Per la RICERCA dell`INFERTILITÀ della DONNA

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Anno IV – Numero 813
AVVISO
Ordine
1. Ordine:
Assistenza
legale gratuita
2. ORDINE: “Un Farmaco
per Tutti””
Ordine: Quota sociale
Martedì 15 Febbraio 2016, S. Giuliana
Proverbio di oggi………..
'E figlie se vasano 'nzuonno
Le effusioni ai figli vanno fatte solo quando dormono
3.
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Isterosalpingografia: per
la ricerca dell'infertilità
della donna
5. Che cos'è il «Fuoco di
Sant’Antonio»?
6. URINE:
l’importanza
del pH
7. Mai più dolore, presto la
carie si curerà senza
trapano
Prevenzione e
Salute
8. Con antimicotici orali in
gravidanza
possibile
aumento del rischio
aborto
Meteo Napoli
Martedì 16 Febbraio
 Nuvoloso
Minima: 18°C
Massima: 22°C
Umidità:
Mattina = 59%
Pomeriggio =62%
ISTEROSALPINGOGRAFIA: Per la RICERCA
dell'INFERTILITÀ della DONNA
Il prezioso esame radiologico che ci dà risposte sullo stato di
salute dell’utero e delle tube
L'infertilità capita che metta in “pausa” speranze e
sogni, in questi casi la diagnostica ci viene incontro,
chiarisce dubbi e placa le ansie. L'isterosalpingografia
è un esame radiologico dell’utero e delle tube che
rientra spesso nell’iter per la ricerca dell’infertilità di
coppia.
COS'È L'ISTEROSALPINGOGRAFIA?: E’ un esame che
ci da informazioni sulla morfologia della cavità uterina
e sulla pervietà tubarica. Attualmente lo studio
dell’utero viene più agevolmente ottenuto con l’esame ecografico ma per
quanto riguarda la pervietà tubarica l’isterosalpingografia rimane l’esame di
riferimento.
IN QUALE CASO È CONSIGLIATO RICORRERE A QUESTO ESAME?
Quando, nel corso degli accertamenti per la sterilità di coppia, risulta possibile
applicare una tecnica di primo livello come ad esempio l’inseminazione
intrauterina IUI. Le tecniche di primo livello prevedono che almeno una tuba
sia pervia e questo esame serve per averne la prova.
È UN ESAME INVASIVO, DOLOROSO? L’esame consiste nell’inserire un
sottile catetere all’interno dell’utero per via transvaginale. Attraverso
questo catetere viene iniettato un mezzo di contrasto radio opaco (cioè
ben visibile su di una radiografia) e vengono scattate delle lastre
radiografiche che ci consentono di visualizzare la morfologia della cavità
uterina ma soprattutto il percorso del mezzo di contrasto attraverso di
essa e poi lungo le tube fino al loro sbocco in prossimità delle ovaie. È
quindi un esame minimamente invasivo ed un poco doloroso. (Sani e Belli)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 813
PATOLOGIE E SALUTE
CHE COS'È IL «FUOCO DI SANT’ANTONIO»?
Nervi e pelle infiammati: il virus che provoca la varicella non viene eliminato del
tutto e in caso di stress si può riattivare
Il «fuoco di Sant'Antonio» è una infezione che interessa i nervi e la
pelle, causata dal virus varicella-zoster. «Il virus varicella-zoster o
Herpes virus umano 3 è lo stesso che provoca la varicella - spiega
Luigi Naldi, dermatologo agli Ospedali Riuniti di Bergamo.
Dopo la guarigione da questa malattia, in genere contratta
nell'infanzia, il virus non viene eliminato del tutto, ma rimane
confinato, inattivo (o latente), nei gangli nervosi dei nervi sensitivi.
Ci sono però condizioni che ne possono provocare il risveglio: un periodo stressante, un indebolimento
del sistema immunitario come quello che si osserva con l'avanzare dell'età o con l'impiego di alcuni
farmaci immunosoppressori. Il virus riattivato si moltiplica e risale lungo il fascio nervoso di un nervo
periferico fino a raggiungere la cute innervata da questo fascio».
QUALI SONO I SINTOMI?
«Nei bambini l'Herpes zoster è poco comune e in genere non
si accompagna a dolore.
Negli adulti man mano che si invecchia la malattia tende a essere più
frequente e grave. Il primo sintomo, e anche il più insidioso, è il
dolore neuropatico avvertito come una puntura, una pugnalata
nell'area innervata da un nervo sensitivo, solo da un lato del corpo. In
genere il dolore è intermittente.
