Programma generale stagione 2015-2016

il nostro teatro
Indice
Gentile pubblico, pag. 3
Calendario stagione 15-16, pag. 4
chi è di scena
Orlando pazzo per amore, pag. 6 / Gabbiano, pag. 8 /
Qualcuno volò sul nido del cuculo, pag. 10 / Otello, pag. 12 /
Decamerone - vizi, virtù, passioni, pag. 14 / Casa di bambola, pag. 16 /
Medea, pag. 18 / Bianco su Bianco, pag. 20
com.x
La sarta, pag. 22 / Tanti lati - Latitanti, pag. 24 / Motel Forest, pag. 26 /
Coppia aperta, quasi spalancata, pag. 28
narrazioni
L’arco di San Marco, pag. 30 / Le Olimpiadi del 1936, pag. 32 / Sabbia, pag. 34
altri percorsi
Much ado about nothing, pag. 36 / Teoria e pratica della rapina in banca, pag. 38 /
Köszeg, pag. 40 / Prossima fermata Bellinzona, pag. 42 /
Princesses karaoke or something like that..., pag. 44 / Twilight, pag. 46 /
Finale di partita, pag. 48
swiss made
Le rapport Bergier, pag. 50 / La visite de la vieille dame, pag. 52 / Homo faber, pag. 54
primi applausi
Biancaneve, pag. 57 / Hansel e Gretel dei fratelli Merendoni, pag. 58 /
Il gigante soffiasogni, pag. 59
danza
Vite vere, vite nude, pag. 60 / Força Forte, pag. 62
jazz folk & pop
Claudio Taddei - Intuitivo, pag. 64 / Iperturmax, pag. 66 /
Lucia Albertoni - Nel giardino di Gégé, pag. 68 / Paola Turci - Io sono, pag. 70 /
The Mount Unity Choir, pag. 72 / Vox Blenii, pag. 74 / Bergfilm, pag. 76 /
Massimo Bubola, pag. 78 / Il sogno di un’Italia, pag. 80 / La stüa, pag. 82 /
Fred Frith, pag. 84
classica
Nur - Armenian Melodies, pag. 86 / Building Bridges, pag. 88 /
Schola Cantorum Reykjavík, pag. 90 / Camerata dei Castelli, pag. 92 /
Crime passionnel, pag. 94 / Concerti aperitivo, pag. 94
off limits
Ipotesi per un destino... 2015, pag. 96
Il Sociale per tutti, pag. 97
Disposizione dei posti, pag. 98
Biglietti, pag. 100
Abbonamenti, pag. 101
Informazioni, prenotazioni e vendita, pag. 102
Ristoranti convenzionati, pag. 102
Impressum, pag. 103
2
il nostro teatro
Gentile pubblico
Piccolo, grande. Sono termini opposti, ma non sempre
inconciliabili. Il Piccolo di Milano ad esempio è uno dei
grandi teatri europei. Il Teatro Sociale di Bellinzona è invece
una miniatura della Scala, inserito in una realtà periferica
qual è il Bellinzonese e l’Alto Ticino. Eppure nel nostro
piccolo qualcosa di grande sta nascendo. È già nato.
In Ticino fino a pochi anni fa il teatro istituzionale non
produceva spettacoli. Si limitava a comperarli. Per primi
nel 2013 abbiamo iniziato a produrre, indicando una nuova
strada da percorrere: era “L’anno della valanga”, seguito
due anni dopo da “Prossima fermata Bellinzona”.
Ora il piccolo seme da noi gettato sta germogliando.
Quest’anno abbiamo in cartellone lo spettacolo di prosa
più grande mai allestito in Ticino: è “Gabbiano” diretto
da Carmelo Rifici, prodotto da LuganoInScena con il Teatro
Sociale Bellinzona e (guarda caso) il Piccolo di Milano.
Nel “Gabbiano” ritroviamo diversi attori protagonisti delle
nostre produzioni e coproduzioni precedenti e che
compaiono anche in altri spettacoli del nostro cartellone.
È una rete che allargandosi si consolida e che ha nel nostro
teatro uno degli anelli centrali. Siamo felici di ritrovarci sulla
strada da noi indicata con nuovi compagni d’avventura.
E siamo curiosi di scoprire quali affascinanti tappe potremo
percorrere assieme a loro in futuro.
Piccolo, grande. Piccolo è il palco del Teatro Sociale. Ma è
proprio su questa ridotta superficie che Daniele Finzi Pasca
ha costruito il suo più recente spettacolo, il piccolo-grande
“Bianco su Bianco”, partito da qui per girare il mondo e che
qui ritorna a fine aprile per tre repliche straordinarie. E altri
grandi nomi sono pronti a calcare questo intimo palco la
prossima stagione: Ale & Franz, Stefano Accorsi, Massimo
Bubola, Barbara De Rossi, Filippo Dini, Gardi Hutter, Omar
Porras, Paola Turci, per dirne solo alcuni. Senza scordare
gli artisti del nostro piccolo territorio che sanno raccogliere
grandi successi anche fuori dai nostri confini e con i quali
continuiamo a lavorare per rafforzare la rete. Ne citiamo tre
per tutti: Andrea Fazioli, Trickster-p e Ferruccio Cainero.
Nel nostro piccolo vi aspettiamo a teatro. Per vivere insieme
una grande stagione.
l’Associazione Amici
del Teatro Sociale di
Bellinzona sostiene
il nostro teatro
cfr. pag. 101
Amici del
T EATRO S OCIALE
B E L L I N Z O N A
Gianfranco Helbling, direttore
www.teatrosociale.ch
3
il nostro teatro
Calendario stagione 15-16
ottobre ‘15
8-9
13
14-15
18
22
23
L’arco di San Marco PA CP
Nur - Armenian Melodies PND
Orlando pazzo per amore
Much ado about nothing
Claudio Taddei - Intuitivo
Building Bridges
narrazioni
classica
chi è di scena
altri percorsi
jazz folk & pop
classica
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
30
86
6
36
64
88
narrazioni
altri percorsi
altri percorsi
chi è di scena
classica
classica
jazz folk & pop
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
32
38
40
8
90
92
66
altri percorsi
jazz folk & pop
jazz folk & pop
narrazioni
primi applausi
chi è di scena
jazz folk & pop
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
42
68
70
34
57
10
72
jazz folk & pop
jazz folk & pop
com.x
jazz folk & pop
chi è di scena
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
74
76
22
78
12
novembre ‘15
2
5
7
11-12
13
22
27
Le Olimpiadi del 1936
Teoria e pratica della rapina in banca PA
Köszeg PA CP
Gabbiano CP
Schola Cantorum Reykjavik
Camerata dei Castelli
Iperturmax PND
dicembre ‘15
3-4
5
6
11
13
15-16
19
Prossima fermata Bellinzona Prod.
Lucia Albertoni - Nel giardino di Gégé
Paola Turci - Io sono
Sabbia PA
Biancaneve
Qualcuno volò sul nido del cuculo
The Mount Unity Choir
gennaio ‘16
9
14
21-22
23
28-29
Legenda:
Vox Blenii
Q3 - Bergfilm
La sarta
Massimo Bubola
Otello
Prod: produzione Teatro Sociale
CP: coproduzione Teatro Sociale
4
PA: prima assoluta
PND: presentazione nuovo disco
il nostro teatro
febbraio ‘16
16-17
20
21
25
26-27
28
Tanti lati - Latitanti
Il sogno di un’Italia
Hansel e Gretel dei fratelli Merendoni
Le rapport Bergier
Decamerone - vizi, virtù, passioni
Camerata dei Castelli
com.x
jazz folk & pop
primi applausi
swiss made
chi è di scena
classica
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
24
80
58
50
14
92
jazz folk & pop
swiss made
classica
off limits
primi applausi
com.x
chi è di scena
danza
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
82
52
94
96
59
26
16
60
altri percorsi
classica
chi è di scena
jazz folk & pop
jazz folk & pop
com.x
swiss made
danza
chi è di scena
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
44
94
18
84
84
28
54
62
20
off limits
altri percorsi
altri percorsi
classica
pag. 46
pag. 48
pag. 94
marzo ‘16
3
5
10
12
13
15-16
17-18
23
La stüa
La visite de la vieille dame
Crime passionnel
Ipotesi per un destino... 2015
Il gigante soffiasogni
Motel Forest
Casa di bambola
Vite vere, vite nude PA
aprile ‘16
7
9
14-15
16
17
20-21
22
24
27-29
Princesses karaoke or something... PA CP
Concerto aperitivo
Medea
Fred Frith & Trio Lost Frequency
Fred Frith & L’Orchestra del Caso
Coppia aperta, quasi spalancata
Homo faber
Força Forte
Bianco su Bianco CP
maggio ‘16
7
12-14
19
28
Legenda:
Ballo di primavera
Twilight PA CP
Finale di partita
Concerto aperitivo
Prod: produzione Teatro Sociale
CP: coproduzione Teatro Sociale
5
PA: prima assoluta
PND: presentazione nuovo disco
Via C. Ghiringhelli 16
6500 Bellinzona
Tel. 091 825 12 44
Fax 091 826 38 52
E-mail: [email protected]
www.cavalletti.ch
chi è di scena
Prezzi: cat. A
Mercoledì 14 ottobre 2015, ore 20.45 (dalle 19.30: incontro con la compagnia e rinfresco)
Giovedì 15 ottobre 2015, ore 20.45 (dalle 19.30: incontro con la compagnia e rinfresco)
Uno spettacolo di Flavio Albanese e Marinella Anaclerio
Orlando pazzo per amore
da Ludovico Ariosto
con:
Stella Addario, Antonella Carone, Roberto De Chirico,
Francesco Casareale, Patrizia Labianca, Loris Leoci,
Antonio Marzolla, Dino Parrotta, Domenico Piscopo,
Antonella Ruggiero
adattamento e regia: Flavio Albanese e Marinella Anaclerio
scena:
Marta Marrone
costumi:
Marta Genovese
disegno luci:
Beppe Filipponio
movimenti di scena: Alberto Bellandi
arrangiamenti musicali: Roberto Re Davide
preparazione vocale: Ida Decenvirale
realizzazione scena: Deni Bianco
produzione:
Compagnia del Sole, 2013
Orlando è un innamorato “esagerato” e come tutti gli
esagerati si presta alla tragedia e alla commedia insieme. Tra
le varie tonalità presenti nel poema dell’Ariosto la Compagnia
del Sole ha scelto di prediligere l’iperbole, tanto cara anche ai
grandi comici dell’Arte, dando vita a una tragicommedia
popolare in maschera. Una travolgente cavalcata pop.
Quasi come in un varietà, il capocomico-Astolfo ci guida
attraverso gli inseguimenti e le disavventure di Orlando e
Bradamante in preda alla passione, lui per la principessa
cinese Angelica e lei per il saracino Ruggiero. Dovrebbero
difendere Re Carlo assediato da Agramante re dei Mori ma,
dimentichi del dovere, scappano alla ricerca degli amati in
fuga. Tra i Saracini le cose non vanno meglio: amore e vanità
allontanano dal fronte i migliori campioni.
Di quadro in quadro, tra un madrigale di Monteverdi ed una
canzone dei Beatles eseguiti da una curiosa band di Zanni
che si alternano vorticosi, seguiamo i capitani nel rincorrersi e
nel languire d’amore, nel rimproverarsi per la loro debolezza e
nel lasciarsi andare alla passione, nel perdersi e nel ritrovarsi,
da Parigi ai Pirenei, da Zibelterra alle coste dell’Africa, dal
Catai alla Luna in un grandioso e precoce “melting pot”.
www.compagniadelsole.com
7
Amici del
T EATRO S OCIALE
B E L L I N Z O N A
chi è di scena
Prezzi: cat. A
Mercoledì 11 novembre 2015, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia)
Giovedì 12 novembre 2015, ore 20.45
Fausto Russo Alesi, Antonio Ballerio, Igor Horvat e Anahì Traversi in
Gabbiano
di Anton Cechov
Fausto Russo Alesi, Antonio Ballerio, Giovanni Crippa,
Ruggero Dondi, Zeno Gabaglio, Mariangela Granelli, Igor Horvat,
Emiliano Masala, Maria Pilar Pérez Aspa, Giorgia Senesi,
Anahi Traversi
adattamento e regia: Carmelo Rifici
scene:
Margherita Palli
costumi:
Margherita Baldoni
musiche:
Zeno Gabaglio
luci:
Jean-Luc Chanonat
produzione:
LuganoInScena, 2015
coproduzione:
Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro
LAC Lugano Arte e Cultura
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Masiar Pasquali
con:
“Gabbiano” è un testo misterioso: mostra una famiglia che
non riesce mai ad essere sincera e che, per riuscire a convivere, deve continuamente mentire e immaginarsi di essere
qualcosa che non è. Nel momento però che una cosa è immaginata, non diventa comunque vera?
In “Gabbiano” sono tutti ossessionati dalla rappresentazione.
Si impegnano a vivere una vita che non è la loro e tentano di
renderla un presente continuo. Teatro e mistero, verità e sogno. Non a caso i protagonisti sono attori, scrittori, registi, e
l’umanità che gira intorno a loro, fatta di contadini e lavoratori, non sogna altro che essere attori e scrittori. I personaggi
recitano su un palcoscenico che si specchia in un lago che
mostra a sua volta la loro misera umanità e l’incapacità di volare in alto. Il lago li attrae verso il basso.
Il Teatro Sociale Bellinzona è orgoglioso di coprodurre con
LuganoInScena e con il Piccolo Teatro di Milano e di proporre al suo pubblico questo importante e prestigioso spettacolo
che è interpretato fra gli altri da alcuni attori che con noi hanno spesso lavorato negli ultimi anni, come Antonio Ballerio,
Igor Horvat e Anahì Traversi. Le scene sono di Margherita
Palli, vincitrice del Premio svizzero di teatro 2015.
www.luganoinscena.ch
9
coproduzione
Teatro Sociale
Bellinzona
chi è di scena
Prezzi: cat. A
Martedì 15 dicembre 2015, ore 20.45
Mercoledì 16 dicembre 2015, ore 20.45
Uno spettacolo di Alessandro Gassman
Qualcuno volò sul nido del cuculo
di Dale Wasserman dall’omonimo romanzo di Ken Kesey
con:
regia:
traduzione:
adattamento:
scene:
costumi:
luci:
videografie:
produzione:
Daniele Russo, Elisabetta Valgoi, Mauro Marino,
Marco Cavicchioli, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici,
Giulio Federico Janni, Daniele Marino, Antimo Casertano,
Gilberto Gliozzi, Gabriele Granito e Giulia Merelli
Alessandro Gassman
Giovanni Lombardo Radice
Maurizio de Giovanni
Gianluca Amodio
Chiara Aversano
Marco Palmieri
Marco Schiavoni
Fondazione Teatro di Napoli, 2015
“Qualcuno volò sul nido del cuculo” è tratto dall’omonimo
romanzo di Ken Kesey, la cui versione cinematografica
diretta da Miloš Forman nel 1975 e interpretata da Jack
Nicholson è entrata di diritto nella storia del cinema.
