nov./dic. 2016 Fuori città Visita a Villa Verdi Focus Teatro Gli spettacoli in cartellone Salute Al via le vaccinazioni antinfluenzali E0021116 Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50 n. 203 VOLONTARI CERCASI... ...a Parma esistono sei Punti di Comunità, un progetto unico in Italia che rende i quartieri più solidali IL QUOTIDIANO ONLINE DELLA TUA CITTÀ WWW.PARMAREPORT.IT Hai delle inchieste da proporre? Sei un blogger o ti piace scrivere e vuoi collaborare? Contattaci! [email protected] Tel. 0521 25 18 48 Clicca mipiace sulla nostra Pagina Facebook (@parmareport) e seguici su Quando manca il coraggio di dire la verità SOMMARIO Q p. 4 Fare volontariato nei quartieri. A Parma, esistono sei Punti di Comunità, un progetto aperto a tutti per aiutare gli altri p. 8 Violenza contro le donne. Intervista a Samuela Frigeri, presidente del Centro Antiviolenza di Parma p. 12 Fuori città. Visita a Villa Verdi. Il 27, l’apertura straordinaria delle stanze private p. 14 Salute. Al via le vaccinazioni antinfluenzali p. 20 Focus Teatro. Gli appuntamenti dei prossimi mesi p. 28 In agenda. Dal cinema alla musica, gli spettacoli “scelti per voi” UN SINDACO PUÒ ESSERE BRILLANTE, UN PO’ STRAFOTTENTE, ANCHE SIMPATICO, MA SE DEGLI ERRORI, DEVE ABBASSARE LA TESTA E SCUSARSI n. 203 nov./dic. 2016 Fuori città Visita a Villa Sant’Agata Focus Teatro Gli spettacoli in cartellone Salute Arriva il vaccino antinfluenzale E0021116 SONO STATI COMMESSI Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50 uello che fa la differenza tra una persona di cui ti puoi fidare e di chi no è avere la certezza che chi hai davanti non sia abituato ad affrontare le difficoltà mentendo. È inutile illudersi, prima o poi si comporterà allo stesso modo anche con te. È per questo che un politico costruisce la propria credibilità affrontando pubblicamente le situazioni più scomode. È così che saprà farsi amare dai cittadini, che impareranno a fidarsi sempre di più di lui. Un sindaco può essere brillante, un po’ strafottente, anche simpatico, ma se arriva il momento in cui deve dire chiaramente ai cittadini che sono stati commessi degli errori, che ci sono delle indagini in corso o delle segnalazioni della Corte dei Conti sul proprio operato, deve comunicarlo senza esitazione e spiegare come intende rimediare o difendersi. Troppe volte, in questi mesi, abbiamo saputo dalla stampa o dall’opposizione vicende scomode e tenute maldestramente nascoste. Sicuramente in buona fede, probabilmente per timore di essere oggetto di attacchi politici che si ritiene pretestuosi, e forse anche perché è più piacevole e comodo cercare il consenso, piuttosto che abbassare la testa e doversi scusare. Un atteggiamento, questo, che ha portato Pizzarotti prima all’isolamento dal Movimento cinque stelle e poi alla sua progressiva fuoriuscita e che può costar caro a chi cerca una rielezione. 3 e d l’editoriale itoriale di SIMONE SIMONAZZI VOLONTARI CERCASI... ...a Parma esistono sei Punti di Comunità, un progetto unico in Italia che rende i quartieri più solidali n° 203 novembre/dicembre 2016 Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMA N° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230 Tel. 0521.251848 - Fax 0521.907857 - [email protected] Direttore responsabile Simone Simonazzi - [email protected] Art director Pietro Spagnulo - [email protected] Coordinamento editoriale Rosaria Frisina Grafica e impaginazione Davide Pescini Redazione Daniele Paterlini Collaboratori Eleonora Bellomi, Francesca Costi, Federica De Masi, Carlotta Ferrari, Fiorella Guerra, Cristina Sgobio Commerciale Lina Carollo Tiratura 10.000 copie Chiuso in tipografia il 7/11/2016 il mese/ dicembre 2016 2015 il mese novembre/dicembre 4 la.copertina a cura di Rosaria Frisina VOLONTARI NEL PROPRIO A Parma, esistono sei Punti di Comunità, luoghi dove offrire un po’ del proprio tempo per aiutare gli altri. Dal nido delle mamme al servizio che fa compagnia agli anziani soli, ecco come la società può diventare più solidale S ono presenti in sei quartieri della città, e hanno già fatto la differenza. Sono i Punti di Comunità, un progetto unico in Italia, coordinato da Forum Solidarietà, in sinergia con l’Ausl ed il Comune di Parma, con il contributo di Fondazione Cariparma. “Sono luoghi belli” come li definisce Forum, belli per lo spirito che li anima, che li porta ad essere oggi punti di riferimento solidale, piccoli osservatori dei disagi sociali e dei bisogni delle persone. «I Punti di Comunità sono un progetto nuovo, nato nel 2013 da una rete di 14 associazioni del territorio, un’esperienza unica, ma creata dal basso, dalle segnalazioni di bisogni che riguardavano inizialmente l’area sanitaria – spiega Simona Tedeschi coordinatrice del progetto dei Punti di Comunità (nella foto in alto a destra)-. Si tratta- il mese novembre/dicembre 2016 va di piccole esigenze, dalla puntura da fare all’anziano allo stick glicemico – continua -, nascono inizialmente con una identità sanitaria tanto che si chiamavano “ambulatori di quartiere” ma già nell’arco di un anno abbandonano questa strada per diventare Punti di Comunità con una funzione più sociale». Come si svolge l’attività dei volontari nei vari Punti? «È un progetto che varia in base ai quartieri e alle loro esigenze. In generale, i volontari continuano ad offrire servizi di sanità leggera, ad esempio la misurazione della pressione o di consegna dei farmaci a do- la.copertina O QUARTIERE micilio, ma la loro attività oggi è quella di accogliere, ascoltare le richieste e attivarsi in base alle esigenze, dall’assistenza nelle piccole pratiche burocratiche all’accompagnamento a fare la spesa. Si lavora partendo sempre da quello che già esiste nel quartiere, ma che spesso non si conosce. Il Punto di Comunità ha anche questa funzione di informare la gente sui servizi, fornendo numeri di telefono, insegnando così le persone ad essere autonome, o mediando per prenotarli nei casi in cui le persone lo chiedano. Un esempio è il trasporto solidale, in molti non vi accedono perché non lo conoscono». Quali sono le esperienze specifiche dei quartieri? «Il primo Punto ad aprire è stato quello di quartiere Pablo, in via Olivieri, in collaborazione con i volontari Auser. In quartiere Montanara, invece si è verificata quasi un’esperienza da incubatore, perché il punto di Comunità qui ha aperto dopo l’alluvione, quindi per dare continuità allo sportello attivato per i cittadini ma sviluppando poi questa energia solidale in progetti di natura diversa. In altre zone, si è partiti trovan- do una sede dove già erano presenti dei servizi, come è accaduto per il Punto al San Leonardo, che si è inserito inizialmente al Centro Servizi per anziani in via Ravenna, o per San Lazzaro che opera dentro la sede dell’Avis, collaborando anche per lo screening del colon retto. Cerchiamo di lavorare sempre con le realtà di quartiere, con volontari che vengono preparati, siamo già al quarto ciclo di formazione». C’è adesione? «Dal punto di vista dell’utenza, l’adesione c’è. Ma bisogna sempre considerare che il target al quale ci rivolgiamo sono le persone vulnerabili, che fanno fatica spesso a chiedere aiuto. Il mio appello, in questo senso, è di superare eventuali diffidenze, di affacciarsi ai Punti di Comunità. Sono luoghi aperti e accoglienti, pronti ad ascoltare le richieste e fare in modo di soddisfarle, i volontari a volte possono dare un aiuto direttamente, altre volte si attivano per sentire chi può dare risposte». Servono più volontari? «La ricerca è sempre aperta, senza limiti di età, ognuno può dare il suo contributo a suo modo ed in base al tempo che può offrire. Più siamo, più aiuto possiamo dare per migliorare la vivibilità sociale dei nostri quartieri, come piccole comunità solidali. È una bella esperienza, un po’ magica per chi entra nel progetto, perché c’è davvero molto spazio alla creatività, un elemento che regala molta soddisfazione a chi vuole darsi da fare». 5 LE SEDI DEI PUNTI DI COMUNITÀ QUARTIERE PABLO Si trova in via Olivieri 2/a, angolo via Ruggero. È aperto a tutti: martedì dalle 10 alle 12 (senza appuntamento), giovedì su appuntamento. Per esigenze diverse di orario, è possibile chiamare lo 0521.980926, tutti i giorni dalle 14.30 alle 17.30. Attività ulteriori (su appuntamento): consulenza per la ricerca attiva del lavoro (sabato); ambulatorio infermieristico adiacente con possibilità di trasporto. Contatti: [email protected] Il Punto di Comunità Pablo ha un gruppo pubblico su facebook QUARTIERE MONTANARA Il Punto si trova in via Carmignani 7A, nello stabile che ospita il Polo Sociale. È aperto il martedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18. Al Punto è attivo un servizio di counseling psicologico gratuito, il martedì dalle 14.30 alle 17.30 su appuntamento. Ogni giovedì, Tè del pomeriggio: tante proposte, occasioni di confronto con esperti sui temi più diversi e momenti di animazione. C’è anche il laboratorio di scrittura autobiografica e il giovedì, sempre su appuntamento, consulenza e accompagnamento per la figura dell’amministratore di sostegno. Contatti: 0521.218010 [email protected] Il Punto di Comunità Montanara è anche su facebook QUARTIERE SAN LEONARDO Attualmente si trova in via San Leonardo 47, all’interno del Laboratorio Famiglia. È aperto il sabato, dal 22 ottobre ogni due settimane, dalle 9 alle 12. Attività ulteriori: Consulenza fiscale (venerdì e sabato). In collaborazione con Laboratorio Famiglia S. Martino S. Leonardo, consulenza e accompagnamento per la ricerca attiva del lavoro. Contatti: 334.366 5082 [email protected] Il Punto di Comunità San Leonardo è su facebook. L’obiettivo è quello di aprire Punti di Comunità in tutti i quartieri cittadini? «Attualmente, con sei Punti sono coperti i poli sociali, ma sarebbe bello se tutti i quartieil mese novembre/dicembre 2016 6 la.copertina ri pian piano attivassero delle sedi. Così come sarebbe interessante aumentare la connessione con il mondo sanitario, tornando un po’ alle origini del progetto. Sono esperienze positive. Anche perché il lavoro dei volontari è molto ascoltato. Il progetto, patrocinato dal Comune e Ausl, prevede dei tavoli tecnici ai quali i referenti di ogni Punto partecipano portando delle proposte, facendo rilevare delle esigenze e recependo anche degli input sui quali lavorare. C’è uno scambio ed un dialogo alla pari che reputo molto positivo». Alcuni esempi di iniziative portate avanti in questi anni? «I Punti di Comunità sono sempre più attivi, organizzano diversi eventi ed iniziative. Ne cito solo alcune. Gli incontri di socializzazione per le donne straniere in quartiere Montanara ha avuto molto successo. Un’iniziativa nata per aiutare ad imparare la lingua italiana organizzando delle chiacchierate. Alcune hanno portato la famiglia, anche i mariti, alcuni di questi erano senza lavoro hanno compilato il cv e lo hanno trovato. Al Molinetto, il Punto di comuni- SERVIZI SOLIDALI GRATUITI CHE NON TUTTI CONOSCONO Fra le criticità che emergono dalle riflessioni dei volontari dei Punti di Comunità emerge la non conoscenza spesso dei servizi esistenti in città. Anche solo per raggiungere il Punto di Comunità, per chi ha difficoltà a muoversi ad esempio è possibile fruire di uno dei diversi servizi di trasporto solidale, messi in rete dal Progetto Memoria e Futuro. Mezzi di trasporto dedicati agli anziani autosufficienti della nostra città per un aiuto prezioso e, soprattutto, gratuito. Per aderire al servizio di trasporto è sempre necessario telefonare per prenotare, almeno il giorno precedente lo spostamento. Non sono taxi, infatti, ma importantissime opportunità per socializzare e uscire dall’isolamento. Ecco i numeri da tenere a portata di mano. Telefonia sociale. Attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20, Il Filo d’Argento Auser è il servizio di telefonia sociale dell’Auser impegnato a contrastare solitudine ed emarginazione degli anziani. Si va dal richiedere il trasporto protetto per visite e controlli medici al ricevere aiuto per piccoli interventi domiciliari. Per prenotare: 0521. 295006 dal lunedì al venerdì 9 - 12 e 15 – 18. Mobilità solidale. Esistono due servizi utili di mobilità solidale. Ser.Mo.Sol.è un servizio gratuito, di accompagnamento, di trasporto e di socializzazione che si rivolge a cittadini anziani residenti nel Comune di Parma, di età superiore ai 75 anni o con più di 50 anni con invalidità superiore ai 2/3 senza gravi limitazioni alla mobilità fisica. Attivo da lunedì a venerdì 9-12 e 15-18. Per prenotare: 0521.252843 da lunedì a venerdì 9.00 - 12.30. Mobilità solidale gratuita è garantita anche dal Centro Sociale anziani Tulipano. Attivo tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Per prenotare: 0521.944374, da lunedì a venerdì, dalle 15 alle 18. La spesa solidale. È un servizio gratuito di trasporto e accompagnamento con partenza dall’abitazione e ritorno, rivolto alle persone anziane che hanno qualche problema di mobilità. Per prenotare Comitato Anziani San Leonardo: 0521. 