IvoBase -System ® Istruzioni d’uso Indice 3 Informazioni prodotto Materiale IvoBase IvoBase Injector procedimento pratico 7 Protesi totali Messa in muffola del modello Posizionamento dei canali di iniezione Messa in muffola con silicone e realizzazione del controstampo Eliminazione della cera e lavaggio del modello Preparazione per l’iniezione Miscelazione del materiale Iniezione e polimerizzazione Smuffolamento / Rifinitura 16 Protesi parziali Messa in muffola del modello Posizionamento dei canali di iniezione Messa in muffola con silicone e realizzazione del controstampo Eliminazione della cera e lavaggio del modello Preparazione per l’iniezione 21 Protesi a supporto implantare / attacchi a barra Situazione iniziale Messa in muffola del modello Posizionamento dei canali di iniezione Messa in muffola con silicone e realizzazione del controstampo Eliminazione della cera e lavaggio del modello Preparazione per l’iniezione 26 Bite Messa in muffola del modello Posizionamento dei canali di iniezione Messa in muffola con silicone e realizzazione del controstampo 29 Caratterizzazione delle protesi Pretrattamento Modellazione della gengiva estetica Rifinitura 32 Riparazione /Ribasatura 33 Cura delle protesi Utilizzo del Gel per la salute orale Il buon mantenimento delle protesi 34 Informazioni generali Avvertenze sul materiale IvoBase Dati scientifici Panoramica prodotti e descrizione FAQ 2 IvoBase -System ® Informazioni sul prodotto IvoBase System si compone di materiale per protesi d’elevata qualità e IvoBase Injector, apparecchio per iniezione appositamente sviluppato per questa tipologia di resine. Materiale e apparecchio sono ottimamente calibrati l’uno con l’altro, per offrire un sistema protesico completo che consente di polimerizzare le protesi con decorso completamente automatico e compensazione della contrazione da polimerizzazione. Materiale IvoBase Disponibili nei seguenti colori: Il materiale IvoBase a base di polimetilmetacrilato (PMMA) presenta i vantaggi delle resine termopolimerizzanti e autopolimerizzanti. Dal punto di vista chimico, il materiale IvoBase rientra infatti nella categoria delle resine autopolimerizzanti. Dal punto di vista qualitativo, il materiale soddisfa appieno, e supera, i requisiti delle resine termopolimerizzanti. IvoBase può pertanto definirsi una resina ibrida. Oltre alla convenzionale versione IvoBase Hybrid, il materiale si presenta nella formulazione IvoBase High Impact, con proprietà altamente resistenti all’urto. IvoBase Hybrid:Pink, Pink-V, Preference, Clear, Pink-V Implant, Preference Implant IvoBase High Impact:Pink, Pink-V, Preference, Pink-V Implant, Preference Implant, 34-V Gamma colori Subito dopo polimerizzazione, IvoBase presenta un contenuto di monomero residuo ridotto. Il processo di polimerizzazione a pressione-calore consente un legame saldo e affidabile con i denti. Inoltre, con ridotti tempi di lavorazione nell’IvoBase Injector, si ottengono risultati occlusali di massima precisione. Pink Pink-V IvoBase Hybrid Per tutti i trattamenti ­protesici rimovibili Pink-V Implant* IvoBase High Impact Quando è richiesta ­particolare stabilità Preference Preference Implant* 34-V* Clear * con opacità ottimizzata, ideale nella copertura di mesostrutture 3 Materiale IvoBase Accessori IvoBase Capsula Tappo di chiusura capsula Capsula IvoBase Componenti in cera Pistone Canale di iniezione componente in cera Contenitore del monomero Filtro componente in cera Canale di aerazione componente in cera IvoBase - Imbuto Separating Fluid Filtro di aerazione Spatola 4 Composizione Impiego – IvoBase Hybrid Indicazioni Polvere: Polimetilmetacrilato, plastificante al citrato, iniziatori, pigmenti – Protesi totale Liquido: Metilmetacrilato, dimetacrilato, catalizzatore – Protesi combinata – Protesi parziale – Protesi ibrida – Protesi a supporto implantare – Ribasature – Riparazioni – IvoBase High Impact – Bite Polvere: Copolimero PMMA modificato resistente all’urto, copolimero PMMA, polimetilmetacrilato, plastificante al citrato, iniziatori, pigmenti Controindicazioni Liquido: Metilmetacrilato, dimetacrilato, catalizzatore Nel caso di accertata allergia del paziente a uno qualsiasi dei ­componenti. Utilizzo intraorale di materiale non polimerizzato. Proprietà fisiche I requisiti previsti dalla norma. I requisiti soddisfatti da IvoBase. Specifica Tipo 2, Classe 1 (secondo la norma) Valore d’esempio per IvoBase Hybrid Valore d’esempio per IvoBase High Impact Resistenza alla flessione MPa > 60 81 74 Modulo di flessione MPa > 1500 2700 2360 Contenuto monomero residuo in % < 4,5 1,4 1,3 Contenuto monomero residuo in % con RMR* – 0,7 0,7 Assorbimento d’acqua µg/mm3 <_ 32 22,8 21,6 Solubilità µg/mm 3 <_ 8,0 < 0,1 < 0,1 Tenacia alla rottura (Kmax) MPa m1/2 > 1,9 – 2,37 Lavoro alla rottura (Wf) J/m > 900 – 1450 2 In conformità alla norma EN ISO 20795-1:2013 Odontoiatria – Polimeri per basi protesiche / *Riduzione monomero residuo 5 IvoBase® Injector IvoBase Injector consente un decorso di iniezione e polimerizzazione completamente automatico con speciali resine PMMA appositamente calibrate sul sistema. Durante il processo di polimerizzazione, la contrazione da polimerizzazione della resina viene compensata attraverso il brevettato sistema di “thermo-management” all’interno della muffola e del termoelemento. Ciò consente la realizzazione di basi protesiche di massima precisione e dal perfetto adattamento occlusale. L’apparecchio è stato specificatamente sviluppato per il materiale IvoBase, per ­restauri finali di elevata qualità. IvoBase Injector è utilizzabile anche con il materiale di lunga e provata affidabilità SR Ivocap. L’iniettore sostituisce la vasca di polimerizzazione, offrendo così un decorso di polimerizzazione pulito e senza vapore. Contrazione da polimerizzazione guidata Il concetto di compensazione della contrazione da polimerizzazione adottato da anni con successo nel sistema SR Ivocap è stato ripreso anche nell’iniettore IvoBase Injector. I programmi di iniezione IvoBase No. Programma Materiale Durata Durata con RMR* 1 IvoBase Hybrid 35 min. 45 min. 2 IvoBase High Impact 50 min. 60 min. 3 SR Ivocap High Impact 55 min. 65 min. 4 SR Ivocap Clear 55 min. 65 min. 5 SR Ivocap Elastomer 65 min. – 6–20 Ivoclar Vivadent Reserve * Con la funzione RMR (Riduzione Monomero Residuo) il contenuto di monomero residuo si abbassa sotto l’1%. Muffola IvoBase Corpo della muffola Perno di centratura Spazio filtro di aerazione Viti Supporto per ganci di chiusura Superficie di riscaldamento Gancio di chiusura Gancio di chiusura Spalla di isolamento Spalla di ­isolamento Supporto per ganci di chiusura Parte superiore muffola (coperchio) Mezzo formacanale Formacanale intero Centracapsule Superficie sensore Ausilio per smuffolatura Per maggiori informazioni su IvoBase Injector e i suoi accessori consultare le Istruzioni d’uso dei relativi prodotti. 6 Procedimento pratico – Protesi totali IvoBase -System ® Protesi totali Messa in muffola del modello La modellazione anatomica dovrebbe corrispondere il più possibile al lavoro protesico definitivo. Ciò consentirà un notevole risparmio di tempo nella successiva fase di rifinitura. Dopo un controllo finale dei punti di contatto nell’articolatore, sigillare il corpo protesico al modello e immergerlo in bagno d’acqua per 5–10 minuti. Isolare quindi le superfici di contatto gesso-gesso utilizzando Separating Fluid fornito con il materiale. Importante: Il bagno d’acqua non deve superare i 25 °C di temperatura per prevenire deformazione / perdita dell’occlusione. Per preparare la muffola, applicare alle superfici interne delle due metà della muffola uno strato sottile di vaselina in gel/spray. Le due metà della muffola sono identiche. Entrambe possono essere utilizzate per la messa in muffola del modello (stampo) o per il controstampo. Posizionare la parte superiore della muffola (coperchio) e il “mezzo” formacanale in una delle due metà della muffola. Importante: Ricordarsi di posizionare il filtro - componente in cera nello spazio appositamente predisposto nella metà muffola. Il modello ben inumidito e isolato viene quindi messo nella metà muffola preparata utilizzando un convenzionale gesso dentale di Classe 3. Il modello deve essere posizionato al centro della muffola. Tra la delimitazione anteriore del modello e l’alloggiamento della muffola, la distanza deve essere pari a 10 mm ca. Il giunto periferico deve trovarsi circa alla stessa altezza del bordo della muffola. In protesi particolarmente alte, controllare preventivamente l’altezza verticale con l’aiuto del controstampo. Rimuovere l’eccedenza di gesso di modo che il bordo del gesso risulti allo stesso livello del bordo del modello e del bordo della muffola. 