Alessandro Gassman ha deciso di ambientare la vicenda in
una clinica psichiatrica italiana nel 1982. Tutto ha inizio con
l’arrivo di un nuovo paziente che deve essere studiato per
determinare se la sua malattia mentale sia reale o simulata.
La sua spavalderia, la sua irriverenza e il suo spirito di
ribellione verso le regole che disciplinano rigidamente la vita
dei degenti, porterà scompiglio e disordine ma allo stesso
tempo la sua travolgente carica di umanità contagerà gli altri pazienti e risveglierà in loro il diritto di esprimere liberamente emozioni e desideri.
Il testo è una lezione d’impegno civile, uno spietato atto di
accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati
all’interno dei manicomi ma anche, e soprattutto, una
straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e potere
costituito, sui meccanismi repressivi della società, sul
condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che scuote le coscienze e che fa riflettere.
www.teatrobellini.it
11
Amici del
T EATRO S OCIALE
B E L L I N Z O N A
chi è di scena
Prezzi: cat. A
Giovedì 28 gennaio 2016, ore 20.45
Venerdì 29 gennaio 2016, ore 20.45
Filippo Dini in
Otello
di William Shakespeare
con:
Manuel Palmieri
traduzione e regia:
scene e costumi:
luci:
musiche originali:
produzione:
Filippo Dini, Antonio Zavatteri, Giulia Eugeni, Roberto Serpi,
Alberto Giusta, Mariella Speranza, Massimo Brizi, Cristina Pasino
Carlo Sciaccaluga
Catherine Rankl
Sandro Sussi
Andrea Nicolini
Teatro de gli Incamminati, 2015
Di tutte le tragedie di Shakespeare, “Otello” è la più impressionante e la più terribile. Dal momento in cui nel cuore
di Otello si insedia la gelosia, il cuore e la mente dello spettatore sono stretti in una morsa. Amore, pietà, paura, speranza e timorosa sospensione dell’animo lo attraversano.
Forse non esiste argomento più eccitante della gelosia sessuale che sale all'intensità della passione: sono sentimenti
che comportano un senso di vergogna e di umiliazione, e
per questo spesso si tengono nascosti. Perché una gelosia
come quella di Otello converte la natura umana nel caos e
libera la bestia che è nell'uomo. Artefice di questa liberazione è Iago, in cui il male si dispiega sotto forma di una
superiorità intellettuale.
Il regista Carlo Sciaccaluga ha voluto un’ambientazione ibrida tra il Medio Oriente antico e la prima Guerra del Golfo,
con l’isola di Cipro che diventa un decadente avamposto di
Occidente accerchiato da un nemico “diverso” culturalmente, che si teme ma non si conosce davvero. Sullo sfondo
dell’eterno e attualissimo tema della diffidenza razziale e culturale si consuma lo scontro tra “il parto mostruoso” dell'intelligenza di Iago e la natura romantica e primitiva di Otello.
www.incamminati.it
13
chi è di scena
Prezzi: cat. A
Venerdì 26 febbraio 2016, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia)
Sabato 27 febbraio 2016, ore 20.45
Stefano Accorsi in uno spettacolo di Marco Baliani
Decamerone - vizi, virtù, passioni
liberamente tratto dal “Decamerone” di Giovanni Boccaccio
Stefano Accorsi, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia,
Mariano Nieddu, Naike Anna Silipo
adattamento e regia: Marco Baliani
drammaturgia:
Maria Maglietta
scene e costumi:
Carlo Sala
disegno luci:
Luca Barbati
produzione:
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in collaborazione con
Fondazione Teatro della Pergola di Firenze, 2014
Filippo Manzini
con:
Le storie servono a rendere il mondo meno terribile, a
immaginare altre vite, diverse da quella che si sta vivendo.
Le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo,
l’alito della morte. Finché si racconta, e c’è una voce che
narra, siamo ancora vivi. Per questo nel “Decamerone” ci si
sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori erotici e furiosi, storie grottesche,
paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la
morte là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda.
Sulla scena è parcheggiato un carro-furgone, casa e teatro
viaggiante della compagnia che si appresta a mettere in
scena l’opera. La modularità del carro favorisce la messa in
scena di sette novelle del “Decamerone”, permettendo di
volta in volta la creazione degli spazi e delle suggestioni
necessarie alle storie che si vanno a narrare. Una grande
passione anima la compagnia, ma ridotte sono le loro risorse materiali: gli attori si alterneranno quindi in un susseguirsi di ruoli e vicende, forti della loro arte teatrale.
Stefano Accorsi ritorna a Bellinzona tre anni dopo il grande
successo del suo “Furioso Orlando”.
www.nuovoteatro.com
15
Cooperativa Migros Ticino
chi è di scena
Prezzi: cat. A
Giovedì 17 marzo 2016, ore 20.45
Venerdì 18 marzo 2016, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia)
Valentina Sperlì in
Casa di bambola
di Henrik Ibsen
con:
regia:
produzione:
Valentina Sperlì, Danilo Nigrelli, Roberto Valerio, Massimo Grigò,
Carlotta Viscovo
Roberto Valerio
Associazione Teatrale Pistoiese, 2016
Madre di tre figli piccoli, Nora è sposata da otto anni con
l'avvocato Torvald Helmer, che la considera alla stregua di
un grazioso e vivace animale domestico. E lei sembra felice
in questa sua gabbia famigliare. La scoperta di sé stessa
da parte di Nora avviene però in modo imprevisto. Ad aprirle gli occhi è la reazione del marito davanti all’ipotesi di un
ricatto, che Nora si trova a subire per un prestito contratto
alcuni anni prima, falsificando la firma del padre per salvare
la vita del marito. E anche se alla fine, grazie all'intervento
dell’amica Kristine, il ricatto non ci sarà, Nora non può più
tornare indietro e va quindi in cerca della sua vera identità.
Quando nel 1879 fu rappresentato per la prima volta,
“Casa di bambola” suscitò scandalo e polemica ovunque
per il suo femminismo considerato estremo. In Germania
Ibsen fu addirittura costretto a trovargli un nuovo finale, perché la protagonista si rifiutava di impersonare una madre da
lei ritenuta snaturata. Il dramma è ancora oggi di grande e
complessa modernità, tanto da conoscere numerosi allestimenti in tutto il mondo. A Bellinzona giunge nella versione
proposta dalla compagnia che nel 2012 presentò al Teatro
Sociale l’applauditissimo “Un marito ideale” di Oscar Wilde.
www.teatridipistoia.it
17
chi è di scena
Prezzi: cat. A
Giovedì 14 aprile 2016, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia)
Venerdì 15 aprile 2016, ore 20.45
Barbara De Rossi e Tatiana Winteler in
Medea
di Jean Anouilh
Barbara De Rossi, Tatiana Winteler, Carlo Caprioli, Lorenzo
Costa, Fabio Fiori
regia:
Francesco Branchetti
traduzione:
Giulio Cesare Castello
musiche:
Pino Cangialosi
scene e costumi:
Clara Surro
assistente alla regia: Giuseppe Rispoli
produzione:
Teatro Garage, 2015
Corrado Ferrante
con:
La tragedia e la vicenda umana ed esistenziale di Medea,
nella lettura di un autore contemporaneo come Anouilh,
assumono significati universali di straordinaria attualità:
Medea è l’altra, la straniera, temuta ed emarginata, a prescindere dai suoi comportamenti, una donna di forti sentimenti che non riesce ad integrarsi. Medea vive con passione la propria vita e in questo si può ricondurre ad ogni
donna di ogni epoca. Il testo di Anouilh rileva la sorprendente attualità di questo classico del teatro greco, specie per
quel che riguarda la lotta quotidiana per vedere riconosciuti
i propri diritti e la dignità di ogni donna.
Lo spettacolo segue la via dello scavo psicologico nei personaggi e nei loro rapporti dolorosi e dolenti, rendendo
sentimenti e rapporti assoluti e universali nella loro più scoperta quanto complessa umanità. La scelta di Barbara De
Rossi di interpretare Medea riporta al teatro un’attrice di
primo piano che si rimette totalmente in gioco con la sua
scommessa di tornare in scena in uno spettacolo forte che
non asseconda le mode. Con lei anche l’attrice ticinese
Tatiana Winteler, già ammirata al Teatro Sociale in “L’anno
della valanga”, “L’attesa” e “Prossima fermata Bellinzona”.
www.teatrogarage.it
19
Amici del
T EATRO S OCIALE
B E L L I N Z O N A
chi è di scena extra
Prezzi: cat. A
Mercoledì 27 aprile 2016, ore 20.45
Giovedì 28 aprile 2016, ore 20.45
Venerdì 29 aprile 2016, ore 20.45
La Compagnia Finzi Pasca presenta
Bianco su Bianco
di Daniele Finzi Pasca
con:
Helena Bittencourt e Goos Meeuwsen
regia:
Daniele Finzi Pasca
musiche e sound design: Maria Bonzanigo
scene:
Hugo Gargiulo
costumi:
Giovanna Buzzi
luci e Firefly Forest: Alexis Bowles
produzione:
Compagnia Finzi Pasca Lugano, 2014
coproduzione:
Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro,
Maison de la Culture de Nevers et de la Nièvre,
l’Odyssée - Scène Conventionnée de Périgueux, Città di Lugano,
Cantone Ticino, ProHelvetia, Ernst Göhner Stiftung
partner alla creazione: Caffè Chicco d’Oro, Cornercard, Grand Hotel Villa Castagnola
Viviana Cangialosi
Spettacolo fuori abbonamento
“Bianco su Bianco” torna a casa! Il più recente spettacolo
della Compagnia Finzi Pasca, creato nell’autunno 2014 al
Teatro Sociale dove ha debuttato prima di un lungo tour
mondiale, viene infatti riproposto a Bellinzona per tre repliche straordinarie. Un’occasione unica per vedere o rivedere
uno spettacolo coprodotto dal Teatro Sociale Bellinzona
che porta in scena tutta la straordinaria poetica di Daniele
Finzi Pasca e dei suoi complici.
“Bianco su Bianco” è uno spettacolo teatrale e clownesco
interpretato da due attori con una grande esperienza circense. La storia è raccontata da un’attrice e da un tecnico di
scena che, supportandola in modo maldestro, l’aiuta a
comporre immagini che portano il pubblico in un mondo
surreale. Ci si addentra sul terreno della memoria lasciandosi prendere per mano da questi due clown dotati di una
delicatezza e di una precisione impressionanti. Si scopre un
mondo dove la luce respira amplificando le emozioni,
costruendo geometrie e paesaggi semplici e allo stesso
tempo sorprendenti. Uno spettacolo dove l’estetica della
Compagnia Finzi Pasca si misura con la vertigine della
semplicità, una semplicità piena di piccole sorprese.
finzipasca.com
21
Cooperativa Migros Ticino
coproduzione
Teatro Sociale
Bellinzona
com.x
Prezzi: cat. B
Giovedì 21 gennaio 2016, ore 20.45
Venerdì 22 gennaio 2016, ore 20.45
Gardi Hutter in
La sarta
di Gardi Hutter e Michael Vogel
con:
regia:
musica:
suono:
scene:
luci:
spalla:
produzione:
Gardi Hutter
Michael Vogel
Franui
Dirk Schröder
Urs Moesch e Fausto Milani
Reinhard Hubert
Ferruccio Cainero
Gardi Hutter, 2010
Finalmente Gardi Hutter ritorna al Teatro Sociale Bellinzona.
E ci ritorna per aprire la rassegna della comicità com.x con
l’ultimo dei personaggi da lei creato, quello della sarta. È l’occasione per celebrare i suoi 35 anni di carriera. Dal 1981 infatti Gardi Hutter ha portato i suoi spettacoli in 25 Paesi, accumulando oltre 3000 repliche e ricevendo nel 1990 l’Anello
Hans Reinhart, il massimo riconoscimento teatrale svizzero.
Nei suoi spettacoli quasi privi di parole Gardi Hutter crea dei
piccoli universi assurdi in cui i suoi personaggi si muovono
con coraggio - ma invano - alla ricerca della felicità. Il mondo
della sarta è il tavolo della sartoria. Sbirciando fra le asole la
sarta intravede i brandelli di mille racconti. Tra bambole di
pezza e manichini danzanti, Gardi Hutter cuce la trama dello
spettacolo senza risparmiare sforbiciate e cattiverie. Nella
scatola da cucito si aprono abissi e con così tanti rocchetti,
perfino il destino può perdere il filo… Con “La sarta” Gardi
Hutter e Michael Vogel hanno creato uno spettacolo sulla finitezza dell’essere e sull’infinito del gioco. Al di fuori del tempo.
www.gardihutter.com
com.x
Prezzi: cat. A
Martedì 16 febbraio 2016, ore 20.45
Mercoledì 17 febbraio 2016, ore 20.45
Ale & Franz in
Tanti lati - Latitanti
di Alessandro Besentini, Francesco Villa e Antonio De Santis
con:
regia:
produzione:
Ale e Franz
Alberto Ferrari
ITC 2000, 2015
Molto noto al grande pubblico televisivo, per la prima volta si
presenta sul palco del Teatro Sociale il duo comico
Ale & Franz, alias Alessandro Besentini e Francesco Villa.
Il punto di partenza dello spettacolo è proprio la loro
singolare coppia, il pretesto giusto per esplorare i tanti lati latitanti delle relazioni umane.
Ogni incontro nasce da una coppia. Ogni dialogo nasce da
un incontro. Ad ogni azione, verbale e non, corrisponde una
risposta… quella dell'altro. Inesauribile è il materiale umano
da cui tutto nasce, dagli incontri, ai dialoghi, ai ragionamenti,
ai diversi punti di vista. Ed inesauribile è anche la nostra follia, che si troverà rappresentata nella carrellata degli
uomini scaltri, dubbiosi, saggi, risoluti, strani... Si riderà della
loro e nostra umanità. Di tutto può parlare l’uomo, tutto può
smontare e rimontare il ragionamento umano.
