ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. FERRARIS ” Via MOTTA – S. G. La Punta (CT) A .S. 2010 /201 1 (esempio di ) RELAZIONE DI LABORATORIO DI T.D.P. Alunno: Scotti Gerry Classe: Quinta A opp. B indirizzo elettronica e telecomunicazioni Prof: GULLI, GIANNOTTA Data dell’esperienza: 15 Ottobre 2011 Gruppo di lavoro: Scotti Gerry, De Filippi Maria, Baudo Pippo, Clerici Antonella Titolo dell’esperienza: AZIONAMENTO DI UN MOTORE PASSO-PASSO Obbiettivo: Analisi teorica di un circuito di controllo di un motore passo-passo, montaggio e collaudo dello stesso su breadboard, realizzazione del master/layout del circuito, del circuito stampato, montaggio e collaudo finale del circuito stampato. Firma dell’alunno: VALUTAZIONE (in decimi) Firma del docente: I.T.I.S. “G. FERRARIS” - RELAZIONE DI LABORATORIO DI T.D.P. - A.S. 10-11 - Pag. 1/1 INDICE: (per ogni argomento, il numero riportato della paginas è OVVIAMENTE SOLO UN ESEMPIO) o ANALISI TEORICA PAG. 3 o DESCRIZIONE COMPLETA DELL’ESPERIENZA PAG. 5 o SCHEMA ELETTRICO PAG. 6 o TABELLA COMPONENTI PAG. 7 o TABELLA STRUMENTAZIONE PAG. 7 o SCHEMA DI MONTAGGIO PAG. 8 o DESCRIZIONE DEL MONTAGGIO E COLLAUDO SU BREADBOARD PAG. 9 o REALIZZAZIONE DEL DISEGNO MASTER/LAYOUT PAG. 10 o REALIZZAZIONE DEL CIRCUITO STAMPATO PAG. 11 o DESCRIZIONE DEL MONTAGGIO E COLLAUDO FINALE E DELLE (EVENTUALI) MISURE SPERIMENTALI PAG. 12 o CONCLUSIONI PAG. 13 o SCHEMI VARI DEL PROGETTO (MASTER/LAYOUT/PIANO FORATURA, DATASHEET, SCHEMI FUNZIONALI, ETC.) I.T.I.S. “G. FERRARIS” - RELAZIONE DI LABORATORIO DI T.D.P. - A.S. 10-11 - PAG. 11 Pag. 1/2 ANALISI TEORICA: descrive il problema teorico in generale, quindi ad esempio nel nostro caso il funzionamento generale di un motore passo-passo, ed i circuiti adatti al suo azionamento. Non descrive approfonditamente il funzionamento di un singolo componente ettronico (es. Diodo, transistor, integrato L297), ma casomai il funzionamento del circuito di pilotaggio del motore nel suo insieme, spiegando il ruolo che giocano i vari componenti ai fini del funzionamento complessivo. DESCRIZIONE COMPLETA DELL’ESPERIENZA: In questa sezione occorre descrivere più in dettaglio quale (fra i vari possibili eventualmente discussi nella analisi teorica) fra i vari circuiti si è montato e testato durante l’esperienza, specificando in dettaglio anche la strumentazione e la componentistica adottata. In particolare occorre specificare la sequenza dettagliata delle varie fasi che fanno parte dell’esperienza: (ad esempio questa sequenza) - Ricerca dei componenti elettronici ed eventuale sostituzione di qulcuno di essi con un altro modello perchè non disponibile in laboratorio. - Montaggio su breadboard del circuito. - Collaudo su breadboard. - Realizzazione dei disegni master/layout/piano foratura con il programma CIRCAD. - Realizzazione del circuito stampato. - Foratura, montaggio e saldatura dei componenti elettronici sulla basetta. - Collaudo finale del circuito stampato. Infine occorre descrivere cosa si vuole ottenere, quali risultati ci si aspetta da questa esperienza e dal circuito finale. TABELLE COMPONENTI E STRUMENTAZIONE: devono essere riportate in forma tabellare l’elenco dei componenti e delle attrezzature utilizzate durante l’esperienza. Eccone un esempio: n 1 2 3 4 .... Descrizione componente Resistore ¼ w Integrato pilota Integrato driver di potenza Diodo 1 A ..... Valore o sigla 100 ohm L297 L298 1N4007 ...... n 1 2 3 4 5 .... Descrizione strumento o attrezzatura Alimentatore