il nostro teatro Indice Gentile pubblico, pag. 3 Calendario stagione 15-16, pag. 4 chi è di scena Orlando pazzo per amore, pag. 6 / Gabbiano, pag. 8 / Qualcuno volò sul nido del cuculo, pag. 10 / Otello, pag. 12 / Decamerone - vizi, virtù, passioni, pag. 14 / Casa di bambola, pag. 16 / Medea, pag. 18 / Bianco su Bianco, pag. 20 com.x La sarta, pag. 22 / Tanti lati - Latitanti, pag. 24 / Motel Forest, pag. 26 / Coppia aperta, quasi spalancata, pag. 28 narrazioni L’arco di San Marco, pag. 30 / Le Olimpiadi del 1936, pag. 32 / Sabbia, pag. 34 altri percorsi Much ado about nothing, pag. 36 / Teoria e pratica della rapina in banca, pag. 38 / Köszeg, pag. 40 / Prossima fermata Bellinzona, pag. 42 / Princesses karaoke or something like that..., pag. 44 / Twilight, pag. 46 / Finale di partita, pag. 48 swiss made Le rapport Bergier, pag. 50 / La visite de la vieille dame, pag. 52 / Homo faber, pag. 54 primi applausi Biancaneve, pag. 57 / Hansel e Gretel dei fratelli Merendoni, pag. 58 / Il gigante soffiasogni, pag. 59 danza Vite vere, vite nude, pag. 60 / Força Forte, pag. 62 jazz folk & pop Claudio Taddei - Intuitivo, pag. 64 / Iperturmax, pag. 66 / Lucia Albertoni - Nel giardino di Gégé, pag. 68 / Paola Turci - Io sono, pag. 70 / The Mount Unity Choir, pag. 72 / Vox Blenii, pag. 74 / Bergfilm, pag. 76 / Massimo Bubola, pag. 78 / Il sogno di un’Italia, pag. 80 / La stüa, pag. 82 / Fred Frith, pag. 84 classica Nur - Armenian Melodies, pag. 86 / Building Bridges, pag. 88 / Schola Cantorum Reykjavík, pag. 90 / Camerata dei Castelli, pag. 92 / Crime passionnel, pag. 94 / Concerti aperitivo, pag. 94 off limits Ipotesi per un destino... 2015, pag. 96 Il Sociale per tutti, pag. 97 Disposizione dei posti, pag. 98 Biglietti, pag. 100 Abbonamenti, pag. 101 Informazioni, prenotazioni e vendita, pag. 102 Ristoranti convenzionati, pag. 102 Impressum, pag. 103 2 il nostro teatro Gentile pubblico Piccolo, grande. Sono termini opposti, ma non sempre inconciliabili. Il Piccolo di Milano ad esempio è uno dei grandi teatri europei. Il Teatro Sociale di Bellinzona è invece una miniatura della Scala, inserito in una realtà periferica qual è il Bellinzonese e l’Alto Ticino. Eppure nel nostro piccolo qualcosa di grande sta nascendo. È già nato. In Ticino fino a pochi anni fa il teatro istituzionale non produceva spettacoli. Si limitava a comperarli. Per primi nel 2013 abbiamo iniziato a produrre, indicando una nuova strada da percorrere: era “L’anno della valanga”, seguito due anni dopo da “Prossima fermata Bellinzona”. Ora il piccolo seme da noi gettato sta germogliando. Quest’anno abbiamo in cartellone lo spettacolo di prosa più grande mai allestito in Ticino: è “Gabbiano” diretto da Carmelo Rifici, prodotto da LuganoInScena con il Teatro Sociale Bellinzona e (guarda caso) il Piccolo di Milano. Nel “Gabbiano” ritroviamo diversi attori protagonisti delle nostre produzioni e coproduzioni precedenti e che compaiono anche in altri spettacoli del nostro cartellone. È una rete che allargandosi si consolida e che ha nel nostro teatro uno degli anelli centrali. Siamo felici di ritrovarci sulla strada da noi indicata con nuovi compagni d’avventura. E siamo curiosi di scoprire quali affascinanti tappe potremo percorrere assieme a loro in futuro. Piccolo, grande. Piccolo è il palco del Teatro Sociale. Ma è proprio su questa ridotta superficie che Daniele Finzi Pasca ha costruito il suo più recente spettacolo, il piccolo-grande “Bianco su Bianco”, partito da qui per girare il mondo e che qui ritorna a fine aprile per tre repliche straordinarie. E altri grandi nomi sono pronti a calcare questo intimo palco la prossima stagione: Ale & Franz, Stefano Accorsi, Massimo Bubola, Barbara De Rossi, Filippo Dini, Gardi Hutter, Omar Porras, Paola Turci, per dirne solo alcuni. Senza scordare gli artisti del nostro piccolo territorio che sanno raccogliere grandi successi anche fuori dai nostri confini e con i quali continuiamo a lavorare per rafforzare la rete. Ne citiamo tre per tutti: Andrea Fazioli, Trickster-p e Ferruccio Cainero. Nel nostro piccolo vi aspettiamo a teatro. Per vivere insieme una grande stagione. l’Associazione Amici del Teatro Sociale di Bellinzona sostiene il nostro teatro cfr. pag. 101 Amici del T EATRO S OCIALE B E L L I N Z O N A Gianfranco Helbling, direttore www.teatrosociale.ch 3 il nostro teatro Calendario stagione 15-16 ottobre ‘15 8-9 13 14-15 18 22 23 L’arco di San Marco PA CP Nur - Armenian Melodies PND Orlando pazzo per amore Much ado about nothing Claudio Taddei - Intuitivo Building Bridges narrazioni classica chi è di scena altri percorsi jazz folk & pop classica pag. pag. pag. pag. pag. pag. 30 86 6 36 64 88 narrazioni altri percorsi altri percorsi chi è di scena classica classica jazz folk & pop pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 32 38 40 8 90 92 66 altri percorsi jazz folk & pop jazz folk & pop narrazioni primi applausi chi è di scena jazz folk & pop pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 42 68 70 34 57 10 72 jazz folk & pop jazz folk & pop com.x jazz folk & pop chi è di scena pag. pag. pag. pag. pag. 74 76 22 78 12 novembre ‘15 2 5 7 11-12 13 22 27 Le Olimpiadi del 1936 Teoria e pratica della rapina in banca PA Köszeg PA CP Gabbiano CP Schola Cantorum Reykjavik Camerata dei Castelli Iperturmax PND dicembre ‘15 3-4 5 6 11 13 15-16 19 Prossima fermata Bellinzona Prod. Lucia Albertoni - Nel giardino di Gégé Paola Turci - Io sono Sabbia PA Biancaneve Qualcuno volò sul nido del cuculo The Mount Unity Choir gennaio ‘16 9 14 21-22 23 28-29 Legenda: Vox Blenii Q3 - Bergfilm La sarta Massimo Bubola Otello Prod: produzione Teatro Sociale CP: coproduzione Teatro Sociale 4 PA: prima assoluta PND: presentazione nuovo disco il nostro teatro febbraio ‘16 16-17 20 21 25 26-27 28 Tanti lati - Latitanti Il sogno di un’Italia Hansel e Gretel dei fratelli Merendoni Le rapport Bergier Decamerone - vizi, virtù, passioni Camerata dei Castelli com.x jazz folk & pop primi applausi swiss made chi è di scena classica pag. pag. pag. pag. pag. pag. 24 80 58 50 14 92 jazz folk & pop swiss made classica off limits primi applausi com.x chi è di scena danza pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 82 52 94 96 59 26 16 60 altri percorsi classica chi è di scena jazz folk & pop jazz folk & pop com.x swiss made danza chi è di scena pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 44 94 18 84 84 28 54 62 20 off limits altri percorsi altri percorsi classica pag. 46 pag. 48 pag. 94 marzo ‘16 3 5 10 12 13 15-16 17-18 23 La stüa La visite de la vieille dame Crime passionnel Ipotesi per un destino... 2015 Il gigante soffiasogni Motel Forest Casa di bambola Vite vere, vite nude PA aprile ‘16 7 9 14-15 16 17 20-21 22 24 27-29 Princesses karaoke or something... PA CP Concerto aperitivo Medea Fred Frith & Trio Lost Frequency Fred Frith & L’Orchestra del Caso Coppia aperta, quasi spalancata Homo faber Força Forte Bianco su Bianco CP maggio ‘16 7 12-14 19 28 Legenda: Ballo di primavera Twilight PA CP Finale di partita Concerto aperitivo Prod: produzione Teatro Sociale CP: coproduzione Teatro Sociale 5 PA: prima assoluta PND: presentazione nuovo disco Via C. Ghiringhelli 16 6500 Bellinzona Tel. 091 825 12 44 Fax 091 826 38 52 E-mail: [email protected] www.cavalletti.ch chi è di scena Prezzi: cat. A Mercoledì 14 ottobre 2015, ore 20.45 (dalle 19.30: incontro con la compagnia e rinfresco) Giovedì 15 ottobre 2015, ore 20.45 (dalle 19.30: incontro con la compagnia e rinfresco) Uno spettacolo di Flavio Albanese e Marinella Anaclerio Orlando pazzo per amore da Ludovico Ariosto con: Stella Addario, Antonella Carone, Roberto De Chirico, Francesco Casareale, Patrizia Labianca, Loris Leoci, Antonio Marzolla, Dino Parrotta, Domenico Piscopo, Antonella Ruggiero adattamento e regia: Flavio Albanese e Marinella Anaclerio scena: Marta Marrone costumi: Marta Genovese disegno luci: Beppe Filipponio movimenti di scena: Alberto Bellandi arrangiamenti musicali: Roberto Re Davide preparazione vocale: Ida Decenvirale realizzazione scena: Deni Bianco produzione: Compagnia del Sole, 2013 Orlando è un innamorato “esagerato” e come tutti gli esagerati si presta alla tragedia e alla commedia insieme. Tra le varie tonalità presenti nel poema dell’Ariosto la Compagnia del Sole ha scelto di prediligere l’iperbole, tanto cara anche ai grandi comici dell’Arte, dando vita a una tragicommedia popolare in maschera. Una travolgente cavalcata pop. Quasi come in un varietà, il capocomico-Astolfo ci guida attraverso gli inseguimenti e le disavventure di Orlando e Bradamante in preda alla passione, lui per la principessa cinese Angelica e lei per il saracino Ruggiero. Dovrebbero difendere Re Carlo assediato da Agramante re dei Mori ma, dimentichi del dovere, scappano alla ricerca degli amati in fuga. Tra i Saracini le cose non vanno meglio: amore e vanità allontanano dal fronte i migliori campioni. Di quadro in quadro, tra un madrigale di Monteverdi ed una canzone dei Beatles eseguiti da una curiosa band di Zanni che si alternano vorticosi, seguiamo i capitani nel rincorrersi e nel languire d’amore, nel rimproverarsi per la loro debolezza e nel lasciarsi andare alla passione, nel perdersi e nel ritrovarsi, da Parigi ai Pirenei, da Zibelterra alle coste dell’Africa, dal Catai alla Luna in un grandioso e precoce “melting pot”. www.compagniadelsole.com 7 Amici del T EATRO S OCIALE B E L L I N Z O N A chi è di scena Prezzi: cat. A Mercoledì 11 novembre 2015, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia) Giovedì 12 novembre 2015, ore 20.45 Fausto Russo Alesi, Antonio Ballerio, Igor Horvat e Anahì Traversi in Gabbiano di Anton Cechov Fausto Russo Alesi, Antonio Ballerio, Giovanni Crippa, Ruggero Dondi, Zeno Gabaglio, Mariangela Granelli, Igor Horvat, Emiliano Masala, Maria Pilar Pérez Aspa, Giorgia Senesi, Anahi Traversi adattamento e regia: Carmelo Rifici scene: Margherita Palli costumi: Margherita Baldoni musiche: Zeno Gabaglio luci: Jean-Luc Chanonat produzione: LuganoInScena, 2015 coproduzione: Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro LAC Lugano Arte e Cultura Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Masiar Pasquali con: “Gabbiano” è un testo misterioso: mostra una famiglia che non riesce mai ad essere sincera e che, per riuscire a convivere, deve continuamente mentire e immaginarsi di essere qualcosa che non è. Nel momento però che una cosa è immaginata, non diventa comunque vera? In “Gabbiano” sono tutti ossessionati dalla rappresentazione. Si impegnano a vivere una vita che non è la loro e tentano di renderla un presente continuo. Teatro e mistero, verità e sogno. Non a caso i protagonisti sono attori, scrittori, registi, e l’umanità che gira intorno a loro, fatta di contadini e lavoratori, non sogna altro che essere attori e scrittori. I personaggi recitano su un palcoscenico che si specchia in un lago che mostra a sua volta la loro misera umanità e l’incapacità di volare in alto. Il lago li attrae verso il basso. Il Teatro Sociale Bellinzona è orgoglioso di coprodurre con LuganoInScena e con il Piccolo Teatro di Milano e di proporre al suo pubblico questo importante e prestigioso spettacolo che è interpretato fra gli altri da alcuni attori che con noi hanno spesso lavorato negli ultimi anni, come Antonio Ballerio, Igor Horvat e Anahì Traversi. Le scene sono di Margherita Palli, vincitrice del Premio svizzero di teatro 2015. www.luganoinscena.ch 9 coproduzione Teatro Sociale Bellinzona chi è di scena Prezzi: cat. A Martedì 15 dicembre 2015, ore 20.45 Mercoledì 16 dicembre 2015, ore 20.45 Uno spettacolo di Alessandro Gassman Qualcuno volò sul nido del cuculo di Dale Wasserman dall’omonimo romanzo di Ken Kesey con: regia: traduzione: adattamento: scene: costumi: luci: videografie: produzione: Daniele Russo, Elisabetta Valgoi, Mauro Marino, Marco Cavicchioli, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici, Giulio Federico Janni, Daniele Marino, Antimo Casertano, Gilberto Gliozzi, Gabriele Granito e Giulia Merelli Alessandro Gassman Giovanni Lombardo Radice Maurizio de Giovanni Gianluca Amodio Chiara Aversano Marco Palmieri Marco Schiavoni Fondazione Teatro di Napoli, 2015 “Qualcuno volò sul nido del cuculo” è tratto dall’omonimo romanzo di Ken Kesey, la cui versione cinematografica diretta da Miloš Forman nel 1975 e interpretata da Jack Nicholson è entrata di diritto nella storia del cinema. Alessandro Gassman ha deciso di ambientare la vicenda in una clinica psichiatrica italiana nel 1982. Tutto ha inizio con l’arrivo di un nuovo paziente che deve essere