STORIA: Prima guerra mondiale SCIENZE: Invenzione mas, aereo e carro armato LETTERATURA: Gabriele D’Annunzio GEOGRAFIA: Germania e Austria Argomento centrale: la Prima guerra mondiale ARTE E IMMAGINE: Pittura Metafisica: De Chirico, Carrà e Morandi INGLESE: The USA and the American flag FRANCESE: Jaques Prévert et Le Jardin TECNOLOGIA: Biomassa: pellet, brichetti e cippato MUSICA: La leggenda del Piave SCIENZE MOTORIE: Calcio LA PRIMA GUERRA MONDIALE In foto l’ assassinio a Sarajevo dell’Arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie e la prima pagina del giornale «La Stampa» che annuncia la dichiarazione di guerra alla Serbia da parte dell’ Austria. 28 giugno 1914: uno studente di un’associazione terroristica serba uccide l’arciduca Francesco Ferdinando, nipote dell’imperatore Francesco Giuseppe il quale attribuisce la responsabilità dell’omicidio al governo della Serbia alla quale decide di dichiarare guerra, appoggiato dal Kaiser Guglielmo II. La Russia, per contrastare questo proposito, ordina la mobilitazione generale ma questo provoca la reazione della Germania che a sua volta mobilita le sue forze armate. A questo punto la Francia e la Gran Bretagna decidono di scendere in campo a fianco della Russia: è il 5 agosto 1914. L’ Europa è scossa da un’ondata di patriottismo: l’odio per il nemico e le tensioni sociali spingono i giovani all’azione. Tutti del resto sono convinti che questa sarà una guerralampo. Nelle foto: Soldati in trincea e Vittorio Emanuele III 6 Agosto 1914: i tedeschi occupano il Belgio ed entrano nella Francia: questo va contro a tutte le leggi internazionali perché il Belgio si é dichiarato neutrale. Allora i francesi ingaggiano una furiosa battaglia sul fiume Marna che costringe i tedeschi a ripiegare. Questa battaglia trasforma la guerra-lampo in una guerra di trincea che tutti iniziano a chiamare Grande Guerra. Inizialmente l’ Italia si dichiara neutrale perché nell’Ottocento aveva stretto la cosiddetta Triplice alleanza con l’Austria e la Germania anche se logica vuole che combatta contro l’Austria per strapparle Trento e Trieste. In realtà la neutralità serve solo per avere il tempo di trattare in segreto una nuova alleanza con la Francia e l’ Inghilterra. Intanto in Parlamento scoppia la battaglia tra i neutralisti (cioè chi non vuole che l’Italia entri in guerra) che costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione e gli interventisti (cioè chi vuole l’entrata in guerra dell’ Italia) tra i quali vi è anche Mussolini. 24 Maggio 1915: quando la Francia e l’ Inghilterra promettono che - in caso di vittoria - l’Italia otterrebbe Trento, Trieste, il Sud Tirolo, l’ Istria, la Dalmazia, parte delle colonie tedesche e il protettorato dell’ Albania, il Parlamento, d’accordo con il re Vittorio Emanuele III, dichiara guerra all’ Austria. Nelle foto: il ruolo delle donne durante la Grande Guerra e lo zar Nicola II Subito si comincia ad organizzare la produzione bellica: il numero degli stabilimenti industriali continua a crescere e la manodopera viene sottoposta ad un ferreo regime di tipo militare. I contadini furono arruolati e gli operai - compresi anche i bambini e le donne – vengono militarizzati con orari insostenibili, salari bassissimi e senza cibo. Il generale Luigi Cadorna schiera il grosso delle truppe sul fiume Isonzo e sull’altopiano del Carso dove si svolge una guerra di trincea che causa molti morti. 24 Ottobre -12 Novembre 1917: le truppe vengono travolte dall’esercito austrotedesco a Caporetto mettendo in fuga molti soldati. Gli ufficiali riescono a reagire fermando i soldati in fuga sulla linea del fiume Piave. Il generale Cadorna viene sostituito dal generale Armando Diaz che risolleva il morale dell’ esercito. Alcune nazioni impaurite prendono le armi solo per difendersi; altre, arroganti, che approfittano dell’occasione per invadere il territorio dei loro vicini e così via. Per questi motivi si gettano nel conflitto anche la Romania, la Bulgaria, la Turchia e contro la Turchia le tribù arabe che fanno parte del suo impero. Le potenze imperialiste allora mobilitano le loro colonie: il Canada, l’ Australia ed altri Paesi indiani e africani. Per questi motivi la Grande Guerra diventa Guerra Mondiale Nel 1917 la Russia esce dal conflitto a causa di una grande rivoluzione. Alla fine dello stesso anno lo Zar Nicola II viene destituzione e arrestato. La prima pagina del «Giornale di Sicilia» che annuncia che la guerra in Italia è finita. Nello stesso anno 1917 il presidente degli Stati Uniti Thomas W. Wilson dichiara guerra alla Germania. Gennaio 1918: le truppe americane sbarcano in Europa. L’entrata in guerra degli Stati Uniti è motivata da due considerazioni: Una di tipo patriottico perché fin dall’ inizio della guerra i sottomarini tedeschi avevano affondato i convogli inglesi che portavano rifornimenti all’America e diversi bastimenti civili statunitensi; L’altra di tipo economico per la necessità di ripristinare al più presto la libera circolazione delle merci tra America ed Europa. Americani, Inglesi e Francesi attaccano i Tedeschi e li costringono a sgombrare la Francia e il Belgio. Intanto il generale Diaz sferra un’offensiva che finisce con la disfatta dell’Austria a Vittorio Veneto. 4 Novembre 1918: l’ Austria firma l’armistizio con l’Italia. Si arrende anche il Kaiser. Viene proclamata una repubblica che, dalla città dove nasce, prende il nome di Repubblica di Weimar. 11 Novembre 1918: la Germania firma la resa. Intanto si arrende anche la Turchia. La cartina della battaglia di Vittorio Veneto L’ INVENZIONE DEI MAS Due mas fotografati da diverse angolazioni MAS all’origine era sigla di motoscafo armato SVAN (Società Veneziana Automobili Nautiche, il cantiere costruttore), poi interpretata come sigla di motoscafo anti-sommergibile o motoscafo armato silurante. La sigla MAS seguita da un numero fu assegnata a tutti i motoscafi armati costruiti per la Regia Marina, indipendentemente dal loro utilizzo (siluranti, posamine, cannonieri, antisommergibili, ecc.).Il termine motoscafo venne utilizzato attorno al 1925. I MAS furono costruiti durante la Prima guerra mondiale e adoperati sia per la caccia ai sommergibili, sia come siluranti contro le navi nemiche. I MAS furono protagonisti di alcune tra le più audaci azioni belliche attuate nel corso del conflitto: tra queste, nel 1918, l’affondamento delle corazzate austriache Santo Stefano e Viribus Unitis. Vi partecipò Gabriele D’ Annunzio, che, come personale interpretazione della sigla mas, creò il motto audere semper («ricordati di osare sempre»). L’ INVENZIONE DEI CARRI ARMATI Il prototipo di carro armato di Frederic Simms I cingoli esistevano sin dal 1770 (li dobbiamo all'inglese Richard Edgeworth), ma alla fine dell'Ottocento venivano usati soltanto dalla americana Holt Company per costruire trattori. Nessuno aveva mai pensato di applicarli ad un'arma, anche se nella Guerra di Crimea erano stati impiegati piccoli mezzi cingolati per potersi muovere sul terreno fangoso. Frederick Simms Offerto all'esercito inglese, fu presto rifiutato: il Capo di Stato Maggiore lo descrisse ironicamente come un “grazioso giocattolo meccanico”. Tuttavia, oggi questa invenzione è considerata la prima macchina corazzata mai costruita. Dobbiamo aspettare fino al 1899 per vedere la nascita del primo prototipo di ciò che chiamiamo carro armato: fu inventato da Frederick Simms e il suo nome era “Motor War Car”: in quanto ad armamento lasciava a desiderare e si muoveva su normali ruote. L’ INVENZIONE DELL’ AEREO Il nome aeroplano indica un mezzo volante più pesante dell'aria: sembra una banalità ma non lo è, perché una mongolfiera, per esempio, si alza in volo proprio perché dentro al pallone vi sono gas più leggeri dell'aria. L'invenzione dell'aeroplano ha completamente cambiato il sistema dei trasporti e ha reso il mondo, davvero, molto più piccolo. Oggi bastano dieci o dodici ore anche per andare dall'altra parte della Terra, un viaggio che poco più di un secolo fa avrebbe richiesto diverse settimane in mare. Il primo aereo Il primo aeroplano nacque nel dicembre del 1903, quando i due fratelli statunitensi Wright crearono il primo mezzo in grado di sollevarsi da terra e di volare in modo controllato grazie a un motore. In