STORIA: Prima guerra mondiale
SCIENZE: Invenzione mas, aereo e carro armato
LETTERATURA: Gabriele D’Annunzio
GEOGRAFIA: Germania e Austria
Argomento centrale: la
Prima guerra mondiale
ARTE E IMMAGINE: Pittura Metafisica:
De Chirico, Carrà e Morandi
INGLESE: The USA and the American flag
FRANCESE: Jaques Prévert et Le Jardin
TECNOLOGIA: Biomassa:
pellet, brichetti e cippato
MUSICA: La leggenda del Piave
SCIENZE MOTORIE: Calcio
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
In foto l’ assassinio a Sarajevo
dell’Arciduca Francesco Ferdinando e di
sua moglie e la prima pagina del giornale
«La Stampa» che annuncia la
dichiarazione di guerra alla Serbia da
parte dell’ Austria.
28 giugno 1914: uno studente di un’associazione terroristica serba uccide
l’arciduca Francesco Ferdinando, nipote dell’imperatore Francesco Giuseppe il
quale attribuisce la responsabilità dell’omicidio al governo della Serbia alla quale
decide di dichiarare guerra, appoggiato dal Kaiser Guglielmo II.
La Russia, per contrastare questo proposito, ordina la mobilitazione generale
ma questo provoca la reazione della Germania che a sua volta mobilita le sue
forze armate. A questo punto la Francia e la Gran Bretagna decidono di
scendere in campo a fianco della Russia: è il 5 agosto 1914.
L’ Europa è scossa da
un’ondata di patriottismo:
l’odio per il nemico e le
tensioni sociali spingono i
giovani all’azione. Tutti del
resto sono convinti che
questa sarà una guerralampo.
Nelle foto: Soldati in trincea e Vittorio Emanuele III
6 Agosto 1914: i tedeschi occupano il Belgio ed entrano nella
Francia: questo va contro a tutte le leggi internazionali perché
il Belgio si é dichiarato neutrale. Allora i francesi ingaggiano
una furiosa battaglia sul fiume Marna che costringe i tedeschi
a ripiegare. Questa battaglia trasforma la guerra-lampo in una
guerra di trincea che tutti iniziano a chiamare Grande Guerra.
Inizialmente l’ Italia si dichiara neutrale perché nell’Ottocento
aveva stretto la cosiddetta Triplice alleanza con l’Austria e la
Germania anche se logica vuole che combatta contro l’Austria
per strapparle Trento e Trieste.
In realtà la neutralità serve solo per avere il tempo di trattare in segreto una nuova alleanza
con la Francia e l’ Inghilterra.
Intanto in Parlamento scoppia la battaglia tra i neutralisti (cioè chi non vuole che l’Italia
entri in guerra) che costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione e gli
interventisti (cioè chi vuole l’entrata in guerra dell’ Italia) tra i quali vi è anche Mussolini.
24 Maggio 1915: quando la Francia e l’ Inghilterra promettono che - in caso di vittoria - l’Italia
otterrebbe Trento, Trieste, il Sud Tirolo, l’ Istria, la Dalmazia, parte delle colonie tedesche e il
protettorato dell’ Albania, il Parlamento, d’accordo con il re Vittorio Emanuele III, dichiara
guerra all’ Austria.
Nelle foto: il ruolo delle donne durante
la Grande Guerra e lo zar Nicola II
Subito si comincia ad organizzare la produzione bellica: il numero degli stabilimenti
industriali continua a crescere e la manodopera viene sottoposta ad un ferreo regime
di tipo militare. I contadini furono arruolati e gli operai - compresi anche i bambini e
le donne – vengono militarizzati con orari insostenibili, salari bassissimi e senza cibo.
Il generale Luigi Cadorna schiera il grosso delle truppe sul fiume Isonzo e
sull’altopiano del Carso dove si svolge una guerra di trincea che causa molti morti.
