le produzioni di nausika

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LE PRODUZIONI DI NAUSIKA
Avvicinare al teatro, avvicinare alla lettura: la fusione di questi due obiettivi, la voglia di fare un
teatro di narrazioni ci ha spinto a lavorare assieme agli scrittori per sperimentare una forma nuova di teatro, un teatro che racconti storie, che porti dentro le narrazioni, che coinvolga ed avvolga
gli spettatori con il massimo rispetto dei testi originali. Il lavoro sui romanzi e sui racconti è stato
infatti svolto senza modificarne il contenuto, operando solo di forbici e colla, e con la preziosa
collaborazione degli autori stessi. Gli spettacoli che ne risultano sono prodotti artistici originali
che possono essere portati in teatro, in piazza, ovunque. Un teatro che riesce a interessare non
soltanto i consueti appassionati.
L’obiettivo è quello di presentare testi a volte forti e coinvolgenti, altre divertenti, che hanno molto da comunicare, pensati come racconti, come romanzi, poesie, come storie insomma che possano essere raccontate in una forma teatrale, ecco come nasce il teatro letteratura.
In altri casi a guidarci è stata la logica dell’incontro e della contaminazione, incontro tra modalità
espressive e narrative diverse, tra generi artistici, tra linguaggi diversi… la musica che accompagna
le parole, o le poesie che diventano canzoni, e tanto, tanto altro…
L’idea di fondo è quella di proseguire un percorso iniziato dal teatro parola di Paolini, Celestini,
Enia, con il teatro letteratura, o con le narrazioni, nel senso più plurale ed ampio che si possa immaginare.
Tutti gli spettacoli possono essere rappresentati in qualsiasi contesto, adatti ad un pubblico
giovane e adulto. Ogni spettacolo è disponibile in forma completa ed in forma di lettura scenica o
altra forma ridotta.
Indice delle proposte:
-
Reparto Macelleria, di Marco Vichi, con Francesco Botti
Rock Notes, di e con Enrico Salvi (Drigo dei Negrita) e Francesco Botti
La Piena, di Guido Conti, con Francesco Botti, regia di Andrea Bedino
Il Porto Sepolto, di e con Andrea Chimenti e Francesco Chimenti
Autosole, di Carlo Lucarelli, adattamento e regia di Samuele Buoncompagni, con
Riccardo Valeriani e Samuele Buoncompagni
L’immaginazione prigioniera: le Favole di Antonio Gramsci, conferenza-spettacolo di Luca Scarlini
Parole per immagini, Immagini per parole, conferenza-spettacolo di Luca Scarlini
Terìaca - Concerto/Spettacolo danza, narrazione, musica dal vivo di Gianni Bruschi
Associazione NausiKa – Scuola di Narrazioni «Arturo Bandini»
piazza Risorgimento 8, 52100 Arezzo
tel. 0575 380468 – fax 0575 355966
[email protected] – www.narrazioni.it
REPARTO MACELLERIA
Tratto dal racconto “Reparto Macelleria”
di Marco Vichi (in “Perché dollari?” di
Marco Vichi, Guanda) Adattamento del
testo: Federico Batini e Francesco Botti,
con la collaborazione e supervisione di
Marco Vichi
Con Francesco Botti
Reparto macelleria di Marco Vichi racconta
l’incontro, dopo una serie interminabile di
ricerche, di un ex partigiano, ormai anziano,
con il suo torturatore fascista. Il filo
conduttore del testo viene portato a conoscenza del pubblico attraverso una voce narrante che, in
maniera del tutto accidentale, instaura un forte legame di amicizia con Camillo, l’ex partigiano,
che adesso gestisce una piccola libreria. Il racconto di Camillo ci permette di fare un viaggio
attraverso il tempo e lo spazio, soffermandoci su alcune delle aberrazioni di cui il periodo fascista
è stato teatro. Il finale costituisce forse l’ultima rivincita, inconsueta, su ciò che è stata la
differenza tra coloro che imponevano la loro volontà con crimini e violenza e coloro che si sono
opposti ad essa, fino al rischio della morte. Tutto ciò fornirà la massima che accompagnerà il
protagonista, dopo quella tragica esperienza, fino al letto di morte: io non sarò mai come loro.
In scena Francesco Botti, accompagnato da musiche e da alcuni oggetti simbolici, che interpreta
più ruoli, non limitandosi ad un racconto ma conducendoci proprio dentro la scena, sino ad un
picco di tensione massima quando il racconto si fa tragico all’interno del vero e proprio “Reparto
Macelleria”, il luogo delle efferate torture fasciste del temibile Spallani.
Il racconto che abbiamo scelto, tratto dal volume Perché dollari, di Marco Vichi (Guanda, 2005) ha
un fortissimo valore civico e memoriale e da questo spettacolo sono iniziate le produzioni della
Scuola di Narrazioni trovando il partner ideale nel Comune di Poggibonsi che ha cooperato alla
produzione.
“Il racconto della cattura e delle torture ricevute da quello che allora era un ragazzino avvolge e coinvolge lo
spettatore, ma perché cercare a distanza di così tanti anni il proprio torturatore?” (Corriere di Firenze)
“Lo spettacolo ci cala nell’atmosfera storica degli ultimi anni del fascismo e delle sue aberrazioni” (Il Giornale)
“I consensi ricevuti sia per il testo che per le qualità dell’attore promettono una serata di notevole impatto” (Il
Corriere di Firenze)
“Un incontro che permette di rivelare l’atroce, indicibile dolore della tortura” (L’Unità)
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Associazione NausiKa – Scuola di Narrazioni «Arturo Bandini»
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1 - ROCK NOTES
Tratto da “Rock Notes” di Enrico Salvi
Di e con Enrico Salvi (Drigo – Negrita) e Francesco Botti
Il diario di una rockstar contemporanea, edito da Mondadori, portato
in scena in modo accattivante.
