1 Salone della cultura Programma club e dance Inizio ore 21.30 Miti assoluti e nuove stelle dell’electro e della techno si alternano sul palco tra le scenografie di luci led multicolori degli spettacolari United Visual Artists: sinestesia del XXI secolo. n.b. sul sito www.dissonanze.it sono disponibili le bio in formato elettronico, i link ai siti degli artisti, e alcuni jpg. altro materiale si può richiedere a [email protected] Venerdì 19 SOUND Raffaele Costantino è dj, produttore, conduttore radiofonico e giornalista. Parallelamente alle esperienze in radio (con due emittenti come Radio Città Futura e Radio Centro Suono) ha portato avanti la continua ricerca di nuove frontiere del suono elettronico contemporaneo: il suo sound spazia dalle radici della tradizione afroamericana al nuovo hip hop sperimentale, tra evoluzioni ritmiche e destrutturazione sonora, e si declina in forme ogni volta nuove. La sua esperienza in consolle è iniziata alla Palma Club di Roma come dj resident delle serate Hertzz, e prosegue con Re:Life, uno dei più interessanti eventi della club culture italiana, e Kick it!, appuntamento mensile del Circolo Degli Artisti di Roma dedicato alle evoluzioni dell'hip hop. La sua incessante attività accanto ad ospiti della scena internazionale e la sua creatività come produttore (con Xcoast, progetto che cura in collaborazione con Dj Knuf) gli hanno permesso di essere riconosciuto come uno dei più versatili dj italiani. Non a caso, fa parte del team Redbull HomeGroove e del team Combo Cut. Attualmente è in studio per registrare il suo progetto solista "Freeform Kollektiv", in cui musica contemporanea ed jazz vengono destrutturati dall'elettronica. T.Raumschmiere L’anti-eroe Marco Haas ha esordito in band metal/punk e poi ha scelto il percorso solista: con l’alias T.Raumschmiere (ispirato dal racconto di William S. BorroughsThe Dreamcops) pubblica musica irriverente e spezzata, per la sua etichetta Shitkatapult e per la Kompact e la Hefty Records. La elctropunk confusionale di T.Raumschmiere unisce di tutto, dal rock all’hip-hop, in un unico suono volutamente illogico, assolutamente danzabile, e soprattutto post-apocalittico. Nel 2002 ha pubblicato quasi simultaneamente il brutale e sperimentale The Great Rock and Roll Swindle su Shitkatapult, e il ruvido e violento manifesto Anti per la Hefty. Nel 2003 è il momento dell’acclamato Radio Blackout della Novamute. E per la stessa etichetta nel 2005 è uscito Blitzkrieg Pop. Il suo live si preannuncia trascinante. Lory D Nel 1990, giovanissimo, arriva terzo ai campionati italiani D.M.C. Contemporaneamente si muove verso le sonorità elettroniche dell’acid, e poi dell’electro e della techno, che è tra i primi ad importare a Roma. Diventa uno dei dj di punta dei primi raves italiani, e poi uno dei primi producer della scena. Pubblica 12” di culto con diverse etichette, poi con l’album ‘Antisystem’ la sua musica arriva in tutto il mondo. Nel 1990 fonda la SNS, SOUND NEVER SEEN, la prima etichetta techno sperimentale italiana. Le sue migliori produzioni su vinile, oggi dischi rari e preziosi, nel 2003 vengono ristampate dalla Rephlex, insieme ad alcuni inediti, in un CD dal titolo ‘SNS’. Sono sue anche le colonne sonore di “Scarlet è viva” di Asia Argento e “Almost Blue” di Alex Infascelli. Nel frattempo i suoi dj/laptop set si confermano una continua, infinita, esplorazione dell’universo electro e techno. Audion/Matthew Dear Uno dei più stimati artisti techno americani, famoso per le sue sbalorditive performance dal vivo e i suoi complessi dj set. Il suo album d’esordio Leave Luck to Heaven, pubblicato nel 2003 dalla sua etichetta Ghostly International, è una fusione di pop e minimal techno. Ma MD è anche False (su Plus 8 e M-nus) e Jabberjaw (su Perlon), nonchè Audion, nome con cui mostra il suo lato più rumoroso