realtà quel mezzo era un biplano, cioè aveva due coppie di ali sovrapposte e non una sola come gli aerei moderni. Per decollare utilizzava una rotaia simile a quella di un tram, e si faceva dare una 'spinta' da una specie di catapulta. Anche così, però, riusciva a fare solo poche decine di metri sollevandosi poco dal terreno. Nonostante questo, quel 17 dicembre fu il giorno in cui per la prima volta un essere umano si alzava in volo su un mezzo meccanico Nelle foto: I fratelli Wright e il loro «aereo» CIRCUITO ELETTRICO COMPONENTI GENERATORE: pila da 4,5 V CONDUTTORE: filo di rame UTILIZZATORI: lampadine INTERRUTORE FUNZIONAMENTO Nella pila avviene una reazione chimica che trasferisce elettroni (carica negativa) dal polo positivo al polo negativo. La d.d.p. (tensione) spinge gli elettroni nel circuito dal polo negativo al polo positivo attraverso il filo di rame. Perché questo avvenga il circuito deve essere chiuso: l’apertura e la chiusura del circuito avvengono tramite l’interruttore. La corrente arriva così alle lampadine che quindi si accendono. CARATTERISTICHE E’ un collegamento in serie, quindi: - la d.d.p. di ciascun utilizzatore si calcola dividendo la tensione del generatore per il numero degli utilizzatori d.d.p. = 4,5 : 2 = 2,25 V - se uno degli utilizzatori non funziona (es. svito una lampadina) il circuito si interrompe e smette di funzionare anche l’altro utilizzatore. OSSERVAZIONI i = V/R (R è la resistenza: all’aumentare di R diminuisce l’intensità) R = r l/s r = coefficiente di resistività (dipende dal materiale) l = lunghezza (m) s = sezione (mmq) In questo circuito r e s rimangono costanti Nel secondo utilizzatore aumenta l, quindi aumenta R e diminuisce i GABRIELE D’ANNUNZIO Nelle foto: D’ Annunzio e l’ opera «Il Piacere» NACQUE A PESCARA NEL 1863 e si iscrisse alla facoltà di lettere. A causa dei debiti fuggì in Francia dove celebrò con l’ opera «laudi» (Merope) la conquista coloniale italiana della Libia. Ritornò in Italia e partecipò in prima persona alla Prima Guerra Mondiale e dopo di essa si ritirò nella sua villa sul lago di Garda dove scrisse molte opere. Nel 1883 sposò la principessa Maria Hardouin di Gallese, da cui ebbe tre figli. Le sue opere più famose sono: Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi, Maia, Elettra, Alcyone e Merope, il piacere, l’ innocente, il trionfo per la morte, Novelle della Pescara, La figlia di Iorio, Francesca da Rimini, La fiaccola sotto il moggio e il notturno. Le sue opere si inseriscono in estetismo (la vita è un’ opera d’ arte) e individualismo (affermazione di se al di sopra di ogni regola morale). D’ Annunzio e le opere «l’innocente» e «Novelle della Pescara». Negli anni dell'avvento del Fascismo, nutrendo una certa diffidenza verso Mussolini e il suo partito, si ritira, celebrato come eroe nazionale, presso il paese di Gardone, sul lago di Garda. Alla fine della guerra, conduce una violenta battaglia per l'annessione all'Italia dell'Istria e della Dalmazia. Nel 1919 marcia su Fiume e occupa la città, instaurandovi una singolare repubblica, la Reggenza italiana del Carnaro, che il governo di Giolitti farà cadere nel 1920. Prima di morire l’ autore donò la sua villa allo Stato come casa-museo. L’autore MORI’ A GARDONE RIVIERA (in provincia di Brescia) NEL 1938. Un manichino di Carrà chiamato «l’ idolo ermafrodito» e le muse inquietanti di de Chirico. LA PITTURA METAFISICA Il termine «METAFISICO», applicato per la prima volta alla pittura da Giorgio De Chirico, comprende tutto ciò che va al di là della realtà e che svela misteri negli oggetti e nei luoghi del quotidiano. I suoi principali esponenti sono Giorgio De Chirico, Carlo Carrà e Giorgio Morandi che nelle loro opere dipingono gli oggetti (inquietanti) come in sogno. Fu una delle principali avanguardie del Novecento e non era destinata a vivere a lungo; il suo momento eroico termina attorno al 1920, quando gli esponenti principali imboccano altre strade, evolvendo il proprio stile, come è naturale. I quadri Metafisici ricordano palcoscenici, in cui lo sfondo sottolinea il silenzio e l'immobilità dell'aria. I quadri raffigurano