PERIODICO TRIMESTRALE Registrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di Venezia Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN% VE L’amministratore: Maurizio Vian p. 09 Area Amministrativa p. 10 Intervista al Sindaco di Scorzè p. 17 Giovanni Battista Mestriner Il Socio: Giannantonio De Vincenzo p. 18 Eventi della Fondazione p. 23 0.3 settembre 2012 il sommario 25 . La Fondazione 03 . Editoriale Banca e cliente un rapporto da ricreare 04 . Attualità Presso Banca Santo Stefano Piazza Vittoria, 11 30030 Martellago (VE) tel. 041 54 04 044 [email protected] Direttore Responsabile Federica Zanata Notizie e Curiosità 05 . La Banca Convegno patto di stabilità 07 . La Banca Direttore Editoriale Banca Santo Stefano Hanno collaborato Guiliana Barbiero Francesco Beninato Giuseppe Carraro Claudio Marchiori Roberto Pandolfo Gloria Tosetto Progetto Grafico Collettivo Sumo www.sumodp.com Stampa Svet s.r.l. www.svetsrl.net intervista al direttore generale 09 . La Banca L’amMinistratore Maurizio Vian 17 . Il personaggio Il sindaco di Scorzè Giovanni battista Mestriner Ravioli ricotta e grana 20 30 Crediper alla scoperta del montello 21 31 Socio in salute Gara di disegno 22 32 L’esperto risponde L’AUTUNNO MESTRINO 23 34 concerto di fine estate il territorio . Prodotti e servizi . Prodotti e servizi . La Banca . La Fondazione iniziative a favore dei soci Gli uffici di direzione tour dell’armenia GiannAntonio de vincenzo Area amministrativa . La Banca . La Fondazione 29 . Il socio 24 14 26 18 10 . La Banca Prossime gite . La Fondazione . La ricetta . Itinerari . Sponsorizzazioni . Manifestazioni . Appuntamenti B ANCA S ANTO S TE FANO l’editor iale Banca e C liente un rapporto da ricreare di Onorato Zanata Presidente di Banca Santo Stefano il recupero di una relazione Non è un gran momento questo per le banche, e non è un gran momento soprattutto per il rapporto fra banche e clienti. Sono diversi i fattori che hanno concorso a deteriorare questa relazione. Innanzitutto il comportamento di alcune banche: i recenti scandali sulla determinazione dei tassi di riferimento (Libor – Euribor) a danno dei clienti hanno interessato i vertici di alcune fra i più importanti istituti europei; una scorrettezza che si aggiunge ad altri scandali che già nel passato avevano coinvolto altre banche – soprattutto d’oltreoceano. Poi c’è l’informazione - non sempre accurata che talvolta predilige il sensazionalismo all’analisi attenta. Le banche sono un bersaglio facile, ed è sufficiente accusarle di qualche scorrettezza per avere il favore dell’opinione pubblica a poco prezzo. Anche la ristrutturazione dei grandi gruppi bancari italiani sta contribuendo a creare confusione: nel personale ma anche nei clienti. La riduzione di personale, del numero di sportelli, dei costi in generale si riflette sulla qualità del servizio, ed il cliente si sente sempre meno seguito dalla propria banca. E si tratta di un cliente che per anni è stato in tutti i modi corteggiato dal sistema con offerte allettanti, che si considera forte della propria conoscenza del funzionamento della finanza e che spesso si è costruito aspettative irrealistiche su quanto il consulente bancario possa fare rispetto ai propri investimenti. Pochi risparmiatori sanno che non è possibile guadagnare sempre e mai perdere. Ed infine c’è la crisi, che accentua i problemi e non consente pause di riflessione né il tempo per il recupero delle relazioni. Non voglio fare il difensore d’ufficio del sistema bancario anche perché alcune banche errori ne hanno commessi: però è vero che c’è banca e banca. C’è chi ha puntato sulla finanza per fare utili facilmente e chi invece, come molte banche di credito cooperativo, ha continuato – pur fra mille difficoltà – a “fare” la banca e quindi a lavorare a sostegno dell’economia e si è sforzato di guardare oltre il risultato immediato per mirare agli obiettivi di lungo periodo. Anche il cliente deve però fare la propria parte. Deve capire che un buon servizio bancario, essere seguito e consigliato nei propri interessi, è molto più importante (ed alla lunga redditizio) di un mezzo punto in più o in meno di tasso d’interesse. Un servizio di qualità ha un costo: ridurre i costi per una banca è fondamentale ma ridurli a scapito della qualità del servizio per Banca Santo Stefano non è accettabile, perché sarebbe andare contro la propria missione, e per il cliente rappresenterebbe un piccolo vantaggio temporaneo ma una sicura perdita nel tempo. Su questa consapevolezza reciproca penso che sia possibile rinsaldare un rapporto - fra banca e cliente - che noi non abbiamo mai visto come necessariamente in conflitto di interessi, anzi. Ed abbiamo la nostra storia a dimostrarlo. 03 attualità NOTIZIE e Curiosità B ANCA S ANTO S TE FANO TASSE: PER UNO SU CINQUE SONO OPPRESSIONE STATALE 11.682: L’Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, evidenzia come la popolazione del LE DONNE CHE LAVORANO nordest sia equamente divisa fra coloro che consiNELLE BCC derano le imposte un dovere civico e quanti, inveSono 11.682 le donne occupate nelle Banche ce, le vedono come un mezzo per garantire i servizi di Credito Cooperativo e Casse Rurali. Ovvero (entrambi 41%). il 36,2% degli occupati totali. Dal punto di vista Una minoranza (seppur non trascurabile) le giudelle percentuali sono le Bcc delle regioni Abruz- dica uno strumento di oppressione dello Stato zo e Molise ad ottenere il risultato migliore con il (18%). Tra le tasse che vorrebbero abolire i nor59,3%. Seguono le Bcc marchigiane e quelle di destini troviamo al primo posto il Canone Rai Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. (39%), seguito dall’ultima arrivata, l’Imu (36%). Troviamo poi, molto distanziate, Iva e Bollo Auto (entrambi 5%), mentre appaiono residuali le indicazioni relative a Irpef ed Irap. Infine, quasi il 7%, preferirebbe fossero abolite tutte le tasse, mentre il 3% non ne cancellerebbe neanche una. PIL: Convegno Patto di Stabilità - Imu FLESSIONE IN VENETO. NEL 2012 SARA’ RECESSIONE Successo del dibattito promosso Il Pil del Veneto nel 2011 è cresciuto dello 0,6%, ma per il 2012 si attende una flessione dell’1,5%, il che pone la regione tecnicamente in stato di recessione. È uno dei dati che emergono dal rapporto annuale di Unioncamere Veneto. Il dato è da porre in relazione essenzialmente con una forte flessione degli investimenti delle imprese (-3,8%) e da una decisa contrazione dei consumi delle famiglie (-2,4%), sulla quale pesa la previsione di un’ulteriore aumento dei prezzi al consumo. Contemporaneamente, nell’anno in corso, si dovrebbero osservare riflessi in campo occupazionale, con una caduta delle unità del lavoro dell’1,2% ed un tasso di disoccupazione che, dal 5% stimato a fine 2011, si assesterà al 6%. Uno sguardo alla dinamica delle imprese attive evidenzia, per il primo trimestre del 2012, un calo dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2011, quindi doppio rispetto al -0,3% dell’ultimo trimestre dell’anno scorso, mentre le esportazioni, pur mantenendo un andamento crescente, con il 2,1% rilevato a fine marzo, sono ben lontane dal 17,7% di appena dodici mesi fa. Gli elementi positivi giungono dal turismo. A fine 2011 arrivi e presenze erano cresciute su base annua rispettivamente dell’8,1% e 4,2%, mentre il primo trimestre 2012 vede incrementi, rispetto a dodici mesi prima, del 3% e 0,7%. L’analisi sugli altri settori rileva comunque cifre in profondo rosso. Nell’industria, la produzione nel periodo gennaio-marzo 2012 è scesa del 3,6%, il fatturato del 2,5% e gli ordini interni ed esteri, rispettivamente, del 6,6% e dello 0,5%. Nel commercio al dettaglio il fatturato segna un -1,5%, gli ordini un -3,3% mentre l’occupazione appare in crescita del 2,7%. 04 da Banca Santo Stefano e Fondazione Pellicani Oltre un centinaio le persone che hanno partecipato venerdì 6 luglio al convegno su Patto di Stabilità e Imu promosso dalla nostra Banca e dalla Fondazione Gianni Pellicani di Mestre. S ul palco erano presenti Giovanni Brunello, sindaco di Martellago, il direttore della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi, Gilberto Muraro, ex rettore dell’Univer- sità di Padova e docente di Scienza delle finanze, il vicesindaco di Venezia Sandro Simionato e la segretaria regionale della Cisl Franca Porto. A moderare il giornalista della Nuova Venezia Nicola Pellicani. Dai relatori, è emersa la preoccupazione per il difficile momento economico che stiamo vivendo, acuita dallo spending review che comporterà altri sacrifici. «La gente - ha affermato il sindaco Bru- nello - ci chiede marciapiedi percorribili, strade asfaltate. Dall’Imu, Martellago raccoglierebbe 2 milioni e 400 mila euro, ne dovrebbe incassare la metà ma mi hanno già detto che ne riceverò 930 mila. Il resto chi me li darà?». Domanda che si è fatto pure Simionato, assessore al Bilancio di un comune per nulla facile come Venezia.