Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 130 avanzato degrado. Dal punto di vista storico architettonico non vi sono elementi di particolare pregio, ma è la struttura stessa, nella propria tipologia costruttiva a torre e nell’impianto a corte originario a presentare una certa valenza storico testimoniale. Colombi (edificio isolato) Abitazione di origine rurale situata nei pressi della Strada comunale Frascale, a nord dell’area di progetto. Si tratta di un edificio isolato a pianta quadrata in parte ristrutturato ed in parte ricostruito dopo il 2005, disposto su due piani e con copertura a due falde in legno con manto di coppi. I prospetti presentano aperture regolari con serramenti a due ante e persiane in legno, gli intonaci sono tinteggiati e decorati con cornici più chiare a marcare le aperture. A livello architettonico l’edificio non presenta elementi di pregio, tuttavia per tipologia costruttiva, disegno e materiali di costruzione, si inserisce con coerenza nel tessuto rurale. Foto n15: L’edificio recentemente ristrutturato Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 131 C. Moruzza (corte aperta con elemento a torre) Azienda agricola costituita dall’aggregazione di diversi corpi di fabbrica costruiti in epoche differenti e sorta attorno ad un edificio a torre risalente al XVII secolo, costruito con funzioni di difesa e controllo del territorio. L’edificio a torre ha pianta quadrata con copertura a quattro falde, è disposto su quattro piani e presenta una struttura muraria in pietra di fiume e mattoni di cotto. Gli elementi in cotto sono presenti sugli angoli dell’edificio ed hanno una funzione strutturale come elemento di rinforzo e di regolarizzazione della muratura in pietra. Foto n°16: L’edifico a torre Il piano terra è caratterizzato da un grande arco di passaggio, tipo porta morta, con funzione di accesso alla stalla disposta sul fronte sud, mentre l’ultimo piano è stato utilizzato come torre colombaia e probabilmente rialzato in epoca successiva all’impianto principale. Al fronte sud della torre è addossato un fabbricato di due piani con sottotetto costruito nello stesso periodo della torre e successivamente riadattato e trasformato. Al piano terra è presente la stalla originaria, mentre al primo piano è situata l’abitazione. I prospetti sono a vista e consentono di vedere chiaramente le modifiche apportate alla struttura attraverso parziali tamponamenti e ricostruzioni murarie e con il riposizionamento delle aperture attuali. Particolarmente interessante e difficilmente rintracciabile in altri edifici rurali è la presenza ai piani superiori di alcune feritoie a testimonianza dell’origine di tipo difensivo della costruzione. Il primo ampliamento all’edificio originario lo si ha nel XIX secolo con la costruzione della stalla con fienile giustapposta all’abitazione esistente, secondo lo schema architettonico della Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 132 casa in linea. La nuova stalla presenta una struttura muraria in pietra di fiume con elementi in mattoni pieni ed è caratterizzata da un grande fienile e da un ampio porticato sul fronte principale sorretto da quattro colonne quadrate in mattoni intonacati. Il fienile è tamponato in muratura sul fronte est, mentre sul prospetto di testa presenta due grandi finestrature con arco acuto di gusto neogotico. Foto n°17: La stalla originaria Sempre riferito allo stesso periodo è ipotizzabile un ulteriore ampliamento dell’abitazione con la realizzazione di una parte di fabbricato sul fronte nord della torre, simmetrico all’abitazione originaria. Attualmente questa porzione di edificio si presenta su due piani con un ampio sottotetto, ma è chiaramente stata oggetto di un intervento di ristrutturazione verso la metà del secolo scorso che ha comportato il rifacimento degli intonaci e della copertura con la costruzione di nuovi cornicioni in muratura, la riorganizzazione e l’apertura di nuove aperture finestrate di dimensioni maggiori rispetto alle originarie. L’edificio è a pianta rettangolare, presenta una struttura muraria in pietra di fiume e mattoni di cotto intonacata, una copertura a due falde in legno e manto in coppi. Nel ‘900 si ha il definitivo ampliamento dell’azienda agricola con la costruzione di una nuova residenza padronale e un’abitazione per