stabilizzato duale Generatore di funzioni onda quadra TTL Multimetro digitale Breadboard Cavetteria varia (cavi BNC, cavi alimentazione, fili) ..... n. di inventario di lab. 6031 (è solo un esempio) 1201 (è solo un esempio) 2340 ----------....... SCHEMA DI MONTAGGIO: E’ lo schema del montaggio su breadboard del circuito. Può essere una foto ben dettagliata e visibile del circuito stesso, oppure meglio con un disegno con PAINT dello schema di montaggio su breadboard. DESCRIZIONE DEL COLLAUDO SU BREADBOARD: si deve descrivere il montaggio, se ci sono state delle variazioni apportate rispetto alle previsioni fatte precedentemente nella descrizione dell’esperienza (es. sostituzione di un componente elettronico con uno equivalente perchè indisponibile in laboratorio). Si deve descrivere inoltre il collaudo, in che I.T.I.S. “G. FERRARIS” - RELAZIONE DI LABORATORIO DI T.D.P. - A.S. 10-11 - Pag. 1/3 modalità viene effettuato (cioè le modalità operative, le modalità di utilizzo della strumentazione di laboratorio). REALIZZAZIONE DEL DISEGNO DEL MASTER/LAYOUT/PIANOFORATURA: Si descriva quì la modalità di realizzazione del circuito utilizzando il software CIRCAD, specificando le dimensioni del circuito stampato ed eventualmente la necessità di aver creato dei componenti non-standard nella libreria di CIRCAD (es. Relè, trimmer, integrati con piedinatura particolare, etc.) REALIZZAZIONE DEL CIRCUITO STAMPATO: In questa sezione viene descritta la procedura standard per la realizzazione del circuito stampato a partire dalla fotoincisione della basetta presensibilizzata mediante il master. DESCRIZIONE DEL MONTAGGIO E COLLAUDO FINALI DEL CIRCUITO STAMPATO: Si descrive quì brevemente il montaggio e la saldatura dei componenti elettronici sul circuito stesso.(ad esempio: “dopo aver collocato i vari componenti sul circuito stampato, ho provveduto alla saldatura dei reofori degli stessi sulle opportune piazzole del lato rame utilizzando un saldatore di bassa potenza con punta sottile e la pasta di stagno. Poichè alcune delle saldature effettuate non sembravano fatte “ad hoc” (superfice lucente, forma conica,quantità eccessiva o carente di stagno) ho provveduto prima a rimuoverle (mediante il tirastagno) e poi a cercare di rifarle meglio. Ect....) Per il collaudo occorre descrivere dettagliatamente i collegamenti effettuati fra il circuito stampato e la strumentazione di laboratorio utilizzata, che tipo di segnali sono applicati e che tipo di risposta fornisce il circuito. Se sono previste delle misure sperimentali, occorre riportarle in modalità tabellare. CONCLUSIONI: in questa ultima sezione occorre descrivere in sintesi cosa ci si aspettava dall’esperienza e cosa si è ottenuto in realtà. Alle volte le due cose possono non coincidere per tutta una serie di problematiche legate ad errori del montaggio o del collaudo, oppure ad errori sull’utilizzo dei componenti o delle attrezzature (ad esempio l’utilizzo di una tensione di alimentazione sbagliata può compromettere l’esito finale). In ogni caso, infine, occorre specificare se dall’esperienza si è ricavato qualcosa di utile ai fini della propria conoscenza oppure no, ed in caso affermativo che cosa. SCHEMI VARI IN ALLEGATO: sono i disegni del master, layout e piano foratura, nonchè i datasheet degli integrati utilizzati (es. L297, L298), schemi a blocchi generali sul funzionamento del circuito, o di un integrato in particolare. I.T.I.S. “G. FERRARIS” - RELAZIONE DI LABORATORIO DI T.D.P. - A.S. 10-11 - Pag. 1/4