Sul palco ci sono Drigo, chitarrista dei celebri Negrita, ed autore del
libro, e Francesco Botti, bravissimo attore non nuovo a
interpretazione di testi non pensati per la scena. Sul palco le parole, le
immagini (proiettate) e le chitarre di Drigo dialogano. Seduti ci
lasciamo trasportare in un viaggio nella memoria: la scoperta della
passione per la musica, l’incontro con Cesare e Pau, con cui Drigo
formò il primo nucleo del mitico gruppo; e ancora i dischi, le canzoni,
i tour e i viaggi in tutto il mondo, ma anche le metafore, le riflessioni
sul nostro tempo, immagini e schizzi sull’esistenza propria ed altrui.
La voce di Francesco Botti, le chitarre di Drigo, un dialogo che si fa talora serrato, talora una
sorta di duetto.
“La voce di Francesco Botti, le chitarre di Drigo, uno scambio che si fa talora serrato, mentre altre volte si
trasforma in duetto. Un dialogo fatto di parole, immagini e musica” (Corriere di Arezzo)
“Teatro e musica si incontrano in uno spettacolo decisamente originale” (La nazione di Arezzo)
“Seduti ci lasciamo trasportare in un viaggio della memoria attraverso parole e musica...” (Il Giornale della
Toscana)
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2 - ROCK NOTES
Tratto da “Rock Notes” di Enrico Salvi
Di e con Enrico Salvi (Drigo, chitarra solista dei
Negrita), Cesare Petricich (Mac, chitarra ritmica dei
Negrita) e Francesco Botti
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LA PIENA
Tratto da “La Piena” di Guido Conti
Con Francesco Botti
Regia di Alessandra Bedino
Lo spettacolo “La Piena”, a cura di Francesco Botti,
vuole essere non solo un’occasione per far conoscere la
bellezza della scrittura di Guido Conti, ma azzarda
un’interpretazione del mondo descritto dallo scrittore,
inserendo le parole all’interno di una azione scenica non
propriamente narrata nei due racconti scelti e rappresentati. (“La Piena” e “La Maestra”). Pur
mantenendo inalterata la scrittura e le azioni della narrazione, la partitura dello spettacolo mira ad
unire i due racconti come fossero un’unica vicenda.
Protagonista “invisibile” di questo spettacolo di narrazione è senz’altro l’acqua: quella che cade
inesorabile dal cielo sui campi della Bassa in un qualunque novembre italiano e, soprattutto,
quella del grande Po che con la sua piena sommerge uomini, alberi e paesi.
Di protagonisti “visibili” ce ne sono invece tanti: piccoli personaggi comuni di una terra difficile
eppure molto amata. Contadini testardi e coraggiosi; uomini e donne capaci di grandi slanci e
piccole follie; ragazzi avventurosi che sfidano il fiume come un nemico temuto da sempre e infine
lo vincono in una sorta di iniziazione alla vita adulta.
E poi i molti “soccorritori”, uomini senza nome che salvano la vita altrui rischiando e talvolta
perdendo la propria.
La Piena intreccia due storie di pericolo e distruzione in cui, però, ciò che prevale sembra essere
l’attaccamento estremo alla vita, la dignità nel dolore, la rivalsa dei rapporti umani sulla violenza
della natura.
Un urlo potente unisce le due vicende come un filo rosso: urlo di disperazione, paura, rabbia e,
insieme, urlo di rivincita sulla morte e gioia di “sentirsi vivi”.
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IL PORTO SEPOLTO
di e con Andrea Chimenti e Francesco Chimenti
Dopo il grande successo avuto nel precedente omonimo tour,
Andrea Chimenti ritorna in scena con Il Porto Sepolto, il concertoreading con le poesie musicate di Giuseppe Ungaretti e le letture
del “Deserto dei Tartari” di Buzzati e “La Confessione” di Tolstoj.
Lo spettacolo, eseguito in duo (Chimenti-Fantoni, voce,
pianoforte e chitarra) risulta fortemente evocativo, minimale ed
intenso. È un viaggio in bilico tra la sconfitta e il successo.
L’uomo con le sue forze, nel tentativo di dare una risposta ai
grandi interrogativi, fallisce; ma da un sentimento iniziale di
annientamento avviene poi la rinascita dove tutto appare in una
forma nuova, ricca di contenuti che danno un nuovo senso alla
vita. Questo accade a Tolstoj ad un certo punto della propria
esistenza, quando i grandi interrogativi rimangono insoluti e la scienza non sa venire in soccorso
alla sua sofferenza.
Anche se in modo diverso accade a Giovanni Drogo, il protagonista de “Il Deserto dei Tartari”
di Buzzati, che incontra il suo fallimento in una fortezza attendendo il nemico in un sogno di
gloria, nemico che mai si presenta se non quando Giovanni Drogo è vecchio e ammalato e
impossibilitato ad affrontarlo. I due protagonisti vedono naufragare le loro certezze e speranze
ma attraverso la sofferenza e l’umiltà ritrovata si schiude in loro qualcosa che li trascende
illuminandoli, come direbbe Ungaretti “d’immenso”.