Non esiste una posizione che aiuti a sopportare meglio il dolore.
Questo sintomo può essere accompagnato da bruciore, prurito,
ipersensibilità, formicolii e pizzicore.
Nella maggior parte dei casi, dopo 24-48 ore, compaiono sulla pelle arrossamento e vescicole, che si
presentano in gettate successive ed evolvono in croste.
Toccando queste lesioni l'infezione può trasmettersi e provocare, in soggetti che non sono mai venuti
a contatto col virus, la varicella».
«Di solito sintomi e lesioni
CHE COSA BISOGNA FARE SE SI SOSPETTA LA MALATTIA?
cutanee permettono di
formulare la diagnosi.
Il virus si combatte con farmaci antivirali, in genere sempre raccomandati sopra i 50 anni.
Per accorciare la durata complessiva delle manifestazioni è importante iniziare questo trattamento il
più presto possibile.
Una terapia precoce sembra anche ridurre il rischio di sviluppare la complicanza più temibile, cioè la
nevralgia posterpetica.
Per controllare il dolore nella fase acuta si ricorre a farmaci analgesici, utilizzati regolarmente e non "al
bisogno" con una strategia a scalini che combini progressivamente più farmaci in caso di mancata
risposta.
Recentemente, è stato approvato un vaccino costituito da un virus attenuato che viene proposto in
soggetti con più di 60 anni non immunodepressi per la prevenzione dell'Herpes zoster».
(Salute Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 813
SCIENZA E SALUTE
URINE: L’IMPORTANZA del pH
L’acidità evidenzia eventuali squilibri interni, che provocano cistiti e dermatiti. Ecco come
fare l’autotest
È semplicissimo e sicuro l’autotest, arrivato da poco in farmacia,
per la misurazione del pH urinario. Basta prendere una
strisciolina reattiva, metterla a contatto con qualche goccia di pipì
e confrontare il colore ottenuto con la scala cromatica della
confezione, corrispondente a un pH preciso.
La prima volta dovrai fare tre misurazioni al giorno, a distanza di
due ore e mezza dai pasti principali (le prime urine del mattino sono sempre concentrate e molto
acide). Poi basterà una sola rilevazione a metà mattina.
Perché è importante controllare il pH? Perché se è troppo acido è la spia di un equilibrio interno
alterato, che abbassa le difese immunitarie e spiana la strada a infezioni recidivanti.
Molti processi metabolici, trasformando gli alimenti e l’ossigeno in
Le CAUSE dell’ACIDITÀ
energia, producono scorie acide che vengono smaltite, grazie al
drenaggio linfatico, dai nostri organi emuntori: fegato, reni, pelle e
polmoni. Quando le scorie diventano troppe, si accumulano nell’organismo provocando la cosiddetta
acidosi tissutale, di cui il pH urinario è la spia».
Ma le urine troppo acide sono anche il segnale di un ecosistema intestinale alterato, che favorisce le
vaginiti e le cistiti recidivanti. «Molte donne, che hanno continui attacchi di cistite o di Candida albicans
si curano con cicli di antimicotici e antibiotici per bocca».
«Così, però, distruggono anche la flora batterica “buona”, antagonista della candida. Di conseguenza
questo lievito, che si replica in un ambiente acido (pH 4-4,5), ricco di zuccheri, continua a proliferare
indisturbato colonizzando dapprima la mucosa intestinale poi quella vaginale. Continuamente
“bombardato” da antimicotici per bocca, si chiude su se stesso formando delle spore impenetrabili,
resistenti ai comuni trattamenti.
Lo stesso discorso vale per i germi della cistite: più si usano gli antibiotici, più diventano resistenti, in un
circolo vizioso senza fine. Per debellare le infezioni intime, quindi, occorre cambiare strategia: bisogna
fare il test del pH urinario e, se risulta inferiore a 5,5, intervenire per riequilibrarlo con una serie di
misure dietetiche e alcuni integratori». In questo modo ci si potrà liberare anche di altri disturbi spesso
associati all’acidosi, come stanchezza, cefalea, alito pesante.
La prima misura consiste nel ridurre
CIBI RIEQUILIBRANTI
drasticamente le bevande alcoliche e
gli zuccheri raffinati (alimenti ricchi di
glucosio, fruttosio e saccarosio) che, fermentando, incrementano le
scorie acide. Da limitare anche la carne rossa, da consumare 2-3 volte
alla settimana (per evitare fastidiosi fenomeni di putrefazione
all’interno dell’intestino), il caffè, le bevande gassate a base di cola e i cosiddetti energy drink:
contengono tutte sostanze acidificanti.