e hard core: techno pesante in 4/4, più fisica e più psicologica, come nel LP dell’autunno 2005 Suckfish, pubblicato dalla Spectral Sound. Uno degli album più celebrati della scorsa stagione, uno dei live più attesi. DJ Koze Il tedesco Stefan Kozalla, aka DJ Koze, è stato campione DMC e musicista hip-hop, prima di diventare un producer di musica elettronica e pubblicare per la osannata etichetta KOMPACT. I suoi primi passi sono stati con il suo gruppo hip-hop Fischmob, con cui ha pubblicato diversi album di successo. Ma molto presto è emerso l’interesse per la sperimentazione con altre forme di musica elettronica, dalla ambient al breakbeat, ai sound collage di un’infinità di generi musicali. Fino a che non si è orientato verso una musica elettronica più profonda, che lo ha portato a produrre un disco come Adolf Noise, caratterizzato da un uso più astratto e inusuale dei samples e dei grooves, fusi in un mondo tutto nuovo, nato dall’incontro di stili musicali diversi. 1 2 Motor Quando Mr. No da Parigi e Bryan Black da Minneapolis si sono incontrati a Londra, hanno iniziato a comporre una musica divertente ma estrema e senza compromessi, che voleva deliberatamente rompere qualsiasi definizione musicale e barriera sonora. Una musica elettronica che segue un etica punk, stranamente melodica ma violenta e pulsante come una macchina... Con l’alias di “XLOVER” hanno pubblicato un album, ‘Pleasure & Romance’, per la scintillante Gigolo Records di DJ Hell. Poi, come Motor, hanno remixato pezzi di artisti della portata di Throbbing Gristle, Depeche Mode (il single ‘Precious’), Marylin Manson, e hanno collaborato con e prodotto per Felix Da Housecat, Princess Superstar e il dio del rock Giapponese Atsushi Sakurai. Il singolo ‘Sweatbox’, uscito nell’estate del 2005, è diventato un vero e proprio inno club, ed ha conquistato la classifica personale di tutti i più grandi dj, da Dave Clarke a Miss Kittin, da Sven Vath a Alter Ego. E l’ atteso album ‘Klunk’, in uscita ad Aprile 2006 per la Novamute, si spinge ancor più verso estremi inediti sulle piste da ballo, sia per potenza che per bellezza… Dave Clarke Dai suoi inizi come dj di hip-hop con influenze electro, ska e disco, Clarke (aka Directional Force, Graphite e Ortanique) è diventato uno dei nomi più anti-convenzionali, intransigenti e di maggior rilievo nella techno acid e hard core, avendo influenzato una intera generazione di dj a partire dai primi anni ’90 con la sua musica energetica e ipnotica, e i suoi intensi dj set. E’ stato ospite favorito delle leggendarie John Peel sessions, e oggi è uno dei più rinomati tra i dj, produttori, remixer, presentatori radiofonici (‘The technology’ è attualmente trasmessa in tutto il mondo) e studio designer techno del Regno Unito. I remix di Clarke hanno attratto artisti come i Chemical Brothers, i New Order, gli U2, i Depeche Mode, mentre la sua etichetta- Magnetic North- ha pubblicato i lavori di nomi come Christian Vogel e Adam X. Per la prima volta è nella line-up di un festival italiano, e per la prima volta sarà a Roma. LIGHTS UVA UVA è semplicemente l’acronimo di United Visual Artists, collettivo di artisti di luci e video e di designer con base nel Regno Unito. L’approccio degli UVA unisce tre discipline: art direction, production design, e ingegneria informatica, e integra questi elementi per creare in tempo reale esperienze avvolgenti e iperstimolanti. Usano tecnologie esistenti in modi nuovi e anticonvenzionali, e lavorano indifferentemente con LED, luci tradizionali e tecnologie di proiezione, che utilizzano come elementi per scolpire l’ambiente. Lavorano su una gamma di progetti diversificata e in espansione, divisi, senza contrasti, tra arene commerciali e speriementali: negli ultimi anni hanno collaborato con una vasta gamma di artisti e di istituzioni, tra cui