PORTE DI BRONZO LA REALTÀ In questo mondo l'umanità è impegnata in una lotta millenaria contro un nemico primitivo e spietato. La tecnologia per gli uomini è ancora all'età del bronzo. Si conosce la scrittura ma la tradizione è perlopiù orale; si costruiscono città che sono anche delle fortezze; si forgiano armi in lega di rame e stagno e i cavalli portano i guerrieri in battaglia sui carri e non in sella. La razza che si contrappone agli umani è quella degli spietati uomini-serpente detti Iluanach. Non c'è mai stato alcun contatto pacifico tra le due specie, solo massacri e battaglie fin dove le leggende arrivano. Il mondo è illuminato da una grande stella arancione, gli umani la chiamano Occhio del Toro. Intorno ad essa ruota un'altra stella molto piccola e poco luminosa, chiamata Mosca Pungente dagli umani. Una particolarità del pianeta che ospita le due razze è che la sua rotazione è bloccata orizzontalmente, il suo movimento risulta così simile a quello di una palla che rotola nello spazio e non di una trottola. Cosa significa questo? Un giorno eterno sul lato rivolto all'Occhio e una notte eterna al polo opposto. Le terre costantemente esposte al sole sono dunque un immenso deserto che ospita poche forme di vita; dal lato opposto c'è un'immensa calotta di ghiaccio. Gli uomini non sono in grado di sopportare a lungo le temperature estreme e così vivono nelle Terre dell'Eterno Tramonto. La fascia meridiana intermedia che si non mostra mai completamente alla stella, fissa sull'orizzonte, ma gode comunque del suo calore. La luminosità è variabile, in base alla zona in cui ci si trova l'Occhio sarà più o meno alto nel cielo. Più ci si allontana dalla stella più le ombre si allungano e la visibilità si riduce. Il pianeta è ricchissimo di acqua. Anche il rovente deserto ha riserve idriche sotterranee che permettono la sopravvivenza di spinose piante ricoperte da uno spesso strato di cera. Le terre emerse sono rappresentate soprattutto da un grande continente, chiamato Gùa, il cui centro corrisponde all'eterno mezzogiorno, è il punto più rovente, dove nessuna forma di vita è in grado di resistere. Le coste e le isole circostanti sono terre man mano più temperate e vivibili dagli Umani che colonizzano il continente partendo dagli arcipelaghi. Proprio su un'isola, nella fertile caldera di un vulcano dormiente, si trova il cuore della civiltà: la città dalle Sedici Porte. Per un quarto dell'anno (che dura cinque volte la rivoluzione della nostra Terra) navigare è impossibile a causa dei forti venti e degli uragani che attraversano il pianeta. Corrisponde al periodo di maggior vicinanza alla stella. Il calore è infatti tale nell'emisfero illuminato da generare un circolo di correnti ascensionali e di venti potentissimi. ABITANTI Gli uomini sono fisicamente come li conosciamo, hanno armi di bronzo letali e raffinate, mura di pietra, carri, armature, cavalli e navi. Coltivano le Terre del Tramonto e sopravvivono con ogni mezzo. Le isole sono relativamente sicure visto che gli Iluanach non padroneggiano nemmeno i rudimenti della navigazione. Purtroppo queste non sono in grado di sostenere da sole l'intera popolazione e beni come stagno, legname, bovini necessitano avamposti sul continente. Gli Iluanach sono tribali, violenti, e disorganizzati, usano armi di selce e d'osso ma hanno dalla loro la ferocia e una natalità altissima. Questi umanoidi popolano le terre desolate del continente e proteggono ferocemente i loro nidi. Non si devono immaginare dei centauri o delle sirenette con metà corpo serpentino. Gli Iluanach hanno molto poco