«Buona abitudine è iniziare la giornata con succhi vegetali preparati con l’estrattore: finocchio,
carote, sedano sono verdure altamente basificanti, insieme a quelle a foglia verde ricche di clorofilla,
come gli spinaci, l’indivia e la cicoria», prosegue Eid.
«Sì ai cereali integrali e ai legumi: questi ultimi vanno tenuti in ammollo fino a quando germogliano e
ridotti in purea dopo la cottura perché altrimenti fermentano e producono acido fitico.
Da consumare con moderazione le crucifere(broccoli, cavoli, cavolfiore e cavolini di Bruxelles)».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 813
Vi sono poi dei cibi che hanno un pH acido in partenza ma basico in arrivo, perché vengono alcalinizzati
a livello dell’intestino tenue. «È il caso degli agrumi (una spremuta di limone al mattino in acqua
tiepida) o del succo concentrato di melograno, un toccasana per riequilibrare il pH»
Se bruciori e irritazioni intime sono il tuo tormentone ricorrente, dovresti
OK a PROBIOTICI
cercare
di
“bonificare”
il
microbiota con
un
cocktail
di
probioticiparticolarmente
attivi
contro
la
candida
e
contro
i
germi
e MAGNESIO
responsabili degli attacchi di cistite acuta.
«Gli studi clinici evidenziano che esistono dei ceppi più efficaci di altri nel riequilibrare la flora batterica
intestinale», spiega la dottoressa Paola Eid.
«Oltre ai correttivi dietetici, è bene assumere per uno-due mesi delle capsule di probiotici liofilizzati a
base di Lactobacillus Rhamnosus, L. Paracasei, L. Acidophilus e Bifidobacterium Longum. Ogni capsula
dovrebbe contenere almeno 15 miliardi di fermenti vivi, pronti a ricolonizzare la mucosa dell’intestino».
Bisogna tenere presente che nel processo di liofilizzazione una piccola parte di fermenti va persa.
Nonostante l’alta concentrazione, dichiarata sulla confezione, non tutti arrivano vivi all’intestino.
Per avere questa sicurezza bisognerebbe farsi preparare i probiotici freschi dal farmacista,
su formulazione del ginecologo, e conservarli in frigorifero.
Solo rispettando la catena del freddo restano vitali.
Utile è anche associare ai probiotici del magnesio (bustine, capsule o fiale da 200 mg, da prendere
due volte al dì), il “minerale delle donne” che, grazie alla sua azione fortemente
alcalinizzante, aiuta a riequilibrare il pH urinario. (Salute, Starbene)
PREVENZIONE E SALUTE
CON ANTIMICOTICI ORALI IN GRAVIDANZA
POSSIBILE AUMENTO DEL RISCHIO ABORTO
Ampia indagine sull’assunzione di fluconazolo per via sistemica: i ricercatori hanno
osservato un aumento della probabilità di perdere il bambino. «Meglio terapia topica»
Attenzione all’uso, in gravidanza, del fluconazolo per via orale, un
antimicotico utilizzato contro diverse infezioni tra cui la candidosi
vaginale: secondo uno studio ubblicato su Jama, l’assunzione del
farmaco per via sistemica comporta farebbe salire la probabilità di
un aborto spontaneo rispetto all’uso di antimicotici topici (crema
o ovuli), ovvero da usare solo nella sede dell’infezione.
Una questione non di poco conto, dato che il rischio di candidosi
vaginale (comunemente chiamata “candida”) aumenta nei 9 mesi
di gestazione: l’infezione colpisce una donna incinta su dieci.
I numeri dell’indagine: Lo studio è molto ampio: i ricercatori hanno valutato i dati di 1,4 milioni di
gravidanze avvenute in Danimarca tra il 1997 e il 2013. I ricercatori hanno valutato l’associazione tra
assunzione di fluconazolo orale in gestazione e rischio di aborto spontaneo.
«Le gravidanze esposte al fluconazolo sono state confrontate con un massimo di 4 gravidanze non
esposte, abbinate per età materna, anno solare ed età gestazionale» scrivono gli autori, precisando
che i dati sul fluconazolo sono stati ottenuti dal registro nazionale danese delle prescrizioni
farmaceutiche. Ecco dunque i risultati:
147 delle 3.315 gestanti esposte all’antifungino orale tra la settima e la 22ma settimana (4,43%) hanno
subito un aborto spontaneo, a fronte di 563 tra le 13.246 donne non esposte (4,25%).