E’ proprio Ungaretti, con la sua lirica trasportata nella forma canzone, che accompagna l’ascolto
di queste letture creando ponti immaginari tra la pura emozione e il vissuto tra le esperienze del
quotidiano e il significato che sta dietro ad esse.
Lev Nikolaevic Tolstoj: “La Confessione”
Giovanni Pascoli: “Il Libro”
Dino Buzzati: “Il deserto dei Tartari”
Giuseppe Ungaretti: “Vanità”, “La Notte Bella”, “San Martino del Carso”, “Natale”, “Cori
Descrittivi di Stati d’Animo di Didone”, “I Fiumi”, “Il Compleanno”.
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AUTOSOLE
Tratto da “Autosole” di Carlo Lucarelli
Adattamento e regia di Samuele Buoncompagni
Con Riccardo Valeriani e Samuele Buoncompagni
Le macchine sfrecciano, si superano, si affiancano.
Utilitarie, fuoriserie, giganti a quattro o più ruote
viaggiano, la lancetta del contachilometri oltre i cento.
Loro, chi al volante e chi no, si lanciano rapide occhiate
attraverso finestrini e specchietto retrovisore. Sul filo
dell’alta velocità corrono questi racconti: storie di uomini
che si sfiorano per un attimo in una corsa sfrenata verso imprevedibili situazioni.
Storie intrecciate, quelle del libro di Lucarelli, a volte surreali, di ordinaria follia. Vi si rappresenta
la fatica del vivere nella contemporaneità, nuove rabbie, nuovi desideri, nuove paure. L’autostrada
diventa ‘emblema della nostra quotidianità, velocità, rumore, rischio, le nostre vite sballottate,
sempre in movimento, precarie. Il traffico ci mette a dura prova.
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L’IMMAGINAZIONE PRIGIONIERA: LE FAVOLE DI ANTONIO
GRAMSCI
Una conferenza-spettacolo di Luca Scarlini
Le favole di Gramsci
Lo spietato secolo breve da poco concluso ha prodotto, per politica o
religione, un’enorme schiera di autori prigionieri che hanno dovuto in
cella reinventare il loro mondo. Spesso in questa produzione “tra le
sbarre”, nei luoghi e nelle culture più diverse, ci sono tratti comuni, tra
cui la scelta di ricorrere alla forma della favola, ritenuta meno
compromettente e attraverso cui comunicare con i familiari lontani.
Antonio Gramsci in carcere riscopre il mondo dei fratelli Grimm,
sospeso tra etnologia e immaginazione e da lì la propria infanzia in una
Sardegna favolosa, lontana nel tempo e nello spazio, ma rievocata per
tramite di illuminazioni e cortocircuiti tra documentazione e affetti, che
dialogano con gli esiti di Grazia Deledda. Luca Scarlini narra questa storia accompagnato da
musiche.
PAROLE PER IMMAGINI, IMMAGINI PER PAROLE
Una conferenza-spettacolo di Luca Scarlini
Molti artisti hanno scritto poesie e verbalizzato in modo diverso la loro
immaginazione visiva. Gli esempi tra ‘800 e ‘900 sono moltissimi, in
specie negli accidentati territori delle avanguardie, altrettanti esempi di
un tempo in cui i creatori si proponevano continuamente di superare i
limiti imposti dalle forme riconosciute, dai generi comunemente intesi.
Luca Scarlini racconta questo nodo, affascinante quanto spesso ignorato,
oppure presentato come insolita eccezione, della cultura recente,
collegando visioni a parole, a partire dal repertorio di tre straordinarie personalità italiane. Filippo
De Pisis, straordinario comunicatore di epifanie metafisiche e dei turbamenti dell’eros che
divampano nell’immagine esplosiva di un fiore o di un ragazzo, Scipione, testimone di una Roma
decadente, incarnata dalla sua sfatta e ammiccante cortigiana che domina il Cupolone e Benedetta
Marinetti, straordinaria elaboratrice di romanzi che sono poemi in prosa, tra lampi di aeropittura
e esplorazioni della psicologia.
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TERÌACA
Gianni Bruschi (Voce) – Luca Rossi (Tamorra e
Tamburello) –
Fedele De Palma (chiattara
battente/mandolino) – Achai Lombardo Arop
(danza) - Stefano Questorio (danza contemporanea)
Concerto/Spettacolo che attraverso la danza, l’azione
teatrale la narrazione la musica dal vivo, rievoca e rinnova
un antico rito di rinascita. Terìaca è una trasposizione
odierna del Tarantismo.
La caduta nell’incubo, la discesa nella "notte dell’anima", lentamente svaniscono e si fondono alla
danza. La danza, non solo danza di coppia, si staglia frontalmente nell’esecuzione dei passi, poi
occupa tutto lo spazio scenico attraverso movimenti circolari, invitando lo spettatore a
condividere nella visione, la comunione finale. La danza collettiva vuole essere la conclusione di
una composizione teatrale che racconta una vicenda, nel gesto, nella danza, nella musica.
Verranno eseguite ballate, arie antiche dei carrettieri in dialetto Salentino, Pizziche, Tarantelle dal
Gargano, Tammurriate napoletane e canti in Grìko (una lingua parlata in una zona della Puglia, la
Grecìa Salentina, tra Lecce, Otranto e Gallipoli, un’area con tradizioni, architettura e riti risalenti
alla Magna Grecia), visti come classici del patrimonio musicale, tradizionale ed espressivo italiano.