«Stiamo lavorando - ha spiegato - a una faticosa approvazione del rendiconto. Di base, il patto di stabilità è una buona idea ma non ha scatenato quel virtuosismo che ci si aspettava. Anzi, nel frattempo il debito pubblico è aumentato. Significa che qualcosa non funziona. Solo gli enti locali lo stanno rispettando». Franca Porto ha parlato di una riorganizzazione generale. «è necessario risolvere la questione del Sud Italia, - ha spiegato - e si devono muovere le risorse per far ripartire quelle attività, in grado poi di creare nuova ricchezza». Non serve essere solo rigidi, dunque, ma anche creare quella spinta per avere nuove opportunità. «Tenere i conti in ordine è inevitabile» ha spiegato Muraro «ma l’economia deve essere rilanciata. Già prima della crisi della fine dello scorso decennio, l’Italia stava attraversando un periodo di difficoltà». Per muovere l’economia, Bortolussi ha invitato ad iniziare dai Comuni più virtuosi. «Questa è la politica da fare» ha affermato il direttore della Cgia di Mestre «perché il solo rigore non basta». 05 B ANCA S ANTO S TE FANO INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE FRANCESCO BENINATO Un poderoso taglio dei costi, una ridefinizione del modello organizzativo e una strategia commerciale con meno credito e più servizi sono i punti chiave del nuovo piano industriale messo a punto in questi giorni da diversi istituti di credito. Direttore Beninato, pensa che anche per le Bcc queste siano le soluzioni più opportune per affrontatre la crisi economica in atto? Senza dubbio questa è la strada più corretta che oggi tutti gli istituti di credito dovrebbero percorrere per superare questo difficile momento di congiuntura economica. Anche per le Banche di Credito Cooperativo è necessario trovare un sistema migliore per qualificare i propri servizi in modo da ottenere un’offerta di prodotti sempre più articolata. La gestione attiva dei portafogli e una relazione fidelizzata con i clienti risultano indispensabili per ottenere questi risultati. Per le Bcc è pertanto di primaria importanza un cambiamento radicale. Il definitivo passaggio da un rapporto bancacliente tuttora focalizzato quasi esclusivamente su prezzi e prodotti, ad un rapporto banca-cliente incentrato maggiormente sulla conoscenza, sulla relazione e sulla qualità del servizio. Si tratta di un cambiamento culturale importante, un modo diverso di fare banca che richiede impegno e determinazione. La conoscenza del cliente, la capacità di comprendere le sue esigenze è la premessa indispensabile per poter garantire un servizio adeguato e qualificato. E Banca Santo Stefano come si sta organizzando? La nostra banca si è organizzata ormai da qualche anno con una struttura commerciale in rete imperniata sulla segmentazione (Retail ed Aziende) e sulla gestione attiva di portafogli clienti gestiti nelle filiali. Come abbiamo evidenziato, l’obiettivo è quello di permettere al gestore di fornire un servizio adeguato che risponda alle esigenze ed alle aspettative del singolo cliente nella logica di costruire una relazione fidelizzante con i propri clienti. Banca Santo Stefano è molto impegnata su questo fronte ed i risultati raggiunti sia in termini economici che qualitativi sono stati importanti. A dimostrarlo i nostri indici di efficienza e di redditività che sono tra i migliori del Veneto. Risultati che, in questi ultimi anni segnati da una crisi economica senza precedenti, hanno consentito alla nostra Banca di poter assorbire senza danni patrimoniali i costi pesanti del deterioramento della qualità del credito, qualità del credito che comunque vede la nostra Banca posizionata nella fascia “virtuosa” delle medie regionali. E per quanto riguarda il credito? La crisi ci obbliga ad una attenta selezione delle operazioni e ad un costante monitoraggio dei rischi in essere. E’ indispensabile perseguire la logica del frazionamento dei rischi, evitare concentrazioni, ridurre le operazioni di tipo finanziario e destinare le risorse a sostegno delle Pmi, le imprese del nostro territorio che producono, commerciano e danno lavoro, oltre naturalmente a sostenere le famiglie. Abbiamo abbassato, per esempio, gli spread sui mutui prima casa ottenendo un buon livello di risposta nonostante la crisi. Il futuro come lo vede? Il futuro dipende molto da noi. Prima di tutto dobbiamo aver fiducia nel cambiamento. Oggi viviamo in un contesto di instabilità assoluta: la crisi dell’euro, la crisi dell’Italia come Paese, l’economia che dopo quattro anni non accenna a migliorare e anche psicologicamente stiamo attraversando un momento di grande difficoltà; le aziende non investono e le famiglie hanno sempre meno risorse. C’è molta preoccupazione ed una totale incertezza. Dobbiamo imparare a sostenere le nostre attività in un clima incerto e difficile. Per fare questo è fondamentale acquisire e diffondere informazioni, capire ad analizzare le situazioni, cercare il confronto a tutti i livelli, imparare a lavorare in una logica di squadra, coinvolgere i collaboratori sui problemi, tenere conto dei loro contributi, e soprattutto diffondere questa cultura di apertura al cambiamento. E le Banche ? Anche la Banca è un’impresa e come tutte le imprese sta soffrendo. Ci sono problemi di raccolta e di liquidità. La capacità di risparmio di famiglie ed imprese è molto diminuita. La crisi rende sempre più problematico l’incasso dei crediti. Come ho già spiegato è indispensabile lavorare in modo innovativo. Lo vediamo anche nelle nostre aziende clienti: si sviluppano esclusivamente quelle che hanno investito sulla tecnologia, qualità ed innovazione. Dobbiamo fare altrettanto, investire sulla qualità per poter interpretare il futuro. Chi si illude di poter lavorare come si faceva qualche anno fa, corre dei rischi enormi. Le nostre Banche devono migliorare la loro capacità di comunicare. Oggi c’è una disinformazione molto forte sui problemi degli Istituti di credito. Le Banche locali vanno sostenute e premiate. La loro funzione di sostegno all’economia del territorio è preziosa e necessaria. Essere una banca giovane aiuta ad affrontare questo passaggio culturale? Siamo una banca giovane, con un grande potenziale di capitale umano che in questi anni è stato messo a dura prova da questa crisi economica senza precedenti. Credo molto nella potenzialità del nostro personale e ho enorme fiducia nei giovani. Sono convinto che, in ogni caso, anche le peggiori difficoltà debbano essere viste come grandi opportunità di crescita. Le nostre persone sono cresciute molto in autorevolezza e senso di responsabilità. Sono cresciute nella capacità di lavorare insieme, nella capacità di comprendere che il cambiamento è inevitabile, che l’intelligenza, il coraggio, la passione devono essere i tratti distintivi del nostro lavoro. Lo sforzo costante di migliorare. Questo è il nostro orgoglio. 7 B ANCA S ANTO S TE FANO MAURIZIO VIAN: EDILIZIA E VINO - UN BINOMIO DI PASSIONE di Federica Zanata Entusiasmo, tanta voglia di fare ed energia da vendere, uniti ad una buona dose di solarità ed ottimismo. E’ tutto questo Maurizio Vian, imprenditore 52enne di Salzano che da oltre trent’anni opera nel settore edile e che, dallo scorso maggio, è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Banca Santo Stefano. In questa intervista ci racconta un po’ della sua vita fatta di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni e ci svela il suo particolare hobby: produrre buon vino nella sua tenuta di campagna. Maurizio, come è iniziata la sua professione di imprenditore edile ? Era il 1980 quando, giovane ventenne, dopo aver lavorato per qualche tempo alle dipendenze dei fratelli Pavanello di Maerne, decisi di mettermi in proprio. Inizialmente cominciai facendo piccole cose e negli anni ho ampliato sempre più la mia attività. Con grande soddisfazione posso dire che oggi la mia azienda conta una quarantina di dipendenti tra professionisti e lavoratori di cantiere. Una passione, quella per le case, che dura da oltre 30 anni... Una passione che in realtà dura da una vita. Già alle elementari, infatti, quando mi chiedevano di disegnare qualcosa liberamente, il soggetto era sempre una casa. Tuttora quando mi muovo in macchina, spesso mi rimproverano perché mi distraggo facilmente sof- fermandomi a guardare gli edifici circostanti. Qual è la soddisfazione più grande che ha avuto in tutti questi anni di attività? La fiducia e la stima che sono riuscito ad ottenere dalle persone che mi conoscono. E questo è anche uno dei motivi che mi ha portato a candidarmi a consigliere della Banca. Che aiuto pensa di poter dare al Cda di Banca Santo Stefano? Sento una grande responsabilità soprattutto verso chi mi ha votato. Il mio impegno è quello di confrontarmi sempre con gli altri amministratori e prendere le decisioni più giuste per il bene della banca. In questo momento di difficile congiuntura economica anche il settore edilizio sta attraversando un periodo particolarmente duro. Come pensa si possa fronteggiare questa situazione per chi lavora nel campo delle costruzioni? E’ fondamentale cercare di variare la propria attività mettendoci