Facoltà di Teologia II CICLO ESAME DI SINTESI 2017- 2018 TEOLOGIA DOGMATICA Il II ciclo di Licenza in Teologia Dogmatica prevede, al termine del biennio di studi, un esame finale davanti a una Commissione di Professori. La finalità di tale esame è soprattutto di verificare la conoscenza dei temi principali della Teologia Dogmatica, tenendo conto dei percorsi di approfondimento di ogni candidato offerti dal Dipartimento: area cristologico-trinitaria, area ecclesiologico-sacramentaria, area antropologico-escatologica. La preparazione remota all’esame finale è garantita attraverso due corsi: - La Teologia Dogmatica: il metodo (TD001); - La Teologia Dogmatica: i contenuti (TD002). Nei suddetti corsi i Professori del Dipartimento propongono una riflessione ragionata sul metodo teologico e sui temi principali della Teologia Dogmatica. La bibliografia di riferimento per lo studente è quella dell’anno di iscrizione. Il tesario propone 18 tesi, distinte in generali e specifiche. L’esame verterà su 12 tesi: 9 generali e 3 specifiche. Le tesi generali sono corredate di una presentazione e di relativa bibliografia; le tesi specifiche della sola bibliografia, peraltro indicativa. Le 9 tesi generali si distinguono in tesi di metodo (1-3) e di contenuto (4-9): ogni candidato deve prepararle secondo la descrizione contenuta nel tesario, tenendo conto della bibliografia suggerita. Le 9 tesi specifiche si distinguono per area: ogni candidato può scegliere, in accordo con il Direttore del Dipartimento, le tre tesi di area, nel caso in cui abbia approfondito uno dei tre indirizzi (cristologico-trinitario, ecclesiologico-sacramentale o antropologico-escatologico), o una delle tre tesi di ogni area, nel caso non volesse avvalersi dell’opzione. Per ognuna delle tre tesi scelte il candidato presenta una descrizione scritta del tema e una sua bibliografia, sulla base dell’elenco bibliografico offerto nel tesario o con integrazioni proprie. 3 TESI GENERALI 1. La teologia dogmatica e le sue fonti La teologia dogmatica, come riflessione sistematica sulla Rivelazione a partire da un determinato contesto storico, ha nello studio delle sue fonti il momento essenziale e fondativo. Si tratta di quel momento che la tradizione teologica ha indicato come auditus fidei, senza il quale l’intellectus fidei perde forza e capacità prospettica. Il riferimento primo e fondamentale è alla Rivelazione, nella quale «Dio parla agli uomini come ad amici» (DV 2). «La Sacra Tradizione e la Sacra Scrittura costituiscono l’unico sacro deposito della Parola di Dio affidato alla Chiesa» (DV 10): nel suo cammino verso il Regno di Dio, la Chiesa si rivolge sempre a questo deposito, come lo scriba del Vangelo che «trae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche» (Mt 13,52), in vista di una sempre rinnovata e feconda comprensione della Parola di Dio accolta nella fede. Bibliografia A. RIVELAZIONE BETTI, U., La dottrina del Concilio Vaticano II sulla trasmissione della rivelazione, Roma 19852. LATOURELLE, R.- FISICHELLA, R. (edd.), Assisi 1990, Dizionario di teologia fondamentale, voci: «Esegesi integrale» (GILBERT), «Trento, Concilio» (WICKS), «Vaticano II» (LATOURELLE), «Dei Verbum, I. Storia» (FISICHELLA), «Luoghi teologici» (WICKS), «Tradizione» (POTTMEYER). AA.VV., L’Ecriture âme de la théologie. Actes du colloque tenu à Bruxelles du 17 au 19 septembre 1989, Bruxelles 1990. O’COLLINS, G- KENDALL, D., The Bible for Theology. Ten Principles for the Theological Use of Scripture, New York 1997. Traduzioni: italiana. 