studiato per determinare se la sua malattia mentale sia reale o simulata. La sua spavalderia, la sua irriverenza e il suo spirito di ribellione verso le regole che disciplinano rigidamente la vita dei degenti, porterà scompiglio e disordine ma allo stesso tempo la sua travolgente carica di umanità contagerà gli altri pazienti e risveglierà in loro il diritto di esprimere liberamente emozioni e desideri. Il testo è una lezione d’impegno civile, uno spietato atto di accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati all’interno dei manicomi ma anche, e soprattutto, una straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e potere costituito, sui meccanismi repressivi della società, sul condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che scuote le coscienze e che fa riflettere. www.teatrobellini.it 11 Amici del T EATRO S OCIALE B E L L I N Z O N A chi è di scena Prezzi: cat. A Giovedì 28 gennaio 2016, ore 20.45 Venerdì 29 gennaio 2016, ore 20.45 Filippo Dini in Otello di William Shakespeare con: Manuel Palmieri traduzione e regia: scene e costumi: luci: musiche originali: produzione: Filippo Dini, Antonio Zavatteri, Giulia Eugeni, Roberto Serpi, Alberto Giusta, Mariella Speranza, Massimo Brizi, Cristina Pasino Carlo Sciaccaluga Catherine Rankl Sandro Sussi Andrea Nicolini Teatro de gli Incamminati, 2015 Di tutte le tragedie di Shakespeare, “Otello” è la più impressionante e la più terribile. Dal momento in cui nel cuore di Otello si insedia la gelosia, il cuore e la mente dello spettatore sono stretti in una morsa. Amore, pietà, paura, speranza e timorosa sospensione dell’animo lo attraversano. Forse non esiste argomento più eccitante della gelosia sessuale che sale all'intensità della passione: sono sentimenti che comportano un senso di vergogna e di umiliazione, e per questo spesso si tengono nascosti. Perché una gelosia come quella di Otello converte la natura umana nel caos e libera la bestia che è nell'uomo. Artefice di questa liberazione è Iago, in cui il male si dispiega sotto forma di una superiorità intellettuale. Il regista Carlo Sciaccaluga ha voluto un’ambientazione ibrida tra il Medio Oriente antico e la prima Guerra del Golfo, con l’isola di Cipro che diventa un decadente avamposto di Occidente accerchiato da un nemico “diverso” culturalmente, che si teme ma non si conosce davvero. Sullo sfondo dell’eterno e attualissimo tema della diffidenza razziale e culturale si consuma lo scontro tra “il parto mostruoso” dell'intelligenza di Iago e la natura romantica e primitiva di Otello. www.incamminati.it 13 chi è di scena Prezzi: cat. A Venerdì 26 febbraio 2016, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia) Sabato 27 febbraio 2016, ore 20.45 Stefano Accorsi in uno spettacolo di Marco Baliani Decamerone - vizi, virtù, passioni liberamente tratto dal “Decamerone” di Giovanni Boccaccio Stefano Accorsi, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu, Naike Anna Silipo adattamento e regia: Marco Baliani drammaturgia: Maria Maglietta scene e costumi: Carlo Sala disegno luci: Luca Barbati produzione: Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola di Firenze, 2014 Filippo Manzini con: Le storie servono a rendere il mondo meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta vivendo. Le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo, l’alito della morte. Finché si racconta, e c’è una voce che narra, siamo ancora vivi. Per questo nel “Decamerone” ci si sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori erotici e furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda. Sulla scena è parcheggiato un carro-furgone, casa e teatro viaggiante della compagnia che si appresta a mettere in scena l’opera. La modularità del carro favorisce la messa in scena di sette novelle del “Decamerone”, permettendo di volta in volta la creazione degli spazi e delle suggestioni necessarie alle storie che si vanno a narrare. Una grande passione anima la compagnia, ma ridotte sono le loro risorse materiali: gli attori si alterneranno quindi in un susseguirsi di ruoli e vicende, forti della loro arte teatrale. Stefano Accorsi ritorna a Bellinzona tre anni dopo il grande successo del suo “Furioso Orlando”. www.nuovoteatro.com 15 Cooperativa Migros Ticino chi è di scena Prezzi: cat. A Giovedì 17 marzo 2016, ore 20.45 Venerdì 18 marzo 2016, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia) Valentina Sperlì in Casa di bambola di Henrik Ibsen con: regia: produzione: Valentina Sperlì, Danilo Nigrelli, Roberto Valerio, Massimo Grigò, Carlotta Viscovo Roberto Valerio Associazione Teatrale Pistoiese, 2016 Madre di tre figli piccoli, Nora è sposata da otto anni con l'avvocato Torvald Helmer, che la considera alla stregua di un grazioso e vivace animale domestico. E lei sembra felice in questa sua gabbia famigliare. La scoperta di sé stessa da parte di Nora avviene però in modo imprevisto. Ad aprirle gli occhi è la reazione del marito davanti all’ipotesi di un ricatto, che Nora si trova a subire per un prestito contratto alcuni anni prima, falsificando la firma del padre per salvare la vita del marito. E anche se alla fine, grazie all'intervento dell’amica Kristine, il ricatto non ci sarà, Nora non può più tornare indietro e va quindi in cerca della sua vera identità. Quando nel 1879 fu rappresentato per la prima volta, “Casa di bambola” suscitò scandalo e polemica ovunque per il suo femminismo considerato estremo. In Germania Ibsen fu addirittura costretto a trovargli un nuovo finale, perché la protagonista si rifiutava di impersonare una madre da lei ritenuta snaturata. Il dramma è ancora oggi di grande e complessa modernità, tanto da conoscere numerosi allestimenti in tutto il mondo. A Bellinzona giunge nella versione proposta dalla compagnia che nel 2012 presentò al Teatro Sociale l’applauditissimo “Un marito ideale” di Oscar Wilde. www.teatridipistoia.it 17 chi è di scena Prezzi: cat. A Giovedì 14 aprile 2016, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia) Venerdì 15 aprile 2016, ore 20.45 Barbara De Rossi e Tatiana Winteler in Medea di Jean Anouilh Barbara De Rossi, Tatiana Winteler, Carlo Caprioli, Lorenzo Costa, Fabio Fiori regia: Francesco Branchetti traduzione: Giulio Cesare Castello musiche: Pino Cangialosi scene e costumi: Clara Surro assistente alla regia: Giuseppe Rispoli produzione: Teatro Garage, 2015 Corrado Ferrante con: La tragedia e la vicenda umana ed esistenziale di Medea, nella lettura di un autore contemporaneo come Anouilh, assumono significati universali di straordinaria attualità: Medea è l’altra, la straniera, temuta ed emarginata, a prescindere dai suoi comportamenti, una donna di forti sentimenti che non riesce ad integrarsi. Medea vive con passione la propria vita e in questo si può ricondurre ad ogni donna di ogni epoca. Il testo di Anouilh rileva la sorprendente attualità di questo classico del teatro greco, specie per quel che riguarda la lotta quotidiana per vedere riconosciuti i propri diritti e la dignità di ogni donna. Lo spettacolo segue la via dello scavo psicologico nei personaggi e nei loro rapporti dolorosi e dolenti, rendendo sentimenti e rapporti assoluti e universali nella loro più scoperta quanto complessa umanità. La scelta di Barbara De Rossi di interpretare Medea riporta al teatro un’attrice di primo piano che si rimette totalmente in gioco con la sua scommessa di tornare in scena in uno spettacolo forte che non asseconda le mode. Con lei anche l’attrice ticinese Tatiana Winteler, già ammirata al Teatro Sociale in “L’anno della valanga”, “L’attesa” e “Prossima fermata Bellinzona”. www.teatrogarage.it 19 Amici del T EATRO S OCIALE B E L L I N Z O N A chi è di scena extra Prezzi: cat. A Mercoledì 27 aprile 2016, ore 20.45 Giovedì 28 aprile 2016, ore 20.45 Venerdì 29 aprile 2016, ore 20.45 La Compagnia Finzi Pasca presenta Bianco su Bianco di Daniele Finzi Pasca con: Helena Bittencourt e Goos Meeuwsen regia: Daniele Finzi Pasca musiche e sound design: Maria Bonzanigo scene: Hugo Gargiulo costumi: Giovanna Buzzi luci e Firefly Forest: Alexis Bowles produzione: Compagnia Finzi Pasca Lugano, 2014 coproduzione: Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro, Maison de la Culture de Nevers et de la Nièvre, l’Odyssée - Scène Conventionnée de Périgueux, Città di Lugano, Cantone Ticino, ProHelvetia, Ernst Göhner Stiftung partner alla creazione: Caffè Chicco d’Oro, Cornercard, Grand Hotel Villa Castagnola Viviana Cangialosi Spettacolo fuori abbonamento “Bianco su Bianco” torna a casa! Il più recente spettacolo della Compagnia Finzi Pasca, creato nell’autunno 2014 al Teatro Sociale dove ha debuttato prima di un lungo tour mondiale, viene infatti riproposto a Bellinzona per tre repliche straordinarie. Un’occasione unica per vedere o rivedere uno spettacolo coprodotto dal Teatro Sociale Bellinzona che porta in scena tutta la straordinaria poetica di Daniele Finzi Pasca e dei suoi complici. “Bianco su Bianco” è uno spettacolo teatrale e clownesco interpretato da due attori con una grande esperienza circense. La storia è raccontata da un’attrice e da un tecnico di scena che, supportandola in modo maldestro, l’aiuta a comporre immagini che portano il pubblico in un mondo surreale. Ci si addentra sul terreno della memoria lasciandosi prendere per mano da questi due clown dotati di una delicatezza e di una precisione impressionanti. Si scopre un mondo dove la luce respira amplificando le emozioni, costruendo geometrie e paesaggi semplici e allo stesso tempo sorprendenti. Uno spettacolo dove l’estetica della Compagnia Finzi Pasca si misura con la vertigine della semplicità, una semplicità piena di piccole sorprese. finzipasca.com 21 Cooperativa Migros Ticino coproduzione Teatro Sociale Bellinzona com.x Prezzi: cat. B Giovedì 21 gennaio 2016, ore 20.45 Venerdì 22 gennaio 2016, ore 20.45 Gardi Hutter in La sarta di Gardi Hutter e Michael Vogel con: regia: musica: suono: scene: luci: spalla: produzione: Gardi Hutter Michael Vogel Franui Dirk Schröder Urs Moesch e Fausto Milani Reinhard Hubert Ferruccio Cainero Gardi Hutter, 2010 Finalmente Gardi Hutter ritorna al Teatro Sociale Bellinzona. E ci ritorna per aprire la rassegna della comicità com.x con l’ultimo dei personaggi da lei creato, quello della sarta. È l’occasione per celebrare i suoi 35 anni di carriera. Dal 1981 infatti Gardi Hutter ha portato i suoi spettacoli in 25 Paesi, accumulando oltre 3000 repliche e ricevendo nel 1990 l’Anello Hans Reinhart, il massimo riconoscimento teatrale svizzero. Nei suoi spettacoli quasi privi di parole Gardi Hutter crea dei piccoli universi assurdi in cui i suoi personaggi si muovono con coraggio - ma invano - alla ricerca della felicità. Il mondo della sarta è il tavolo della sartoria. Sbirciando fra le asole la sarta intravede i brandelli di mille racconti. Tra bambole di pezza e manichini danzanti, Gardi Hutter cuce la trama dello spettacolo senza risparmiare sforbiciate e cattiverie. Nella scatola da cucito si aprono abissi e con così tanti rocchetti, perfino il destino può perdere il filo… Con “La sarta” Gardi Hutter e Michael Vogel hanno creato uno spettacolo sulla finitezza dell’essere e sull’infinito del gioco. Al di fuori del tempo. www.gardihutter.com com.x Prezzi: cat. A Martedì 16 febbraio 2016, ore 20.45 Mercoledì 17 febbraio 2016, ore 20.45 Ale & Franz in Tanti lati - Latitanti di Alessandro Besentini, Francesco Villa e Antonio De Santis con: regia: produzione: Ale e Franz Alberto Ferrari ITC 2000, 2015 Molto noto al grande pubblico televisivo, per la prima volta si presenta sul palco del Teatro Sociale il duo comico Ale & Franz, alias Alessandro Besentini e Francesco Villa. Il punto di partenza dello spettacolo è proprio la loro singolare coppia, il pretesto giusto per esplorare i tanti lati latitanti delle relazioni umane. Ogni incontro nasce da una coppia. Ogni dialogo nasce da un incontro. Ad ogni azione, verbale e non, corrisponde una risposta… quella dell'altro. Inesauribile è il materiale umano da cui tutto nasce, dagli incontri, ai dialoghi, ai ragionamenti, ai diversi punti di vista. Ed inesauribile è anche la nostra follia, che si troverà rappresentata nella carrellata degli uomini scaltri, dubbiosi, saggi, risoluti, strani... Si riderà della loro e nostra umanità. Di tutto può parlare l’uomo, tutto può smontare e rimontare il ragionamento umano. Lati tanti - Tanti lati in cui riconoscersi e fingere di non vedere che siamo proprio noi questi uomini, con i nostri modi di vivere, di pensare, i nostri tic e le nostre ingenuità, le nostre forze e le nostre virtù. Un invito a cercarsi, specchiarsi e ridere (tanto e di gusto) grazie alla stralunata ironia che caratterizza la comicità surreale della coppia di protagonisti. www.itc2000.it 25 com.x Prezzi: cat. A Martedì 15 marzo 2016, ore 20.45 Mercoledì 16 marzo 2016, ore 20.45 Il Mago Forest in Motel Forest Magie, follie e peripezie di un mancato portiere di notte di e con: scritto con: musiche dal vivo: produzione: Michele Foresta Claudio Fois, Walter Fontana, Giò Tamborrino Lele Micò Spettacoli Adr, 2016 Benvenuti al Motel Forest, che più che un luogo materiale è uno stato della mente, un porto franco dei sentimenti, un posto dove alle illusioni piacerebbe trasformarsi in realtà e dove tutto è permesso tranne che dormire. Oltre che dallo strampalato ragazzo dell’ascensore, rockstar mancata per incomprensioni col codice penale, e dal bizzarro responsabile della security, il Motel è ed è stato frequentato da pittoreschi e stralunati personaggi. Non tutti andandosene hanno saldato il conto ma in cambio hanno lasciato nel Motel preziosi cimeli e indelebili ricordi. Il titolare e padrone di casa, che ha dato il suo nome al motel, è un surreale mago che durante il galà organizzato per la sua selezionata clientela, userà la sua proverbiale abilità per affrontare i molteplici aspetti dell’esistenza. Cos’è un motel se non una perfetta metafora della vita, dove si arriva, si sosta, e poi si parte? Mattatore della serata è Michele Foresta, noto al pubblico televisivo come il Mago Forest. Il suo debutto televisivo risale al 1988 (“Indietro tutta” con Renzo Arbore), ma la grossa popolarità è venuta dal 2001 con “Mai dire Maik” della Gialappa’s Band, cui è seguita fino al 2009 una serie ininterrotta di programmi del filone “Mai dire...”