Il progetto Terìaca ( www.teriaca.it ) è nato nel 2001 con l’intento di valorizzare e diffondere la
cultura espressiva italiana e mediterranea. Ha sviluppato eventi, seminari e performances legati
alla rivalutazione del patrimonio artistico, popolare e tradizionale, con particolare attenzione alle
arti sceniche, performative e narrative derivanti dalle tradizioni culturali del sud Italia
(Tarantismo), inserite in un contesto artistico e sociale contemporaneo, in costante confronto con
le espressioni più vive delle arti del Mediterraneo. Il progetto Terìaca si realizza attraverso atelier/
spettacolo e coinvolge dal 2003 giovani, musicisti , danzatori, attori dei paesi arabi, Europa e Stati
Uniti, in scambi artistico-culturali, volti a sensibilizzare le nuove generazioni alla pace, alla
memoria storica ed all’interazione di differenti culture e religioni. Terìaca realizza spettacoli di
teatro/musica/danza che vedono sulla scena danzatori, attori, musicisti di estrazione classica e
jazz, uniti a temburellisti, strumentisti del sud Italia ed internazionali.
L’Associazione Terìaca è membro effettivo della Fondazione Euromediterranea per il Dialogo tra
le Culture “Anna Lindh”, Alessandria d’Egitto – Rete italiana.
Attualmente l’Associazione Terìaca con la Scuola di Narrazioni Arturo Bandini – di Nausika,
svolge un programma per danzatori di università americane ( anno 2008: University of Virginia,
University of California – Irvine, Birmingam Southern ) , presso l’Accademia dell’Arte –
Performing Arts in Italy).
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BIOGRAFIE
Francesco Botti
ATTORE attivo dal 1990, si è specializzato presso la Scuola D’ArteDrammatica “Paolo Grassi” di
Milano studiando con Kuniaki Ida, Giampiero Solari, Elisabeth Boeke, ed Emanuele De Checchi.
Nel periodo 1995 - 2001 partecipa a produzioni teatrali presso Teatro Out Off di Milano, CRT salone di Milano, Festival Intercity, Cantiere Internazionale di Montepulciano, Prato Fabbrica Cultura, Il
Teatro e il Sacro e altri.
Approfondisce la sua formazione partecipando a seminari e corsi con Giorgio Rossi, Marisa Fabbri,
Loriano della Rocca (ex Cricot 2 di Tadeusz Kantor), Sergio Pisapia Fiore e Giulia Lazzarini. Con
Sergio Pisapia Fiore lavora come attore dal 2000 al 2006 nelle produzioni: “La Commedia degli
Equivoci” di W.Shakespeare, “Sogno di una Notte di Mezza Estate” di W. Shakespeare, “L’importanza di chiamarsi
Ernesto” di O. Wilde, “Le sorprese del Divorzio” di A. Bisson, “Galileo” di B. Brecht, “L’Albergo del Libero Scambio” di Georges Feydau e il Documentario teatrale dal titolo “Il nascere, l’evolversi e il decadere della gloriosa Commedia dell’Arte” andato in scena a Patrasso (Grecia) Capitale Europea della Cultura 2006.
Dal 2002 fonda insieme a Gianni Bruschi l’associazione Terìaca che attraverso l’omonimo progetto sviluppa interventi di cooperazione internazionale sulla cultura popolare attraverso la rivalutazione delle danze popolari dell’Italia e
del Bacino Mediterraneo producendo spettacoli ed atelier a Bologna, Lecce, Napoli, Tunisia, Marocco e Francia. Tra
gli spettacoli: “Terìaca – Antidotum Tarantae” e “Stirpe” In ambito televisivo ha lavorato nella fiction “Vivere” e
“Italia sul Due”
Autore di testi teatrali e narrativa, attualmente collabora con la Scuola di Narrazioni “Arturo Bandini” di Arezzo
come attore nelle produzioni di teatro\letteratura e come docente nei percorsi di lettura e scrittura creativa e di alfabetizzazione e comunicazione, nonché di orientamento attraverso le metodologie narrative.
Tra le produzioni realizzate con la Scuola di Narrazioni "Arturo Bandini" di Nausika: REPARTO MACELLERIA di
Marco Vichi, LA PIENA di Guido Conti e ROCK NOTES con Drigo dei Negrita. Ha realizzato tre audiolibri prodotti dalla Scuola di Narrazioni “Arturo Bandini”: “IL CANTO DI NATALE” di C. Dickens, “LA VITA DI MARIA” di R.M. Rilke e “LA NOVELLA DEL BUON VECCHIO E DELLA BELLA FANCIULLA” di Italo Svevo.
Marco Vichi
Marco Vichi è nato a Firenze nel 1957. È autore di racconti e testi teatrali e, dopo aver pubblicato i
romanzi L’inquilino (1999, da cui ha tratto una sceneggiatura insieme ad Antonio Leotti) e Donne
donne (2000), ha proseguito le vicende con protagonista il commissario Bordelli, poliziotto
cinquantatreenne che - come scrive Carlo Lucarelli - “ha una sanguigna umanità tutta italiana e tutta
toscana” e risolve casi sulle rive dell’Arno, negli anni ‘60 del boom economico, con Il commissario
Bordelli, Una brutta faccenda, Il nuovo venuto e Perché dollari?. Nel 1999 ha realizzato per Rai Radio Tre
cinque puntate della trasmissione Le Cento Lire, dedicate all’arte in carcere. Marco Vichi inoltre tiene
laboratori di scrittura in varie città italiane e presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di
Firenze. I suoi libri sono tradotti in Grecia, Germania, Portogallo.
