STRATEGIE DI MARKETING NON CONVENZIONALE: MARKETING VIRALE E GUERRILLA MARKETING IL MARKETING VIRALE Adriana Cristiano INDICE - Principale differenza tra marketing tradizionale e marketing virale - Definizione di marketing virale - Concetto di ideavirus - Processo di propagazione dell'ideavirus - Vantaggi legati all'utilizzo del marketing virale - Limiti del marketing virale - Esempi di marketing virale MARKETING VIRALE VS MARKETING CONVENZIONALE ● ● Il marketing virale si basa sulla creazione e sulla propagazione di un'idea virus, attraverso il web, grazie all'azione dei social network Il marketing convenzionale o tradizionale, propone strategie di marketing pubblicitario sfruttando la forza dei mass media (tv, stampa, radio ecc..) IL MARKETING VIRALE: DEFINIZIONE ● ● è una tipologia di marketing non convenzionale, che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati, per trasmettere il messaggio ad un numero elevato di utenti finali. è un'evoluzione del passaparola, e presenta un'intenzione volontaria da parte dei promotori della campagna. IL MARKETING VIRALE: DEFINIZIONE/2 ● ● Il termine marketing virale, è riferito agli utenti della rete che, in modo più o meno volontario, suggeriscono e raccomandano un servizio o un prodotto. Il veicolo del messaggio è la comunità in rete che può diffondere l'ideavirus in maniera chiara, veloce e gratuita. CONCETTO DI IDEAVIRUS ● ● ● L'ideavirus deve essere un'idea affascinante che si propaga attraverso la popolazione influenzando chiunque essa incontri. Importante è il ruolo dell'influenzatore, infatti, egli diventa parte integrante del processo di propagazione dell'ideavirus. È un fattore chiave per il successo! Gli influenzatori possono esserlo per vocazione o per mestiere. PROPAGAZIONE DELL'IDEAVIRUS IN 5 FASI ● Creazione dell'ideavirus (prodotto) ● Affidarsi agli influenzatori che lo fanno per mestiere ● Massimizzare la viralità tramite l'ausilio dei social network ● Attrarre gli influenzatori per vocazione ● Prevedere vantaggi anche per coloro che sono stati contattati dagli influenzatori in modo da motivarli alla propagazione della nostra idea RICAPITOLANDO UNA CAMPAGNA DI MARKETING VIRALE: ● ● ● Utilizza la potenza della comunicazione in rete, per impiantare un messaggio/idea facilmente trasferibile, ad un elevato numero di persone Deve essere in grado di rispondere ad una crescita elevata e molto rapida di possibili clienti/consumatori Contiene motivazioni e comportamenti comuni per poter essere di facile trasmissione VANTAGGI DATI DALL'UTILIZZO DI QUESTA STRATEGIA ● ● ● ● Diminuzione dei costi rispetto all'uso di una campagna di marketing di tipo tradizionale Aumento delle relazioni con i clienti potenziali attraverso la rete Possibilità di consolidare e incrementare i profitti, sfruttando l'effetto che l'ideavirus svolge in rete Aumentare il valore del brand relativo ad un determinato prodotto LIMITI DEL MARKETING VIRALE ● ● ● Il ciclo di vita dell'ideavirus: una volta che la propagazione arriva a livelli importanti, difficili da mantenere nel tempo, è necessario sostituire “il virus” con una nuova idea. L'ideavirus è nelle mani degli influenzatori: dipende da loro la vita o la morte dell'iniziativa. Alto livello di incertezza: non esiste un metodo sicuro per creare delle mode e per innescare dei meccanismi virali. ESEMPIO DI CAMPAGNA DI MARKETING VIRALE http://www.thinktag.it/it/resources/lo-straordinario-caso-di-marketing-viral ESEMPIO DI CAMPAGNA DI MARKETING VIRALE APPLICATO AL TURISMO http://www.thinktag.it/it/resources/il-marketing-virale-applicato-al-turismo GUERRILLA MARKETING E FLASH MOB Erika Zaffaroni COSA SI INTENDE PER GUERRILLA MARKETING? Il target è sempre più “immune” al messaggio pubblicitario dal quale è bombardato tutti i giorni, questo perché i messaggi, oltre ad essere onnipresenti nella vita di tutti i giorni, molto spesso sono simili tra loro e parecchie volte vengono ignorati proprio per la loro eccessiva invasività e monotonia. Un'altra tipologia di marketing non convenzionale è il Guerrilla marketing. Il guerrilla marketing nasce con lo scopo di catturare l’attenzione dell’utente, intrattenerlo, divertirlo e/o farlo riflettere. COSA SI INTENDE PER GUERRILLA MARKETING? /2 La forza del guerrilla marketing la troviamo in diversi punti: dalla creatività, che deve essere fresca, originale, coinvolgente e divertente, alla strategia che deve tener conto di diversi aspetti tra cui la geolocalizzazione del target specifico e