i lavoratori, la costruzione di Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 133 nuovi spazi di deposito e fienile, di due nuove barchesse e di due stalle, organizzando così in parte le attività lavorative secondo lo schema tipologico a corte aperta oggi riscontrabile. Di inizio ‘900 sono l’edificio a blocco costituito dalla casa padronale accostata alla stalla fienile e l’edificio per i lavoratori, posizionati a nord della corte principale, con l’abitazione in affaccio verso il cortile e la stalla a nord. La struttura muraria è in mattoni pieni intonacati, con finestre rettangolari e allineate tra loro; i serramenti sono in legno con antoni ciechi ai piani superiori e inferriate al piano terra. Foto n°18: L’edifico dei primi del 900 L’edificio a blocco casa-stalla si differenzia nei volumi dei diversi elementi in quanto l’abitazione di tre piani si stacca in altezza rispetto alla stalla con il fienile. Le coperture sono pertanto separate, con struttura lignea a due e a quattro falde con manto in coppi. La stalla, anch’essa in mattoni pieni, presenta una pianta rettangolare con il lato maggiore addossato all’abitazione ed un ampio fienile al piano superiore chiuso su tre lati e caratterizzato da quattro grandi aperture ad arco sorrette da pilastrature in mattoni di stile neoclassico. L’edificio di abitazione dei lavoratori è in prossimità dell’ingresso alla corte; si presenta su due piani con ampio sottotetto, pianta rettangolare e copertura a quattro falde in legno con Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 134 manto i coppi. La parte abitativa è al piano superiore, mentre il piano terra è destinato a spazi di servizio e di deposito. I prospetti sono intonacati con aperture regolari e serramenti in legno con antoni ciechi al piano superiore, mentre al piano terra sono presenti finestre quadrate di dimensioni ridotte e protette da inferriate. A sud di questa abitazione è presente una grande barchessa in mattoni pieni e tamponata su tre lati, a pianta rettangolare con copertura a due falde in legno e coppi, utilizzata come deposito di materiale agricolo. A sud della corte è situata un’altra barchessa a pianta rettangolare e tamponata su tre lati, trasformata in autorimessa con la costruzione di un solaio in laterocemento e l’installazione di due grandi serramenti in ferro. A nord dei fabbricati della corte agricola sono presenti altri due edifici: una grande stalla con fienile e un’abitazione entrambi risalenti alla prima metà del ‘900. La stalla/fienile è a pianta rettangolare con struttura muraria in mattoni di cotto, copertura a due falde in legno con manto in coppi, piccole finestre di forma quadrata al piano terra e solaio in laterocemento. L’abitazione è a pianta rettangolare, di due piani con ampio sottotetto ed è stata oggetto di un intervento di ristrutturazione generale terminata da pochi anni. La copertura è in legno a quattro falde, con manto in coppi e appoggia su un cornicione in muratura. Nei prospetti sono presenti grandi finestre rettangolari e allineate regolarmente, tamponate da serramenti e persiane in legno. Trai il piano terra ed il primo è presente una cornice marcapiano e gli intonaci del piano terra sono stati incisi orizzontalmente creando un effetto estetico di tipo bugnato e riconducibile alla tradizione delle ville di inizio ‘900. Foto n°19: L’edifico padronale e la stalla di inizio 900 Attualmente gli abitanti residenti non sono più legati alla conduzione dei fondi e Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 135 Cascina Moruzza è utilizzata solo in parte come deposito di attrezzature e materiale agricolo. Alcuni edifici sono ancora utilizzati e conservati, mentre alcuni sono completamente abbandonati. La torre originaria è stata oggetto del rifacimento della copertura, tuttavia gli edifici più antichi sono in uno stato di degrado legato la loro inutilizzo e alla mancanza di manutenzione. Dal punto di vista storico architettonico l’impianto tipologico della cascina non presenta particolari elementi di valore in quanto è derivato da una aggregazione disordinata nel tempo e nelle funzioni, priva di una particolare logica progettuale. È invece rilevante la presenza dell’edificio a torre originario in quanto elemento caratteristico del sistema insediativo di tipo fortificato diffusosi