271305, tutti i giorni dalle 9.30 alle 11.30. tà ha dato avvio ad un servizio di supporto agli anziani. I volontari vanno a domicilio, fanno la spesa, si fermano per due chiacchiere. Un modo per combattere la solitudine. Fra le altre espierienze, il Nido delle mamme, uno spazio gestito da mamme per mamme, aperto a tutti. Un luogo dove ritrovarsi ma anche luogo di riflessione con VOLONTARI CERCASI I Punti di Comunità hanno bisogno dell’aiuto di tutti. Così continuano a chiamare all’appello chi ha voglia di mettersi in gioco e regalare un po’ del proprio tempo per benessere della collettività. Sono tanti i modi in cui ci si può attivare come volontari. Si può scegliere di essere presenti in uno dei sei Punti attivi (via Olivieri, via Ravenna, via Carmignani, via Passo di Badignana, vicolo Grossardi, via Argonne) per fare accoglienza, rispondere alle domande di chi passa, semplicemente …esserci. Un percorso che prevede una formazione adeguata, per non trovarsi impreparati di fronte alle richie- SuiteBarocco - foto Gregory Batardon il mese novembre/dicembre 2016 ste d’aiuto più diverse. Chi invece avesse voglia di mettere semplicemente a disposizione le proprie competenze, può ugualmente diventare volontario di un Punto di Comunità. Non importa quanto tempo si può regalare, anche i volontari “spot” sono ben accetti. Bastano anche due ore per fare compagnia a una persona anziana, portare fuori il cane di qualcuno che momentaneamente non riesce a farlo, aiutare un bambino nei compiti…Le strade sono tante, i Punti faranno anche questo: incrociare i bisogni degli abitanti con i saperi e le competenze di chi desidera mettersi in gioco. Per saperne di più: Simona Tedeschi 339. 6166 518 o [email protected] la.copertina 7 LE SEDI DEI PUNTI DI COMUNITÀ OLTRETORRENTE XXXXXXXXXXXXXXXXXX Sono sei i Punti attivi in città: via Olivieri, via Ravenna, via Carmignani, via Passo di Badignana, vicolo Grossardi, via Argonne. I Punti sono promossi da: Fidas, Va Pensiero, Auser, Avoprorit, Assistenza Pubblica – Parma, Comitato Difesa Malati Psichici, Lilt Parma, Per Ricominciare, CentoPerUno, Avis, Parrocchia Corpus Domini, Anteas Pso-Vit, Forum Cultura Parma, A.l.i.ce. Parma, Ancescao – C.S. San Leonardo, Croce Rossa Italiana. diversi incontri, da quello con l’ostetrica a quello con il pediatra. I Punti di Comunità non si sostituiscono ai Poli Sociali (ndr legati ai Servizi Sociali comunali) ma sono un supporto. Il volontariato ha anche più flessibilità, non è istituzionale e può fare cose che gli uffi- ci per legge magari non possono fare. Può essere anche solo il supporto nella compilazione di un modulo». Nelle immagini: momenti di iniziative dei vari Punti di Comunità nei quartieri. Nel box laterale, i volontari referenti per sede. Qui sotto, il gruppo storico di Quartiere Pablo, il primo ad aprire un Punto di Comunità Si trova in vicolo Grossardi 4/a, negli spazi del Laboratorio Famiglia in Oltretorrente. È aperto il giovedì dalle 10 alle 12. Attività ulteriori: accompagnamento nelle strutture socio-sanitarie con mediazione culturale. In collaborazione con Laboratorio Famiglia in Oltretorrente: Sportello di consulenza legale per Diritto di Famiglia e Diritto Civile (per appuntamento telefonare il mercoledì e giovedì, 16-17). Contatti: 0521.199 8669 [email protected] MOLINETTO Si trova in via Argonne 4, all’interno del Centro civico. E’ aperto il mercoledì dalle 16 alle 18. Il Punto di via Argonne nasce da un intreccio virtuoso, dopo un ricco percorso grazie al quale semplici cittadini, associazioni, enti, scuole, parrocchie, con Forum Solidarietà, Comune di Parma e Consorzio di Solidarietà Sociale, si sono seduti intorno al tavolo del progetto Accordi di Comunità per mettere il quartiere sotto la lente di ingrandimento, inquadrarne bisogni e risorse, e tracciare una strada possibile. In via Argonne c’è anche il Nido delle mamme, aperto a tutti, il mercoledì dalle 16 alle 18. Contatti: 327. 703 4978 - [email protected] Il Punto di Comunità Molinetto è su facebook. QUARTIERE SANsiLAZZARO è inserito inizialmente al Centro Servizi per anziani in via Ravenna, o per San Lazche opera dentrodella la sede Avis,ÈcolSi trova in via Passo dizaro Badignana 4, all’interno sededell’ di AVIS. aperto il martedì dalle 17laborando alle 19 e il giovedì alle 11.30. del colon anchedalle per9.30 lo screening Contatti: [email protected] - 3270552561 retto. Cerchiamo di lavorare sempre con le realtà di quartiere, con volontari che vengono preparati, siamo già al quarto ciclo di formazione». C’è adesione? «Dal punto di vista dell’utenza, l’adesione c’è. Ma bisogna sempre considerare che il il mese novembre/dicembre 2016 8 il Tema del Mese di FEDERICA DE MASI IFEMICIDI VANNO FERMATI Frigeri del Centro Antiviolenza: «Nel 2015, abbiamo accolto 282 donne. Il 2016 ha visto un aumento di richieste di aiuto, in particolare da ragazze ventenni». Fra i consigli: non sottovalutare mai i segnali di violenza A d oggi sono 8 le donne uccise e 4 i tentati femicidi in Emilia-Romagna. È l'ultimo dato divulgato dal Coordinamento dei centri antiviolenza della regione. Un dato che riguarda anche Parma, teatro di eventi drammatici, anche molto recenti, balzati all'onore della cronaca. Ci si interroga su come la cultura della prevenzione possa arginare questi avvenimenti che, come ricorda l'avv. Samuela Frigeri, Presidente dell'ACAVPR: «Sono solo la punta dell'iceberg, perché prima di arrivare al femicidio ci sono episodi di violenza che non devono essere ignorati». Il presidente del Centro Antiviolenza di Parma, che dal 1985 si occupa di dare ascolto a donne maltrattate, pone luce anche sui dati dell'ultima indagine nazionale Istat che evidenzia un ampio sommerso di violenze ma anche l'aumento di richieste d'aiuto. «Le campagne d'informazione sono fondamentali: le donne devono sapere che nei CAV saranno accolte, ascoltate e soprattutto credute». Le richieste d'aiuto sono aumentate? «Nel 2015 abbiamo accolto 282 donne. Quest'anno c'è stato un leggero aumento (ndr i dati 2016 saranno divulgati il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne). In questi ultimi anni, abbiamo assistito ad un abbassamento dell'età, con richieste d'aiuto da parte di ventenni. Inoltre, i percorsi sono diventati più lunghi: è sempre più difficile uscire dalle situazioni di violenza, soprattutto quando si va via da casa e non si ha un reddito». Quali sono le donne che si rivolgono a voi? «Non facciamo l'errore di pensare che esista un identikit di donna che accetta questo tipo di condotte o un solo un tipo di uomo che maltratterà. Tutte hanno storie e provenienza diverse. C'è una parte della popolazione che pensa di essere al riparo da queste situazioni di violenza perché appartiene ad un certo ceto sociale, ma non è così. Il maltrattamento può essere sottile e non necessariail mese novembre/dicembre 2016 Samuela Frigeri mente associato alla violenza fisica. Può essere psicologico, difficile da individuare, perché si ripete nel tempo e diventa quotidiano. La maggior parte delle violenze sono frutto di relazioni sentimentali durature. La familiarità con questi atteggiamenti violenti porta a pensare di saperli gestire senza rendersi conto quando diventi realmente grave». Il fenomeno della violenza sulle donne da dove arriva? il Tema del Mese IL 25 NOVEMBRE, IN PIAZZA SCENDONO ANCHE "I MASCHI CHE SI IMMISCHIANO" «Negli ultimi dieci anni, Parma ha registrato un tragico primato: è tra le "capitali" dei femminicidi. Nessuno di noi può e deve pensare di non sentirsi coinvolto in questo dramma, né può e deve pensare di non poter contribuire a cancellarlo. Soprattutto noi uomini». È con questa consapevolezza che nasce a Parma "Maschi che si immischiano", un gruppo di uomini che il 25 novembre, alla manifestazione per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, saranno al fianco del Centro Antiviolenza e delle donne di Parma. «E dobbiamo essere tantissimi», è l' appello lanciato dal gruppo promotore, "Il problema siamo noi", che ha attivato una vera e propria mobilitazione per arrivare numerosi all'appuntamento: venerdì 25 novembre alle 18 in piazza Garibaldi. Una data importante, istituita dalle Nazioni Unite in ricordo del brutale assassinio delle sorelle Mirabal, nel 1960, per il loro impegno rivoluzionario durante il regime di Rafael Leónidas Trujillo in Repubblica Dominicana. Mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono fermate da agenti del Servizio militare, massacrate e poi gettate con la loro auto in un precipizio per simulare un incidente. Info su www.facebook.com/ MaschiCheSiImmischiano mail maschichesiimmischiano@ gmail.com . 9 Come rivolgersi al Centro Antiviolenza Il Centro Antiviolenza è un’associazione di volontariato gestita da un gruppo di donne, fondata nel 1985. Al Centro può rivolgersi ogni donna che abbia subito o stia subendo violenza in qualsiasi forma essa venga attuata: fisica, psicologica, economica, sessuale. Alle donne è garantito il più assoluto anonimato. L’avv. Samuela Frigeri è l’attuale presidente (nella foto). Per info: Vicolo Grossardi, 8 Parma Telefono: 0521 238885 - [email protected] - www.facebook.com/AssociazioneCentroAntiviolenzaDiParma «Dalla cultura patriarcale e dalla sua visione della donna controllata dall'uomo, che deve ricoprire un certo ruolo e precise mansioni. Proprio quando la donna esce da questo stereotipo mette in crisi il compagno. In passato questi fenomeni erano accettati, poi il percorso di emancipazione femminile ha scardinato tale pensiero». Non è quindi un fenomeno giovane... «È importante sia data massima attenzione all'argomento, ma non si deve parlare di emergenza. La violenza delle donne non è un'emergenza. Se la si vive come tale ci saranno provvedimenti d'urgenza che non servono. Bisogna invece affrontare il problema in tutti gli aspetti della società, capendo qual è la base di questo pensiero. L'attenzione che i media danno al fenomeno lo fa apparire giovane ma i CAV si pongono il problema di come affrontare la violenza sulle donne fin dagli anni '70». INFORMARE AIUTA A PREVENIRE L'ultima indagine Istat sul tema “La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia”, che risale al 5 giugno 2015, stima fino a quasi 7 milioni le donne che nel mondo, nel corso della propria vita, hanno subito una forma di violenza fisica o sessuale. Dall'indagine però emergono anche segnali di miglioramento rispetto alla statistica precedente, riportando il calo delle violenze, passate dal 13,3% all'11,3%, rispetto ai 5 anni precedenti il 2006. Il dato positivo è legato ad una maggiore informazione, del lavoro sul campo, ma soprattutto di una maggiore capacità da parte delle donne di riconoscere il pericolo, combattere il fenomeno, tenendo conto anche di un clima sociale di maggiore condanna della violenza. Fonte www.istat.it Come si fa prevenzione? «Informando e lavorando con le generazioni future. Da anni facciamo attività nelle scuole, fra le ultime c'è il corso “Cultura della differenza e prevenzione della violenza” pensato per gli insegnanti di Parma, coloro che sono quotidianamente a contatto con i ragazzi, che devono riuscire a far pensare in modo diverso e sano la relazione tra uomo e donna». il mese novembre/dicembre 2016 10 economia&turismo di ROSARIA FRISINA ANCHE A PARMA È BOOM DI B&B E CASE VACANZA Cresce il turismo e, parallelamente, anche l’offerta di soggiorni extralberghieri. Incerti: «Abbiamo contato oltre 250 strutture, ben vengano quelle in regola. Servono controlli contro l’abusivismo» B asta digitare “Parma” sul sito di Airbnb www.airbnb.it (ndr il sito dei b&b e case vacanza) per capire come anche la nostra città stia cavalcando l’onda del mercato extralberghiero. Quel mondo degli affitti brevi, legati alla sharing economy, che negli ultimi anni si sta sempre più ampliando, sia in numeri sia in tipologie di proposte. Il boom di bed and breakfast, case vacanze, appartamenti turistici, affittacamere, ville...