un impegno doppio rispetto al passato. La mia azienda per esempio, edificava soltanto in proprio, mentre oggi ha dovuto indirizzarsi anche sui lavori per conto terzi. Fino a qualche tempo fa, inoltre, costruivo esclusivamente nel comprensorio del Miranese, mentre adesso lavoro tantissimo anche nella provincia di Venezia. Come vede il futuro? Negli anni ‘70 e ‘80 abbiamo superato altre crisi ma sinceramente, una di questa portata, non l’avevo ancora vissuta. Per dare qualche numero dico soltanto che il 90% delle imprese edili della mia dimensione hanno dichiarato fallimento. Se non ci sarà un cambiamento radicale sono convinto che la situazione sia destinata a peggiorare ulteriormente. Parlando invece di cose belle so che lei ha un hobby che la impegna molto... Dieci anni fa ho acquistato una tenuta in campagna dove mi trasferisco tutti i fine settimana. In questi terreni ho piantato un bel numero di vitigni e oggi produco cinque tipi di vino: il Prosecco, un incrocio Manzoni Bianco, lo Chardonnay, il Cabernet Sauvignon e il Merlot. Un’ altra passione, un po’ meno impegnativa, è quella dell’equitazione. Un hobby che ho ereditato da mio padre e che, a mia volta, ho trasmesso ad uno dei miei figli, che è stato campione nel salto ostacoli. Mi piace molto il contatto con la natura e il rapporto di complicità che si riesce ad instaurare con questo meraviglioso animale. 9 B ANCA S ANTO S TE FANO B ANCA S ANTO S TE FANO CI PR ESENTIA MO i nostri uffici AREA am m ini s trati Va DIRETTORE Ufficio Organizzazione G i us e ppe C a r r a r o Tesoreria Enti Presidio sulla regolamentazione interna: qualsiasi realtà produttiva aziendale deve dotarsi di un ordinamento normativo interno attraverso il quale organizza l’attività, esegue i controlli e produce le segnalazioni dovute al pubblico e alle autorità di vigilanza. L’ufficio Organizzazione si preoccupa di allestire e tener aggiornato l’insieme di regole che consentono alla Banca di eseguire ogni giorno la propria attività, a garanzia della corretta e sistematica applicazione delle migliori procedure di lavoro previste, nell’ambito della Legge e delle disposizioni provenienti dalle autorità di controllo cui la Banca è sottoposta. Assistenza e supporto informatico: sempre più spesso assistiamo alla presenza dell’informatica nei processi produttivi aziendali. Anche la Banca non fa differenza: la quasi totalità delle attività eseguite è di fatto assistita da computer e reti di connessione dati che consentono di trasferire informazioni di qualsiasi genere, in particolare di tipo finanziario, in tempo reale. Tale ambito e tutte le sue implicazioni applicative costituiscono di fatto l’altro versante operativo di cui si occupa l’ufficio Organizzazione, garantendo la continuità operativa della Banca dei suoi processi produttivi, ormai interconnessi in un sistema di comunicazioni globalmente integrato. Incassi e Pagamenti Ufficio Organizzazione N ic ol a C a zzi n Responsabile Lor eda na De Paoli Responsabile Opp ortun i Robe rto Ba r b a r a Za mb ianc h i M a r a S pol aor e Responsabile Presidio sulla regolamentazione interna Viceresponsabile P i e r A l b e rto Bus e t t i An dre a Da ri si Pat ri zi a Lo Gi udic e R obe rto Pa n d olfo Contabilità e Bilancio Servizi Ausiliari e Logistici Paol o Vi s e n t i n Responsabile assistenza e supporto informatico Da niel e S imionato M at t eo P i z z ato M at t eo Z u i n T i zi a na De An ton i Responsabile Responsabile Paol o B on so Ezio Ch inellato Mass imo Dus o Magda T r en t inag lia Paol o P i n ese Tesoreria Enti Viceresponsabile En ric o Gi ra rdi C r i sti na C os ta n t i n i 10 Quando c’è da pagare una sanzione per violazione del codice della strada, oppure versare degli oneri per la costruzione della casa, ma anche versare una retta scolastica, o compiere altri pagamenti a favore di Comuni ed Istituti Scolastici, è sempre presente una Banca che fornisce un servizio di tesoreria in nome e per conto dell’Ente affidatario. L’ufficio Tesoreria Enti, pertanto, svolge il compito essenziale di interfaccia tra l’utente e l’amministrazione pubblica, adempiendo a tutte le incombenze relative agli incassi e ai pagamenti di quest’ultima oltre che alla tenuta, dei rapporti finanziari a credito e a debito. incassi e pagamenti Molti momenti della nostra giornata sono contraddistinti dalla necessità di effettuare dei pagamenti o di incassare delle somme, e ciò in ragione della fruizione di servizi e della compravendita di beni. Naturalmente, ciascuno di tali beni e servizi ha differenti caratteristiche di utilizzo che ha indotto alla proliferazione di mezzi di incasso e pagamento congruenti. Per questo, oltre alle forme tradizionali di pagamento costituite dall’accettazione di titoli di credito (assegni, cambiali), hanno preso piede altre tipologie di strumenti sempre più improntati alla transazione elettronica (RIBA, RID, Bonifici, Monetica, ecc.). Ciascuno di questi, però, necessità di procedure gestionali che consentano la circolazione dei flussi finanziari in maniera sicura e tempestiva, in particolare per gli strumenti dematerializzati. L’ufficio Incassi e Pagamenti cura la gestione di tali procedure assecondando di fatto, quotidianamente, la necessità di regolare nel sistema dei pagamenti domestico ed internazionale le operazioni finanziarie compiute da ciascun cliente. Servizi ausiliari e logistici gli approvvigionamenti nei materiali di consumo e pianificazione delle manutenzioni degli apparati e delle strutture in dotazione, la gestione degli archivi, rappresentano le innumerevoli circostanze di intervento e di assistenza forniti dall’ufficio Servizi Ausiliari e Logistici alle diverse strutture di sede. Da esso, infatti, dipende sovente l’efficace gestione di una relazione commerciale, poiché ad esso vanno ricondotte le molteplici, recondite attività di conclusione di processo operativo che rendono esecutivi gli effetti dell’operazione avviata dagli altri uffici o filiali. Contabilità e bilancio Non sempre viene chiaramente valorizzato il ruolo che un sistema contabile assume nell’ambito di una organizzazione. In tal senso potremmo dire che, paradossalmente, fintanto che un fatto gestionale non viene rilevato contabilmente e registrato quale fatto amministrativo, tale fatto non esiste. Fuori da eventuali metafore, è importante osservare che la puntuale e tempestiva rilevazione contabile dei fatti gestionali ne consente la loro misurazione – sia in termini patrimoniali che reddituali – permettendo di rilevare la consistenza della produzione e l’impiego delle risorse utilizzate. L’ufficio Contabilità e Bilancio permette, pertanto, di “certificare” la consistenza della produzione all’interno di un sistema economico interconnesso, curando conseguentemente tutti gli adempimenti di pubblicità (segnaletici ed informativi) e fiscali che il sistema stesso richiede. Il tempestivo smistamento delle comunicazioni, la gestione delle spedizioni, la programmazione de11 B ANCA S ANTO S TE FANO Gli uffici di direzione: funzione ed evoluzione di Giuseppe Carraro Giuseppe Carraro dirige l’area Amministrativa di Banca Santo Stefano. In questo articolo ci spiega quali sono le funzioni degli uffici di direzione di una banca e come la loro operatività si è evoluta in questi anni. L a spinta commerciale generata dall’evoluzione di prodotti e servizi erogati alla clientela ed il potenziamento dei sistemi informativi derivante dallo sviluppo delle tecnologie telematiche, possono essere considerati tra i principali fattori che hanno contribuito a modificare radicalmente il ruolo dei servizi di direzione di una banca. In particolare, lo sviluppo dei sistemi di offerta rivolti alla clientela ha elevato il livello qualitativo delle performance richieste agli intermediari finanziari, soprattutto dal lato dei servizi destinati all’investimento ed al risparmio. Ciò ha di fatto richiesto al personale della rete commerciale di effettuare una continua rincorsa all’aggiornamento delle proprie competenze tecnico-giuridiche, per fornire al cliente un servizio adeguato alle sue esigenze. Nondimeno, i servizi di direzione si sono dovuti evolvere divenendo veri e propri presìdi specialistici in grado di fornire assistenza ai propri “clienti interni” della rete commerciale, assecondando le richieste di supporto alla fase di vendita e collocamento dei prodotti e servizi offerti alla clientela. Il sostanziale mutamento del contesto operativo su cui i servizi di direzione si sono trovati a lavo- rare ha comportato un’iniziale “crisi d’identità”: fino a poco tempo fa, infatti, la maggior parte delle elaborazioni massive - derivanti dall’operatività prodotta dagli sportelli - giungeva presso gli uffici centrali per essere trattata attraverso processi di lavorazione caratterizzati da interventi anche manuali (lavorazioni su assegni, caricamento di effetti e fatture, ecc.), richiedendo per lo più tempistiche di esecuzione e competenze standardizzate. Oggi, tali interventi sono per la maggior parte gestiti