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OPINIONE LIBERALE
Investire nei giovani e nelle buone
— Adriano Pettignano —
presidente GLR Mendrisio
Alle elezioni federali di ottobre,
due sono i giovani membri di
GLR che figurano sulla lista del
PLR per il Consiglio nazionale.
La nostra prima ospite è Michela Ris, municipale di Ascona,
che in questa intervista si esprime su temi caldi della politica
federale, le cui conseguenze si
riflettono anche sul Ticino e i
suoi cittadini
Michela Ris. Quali conseguenze avremmo se non venisse realizzato il raddoppio della galleria autostradale del San
Gottardo?
Senza il raddoppio avremmo semplicemente più traffico. La soluzione che
propone la sinistra di trasferire il traffico
su rotaia quando il passo non è aperto è
utopica. Al primo problema avremmo il
Ticino isolato e intasato. Ormai non penso che la questione sia se sì o no al San
Gottardo ma piuttosto convincere i contrari che non ci sarà un aumento della
capacità di transito perché non avremo le
4 corsie come la sinistra continua a sostenere. La sinistra fa le sue previsioni con la
sfera magica, io che non la possiedo preferisco farla con i dati: il trasferimento del
traffico pesante dalla strada alla rotaia non
è una prerogativa svizzera. Noi abbiamo
detto sì all’Iniziativa delle Alpi, ma anche
in Europa si sono convinti da tempo della
bontà di proteggere le montagne; anche il
Consiglio dell’Unione europea (allineandosi alla Commissione e al Parlamento)
nel 2013 ha ratificato il Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi. Tradotto:
anche l’UE vuole spostare il traffico – soprattutto merci – dalla strada alla rotaia.
Dunque, l’UE non ci obbligherà ad aprire
tutte le corsie e il traffico non aumenterà.
E il San Gottardo dovrà avere il suo secondo tubo in modo da risanare il primo e
non isolare il nostro cantone.
Lavoro: cosa ne pensi su una eventuale
modifica di legge sull’assunzione a favore di personale indigeno?
Il mio articolo costituzionale preferito sarebbe «Prima i nostri!... certo, ma solo se se
lo meritano». A parità di condizioni dobbiamo favorire il territorio e il personale
indigeno ma per tradizione la Svizzera ha
raggiunto il suo successo puntando sulla
meritocrazia e sulle capacità individuali,
anche estere. L’iniziativa «Prima i nostri»
che concerne la salvaguardia del mercato del lavoro e il diritto per i residenti ad
avere la precedenza sul mercato del lavoro
(e salari dignitosi) è condivisibile su questi temi ma nel contempo vuole risolvere
troppi temi diversi e questo la rende poco
credibile e un po’ semplicistica. Mercato
del lavoro, piazza finanziaria, accordi internazionali e mobilità non sono temi che
si possono affrontare all’interno di un’unica iniziativa.
Giovani e aziende: agevolazioni fiscali per i giovani che vogliono mettersi in
proprio?
Ritengo assolutamente positivi i progetti
che dianno la possibilità di finanziare o
sostenere i giovani con idee imprenditoriali valide. Perché magari l’idea è valida
ma non hanno le competenze tecnico/
Per Michela Ris al
turismo ticinese
servono «impegno e
ingegno per migliorarsi
e innovarsi». E un po’
polemicamente dice:
«la piazza di Ascona
è stata rilanciata da
un tedesco mentre
quella di Locarno
da un iraniano.
Forse dovremmo
crederci anche noi»
foto sotto: Adriano
Pettignano che ha
curato l’intervista
amministrative per metterla in pratica o
non si possiede il capitale iniziale necessario per trasformarla in realtà. Quindi
programmi di valutazione, coaching, promozione, sgravi fiscali, consulenza, ricerca
di finanziamenti sono la direzione giusta
da seguire per il promovimento di nuove
imprese. Nei giovani e nelle buone idee bisogna assolutamente investire.
Turismo: quali azioni correttive bisognerebbe prendere per fare rivivere il nostro
territorio?
La salute del turismo – e quindi di un settore vitale per molti ticinesi – non passa
unicamente da piccoli e grandi eventi, da
un’offerta sempre più personalizzata e
da una promozione capillare delle nostre
virtù paesaggistiche ed enogastronomiche. Occorre anche vegliare a che non si
producano leggi e procedure burocratiche
che costituiscono la tipica sabbia negli ingranaggi delle vacanze e delle attività di
coloro che scelgono di investire tempo e
GLRT
idee
risorse nella nostra regione. E questo nonostante i voli low cost, il franco (troppo)
forte, le ore di coda al Gottardo, le offerte
estere sempre più stracciate, eccetera che
costituiscono un quadro di concorrenza
parecchio agguerrita.