4 DULLES, A., «The uses of Scripture in Theology», in ID., The Craft of Theology. From Symbol to System, New York 1992, 69-85. RAHNER, K., «Exegesis and Dogmatic Theology», Theological Investigations 5, 67-93. Traduzioni. ———, «The Old Testament and Christian Dogmatic Theology», Theological Investigations 16, 177-190. Traduzioni. «Theologie als gegenwärtige Schriftauslegung », in Zeitschrift für Theologie und Kirche, Beiheft 9, (Juni 1995), 1-150. B. SACRA SCRITTURA E TRADIZIONE BUCHENMAIER, A., “Schrift und Tradition” seit dem Vaticanum II, Paderborn 1996, cap. IV e XV. CATTANEO, E., Trasmettere la fede. Tradizione, Scrittura Magistero nella Chiesa, Cinisello Balsamo (Mi) 1999. CONGAR, Y., La tradition et les traditions, II. Essai théologique, Paris 1963. Traduzioni: italiana, inglese, spagnola. DULLES, A., «Tradition as a Theological Source», in ID., The Craft of Theology, NY 1992, 69-85. HENN, W., «The Normativity of Tradition», in APARICIO VALLS, C. – DOTOLO, C. – PASQUALE, G. (cur.), Sapere teologico e unità della fede. Studi in onore del Prof. Jared Wicks, Roma 2004, 125-148. KASPER, W., «Tradizione come principio di conoscenza teologica», in ID., Teologia e chiesa, Brescia 1989, 74-103. O'COLLINS, G., "Criteri per l'interpretazione delle tradizioni," in LATOURELLE, R. - O'COLLINS, G., (cur.), Problemi e prospettive di teologia fondamentale, Brescia 1982, 397-411. POTTMEYER, H.J., «Normen, Kriterien und Strukturen der Überlieferung», in KERN, W. - POTTMEYER, H.J. - SECKLER, M. (Hg.), Handbuch der Fundamentaltheologie 4, Freiburg 1988, 124-152. Traduzioni: italiana, (Corso di teologia fondamentale 4, Brescia 1990, 137-172.) WICKS, J., «Tradition», Catholicisme XV (1997), 185-199. 2. La teologia dogmatica e la sua storia Il compito della teologia dogmatica è anzitutto quello di interpretare il deposito della fede, partecipando al processo 5 ecclesiale di trasmissione della Rivelazione, secondo lo statuto specifico e i metodi possibili di questa disciplina. Tale funzione non è mai autoreferenziale: la tradizione teologica attribuisce grande importanza al sensus fidei del Popolo di Dio, al Magistero della Chiesa, ai Padri della Chiesa, ai grandi Maestri e Dottori della fede. L’ascolto di queste voci della Tradizione è un momento fondamentale della teologia dogmatica. In questo orizzonte non potrà mancare un riferimento al concilio Vaticano II e al corpus dei suoi documenti, nei quali il Magistero della Chiesa, «Dei Verbum religiose audiens», ha proposto una lettura autorevole del depositum fidei adatto all’uomo contemporaneo. Bibliografia CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Mysterium ecclesiae (1973); Donum veritatis (1990). COMMISSIO THEOLOGICA INTERNATIONALIS, «Tesi sui mutui rapporti tra Magistero e teologia» (1976); «Il senso della fede nella vita della Chiesa» (2015). LATOURELLE, R.