Principali pubblicazioni: Il Commissario Bordelli, Guanda, 2002; Una brutta faccenda : un’indagine del commissario Bordelli,
Guanda, 2003; Il nuovo venuto : un’indagine del commissario Bordelli, Guanda, 2004; Perchè dollari?, Guanda, 2005; Firenze
nera [con Emiliano Grucci], Aliberti, 2006; Città in nero [nove storie italiane, a cura di Marco Vichi], Guanda, 2006; Il
brigante, Guanda, 2006; AA.VV. Delitti in provincia (a cura di Marco Vichi), Guanda, 2007; Nero di luna, Guanda, 2007
(settembre); A.A.V.V., Raccontare è (R)esistere (a cura di Marco Vichi e Federico Batini), Zona, 2007.
Enrico Salvi
In arte Drigo e’ il chitarrista solista dei Negrita. Fin da piccolo la sua passione per la chitarra era
enorme, tanto da andarsi a comprare con i primi soldi una Stratocaster.
E’ anche autore di alcuni testi dei docs, come Hemingway (e’ un grande appassionato di libri e di
questo scrittore in particolare), Lasciami dormire ("dedicata" ad un suo amico che ha avuto
problemi con la droga, come detto dallo stesso Drigo in alcuni concerti dell’XXX tour ‘97, proprio
prima di eseguire questo pezzo), Prima del grande giorno e Tutto bene.
Queste ultime tre canzoni, contenute rispettivamente in XXX (1997), Radio Zombie (2001) e
L’uomo sogna di volare (2005), sono cantate da lui.
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Andrea Chimenti
Inizia il suo percorso musicale nel 1983 con i Moda, con i quali realizza tre album:
“Bandiera", "Canto Pagano" e "Senza Rumore” prodotti all’interno dell’etichetta I.R.A..
Quando nel 1989 i Moda si sciolgono, Andrea inizia la sua carriera solista la sua carriera e
nel 1992 realizza il suo primo album “La maschera del Corvo Nero” insieme a Gianni
Maroccolo e Francesco Magnelli. Andrea partecipa anche alla compilation dedicata a Rino
Gaetano con il brano “Escluso il cane” e nel 1996 fonda il Consorzio Suonatori
Indipendenti, dando vita al suo secondo lavoro “L’Albero Pazzo”. Appare nel film “Sono pazzo di Iris Blond” di
Carlo Verdone cantando il brano “Black Hole” e collabora al CD tributo ad Ivano Fossati con “Una notte in Italia”.
Nel 1997 “Qohelet", in collaborazione con l’attore Fernando Maraghini e nel 1998 con lo stesso Maraghini e con
Maria Erica Pacileo fonda l’etichetta discografica “La Via dei Canti” e nello stesso anno esce “il Cantico dei Cantici”,
dove l’attrice Anita Laurenzi, sulle musiche di Andrea, legge l’omonimo testo biblico.
Nel 1999, Andrea lavora a sonorizzazioni di musei, mostre e video d’arte e nel 2000 debutta con lo spettacolo "Il
Porto Sepolto" e partecipa inoltre allo spettacolo ebraico "Mazal Tov" della compagnia di "Terra di Danza". A
maggio del 2002 realizza il cd "Il Porto Sepolto" dove Andrea canta alcune poesie di Giuseppe Ungaretti. Questo cd
è prodotto dallo stesso Andrea e da Massimo Fantoni, già collaboratore di Andrea in numerosi progetti. Nel 2004
Andrea collabora nel cd di Gianni Maroccolo "A.C.A.U." cantando il brano "Una Prima Volta", scritto con lo stesso
Maroccolo e a ottobre dello stesso anno esce "Vietato Morire" realizzato con Massimo Fantoni e Matteo Buzzanca;
all’interno diversi ospiti come: Steve Jansen, Patrizia Laquidara, Gianni Maroccolo, Alessandro Fiori dei Mariposa.
Nell’ottobre 2005 esce il DVD "Vietato Morire - Note per un film documentario", che contiene il film sulla
preparazione del disco e del video de "La Cattiva Amante", interviste, backstage, videoclip, gallerie fotografiche,
storyboard.
Nel dicembre 2005 è uscita la raccolta "Voci di Fiumi", in cui dodici autori si confrontano attraverso la scrittura con
l’idea di fiume in tutte le sue forme, tra questi Andrea Chimenti con il racconto "Il Fiume Perduto".
Guido Conti
Nasce a Parma nel 1965, città dove vive e lavora. Dopo i primi racconti, pubblicati sulla rivista
ClanDestino, è stato scoperto da Pier Vittorio Tondelli, che lo ha pubblicato in Under 25, volume
III, Papergang (Transeuropa, 1990). In seguito sono apparsi i racconti Della pianura e del sangue
(Guaraldi, 1995) e il romanzo Sotto la terra il cielo (Guaraldi, 1996). Dirige la rivista letteraria
"Palazzo Sanvitale" ed è direttore editoriale della casa editrice Monte Università Parma Editore.
Presso Guanda, nel 1998, è uscito il volume di racconti Il coccodrillo sull’altare (Premio Chiara;
Premio Stresa, Premio Montà D’Alba; Premio selezione Comisso), a cui è seguito, nel 1999, il
romanzo Cieli di vetro, vincitore del Premio Selezione Campiello. Nel 2000 sempre da Guanda è
uscito il romanzo Il taglio della lingua e nel 2002 ha curato di Cesare Zavattini, Dite la vostra, raccolta degli scritti
giovanili. Nel 2004 ha pubblicato il libro di racconti Un medico all’opera (Guanda).