. www.spettacoliadr.it 27 RISTORANTE - PIZZERIA - ALBERGO GAMPER 6500 BELLINZONA - Viale Stazione 29 Tel. 091 / 825 37 92 - Fax 091 / 826 46 89 [email protected] / www.hotel-gamper.com Fam. Buonocore com.x Prezzi: cat. B Mercoledì 20 aprile 2016, ore 20.45 Giovedì 21 aprile 2016, ore 20.45 Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno in Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame Marina Alessi con: regia: scene e costumi: musiche: disegno luci: produzione: Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno Renato Sarti Carlo Sala Carlo Boccadoro Luca Grimaldi Teatro della Cooperativa, 2014 Scitto nel 1982 da Dario Fo e Franca Rame, “Coppia aperta, quasi spalancata” è un testo di grande forza comunicativa e sempre attuale. La regia di Renato Sarti lo traspone ai nostri giorni senza tradirne lo spirito. Procedendo con il passo grottesco della commedia, in un susseguirsi di dialoghi serrati, situazioni paradossali e colpi di scena tragicamente comici, parla delle dinamiche sentimentali che legano una coppia oggi come ieri. Un testo che denuncia l’arretratezza emotiva, culturale e affettiva di certi uomini “sempre eccitati” e pronti a menar le mani, e valorizza la sensibilità e l’ironia di donne come la protagonista, eroina di tutte le mogli tradite e trascurate. Mettere in scena oggi questo spettacolo significa non solo ricordare l’attrice che fu Franca Rame, ma anche rendere omaggio alla sua intelligenza e al suo talento. Proprio perché il compito non è dei più semplici è stato affidato alla bravura e alla verve di Alessandra Faiella, che è una delle regine del “far ridere facendo pensare” e che all’inizio della sua carriera ha lavorato proprio con la coppia Fo-Rame. Con lei in scena c’è un attore d’esperienza come Valerio Bongiorno, capace di superare la caratterizzazione brillante ed esteriore, e di dare al ruolo del marito il giusto spessore. www.teatrodellacooperativa.it 29 narrazioni Prezzi: cat. B Giovedì 8 ottobre 2015, ore 20.45 Venerdì 9 ottobre 2015, ore 20.45 Ferruccio, Juri e Neda Cainero in L’arco di San Marco di Ferruccio Cainero Daniela Domestici narratore: Ferruccio Cainero musicisti: Juri Cainero, Neda Cainero, Mario Crispi regia: Ferruccio Cainero arrangiamenti musicali: C.J.N. coreografie e danza: Beatriz A. Navarro produzione: Ferruccio Cainero, 2015 coproduzione: Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro È con grande piacere che il Teatro Sociale Bellinzona coproduce e tiene a battesimo il nuovo spettacolo di Ferruccio Cainero, noto al nostro pubblico tra l’altro per aver diretto e interpretato “L’anno della valanga”. In “L’arco di San Marco” Cainero per la prima volta è in scena con i figli Juri e Neda per una narrazione dal forte impatto spettacolare. La storia la raccontano i vincitori, e nella loro narrazione raramente trovano posto le ragioni dei vinti. A volte però nel racconto dei vincitori appaiono cose strane, ridicole, illogiche. È qui che si nasconde la storia degli sconfitti. Come mai per la credenza popolare San Ermacora, il patrono di Udine, non si deve nominare perché porta sfortuna? Cosa c’è sotto? Partendo da questa stranezza Cainero porta il pubblico in un affascinante viaggio nel tempo. Vi si narra la lotta tra la ricchezza delle tradizioni locali e le logiche del potere omologante, colpevolmente ignorante se non dolosamente distruttivo e repressivo. Storia così attuale in questi tempi in cui la nostra civiltà si ritrova attanagliata tra l’omologazione del consumismo e la barbarie del fanatismo. Molte tracce di un passato remoto ancora vivo riaffiorano nella musica popolare. Per questo nello spettacolo la musica e la danza hanno un ruolo centrale. www.ferrucciocainero.ch 31 Amici del T EATRO S OCIALE B E L L I N Z O N A PRIMA ASSOLUTA coproduzione Teatro Sociale Bellinzona narrazioni Prezzi: cat. A Lunedì 2 novembre 2015, ore 20.45 Federico Buffa in Le Olimpiadi del 1936 di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca e Jvan Sica con il narratore: e con i musicisti: Federico Buffa Alessandro Nidi pianoforte Nadio Marenco fisarmonica Cecilia Gragnani voce regia: Emilio Russo e Caterina Spadaro direzione musicale: Alessandro Nidi costumi: Pamela Aicardi luci: Mario Loprevite allestimento scenico: Cristiana Di Giampietro produzione: TieffeTeatro, 2015 Il celebre giornalista e telecronista di Sky Federico Buffa, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra. Le storie dello sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano. È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Göbbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quelle che credevano che fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti neri sul podio del salto in alto, Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Al secondo giorno qualcuno consigliò il Fuhrer sul fatto che non era più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di medaglie. Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura quattro. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro. Lo spettacolo è una miscela di differenti linguaggi teatrali per una narrazione civile emozionale che non trascura gli accenti tragicomici. teatromenotti.org evento a sostegno dell’Associazione Talento nella vita www.federicobuffa.com 33 narrazioni Prezzi: cat. C Venerdì 11 dicembre 2015, ore 20.45 Lorenzo Manetti in Sabbia di Lorenzo Manetti e Ferruccio Cainero con: regia: produzione: Lorenzo Manetti Lorenzo Manetti e Ferruccio Cainero Lorenzo Manetti, 2015 Un uomo, un ominide, alto neanche un metro e mezzo, cammina sulla sabbia. Quando? Tra i 6 milioni e i 200 mila anni fa. Dove? Probabilmente in Africa. Poi fa così con il piede… guarda la propria impronta impressa nella sabbia, bella profonda (è un po’ sovrappeso). Ha stampato la sua orma senza uno scopo esistenziale, non ha mosso quel piede per schiacciare un insetto, per spostarsi, no, l’ha fatto per stampare l’impronta, per lasciare un segno. La osserva e fa un pensiero: sono io. Quell'impronta è il primo disegno della storia. “Sabbia” è il nuovo spettacolo del noto attore bellinzonese Lorenzo Manetti, formatosi al Conservatorio di Lugano e alla Scuola Teatro Dimitri di Verscio. Questa produzione, che debutta al Teatro Sociale, esce un po’ dagli schemi ai quali Lorenzo ci ha abituati: è uno spettacolo di disegni e racconti. Le mani danzano sulla sabbia e creano dal vivo, con sorprendente rapidità, immagini che proiettate su un grande schermo si susseguono al ritmo del racconto, interagiscono con esso, ne allargano le prospettive. Sono disegni in continua metamorfosi, semplici, effimeri, con sfumature color seppia simili alle vecchie foto. Con un soffio scompaiono lasciando soltanto un’impronta nei nostri ricordi. www.lorenzo.ch 35 PRIMA ASSOLUTA altri percorsi Prezzi: Fr. 20.- Domenica 18 ottobre 2015, ore 14.00 Domenica 18 ottobre 2015, ore 16.00 David Espinosa presenta Much ado about nothing di David Espinosa con: collaborazione: scene: musiche: video: fotografia: produzione: coproduzione: con il sostegno di: David Espinosa (creazione, direzione, performance) África Navarro AiR / David Espinosa Santos Martínez / David Espinosa Diego Dorado / David Espinosa Anne Van Heelvort / Diego Dorado / David Espinosa El Local E.C., 2014 Festival Clásicos en Alcalá e C.A.E.T. Terrassa Departament de Cultura de la Generalitat de Catalunya Età consigliata: dai 12 anni Spettacolo con alcune parti in lingua inglese (comprensibile anche senza conoscenze linguistiche specifiche, la traduzione sarà disponibile) È possibile mettere in scena in un unico spettacolo la tragedia di Amleto, Macbeth, Otello, Re Lear, Romeo e Giulietta, Antonio e Cleopatra, la Tempesta, Enrico V, Riccardo III, Come vi piace e il Sogno di una notte di mezza estate? Il giovane artista spagnolo David Espinosa e il suo spazio creativo El Local hanno provato a farlo, realizzando la versione più arbitraria, finta, artificiale e vuota dell’opera completa di William Shakespeare. Il risultato è un’opera visuale delirante che gioca con le convenzioni della performance, mettendo in scena figurine ed oggetti per realizzare scene ora avventurose ora romantiche ora sensuali, di guerra, tragedia e potere, un gioco ironico di luci e ombre con numerosi rimandi al cinema, alle arti plastiche e figurative e alla storia stessa del teatro. Perfezionando il format di “Mi Gran Obra”, David Espinosa costruisce, davanti a un numero ridotto di spettatori in uno spazio intimo, uno spettacolo in scala interpretato da attori in miniatura. Per prendersi gioco delle faraoniche produzioni del circuito teatrale internazionale. www.davidespinosa.org in collaborazone con FIT Festival internazionale del teatro Lugano www.fitfestival.ch altri percorsi Prezzi: cat. B Giovedì 5 novembre 2015, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia e con l’autore) La Compagnia Teatro Paravento in Teoria e pratica della rapina in banca di Andrea Fazioli con: musicista in scena: regia: scene e costumi: disegno luci: produzione: Miguel Ángel Cienfuegos, Luisa Ferroni, Davide Gagliardi, Giovanni Siniscalco, Roberta Fossile Zeno Gianola Miguel Ángel Cienfuegos Cecilia Tognetti Josef Busta Compagnia Teatro Paravento, 2015 Un rapinatore in pensione, ora proprietario di un pianobar, si vede costretto a riprendere in mano i ferri del vecchio mestiere. Con la moglie, un misterioso cliente, un direttore di banca, un’addetta alle pulizie e un pianista dalle finestre del locale osservano il magico sacro edificio che custodisce l’agognato bottino… Con il suo ultimo lavoro lo scrittore bellinzonese Andrea Fazioli, noto per i suoi romanzi e le sue storie noir, affronta un genere per lui nuovo, la drammaturgia teatrale, e ci racconta una rapina in banca: «Una fuga dalla realtà? Al contrario: attraverso una narrazione avventurosa si può tentare un affondo nella realtà sociale e psicologica attuale, gettando uno sguardo ironico sul territorio. Paradossalmente, parlare di una rapina può diventare un modo per indagare il senso della quotidianità e le sue contraddizioni... Calandomi nei panni dei vari personaggi, ho scoperto che stavo parlando di me, delle mie domande». Per il Teatro Paravento di Locarno mettere in scena questo testo è una nuova sfida: si tratta di collaborare con uno scrittore affermato del nostro territorio, lavorando su un genere letterario, il poliziesco (ma non solo), poco trattato a teatro in Ticino. www.teatro-paravento.ch PRIMA ASSOLUTA www.andreafazioli.ch 39 altri percorsi Prezzi: cat. C Sabato 7 novembre 2015, ore 20.45 Opera Retablo in Köszeg di Daniele Bernardi e Ledwina Costantini con: creazione: regia: costumi: video: fotografie: produzione: coproduzione: Daniele Bernardi e Ledwina Costantini Opera Retablo Ledwina Costantini Caterina Foletti Massimiliano Rossetto Sara Pellegrini, Stefano Sergi e Ivana Ziello Opera