24 Ottobre -12 Novembre 1917: le truppe vengono travolte dall’esercito austrotedesco a Caporetto mettendo in fuga molti soldati. Gli ufficiali riescono a reagire
fermando i soldati in fuga sulla linea del fiume Piave. Il generale Cadorna viene
sostituito dal generale Armando Diaz che risolleva il morale dell’ esercito.
Alcune nazioni impaurite prendono le armi solo per difendersi; altre, arroganti, che
approfittano dell’occasione per invadere il territorio dei loro vicini e così via. Per questi motivi si
gettano nel conflitto anche la Romania, la Bulgaria, la Turchia e contro la Turchia le tribù arabe
che fanno parte del suo impero. Le potenze imperialiste allora mobilitano le loro colonie: il
Canada, l’ Australia ed altri Paesi indiani e africani. Per questi motivi la Grande Guerra diventa
Guerra Mondiale
Nel 1917 la Russia esce dal conflitto a causa di una grande rivoluzione. Alla fine dello stesso
anno lo Zar Nicola II viene destituzione e arrestato.
La prima pagina del «Giornale
di Sicilia» che annuncia che la
guerra in Italia è finita.
Nello stesso anno 1917 il presidente degli Stati Uniti Thomas W. Wilson dichiara guerra
alla Germania. Gennaio 1918: le truppe americane sbarcano in Europa.
L’entrata in guerra degli Stati Uniti è motivata da due considerazioni:
Una di tipo patriottico perché fin dall’ inizio della guerra i sottomarini tedeschi
avevano affondato i convogli inglesi che portavano rifornimenti all’America e diversi
bastimenti civili statunitensi;
L’altra di tipo economico per la necessità di ripristinare al più presto la libera
circolazione delle merci tra America ed Europa.
Americani, Inglesi e Francesi attaccano i
Tedeschi e li costringono a sgombrare la
Francia e il Belgio. Intanto il generale
Diaz sferra un’offensiva che finisce con la
disfatta dell’Austria a Vittorio Veneto.
4 Novembre 1918: l’ Austria firma l’armistizio con l’Italia. Si
arrende anche il Kaiser. Viene proclamata una repubblica che,
dalla città dove nasce, prende il nome di Repubblica di Weimar.
11 Novembre 1918: la Germania firma la resa. Intanto si arrende
anche la Turchia.
La cartina della battaglia di Vittorio Veneto
L’ INVENZIONE DEI MAS
Due mas fotografati da diverse angolazioni
MAS all’origine era sigla di motoscafo armato SVAN (Società
Veneziana Automobili Nautiche, il cantiere costruttore), poi
interpretata come sigla di motoscafo anti-sommergibile o
motoscafo armato silurante.
La sigla MAS seguita da un numero fu assegnata a tutti i
motoscafi armati costruiti per la Regia Marina,
indipendentemente dal loro utilizzo (siluranti, posamine,
cannonieri, antisommergibili, ecc.).Il termine motoscafo venne
utilizzato attorno al 1925.
I MAS furono costruiti durante la Prima guerra mondiale e
adoperati sia per la caccia ai sommergibili, sia come siluranti
contro le navi nemiche.
I MAS furono protagonisti di alcune tra le più audaci azioni
belliche attuate nel corso del conflitto: tra queste, nel 1918,
l’affondamento delle corazzate austriache Santo Stefano e Viribus
Unitis. Vi partecipò Gabriele D’ Annunzio, che, come personale
interpretazione della sigla mas, creò il motto audere semper
(«ricordati di osare sempre»).
L’ INVENZIONE DEI CARRI ARMATI
Il prototipo di carro armato di Frederic Simms
I cingoli esistevano sin dal 1770 (li dobbiamo all'inglese Richard
Edgeworth), ma alla fine dell'Ottocento venivano usati soltanto dalla
americana Holt Company per costruire trattori.
Nessuno aveva mai pensato di applicarli ad un'arma, anche se nella
Guerra di Crimea erano stati impiegati piccoli mezzi cingolati per potersi
muovere sul terreno fangoso.