Carlo Lucarelli
E’ nato a Parma nel 1960, vive tra Mordano, in provincia di Bologna e San Marino. Scrittore, ha
pubblicato romanzi, racconti per ragazzi, libri inchiesta e raccolte di racconti.
Con “Indagine non autorizzata” (Mondadori ‘93) ha vinto il Premio Tedeschi per il miglior
romanzo inedito, con “Via delle Oche” (Sellerio ‘96), il premio Mistery 1996 per il miglior romanzo
edito e con “L’isola dell’angelo caduto” (Einaudi ‘99), già finalista al premio Bancarella 2000, ha
vinto il premio Franco Fedeli 2000. Quasi tutti i suoi romanzi sono stati tradotti e pubblicati in
Francia (Gallimard), in Olanda, Grecia, Spagna, Germania e Norvegia. Da “Almost blue” (Einaudi
‘97), “Lupo mannaro” (Theoria ‘93) sono stati tratti due film per il cinema. Assieme a Dario
Argento e Franco Ferrini è autore della sceneggiatura di “Non ho sonno”, diretto da Dario Argento. Attualmente sta
sceneggiando due film tratti dai suoi romanzi “Laura di Rimini” e “Il giorno del lupo”. Un po’ cronista di nera e
autore di teatro, ha scritto sceneggiature di fumetti e soggetti per videoclip musicali con i maggiori cantanti italiani
(l’ultimo, per Vasco Rossi, ha avuto la regia di Roman Polansky), insegna scrittura creativa alla Scuola Holden di
Alessandro Baricco e nel carcere “Due Palazzi” di Padova, coordina “Incubatoio 16”, rivista di letteratura su
Internet. Per RAI2 e per RAI3 ha scritto e condotto “Mistero in blu” e “Blu Notte ”, serie televisive in cui venivano
ricostruiti e raccontati con la collaborazione di un commissario della polizia scientifica, alcuni fra i più misteriosi casi
di omicidio della cronaca recente. Ancora per RAI3 ha scritto e condotto “Blu Notte, Misteri Italiani” in cui
ricostruiva i casi insoluti della storia italiana. Con Michele Serra e Linus è autore del programma di Adriano
Celentano “125 milioni di caz..te”.
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E’ uno dei fondatori del Gruppo 13, che riunisce alcuni dei giallisti emiliano-romagnoli, membro della sezione
italiana dell’AIEP (Associazion Internazional Escritor de Poliziaco, fondata a Cuba da Paco Ignatio Taibo II) e
dell’Associazione Scrittori-Bologna.
Riccardo Valeriani e Samuele Boncompagni (NoiDelleScarpeDiverse)
Samuele e Riccardo nel 1997 creano i Noidellescarpediverse, Il gruppo è stato finalista di
vari concorsi nazionali di cabaret tra cui Festival Cabaret Emergente di Modena nel 2001,
unico gruppo della Toscana, al Festival del Cabaret di Martina Franca (TA) nell’edizione
2002 e 2003, Premio “Il Sarchiapone – Walter Chiari” di Cervia nell’edizione 2003, , Premio
“Crepapelle” di Quartu Sant’Elena (CA) nell’edizione 2003, Premio “Sabot d’oro” di
Champoluc nel 2004, Festival di Manciano (GR) nel 2005. Samuele e Riccardo sono stati
scelti per la parte degli antagonisti nel musical “Orfani del Blues (tributo ai Blues Brothers)” di Massimiliano Scuriatti
e Riccardo Recchia (che ne curava anche la regia), prodotto da PadovaDanza e dalla Regione Veneto che ha
debuttato il 24 luglio 2003 presso Villa Contarini, Piazzola sul Brenta (PD). Il gruppo è responsabile artistico per la
fAWI (fondazione Arezzo Wave Italia) di Cabawave il concorso nazionale di cabaret e il palco dedicato alla comicità
di Arezzo Wave Love Festival. Dal 2003 fanno parte del Laboratorio Zelig (a Milano nel 2003-2004, e nelle ultime
due stagioni a Firenze come cast fisso). I Noidellescarpediverse sono apparsi sul piccolo schermo in emitettenti
televisive quali Odeon TV, Italia 1 (Wozzup con Daniele Bossari, anno 2001), Rai Due (Bulldozer – Pezzi di
ricambio, anno 2003) e Canale 5 (Cultura Moderna di Antonio Ricci con Teo Mammuccari, anno 2006) e sui canali
satellitari RAIsat, Happy Channel, Toscana Channel e Family Life della piattaforma SKY.
Luca Scarlini
Luca Scarlini è nato a Firenze nel 1966, si occupa di drammaturgia contemporanea e di letteratura
comparata. Insegna Tecniche Narrative presso la Scuola Holden di Torino e traduce dall’inglese e
dal francese per varie case editrici tra cui ADN-Kronos e Fazi (alcuni titoli: Medea di Robinson
Jeffers, Perché John Lennon porta la gonna? di Claire Dowie, Sparkleshark di Philip Ridley con
Barbara Nativi). Collabora con numerose istituzioni teatrali italiane come consulente letterario e
traduttore (Teatro Stabile di Parma, Link di Bologna, Teatro Regio di Torino, Festival Intercity di
Sesto Fiorentino, National Theatre di Londra). Come storico dello spettacolo, attività che svolge in
qualità di professore free-lance in varie Università europee, ha pubblicato numerosi interventi sulla
drammaturgia contemporanea in riviste e volumi, tra cui Un altro giorno felice, La fortuna del teatro di S. Beckett in
Italia dal 1953 ad oggi. Scrive regolarmente sulla rivista L’Indice come recensore di libri di teatro e spettacolo.