Retablo, 2015 Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro A Giona La visione dello spettacolo è riservata ad un pubblico adulto Liberamente ispirato all’opera della scrittrice Ágota Kristóf, segnatamente alla “Trilogia della città di K.”, lo spettacolo “Köszeg” parla d’identità, di separazione e di un’umanità sempre al limite, al margine. Un racconto nero dove tutto è reso feroce ed essenziale da un narrare limpido e diretto. Il nuovo spettacolo di Daniele Bernardi e Ledwina Costantini, presentato in prima assoluta al Teatro Sociale di Bellinzona, si dipana sul confine fra infanzia ed età adulta dove i protagonisti, confrontati con la durezza della vita, creano una efferata etica di vita per rendersi immuni dalla sofferenza. “Köszeg” parla di come, in alcuni casi e per motivi diversi, il nucleo originario e incorrotto delle persone venga compromesso, condannando alla condizione esistenziale dell’erranza. Non potendo più attingere alle proprie origini fisiche, culturali ed emotive, si vaga senza possibilità di recupero e soluzione di sé. Sulla scia di queste riflessioni, lo spettacolo propone allo spettatore d’interrogarsi sul significato d’identità e d’appartenenza. “Köszeg” è stato proposto in forma di studio per Alto Fest Napoli 2015 e, nella suggestiva cornice di Villa Bonetti, per il festival Territori ‘15 di Bellinzona. www.operaretablo.ch 41 PRIMA ASSOLUTA coproduzione Teatro Sociale Bellinzona altri percorsi Prezzi: cat. B Giovedì 3 dicembre 2015, ore 20.45 Venerdì 4 dicembre 2015, ore 20.45 La Compagnia del Sociale in Prossima fermata Bellinzona di Flavio Stroppini e Monica De Benedictis Antonio Ballerio, Igor Horvat, Cito Steiger, Anahì Traversi e Tatiana Winteler con i musicisti: Andrea Manzoni e Thomas Guggia e con la partecipazione di: Gianni Frizzo regia: Flavio Stroppini e Monica De Benedictis coach: Antonio Ballerio musiche originali: Andrea Manzoni scene e light design: Giovanni Vögeli costumi: Annalisa Messina e Marianna Peruzzo post produzione video: Mauro Macella sound design: William Geroli produzione: Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro, 2015 coproduzione: Nucleo Meccanico Nikclick - Teatro Sociale Bellinzona con gli attori: Nel Magazzino della Memoria Ferroviaria di Bellinzona l’archivista e il suo aiutante smistano i ricordi legati alla stazione. L’arrivo di Sharon, una giovane donna alla ricerca di una verità di famiglia, permetterà di girovagare nel tempo e spolverare fascicoli di storie vicine e lontane, quasi dimenticate, fra scritti, filmati, documenti sonori e fotografie. Dopo il successo della scorsa stagione “Prossima fermata Bellinzona” ritorna al Teatro Sociale per ripercorrere la storica presenza della ferrovia in città. Sul palco cinque bravissimi attori ticinesi, assecondati da due ottimi musicisti, che passando dalla commedia al musical non si risparmiano per raccontare un pezzo di storia che è di tutti i ticinesi. L’imminente apertura al traffico di Alptransit è l’occasione giusta per portare in scena Bellinzona guardandola con gli occhi di chi in ferrovia ci vive e ci lavora. Una narrazione collettiva, un’epopea un po’ tragica e un po’ romantica, a volte comica, spesso drammatica, certamente molto umana e teatrale. Una miriade di storie che in “Prossima fermata Bellinzona” s’incontrano, s’intersecano e si reinventano in uno spettacolo di teatro documentario che vuole essere un omaggio del Teatro Sociale alla sua città. www.teatrosociale.ch 43 Amici del T EATRO S OCIALE B E L L I N Z O N A PRODUZIONE TSB Teatro Sociale Bellinzona altri percorsi Prezzi: cat. C Giovedì 7 aprile 2016, ore 20.45 Azimut & Collettivo Ingwer presentano Princesses karaoke or something like that … di Camilla Parini e Anahì Traversi con: produzione: coproduzione: Camilla Parini e Anahì Traversi Azimut e Collettivo Ingwer, 2016 Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro Progetto semifinalista al concorso Premio Schweiz 2015 Siamo stati avvelenati dai racconti di favole? Quali sono le favole di oggi? Chi sono principi e principesse dei nostri giorni? “Princesses karaoke” nasce come riflessione – approfondita in particolare con la residenza al festival Territori ‘15 delle due protagoniste, le giovani attrici ticinesi Camilla Parini e Anahì Traversi – sui nostri attuali modelli, in una società sempre più autoreferenziale, dove l’emulazione diventa la più desiderabile possibilità di esistere. Si parla di una cultura karaoke (Dubravka Ugrešić, 2014) per indicare quell’agire culturale che consente a tutti di diventare contemporaneamente star e fan, fruitori e creatori. È l’unione di narcisismo ed esibizione con la necessità nevrotica dell’individuo di lasciare un’impronta sulla superficie indifferente del mondo. La cultura karaoke è insieme collettiva, frenetica e conformista, e nasce da un compulsivo consumo tecnologico. “Princesses karaoke” porta in scena l’identità immaginata e il desiderio d’essere. Sul palcoscenico ci sono dunque due donne, che a loro volta sono attrici e fruitrici, star e fan, principesse e wannabes: Camilla Parini e Anahì Traversi. www.camillaparini.com con il sostegno del Percento culturale Migros e della Fondazione Ernst Göhner PRIMA ASSOLUTA coproduzione Teatro Sociale Bellinzona www.anahitraversi.com 45 altri percorsi Prezzi: Fr. 20.- giovedì 12 maggio 2016, ore 20.45 venerdì 13 maggio 2016, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia) sabato 14 maggio 2016, ore 20.45 Trickster-p presenta Twilight di Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl concetto e realizzazione: Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl collaborazione artistica: Joke Laureyns e Kwint Manshoven luci e suono: in via di definizione grafica: Paolo Cavalli / studio CCRZ produzione: Trickster-p, 2016 coproduzione: Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro, LuganoInScena, Theater Chur, TAK Theater Liechtenstein - Schaan e altri in via di definizione Si rinnova la felice e solida collaborazione tra il Teatro Sociale e Trickster-p, una delle realtà più dinamiche della Svizzera italiana. Riconosciuto a livello internazionale per la sua particolare poetica, con gli anni Trickster-p ha abbandonato la frontalità del palcoscenico e la centralità dell’attore per creare progetti immersivi che coinvolgono tutti i sensi dello spettatore. “Twilight” si sviluppa come un’installazione che accoglie e avvolge lo spettatore trasportandolo in uno spazio “altro”. Letteralmente “twilight” indica il momento di passaggio tra il giorno e la notte in cui le ombre si allungano e le tenebre incombono. Il quotidiano reiterarsi di questa transizione rimanda sia alla possibilità dell’inizio che all’ineluttabilità della fine. Ispirandosi a questo momento di passaggio, Trickster-p si interroga sul rapporto archetipico tra luce ed oscurità e, per analogia, sulla parte oscura dell’essere umano e sulle sue paure più profonde. Seguendo il filo di queste suggestioni Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl prendono per mano lo spettatore e lo accompagnano in un’esperienza al contempo estetica ed emozionale. www.trickster-p.ch PRIMA ASSOLUTA coproduzione Teatro Sociale Bellinzona Pizzeria P Garni Moderno rooms via pellandini ch-6500 bellinzona +4191 825 13 76 www.garnimoderno.ch Il pluriennale ristorante Portici di Bellinzona, rinomato già da tempo per la sua storia, propone prodotti rigorosamente freschi e genuini. Si possono gustare variegati tipi di pasta fresca all’uovo rigorosamente fatta a mano. Diverse specialità di pesce, carni e pizze cotte nel forno a legna. Proposte di pesce giornaliere. Orari d’apertura: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 15.00 e dalle 17:30 alle 24.00 Domenica e lunedì chiuso Vicolo Muggiasca 4 CH - 6500 Bellinzona Tel: 091 825 47 31 www.ristoranteportici.ch altri percorsi Prezzi: cat. C Giovedì 19 maggio 2016, ore 20.45 Antonio Ballerio e Massimiliano Zampetti in Finale di partita di Samuel Beckett con: Antonio Ballerio, Massimiliano Zampetti, Simon Waldvoegel, Elena Strada regia: Luca Spadaro aiuto regista: Lidia Castella scenografie e costumi: Giulia Breno luci: Matteo Cavenaghi trucco: Eugenia Tartarelli produzione: Teatro d’Emergenza, 2016 Delle sottili sagome definiscono lo spazio del rifugio. Dentro al rifugio, come matrioske, altri rifugi: la cucina (una scatola di legno) e i bidoni della spazzatura. Da fuori, da lontano, dei lontanissimi rumori si fanno percepibili. Non si riesce a riconoscere che cosa li genera, come fossero i rumori che chiunque può sentire nella sua testa quando c’è abbastanza quiete. Questi suoni danno profondità al silenzio. Il tempo della scena, come spesso accade nell’opera di Beckett, è il tempo dell’attesa. Questo fa sì che anche nell’immobilità il ritmo interno dei personaggi sia parossistico. La ricerca attorale verte sul dare forma fisica alle pause tra le battute: azioni che nascono e non giungono a compimento, azioni abortite che danno vita al corpo del personaggio. I personaggi sono clown drammatici. La frase che per Beckett era centrale (una sorta di nota di regia nascosta tra le battute dei personaggi) è: “Non c’è niente di più comico dell’infelicità.” A partire da questa considerazione muove lo spettacolo per sciogliere la risata senza nulla perdere del tragico esistenziale. Grandi protagonisti di questo “Finale di partita” ticinese sono Antonio Ballerio, un attore di casa al Teatro Sociale e apprezzato dal pubblico bellinzonese, e Massimiliano Zampetti. www.teatrodemergenza.com 49 swiss made Prezzi: cat. A Giovedì 25 febbraio 2016, ore 20.45 Il Théâtre Le Poche Genève presenta Le rapport Bergier di José Lillo con: regia: luci: suono: costumi: produzione: Maurice Aufair, Felipe Castro e Lola Riccaboni José Lillo Rinaldo Del Boca Lad Agabekov e Christophe Calpini Maria Muscalu Le Poche Genève, 2015 Rebecca Bowring Spettacolo in lingua francese Il 19 dicembre 1996 la Confederazione incarica una Commissione presieduta dallo storico Jean-François Bergier di indagare sulle relazioni fra la Svizzera e il regime nazista di Adolf Hitler. Cinque anni dopo la Commissione consegna il suo rapporto: sono 11 mila pagine, è il Rapporto Bergier. Esso contiene rivelazioni scomode che scalfiscono l’immagine di una Svizzera al di sopra di ogni sospetto. Vi si dice per esempio che la Svizzera è stata la piattaforma di scambio dell’oro proveniente dalla Germania e dai Paesi occupati: durante i cinque anni di guerra le banche svizzere hanno acquistato oro dalla Germania per un valore di 1,7 miliardi di franchi. Quindici anni dopo la pubblicazione che ne è delle verità rivelate dal Rapporto Bergier? Lo spettacolo ripercorre il passato per interrogarsi sull’oggi. Esso è nato da un montaggio di testi con i quali Lillo ha inventato un suo linguaggio teatrale. Tutto è partito da un filmato del 1933. Mostra il ministro della propaganda tedesco Joseph Göbbels che fa un discorso alla Società delle Nazioni a Ginevra e poi il suo aereo che decolla da Cointrin: sulla pista una folla festante fa il saluto nazista. «Quel giorno» dice Lillo «il nazismo non era soltanto sull’aereo diretto in Germania, ma anche sul suolo di Ginevra, in Svizzera». poche---gve.ch 51 swiss made Prezzi: cat. A Sabato 5 marzo 2016, ore 20.45 Omar Porras e il Teatro Malandro in La visite de la vieille dame di Friedrich Dürrenmatt con: regia: scene e maschere: luci: musiche originali: universo sonoro: costumi: produzione: coproduzione: Yves Adam, Laurent Boulanger, Olivia Dalric, Peggy Dias, Fanny Duret, Karl Eberhard, Philippe Gouin, Adrien Gygax, Jeanne Pasquier, Omar Porras e Gabriel Sklenar Omar Porras Fredy Porras Mathias Roche Andrés Garcia, Omar Porras e Sarten Emmanuel Nappey Irene Schlatter Teatro Malandro, 2015 Théâtre de Carouge - Atelier de Genève, CNCDC Châteauvallon, Maison de la Culture d’Amiens, Bonlieu - Scène nationale d’Annecy Marc Vanappelghem spettacolo in lingua francese “Der Besuch der alten Dame” del 1956 è la più celebre commedia di Friedrich Dürrenmatt. Nella cittadina di Güllen, un tempo prospera ma oggi ridotta in rovina, sta per arrivare la miliardaria Claire Zachanassian. Gli abitanti di Güllen sperano di scucirle qualche milione per rilanciare la cittadina che Claire da giovane dovette lasciare, incinta, disprezzata da tutti e abbandonata dall’amante Alfred Ill. Claire oggi è ben disposta ad aiutare Güllen, ma ad una condizione: la testa di Alfred. Con questa farsa feroce e dissacrante Friedrich Dürrenmatt smaschera l’ambiguità dei valori e della retorica politica, proseguendo la sua radicale riflessione sulla giustizia e