attraverso processi di elaborazione altamente automatizzati, demandando la parte rimanente a soggetti specializzati in tali lavorazioni e, quindi, esternalizzando tutte quelle attività ritenute a basso valore aggiunto. La conseguente riqualificazione delle risorse in organico alle strutture centrali, tuttavia, non è stata immediata, tanto più che – all’evoluzione delle esigenze di mercato – è venuta ad accompagnarsi una produzione normativa civilistico-fiscale senza pari, tale da richiedere un costante processo di aggiornamento delle conoscenze, finalizzato al mantenimento di un adeguato livello qualitativo del supporto rivolto alla rete commerciale e, quindi, in ultima analisi del servizio offerto al cliente. La “metamorfosi silenziosa” operata in questi anni dai servizi di direzione non si può certo dire compiuta, soprattutto con l’avvento delle tecnologie di comunicazione a distanza, innescate dallo sviluppo degli applicativi di internet banking. E’ difficile dire oggi dove potrà condurre un tipo di rapporto improntato alla “relazione virtuale”, consentito dall’integrazione di sistemi informativi in grado di colloquiare tra loro per l’esecuzione di operazioni anche complesse. Ciononostante, la nostra banca è fermamente convinta che il valore aggiunto nella relazione con il cliente si concretizzi “mettendoci la faccia”, senza peraltro rinunciare a varcare coraggiosamente la frontiera dell’innovazione. Ed è in questa sfida che diviene fondamentale organizzare un “sistema di servizi centralizzati”, presidiato presso gli uffici di direzione, che sia in grado di garantire alla rete vendita: · assistenza specializzata per tipologia di servizio erogato; · tempestività nella risposta connaturata alle esigenze della clientela; · valore aggiunto nell’attività di gestione del cliente. La funzionalità di un modello di supporto ed assistenza che soddisfi gli obiettivi anzidetti viene peraltro a dipendere da una serie di fattori affatto scontati. Essi presuppongono adeguati livelli qualitativi delle risorse assegnate, ma dipendono altresì dal grado di efficienza ed integrazione dei flussi informativi scambiati bidirezionalmente tra uffici centrali e funzioni periferiche. Non è di fatto possibile poter garantire tempestività di risposta se l’accesso alle competenze specialistiche prescinde dalla priorità oggettivata da criteri di criticità ed urgenza; come pure, non è ragionevole attendersi coerente valore aggiunto nelle soluzioni fornite se le relative richieste di assistenza non sono preliminarmente selezionate da regole di prevalenza. Implementare un sistema che sia in grado di interpretare tali esigenze, richiede protocolli di comunicazione e regole di fruizione ragionevolmente rigorose, poiché – diversamente – il sistema implo14 derebbe degenerando nei livelli di qualità erogata. E’ peraltro evidente che ciò diviene possibile quando l’azienda è in grado di far convergere gli “utenti” su un sistema diffuso e ordinato di norme e disposizioni, tale da informare, documentare ed indirizzare l’operatività svolta nell’ambito dei diversi processi di lavoro. A tale insieme organizzato di istruzioni, l’operatore dovrebbe accedere con sistematicità, ricorrendo eventualmente alla segnalazione delle carenze in esso rilevate, poiché ciò contribuirebbe a migliorare notevolmente la qualità e la quantità delle informazioni in esso organizzate. D’altro canto, al di là di qualsiasi alchimia organizzativa, esiste un fattore che si gioca prevalentemente sul piano relazionale e che è di fondamentale importanza considerare. Esso è radicato nelle tradizionali rigidità che vedono spesso privilegiare inutili contrapposizioni tra aree funzionali diverse, a volte causa di sterili dialettiche, che inesorabilmente finiscono per aver ricadute negative sui livelli di soddisfazione del servizio percepito dal cliente e, pertanto, sui risultati della gestione aziendale. E’ sempre un incontro di forze ciò che può generare le migliori opportunità, naturalmente quando esse sono in grado di fondersi e non si annientano in dispendiose contrapposizioni. Fuor di metafora, c’è dunque la costante necessità di competere con intelligenza ma nel perseguire il comune obiettivo di garantire un servizio al cliente d’eccellenza. Perché questo è il nostro lavoro, perché questo c’è da fare. 15 B ANCA S ANTO S TE FANO GIOVANNI BATTISTA MESTRINER UN GIOVANE AVVOCATO PRIMO CITTADINO DI SCORZè di Federica Zanata Giovanni Battista Mestriner, 37 anni, avvocato dal 2005, è originario di Treviso ma risiede da qualche anno a Cappella di Scorzè. Entra in politica giovanissimo. Dopo un anno come consigliere comunale all’opposizione e quattro come Presidente comunale, dal 2009 è Sindaco di Scorzè. In questa intervista ci racconta questi primi tre anni da primo cittadino del suo Paese. Sindaco Mestriner, può fare un bilancio di questi suoi primi tre anni di amministrazione comunale? Il bilancio è sicuramente positivo. Fare il sindaco è un’esperienza impagabile anche se molto faticosa. Ti devi confrontare costantemente con persone diverse, con culture e modi di pensiero differenti e questo non è sempre facile, ma proprio per questo è una professione interessante e stimolante. Qual è il principale problema da risolvere oggi nel settore della Pubblica Amministrazione? E’ sicuramente quello della burocrazia. Ci siamo riempiti di costi che con la diminuzione delle risorse non riusciamo più a contenere. 20 anni fa per fare un lavoro servivano meno carte, meno dichiarazioni, meno certificazioni e lo stesso lavoro si riusciva a fare con meno risorse. Oggi, soltanto per fare una manifestazione il procedimento da seguire è davvero estenuante: ci sono numerose regole da rispettare e tantissime strutture che devono essere coinvolte. Questa mentalità burocratica deve essere assolutamente rivista perché è impensabile oggi continuare a reggere questa situazione. Banca Santo Stefano può fare qualcosa di concreto per aiutare il Comune di Scorzè? A mio avviso la vostra banca dovrebbe spingere maggiormente le proprie iniziative nel nostro Comune. Scorzè è una realtà particolare, una federazione di comuni, cinque paesi ognuno con la propria identità e il proprio orgoglio. Ad oggi manca forse una strategia precisa, una politica del territorio che la banca dovrebbe perseguire. Perché se Banca Santo Stefano si caratterizzasse come banca dei comuni in cui è insediata, riuscirebbe anche ad incanalare delle risorse e qui di risorse ce ne sono ancora molte. Ed è un peccato che queste vengano invece dirette su banche che non hanno nessuna caratteristica territoriale. Tra i suoi Assessorati c’è anche quello dell’edilizia privata. Com’è la situazione in questo settore in questo momento di crisi? Abbiamo un’ edilizia che negli ultimi tempi è stata completamente stravolta. Attualmente non ci sono più piani di lottizzazione e lo sfogo di questo settore è lasciato per lo più al Piano Casa. Questo significa che c’è meno programmazione territoriale. Quindi paradossalmente l’apertura del Piano Casa dà delle risposte agli utenti, ma mette in difficoltà nel medio e lungo periodo il mercato immobiliare vero e proprio. E’ da poco stata costruita la nuova caserma dei carabinieri a Martellago. Cosa ne pensa? Si poteva potenziare quella di Scorzè? Secondo me è stato un errore grosso a cui però non attribuisco responsabilità al Sindaco Brunello. Scorzè ha una caserma che serviva due comuni ed era una struttura vecchia che abbiamo dovuto riammodernare a nostre spese mentre era in costruzione quella nuova di Martellago. A mio avviso questo è uno spreco di denaro. Il pericolo adesso è quello che ci siano più carabinieri fermi in caserma per tenere aperta la struttura e meno sulle strade. Quali sono i prossimi obiettivi della sua Amministrazione? Dobbiamo cercare di governare questa enorme trasformazione iniziata come cambiamento economico e che poi è diventato sociale e politico. In questa situazione è necessario cercare di mantenere i servizi essenziali e allo stesso tempo avere il coraggio di ridurre tutte le spese possibili perchè oggi l’obiettivo principale è quello di far risparmiare il più possibile i cittadini. E per fare questo bisogna trovare delle soluzioni, qualsiasi esse siano. 