10 mm ca. Importante: Inserire il “mezzo” formacanale in modo tale che non debordi e che il gesso risulti livellato esattamente con il “mezzo” formacanale. In caso contrario, il gesso nella successiva fasi di messa in muffola potrebbe scheggiarsi e non potrà più essere garantita la chiusura ermetica della muffola. 7 Posizionamento dei canali di iniezione Una volta che il gesso è completamente indurito, sostituire il “mezzo” formacanale con il formacanale “intero”. Premere ora il canale di iniezione - componente in cera sopra la punta conica del formacanale intero e contro la superficie del gesso. Nelle protesi totali superiori, posizionare un canale di iniezione contro il centro del palato e altri due vestibolarmente contro entrambe le tuberosità in zona vestibolare. Assicurarsi che il canale di iniezione sia ben ­posizionato in tutte le aree. Le componenti in cera possono essere fissate con della cera aggiuntiva. Nelle protesi totali inferiori, rimuovere il canale di iniezione centrale e posizionare i due canali esterni nella zona linguale del trigono retromolare. Quando si lavora con IvoBase, per aerare lo spazio vuoto della muffola durante la fase di iniezione, occorre applicare canali di aerazione nella zona anteriore dei restauri. Posizionare le componenti in cera preformate in modo tale da creare un collegamento tra la modellazione in cera e il filtro - componente in cera. Importante: Per garantire la chiusura ermetica della muffola, i canali di aerazione non devono entrare a contatto diretto con l’alloggiamento della muffola. 8 Coprire i denti e la zona alveolare modellata anatomicamente nonché la zona linguale/palatale se necessario con silicone di addizione di viscosità fluida/media. Ciò protegge i denti durante la fase di smuffolamento e consente un notevole risparmio di tempo durante la rifinitura. Creare ciuffi ritentivi nella superficie del silicone prima che esso indurisca, al fine di ancorare il silicone nel gesso del controstampo. Nel far ciò, assicurarsi che non si formino spazi vuoti tra il silicone e la cera. Importante: Non ricoprire con silicone le superfici occlusali e i bordi incisali dei denti protesici. Utilizzare esclusivamente siliconi di addizione. Avvertenza: Il silicone deve avere una durezza Shore A di almeno ≥ 65 (es. Flexistone Plus o Virtual Heavy Body). Quindi, isolare le superfici di contatto gesso-gesso con Separating Fluid e lasciare asciugare. Applicando un movimento rotatorio, serrare ora le due metà della muffola con i ganci di chiusura. Assicurarsi che i bordi della muffola siano puliti. Lasciar colare il gesso dentale di Classe 3 miscelato attraverso l’apertura della muffola collocata su un vibratore, fino a totale riempimento della muffola stessa. Nella fase di colaggio, evitare la formazione di bolle d’aria. Quindi livellare il gesso in eccedenza, ad esempio con spatola IvoBase, di modo che dall’apertura della muffola non debordi gesso. 9 Procedimento pratico – Protesi totali Messa in muffola con silicone e r­ ealizzazione del controstampo Eliminazione della cera e lavaggio del modello Una volta che il gesso è completamente indurito, riscaldare la muffola in bagno d’acqua a 90 °C ca. per 5–8 minuti. In tal modo, quando la muffola verrà aperta, la cera risulterà ammorbidita e potrà essere grossolanamente rimossa semplicemente utilizzando un coltello da gesso. Rimuovere il formacanale “intero”. Quindi, detergere le superfici interne della muffola con acqua bollente pura per eliminare la cera residua. Importante: Impiegare solamente acqua pura senza additivi, come per es. solventi per cera o detergenti. Gli additivi possono provocare una decolorazione biancastra nella zona basale della protesi e inficiare l’ottimale qualità di legame tra i colletti dentali e la resina della base protesica. 10 Procedimento pratico – Protesi totali Preparazione per l’iniezione Per un legame ottimale tra i denti in resina e la resina della base protesica, i colletti dentali e le superfici basali dei denti devono assolutamente essere privi di cera. A tal fine, detergere con getto di vapore. Dopo detersione, sabbiare delicatamente le superfici basali dei denti (100 µm Al2O3 a 2 bar) o in alternativa irruvidirle con fresa in metallo duro a taglio incrociato. Per ulteriori dettagli sulla lavorazione dei denti in resina, riferirsi alle istruzioni d’uso dei denti in resina prescelti. Prima dell’isolamento, far raffreddare le due metà della muffola a < 30 °C lasciandole all’aria o in acqua fredda pulita. Controllare l’esatta temperatura mediante il termometro a infrarossi appositamente fornito. Importante: Misurare la temperatura nella zona più spessa della massa (maggiore accumulo di calore). Se il gesso si è asciugato, per esempio avendolo conservato fuori durante la notte, occorre immergere le due metà della muffola in acqua per 5–10 minuti prima di isolarle. Rimuovere i residui di gesso dalla superficie del sensore o della resistenza, dal bordo della muffola, dalla spalla di isolamento o se presenti nell’apposito spazio per il filtro di aerazione. Quindi, isolare le superfici pulite del modello in gesso con Separating Fluid. Evitare la formazione di “accumuli”, per. es. a livello del giunto periferico/rughe palatine e, in particolare, della linea della A vibratile. Dopo 5 minuti ca. apportare un secondo strato di isolante e lasciar asciugare. Si consiglia di mantenere le due metà della muffola in posizione verticale. Inserire correttamente il filtro di aerazione nell’apposito spazio ­previsto nella muffola di modo che non sporga. Avvertenza: Con IvoBase, l’aria nella fase di iniezione fuoriesce automaticamente e completamente nella zona anteriore attraverso il filtro d’aerazione finché il flusso della resina non lo sigilla e lì si polimerizza. Lo spazio vuoto viene così areato in modo controllato, prevenendo anche la formazione di bolle e di porosità nella resina polimerizzata. 11 Premere l’imbuto IvoBase nel centracapsule fino ad avvertirne ­l’arresto e posizionare il tutto nella metà inferiore della muffola. Durante l’iniezione, il bordo di tenuta dell’imbuto serve a sigillare lo spazio vuoto nella muffola in direzione della iniezione. Pertanto, l’imbuto deve essere completamente incastonato nel gesso per ­evitare che la resina fuoriesca dalla muffola. Bordo di tenuta Chiudere nuovamente le due metà della muffola con i ganci di ­chiusura. Avvertenza: Il bordo di tenuta dell’imbuto può creare una piccola fessura tra le due metà della muffola. Questa verrà comunque ­chiusa nell’IvoBase Injector per mezzo delle ganasce. 12 Procedimento pratico – Protesi totali Miscelazione del materiale L’utilizzo di IvoBase Injector è descritto in dettaglio nelle Istruzioni d’uso pertinenti al prodotto. Prima di miscelare il materiale impostare IvoBase Injector in modalità stand-by (pronto all’uso). Una capsula è sufficiente per l’iniezione di una protesi totale superiore o inferiore. Importante: Nella maggior parte dei casi la quantità di materiale predosata nella capsula risulta sufficiente. Altrimenti, per protesi dentali particolarmente grandi, è possibile miscelare il materiale di due capsule in un recipiente per la miscelazione separato. Riempire quindi una capsula con la quantità di materiale necessaria. Contenuto della capsula Monomero Polimero IvoBase Hybrid 20 ml 34 g IvoBase High Impact 20 ml 30 g Per rimuovere senza sforzo il contenitore del monomero dalla capsula, applicare un breve getto d’aria compressa tra il contenitore del monomero e la capsula. Levare il tappo della capsula e con movimento rotatorio rimuovere il sigillo del contenitore del monomero. Versare l’intero monomero nella capsula e con una spatola miscelare monomero e polimero per 20-30 secondi fino a ottenere una consistenza omogenea. Accertarsi che il materiale sia completamente miscelato. Importante: Dalla miscelazione all’avvio del programma di polimerizzazione non devono trascorrere più di 5 minuti. Posizionare la capsula aperta su una superficie piana e premere il centracapsule con la muffola sulla capsula. Avvertenza: A questo punto non inclinare più la capsula con la muffola per evitare che dalla muffola fuoriesca materiale ancora liquido. Nel sollevare la muffola, la capsula deve risultare salda­ mente fissata nel centracapsule. 