- FISICHELLA, R., Dizionario di teologia fondamen-tale, (edd.) Assisi 1990, voci: «Magistero» (SULLIVAN), «Teologia, III; Sensus fidei (PIÉ-NINOT); Ecclesialità e libertà» (SECKLER). ALFARO, J., «La teologia di fronte al Magistero», in LATOURELLE, R. –O’COLLINS, G. (cur.), Problemi e prospettive di teologia fondamentale, cap. 19, Brescia 1980. Traduzioni: inglese, spagnola, tedesca. KASPER, W., «Dogma/Storia dei dogmi», in P. EICHER, P. (cur.), Enciclopedia teologica, Brescia 1989, 215–227; anche in Neues Handbuch der theol. Grundbegriffe (19912) e Nouveau Dictionnaire de Théologie (19962). ———, Il Dogma sotto la parola di Dio, Brescia 1968. Traduzioni. LADARIA, L.F., «Che cos’è un dogma? Il problema del dogma nella teologia attuale», in NEUFELD K.-H. (cur), Problemi e prospettive di teologia dogmatica, Brescia 1983, 97–119. Traduzioni. 6 SECKLER, M., «Ecclesialità e libertà della teologia», in FISICHELLA, R. (cur.), Gesù Rivelatore, Casale Monferrato 1988, 53-70. ———, «La teologia come scienza ecclesiale: un modello romano»; «Magistero della chiesa e scienza teologica», in COFFELE, G. (cur.), Teologia-Scienza-Chiesa. Saggi di teologia fondamentale, Brescia 1988, pp. 207-279. SULLIVAN, F.A., Creative Fidelity, Mahwah, New York 1996. ———, Capire e interpretare il Magistero, Bologna 1996. ———, Magisterium: Teaching Authority in the Catholic Church, New York & Dublin 1983. Traduzioni: italiana. (Il magistero nella chiesa cattolica, 19932). VITALI, D., Sensus fidelium. Una funzione ecclesiale di intelligenza della fede, Brescia 1993. ———, «Sensus fidei in credendo falli nequit», in Gregorianum 87 (2005), 607-628. RUSH, O., The eyes of the faith. The sense of the faithful and the Church’s reception of the Revelation, Washington 2009. 3. La teologia dogmatica e i suoi interlocutori La ricerca teologica avviene sempre in un contesto socio-culturale segnato da continui sviluppi e mutamenti. Perciò un momento importante della teologia dogmatica è il dialogo con gli altri saperi. In questo percorso di licenza viene proposto il confronto con la storia, la filosofia, la scienza e il vissuto esistenziale, in particolare l’esperienza spirituale, anch’essa fonte di sapere. Per l’anno accademico 2017-2018, il confronto riguarda l’esperienza spirituale. Bibliografia ANCILLI, E. – PAPAROZZI, M. (cur.), La mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, voll. 1-2, Roma 1984. BALTHASAR, H.U. VON, «Teologia e santità», in Verbum caro, Brescia 1985, 200-229. BATTAGLIA, V., Cristologia e contemplazione, Bologna 1997. GONDAL, M.-L., «La mystique est-elle un lieu théologique?», in Nouvelle Revue Théologique 108 (1986), 666-684. 7 KOWALCZYK, D., «La Trinità-Misericordia nell’esperienza mistica di Faustina Kowalska», in Studia Bobolanum 4 (2013), 75-95. LÉTHEL, F.M., Connaître l'amour du Christ qui surpasse toute connaissance : la théologie des saints, Venasque 1989. MOIOLI, G., «I mistici e la teologia spirituale», in Teologia 7 (1982), 127-143. STRZELCZYK, G., L’esperienza mistica come locus theologicus. Status questionis, Lugano 2005. AREA CRISTOLOGICO-TRINITARIA 4. Cristologia e soteriologia Messia d’Israele e “Luce delle nazioni” promesso nel Primo Testamento, il Gesù della storia, nella sua vita nascosta e pubblica, nella sua passione e risurrezione, si offre allo sguardo critico dello storico come al discernimento spirituale della fede, in un passaggio “dall’implicito vissuto all’esplicito conosciuto”, dove emerge la confessione dell’Unigenito, l’inviato del Padre. Il paradosso dell’Emmanuele, “Figlio di Dio divenuto Figlio dell’uomo”, si presta a vari riduzionismi, affrontati dai sette primi Concili ecumenici. Percorrendo il cammino discendente, la Tradizione