Lati tanti - Tanti lati in cui riconoscersi e fingere di non vedere che siamo proprio noi questi uomini, con i nostri modi di
vivere, di pensare, i nostri tic e le nostre ingenuità, le nostre
forze e le nostre virtù. Un invito a cercarsi, specchiarsi e
ridere (tanto e di gusto) grazie alla stralunata ironia che
caratterizza la comicità surreale della coppia di protagonisti.
www.itc2000.it
25
com.x
Prezzi: cat. A
Martedì 15 marzo 2016, ore 20.45
Mercoledì 16 marzo 2016, ore 20.45
Il Mago Forest in
Motel Forest
Magie, follie e peripezie di un mancato portiere di notte
di e con:
scritto con:
musiche dal vivo:
produzione:
Michele Foresta
Claudio Fois, Walter Fontana, Giò Tamborrino
Lele Micò
Spettacoli Adr, 2016
Benvenuti al Motel Forest, che più che un luogo materiale è
uno stato della mente, un porto franco dei sentimenti, un
posto dove alle illusioni piacerebbe trasformarsi in realtà e
dove tutto è permesso tranne che dormire. Oltre che dallo
strampalato ragazzo dell’ascensore, rockstar mancata per
incomprensioni col codice penale, e dal bizzarro responsabile della security, il Motel è ed è stato frequentato da pittoreschi e stralunati personaggi. Non tutti andandosene hanno saldato il conto ma in cambio hanno lasciato nel Motel
preziosi cimeli e indelebili ricordi. Il titolare e padrone di
casa, che ha dato il suo nome al motel, è un surreale mago
che durante il galà organizzato per la sua selezionata clientela, userà la sua proverbiale abilità per affrontare i molteplici aspetti dell’esistenza. Cos’è un motel se non una perfetta
metafora della vita, dove si arriva, si sosta, e poi si parte?
Mattatore della serata è Michele Foresta, noto al pubblico
televisivo come il Mago Forest. Il suo debutto televisivo risale al 1988 (“Indietro tutta” con Renzo Arbore), ma la
grossa popolarità è venuta dal 2001 con “Mai dire Maik”
della Gialappa’s Band, cui è seguita fino al 2009 una serie
ininterrotta di programmi del filone “Mai dire...”.
www.spettacoliadr.it
27
RISTORANTE - PIZZERIA - ALBERGO
GAMPER
6500 BELLINZONA - Viale Stazione 29
Tel. 091 / 825 37 92 - Fax 091 / 826 46 89
[email protected] / www.hotel-gamper.com
Fam. Buonocore
com.x
Prezzi: cat. B
Mercoledì 20 aprile 2016, ore 20.45
Giovedì 21 aprile 2016, ore 20.45
Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno in
Coppia aperta, quasi spalancata
di Dario Fo e Franca Rame
Marina Alessi
con:
regia:
scene e costumi:
musiche:
disegno luci:
produzione:
Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno
Renato Sarti
Carlo Sala
Carlo Boccadoro
Luca Grimaldi
Teatro della Cooperativa, 2014
Scitto nel 1982 da Dario Fo e Franca Rame, “Coppia aperta,
quasi spalancata” è un testo di grande forza comunicativa e
sempre attuale. La regia di Renato Sarti lo traspone ai nostri
giorni senza tradirne lo spirito. Procedendo con il passo grottesco della commedia, in un susseguirsi di dialoghi serrati,
situazioni paradossali e colpi di scena tragicamente comici,
parla delle dinamiche sentimentali che legano una coppia oggi
come ieri. Un testo che denuncia l’arretratezza emotiva, culturale e affettiva di certi uomini “sempre eccitati” e pronti a menar le mani, e valorizza la sensibilità e l’ironia di donne come la
protagonista, eroina di tutte le mogli tradite e trascurate.
Mettere in scena oggi questo spettacolo significa non solo ricordare l’attrice che fu Franca Rame, ma anche rendere
omaggio alla sua intelligenza e al suo talento. Proprio perché il
compito non è dei più semplici è stato affidato alla bravura e
alla verve di Alessandra Faiella, che è una delle regine del “far
ridere facendo pensare” e che all’inizio della sua carriera ha
lavorato proprio con la coppia Fo-Rame. Con lei in scena c’è
un attore d’esperienza come Valerio Bongiorno, capace di
superare la caratterizzazione brillante ed esteriore, e di dare al
ruolo del marito il giusto spessore.
www.teatrodellacooperativa.it
29
narrazioni
Prezzi: cat. B
Giovedì 8 ottobre 2015, ore 20.45
Venerdì 9 ottobre 2015, ore 20.45
Ferruccio, Juri e Neda Cainero in
L’arco di San Marco
di Ferruccio Cainero
Daniela Domestici
narratore:
Ferruccio Cainero
musicisti:
Juri Cainero, Neda Cainero, Mario Crispi
regia:
Ferruccio Cainero
arrangiamenti musicali: C.J.N.
coreografie e danza: Beatriz A. Navarro
produzione:
Ferruccio Cainero, 2015
coproduzione:
Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro
È con grande piacere che il Teatro Sociale Bellinzona coproduce e tiene a battesimo il nuovo spettacolo di Ferruccio
Cainero, noto al nostro pubblico tra l’altro per aver diretto e
interpretato “L’anno della valanga”. In “L’arco di San Marco”
Cainero per la prima volta è in scena con i figli Juri e Neda
per una narrazione dal forte impatto spettacolare.
La storia la raccontano i vincitori, e nella loro narrazione raramente trovano posto le ragioni dei vinti. A volte però nel racconto dei vincitori appaiono cose strane, ridicole, illogiche. È
qui che si nasconde la storia degli sconfitti. Come mai per la
credenza popolare San Ermacora, il patrono di Udine, non si
deve nominare perché porta sfortuna? Cosa c’è sotto?
Partendo da questa stranezza Cainero porta il pubblico in un
affascinante viaggio nel tempo. Vi si narra la lotta tra la ricchezza delle tradizioni locali e le logiche del potere omologante, colpevolmente ignorante se non dolosamente distruttivo e
repressivo. Storia così attuale in questi tempi in cui la nostra
civiltà si ritrova attanagliata tra l’omologazione del consumismo
e la barbarie del fanatismo. Molte tracce di un passato remoto
ancora vivo riaffiorano nella musica popolare. Per questo nello
spettacolo la musica e la danza hanno un ruolo centrale.
www.ferrucciocainero.ch
31
Amici del
T EATRO S OCIALE
B E L L I N Z O N A
PRIMA ASSOLUTA
coproduzione
Teatro Sociale
Bellinzona
narrazioni
Prezzi: cat. A
Lunedì 2 novembre 2015, ore 20.45
Federico Buffa in
Le Olimpiadi del 1936
di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca e Jvan Sica
con il narratore:
e con i musicisti:
Federico Buffa
Alessandro Nidi
pianoforte
Nadio Marenco
fisarmonica
Cecilia Gragnani
voce
regia:
Emilio Russo e Caterina Spadaro
direzione musicale: Alessandro Nidi
costumi:
Pamela Aicardi
luci:
Mario Loprevite
allestimento scenico: Cristiana Di Giampietro
produzione:
TieffeTeatro, 2015
Il celebre giornalista e telecronista di Sky Federico Buffa,
partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia
di sport e di guerra. Le storie dello sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a
volte li superano.
È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Göbbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quelle che credevano che
fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana. E
invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi
dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti neri sul
podio del salto in alto, Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Al
secondo giorno qualcuno consigliò il Fuhrer sul fatto che non
era più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di
medaglie. Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura quattro. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro.
Lo spettacolo è una miscela di differenti linguaggi teatrali
per una narrazione civile emozionale che non trascura gli
accenti tragicomici.
teatromenotti.org
evento a sostegno
dell’Associazione
Talento nella vita
www.federicobuffa.com
33
narrazioni
Prezzi: cat. C
Venerdì 11 dicembre 2015, ore 20.45
Lorenzo Manetti in
Sabbia
di Lorenzo Manetti e Ferruccio Cainero
con:
regia:
produzione:
Lorenzo Manetti
Lorenzo Manetti e Ferruccio Cainero
Lorenzo Manetti, 2015
Un uomo, un ominide, alto neanche un metro e mezzo, cammina sulla sabbia. Quando? Tra i 6 milioni e i 200 mila anni
fa. Dove? Probabilmente in Africa. Poi fa così con il piede…
guarda la propria impronta impressa nella sabbia, bella profonda (è un po’ sovrappeso). Ha stampato la sua orma senza
uno scopo esistenziale, non ha mosso quel piede per schiacciare un insetto, per spostarsi, no, l’ha fatto per stampare
l’impronta, per lasciare un segno. La osserva e fa un pensiero: sono io. Quell'impronta è il primo disegno della storia.
“Sabbia” è il nuovo spettacolo del noto attore bellinzonese
Lorenzo Manetti, formatosi al Conservatorio di Lugano e alla
Scuola Teatro Dimitri di Verscio. Questa produzione, che debutta al Teatro Sociale, esce un po’ dagli schemi ai quali
Lorenzo ci ha abituati: è uno spettacolo di disegni e racconti. Le mani danzano sulla sabbia e creano dal vivo, con sorprendente rapidità, immagini che proiettate su un grande
schermo si susseguono al ritmo del racconto, interagiscono
con esso, ne allargano le prospettive. Sono disegni in continua metamorfosi, semplici, effimeri, con sfumature color
seppia simili alle vecchie foto. Con un soffio scompaiono lasciando soltanto un’impronta nei nostri ricordi.
www.lorenzo.ch
35
PRIMA ASSOLUTA
altri percorsi
Prezzi: Fr. 20.-
Domenica 18 ottobre 2015, ore 14.00
Domenica 18 ottobre 2015, ore 16.00
David Espinosa presenta
Much ado about nothing
di David Espinosa
con:
collaborazione:
scene:
musiche:
video:
fotografia:
produzione:
coproduzione:
con il sostegno di:
David Espinosa (creazione, direzione, performance)
África Navarro
AiR / David Espinosa
Santos Martínez / David Espinosa
Diego Dorado / David Espinosa
Anne Van Heelvort / Diego Dorado / David Espinosa
El Local E.C., 2014
Festival Clásicos en Alcalá e C.A.E.T. Terrassa
Departament de Cultura de la Generalitat de Catalunya
Età consigliata: dai 12 anni
Spettacolo con alcune parti in lingua inglese (comprensibile anche senza conoscenze
linguistiche specifiche, la traduzione sarà disponibile)
È possibile mettere in scena in un unico spettacolo la tragedia di Amleto, Macbeth, Otello, Re Lear, Romeo e Giulietta,
Antonio e Cleopatra, la Tempesta, Enrico V, Riccardo III,
Come vi piace e il Sogno di una notte di mezza estate?
Il giovane artista spagnolo David Espinosa e il suo spazio
creativo El Local hanno provato a farlo, realizzando la versione più arbitraria, finta, artificiale e vuota dell’opera completa
di William Shakespeare. Il risultato è un’opera visuale delirante che gioca con le convenzioni della performance, mettendo in scena figurine ed oggetti per realizzare scene ora
avventurose ora romantiche ora sensuali, di guerra, tragedia
e potere, un gioco ironico di luci e ombre con numerosi rimandi al cinema, alle arti plastiche e figurative e alla storia
stessa del teatro. Perfezionando il format di “Mi Gran Obra”,
David Espinosa costruisce, davanti a un numero ridotto di
spettatori in uno spazio intimo, uno spettacolo in scala interpretato da attori in miniatura. Per prendersi gioco delle faraoniche produzioni del circuito teatrale internazionale.
www.davidespinosa.org
in collaborazone con
FIT Festival internazionale del teatro
Lugano
www.fitfestival.ch
altri percorsi
Prezzi: cat. B
Giovedì 5 novembre 2015, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia e con l’autore)
La Compagnia Teatro Paravento in
Teoria e pratica della rapina in banca
di Andrea Fazioli
con:
musicista in scena:
regia:
scene e costumi:
disegno luci:
produzione:
Miguel Ángel Cienfuegos, Luisa Ferroni, Davide Gagliardi,
Giovanni Siniscalco, Roberta Fossile
Zeno Gianola
Miguel Ángel Cienfuegos
Cecilia Tognetti
Josef Busta
Compagnia Teatro Paravento, 2015
Un rapinatore in pensione, ora proprietario di un pianobar, si
vede costretto a riprendere in mano i ferri del vecchio
mestiere. Con la moglie, un misterioso cliente, un direttore di
banca, un’addetta alle pulizie e un pianista dalle finestre del
locale osservano il magico sacro edificio che custodisce
l’agognato bottino…
Con il suo ultimo lavoro lo scrittore bellinzonese Andrea
Fazioli, noto per i suoi romanzi e le sue storie noir, affronta un
genere per lui nuovo, la drammaturgia teatrale, e ci racconta
una rapina in banca: «Una fuga dalla realtà? Al contrario:
attraverso una narrazione avventurosa si può tentare un
affondo nella realtà sociale e psicologica attuale, gettando uno
sguardo ironico sul territorio. Paradossalmente, parlare di una
rapina può diventare un modo per indagare il senso della
quotidianità e le sue contraddizioni... Calandomi nei panni dei
vari personaggi, ho scoperto che stavo parlando di me, delle
mie domande».
Per il Teatro Paravento di Locarno mettere in scena questo testo è una nuova sfida: si tratta di collaborare con uno scrittore
affermato del nostro territorio, lavorando su un genere letterario, il poliziesco (ma non solo), poco trattato a teatro in Ticino.
www.teatro-paravento.ch
PRIMA ASSOLUTA
www.andreafazioli.ch
39
altri percorsi
Prezzi: cat. C
Sabato 7 novembre 2015, ore 20.45
Opera Retablo in
Köszeg
di Daniele Bernardi e Ledwina Costantini
con:
creazione:
regia:
costumi:
video:
fotografie:
produzione:
coproduzione:
Daniele Bernardi e Ledwina Costantini
Opera Retablo
Ledwina Costantini
Caterina Foletti
Massimiliano Rossetto
Sara Pellegrini, Stefano Sergi e Ivana Ziello
Opera Retablo, 2015
Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro
A Giona
La visione dello spettacolo è riservata ad un pubblico adulto
Liberamente ispirato all’opera della scrittrice Ágota Kristóf,
segnatamente alla “Trilogia della città di K.”, lo spettacolo
“Köszeg” parla d’identità, di separazione e di un’umanità
sempre al limite, al margine. Un racconto nero dove tutto è
reso feroce ed essenziale da un narrare limpido e diretto.