13 Iniezione e polimerizzazione Aprire lo sportello dell’IvoBase Injector e, tramite l’alloggiamento della muffola, spingere la muffola preparata con la capsula nella camera di polimerizzazione. Spingere la muffola nell'alloggiamento fino al suo arresto. Uno scatto segnala che la muffola è stata inserita correttamente. Per risultati ottimali con IvoBase Hybrid e IvoBase High Impact, ­l’apparecchio a iniezione IvoBase Injector è dotato di programmi di polimerizzazione appositamente calibrati per entrambe le resine P1 per Hybrid, P2 per High Impact. Attivare il tasto RMR per ridurre a <1% il contenuto di monomero residuo. Selezionare il programma desiderato e confermare con il tasto “Start”. Il programma di iniezione a decorso totalmente automatico ha inizio. Il display indicherà il tempo restante al termine del processo. Al termine del programma si avverte un segnale acustico. Indossare un guanto termico e rimuovere la muffola calda dall’iniettore sorreggendola dalla spalla di isolamento. Una volta rimossa la muffola, l’apparecchio è subito pronto per la successiva polimerizzazione. Attenzione: Nel prelevare la muffola dall’iniettore, la muffola potrebbe essere ancora molto calda. Pericolo di ustione! Raffreddare la muffola sotto acqua fredda corrente per 15–25 minuti (temperatura acqua <15 °C). In alternativa, lasciare raffreddare la muffola direttamente nell’iniettore (per es. durante la notte). Importante: Qualora la muffola non venisse adeguatamente raffreddata e fosse aperta prematuramente, potrebbero insorgere deformazioni al corpo protesico, con conseguente imprecisione di adattamento della protesi al modello. 14 Procedimento pratico – Protesi totali Smuffolamento/Rifinitura Rimuovere i ganci di chiusura e posizionare la muffola sotto una pressa dentale, avendo cura di posizionare l’ausilio per la smuffolatura tra il gesso e il piano di pressatura. Con la pressa dentale, caricare con leggera pressione sull’ausilio per la smuffolatura. Facendo scivolare un coltello da gesso nella fessura tra stampo e controstampo, fare leva su di esso e sollevare la metà superiore della muffola. Rimuovere la muffola dalla pressa, capovolgerla, e ripetere la ­procedura. Rimuovere il nucleo in gesso con la capsula e separare la capsula all’altezza del canale di iniezione mediante disco di separazione, fresa o seghetto. Con delle pinze per gesso, smuffolare quindi la protesi dal nucleo in gesso come di consueto. Attenzione: Nello smuffolamento non usare un martello in quanto potrebbe danneggiare la protesi. Per controllare l’occlusione nell’articolatore, non rimuovere le protesi dal modello. Grazie alle componenti del sistema perfettamente calibrate tra loro e alla polimerizzazione con compensazione della contrazione, non si ha alcun rialzo nelle dimensioni verticali della protesi. Rifinire il materiale polimerizzato IvoBase come di consueto, con frese in metallo duro a taglio incrociato, carta abrasiva e paste per lucidatura. Per una lucidatura a specchio si consiglia l’utilizzo di Pasta per lucidatura Universale Ivoclar Vivadent. Importante: Nella fase di rifinitura della base protesica con strumenti rotanti, evitare di generare calore eccessivo (inarcamento / deformazione della base protesica). Risultato finale 15 IvoBase -System ® Protesi parziale Per la realizzazione delle protesi parziali con IvoBase la procedura è sostanzialmente analoga a quella adottata per le protesi totali. Tuttavia, per alcuni dettagli, vanno osservate alcune particolarità qui di seguito descritte. Messa in muffola del modello Avvertenza: Si consiglia di ultimare la protesi da realizzare con IvoBase su un modello di lavoro (duplicato del modello). In tal modo si evita qualsiasi danno al modello master. Dopo il controllo finale, preparare la modellazione in cera per l’ultimazione con lo scheletrato. Fare attenzione che lo scheletrato si adatti perfettamente. Sigillare ora il corpo protesico al modello e immergerlo in bagno d’acqua per 5–10 minuti. Isolare quindi le superfici di contatto gesso-gesso utilizzando Separating Fluid fornito con il materiale. Per preparare la muffola, applicare alle superfici interne delle due metà della muffola uno strato sottile di vaselina in gel/spray. Le due metà della muffola sono identiche. Entrambe possono essere utilizzate per la messa in muffola del modello (stampo) o per il controstampo. Posizionare la parte superiore della muffola (coperchio) e il “mezzo” formacanale in una delle due metà della muffola. Importante: Ricordarsi di posizionare il filtro - componente in cera nello spazio appositamente predisposto nella metà muffola. Il modello ben inumidito e isolato viene quindi messo nella metà muffola preparata utilizzando un convenzionale gesso dentale di Classe 3. Il modello deve essere posizionato al centro della muffola. Tra la delimitazione anteriore del modello e l’alloggiamento della muffola, la distanza deve essere pari a 10 mm ca. Il giunto periferico deve trovarsi circa alla stessa altezza del bordo della muffola. In ­protesi/modelli particolarmente alte/i, controllare preventivamente l’altezza verticale con l’aiuto del controstampo. Rimuovere l’eccedenza di gesso di modo che il bordo della sella protesica e il bordo della muffola risultino alla stessa altezza con il bordo del gesso. Ricoprire abbondantemente le zone di dentatura residua con silicone (durezza Shore A >65) o con gesso, per non avere sottosquadri e cosicché le due metà della muffola possano essere facilmente separate in una fase successiva. Bloccare i denti moncone con elementi di ritenzione fino all’equatore degli elementi di ritenzione, così da poter ancora rimuovere lo scheletrato dal modello dopo la messa in muffola. Importante: Inserire il “mezzo” formacanale in modo tale che non debordi e che il gesso risulti livellato esattamente con il “mezzo” formacanale. In caso contrario, il gesso nelle successive fasi di messa in muffola potrebbe scheggiarsi e non potrà più essere garantita la chiusura ermetica della muffola. 16 Procedimento pratico – Protesi parziale Posizionamento dei canali di iniezione Una volta che il gesso è completamente indurito, sostituire il “mezzo” formacanale con il formacanale “intero”. Premere ora il canale di iniezione - componente in cera sopra la punta conica del formacanale intero e contro la superficie del gesso. Separatamente, posizionare un canale di iniezione nell’area linguale di ciascuna sella protesica. Per aerare lo spazio vuoto delle selle protesiche durante la fase di iniezione, posizionare dei canali di areazione ai margini anteriori della sella. Qualora le componenti preformate in cera non siano di lunghezza sufficiente, estenderle con cera di forma canalare analoga, così da creare un collegamento tra la modellazione e il filtro, componente in cera. 17 Messa in muffola con silicone e realizzazione del controstampo Coprire i denti protesici e la zona alveolare modellata anatomicamente con silicone di addizione di viscosità fluida/media. Ciò protegge i denti durante la fase di smuffolamento e consente un notevole risparmio di tempo durante la rifinitura. Si consiglia ora di coprire con silicone anche i denti moncone sopra gli elementi di ritenzione. Creare ciuffi ritentivi nella superficie del silicone prima che esso indurisca, al fine di ancorare il silicone nel gesso del controstampo. Nel far ciò, assicurarsi che non si formino spazi vuoti tra il silicone e la cera. Importante: Non ricoprire con silicone le superfici occlusali e i bordi incisali dei denti protesici. Utilizzare esclusivamente siliconi di addizione. Avvertenza: Il silicone deve avere una durezza Shore A di almeno ≥65 (es. Flexistone Plus o Virtual Heavy Body Fast). Quindi, isolare le superfici di contatto gesso-gesso con Separating Fluid e lasciare asciugare. Applicando un movimento rotatorio, serrare ora le due metà della muffola con i ganci di chiusura. Assicurarsi che i bordi della muffola siano puliti. Lasciar colare il gesso dentale di Classe 3 miscelato attraverso l’apertura della muffola collocata su un vibratore, fino a totale riempimento della muffola stessa. Nella fase di colaggio, evitare la formazione di bolle d’aria. Quindi livellare il gesso in eccedenza, ad esempio con spatola IvoBase, di modo che dall’apertura della muffola non debordi alcun gesso. Eliminazione della cera e lavaggio del modello Una volta che il gesso è completamente indurito, riscaldare la muffola in bagno d’acqua a 90 °C ca. per 5–8 minuti. In tal modo, quando la muffola verrà aperta, la cera risulterà ammorbidita e potrà essere grossolanamente rimossa semplicemente utilizzando un coltello da gesso. Rimuovere il formacanale “intero”. Quindi, detergere le superfici interne della muffola con acqua bollente pura per eliminare la cera residua. Importante: Impiegare solamente acqua pura senza additivi, p.es. solventi per cera o detergenti. Gli additivi possono provocare una decolorazione nella zona basale della base protesica e inficiare l’ottimale qualità di legame tra i colletti dentali e la resina della base protesica. 