di antropomorfo: la testa è quasi unita al busto; le braccia terminano con tre dita; il volto schiacciato ricorda più un serpente che un uomo e le squame che li coprono interamente variano dalle sfumature di marrone per i maschi al nero per le femmine. Non presentano un grande dimorfismo sessuale. Sono macchine di morte, accuratamente selezionate per sopravvivere in un mondo ostile. Sono creature a sangue freddo e per questo non osano spingersi troppo oltre nelle terre fredde. Il pensiero dell'emisfero freddo e delle Piccole Luci (le stelle) è l'unico che può impaurire questi esseri feroci. La flora e la fauna sono particolari e variano molto in base all'emisfero. Con abbondante vegetazione solo nella fascia intermedia. Una particolarità è che i mammiferi sono pochissimi a parte gli umani ci sono bovini, cavalli, canidi e capre. Tutti quanti sono domestici. La fauna selvatica è costituita solo da rettili ed insetti. I più temibili di tutti sono i Baradù, sembrano delle gigantesche iguane nere e sono capaci di divorare tranquillamente una mucca. Le creature più pericolose abitano gli abissi marini. Spesso quando un marinaio o un pescatore cade in mare di lui non si sa più nulla. SOCIETÀ La vita degli uomini ruota intorno alle città-fortezze che li proteggono. Dentro le mura sì può vivere, mangiare, dormire (se si vive in terre particolarmente assolate dentro ad apposite stanze oscurate), allenarsi; tutto questo in relativa tranquillità. Oltre le porte di bronzo ci sono solo pericoli e morte. Le città-fortezze sono governate da un Re Toro che amministra la giustizia e guida gli uomini in battaglia. I simboli del re sono l'elmo con le corna di toro e la bipenne in bronzo, un'arma rituale che usa per decapitare i bovini sacrificali. La religione e la cultura riflettono lo scontro millenario con i gli Iluanach. La divinità più venerata è Sipa, il dio taurino che schiaccia il serpente, per questo i bovini sono considerati i più sacri tra gli animali: le grandi porte delle città sono rivestite da uno strato di bronzo che raffigura due tori, i re portano elmi dalla foggia taurina e gli esemplari migliori vengono sacrificati prima delle battaglie e le loro carni nutrono i guerrieri. Un'altra divinità molto adorata è Suragia, una stella, visibile solo per metà dell'anno nell'emisfero freddo. Non ci sono veri e propri sacerdoti la massima autorità religiosa dopo il re sono i Guardiani del Focolare. Il Focolare della rocca è considerato sacro, con esso si accende il fuoco in tutte le case ed è protetto dai migliori guerrieri affinché non si spenga mai. Gli aurighi portano i guerrieri più nobili in battaglia e sono maestri nel condurre i carri da guerra. I cantori narrano le gesta degli eroi che con le loro navi esplorano terre sconosciute e combattono gli uomini-serpente. I guaritori sono molto considerati visto il costante stato di guerra, spesso sono anch'essi dei combattenti. Vestono solo di nero e hanno il compito di alleviare le sofferenze dei feriti troppo gravi. Tutti, uomini e donne, sono addestrati nel tiro con l'arco o nel lancio del giavellotto, i ragazzini usano le frombole o suonano flauti e tamburi dietro i soldati. Coloro che vengono feriti e non sono più in grado di combattere vengono riassegnati a mestieri utili per la comunità, primo tra tutti il fabbro. Non tutti gli uomini sono sottomessi ad un re e vivono in città. Ci sono gli apolidi, possono essere pirati che saccheggiano le navi cariche di rame, mercenari che proteggono colonie isolate sotto pagamento, o avventurieri in cerca di nuove terre; qualunque cosa siano