è un fenomeno che interessa tutta Italia, e non solo. E se, da un lato, fa pensare positivamente ad una crescita del turismo, dall’altro sta preoccupando diverse regioni e città che hanno già lanciato l’allarme abusivismo. In Liguria, è addirittura nata un’associazione ad hoc che tutela la gestione dell’ospitalità, in altre regioni ci si sta attrezzando per contenere quello che è stato definito un vero e proprio “far west” delle vacanze. Anche il Presidente di Federalberghi Provinciale di Parma, Emio Incerti, è intervenuto sull’argomento per evidenziare la gravità della situazione sul nostro territorio. Boom di strutture extralberghiere anche a Parma, un fenomeno che preoccupa? «Da un’indagine realizzata con il Centro Studi Ascom Parma, abbiamo contato oltre 250 strutture ricettive, tra ville, appartamenti, b&b…Un numero consistente, che desta allarme. Noi non siamo assolutamente contrari Qui sopra, turisti di fronte al Teatro Regio durante il Festival Verdi; nell’altra pagina, in alto, Emio Incerti, presidente di Federalberghi di Parma; in basso, l’immagine della mappa di ricerca del sito Airbnb digitando “Parma” alle nuove forme di ricettività, ben vengano. Vanno a coprire una fetta di mercato per quelle zone dove un albergo non reggerebbe, penso al nostro Appennino. Ma è importante che chi opera nel settore turistico sia in regola e segua le stesse regole». Come si configura l’abusivismo? «In diversi modi. Ad esempio, un b&b non può vendere le sue camere direttamente online, richiede, per sua natura, che sia un’attività DAGLI AFFITTACAMERE AGLI APPARTAMENTI AD USO TURISTICO, TANTE LE FORMULE DELL’OSPITALITÀ Le forme di ricettività extralberghiere sono diverse. La più conosciuta è il “bed and breakfast”, un attività di accoglienza non professionale condotta da chi offre un servizio di alloggio e prima colazione nella casa in cui abita. La Regione ne regolamenta l’attività sotto più aspetti: definisce il numero massimo di stanze e di posti letto e i requisiti igienicosanitari; stabilisce i periodi di apertura o i tetti di accoglienza nell’arco dell’anno. Esiste poi la formula dell’”affittacamere”, che può offrire ai suoi ospiti anche un pasto agli alloggiati, sempre che rispetti i requisiti igienico sanitari. In questi casi l’attività può essere definita: “Room & Breakfast”- quando oltre all’alloggio si offre la prima colazione; “Locan- il mese novembre/dicembre 2016 da”, quando un ristoratore svolge anche attività di affittacamere. La Regione stabilisce le norme sull’apertura, gli obblighi per la gestione e le caratteristiche e i requisiti minimi indispensabili per esercitare queste attività. Per poter aprire una struttura di questo tipo bisogna inviare una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al Comune in cui si trova. Bisogna poi comunicare alla Regione i dati sulla consistenza ricettiva e sul movimento dei clienti. Hanno prese piede anche gli “appartamenti ad uso turistico”. Questo tipo di contratto non può essere superiore a 6 mesi consecutivi. Gli immobili non possono essere più di 3 e non devono essere forniti servizi aggiuntivi, altrimenti l’attività si considera gestita in modo aziendale, entrando in un’altra tipologia: “Case e appartamenti per vacanze gestite in forma di impresa”. economia&turismo Un mancato introito di 50.000 euro Un’indagine di Federalberghi Parma, in collaborazione con il Centro Studi Ascom, ha fatto emergere che le strutture private che svolgono attività ricettiva solo in città sono 250. Un numero che incide sul mercato al pari di due grandi strutture alberghiere, assorbendo quindi flussi turistici del territorio e comportando un mancato introito di tassa di soggiorno stimato in oltre 50.000 €. Pur in un contesto, che vede flussi di arrivi e presenze in aumento negli ultimi anni, la forte presenza di un mercato ricettivo parallelo impedisce alle strutture alberghiere ed extra alberghiere ufficiali, di avere medie di occupazione camere soddisfacenti. La stessa indagine mette in luce come l’occupazione media dei posti letto, nelle strutture alberghiere del comune di Parma, sia scesa dal 41‰ del 2011 al 39‰% del 2015 . saltuaria non imprenditoriale o ancora che ci sia una persona fissa che risieda presso la struttura. Invece, succede spesso che vengano passati per b&b appartamenti che funzionano con la semplice consegna della chiave, alloggi che in realtà non sono abitati dal proprietario o che sono residenze fittizie, che invece di essere occasionali sono vere e proprie attività economiche». Cosa si può fare per arginare il fenomeno e aiutare chi invece opera in regola? «Per far emergere il sommerso, ci vogliono maggiori controlli da parte degli enti predisposti a farli, dal Comune alla Guardia di Finanza. Un albergo deve sempre rispondere a regole precise, dal materasso ignifugo agli arredi, dalla registrazione della presenza dell’ospite al regolare pagamento dell’iva fino all’addebito della tassa di soggiorno. È un’attività regolamentata e controllata. È giusto quindi che ci sia un’azione più forte da parte delle autorità sulle forme di abusivismo e che si provveda con una legislazione ad hoc in modo che tutte le imprese operino un regime paritario». Tutelare il sistema significa anche tutelare il turista, la “brand reputation” dell’offerta ricettiva della nostra città? «Sì, anche questo è importante. Che l’accoglienza, in tutte le sue forme, risponda correttamente a quanto il turista sta cercando. A maggior ragione, un albergo risponde a queste caratteristiche, offrendo uno standard di servizi trasparente». Si è appena concluso il Festival Verdi, come ha inciso in termini di incoming alberghiero? «Il Festival Verdi è senza dubbio un evento strategico per Parma, ma non possiamo parlare ancora di grandi flussi. Questo perché siamo ancora legati ad un turismo di nicchia. Ma ritengo che siano molto positive due scelte legate all’edizione 2016. La prima, è l’aver messo in piedi il programma di “Verdi off”, che ha consentito di uscire dal target ristretto dei 11 UN PROBLEMA TUTTO ITALIANO? Il problema dell’abusivismo nel settore extralberghiero è un problema molto sentito tra gli albergatori di tutto il Paese. Secondo i risultati di un monitoraggio realizzato da Federalberghi, tra le città italiane maggiormente interessate dal fenomeno ci sono: Roma con 23.889 alloggi, Milano con 13.200, Firenze con 6.715, Venezia con 5.166 e Napoli con 3.040. L’esempio eclatante riportato nell’analisi è costituito dal portale Airbnb che, in una giornata di agosto 2016, poneva in vendita in Italia 222.786 strutture (erano 234 nel 2009), con una crescita esponenziale alla quale non fa seguito una significativa variazione del numero di attività ufficialmente autorizzate (le strutture extralberghiere censite dall’ISTAT erano 104.918 nel 2009, oggi sono a quota 121.984 per una differenza di oltre 100.000 unità). All’estero le cose funzionano diversamente. A Barcellona, chi vuole affittare il proprio appartamento per periodi brevi deve chiedere una licenza; ad Amsterdam, le attività non professionali possono ospitare al massimo 4 persone e se l’attività si svolge per più di 60 giorni nell’anno, si determina automaticamente l’obbligo di apertura della partita iva; a New York, i contratti di locazione di durata inferiore a 30 giorni possono essere gestiti unicamente da imprese ricettive; a Berlino, la violazione delle regole in materia di locazioni brevi comporta una sanzione di 100.000 euro (per tutelare i cittadini, che stentano a trovare casa in affitto a prezzi ragionevoli); a Parigi, anche gli affitti brevi sono soggetti alla tassa di soggiorno. melomani, offrendo iniziative attrattive per un pubblico più ampio e coinvolgendo la città, facendo percepire di più il festival alla gente. Un’esperienza che va ripetuta ed incentivata. La secon- da scelta importante è stata quella del Teatro Regio di anticipare per il 2017 le opere in cartellone. Questo consente di programmare meglio l’incoming, giocando con un anno di anticipo». COME NASCE IL SITO AIRBNB Il sito Airbnb (abbreviazione di Airbedandbreakfast), è un portale che mette in contatto persone in ricerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi con privati che dispongono uno spazio extra da affittare. Gli annunci includono stanze private, interi appartamenti, castelli, ville, barche, baite, case sugli alberi, igloo, isole private e qualsiasi altro alloggio. Il sito fu aperto nell’ottobre del 2007 da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk. In quel periodo, la Industrial Design Society of America organizza la conferenza annuale, e la disponibilità di camere negli hotel era ormai esaurita. I due, che non erano più in grado di pagare il proprio affitto, offrirono parte del loro loft come alloggio ad altri viaggiatori interessati a non perdersi la conferenza. Da qui, l’idea. La piattaforma Airbnb nasce con una la filosofia di aiutare il proprietario di una casa ad arrotondare e il turista a entrare a contatto con una persona del posto. Ad oggi, gli host di Airbnb condividono i loro alloggi in 190 paesi e oltre 34.000 città. il mese novembre/dicembre 2016 12 Fuori Città VILLA VERDI, sulle orme del MAESTRO Un luogo del cuore per il grande compositore, dove amava tornare dopo i suoi viaggi all’estero. Oggi, la casa di Sant’Agata è mantenuta intatta negli arredi ed è ricca di cimeli i sono luoghi che rimangono immutati, conservando atmosfere e ricordi che consentono di rivivere lo spirito di chi li ha abitati. È quello che succede ai visitatori che arrivano a Villa Verdi, la casa che il Maestro abitò per lungo tempo e nella quale amava sempre tornare dai suoi viaggi in Italia e in Europa. Villa Verdi a Sant'A- C il mese novembre/dicembre 2016 gata, una frazione di Villanova sull'Arda, è la proprietà che Giuseppe Verdi abitò a partire dal 1851, rendendola progressivamente sempre più sua. A tre chilometri da Busseto, appena oltre il torrente Ongina, pur, non appartenendo geograficamente alla provincia di Parma è intimamente legata ai luoghi verdiani di Busseto, intatta negli arredi e ricca di cimeli. Nel maggio 1848, il Maestro acquistò nel villaggio piacentino un podere e, in un certo senso, richiuse un cerchio apertosi molti anni prima. I suoi antenati erano infatti originari di quel paesino, ove dal 1596 erano piccoli proprietari terrieri, fittavoli e locandieri. Nella villa, iniziata poco dopo il ’48 e proseguita a più riprese fin verso il 1880, abitarono sino alla primavera del 1851 i genitori, poi vi si trasferirono Verdi e Giuseppina Strepponi. Da al- Fuori lora il Maestro vi passò tutta la vita, a parte i soggiorni parigini e gli inverni a Genova, occupandosi direttamente della conduzione del fondo. Fu Verdi che eseguì di proprio pugno gli schizzi, dette indicazioni scritte e dettagliate per la scelta dei materiali e le misure del progetto di ampliamento della casa originale, fino a farla diventare come egli volle e come oggi la vediamo. In questo luogo il più celebre compositore Italia- no visse e lavorò, godendo di un isolamento necessario al suo genio creativo e al suo carattere, schivo e riservato. L'originaria casa padronale di campagna, acquistata da Verdi, divenne così in pochi anni la residenza dove i canoni estetici del tempo e i suoi personali trovavano una perfetta realizzazione che, ancora adesso, il visitatore più attento può comprendere e ammirare. Villa Verdi oggi, mantenuta nello stato conservativo dei tempi del grande compositore, grazie alla famiglia Carrara Verdi erede del Maestro, rappresenta la migliore chiave di lettura per comprendere lo spirito immortale del genio e dell'uomo Verdi. Il corpo centrale conserva la struttura dell’originaria casa colonica, a cui furono aggiunte in fac- Città 13 ciata le due ali con terrazza e nel retro le serre, la cappella, le rimesse. Circonda la villa un vasto parco romantico, ricco d’alberi anche d’origine esotica. Della villa, oggi abitata degli eredi Carrara-Verdi, sono visitabili le stanze poste a mezzogiorno, con il mobilio originale in stile “Luigi Filippo” e arredi più antichi acquistati dai coniugi Verdi. Tra i cimeli più significativi sono i pianoforti, il ritratto giovanile di Giuseppina eseguito in stucco dal Tenerani, autografi manzoniani, foto d’epoca, la biblioteca musicale di Verdi e tante altre memorie intensamente evocative. Spicca fra tutte il capolavoro di scultura italiana del secolo XIX: il busto modellato in terracotta nel 1872 da Vincenzo Gemito, che ritrae Giuseppe Verdi meditabondo e ne rende plasticamente la fierezza, la volontà indomita, lo spirito di introspezione e riflessione. Contigua allo spogliatoio è la stanzetta che custodisce il letto proveniente dal Grand Hotel et de Milan in cui Verdi morì il 27 gennaio 1901. IL 27 NOVEMBRE, L’APERTURA DELLE STANZE SOLITAMENTE CHIUSE A 4 km da Busseto (PR) si trova Villa Verdi, la casa dove Giuseppe Verdi visse per più di cinquant'anni. La Villa è mantenuta nello stato conservativo dell'epoca con tutti gli arredi originali. Questo è il luogo dove scrisse la sua musica e dove dette prova del suo talento di architetto ed imprenditore agricolo. È sempre possibile visitare la parte museale con la Camera di Giuseppina Strepponi e lo Spogliatoio, la Camera di Giuseppe Verdi ed il suo studio, la stanza n. 157 dell'Hotel et de Milan nella quale Verdi si spense il 27 gennaio 1901, il parco di 6 ettari, le carrozze, le cantine, la ghiacciaia e la Chiesetta privata ancora consacrata. Straordinariamente domenica 27 novembre si potranno visitare anche le stanze private, solitamente chiuse al pubblico ove vivono tuttora gli ultimi eredi del Maestro, fra cui: salotto rosso (nella foto, stanza nel quale Verdi riceveva i suoi pochi e selezionati ospiti). I mobili sono in stile secondo impero, il pianoforte Pleyel apparteneva a Giuseppina Strepponi; salottino rosa, dove il Maestro s'intratteneva con gli ospiti prima di cena; stanza del biliardo (nella foto); la biblioteca dove sono conservati tutti i libri del Maestro; la sala da pranzo. Domenica 27, il costo del biglietto sarà di 12,00€ comprensivo di museo+stanze private (bambini fino agli 11 anni gratuiti). Info su www.villaverdi.org il mese novembre/dicembre 2016 14 Salute&Benessere Funghi: una bontà da gustare in tutta sicurezza Raccolti freschi e poi cucinati i funghi sono per molti un alimento prelibato! Occorre però prestare una grande attenzione, perché non tutte le specie presenti nei nostri boschi e prati sono commestibili, alcune sono responsabili di intossicazioni, anche gravi. Altre specie abitualmente raccolte possano trarre in inganno e confondere anche gli appassionati “fungaioli” più esperti. Ecco, allora, alcune regole da seguire, perché una sana passione non si trasformi in un rischio per la salute. L a stagione autunnale è il momento tanto atteso dagli appassionati “fungaioli” per dar sfogo alla loro passione. Del resto l’Appennino e la Val Taro in particolare, sono le terre del porcino, che, a seconda