17 BANCA S ANTO S TE FANO il socio G iannantonio De Vincenzo: la mia grande passione per la mus ica di Federica Zanata Un’amore che dura ormai da 50 anni quello della musica. Giannantonio DE VINCENZO, classe 1954, socio di Banca Stefano, è un jazzista di professione e suona da quando di anni ne aveva appena dieci. Ama profondamente Venezia che definisce “un palcoscenico unico che deve però essere ben riempito”. Il suo primo obiettivo, infatti, è quello di fare cultura dando alla sua città un prodotto di qualità. Giannantonio, come nasce questo suo amore per la musica? Nasce quando ero bambino. A 10 anni ho iniziato a suonare la chitarra che a fine anni ‘60 e ‘70 era il simbolo della modernità nella musica. Ho sempre amato il genere creativo che in qualche modo mi rappresenta e racconta il mio modo di vedere il mondo. All’età di 20 anni mi sono appassionato al jazz e ho cominciato a suonare il sassofono. All’epoca in Italia era uno strumento quasi sconosciuto e così mi sono trasferito all’estero dove inizialmente, per mantenermi, ho suonato nei night club. Qualche anno dopo, mi sono diplomato da privatista al conservatorio di Verona e successivamente mi sono dedicato all’insegnamento. Ma sentivo che quella non era la mia strada, avevo bisogno di fare altre esperienze e così ho abbandonto la scuola e mi sono trasferito a Parigi. Perché proprio in Francia? La Francia assieme alla Svezia era il luogo in cui il jazz era più all’avanguardia. Avevo inoltre un mio carissimo amico che già viveva lì e lavorava con Sophie Marceau in una compagnia di teatro. In quel periodo, infatti, più che musica jazz, ho composto musica per teatro partecipando anche alla parte scenica e questo mi ha permesso di fare amicizia e conoscenza con parecchi artisti famosi. Dopo alcuni anni però è tornato in Italia… Come dicevo Parigi era una città all’avanguardia nell’ambito musicale, ma c’era una competizione esasperante. Ogni giorno ero angosciato dalla sopravvivenza e mi sono trovato a non aver nemmeno i soldi per comprare un pacchetto di pasta. Così sono tornato a Venezia con la consapevolezza che era una città in cui in ambito musicale era necessario inventarsi qualcosa. Il conservatorio non dava le risposte adeguate e quindi in un certo senso c’era un vuoto istituzionale. La mia idea è stata pertanto quella di creare un centro di produzione musicale che riassumeva la mia esperienza della musica improvvisata. 29 anni fa è nato così Suono Improvviso . Un centro musicale dunque, non una scuola… Esattamente. Non è una delle tante scuole che organizzano corsi di musica classica. Il Suono Improvviso è tutto fuorché questo. Già dagli esordi si discostava dai canali convenzionali. L’idea era quella di creare musica da fare insieme, perché la musica in fondo è un gioco, è un modo d’esprimersi, un tracimare di passione da condividere. Il primo anno non esistevano nemmeno i corsi di musica. Solo dall’84 sono state avviate le lezioni, con l’intento di accrescere lo spessore musicale degli appartenenti al circolo. Negli anni la ricetta è rimasta sempre la stessa: promuovere una qualità didattica altissima. Ancora oggi organizziamo corsi di pianoforte e tastiere, sax, canto, chitarra moderna e jazz, batteria, basso elettrico e percussioni. I docenti sono tra i migliori musicisti contemporanei nel panorama italiano. I corsi di tecnica strumentale sono inoltre affiancati da diverse attività come laboratori e stage. Proponiamo inol- tre una ricca offerta concertistica, produciamo CD e organizziamo numerose manifestazioni. Tra le manifestazioni organizzate, Venezia Suona, è un esempio di un evento che ha riscosso molto successo. Venezia Suona nasce da una mia intenzione di trasformare Venezia, l’unica città al mondo senza inquinamento acustico, in una grande cassa armonica. Ne sono state fatte ben 10 edizioni: dal 1999 al 2009. Dal primo pomeriggio e fino a sera inoltrata ogni angolo della città accoglieva cori, bande, gruppi, scuole di musica e complessi di ogni genere musicale, con la partecipazione di migliaia di interpreti che si esibivano in centinaia di concerti. Niente biglietti o palchi ma solo artisti per strada e spettatori che a piacimento si spostavano da un genere all’altro, da uno scenario all’altro. E oggi, quali sono i suoi obiettivi futuri? Innanzitutto trovare un minimo contributo per far sopravvivere il circolo. Sto inoltre organizzando due eventi: uno per la città di Venezia e uno per Mogliano Veneto, paese in cui mi sono trasferito da pochi mesi. Sto inoltre pensando assieme ad un amico alla produzione di un nuovo disco “In Preghiera” ovvero una serie di musiche da suonare dal vivo in alcune chiese di Venezia. Da credente, riuscire a “rompere” il silenzio di un luogo sacro ritengo sia una prova davvero importante. 18 B ANCA S ANTO S TE FANO BANCA S ANTO S TE FANO Il prestito personale che si adatta a te Socio In Salute CREDIPER PRESTITO FLESSIBILE Da sempre il risparmio è in cima ai pensieri delle famiglie Famiglia prodotto: Finanziamenti - Prestiti Personali. Che Cos’è: Crediper Prestito Flessibile è la soluzione di finanziamento Crediper che offre la massima flessibilità nella gestione del piano di rimborso attraverso la possibilità di saltare il pagamento di una rata all’anno per ben tre volte nel corso del prestito, accodando il pagamento alla fine del piano di rimborso scelto; modificare l’importo della rata una volta l’anno e fino a tre volte nel corso del prestito, aumentandola o diminuendola in base alle esigenze; estinguere anticipatamente il prestito senza pagare alcuna penale. Chi lo fa: Crediper è il marchio che identifica l’offerta di credito al consumo di Bcc CreditoConsumo. A chi è destinato Le soluzioni di finanziamento Crediper sono dedicate alle famiglie ed alla clientela privata delle Banche di Credito Cooperativo. Che esigenza risolve: Accesso al credito. Finanziare progetti di spesa con un prestito personale che permette, attraverso le opzioni “Salta la Rata”, “Modifichi la Rata” e “Zero penali per l’estinzione anticipata”, di usufruire della massima flessibilità nella gestione del piano di rimborso. Caratteristiche Principali: Crediper Prestito Flessibile è il prestito personale, dedicato alle famiglie ed alla clientela privata delle Banche di Credito Cooperativo, veloce da ottenere e semplice da gestire. Questa particolare soluzione permette di realizzare ogni tipo di progetto attraverso un finanziamento che offre la massima flessibilità nella gestione del piano di rimborso. E’ possibile richiedere fino a 30.000 euro Rimborsabili in comode rate mensili fino a 100 mesi Crediper Prestito Flessibile offre tutta la semplicità e la tranquillità di un prestito personale Crediper, con in più la possibilità di usufruire dei seguenti vantaggi: Salto della Rata E’ possibile saltare il pagamento di una rata all’anno per ben tre volte nel corso del prestito, accodando il pagamento alla fine del piano di rimborso scelto. Modifica della Rata E’ possibile modificare l’importo della rata del rimborso una volta l’anno e fino a tre volte nel corso del prestito, aumentandola o diminuendola in base alle esigenze. Zero penali per l’estinzione anticipata E’ possibile estinguere anticipatamente il finanziamento senza pagare alcuna penale. 20 R isparmiare è importante per assicurarsi un futuro più sereno, tranquillo, ricco di progetti da realizzare, al riparo da incertezze che potrebbero destabilizzare l’esistenza. In un momento come quello attuale, però, riuscire ad accantonare una porzione più o meno grande di reddito si fa sempre più ardua e sempre spesso capita di sentire dire “il denaro non è tutto, l’importante è la salute”. La salute, infatti, è più di un pensiero, più di un concetto astratto, poiché va ad interessare diverse sfere della vita delle persone, sia dal punto di vista fisico che dal lato emotivo. Essere in salute significa poter condurre una vita in totale serenità, limitando le conseguenze negative, anche dal punto di vista patrimoniale, rispetto a situazioni inattese. Per rispondere a questo bisogno di sicurezza, in esclusiva per i Soci del Credito Cooperativo, BCC Assicurazioni ha creato Socio In Salute, una polizza in grado di farsi carico di diverse gradazioni della protezione personale, limitando al massimo i costi economici ed emotivi. Socio In Salute permette, in un’unica soluzione, di usufruire di diverse garanzie rispetto a: - grandi interventi chirurgici in strutture scelte direttamente dal Socio, con il rimborso di rette di degenza, onorari di chirurghi ed equipe medica, diritti di sala, assistenza medico-infermieristica, cure e trattamenti fisioterapici, medicinali ed altre spese accessorie rispetto all’intervento; - tutela legale, in riferimento ad eventi legati all’ambito dei grandi interventi chirurgici, hai a tua disposizione un professionista esperto nelle richieste di risarcimento danni e cause contrattuali con case di cura ed ospedali; -responsabilità civile della vita privata, andando a risarcire i danni cagionati conseguentemente a fatti accidentali a terzi, persone o cose, per cui si deve rispondere civilmente. Questa polizza assicurativa, alla formula di sottoscrizione semplice e trasparente, affianca il vantaggio di un costo annuale minimo: dai 18 ai 34 anni ci si può assicurare per soli 160 Euro, dai 35 ai 59 anni a 186 Euro, mentre dai 60 ai 75 anni l’importo arriva ad un massimo di 262 Euro. Il valore aggiunto di Socio In Salute sta proprio nel fatto che, a fronte di una spesa decisamente irrisoria, riesce a proteggere gli interessi primari dei Soci, offrendo un beneficio impagabile: la tranquillità. Socio In Salute è solo una delle polizze di BCC Assicurazioni, Compagnia Danni nata per offrire a Clienti e Soci delle Banche di Credito Cooperativo la possibilità di accrescere la propria tranquillità di oggi e di domani, con prodotti sicuri ed affidabili. 