scruta il mistero dell’unione ipostatica e del concepimento verginale del “Verbo divenuto carne”; seguendo la via ascendente degli acta et passa di Cristo, essa s’interroga sulla sua coscienza e conoscenza, sulla sua vita di fede e di grazia nello Spirito, sulla sua esperienza del soffrire, del morire e del risorgere. All’incrocio della doppia mediazione, il Sommo Sacerdote è Salvatore. L’esperienza del peccato come ferita e schiavitù, rottura e alienazione, trova nella persona del Risorto guarigione e liberazione, riconciliazione e comunione. Dalla ricapitolazione alla preesistenza, nella singolarità della sua esistenza, emerge l’universalità della salvezza del “Signore della storia” che, nell’incarnazione, “portando se stesso, ha portato 8 ogni novità” e, nel mistero pasquale, ha spirato lo Spirito che offre a tutti la possibilità di diventare “figli nel Figlio”. Bibliografia Catechismus Catholicae Ecclesiae, Città del Vaticano 1997, 422-682. Traduzioni. PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Bible et christologie, Cinisello Balsamo 1984. Traduzioni: italiano, inglese, tedesco. ALETTI, J. N., Jésus-Christ fait-il l’unité du Nouveau Testament ?, Paris 1994. Traduzioni: italiana, spagnola. BOUYER, L., Le Fils éternel. Théologie de la parole de Dieu et christologie, Paris 1974. Traduzioni: italiana, inglese. CIOLA, N., Gesù Cristo, Figlio di Dio, Roma 2012. GONZÁLEZ DE CARDEDAL, O., Cristología, Madrid 2012. Traduzioni: italiana. GRILLMEIER, A., Jesus der Christus im Glauben der Kirche, Freiburg – Basel – Wien 2004. Traduzioni.: italiana, inglese, francese. GRONCHI, M., Trattato su Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, Brescia 2008. GUILLET, J., Jésus devant sa vie et sa mort, Paris 1971. Traduzioni: italiana. KASPER, W., Jesus der Christus, Freiburg – Basel – Wien 2007. Traduzioni: italiana, inglese, francese, spagnola. O’COLLINS, G., Christology: a biblical, historical, and systematic study of Jesus Christ, Oxford 2009. Traduzioni: italiana. RATZINGER, J./BENEDETTO XVI, Jesus von Nazareth, Freiburg– Basel –Wien 2013. Traduzioni: italiana, inglese, spagnola, portoghese. SEGALLA, G., La ricerca del Gesù storico, Brescia 2010. SESBOÜÉ, B., Jésus-Christ dans la tradition de l’Eglise. Pour une actualisation de la théologie de Chalcédoine, Paris 2000. Traduzioni: italiana. ———, Jésus-Christ. L’unique Médiateur. Essai sur la rédemption et le salut. I. Problématique et relecture doctrinale, Paris 2003. Traduzioni: italiana, spagnola. 9 5. La Trinità “Dio è amore” (1 Gv 4,8.16). In questa frase possiamo riassumere il mistero della Trinità che si trova al centro della professione cristiana. Il Nuovo Testamento, essendo il compimento della storia veterotestamentaria, ci mostra il disegno salvifico di Dio Padre realizzato mediante il Figlio nello Spirito Santo. A partire da questa esperienza la Chiesa è arrivata alla formulazione della sua fede in un solo Dio in tre persone. Dio si è rivelato come Egli è da sempre in se stesso: la Trinità economica è la Trinità immanente, e viceversa. Il mistero del Dio uno e trino viene interpretato a partire dalle diverse prospettive: Dio come Sostanza assoluta, Dio come Soggetto assoluto, Dio come Comunità. Bibliografia CODA, P., Dalla Trinità: l'avvento di Dio tra storia e profezia, Roma 2011. DANIÉLOU, J., La Trinità e il mistero dell’esistenza, Brescia 