illustrando la forza corruttiva del denaro. Dopo i grandi successi degli allestimenti del 1994 e del 2004, che valsero al suo Teatro Malandro una fama internazionale, il regista ginevrino di origine colombiana Omar Porras torna per la terza volta a questo testo con il suo inconfondibile stile barocco per indossare di nuovo i panni dell’anziana Claire Zachanassian. Uno spettacolo musicale e festoso che è uno dei più grandi successi della storia del teatro svizzero. Omar Porras è stato insignito del Gran Premio Svizzero del Teatro - Anello Hans Reinhart 2014. www.malandro.ch 53 swiss made Prezzi: cat. A Venerdì 22 aprile 2016, ore 20.45 Il Theater Kanton Zürich in Homo faber di Max Frisch con: Nicolas Batthyany, Katharina von Bock, Stefan Lahr, Anna Schinz, Andreas Storm e Miriam Wagner regia: Rüdiger Burbach adattamento teatrale: Ulrich Woelk scene e costumi: Beate Fassnacht produzione: Theater Kanton Zürich, 2016 ETH-Bibliothek Zurich Bildarchiv Fotograf Comet Photo AG (Zurich) Spettacolo in lingua tedesca Il romanzo “Homo faber” scritto nel 1957 da Max Frisch (1911-1991) narra di un ingegnere la cui visione del mondo è completamente segnata dalla sua fede cieca nella razionalità. Walter Faber è un convinto razionale e per questo lo irritano molto gli eventi di un viaggio che lo portano da New York in America centrale. Tornato a New York parte in nave per l’Europa. A bordo conosce un’affascinante giovane donna e presto se ne innamora. Il fatto che Sabeth abbia circa 30 anni meno di lui non gli impedisce di continuare a frequentarla a Parigi. Lungo un viaggio verso la Grecia il loro legame diventa sempre più stretto, ma quando sulla spiaggia Sabeth viene morsa da un serpente velenoso inizia la vera tragedia... Frisch costruisce la trama del suo romanzo sul modello della tragedia greca “Edipo Re”. Come Edipo anche Faber tesse la propria fatale relazione amorosa senza esserne pienamente cosciente. Troppo tardi si rende conto dei risvolti del suo rapporto che lo portano a prendere coscienza di sé. Con Faber, Frisch mette in discussione la validità della ragione, fredda e tecnica, come istanza di giudizio sulla responsabilità dell’azione sociale. Questa versione teatrale del romanzo di Frisch è curata dall’astrofisico e scrittore berlinese Ulrich Woelk. www.tkz.ch 55 primi applausi Prezzi: cat. D Domenica 13 dicembre 2015, ore 16.00 Biancaneve di e con: regia: voce narrante: luci: oggetti di scena: produzione: Bruno Cappagli e Fabio Galanti Bruno Cappagli Giovanni Boccomino Andrea Aristidi Tanja Eick La Baracca - Testoni Ragazzi, 2012 Lo spettacolo racconta la popolare fiaba “Biancaneve” ma la pluripremiata messinscena parte da un inconveniente: cosa accadrebbe se la compagnia teatrale non riuscisse ad arrivare in tempo a teatro per fare lo spettacolo? Per raccontare Biancaneve, poi! Ma il direttore del teatro potrebbe avere un’idea geniale. Chiedere a qualcun altro di recitare, «tanto è una storia che tutti conoscono», figuriamoci chi da anni monta le scene di questo spettacolo! Ed è così che due tecnici, abituati a stare dietro le quinte, si ritrovano sul palcoscenico a interpretare la classica fiaba, improvvisandosi attori. Nonostante le prime reticenze però, con l’aiuto del loro collega in regia, i due scopriranno il piacere di vivere l’immaginario fantastico del racconto indossando i panni dei vari personaggi della storia. Una trasformazione dei ruoli e degli oggetti in scena per assecondare la narrazione. Una metamorfosi, proprio come quella che vive la protagonista della fiaba nel suo viaggio iniziatico… e come quella dell’individuo durante la crescita. www.testoniragazzi.it 57 età consigliata: dai 6 ai 10 anni primi applausi Prezzi: cat. D Domenica 21 febbraio 2016, ore 16.00 Hansel & Gretel dei fratelli Merendoni con: ideazione: scenografia: musiche originali: costumi: creazione luci: produzione: Pasquale Buonarota, Claudia Martore, Alessandro Pisci Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci Lucio Diana Diego Mingolla Monica Di Pasqua Bruno Pochettino Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus, 2014 età consigliata: dai 5 anni Hansel e Gretel un bel giorno vanno nel bosco ad aiutare i genitori a tagliare la legna. Ma è tutto un grande imbroglio perché i loro genitori li vogliono abbandonare nel bosco. Questo è solo il primo di una famosa trama di inganni. In questa fiaba infatti tutti i personaggi fingono, dicono bugie per ingannare qualcuno. Alla fine anche Hansel e Gretel impareranno a mentire e ingannare per salvarsi la pelle. Ma saper fingere è giusto o sbagliato? Lo spettacolo è una riflessione sulla sottile differenza tra finzione e inganno, immaginazione e illusione: ma se la finzione è condivisa da tutti allora può essere un gioco meraviglioso in cui farci coinvolgere senza paura, come il teatro. La fiaba di Hansel e Gretel ci viene raccontata dai fratelli Merendoni, ultimi eredi di una antica famiglia di burattinai italiani. Dati per dispersi ormai da molti anni, li ritroviamo qui, pronti ancora una volta a fingersi Hansel e Gretel e a ingannarci con i loro magistrali trucchi teatrali per il nostro piacere. O saranno anche loro un inganno? www.fondazionetrg.it 58 Fotografi Contarin primi applausi prezzi: cat. D Domenica 13 marzo 2016, ore 16.00 Il gigante soffiasogni liberamente ispirato a “Il GGG” di Roald Dahl con: regia: oggetti di scena: assistenti alla regia: produzione: Carlo Presotto, Pierangelo Bordignon, Matteo Balbo, Giorgia Antonelli Carlo Presotto e Titino Carrara Michela Mion Valentina Rocco e Giulia Berto Compagnia La Piccionaia, 2014 Uno spettacolo sui sogni, sui desideri e sulla forza dell’amicizia. Una storia di feroci giganti mangiabambini che si trasforma in un esilarante viaggio nel mondo della fantasia. L’ora delle ombre è quel momento a metà della notte quando tutti sono addormentati profondamente. È l’ora in cui gli esseri oscuri vengono fuori e prendono possesso del mondo, esseri grandi e neri come ombre. Ma contro ogni apparenza questa è un’ombra amica dei bambini e viene ogni notte dal paese dei giganti per soffiare nelle loro stanze i sogni. L’ombra stringe amicizia con una bambina e decidono insieme di rendere inoffensivo il gigante cattivo che ogni notte corre per il mondo a mangiare i bambini. Ce la faranno grazie alla magica miscela di sogni e all’aiuto nientemeno che della Regina d’Inghilterra... Gli attori del fortunato spettacolo “L’Apprendista Stregone” sono nuovamente alle prese con visioni fantastiche, ombre vere e immagini digitali, in una dimensione di coinvolgimento degli spettatori cui è decisamente difficile resistere. www.piccionaia.it 59 età consigliata: dai 5 ai 10 anni BAUWERK® Parkett danza Prezzi: cat. B Mercoledì 23 marzo 2016, ore 20.45 La Touch Dance Company in Vite vere, vite nude di Mi Jung Manfrini Capra con: coreografie: produzione: danzatrici e danzatori da definire Mi Jung Manfrini Capra Touch Dance Company, 2016 Programma: Vite nel rigo del pentagramma Maria Antonietta Danza per due vite Vita a nudo Quanti pensieri si perdono, si intrecciano e si creano nel labirinto della psiche umana. Tutti per dare un senso alla vita. C’è chi cerca e chi si smarrisce in questo immenso fiume. C’è chi perde la ragione e chi la ragione non l’ha per scelta. Difficile capire dov’è il torto o la ragione. Così “Vite vere, vite nude”, danzando, si racconta, trasmettendo emozioni di vita, a nudo. Storie di attimi fuggenti, hic et nunc. Fondata nel 2003 da Mi Jung Manfrini Capra, la Touch Dance Company è composta da giovani danzatori professionisti ticinesi o svizzeri che si sono parzialmente formati nel nostro territorio. Essa vuole promuovere il loro lavoro e dargli l’opportunità di affermarsi anche a casa. Coreografa, insegnante e ballerina indipendente, Mi Jung Manfrini Capra, dopo essersi diplomata all’Alvin Ailey American Dance Theater di New York, partecipa a diverse tournée in tutta Europa, in America e in Cina. Nel 1993 fonda la scuola Area Danza di Bellinzona, ora Accademia di danza della Svizzera italiana. Dal 2015 la produzione artistica di Mi Jung Manfrini Capra si divide tra il Ticino e New York ed è in questo contesto che viene prodotto, sui due lati dell’oceano, il nuovo spettacolo “Vite vere, vite nude”. www.touchdance.ch 61 PRIMA ASSOLUTA danza Prezzi: cat. B Domenica 24 aprile 2016, ore 17.00 (segue: incontro con la compagnia) La Cie. Gilles Jobin presenta Força Forte di Gilles Jobin Cie Gilles Jobin con: coreografia: musica: luci: costumi: ambiente virtuale: motion capture: produzione: Gilles Jobin e Susana Panadés Diaz Gilles Jobin Franz Treichler Marie Prédour e Gilles Jobin Jean Paul Lespagnard Gilles Jobin Artanim Genève Cie. Gilles Jobin Genève, 2015 Nato a Losanna nel 1964, Gilles Jobin vive e lavora a Ginevra ed è una delle figure di punta della danza contemporanea svizzera. I suoi progetti fondono riflessione e innovazione. Nel suo lavoro costante è l’esplorazione coreografica della relazione fra corpo e spirito, fra l’individuo e il tutto. Una ricerca che dimostra il suo interesse per la scienza e la tecnica. Con questo spettacolo Jobin ritorna in scena, in duo con Susana Panadés Diaz, la danzatrice più rappresentativa della sua compagnia. In “Força Forte” Gilles Jobin propone la decostruzione di una relazione amorosa, ridotta all’essenziale per esplorare le forze che agiscono fra due persone. “Força forte” in portoghese indica la più potente delle quattro forze presenti in natura. Essa agisce al livello dei quanti ed è responsabile della coesione delle particelle elementari che costituiscono la materia. Nella trasposizione coreografica i corpi agiscono nello spazio e nel tempo: ora distanti, ora così vicini da formare quasi un’unità organica. Lo spettacolo gioca con la realtà e la percezione. Ad esempio la complessità della relazione è rafforzata dall’uso delle tecniche 3D. Grazie a degli avatar, delle immagini virtuali interagiscono con la realtà. Un viaggio danzato nell’universo della ricerca. 63 nell’ambito di Steps, Festival della danza del Percento culturale Migros jazz folk & pop Prezzi: cat. C Giovedì 22 ottobre 2015, ore 20.45 Claudio Taddei - Intuitivo performance musicale e pittorica Jean Marc Guélat con: Claudio Taddei special guest: Frank Salis cordinatore luci, audio e video: Mauro Fiero luci, audio e video: Fabio Martino traduzione testi: Gaia Bossi produzione: Claudio Taddei, 2015 Dopo il grande successo della sua residenza creativa al festival Territori ’15 a Bellinzona Claudio Taddei porta sul palco del Teatro Sociale l’esperienza vissuta nel suo progetto “Intuitivo”. Esso è una combinazione di arte, pittura scenica e musica, il tutto in un contesto performativo. Dunque uno spettacolo di canzoni, immagini, parole e silenzi, dove il suono interviene nella pittura e viceversa. I loop ritmici che accompagnano i testi e le musiche sono creati sul momento dalla voce e dagli strumenti, anche occasionali. Al contempo le tele e i supporti sono amplificati acusticamente dando sfogo a ritmi, suoni originali e immagini dettati dal momento. Claudio Taddei ricorda: «Il primo decollo artistico con la pittura me lo ha dato mio padre quando, entrato a sua insaputa nel suo atelier, ho tentato di “ritoccare” l’occhio di un personaggio. Ma dopo aver fatto la mia performance mi sono reso conto che il pennello era bagnato di un blu cibernetico, quasi fluorescente… Il giorno dopo ho ricevuto un bel calcio nel sedere, il mio primo decollo artistico, tre metri sopra il suolo». Ad accompagnare Taddei sul palco in questa avventura c’è il jazzista ticinese Frank Salis, vero e proprio mago dell’organo Hammond. www.claudiotaddei.com 65 jazz folk & pop Prezzi: cat. C Venerdì 27 novembre 2015, ore 20.45 Iperturmax di e con Ivano Torre e Max Pizio ingredienti: elettronica: sax soprano, sax baritono, sax tenore, clarinetto, contrabbasso, batteria e percussioni Electrosax Ewi e Kaos pad «L’Iperturmax è un composto di due elementi molto attivi nel campo sonoro e vibratorio. Sono entrambi sperimentatori di vie che si trovano al di fuori del perimetro convenzionale, ricercatori di “uso” strumentale oltre l’immaginario collettivo arrivando nella zona di “sonorità inaudite” con freschezza ed eleganza tecnica. Iperturmax contiene un fortissimo principio attivo che si chiama energia creativa. L’opera, creata minuziosamente e curata nelle sonorità e negli impasti ritmici, ha una durata di 70 minuti. Dopo l’ascolto si possono avvertire effetti di apertura mentale e leggero smarrimento. Per questi motivi Iperturmax non può essere ascoltato sotto la doccia, durante i pasti o durante