Progetto di formazione scientifica per traduttori Il 20 gennaio è iniziato sul mio forum il Progetto di formazione scientifica per traduttori: si tratta di una novità nel panorama dei miei corsi, un’idea che inseguivo da tempo e che finalmente quest’anno si sta realizzando. Vorrei descrivere l’iniziativa con qualche dettaglio, anche alla luce di quanto emerso dal modulo dedicato alla Chimica, conclusosi il 28 febbraio. Un primo aspetto importante è la natura modulare del progetto. Come tutti i miei corsi, anche quelli di formazione scientifica possono essere seguiti in modo indipendente gli uni dagli altri – oppure essere collocati in un progetto di largo respiro. Io desidero che i miei corsisti possano decidere di prelevare dalla mia offerta quello che ritengono di maggiore interesse, senza che vi siano vincoli di propedeuticità tra i diversi moduli. Il modulo sulla chimica, per esempio, può trovare la sua naturale prosecuzione in quello sulla cellula (che si terrà a settembre); quest’ultimo, d’altra parte, potrà essere seguito anche da chi non abbia partecipato al precedente. I moduli sono articolati a) in un periodo di studio individuale preliminare nel quale i corsisti leggono alcuni materiali da me forniti e riflettono su di essi; b) un periodo di lavoro sul forum, nel corso del quale si approfondiscono i temi presentati nei materiali di studio, si eseguono esercitazioni di traduzione, e si dedica un certo spazio anche a letture che mettono in rilievo gli aspetti storici e sociali della scienza oggetto del modulo. Le corsiste che hanno partecipato al modulo di Chimica appena concluso avevano una formazione umanistica e hanno affrontato, in un breve periodo, una gran mole di concetti e termini non facili da assimilare. Devo ringraziarle tutte per l’impegno e la passione che hanno profuso in un lavoro che – me ne rendo conto – può a tratti sembrare molto difficile e richiede grande autodisciplina. Credo comunque che il nostro gruppo abbia centrato l’obiettivo principale: una materia che molte persone considerano ostica o addirittura arida ha suscitato un vivo interesse, e persone con una formazione umanistica hanno cominciato a discutere di formule chimiche, legami, reazioni, gruppi funzionali e macromolecole biologiche. Sono stati eseguiti anche test ed esercitazioni. Naturalmente, un corso come questo, compresso in circa 40 giorni, rappresenta un momento introduttivo nell’approfondimento della materia (che potrà poi proseguire a livello individuale). Io mostro ai miei corsisti da un lato gli aspetti essenziali che non possono ignorare, e dall’altro i campi da approfondire ulteriormente con lo studio personale: studio che però sarebbe molto più gravoso se non fosse preceduto da questa introduzione guidata. Il prossimo appuntamento è fissato per settembre: un modulo dedicato alla cellula. Si approfondiranno le differenze tra i principali tipi cellulari (cellule procariotiche ed eucariotiche, cellule animali e vegetali); si procederà allo studio delle varie componenti di una cellula “tipo” (nucleo, membrane, organuli, specializzazioni superficiali); e infine si tratteranno alcuni temi importanti della fisiologia cellulare, quali la divisione mitotica/meiotica, la sintesi delle proteine, i fenomeni di trasporto, la comunicazione e il movimento). È possibile prenotare fin d’ora la propria partecipazione al modulo La cellula: morfologia e fisiologia. Il modulo si svolgerà dall’8 settembre al 18 ottobre. Ulteriori informazioni sono reperibili qui: http://www.isabellablum.it/corsi-di-traduzione-milano/agenda-2014/formazione-scientifica-traduttori.html