Kylie Minogue, U2, Massive Attack, Colder, MTV, Onedotzero, Insitute of Contemporary Arts e il Victoria and Albert Museum di Londra...Arrivano a Dissonanze per la prima volta in un festival italiano, e saranno i loro incredibili disegni di luci ad assecondare ed esaltare i ritmi e i suoni prodotti da tutti gli artisti club di D6. www.uva.co.uk Sabato 20 SOUND Claudio de Tommasi De Tommasi è conduttore di numerosi programmi musicali televisivi e radiofonici, nonchè dj e produttore di elettronica. Come giornalista ha collaborato per anni con Videomusic, è stato responsabile di palinsesto per l'emittente internazionale The Box, autore di programmi dei canali satellitari Jimmy e Superchannel, ed è comparso come esperto di musica sulle reti Rai e Mediaset. Come dj predilige tutto quello che può nascere dai Kraftwerk e arrivare a Minilogue, Markus Guentner, James Holden, Mathias Aguayo, e la musica prodotta da etichette quali Kalk Pets, Liebe Detail, Audiomatique, Treibstoff, Ware, Wir e Border Community. Ha suonato nei principali club italiani ed europei, tra cui il "The End" di Londra, lo "Q" di Zurigo e il "RazzMatazz" di Barcellona… e dal 1999 è autore e conduttore del seguitissimo programma di musica elettronica "Microonde" su Radio Centro Suono, storica emittente dance di Roma. Sleeparchive Il tedesco Sleeparchive (aka Roger Semsroth) ha prodotto dei magnifici pezzi di musica elttronica, di un genere che può essere difficile da definire, ma che si trova da qualche parte tra la ambient e la minimal techno. Sicuramente la sua musica è danceable quanto evocativa: è techno ipnotica with noisy atmospheric bleep scapes… non è un caso che molte delle sue tracce appaiono su DE9/ Transitions, l’ultimo album di Richie Hawtin. Mathew Jonson Il prodigio musicale canadese Mathew Jonson è diventato nel giro di qualche stagione uno dei piu ricercati producer e dj dell’attuale panorama della musica elettronica… dopo aver studiato e suonato la musica classica, il jazz (con gli acclamati Modern Deep Left Quartet e con i Cobblestone Jazz) e la musica elettronica sin da giovane, prestando una particolare attenzione alle performance dal vivo e all’improvvisazione. Non è una sorpresa dunque che la sua musica sia un accattivante ed evocativo ibrido di stili diversi: il suo stile è un originale flusso di bassi e melodie sintetiche con influenze jazz, techno, house, drum ’n bass, fusion... Ha prodotto per etichette straordinarie, come Sub Static, Minus, Perlon, 2 3 Kompakt, Itiswhatitis, Arbutus, e recentemente su Wagon Repair, la sua nuova label. Alcuni dei brani che ha creato si sono rivelati tra i più influenti di questi anni, e si sono affermati nelle Top Ten di artisti come Gilles Peterson, Richie Hawtin, Tiga, Sven Vath e Laurent Garnier, e su riviste come URB, FACT, DJ, GO, Raveline, Trax, e Groove, per cui è stato il ‘Miglior Producer del 2004’. Negli utlimi mesi ha suonato senza sosta in giro per il mondo, e nel frattempo è apparso su decine di compilation, ha remixato tracce di artisti della portata dei Chemical Brothers, e ha collaborato con alcuni dei più grandi producer e dj, sempre in cerca di nuovi approcci alla musica elettronica. Ma le sue sonorità meditative sono quelle che meglio lo descrivono. Pigna People Pigna è l’etichetta del collettivo romano Finalfrontier, e i Pigna People sono esattamente Marco Passarani (aka Analog Fingerprints), Francesco de Bellis e Mario Pierro (aka Francisco e Raiders of the Lost Arp ma anche Mat 101 e Jolly Music). Con 6 tracce nuovissime, 6 classici selezionati da precedenti cataloghi Pigna e un CD bonus con un super Pigna medley che include più di 20 tracce, Let Em Talk, il loro album di recente pubblicazione rappresenta la definizione del suono costruita da questi dj/ producer di fama ormai mondiale: una combinazione unica di electro, techno