Osservatorio Brands & Social Media Realizzato da OssCom (Centro di Ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica) e Digital PR Obiettivo • Analizzare la comunicazione sui social media di brand rilevanti sul mercato italiano attraverso metriche adatte a valutare le performance dei brand sui social media tenendo conto della relazione comunicativa che si instaura fra utenti e brand. Metodologia • Rigorosa e scientifica ma flessibile per adattarsi all’evoluzione costante dei social media. • Analisi quantitativa in profondità su quattro social network: Facebook, Twitter, YouTube, Google+ eseguita identificando oltre 60 variabili su tre aree: grado di esposizione, grado di interazione, grado di coerenza. Le performance dei brand sono riassunti in una classifica. • Analisi qualitativa relativa a contenuto, forme di organizzazione dei profili, relazione fra profili e sito web. Tre output di ricerca • Infografica riassuntiva contenente la classifica di ogni settore. • Full report analitico per ogni settore. • Report conclusivo di analisi comparativa. Due edizioni • 1a edizione: 108 brand su 5 settori merceologici (Consumer Electronics, Automobili, Banche/Assicurazioni, Retail, Energia & Telco). • 2a edizione: in corso e relativa e 7 settori merceologici (Fashion, Design, Editoria, Trasporti, Broadcaster, Food, Beauty). Principali risultati • Piattaforme utilizzate: in ordine di maggiore utilizzo Facebook, YouTube, Twitter. • Importanza della comunicazione visuale attraverso piattaforme dedicate (YouTube, Pinterest, Instagram) e insieme al testo negli altri social media. • Le performance delle aziende sono legate all’estensione della presenza sui social media e all’engagement suscitato. • È controproducente essere presenti su molti social media senza un adatto presidio e senza adeguare i contenuti alle specificità di ciascuna piattaforma. • I brand che suscitano maggiormente l’engagement degli utenti non parlano solo di prodotti o iniziative commerciali ma coinvolgono attivamente gli utenti. • Il successo dipende anche dalla capacità di integrare la comunicazione a diversi livelli: fra social media, fra social media e sito web, fra online e offline. Ampliamento di prospettiva • L’efficacia comunicativa dei i contenuti è da valutare su diversi obiettivi: brand awareness, comprensione della filosofia del brand, attaccamento emotivo al brand, interazione con il contenuto (commenti, sharing), etc. • I contenuti pubblicati assolvono a diverse funzioni: advertising, supporto a una campagna pubblicitaria o iniziativa promozionale/di marketing, potenziamento delle visite del sito web. • La valutazione dell’influenza online di un brand si amplia: consiste nella capacità di generare attenzione, rendere i propri contenuti oggetto di interesse per gli utenti e porsi come punto di riferimento per il proprio settore. • Ritorno degli investimenti: i tradizionali parametri, ancora validi, vanno riposizionati sul lungo periodo. Occorre inoltre misurare la performance delle singole piattaforme e dei contenuti ma anche valutare in modo trasversale i risultati complessivi e la sinergia con altre forme di comunicazioni online o offline. Profilo degli autori Elisabetta Locatelli ([email protected]) Dottore di ricerca in Culture della Comunicazione presso l’Università Cattolica, researcher presso OssCom (Centro di Ricerca sui Media e la Comunicazione dell’Università Cattolica), tutor del master ‘Digital Communications Specialist’ di ALMED e ASSOCOM e consulente di comunicazione sui social media. I suoi interessi di ricerca vertono su: appropriazione dei social media da parte degli utenti, comunicazione di brand sui social media, metodologia della ricerca sui media digitali. Fra le principali pubblicazioni I blog personali da oggetto a strumento di ricerca sociale: un approfondimento metodologico, in B. Scifo, S. Monaci (a cura di), Sociologia 2.0. Pratiche sociali e metodologie di ricerca sui media partecipativi, Scriptaweb, Napoli, 2009, pp. 259-281; con Sara Sampietro Dalla sala cinematografica ai networked publics. La nuova esperienza spettatoriale in rete, in F. Zecca (a cura di), Il cinema della convergenza. Industria, racconto, pubblico, Mimesis Cinergie, Milano-Udine, pp. 219-232; con Andrea Cuman, Social network, privacy. Costruzione e protezione del sè digitale, in G. Mascheroni (a cura di), I ragazzi e la rete. La ricerca EU Kids Online e il caso Italia, La scuola, Brescia 2012. Andrea Cuman ([email protected]) Dottorando in Culture della Comunicazione presso l'Università Cattolica di Milano e researcher presso Osscom, Centro di Ricerca sui Media e la Comunicazione, della stessa università. Interessato ai processi di digitalizzazione dei media, e più recentemente ai social, locative e mobile media, attualmente svolge ricerche su Brands & Social Media, sulla Social TV e sulle conseguenze della progressiva colonizzazione tecnologica degli spazi urbani. Consulente web e social media strategist, ha insegnato al Master in 'Comunicazione, marketing digitale e pubblicità interattiva' e collabora con UPA - Utenti Pubblicità Associati - come tutor del Corso di Alta Formazione UPA 'Comunicare l'azienda nell'era digitale'. Tra le sue ultime pubblicazioni: con Locatelli E., Social network, privacy. Costruzione e protezione del sè digitale, in G. Mascheroni (a cura di), I ragazzi e la rete. La ricerca EU Kids Online e il caso Italia, La scuola, Brescia 2012, e con Colombo F., The (old) new value of digital TV as a cultural product, in Fortunati L. et al., (eds.) The New Television Ecosystem, Peter Lang Berlin (2012).