18 Procedimento pratico – Protesi parziale Preparazione per l’iniezione Per un legame ottimale tra i denti in resina e la resina della base ­protesica, i colletti dei denti e le superfici basali degli stessi devono assolutamente essere privi di cera. A tal fine, detergere con getto di vapore. Dopo detersione, sabbiare delicatamente le superfici basali dei denti (100 µm Al2O3 a 2 bar) o in alternativa irruvidirle con fresa in metallo duro a taglio incrociato. Per ulteriori dettagli sulla lavorazione dei denti in resina, riferirsi alle istruzioni d’uso dei denti in resina prescelti. Pretrattare ora le ritenzioni dello scheletrato per consentire il legame con il materiale IvoBase. A tal fine, umettare le superfici sabbiate con un adesivo per metalli quindi coprirle con un opaquer gingiva. Oltre a garantire un legame ottimale, questa procedura conferisce al lavoro protesico risultati estetici superiori. Si consiglia l’utilizzo dell’adesivo SR Link e dell’Opaquer SR Nexco Gingiva (attenersi alle Istruzioni d’uso dei relativi prodotti). Importante: Una polimerizzazione/lavorazione insufficiente dell’opaquer comporta la formazione di sbavature di opaco nella fase di iniezione. Prima dell’isolamento, far raffreddare le due metà della muffola a < 30 °C lasciandole all’aria o in acqua fredda pulita. Controllare l’esatta temperatura mediante il termometro a infrarossi appositamente fornito. Importante: Misurare la temperatura nella zona più spessa della massa (maggiore accumulo di calore). Se il gesso si è asciugato, per esempio avendolo conservato fuori durante la notte, occorre immergere le due metà della muffola in acqua per 5–10 minuti prima di isolarle. Rimuovere i residui di gesso dalla superficie del sensore o della resistenza, dal bordo della muffola, dalla spalla di isolamento o se presenti nell’apposito spazio per il filtro di aerazione. Quindi, isolare le superfici pulite del modello in gesso con Separating Fluid. Evitare la formazione di “accumuli”, per. es. a livello del giunto periferico. Dopo 5 minuti ca. apportare un secondo strato isolante e lasciar asciugare. Si consiglia di mantenere le due metà della muffola in posizione verticale. Inserire il filtro di aerazione nell’apposito spazio previsto nella ­muffola di modo che non sporga. Avvertenza: Con IvoBase, l’aria nella fase di iniezione fuoriesce automaticamente e completamente nella zona anteriore attraverso il filtro d’aerazione finché il flusso della resina non lo sigilla e lì si polimerizza. Lo spazio vuoto viene così areato in modo controllato, prevenendo anche la formazione di bolle e di porosità nella resina polimerizzata. 19 Posizionare ora lo scheletrato sul modello. Per controllare che la posizione sia corretta è possibile unire le due metà della muffola manualmente. Per “fissare” leggermente la struttura, applicare una piccola quantità di polimero autoindurente sulla ritenzione in modo da creare un ancoraggio alla cresta alveolare. Premere l’imbuto IvoBase nel centracapsule fino ad avvertirne ­l’arresto e posizionare il tutto nella metà inferiore della muffola. Durante l’iniezione, il bordo di tenuta dell’imbuto serve per sigillare lo spazio vuoto nella muffola in direzione della iniezione. Pertanto, l’imbuto deve essere completamente incastonato nel gesso per ­evitare che la resina fuoriesca dalla muffola. Bordo di tenuta Chiudere nuovamente le due metà della muffola con i ganci di ­chiusura. Avvertenza: Il bordo di tenuta dell’imbuto può creare una piccola fessura tra le due metà della muffola. Questa verrà comunque ­chiusa nell’IvoBase Injector. Il resto della procedura è analoga a quella per le protesi totali ­descritta nel capitolo precedente. Risultato finale 20 Protesi a supporto implantare/attacchi a barra Situazione iniziale Una volta ultimata la struttura terziaria con il ­sottostante elemento d’ancoraggio, è possibile realizzare la modellazione in cera nell’articolatore come di consueto. Messa in muffola del modello Sigillare il corpo protesico al modello e immergerlo in bagno d’acqua per 5–10 minuti. Isolare quindi le superfici di contatto gesso-gesso utilizzando Separating Fluid fornito con il materiale. Importante: Il bagno d’acqua non deve superare i 25 °C di temperatura per prevenire deformazione / perdita dell’occlusione. Per preparare la muffola, applicare alle superfici interne delle due metà della muffola uno strato sottile di vaselina in gel/spray. Posizionare la parte superiore della muffola (coperchio) e il “mezzo” formacanale in una delle due metà della muffola. Importante: Ricordarsi di posizionare il filtro - componente in cera nello spazio appositamente predisposto nella metà muffola. Il modello ben inumidito e isolato viene quindi messo nella metà muffola preparata utilizzando un convenzionale gesso dentale di Classe 3. Il modello deve essere posizionato al centro della muffola. Tra la delimitazione anteriore del modello e l’alloggiamento della muffola, la distanza deve essere pari a 10 mm ca. Il giunto periferico deve trovarsi circa alla stessa altezza del bordo della muffola. In protesi particolarmente alte, controllare preventivamente l’altezza verticale con l’aiuto del controstampo. Rimuovere l’eccedenza di gesso di modo che il bordo del modello e il bordo della muffola risultino alla stessa altezza con il bordo del gesso. Importante: Inserire il “mezzo” formacanale in modo tale che non debordi e che il gesso risulti livellato esattamente con il “mezzo” formacanale. In caso contrario, il gesso nella successiva fasi di messa in muffola potrebbe scheggiarsi e non potrà più essere garantita la chiusura ermetica della muffola. 21 Procedimento pratico – Protesi a supporto implantare/Attacchi a barre IvoBase -System ® Posizionamento dei canali di iniezione Una volta che il gesso è completamente indurito, sostituire il “mezzo” formacanale con il formacanale “intero”. Premere ora il canale di iniezione - componente in cera sopra la punta conica del formacanale intero e contro la superficie del gesso. Posizionare i canali di iniezione analogamente a quanto descritto nel capitolo Protesi totali. Per aerare lo spazio vuoto della muffola durante la fase di iniezione, occorre applicare canali di aerazione nella zona anteriore dei restauri. Posizionare le componenti in cera preformate in modo tale da creare un collegamento tra la modellazione in cera e il filtro componente in cera. Importante: Per garantire la chiusura ermetica della muffola, i canali di aerazione non devono essere posizionati a contatto diretto con l’alloggiamento della muffola. 22 Coprire i denti e la zona alveolare modellata anatomicamente nonché la zona linguale/palatale se necessario con silicone di addizione di viscosità fluida/media. Creare schemi ritentivi nella superficie del silicone prima che esso indurisca, al fine di ancorare il silicone nel gesso del controstampo. Nel far ciò, assicurarsi che non si formino spazi vuoti tra il silicone e la cera. Importante: Non ricoprire con silicone le superfici occlusali e i bordi incisali dei denti protesici. Utilizzare esclusivamente siliconi di addizione. Avvertenza: Il silicone deve avere una durezza Shore A di almeno ≥65 (es. Flexistone Plus o Virtual Heavy Body Fast). Quindi, isolare le superfici di contatto gesso-gesso con Separating Fluid e lasciare asciugare. Applicando un movimento rotatorio, serrare ora le due metà della muffola con i ganci di chiusura. Assicurarsi che i bordi della muffola siano puliti. Lasciar colare il gesso dentale di Classe 3 miscelato attraverso l’apertura della muffola collocata su un vibratore, fino a totale riempimento della muffola stessa. Nella fase di colaggio, evitare la formazione di bolle d’aria. Quindi livellare il gesso in eccedenza, ad esempio con spatola IvoBase, di modo che dall’apertura della muffola non debordi alcun gesso. Eliminazione della cera e lavaggio del modello Una volta che il gesso è completamente indurito, riscaldare la muffola in bagno d’acqua a 90 °C ca. per 5–8 minuti. In tal modo, quando la muffola verrà aperta, la cera risulterà ammorbidita e potrà essere grossolanamente rimossa semplicemente utilizzando un coltello da gesso. Rimuovere il formacanale “intero”. Quindi, detergere le superfici interne della muffola con acqua bollente pura per eliminare la cera residua. Importante: Impiegare solamente acqua pura senza additivi, come per es. solventi per cera o detergenti. Gli additivi possono provocare una decolorazione biancastra nella zona basale della protesi e inficiare l’ottimale qualità di legame tra i colletti dentali e la resina della base protesica. 