutti i componenti e gli impianti utilizzati nella costruzione dell'impianto dovranno essere conformi
alle direttive comunitarie vigenti.
In base alla direttiva 93/68 in materia di marcatura CE del materiale elettrico di bassa tensione, tutto
il materiale elettrico utilizzato per la costruzione dell'impianto elettrico deve
essere marcato CE.
Tutti i componenti e gli impianti utilizzati nella costruzione dell'impianto dovranno essere conformi
alle direttive comunitarie vigenti.
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