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Percorso didattico
Dalla Biodiversità alla Luce
Prof.ssa Flora Marino
I Convegno di “Education 2.0”
Firenze, 23 aprile 2010
Il problema di partenza
Il gruppo di lavoro del Presidio Territoriale ISS
percorso didattico
sviluppare
scopo
potenziare
motivare
l’interesse nelle discipline
scientifiche
Il territorio
promuovendo
La interdisciplinarietà nella scienza
La didattica laboratoriale
“Dalla Biodiversità alla Luce”
Il territorio
Capitanata (FG)
ricco e variegato dal punto di vista naturalistico e morfologico.
Il territorio
zona umida con alta diversità biologica: diverse specie di rettili, anfibi,
insetti e uccelli stanziali e migratori
Il progetto
Problema:
raccordare la biodiversità degli uccelli
con la luce.
rapaci
visione
L’articolazione del percorso
Interdisciplinare: ecologia, zoologia sistematica,
anatomia, fisiologia, fisica (ottica e ottica
geometrica).
La rete
Il progetto è stato realizzato grazie
all’accordo di rete stipulato tra la scuola
Presidio ISS e:
z
z
z
I Musei Provinciali di Storia Naturale e
Interattivo delle Scienze;
l’Università di Foggia Facoltà di Agraria;
30 scuole di ogni ordine e grado della
provincia di Foggia.
Le risorse
Territoriali: utilizzo di ambienti informali
come l’Oasi del lago Salso e i Musei
Provinciali di Storia Naturale e Interattivo
delle Scienze
Didattiche: strumentazione presente nei
laboratori didattici: stereomicroscopio,
microscopio ottico, tavole tassonomiche,
lenti ottiche, banco ottico ecc..
Le condizioni organizzative
Libera programmazione individuale:
ogni docente, ha organizzato le visite e la
scansione temporale degli argomenti in
totale autonomia, condividendo ogni
esperienza/difficoltà all’intero del
gruppo di ricerca/azione.
La metodologia
Piano ISS con i seguenti indicatori:
z
contesto di senso (visita al Museo di Storia Naturale);
z
verticalità (possibilità di poter approfondire/sviluppare
argomenti in anni successivi);
z
didattica laboratoriale (utilizzo di esperimenti al fine di
ricercare il sapere non come conferma di leggi ma come capacità
di applicare i propri saperi anche in contesti di protocolli aperti);
z
traguardi di competenza (presa di coscienza sulle conoscenze
acquisite);
z
documentazione di tutte le fasi del percorso: progettuale,
esecutiva e di verifica del processo dell’apprendimento.
Percorso didattico
Programmato
z
classificazione degli uccelli, con
particolare riguardo a quelli notturni e
diurni;
z
i fattori biotici e abiotici delle zone
umide;
z
Realizzato
z
Gli uccelli delle zone umide: gli aironi,
i rapaci, i limicoli;
z
L’anatomia comparata degli occhi e la
visione dei rapaci notturni, diurni e
dell’uomo;
le catene alimentari e i livelli trofici
presenti;
z
Gli “attori della visione”: perché
vediamo e l’ottica geometrica;
z
la visione di un rapace notturno e
diurno;
z
z
Meccanismi della la visione: il rapporto
che intercorre tra sorgente-oggettoocchio;
La fisiologia della visione, le malattie
dell’occhio umano, dissezione
dell’occhio e costruzione dell’exhibit:
modello di occhio umano, difetti e
correzioni;
z
Dall’occhio al cervello: i paradossi
percettivi, l’evoluzione dell’occhio, la
luce e i colori.
z
i diversi tipi di sorgenti luminose, i
diversi tipi di superfici;
z
l’evoluzione dell’occhio;
la natura della luce.
z
Obiettivi raggiunti
z
Sviluppo progressivo del percorso che parte dall’approccio
fenomenologico,
z
uso del problem solving come strategia
d’insegnamento/apprendimento,
z
ruolo del docente come mediatore didattico,
z
trasversalità disciplinare con: ecologia, anatomia, fisica, e
fisiologia al fine di integrare i diversi modi di guardare le
scienze come ad un solo sapere,
z
valorizzare, attraverso l’uso del brain-storming, le categorie
cognitive già presenti nei “saperi spontanei” degli allievi,
z
valorizzate le esperienze sviluppate in contesti informali.
La riproducibilità
L’intero lavoro può essere certamente
riprodotto sia in altri contesti scolastici (in
tutti gli ordini di scuole) che nella
progettazione di altri percorsi didattici,
implementando l’applicazione e lo studio delle
scienze integrate, utilizzando una “logica di
lavoro” che tenga presente alcuni punti
fondamentali.
La riproducibilità
Perché il lavoro sia efficacemente e
riproducibile in altri percorsi, oltre ad una
puntuale progettazione e documentazione, è
necessario che:
nella progettazione vengano individuati e
sottolineati, gli argomenti di passaggio tra
una disciplina e l’altra.
“Dalla Biodiversità alla Luce”
Nodo di passaggio tra l’ecologia e la
fisiologia della visione
Occhio del predatore
Occhio
del
diurno
rapace diurno
Occhio umano
Occhio del predatore
notturno
Gli attori della visione
Occhio umano
“Dalla Biodiversità alla Luce”
Nodo di passaggio tra la fisiologia della
visione e l’ottica geometrica-luce
Simulazione dell’occhio
emmetrope con lente + 100
“Dalla Biodiversità alla Luce”
Nodo di passaggio tra l’ottica
geometrica-luce e … protocollo aperto
Crostaceo
Insetto
Alga
Microrganismi delle zone umide
Ringraziamenti
Il piano ISS
La scuola di presidio territoriale
“C. Poerio”-Foggia
Il gruppo di lavoro: C.D. Garibaldi
(Fg) e C.D. Giovanni XXIII” Orta
Nova (Fg)
I musei Provinciali di Foggia
All’oasi del WWF Lago Salso
Grazie per l’attenzione
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