16 OPINIONE LIBERALE Investire nei giovani e nelle buone — Adriano Pettignano — presidente GLR Mendrisio Alle elezioni federali di ottobre, due sono i giovani membri di GLR che figurano sulla lista del PLR per il Consiglio nazionale. La nostra prima ospite è Michela Ris, municipale di Ascona, che in questa intervista si esprime su temi caldi della politica federale, le cui conseguenze si riflettono anche sul Ticino e i suoi cittadini Michela Ris. Quali conseguenze avremmo se non venisse realizzato il raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo? Senza il raddoppio avremmo semplicemente più traffico. La soluzione che propone la sinistra di trasferire il traffico su rotaia quando il passo non è aperto è utopica. Al primo problema avremmo il Ticino isolato e intasato. Ormai non penso che la questione sia se sì o no al San Gottardo ma piuttosto convincere i contrari che non ci sarà un aumento della capacità di transito perché non avremo le 4 corsie come la sinistra continua a sostenere. La sinistra fa le sue previsioni con la sfera magica, io che non la possiedo preferisco farla con i dati: il trasferimento del traffico pesante dalla strada alla rotaia non è una prerogativa svizzera. Noi abbiamo detto sì all’Iniziativa delle Alpi, ma anche in Europa si sono convinti da tempo della bontà di proteggere le montagne; anche il Consiglio dell’Unione europea (allineandosi alla Commissione e al Parlamento) nel 2013 ha ratificato il Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi. Tradotto: anche l’UE vuole spostare il traffico – soprattutto merci – dalla strada alla rotaia. Dunque, l’UE non ci obbligherà ad aprire tutte le corsie e il traffico non aumenterà. E il San Gottardo dovrà avere il suo secondo tubo in modo da risanare il primo e non isolare il nostro cantone. Lavoro: cosa ne pensi su una eventuale modifica di legge sull’assunzione a favore di personale indigeno? Il mio articolo costituzionale preferito sarebbe «Prima i nostri!... certo, ma solo se se lo meritano». A parità di condizioni dobbiamo favorire il territorio e il personale indigeno ma per tradizione la Svizzera ha raggiunto il suo successo puntando sulla meritocrazia e sulle capacità individuali, anche estere. L’iniziativa «Prima i nostri» che concerne la salvaguardia del mercato del lavoro e il diritto per i residenti ad avere la precedenza sul mercato del lavoro (e salari dignitosi) è condivisibile su questi temi ma nel contempo vuole risolvere troppi temi diversi e questo la rende poco credibile e un po’ semplicistica. Mercato del lavoro, piazza finanziaria, accordi internazionali e mobilità non sono temi che si possono affrontare all’interno di un’unica iniziativa. Giovani e aziende: agevolazioni fiscali per i giovani che vogliono mettersi in proprio? Ritengo assolutamente positivi i progetti che dianno la possibilità di finanziare o sostenere i giovani con idee imprenditoriali valide. Perché magari l’idea è valida ma non hanno le competenze tecnico/ Per Michela Ris al turismo ticinese servono «impegno e ingegno per migliorarsi e innovarsi». E un po’ polemicamente dice: «la piazza di Ascona è stata rilanciata da un tedesco mentre quella di Locarno da un iraniano. Forse dovremmo crederci anche noi» foto sotto: Adriano Pettignano che ha curato l’intervista amministrative per metterla in pratica o non si possiede il capitale iniziale necessario per trasformarla in realtà. Quindi programmi di valutazione, coaching, promozione, sgravi fiscali, consulenza, ricerca di finanziamenti sono la direzione giusta da seguire per il promovimento di nuove imprese. Nei giovani e nelle buone idee bisogna assolutamente investire. Turismo: quali azioni correttive bisognerebbe prendere per fare rivivere il nostro territorio? La salute del turismo – e quindi di un settore vitale per molti ticinesi – non passa unicamente da piccoli e grandi eventi, da un’offerta sempre più personalizzata e da una promozione capillare delle nostre virtù paesaggistiche ed enogastronomiche. Occorre anche vegliare a che non si producano leggi e procedure burocratiche che costituiscono la tipica sabbia negli ingranaggi delle vacanze e delle attività di coloro che scelgono di investire tempo e GLRT idee risorse nella nostra regione. E questo nonostante i voli low cost, il franco (troppo) forte, le ore di coda al Gottardo, le offerte estere sempre più stracciate, eccetera che costituiscono un quadro di concorrenza parecchio agguerrita. Uno dei principali problemi delle nostre strutture è quello legato al rinnovo generazionale. Da uno studio del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) su 100 alberghi il 30% risulta buono, il 15% è ormai fuori mercato mentre il 55% giace in quel limbo di difficoltà strutturale in cui il management e la struttura sono ormai obsoleti. Perché se non c’è intenzione di continuare con l’attività spesso si tende a non investire più e a spremere la struttura prima di venderla