elementi combinati in maniera assurda, senza un nesso logico. Colori caldi fermi, luce bassa, ombre lunghe e definite, castello estense che richiama al grande passato della città, mentre le ciminiere, al suo presente. Città deserta, ciminiere non fumano, tutto statico, sospeso e immobilizzato, non possono abitare uomini, esseri viventi ma i manichini che hanno corpi di statue classiche. Piazza d'Italia E Giorgio de Chirico GIORGIO DE CHIRICO NACQUE NEL 1888 da genitori italiani; Studiò a Monaco di Bavera dove venne a contatto con la cultura tedesca. Successivamente si trasferì a Parigi ma non entrò a far parte del movimento del Cubismo. All’ospedale militare di Ferrara incontrò Carrà ed insieme elaborarono la teoria della pittura metafisica. E’ in questo periodo che i manichini cominciano ad apparire nelle opere. ombre lunghe, colore caldo, prospettive e portici che suscitano una grande impressione metafisica, la solitudine, due piccole figure umane treno a vapore, statua centro. Nel 1924 torna a Parigi dove frequenta il gruppo dei Surrealisti. MORI’ NEL 1978 all’età di 90 anni. CARLO CARRA’ Carlo Carrà NACQUE NEL 1881. Nel 1899, a Parigi, lavora come decoratore all’ Esposizione Universale dove accosta a la pittura impressionista e postimpressionista. Nel 1904 partecipa ai funerali dell'anarchico Galli, rimasto ucciso durante uno sciopero generale: fissa la scena in un disegno da cui trarrà il capolavoro del 1911. Con Boccioni, Severini, Balla e Russolo, creò il 'Manifesto dei pittori futuristi'. MORI’ NEL 1966. La musa metafisica: giocatrice tennis con testa senza organi, cassetta con carta geografica con bersaglio, prisma colorato e dipinto paesaggio urbano GIORGIO MORANDI NACQUE NEL 1890 e fu il primo di cinque figli dei quali uno morì a soli 11 anni (Giuseppe). Il giovane s'iscrisse all'Accademia di Belle Arti, frequentando il corso preparatorio e quello speciale di figura. Prima di diventare pittore insegna disegno nelle scuole elementari. L'artista è vicino anche al gruppo degli intellettuali de “Il Selvaggio”, rivista fondata nel 1924; con loro si presenta alla Prima Esposizione Internazionale dell'Incisione Moderna che si tenne a Firenze. Dopo i primi anni in cui dipinge forme concrete, Morandi dipingerà le stesse cose per tutta la vita: bottiglie e recipienti vuoti, pochi fiori e qualche paesaggio. Le sue composizioni hanno un colore tonale, senza riflessi e bagliori, polverose ed opache, l’opposto del futurismo. Vietava alle sorelle, con cui ha vissuto tutta la vita, di spolverare i suoi oggetti da riprodurre sulla tela, perché dovevano mostrare lo scorrere del tempo, così come i fiori sono sempre secchi. Giorgio Morandi e la grande natura morta metafisica del 1918. THE UNITED STATES La cartina politica degli Stati Uniti The United States of America consists of a federation of 50 states with Alaska on northwest of Canada, and Hawaii in the Pacific Ocean. Because of its size it has 4different time zones, excluding Alaska and the Hawaii. The landscape of the USA is varied: there are forests, deserts, mountains and plains. The three main mountain ranges are the Pacific Range, the Rocky Mountains and the Appalachian Mountains. The highest peak in Mt. McKinley in Alaska. The USA’ s longest rivers are the Mississippi and the Missouri rivers. The United States is also rich in lakes which are along the Canadian border and are called the Great Lakes. They are Lake Superior, Lake Michigan, Lake Huron, Lake Ontario and Lake Erie. The USA is often called «The Melting Pot of the World» because there are 250 million Americans of different races and origins. There are a lot of religions practised in the United States and the major languages are American English and Spanish. La statua della libertà con la bandiera americana e l’ astronauta Neil Amstrong The Stars and Stripes The first American flag was made in 1776. It had 13 red and white stripes and 13 white stars on a blue background. Each stars and stripe represented one of the 13 states. The Congress decided that the flag should have 13 stripes to represent each of the original members of the USA, and each