21 fon da z ione B ANCA S ANTO S TE FANO L’ESPERTO RISPONDE GRANDE S UCC E S SO P ER IL C ONC ERTO DI FINE ES TATE di Claudio Marchiori Sono un imprenditore del miranese che opera nel settore artigiano. Ho sentito parlare di finanziamenti regionali concessi da Veneto Sviluppo alle Pmi. E’ vero? Di che cosa si tratta? Fausto La Giunta Regionale del Veneto, con DGR n. 676 e 1280 del 2012, ha definito un nuovo Piano Straordinario Anticrisi per gli esercizi 2012 e 2013, individuando nuove modalità operative che interessano i fondi di rotazione per la concessione di finanziamenti agevolati destinati a fornire nuova liquidità alle PMI della Regione del Veneto nei seguenti casi: 1. a fronte di crediti insoluti sorti nei 18 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda; 2. a fronte di crediti maturati verso la Pubblica Amministrazione; 3. a fronte di rimborsi di finanziamenti a m/l termine attivati per investimenti aziendali, per un importo non superiore all’ammontare delle rate pagate negli ultimi 24 mesi antecedenti la data della domanda di agevolazione; 4. per anticipazioni a fronte di uno o più ordini accettati e/o contratti di fornitura di beni e/o servizi. L’agevolazione consiste nella concessione di un mutuo della durata massima di 60 mesi, comprensivo di un periodo di preammortamento di max 12 mesi, per far fronte ai fabbisogni finanziari di liquidità. Tale intervento straordinario si aggiunge e si integra con le ulteriori forme di utilizzo dei fondi di rotazione tra le quali quelle per il riequilibrio finanziario e per la ricapitalizzazione. Il finanzia- mento è regolato a tasso zero per la quota relativa al Fondo di Rotazione. Siamo una coppia di giovani trentenni con un forte desiderio di andare a vivere assieme e comprare casa. Siamo un po’ indecisi, però, se rinviare l’acquisto a tempi migliori. Esitono in questo momento condizioni favorevoli per chi accende un mutuo? Anna e Giorgio Banca Santo Stefano cerca di venire incontro alle esigenze di chi si appresta ad accendere un mutuo per l’acquisto, la ristrutturazione e la costruzione della prima casa – soprattutto famiglie e giovani - e propone condizioni estremamente favorevoli: finanziamenti fino all’ 80% del valore del bene. La nostra banca, ha inoltre aderito all’accordo tra ABI e Associazione dei Consumatori per la sospensione delle rate del mutuo nell’am- bito del più ampio programma di intervento a sostegno del mercato del credito retail denominato “PIANO FAMIGLIE”. L’accordo, che rappresenta una misura straordinaria di sostegno alle famiglie in difficoltà, prevede la sospensione del rimborso delle rate di mutuo verso soggetti che, per motivi contingenti, si trovano in difficoltà. AVETE QUALCHE DUBBIO DI NATURA FINANZIARIA? VOLETE QUALCHE CHIARIMENTO DAI NOSTRI ESPERTI? Fate come i nostri soci Scrivete a Io [email protected] 22 M a x G a z z è, R ob e rto G at to e R ita M a r c ot u l l i IN OVER TOUR Fondazione Banca Santo Stefano ha organizzato il 9 settembre un concerto con tre artisti di grande calibro: Max Gazzè accompagnato da due partner d’eccezione, estratti dal miglior panorama del jazz italiano, Rita Marcotulli al pianoforte e Roberto Gatto alla batteria. Il progetto si chiama Over Tour ed è nato dalla curiosità reciproca di tre artisti di sperimentarsi in un concerto dove si abbattono i confini della musica e dove la contaminazione tra il pop e le sonorità jazz si sono fusi fino a trovare un terreno comune. I brani più famosi di Max Gazzè sono diventati un motivo e un pretesto su cui improvvisare; standard jazz che appartengono all’immaginario collettivo sono stati reinterpretati dalla voce di Gazzè, dal pianismo libero di Rita Marcotulli e dall’energica batteria di Roberto Gatto. Max Gazzè è una delle maggiori firme della canzone d’autore italiana: ha collaborato con Franco Battiato, Niccolò Fabi, Paola Turci, Carmen Consoli, Francesco Magnelli, Stephan Eicher, Marina Rei. Rita Marcotulli, pianista e compositrice, vanta collaborazioni importanti sia con musicisti come Chet Baker, Enrico Rava e Pat Metheny sia con scrittori ed attori della scena italiana. Roberto Gatto, romano, è un batterista, compositore, prevalentemente di ambito jazz ma che negli oltre 30 anni di attività può vantare collaborazioni prestigiosissime a livello internazionale in tutti i campi della musica con nomi come Steve Lacy e John Scofield ma anche Mina, Lucio Dalla, ed Ennio Morricone. 23 fon da z ion e FONDAZIONE Si r i nnova no le in iz iat iv e a favore del l e fa mig lie e de lle giovan i c oppie Pro ss ime G ite p er i s o ci Con la ripresa dell’anno scolastico, Fondazione Banca Santo Stefano rinnova le iniziative a sostegno delle famiglie. In particolare: Bonus Scuola Materna: un contributo di 100 euro ad ogni figlio di socio iscritto alla scuola materna nell’anno 2012 -2013. Bonus Scolari: l’omaggio di uno zaino per gli alunni delle scuole elementari e di un buono libri di 100 euro per gli studenti delle scuole medie inferiori. La consegna degli zaini e del buono libri è prevista il 14 settembre 2012. Ricordiamo inoltre: Continuano, con successo, le gite organizzate da Fondazione Banca Santo Stefano per i propri soci e clienti. Bonus Bebè: un contributo di 500 euro o un prestito per ogni nuovo nato figlio di socio. I prossimi appuntamenti sono: · Tour della Sicilia, dal 22 al 28 settembre 2012. Un viaggio di sette giorni, che prevede il trasferimento all’aeroporto di Venezia, il viaggio in aereo fino a Catania e quindi il tour della splendida isola, a bordo di un confortevole pullman. Si visiteranno Cefalù, con la possente Cattedrale, Palermo, ricchissima di un patrimonio artistico che risente delle dominazioni, arabe, normanne, sveve e spagnole ed il Duomo di Monreale. Quindi Segesta, Erice, Selinunte, Agrigento, Piazza Armerina,Taormina, Siracusa, Noto, Catania……Un’immersione nella cultura e “nella cucina” di questa regione significativa della nostra bella Italia. Contributi allo studio: per soci e figli di soci che nel corso dell’ultimo anno abbiano superato l’esame di scuola secondaria di I° grado (ex scuola media inferiore) o di II° grado (ex scuola media superiore) o l’esame di laurea (di I° livello o specialistica), con il massimo dei voti. Le borse variano da 200 a 1.000 euro. Per ottenere i vari contributi è sufficiente compilare le relative domande dopo aver consultato il regolamento. I documenti sono disponibili sul sito internet di Banca Santo Stefano – Fondazione www.bancasantostefano.it/fondazione o possono essere richiesti alla Fondazione Banca Santo Stefano scrivendo a: fondazione@bancasantostefano. it, oppure telefonando allo 041. 5404072. · Visita di Trieste, sabato 20 ottobre 2012, con la visita del Castello di Miramare. 24 · Capodanno a Budapest, dal 30 dicembre al 2 gennaio. Il viaggio comprende la visita della Capitale ungherese, situata sulle rive del Danubio, con otto splendidi ponti che collegano le due parti della città, un’escursione esterna sull’Ansa del Danubio, con “pranzo medioevale”, altre interessanti visite, oltre naturalmente al “Veglione di San Silvestro”. Il programma completo è consultabile su www.bancasantostefano.it/fondazione E’ necessario prenotare al più presto, per poter confermare le prenotazioni dei voli aerei, degli alberghi e dei ristoranti, per tutte le destinazioni. PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Scrivi a [email protected] o chiama dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì il numero 041/540.40.73 25 fon da z ion e Tou r de ll’A rme n ia: un viag gio c he c ommuove, una terra che to cc a il cuore. di Giuliana Barbiero Mentre attraversavamo le vallate, mentre il nostro confortevole pullman si inerpicava su strade dissestate dal ghiaccio del lungo inverno e ci permetteva di raggiungere Monasteri e Chiese di straziante bellezza ed incuria desolante, confrontavamo il nostro status di “privilegiati” con le condizioni di vita di un popolo, che, nel corso dei secoli, ha pagato un prezzo altissimo alla posizione strategica del proprio territorio. L ’Armenia, un tempo crocevia di passaggio delle carovane commerciali, lungo la Via della Seta, è stretta attualmente tra Iran, Turchia, Arzebaigian, Georgia e deve trovare costantemente un equilibrio politico e commerciale con ognuno di quelli che la nostra guida Kristina definiva “vicini un po’ particolari”. L’Armenia ha un territorio di circa trentamila chilometri quadrati, abitato da 3 milioni di abitanti, concentrati, per la maggior parte, nella capitale Yerevan. La frontiera con la Turchia è chiusa ed i rapporti difficili, non volendo riconoscere questo paese il Genocidio degli Armeni del 1915; con la Russia, attraverso la Georgia, le relazioni commerciali e politiche sono, per così dire, necessitate ( l’Armenia faceva parte, fino alla proclamazione dell’indipendenza nel 1991, dell’exUnione Sovietica); l’Arzebaigian divide l’antico paese di religione cristiana dal Nagorno Karabakh, teatro di una recente guerra