delle annate, può regalare raccolti favolosi. Il fungo di bosco è così uno dei piatti più diffusi nella cucina casalinga locale, quasi una tradizione in montagna, ma a cui occorre prestare attenzione, perchè non tutti sono commestibili e il rischio di confondere una specie con un’altra velenosa è sempre presente. L’Ausl da vent’anni ha attivo un servizio micologico a disposizione degli utenti, che aiuta a riconoscere i funghi raccolti e ad evitare situazioni di pericolo. IL CONTROLLO Per mangiare funghi raccolti in tutta tranquillità, è bene farli controllare dagli Ispettori Micologi dell’AUSL. L’esame di commestibilità per il consumo diretto è gratuito, mentre le certificazioni sanitarie, obbligatorie per la vendita e la somministrazione, sono a pagamento (40 centesimi al Kg). I funghi da sottoporre al controllo devono essere: freschi (non congelati o scongelati, non essiccati, non diversamente conservati); interi (non recisi o tagliati, non spezzettati, non lavati, non raschiati o comunque privi di parti essenziali al riconoscimento); sani, puliti ed in buono stato di conservazione; provenienti da aree non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico. il mese novembre/dicembre 2016 Attenzione: all’esame di commestibilità deve essere sempre sottoposto l’intero quantitativo raccolto, nel più breve tempo possibile. I funghi giudicati velenosi o non commestibili saranno immediatamente ritirati e distrutti. Prima di acquistare funghi freschi, verificate sempre che la cassetta o l’involucro siano muniti di una etichetta attestante l’avvenuto controllo da parte degli Ispettori dell’AUSL o di un altro Micologo iscritto al Registro Regionale o Nazionale. IL CONSUMO È molto importante cucinare e consumare soltanto funghi raccolti entro le 48 ore precedenti e conservati a bassa temperatura (circa a 4°C nello scomparto del frigo destinato alle verdure), infatti un fungo commestibile, invecchiando, può divenire tossico, per il cattivo stato di conservazione. Un’altra precauzione è quella di mangiare solo funghi ben cotti, perché, oltre ad essere più facilmente digeribili, alcuni di loro contengono tossine termolabili, cioè che si degradano solo con un’adeguata ed abbondante cottura. Ad esempio, i comuni chiodini (Armillaria mellea) necessitano sempre di una pre-bollitura per 10/15 minuti seguita da una successiva ulteriore cottura a piacere. Le sole frittura o grigliatura non garantiscono la completa cottura. Attenzione: non si deve esagerare nel consumo di funghi, poiché sono alimenti che possono creare difficoltà digestive, anche se appartenenti a specie commestibili. In particolare, i funghi non sono un alimento consigliato per i bambini, per le persone molto anziane, per le donne in gravidanza e in allattamento. LA CONSERVAZIONE CASALINGA L’essiccazione non richiede attrezzature particolari, solo l’essenziale apporto del sole o di appositi essiccatori (non il forno). È bene che i funghi sottoposti ad essiccazione siano il più possibile sani ed asciutti. Una volta essiccati, i funghi si possono conservare nel congelatore o in contenitori ermetici, in luoghi comunque freschi e asciutti. Il congelamento dei funghi freschi crudi è sconsigliato: vanno prima precotti o almeno sbollentati. Importante: i comuni chiodini, se congelati senza prima una pre-bollitura possono causare sindromi da intossicazione. La conservazione sott’olio dei funghi richie- Salute&Benessere I MICOLOGI DELL’AUSL SONO A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI PER CERTIFICARE I FUNGHI RACCOLTI de particolari accorgimenti per evitare lo sviluppo del botulino, all’interno dei vasi, che è responsabile di una tossinfezione grave, talora anche mortale. Sono necessarie: la perfetta pulizia dei funghi e dei contenitori, del locale e dei piani di appoggio o di lavoro, l’impiego di alte temperature nella preparazione e l’utilizzo di aceto o di altri acidificanti per abbassare il ph. Si consiglia di usare contenitori piccoli (max 300500 ml) e sterilizzati, facendoli bollire chiusi con coperchi nuovi per almeno 15 minuti. Anche i funghi vanno bolliti, ad una temperatura di 100°C per 15/30 minuti, in una miscela di acqua e aceto. È possibile controllare il grado di acidità finale del preparato con una cartina di tornasole: se il ph risulterà inferiore a 4,5 si può stare tranquilli. Per evitare il più possibile la formazione di bolle d’aria, nel contenitore, bisognerà prima versare il liquido e poi i funghi. Il prodotto finito può essere conservato in luoghi freschi, non umidi, ma va consumato entro breve tempo. Attenzione: la presenza della tossina del botulino non provoca modificazioni di odore o di sapore dell’alimento. Sono sempre da scartare le conserve che, all’apertura, lascino uscire del gas o presentino bollicine o altre alterazioni. 15 GLI ISPETTORATI MICOLOGICI DELL’AZIENDA USL SEDE DI PARMA - via Vasari n. 13/a: il servizio è aperto: • nei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e agosto, il lunedì dalle 17 alle 18:30 • nei mesi di settembre, ottobre e novembre, il lunedì e il giovedì dalle 16 alle 19 Al di fuori dei periodi e degli orari sopra indicati, è possibile accedere su appuntamento, telefonando ai numeri 0521/396400 – 396405 – 396543 – 396411 SEDE DI FIDENZA - Via don Tincati n. 5 (loc. Vaio): Il servizio è aperto nei mesi di settembre, ottobre e novembre, il lunedì dalle 16:00 alle 17:30 SEDE DI LANGHIRANO - Via Roma n. 42/1: • L’accesso al servizio è possibile tutto l’anno su appuntamento, telefonando ai numeri 0521/865310 – 865319 – 865263 – 865309 SEDE DI BORGO VAL DI TARO - Via Micheli n. 2: il servizio è aperto: • nei mesi di aprile, luglio, agosto e novembre, il martedì dalle 16:00 alle 17:30 • nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre, il martedì e il giovedì dalle 16:00 alle 17:30. Al di fuori dei periodi e degli orari sopra indicati, è possibile accedere su appuntamento, telefonando ai numeri 0525/970266 – 970326 – 300442 - 970324 SEDE DI FORNOVO TARO – Via Solferino n. 37 L’accesso al servizio è possibile tutto l’anno su appuntamento, telefonando ai numeri 0525/300442 – 300495 – 300419 LE ALTRE ATTIVITA’ DEGLI ISPETTORATI MICOLOGICI Gli Ispettori micologi svolgono anche altre funzioni, oltre a quelle rivolte alla verfica della sicurezza del raccolto. Gli ispettori sono infatti incaricati di verificare l’idoneità dei commercianti che richiedono di poter effettuare la vendita dei funghi, inoltre tengono corsi di educazione sanitaria per la cittadinanza, assicurano vigilanza sulle attività di produzione, trasformazione, confezionamento, commercio e somministrazione di funghi. Gli ispettori infine garantiscono la consulenza negli ospedali di Parma, Vaio, Borgotaro nei casi di intossicazione da funghi. il mese novembre/dicembre 2016 16 Salute&Benessere Pidocchio: nuove regole per la riammissione a scuola Cambiano le regole per la riammissione in classe dopo la pediculosi, infestazione del cuoio capelluto causata dai pidocchi, piccoli parassiti che vivono esclusivamente sulla testa dell’uomo. Da quest’anno scolastico, infatti, non è più necessario presentare il certificato medico di avvenuto trattamento, per tornare tra i banchi. I l pidocchio è un piccolo parassita del’uomo. Si tratta di un fastidioso insetto di circa 2-3 millimetri di lunghezza, che può infestare il cuoio capelluto o, più raramente gli abiti e la biancheria, se a colpire è la variante che si è evoluta specializzandosi nell’infestazione dei giacigli e del vestiario. L’insetto si ciba di sangue, non è pericoloso (a meno che le piccole punture si infettino), ma è, appunto fastidioso. Ed è anche molto temuto dai genitori, visto che tra i bambini si diffonde con più facilità. La sua presenza, come ha stabilito anche l’Isitituto Superiore di Sanità, non è da mettere in relazione all’igiene personale, perchè l’insetto si trasferisce da un ospite all’altro, semplicemente per contatto. Proprio per queste sue caratteristiche, l’infestazione è uscita dall’ambito medico e, nel caso dei bambini, rimane l’obbligo di sospendere la presenza in classe durante la disinfestazione, ma il ritorno non ha più necessità di un visto medico. Occorre allora conoscere meglio questo parassita. Di seguito alcune informazioni, che possono essere utili. IL PIDOCCHIO Il parassita è un insetto appartenente all’ordine Anoplura, può sopravvivere fino a un mese e mezzo circa sul cuoio capelluto riproducendosi. Le zone in cui ama insediarsi sono quelle della nuca, delle tempie e dietro le orecchie. Raramente si può trovare anche sulla barba e sulle sopracciglia. Le femmine del pidocchio possono arrivare a deporre oltre 100 uova durante il loro ciclo vitale. Le uova si chiamano lendini e si schiudono dopo 6-10 giorni, dando origine a larve che il mese novembre/dicembre 2016 poi si trasformano in pidocchi adulti. Attenzione, qualcuno potrebbe confondere le lendini con la forfora: in realtà basta un piccolo trucco per non sbagliarsi. Mentre la forfora può essere facilmente rimossa soffiando sul capello, il pidocchio, che aderisce in modo resistente alla superficie della capigliatura, può essere tolto solo sfilandolo manualmente. LA DIFFUSIONE DELL’INFESTAZIONE Il pidocchio non è in grado di volare e saltare. La trasmissione della pediculosi può avvenire secondo due modalità. La prima con il passaggio da una testa all’altra solo se le due persone sono molto vicine tra loro e la seconda con lo scambio di indumenti o l’uso comune di oggetti personali, come ad esempio spazzole, fermagli per capelli, pettini, cuffie da bagno e oggetti simili, oppure quando si viene a contatto con biancheria altrui, dalle lenzuola, alle federe, dalle coperte agli asciugamani o agli accappatoi. COME EVITARE LA PEDICULOSI Non esiste alcun prodotto in grado di prevenire l’infestazione, è però utile acquisire la buona abitudine di controllare il capo con regolarità, almeno una o due volte la settimana e di tenere separati gli indumenti ed effetti personali da quelli degli altri, soprattutto a scuola, in piscina o in palestra. IL PRURITO Le larve e gli adulti pungono ripetutamente il cuoio capelluto, irritandolo e scatenando un prurito fastidioso, tipico sintomo della pediculosi, anche se non sempre presente. La sua comparsa, inoltre, è spesso tardiva. Solo alcune settimane dopo il contagio si fa insistente, dato che la frequenza di punture continua ad aumentare. In questo periodo di tempo sintomatico è quindi molto facile trasmettere involontariamente la pediculosi a familiari o amici, che a loro volta non si accorgono di esserne rimasti colpiti. LA SOLUZIONE ALL’INFESTAZIONE Il pediatra o il medico di famiglia sono a disposizione per indicare il trattamento più idoneo per risolvere il problema. Dopo il trattamento, è anche indispensabile rimuovere tutte le lendini, sfilandole dai capelli con un pettine a denti fitti. L’intera operazione va ripetuta dopo 7-10 giorni. è bene controllare tutte le persone venute in qualche modo a contatto con chi ha la pediculosi, a partire dai familiari. Salute&Benessere DA QUEST’ANNO NON OCCORRE PIÙ IL CERTIFICATO MEDICO PER IL RIENTRO A SCUOLA DEI BAMBINI COLPITI DA PEDICULOSI. ECCO ALCUNI SUGGERIMENTI PER LIMITARE LA DIFFUSIONE IN CASO DI INFESTAZIONE - 17 COME EVITARE LA DIFFUSIONE DELL’INFESTAZIONE Per evitare la diffusione dell’infestazione da pediculosi occorre adottare alcune buone regole. Ecco un elenco sintetico dei comportamenti corretti: --- -- evitare l’uso comune di pettini, spazzole per capelli, berretti, sciarpe, scialli, ecc.; mantenere un’accurata e regolare cura dei capelli, controllando periodicamente la capigliatura, soprattutto le zone prossime ala nuca, alle tempie e alle orecchie, per bloccare tempestivamente la diffusione dei pidocchi in caso di infestazione. Il controllo dovrebbe essere effettuato sui capelli appena lavati, sotto una luce forte (meglio se è la luce del giorno); intrecciare i capelli lunghi o legarli insieme, per ridurre il contatto da testa a testa. TERAPIA LA TRASMISSIONE Può avvenire in due modi: diretta, nonostante molti lo credano, il pidocchio del capo non vola (è privo di ali) e non è in grado di saltare. Il pidocchio passa da una testa all’altra quando queste -- sono molto vicine. La fonte dell’infestazione è costituita soltanto dall’uomo, poiché questi parassiti non infestano animali. -- indiretta, attraverso spazzole, giacigli, peluche, guardaroba comuni, capi di abbigliamento (cappelli, sciarpe ecc.). -- Quando l’infestazione viene accertata, si impone il ricorso a prodotti insetticidi. In commercio esistono molti prodotti formulati come polveri aspergibili, shampoo, lozioni o spray. I principi attivi più utilizzati sono l’estratto di piretro o piretroidi di sintesi come la tretrametrina. Il pettine a denti fitti è un altro mezzo essenziale per eliminare le uova e i pidocchi uccisi dall’insetticida. In genere è necessaria una seconda applicazione di insetticida 7-10 giorni dopo la prima, per uccidere i pidocchi nati dalle uova schiuse dopo il primo trattamento. I prodotti da utilizzare sono gli stessi per le diverse specie di pidocchi: sarà il medico a decidere la posologia e le modalità di utilizzo. Ogni disinfestazione di tipo ambientale è da considerarsi inutile. ALCUNE ISTRUZIONI UTILI ------ Non è necessario effettuare la disinfestazione degli