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UNIVERSITÀ BICOCCA
a cura di Luigi Luce
Ci sarà una pensione per i giovani?
I
l 30 maggio, alle 15, presso
l’Aula U6 3 dell’Università
Bicocca il Dipartimento di
Scienze Economico-aziendali
propone agli studenti dell’ateneo un incontro per discutere
come effettuare scelte pensionistiche adeguate. Il seminario aiuterà anche a comprendere le specificità
del settore della previdenza e le opportunità
che esso può offrire ai giovani laureati.
Conoscere le regole del sistema pensionistico
significa anche conoscere meglio il Paese in cui
viviamo. Le persone maggiormente interessate,
e spesso disorientate, dalla riforma del sistema
pensionistico sono ovviamente quelle più vicine
all’età di pensionamento. I giovani, per parte
loro, sono più attenti alle opportunità per entrare nel mondo del lavoro e non hanno interesse a valutare le possibili alternative attualmente praticabili per assicurarsi in futuro un
trattamento pensionistico adeguato.
Ecco il programma del seminario: L’Abc della
previdenza, Luca Santamaria, Direttore Credit
Suisse, Professore a
Contratto di Economia della previdenzia, Università Bicocca - Il contesto previdenziale italiano
alla luce delle recenti
riforme, Claudio Pinna, esperto di sistemi previdenziali - Le
opportunità professionali nel settore previdenziale, Stefano Castignanò, Economista esperto di enti previdenziali - Il ruolo delle assicurazioni nel sistema
previdenziale, Roberto Manzato, Direttore
dell’Ania, Professore a Contratto di Economia
delle Imprese di Assicurazione, Università
Bicocca - Il ruolo delle istituzioni per lo sviluppo della previdenza complementare, Giuseppe
Stanghini, Commissario Covip. Coordina:
Paola Bongini, Professore Associato di Economia delle Istituzioni Finanziarie dell’Università Bicocca.
Musica e scienza: un progetto innovativo
stata siglata una convenÈ
zione tra l’Università della Bicocca e il Conservatorio di
Musica “G. Verdi” di Milano. I
due atenei si impegnano ad
avviare una stretta collaborazione scientifica e didattica,
con scambi culturali nell’ambito dei Corsi di laurea e di Dottorato, volta ad ampliare i rispettivi campi di ricerca e a guidare i
giovani nel delicato momento dell’inserimento
nel mondo del lavoro.
Il Conservatorio collaborerà con l’Università
nell’ambito dei progetti formativi delle facoltà
di Psicologia, Sociologia e Scienze della
Formazione. L’Università, da parte sua, metterà a disposizione della didattica del Conservatorio le proprie specifiche competenze in fisica del suono, neuroscienza, elettrofisiologia,
neuroimmagine e sociologia della musica.
Le due istituzioni, inoltre, organizzeranno “incontri musicali” attraverso i quali approfondire
metodi e didattiche in ambiti di reciproco interesse (per esempio, modalità di ascolto musicale,
legame tra percezione/generazione musicale e
sistema nervoso, interazioni tra musica ed emozioni utilizzabili in musicoterapia, studio teorico
e tecnologico della comunicazione, studio dei linguaggi e tecniche teatrali come ampliamento dei
corsi di Didattica della musica).
“La firma della convenzione tra il Conservatorio
di Milano e l’Università Bicocca - ha detto il rettore Marcello Fontanesi - nasce dalla consapevolezza che musica, scienza e cultura si integrano
e si completano a vicenda. In quest’ottica, sviluppare una concreta collaborazione tra esperti di
diverse aeree disciplinari apre nuovi e importanti orizzonti per la formazione e la ricerca”.
I linfonodi sentinella
per la cura del tumore della prostata
uali sono le nuove
frontiere nella cura del
Q
tumore della prostata? Lo
abbiamo chiesto al professor Marco Grasso, primario
di Urologia dell’Ospedale
San Gerardo di Monza e docente a contratto in Università, uno dei primi in Europa ad applicare la chirurgia radioguidata.
Quando si interviene chirurgicamente?
Quando si ritiene che con l’asportazione chirurgica radicale la malattia sia curabile. Si
asportano la prostata, le vescicole seminali, i
linfonodi pelvici (distrettuali). Negli ultimi
anni si fa sempre più strada il concetto del
debulking chirurgico (riduzione della massa
tumorale) nei casi avanzati: asportando la
massa tumorale si rallenta l’evoluzione della
malattia. E si discute molto sull’asportazione
dei linfonodi: quali e quanti togliere? Più se
ne tolgono, per aumentare la radicalità, maggiori saranno gli effetti collaterali e le complicanze post operatorie.
Quali sono i vantaggi della nuova tecnica?