old school, acid house, funk e disco italiana che vanta già pubblicazioni con le collaborazioni di artisti della portata di Miss Kittin, I-f, Ralph Lawson, DJ Hell, Ivan Smagghe, M.A.N.D.Y., e DJ T. Come direbbe il collettivo Pigna, è il momento di far parlare la musica... Joris Voorn ‘Il’ nuovo producer e dj di techno, breaks ed electro olandese… ha suonato il violino per più di otto anni, per poi darsi alla chitarra. Intorno al 1995 si è appassionato alla musica elettronica e nel 1997 ha iniziato a mettere i dischi, e a mixare deep techno e house. Presto, però, si è munito della groovebox MC-303 per sperimentare con le sonorità del sintetizzatore e con i drumloop. Le sue pubblicazioni (incluse quelle come Dark Science) su etichette come la Keynote, la Sound Architecture, la Line, la Wolfskull, la SINO, sono state dei successi immediati. I suoi dj set high energy hanno scosso il Tresor Club di Berlino, il festival Awakenings di Amsterdam, il Loft a Barcellona, il Movement Festival di Detroit, il Sonar di Barcellona, il Kozzmozz e I Love Techno in Belgio. Per la prima volta è sul palco di un festival in Italia, e per la prima volta è a Roma… Tony Rohr Originalmente il dj USA sQuints ha iniziato la sua carriera suonando musica techno in un club della sua università, aggiudicandosi presto la serata di punta. Ma ha poi preferito sperimentare la produzione di musica, volgendosi verso suoni e ritmi più atmosferici, ma sempre dance: le sonorità di Tony Rohr variano di volta in volta dalla techhouse alla noise funk alla chillout sperimentale. Ha pubblicato per Macintosh, Hidden Agenda, Weave, Genau, Remains, Tonewrecker, e Cocoon (Dead Chewy compare sulla compilation D), e non sembra voler rallentare. Mentre il suo tour di performance dal vivo procede senza sosta di città in città. Sven Vath Il dj e musicista tedesco è una delle forze trainanti della musica dance elettronica in Europa sin dalla fine degli anni ‘80. Come dj, i suoi leggendari e infiniti set sono noti a livello mondiale per le incredibili ascese e gli irraggiungibili apici... Come producer, i suoi album Accident in Paradise e The Harlekin, The Robot, & The Ballet Dancer sono punti di riferimento per ogni appassionato di house, techno, electro. Contact, che include Your Sweat, “è un ponte tra gli anni ‘80 e i giorni nostri” dice Vath. Nel frattempo, le sue etichette Harthouse e Cocoon hanno il merito di aver dato spazio ad artisti creativi e potenti, sottili e incisivi, come Speedy J, Legowelt, Anthony Rother, Ricardo Villalobos, Funkd’Void, Steve Bug, Zombie Nation. Il suo locale Cocoon di Francoforte e la serata Cocoon all’Amnesia di Ibiza sono tra gli spot più hot del mondo. Aspettatevi un’esperienza intensa! LIGHTS UVA UVA è semplicemente l’acronimo di United Visual Artists, collettivo di artisti di luci e video e di designer con base nel Regno Unito. L’approccio degli UVA unisce tre discipline: art direction, production design, e ingegneria informatica, e integra questi elementi per creare in tempo reale esperienze avvolgenti e iperstimolanti. Usano tecnologie esistenti in modi nuovi e anticonvenzionali, e lavorano indifferentemente con LED, luci tradizionali e tecnologie di proiezione, che utilizzano come elementi per scolpire l’ambiente. Lavorano su una gamma di progetti diversificata e in espansione, divisi, senza contrasti, tra arene commerciali e speriementali: negli ultimi anni hanno collaborato con una vasta gamma di artisti e di istituzioni, tra cui Kylie Minogue, U2, Massive Attack, Colder, MTV, Onedotzero, Insitute of Contemporary Arts e il Victoria and Albert Museum di Londra...Arrivano a Dissonanze per la prima volta in un festival italiano, e saranno i loro incredibili disegni di luci ad assecondare ed esaltare i ritmi e i suoni prodotti da tutti gli artisti club di D6. www.uva.co.uk 3