La visita all’osservatorio dell’ESO al Cerro Paranal In mezzo al deserto di Atacama in Cile uno degli Astrofili Bisalta … … ha trovato qualcosa di interessante … … il più grande osservatorio del mondo!!! La lunga attesa al cancello … … poi finalmente la visita. Questa, purtroppo è pessimamente condotta. All’ESO non sono per nulla organizzati ad accogliere visitatori: lunghissima attesa a 2500 m di quota al sole, poi tutti in una stanzetta polverosa e senz’aria di questa casupola dove viene proiettato un filmino in spagnolo sulla costruzione dell’osservatorio Successivamente tutto è stato illustrato a bassissimo livello: meno che divulgativo. Spiegazioni adatte, sì e no, ad un pubblico che di astronomia non ne ha mai sentito parlare e che… normalmente lì non mette piede! Anche all’interno (dove di fronte ad uno degli specchi da 8 metri di diametro mi è venuta tristezza nel pensare che non c’è nemmeno il posto per un oculare!) solo informazioni ovvie e ad una mia domanda la risposta è stata evasiva e neanche del tutto corretta (la guida non era né un astronomo né un fisico nè un tecnico ma un semplice giornalista scientifico assolutamente inadatto a rispondere a domande tecniche che non rientrassero nel suo discorsino imparato a memoria) Sui rivelatori poi neanche un accenno… altro che conoscere le caratteristiche di risposta spettrale! Insomma mi sono dovuto accontentare di respirare l’aria del posto. Il che, comunque, è pur sempre una grande emozione. Molto interessante è stato osservare il fenomeno atmosferico che rende il sito così limpido ed adatto all’astronomia: Le nuvole ad est si fermano alla quota di 1800 m circa contro la cordillera costale a causa del raffreddamento del vapore generato dalla corrente marina di Humboldt, proveniente dal polo sud. Al di sopra di quella quota il vapore acque è quasi nullo. Ad est è la cordillera principale delle Ande che con i suoi 6000 m ferma le nuvole orientali. La visita termina con una fugace occhiata all’edificio dove vivono gli astronomi. A causa della secchezza del luogo (come detto sopra il vapore acque è nullo) all’interno è stato creato un ambiente umido artificiale riscaldato e pieno del verde che manca all’esterno. Qui gli astronomi vivono per turni di circa 15 giorni.