sono guardati con disprezzo misto a pietà dagli uomini delle città. L'unica categoria di senza-re apprezzata universalmente sono i “cercatori di sale”, i coraggiosi (o disperati) che affrontano l'arido deserto continentale fino ai piccoli mari interni per riportare indietro la preziosa sostanza. Se sopravvivono abbastanza possono arricchirsi notevolmente. Sedici Porte l'unica città senza un re ma governata da un consiglio di anziani; è il cuore della civiltà umana ed è enorme per gli standard di questo mondo: ha quattro cerchie di mura con quattro porte ciascuna. I Guardiani del Focolare di Sedici Porte sono il meglio che l'umanità possa offrire. La tradizione vuole che gli eroi partissero per fondare nuove città portando con sé il fuoco di Sedici Porte. Le valute correnti sono il bronzo ed il sale. Una particolarità: le monete di bronzo hanno la forma di una punta di freccia e possono essere riutilizzate. Non si spreca metallo in questo mondo, tutto è finalizzato allo scontro. Per gli Iluanach la vita è molto diversa. Essi si dividono in Ilua, i maschi, e Anach, le femmine. Queste ultime sono simili ai maschi ma più grandi e dalle squame nere. La società è fondamentalmente matriarcale, l'Anach più grande e violenta diventa in breve la padrona di un nido e uccide o scaccia le altre femmine fertili dopodiché si accoppia con i maschi più forti. Deposte centinaia di uova non lascia mai il nido. Sono pochi gli umani ad aver visto un'Anach Matriarca ed essere sopravvissuti. Gli Ilua conquistano il diritto di accoppiarsi con la matriarca con il sangue, la ferocia e le uccisioni in battaglia, per questo i nidi traboccano di ossa, anche umane. Gli Iluanach adorano il grande sole che illumina le loro terre al quale sacrificano gli esemplari deboli o deformi; lo pregano con canti e lo chiamano semplicemente Madre, o Matriarca del Cielo. La piccola stella che la segue non sarebbe altro che il suo Ilua favorito. Da bravi esseri a sangue freddo passano la maggior parte del tempo immobili sulle rocce. Sono capaci di liberare tutta l'energia accumulata in pochi istanti, per questo sono combattenti rapidi e dannatamente feroci. Sono abili cacciatori e carnivori. L'unica forma di espressione artistica praticata dagli Iluanach è il canto, anche se per gli umani non sembra altro che un insieme di suoni stridenti e dissonanti. L'occasione migliore per dare prova delle proprie abilità canore è in battaglia; trovarsi di fronte centinaia di Iluanach che cantano ossessivamente ha un effetto deleterio sul morale. Gli uomini-serpente considerano gli umani, da loro chiamati “Araldi delle Piccole Luci”, degli invasori, nemici della Madre e giunti da un mondo alieno per annunciare l'arrivo del freddo e della notte eterna. IL MITO Gli umani non sono originari di questo mondo, ma è passato tanto tempo dal loro arrivo che non ricordano più le loro origini. Restano solo racconti confusi. Il mito dice che i primi uomini, Engu e Nata, nacquero nel fango e nel fumo degli inferi, dove il giorno e la notte si alternavano. Sipa fu preso da pietà e allora li portò sulla sua groppa tra le stelle, fino a giungere in questa terra dove li pose, sotto il suo occhio vigile, l'Occhio del Toro. Li lasciò su un'isola sconosciuta dell'emisfero freddo perché potessero prosperare. Si dice che l'isola esista ancora e che qui si possano vedere le immense impronte lasciate da Sipa quando si posò sul nuovo mondo per lasciare i capostipiti dell'umanità. AVVENTURA Questa Realtà è incentrata sul conflitto e sulla guerra tra civiltà. Entrambe le razze si fermeranno solo con lo