Il nuovo spettacolo di Daniele Bernardi e Ledwina
Costantini, presentato in prima assoluta al Teatro Sociale di
Bellinzona, si dipana sul confine fra infanzia ed età adulta
dove i protagonisti, confrontati con la durezza della vita,
creano una efferata etica di vita per rendersi immuni dalla
sofferenza. “Köszeg” parla di come, in alcuni casi e per motivi diversi, il nucleo originario e incorrotto delle persone
venga compromesso, condannando alla condizione esistenziale dell’erranza. Non potendo più attingere alle proprie origini fisiche, culturali ed emotive, si vaga senza possibilità di
recupero e soluzione di sé. Sulla scia di queste riflessioni,
lo spettacolo propone allo spettatore d’interrogarsi sul significato d’identità e d’appartenenza.
“Köszeg” è stato proposto in forma di studio per Alto Fest
Napoli 2015 e, nella suggestiva cornice di Villa Bonetti, per
il festival Territori ‘15 di Bellinzona.
www.operaretablo.ch
41
PRIMA ASSOLUTA
coproduzione
Teatro Sociale
Bellinzona
altri percorsi
Prezzi: cat. B
Giovedì 3 dicembre 2015, ore 20.45
Venerdì 4 dicembre 2015, ore 20.45
La Compagnia del Sociale in
Prossima fermata Bellinzona
di Flavio Stroppini e Monica De Benedictis
Antonio Ballerio, Igor Horvat, Cito Steiger, Anahì Traversi
e Tatiana Winteler
con i musicisti:
Andrea Manzoni e Thomas Guggia
e con la partecipazione di: Gianni Frizzo
regia:
Flavio Stroppini e Monica De Benedictis
coach:
Antonio Ballerio
musiche originali:
Andrea Manzoni
scene e light design: Giovanni Vögeli
costumi:
Annalisa Messina e Marianna Peruzzo
post produzione video: Mauro Macella
sound design:
William Geroli
produzione:
Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro, 2015
coproduzione:
Nucleo Meccanico
Nikclick - Teatro Sociale Bellinzona
con gli attori:
Nel Magazzino della Memoria Ferroviaria di Bellinzona
l’archivista e il suo aiutante smistano i ricordi legati alla stazione. L’arrivo di Sharon, una giovane donna alla ricerca di
una verità di famiglia, permetterà di girovagare nel tempo e
spolverare fascicoli di storie vicine e lontane, quasi dimenticate, fra scritti, filmati, documenti sonori e fotografie.
Dopo il successo della scorsa stagione “Prossima fermata
Bellinzona” ritorna al Teatro Sociale per ripercorrere la storica presenza della ferrovia in città. Sul palco cinque bravissimi attori ticinesi, assecondati da due ottimi musicisti, che
passando dalla commedia al musical non si risparmiano per
raccontare un pezzo di storia che è di tutti i ticinesi.
L’imminente apertura al traffico di Alptransit è l’occasione
giusta per portare in scena Bellinzona guardandola con gli
occhi di chi in ferrovia ci vive e ci lavora. Una narrazione
collettiva, un’epopea un po’ tragica e un po’ romantica, a
volte comica, spesso drammatica, certamente molto umana
e teatrale. Una miriade di storie che in “Prossima fermata
Bellinzona” s’incontrano, s’intersecano e si reinventano in
uno spettacolo di teatro documentario che vuole essere un
omaggio del Teatro Sociale alla sua città.
www.teatrosociale.ch
43
Amici del
T EATRO S OCIALE
B E L L I N Z O N A
PRODUZIONE TSB
Teatro Sociale
Bellinzona
altri percorsi
Prezzi: cat. C
Giovedì 7 aprile 2016, ore 20.45
Azimut & Collettivo Ingwer presentano
Princesses karaoke
or something like that …
di Camilla Parini e Anahì Traversi
con:
produzione:
coproduzione:
Camilla Parini e Anahì Traversi
Azimut e Collettivo Ingwer, 2016
Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro
Progetto semifinalista al concorso Premio Schweiz 2015
Siamo stati avvelenati dai racconti di favole?
Quali sono le favole di oggi?
Chi sono principi e principesse dei nostri giorni?
“Princesses karaoke” nasce come riflessione – approfondita in particolare con la residenza al festival Territori ‘15 delle
due protagoniste, le giovani attrici ticinesi Camilla Parini e
Anahì Traversi – sui nostri attuali modelli, in una società
sempre più autoreferenziale, dove l’emulazione diventa la
più desiderabile possibilità di esistere.
Si parla di una cultura karaoke (Dubravka Ugrešić, 2014)
per indicare quell’agire culturale che consente a tutti di
diventare contemporaneamente star e fan, fruitori e creatori.
È l’unione di narcisismo ed esibizione con la necessità
nevrotica dell’individuo di lasciare un’impronta sulla
superficie indifferente del mondo. La cultura karaoke è
insieme collettiva, frenetica e conformista, e nasce da un
compulsivo consumo tecnologico.
“Princesses karaoke” porta in scena l’identità immaginata e
il desiderio d’essere. Sul palcoscenico ci sono dunque due
donne, che a loro volta sono attrici e fruitrici, star e fan,
principesse e wannabes: Camilla Parini e Anahì Traversi.
www.camillaparini.com
con il sostegno del
Percento culturale
Migros e della
Fondazione Ernst
Göhner
PRIMA ASSOLUTA
coproduzione
Teatro Sociale
Bellinzona
www.anahitraversi.com
45
altri percorsi
Prezzi: Fr. 20.-
giovedì 12 maggio 2016, ore 20.45
venerdì 13 maggio 2016, ore 20.45 (segue: incontro con la compagnia)
sabato 14 maggio 2016, ore 20.45
Trickster-p presenta
Twilight
di Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl
concetto e realizzazione: Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl
collaborazione artistica: Joke Laureyns e Kwint Manshoven
luci e suono:
in via di definizione
grafica:
Paolo Cavalli / studio CCRZ
produzione:
Trickster-p, 2016
coproduzione:
Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro,
LuganoInScena, Theater Chur,
TAK Theater Liechtenstein - Schaan e altri in via di definizione
Si rinnova la felice e solida collaborazione tra il Teatro Sociale
e Trickster-p, una delle realtà più dinamiche della Svizzera italiana. Riconosciuto a livello internazionale per la sua particolare poetica, con gli anni Trickster-p ha abbandonato la frontalità
del palcoscenico e la centralità dell’attore per creare progetti
immersivi che coinvolgono tutti i sensi dello spettatore.
“Twilight” si sviluppa come un’installazione che accoglie e avvolge lo spettatore trasportandolo in uno spazio “altro”. Letteralmente “twilight” indica il momento di passaggio tra il giorno
e la notte in cui le ombre si allungano e le tenebre incombono.
Il quotidiano reiterarsi di questa transizione rimanda sia alla
possibilità dell’inizio che all’ineluttabilità della fine. Ispirandosi a
questo momento di passaggio, Trickster-p si interroga sul rapporto archetipico tra luce ed oscurità e, per analogia, sulla
parte oscura dell’essere umano e sulle sue paure più profonde. Seguendo il filo di queste suggestioni Cristina Galbiati e
Ilija Luginbühl prendono per mano lo spettatore e lo accompagnano in un’esperienza al contempo estetica ed emozionale.
www.trickster-p.ch
PRIMA ASSOLUTA
coproduzione
Teatro Sociale
Bellinzona
Pizzeria
P
Garni Moderno
rooms
via pellandini
ch-6500 bellinzona
+4191 825 13 76
www.garnimoderno.ch
Il pluriennale ristorante Portici di Bellinzona,
rinomato già da tempo per la sua storia, propone prodotti rigorosamente freschi e genuini.
Si possono gustare variegati tipi di pasta fresca
all’uovo rigorosamente fatta a mano. Diverse
specialità di pesce, carni e pizze cotte nel
forno a legna. Proposte di pesce giornaliere.
Orari d’apertura: Tutti i giorni
dalle 10.00 alle 15.00 e dalle 17:30 alle 24.00
Domenica e lunedì chiuso
Vicolo Muggiasca 4
CH - 6500 Bellinzona
Tel: 091 825 47 31
www.ristoranteportici.ch
altri percorsi
Prezzi: cat. C
Giovedì 19 maggio 2016, ore 20.45
Antonio Ballerio e Massimiliano Zampetti in
Finale di partita
di Samuel Beckett
con:
Antonio Ballerio, Massimiliano Zampetti, Simon Waldvoegel,
Elena Strada
regia:
Luca Spadaro
aiuto regista:
Lidia Castella
scenografie e costumi: Giulia Breno
luci:
Matteo Cavenaghi
trucco:
Eugenia Tartarelli
produzione:
Teatro d’Emergenza, 2016
Delle sottili sagome definiscono lo spazio del rifugio. Dentro al
rifugio, come matrioske, altri rifugi: la cucina (una scatola di
legno) e i bidoni della spazzatura. Da fuori, da lontano, dei
lontanissimi rumori si fanno percepibili. Non si riesce a riconoscere che cosa li genera, come fossero i rumori che chiunque
può sentire nella sua testa quando c’è abbastanza quiete.
Questi suoni danno profondità al silenzio.
Il tempo della scena, come spesso accade nell’opera di
Beckett, è il tempo dell’attesa. Questo fa sì che anche nell’immobilità il ritmo interno dei personaggi sia parossistico. La
ricerca attorale verte sul dare forma fisica alle pause tra le
battute: azioni che nascono e non giungono a compimento,
azioni abortite che danno vita al corpo del personaggio. I personaggi sono clown drammatici. La frase che per Beckett era
centrale (una sorta di nota di regia nascosta tra le battute dei
personaggi) è: “Non c’è niente di più comico dell’infelicità.”
A partire da questa considerazione muove lo spettacolo per
sciogliere la risata senza nulla perdere del tragico esistenziale.
Grandi protagonisti di questo “Finale di partita” ticinese sono
Antonio Ballerio, un attore di casa al Teatro Sociale e apprezzato dal pubblico bellinzonese, e Massimiliano Zampetti.
www.teatrodemergenza.com
49
swiss made
Prezzi: cat. A
Giovedì 25 febbraio 2016, ore 20.45
Il Théâtre Le Poche Genève presenta
Le rapport Bergier
di José Lillo
con:
regia:
luci:
suono:
costumi:
produzione:
Maurice Aufair, Felipe Castro e Lola Riccaboni
José Lillo
Rinaldo Del Boca
Lad Agabekov e Christophe Calpini
Maria Muscalu
Le Poche Genève, 2015
Rebecca Bowring
Spettacolo in lingua francese
Il 19 dicembre 1996 la Confederazione incarica una Commissione presieduta dallo storico Jean-François Bergier di indagare sulle relazioni fra la Svizzera e il regime nazista di Adolf
Hitler. Cinque anni dopo la Commissione consegna il suo rapporto: sono 11 mila pagine, è il Rapporto Bergier. Esso contiene rivelazioni scomode che scalfiscono l’immagine di una
Svizzera al di sopra di ogni sospetto. Vi si dice per esempio
che la Svizzera è stata la piattaforma di scambio dell’oro proveniente dalla Germania e dai Paesi occupati: durante i cinque
anni di guerra le banche svizzere hanno acquistato oro dalla
Germania per un valore di 1,7 miliardi di franchi.
Quindici anni dopo la pubblicazione che ne è delle verità rivelate dal Rapporto Bergier? Lo spettacolo ripercorre il passato
per interrogarsi sull’oggi. Esso è nato da un montaggio di testi
con i quali Lillo ha inventato un suo linguaggio teatrale. Tutto è
partito da un filmato del 1933. Mostra il ministro della propaganda tedesco Joseph Göbbels che fa un discorso alla Società delle Nazioni a Ginevra e poi il suo aereo che decolla da
Cointrin: sulla pista una folla festante fa il saluto nazista. «Quel
giorno» dice Lillo «il nazismo non era soltanto sull’aereo diretto
in Germania, ma anche sul suolo di Ginevra, in Svizzera».
poche---gve.ch
51
swiss made
Prezzi: cat. A
Sabato 5 marzo 2016, ore 20.45
Omar Porras e il Teatro Malandro in
La visite de la vieille dame
di Friedrich Dürrenmatt
con:
regia:
scene e maschere:
luci:
musiche originali:
universo sonoro:
costumi:
produzione:
coproduzione:
Yves Adam, Laurent Boulanger, Olivia Dalric, Peggy Dias,
Fanny Duret, Karl Eberhard, Philippe Gouin, Adrien Gygax,
Jeanne Pasquier, Omar Porras e Gabriel Sklenar
Omar Porras
Fredy Porras
Mathias Roche
Andrés Garcia, Omar Porras e Sarten
Emmanuel Nappey
Irene Schlatter
Teatro Malandro, 2015
Théâtre de Carouge - Atelier de Genève, CNCDC Châteauvallon,
Maison de la Culture d’Amiens, Bonlieu - Scène nationale d’Annecy
Marc Vanappelghem
spettacolo in lingua francese
“Der Besuch der alten Dame” del 1956 è la più celebre commedia di Friedrich Dürrenmatt. Nella cittadina di Güllen, un
tempo prospera ma oggi ridotta in rovina, sta per arrivare la
miliardaria Claire Zachanassian. Gli abitanti di Güllen sperano
di scucirle qualche milione per rilanciare la cittadina che Claire
da giovane dovette lasciare, incinta, disprezzata da tutti e abbandonata dall’amante Alfred Ill. Claire oggi è ben disposta
ad aiutare Güllen, ma ad una condizione: la testa di Alfred.
Con questa farsa feroce e dissacrante Friedrich Dürrenmatt
smaschera l’ambiguità dei valori e della retorica politica,
proseguendo la sua radicale riflessione sulla giustizia e
illustrando la forza corruttiva del denaro. Dopo i grandi
successi degli allestimenti del 1994 e del 2004, che valsero
al suo Teatro Malandro una fama internazionale, il regista
ginevrino di origine colombiana Omar Porras torna per la
terza volta a questo testo con il suo inconfondibile stile
barocco per indossare di nuovo i panni dell’anziana Claire
Zachanassian. Uno spettacolo musicale e festoso che è
uno dei più grandi successi della storia del teatro svizzero.
