Pelle E’ composta da tre strati principali che, dall’esterno verso l’interno, assumono il nome di: epidermide, derma e ipoderma (o strato sottocutaneo). Le pelli di animali (alcuni domestici come mucche, pecore, bufali, maiali, ma anche cervi, alci, serpenti, coccodrilli, canguri) sono state uno dei primi materiali che l’uomo ha imparato ad utilizzare per i propri bisogni personali, perché si è dimostrato facilmente reperibile e soprattutto resistente e di lunga durata e viene infatti tutt’oggi utilizzato per la produzione di diversi oggetti e materiali, come vestiti, borse, scarpe, cinture. Tuttavia gli attuali costi di produzione (ed in certi periodi anche di reperibilità) lo hanno fatto diventare un materiale prezioso, nobile e in un certo senso costoso, soprattutto se paragonato a molti altri materiali sintetici presenti in commercio. La prima fase della lavorazione della pelle consiste nella scuoiatura, ovvero il distacco della pelle dal corpo dell’animale, dalla quale si ottiene la pelle grezza cioè quella che ha attaccato ancora il pelo, e si suddivide in due tipologie: scuoiatura meccanica: la pelle viene distaccata mediante l’infiltrazione d’aria ad alta pressione fra la pelle e la carne; da tale operazione si ottiene un prodotto ottimo; la scuoiatura manuale consiste invece nel togliere la pelle a mano con un coltello. In questo caso si può provocare talvolta qualche buco (questo difetto chiamato “scortico” e declassa la pelle). Le pelli dopo la scuoiatura vengono salate e fatte essiccare, per preservarle dall’attacco dei batteri e mantenere una migliore conservazione e inoltre vengono solitamente conservate all’interno di frigoriferi. La pelle potrà poi eventualmente essere sottoposta al processo di conciatura, che ne consente la trasformazione in cuoio. Pelle tinta all’anilina Per ottenere una pelle tinta dall’aspetto naturale si utilizzano le aniline coloranti, ovvero dei composti organici sintetici costituiti da una sostanza a base di carbonio. L’aspetto più vantaggioso della tintura all’anilina è che si preservano le caratteristiche del manto dell’animale e che la pelle, priva di pigmenti, risulta molta più delicata. Se ne può aumentare la resistenza con delle lacche o con un trattamento alla semi-anilina, mantenendo sempre un basso contenuto di pigmento senza alterare quindi il caratteristico aspetto naturale di questa pelle. Con l’aiuto di Wikipedia