sterminio totale degli avversari. Lo scontro non infuria solo tra i rappresentanti delle due razze, guerre intestine, complotti e regolamenti di conti sono all'ordine del giorno. Consiglio di dare all'avventura un andamento epico; stiamo parlando di un mondo di eroi leggendari in lotta, ricco di battaglie, massacri e duelli all'ultimo sangue tra i campioni degli eserciti. Ecco alcune idee: • • • • La ricca città di Keminis, situata nell'entroterra, è sotto assedio da quattro anni ormai. Da un anno si sono persi i contatti. Riusciranno i sovrani a collaborare e ad eleggere un Re dei Re che li porti in guerra uniti contro gli uomini-serpente? Un guerriero è l'unico superstite di una pattuglia massacrata dagli Iluanach e dice di aver visto dei giganteschi nidi nelle aride valli a nord. Bisogna prepararsi alla battaglia e rinforzare le mura o fuggire per nave finché è possibile? Il valoroso erede di un Re Toro è morto in battaglia. Gli resta solo un figlio che possa prendere il potere ma questo è noto per la sua crudeltà. I Guardiani del Focolare sono inquieti e forse tramano una soluzione drastica. La città di Sogar possiede le più grandi e ricche miniere di stagno e le sue navi riforniscono molte altre città. La manodopera però scarseggia e così il re ha chiesto agli altri sovrani di fornirgli Iluanach in schiavitù; questi si sono rifiutati ritenendo l'idea troppo pericolosa vista • • • • • • la violenza degli uomini-serpente. Ora però il re di Sogar minaccia di bloccare il rifornimento di stagno se le sue richieste non saranno soddisfatte. Si dice che nelle rigogliose foreste a est viva una razza di Iluanach dalle squame verdi, più piccoli degli altri e che nidificano sugli alberi. Forse sono solo storie ma le poche navi che hanno risalito i fiumi della regione non sono mai tornate. La città di Idor è diventata sempre più potente. Essi hanno adottato una nuova tecnica di combattimento. I guerrieri si muovono come un solo uomo, formando un muro di scudi e lance. Ora che sembrano invincibili cosa accadrà quando decideranno di sottomettere le città confinanti? I saccheggiatori stanno diventando sempre più audaci, pare che una flotta stia battendo la costa in cerca di bottino! Il grande vulcano che si trova sull'isola di Sedici Porte ha iniziato a tremare. I saggi l'hanno interpretato come un segno della benevolenza di Sipa e cercano tranquillizzare la popolazione. Da quando però il toro bianco sacrificale è fuggito dall'altare uccidendo due Guardiani inizia a serpeggiare sempre più l'inquietudine. Sulle sponde di un mare interno in territorio ostile sono emerse delle inquietanti rovine di pietra. Sembra trattarsi di un'antichissima città. I bassorilievi sulle colonne raccontino la storia degli Iluanach. Dei cercatori di sale stanno preparando una spedizione lì vicino. Un vecchio marinaio viene deriso perché dice di aver visto l'isola di Sipa, nel Mare Gelido. Afferma che la discesa della divinità ha scavato la terra; la neve nei millenni non è riuscita a nascondere i solchi grandi come piccole vallate. Ha poi detto che dal mare lì vicino spuntava una gigantesca lastra di un metallo sconosciuto, grande come una nave. Si poteva ancora leggere una scritta: ALDEBARAN. SCHEDE PNG Ilua L.A. 3 (D/A 2) Ilua Campione L.A. 5 (D/A 3) VI 6 VI 10 MO 3 MO 5 IN 3 IN 5 MA 0 MA 0 Valore: 27 Valore: 35 Armatura: 54 Fisica 0 Magica 0 Armatura: 70 Fisica 1 Magica 0 Punti Magia 0 Punti Magia 0 Capacità: Spire (azioni basate su MO) (N° min 10) Canto di guerra (ha effetto solo se utilizzato da un minimo di dieci Ilua in azione cooperativa, funziona come