Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia – Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2009/2010 Corso di Organizzazione dei servizi sociali Organizzazione e ambiente Paolo Rossi E-Mail: [email protected] Ambiente e organizzazioni L’azione di un’organizzazione non è un fenomeno isolato, ma va compreso e studiato nell’ambito dell’ambiente (sociale, economico, culturale ecc.) nel quale l’organizzazione si colloca L’ambiente organizzativo può essere concepito in diversi modi: come fonte di risorse (input) per l’organizzazione; come insieme di vincoli per l’organizzazione; come prodotto (output) dell’organizzazione. Studiare l’ambiente di un’organizzazione significa mettere in discussione i confini dell’organizzazione Il concetto di stakeholder Stakeholder: letteralmente “detentore di una posta”, più correttamente “portatore di interesse” ogni soggetto che ha un’influenza o è influenzato dalle attività di un’organizzazione attori indispensabili per l’attività di un’organizzazione Superamento della tradizionale rappresentazione dell’organizzazione come struttura di proprietà esclusiva dei suoi finanziatori o azionisti (stockholder) La mappatura degli stakeholder Clienti Fornitori Banche Mass-media Organizzazione Sindacati Istituzioni Concorrenti Azionisti Dagli stakeholder al network interorganizzativo ORG Un esempio di network interorganizzativo: la rete istituzionale dei servizi sociali SISTEMA PUBBLICO Enti di previdenza Ministeri Regione Provincia Comuni ASL IPAB RAPPORTI INTER-ISTITUZIONALI Cooperative sociali Fondazioni Associazioni Fonte: P. Ferrario, Politica dei servizi sociali, Carocci, 2001, pag. 100. SISTEMA DEL PRIVATO SOCIALE Organizzazioni di volontariato L’organizzazione e i suoi contesti Storia, tradizioni, valori, aspettative di comportamento Costituzioni e leggi Legale Culturale Risorse naturali Stakeholder Distribuzione e concentrazione del potere Fisico Politico Organizzazione Mercato del lavoro, mercati finanziari, mercati di beni e servizi Sociale Struttura di classe, demografia, istituzioni, sistemi educativi Tecnologico Conoscenze e informazioni scientifiche Economico Il rapporto tra ambiente e organizzazione Questioni principali Come l’ambiente può influenzare la struttura e l’attività di un‘organizzazione? Come un’organizzazione può influenzare / modificare il suo ambiente? Riferimenti teorici Teoria delle contingenze Teoria della dipendenza dalle risorse Economia dei costi di transazione Istituzionalismo e neo-istituzionalismo Teoria delle contingenze La struttura di un’organizzazione dipende dalle condizioni che l’organizzazione incontra nel suo ambiente Si profilano due tipologie di organizzazioni Forma meccanicistica: specializzate in attività di routine, all’interno di ambienti stabili Forma organicistica: più flessibile e meglio predisposta per ambienti instabili e in rapido mutamento La scelta tra forme meccanicistiche o organicistiche dipende dalla percezione dell’incertezza ambientale Come misurare l’incertezza ambientale? Rapidità di cambiamento delle componenti LIVELLO DI basso COMPLESSITÀ alto Numero e diversità delle componenti di un ambiente TASSO DI CAMBIAMENTO basso alto Bassa incertezza Moderata incertezza Moderata incertezza Elevata incertezza Incertezza ambientale e ricerca di informazioni Rapidità di cambiamento delle componenti LIVELLO DI basso COMPLESSITÀ TASSO DI CAMBIAMENTO basso alto Le informazioni necessarie sono conosciute e disponibili Esigenza costante di nuove informazioni alto Sovraccarico informativo Numero e diversità delle componenti di un ambiente Non si sa di quali informazioni si ha bisogno La teoria della dipendenza dalle risorse Input di capitali (finanziatori / committenti) Input di materie prime (fornitori) Input di conoscenze e strumenti Organizzazione Output (Clienti ed utenti) Input di forza lavoro (lavoratori) La teoria della dipendenza dalle risorse Questioni centrali Crucialità delle risorse Scarsità delle risorse Per ridurre dipendenza dall’ambiente Integrazione verticale Integrazione orizzontale Acquisizione posizione di monopolio delle risorse Esercitare controllo su altri attori (creare situazioni di dipendenza) Economia dei costi di transazione Superamento della contrapposizione tra organizzazione e mercato Il mercato può avere una qualche forma di organizzazione L’organizzazione può prevedere forme di mercato interne Crisi delle dinamiche di verticalizzazione delle imprese Creazione e ricorso sempre più frequente a reti di fornitori esterni Progressiva estensione delle catene di fornitura e subfornitura Dalla produzione alla transazione Superamento della tradizionale concenzione fordista, per cui la funzione essenziale di un’organizzazione è produrre. L’organizzazione viene vista come struttura