la tipologia di messaggio a cui il target potrebbe essere maggiormente sensibile. In ultima analisi, importante è la carica virale del messaggio pubblicitario che dovrà essere costruito e “impacchettato”, in maniera tale da poter essere condiviso sui social media. Dovrà essere notiziabile. COSA SI INTENDE PER GUERRILLA MARKETING? /3 Quando si parla di carica virale si fa riferimento a quella capacità del messaggio pubblicitario di auto generarsi grazie all’utente della rete che ne condivide il contenuto. Per esempio se una notizia è simpatica verrà al contempo condivisa nei vari social network esistenti (Facebook,Twitter ecc..). Questa condivisione permette un notevole risparmio economico da parte dell’azienda che commissiona il lavoro, perché abbatte totalmente i costi di una pianificazione media a pagamento. ESEMPIO DI GUERRILLA MARKETING: I FLASH MOB Per Flash mob s'intende un aggregazione spontanea di persone, organizzate tramite la rete, che ha l'obiettivo di inscenare qualcosa d'insolito per poi dileguarsi rapidamente Grazie alla tecnologia è possibile divulgare il messaggio rapidamente, per tal motivo sempre più aziende utilizzano il flash mob come strumento di marketing virale. ESEMPI DI FLASH MOB I FLASH MOB /2 Esistono infiniti tipi di Flash mob. L'unico limite di questa tecnica è la creatività. I Flash mob più popolari: Durante i Pillow fight le persone si radunano per realizzare una lotta con i cuscini, conclusa la battaglia i combattenti si dileguano velocemente, lasciando il "campo di battaglia" coperto di piume. FLASH MOB /3 Il raduno Silent disco prevede che tutte le persone vengano munite di Ipod e cuffie, dando vita ad un evento in cui ognuno balla sulle note della propria musica preferita, lasciando sconcertate tutte le persone esterne che assistono in completo silenzio Infine lo Zombie walk è un flash mob in cui le persone si radunano vestiti da morti viventi. L'effetto visivo è di notevole impatto. I FLASH MOB /4 Il flash mob risulta uno strumento in grado di traslare il senso di appartenenza dato dall’essere membro di una community nata in rete, in un momento di effettiva condivisione nel mondo reale. Con la capillare diffusione dei social network (facebook su tutti), la comunicazione via web si è trasformata a rapporto diretto tra persone reali delle quali sono visibili foto, informazioni anagrafiche e molto altro. I FLASH MOB /5 L’idea è di trasformare la campagna pubblicitaria in un evento di massa, un’esperienza condivisa dove lo scopo promozionale può contare sugli effetti di un forte impatto emotivo sia su coloro che vivono in prima persona tale esperienza sia sugli spettatori che vi assistono in modo diretto o indirettamente attraverso il web. Nasce un nuovo tipo di comunicazione, meno istituzionale ma più partecipativa, in grado di avvicinarsi alle nuove generazioni, alle nuove tecnologie e godere di un rapporto di privilegiata interazione con il territorio e con i consumatori. I FLASH MOB /6 Il flash mob diventa quindi un evento da documentare con immagini video e trasformare in un vero e proprio spot, indirizzato per lo più a un utilizzo on line ma sicuramente inseribile con efficacia anche nella più competitiva pubblicità televisiva. L’azione offre l’inesplorata opportunità di coinvolgere il pubblico di riferimento mettendolo nella posizione sia di fruire che di generare e diffondere il messaggio pubblicitario. I FLASH MOB /7 Esso diventa effettivo strumento del web 2.0 in quanto potenziale spot online, che viene lanciato sul web, visualizzato e commentato dagli utenti della rete e diffuso senza limiti attraverso internet. Si tratta probabilmente del più potente mezzo di comunicazione del viral marketing, quello che più sa sfruttare il “passaparola” offerto dal web e che può lanciare in modo alternativo un prodotto, moltiplicando il messaggio promozionale ad esso legato con la forza e la velocità di un virus e trasformando un video/spot in un “caso” mediatico in pochi giorni. SITOGRAFIA: Immagini: www.google.it Testo: http://it.wikipedia.org/wiki/Marketing_virale http://www.gpstudios.it/dispense_corsi/pdf/GP.Studios_Marketing%20e%20Comunicazione%20Virale.pdf http://www.slideshare.net/marketingarena/il-marketing-virale Esempi: http://www.enricoporro.it/2011/02/26/lo-straordinario-caso-di-marketing-virale-con-protagonisti-i-biscotti-del-mulino-bianco/ http://ghnet.it/il-marketing-virale-applicato-al-settore-turistico-dal-miglior-lavoro-del-mondo-alla-segnaletica-ubriaca/