time a new state joined the union, they would add a new star. Today, the American flag has 50 stars, one for each of the 50 states. Red symbolises bravery, white – liberty and blue – justice and loyalty In 1969, the astronaut Neil Armstrong put the American flag on the moon. The American people are very proud of their flag. Jacques Prévert, poète de l’amour et de Paris Poète d’ origine bretonne vécu a Paris, il a publié plusieurs recueils de poèmes, parmi lesquels Paroles (1947) et La Pluie et le Beau Temps (1955). Il a aussi travaillé pour le cinéma en écrivant le scénario pour des films de Jean Renoir. Prévert est surtout le poète des sentiments, de l’ amour Son style est apparemment simple et il utilise la langue de tous avec ironie et spontanéité Jacques Prévert et la Seine. Le Parc Montsouris Le Jardin Des milliers et des milliers d’ années Ne sauraient suffire Pour dire La petite seconde d’ éternité Où tu m’ as embrassé Où je t’ ai embrassée Un matin dans la lumière de l’ hiver Au Parc Montsouris à Paris À Paris Sur la Terre La Terre qui est un astre. Il Giardino Migliaia e migliaia d’ anni Non sono sufficienti Per dire I piccoli secondi d’ eternità Dove tu mi hai baciato Dove io ti ho baciato Una mattina alla luce dell’ inverno Al parco Montsouris a Parigi A Parigi Sulla Terra La Terra che è una stella. LA GERMANIA Foto: cartina fisica e idrografica della Germania. Si può dividere in 3 grandi regioni morfologiche: a nord il Bassopiano Germanico (pianeggiante), al centro la zona del Mittelgebirge (montuosa) e a sud i rilievi alpini (montuosa). I fiumi principali sono il Reno, l’ Elba, l’ Oder e il Danubio Le coste sono generalmente basse e frastagliate con profonde insenature che hanno facilitato il sorgere di porti come Amburgo e Lubecca Qui sotto: Il grafico della popolazione tedesca In basso a sinistra: ragazze di nazionalità diverse davanti alla bandiera tedesca. Gli abitanti sono circa 83 milioni tra cui oltre 7 milioni di immigrati (densità pari a 230 ab./kmq). Dalla fine degli anni 90 assistiamo a un saldo naturale negativo e all’invecchiamento della popolazione. Il livello di istruzione è molto alto e i servizi sono efficienti. La religione più diffusa è il Protestantesimo e la lingua più parlata è il tedesco, ma esistono anche vari dialetti locali. La cartina politica della Germania, la roccia di Loreley, un dipinto che la raffigura e Francoforte sul Meno. Le città più importanti da nord a sud sono: Berlino, Amburgo, Colonia (cattedrale gotica), Lipsia (bombardata nella Seconda Guerra Mondiale ma ricostruita), Dresda (centro culturale e industriale), Monaco (industriale in sviluppo), Stoccarda e Friburgo. Francoforte sul Meno. E’ il principale centro finanziario e commerciale tedesco. Dopo Londra e Parigi ha l’aeroporto più grande d’ Europa. Nel settore primario si coltivano cereali, patate, barbabietola da zucchero e luppolo. Importante è l’allevamento suino e bovino e la pesca. Le industrie più sviluppate sono: siderurgica, metalmeccanica, ottica, elettronica e cantieristica. Nel terziario i trasporti, le assicurazioni e le banche (con la BCE). Nelle foto: il luppolo, un cantiere navale e la BCE L’ AUSTRIA La cartina fisica dell’ Austria fisica e il Danubio. Il territorio è per oltre il 70% montuoso. La vetta più alta è il Grossglockner. Rilievi importanti sono anche le Prealpi Salisburghesi e quelle Austriache. I fiumi più importanti sono il Danubio, l’Inn e la Morava. Importante il bacino lacustre di Neusiedl (ricco di canneti). Il clima è continentale nelle aree pianeggianti e alpino sulle montagne. La fauna è costituita da marmotte, camosci, stambecchi, aquile e aironi; è presente il fenomeno delle piogge acide. La popolazione austriaca è costituita da circa 8.300.000 abitanti (densità 99 ab./kmq). Sono presenti minoranze Ungheresi, Croate, Slovene, Ceche e Slovacche Il 67% di essa vive nei centri urbani ed è costituita per il 10% di immigrati. La religione più diffusa è quella cristiana cattolica mentre la lingua più parlata è quella tedesca. Il tasso di incremento demografico è vicino allo zero. Le città più importanti sono: Vienna (che