Gianni Bruschi
Gianni Bruschi Voce. Laureato in materie letterarie e storia del teatro e dello spettacolo
presso l’Università di Siena, ha frequentato seminari di formazione e preso parte a
produzioni con Franco Di Francescantonio, Loriano della Rocca (Cricot 2 di Tadeusz
Kantor) Han Arai (Han Mime Kobo – Tokyo), di Robert Cacioppo (Florida USA),
Gabriella Bartolomei, Hazel Carey (Black Theater), Giulia Lazzarini (Arta – Parigi), Centro
Nazionale Teatrale, Kevin Krawford (Roy Art Thèatre). Ha effettuato seminari con la
Berkley School of Music di Boston presso Umbria Jazz e studiato canto Spiritual/Gospel con Nehemiah Brown,
Laverne Jakson, Ashley Davis e Cheryl Porter. 1999/2001 Lavora per Cauchemar Concret Teatro di Loriano della
Rocca nel progetto Kantor 2000. Ha tenuto concerti con Silvano Grandi Jazz Quartet, Lalla Morini, Big Band di
Italo Marconi, Perugia Big Band, Nehemiah Brown & The Gospel Tree, G. Bruschi Jazz Quartet con Emilio
Marinelli, Massimo Manzi, Gabriele Pesaresi, Massimo Morganti.
E’ socio fondatore dal 2001 dell’Associazione Terìaca che ha collaborato con la “Scuola di Tarantella e danze
Popolari del Mediterraneo” di Eugenio Bennato. Il progetto Terìaca si è sviluppato attraverso laboratori e seminari
spettacolo sulla cultura etnopopolare Mediterranea, svolti sia in Italia che all’estero con: Romans International –
Francia, Daqqa Roudania – Marocco, Art et Jeunesse Eljem – Tunisia, Ecole de Sfax di Kolua Kamoun, Las Migas –
Spagna, Zhora Lajnef Groupe – Tunisia, Trinity College - Dublin, Berliner Schule für Schauspiel – Germania,
University of Virginia, Birmingam Southern, University of California. Alcune partecipazioni: Roma - Auditorium
Ennio Morricone (2003), Eljem - Tunisia - Festival International Découvertes Tunisie 21(edizioni 2003, 2005, 2006,
2007), Romans Sur Isère - Francia - Oasis du Carnaval de Romans (2004), Taroudannt - Marocco - Festival de
Taroudannt (2004), Alessandria d’ Egitto - “Rassegna: Italie à Alexandrie" - Teatro Garage (2005), Tirana - Albania Teatro dell’Opera e del Balletto (2006), Patrasso – Grecia, Patras Europian Capital of Culture (2006), Arezzo Festival
2007 e Play Art Festival 2007. Ha collaborato con musicisti e danzatori dell’area mediterranea: Hicham Halimi,
Associazione NausiKa – Scuola di Narrazioni «Arturo Bandini»
piazza Risorgimento 8, 52100 Arezzo
tel. 0575 380468 – fax 0575 355966
[email protected] – www.narrazioni.it
Medhi Nigga/Daqqua Roudania - Marocco, Gilles Coullet, Hocine Boguerra, Laurence Giorgi – Francia, Jorge Diaz
Rodriguez, Isabelle Laudenbach, Lisa Bause, Sílvia Pérez Cruz – Spagna, Zohra Elajnaf, Ayoub Elajnef, Hassin Ben
Miloud, Raoued Rhouma - Tunisia. Attualmente lavora nei progetti di formazione e spettacolo per la Scuola di
Narrazioni di Nausika e sempre per la Scuola di Narrazioni come docente di voce e teatro presso l’Accademia
dell’Arte – Performing Arts in Italy.
Luca Rossi
Studia etnomusicologia presso il Dipartimento di arte musica e spettacolo di Bologna.
Apprende le tecniche dei tamburi a cornice e a calice dai maestri: Franco Faraldo,Marcello
Colasurdo,David Kuckermann,Glen Velez, Fabio Tricomi, Arnaldo Vacca, Andrea
Piccioni,Paolo Cimmino, Benham e Reza Samani,Micheal Metzler,Marzouk Mejri. Ha
effettuato numerose collaborazioni con esponenti della scena musicale popolare campana,
della musica etnica internazionale(Marcello Colasurdo(Campania), Benham Samani(Iran),
Kelvin Sholar(Stati Uniti) e compagnie di teatro danza (Taranta Power, Centro Nazionale Teatro, Tambours du
Mediterrannèe, Teriaca). Con l’Associazione "Danzemeticce" svolge attività di workshop sulla didattica e la ricerca
relativa alla danza e ai tamburi a cornice nel contesto interculturale. E’ endorser per il marchio Musiqua framedrums.