Frederick Simms
Offerto all'esercito inglese, fu presto rifiutato: il Capo di Stato Maggiore lo descrisse
ironicamente come un “grazioso giocattolo meccanico”. Tuttavia, oggi questa
invenzione è considerata la prima macchina corazzata mai costruita.
Dobbiamo aspettare fino al 1899 per vedere la nascita del primo prototipo di ciò
che chiamiamo carro armato: fu inventato da Frederick Simms e il suo nome era
“Motor War Car”: in quanto ad armamento lasciava a desiderare e si muoveva su
normali ruote.
L’ INVENZIONE DELL’ AEREO
Il nome aeroplano indica un mezzo volante più pesante
dell'aria: sembra una banalità ma non lo è, perché una
mongolfiera, per esempio, si alza in volo proprio perché dentro
al pallone vi sono gas più leggeri dell'aria.
L'invenzione dell'aeroplano ha completamente cambiato il
sistema dei trasporti e ha reso il mondo, davvero, molto più
piccolo. Oggi bastano dieci o dodici ore anche per andare
dall'altra parte della Terra, un viaggio che poco più di un secolo
fa avrebbe richiesto diverse settimane in mare.
Il primo aereo
Il primo aeroplano nacque nel dicembre del 1903, quando i due fratelli statunitensi
Wright crearono il primo mezzo in grado di sollevarsi da terra e di volare in modo
controllato grazie a un motore. In realtà quel mezzo era un biplano, cioè aveva due
coppie di ali sovrapposte e non una sola come gli aerei moderni. Per decollare
utilizzava una rotaia simile a quella di un tram, e si faceva dare una 'spinta' da una
specie di catapulta. Anche così, però, riusciva a fare solo poche decine di metri
sollevandosi poco dal terreno. Nonostante questo, quel 17 dicembre fu il giorno in cui
per la prima volta un essere umano si alzava in volo su un mezzo meccanico
Nelle foto: I fratelli Wright e
il loro «aereo»
CIRCUITO ELETTRICO
COMPONENTI
GENERATORE: pila da 4,5 V
CONDUTTORE: filo di rame
UTILIZZATORI: lampadine
INTERRUTORE
FUNZIONAMENTO
Nella pila avviene una reazione chimica che trasferisce elettroni (carica negativa) dal
polo positivo al polo negativo. La d.d.p. (tensione) spinge gli elettroni nel circuito dal
polo negativo al polo positivo attraverso il filo di rame. Perché questo avvenga il
circuito deve essere chiuso: l’apertura e la chiusura del circuito avvengono tramite
l’interruttore. La corrente arriva così alle lampadine che quindi si accendono.
CARATTERISTICHE
E’ un collegamento in serie, quindi:
- la d.d.p. di ciascun utilizzatore si calcola dividendo la
tensione del generatore per il numero degli utilizzatori
d.d.p. = 4,5 : 2 = 2,25 V
- se uno degli utilizzatori non funziona (es. svito una
lampadina) il circuito si interrompe e smette di
funzionare anche l’altro utilizzatore.
OSSERVAZIONI
i = V/R
(R è la resistenza: all’aumentare di R diminuisce l’intensità)
R = r l/s
r = coefficiente di resistività (dipende dal materiale)
l = lunghezza (m)
s = sezione (mmq)
In questo circuito r e s rimangono costanti
Nel secondo utilizzatore aumenta l, quindi aumenta R e diminuisce i
GABRIELE D’ANNUNZIO
Nelle foto: D’ Annunzio e l’ opera
«Il Piacere»
NACQUE A PESCARA NEL 1863 e si iscrisse alla facoltà di lettere. A
causa dei debiti fuggì in Francia dove celebrò con l’ opera «laudi»
(Merope) la conquista coloniale italiana della Libia.
Ritornò in Italia e partecipò in prima persona alla Prima Guerra Mondiale e
dopo di essa si ritirò nella sua villa sul lago di Garda dove scrisse molte
opere.
Nel 1883 sposò la principessa Maria Hardouin di Gallese, da cui ebbe tre figli.