1969. KOWALCZYK, D., La gramática del amor intratrinitario: Yo, Tú, Nosotros, Vosotros y Él, in: La unción de la gloria: en el Espíritu, por Cristo, al Padre. Homenaje a Mons. Luis F. Ladaria, SI, Madrid 2014, p. 585-607. ———, «Il perché del monoteismo trinitario», in: Studia Bobolanum 4 (2012), pp. 53-70. LADARIA, L., Il Dio vivo e vero, Cinisello Balsamo 2012. ———, La Trinità, mistero di comunione, Milano 2004. MONDIN, B., La Trinità, mistero d’amore, Bologna 1993. O’DONNELL, J., Il mistero della Trinità, Roma 1989. ŠPIDLÍK, T., Noi nella Trinità, Roma 2000. 10 AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE 6. Sacramentalità: La Chiesa sacramento e i sacramenti della Chiesa La sacramentalità manifesta la relazione che Dio stabilisce con la storia e la sua azione di salvezza. Essa esprime anche l’attesa di un compimento, segno di una presenza e di una venuta, nella fedeltà al memoriale del mistero pasquale di Cristo. La Chiesa e i sacramenti partecipano e rinviano, accolgono, annunciano e donano la grazia di Gesù Cristo, vero soggetto di ogni agire salvifico. I linguaggi e i temi attinenti la sacramentalità, riferiscono di azioni e comunità santificanti che si esprimono e comprendono nel dialogo tra realtà simbolica, dato dogmatico e riflessi antropologici. I sacramenti si radicano nella vita e nella missione di Gesù Cristo e, ogni volta, sono donati nella potenza dello Spirito Santo. Essi costituiscono permanentemente la Chiesa comunità solidale, in missione, e di salvezza escatologica. La Chiesa <<sacramento universale di salvezza>> (LG 48) rivela il suo essere luogo salvifico (LG 14 e DJ IV) in analogia col Verbo incarnato (LG 8). Bibliografia MENKE, K.-H., Sacramentalità. Essenza e ferite del cattolicesimo, Brescia 2015. CHAUVET, L.-M., I Sacramenti, Milano 1997. BIANCU, S.- GRILLO, A., Il simbolo. Una sfida per la filosofia e la teologia, Cinisello Balsamo 2013. KASPER, W., La chiesa di Gesù Cristo. Scritti di ecclesiologia, Brescia 2011. NOCKE, F.-J., Dottrina dei sacramenti, Brescia 2010. CONGAR, Y., Un popolo messianico. La Chiesa sacramento di salvezza. La salvezza e la liberazione, Brescia 1976. AUER, J., RATZINGER J., I sacramenti della Chiesa, Assisi 1972. 11 SCHILLEBEECKX, E., Cristo, sacramento dell’incontro con Dio, Brescia 1968. RAHNER, K., Chiesa e sacramenti, Brescia 1966. 7. La Chiesa, popolo sacerdotale, profetico, regale Il concilio Vaticano II presenta la Chiesa come «plebs adunata de unitate Patris et Filii et Spiritus Sancti» (LG 4). Questa idea misterica della Chiesa, espressa nel capitolo I di Lumen gentium con molte categorie e immagini, nel capitolo II è espressa con la ripresa del tema biblico del Popolo di Dio. Il nuovo Popolo di Dio è descritto come “popolo messianico”, e compreso attraverso la partecipazione di tutti i battezzati alla funzione profetica, sacerdotale e regale di Cristo. Per questa via è ripensata la Chiesa sulla base della radicale uguaglianza di tutti i battezzati, che precede ogni differenza di vocazione, di funzione, di stato di vita nella Chiesa. La categoria di Popolo di Dio non solo ricompone la frattura secolare del corpo ecclesiale, separato in Ecclesia docens e Ecclesia discens, ma permette di riconfigurare il ministero gerarchico come funzione di servizio al Popolo di Dio, in forza del mutuo rapporto di sacerdozio comune e sacerdozio ministeriale, «ordinati l’uno all’altro, perché l’uno e l’altro, ciascuno a suo proprio modo, partecipano dell’unico sacerdozio di Cristo» (LG 10). Bibliografia PHILIPS, G., L’Eglise et son mystère au II concile du Vatican, Paris 1968. Traduzioni: italiana. GRILLMEIER, A.