funzioni religiose di qualsiasi tipo. Iperturmax è adatto a tutte le età soprattutto per la tua, adatto anche in gravidanza». Così, con tono ironico e dissacrante, i due affermati musicisti bellinzonesi – il percussionista Ivano Torre e il polistrumentista Max Pizio – presentano il loro ultimo progetto musicale, una proposta che parte dall’ascolto di lavori d’archivio di 30 anni fa e dalla voglia di riprendere cose scritte di quel tempo e riarrangiarle. L’opera completa viene presentata in anteprima assoluta al Teatro Sociale. Un iper-concerto tutto da scoprire! www.ivanotorre.ch presentazione NUOVO DISCO www.csrm.ch/max_pizio.html 67 jazz folk & pop Prezzi: cat. F Sabato 5 dicembre 2015, ore 20.45 Lucia Albertoni - Nel giardino di Gégé con e con: Lucia Albertoni Pierre-Alain Magni Marta Themo Elia Lucken Paola Marinello canto, testi e musiche chitarra percussioni e xilofonino basso e violino polifonia in alcuni brani Le canzoni di questo nuovo album di Lucia Albertoni, bellinzonese di nascita e ginevrina d’adozione, invitano ad una passeggiata che inizia all’alba tra le aiuole dell’orto in una scoperta quasi fiabesca di verdure che mischiano profumi e colori in un gran ballo mascherato. Si incontrano personaggi curiosi: una sirena innamorata di un omino naufragato, un uomo grasso che come un peso leggero vola verso il cielo o l’amante che chiude la donna gelosa nel boccale dei biscotti per il cane. Con humor e delicatezza, Lucia Albertoni ci narra storie tra l’insolito e il comune, vicende che ci toccano da vicino perché spesso in esse ci riconosciamo: un’amicizia tradita, la perdita di un amico, la natura che si sfascia. L’accompagnamento musicale è affidato ai musicisti con i quali Lucia collabora ormai da diversi anni. I suoni mediterranei si mimetizzano al jazz, al blues; la tarantella si amalgama al tango o al valzer e in questo incontro tra diverse melodie l’autrice trova l’ispirazione per le musiche che rivestono i testi. “Nel giardino di Gégé” è una passeggiata che va percorsa senza fretta assaporando tutte le sfumature di suoni e di colori che offre: ci si sente poi corroborati come dopo aver bevuto un cocktail di vitamine. www.luciaalbertoni.ch 69 jazz folk & pop Prezzi: cat. E Domenica 6 dicembre 2015, ore 20.45 Paola Turci - Io sono con: e con: produzione: Paola Turci Fabrizio Fratepietro Pierpaolo Ranieri Fernando Pantini Barley Arts Promotion, voce e chitarra batteria basso chitarra elettrica 2015 Uscito lo scorso mese di aprile, “Io sono” è il nuovo album di Paola Turci, il sedicesimo di una carriera che l’ha vista debuttare a metà degli anni ’80. Il concerto celebra i 30 anni di carriera affiancando dodici canzoni del suo repertorio completamente rivisitate in un’inedita veste acustico-elettronica a tre brani inediti. Ripercorre l’itinerario artistico di Paola attraverso una mirata e personale selezione di brani che ne hanno segnato le tappe principali. «Mai come questa volta sono stata impaziente di iniziare un nuovo tour - racconta Paola Turci - Sono accompagnata dalla mia band ma per il resto ci sono tantissime novità, a partire dalla musica, dagli arrangiamenti, dalle canzoni. Abbiamo lavorato molto per dare a questo concerto il suono che avevo in mente da tanto tempo e che oggi sento mio fino in fondo. Potrei dire che “io sono” questo concerto». La voce inconfondibile, la sua personalissima vena di autrice, la spontaneità e il magnetismo sul palco sono gli elementi che l’hanno resa una delle cantanti più importanti e popolari in Italia, in grado di costruire e conservare con il suo pubblico un rapporto personale e sincero. È un vero privilegio poterla accogliere al Teatro Sociale Bellinzona. www.paolaturci.it 71 jazz folk & pop Prezzi: cat. F Sabato 19 dicembre 2015, ore 20.45 The Mount Unity Choir feat. Earl Bynum con Earl Bynum Jr. Cynthia Beckwith Francine Bright Micaela Morris Aisha McCollum Mills Anthony Cedric Rouson Anthony Sounders Charity Salom Simon Richardson III direzione, tastiere, voce voce voce voce voce voce voce voce basso batteria Proveniente dallo stato della Virginia, il gruppo è basato a Norfolk e si è formato nell’ambito della Mount Lebanon Baptist Church, nota fucina di cantanti dall’elevato potenziale artistico. Il Mount Unity Choir, diretto da Earl Bynum, cantante, pianista e produttore, è un abituale ospite d’onore del Bobby Jones Gospel Show, l’ambito programma televisivo dove è stato registrato il suo ultimo CD/DVD, premiato con l’importante riconoscimento del prestigioso Stellar Awards 2014 come “Best Contemporary Gospel Choir of the Year”. Il coro sa riflettere musicalmente la diversità delle varie forme espressive del genere, integrando la tradizione con lo stile contemporaneo, con brani a cappella e sonorità jazz. Per questo tour, Bynum propone una formazione di dieci elementi, voci e ritmica, selezionati fra i migliori membri del coro originale. Per la prima volta invitata al Teatro Sociale, la formazione di Bynum ha già onorato la rassegna Gospel & Spirituals in passato con differenti progetti musicali e saprà rinnovare l’entusiasmo che suscita ovunque si esibisce. www.themountunitychoir.com in collaborazone con Free Green Music nell’ambito del festival Gospel & Spirituals www.freegreen.ch via Orico 3 6500 Bellinzona Tel. 091 825 16 73 a 100 metri dal Teatro Sociale jazz folk & pop Prezzi: cat. C Sabato 9 gennaio 2016, ore 20.45 Vox Blenii con: Remo Gandolfi Luisa Poggi Aurelio Beretta Gianni Guidicelli Francesco Toschini violino, viola, mandolino, chitarra e canto canto e percussioni fisarmonica e canto chitarra e canto contrabbasso e canto Sono passati quattro anni da quando la Vox Blenii ha tenuto il suo ultimo, trionfale concerto al Teatro Sociale: era ora che il quintetto bleniese ritornasse a Bellinzona! Ancora non sappiamo quali sorprese il gruppo riserverà al suo fedelissimo pubblico, ma sappiamo che ogni suo concerto è un evento che entra nel cuore dei fans. E così sarà anche stavolta. Perché l’ottima acustica del Sociale esalterà al meglio le esecuzioni rigorosamente non amplificate di Luisa Poggi e compagni. L’attività del gruppo è cominciata nel 1983 dalla comune passione per la musica popolare di un gruppo di amici. Ben presto essi si sono resi conto che esistevano in valle di Blenio diversi canti, tramandati nella forma orale, che non venivano più cantati, con il rischio della perdita di un patrimonio della cultura ticinese. Ha quindi avuto inizio un lavoro di ricerca che si svolge attraverso momenti di incontro con persone anziane, che tramandano le loro memorie musicali. La Vox Blenii ha così potuto registrare canti e musiche popolari, eseguiti nelle valli ticinesi nel 1800 e nella prima metà del ‘900: a tutt’oggi le registrazioni raccolte ammontano ad oltre quaranta ore. Dal 1988 la Vox Blenii ha pubblicato sette dischi: il più recente, “E la mi manda”, è del 2014. www.voxblenii.ch 75 jazz folk & pop Prezzi: cat. C Giovedì 14 gennaio 2016, ore 20.45 Q3 - Bergfilm di Nolan, Simon e Brian Quinn con: Nolan Quinn tromba, effetti, campanelle, metronomo Simon Quinn contrabasso Brian Quinn batteria, glockenspiel, gong, percussioni composizione e arrangiamenti: Q3 committenti del progetto originale: Club Alpino Svizzero sezione Ticino e Associazione Oggimusica con la proiezione di estratti di tre opere cinematografiche del regista Arnold Fanck: “Der heilige Berg” (1926) “Die weisse Hölle vom Piz Palü” (1929) “Stürme über dem Montblanc” (1930) Dopo il successo internazionale della sonorizzazione dal vivo (2007) di “Nanuk l’eschimese” (R.J. Flaherty, 1922), il trio ticinese Q3, formato dai fratelli Quinn, torna ad esplorare la cinematografia muta degli anni ’20 e ’30, affrontando con la loro moderna visione musicale tre capolavori del regista tedesco Arnold Fanck, padre del cinema di montagna. Mentre sullo schermo scorrono le riprese migliori di “Der heilige Berg”, “Die weisse Hölle vom Piz Palü” e “Stürme über dem Montblanc”, sul palco i Q3 eseguono dal vivo la colonna sonora. Benché di finzione, i film di Fanck denotano la sua predilezione per le riprese di natura. Tutte le scene mozzafiato di arrampicata si svolsero con il cast, fra cui le star del cinema tedesco Leni Riefenstahl e Luis Trenker, ambedue futuri rinomati registi, in autentiche condizioni alpine: il massiccio del Bernina, la vetta del Monte Bianco, il ghiacciaio dei Bossons, il rifugio Vallot… I Q3 hanno intrapreso la composizione “a sei mani” di una colonna sonora per motivi ma al contempo impressionista. Groove electro, improvvisazione jazzistica, contrappunto classico e canzoni conferiscono all’immagine filmica una cornice sonora ricca di virtuosismi e di dense emozioni. www.qtrio.ch 77 in collaborazone con Club Alpino Svizzero Sezione Bellinzona e Valli jazz folk & pop Prezzi: cat. E Sabato 23 gennaio 2016, ore 20.45 Massimo Bubola in concerto con: e con: Paolo D’Adda produzione: Massimo Bubola Erika Ardemagni Enrico Mantovani Alessandro Formenti Ecchermusic, 2015 voce, chitarra acustica e armonica a bocca voce chitarra acustica, chitarra elettrica, mandolino, slide guitar e cori basso elettrico, contrabbasso e cori Poeta, musicista e scrittore di canzoni, Massimo Bubola ha al suo attivo venti album che tracciano un percorso unico nella musica d’autore italiana. Già alla fine degli anni settanta Bubola crea una poetica che si abbevera alla tradizione della musica popolare e alla poesia contemporanea, arrivando a maturare una formula musicale ricca di suggestioni letterarie che è stata definita “rock d’autore”. Ed è proprio a queste convinzioni e all’influenza di Bubola che si devono i due album del periodo folk-rock di Fabrizio De André: “Rimini” e “L’Indiano”, scritti e composti in toto con Massimo. Bubola poi continuerà a sviluppare il suo percorso personale che lo porterà alla creazione di un’epica da canzone anche attraverso i ritratti di personaggi storici in ballate come quelle dedicate alla figura di Giuseppe Garibaldi, alla fotografa Tina Modotti, allo sfortunato poeta Dino Campana e altri ancora. Tra le sue canzoni va ricordata anche “Il cielo d’Irlanda” portata al successo da Fiorella Mannoia. Il suo concerto bellinzonese si snoda tra classici, come quelli sopracitati, ed altri momenti di intensa musicalità e di grande poesia che rendono le spettacolo popolare e di grande qualità allo stesso tempo. www.massimobubola.it 79 jazz folk & pop Prezzi: cat. F Sabato 20 febbraio 2016, ore 20.45 Giulio Casale e Andrea Scanzi in Il sogno di un’Italia 1984-2004: Vent’anni senza andare mai a tempo di e con: direttore di scena: produzione: Andrea Scanzi e Giulio Casale Simone Rota Promomusic, 2015 Come hanno fatto gli italiani a sopportare vent’anni Berlusconi? Come sono arrivati a Renzi? Perché in Italia la norma è eccezione e l’anomalia immorale è spesso regola? È quello che si chiedono Giulio Casale e Andrea Scanzi ne “Il sogno di un’Italia”. Dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultima fuga di Marco Pantani, dall’edonismo degli Ottanta al sangue del G8 di Genova: dal 1984 al 2004 ci sono due decenni che potevano cambiare l’Italia e non l’hanno cambiata. O forse l’hanno addirittura peggiorata. Dopo il successo de “Le cattive strade”, di cui viene sostanzialmente riproposto lo schema, la premiata ditta Casale-Scanzi torna in scena al Teatro Sociale con uno spettacolo ancora più personale e attuale di Teatro Canzone. “Il sogno di un’Italia” è il ritratto di un paese attraverso storie, istantanee e canzoni (da Bennato agli U2, da Gaber a Jeff Buckley, da De Gregori a Eddie Vedder). Sul palco sfilano miti e maestri, figure indelebili ed eroi quasi loro malgrado. In questo “Il sogno di un’Italia” c’è la politica che non riesce più a generare appartenenza e c’è l’arte - musica, cinema, letteratura, giornalismo - che diventa fatalmente politica e dunque forse militanza. www.promomusic.it 81 jazz folk & pop Prezzi: cat. F Giovedì 3 marzo 2016, ore 20.45 Marco Santilli’s CheRoba & il Fiato delle Alpi in La Stüa di Marco Santilli con CheRoba: Marco Santilli clarinetto, clarinetto basso, composizioni Lorenzo Frizzera chitarra classica, acustica, 12 corde Ivan Tibolla piano, accordeon, flauto Fulvio Maras percussioni e il Fiato delle Alpi: Isabell Weymann flauto, flauto contralto, ottavino Davide Jäger corno inglese, oboe Andrea Zardini corno Alessandro Damele fagotto Filipa Nunes clarinetto, contrabbasso composizioni commissionate dal Festival internazionale Alpentöne di Altdorf Con il suo nuovo ciclo per nove strumenti “La Stüa” Marco Santilli racconta in musica le impressioni, gli incontri e le storie della sua