23 Procedimento pratico – Protesi a supporto implantare/Attacchi a barre Messa in muffola con silicone e realizzazione del controstampo Preparazione per l’iniezione Per un legame ottimale tra i denti in resina e la resina della base protesica, i colletti dentali e le superfici basali dei denti devono assolutamente essere privi di cera. A tal fine, detergere con getto di vapore. Dopo detersione, sabbiare delicatamente le superfici basali dei denti (100 µm Al2O3 a 2 bar) o in alternativa irruvidirle con fresa in metallo duro a taglio incrociato. Per ulteriori dettagli sulla lavorazione dei denti in resina, riferirsi alle istruzioni d’uso dei denti in resina prescelti. Pretrattare ora la struttura terziaria per consentire che si leghi al materiale IvoBase. A tal fine, umettare le superfici sabbiate con un adesivo per metalli quindi coprirle con un opaquer gingiva. Oltre a garantire un legame ottimale, questa procedura conferisce al lavoro protesico risultati estetici superiori. Si consiglia l’utilizzo dell’adesivo SR Link e dell’Opaquer SR Nexco Gingiva (attenersi alle Istruzioni d’uso dei relativi prodotti). Importante: Una polimerizzazione/lavorazione insufficiente dell’opaquer comporta la formazione di sbavature di opaco nella fase di iniezione. Per impedire che, nella fase di iniezione, la resina fluisca tra le mesostrutture e nei sottosquadri dei denti pilastro o degli impianti pilastro, è necessario isolare queste parti. A tal fine è indicato l’impiego di un silicone d’addizione. Contemporaneamente, la struttura terziaria viene fissata nella posizione corretta. 24 Procedimento pratico – Protesi a supporto implantare /Attacchi a barre Far raffreddare le due metà della muffola a <30 °C. Controllare ­l’esatta temperatura mediante il termometro a infrarossi appositamente fornito. Importante: Misurare la temperatura nella zona più spessa della massa (maggiore accumulo di calore). Quindi, isolare la superficie pulita del modello in gesso con Separating Fluid. Evitare la formazione di “accumuli”, per. es. a livello del giunto periferico/rughe palatine e, in particolare, della linea della A vibratile. Dopo 5 minuti ca. apportare un secondo strato ­isolante e lasciar asciugare. Si consiglia di mantenere le due metà della muffola in posizione verticale. Inserire correttamente il filtro di aerazione nell’apposito spazio ­previsto nella muffola di modo che non sporga. Premere l’imbuto IvoBase nel centracapsule fino ad avvertirne ­l’arresto e posizionare il tutto nella metà inferiore della muffola. Durante l’iniezione, il bordo di tenuta dell’imbuto serve per sigillare lo spazio vuoto nella muffola in direzione della iniezione. Pertanto, l’imbuto deve essere completamente incastonato nel gesso per ­evitare che la resina fuoriesca dalla muffola. Chiudere nuovamente le due metà della muffola con i ganci di ­chiusura. Avvertenza: Il bordo di tenuta dell’imbuto può creare una piccola fessura tra le due metà della muffola. Questa verrà comunque ­chiusa nell’IvoBase Injector. Il resto della procedura è analoga a quella per le protesi totali ­descritta nel capitolo precedente. Risultato finale 25 IvoBase -System ® Bite IvoBase Hybrid Clear è particolarmente indicato per la realizzazione di bite duri, la cui procedura è descritta qui di seguito. Prima della ­modellazione in cera, si consiglia di marcare l’equatore del dente. Esso serve a rappresentare il margine/limite del bite duro nella direzione cervicale. Situazione iniziale Controllare il bite modellato come di consueto nell’articolatore e premere nei punti di contatto del mascellare antagonista. Arrotondare le zone assottigliate e i bordi affilati. Quindi, immergere il modello in bagno d’acqua per 5–10 minuti. Messa in muffola del modello Per preparare la muffola, applicare alle superfici interne delle due metà della muffola uno strato sottile di vaselina in gel/spray. Le due metà della muffola sono identiche. Entrambe possono essere utilizzate per la messa in muffola del modello (stampo) o per il controstampo. Posizionare la parte superiore della muffola (coperchio) e il “mezzo” formacanale in una delle due metà della muffola. Importante: Ricordarsi di posizionare il filtro - componente in cera nello spazio appositamente predisposto nella metà muffola. Il modello ben inumidito e isolato viene quindi messo nella metà muffola preparata utilizzando un convenzionale gesso dentale di Classe 3. Il modello deve essere posizionato al centro della muffola. Tra la delimitazione anteriore del modello e l’alloggiamento della muffola, la distanza deve essere pari a 10 mm ca. Il giunto periferico deve trovarsi circa alla stessa altezza del bordo della muffola. In modelli particolarmente alti, controllare preventivamente l’altezza verticale con l’aiuto del controstampo. Eliminare i sottosquadri nel modello servendosi dell’eccedenza di gesso, cosicché le due metà della muffola possano essere facilmente separate in una fase successiva. Per eliminare i sottosquadri, in alternativa usare silicone A. Sui bordi della muffola non devono restare tracce di gesso. Importante: Il “mezzo” formacanale deve essere incastonato in modo da risultare livellato esattamente al bordo del gesso. In caso contrario, il gesso nella successiva fasi di messa in muffola potrebbe scheggiarsi e non potrà più essere garantita la chiusura ermetica della muffola. 26 Procedimento pratico – Bite Posizionamento dei canali di iniezione Una volta che il gesso è completamente indurito, sostituire il “mezzo” formacanale con il formacanale “intero”. Premere ora il canale di iniezione - componente in cera sopra la punta conica del formacanale intero e contro la superficie del gesso. Posizionare i canali di iniezione ai termini dorsali della modellazione. Rimuovere il canale di iniezione centrale. Assicurarsi che il canale di iniezione sia ben posizionato in tutte le aree. Le componenti in cera possono essere fissate con della cera aggiuntiva. Per aerare lo spazio vuoto della muffola durante la fase di iniezione, occorre applicare canali di aerazione nella zona anteriore di tutti i restauri. Posizionare le componenti in cera preformate in modo tale da creare un collegamento tra la modellazione in cera e il filtro componente in cera. Importante: Per garantire la chiusura ermetica della muffola, i canali di aerazione non devono essere posizionati a contatto diretto con l’alloggiamento della muffola. 