Non è stata invece rilevata alcuna associazione significativa tra l’esposizione al fluconazolo orale e la
probabilità di dare alla luce un bambino morto.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 813
I
ricercatori danesi sottolineano che, sebbene le formulazioni
intravaginali di antimicotici topici siano il trattamento di prima
scelta, il fluconazolo orale è spesso utilizzato nonostante le limitate
informazioni sulla sua sicurezza. «Fino a quando non saranno
disponibili ulteriori studi sull’argomento, è consigliabile prescrivere con prudenza il fluconazolo orale
alle gestanti, preferendo le formulazioni vaginali. E anche se il rischio di un feto nato morto non è
risultato significativamente aumentato, si dovrà studiare ulteriormente questo dato».
«Il fluconazolo viene utilizzato soprattutto nella formulazione topica, sia in
Rischio di
gravidanza che extra gravidanza, mentre la terapia orale viene riservata solo
MALFORMAZIONI
a casi di infezioni più gravi che faticano a guarire, per esempio quando il
disturbo non è più solo vaginale ma si è diffuso anche in altre sedi.
In ogni caso questo studio, seppure con dei limiti metodologici ammessi dagli stessi autori, ci invita
giustamente alla prudenza: la terapia orale in gravidanza va somministrata solo nei casi in cui ci sia una
vera necessità. In precedenza altri studi avevano associato la terapia orale con un aumento del rischio
teratogeno (ovvero di malformazioni del feto), ma si trattava di un uso molto prolungato e a dosi
maggiori rispetto a quelle utilizzate abitualmente nella candidosi vaginale.
Con la dose singola del farmaco (150 mg) non era stato osservato un aumento del rischio di
malformazioni. Altri studi, più piccoli di questo danese, avevano indagato il rischio di aborto
spontaneo, ma senza trovare un’associazione».
Quindi - prosegue Clavenna - questa nuova indagine è certamente
LA CANDIDA VA CURATA
importante, perché è la prima volta che viene osservata
l’associazione tra farmaco orale e probabilità di aborto.
«Va però detto che lo studio ha dei limiti: si basa su banche dati amministrative, per cui gli studiosi
non avevano notizie sullo stile di vita delle mamme (per esempio se fumassero) e, almeno in alcuni
degli aborti osservati, potrebbero essere in gioco delle variabili ignote a chi ha condotto l’indagine.
Dunque non si tratta di un lavoro conclusivo, il tema andrà approfondito ulteriormente: è bene però,
come dicevo, adottare la massima prudenza nel prescrivere il fluconazolo orale alle donne in
gravidanza e preferire ove possibile la terapia topica. Detto questo, voglio sottolineare che la
candidosi è un’infezione che non deve essere trascurata e che deve necessariamente essere curata
perché può portare altri problemi, anche in gravidanza». (Salute, Corriere)
MEGLIO USARE
PRUDENZA
MAI PIÙ DOLORE, PRESTO LA CARIE
SI CURERÀ SENZA TRAPANO
Denti riparati grazie a una scossa elettrica a bassa intensità
Presto la paura del dentista sarà solo un ricordo perché è stata messa a punto una nuova tecnica per
curare la carie senza iniezioni, trapani e dolore. Si tratta di una piccola scossa di corrente elettrica
che stimola il dente all'autoriparazione. Il metodo è stato messo a punto dai ricercatori del King's
College London e sarà in commercio entro tre anni.
Come funziona - Il procedimento è semplice. Le carie si formano quando i minerali naturali nello
smalto scompaiono per erosione e il dente inizia a marcire. Questo nuovo metodo aumenta la
capacità naturale del corpo di ripristinare questi minerali con quelli che si trovano nella saliva o nel
fluoro. Il dentista dà una scossa a bassa intensità per spingere i minerali verso la carie.
Il processo – chiamato Electrically Accelerated and Enhanced Remineralization – è completamente
indolore e richiede lo stesso tempo delle attuali tecniche che prevedono l'impiego del trapano.
Questo approccio innovativo sarà disponibile, almeno negli studi dei dentisti del Regno Unito, nei
prossimi tre anni visto che la corrente elettrica è già utilizzata in alcune procedure. (Salute, Tgcom24)
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Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un
gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo
livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine
ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in
farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la
sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A
tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le
seguenti modalità:
1. Telefonando al numero 081 551 0648;
2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3.Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected]
ORDINE:
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2016
E’ in riscossione la quota sociale 2015 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per
l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI.
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di
Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2016.
Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 29 Febbraio p.v.
Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e che un
eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.
Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il
requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTI”
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-pertutti
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