Le sue opere più famose sono: Laudi del cielo, del mare,
della terra e degli eroi, Maia, Elettra, Alcyone e Merope,
il piacere, l’ innocente, il trionfo per la morte, Novelle
della Pescara, La figlia di Iorio, Francesca da Rimini, La
fiaccola sotto il moggio e il notturno.
Le sue opere si inseriscono in estetismo (la vita è un’
opera d’ arte) e individualismo (affermazione di se al di
sopra di ogni regola morale).
D’ Annunzio e le opere «l’innocente» e
«Novelle della Pescara».
Negli anni dell'avvento del Fascismo,
nutrendo una certa diffidenza verso
Mussolini e il suo partito, si ritira, celebrato
come eroe nazionale, presso il paese di
Gardone, sul lago di Garda.
Alla fine della guerra, conduce una violenta
battaglia per l'annessione all'Italia dell'Istria e
della Dalmazia. Nel 1919 marcia su Fiume e
occupa la città, instaurandovi una singolare
repubblica, la Reggenza italiana del Carnaro, che
il governo di Giolitti farà cadere nel 1920.
Prima di morire l’ autore donò la sua villa allo
Stato come casa-museo.
L’autore MORI’ A GARDONE RIVIERA (in provincia
di Brescia) NEL 1938.
Un manichino di Carrà
chiamato «l’ idolo
ermafrodito» e le muse
inquietanti di de Chirico.
LA PITTURA METAFISICA
Il termine «METAFISICO», applicato per la prima volta alla pittura da Giorgio De Chirico,
comprende tutto ciò che va al di là della realtà e che svela misteri negli oggetti e nei luoghi
del quotidiano.
I suoi principali esponenti sono Giorgio De Chirico, Carlo Carrà e Giorgio Morandi che nelle
loro opere dipingono gli oggetti (inquietanti) come in sogno.
Fu una delle principali avanguardie del Novecento e non era
destinata a vivere a lungo; il suo momento eroico termina
attorno al 1920, quando gli esponenti principali imboccano altre
strade, evolvendo il proprio stile, come è naturale.
I quadri Metafisici ricordano palcoscenici, in cui lo sfondo
sottolinea il silenzio e l'immobilità dell'aria. I quadri raffigurano
elementi combinati in maniera assurda, senza un nesso logico.
Colori caldi fermi, luce bassa, ombre lunghe e definite, castello estense che
richiama al grande passato della città, mentre le ciminiere, al suo presente. Città
deserta, ciminiere non fumano, tutto statico, sospeso e immobilizzato, non possono
abitare uomini, esseri viventi ma i manichini che hanno corpi di statue classiche.
Piazza d'Italia E Giorgio de Chirico
GIORGIO DE CHIRICO
NACQUE NEL 1888 da genitori italiani; Studiò a Monaco di
Bavera dove venne a contatto con la cultura tedesca.
Successivamente si trasferì a Parigi ma non entrò a far parte
del movimento del Cubismo.
All’ospedale militare di Ferrara
incontrò Carrà ed insieme
elaborarono la teoria della pittura
metafisica. E’ in questo periodo
che i manichini cominciano ad
apparire nelle opere.
ombre lunghe, colore caldo,
prospettive e portici che suscitano
una grande impressione
metafisica, la solitudine, due
piccole figure umane treno a
vapore, statua centro.
Nel 1924 torna a Parigi dove
frequenta il gruppo dei
Surrealisti.
MORI’ NEL 1978 all’età di 90 anni.
CARLO CARRA’
Carlo Carrà
NACQUE NEL 1881.
Nel 1899, a Parigi, lavora come
decoratore all’ Esposizione Universale
dove accosta a la pittura impressionista
e postimpressionista.
Nel 1904 partecipa ai funerali
dell'anarchico Galli, rimasto ucciso
durante uno sciopero generale: fissa la
scena in un disegno da cui trarrà il
capolavoro del 1911.
Con Boccioni, Severini, Balla e
Russolo, creò il 'Manifesto dei
pittori futuristi'.
MORI’ NEL 1966.