ambienti: il parassita, allontanato dalla testa, non sopravvive a lungo. In caso di infestazione, comunque, è necessario eseguire un’accurata pulizia di tappeti, divani, cuscini. Lenzuola, federe, asciugamani, vestiti e giocattoli di stoffa devono essere lavati almeno a 60° o tenuti per 10 giorni in sacchi di plastica. Pettini, spazzole e fermagli possono essere immersi per 10 minuti in acqua bollente. Tutti gli altri oggetti che non possono essere lavati o disinfettati devono essere lasciati all’aria aperta. il mese novembre/dicembre 2016 18 Salute&Benessere Al via la campagna di vaccinazioni anti-influenzali Il 7 novembre è iniziata in tutta la provincia la campagna di vaccinazione anti-influenzale attuata dall’Azienda USL di Parma con la collaborazione dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta. Si prevede di somministrare 60 mila dosi del vaccino, per tutelare le persone maggiormente a rischio, che vogliano evitare i rischi e le conseguenze di un’influenza, che può creare complicanze. TORNA L’INFLUENZA, È IL MOMENTO DI FARE IL VACCINO L a vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza. Sembra ovvio affermarlo, ma è sempre necessario riportare l’attenzione sulla principale epidemia, che ogni anno inesorabilmente colpisce la popolazione durante l’inverno. Un’epidemia i cui effetti potrebbero essere drasticamente ridotti, se aumentasse la percentuale di popolazione vaccinata: l’influenza è da tanti sottovalutata, ma rimane la terza causa di morte per malattie di tipo infettivo e incide sull’economia e l’organizzazione del lavoro, per le assenze che provoca. La presentazione della campagna di vaccinazione 2016-2017 è stata fatta direttamente da Ettore Brianti, direttore sanitario AUSL Parma, insieme ai rappresentanti dell’Azienda Ospedaliera e da Pierantonio Muzzetto presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Parma, proprio per sottolineare, come ha dichiarato Brianti «l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, come metodo efficace e sicuro per prevenire una patologia che se contratta da soggetti fragili può presentare complicanze anche gravi». L’obiettivo è quello di contenere la diffusione del virus per la salute della collettività. «L’Ordine sostiene questa campagna – ha aggiunto Pierantonio Muzzetto - nella certezza che la vaccinazione sia uno strumento fondamentale per la salute della collettività». «Ognuno può fare la sua parte per contribuire a ridurre la diffusione dell’influenza – ha detto Marella Zatelli Direttore area disciplinare Profilassi e Malattie Infettive AUSL Parma - Quotidianamente, con gesti di protezione molto semplici, come il frequente lail mese novembre/dicembre 2016 NON FARTI INFLUENZARE PROTEGGI LA TUA SALUTE vaggio delle mani e attraverso la vaccinaziorappresenta la terza causa di morte per mane, che è gratuita per le categorie a rischio. lattie infettive. Inoltre, anche se per tanti la Quest’anno sono disponibili circa 60.000 malattia si risolve in pochi giorni, vi sono dosi di vaccino». Come ha spiegato Franca QUANDO comunque conseguenze sociali importanE DOVE VACCINARSI LA VACCINAZIONE Il periodo più opportuno per la vaccinazione è compreso tra La vaccinazione rappresenta un mezzo Igiene sicuro ed e efficace per Sciarrone, Direttore Servizio Sanità ti, con rilevanti costi dovuti alla perdita di novembre e dicembre. prevenire l’influenza e per ridurne le possibili complicanze, temibili Le vaccinazioni vengono effettuate dal medico di medicina generale, soprattutto per le persone con malattie croniche o anziane. Pubblica AUSL Parma «il totale deiogni vaccinati giorni lavoro, nelvaccinali caso dell’Azienda di servizi dal pediatra di di libera scelta eche, dai Servizi Usl.pubI virus influenzali mutano spesso: per questo anno viene Agli operatori sanitari e socio-sanitari la vaccinazione gratuita viene utilizzato un vaccino nuovo che contiene i virus, resi innocui, che è stato del 51% in diRegione e delstagionale. 43% a Parma, offerta blicidirettamente di primario interesse collettivo assudalle Aziende sanitarie. hanno più probabilità causare l’epidemia un dato sottoÈ la mediaE regionale, ma che ha mono particolare rilevanza. IL VACCINO EFFICACE SICURO Vaccinandoti proteggi te e chi ti sta vicino perché si riduce la PER INFORMAZIONI dei una virus. percentuale di crescita del fattocircolazione segnare Il picco dell’epidemia influenzale 2015-2016 Più persone vaccinate contribuiscono a limitare le conseguenze • chiedi al tuo medico di medicina generale o al tuo della malattia. pediatra di libera scelta 3% gravi rispetto all’anno precedente, tendenza, in Emilia-Romagna è stato raggiunto nel • chiama il numero verde gratuito del PER CHI È GRATUITA E NECESSARIA Servizio sanitario regionale 2016. Nonostante la stagioche Ildai primi segnali dovrebbe essere conmese di febbraio Servizio sanitario regionale garantisce la vaccinazione gratuita alle persone che devono essere protette dalla malattia: i giorni feriali fermata durante questa campagna». ne influenzale tutti 2015-2016 sidalle siaoredimostrata di • adulti eanche bambini con patologie croniche 8,30 alle ore 17,30 il sabato • anziani a partire dai 65 anni dalle ore 8,30 alle ore Pietro Vitali, Direttore UOC Igiene ospeintensità medio-bassa, nella 13,30 nostra regione, • operatori sanitari e personale di assistenza • addetti ai servizi essenziali • visita il portale internet del Servizio sanitario regionale: • donatori di sangue daliera, Medicina preventiva e Sicurezza si sono ammalate circa 514.000 persone, pari • personale degli allevamenti e dei macelli http://salute.regione.emilia-romagna.it/ igienico-sanitaria AOU Parma ha spiegato all’11.5% della popolazione. L’età più colpita è che «La vaccinazione è offerta gratuitamente quella pediatrica, in particolare la fascia d’età LA DIFFUSIONE DELL’INFLUENZA agliPREVENIRE operatori sanitari medici e infermie0-4 anni ha raggiunto il picco massimo di 30 Ognuno di noi può limitare la diffusione del virus anche mediante semplici misure di protezione personale ri - del Maggiore, a tutela della sicurezza dei casi ogni 1.000 abitanti. Si sono registrati 30 Lavarsi spesso le mani 1 2 3 nostri pazienti. Al pari, è garantita anche casiogni gravi e 6si starnutisce decessi,oin netto Coprirsiai naso e bocca volta che tossisce, e poicalo lavarsirispetto le mani Soffiarsi il naso con fazzoletto di carta monouso, in una pattumiera degenti». al un 2014-2015, quando si gettarlo registrarono 169 casi chiusa, e poi lavarsi le mani gravi e 54 decessi. La maggior parte dei casi Nel caso si manifestino sintomi di influenza, rimanere a casa e limitare i contatti con altre persone. PERCHÈ VACCINARSI gravi è stata registrata nella fascia d’età tra Perché, in particolare per le persone anziane i 55 e i 64 anni. Sotto i 5 anni di età si sono e per quelle con malattie croniche, l’influenverificati 3 casi. Dei 30 casi gravi, 26 erano za può provocare complicazioni, anche grapersone con fattori di rischio che avrebbevi, che richiedono ospedalizzazione, ed in ro dovuto ricevere la vaccinazione, in realtà alcuni casi causa il decesso. solo 6 erano vaccinate. Tra le persone deceL’influenza non va sottovalutata: è una “gradute, vi è stata una quindicenne, affetta da ve” malattia che nei paesi industrializzati malattia cronica e non vaccinata. 1 2 3 Salute&Benessere 19 LA VACCINAZIONE È IL MEZZO PIÙ EFFICACE E SICURO PER PREVENIRE L’INFLUENZA. È UN’OPPORTUNITÀ PER TUTELARE LA PROPRIA SALUTE E QUELLA DI CHI CI STA ACCANTO COME SI PUÒ PREVENIRE L’INFLUENZA Alcune misure di igiene e protezione individuale che possono aiutare a rallentare la diffusione del virus, oltre alla vaccinazione. 1. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici). Fortemente raccomandato 2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani). Raccomandato 3. Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale. Raccomandato 4. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali). Raccomandato LE TIPOLOGIE DI VACCINO LA VACCINAZIONE GRATUITA La vaccinazione gratuita è rivolta a numerose categorie di persone, anziani, bambini con patologie, ricoverati in lungodegenza, personale sanitario, addetti ai servizi essenziali e personale addetto agli allevamenti e ai macelli (per informazioni più dettagliate www.ausl.pr.it). Tra le categorie aventi diritto vi sono le donne che si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, «è consigliata alle donne con malattie respiratorie, diabete o con problemi di obesità. L’influenza non agisce solo sulla donna, ma sulla gravidanza, con nascite premature ed anche con la morte in utero» ha spiegato Carla Verrotti direttore Salute donna AUSL Parma. • Vaccino tipo subunità, destinato ai soggetti di qualunque età che non presentino condizioni di immunodepressione. • Vaccino adiuvato con MF59, in cui l’adiuvante aumenta l’immunogenicità e la capacità di crossprotezione verso virus varianti, nonché la durata nel tempo della protezione conferita. Sarà utilizzato per gli anziani (>65 anni) affetti da patologie di base e per i grandi anziani (>75 anni). • Vaccino intradermico, è un vaccino split a somministrazione intradermica disponibile in dosaggio da 15 μg, per età superiore a 60 anni. Tale vaccino, che non contiene alcun adiuvante, negli studi al momento disponibili, ha dimostrato un potenziamento della risposta immunitaria grazie alla somministrazione nel derma. Sarà utilizzato anche per soggetti coagulopatici e soggetti da vaccinare a domicilio (allettati). • Vaccino split quadrivalente, autorizzato dai 3 anni di età, è previsto per le persone con patologie croniche dai 3 ai 75 anni e agli operatori sanitari. DOVE ANDARE Ultra 65enni e persone dai 14 anni in su con patologie croniche: negli ambulatori dei medici di famiglia. Bambini fino a 14 anni con patologie croniche: nei servizi della Pediatria di Comunità dell’Ausl presenti nei distretti. Persone addette ai servizi essenziali: negli ambulatori di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ausl, presenti nei distretti. Le modalità di accesso e gli orari delle pediatrie di Comunità e degli ambulatori di igiene e sanità pubblica si possono trovare nel sito internet www.ausl.pr.it Le persone non appartenenti alle categorie a rischio, possono comunque vaccinarsi: occorre la prescrizione del medico di famiglia, l’acquisto in farmacia del vaccino e la somministrazione (a pagamento) dal proprio medico o pediatra di fiducia. il mese novembre/dicembre 2016 20 I TRAATTORI PRESTO UNA NUOVA RASSEGNA E A FEBBRAIO 2017 IL DEBUTTO SU ITALIA UNO il mese/ settembre 2014 I Cultura.e.Spettacoli 21 L'INTERVISTA di Rosaria Frisina Q spazieranno dal musical ai monologhi, dalle storie uattro attori, una forte passione per il teatro d'amore a due fino ad un mix letale di risate e dialetto, e una grande capacità di “improvvisazione”. un format che ci siamo inventati qualche anno fa Leonardo Cagnolati, Marcello Savi, Lorenzo grazie alla collaborazione con la "famiglia piasinteina". Taddei Morici, Andrea Tanzi. Sono loro i componenti Tutto il programma è pubblicato sul nostro sito www. del gruppo parmigiano dei “Traattori”. traattori.it» «La compagnia nasce nel 2006 – racconta Leonardo Il vostro sogno nel cassetto? in rappresentanza della Compagnia- dall'incontro «Avevamo tantissimi sogni nel cassetto, molti realizzati di quattro attori di improvvisazione teatrale che si per fortuna. Avere una scuola dove formare altri attori, sfidavano sui palchi di tutta Italia nel format "Match girare più di 40 città italiane con il nostro spettacolo d'improvvisazione teatrale", una sorta di gara di origini ideato e creato da noi. Nel "cassettone", avevamo canadesi che vede vere e proprie squadre sfidarsi nei persino il sogno di organizzare il festival nazionale di teatri di tutto il mondo diretti da un inflessibile arbitro improvvisazione e da qualche anno ci siamo riusciti! Si che decide i temi e gli stili dell' improvvisazione». chiama "Pandora" (ndr www.pandorafestival.it) ed ogni L’alchimia tra di loro è immediata e decidono di unirsi anno esaurisce i posti disponibili in 48 ore. Ci rimane in una compagnia teatrale. Da quel giorno il gruppo la speranza di contaminare il più possibile questa arte girerà i teatri e le piazze con format autoprodotti fino con il teatro classico - e viceversa- per arrivare ad un alla creazione dell' "Associazione culturale TraAttori" pubblico sempre più vasto e conquistare uno spazietto che nel 2010 diventerà anche scuola di teatro nelle sedi magari in cartellone» di Fidenza, Piacenza e Cremona. Lo spettacolo più bello dei vostri dieci anni insieme… Perché il nome TraAttori? «Ci portiamo nel cuore tutti gli spettacoli fatti, dai «Ha il duplice significato di "in mezzo agli attori" e di primi, davanti a 15 persone, fino alle date di Milano, assonanza con il mezzo agricolo trattore. Il nostro claim Napoli, Genova con i teatri esauriti. Uno spettacolo è infatti: la forza dell'improvvisazione» di improvvisazione poi è veramente unico, solo chi Come si colloca oggi il teatro di improvvisazione nel è venuto quella sera l'ha potuto vedere, non sarà mai panorama teatrale?E a Parma? più replicato con gli stessi testi e situazioni. Se proprio «A Parma purtroppo il panorama non è incoraggiante dobbiamo fare una classifica allora ai perchè i teatri non