nel XVII secolo e particolarmente riconoscibile anche in altre cascine di questa parte di territorio. Gerazza (corte aperta) Abitazione rurale situata in prossimità del confine ovest dell’area di intervento. Si tratta una azienda di origine agricola che ha cessato la propria attività nella seconda metà del ‘900 ed è stata ristrutturata in epoca recente trasformando e adattando i fabbricati ad una abitazione privata. L’impianto originario dei corpi di fabbrica è quello tipico della casa in linea ad elementi giustapposti, allineati secondo l’asse nord-sud, a cui in epoche successive sono state aggiunte la barchessa posta a nord e piccoli fabbricati di servizio a sud, realizzando lo schema della corte aperta attuale. Foto n°20: Gerazza Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 136 L’edificio principale è costituito da tre volumi accostati: l’abitazione rurale, organizzata su due piani e sottotetto abitabile, posta a sud; una parte di abitazione su due piani ricavata nella vecchia stalla originaria e nel soprastante fienile posta al centro, ed il volume a nord costituito dalla stalla con fienile costruito nella prima metà del ‘900 e collegato all’edificio preesistente attraverso uno spazio porticato o porta morta. L’edificio originario presenta una struttura muraria in pietra di fiume mista a mattoni pieni in cotto; questi ultimi sono utilizzati per realizzare gli elementi d’angolo dell’edificio, di cornice alle aperture e come elemento strutturale e decorativo interponendosi orizzontalmente alla muratura in pietra. Le finestre sono posizionate senza un disegno regolare e si presentano di dimensioni differenti con serramenti nuovi in alluminio bianco ed elementi di oscuramento ad antone cieco in legno ai piani superiori, mentre al piano terra le aperture sono protette da grate in ferro. Le coperture sono a due falde con struttura lignea sormontata da un manto in coppi, con comignoli in mattoni pieni a vista. La stalla a nord è invece realizzata in mattoni pieni a vista con piccole finestre ad arco ribassato al piano terra, mentre il fienile al piano superiore è stato tamponato sul lato del cortile interno con una muratura in laterizio intonacato, riducendo le grandi aperture ad arco in semplici porte finestre per ricavarne uno spazio chiuso fruibile come deposito. La copertura è sempre a due falde con struttura in legno e manto in coppi. Foto n°21: La stalla Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 137 A nord del cortile è presente una barchessa a pianta rettangolare con pilastri e tamponamenti delle testate in mattoni pieni di cotto e copertura a due falde in legno. Il fronte verso il cortile è stato tamponato con grandi pannelli in lamiera ricavando uno spazio chiuso utilizzato come deposito e autorimessa. Foto n°22: La barchessa Sul fronte sud del cortile è presente un piccolo fabbricato a pianta rettangolare in mattoni pieni in parte intonacati, con copertura a due falde in legno e coppi, originariamente utilizzato come stallini e ricovero per gli animali da cortile. Attualmente è in parte utilizzato come ricovero di piccole attrezzature, mentre nello spazio porticato è ancora presente e funzionante il forno a legna. Foto n°23: Il piccolo fabbricato a pianta rettangolare Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 138 La cascina ha abbandonato l’attività agricola già da molti anni ed è stata recentemente ristrutturata e trasformata in abitazione privata. Nel corso dei lavori di ripristino delle strutture murarie si è provveduto a portare a vista il paramento murario originario in pietra e mattoni, ed è stato eseguito il rifacimento delle spallette di cornice delle aperture finestrate recuperando i mattoni in cotto originari. Nel tempo sono stati conservati gli elementi costruttivi originari ed è ben visibile la trasformazione del complesso agricolo secondo le esigente produttive dei vari periodi storici, tuttavia non sono presenti particolari elementi di pregio storico architettonico. Amuzzone (edificio in linea) Azienda agricola situata a sud dell’area di studio, caratterizzata dalla presenza di una grande abitazione di tipo padronale accostata ad un edificio rurale a pianta rettangolare. Foto n°24: Panoramica dell’Azienda agricola La struttura originaria, ancora riconoscibile, è costituita da un impianto tipologico