-RAHNER, K., «Kommentar der dogmatischen Konstitution über die Kirche», in LThK, I, Freiburg 1966. Traduzioni: inglese. HÜNERMANN, P., «Theologischer Kommentar zur dogmatischen Konstitution über die Kirche», in HÜNERMANN, P.-HILBERATH, B.J., 12 Herders theologischer Kommentar zum zweiten vatikanischen Konzil, Freiburg-Basel-Wien 2009. REPOLE, R. - NOCETI, S. (Cur.), Commentario ai documenti del Vaticano II. 2. Lumen Gentium, Bologna 2015. VITALI, D., Lumen Gentium. Storia. Commento. Recezione, Roma 2013. CONGAR, Y.M, Jalons pour une théologie du laïcat, Paris 1953. Traduzioni: italiana. CONGAR, Y.M., Un peuple messianique, Paris 1975. Traduzioni: italiana. VITALI, D., Popolo di Dio, Assisi 2013. ADINOLFI, M., Il sacerdozio comune dei fedeli, Roma 1983. BLASQUEZ, R., «Sacerdocio comun y sacerdocio ministerial en la misión de la Iglesia», in Ius Canonicum 42(2002), 469-490. VITALI, D., «Sacerdozio comune e sacerdozio ministeriale o gerarchico: rilettura di una questione controversa», in Rassegna di Teologia 52(2011), 39-60. AREA ANTROPOLOGICO-ESCATOLOGICA 8. La grazia La “grazia” designa l’agire divino a favore dell’uomo: Dio si offre nel suo amore liberamente alla sua creatura per realizzare escatologicamente, attraverso la cooperazione umana, la loro unione. La dottrina della grazia riflette tanto sul senso e la finalità della relazione Dio-uomo, inverata con le missioni del Figlio e dello Spirito Santo nell’Economia, quanto sulla modalità della sua configurazione reale in seguito allo stato decaduto. In tale orizzonte teo-ontologico ed ermeneutico emerge, da un lato, la complessità della nozione, che nella storia della teologia ha di volta in volta conosciuto puntualizzazioni determinanti per lo sviluppo del dogma e la riflessione teologica (Agostino, Massimo il Confessore, Tommaso d’Aquino, Concilio di Trento), dall’altro il suo carattere sintetico, che 13 necessita un’articolazione delle sue proprietà in stretto collegamento con le altre discipline teologiche (in particolare: trinitaria, cristologia, pneumatologia, mariologia, ecclesiologia, sacramenti, escatologia). Un discorso sulla grazia oggi richiede infine un’attenta rivisitazione del riferimento scritturistico, così come un confronto con gli approcci della teologia del XX secolo ai binomi “libertà-grazia” e “natura-grazia” e all’assunto della “Salvezza Universale”. Bibliografia La Bibliografia si suddivide in due categorie: A) testi manualistici di carattere generale; B) testi che si riferiscono a tematiche/prospettive specifiche. Per entrambe le categorie è indicata la lingua originale dell’opera; allo studente viene chiesto di avvalersi, se lo ritiene opportuno, delle esistenti traduzioni delle stesse opere in altre lingue. A) Tra la letteratura manualistica si scelga un’opera: BRAMBILLA, F. G., Antropologia teologica, Brescia 2007. DUFFY, ST., The Dynamics of Grace. Perspective in Theological Anthropology, Collegeville 1993. FLICK, M., ALSZEGHY, Z., Il Vangelo della grazia, Firenze 1964. GROSSI, V.- LADARIA, L. F.- LECRIVAIN, PH.