Omar Porras è stato insignito del Gran Premio Svizzero del
Teatro - Anello Hans Reinhart 2014.
www.malandro.ch
53
swiss made
Prezzi: cat. A
Venerdì 22 aprile 2016, ore 20.45
Il Theater Kanton Zürich in
Homo faber
di Max Frisch
con:
Nicolas Batthyany, Katharina von Bock, Stefan Lahr, Anna Schinz,
Andreas Storm e Miriam Wagner
regia:
Rüdiger Burbach
adattamento teatrale: Ulrich Woelk
scene e costumi:
Beate Fassnacht
produzione:
Theater Kanton Zürich, 2016
ETH-Bibliothek Zurich Bildarchiv Fotograf Comet Photo AG (Zurich)
Spettacolo in lingua tedesca
Il romanzo “Homo faber” scritto nel 1957 da Max Frisch
(1911-1991) narra di un ingegnere la cui visione del mondo è
completamente segnata dalla sua fede cieca nella razionalità.
Walter Faber è un convinto razionale e per questo lo irritano
molto gli eventi di un viaggio che lo portano da New York in
America centrale. Tornato a New York parte in nave per
l’Europa. A bordo conosce un’affascinante giovane donna e
presto se ne innamora. Il fatto che Sabeth abbia circa 30 anni
meno di lui non gli impedisce di continuare a frequentarla a
Parigi. Lungo un viaggio verso la Grecia il loro legame diventa
sempre più stretto, ma quando sulla spiaggia Sabeth viene
morsa da un serpente velenoso inizia la vera tragedia...
Frisch costruisce la trama del suo romanzo sul modello della
tragedia greca “Edipo Re”. Come Edipo anche Faber tesse la
propria fatale relazione amorosa senza esserne pienamente
cosciente. Troppo tardi si rende conto dei risvolti del suo rapporto che lo portano a prendere coscienza di sé. Con Faber,
Frisch mette in discussione la validità della ragione, fredda e
tecnica, come istanza di giudizio sulla responsabilità dell’azione sociale. Questa versione teatrale del romanzo di Frisch è
curata dall’astrofisico e scrittore berlinese Ulrich Woelk.
www.tkz.ch
55
primi applausi
Prezzi: cat. D
Domenica 13 dicembre 2015, ore 16.00
Biancaneve
di e con:
regia:
voce narrante:
luci:
oggetti di scena:
produzione:
Bruno Cappagli e Fabio Galanti
Bruno Cappagli
Giovanni Boccomino
Andrea Aristidi
Tanja Eick
La Baracca - Testoni Ragazzi, 2012
Lo spettacolo racconta la popolare fiaba “Biancaneve” ma la
pluripremiata messinscena parte da un inconveniente: cosa
accadrebbe se la compagnia teatrale non riuscisse ad arrivare
in tempo a teatro per fare lo spettacolo? Per raccontare
Biancaneve, poi! Ma il direttore del teatro potrebbe avere
un’idea geniale. Chiedere a qualcun altro di recitare, «tanto è
una storia che tutti conoscono», figuriamoci chi da anni monta
le scene di questo spettacolo! Ed è così che due tecnici, abituati a stare dietro le quinte, si ritrovano sul palcoscenico a interpretare la classica fiaba, improvvisandosi attori. Nonostante
le prime reticenze però, con l’aiuto del loro collega in regia,
i due scopriranno il piacere di vivere l’immaginario fantastico
del racconto indossando i panni dei vari personaggi della storia. Una trasformazione dei ruoli e degli oggetti in scena per
assecondare la narrazione. Una metamorfosi, proprio come
quella che vive la protagonista della fiaba nel suo viaggio
iniziatico… e come quella dell’individuo durante la crescita.
www.testoniragazzi.it
57
età consigliata:
dai 6 ai 10 anni
primi applausi
Prezzi: cat. D
Domenica 21 febbraio 2016, ore 16.00
Hansel & Gretel dei fratelli Merendoni
con:
ideazione:
scenografia:
musiche originali:
costumi:
creazione luci:
produzione:
Pasquale Buonarota, Claudia Martore, Alessandro Pisci
Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci
Lucio Diana
Diego Mingolla
Monica Di Pasqua
Bruno Pochettino
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus, 2014
età consigliata:
dai 5 anni
Hansel e Gretel un bel giorno vanno nel bosco ad aiutare
i genitori a tagliare la legna. Ma è tutto un grande imbroglio
perché i loro genitori li vogliono abbandonare nel bosco.
Questo è solo il primo di una famosa trama di inganni.
In questa fiaba infatti tutti i personaggi fingono, dicono bugie
per ingannare qualcuno. Alla fine anche Hansel e Gretel
impareranno a mentire e ingannare per salvarsi la pelle.
Ma saper fingere è giusto o sbagliato? Lo spettacolo è una
riflessione sulla sottile differenza tra finzione e inganno, immaginazione e illusione: ma se la finzione è condivisa da tutti
allora può essere un gioco meraviglioso in cui farci coinvolgere senza paura, come il teatro. La fiaba di Hansel e Gretel ci
viene raccontata dai fratelli Merendoni, ultimi eredi di una antica famiglia di burattinai italiani. Dati per dispersi ormai da molti
anni, li ritroviamo qui, pronti ancora una volta a fingersi Hansel
e Gretel e a ingannarci con i loro magistrali trucchi teatrali per
il nostro piacere. O saranno anche loro un inganno?
www.fondazionetrg.it
58
Fotografi Contarin
primi applausi
prezzi: cat. D
Domenica 13 marzo 2016, ore 16.00
Il gigante soffiasogni
liberamente ispirato a “Il GGG” di Roald Dahl
con:
regia:
oggetti di scena:
assistenti alla regia:
produzione:
Carlo Presotto, Pierangelo Bordignon, Matteo Balbo, Giorgia Antonelli
Carlo Presotto e Titino Carrara
Michela Mion
Valentina Rocco e Giulia Berto
Compagnia La Piccionaia, 2014
Uno spettacolo sui sogni, sui desideri e sulla forza dell’amicizia. Una storia di feroci giganti mangiabambini che si trasforma in un esilarante viaggio nel mondo della fantasia.
L’ora delle ombre è quel momento a metà della notte quando
tutti sono addormentati profondamente. È l’ora in cui gli esseri
oscuri vengono fuori e prendono possesso del mondo, esseri
grandi e neri come ombre. Ma contro ogni apparenza questa
è un’ombra amica dei bambini e viene ogni notte dal paese
dei giganti per soffiare nelle loro stanze i sogni. L’ombra stringe amicizia con una bambina e decidono insieme di rendere
inoffensivo il gigante cattivo che ogni notte corre per il mondo
a mangiare i bambini. Ce la faranno grazie alla magica miscela
di sogni e all’aiuto nientemeno che della Regina d’Inghilterra...
Gli attori del fortunato spettacolo “L’Apprendista Stregone”
sono nuovamente alle prese con visioni fantastiche, ombre
vere e immagini digitali, in una dimensione di coinvolgimento
degli spettatori cui è decisamente difficile resistere.
www.piccionaia.it
59
età consigliata:
dai 5 ai 10 anni
BAUWERK®
Parkett
danza
Prezzi: cat. B
Mercoledì 23 marzo 2016, ore 20.45
La Touch Dance Company in
Vite vere, vite nude
di Mi Jung Manfrini Capra
con:
coreografie:
produzione:
danzatrici e danzatori da definire
Mi Jung Manfrini Capra
Touch Dance Company, 2016
Programma:
Vite nel rigo del pentagramma
Maria Antonietta
Danza per due vite
Vita a nudo
Quanti pensieri si perdono, si intrecciano e si creano nel
labirinto della psiche umana. Tutti per dare un senso alla
vita. C’è chi cerca e chi si smarrisce in questo immenso
fiume. C’è chi perde la ragione e chi la ragione non l’ha per
scelta. Difficile capire dov’è il torto o la ragione. Così “Vite
vere, vite nude”, danzando, si racconta, trasmettendo emozioni di vita, a nudo. Storie di attimi fuggenti, hic et nunc.
Fondata nel 2003 da Mi Jung Manfrini Capra, la Touch
Dance Company è composta da giovani danzatori
professionisti ticinesi o svizzeri che si sono parzialmente
formati nel nostro territorio. Essa vuole promuovere il loro
lavoro e dargli l’opportunità di affermarsi anche a casa.
Coreografa, insegnante e ballerina indipendente, Mi Jung
Manfrini Capra, dopo essersi diplomata all’Alvin Ailey
American Dance Theater di New York, partecipa a diverse
tournée in tutta Europa, in America e in Cina. Nel 1993
fonda la scuola Area Danza di Bellinzona, ora Accademia di
danza della Svizzera italiana. Dal 2015 la produzione artistica di Mi Jung Manfrini Capra si divide tra il Ticino e New
York ed è in questo contesto che viene prodotto, sui due
lati dell’oceano, il nuovo spettacolo “Vite vere, vite nude”.
www.touchdance.ch
61
PRIMA ASSOLUTA
danza
Prezzi: cat. B
Domenica 24 aprile 2016, ore 17.00 (segue: incontro con la compagnia)
La Cie. Gilles Jobin presenta
Força Forte
di Gilles Jobin
Cie Gilles Jobin
con:
coreografia:
musica:
luci:
costumi:
ambiente virtuale:
motion capture:
produzione:
Gilles Jobin e Susana Panadés Diaz
Gilles Jobin
Franz Treichler
Marie Prédour e Gilles Jobin
Jean Paul Lespagnard
Gilles Jobin
Artanim Genève
Cie. Gilles Jobin Genève, 2015
Nato a Losanna nel 1964, Gilles Jobin vive e lavora a Ginevra
ed è una delle figure di punta della danza contemporanea svizzera. I suoi progetti fondono riflessione e innovazione. Nel suo
lavoro costante è l’esplorazione coreografica della relazione fra
corpo e spirito, fra l’individuo e il tutto. Una ricerca che dimostra il suo interesse per la scienza e la tecnica. Con questo
spettacolo Jobin ritorna in scena, in duo con Susana Panadés
Diaz, la danzatrice più rappresentativa della sua compagnia.
In “Força Forte” Gilles Jobin propone la decostruzione di una
relazione amorosa, ridotta all’essenziale per esplorare le forze
che agiscono fra due persone. “Força forte” in portoghese
indica la più potente delle quattro forze presenti in natura.
Essa agisce al livello dei quanti ed è responsabile della coesione delle particelle elementari che costituiscono la materia.
Nella trasposizione coreografica i corpi agiscono nello spazio
e nel tempo: ora distanti, ora così vicini da formare quasi
un’unità organica. Lo spettacolo gioca con la realtà e la percezione. Ad esempio la complessità della relazione è rafforzata
dall’uso delle tecniche 3D. Grazie a degli avatar, delle immagini virtuali interagiscono con la realtà. Un viaggio danzato nell’universo della ricerca.
63
nell’ambito di Steps,
Festival della danza
del Percento
culturale Migros
jazz folk & pop
Prezzi: cat. C
Giovedì 22 ottobre 2015, ore 20.45
Claudio Taddei - Intuitivo
performance musicale e pittorica
Jean Marc Guélat
con:
Claudio Taddei
special guest:
Frank Salis
cordinatore luci, audio e video: Mauro Fiero
luci, audio e video: Fabio Martino
traduzione testi:
Gaia Bossi
produzione:
Claudio Taddei, 2015
Dopo il grande successo della sua residenza creativa al
festival Territori ’15 a Bellinzona Claudio Taddei porta sul
palco del Teatro Sociale l’esperienza vissuta nel suo progetto
“Intuitivo”. Esso è una combinazione di arte, pittura scenica e
musica, il tutto in un contesto performativo. Dunque uno
spettacolo di canzoni, immagini, parole e silenzi, dove il suono interviene nella pittura e viceversa. I loop ritmici che
accompagnano i testi e le musiche sono creati sul momento
dalla voce e dagli strumenti, anche occasionali. Al contempo
le tele e i supporti sono amplificati acusticamente dando sfogo a ritmi, suoni originali e immagini dettati dal momento.
Claudio Taddei ricorda: «Il primo decollo artistico con la pittura me lo ha dato mio padre quando, entrato a sua insaputa
nel suo atelier, ho tentato di “ritoccare” l’occhio di un personaggio. Ma dopo aver fatto la mia performance mi sono reso
conto che il pennello era bagnato di un blu cibernetico, quasi
fluorescente… Il giorno dopo ho ricevuto un bel calcio nel
sedere, il mio primo decollo artistico, tre metri sopra il suolo».
Ad accompagnare Taddei sul palco in questa avventura c’è il
jazzista ticinese Frank Salis, vero e proprio mago dell’organo
Hammond.
www.claudiotaddei.com
65
jazz folk & pop
Prezzi: cat. C
Venerdì 27 novembre 2015, ore 20.45
Iperturmax
di e con Ivano Torre e Max Pizio
ingredienti:
elettronica:
sax soprano, sax baritono, sax tenore, clarinetto, contrabbasso,
batteria e percussioni
Electrosax Ewi e Kaos pad
«L’Iperturmax è un composto di due elementi molto attivi nel
campo sonoro e vibratorio. Sono entrambi sperimentatori di
vie che si trovano al di fuori del perimetro convenzionale,
ricercatori di “uso” strumentale oltre l’immaginario collettivo arrivando nella zona di “sonorità inaudite” con freschezza ed
eleganza tecnica. Iperturmax contiene un fortissimo principio
attivo che si chiama energia creativa. L’opera, creata minuziosamente e curata nelle sonorità e negli impasti ritmici, ha una
durata di 70 minuti. Dopo l’ascolto si possono avvertire effetti
di apertura mentale e leggero smarrimento. Per questi motivi
Iperturmax non può essere ascoltato sotto la doccia, durante i
pasti o durante funzioni religiose di qualsiasi tipo. Iperturmax è
adatto a tutte le età soprattutto per la tua, adatto anche in gravidanza».