Uno dei principali problemi delle nostre
strutture è quello legato al rinnovo generazionale. Da uno studio del Dipartimento
delle finanze e dell’economia (DFE) su 100
alberghi il 30% risulta buono, il 15% è ormai fuori mercato mentre il 55% giace in
quel limbo di difficoltà strutturale in cui
il management e la struttura sono ormai
obsoleti. Perché se non c’è intenzione di
continuare con l’attività spesso si tende a
non investire più e a spremere la struttura
prima di venderla e magari trasformarla in
residenze secondarie. Ma questo per il turismo è deleterio. Un altro problema è quello
dell’accoglienza che deve essere legata a un
cambio strutturale proveniente dal basso e
che coinvolga gli imprenditori, le PMI, la
politica che si deve adoperare per assicurare delle condizioni quadro favorevoli (orari
dei negozi, leggi sugli eventi, legge sui rumori, IVA agevolata, dazi di importazione)
e non da ultimo un marketing magari meno politically correct che dia più spazio e
metta in evidenza gli attori che dimostrano
impegno e ingegno nel migliorarsi e innovarsi. E un po’ polemicamente ai ticinesi
dico solo che la piazza di Ascona è stata
rilanciata da un tedesco mentre quella di
Locarno da un iraniano. Forse dovremmo
crederci anche noi.
Migrazione: quali effetti potrebbe avere
una migrazione fuori controllo?
Il nostro paese ha fatto e continua a fare molto. Venerdì 18 settembre 2015 il
Consiglio federale ha deciso di accogliere
1’500 rifugiati registrati in Italia e Grecia e
ha già dato la sua disponibilità a partecipare a un secondo programma di ricollocazione. Inoltre sono stati stanziati altri 70
milioni di franchi per aiuti sul terreno.
Quello dell’immigrazione è diventato un
tema di scontro ideologico tra i partiti.
Fino al 9 febbraio 2014 era un’iniziativa
dell’UDC, dopo tale data è diventata un’iniziativa accettata dal popolo svizzero e di
questo dobbiamo prendere atto e agire di
conseguenza.
La Svizzera nei confronti dell’UE è e rimarrà un partner impeccabile in molti ambiti.
L’unica cosa che il popolo ha chiesto è di
contingentare l’immigrazione e dato che è
stata una decisione democratica questa va
rispettata anche se il lavoro di negoziazione per fare in modo che gli accordi bilaterali vengano mantenuti sarà più duro.
OPINIONE LIBERALE
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Scuola media... e poi?
— Stefano Cassina —
membro GLRT
La scuola media dovrebbe riuscire a valorizzare maggiormente le specificità di ogni singolo
allievo così che possa decidere
con consapevolezza il proprio
futuro professionale
Da ormai qualche settimana è ricominciato l’anno scolastico. C’è chi ha deciso di
frequentare una scuola medio-superiore
e chi invece di iniziare un apprendistato.
Decidere cosa fare dopo la scuola media
è una scelta importante che spetta ogni
anno a centinaia di giovani. Per poter
prendere la decisione più adeguata ai
propri interessi e alle proprie capacità,
l’allievo deve essere a conoscenza delle
sue possibilità. La scuola di oggi è troppo
nozionistica e generica, a discapito della
valorizzazione delle peculiarità dei suoi
allievi, cosa che rischia di limitare la possibilità di compiere una scelta consapevole e adeguata riguardo a come proseguire
il proprio percorso formativo. Se penso
ai miei ex compagni di classe, la maggior
parte ha deciso d’iniziare un apprendistato scegliendo tra un numero limitato di
mestieri (tre o quattro) rispetto alla moltitudine di quelli realmente disponibili e
altrettanto indispensabili e gratificanti.
A questo proposito, sarebbe opportuno
potenziare il Servizio di orientamento
nelle scuole medie. Inoltre, si dovrebbe
Stefano Cassina: «La
maggior parte dei miei
ex compagni di classe
ha deciso d’iniziare
un apprendistato
scegliendo tra un
numero limitato di
mestieri rispetto alla
moltitudine di quelli
realmente disponibili
e altrettanto
indispensabili
e gratificanti, a
questo proposito
sarebbe opportuno
potenziare il Servizio
di orientamento»
Michela
e Tobiolo:
i due giovani
candidati
al Nazionale
sostenuti
da GLRT
avere la possibilità di effettuare degli stages professionali presso le aziende, così
da permettere agli allievi di acquisire non
solo esperienza, ma anche una maggior
capacità di forgiare la propria identità
professionale. Dal canto loro, le aziende
avrebbero la possibilità di farsi conoscere
nell’ambito scolastico e rendersi attraenti
per il futuro giovane lavoratore.
Sempre più giovani decidono di intraprendere studi medio-superiori. Una
parte importante di essi inizialmente è
confrontata con grandi difficoltà a livello organizzativo. In prima liceo quasi un
terzo degli allievi boccia anche perché
mostra gravi lacune nell’organizzazione
e nel metodo di studio. Già nella scuola
media, i futuri studenti potrebbero essere preparati in modo puntuale a ciò che li
attende, consacrando, per esempio, parte
dell’ora di classe in quarta media a consigli inerenti i metodi di base per la presa
di appunti, la realizzazione di riassunti
e l’organizzazione del tempo di studio.
Queste conoscenze sarebbero utili anche
a chi decide di fare un apprendistato, in
quanto tenuto a frequentare almeno un
giorno di scuola alla settimana.
Sapersi organizzare è fondamentale in
ogni ambito della vita, dalla famiglia
al lavoro. Mi piacerebbe che in futuro
la scuola media riuscisse a valorizzare
maggiormente le specificità dei suoi allievi, anche per aiutarli a compiere scelte
importanti con cognizione di causa, e
non in balia del caso.