lasciano molto primi posti mettiamo tutti quelli fatti spazio a questa arte, fortunatamente “A PARMA l'associazione "Fuori di Teatro" in provincia abbiamo tantissimi SERVIREBBE PIÙ con che si occupa di disabilità e/o malattie luoghi inutilizzati che sfruttiamo per SPAZIO DEDICATO mentali. Sono straordinari!» i nostri spettacoli o per partecipare al AL TEATRO DI E ora, un aneddoto dei vostri format dei "match d'improvvisazione teatrale" magistralmente organizzati IMPROVVISAZIONE” tour... ad esempio, una volta che improvvisando vi siete trovati in da Improgramelot, scuola dove tutti una situazione inaspettata che vi ha noi abbiamo imparato. A livello messo in difficoltà… nazionale qualcosa si sta muovendo e «Chiamando sul palco il pubblico che ci viene a l'improvvisazione fa persino capolino in televisione in vedere, di situazioni "strane" ne abbiamo vissute e ne qualche trasmissione della Rai». viviamo ad ogni spettacolo. Diciamo che le difficoltà Come compagnia avete messo in piedi una scuola, i corsi che il pubblico incontra vengono sconfitte subito sono partecipati? dall'atmosfera informale che si crea sul palcoscenico «La parte formativa è un grande impegno, tanto che dell'improvvisazione. Un esempio recente è stata la per uno di noi, Marcello, è diventato un lavoro e a convention aziendale di Ikea, eravamo ospiti per il tutt'oggi insegna nelle aziende, nelle associazioni e dopo cena. Quando abbiamo chiamato l'amministratore nelle scuole attraverso l'utilizzo delle meccaniche delegato sul palco tutti erano preoccupati, poi invece è dell'improvvisazione. Grazie al successo della scuola stato un modo per "umanizzarlo" e farlo vedere sotto un che abbiamo messo in piedi, oggi contiamo più di 200 aspetto diverso da quello lavorativo». allievi suddivisi in 4 anni di corso su tre città. Numeri Lavorate anche con i bambini è più stimolante che con che ci portano oggi a fare lezione tutta la settimana per gli adulti? poi concentrarci sulla rassegna e sugli spettacoli che «Con i bambini il lavoro è favoloso, l'improvvisazione portiamo in giro nei teatri italiani. I corsi sono molto teatrale si basa sulla fantasia e sul lasciarsi andare...è il frequentati e fanno innamorare gli allievi. Non tutti loro pane quotidiano! Lavoriamo molto con le scuole, saliranno sul palco, non tutti sono al corso per voler anche su argomenti delicati come le droghe o l'alcool. diventare attori. In moltissimi vogliono solo sconfiggere Con un approccio "leggero" ed improvvisato, i piccoli si la loro timidezza o riuscire a portare l'improvvisazione divertono e ci stupiscono ogni volta». nella loro vita reale o semplicemente al lavoro davanti Una novità? al loro capo». «A febbraio 2017, parteciperò ad una trasmissione su Quali sono i prossimi spettacoli in programma? Italia 1 sulle candid camera. Non possiamo dire altro «Quest'anno siamo orgogliosi di presentare una sugli scherzi. L'unica certezza è che saranno tutti, rassegna ancora più internazionale con spettacoli che completamente, ovviamente, improvvisati». gravitano sempre nella sfera improvvisativa ma che NELLA FOTO: La Compagnia dei Traattori il mese novembre/dicembre 2016 22 Foc us .Teat ro IN SCENA... Uno sguardo agli spettacoli in cartellone nei teatri. Al Due, si spazia dalla storia del violino a Max Gericke. Non manca l’omaggio a Shakespeare La storia del violino U na stagione articolata di spettacoli e attività quella del Teatro Due. Guardando il cartellone, ecco alcuni appuntamenti dei prossimi mesi. Partiamo da La Storia del Violino in Italia (1700-1750), in programma il 20 novembre alle 16.30. In questo recital d'eccezione, il Maestro Fabio Biondi, abbagliante virtuoso del violino e direttore d’orchestra in residenza con l’Ensemble Europa Galante a Teatro Due, accompagnato da Paola Poncet al clavicembalo, celebra un periodo d'oro della storia della musica, ossia l'Italia del XVIII sec., culla del violino moderno e di grandi liutai, interpreti e compositori, che da lì partirono per diffondere la loro brillantezza in tutta Europa. Il pro- gramma prevede musiche di alcuni dei violinisti-compositori più attivi ed importanti dell'epoca, tra cui l’influente Arcangelo Corelli, divenuto modello di perfezione classica al punto che il direttore d’orchestra e violinista Andrew Manze ha dichiarato: "tutte le altre sonate barocche possono essere definite come pre o post Corelli"; Antonio Vivaldi, di cui verrà eseguito un brano tratto da un manoscritto superstite dalla biblioteca della corte di Dresda, dove la sua musica era particolarmente popolare; Francesco Geminiani e Francesco Maria Veracini, pupilli di Corelli e influenti figure del panorama musicale coevo; Giuseppe Tartini, che, dopo aver sentito suonare Veracini, decise di ritirarsi dal mondo per migliorare la sua tecnica dell’arco; Pietro Antonio Locatelli, descritto dalle generazioni successive come "il Paganini del Barocco". Un viaggio nella musica barocca strumentale quale naturale antecedente del belcanto italiano. Le Paradis?Non, merci! (24 e 25 novembre 2016, ore 20.30) con Clara Brancorsini, José Ponce, Laura Laboureur, Marcin Habela, Maria de La Paz, Andrea De Luca, Natalia Pastrana, Sofia Revueltas: una farsa composta da sette testi, molto diversi, sui vizi capitali; Natura dei Teatri, si riparte con l’edizione autunnale Attraversamenti shakespeariani, musica elettronica, sensibilità psichica, dialogo contemporaneo con la classicità, ricerca performativa internazionale. Si presentano così le linee tematiche della sezione autunnale del Festival Internazionale di Performing Arts Natura Dèi Teatri che torna a Parma dal 24 novembre al 10 dicembre. Diretto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Fondazione, il Festival continua il progetto dedicato all’artista visivo Richard Serra, il cui campo di indagine si orienta sul macrotema della Materia del Tempo nei linguaggi della creazione contemporanea. Tre residenze internazionali, sette produzioni realizzate ad hoc, una mostra, incontri con artisti e due osservatori critici. Si parte il 24 novembre ore 21, la danzatrice e coreografa, stella nascente della scena contemporanea europea, Lea Moro, in prima nazionale a Parma, presenterà "Le Sacre du Printemps, a ballet for a single body", creazione coreografica presentata nei più importanti festival di danza internazionali. Alle 22, (in replica il 25 ed il 26) seguirà HYPERION, ispirato all’omonimo romanzo di Friedrich Hölderlin, autore fondamentale per la definizione del pensiero filosoficoteatrale di Lenz. In occasione dell’anniversario per i quattrocento anni della morte di Shakespeare, Lenz presenta: Romeo and Juliet Concert (1,2,3 dicembre), Macbeth (8,9,10 dicembre) e Verdi Re Lear (2 dicembre). Fra gli il mese novembre/dicembre 2016 altri ospiti: Boris Kadin, attore e performer della formazione slovena dei Via Negativa (26 alle 21); Lillevan, musicista tedesco tra i più innovativi della scena elettronica internazionale (1 dicembre ore 22); Claudio Rocchetti, Andrea Azzali, Giorgio Cantadori, ricercatori e sperimentatori elettronici (3 dicembre); Fiorella Iacono, in una mostra che presenta le verifiche dello shooting fotografico realizzato durante l’allestimento di Autodafé, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto tratta dal Don Carlo di Giuseppe Verdi (8,9,10 dicembre); l'artista inglese Tim Spooner in prima assoluta con Blind Spot (8,9,10 dicembre),Info su www.lenzfondazione.it Foc us .Teat ro 23 AL TEATRO REGIO, “IL BORGHESE GENTILUOMO” La sferzante commedia, tra le più celebri di Molière, rivista e interpretata da Peppe Servillo sulle musiche di scena composte da Richard Strauss ed eseguite da Ensemble Berlin. Giovedì 15 dicembre, al Teatro Regio, va in scena alle 20.30 “Il borghese gentiluomo” nella personale riscrittura dell’attore napoletano, con alcuni dei solisti dei Berliner Philharmoniker (apriranno la serata con il Divertimento in re maggiore K. 136 di Mozart e Till Eulenspiegel einmal anders). Scritta nel 1670, "Il borghese gentiluomo" fa parte di un gruppo di commedie-balletto che Molière propose come divertimenti di Corte, dedicandole a Luigi XIV. Si snoda intorno alla figura, sempre comicissima, del ricco borghese che vorrebbe farsi gentiluomo e per questo si circonda di “maestri” che lo sfruttano, trascurando moglie e figlia, le quali non accettano di condividere la sua ossessione per i titoli nobiliari. Info su www.teatroregioparma.it Max Gericke è la rappresentazione in musica della grande parata carnevalesca che è diventata la cultura del consumo di massa, spettacolo di una società che si auto divora. Avarizia, orgoglio, gola, invidia, lussuria, collera e pigrizia, tracce inconfondibili della nostra società consumistica, vengono celebrate con ironia in uno spettacolo di teatro musicale la cui dimensione sonora diventa protagonista, intrecciando parola, canto lirico e musica. Max Gericke La più gran parte della vita è vita passata, menomale di Manfred Karge con Elisabetta Pozzi, traduzione e messa in scena Walter Le Moli (29, 30 novembre 2016; 1 e 3 dicembre – ore 20.30 domenica 4 dicembre – ore 16.00). L’identità negata, il tema del doppio, del complesso intreccio di maschile e femminile, la violenza della convenzione Dall’1 al 22 dicembre, venti racconti da Shakespeare Quaranta incontri per venti racconti. All’autore di teatro più famoso del mondo, William Shakespeare, Fondazione Teatro Due rende omaggio, in occasione del quadricentenario della morte, con una serie di iniziative di studio e di spettacolo (inserite nel programma di Teatro Festival 2016, parte di Reggio Parma Festival). Sono I racconti di Shakespeare, in programma dall’1 al 22 dicembre a Teatro Due Un’occasione rara per gli amanti del poeta inglese e per un pubblico di tutte le età di ascoltare alcune fra le opere più affascinanti del Bardo, raccontate dalla viva voce di un folto gruppo di attori, che partendo dagli adattamenti ante litteram dei fratelli Lamb, attraverso la commistione fra i racconti e gli originali shakespeariani, intrecceranno i vari linguaggi in un’operazione affine al modus operandi proprio del teatro shakespeariano: le parole (siano esse versificate o in sociale: questi i temi di Max Gericke, capolavoro di Manfred Karge, ripresa di una storica produzione di Fondazione Teatro Due con la stessa straordinaria protagonista, Elisabetta Pozzi. Ispirato a un caso realmente accaduto, Max Gericke è la favola tragica di Ella che, a poco più di vent’anni, perde il marito, operaio gruista. Sola nella Repubblica di Weimar durante gli anni della crisi economica, per poter sopravvivere decide di assumere l’identità del marito per non perderne il posto di lavoro. Nei panni di Max per oltre quarant’anni, Ella trascorre la vita prosa) creano una lingua ibrida e complessa che può generare una vera partitura verbale lontana dalle rigide classificazioni contemporanee. Charles e Mary Lamb pubblicarono nel 1807 a Londra Tales from Shakespeare, raccolta di 20 drammi shakespeariani adattati for the use of young persons, ossia col preciso intento di diffondere una selezione di opere del Bardo per un pubblico di giovanissimi, augurandosi che, una volta adulti, avrebbero letto integralmente gli originali, che “arricchiscono la fantasia, rafforzano la virtù, allontanano dall’egoismo e dalla venalità”, come scrissero alla fine della prefazione. Gli autori riscrissero in prosa le storie shakespeariane, eliminando talvolta personaggi e trame secondarie, trasformando spesso i dialoghi in discorsi indiretti, servendosi però quasi esclusivamente di termini e idiomatismi già in uso nell’inglese anteriore al XVII secolo. Ne è risultato un classico per la letteratura inglese paragonabile al Pinocchio nostrano, che ha conquistato un pubblico più vasto e di tutte le età. A Otello e a La Tempesta sono liberamente ispirate le ultime due creazioni della compagnia Balletto Civile, Before Break (3 dicembre ore 20.30) e Killing Desdemona (4 dicembre alle 20.30), due esempi di da ermafrodita proletario, trasformandosi in un personaggio la cui ambiguità sessuale è tragica e paradossale. Nella solitudine della sua stamberga di pensionato Max Gericke, sprofondato in poltrona, si lascia andare all’onda dei ricordi fino a svelare il grande segreto della sua vita. Dagli abissi profondi di una solitudine esistenziale, Elisabetta Pozzi, estrae i brandelli dolenti di una sepolta femminilità raccontando e rimpiangendo un universo al femminile tenuto accuratamente nascosto per tutta una vita. Info su www.teatrodue.org creazione iper-contemporanea, spettacoli singolarissimi, dove danza e teatro si integrano in quel “movimento narrativo” che ha fatto di questa compagnia una delle più originali oggi presenti in Italia. il mese novembre/dicembre 2016 24 Foc us .Teat ro Serata al Parco La rassegna del contemporaneo del Teatro delle Briciole invita alla riflessione sul nostro tempo, sulla scrittura e sulla figura dell'artista oggi L a rassegna del contemporaneo del Teatro delle Briciole Serata al Parco disegna una cartografia del teatro di oggi, in cui vengono tratteggiate le coordinate su cui si orienta la ricerca di alcuni tra gli artisti più coerenti e più aggiornati della scena contemporanea. I loro lavori riflettono sul nostro tempo e insieme sulla scrittura teatrale stessa, sulla figura dell’artista