Così, con tono ironico e dissacrante, i due affermati musicisti
bellinzonesi – il percussionista Ivano Torre e il polistrumentista
Max Pizio – presentano il loro ultimo progetto musicale, una
proposta che parte dall’ascolto di lavori d’archivio di 30 anni
fa e dalla voglia di riprendere cose scritte di quel tempo e riarrangiarle. L’opera completa viene presentata in anteprima assoluta al Teatro Sociale. Un iper-concerto tutto da scoprire!
www.ivanotorre.ch
presentazione
NUOVO DISCO
www.csrm.ch/max_pizio.html
67
jazz folk & pop
Prezzi: cat. F
Sabato 5 dicembre 2015, ore 20.45
Lucia Albertoni - Nel giardino di Gégé
con
e con:
Lucia Albertoni
Pierre-Alain Magni
Marta Themo
Elia Lucken
Paola Marinello
canto, testi e musiche
chitarra
percussioni e xilofonino
basso e violino
polifonia in alcuni brani
Le canzoni di questo nuovo album di Lucia Albertoni, bellinzonese di nascita e ginevrina d’adozione, invitano ad una
passeggiata che inizia all’alba tra le aiuole dell’orto in una
scoperta quasi fiabesca di verdure che mischiano profumi e
colori in un gran ballo mascherato. Si incontrano personaggi curiosi: una sirena innamorata di un omino naufragato, un
uomo grasso che come un peso leggero vola verso il cielo
o l’amante che chiude la donna gelosa nel boccale dei biscotti per il cane. Con humor e delicatezza, Lucia Albertoni
ci narra storie tra l’insolito e il comune, vicende che ci toccano da vicino perché spesso in esse ci riconosciamo:
un’amicizia tradita, la perdita di un amico, la natura che si
sfascia. L’accompagnamento musicale è affidato ai musicisti
con i quali Lucia collabora ormai da diversi anni. I suoni mediterranei si mimetizzano al jazz, al blues; la tarantella si
amalgama al tango o al valzer e in questo incontro tra diverse melodie l’autrice trova l’ispirazione per le musiche che rivestono i testi. “Nel giardino di Gégé” è una passeggiata
che va percorsa senza fretta assaporando tutte le sfumature di suoni e di colori che offre: ci si sente poi corroborati
come dopo aver bevuto un cocktail di vitamine.
www.luciaalbertoni.ch
69
jazz folk & pop
Prezzi: cat. E
Domenica 6 dicembre 2015, ore 20.45
Paola Turci - Io sono
con:
e con:
produzione:
Paola Turci
Fabrizio Fratepietro
Pierpaolo Ranieri
Fernando Pantini
Barley Arts Promotion,
voce e chitarra
batteria
basso
chitarra elettrica
2015
Uscito lo scorso mese di aprile, “Io sono” è il nuovo album
di Paola Turci, il sedicesimo di una carriera che l’ha vista
debuttare a metà degli anni ’80. Il concerto celebra i 30
anni di carriera affiancando dodici canzoni del suo
repertorio completamente rivisitate in un’inedita veste
acustico-elettronica a tre brani inediti. Ripercorre l’itinerario
artistico di Paola attraverso una mirata e personale selezione di brani che ne hanno segnato le tappe principali.
«Mai come questa volta sono stata impaziente di iniziare un
nuovo tour - racconta Paola Turci - Sono accompagnata dalla mia band ma per il resto ci sono tantissime novità, a partire dalla musica, dagli arrangiamenti, dalle canzoni. Abbiamo
lavorato molto per dare a questo concerto il suono che
avevo in mente da tanto tempo e che oggi sento mio fino in
fondo. Potrei dire che “io sono” questo concerto».
La voce inconfondibile, la sua personalissima vena di
autrice, la spontaneità e il magnetismo sul palco sono gli
elementi che l’hanno resa una delle cantanti più importanti e
popolari in Italia, in grado di costruire e conservare con il
suo pubblico un rapporto personale e sincero. È un vero
privilegio poterla accogliere al Teatro Sociale Bellinzona.
www.paolaturci.it
71
jazz folk & pop
Prezzi: cat. F
Sabato 19 dicembre 2015, ore 20.45
The Mount Unity Choir
feat. Earl Bynum
con
Earl Bynum Jr.
Cynthia Beckwith
Francine Bright
Micaela Morris
Aisha McCollum
Mills Anthony
Cedric Rouson
Anthony Sounders
Charity Salom
Simon Richardson III
direzione, tastiere, voce
voce
voce
voce
voce
voce
voce
voce
basso
batteria
Proveniente dallo stato della Virginia, il gruppo è basato a
Norfolk e si è formato nell’ambito della Mount Lebanon
Baptist Church, nota fucina di cantanti dall’elevato potenziale artistico. Il Mount Unity Choir, diretto da Earl Bynum, cantante, pianista e produttore, è un abituale ospite d’onore del
Bobby Jones Gospel Show, l’ambito programma televisivo
dove è stato registrato il suo ultimo CD/DVD, premiato con
l’importante riconoscimento del prestigioso Stellar Awards
2014 come “Best Contemporary Gospel Choir of the Year”.
Il coro sa riflettere musicalmente la diversità delle varie
forme espressive del genere, integrando la tradizione con lo
stile contemporaneo, con brani a cappella e sonorità jazz.
Per questo tour, Bynum propone una formazione di dieci elementi, voci e ritmica, selezionati fra i migliori membri del
coro originale. Per la prima volta invitata al Teatro Sociale, la
formazione di Bynum ha già onorato la rassegna Gospel &
Spirituals in passato con differenti progetti musicali e saprà
rinnovare l’entusiasmo che suscita ovunque si esibisce.
www.themountunitychoir.com
in collaborazone con
Free Green Music
nell’ambito del festival
Gospel & Spirituals
www.freegreen.ch
via Orico 3
6500 Bellinzona
Tel. 091 825 16 73
a 100 metri
dal Teatro Sociale
jazz folk & pop
Prezzi: cat. C
Sabato 9 gennaio 2016, ore 20.45
Vox Blenii
con:
Remo Gandolfi
Luisa Poggi
Aurelio Beretta
Gianni Guidicelli
Francesco Toschini
violino, viola, mandolino, chitarra e canto
canto e percussioni
fisarmonica e canto
chitarra e canto
contrabbasso e canto
Sono passati quattro anni da quando la Vox Blenii ha tenuto il
suo ultimo, trionfale concerto al Teatro Sociale: era ora che il
quintetto bleniese ritornasse a Bellinzona! Ancora non sappiamo quali sorprese il gruppo riserverà al suo fedelissimo pubblico, ma sappiamo che ogni suo concerto è un evento che
entra nel cuore dei fans. E così sarà anche stavolta. Perché
l’ottima acustica del Sociale esalterà al meglio le esecuzioni
rigorosamente non amplificate di Luisa Poggi e compagni.
L’attività del gruppo è cominciata nel 1983 dalla comune
passione per la musica popolare di un gruppo di amici. Ben
presto essi si sono resi conto che esistevano in valle di Blenio
diversi canti, tramandati nella forma orale, che non venivano
più cantati, con il rischio della perdita di un patrimonio della
cultura ticinese. Ha quindi avuto inizio un lavoro di ricerca che
si svolge attraverso momenti di incontro con persone anziane,
che tramandano le loro memorie musicali. La Vox Blenii ha
così potuto registrare canti e musiche popolari, eseguiti nelle
valli ticinesi nel 1800 e nella prima metà del ‘900: a tutt’oggi
le registrazioni raccolte ammontano ad oltre quaranta ore.
Dal 1988 la Vox Blenii ha pubblicato sette dischi: il più
recente, “E la mi manda”, è del 2014.
www.voxblenii.ch
75
jazz folk & pop
Prezzi: cat. C
Giovedì 14 gennaio 2016, ore 20.45
Q3 - Bergfilm
di Nolan, Simon e Brian Quinn
con:
Nolan Quinn tromba, effetti, campanelle, metronomo
Simon Quinn contrabasso
Brian Quinn batteria, glockenspiel, gong, percussioni
composizione e arrangiamenti: Q3
committenti del progetto originale: Club Alpino Svizzero sezione Ticino e
Associazione Oggimusica
con la proiezione di estratti di tre opere cinematografiche del regista Arnold Fanck:
“Der heilige Berg” (1926)
“Die weisse Hölle vom Piz Palü” (1929)
“Stürme über dem Montblanc” (1930)
Dopo il successo internazionale della sonorizzazione dal vivo
(2007) di “Nanuk l’eschimese” (R.J. Flaherty, 1922), il trio ticinese Q3, formato dai fratelli Quinn, torna ad esplorare la cinematografia muta degli anni ’20 e ’30, affrontando con la loro
moderna visione musicale tre capolavori del regista tedesco
Arnold Fanck, padre del cinema di montagna.
Mentre sullo schermo scorrono le riprese migliori di “Der heilige Berg”, “Die weisse Hölle vom Piz Palü” e “Stürme über
dem Montblanc”, sul palco i Q3 eseguono dal vivo la colonna
sonora. Benché di finzione, i film di Fanck denotano la sua
predilezione per le riprese di natura. Tutte le scene mozzafiato
di arrampicata si svolsero con il cast, fra cui le star del cinema
tedesco Leni Riefenstahl e Luis Trenker, ambedue futuri rinomati registi, in autentiche condizioni alpine: il massiccio del
Bernina, la vetta del Monte Bianco, il ghiacciaio dei Bossons,
il rifugio Vallot…
I Q3 hanno intrapreso la composizione “a sei mani” di una colonna sonora per motivi ma al contempo impressionista.
Groove electro, improvvisazione jazzistica, contrappunto classico e canzoni conferiscono all’immagine filmica una cornice
sonora ricca di virtuosismi e di dense emozioni.
www.qtrio.ch
77
in collaborazone con
Club Alpino Svizzero
Sezione Bellinzona
e Valli
jazz folk & pop
Prezzi: cat. E
Sabato 23 gennaio 2016, ore 20.45
Massimo Bubola
in concerto
con:
e con:
Paolo D’Adda
produzione:
Massimo Bubola
Erika Ardemagni
Enrico Mantovani
Alessandro Formenti
Ecchermusic, 2015
voce, chitarra acustica e armonica a bocca
voce
chitarra acustica, chitarra elettrica,
mandolino, slide guitar e cori
basso elettrico, contrabbasso e cori
Poeta, musicista e scrittore di canzoni, Massimo Bubola ha
al suo attivo venti album che tracciano un percorso unico
nella musica d’autore italiana. Già alla fine degli anni settanta
Bubola crea una poetica che si abbevera alla tradizione della
musica popolare e alla poesia contemporanea, arrivando a
maturare una formula musicale ricca di suggestioni letterarie
che è stata definita “rock d’autore”. Ed è proprio a queste
convinzioni e all’influenza di Bubola che si devono i due album del periodo folk-rock di Fabrizio De André: “Rimini” e
“L’Indiano”, scritti e composti in toto con Massimo.
Bubola poi continuerà a sviluppare il suo percorso personale che lo porterà alla creazione di un’epica da canzone anche attraverso i ritratti di personaggi storici in ballate come
quelle dedicate alla figura di Giuseppe Garibaldi, alla
fotografa Tina Modotti, allo sfortunato poeta Dino Campana
e altri ancora. Tra le sue canzoni va ricordata anche “Il cielo
d’Irlanda” portata al successo da Fiorella Mannoia.
Il suo concerto bellinzonese si snoda tra classici, come
quelli sopracitati, ed altri momenti di intensa musicalità e di
grande poesia che rendono le spettacolo popolare e di
grande qualità allo stesso tempo.
www.massimobubola.it
79
jazz folk & pop
Prezzi: cat. F
Sabato 20 febbraio 2016, ore 20.45
Giulio Casale e Andrea Scanzi in
Il sogno di un’Italia
1984-2004: Vent’anni senza andare mai a tempo
di e con:
direttore di scena:
produzione:
Andrea Scanzi e Giulio Casale
Simone Rota
Promomusic, 2015
Come hanno fatto gli italiani a sopportare vent’anni
Berlusconi? Come sono arrivati a Renzi? Perché in Italia la
norma è eccezione e l’anomalia immorale è spesso regola?
È quello che si chiedono Giulio Casale e Andrea Scanzi ne
“Il sogno di un’Italia”. Dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultima fuga di Marco Pantani, dall’edonismo degli Ottanta al
sangue del G8 di Genova: dal 1984 al 2004 ci sono due
decenni che potevano cambiare l’Italia e non l’hanno
cambiata. O forse l’hanno addirittura peggiorata.
Dopo il successo de “Le cattive strade”, di cui viene
sostanzialmente riproposto lo schema, la premiata ditta
Casale-Scanzi torna in scena al Teatro Sociale con uno
spettacolo ancora più personale e attuale di Teatro
Canzone. “Il sogno di un’Italia” è il ritratto di un paese
attraverso storie, istantanee e canzoni (da Bennato agli U2,
da Gaber a Jeff Buckley, da De Gregori a Eddie Vedder).
Sul palco sfilano miti e maestri, figure indelebili ed eroi
quasi loro malgrado. In questo “Il sogno di un’Italia” c’è la
politica che non riesce più a generare appartenenza e c’è
l’arte - musica, cinema, letteratura, giornalismo - che diventa fatalmente politica e dunque forse militanza.
www.promomusic.it
81
jazz folk & pop
Prezzi: cat. F
Giovedì 3 marzo 2016, ore 20.45
Marco Santilli’s CheRoba & il Fiato delle Alpi in
La Stüa
di Marco Santilli
con CheRoba:
Marco Santilli
clarinetto, clarinetto basso, composizioni
Lorenzo Frizzera
chitarra classica, acustica, 12 corde
Ivan Tibolla
piano, accordeon, flauto
Fulvio Maras
percussioni
e il Fiato delle Alpi: Isabell Weymann
flauto, flauto contralto, ottavino
Davide Jäger
corno inglese, oboe
Andrea Zardini
corno
Alessandro Damele
fagotto
Filipa Nunes
clarinetto, contrabbasso
composizioni commissionate dal Festival internazionale Alpentöne di Altdorf
Con il suo nuovo ciclo per nove strumenti “La Stüa” Marco
Santilli racconta in musica le impressioni, gli incontri e le storie
della sua adolescenza, quando il nonno era custode del
Museo di Leventina e d’estate gli capitava di sostituirlo per
fare da cicerone ai visitatori. Le notizie sull’opuscolo del museo erano scarse e lui vi sopperiva dando sfogo alla fantasia.