tipico del fabbricato in linea ad elementi giustapposti, allineato secondo un asse est-ovest e con il fronte principale rivolto a sud. La costruzione risale ai primi anni del ‘900 ed è stata trasformata nel corso degli anni attraverso opere di ampliamento che hanno portato alla situazione attuale. L’abitazione originaria, posta a ovest del fabbricato, è stata interamente modificata attraverso un ampliamento completato pochi anni fa, che ha portato alla realizzazione di una villa di tipo padronale con impianto a L e sviluppata su tre piani. La villa presenta aperture finestrate allineate simmetricamente, di forma rettangolare e con serramenti e persiane in legno. La copertura presenta un struttura in legno appoggiata su un cornicione in muratura ed è sormontata da un manto in coppi. Il fronte principale dell’abitazione è stato spostato sul lato ovest ed è caratterizzato da un ingresso centrale sormontato da un balcone per ogni piano e da un timpano ricavato nella Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 139 copertura a rimarcare il prospetto. Addossata all’abitazione è visibile la parte di costruzione destinata alla stalla e al fienile, realizzata in mattoni pieni e con copertura a due falde in legno con manto in coppi. La copertura è stata rifatta durante i lavori di ampliamento dell’abitazione, così come alcune opere di trasformazione interna per la realizzazione di due autorimesse. L’unica parte ancora conservata nella struttura originaria è la piccola stalla con colonne in muratura e volte a crociera, utilizzata per il ricovero di alcuni cavalli. Foto n°25: La villa padronale A nord dell’abitazione rurale è presente una costruzione di tipo residenziale a pianta rettangolare, costituita da quattro appartamenti disposti su due piani. Si tratta di un edificio costruito negli anni ’70, con struttura in muratura di laterizio portante, solai e copertura a quattro falde in laterocemento e manto in tegole. Il fabbricato è disposto anch’esso lungo l’asse est-ovest ed è caratterizzato da grandi aperture finestrate a due ante disposte principalmente sul fronte sud, dove si affacciano su un lungo balcone che attraversa tutto il prospetto. Le facciate sono intonacate e tinteggiate, interrotte da serramenti e persiane in legno. L’origine agricola di cascina Amuzzone è riconoscibile nelle forme, nell’organizzazione degli spazi, nei materiali da costruzione ancora visibili e in alcuni particolari architettonici. Le varie trasformazioni di cui sono stati oggetto gli edifici hanno permesso ai residenti di evitare l’abbandono di questi fabbricati, tuttavia ne hanno snaturato le caratteristiche originarie. L’attività agricola è stata dismessa e rimane solo uno spazio di ricovero per pochi cavalli, con un’area recintata per il pascolo all’aperto. Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 140 Foto n°26: La costruzione residenziale Dal punto di vista di una analisi storico architettonica o testimoniale degli edifici non si riscontrano particolari elementi di pregio. Colombarola (edificio in linea) Azienda agricola costituita da una serie di elementi giustapposti secondo la tipologia della cascina in linea, caratteristica della collina piacentina. L’edificio è allineato secondo l’asse est-ovest, con l’abitazione nella parte centrale e le stalle con i fienili disposte sui due lati opposti. La parte destinata ad abitazione è costituita da due unità affiancate e si sviluppa su due piani fuori terra con un ampio sottotetto; la struttura muraria è in pietra di fiume mista a mattoni pieni con coperture a due falde a struttura lignea e manto in coppi. Foto n°27: L’azienda agricola Colombarola Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 141 L’abitazione a ovest è quella più antica e una targa posta nelle vicinanze della quota di gronda riporta la data di costruzione del 1854. La seconda unità abitativa è tuttavia di poco successiva e presenta le medesime caratteristiche costruttive. La stalla a ovest è di grandi dimensioni, a pianta rettangolare, e accostata all’abitazione attraverso la porta morta: uno spazio coperto di acceso alla stalla e di ricovero temporaneo del materiale e delle attrezzature d’uso alla cura del bestiame. Sopra alla stalla è presente il fienile, in parte tamponato in muratura e caratterizzato dal disegno ad arco