adolescenza, quando il nonno era custode del Museo di Leventina e d’estate gli capitava di sostituirlo per fare da cicerone ai visitatori. Le notizie sull’opuscolo del museo erano scarse e lui vi sopperiva dando sfogo alla fantasia. Partendo dal periodo di costruzione dell’allora locanda, troviamo “La Giornico liberata” di stampo progressive e ispirata alla Battaglia dei Sassi Grossi. Di conseguenza “Morbus helveticus” (l’Heimweh dei soldati). “Sette” fa forse riferimento alle chiese di Giornico. “Tangu da Wassen” è l’espressione leventinese per un tipico brano svizzero-tedesco e dà lo spunto per un Ländler contaminato. “Sächsilüüte” ricorda i turisti zurighesi e sulla “Strada alticcia” la sudata comitiva cerca ristoro nel grappino. Le “Variationen über den Namen Hesse” si riferisce alle letture di quel periodo. L’accoglienza della “Stüa”, il locale più suggestivo del museo, è rappresentata dalla “Serenada in minur”, titolo di una poesia dialettale di Giuseppe Arrigoni. Un percorso sull’asse nord-sud, dove forse per la prima volta un quartetto jazz incontra il classico quintetto di fiati, con doverosa sosta al Teatro Sociale Bellinzona. www.marcosantilli.com 83 jazz folk & pop Prezzi: cat F Sabato 16 aprile 2016, ore 20.45 Fred Frith & Trio Lost Frequency con: Fred Frith chitarra e con: Trio Lost Frequency Mina Fred Benjamin Brodbeck Giancarlo Nicolai viola e voce percussioni laudes e oggetti sonori Domenica 17 aprile 2016, ore 17.00 Fred Frith & L’Orchestra del Caso con: Fred Frith e con: L’Orchestra del Caso, un progetto AMIT (Associazione Musica Improvvisata Ticino) con i partecipanti al workshop di musica improvvisata coordinato da Giancarlo Nicolai chitarra Il compositore, improvvisatore e polistrumentista inglese Fred Frith è una delle più importanti personalità della musica improvvisata e del rock progressivo. Deve la sua celebrità alla rivoluzione che portò nel modo di suonare la chitarra elettrica a partire dal 1974 con i suoi soli. È stato autore e improvvisatore in diversi gruppi rock quali Henry Cow e facendo musica in studio di registrazione. Ha composto molti temi per spettacoli di danza e per film, e ha collaborato fra gli altri con Brian Eno, John Zorn, Ensemble Modern, Hieronymus Firebrain, Arditti Quartet, Robert Wyatt, Bang on a Can All Stars, Concerto Köln e Rova Sax Quartet. Frith insegna improvvisazione libera al Mills College di Oakland e alla Musik Akademie di Basilea. A lui è dedicato il celebre documentario “Step Across the Border” di Nicolas Humbert e Werner Penzel. Fred Frith viene a Bellinzona per suonare in due diversi concerti al Teatro Sociale. Il primo, sabato 16 aprile, con il Trio Lost Frequency, nato nel 2013 alla Musik Akademie di Basilea e che fa musica da camera contemporanea. Il giorno seguente Frith suona con l’Orchestra del Caso, un gruppo che nasce da un workshop in cui i partecipanti si familiarizzano con i segni utilizzati da Fred Frith nella creazione del corpo sonoro. www.fredfrith.com in collaborazone con Associazione Musica Improvvisata Ticino sconto del 20% all’acquisto dei biglietti per i due concerti di Fred Frith (non cumulabile con altri sconti) www.amit-online.org 85 classica Prezzi: cat. F Martedì 13 ottobre 2015, ore 20.45 Rosy Anoush Svazlian e Andrea Manzoni in Nur - Armenian Melodies di Andrea Manzoni e Rosy Anoush Svazlian con: Rosy Anoush Svazlian soprano Andrea Manzoni pianoforte Reduce da due acclamati concerti alla Saint Martin in the Fields a Londra e all'e-Luminate Festival di Cambridge, il pianista Andrea Manzoni torna sul palco del Sociale, che lo ha visto protagonista la scorsa stagione come autore e interprete delle musiche di “Prossima fermata Bellinzona”, per presentare insieme alla soprano armeno-americana Rosy Anoush Svazlian il loro nuovo progetto dedicato alla musica popolare armena, a cent’anni dal genocidio del popolo armeno. Il disco e il concerto del progetto “Nur”, che in armeno significa melograno ed è il simbolo della nazione, sono il risultato di un anno di lavoro tra ricerca, arrangiamenti e prove, registrazioni e produzioni e propone un viaggio attraverso la musica dei più importanti compositori tradizionali come Komitas, Berberian, Ganatchian e Sayat Nova, rivisitata in una chiave nuova e contemporanea per creare melodie moderne adatte ad un pubblico variegato. Beat pulsanti contrapposti ad ambienti rarefatti accompagnano l’ascoltatore alla riscoperta di una cultura lontana ed antica. La voce della soprano Rosy Anoush Svazlian, un mix di dolcezza ed energia in grado di fondersi perfettamente con il pianismo energico di Manzoni, condurrà il pubblico in un’esperienza nuova e coinvolgente. www.nurproject.com 87 presentazione NUOVO DISCO classica Prezzi: cat. F Venerdì 23 ottobre 2015, ore 20.45 Gaurav Mazumdar & Friends in Building Bridges “Building Bridges Through Music: in Search of Light” con: produzione: Gaurav Mazumdar (India) Helena Rüegg (Svizzera) Ngo Hong Quang (Vietnam) Sarah Lauet (Francia) Sardor Mirzakhojaev (Uzbekistan) Sola Akingbola (Nigeria) Kuntal Roy (India) Centro Incontri Umani di Ascona, 2015 Sitar Bandoneon Dàn Nhi, Dan Bao Violoncello Rubab, Dutar, Tanbur Percussioni Tablas Dopo il successo dell’anno scorso la fondazione Centro Incontri Umani di Ascona ha di nuovo invitato musicisti di provenienze musicali totalmente diverse in Ticino. Si ritrovano per un viaggio comune di nove giorni. I musicisti, tutti maestri nel loro mestiere, cercano similitudini e differenze delle loro rispettive tradizioni musicali. Con l’esperta guida di uno dei massimi suonatori di sitar viventi, Gaurav Mazumdar, si incontrano, si conoscono e si uniscono sette orizzonti musicali. Ai musicisti coinvolti nel progetto “Building Bridges” non interessa che la loro cultura musicale si unisca ad un’altra per sortirne un crossover qualsiasi. Non vogliono fondere fino a renderla irriconoscibile la loro musica, che nella forma originale ha già raggiunto la massima perfezione. Vogliono invece costruire ponti fra la propria musica e quella degli altri partecipanti all’avventura. Che forma possano assumere questi ponti, ecco il tema della loro intensa collaborazione che li vede impegnati in Ticino per nove giorni. Sarà interessante scoprire a quali risultati li avrà condotti il loro viaggio. www.ciu-ascona.org 89 in collaborazone con Centro Incontri Umani di Ascona classica Prezzi: cat. E Venerdì 13 novembre 2015, ore 20.45 Schola Cantorum Reykjavik direttore: soprani: contralti: tenori: bassi: Hördur Askelsson Fjóla Kristín Nikulásdóttir, Ragnheidur Sara Grímsdóttir, Rakel Edda Gudmundsdóttir, Thelma Hrönn Sigurdórsdóttir Audur Gudjohnsen, Gudrún Edda Gunnarsdóttir, Jóhanna Ósk Valsdóttir, Lilja Dögg Gunnarsdóttir Björn Thorarensen, Gudmundur Vignir Karlsson, Helgi Steinar Helgason, Örn Arnarson Benedikt Ingólfsson, Fjölnir Ólafsson, Hreidar Ingi Porsteinsson, Sigurdur Sævarsson, Örn Ýmir Arason Rut Ingolfsdottir Programma: Musica sacra islandese per coro: Brani di P. Sigurbjörnsson, A. Porvaldsdóttir, S. Saevarsson, H.I. Porsteinsson, J. Leifs, H.H. Ragnarsson e T.M. Baldvinsson Musica sacra contemporanea per coro: Brani di J. MacMillan, J. Tavener, A. Pärt, E. Esenvalds, M. Lauridsen e E. Whitacre Musica profana islandese per coro: Brani di H.H. Ragnarsson, H. Hallgrímsson, J. Ásgeirsson, E. Thoroddsen, S.S. Birgisson, A.H. Sveinsson e J. Nordal La Schola Cantorum di Reykjavík è un coro da camera composto da 17 cantanti e fondato nel 1996 da Hördur Áskelsson, organista della Hallgrímskirkja, la più grande e celebre chiesa islandese. Fin da subito la Schola Cantorum, con il suo repertorio rinascimentale, barocco e contemporaneo, ha assunto un ruolo centrale nella scena musicale islandese distinguendosi con numerose prime esecuzioni di opere di compositori islandesi ma anche con pregevoli esecuzioni dei massimi capolavori per coro, dal “Messia” di Händel all’ “Oratorio di Natale” di Bach. Oltre che in Islanda, la Schola Cantorum di Reykjavík si è già esibita in Norvegia, Finlandia, Italia, Germania, Francia e Giappone. Numerosi i cd all’attivo, fra cui un album con le opere complete per coro e orchestra del compositore islandese Jon Leifs e uno, uscito nel 2013, con opere per coro di Haflidi Hallgrímsson. Con la cantante Björk il coro ha inciso l’album esclusivamente vocale “Medulla” e con la band sperimentale svedese Wildbirds & Peacedrums l’album “Rivers”. Fra le collaborazioni, anche quella con i Sigur Ros. Nel 2006 il coro è stato designato gruppo musicale ufficiale di Reykjavik e nel 2007 è stato nominato per il Premio nordico della musica. www.scholacantorum.is 91 in collaborazone con il festival Culturescapes classica Prezzi: cat. E Domenica 22 novembre 2015, ore 17.00 Domenica 28 febbraio 2016, ore 17.00 Camerata dei Castelli diretta da Andreas Laake Domenica 22 novembre 2015 John Williams: Schindler’s List Alejandro Núñez Allauca: “Concerto a Macchu Picchu” per violino e orchestra d'archi (Prima esecuzione in Svizzera) - Violino solo Teira Yamashita Gianluca Febo: Serenata per orchestra d'archi (Prima esecuzione mondiale) Horace Silver: Peace Duke Ellington: In a sentimental mood George Gershwin: Summertime Scott Joplin: The entertainer Domenica 28 febbraio 2016 W.A. Mozart: Concerto per flauto e arpa KV 299 in Do maggiore - Flauto Alessandra Aitini, Arpa Chiara Pedrazzetti W.A. Mozart: Due arie ancora da stabilire - Soprano: Martina Bortolotti P.I. Tchaikovsky: Serenata per archi op. 48 La Camerata dei Castelli è un’orchestra con sede a Bellinzona. Fondata nel giugno del 2013 dal suo direttore Andreas Laake, essa inizia l’attività nella stagione ’13-’14 con un ciclo di concerti suddivisi fra il Teatro Sociale e Castelgrande. Composta da una ventina di musicisti professionisti, la Camerata dei Castelli ha anche l’obiettivo di integrare nel suo organico alcune giovani promesse della musica classica ticinese. Questa formazione, selezionata con grande cura, vuole offrire al pubblico dei concerti di alta qualità artistica in luoghi che, per le loro dimensioni, non sempre si prestano ad ospitare grandi formazioni sinfoniche. Il repertorio della Camerata dei Castelli è molto variato e si estende dalla musica barocca alle prime esecuzioni di opere contemporanee. Il direttore Andreas Laake è nato a Londra e cresciuto a Liestal. Si è diplomato come violinista a Basilea con Armin Tenger. È stato premiato in diversi concorsi internazionali ed ha al suo attivo, come solista o in formazioni di musica da camera, diverse registrazioni televisive, radiofoniche o per CD. classica Ingresso libero Sabato 9 aprile 2016, ore 11.00 Sabato 28 maggio 2016, ore 11.00 Concerti aperitivo con i musicisti dell’Orchestra della Svizzera italiana I programmi e i nomi degli interpreti saranno comunicati nel corso della primavera 2016 Prenotazioni per l’atelier musicale (bambini dai 4 ai 7 anni): 091 803 93 19 o [email protected] Amici del T EATRO S OCIALE B E L L I N Z O N A La cornice dei Concerti aperitivo è quella festosa del mercato del sabato. Mentre i musicisti dell’Orchestra della Svizzera Italiana offrono al pubblico dei “grandi” alcune delle più belle pagine del repertorio cameristico, gli animatori del Conservatorio della Svizzera italiana introducono i più piccoli alla scoperta della musica in un atelier giocoso. La mattinata si conclude tutti insieme con i musicisti per un simptico aperitivo. www.orchestradellasvizzeraitaliana.ch 94 classica Prezzi: cat. F Giovedì 10 marzo 2016, ore 20.45 Mario Cei in Crime passionnel di Astor Piazzolla e Pierre Philippe con: Mario Cei canto e recitazione Mario Sironi pianoforte regia: Roberto Recchia musiche: Astor Piazzolla elaborazione musicale: Mario Sironi testi: Pierre Philippe Spettacolo con monologhi in lingua italiana e canzoni in lingua francese (sopratitolate in italiano) Solo in una stanza un uomo racconta di una passione travolgente che lo porta ad uccidere l’oggetto del suo amore. Cosa è accaduto tra queste pareti? Un delitto passionale o soltanto un delirio della mente? “Crime passionnel” è un canto di solitudine e un lamento d’amore: amore reale, macchiato, distrutto dagli assalti del quotidiano… O amore sognato, idealizzato, costruito come la sceneggiatura di uno di quei film romanzeschi che non possono finire se non con un gesto cruento. Con “Crime passionnel” Astor Piazzolla rivela un talento di autore teatrale fuori dal comune scrivendo un’opera da camera per uomo solo con una struttura compiuta che richiede una vera e propria messa in scena. Le parole delle canzoni e il testo che la compongono sono stati scritti per Jean Guidoni da Pierre