La nuova metodica, detta anche dei “linfonodi sentinella”, consente di individuare i linfonodi di primario drenaggio, potenzialmente i
più pericolosi, ottenendo lo stesso risultato di
una linfectomia molto estesa, ma con una riduzione di effetti collaterali e complicanze. Il
giorno prima dell’operazione s’inietta nella
prostata un tracciante radioattivo e si effettua l’esame Spet che consente subito di vedere i linfonodi “sentinella”. Nel corso dell’intervento, che deve avvenire entro le 24 ore
dall’esame, si introduce una sonda con rilevatore di radioattività che evidenzia nuovamente i linfonodi sentinella, per controllare
la corrispondenza di quanto già visto con la
Spet. Abbiamo già riscontrato che i linfonodi
individuati con la metodica erano spesso in
stazioni “impreviste”. La tecnica non è nuova
in assoluto, perché viene già applicata di routine per i tumori mammari e i melanomi, e
prossimamente verrà estesa nel nostro
Istituto anche al tumore al rene.
Come e quando si applica? Quali sono i
suoi limiti?
Per ora si utilizza solo quando la malattia è
ritenuta curabile ma a uno stadio abbastanza avanzato, a rischio di metastasi: casi,
quindi, in cui può derivare ai pazienti maggiore vantaggio rispetto alla tecnica tradizionale. La metodica è impegnativa e può essere applicata solo in ospedali in cui le tre aree
di medicina nucleare, fisica sanitaria e anatomia patologica coesistono e possono lavorare in sinergia con l’Urologia.
Prevenzione: quando si consigliano i
primi controll?
Dal punto di vista urologico, i controlli sono
necessari a qualunque età in presenza di disturbi o fenomeni anomali e sarà il medico
curante ad avviare il paziente all’urologo.
Dal punto di vista oncologico, di norma la
prevenzione è prevista dai 50 anni in su, si
anticipa ai 40 in caso di familiarità con la
malattia. Il tumore alla prostata, infatti, è
una malattia a volte predeterminata geneticamente dove il fattore ereditarietà conta
molto, specie se i familiari ne sono stati colpiti da giovani. Per dare un’idea: il rischio
raddoppia se ne ha sofferto un parente di
primo grado, aumenta fino a 10/11 volte nel
caso di 3 componenti del nucleo famigliare
(padre, 2 fratelli).
In che cosa consistono?
Sono previsti visita medica ed esame Psa. Il
dosaggio del Psa, che consiste nel dosaggio
di un antigene prostatico, non è specifico,
quindi un suo valore fuori norma può essere eventualmente dovuto a ipertrofia benigna, o prostatite, e non necessariamente a
un tumore. Per questo sono importanti la
visita e la diagnosi del medico.
Naturopatia, che cos’è e a cosa serve. Ce lo spiega Paola Chilò
Antonietta Gattuso
el nostro quartiere c’è un nuovo studio, si trova in via
N
Terruggia 1. La naturopatia olistica è un’antica disciplina
che si sta riscoprendo ultimamente, ma risale addirittura ai tempi di Ippocrate e di Paracelso e si pone come obiettivo il benessere psicofisico dell'individuo. Si mettono in campo diverse tecniche che spaziano dalla corretta alimentazione all’utilizzo della
floriterapia, della fitoterapia, di tecniche di rilassamento e trattamenti bioenergetici, ma sempre tenendo presente l’unicità della persona, le sue personali inclinazioni o temperamento. Siamo
tutti diversi uno dall’altro, costituiti dalla propria storia personale, dalle proprie emozioni, dalla propria linea genetica, dalla propria energia, dalle proprie abitudini consolidate…
Il naturopata prende in considerazione tutto l’insieme psicofisico della persona per condurla verso un adeguato percorso di salute. In un primo colloquio iniziale - spiega Paola Chilò (naturo-
pata formata all’Istituto Riza Psicosomatica) - si cerca di capire
attraverso il linguaggio del corpo, con test kinesiologici (risposte
muscolari) o attraverso l’individuazione della costituzione diatesica dell'individuo, cosa ci vuole comunicare quel sintomo o quella disarmonia che si presenta. Successivamente utilizzando strumenti come il test bioenergetico delle intolleranze alimentari
(Eav) si possono scoprire se vi sono alimenti momentaneamente
incompatibili che possono creare tossine e quindi malesseri generali. È necessaria pertanto una prima buona disintossicazione
con uso di erbe e una buona alimentazione. Il naturopata spazia
dai Fiori di Bach, per sostenere gli aspetti emotivi di adulti e
bambini in periodi di difficoltà, ai consigli di prevenzione dei malanni stagionali con l’uso di tisane, erbe, vitamine, oligoelementi
rinforzanti il sistema immunitario, in funzione della stagionalità: per esempio in primavera il fegato va rinforzato altrimenti la
stanchezza la fa da padrona, in inverno si punta sui reni e le ossa, in estate sul sistema circolatorio e l’intestino tenue e in autunno sul grosso intestino e i bronchi.
La prevenzione quindi è fondamentale, ma non di meno lo sono
le tecniche bioenergetiche riequilibranti come la riflessologia
plantare (a ogni punto del piede corrisponde un organo) o le tecniche di rilassamento che con l’uso delle immagini ti accompagnano verso la propria centratura ed armonia energetica. Ormai
si sa che lo stress, e quindi una malsana circolazione della propria energia, porta a malanni veri e propri; pertanto un uso consapevole della naturopatia affiancata alla medicina tradizionale,
non può che ottimizzare i risultati di quest’ultima mentre può
mantenere un buono stato di salute se usata preventivemente.
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