acuto di forma neogotica delle tre finestrature centrali. La struttura muraria è in pietra di fiume con colonne portanti ed elementi d’angolo in mattoni pieni, mentre la copertura a due falde in legno è interrotta in corrispondenza dell’abitazione da un muro tagliafuoco. La stalla a est del fabbricato è di dimensioni più piccole rispetto all’altra, sia in lunghezza che in altezza; presenta una struttura muraria in pietra e mattoni, con il fienile soprastante sorretto da pilastri in mattoni e denota alcuni interventi di trasformazione per l’utilizzo degli spazi a scopo di autorimessa e deposito di materiale. A sud ovest della costruzione in linea è presente una grande barchessa chiusa su tre lati, con pianta rettangolare, copertura a due falde in legno e manto in coppi, e struttura muraria in mattoni pieni, utilizzata per il ricovero del materiale e dei mezzi agricoli. Foto n°28: Panoramica aerea dell’azienda agricola Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 142 A ovest della barchessa è presente una grande stalla di tipo moderno costruita attorno agli anni ’70, caratterizzata da una struttura prefabbricata con pilastri e travature in calcestruzzo e tamponata da una muratura in blocchi di cemento prefabbricati. Su un lato della stalla è presente un fabbricato per la mungitura e un’area recintata per permettere al bestiame di uscire all’aperto nelle stagioni meno fredde. Foto n°29: La grande stalla moderna L’azienda agricola ha cessato l’attività legata all’allevamento del bestiame verso la fine del ‘900 ed i fabbricati sono attualmente utilizzati solo come deposito di attrezzature e materiale per la conduzione dei fondi. Foto n°30: Le strutture per l’allevamento avicolo Da alcuni anni, in prossimità della stalla moderna, sono state costruite tre strutture a stecca per l’allevamento avicolo di tipo intensivo e meccanizzato; si tratta di costruzioni basse e lunghe con muratura a blocchi di cemento Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 143 prefabbricati e copertura a due falde in lastre di fibrocemento. Nonostante l’abbandono della pratica agricola, l’azienda si presenta in un discreto stato di conservazione legato ad un generale intervento di manutenzione dei fabbricati ed ad un loro utilizzo come abitazione e deposito di attrezzature. Dal punto di vista storico architettonico la tipologia costruttiva della cascina in linea presenta la forma e lo stile caratteristico del paesaggio agrario della collina piacentina, tuttavia nell’edificio non si rilevano particolari elementi di pregio. Case Nuove Remondini (edificio a corte aperta) Grande azienda agricola situata a sud della zona di analisi, risalente agli inizi del ‘900, costituita da un fabbricato originario ad elementi giustapposti e da una serie di costruzioni di edificazione successiva di supporto all’ampliamento dell’attività agricola occorsa negli anni. Foto n°31: Panoramica dell’azienda agricola La costruzione originaria, in prossimità dell’accesso all’azienda, è allineata secondo l’asse est-ovest ed è costituita dall’abitazione a ovest e dalla stalla con fienile a est, collegate attraverso la porta morta. L’abitazione presenta i canoni della casa padronale; si sviluppa su due piani con ampio sottotetto, la struttura muraria è in mattoni pieni intonacati con ampi solai a travetti in legno e pavimenti in tavelle e marmette; i cornicioni sono in muratura e la copertura è a struttura lignea con manto in coppi. Le finestre sono ampie e Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 144 rettangolari, con serramenti in legno, persiane al primo piano e inferriate al piano terra. Foto n°32: C.na Remondini Foto n°33: La casa padronale Affiancata all’abitazione e accessibile dalla porta morta, si trova la stalla con il fienile. La costruzione è in mattoni pieni con un grande porticato sul fronte principale sorretto da pilastri in mattoni collegati tra loro da una muratura ad archi ribassati. La copertura ha una struttura in legno a due falde con manto in coppi. Attualmente la casa padronale è abitata dai proprietari, mentre la stalla ed il fienile sono utilizzati come deposito. Nella prima metà del ‘900 l’azienda è stata oggetto di un primo intervento di ampliamento attraverso la costruzione di una nuova stalla affiancata alla precedente, di una grande barchessa e di una costruzione per il deposito dei materiali e delle attrezzature, organizzando i corpi di fabbrica secondo uno schema a corte aperta ancora oggi riconoscibile. Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 145 Foto n°34: La stalla con annesso fienile Foto n°35: La barchessa I nuovi edifici sono stati tutti realizzati con muratura in mattoni pieni, con elementi a pilastro di rinforzo e con funzione estetica, di richiamo alla lesena neoclassica a segnare la modulazione dei prospetti. Le coperture sono in legno con manto in coppi; il tetto della stalla è a due falde, mentre la barchessa e il deposito presentano una copertura a padiglione. La barchessa è tamponata su tre lati e si affaccia sulla corte con quattro grandi archi ribassati; sul lato opposto alla corte è stato aggiunto un ampio porticato sorretto da pilastri in mattoni pieni e con manto in coppi. Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 146 Il fabbricato di deposito è situato a ovest della corte e si sviluppa su due piani: al piano terra sono state ricavate le autorimesse, mentre al piano superiore si accede attraverso una scala esterna posta sulla testata in prossimità all’abitazione. I locali, attualmente sgomberi, erano utilizzati come deposito dei cereali e dei prodotti dell’azienda. L’ultimo intervento edilizio è stato eseguito negli anni ’60 con la costruzione della stalla attuale e di un fabbricato per l’alloggio dei lavoratori. Gli edifici presentano una struttura muraria in mattoni di laterizio portante intonacato. La stalla è posizionata a sud-est della barchessa e della corte, è bassa con una pianta rettangolare e la copertura è a due falde in lastre di cemento-amianto. Le finestre sono orizzontali e di grandi dimensioni, mentre sulle testate dell’edificio sono presenti tre grandi aperture per il passaggio dei mezzi agricoli. L’abitazione dei lavoratori presenta una pianta quadrata con copertura a due falde e si sviluppa su due piani con un ampio sottotetto e affacci solo sui fronti nord, verso la corte, e a sud. Il fabbricato ha i solai e la copertura in laterocemento; le aperture sono piuttosto ampie con serramenti in legno e tamponamenti a persiana al primo piano, mentre il tetto a due falde è rivestito da un manto di tegole. Foto n°36: L’abitazione dei lavoratori Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 147 Foto n°37: La nuova stalla Foto n°38: Il deposito attrezzi agricoli Nonostante le trasformazioni avvenute negli anni l’azienda ha conservato le sue caratteristiche architettoniche e l’impianto tipologico a corte aperta è ben riconoscibile. Le strutture si presentano ancora in un discreto stato di conservazione, anche se molti edifici sono inutilizzati o occupati solo in parte. Dal punto di vista storico architettonico nelle architetture presenti non si rilevano elementi di particolare pregio. Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 148 DEMOGRAFIA Al fine di valutare la presenza di popolazione in prossimità dell’area di cava si è fatto riferimento ai dati gentilmente forniti dall’Ufficio Anagrafe del comune di Castell’Arquato nonché, per gli abitati ubicati nei territori comunali di Fiorenzuola d’Arda e Alseno, reperiti direttamente in loco. Le informazioni ricevute consentono di affermare come il territorio risulti a bassa densità demografica. Fig. n°76: Carta degli assetti insediativi Nel raggio di 500m metri dal perimetro della cava sono presenti stabilmente unicamente 24 residenti. In merito alla viabilità prevista dal PAE per l’allontanamento del materiale estratto emerge come trattasi di scelta pianificatoria ottimale al fine di limitare il disagio ai nuclei abitati del circondario. Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 149 RILEVAMENTO TOPOGRAFICO Al fine di avere un quadro preciso della situazione topografica della cava e di un suo adeguato intorno, già nella fase di redazione del presente Screening, sono stati eseguiti accurati rilevamenti topografici di campagna per complessivi 21 Ha circa. Il rilievo, fornito dalla ditta committente, è stato effettuato dal Geom. Gianpaolo Vetrucci nel Giugno 2012 (ALL. n° 17 "RILIEVO QUOTATO" scala 1:1.000) con l’ausilio di stazione totale "Trimble 5600" di precisione angolare pari a 1 secondo centesimali e lineare di 1 mm. Il rilievo è stato riferito a caposaldi certi di cui si allega documentazione fotografica, monografia e asseverazione. Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 150 Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 151 Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 152 PIANO DI COLTIVAZIONE Le modalità di coltivazione della cava fanno riferimento alle indicazioni tecniche ed alle prescrizioni contenute nelle N.T.A. del P.A.E.. La metodologia utilizzata per il calcolo della volumetria estraibile si è basata sul Codice di calcolo “AUTOCAD Civil 3D” tramite la restituzione del modello tridimensionale a prismoidi26 del terreno “ante operam” (Digital Terrain Model). Successivamente, considerate le modalità di scavo, è stato elaborato un ulteriore modello tridimensionale la cui fusione con il precedente ha permesso di calcolare le volumetrie dell’intervento. L’area di pertinenza della cava risulta pari a 7.4 Ha circa e la superficie utilizzabile ai fini dell’escavazione si riduce, al netto delle aree di rispetto non derogabili o comunque non interessate dallo scavo per motivi litostratigrafici, a 59.697 mq. Prevedendo che l’escavazione raggiunga la profondità massima di scavo 4 m, così come previsto dal PAE comunale, la volumetria estraibile risulta pari a circa 99.980 metri cubi. Di seguito viene riportata la scheda riassuntiva della cava con le principali caratteristiche in sintonia con le limitazioni di cui sopra. Tabella n°17: Dati complessivi DATI GENERALI mq 74.974 Area di pertinenza della cava Aree non oggetto di scavo per motivi litologici mq 9.125 Aree di rispetto totali mq 13.210 Aree di rispetto non derogabili mq 6.152 Aree di rispetto da escavare in deroga all’art. 104 DPR 128/59 mq 7.058 Aree utili mq 59.697 m4 Prof. max di scavo Spessore medio copertura m 2.1 Spessore medio utile m 1.9 Volume totale di scavo mc 211.984 Volume suolo agrario e copertura da movimentare mc 112.004 Volume totale utile27 mc 99.98028 Volume totale necessario per il ritombamento Volume materiali da ritombamento di provenienza esterna mc 161.958 26 mc 49.954 i punti quotati vengono uniti da segmenti a formare una rete continua di triangoli irregolari dedotto il materiale lasciato in posto per inclinazione di sicurezza scarpate e comprensivo delle volumetrie a deroghe ottenute. 28 di cui stimabili circa 15.000 mc a migliore qualità (ghiaie di 2° scelta) 27 Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato Il “PIANO 153 COLTIVAZIONE PLANIMETRIA” (ALL. N° 19 - Scala 1:000) e le sezioni “PIANO DI COLTIVAZIONE SEZIONI” a scala 1:500 (ALL. N° 20) illustrano graficamente il programma di escavazione nelle sue fasi temporali (5 anni). DI Da quanto sovra esposto risulta che il quantitativo medio annuo di materiale da estrarre sarà di 19.996 mc circa. Fig. n°77: Schema di calcolo del volume di scavo totale (in diversi colori le profondità di scavo) Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 154 Fig. n°78: Calcolo del cubaggio agrario/copertura presente in loco ante operam (mc. 112.004) Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 155 Fig.n°79: Calcolo volumetrie materiali da ritombamento necessari (mc. 161.958) Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 156 MODALITA' DI COLTIVAZIONE ED UTILIZZAZIONE TECNICO-ECONOMICA In pratica le modalità di coltivazione saranno le seguenti: – conformemente alle Norme di Polizia Mineraria, il fronte in escavazione verrà dotato di idonea recinzione e munito di appositi cartelli indicatori; – la coltivazione avrà inizio dalla porzione meridionale dell’ambito e proseguirà verso nord in cinque lotti d’intervento annuali – per ogni lotto di intervento si procederà preliminarmente all'asportazione dello strato di agrario e/o sterile e suo accumulo in altre aree disponibili; – l’agrario dovrà essere conservato29 separatamente da altri materiali sterili, al fine di un suo idoneo riutilizzo nelle fasi di recupero dei luoghi; – l'escavazione raggiungerà le profondità dal p.c. previste dal P.A.E. (max 4m); – l’escavazione sarà realizzata per splateamenti successivi di limitata altezza (2,5 metri max) – temporaneamente, nel corso dell'escavazione, al fronte di avanzamento potrà essere conferita una pendenza anche maggiore di 50° purchè l’altezza dello splateamento sia contenuta in non più di 2,5 metri.; tale pendenza è da considerarsi di sicurezza, sul breve termine, per il solo fronte attivo di scavo. – durante tutte le fasi di scavo dovrà essere garantita una idonea regimazione delle acque superficiali di ruscellamento. Periodicamente dovrà essere verificato lo stato di efficienza della rete di smaltimento progettata – nel corso dell'escavazione ai fronti temporaneamente abbandonati o perimetrali all’area di intervento dovrà essere conferita una pendenza non superiore a 32°. 