- SESBOÜÉ, B., L’homme et son Salut, (Histoire des dogmes, 2), Paris 1995. LADARIA, F. L., Teología del pecado original y de la gracia: antropología teológica especial, Madrid 2012. SCHEFFCZYK, L. - ZIEGENAUS, A., Die Heilsverwirklichung in der Gnade, Aachen 1998. B) Concernenti prospettive e tematiche più specifiche, si segnalano inoltre: Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione (http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrst uni/documents/rc_pc_chrstuni_doc_31101999_cath-luth-jointdeclarat ion_it.html), in particolare i numeri 1-6, 13-21, 28-30, 40-43. 14 BONNETAIN, P., «grâce, dans l’Ancien Testament», in Dictionnaire de la Bible, Supplément, vol. 3 (Paris 1938), coll. 779-946, in particolare 799-832. LUBAC, H. DE, Le mystère du surnaturel, Paris 1965, 79-103. FITZGERALD, J. T., «Grazia», in PENNA, R.- PEREGO, G.- RAVASI, G. (ED.), Temi Teologici della Bibbia, Cinisello Balsamo 2010, 652-658. MANCA, G., La grazia. Dialogo di Communione, Cinisello Balsamo 1997, in part. 67-110. RAHNER, K., «Über das Verhältnis von Natur und Gnade», Schriften zur Theologie, I, Einsiedeln 1960, 323-345. ———, «Zur scholastischen Begrifflichkeit der ungeschaffenen Gnade», Schriften zur Theologie, I, Einsiedeln 1960, 347-375. RATZINGER, J., «Gratia praesupponit naturam. Erwägungen über Sinn und Grenze eines scholastischen Axioms», in RATZINGER, J. - FRIES, H. (ed.), Einsicht und Glaube, Freiburg i. Br. 1962, 75-97. RENCZES, PH.G., «Grace reloaded: Caritas in Veritate’s Theological Anthropology», in Theological Studies 71/2 (2010), 273-290. ———, «The patristic notion of Divine Grace on the horizon of Apophatic Theology», in Silenzio e Parola nella Patristica (Studia Ephemeridis Augustinianum, 127), Roma 2012, 39-53. SCHEEBEN, H.J., Die Mysterien des Christentums, Köln 1865, 182-191; 397-409. 9. Escatologia L’escatologia come trattato specialistico e come prospettiva di tutta la teologia. Al cuore del rinnovamento escatologico: dall’eschaton all’eschatos personale che è Gesù Cristo. La venuta finale di Cristo (parusia) come risurrezione dei morti, giudizio e compimento. L’ermeneutica teologica e cristologica del paradiso, dell’inferno e del purgatorio. Bibliografia ALFARO, J., «Riflessioni sull’escatologia del Vaticano II», LATOURELLE, R. (ED.), Vaticano II. Bilancio e prospettive venticinque anni dopo, 1962/1987, II, Assisi 1987, 1049–1060. Traduzioni: inglese, francese, spagnola. 15 ANCONA, G., Escatologia cristiana, Brescia 2003. CANOBBIO, G. - FINI, M. (EDD.), L’escatologia contemporanea. Problemi e prospettive, Padova 1995. KEHL, M., Eschatologie, Würzburg 1986. Traduzioni: spagnola. LADARIA, L. F., «Les grandes lignes actuelles de la théologie des ‘eschata’», in Revue de l’Institut Catholique de Paris, 45 (1993) 21– 41. MOIOLI, G., L’“Escatologico” cristiano. Proposta sistematica, Milano 1994. NITROLA, A., Escatologia, Casale Monferrato 1991. ———, Trattato di escatologia, I. “Spunti per un pensare escatologico”, Cinisello Balsamo(Mi) 2001. _____, Trattato di escatologia, II. "Pensare la venuta del Signore", Cinisello Balsamo 2010 POZO, C., Teología del más allá, Madrid 19812. Traduzioni: italiana. RUIZ DE LA PEÑA, J. L., La otra dimensión. Escatología cristiana, Santander 1983. Traduzioni: italiana. 