la Magia Nera “Paura”) Morso Capacità: Spire (N° min 10) Fare a pezzi i nemici (N° min 10) Canto di guerra Morso Gli Ilua sono i maschi; bramano il combattimento più di ogni altra cosa per dimostrare la propria forza. Indossano ornamenti composti di ossa, denti e squame/scalpi di nemici uccisi. Impugnano asce e lance di selce. Attaccano in gruppo e cantano sempre prima di buttarsi nella mischia. Questi sono gli Ilua più grandi e pericolosi, solitamente sono i favoriti di una Matriarca. Indossano una corazza d'osso e spesso impugnano armi di bronzo strappate agli umani uccisi. Anach Anach Matriarca L.A. 4 (D/A 3) L.A. 10 (D/A 6), Corpo leggendario VI 4 VI 10 MO 4 MO 10 IN 4 IN 10 MA 4 MA 10 Valore: 27 Valore: 45 Armatura: 54 Fisica 1 Magica 0 Armatura: 90 Fisica 4 Magica 0 Punti Magia 8 Punti Magia 20 Capacità: Capacità: Spire (N° min 10) Spire (N° min 15) Ghiandole velenifere (lo sforzo consuma Punti Magia) Ghiandole velenifere (N° min 10) (come Magia Verde “Sentiero del serpente”) Canto di guerra (possono usare il canto da sole) (N° min Canto di guerra 10) Morso Morso Le Anach sono rare, solitamente una Matriarca uccide Creature pericolosissime ma rare. tutte le rivali in età fertile. Si possono talvolta incontrare Le loro ghiandole sono così potenti che possono gruppi di Anach esiliate che collaborano tra loro per cospargere anche le armi che impugnano. sopravvivere o conquistare un nido. Sono più grandi e sinuose degli Ilua e si distinguono anche dalle squame nere. Hanno delle ghiandole velenifere (assenti nei maschi) sopra il palato. Umano/a L.A. 3 (D/A 2) Molosso da guerra L.A. 3 (D/A 2) VI 4 VI 6 MO 4 MO 3 IN 4 IN 3 MA 0 MA 0 Valore: 27 Valore: 27 Armatura: 54 Fisica 2/1 Magica 0 Armatura: 54 Fisica 1 Magica 0 Punti Magia 0 Punti Magia 0 Capacità: Scagliare giavellotto (N° min 10) oppure Tiro con l'arco (N° min 10) Capacità: Addestramento all'attacco (N° min 10) Gli umani di questa Realtà sono temprati dalle battaglie. Gli umani fanno uso di grandi molossi dal pelo grigio in Combattono ben equipaggiati: scudo di legno rivestito in battaglia oppure come guardiani. cuoio o di bronzo; elmo; spada e tre giavellotti. Le donne sono sempre addestrate al tiro con l'arco. Tutti quanti portano sempre con sé una frombola, arma semplice e dalle munizioni facilmente reperibili. Guardiano del Focolare L.A. 5 (D/A 3) Re Toro L.A. 7 (D/A 4), Corpo eroico VI 10 VI 10 MO 5 MO 7 IN 5 IN 7 MA 0 MA 7 Valore: 35 Valore: 39 Armatura: 70 Fisica 3 Magica 0 Armatura: 78 Fisica 3 Magica 0 Punti Magia 0 Punti Magia 14 Capacità: Combattere con la lancia (N° min 10) Parare (N° min 10) Immune agli effetti di Paura e alle intimidazioni se stanno proteggendo il Focolare. Capacità: Incoraggiare gli uomini (funziona come la Magia Bianca “Eroismo”) (N° min 15) Uso ascia bipenne (N° min 10) Condurre carri Questi uomini sono il meglio che l'umanità possa offrire. Difenderanno il Focolare fino all'ultimo. Sono nati, cresciute moriranno proteggendo la propria rocca. Non fuggiranno mai abbandonando i loro compagni. Il Re Toro indossa una corazza di bronzo e l'elmo, simbolo del suo potere; impugna l'ascia bipenne. Questa è un'arma leggendaria che concede anche al suo portatore un bonus +3 a Violenza. Auriga L.A. 4 (D/A 3) Carro da Guerra LIVELLO 4 (D/A 3) VI 4 VI 12 MO 8 MO 12 IN 4 IN 0 MA 0 MA 0 Valore: 28 Valore: 39 Armatura: 54 Fisica 1 Magica 0 Armatura: 78 Fisica 2 Magica 0 Punti Magia 0 Punti Magia 12 Capacità: Condurre carri (N° min 10) Capacità: Travolgere (N° min 10) Ruote falcate (infligge ferite strazianti, i grado di togliere tanti PV in caso di