27 Messa in muffola con silicone e realizzazione del controstampo Coprire la modellazione in cera con silicone di addizione di viscosità fluida/media. Ciò conferirà levigatezza alla superficie e consentirà un notevole risparmio di tempo nella fase di rifinitura. Creare schemi ritentivi nella superficie del silicone prima che esso indurisca, al fine di ancorare il silicone nel gesso del controstampo. Nel far ciò, assicurarsi che non si formino spazi vuoti tra il silicone e la cera. Importante: Non ricoprire con silicone le superfici occlusali e i bordi incisali dei denti protesici. Utilizzare esclusivamente siliconi di addizione. Avvertenza: Il silicone deve avere una durezza Shore A di almeno ≥65 (es. Flexistone Plus o Virtual Heavy Body Fast). Quindi, isolare le superfici di contatto gesso-gesso con Separating Fluid e lasciare asciugare. Applicando un movimento rotatorio, serrare ora le due metà della muffola con i ganci di chiusura. Assicurarsi che i bordi della muffola siano puliti. Lasciar colare il gesso dentale di Classe 3 miscelato attraverso l’apertura della muffola collocata su un vibratore, fino a totale riempimento della muffola stessa. Nella fase di colaggio, evitare la formazione di bolle d’aria. Quindi livellare il gesso in eccedenza, ad esempio con spatola IvoBase, di modo che dall’apertura della muffola non debordi alcun gesso. Il resto della procedura è analoga a quella per le protesi totali descritta nel capitolo precedente. Dopo lucidatura a specchio, IvoBase Material Clear si contraddistingue per le sue la caratteristiche di omogeneità. Avvertenza: Al monomero possono essere aggiunti colori ­concentrati per conferire al bite piacevoli effetti cromatici. Dato il preciso adattamento del bite, questo può risultare ­posizionato molto saldamente sul modello. Per evitare che ciò accada, eliminare le zone interprossimali o applicare un terzo strato isolante prima dell’iniezione. Risultato finale 28 Caratterizzazione delle protesi Le modifiche e le caratterizzazione dei denti artificiali e delle basi protesiche possono essere realizzate con SR Connect e SR Nexco. SR Connect è un condizionatore fotoindurente per l’unione di materiali da rivestimento estetico fotopolimerizzabili con le resine PMMA e i denti in resina. SR Nexco paste, nelle componenti gingiva, consente di ottenere effetti cromatici straordinari, per parti gengivali dall’aspetto assolutamente ­naturale. Questi materiali sono pensati per consentire modifiche e caratterizzazioni delle protesi realizzate con IvoBase ancor più semplici e veloci. La caratterizzazione delle basi protesiche è particolarmente indicata nelle protesi parziali e totali. Pretrattamento Con strumento a taglio incrociato, ridurre leggermente la modellazione anatomica delle superfici da caratterizzare. Quindi sabbiarle (100 µm Al2O3 a 2 bar). Rimuovere le eccedenze con soffio d’aria privo d’olio. Importante: Non vaporizzare le superfici. Con pennellino applicare SR Connect in strato sottile e coprente e lasciar asciugare per 2–3 minuti. Quindi, polimerizzare in un ­apparecchio per polimerizzazione. Per i parametri di polimerizzazione riferirsi alle Istruzioni d’uso SR Nexco. Per garantire un legame ottimale con il composito, assicurarsi che lo strato inibito rimanga pulito e non venga danneggiato. 29 Procedimento pratico – Caratterizzazione delle protesi IvoBase -System ® Modellazione della gengiva estetica Infine, per i necessari adattamenti di forma e colore, applicare le masse Gingiva SR Nexco. Le masse Gingiva e Gingiva Intensive sono a disposizione in diverse colorazioni. Il colore Basic Gingiva BG34 si coordina perfettamente con il colore IvoBase 34-V. Le caratterizzazioni individualizzate possono essere realizzate con SR Nexco Stains, da sovrastratificare con massa Gingiva (per es. G1 o G2). Prima della polimerizzazione finale nell’apparecchio per polimerizzazione, applicare uno strato coprente ma non troppo spesso di SR Gel sulla modellazione ultimata. Ciò previene la formazione di uno strato inibito e facilita la successiva rifinitura. 30 Procedimento pratico – Caratterizzazione delle protesi Rifinitura La rifinitura finale si realizza di norma con frese e strumenti per lucidatura rotanti. La pasta per lucidatura Universal di Ivoclar Vivadent conferisce al lavoro protesico una lucentezza naturale. Avvertenza: Dato che il materiale SR Nexco applicato presenta una resistenza all’abrasione maggiore del PMMA, questo fatto va tenu­ to presente durante la rifinitura e la lucidatura, poiché nella fase di lucidatura potrebbe formarsi un “gradino” nelle zone di transizione tra il materiale SR Nexco e la resina PMMA. Risultato finale 31 Riparazione/Ribasatura IvoBase è riparabile con IvoBase oppure con la resina autopolimerizzante ProBase® Cold. Riparazione/ribasatura con IvoBase Hybrid/High Impact La riparazione di una protesi realizzata con IvoBase può avvenire di norma senza doverla riposizionare nella muffola IvoBase. La procedura corrisponde fondamentalmente a quella adottata per riparare i ­convenzionali materiali per protesi autoindurenti. Rispettare il seguente rapporto di miscelazione: Polimero Monomero IvoBase Hybrid 9g 5g IvoBase High Impact 8g 5g Miscelare omogeneamente polimero e monomero (per 20 secondi ca.). Attenersi ai seguenti tempi di lavorazione indicativi (a 23 °C temperatura ambiente): – Durata fase di maturazione: 30 secondi – Durata fase di colaggio: 1–2 minuti – Durata fase di modellazione: 3–5 minuti Tempo massimo di lavorazione dalla miscelazione: 10 minuti. Polimerizzare il materiale in una pentola a pressione per 20 minuti a 55 °C a 2,5 bar di pressione. Ribasatura con IvoBase Hybrid/High Impact La ribasatura di una protesi realizzata con IvoBase può avvenire con o senza posizionamento in muffola IvoBase. a)Ribasatura senza messa in muffola IvoBase La procedura senza messa in muffola IvoBase corrisponde a quella adottata per la ribasatura con i convenzionali materiali per protesi autoindurenti. b)Ribasatura con messa in muffola IvoBase La procedura di messa in muffola e di ultimazione della protesi per una ribasatura corrisponde ­fondamentalmente a quella adottata per l’ultimazione di una protesi modellata. Assicurarsi che: – I canali di iniezione e di aerazione siano collegati alla modellazione per la ribasatura. – L’area da ribasare abbia uno spessore minimo di 2 mm. Riparazione/ribasatura con ProBase® Cold La procedura corrisponde a quella adottata per la riparazione con i convenzionali materiali per protesi autoindurenti. Per ulteriori dettagli, consultare le Istruzioni d’uso ProBase Cold. 32 Procedimento pratico – Riparazione/Ribasatura IvoBase -System ® Cura delle protesi Per preservare nel tempo l’elevata qualità di una protesi si consiglia l’utilizzo di prodotti mirati a minimizzare la naturale formazione di placca e il conseguente insorgere di alitosi o infiammazione, nonché a combattere la formazione di carie nella dentatura residua. Cervitec® Gel contribuisce al mantenimento nel tempo di protesi, impianti e denti naturali grazie alla presenza di clorexidina, utilizzata da decenni con successo contro la proliferazione batterica. Cervitec® Gel riduce la formazione di placca e previene infiammazioni a gengive e mucose orali. I tessuti ricevono massima protezione, con minima proliferazione batterica sui denti protesici. Utilizzo del Gel per la salute orale A seconda delle singole necessità, Cervitec Gel può essere utilizzato come segue: • come pasta dentifricia, su un normale spazzolino da denti • direttamente su gengive, mucose orali o sulla parte interna della protesi rimovibile • su uno scovolino interdentale, per pulire gli spazi interdentali dei denti o degli elementi di costruzione della protesi fissa In assenza di altre raccomandazioni, Cervitec Gel è indicato come trattamento preventivo o come terapia accompagnatoria fino a scomparsa dei sintomi. Avvertenza: Per massimizzare l’azione protettiva di Cervitec Gel, non sciacquare dopo applicazione del prodotto. Basta sputare. Il buon mantenimento della protesi Per il buon mantenimento nel tempo della protesi procedere come segue: • Dopo ogni pasto rimuovere la protesi e sciacquare accuratamente protesi e bocca con acqua. • Almeno una volta al giorno, pulire la protesi con spazzolino per protesi dalle setole morbide e acqua calda. • Non utilizzare paste detergenti abrasive. • Spazzolare accuratamente le parti interne della protesi a diretto contatto con la mucosa orale e gli spazi interdentali. • Una volta spazzolata la protesi, sciacquarla sotto acqua corrente. • Pulire lingua, palato e dentatura residua con spazzolino da denti dalle setole morbide. • Infine, massaggiare le zone edentule con spazzolino dentale. Queste misure favoriscono il buon mantenimento della salute orale e contribuiscono a una piacevole e fresca sensazione di comfort nei portatori di protesi. 