Partendo dal periodo di costruzione dell’allora locanda, troviamo “La Giornico liberata” di stampo progressive e ispirata alla
Battaglia dei Sassi Grossi. Di conseguenza “Morbus helveticus” (l’Heimweh dei soldati). “Sette” fa forse riferimento alle
chiese di Giornico. “Tangu da Wassen” è l’espressione leventinese per un tipico brano svizzero-tedesco e dà lo spunto per
un Ländler contaminato. “Sächsilüüte” ricorda i turisti zurighesi e sulla “Strada alticcia” la sudata comitiva cerca ristoro nel
grappino. Le “Variationen über den Namen Hesse” si riferisce
alle letture di quel periodo. L’accoglienza della “Stüa”, il locale
più suggestivo del museo, è rappresentata dalla “Serenada in
minur”, titolo di una poesia dialettale di Giuseppe Arrigoni.
Un percorso sull’asse nord-sud, dove forse per la prima volta
un quartetto jazz incontra il classico quintetto di fiati, con
doverosa sosta al Teatro Sociale Bellinzona.
www.marcosantilli.com
83
jazz folk & pop
Prezzi: cat F
Sabato 16 aprile 2016, ore 20.45
Fred Frith & Trio Lost Frequency
con:
Fred Frith
chitarra
e con:
Trio Lost Frequency
Mina Fred
Benjamin Brodbeck
Giancarlo Nicolai
viola e voce
percussioni
laudes e oggetti sonori
Domenica 17 aprile 2016, ore 17.00
Fred Frith & L’Orchestra del Caso
con:
Fred Frith
e con:
L’Orchestra del Caso, un progetto AMIT (Associazione Musica
Improvvisata Ticino) con i partecipanti al workshop di musica improvvisata coordinato da Giancarlo Nicolai
chitarra
Il compositore, improvvisatore e polistrumentista inglese Fred
Frith è una delle più importanti personalità della musica
improvvisata e del rock progressivo. Deve la sua celebrità alla
rivoluzione che portò nel modo di suonare la chitarra elettrica
a partire dal 1974 con i suoi soli. È stato autore e improvvisatore in diversi gruppi rock quali Henry Cow e facendo musica
in studio di registrazione. Ha composto molti temi per spettacoli di danza e per film, e ha collaborato fra gli altri con Brian
Eno, John Zorn, Ensemble Modern, Hieronymus Firebrain,
Arditti Quartet, Robert Wyatt, Bang on a Can All Stars,
Concerto Köln e Rova Sax Quartet. Frith insegna improvvisazione libera al Mills College di Oakland e alla Musik Akademie
di Basilea. A lui è dedicato il celebre documentario “Step
Across the Border” di Nicolas Humbert e Werner Penzel.
Fred Frith viene a Bellinzona per suonare in due diversi concerti al Teatro Sociale. Il primo, sabato 16 aprile, con il Trio
Lost Frequency, nato nel 2013 alla Musik Akademie di Basilea
e che fa musica da camera contemporanea. Il giorno seguente Frith suona con l’Orchestra del Caso, un gruppo che nasce da un workshop in cui i partecipanti si familiarizzano con i
segni utilizzati da Fred Frith nella creazione del corpo sonoro.
www.fredfrith.com
in collaborazone con
Associazione Musica
Improvvisata Ticino
sconto del 20%
all’acquisto dei
biglietti per i due
concerti di Fred Frith
(non cumulabile
con altri sconti)
www.amit-online.org
85
classica
Prezzi: cat. F
Martedì 13 ottobre 2015, ore 20.45
Rosy Anoush Svazlian e Andrea Manzoni in
Nur - Armenian Melodies
di Andrea Manzoni e Rosy Anoush Svazlian
con:
Rosy Anoush Svazlian soprano
Andrea Manzoni
pianoforte
Reduce da due acclamati concerti alla Saint Martin in the
Fields a Londra e all'e-Luminate Festival di Cambridge, il
pianista Andrea Manzoni torna sul palco del Sociale, che lo ha
visto protagonista la scorsa stagione come autore e interprete
delle musiche di “Prossima fermata Bellinzona”, per presentare insieme alla soprano armeno-americana Rosy Anoush
Svazlian il loro nuovo progetto dedicato alla musica popolare
armena, a cent’anni dal genocidio del popolo armeno.
Il disco e il concerto del progetto “Nur”, che in armeno significa melograno ed è il simbolo della nazione, sono il risultato di
un anno di lavoro tra ricerca, arrangiamenti e prove, registrazioni e produzioni e propone un viaggio attraverso la musica
dei più importanti compositori tradizionali come Komitas,
Berberian, Ganatchian e Sayat Nova, rivisitata in una chiave
nuova e contemporanea per creare melodie moderne adatte
ad un pubblico variegato. Beat pulsanti contrapposti ad ambienti rarefatti accompagnano l’ascoltatore alla riscoperta di
una cultura lontana ed antica. La voce della soprano Rosy
Anoush Svazlian, un mix di dolcezza ed energia in grado di
fondersi perfettamente con il pianismo energico di Manzoni,
condurrà il pubblico in un’esperienza nuova e coinvolgente.
www.nurproject.com
87
presentazione
NUOVO DISCO
classica
Prezzi: cat. F
Venerdì 23 ottobre 2015, ore 20.45
Gaurav Mazumdar & Friends in
Building Bridges
“Building Bridges Through Music: in Search of Light”
con:
produzione:
Gaurav Mazumdar (India)
Helena Rüegg (Svizzera)
Ngo Hong Quang (Vietnam)
Sarah Lauet (Francia)
Sardor Mirzakhojaev (Uzbekistan)
Sola Akingbola (Nigeria)
Kuntal Roy (India)
Centro Incontri Umani di Ascona, 2015
Sitar
Bandoneon
Dàn Nhi, Dan Bao
Violoncello
Rubab, Dutar, Tanbur
Percussioni
Tablas
Dopo il successo dell’anno scorso la fondazione Centro
Incontri Umani di Ascona ha di nuovo invitato musicisti di
provenienze musicali totalmente diverse in Ticino. Si ritrovano per un viaggio comune di nove giorni. I musicisti, tutti
maestri nel loro mestiere, cercano similitudini e differenze
delle loro rispettive tradizioni musicali. Con l’esperta guida
di uno dei massimi suonatori di sitar viventi, Gaurav
Mazumdar, si incontrano, si conoscono e si uniscono sette
orizzonti musicali.
Ai musicisti coinvolti nel progetto “Building Bridges” non
interessa che la loro cultura musicale si unisca ad un’altra
per sortirne un crossover qualsiasi. Non vogliono fondere
fino a renderla irriconoscibile la loro musica, che nella forma originale ha già raggiunto la massima perfezione.
Vogliono invece costruire ponti fra la propria musica e quella degli altri partecipanti all’avventura.
Che forma possano assumere questi ponti, ecco il tema
della loro intensa collaborazione che li vede impegnati in
Ticino per nove giorni. Sarà interessante scoprire a quali
risultati li avrà condotti il loro viaggio.
www.ciu-ascona.org
89
in collaborazone con
Centro Incontri
Umani di Ascona
classica
Prezzi: cat. E
Venerdì 13 novembre 2015, ore 20.45
Schola Cantorum Reykjavik
direttore:
soprani:
contralti:
tenori:
bassi:
Hördur Askelsson
Fjóla Kristín Nikulásdóttir, Ragnheidur Sara Grímsdóttir,
Rakel Edda Gudmundsdóttir, Thelma Hrönn Sigurdórsdóttir
Audur Gudjohnsen, Gudrún Edda Gunnarsdóttir,
Jóhanna Ósk Valsdóttir, Lilja Dögg Gunnarsdóttir
Björn Thorarensen, Gudmundur Vignir Karlsson, Helgi Steinar
Helgason, Örn Arnarson
Benedikt Ingólfsson, Fjölnir Ólafsson, Hreidar Ingi Porsteinsson,
Sigurdur Sævarsson, Örn Ýmir Arason
Rut Ingolfsdottir
Programma:
Musica sacra islandese per coro: Brani di P. Sigurbjörnsson, A. Porvaldsdóttir,
S. Saevarsson, H.I. Porsteinsson, J. Leifs, H.H. Ragnarsson e T.M. Baldvinsson
Musica sacra contemporanea per coro: Brani di J. MacMillan, J. Tavener, A. Pärt,
E. Esenvalds, M. Lauridsen e E. Whitacre
Musica profana islandese per coro: Brani di H.H. Ragnarsson, H. Hallgrímsson,
J. Ásgeirsson, E. Thoroddsen, S.S. Birgisson, A.H. Sveinsson e J. Nordal
La Schola Cantorum di Reykjavík è un coro da camera composto da 17 cantanti e fondato nel 1996 da Hördur Áskelsson, organista della Hallgrímskirkja, la più grande e celebre
chiesa islandese. Fin da subito la Schola Cantorum, con il
suo repertorio rinascimentale, barocco e contemporaneo, ha
assunto un ruolo centrale nella scena musicale islandese distinguendosi con numerose prime esecuzioni di opere di
compositori islandesi ma anche con pregevoli esecuzioni dei
massimi capolavori per coro, dal “Messia” di Händel
all’ “Oratorio di Natale” di Bach. Oltre che in Islanda, la
Schola Cantorum di Reykjavík si è già esibita in Norvegia,
Finlandia, Italia, Germania, Francia e Giappone. Numerosi i
cd all’attivo, fra cui un album con le opere complete per
coro e orchestra del compositore islandese Jon Leifs e uno,
uscito nel 2013, con opere per coro di Haflidi Hallgrímsson.
Con la cantante Björk il coro ha inciso l’album esclusivamente vocale “Medulla” e con la band sperimentale svedese
Wildbirds & Peacedrums l’album “Rivers”. Fra le collaborazioni, anche quella con i Sigur Ros. Nel 2006 il coro è stato
designato gruppo musicale ufficiale di Reykjavik e nel 2007
è stato nominato per il Premio nordico della musica.
www.scholacantorum.is
91
in collaborazone con
il festival
Culturescapes
classica
Prezzi: cat. E
Domenica 22 novembre 2015, ore 17.00
Domenica 28 febbraio 2016, ore 17.00
Camerata dei Castelli
diretta da Andreas Laake
Domenica 22 novembre 2015
John Williams:
Schindler’s List
Alejandro Núñez Allauca: “Concerto a Macchu Picchu” per violino e orchestra d'archi
(Prima esecuzione in Svizzera) - Violino solo Teira Yamashita
Gianluca Febo:
Serenata per orchestra d'archi (Prima esecuzione mondiale)
Horace Silver:
Peace
Duke Ellington:
In a sentimental mood
George Gershwin: Summertime
Scott Joplin:
The entertainer
Domenica 28 febbraio 2016
W.A. Mozart:
Concerto per flauto e arpa KV 299 in Do maggiore - Flauto
Alessandra Aitini, Arpa Chiara Pedrazzetti
W.A. Mozart:
Due arie ancora da stabilire - Soprano: Martina Bortolotti
P.I. Tchaikovsky:
Serenata per archi op. 48
La Camerata dei Castelli è un’orchestra con sede a
Bellinzona. Fondata nel giugno del 2013 dal suo direttore
Andreas Laake, essa inizia l’attività nella stagione ’13-’14 con
un ciclo di concerti suddivisi fra il Teatro Sociale e
Castelgrande. Composta da una ventina di musicisti professionisti, la Camerata dei Castelli ha anche l’obiettivo di integrare nel suo organico alcune giovani promesse della musica
classica ticinese. Questa formazione, selezionata con grande
cura, vuole offrire al pubblico dei concerti di alta qualità artistica in luoghi che, per le loro dimensioni, non sempre si prestano ad ospitare grandi formazioni sinfoniche. Il repertorio della
Camerata dei Castelli è molto variato e si estende dalla musica barocca alle prime esecuzioni di opere contemporanee.
Il direttore Andreas Laake è nato a Londra e cresciuto a
Liestal. Si è diplomato come violinista a Basilea con Armin
Tenger. È stato premiato in diversi concorsi internazionali ed
ha al suo attivo, come solista o in formazioni di musica da camera, diverse registrazioni televisive, radiofoniche o per CD.
classica
Ingresso libero
Sabato 9 aprile 2016, ore 11.00
Sabato 28 maggio 2016, ore 11.00
Concerti aperitivo
con i musicisti dell’Orchestra della Svizzera italiana
I programmi e i nomi degli interpreti saranno comunicati nel corso della primavera 2016
Prenotazioni per l’atelier musicale (bambini dai 4 ai 7 anni): 091 803 93 19 o [email protected]
Amici del
T EATRO S OCIALE
B E L L I N Z O N A
La cornice dei Concerti aperitivo è quella festosa del mercato
del sabato. Mentre i musicisti dell’Orchestra della Svizzera
Italiana offrono al pubblico dei “grandi” alcune delle più belle
pagine del repertorio cameristico, gli animatori del Conservatorio della Svizzera italiana introducono i più piccoli alla scoperta della musica in un atelier giocoso. La mattinata si conclude tutti insieme con i musicisti per un simptico aperitivo.
www.orchestradellasvizzeraitaliana.ch
94
classica
Prezzi: cat. F
Giovedì 10 marzo 2016, ore 20.45
Mario Cei in
Crime passionnel
di Astor Piazzolla e Pierre Philippe
con:
Mario Cei
canto e recitazione
Mario Sironi pianoforte
regia:
Roberto Recchia
musiche:
Astor Piazzolla
elaborazione musicale: Mario Sironi
testi:
Pierre Philippe
Spettacolo con monologhi in lingua italiana e canzoni in lingua francese
(sopratitolate in italiano)
Solo in una stanza un uomo racconta di una passione travolgente che lo porta ad uccidere l’oggetto del suo amore.
Cosa è accaduto tra queste pareti? Un delitto passionale o
soltanto un delirio della mente? “Crime passionnel” è un
canto di solitudine e un lamento d’amore: amore reale, macchiato, distrutto dagli assalti del quotidiano… O amore sognato, idealizzato, costruito come la sceneggiatura di uno di
quei film romanzeschi che non possono finire se non con un
gesto cruento.
Con “Crime passionnel” Astor Piazzolla rivela un talento di
autore teatrale fuori dal comune scrivendo un’opera da camera per uomo solo con una struttura compiuta che richiede
una vera e propria messa in scena. Le parole delle canzoni
e il testo che la compongono sono stati scritti per Jean
Guidoni da Pierre Philippe che non mancò di ringraziare
Piazzolla per aver “rivestito” le sue parole «con la sua musica di velluto viola…».