colpito quante le decine del tiro di dado) Gli aurighi hanno un rango sociale elevato. Vanno in Di solito sono delle vere e proprie opere d'arte, rifinite in battaglia con solo una leggera armatura in cuoio che li bronzo e progettate per essere veloci e letali. renda agili nei movimenti. Sono un'arma devastante nelle grandi pianure desertiche. Questo carro porta un auriga e un guerriero. Le lame di sulle ruote sono letali ma non possono essere usate troppo senza manutenzione o si romperanno insieme alle ruote. Baradù L.A. 9 (D/A 5) Creatura degli Abissi LIVELLO 16 (D/A 3) VI 12 VI 16 MO 12 MO 16 IN 12 IN 16 MA 0 MA 16 Valore: 51 Valore: 63 Armatura: 102 Fisica 4 Magica 0 Armatura: 126 Fisica 5 Magica 2 Punti Magia 0 Punti Magia 32 Capacità: Scatto fulmineo (N° min 15) Lingua sensoriale (N° min 10) Nascondersi (N° min 10) Capacità: Filamenti neurotossici (come la Magia Blu “Parola d'arresto”) (N° min 15) Aculeo velenoso (come la Magia Verde “Sentiero del serpente”) (N° min 15) Ferita straziante I baradù sono rettili. Somigliano a delle iguane ma dalla bocca larga quanto quella di un rospo. Sono alti tre metri al garrese. Quando si appallottolano e restano perfettamente immobili possono apparire ad uno sguardo distratto come delle rocce. Sono aiutati dal muco che secernono. Foglie, terra, sabbia e piccoli rami restano appiccicati alla loro spessa pelle squamosa. Avendo gli occhi chiusi lasciano all'esterno la loro lingua che come quella dei serpenti gli permette di analizzare l'ambiente circostante. Quando una preda è vicina, possibilmente isolata compiono uno scatto fulmineo e la ingoiano. Se incontrano resistenza accanita si ritirano. Sono predatori da imboscata, non da lotta. Le profondità marine ospitano un mondo misterioso e sconfinato. I crostacei sono un piatto comune e spesso dalle imbarcazioni si intravede la luminescenza dei banchi di meduse. É anche però un mondo di predatori. I marinai hanno i brividi quando parlano della Creatura degli Abissi. In pochissimi l'hanno intravista, ancora meno possono dire di sapere come sia fatta. Le uniche certezze sono che non emergono mai in superficie e che non lasciano scampo agli sventurati che cadono in mare. Questa creatura ha le fattezze di un enorme trilobite, lungo più di venti metri. Dalla scanalature della corazza escono migliaia di filamenti trasparenti sottili quanto spaghetti ma lunghi decine di metri. Falena Nuvola di Morte L.A. 0 (D/A 1) Maut LIVELLO 3 (D/A 2) VI 0 VI 3 MO 0 MO 6 IN 0 IN 3 MA 0 MA 0 Valore: 15 Valore: 27 Armatura: 39 Fisica 0 Magica 0 Armatura: 54 Fisica 1 Magica 0 Punti Magia 0 Punti Magia 0 Capacità: Capacità: Quando si spostano in sciami consistenti generano l'effetto Incornare (N° min 10) Peste Nera (come se fosse lanciato da un L.A. 10 a N° min 0) Possono sembrare delle innoque falene bianche. In realtà le foreste infestate da queste creature sono lastricate dalle ossa di umani, animali e ilua. Il soprannome Nuvola di Morte deriva dal fatto che, quando si spostano in massa, la polvere generata dallo sbattere di milioni di ali è in grado di distruggere i tessuti polmonari. Non si può distruggere uno sciame con metodi convenzionali, bisogna utilizzare il fuoco, dal quale le falene sono mortalmente attratte. Sono degli anfibi grandi come un elefante. Somigliano a delle salamandre ma hanno un grande corno sulla fronte. Si spostano in branchi immensi nelle loro migrazioni per giungere ai laghi di cova. Sono una buona fonte di alimentazione ma gli umani devono assolutamente cuocerne la carne prima di mangiarla se non vogliono morire tra atroci tormenti.