teatrale, su che cosa è fare teatro oggi. Il 16 novembre, nel Don Giovanni di Mozart de "I Sacchi di Sabbia", otto attori tentano l’impossibile impresa di rifare il Don Giovanni di Mozart senza strumenti, per boccacce e rumorini. Il 18 novembre, Cristina Kristal Rizzo, coreografa capace di coniugare riflessione teorica e impatto dinamico, ricompone il Bolero di Ravel in un tracciato che agisce come un “luogo” simbolico da cui ricominciare. La ricerca di sonorità al confine con ritmiche da ballo trascina in un coinvolgimento liberatorio il pubblico e gli interpreti. Una danza sul filo del rasoio che prosegue, dopo lo spettacolo, in una dance hall aperta a tutti. Il 26 novembre, Chiara Guidi fa rivivere sulla scena, in Lettere dalla notte, la scrittura di Nelly Sachs, tra le esperienze poetiche più alte del Novecento, esule in fuga per AL PEZZANI, IN SCENA IL MALATO IMMAGINARIO E a dicembre, il ritorno di “Maledetto Peter Pan” di Florence Cestac Una commedia colma di eccellenti spunti comici da cui trapela allo stesso tempo una visione del mondo disillusa e disincantata. È “Il malato immaginario” del grande Molière, interpretato da Andrea Buscemi e Nathalie Caldonazzo, per la regia dello stesso Buscemi, che andrà in scena al Teatro Pezzani dal 25 al 27 novembre. Ultima commedia del grande Autore, essa coniuga la felicità inventiva della farsa alla sofferta contemplazione del modo a lui tipica: e mentre descrive con straordinaria comicità le stramberie del vecchio Argante afflitto da infinite patologie che lo rendono succube di medici approfittatori, la vicenda lascia intravedere un mondo torvo e dispe- il mese novembre/dicembre 2016 l’Europa dalla persecuzione nazista e autrice di meditazioni di alto respiro mistico sulla condizione dell’uomo e dei popoli nel secolo della Shoah. La voce di Chiara Guidi dialoga con la musica dal vivo di Natàn Santiago e con un coro che verrà creato nel corso di un triplice incontro, nei giorni 24, 25 e 26 novembre, rivolto a tutti coloro che desiderano sperimentare la propria voce. Il 3 dicembre, Lucia Nicolussi Perego ne Il tempo delle gonne elabora con gli strumenti della danza una narrazione del femminile che, a 70 anni dalla conquista del diritto di voto, ricerca e valorizza le prerogative del pensiero delle donne. La cura, il dono, la rato, di assoluta spietatezza e rigorosi egoismi (come già accade nell’Avaro, altro celebrato capolavoro). L’antinomia fra questi due aspetti ne fa un’opera di straordinaria ricchezza , e una lancinante testimonianza della condizione interiore di Moliere nel suo ultimo anno di vita. Lo stesso, alla quarta replica dello spettacolo, si sentì male in scena proprio nelle vesti di Argante: volle terminare ugualmente la recita, e morì a casa poco dopo, lasciando al mondo l’idea che Il Malato Immaginario restasse per sempre il suo testamento morale e artistico. Spostiamoci a dicembre. Gradito ritorno per la brava Michela Andreozzi in scena con “Maledetto Peter Pan” in originale “LE DEMON DU MIDI”), di Florence Cestac, diretta da Massimiliano Vado. In programma dal 9 all’11 dicembre. È un fortunato spettacolo francese, clamoroso successo di pubblico e critica, che finalmente debutta anche in Italia. Nasce come fumetto della geniale Florence Cestac, diventato poi uno spettacolo teatrale, grazie all’attrice comica Michele Bernier e alla regista Marie Pascale Osterrieth (successivamente un film). A metà tra una commedia, uno stand up ed un monologo, in cui l’attrice porta in scena tutti i personaggi, lo spettacolo nasce dall’idea di raccontare, ridendo fino alle lacrime, un dramma che tutti conoscono: le Corna. Divertente, caldo, consolatorio, irriverente, "Maledetto Peter Pan" riguarda in ultima analisi ognuno di noi: tutti, in un momento o in un altro, ci siamo rotti i denti in quella meravigliosa, devastante, irrinunciabile avventura chiamata Amore. Informazioni su tutto il programma del Pezzani su www.nuovoteatropezzani.it Foc us .Teat ro capacità di portare la vita, raccontate non come condizioni di debolezza ma come apporto prezioso da riscoprire. Un viaggio di ricerca sul corpo e sui gesti antichi che le donne portano dentro di sé, che si è avvalso del contributo della filmmaker Anna Kauber sul tema dei beni comuni, della tutela dell’ambiente e dei diritti delle comunità. Dal 7 al 10 dicembre, il festival Impertinente offre una panoramica internazionale sul teatro di figura, sulla sua capacità di raccontare la vita, i rapporti umani, la realtà e l’immaginazione, con mille tecniche e linguaggi, in uno spirito spesso irriverente, di grande forza simbolica. È la forza del ritratto umano e artistico di Maria Callas firmato da Francesca Zoccarato in Divina, è la solitudine dell' anziana protagonista che ci racconta la sua storia attraverso gli oggetti del quotidiano in Go! dell’artista russa Polina Borisova. È la giovinezza e il suo posto nello spazio urbano interrogati in Urban Marionnette dal gruppo francese StultiferaNavis, è la creatura lunare, sensuale e ambigua, che rubò l’anima di un baleniere e ne fece un musicista nella Donna di Porto Pim, omaggio di Teatro Gioco Vita a Antonio Tabucchi. Info su www.solaresdellearti. it/teatrodellebriciole 25 In.provincia IL MAGNANI DI FIDENZA APRE CON LA DANZA Apre con la danza la Stagione teatrale 2016-2017 del Teatro Magnani di Fidenza. Lunedì 12 dicembre, con il balletto in un atto unico Romeo e Giulietta ispirato all’omonimo dramma di William Shakespeare. Protagonisti sulla musica di Sergej Prokofiev, i ballerini della Compagnia giovanile ‘Junior Balletto di Toscana’, regia e coreografia di Davide Bombana che propone una rilettura della leggenda shakespeariana dei due infelici innamorati andandosi a sovrapporre all'eco della straziante e reale vicenda di Admira e Bosko. Lei musulmana, lui il suo fidanzato serbo, vengono uccisi da un cecchino nel tentativo di fuggire dal macello di Sarajevo, durante la guerra che ha insanguinato i Balcani, una ventina di anni fa. Per info tel .0524517510 IL TEATRO FISICO DI PAOLO NANI A RAGAZZOLA Sabato 10 dicembre ore 21.15, al Teatro di Ragazzola, va in scena La Lettera con Paolo Nani, regia di Nullo Facchini, produzione Teatro Filodrammatici Ormai un classico del teatro, questo spettacolo vede sul palco solamente un tavolo e una valigia di oggetti. Paolo Nani riesce a dar vita a quindici piccole storie, tutte aventi la medesima trama ma interpretate ogni volta con uno stile diverso. Non si smette mai di ridere di fronte all'incredibile precisione, dedizione, studio e serietà di un artista che è considerato a livello internazionale uno dei maestri indiscussi del teatro fisico. Info su www.teatrodiragazzola.it GENOVA PER NOI E NANCY BRILLI A SALSOMAGGIORE Teatro del Tempo, dall’omaggio a Jack London al terzo capitolo di “Parma (e po pu)” La stagione 2016/2017 del Teatro del Tempo si apre con Giuseppe3 - dialoghi matrimoniali poco seri di e con Carlo Ferrari e Franca Tragni che portano in scena, dal 18 al 20 novembre, un’esplorazione iperbolica nella vita intima e matrimoniale di tre coppie famosissime: Verdi e Giuseppina Strepponi, Giuseppe e Maria, Garibaldi ed Anita. Si prosegue il 26 e 27, con Come il cane sono anch'io un animale socievole, da un progetto di spettacolo di Massimo Navone liberamente ispirato ai racconti La peste scarlatta e La forza dei forti di Jack London, nel 140° anniversario della nascita e nel 100° anniversario della morte dell’autore. Nel 1912 London scrive La peste scarlatta: ambientata nel 2070, la storia narra le conseguenze devastanti di un’epidemia di proporzioni mondiali che nel 2013 ha sterminato l’umanità. Tornano, il 16 e 17 dicembre, Paolo Nori e Giancarlo Ilari con il terzo capitolo di Parma (e po pu), un'indagine sulla città ducale, attraversata da due sguardi lontani anagraficamente ma uniti dallo stesso amore per la propria città Per info: 340 3802940 Due appuntamenti al Teatro Nuovo di Salsomaggiore. Sabato 26 novembre 2016, ore 21, Genova per noi. Con quella faccia un po’ così…. Il meglio del Cabaret e della musica genovese con artisti di prim’ordine uniti per questo spettacolo di beneficenza organizzato in collaborazione con Fidenza For Children. Il ricavato andrà a favore del nuovo progetto per l’orfanotrofio di Buenaventura in Colombia. Martedì 13 dicembre, ore 21, sarà ospite del teatro della cittadina termale Nancy Brilli con la Bisbetica per la regia di Cristina Pezzoli. Un classico senza tempo, ineguagliato capolavoro di William Shakespeare, arricchito da una verve comica che guiderà in modo parallelo i destini degli attori della compagnia e dei personaggi della commedia. Info su www.teatronuovosalsomaggiore.it LA PRIMA DONNA PAPA, IN SCENA A FONTANELLATO Sabato 3 Dicembre, ore 21.00, al Teatro comunale di Fontanellato in cartellone lo spettacolo: Sic transit gloria mundi. E’ la storia inventatissima della prima donna che sarà eletta Papa. Un monologo divertente e fanta-storiografico che immagina sul soglio di Pietro una figura femminile. Una potente e immaginifica riflessione sul ruolo della donna nella chiesa cattolica. www.teatrofontanellato.it il mese novembre/dicembre 2016 26 Foc us .Teat ro RAGAZZI E BAMBINI A TEATRO! Appuntamenti e spettacoli anche per i piccoli, le proposte dei prossimi mesi P oltrone rosse anche per i giovani. Tanti gli appuntamenti previsti dai teatri che riguardano bambini e ragazzi. Partiamo da Teatro Europa di via Oradour che inaugura la Stagione 2016/2017 di Teatro Ragazzi domenica 11 dicembre (ore 16.30) con Fiocco di neve Fiocco di lana, con Chiara Rubes e Franca Tragni, testo Paola Silva, regia Chiara Rubes. Due attrici, sorprese da un pubblico di bambini, sono costrette ad inventarsi sul momento uno spettacolo. Prese alla sprovvista, cominciano così a raccontare. Liberamente ispirato ai personaggi de La Regina Della Neve di Hans Christian Andersen, lo spettacolo è un viaggio immaginario che parte dal rito della buonanotte. Il “c’era una volta…” delle mamme, che sbirciano il libro nella cameretta del bambino, trasporta, con l’aiuto della fantasia attraverso paesaggi incantati, fino al paese dei sogni. Sabato 17 (ore 21.15) e domenica 18 dicembre (ore 16.30), ritorna Il soldatino di stagno ovvero come nacquero le parole, uno spettacolo di Europa Teatri, con Umberto Fabi, Davi- Il Gatto con gli stivali, in scena al Regio Dopo il successo di Pinocchio, il Teatro Regio realizza una nuova produzione d’opera per l’infanzia, mettendo in scena, il 15, 16 e 17 dicembre, Il gatto con gli stivali, di Marco Tutino su libretto di Giuseppe Di Leva, liberamente ispirato alla celebre fiaba di Charles Perrault. A metà strada tra l’opera buffa e l’operetta, lo spettacolo ricrea la fiaba in un immaginifico luogo dei primi anni del '900, con la regia, le scene e i costumi di Luana Gramegna e Francesco Givone. Sul podio dell’Orchestra Bertolucci e del Coro di voci bianche della Corale Verdi preparato da Beniamina Carretta, Stefano Franceschini dirige un cast di giovani cantanti. Info su www.teatroregioparma.it il mese novembre/dicembre 2016 Divertimento al Cerchio, dal Circo a Tom Sawyer Diversi gli appuntamenti del Teatro del Cerchio (via Pini 16). Il 13 novembre, ore 17.00 "Romiao e Micetta sui tetti di Verona" (regia Antonio Zanoletti); il 20, in programma “Pane, amore e fantasia”pomeriggio a teatro con merenda: 15.30 –17.00 “Il Circo al Cerchio” minirassegna di compagnie circensi nazionali e internazionali (replica il 18 dicembre). Altri appuntamenti: il 27, “Le avventure di Tom Sawyer”, 8 dicembre, “Che fine ha fatto Babbo Natale?” (nuova produzione 2016 con Mario Aroldi,regia Mario Mascitelli). Info su www.teatrodelcerchio.it Foc us .Teat ro de Rocchi, Loredana Scianna, ideazione, allestimento scenico e regia Yannick De Sousa Mendes e Loredana Scianna, drammaturgia Umberto Fabi, coreografia Davide Rocchi, disegni Gianluca Foglia "Fogliazza". Quando tutto finì, del soldatino di stagno si trovò solo il cuoricino di stagno, mentre della ballerina di carta il lustrino bruciacchiato e annerito. Nel riscrivere la fiaba per la scena, gli autori si sono chiesti se Il soldatino di stagno sia veramente una storia d'amore e in che modo ne parla. Perché il soldatino con una sola gamba s'innamora della ballerina? Perché lei ha una gamba tesa così in alto da sembrarne priva. Insomma, l'innamoramento si fonda su un equivoco, lui la crede simile a sé. Ma si sbaglia. Non sappiamo nemmeno, in realtà, se lei ricambi il suo sentimento, la fiaba non lo dice. Del resto lei è di carta, una creatura bidimensionale e leggera, al contrario di lui. Il fuoco che li divorerà entrambi è una bella metafora dell'ardore amoroso che pervade l'intrepido soldato. Gli appuntamenti dedicati ai ragazzi proseguono fino ad aprile. Per il programma completo degli spettacoli, informazioni su www.europateatri.it 27 AL TEATRO DELLE BRICIOLE, TRA FIABE E SPETTACOLI PER LE FAMIGLIE La rassegna del Teatro delle Briciole «Weekend al Parco», rivolto alle famiglie, propone Il 13 novembre «Era ieri», un viaggio all’indietro nel tempo, milioni di anni fa. Il 20, in «Jack e il fagiolo magico» di Accademia Perduta, due attori reinventano la fiaba popolare inglese del bambino che schiva i pericoli grazie a una pianta di fagioli magici. Il 27, «Con la bambola in tasca» è un successo ventennale che nasce dal