dal 1991 al 1994, e rivendicato ancora dall’Armenia come territorio appartenente alla propria nazione. La Georgia, infine, alla frontiera settentrionale, è un Paese con le sue inquietudini, anche se lo unisce all’Ar- menia la comune identità cristiana, in una regione prevalentemente musulmana. Le persone che si incontrano lungo il percorso, nonostante un’eredità storica di invasioni e sopraffazioni storia del proprio Paese, di antica tradizione cristiana: l’Armenia è la prima Nazione in cui, nel 301, il cristianesimo è divenuto religione di Stato. Vi è un amore smisurato per la cultura, una tradizione di conoscenza e studio, fin dalla più tenera età delle lingue – esiste perfino una festa nazionale dedicata ai traduttori – un orgoglio per il proprio alfabeto, defini- ed un vissuto attuale estremamente difficile (il Paese è poverissimo, anche se ci sono, anche qui “i nuovi ricchi” ) sono gentili ed accoglienti, sanno ancora sorridere con semplicità al visitatore ed augurargli ogni bene. Kristina, guida di rara competenza e disponibilità, ci ha fatto comprendere con pazienza e passione, la 26 to “dono di Dio”, con lettere che sembrano parti di un ricamo. Profonda è la consapevolezza del valore del proprio patrimonio di testi rari (17.000 i libri antichi custoditi nella biblioteca dei manoscritti Matenadaran) salvati, in alcuni casi miracolosamente, dalla furia iconoclasta degli invasori ottomani o dalla sopraffazione ideologica sovietica e restaurati anche grazie agli “Armeni della diaspora”, presenti in tutto il mondo. Molti i templi visitati, nelle varie escursioni effettuate partendo dalla capitale, ed impossibile citarli tutti : ricordiamo solo (con la consapevolezza di tralasciare comunque dei veri tesori) nella regione di Alaverdi le due “perle” dei monasteri di Sanahin e Hagghpat, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco; ancora a 1400 metri la Fortezza di Ambert, definita “Fortezza tra le nuvole”e a Noraduz, il suggestivo Cimitero delle croci, che ospita circa 900 khatchkar (le tradizionali stele di tufo intarsiato con simboli cristiani, in primis la croce) del X-XVII secolo . Un regalo inconsueto, al di fuori dei circuiti turistici, è quello che la nostra guida ci ha fatto ad Arenì: la visita di scavi archeologici con alcuni resti che risalgono al III° secolo a.C. per giungere poi fino al 1300: 16 secoli di reperti sovrapposti, scoperti per caso, all’interno delle grotte. Una sede incredibile che, in assenza di finanziamenti, verrà ricoperta, per non danneggiare gli oggetti ritrovati, al contatto con l’aria. Il momento più intenso dell’intero viaggio è stato però, senza dubbio, la visita al Museo e al Monumento del Genocidio, che ricorda “il Grande Male”: così gli Armeni chiamano il genocidio del loro popolo (morirono un milione e mezzo di persone, su due milioni di abitanti), perpetrato dal governo dei Giovani Turchi, nel 1915/17. Fra le innumerevoli foto, che documentano l’indicibile, quella che mostra probabilmente gli ultimi giorni di vita di una madre, nuda e scheletrica, seduta a terra sfinita, con accanto il proprio bambino, è quella che maggiormente ci colpisce. Uno sguardo attonito e disperato, una domanda muta, a quasi cent’anni di distanza, ancora ci strazia. Contempliamo l’orrore e ne rimaniamo a lungo turbati. Dal Museo alcuni escono in fretta, altri quasi riluttanti, ammutoliti, sentendo su di sé il peso di appartenere allo stesso genere umano capace di simili nefandezze. Eppure, nei pressi dell’uscita, la sorte offre a tutti un motivo di consolazione: seduta non molto lontano dall’immagine di questa maternità dolorosa, una ragazza, gli stessi tratti somatici della madre morente, attende di finire il proprio lavoro di custode, uno sguardo di controllo ai visitatori ed un altro sfuggente al proprio cellulare, per leggere o scrivere qualche messaggio. La sua mano si posa delicatamente sul ventre, ad accarezzare la rotondità che svela un parto ormai prossimo. Un’immagine di forza e dolcezza, forse inconsapevole, che ci riconcilia in parte con la vita, capace di superare il dolore e di guardare avanti con coraggio, come questo popolo forte e gentile continua tenacemente a fare. 27 B ANCA S ANTO S TE FANO La r icet ta R aviol i ric ot ta e g r a na c onditi c on burro e salvia Vi proponiamo in questo numero una ricetta semplice e veloce. Anna, moglie del nostro socio Luciano Benvegnù ci ha ospitato nella sua casa e ci ha preparato un primo piatto che solitamente ama cucinare per i suoi ospiti: i ravioli ripieni di ricotta e grana conditi con burro e salvia Vediamo insieme quali sono gli ingredienti per una porzione da sei persone: Ripieno 300 gr. di ricotta 100 gr. di grana grattuggiato una spolverata di noce moscata un pizzico di sale Impasto 400 gr. di farina di semola di grano duro un pizzico di sale 2 uova intere e due tuorli d’uovo 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva Condimento 8 foglie di salvia 40 gr. di burro parmigiano Reggiano grattugiato Il ripieno: In una ciotola versare la ricotta, un po’ di grana, una spolverata di noce moscata, un pizzico di sale e amalgamare tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un bell’impasto che ci servirà poi da ripieno per i nostri ravioli. L’impasto: In un altro recipiente versare la farina, un pizzico di sale, aggiungere due uova intere più due tuorli e infine tre cucchiai di olio extravergine di oliva. Impastare energicamente fino a che non ci ottiene una pasta liscia e compatta. Dalla pagnotta di pasta ottenuta, tagliarne un pezzo alla volta e lavorarlo con la macchina per la pasta, dapprima con uno spessore alto, poi stringendo fino a che la sfoglia risulti finissima. Sulla sfoglia ottenuta, tagliare dei piccoli pezzi, su ciascuno aggiungere un po’ di ripieno e poi richiudere la pasta con la forma desiderata: ripiegata su se stessa come i tortellini, oppure a forma quadrata, rotonda o a mezzaluna, tipo ravioli. circa 2 minuti. Scolate la pasta e saltatela nella padella con il burro e la salvia. Condite i ravioli con abbondante parmigiano e serviteli caldi. Un consiglio: “Preferisco usare la farina di semola di grano duro, rispetto a quella di tipo 00 – spiega Anna – perché mi consente di fare un impasto più morbido. Anche la scelta di adoperare solo due uova intere più due tuorli e utilizzare l’olio extra vergine di oliva permette alla pasta di diventare più tenera e delicata. Per quanto riguarda il ripieno ci si può sbizzarrire a seconda delle voglie e della fantasia. Oltre alla ricotta e al grana, si può mettere il prosciutto, lo speck, verdura a piacimento oppure addirittura la frutta: il ripieno con le prugne, per esempio, è davvero buonissimo”. Il condimento: Il condimento, è molto semplice da preparare: sciogliete il burro in una padella, aggiungete la salvia già lavata, asciugata e tritata. Fate cuocere per qualche minuto. Grazie all’odore intenso della salvia, questo piatto assumerà un sapore gradevole senza l’aggiunta di molti altri ingredienti. Preparazione: Portate ad ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e versatevi i ravioli. Lasciateli cucinare per SEI UN SOCIO? TI PIACE CUCINARE? FAI COME LA SIGNORA ANNA: INVIA LA TUA RICETTA A [email protected] LA PUBBLICHEREMO NEI PROSSIMI NUMERI 29 B ANCA S ANTO S TE FANO FONDAZIONE S P ON S ORIZZAZIONI U na gar a di di s egno c he dur a da 2 7 an n i ITINERARI Alla scoperta del Montello settembre ed ottobre sono mesi ideali per trascorrere una piacevole giornata sul Montello. C on i suoi 35 km di perimetro, il Montello è un parco naturale che offre diverse possibilità di escursione. Per chi desidera fare una passeggiata oppure un giro in bicicletta, ci sono percorsi adatti a tutte le esigenze: dal giro più semplice e distensivo con una magnifica vista sulla valle del Piave, alle varie difficoltà proposte dalle 21 prese, le salite che tagliano in senso longitudinale nord/sud il territorio collinare. Passeggiare all’interno di questo ambiente semiselvaggio può riservare la sorpresa della visione di diversi animali che popolano tutti i livelli della vegetazione. E’ possibile inoltre visitare i luoghi della grande guerra come il monumento-ossario di Nervesa, il cimitero degli inglesi a Giavera, il monumento a Francesco Baracca e l’osservatorio del Re. Ma il Montello è comunque e soprattutto il regno dei ciclisti. Per gli amanti delle due ruote molto conosciuta è la Presa V, meglio nota come “la Salita dei Mondiali”. Qui si sono svolte le prove su strada dei Campionati del Mondo di Ciclismo del 1985. La Presa V è stata percorsa anche in occasione dei Campionati del Mondo del 1999, nella prova a cronometro, che partiva ed arrivava a Treviso. Oggi qui si svolgono anche alcune fra le di Federica Zanata più importanti gare ciclistiche dilettantistiche, come il Trofeo G.Bianchin, blasonata corsa internazionale, che ha partenza ed arrivo a Paderno di Ponzano Veneto; la Popolarissima, gara nazionale, che ha partenza ed arrivo a Treviso, chiamata anche la “Piccola Milano – San Remo dei