per secoli è stata la città più importante d’ Europa in quanto capitale dell’Impero Asburgico. Al giorno d’oggi sono più di 8 milioni all’anno i turisti che vanno a visitarla), Graz (sede di importanti industrie metalmeccaniche), Linz (attivo porto fluviale e polo industriale), Salisburgo (dove nacque Mozart nel 1756) e Klagenfurt (centro commerciale e industriale). Nelle foto una ragazza austriaca vestita con il costume tipico del Paese, il castello di Schonbrunn, il porto e il castello di Linz Nell’economia austriaca il settore primario occupa un peso rilevante con la coltivazione di barbabietole da zucchero, patate, uva, frutta e cereali (grano, mais, avena, segale), con l’allevamento di suini e bovini, con il legname fornito dai boschi che sono molto estesi e con le risorse minerarie (ferro, magnesite, grafite, tungsteno, zinco, petrolio e gas naturale) Nelle foto: uva, mucche, bottega di un artigiano che produce e ripara pianoforti, industria automobilistica, un turista sulle montagne in bici e una funivia Nel settore terziario è importante il turismo. Intensa è la navigazione fluviale grazie alle vie di comunicazione di cui l’ Austria è molto ricca. Il settore secondario si basa sulle industrie siderurgiche, chimiche, tessili, alimentari, dei motori e degli ingranaggi (90% delle esportazioni), sull’artigianato con la lavorazione del ferro battuto, del cuoio, delle porcellane, delle ceramiche e - di rilevante importanza - degli strumenti musicali; in particolare i pianoforti. LA BIOMASSA Un impianto a biomassa: I suoi componenti sono la biomassa che lo alimenta, il forno di combustione che la brucia, la caldaia, il camino per espellere i fumi della combustione, la turbina a vapore che gira con la forza del vapore, il generatore che genera energia con il rotare della turbina e il trasformatore che trasforma l’energia cinetica in elettrica Per biomassa si intende tutto ciò che deriva direttamente o indirettamente dalla fotosintesi clorofilliana perché grazie ad essa i vegetali sono in grado di convertire l’energia radiante in energia chimica e di accumularla sotto forma di molecole complesse, con un elevato contenuto energetico. L'energia delle biomasse è un'energia pulita, che non contribuisce all’effetto serra, poiché rilascia solo una piccola quantità di anidride carbonica. La maggior parte delle biomasse è di origine vegetale; solo il 10% circa è di origine animale. Pellet e una stufa che funziona con questo combustibile Le biomasse legnose utilizzate per la produzione di riscaldamento: 1. Il pellet Il pellet rappresenta una valida alternativa alle tradizionali fonti energetiche per il riscaldamento ed è il materiale più adatto per essere utilizzato negli impianti a caricamento automatico La sua produzione permette inoltre di utilizzare i prodotti di scarto delle segherie. Il pellet è fatto di minuscoli cilindretti ricavati da segatura pressata con un diametro di 6 mm e una lunghezza che può arrivare fino a 5 cm. Durante il suo processo di lavorazione si genera un’ elevato calore che favorisce l’effetto legante della lignina (sostanza naturale presente nel legno), la quale garantisce il mantenimento della forma dei pellet. VANTAGGI E SVANTAGGI: Presenta un'elevata densità e un basso livello di umidità, di conseguenza, un potere calorifico notevolmente superiore al legno in ciocchi. L'elevata densità e la forma in piccoli cilindretti, inoltre, permettono al pellet di comportarsi in modo simile ad un liquido, agevolandone notevolmente il trasporto e lo stoccaggio. E’ il materiale più adatto per essere utilizzato negli impianti a caricamento automatico. Brichetti di ogni forma 2. I brichetti I brichetti hanno un diametro pari a 8 cm e una lunghezza di 28 cm e sono formati sempre da segatura e trucioli. Nel suo processo di produzione può essere aggiunto dal 40 al 50% circa di legno duro (es. faggio) raggiungendo così un potere calorifico ancora maggiore. Il materiale di cui sono fatti deve essere privo di sostanze tossiche quali colle, vernici o scarti derivanti dalla lavorazione industriale del legno. Sono un combustibile ecologico prodotto a partire da segatura di puro legno vergine; sono spesso utilizzati nei forni di pizzerie e panifici ma anche nelle più moderne caldaie, sia domestiche che industriali. VANTAGGI/SVANTAGGI: Possono essere utilizzati anche negli impianti automatici e presentano un'alta resa energetica. Tra gli svantaggi si segnala la difficoltà ad ottenere garanzie sulle origini del prodotto e il costo più elevato rispetto agli altri combustibili di derivazione legnosa. Cippato: un impianto che funziona con questo combustibile e la sua produzione. 