gioco di relazione che si crea tra una bambina e l’attrice in scena. Il 4 dicembre, «La bella o la bestia» de La Baracca è un viaggio compiuto da due attori nell’arte contemporanea. Dal 7 all’11 dicembre, spazio a «Impertinente», Festival di teatro di figura realizzato in collaborazione con il Castello dei Burattini. Il 7, «Dai 3 ai 93» del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia intende avvicinare le nuove generazioni all’arte antica delle marionette. L’8 dicembre, la compagnia francese Bouffou Théâtre racconta in «La mer en pointillés» la storia di un uomo che non ha mai visto il mare; Girovago e Rondella in «Quadri» sorprendono per la abilità con cui le loro mani si trasformano in personaggi; «La grande guerra del sipario» di Gigio Brunello e Gyula Molnàr mette in scena la guerra tra burattini e peluches. Il 10 dicembre, «Piano» della Compagnia 7/8 chili racconta di una superficie che si anima improvvisamente diventando lo scenario di un racconto. L’11 dicembre, la compagnia francese StultiferaNavis propone «Un souffle, une ombre, un rien», un’esperienza di incontro diretto con le marionette e la pluralità delle loro forme. Lo stesso giorno in «Rosso Cappuccetto» Emanuela Dall’aglio crea un unico manufatto che genera personaggi, azioni, oggetti e colpi di scena. Chiude l’anno il 18 dicembre «Ho un lupo nella pancia» della Compagnia La piccionaia, una fiaba moderna sul rapporto tra padre e figlio, sulla difficoltà di comprendere le ragioni profonde di un bisogno interiore. Informazioni www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole. Cappuccetto Rosso e Il Canto di Natale al Pezzani Le avventure di Pinocchio Un ottimo esempio di spettacolo per tutte le età a partire dagli 8 anni. Sabato 17 dicembre, alle 21, al Teatro di Fontanellato, sul palco salgono le avventure di “Pinocchio”di Zaches Teatro. Teatro di figura e teatro visuale, conferiscono a questo Pinocchio uno spirito surreale. Liberamente ispirato a “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” di Carlo Collodi, lo spettacolo è vincitore del 22° International Festival of Children’s Theatre Subotica (Serbia). Info su www.teatrofontanellato.it Due appuntamenti proposti dal Teatro Pezzani (in borgo S. Domenico), tra novembre e dicembre, per la regia di Sandra Bertuzzi. Partiamo da “Cappuccetto Rosso” (il 20 alle 16.30, dai 3 anni). Uno spettacolo esilarante pieno di colpi di scena e sketch divertenti, che mescola la fiaba tradizionale con temi attuali come l’accettazione delle diversità e l’integrazione culturale. Il Lupo, per antonomasia ingannevole e malvagio, in questa favola diventa infatti buono e vegetariano. Il 4 dicembre, è la volta de “il Canto di Natale” (dai 6 anni, sempre alle 16.30) liberamente ispirato all’opera di Charles Dickens, con pupazzi sul palco, come nei musical di Londra e Broadway. Info su www.fantateatro.it il mese novembre/dicembre 2016 28 In.Agenda Parma Film Festival, da Kieslowski a Comenicini La rassegna chiuderà il primo dicembre. Attesi grandi ospiti anche a novembre. Novità di quest’anno, la sezione di cinema itinerante anche fuori città P rosegue la 19esima edizione del Parma Film Festival. Dopo aver preso il via l’11 ottobre scorso, la rassegna va avanti anche a novembre con una serie di proiezioni di alto interesse cinematografico. A partire dalla retrospettiva dedicata ai film restaurati di un maestro del cinema come Andrei Tarkovskij, nel trentesimo anniversario della sua morte (del cineasta russo verranno proiettati: Nostalghia, l'Infanzia di Ivan, Andrej Rublev, Solaris, Lo specchio). La manifestazione rende omaggio anche al regista polacco Krzysztof Kieslowski, con la proiezione dei 10 capitoli del “Decalogo”. Prevista la presenza di ospiti come Marco Bellocchio con il suo ultimo film "Fai bei sogni", Franco Piavoli con l'ultima opera realizzata "Festa" (8 novembre), Ugo GregoTeatro Giuseppe Busseto retti e Gianfranco PannoneVerdi, che presente- MUSICA A 360 GRADI Traiettorie, gli ultimi concerti Ultimi appuntamenti in programma per la XXVI edizione della rassegna di musica contemporanea Traiettorie, ideata e diretta da Martino Traversa e organizzata da Fondazione Prometeo Atteso il concerto per pianoforte di Francesco Prode il 19 novembre, che porterà a Parma un singolare progetto di rilettura raveliana. La rassegna si chiuderà il 23 novembre con Ensemble Prometeo, diretto da Marco Angius (alla Casa della Musica, ore 20.30). Info su www.fondazioneprometeo.org il mese novembre/dicembre 2016 Philip Glass, in esclusiva per l’Italia Philip Glass, icona della musica contemporanea, sarà il protagonista del concerto (14 novembre alle 20.30) che chiuderà la X edizione di Barezzi Festival. Per la prima volta in Italia e in esclusiva al Teatro Regio, interpreterà i suoi celebri 20 Etudes. Info www. teatroregioparma.it “Il re degli ignoranti”, tributo a Celentano La naturale somiglianza fisica e vocale di Maurizio Schweizer è la scintilla che accende lo spettacolo "Il Re degli Ignoranti" (2 dicembre al Fuori Orario di Taneto), un tributo al grande Adriano Celentano, ripercorrendo le belle canzoni del Molleggiato. Info www.arcifuori.it In.Agenda ranno il doc breve "Con Ugo", Emilio D'Alessandro e Filippo Ulivieri che presenteranno "S is for Stanley" dedicato a Kubrick (1 dicembre). La rassegna prevede anche l’anteprima nazionale, mercoledi 23 novembre, di "Snowden" di Oliver Stone. La manifestazione che, a Parma, si svolge al Cinema Astra, esce quest’anno dai confini cittadini per portare il “cinema” anche fuori porta. Novità, infatti, dell’edizione 2016 è la rassegna itinerante sul 70esimo anniversario della Repubblica e del suffragio universale che vede il coinvolgimento dei cinque Comuni dell'Unione Pedemontana Parmense. Fra le proiezioni in provincia: “La Storia di Mirka” di Primo Giroldini; “La ragazza di Bube” di Luigi Comenicini; “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola; “Il padre di famiglia” di Nanni Loy, “Essere donne” di Cecilia Mangini, Bellissime di Giovanna Gagliardo. La rassegna (che quest’anno ha messo in calendario oltre 50 film presentati nelle varie sezioni) è organizzata dal Circolo del cinema Stanley Kubrick, e sostenuta da Regione Emilia Romagna, Fondazione Monteparma, Unione Pedemontana Parmense, Università degli Studi di Parma e Chiesi Farmaceutici. Tutto il programma su http://w w w.cinema-astra.it www.facebook.com/ParmaFilm/ La magia del ParmaJazz Ventunesima edizione per il ParmaJazz Frontiere Festival, ideato da Roberto Bonati. Torna al Teatro Regio Cartoons (19 novembre), con le grandi colonne sonore dei cartoni animati in chiave jazz. Il 25 novembre ci sarà anche il vincitore della seconda edizione del Premio Giorgio Gaslini, Luca Perciballi, chitarrista e compositore formatosi al Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Info www.parmafrontiere.it Il rap di SFERA EBBASTA Mercoledì 7 dicembre, il Campus Industry Music porta a Parma Sfera Ebbasta, uno dei migliori rapper della nuova generazione contemporanea italiana e internazionale, Sfera Ebbasta proporrà dal vivo tutti 29 L’INEDITO. Gnocchi e “Il miracolo Parma” “Miracolo Parma”: gli ultimi 30 anni di storia del Parma Calcio”, una produzione inedita di Gene Gnocchi che racconta in chiave “rompipallone” una case history in cui le gioie e i dolori calcistici e sportivi sono indissolubilmente legati agli scandali e ai fatti di cronaca che hanno scosso non solo la città, ma l’intero nostro paese. A Parma il 18 novembre, alle ore 21, al Palazzetto dello Sport. Posto unico €12 Per comprare i biglietti online su Vivaticket. http://www.vivaticket.it/ita/event/ gene-gnocchi/89873 INCONTRI IN LIBRERIA. La Storia d’Italia in 15 film Alla libreria Feltrinelli di strada Farini, mercoledi 16 novembre, alle 18.00, si terrà la presentazione del libro “Storia d'Italia in 15 film” di Alberto Crespi editore Laterza. Intervengono: Alberto Crespi (critico cinematografico), Filiberto Molossi (critico cinematografico) e Primo Giroldini (direttore Parma Film Festival). L’EVENTO. È tempo di NovemberPorc Torna la “Staffetta più golosa d’Italia”. Quattro domeniche, con specialità della Bassa parmense in versione maxisalumi: il Mariolone più grosso (Sissa, 4- 6 novembre), il Prete più Pesante (Polesine Parmense, 11-13), lo Strolghino da Guinness (Zibello, 18-20), la Cicciolata più Grande (Roccabianca, 25-27). Si pensi che il Mariolone è intorno ai 250 kg, il Pretone sui 360-380 kg, lo Strolghino oltrepassa i 400 metri e la Cicciolata è oltre 350 kg. Per info: www.novemberporc.it i brani tratti dal suo ultimo omonimo album, già ai vertici delle classifiche. Info www. campusindustrymusic.com Arriva Sister Act il musical Il 30 novembre e l'1 dicembre, al Teatro Regio, va in scena Sister Act–Il musical, tratto dall'omonimo celebre film del ’92. Protagoniste: le musiche soul, funky e gospel del premio oscar Alan Menken. Info: [email protected] Galà di Capodanno, si cena al Regio Arie d’opera e brani sinfonici, interpretati da solisti e orchestra, per brindare in musica al nuovo anno. E a seguire, cena di Gala al Ridotto. È il programma del Teatro Regio per l’ultimo dell’anno (sabato 31 dicembre, ore 19). Info su www.teatroregioparma.it il mese novembre/dicembre 2016 30 In.Agenda In giro per Musei Alcuni appuntamenti con l'arte, passando dai capolavori di Monet agli scatti di Roberto Ricci. Ecco alcune mostre "scelte per voi" I nvasione Pop alla Villa dei Capolavori! fino all’11 dicembre, la Fondazione Magnani Rocca, ospita una grande mostra sulla Pop Art italiana, composta da circa settanta opere provenienti da importanti istituzioni pubbliche e prestigiose collezioni private. Ma non solo. "MONET Quelle Ninfee che anticiparono l’Informale", è la mostra parallela che vede esposte le celebri Ninfee di Claude Monet (Parigi 1840 – Giverny 1926), provenienti dagli Stati Uniti, insieme ad altri due capolavori del pittore francese. A Palazzo Pigorini, fino al 15 gennaio, la mostra "Robert Capa in Italia 1943 – 1944", dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia. Considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo, da altri colui che al fotogiornalismo ha dato una nuova veste e una nuova direzione, Robert Capa (Budapest, 1913 – Thái Binh, Vietnam, 1954) pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia. Settantotto fotografie per mostrare una guerra fatta di gente comune, di piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, di soldati e civili, vittime di una stessa strage. Fino al 15 gennaio 2017, al primo piano della Casa della Musica, è possibile visitare "Parma-danza", mostra fotografica di Roberto Ricci. Classica, jazz, hip pop, moderna, le tante e diverse anime della danza vibrano nelle strade, nelle piazze, negli spazi aperti, nei luoghi monumentali, negli scorci più nascosti di Parma, incarnate e animate dal talento e dalla passione degli allievi delle scuole di danza e dalle loro coreografie, impresse negli scatti di Roberto Ricci. Maria In alto a destra: Le Ninfee di Monet, alla Magnani Rocca; qui sopra: locandina della mostra di Roberto Ricci alla Casa della Musica; uno scatto di Robert Capa, a Palazzo Pigorini il mese novembre/dicembre 2016 Luigia protagonista di tre mostre in corso in città. “Nel tempio della Duchessa tra reale e virtuale”, ospitata alla Galleria San Ludovico, riconsacrata nel 1817 per volere della stessa Maria Luigia che lì fece trasferire una tela realizzata appositamente per quello spazio e ne commissionò numerose altre dando inizio così al suo mecenatismo. La mostra, curata da Alessandro Malinverni, permette ai visitatori di ammirare l'antico assetto della Chiesa attraverso una sua ricostruzione virtuale grazie all’innovativa tecnologia ARtGlass. “Maria Luigia, le opere, l’arte della propaganda”, è la mostra che si tiene fino al 18 dicembre alla Fondazione Cariparma. L’esposizione è suddivisa in sezioni tematiche che illustrano gli interventi realizzati sotto il governo della Duchessa: importanti infrastrutture viabilistiche per favorire il commercio e la circolazione tra le città del Ducato e gli Stati limitrofi, opere pubbliche destinate al commercio, al culto, alla sanità e all’assistenza a malati e giovani ragazze madri, all’educazio- ne e alle residenze collettive, agli spazi per la cultura e la ricreazione e infine alle residenze ducali di Colorno, Sala Baganza e Parma. La mostra “Maria Luigia e le scienze nelle collezioni dell’Università” all’Orto Botanico e Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma fino al 17 dicembre illustra invece il legame tra Maria Luigia (grande appassionata di scienze) e l’Università di Parma, attraverso un racconto multimediale. Al primo piano del Palazzo del Governatore, la mostra “Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze” propone un’ampia selezione di capi delle collezioni Alta Moda e Prêt-à-Porter, frutto di un lavoro di ricerca finalizzato all’individuazione di “inattese assonanze” tra alcune declinazioni dello stile di Ferré e le passioni, il gusto e i tempi della “Buona Duchessa”. Una mostra giocata tutta sui dettagli della storia del costume reinterpretati in moda dal genio di Ferré. E’ questo che evidenziano i 60 splendidi capi che sono esposti in mostra, accompagnati dai bozzetti preparatori. 32 Home&Design il mese aprile/maggio 2016