La musa metafisica: giocatrice
tennis con testa senza organi,
cassetta con carta geografica
con bersaglio, prisma colorato e
dipinto paesaggio urbano
GIORGIO MORANDI
NACQUE NEL 1890 e fu il primo di cinque figli dei quali uno morì a soli 11 anni (Giuseppe).
Il giovane s'iscrisse all'Accademia di Belle Arti, frequentando il corso preparatorio e quello speciale di figura.
Prima di diventare pittore insegna disegno nelle
scuole elementari.
L'artista è vicino anche al gruppo degli intellettuali
de “Il Selvaggio”, rivista fondata nel 1924; con loro si
presenta alla Prima Esposizione Internazionale
dell'Incisione Moderna che si tenne a Firenze.
Dopo i primi anni in cui dipinge forme concrete, Morandi dipingerà le stesse cose
per tutta la vita: bottiglie e recipienti vuoti, pochi fiori e qualche paesaggio. Le sue
composizioni hanno un colore tonale, senza riflessi e bagliori, polverose ed opache,
l’opposto del futurismo. Vietava alle sorelle, con cui ha vissuto tutta la vita, di
spolverare i suoi oggetti da riprodurre sulla tela, perché dovevano mostrare lo
scorrere del tempo, così come i fiori sono sempre secchi.
Giorgio Morandi e la grande natura
morta metafisica del 1918.
THE UNITED STATES
La cartina politica degli Stati Uniti
The United States of America consists of a federation of
50 states with Alaska on northwest of Canada, and
Hawaii in the Pacific Ocean.
Because of its size it has 4different time zones, excluding
Alaska and the Hawaii.
The landscape of the USA is varied: there are forests, deserts,
mountains and plains. The three main mountain ranges are the
Pacific Range, the Rocky Mountains and the Appalachian Mountains.
The highest peak in Mt. McKinley in Alaska.
The USA’ s longest rivers are the Mississippi and the Missouri rivers. The United States is also rich in lakes which are along
the Canadian border and are called the Great Lakes. They are Lake Superior, Lake Michigan, Lake Huron, Lake Ontario and
Lake Erie.
The USA is often called «The Melting Pot of the World» because there are 250 million Americans of different races and
origins. There are a lot of religions practised in the United States and the major languages are American English and
Spanish.
La statua della libertà con la bandiera
americana e l’ astronauta Neil Amstrong
The Stars and Stripes
The first American flag was made in 1776. It had
13 red and white stripes and 13 white stars on a
blue background. Each stars and stripe
represented one of the 13 states.
The Congress decided that the flag should have 13
stripes to represent each of the original members
of the USA, and each time a new state joined the
union, they would add a new star.
Today, the American flag has 50 stars, one for each of the 50 states.
Red symbolises bravery, white – liberty and blue – justice and loyalty
In 1969, the astronaut Neil Armstrong put the American flag on the moon. The
American people are very proud of their flag.
Jacques Prévert, poète de l’amour et de Paris
Poète d’ origine bretonne vécu a Paris, il a publié plusieurs recueils de
poèmes, parmi lesquels Paroles (1947) et La Pluie et le Beau Temps (1955).
Il a aussi travaillé pour le cinéma en écrivant le scénario pour des
films de Jean Renoir.
Prévert est surtout le poète des sentiments, de l’ amour
Son style est apparemment simple et il utilise la langue de tous
avec ironie et spontanéité
Jacques Prévert et la Seine.
Le Parc Montsouris
Le Jardin
Des milliers et des milliers d’ années
Ne sauraient suffire
Pour dire
La petite seconde d’ éternité
Où tu m’ as embrassé
Où je t’ ai embrassée
Un matin dans la lumière de l’ hiver
Au Parc Montsouris à Paris
À Paris
Sur la Terre
La Terre qui est un astre.
Il Giardino
Migliaia e migliaia d’ anni
Non sono sufficienti
Per dire
I piccoli secondi d’ eternità
Dove tu mi hai baciato
Dove io ti ho baciato
Una mattina alla luce dell’ inverno
Al parco Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla Terra
La Terra che è una stella.