di governo (governance) delle transazioni (e quindi dei contratti) La funzione dell’impresa è stipulare e garantire contratti affidabili ed efficienti La nuova unità di analisi dell’organizzazione non è più il bene prodotto, ma la transazione (ogni forma di contratto) Nuovo dilemma fondamentale per l’organizzazione: make or buy? Costi di produzione vs. costi di transazione Nella scelta tra comprare o produrre è opportuno distinguere tra: Costi di produzione Costi di transazione Variabili che influenzano la scelta: Tecnologia usata per ottenere il bene o il servizio (generica vs. specialistica) Frequenza delle transazioni Salvaguardie necessarie per il rispetto del contratto La scelta tra make or buy Secondo Williamson, l’impresa opta per l’acquisto (buy) quando: I beni o servizi sono prodotti con tecnologie generiche Le transazioni sono poco frequenti I rischi di controversie sono bassi E’ preferibile produrre (make) quando: La tecnologia è specialistica Le transazioni sono frequenti I rischi di controversie sono alti E’ necessario trovare un equilibrio tra il principio di contrattazione sul mercato e il principio della disciplina ottenuta con la gerarchia Istituzionalismo e neo-istituzionalismo Approccio istituzionalista Approccio neoistituzionalista Epoca storica Anni Cinquanta Anni Settanta-Ottanta Autori principali Selznick Powell e DiMaggio Meyer e Rowan Interpretazione delle influenze ambientali Negativa (deviano l’organizzazione dai suoi fini originari) Neutrale (sono parte delle relazioni tra org. e ambiente) Temi chiave • Processi di istituzionalizzazione • Processi di cooptazione • Isomorfismo • Miti ambientali • Campi organizzativi • Legittimazione sociale Il processo di istituzionalizzazione Processo di istituzionalizzazione (nell’ottica neo-istituzionalista) nasce come deviazione dai compiti formali (in primis per effetto cricche interne) porta comportamenti individuali o pratiche sociali che si ripetono in modo regolare e costante, a essere considerate istituzioni, vale a dire strutture relativamente stabili prescinde dal grado di legittimità formale dei comportamenti in questione (anche comportamenti informali possono istituzionalizzarsi) trasforma espressioni di differenze personali/organizzative in aspetti strutturali delle organizzazioni formali Effetti dei processi di istituzionalizzazione Creazione / rafforzamento di organizzazioni informali che possono influenzare le organizzazioni formali in modo utile (allargando le risorse disponibili) o deleterio (deviando dagli scopi originari) Primato dell’organizzazione informale sull’individuo: Adeguamento e allineamento alle pressioni delle istituzioni attraverso compromessi, patti e accordi (più o meno espliciti) che riducono la purezza del programma originario che l’organizzazione intende perseguire. Incentivazione di meccanismi di cooptazione formali ed informali Neo-istituzionalismo Domanda centrale: non più “perché le organizzazioni modificano il loro scopo originario”, ma “come mai organizzazioni diverse sono così simili? Tesi centrale Diffusione di criteri di razionalità (anche sotto forma di miti) che le organizzazioni sono tenute a rispettare per essere giudicate efficienti e legittime. Concetto di isomorfismo processo che porta individui e organizzazioni (diverse) ad assomigliare tra loro per effetto dell’aderenza e della conformità a miti ambientali Prevalenza dei criteri di razionalità esterni alle organizzazioni per: assenza di criteri interni di razionalità e necessità di seguire quelli suggeriti dall’ambiente esterno criteri propri differenti da quelli ambientali Isomorfismo e miti ambientali Processi di isomorfismo e “miti razionalizzati”: I miti razionalizzati sono potenti regole istituzionali, sotto forma di credenze immaginarie sostenute da un discorso logico. L’efficacia dei miti razionalizzati non è legata a prove scientifiche, bensì a convinzioni diffuse sulla loro appropriatezza Miti ambientali e legittimità sociale L’uniformità e la conformità ai miti non garantisce efficienza organizzativa: l’effetto principale dell’adesione a un mito è la legittimazione sociale. Miti ambientali e struttura organizzativa: la duplicazione della struttura Una formale e visibile, per rispettare e conformarsi ai cerimoniali esterni; Una seconda più informale e discreta per seguire le proprie regole di efficienza Processi di isomorfismo e campi organizzativi I processi di isomorfismo possono essere distinti in tre categorie isomorfismo coercitivo isomorfismo mimetico Isomorfismo normativo I processi di isomorfismo possono dar luogo ad un campo organizzativo area uniforme di organizzazioni (anche concorrenti e non omogenee tra loro) a livello istituzionale e ambientale superamento della distinzione tra organizzazioni e istituzioni