e magari trasformarla in residenze secondarie. Ma questo per il turismo è deleterio. Un altro problema è quello dell’accoglienza che deve essere legata a un cambio strutturale proveniente dal basso e che coinvolga gli imprenditori, le PMI, la politica che si deve adoperare per assicurare delle condizioni quadro favorevoli (orari dei negozi, leggi sugli eventi, legge sui rumori, IVA agevolata, dazi di importazione) e non da ultimo un marketing magari meno politically correct che dia più spazio e metta in evidenza gli attori che dimostrano impegno e ingegno nel migliorarsi e innovarsi. E un po’ polemicamente ai ticinesi dico solo che la piazza di Ascona è stata rilanciata da un tedesco mentre quella di Locarno da un iraniano. Forse dovremmo crederci anche noi. Migrazione: quali effetti potrebbe avere una migrazione fuori controllo? Il nostro paese ha fatto e continua a fare molto. Venerdì 18 settembre 2015 il Consiglio federale ha deciso di accogliere 1’500 rifugiati registrati in Italia e Grecia e ha già dato la sua disponibilità a partecipare a un secondo programma di ricollocazione. Inoltre sono stati stanziati altri 70 milioni di franchi per aiuti sul terreno. Quello dell’immigrazione è diventato un tema di scontro ideologico tra i partiti. Fino al 9 febbraio 2014 era un’iniziativa dell’UDC, dopo tale data è diventata un’iniziativa accettata dal popolo svizzero e di questo dobbiamo prendere atto e agire di conseguenza. La Svizzera nei confronti dell’UE è e rimarrà un partner impeccabile in molti ambiti. L’unica cosa che il popolo ha chiesto è di contingentare l’immigrazione e dato che è stata una decisione democratica questa va rispettata anche se il lavoro di negoziazione per fare in modo che gli accordi bilaterali vengano mantenuti sarà più duro. OPINIONE LIBERALE 17 Scuola media... e poi? — Stefano Cassina — membro GLRT La scuola media dovrebbe riuscire a valorizzare maggiormente le specificità di ogni singolo allievo così che possa decidere con consapevolezza il proprio futuro professionale Da ormai qualche settimana è ricominciato l’anno scolastico. C’è chi ha deciso di frequentare una scuola medio-superiore e chi invece di iniziare un apprendistato. Decidere cosa fare dopo la scuola media è una scelta importante che spetta ogni anno a centinaia di giovani. Per poter prendere la decisione più adeguata ai propri interessi e alle proprie capacità, l’allievo deve essere a conoscenza delle sue possibilità. La scuola di oggi è troppo nozionistica e generica, a discapito della valorizzazione delle peculiarità dei suoi allievi, cosa che rischia di limitare la possibilità di compiere una scelta consapevole e adeguata riguardo a come proseguire il proprio percorso formativo. Se penso ai miei ex compagni di classe, la maggior parte ha deciso d’iniziare un apprendistato scegliendo tra un numero limitato di mestieri (tre o quattro) rispetto alla moltitudine di quelli realmente disponibili e altrettanto indispensabili e gratificanti. A questo proposito, sarebbe opportuno potenziare il Servizio di orientamento nelle scuole medie. Inoltre, si dovrebbe Stefano Cassina: «La maggior parte dei miei ex compagni di classe ha deciso d’iniziare un apprendistato scegliendo tra un numero limitato di mestieri rispetto alla moltitudine di quelli realmente disponibili e altrettanto indispensabili e gratificanti, a questo proposito sarebbe opportuno potenziare il Servizio di orientamento» Michela e Tobiolo: i due giovani candidati al Nazionale sostenuti da GLRT avere la possibilità di effettuare degli stages professionali presso le aziende, così da permettere agli allievi di acquisire non solo esperienza, ma anche una maggior capacità di forgiare la propria identità professionale. Dal canto loro, le aziende avrebbero la possibilità di farsi conoscere nell’ambito scolastico e rendersi attraenti per il futuro giovane lavoratore. Sempre più giovani decidono di intraprendere studi medio-superiori. Una parte importante di essi inizialmente è confrontata con grandi difficoltà a livello organizzativo. In prima liceo quasi un terzo degli allievi boccia anche perché mostra gravi lacune nell’organizzazione e nel metodo di studio. Già nella scuola media, i futuri studenti potrebbero essere preparati in modo puntuale a ciò che li attende, consacrando, per esempio, parte dell’ora di classe in quarta media a consigli inerenti i metodi di base per la presa di appunti, la realizzazione di riassunti e l’organizzazione del tempo di studio. Queste conoscenze sarebbero utili anche a chi decide di fare un apprendistato, in quanto tenuto a frequentare almeno un giorno di scuola alla settimana. Sapersi organizzare è fondamentale in ogni ambito della vita, dalla famiglia al lavoro. Mi piacerebbe che in futuro la scuola media riuscisse a valorizzare maggiormente le specificità dei suoi allievi, anche per aiutarli a compiere scelte importanti con cognizione di causa, e non in balia del caso.