giovani”, in quanto si svolge in concomitanza con l’importante corsa professionistica di primavera. La zona è luogo ideale anche per gli appassionati speleologi che accompagnati da guide esperte possono visitare ben 91 grotte rilevate, alcune delle quali ebbero un ruolo fondamentale come trincee durante il primo conflitto mondiale. Non mancano infine i maneggi per piacevoli passeggiate a cavallo e il campo da golf nella vicina Montebelluna. Ed anche la cucina sul Montello ha un suo perché. Dopo una giornata trascorsa all’insegna dello sport non si può rinunciare ad un meritato ristoro in uno dei caratteristici ristoranti ed agriturismi che offrono tipicita’ e qualita’. A Crocetta, per esempio, c’è la Casa Brusada che fu bruciata dai tedeschi nel 1944, da qui il nome. A Giavera potrete assaggiare i piatti della tradizione a La Baita, a La Cucina di Crema o da Vettorel. Ci sono poi Alla Pergoletta, La Panoramica e Dametto a Nervesa della Battaglia, mentre Casa Marseille e Sbeghen si trovano a Volpago. Da Celeste a Venegazzù, oltre ad un a buona cucina, troverete oltre 300 etichette di vini italiani e internazionali. Approfittate dunque di questi weekend per trascorrere una piacevole giornata all’aria aperta in un luogo privilegiato dove la natura suscita ancora emozioni e sorpresa. (F.Z.) 30 A portare avanti questo bel progetto sono tre insegnanti native di Martellago - Clorinda (oggi in pensione), Fausta e Marina. Per la prima volta, domenica 29 settembre, circa 200 ragazzi si riuniranno all’interno della nostra corte e con cartoncini e colori si confronteranno su un tema ancora sconosciuto. La partecipazione è sempre altissima – continua Clorinda – sia da parte dei ragazzi sia da parte del paese. Ci teniamo a ringraziare in particolare i commercianti di Martellago che ci hanno spesso aiutato contribuendo alla fornitura del materiale L a forte predisposizione per il volontariato di Clorinda e del marito Fabio, hanno infatti portato 27 anni fa all’ideazione di una gara di disegno che di anno in anno ancora insegnanti di educazione artistica, alla quale si è aggiunto nel corso degli anni un pubblico popolare composto da genitori, nonni e zii. La gara ha sempre visto una forte collaborazione fra scuola, parrocchia e comunità e questo – sostiene Clorinda – è stato a mio avviso il motivo del suo successo. Banca Santo Stefano appoggia da tempo questa si ripete in occasione della Sagra del Rosario a Martellago. Si tratta di una gara come “madonari” – spiega Clorinda – che vede partecipare ragazzi del nostro paese di età compresa tra i sei e i tredici anni (dalla prima elementare alla terza media) e che ogni anno si confrontano su un tema diverso. A premiare i migliori disegni che vengono esposti nel capannone durante tutto il periodo della sagra - spiega Fausta- è stata inizialmente una giuria di esperti, solitamente pittori della zona e bella iniziativa. E anche quest’anno la nostra Fondazione ha deciso di non mancare all’appuntamento. necessario alla realizzazione del progetto. Le premiazioni si svolgeranno durante una delle serate conclusive della sagra del Rosario. A tutti i partecipanti verrà distribuito un gettone per una giostra a loro scelta, più un giro gratuito nel “tagadà”. Soprattutto quest’ultima attrazione – spiega Marina - è ormai un rito che si ripete da 27 anni, grazie alla generosità del proprietario che ringraziamo di cuore. Verrà poi premiato con un “dono particolare” il miglior disegno per ogni classe. 31 fon da z ion e MANIFE S TAZIONI L’Aut unno M e s tr ino Dal 1 settembre al 27 ottobre in occasione della Festa di San Michele. Si dice spesso che Mestre non abbia un’identità o che sia ancora alla ricerca di una in cui riconoscersi. Può darsi, ma forse il problema e le discussioni nascono dal fatto che vorremmo che ne avesse una mentre invece ne ha già molte. Quello che possiamo dire con certezza è che Mestre è una città viva, che ha in sé un grande desiderio di esprimere le sue molte potenzialità. Una delle vetrine ideali è rappresentata dal periodo che va da settembre a ottobre, mesi nei quali la città fa festa in corrispondenza del suo Patrono, San Michele Arcangelo. Una festa diffusa e popolare che coinvolge decine di migliaia di persone tra fiere, dibattiti, cultura, musica e celebrazioni religiose. Quest’anno si è deciso di concentrare le iniziative nel centro di Mestre, in un periodo definito che va dal 1° settembre al 27 ottobre. Cinquantasette giorni di iniziative che verranno proposte tra piazza Ferretto, piazzetta Pellicani, piazzetta Coin, via Palazzo, il Centro Candiani, via Allegri e le zone più prossime al centro di Mestre e che vedranno la partecipazione delle associazioni dei commercianti, delle Fondazioni cittadine (in particolare la Fondazione Venezia, la Fondazione Pellicani e la Fondazione del Duomo) e alcuni importanti soggetti economici che operano sul territorio. Tra i principali appuntamenti di settembre ricordiamo: 16 settembre La Maratonina di Mestre Partenza alle 8.30 da Piazza Ferretto 18,19,20,21 settembre ore 20.30 Concerti Sotto la Torre Piazzetta Pellicani ospiterà 4 serate musicali ,4 occasioni per vivere un luogo suggestivo della città con atmosfere diverse. 19-23 settembre Fiera di San Michele “Gusto e sapori a Mestre” è una mostra-mercato di prodotti tipici regionali dedicata a tutti i golosi ed amanti del prodotto tipico di qualità promossa da Confesercenti Venezia e Confcommercio. Protagonisti della manifestazione saranno i numerosi espositori che trasformeranno le strade del centro di Mestre in una golosa “Mappa del Gusto”, che avrà come specialità le più rinomate produzioni alimentari tipiche delle regioni italiane. 29 settembre ore 11.00 - Alzabandiera in Piazza Ferretto ore 18.30 Messa in Duomo presieduta dal Patriarca di Venezia Mons. Francesco Moraglia 30 settembre Musica , spettacoli e animazione per tutti p.zza Ferretto, via Palazzo, via S.Girolamo, P.le Altinate, via Fapanni, P.tta Coin, via Allegri … Dalle 10 alle 22 il centro di Mestre sarà animato da numerosi eventi tra cui concerti, performances teatrali, artisti di strada, marching band. Una giornata dedicata a Mestre e ai mestrini, un momento di festa per tutte le età che consentirà a tutti di vivere la città in modo nuovo creando un momento che potenzialmente possa radicarsi negli anni diventando un appuntamento fisso dell’Autunno Mestrino. 32 BANCA S ANTO S TE FANO A PP UNTAMENTI San Donà di Piave Salzano · 7/8 ottobre: Fiera del Rosario · 8 dicembre: Accensione dell’albero e mercatini di Natale · 19 ottobre/4 novembre: 19ª Festa della Zucca · 8 dic./6 gennaio 2013: Natale insieme MUSILE DI PIAVE Scorzè Portogruaro · 9/11 novembre: San Martin - sulle orme degli antichi Veneti · 5 gennaio 2013: Pan e Vin 21-22-23-28-29-30 settembre: Rievocazione Borgata Palù · dicembre: Concerti di Natale Jesolo · 21/28 ottobre: Rassegna organistica internazionale · 9/25 novembre: Festa e mostra del radicchio · 9 dicembre: Botteghe e sapori in piazza a Natale · 5 gennaio 2013: Pan e Vin · 14-15 settembre: Festa dell’Uva · 19/21 ottobre: Festa d’Autunno Noale DECUMANO TERRA DEI TIEPOLO · 22 sett/7 ottobre: A Tavola con l’Anatra · 8-9-12 dicembre: Mercatini di Natale · 5 gennaio 2013: Panevin de’a Pifania PORTOGRUARESE VENETO ORIENTALE Torre di Mosto · 3/11 novembre: Fiera di S. Martino · 2 dicembre: Natale Insieme - Mercatino di Natale S. Stino di Livenza · 14/23 settembre: Festeggiamenti settembrini - mostra dei vini · 23 settembre: Fiera di Sant’Antonio – Corbolone · 21 ottobre: Fiera dei colori e dei sapori autunnali · 8-9-16-23 dicembre: Natale in piazza DAL SILE AL PIAVE Quarto d’Altino · 9 dicembre: Corsa dei Babbo Natale · 24 dicembre: Arriva Babbo Natale · 31 dicembre: Cin cin insieme FOSSALTA DI PIAVE · 19/21 ottobre: Profumi d’autunno · dicembre: Marcia della pace Noventa di Piave · 14/18 settembre: Festeggiamenti di settembre · dicembre: Natale noventano · 6 gennaio 2013: Pane Vin martellago · 30 sett./10 ottobre: Mostra di arte sacra a Martellago · 6 Ottobre: Gara di Ginkana · 7 Ottobre: Trofeo Madonna del Rosario · 1/10 Dicembre: XXV Mostra del Radicchio · 8 dicembre: Passeggiata di Natale Olmo · 8/9 dicembre: Festa di Natale Maerne · 24 dic./6 gennaio 2013: Presepio vivente a Maerne Spinea · 11 novembre : Castagnata in piazza · dicembre : Manifestazioni natalizie Mirano · · · · · 29 settembre: A piedi in centro 10/11 novembre: Fiera dell’oca con zogo dell’oca in piazza 2 dicembre: Mercatino della fantasia 8/9 dicembre: Festa della cioccolata 13 gennaio 2013: Festa del radicchio VENEZIA, ISOLE e terraferma Venezia-Mestre · 6 ottobre: Presentazione libro “iconografia fungina” prodotto dal G.M , Mestre· · 6/7 ottobre: 59° Mostra Micologica Mestrina, presso Villa Toniolo, Mestre 21 novembre: Festa della Madonna della Salute · fino al 25 novembre: Biennale Architettura Lido-PellestrinA · novembre: Spettacoli di Mistero – Lido e Pellestrina · 1 gennaio 2013: Capodanno Ibernisti – Lido · 6 gennaio 2013: Corsa dea Befana a Malamocco – Lido 34