29 = Per quanto concerne la conservazione e ristesura del terreno agrario si fa riferimento alle Norme contenute nel P.I.A.E: "Allo scopo di consentire un rapido ripristino agricolo o forestale, particolarmente dove ciò è previsto dal piano di riassetto, nelle fasi di escavazioni il primo strato di terreno vegetale o agrario, per uno spessore pari ad almeno 0,5 m dovrà, se ritenuto idoneo all'agricoltura o al ritombamento, essere conservato e depositato nelle vicinanze della parta scavata per essere poi riutilizzato nella fase finale del riassetto. Tale terreno non dovrà essere asportato dalla cava, né miscelato con altro materiale di scarto o sterile. Nella fase finale del riassetto ed a superfici già risagomate, esso dovrà essere nuovamente disteso. Dovranno essere "scolturate" dal terreno agrario anche quelle superfici destinate al deposito temporaneo dei materiali di lavorazione o di scarto o di provenienza esterna, nonché le superfici destinate a rampe e corsie e ad accogliere le attrezzature di servizio, le aree di sosta dei macchinari ecc.." Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 157 Fig. n°80: Schema delle modalità di scavo per splateamenti successivi Le tabelle di seguito riportate riassumono le caratteristiche volumetriche dell’intervento nel quinquennio previsto dal presente Screening. Tab. n°18: Dati suddivisi per annualità 1° ANNO Superficie di scavo utile (mq) 11.344 Volume dello scavo (mc) 39.778 Volume agrario/copertura da movimentare (mc) 19.828 Volume utile da asportare (mc) 19.950 2 ANNO Superficie di scavo utile (mq) 13.433 Volume dello scavo (mc) 46.593 Volume agrario/copertura da movimentare (mc) 26.043 Volume utile da asportare (mc) 20.550 3 ANNO Superficie di scavo utile (mq) 11.036 Volume dello scavo (mc) 41.067 Volume agrario/copertura da movimentare (mc) 21.567 Volume utile da asportare (mc) 19.500 4° ANNO Superficie di scavo utile (mq) 11.410 Volume dello scavo (mc) 44.378 Volume agrario/copertura da movimentare (mc) 24.278 Volume utile da asportare (mc) 20.100 Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 158 5° ANNO Superficie di scavo utile (mq) 12.474 Volume dello scavo (mc) 40.168 Volume agrario/copertura da movimentare (mc) 20.288 Volume utile da asportare (mc) 19.880 Indicazione dell’Utilizzo Previsto del Materiale Estratto Il materiale estratto è previsto venga utilizzato per tutte quelle opere che non richiedono l'impiego di inerti pregiati. Barriere antirumore e/o accumuli temporanei di terreno agrario La realizzazione di detti rilevati, coordinata con l'avanzamento dei fronti di scavo, si rende necessaria sia per offrire uno schermo acustico-visivo ai nuclei di case sparse limitrofe all’area di futuro intervento, sia per stoccare temporaneamente il terreno agrario e la copertura prima del loro riutilizzo. Tali opere saranno realizzate principalmente lungo il confine nord occidentale (C.na Gerazza e C.na Moruzza) ed avranno un’altezza di circa 4 m dall’attuale piano campagna (vedi ALL. N° 19 “PIANO DI COLTIVAZIONE PLANIMETRIA” scala 1:1.000). Il volume di terreno agrario necessario per la costruzione del sistema di barriere è di circa 14.470 mc totalmente a disposizione. 4 m. 1 m. 35° 12,4 m. Fig. n°81 Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza Cava di Terreni da Riempimento “Gerazza” Procedura di verifica “Screening” Comune di Castell’Arquato 159 Vista la natura del materiale costituente tale schermo è presumibile che in brevissimo tempo la sua superficie risulti inerbita anche senza l’ausilio di particolari tecniche di rinverdimento, minimizzando quindi anche l’impatto visivo e la propagazione delle polveri. Sarà opportuno prevedere sfalci periodici delle infestanti che, in breve tempo, colonizzeranno detti rilevati al fine di non rendere disadorni i luoghi. Studio Lusignani Servizi di geologia ingegneria ed ambiente Piacenza