16 TESI SPECIFICHE PER AREA AREA CRISTOLOGOCO-TRINITARIA 1. L’incarnazione: immutabilità e impassibilità di Dio alla luce dell’annuncio cristiano Bibliografia COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Teologia, cristologia, antropologia (1981), in Commissione Teologica Internazionale. Documenti 1969-2004, Bologna 2006, p. 194-217. AUER, J., Il mistero di Dio, Assisi 1982. BALTHASAR, H. U., Teodrammatica. 5. L’ultimo atto, Milano 1986. ———, Teologia dei tre giorni. Mysterium paschale, Brescia 1990. BEGASSE DE DHAEM, A., «La kenosi del Verbo e la profondità del mistero. L’attualità cristologica del Quod unus sit Christus di Cirillo d’Alessandria», in Rassegna di teologia 55 (2014) 31-48. JÜNGEL, E., L'essere di Dio è nel divenire: due studi sulla teologia di Karl Barth, Casale Monferrato (Al.) 1986. LADARIA, L. F., Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, Cinisello Balsamo (Mi) 2012. LÖHRER, M., «Riflessioni dogmatiche sugli attributi e sui modi di agire di Dio», in AA.VV., Mysterium Salutis, III, Brescia 1969, p. 370-399. MÜHLEN, H., La mutabilità di Dio come orizzonte di una cristologia futura. Verso una teologia della croce in discussione con la cristologia della Chiesa antica, Brescia 1974. RAHNER, K., «Dottrina su Dio nella dogmatica cattolica», in Nuovi saggi, III, Roma 1969, 191-217. ———, «Teologia dell’incarnazione», in Saggi di Cristologia e Mariologia, Roma 1965, 93-121. ———, Corso fondamentale sulla fede. Introduzione al concetto di cristianesimo, Cinisello Balsamo (Mi) 1990. 17 VARILLON, F., La sofferenza di Dio: note teologiche e spirituali, Roma 1989. WEINANDY, T. G., Does God Change? The Word’s Becoming in the Incarnation, Still River (Massachuttes), 1985. ———, Does God Suffer?, University of Notre Dame, Notre Dame (Indiana), 2000. 2. Persona fra trinitaria e cristologia Bibliografia TERTULLIANO, Adversus Praxean, VII; XI-XII; XXVII. BASILIO, “Lettera 125”; “Lettera 214”. BOEZIO, Contra Eutychen et Nestorium, II-III. RICCARDO DI SAN VITTORE, De Trinitate, IV. TOMMASO D’AQUINO, Summa theologiae, I, q.29; q.40. BARTH, K., Kirchliche Dogmatik, I/1, Zürich 1964, § 9, 367-404. Traduzioni: inglese, francese. BALTHASAR, H. U., Theodramatik, II/2, Die Personen in Christus, Einsiedeln 1978, “Christi Sendung und Person” 1-3, 136-210. ———, Theologik, II, Wahrheit Gottes, Einsiedeln 1985, “Identität und Differenz in Gott”, 119-138. Traduzioni: italiana, inglese, francese, spagnola. 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Sollicitudo rei socialis, 31; Ecclesia de Eucharistia; BENEDETTO XVI, Sacramentum Caritatis. LEGRAND, H.,«L’inseparabilité de la communion eucharistique et de la communion ecclésiale. Un axiome chrétien et ses différences d’interprétation», in VAN CANGH, J.-M., L’ecclésiologie eucharistique, Paris 2009, pp. 35-58; TILLARD, J.-M, Carne della Chiesa, carne di Cristo. Alle sorgenti dell’ecclesiologia di comunione, Magnano (Bi) 2006. Originale francese. GIRAUDO, C., “IN UNUM CORPUS”. Trattato mistagogico sull’eucaristia, Cinisello Balsamo 2001. DE LUBAC, H., Corpus Mysticum. L’eucaristia e la Chiesa nel Medioevo, Milano 1982. GERKEN, A., Teologia dell’Eucaristia, Alba 1977. ALFARO J., «Eucaristia e impegno cristiano per la trasformazione del mondo», in, ID. Cristologia e antropologia, Assisi 1973. RAHNER, K., La presenza di Cristo nel sacramento della cena del Signore, in, Saggi sui sacramenti e sull’eucaristia, Roma 1969. 22 AREA ANTROPOLOGICO-ESCATOLOGICA 1. 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