LA GERMANIA
Foto: cartina fisica e idrografica della Germania.
Si può dividere in 3 grandi
regioni morfologiche: a nord il
Bassopiano Germanico
(pianeggiante), al centro la
zona del Mittelgebirge
(montuosa) e a sud i rilievi
alpini (montuosa).
I fiumi principali sono il Reno,
l’ Elba, l’ Oder e il Danubio
Le coste sono generalmente
basse e frastagliate con
profonde insenature che hanno
facilitato il sorgere di porti
come Amburgo e Lubecca
Qui sotto: Il grafico della popolazione tedesca
In basso a sinistra: ragazze di nazionalità diverse davanti alla bandiera tedesca.
Gli abitanti sono circa 83 milioni tra cui
oltre 7 milioni di immigrati (densità pari a
230 ab./kmq).
Dalla fine degli anni 90 assistiamo a un
saldo naturale negativo e
all’invecchiamento della popolazione.
Il livello di istruzione è molto alto e i
servizi sono efficienti.
La religione più diffusa è il Protestantesimo e la lingua più parlata è il
tedesco, ma esistono anche vari dialetti locali.
La cartina politica della Germania, la roccia di
Loreley, un dipinto che la raffigura e Francoforte sul
Meno.
Le città più importanti da nord a sud sono: Berlino, Amburgo,
Colonia (cattedrale gotica), Lipsia (bombardata nella Seconda
Guerra Mondiale ma ricostruita), Dresda (centro culturale e
industriale), Monaco (industriale in sviluppo), Stoccarda e Friburgo.
Francoforte sul Meno. E’ il
principale centro finanziario e
commerciale tedesco. Dopo
Londra e Parigi ha l’aeroporto
più grande d’ Europa.
Nel settore primario si coltivano cereali, patate,
barbabietola da zucchero e luppolo. Importante è
l’allevamento suino e bovino e la pesca.
Le industrie più sviluppate sono: siderurgica, metalmeccanica,
ottica, elettronica e cantieristica.
Nel terziario i trasporti, le assicurazioni e le banche (con la BCE).
Nelle foto:
il luppolo,
un cantiere navale
e la BCE
L’ AUSTRIA
La cartina fisica dell’ Austria fisica e il Danubio.
Il territorio è per oltre il 70% montuoso. La vetta più alta è
il Grossglockner. Rilievi importanti sono anche le Prealpi
Salisburghesi e quelle Austriache.
I fiumi più importanti sono il Danubio, l’Inn e la Morava.
Importante il bacino lacustre di Neusiedl (ricco di canneti).
Il clima è continentale nelle aree pianeggianti e
alpino sulle montagne. La fauna è costituita da
marmotte, camosci, stambecchi, aquile e aironi; è
presente il fenomeno delle piogge acide.
La popolazione austriaca è costituita da circa 8.300.000 abitanti (densità 99
ab./kmq). Sono presenti minoranze Ungheresi, Croate, Slovene, Ceche e
Slovacche
Il 67% di essa vive nei centri urbani ed è costituita per il 10% di immigrati.
La religione più diffusa è quella cristiana cattolica mentre la lingua più parlata è
quella tedesca.
Il tasso di incremento demografico è vicino allo zero.
Le città più importanti sono:
Vienna (che per secoli è stata la
città più importante d’ Europa in
quanto capitale dell’Impero
Asburgico. Al giorno d’oggi sono
più di 8 milioni all’anno i turisti
che vanno a visitarla), Graz
(sede di importanti industrie
metalmeccaniche), Linz (attivo
porto fluviale e polo
industriale), Salisburgo (dove
nacque Mozart nel 1756) e
Klagenfurt (centro commerciale
e industriale).