33 Procedimento pratico – Mantenimento e cura della protesi IvoBase -System ® IvoBase -System ® Informazioni generali Avvertenze sul materiale IvoBase Avvertenze per la lavorazione – Per la realizzazione del modello e la messa in muffola, utilizzare solo gesso dentale di Classe 3. – Con temperature ambiente più elevate, riporre le componenti in cera IvoBase in luogo fresco a 2–8 °C (frigorifero) per 5 minuti ca. prima dell’uso. Ciò consentirà di rimuovere con facilità le componenti in cera dal foglio di separazione. – Prima della messa in muffola, inumidire i modelli in acqua per 5–10 minuti. – Prima della messa in muffola, isolare le superfici interne della muffola. – Detergere le superfici del gesso e isolarle con un sottile strato di Separating Fluid Ivoclar Vivadent. – Attenersi scrupolosamente ai tempi di polimerizzazione e raffreddamento. – Il contatto dei solventi o del monomero con il materiale per protesi polimerizzato può indurre a decolorazioni biancastre. – Nell’isolare i colletti dentali, Ivoclar Vivadent raccomanda l’utilizzo di siliconi A con durezza di Shore A >65 (es. Flexistone Plus / Virtual® Heavy Body Fast). I siliconi per condensazione (siliconi C) possono esplicare ­un’azione dannosa verso i materiali per protesi. – I prodotti possono essere utilizzati e lavorati esclusivamente da personale addetto. – L’iniezione a posteriori di una seconda capsula IvoBase o SR Ivocap® in una muffola già riempita non è consentita. – Il materiale residuo di una capsula IvoBase già iniettata non può essere riutilizzato. – Il gesso secco deve essere nuovamente inumidito in acqua prima dell’iniezione. – Un muffola non adeguatamente detersa può generare fumo una volta scaldata. – Una volta ultimata conservare la protesi in ambiente umido fino a sua consegna. Avvertenze di pericolo – Il monomero contiene metilmetacrilato (MMA). – Il metilmetacrilato (MMA) è altamente infiammabile e irritante, punto di infiammabilità: +10 °C. – Il metilmetacrilato (MMA) è irritante per gli occhi, gli organi respiratori e la cute. – Il contatto con la cute può indurre sensibilizzazione. – Evitare il contatto della cute con monomero e materiale non polimerizzato. I guanti ad uso medicale normalmente in commercio non proteggono dagli effetti sensibilizzanti dei metacrilati. – Non inalare i vapori. – Tenere lontano da fonti infiammabili, non fumare. – Non far defluire il monomero nell’impianto di ­canalizzazione. – Adottare misure contro le cariche elettrostatiche. Effetti collaterali Sono stati riportati singoli casi di reazioni allergiche ­localizzate ai metacrilati. Avvertenze per la conservazione – Conservare il materiale in luogo fresco, scuro e ben ­aerato. – Temperatura di conservazione: 2–28 °C. – Non utilizzare il prodotto dopo la data di scadenza ­riportata sulla confezione. – Conservare il prodotto fuori della portata dei bambini. Classificazione secondo norma EN ISO 20795-1: Tipo 2 Classe 1 Il prodotto è conforme ai requisiti dettati dalla norma EN ISO 20795-1:2013. Dati scientifici Ulteriori dati scientifici, ad esempio sul contenuto di monomero residuo, sulla precisione di adattamento, o sulle ­proprietà meccaniche, sono riportati nella “Documentazione scientifica IvoBase". Detta Documentazione fornisce inoltre una serie di studi sulla performance di IvoBase. La Documentazione Scientifica può essere richiesta presso Ivoclar Vivadent. Ulteriori informazioni su IvoBase sono riportate nelle pubblicazioni "special update" 12/2011 e “ZWR” ristampa ­speciale 5/2012. 34 Denti artificiali I denti artificiali Ivoclar Vivadent sono perfettamente coordinati con i materiali per basi protesiche, consentendo una lavorazione e un impiego di successo. Per protesi parziali e totali di qualità elevata, si consiglia l’uso dei denti SR Phonares® II realizzati con tecnica di stratificazione a 4 strati. SR Link SR Link è un agente adesivo metallo / composito formulato per fornire un legame covalente tra le strutture in metallo e SR Nexco. SR Link è un sistema adesivo di semplice utilizzo, di lunga e provata affidabilità clinica, e può essere utilizzato in combinazione ad un’ampia tipologia di leghe. Il sistema adesivo è indicato su strutture in: – leghe con contenuto di oro, palladio e platino < 90%; – leghe con contenuto di rame e/o argento < 50%; – leghe vili; – titanio e leghe al titanio. SR Connect SR Connect è un condizionatore fotoindurente per l’unione di materiali da rivestimento estetico fotoindurenti alle resine PMMA, ai polimeri termopolimerizzanti e polimerizzanti a freddo, ai denti in resina. SR Connect è indicato per i seguenti campi d’utilizzo: Realizzazione dello strato d’unione in caso di – modifiche di forma e colore individualizzate di denti confezionati nonché di diversi materiali da rivestimento quali Telio® CAD e Telio Lab – adattamenti cromatici individualizzati di resine per basi protesiche. Pasta per lucidatura Universale SR, 100 ml La Pasta per lucidatura Universale SR è ideale per la rapida ed efficiente lucidatura di restauri in composito e metallo. Particolarmente indicata nella lucidatura a specchio di restauri protesici. Cervitec ® Gel Le protesi rimovibili d’elevata qualità richiedono una quotidiana cura orale esattamente come i denti naturali. Cervitec Gel riduce la naturale formazione di placca e il conseguente insorgere di alitosi, e minimizza il rischio di infiammazione delle mucose orali. 35 Informazioni generali – Panoramica prodotti e descrizione Panoramica prodotti e descrizione FAQ Materiale IvoBase Nel sistema SR Ivocap si può utilizzare il materiale IvoBase? No. Il materiale IvoBase richiede un programma di poli­ merizzazione apposito che non può essere realizzato con l’apparecchio SR Ivocap e in un bagno in acqua. A cosa serve il filtro di aerazione? Con IvoBase, l’aria fuoriesce automaticamente e comple­ tamente attraverso il filtro d’areazione posto nella zona anteriore finché il flusso della resina non lo sigilla. Lo ­pazio vuoto è pertanto areato in modo controllato, e ciò previene anche la formazione di bolle e di porosità nella resina polimerizzata. Perché servono tre canali di iniezione nelle protesi superiori? Attraverso l’iniezione controllata per mezzo di 3 canali di iniezione, nella muffola viene prodotta una massa precisa di materiale che genera un corrispondente cuscinetto d’a­ ria nella regione anteriore. Quest’aria può essere ora elimi­ nata in toto attraverso il filtro di aerazione, impedendo così che essa rimanga intrappolata nel materiale. Entro quanto tempo occorre lavorare il materiale una volta miscelato? Dalla miscelazione del materiale all’avvio del programma di polimerizzazione non devono trascorrere più di 5 minuti. Il materiale IvoBase può essere riparato con altri ­polimeri autoindurenti? Sì. Per la massima corrispondenza cromatica si raccoman­ da l’utilizzo di polimeri autopolimerizzanti Ivoclar Vivadent, quali ad es. ProBase Cold. Quando usare IvoBase Hybrid e quando usare IvoBase High Impact? IvoBase Hybrid e High Impact possono essere utilizzati per tutti i tipi di restauri protesici. IvoBase High Impact è un materiale particolarmente resistente all’impatto, specifica­ mente formulato per restauri protesici supportati da impianti o per restauri con base protesica dalla geometria molto delicata. Quali sono le differenze tra Hybrid e High Impact? (Cfr. Tabella) Come vanno pretrattati i denti in resina? Per un ottimo legame tra i denti in resina e la resina per la base protesica, i colletti dentali e le superfici basali del dente devono risultare assolutamente privi di cera. Dopo detersione del dente, sabbiare delicatamente le superfici basali. In alternativa, irruvidirle con una fresa in metallo duro a taglio incrociato. Per ulteriori informazioni sulla lavorazione dei denti in resina, riferirsi alle istruzioni d’uso dei denti in resina prescelti. Tutti i denti in resina possono essere lavorati in combinazione con questo materiale? Sì. Per ulteriori informazioni sulla lavorazione dei denti in re­s­ ina, riferirsi alle istruzioni d’uso dei denti in resina prescelti. I denti in ceramica possono essere lavorati in ­combinazione con questo materiale? Sì. Per ulteriori informazioni sulla lavorazione dei denti in ceramica, riferirsi alle istruzioni d’uso del produttore dei denti in ceramica prescelti. Per la messa in muffola si può utilizzare qualsiasi gesso? No, utilizzare un gesso dentale duro di Classe 3 Hybrid (Valori tipici) High Impact (Valori tipici) Colori Pink, Pink-V, Pink-V Implant, Preference, Preference Implant, Clear Pink, Pink-V, Pink-V Implant, Preference, Preference Implant, 34-V Tempo di lavorazione/ con RMR 35 min. / 45 min. 50 min. / 60 min. Resistenza all’impatto secondo provini intagliati Charpy* 1,14 kJ/m² 3,07 kJ/m² Contenuto di monomero residuo iniziale senza/con RMR ** 1,4% / 0,7% 1,3% / 0,7% Resistenza alla-frattura** 1,39 MPa m ½ 2,37 MPa m ½ Energia Tensile 310 J/m² 1452 J/m² Resistenza alla flessione** 80,9 MPa 73,8 MPa Modulo di elasticità** 2709 MPa 2361 MPa Assorbimento d’acqua** 22,8 µm/mm³ 21,6 µm/mm³ Solubilità in acqua <0,1 µm/mm³ <0,1 µm/mm³ * Secondo la vecchia norma ISO 1567:2000, ** Secondo la norma ISO 20795-1:2013 36 Quale funzione svolge il tasto RMR? Il tempo di polimerizzazione viene