Philippe che non mancò di ringraziare Piazzolla per aver “rivestito” le sue parole «con la sua musica di velluto viola…». Trentatrè anni dopo prima messa in scena a Parigi nel 1982, Mario Cei – noto al pubblico del Teatro Sociale per il suo spettacolo dedicato a Prévert – torna alla canzone francese d’autore accompagnato al pianoforte da Alessandro Sironi. www.mariocei.it 95 off limits Prezzi: cat C Sabato 12 marzo 2016, ore 20.45 Ipotesi per un destino… 2015 di Nando Snozzi pittura, testi e maggiordomo: Nando Snozzi movimento e trasformista: Ledwina Costantini musicisti fatali: Matteo Mengoni e Zeno Gabaglio braccio sinistro: Gianni Hoffmann operatori dell’immagine: Claudio Tettamanti e Paco Sanchez saggio straniero: Antonio Pirisi turista in scena: Elio David Il progetto “Ipotesi per un destino” si sviluppa in tre tempi: il primo nel “Temple Allemand” a La Chaux-de-Fonds” nel mese di agosto 2015, il secondo al Museo Epper di Ascona nel mese di settembre 2015 e il terzo al Teatro Sociale. In scena “Ipotesi per un destino” è una performance in un tempo, con pittura, musica e testi. Una sincronia di segni, suoni e parole dentro i territori dichiarati e appartenenti all’arte. Un’azione scenica nel percorso formato da tele intonse e con la pittura come attrice in divenire. L’intento è dare voce ai testi e fisicità alle figure che si creeranno sulla scena. I personaggi che transiteranno in scena con dei costumi appropriati costruiranno un’immagine vivente che come un puzzle si completerà nel finale della performance, per poi diventare un dubbio nel tempo. Si tratterà di uno spettacolo a metà improvvisato e a metà coordinato, tra musica, movimento e testi. www.nandosnozzi.ch 96 il nostro teatro Il Sociale per tutti Impianto ad induzione per deboli d’udito Grazie al generoso contributo della Fondazione Gianfe di Bellinzona, il Teatro Sociale Bellinzona dispone di un moderno impianto ad induzione per persone deboli d’udito. Esso permette a chi utilizza un apparecchio acustico per audiolesi di sentire lo spettacolo grazie ad un sistema di captazione del suono sul palco e di amplificazione presso il singolo spettatore che non reca disturbo ai vicini di posto. Questo servizio è disponibile su quasi tutta la platea (e solo in platea), ma non ai posti cancellati nel piano: Per usufruire del servizio chi dispone di un apparecchio acustico lo deve posizionare su “T”. Si raccomanda di prenotare il posto rivolgendosi esclusivamente alla prevendita ufficiale presso l’Ufficio turistico di Bellinzona tel. 091 825 48 18 (orari cfr. pag. 102). Il servizio può essere garantito soltanto nel limite dei posti disponibili. Posti per persone con difficoltà motorie Dei posti per persone con difficoltà motorie (in particolare con sedia a rotelle) si trovano in platea. Essa è facilmente raggiungibile dall’entrata principale. Si raccomanda di prenotare il posto rivolgendosi esclusivamente alla prevendita ufficiale presso l’Ufficio turistico di Bellinzona, Palazzo Municipale, tel. 091 825 48 18 (orari cfr. pag. 102). Il servizio può essere garantito soltanto nel limite dei posti disponibili. Non sono invece accessibili a persone con gravi difficoltà motorie gli altri spazi pubblici del Teatro Sociale (primo e secondo ordine di palchi, loggione, sala Carlo Bonetti). Il bagno per disabili è raggiungibile dalla porta di fianco al bar nel foyer d’entrata. Per usufruirne ci si può rivolgere al personale di sala. 97 il nostro teatro Disposizione dei posti Primi posti Secondi posti Terzi posti Quarti posti 98 il nostro teatro PALCOSCENICO Secondo ordine di palchi PALCOSCENICO Loggione 99 il nostro teatro Biglietti Categoria A primi posti: fr. 40.- secondi posti: fr. 34.- terzi posti: fr. 28.- quarti posti: fr. 22.- secondi posti: fr. 28.- terzi posti: fr. 22.- quarti posti: fr. 17.- Categoria B primi posti: fr. 34.- Categoria C primi e secondi posti: fr. 28.- terzi e quarti posti: fr. 17.- Categoria D adulti: primi e secondi posti: fr. 20.terzi e quarti posti: fr. 10.bambini accompagnati: primi e secondi posti: fr. 5.terzi e quarti posti: fr. 5.bambini non accompagnati: primi e secondi posti: fr. 10.terzi e quarti posti: fr. 10.Il secondo adulto di una famiglia paga fr. 10.- in ogni ordine di posti Categoria E primi e secondi posti: fr. 40.- terzi e quarti posti: fr. 28.- Categoria F primi e secondi posti: fr. 34.- terzi e quarti posti: fr. 22.- Riduzioni 10% di sconto: beneficiari AVS, studenti e apprendisti, titolari Infocard e titolari abbonamento annuale Arcobaleno 20% di sconto: membri dell’Associazione Amici del Teatro Sociale (pag. 101) 50% di sconto: studenti e apprendisti a partire da un mese prima della data dello spettacolo (p.es. dal 30 ottobre per lo spettacolo del 30 novembre) Gruppi: 20% di sconto per gruppi di 20 o più persone Scuole: 50% di sconto a partire da un mese prima della data dello spettacolo per gruppi di almeno 10 studenti con almeno un docente (max. due docenti ogni 10 studenti) Sconti riconosciuti solo su presentazione del relativo documento di legittimazione. Queste riduzioni non sono cumulabili. I biglietti acquistati non sono rimborsabili, a meno che lo spettacolo sia annullato. Se lo spettacolo dovesse essere interrotto dopo la metà della sua durata, il biglietto non sarà rimborsato. I biglietti riservati e non preventivamente ritirati saranno disponibili presso la cassa del teatro fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, dopo di che saranno rimessi in vendita. Regolamento di sala • A spettacolo iniziato l’accesso alla sala sarà regolato dal personale responsabile e la disponibilità del posto scelto non è più garantita. • È proibito fotografare, filmare o registrare gli spettacoli. • Si raccomanda di chiudere le porte dei palchi e di spegnere completamente i telefonini. Gli schermi accesi degli smartphone disturbano molto gli altri spettatori. • La direzione si riserva modifiche del programma per cause indipendenti dalla sua volontà. 100 il nostro teatro Abbonamenti Abbonamenti “Chi è di scena” e “com.x” Rassegna “Chi è di scena” (7 spettacoli, posto fisso) primi posti: fr. 238.- secondi posti: fr. 203.- terzi posti: fr. 168.Abbonamento “Chi è di scena” con tessera Amici del Teatro Sociale primi posti: fr. 210.- secondi posti: fr. 175.- terzi posti: fr. 147.Rassegna “com.x” (4 spettacoli, posto fisso) primi posti: fr. 128.- secondi posti: fr. 110.- terzi posti: fr. 92.Abbonamento “com.x” con tessera Amici del Teatro Sociale primi posti: fr. 114.- secondi posti: fr. 94.terzi posti: fr. 76.Gli abbonamenti delle rassegne “Chi è di scena” e “com.x” danno diritto ad assistere agli spettacoli nel posto e nella serata scelti e sono trasferibili. Cambiamenti di serata sono possibili solo se c’è disponibilità di posti e costano fr. 2.- se annunciati almeno 15 giorni prima dell’evento, dopo di che comportano un costo di fr. 10.- per ogni mutazione. Abbonamento Ottovolante 8 spettacoli a scelta del cartellone 15-16: tariffa normale: fr. 220.Amici del Teatro Sociale: fr. 200.- L’abbonamento Ottovolante è l’abbonamento flessibile del Teatro Sociale Bellinzona, per chi va con una certa frequenza a teatro, desidera scegliere gli spettacoli fra le diverse rassegne del cartellone e vuole decidere liberamente quando andare a teatro. Il possessore dell’abbonamento Ottovolante può ottenere in ogni momento della stagione, secondo disponibilità, complessivamente otto biglietti per altrettanti spettacoli diversi. Non è necessario che tutti gli otto biglietti siano riscossi contemporaneamente. Gli spettacoli possono essere liberamente scelti tra quelli del programma generale della stagione 15-16 del Teatro Sociale. Sono esclusi da questo abbonamento gli spettacoli organizzati da altri enti e gli spettacoli del festival Territori. L’abbonamento Ottovolante è personale e non trasmissibile. La sua validità è di una stagione teatrale. Esso permette l’acquisto solamente in prevendita di biglietti per spettacoli di qualsiasi categoria di prezzo e in qualunque ordine di posti. L’abbonamento Ottovolante e i relativi singoli biglietti possono essere prenotati ed acquistati esclusivamente presso l’Ufficio turistico di Bellinzona. Il ritiro di biglietti con l’abbonamento Ottovolante alla cassa serale del Teatro è possibile solo previa prenotazione presso l’Ufficio turistico di Bellinzona. Amici del Teatro Sociale Amici del T EATRO S OCIALE B E L L I N Z O N A Sconto del 20% su biglietti e abbonamenti Tassa d’adesione per una stagione fr. 60.- (studenti fr. 30.-; famiglie fr. 50.- per membro) Inoltre: informazioni complete e tempestive, offerte speciali, iniziative riservate. Informazioni e iscrizioni: c/o Ufficio turistico di Bellinzona o [email protected] 101 il nostro teatro Informazioni, prenotazioni e vendita Ufficio turistico di Bellinzona Palazzo Municipale, 6500 Bellinzona tel: +41 (0)91 825 48 18 Sportello dal lunedì al venerdì sabato dalle 9 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30 dalle 9 alle 12 Telefono dal lunedì al venerdì sabato dalle 13.30 alle 17.30 dalle 10 alle 12 Su ogni biglietto prenotato presso l’Ufficio turistico di Bellinzona è percepita una tassa di prenotazione di fr. 2.Per le prenotazioni effettuate più di 4 settimane prima dell’evento è richiesto il pagamento sul CCP entro 15 giorni previa fattura emessa dall’Ufficio turistico di Bellinzona (tassa unica di elaborazione fr. 5.-) Nel caso di prenotazioni per più spettacoli, tutti i biglietti dovranno essere pagati e ritirati simultaneamente. Ticketcorner I biglietti per gli spettacoli del Teatro Sociale possono essere acquistati (con sovrattassa) anche presso tutti i punti vendita di Ticketcorner, online (www.ticketcorner.com) o telefonando dalle 08.00 alle 22.00 al callcenter (0900 800 800, tariffa fr. 1.19 al minuto). Cassa del Teatro tel: +41 (0)91 820 24 41 Apertura nei giorni di spettacolo (45 minuti prima degli spettacoli serali e 30 minuti prima delle rappresentazioni pomeridiane). Nessuna prenotazione alla cassa del teatro. Ristoranti convenzionati Nelle sere di spettacolo gli spettatori del Teatro Sociale godono di uno sconto del 10% sul prezzo della cena in alcuni ristoranti. Per beneficiarne basta presentare al ristorante il biglietto per lo spettacolo della sera stessa. Aderiscono all’iniziativa: Cantinin del gatt - Trattoria Vicolo al Sasso 4, Bellinzona - Telefono 091 825 27 71 - Chiuso domenica sera e lunedì Il Piazza - Ristorante Snack Bar Piazza Governo 3, Bellinzona - Telefono 091 826 26 88 Locanda Ticinese - Osteria Pizzeria via Orico 3, Bellinzona - Telefono 091 825 16 73 Portici - Ristorante Pizzeria vicolo Muggiasca 4, Bellinzona - Telefono 091 825 16 73 - Chiuso domenica e lunedì Unione - Albergo Ristorante Via Henri Guisan 1, Bellinzona - Telefono 091 825 55 77 - Chiuso domenica Il bar del Teatro Situato nel foyer d’entrata, il bar del Teatro Sociale è lieto di servire gli spettatori in occasione degli spettacoli. Esso è in funzione dall’apertura delle porte del Teatro Sociale e offre il suo servizio prima e dopo lo spettacolo e durante l’eventuale pausa. 102 il nostro teatro Teatro Sociale Bellinzona Piazza Governo 11 casella postale 2706 6501 Bellinzona [email protected] www.teatrosociale.ch www.territori.ch Stagione 15-16 il team: direttore delegato alla programmazione assistente di direzione direttore tecnico amministrazione e contabilità informazioni e prevendita accoglienza pubblico e cassa serale Gianfranco Helbling Paolo Zanchin Cristina Martini Claudio Cheulini Nathalie Nembrini Ufficio turistico di Bellinzona volontari dell’Associazione Amici del Teatro Sociale di Bellinzona Programma generale 15-16 testi copertina stampa a cura della direzione del teatro sulla base dei materiali forniti dalle compagnie Thomas Capponi - studio grafico G&S Tipografia Torriani SA Bellinzona Ente autonomo Bellinzona Teatro Le attività del Teatro Sociale Bellinzona e di Territori - Festival di teatro in spazi urbani sono rette dall’Ente autonomo di diritto comunale Bellinzona Teatro. Consiglio d’amministrazione: presidente vicepresidente membri Roberto Malacrida Roberto Keller Christian Paglia, Philippe Bernasconi, Andrea Ghiringhelli, Edo Baylaender, Enrico Rondi Comitato consultivo d’esperti: Antonio Ballerio, Maria Bonzanigo, Andrea Ghiringhelli, Ute Haferburg, Margherita Palli membri I partner della stagione 15-16 del Teatro Sociale Bellinzona La stagione 15-16 del Teatro Sociale è sostenuta da: Fondazione Gianfe Bellinzona Amici del T EATRO S OCIALE B E L L I N Z O N A 103 Aziende Municipalizzate Bellinzona InfoCentro AMB Piazza G. Buffi 6500 Bellinzona www.amb.ch