Nelle foto una ragazza austriaca
vestita con il costume tipico del
Paese, il castello di Schonbrunn, il
porto e il castello di Linz
Nell’economia austriaca il settore primario occupa un peso
rilevante con la coltivazione di barbabietole da zucchero,
patate, uva, frutta e cereali (grano, mais, avena, segale), con
l’allevamento di suini e bovini, con il legname fornito dai boschi
che sono molto estesi e con le risorse minerarie (ferro,
magnesite, grafite, tungsteno, zinco, petrolio e gas naturale)
Nelle foto: uva, mucche, bottega di un artigiano che produce e ripara
pianoforti, industria automobilistica, un turista sulle montagne in bici e
una funivia
Nel settore terziario è importante il turismo. Intensa
è la navigazione fluviale grazie alle vie di
comunicazione di cui l’ Austria è molto ricca.
Il settore secondario si basa sulle industrie
siderurgiche, chimiche, tessili, alimentari, dei motori
e degli ingranaggi (90% delle esportazioni),
sull’artigianato con la lavorazione del ferro battuto,
del cuoio, delle porcellane, delle ceramiche e - di
rilevante importanza - degli strumenti musicali; in
particolare i pianoforti.
LA BIOMASSA
Un impianto a biomassa: I suoi componenti
sono la biomassa che lo alimenta, il forno di
combustione che la brucia, la caldaia, il
camino per espellere i fumi della
combustione, la turbina a vapore che gira
con la forza del vapore, il generatore che
genera energia con il rotare della turbina e il
trasformatore che trasforma l’energia
cinetica in elettrica
Per biomassa si intende tutto ciò che deriva direttamente o indirettamente dalla fotosintesi clorofilliana perché grazie
ad essa i vegetali sono in grado di convertire l’energia radiante in energia chimica e di accumularla sotto forma di
molecole complesse, con un elevato contenuto energetico.
L'energia delle biomasse è un'energia pulita, che non contribuisce all’effetto serra, poiché rilascia solo una piccola
quantità di anidride carbonica.
La maggior parte delle biomasse è di origine vegetale; solo il 10% circa è di origine animale.
Pellet e una stufa che funziona con
questo combustibile
Le biomasse legnose utilizzate per la produzione di riscaldamento:
1. Il pellet
Il pellet rappresenta una valida alternativa alle tradizionali fonti energetiche per il
riscaldamento ed è il materiale più adatto per essere utilizzato negli impianti a
caricamento automatico
La sua produzione permette inoltre di utilizzare i prodotti di scarto delle segherie.
Il pellet è fatto di minuscoli cilindretti ricavati da
segatura pressata con un diametro di 6 mm e una
lunghezza che può arrivare fino a 5 cm.
Durante il suo processo di lavorazione si genera
un’ elevato calore che favorisce l’effetto legante
della lignina (sostanza naturale presente nel
legno), la quale garantisce il mantenimento della
forma dei pellet.
VANTAGGI E SVANTAGGI: Presenta un'elevata densità e un basso livello di umidità, di conseguenza, un potere calorifico
notevolmente superiore al legno in ciocchi. L'elevata densità e la forma in piccoli cilindretti, inoltre, permettono al pellet
di comportarsi in modo simile ad un liquido, agevolandone notevolmente il trasporto e lo stoccaggio. E’ il materiale più
adatto per essere utilizzato negli impianti a caricamento automatico.
Brichetti di ogni forma
2. I brichetti
I brichetti hanno un diametro pari a 8 cm e una lunghezza di
28 cm e sono formati sempre da segatura e trucioli.
Nel suo processo di produzione può essere aggiunto dal 40 al
50% circa di legno duro (es. faggio) raggiungendo così un
potere calorifico ancora maggiore. Il materiale di cui sono
fatti deve essere privo di sostanze tossiche quali colle, vernici
o scarti derivanti dalla lavorazione industriale del legno.
Sono un combustibile ecologico prodotto a partire da
segatura di puro legno vergine; sono spesso utilizzati nei
forni di pizzerie e panifici ma anche nelle più moderne
caldaie, sia domestiche che industriali.
VANTAGGI/SVANTAGGI: Possono essere utilizzati anche
negli impianti automatici e presentano un'alta resa
energetica. Tra gli svantaggi si segnala la difficoltà ad
ottenere garanzie sulle origini del prodotto e il costo più
elevato rispetto agli altri combustibili di derivazione legnosa.