Trentatrè anni dopo prima messa in scena a Parigi nel 1982,
Mario Cei – noto al pubblico del Teatro Sociale per il suo
spettacolo dedicato a Prévert – torna alla canzone francese
d’autore accompagnato al pianoforte da Alessandro Sironi.
www.mariocei.it
95
off limits
Prezzi: cat C
Sabato 12 marzo 2016, ore 20.45
Ipotesi per un destino… 2015
di Nando Snozzi
pittura, testi e maggiordomo: Nando Snozzi
movimento e trasformista: Ledwina Costantini
musicisti fatali:
Matteo Mengoni e Zeno Gabaglio
braccio sinistro:
Gianni Hoffmann
operatori dell’immagine: Claudio Tettamanti e Paco Sanchez
saggio straniero:
Antonio Pirisi
turista in scena:
Elio David
Il progetto “Ipotesi per un destino” si sviluppa in tre tempi: il
primo nel “Temple Allemand” a La Chaux-de-Fonds” nel mese
di agosto 2015, il secondo al Museo Epper di Ascona nel
mese di settembre 2015 e il terzo al Teatro Sociale.
In scena “Ipotesi per un destino” è una performance in un
tempo, con pittura, musica e testi. Una sincronia di segni,
suoni e parole dentro i territori dichiarati e appartenenti all’arte. Un’azione scenica nel percorso formato da tele intonse e
con la pittura come attrice in divenire. L’intento è dare voce ai
testi e fisicità alle figure che si creeranno sulla scena. I personaggi che transiteranno in scena con dei costumi appropriati
costruiranno un’immagine vivente che come un puzzle si completerà nel finale della performance, per poi diventare un dubbio nel tempo. Si tratterà di uno spettacolo a metà improvvisato e a metà coordinato, tra musica, movimento e testi.
www.nandosnozzi.ch
96
il nostro teatro
Il Sociale per tutti
Impianto ad induzione per deboli d’udito
Grazie al generoso contributo della Fondazione Gianfe di Bellinzona, il Teatro Sociale
Bellinzona dispone di un moderno impianto ad induzione per persone deboli d’udito.
Esso permette a chi utilizza un apparecchio acustico per audiolesi di sentire lo spettacolo grazie ad un sistema di captazione del suono sul palco e di amplificazione presso il
singolo spettatore che non reca disturbo ai vicini di posto. Questo servizio è disponibile
su quasi tutta la platea (e solo in platea), ma non ai posti cancellati nel piano:
Per usufruire del servizio chi dispone di un
apparecchio acustico lo
deve posizionare su “T”.
Si raccomanda di prenotare il posto rivolgendosi esclusivamente alla
prevendita ufficiale
presso l’Ufficio turistico
di Bellinzona
tel. 091 825 48 18
(orari cfr. pag. 102).
Il servizio può essere
garantito soltanto nel limite dei posti disponibili.
Posti per persone con difficoltà motorie
Dei posti per persone con difficoltà motorie (in particolare con sedia a rotelle) si trovano
in platea. Essa è facilmente raggiungibile dall’entrata principale.
Si raccomanda di prenotare il posto rivolgendosi esclusivamente alla prevendita ufficiale presso l’Ufficio turistico di Bellinzona, Palazzo Municipale, tel. 091 825 48 18 (orari cfr. pag. 102). Il servizio può essere garantito soltanto nel limite dei posti disponibili.
Non sono invece accessibili a persone con gravi difficoltà motorie gli altri spazi pubblici
del Teatro Sociale (primo e secondo ordine di palchi, loggione, sala Carlo Bonetti).
Il bagno per disabili è raggiungibile dalla porta di fianco al bar nel foyer d’entrata. Per
usufruirne ci si può rivolgere al personale di sala.
97
il nostro teatro
Disposizione dei posti
Primi posti
Secondi posti
Terzi posti
Quarti posti
98
il nostro teatro
PALCOSCENICO
Secondo
ordine di palchi
PALCOSCENICO
Loggione
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il nostro teatro
Biglietti
Categoria A
primi posti: fr. 40.-
secondi posti: fr. 34.-
terzi posti: fr. 28.-
quarti posti: fr. 22.-
secondi posti: fr. 28.-
terzi posti: fr. 22.-
quarti posti: fr. 17.-
Categoria B
primi posti: fr. 34.-
Categoria C
primi e secondi posti: fr. 28.-
terzi e quarti posti: fr. 17.-
Categoria D
adulti:
primi e secondi posti: fr. 20.terzi e quarti posti: fr. 10.bambini accompagnati:
primi e secondi posti: fr. 5.terzi e quarti posti: fr. 5.bambini non accompagnati: primi e secondi posti: fr. 10.terzi e quarti posti: fr. 10.Il secondo adulto di una famiglia paga fr. 10.- in ogni ordine di posti
Categoria E
primi e secondi posti: fr. 40.-
terzi e quarti posti: fr. 28.-
Categoria F
primi e secondi posti: fr. 34.-
terzi e quarti posti: fr. 22.-
Riduzioni
10% di sconto: beneficiari AVS, studenti e apprendisti, titolari Infocard e titolari
abbonamento annuale Arcobaleno
20% di sconto: membri dell’Associazione Amici del Teatro Sociale (pag. 101)
50% di sconto: studenti e apprendisti a partire da un mese prima della data dello
spettacolo (p.es. dal 30 ottobre per lo spettacolo del 30 novembre)
Gruppi: 20% di sconto per gruppi di 20 o più persone
Scuole: 50% di sconto a partire da un mese prima della data dello spettacolo per gruppi
di almeno 10 studenti con almeno un docente (max. due docenti ogni 10 studenti)
Sconti riconosciuti solo su presentazione del relativo documento di legittimazione.
Queste riduzioni non sono cumulabili.
I biglietti acquistati
non sono rimborsabili, a meno che lo spettacolo sia annullato. Se lo spettacolo dovesse
essere interrotto dopo la metà della sua durata, il biglietto non sarà rimborsato.
I biglietti riservati
e non preventivamente ritirati saranno disponibili presso la cassa del teatro fino a
30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, dopo di che saranno rimessi in vendita.
Regolamento di sala
• A spettacolo iniziato l’accesso alla sala sarà regolato dal personale responsabile e la
disponibilità del posto scelto non è più garantita.
• È proibito fotografare, filmare o registrare gli spettacoli.
• Si raccomanda di chiudere le porte dei palchi e di spegnere completamente i telefonini. Gli schermi accesi degli smartphone disturbano molto gli altri spettatori.
• La direzione si riserva modifiche del programma per cause indipendenti dalla sua volontà.
100
il nostro teatro
Abbonamenti
Abbonamenti “Chi è di scena” e “com.x”
Rassegna “Chi è di scena” (7 spettacoli, posto fisso)
primi posti: fr. 238.- secondi posti: fr. 203.- terzi posti: fr. 168.Abbonamento “Chi è di scena” con tessera Amici del Teatro Sociale
primi posti: fr. 210.- secondi posti: fr. 175.- terzi posti: fr. 147.Rassegna “com.x” (4 spettacoli, posto fisso)
primi posti: fr. 128.- secondi posti: fr. 110.- terzi posti: fr. 92.Abbonamento “com.x” con tessera Amici del Teatro Sociale
primi posti: fr. 114.- secondi posti: fr. 94.terzi posti: fr. 76.Gli abbonamenti delle rassegne “Chi è di scena” e “com.x” danno diritto ad assistere agli
spettacoli nel posto e nella serata scelti e sono trasferibili. Cambiamenti di serata sono
possibili solo se c’è disponibilità di posti e costano fr. 2.- se annunciati almeno 15 giorni
prima dell’evento, dopo di che comportano un costo di fr. 10.- per ogni mutazione.
Abbonamento Ottovolante
8 spettacoli a scelta del cartellone 15-16:
tariffa normale: fr. 220.Amici del Teatro Sociale: fr. 200.-
L’abbonamento Ottovolante è l’abbonamento flessibile del Teatro Sociale Bellinzona,
per chi va con una certa frequenza a teatro, desidera scegliere gli spettacoli fra le
diverse rassegne del cartellone e vuole decidere liberamente quando andare a teatro.
Il possessore dell’abbonamento Ottovolante può ottenere in ogni momento della stagione, secondo disponibilità, complessivamente otto biglietti per altrettanti spettacoli
diversi. Non è necessario che tutti gli otto biglietti siano riscossi contemporaneamente.
Gli spettacoli possono essere liberamente scelti tra quelli del programma generale
della stagione 15-16 del Teatro Sociale. Sono esclusi da questo abbonamento gli
spettacoli organizzati da altri enti e gli spettacoli del festival Territori.
L’abbonamento Ottovolante è personale e non trasmissibile. La sua validità è di una
stagione teatrale. Esso permette l’acquisto solamente in prevendita di biglietti per
spettacoli di qualsiasi categoria di prezzo e in qualunque ordine di posti.
L’abbonamento Ottovolante e i relativi singoli biglietti possono essere prenotati ed
acquistati esclusivamente presso l’Ufficio turistico di Bellinzona. Il ritiro di biglietti
con l’abbonamento Ottovolante alla cassa serale del Teatro è possibile solo previa
prenotazione presso l’Ufficio turistico di Bellinzona.
Amici del Teatro Sociale
Amici del
T EATRO S OCIALE
B E L L I N Z O N A
Sconto del 20% su biglietti e abbonamenti
Tassa d’adesione per una stagione fr. 60.- (studenti fr. 30.-; famiglie fr. 50.- per membro)
Inoltre: informazioni complete e tempestive, offerte speciali, iniziative riservate.
Informazioni e iscrizioni: c/o Ufficio turistico di Bellinzona o [email protected]
101
il nostro teatro
Informazioni, prenotazioni e vendita
Ufficio turistico di Bellinzona
Palazzo Municipale, 6500 Bellinzona
tel: +41 (0)91 825 48 18
Sportello
dal lunedì al venerdì
sabato
dalle 9 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30
dalle 9 alle 12
Telefono
dal lunedì al venerdì
sabato
dalle 13.30 alle 17.30
dalle 10 alle 12
Su ogni biglietto prenotato presso l’Ufficio turistico di Bellinzona è percepita una tassa
di prenotazione di fr. 2.Per le prenotazioni effettuate più di 4 settimane prima dell’evento è richiesto il pagamento sul CCP entro 15 giorni previa fattura emessa dall’Ufficio turistico di Bellinzona (tassa
unica di elaborazione fr. 5.-)
Nel caso di prenotazioni per più spettacoli, tutti i biglietti dovranno essere pagati e ritirati
simultaneamente.
Ticketcorner
I biglietti per gli spettacoli del Teatro Sociale possono essere acquistati (con sovrattassa)
anche presso tutti i punti vendita di Ticketcorner, online (www.ticketcorner.com) o
telefonando dalle 08.00 alle 22.00 al callcenter (0900 800 800, tariffa fr. 1.19 al minuto).
Cassa del Teatro
tel: +41 (0)91 820 24 41
Apertura nei giorni di spettacolo (45 minuti prima degli spettacoli serali e 30 minuti
prima delle rappresentazioni pomeridiane). Nessuna prenotazione alla cassa del teatro.
Ristoranti convenzionati
Nelle sere di spettacolo gli spettatori del Teatro Sociale godono di uno sconto del
10% sul prezzo della cena in alcuni ristoranti. Per beneficiarne basta presentare al
ristorante il biglietto per lo spettacolo della sera stessa. Aderiscono all’iniziativa:
Cantinin del gatt - Trattoria
Vicolo al Sasso 4, Bellinzona - Telefono 091 825 27 71 - Chiuso domenica sera e lunedì
Il Piazza - Ristorante Snack Bar
Piazza Governo 3, Bellinzona - Telefono 091 826 26 88
Locanda Ticinese - Osteria Pizzeria
via Orico 3, Bellinzona - Telefono 091 825 16 73
Portici - Ristorante Pizzeria
vicolo Muggiasca 4, Bellinzona - Telefono 091 825 16 73 - Chiuso domenica e lunedì
Unione - Albergo Ristorante
Via Henri Guisan 1, Bellinzona - Telefono 091 825 55 77 - Chiuso domenica
Il bar del Teatro
Situato nel foyer d’entrata, il bar del Teatro Sociale è lieto di servire gli spettatori in occasione degli spettacoli. Esso è in funzione dall’apertura delle porte del Teatro Sociale e offre
il suo servizio prima e dopo lo spettacolo e durante l’eventuale pausa.
102
il nostro teatro
Teatro Sociale Bellinzona
Piazza Governo 11
casella postale 2706
6501 Bellinzona
[email protected]
www.teatrosociale.ch
www.territori.ch
Stagione 15-16
il team:
direttore
delegato alla programmazione
assistente di direzione
direttore tecnico
amministrazione e contabilità
informazioni e prevendita
accoglienza pubblico e cassa serale
Gianfranco Helbling
Paolo Zanchin
Cristina Martini
Claudio Cheulini
Nathalie Nembrini
Ufficio turistico di Bellinzona
volontari dell’Associazione Amici del
Teatro Sociale di Bellinzona
Programma generale 15-16
testi
copertina
stampa
a cura della direzione del teatro sulla base
dei materiali forniti dalle compagnie
Thomas Capponi - studio grafico G&S
Tipografia Torriani SA Bellinzona
Ente autonomo Bellinzona Teatro
Le attività del Teatro Sociale Bellinzona e di Territori - Festival di teatro in spazi urbani
sono rette dall’Ente autonomo di diritto comunale Bellinzona Teatro.
Consiglio d’amministrazione: presidente
vicepresidente
membri
Roberto Malacrida
Roberto Keller
Christian Paglia, Philippe Bernasconi,
Andrea Ghiringhelli, Edo Baylaender,
Enrico Rondi
Comitato consultivo d’esperti:
Antonio Ballerio, Maria Bonzanigo, Andrea
Ghiringhelli, Ute Haferburg, Margherita Palli
membri
I partner della stagione 15-16 del Teatro Sociale Bellinzona
La stagione 15-16
del Teatro Sociale
è sostenuta da:
Fondazione
Gianfe
Bellinzona
Amici del
T EATRO S OCIALE
B E L L I N Z O N A
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Aziende
Municipalizzate
Bellinzona
InfoCentro AMB
Piazza G. Buffi
6500 Bellinzona
www.amb.ch