3. Il cippato Chiamato anche chips o patatine di legno, il cippato è prodotto da scaglie di legno con dimensioni di alcuni centimetri e può essere prodotto in casa acquistando una cippatrice e alimentandola con gli scarti del legno puro. Costituisce il combustibile alternativo al pellet e alla legna. Non sono tante le tipologie di sistema di riscaldamento che sono alimentate con questo combustibile, ma si fanno sempre più spazio le caldaie a cippato a uso domestico. In Italia il cippato è utilizzato come combustibile per gli impianti e le centrali termiche di riscaldamento. VANTAGGI E SVANTAGGI: Presenta una resa energetica molto alta e può essere realizzato sfruttando anche gli scarti del bosco (rami e foglie secche). Tra gli svantaggi vi è la necessità di un ampio spazio coperto per l'essiccazione e la scarsa diffusione sul territorio italiano di impianti per la cippatura. LA LEGGENDA DEL PIAVE Fu scritta negli ultimi giorni di guerra e divenne famosa soprattutto negli anni successivi al conflitto. Nonostante il grande successo, l’autore napoletano Giovanni Ermete Gaeta non ci guadagnò quasi nulla. Gaeta nacque nel 1884 e cominciò a lavorare come garzone nella bottega di famiglia. Gaeta era appassionato di musica e di poesia e cominciò a suonare il mandolino. Successivamente iniziò a scrivere articoli su un giornale firmandosi “Hermes”. Negli anni successiva lavorò per un altro giornale firmandosi con lo pseudonimo che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita: E. A. Mario. All’inizio della guerra, ottenne di prestare servizio nella posta militare. Il manoscritto originale della “Leggenda del Piave”, conservato nel Museo storico della comunicazione di Roma In quei giorni e gli vennero “dal cuore”, come raccontò lui stesso, le tre strofe: «Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio / dei primi fanti il 24 maggio». Il fiume Piave IL CALCIO Il Calcio è uno sport di squadra che si gioca con un pallone di cuoio di forma sferica su un terreno di forma rettangolare, diviso in due da una linea bianca parallela. Su questa linea è segnato il centro, dal quale si inizia il gioco e lo si riprende a ogni goal. L'obiettivo del gioco è far sì che il pallone venga calciato nella porta avversaria (goal). Scarpe da calcio e particolare di un giocatore che controlla il pallone REGOLAMENTO: Una partita si svolge in due tempi di 45 minuti ciascuno, con una pausa di 15. Viene segnato un goal quando la palla varca la linea bianca delimitata dai pali della porta della squadra avversaria. Risulta vincitrice la squadra che, alla fine dei 90 minuti, realizza più reti; in caso di parità sono previsti due tempi supplementari da 15 minuti e, se ancora nessuna delle due squadre è riuscita a prevalere, la vittoria viene assegnata dopo una serie di calci di rigore. L’ ARBITRO: Gli incontri sono diretti da un arbitro, le cui decisioni sull'applicazione delle regole di gioco sono inappellabili e che si avvale della collaborazione di due guardalinee e di un assistente a bordo campo. Nella foto i cartellini, il fischietto e la divisa dell’ arbitro e le bandierine dei due guardalinee. RUOLI: Il calcio è giocato da due squadre di 11 giocatori ciascuna, impiegati in diversi ruoli: il portiere, il solo cui sia consentito toccare il pallone con le mani solo nella propria area; i difensori, i centrocampisti e gli attaccanti: il portiere e i terzini, hanno compiti difensivi; ai centrocampisti aspetta il gioco nel centro del campo; gli attaccanti agiscono principalmente in funzione offensiva. Nella foto la disposizione in campo di una squadra con modulo 4-3-3.