Cippato: un impianto che funziona con questo combustibile e la sua produzione.
3. Il cippato
Chiamato anche chips o patatine di legno, il cippato è
prodotto da scaglie di legno con dimensioni di alcuni
centimetri e può essere prodotto in casa acquistando
una cippatrice e alimentandola con gli scarti del legno
puro.
Costituisce il combustibile alternativo al pellet e alla legna. Non sono tante le tipologie
di sistema di riscaldamento che sono alimentate con questo combustibile, ma si fanno
sempre più spazio le caldaie a cippato a uso domestico.
In Italia il cippato è utilizzato come combustibile per gli impianti e le centrali termiche
di riscaldamento.
VANTAGGI E SVANTAGGI: Presenta una resa energetica molto alta e può essere
realizzato sfruttando anche gli scarti del bosco (rami e foglie secche). Tra gli svantaggi vi
è la necessità di un ampio spazio coperto per l'essiccazione e la scarsa diffusione sul
territorio italiano di impianti per la cippatura.
LA LEGGENDA DEL PIAVE
Fu scritta negli ultimi giorni di guerra e divenne famosa soprattutto negli anni successivi
al conflitto. Nonostante il grande successo, l’autore napoletano Giovanni Ermete Gaeta
non ci guadagnò quasi nulla.
Gaeta nacque nel 1884 e cominciò a lavorare come garzone nella bottega di famiglia.
Gaeta era appassionato di musica e di poesia e cominciò a suonare il mandolino.
Successivamente iniziò a scrivere articoli su un giornale firmandosi “Hermes”.
Negli anni successiva lavorò per un
altro giornale firmandosi con lo
pseudonimo che lo avrebbe
accompagnato per tutta la vita: E. A.
Mario. All’inizio della guerra, ottenne
di prestare servizio nella posta militare.
Il manoscritto originale della
“Leggenda del Piave”,
conservato nel Museo
storico della comunicazione
di Roma
In quei giorni e gli vennero “dal cuore”,
come raccontò lui stesso, le tre strofe:
«Il Piave mormorava calmo e placido al
passaggio / dei primi fanti il 24
maggio».
Il fiume Piave
IL CALCIO
Il Calcio è uno sport di squadra che si gioca con un
pallone di cuoio di forma sferica su un terreno di
forma rettangolare, diviso in due da una linea bianca
parallela. Su questa linea è segnato il centro, dal
quale si inizia il gioco e lo si riprende a ogni goal.
L'obiettivo del gioco è far sì che il pallone venga
calciato nella porta avversaria (goal).
Scarpe da calcio e particolare di un giocatore che controlla il pallone
REGOLAMENTO:
Una partita si svolge in due tempi di 45 minuti ciascuno, con
una pausa di 15. Viene segnato un goal quando la palla
varca la linea bianca delimitata dai pali della porta della
squadra avversaria. Risulta vincitrice la squadra che, alla
fine dei 90 minuti, realizza più reti; in caso di parità sono
previsti due tempi supplementari da 15 minuti e, se ancora
nessuna delle due squadre è riuscita a prevalere, la vittoria
viene assegnata dopo una serie di calci di rigore.
L’ ARBITRO:
Gli incontri sono diretti da un arbitro, le cui decisioni sull'applicazione delle regole
di gioco sono inappellabili e che si avvale della collaborazione di due guardalinee e
di un assistente a bordo campo.
Nella foto i cartellini, il fischietto e la divisa dell’ arbitro e
le bandierine dei due guardalinee.
RUOLI:
Il calcio è giocato da due squadre di 11 giocatori ciascuna, impiegati in diversi ruoli: il portiere, il solo cui sia consentito
toccare il pallone con le mani solo nella propria area; i difensori, i centrocampisti e gli attaccanti: il portiere e i terzini,
hanno compiti difensivi; ai centrocampisti aspetta il gioco nel centro del campo; gli attaccanti agiscono principalmente
in funzione offensiva. Nella foto la disposizione in campo di una squadra con modulo 4-3-3.