Ha partecipato a diversi festival nazionali e internazionali: El Jem 2005 (Tunisia), Mosaico Mediterraneo 2005
(Salento),Patras 2006(Grecia), San Patrick Chorus 2006 (Los Angeles),Concerto del 1 Maggio (Bologna,2006/ 2008),
Notte Bianca di Napoli(2007), Tamburo Mundi 2007 (Freiburg),Cantina Bentivoglio JazzClub Bologna(2007),
Leuciana Festival 2007/2008(Campania), Festival Tarantella Power (Caulonia,2007),Afroscopia2007(Bologna),Le
Muse del Mediterraneo(Verona, 2008),Fimec -Festival Internacional de la Musica Etnica(Andalusia 2008). Collabora
con l’Orchestra Popolare Casertana(2008). Cura la direzione artistica di "Curtile 2008" rassegna interamente dedicata
alla cultura popolare in Campania. Con il gruppo Cathartica vince la prima edizione del Festival nazionale di musica
etnica "Terre in Moto 2006", Incide il disco "Purkiakos".
Fedele De Palma
Nato a Bari, si è diplomato in chitarra classica e mandolino presso il Conservatorio Piccini di Bari e
si è specializzato sugli strumenti a plettro italiani ( mandola tenore e contralto, mandola barocca a
sei cori, chitarra battente, mandolino barocco a quattro cori). Svolge intensa attività concertistica in
Italia e all’estero. Ha collaborato con l’orchestra di chitarre Maestro De Falla diretta dal Maestro
Pasquale Scarola e con l’orchestra a plettro dell’”Accademia Mandolinistica Napoletana”, con cui
nel settembre 2003 ha eseguito composizioni inedite per orchestra a plettro e nel gennaio 2004 ha
eseguito in prima assoluta composizioni del Maestro Roberto de Simone. Collabora stabilmente con
l’orchestra a plettro e con il dipartimento di musica antica del conservatorio Piccinni di Bari. Ha
inciso per Raitrade e Radio Vaticana.
Maria Rosaria Nocera
Nata a Pagani, Salerno, da quindici anni si occupa di ricerca e riproposizione delle tradizioni
vive campane, con particolare attenzione alla didattica ed alla pratica della danza sul
tamburo, del canto e della tammorra. Danza unendo grazia e forza, tradizione e modernità.
Ha lavorato con la Real World di Peter Gabriel curando la direzione dello stage di
tammurriata in occasione del Womad Festival di Reding in Inghilterra e partecipando alla
realizzazione del cd "Aneme Perze" (Spaccanapoli), incidendo un suo brano per sola voce e
tamburo "Palummiello"; Ha collaborato alle riprese del film "Songs Under a Big Sky" con la National Geographic
Television a Washington (U.S.A), come esperta delle danze tradizionali campane. In Italia ha partecipato alla
produzione dell’Opera "Luisa Miller" presso il Teatro San Carlo di Napoli sotto la direzione del regista Gabriele
Lavia. Per l’associazione Radicanto di Bari. Dirige l’agenzia di management del portale Cupa Cupa.it di Giuseppe de
Trizio, fondatore dei Radicanto.
Stefano Questorio
Nato a Thiene (VI) il 26/08/1968. Si laurea in Storia della danza all’Univeristà di Bologna , e
nel frattempo studia e frequenta laboratori teatrali con Jerzy Grotowsky, Compagnia Pippo
del Bono, Lecheck Rachack e altri. Frequenta corsi di formazione professionale per
danzatori con Raffaella Giordano, Giorgio Rossi, Danio Manfredini e Roberto Castello. Nel
1999 frequenta l’accademia “Isola danza” diretta da Carolyn Carlson all’interno della
Biennale di Venezia, dove studia con Kazuo Ohno, Dominique Mercy, Caterina Sagna,
Pedro Pawels e altri. In ambito professionale lavora come attore e danzatore con la compagnie:L’Impasto (Skankrèr,
Associazione NausiKa – Scuola di Narrazioni «Arturo Bandini»
piazza Risorgimento 8, 52100 Arezzo
tel. 0575 380468 – fax 0575 355966
[email protected] – www.narrazioni.it
1996), con la compagnia belga Ultima Vez di Wim Vandekeybus (The Day Of Heaven and Hell, 1998 e nel film The
Last Words, 1999), con il gruppo di videoartisti Studio Azzurro (Il Fuoco l’Acqua e l’Ombra, 1998), con Carolyn
Carlson (Parabola, 1999). Dal 2001 fa parte della compagnia Aldes diretta da Roberto Castello, e partecipa in veste di
interprete e coautore al progetto pluriennale Il Migliore dei Mondi Possibili (Premio Ubu 2003), articolato sinora in
6 parti: La Forma delle Cose, In Movimento, Racconta, Sogni, Sul Corpo, Disperso. Sempre con Roberto Castello
prende parte al progetto di installazioni per corpi e video Biosculture e ai progetti Non Ama il Nero (Città di Castello
2004), Stanze (2005) e Aqua (Torino 2006) e in collaborazione con Kinkaleri e Jennifer Rosa al progetto Nodi (Schio,
2004) . Nel 2006 partecipa al progetto Mahabharata di Le Supplici-Fabrizio Favale (Episodio: Diecimilaottocento
mattoni). Nel 2003 presenta il solo Trittico e nel 2005 Promo, lavori in cui è autore e interprete. Nel 2006 firma la
regia per Ullallà teatro-animazione dello spettacolo per l’infanzia Storia di Una Gabbianella,Con la Societas Raffaello
Sanzio è impegnato dal 2008 nella tournèe mondiale: “L’Inferno”di Dante Alighieri. Tiene regolarmente laboratori
per attori e danzatori, e collabora con il centro Musikè di Bologna come danzaeducatore nelle scuole.
Associazione NausiKa – Scuola di Narrazioni «Arturo Bandini»
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www.youtube.com/narrazioni
Associazione NausiKa – Scuola di Narrazioni «Arturo Bandini»
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