prolungato e pertanto il grado di polimerizzazione del materiale aumenta. Di conseguenza, il contenuto del monomero residuo si riduce (<1%). Il materiale IvoBase deve essere miscelato nel Cap Vibrator? No, il materiale deve essere miscelato nella capsula con una spatola per 20–30 secondi, ottenendo un composto omogeneo. Quale scopo ha il contenitore dell’acqua di recupero? Quello di recuperare la condensa che fuoriesce dal gesso durante il processo di iniezione. Cosa fare se il materiale fuoriesce dalla muffola durante il processo di iniezione? Se dalla muffola fuoriesce solo una piccola quantità di materiale, non occorre interrompere il programma. Se però grandi quantità di materiale fuoriescono nella parte anteriore o da un pistone della capsula inclinato, interrom­ pere il programma con il tasto Stop per evitare il decorso di un’iniezione difettosa. Come realizzare grosse protesi con IvoBase, se la quantità predosata di materiale per la base protesica non basta? Nella maggior parte dei casi la quantità di materiale pre­ dosata nella capsula risulta sufficiente. Altrimenti, per pro­ tesi dentali particolarmente grandi, è possibile miscelare il materiale di due capsule in un recipiente per la miscelazio­ ne separato. Riempire quindi una capsula con la quantità di materiale necessaria. IvoBase Injector Subito dopo il completamento di una iniezione, è possibile caricare la muffola successiva e avviare il programma immediatamente? Sì, l’iniezione successiva può essere avviata subito. Tuttavia, la temperatura della muffola deve essere <30 °C. Se la temperatura è più alta, apparirà il messaggio di ­errore 1928. Si può utilizzare una muffola Ivocap nell’IvoBase Injector? No, perché la muffola Ivocap non è adatta all’apparecchio. Le muffole sono differenti. È possibile utilizzare una muffola IvoBase nel sistema Ivocap? No, perché la muffola IvoBase non è adatta al sistema Ivocap. Le muffole sono diverse. L’IvoBase Injector necessita manutenzione? Sì, il contenitore dell’acqua di recupero deve essere ­svuotato a intervalli regolari. A parte ciò, l’apparecchio non richiede altra manutenzione. Vi sono parti soggette a usura? Sì, la resistenza deve essere sostituita quando sul display appare la corrispondente segnalazione. Quanto dura la garanzia? 2 anni Per la fuoriuscita dei gas o dei fumi serve una cappa aspirante? No, non è necessaria. A cosa serve la connessione USB? Per successivi aggiornamenti del software via PC/Internet. Come si pulisce l’apparecchio? Con un panno pulito. Seguire le indicazioni riportate nelle relative Istruzioni d’uso. Cosa accade se durante il processo di iniezione lo sportello viene aperto? Il processo viene interrotto e parte l’allarme. Nel display appare un messaggio dove si richiede di chiudere nuova­ mente lo sportello. È possibile operare con IvoBase Injector in ambienti caratterizzati da temperature elevate (ad es. sala gessi) senza incorrere in problemi? Attenzione! La temperatura della stanza non deve supera­ re 40 °C. Inoltre, occorre controllare che la temperatura della muffola e del gesso non superino i 30 °C prima del processo di iniezione. Il vetro dello sportello potrebbe rompersi? Nelle operazioni standard, il vetro dello sportello non dovrebbe rompersi essendo in vetro antiproiettile. Se ciò dovesse accadere, può essere sostituito attraverso il Servizio Assistenza Ivoclar Vivadent. 37 Informazioni generali – FAQ Si può utilizzare qualsiasi isolante? No. Si raccomanda di isolare le superfici di contatto del gesso con Separating Fluid di Ivoclar Vivadent, fornito con il materiale. L’utilizzo di qualsiasi altro isolante può provo­ care decolorazioni biancastre alla resina. Ivoclar Vivadent – worldwide Ivoclar Vivadent AG Bendererstrasse 2 9494 Schaan Liechtenstein Tel. +423 235 35 35 Fax +423 235 33 60 www.ivoclarvivadent.com Ivoclar Vivadent SAS B.P. 118 F-74410 Saint-Jorioz France Tel. +33 4 50 88 64 00 Fax +33 4 50 68 91 52 www.ivoclarvivadent.fr Ivoclar Vivadent Pty. Ltd. 1 – 5 Overseas Drive P.O. Box 367 Noble Park, Vic. 3174 Australia Tel. +61 3 9795 9599 Fax +61 3 9795 9645 www.ivoclarvivadent.com.au Ivoclar Vivadent GmbH Dr. Adolf-Schneider-Str. 2 D-73479 Ellwangen, Jagst Germany Tel. +49 7961 889 0 Fax +49 7961 6326 www.ivoclarvivadent.de Ivoclar Vivadent GmbH Tech Gate Vienna Donau-City-Strasse 1 1220 Wien Austria Tel. +43 1 263 191 10 Fax: +43 1 263 191 111 www.ivoclarvivadent.at Ivoclar Vivadent Ltda. Alameda Caiapós, 723 Centro Empresarial Tamboré CEP 06460-110 Barueri – SP Brazil Tel. +55 11 2424 7400 Fax +55 11 3466 0840 www.ivoclarvivadent.com.br Ivoclar Vivadent Inc. 1-6600 Dixie Road Mississauga, Ontario L5T 2Y2 Canada Tel. +1 905 670 8499 Fax +1 905 670 3102 www.ivoclarvivadent.us Ivoclar Vivadent Shanghai Trading Co., Ltd. 2/F Building 1, 881 Wuding Road, Jing An District 200040 Shanghai China Tel. +86 21 6032 1657 Fax +86 21 6176 0968 www.ivoclarvivadent.com Ivoclar Vivadent Marketing Ltd. Calle 134 No. 7-B-83, Of. 520 Bogotá Colombia Tel. +57 1 627 3399 Fax +57 1 633 1663 www.ivoclarvivadent.co Wieland Dental + Technik GmbH & Co. KG Lindenstrasse 2 75175 Pforzheim Germany Tel. +49 7231 3705 0 Fax +49 7231 3579 59 www.wieland-dental.com Ivoclar Vivadent Marketing (India) Pvt. Ltd. 503/504 Raheja Plaza 15 B Shah Industrial Estate Veera Desai Road, Andheri (West) Mumbai, 400 053 India Tel. +91 22 2673 0302 Fax +91 22 2673 0301 www.ivoclarvivadent.in Ivoclar Vivadent s.r.l. Via Isonzo 67/69 40033 Casalecchio di Reno (BO) Italy Tel. +39 051 6113555 Fax +39 051 6113565 www.ivoclarvivadent.it Ivoclar Vivadent K.K. 1-28-24-4F Hongo Bunkyo-ku Tokyo 113-0033 Japan Tel. +81 3 6903 3535 Fax +81 3 5844 3657 www.ivoclarvivadent.jp Ivoclar Vivadent Ltd. 12F W-Tower, 1303-37 Seocho-dong, Seocho-gu, Seoul 137-855 Republic of Korea Tel. +82 2 536 0714 Fax +82 2 596 0155 www.ivoclarvivadent.co.kr Ivoclar Vivadent S.A. de C.V. Av. Insurgentes Sur No. 863, Piso 14, Col. Napoles 03810 México, D.F. México Tel. +52 55 5062 1000 Fax +52 55 5062 1029 www.ivoclarvivadent.com.mx Ivoclar Vivadent BV De Fruittuinen 32 2132 NZ Hoofddorp Netherlands Tel. +31 23 529 3791 Fax +31 23 555 4504 www.ivoclarvivadent.com Ivoclar Vivadent Ltd. 12 Omega St, Rosedale PO Box 303011 North Harbour Auckland 0751 New Zealand Tel. +64 9 914 9999 Fax +64 9 914 9990 www.ivoclarvivadent.co.nz Ivoclar Vivadent Polska Sp. z o.o. Al. Jana Pawla II 78 00-175 Warszawa Poland Tel. +48 22 635 5496 Fax +48 22 635 5469 www.ivoclarvivadent.pl Ivoclar Vivadent Marketing Ltd. Prospekt Andropova 18 korp. 6/ office 10-06 115432 Moscow Russia Tel. +7 499 418 0300 Fax +7 499 418 0310 www.ivoclarvivadent.ru Ivoclar Vivadent Marketing Ltd. Qlaya Main St. Siricon Building No.14, 2nd Floor Office No. 204 P.O. Box 300146 Riyadh 11372 Saudi Arabia Tel. +966 11 293 8345 Fax +966 11 293 8344 www.ivoclarvivadent.com Ivoclar Vivadent S.L.U. Carretera de Fuencarral nº24 Portal 1 – Planta Baja 28108-Alcobendas (Madrid) Spain Telf. +34 91 375 78 20 Fax: +34 91 375 78 38 www.ivoclarvivadent.es Ivoclar Vivadent AB Dalvägen 14 S-169 56 Solna Sweden Tel. +46 8 514 939 30 Fax +46 8 514 939 40 www.ivoclarvivadent.se Ivoclar Vivadent Liaison Office : Tesvikiye Mahallesi Sakayik Sokak Nisantas’ Plaza No:38/2 Kat:5 Daire:24 34021 Sisli – Istanbul Turkey Tel. +90 212 343 0802 Fax +90 212 343 0842 www.ivoclarvivadent.com Ivoclar Vivadent Limited Ground Floor Compass Building Feldspar Close Warrens Business Park Enderby Leicester LE19 4SE United Kingdom Tel. +44 116 284 7880 Fax +44 116 284 7881 www.ivoclarvivadent.co.uk Ivoclar Vivadent, Inc. 175 Pineview Drive Amherst, N.Y. 14228 USA Tel. +1 800 533 6825 Fax +1 716 691 2285 www.ivoclarvivadent.us Manufacturer: Ivoclar Vivadent AG, FL-9494 Schaan/Liechtenstein www.ivoclarvivadent.com Rx ONLY Stesura delle istruzioni d’uso: 2014-02, Rev. 0 Questo materiale è stato sviluppato unicamente per un utilizzo in campo dentale. Il suo impiego deve avvenire solo seguendo le specifiche istruzioni d’uso del prodotto. Il produttore non si assume alcuna responsabilità per danni risultanti dalla mancata osservanza delle istruzioni d’uso o da utilizzi diversi dal campo d’applicazione previsto per il prodotto. L’utilizzatore è responsabile per la sperimentazione del materiale per un impiego non esplicitamente indicato nelle istruzioni d’uso. Le descrizioni e i dati non costituiscono alcuna garanzia degli attributi e non sono vincolanti. © Ivoclar Vivadent AG, Schaan/Liechtenstein it/2014-10-13