Laboratorio di Costruzione dell’architettura Il legno è la più antica risorsa naturale conosciuta dall’uomo. Gli ha dato combustibile, attrezzi per il lavoro e per lo svago, sistemi di difesa e mezzi di trasporto. Il legno è stato nella storia delle costruzioni uno dei primi e più utilizzati materiali sia come struttura portante che per la realizzazione di elementi tecnici (solai, coperture, ecc.) essendo l’unico materiale conosciuto resistente a trazione. Il legno è stato in alcuni contesti geografici e ambientali il principale materiale di costruzione sia per le sue caratteristiche che per la disponibilità. Le costruzioni in legno sono da tempo molto diffuse in Nord America (più dell’80% degli edifici di civile abitazione è realizzato in legno), in Nuova Zelanda e nel Nord Europa. Il legno fu il materiale più usato dai coloni europei, soprattutto inglesi, che si recarono nel Nord America importandovi modelli sia costruttivi che formali. La casa più antica ancora esistente è quella di J.Fairbanks a Dedham (Massachusetts) che è del 1636. (Sistema blinde di legno) Con lo sviluppo della meccanizzazione i sistemi costruttivi europei sembrarono inadeguati e non adatti alle esigenze di mobilità delle popolazioni. Fu adottato un sistema intelaiato formato da montanti, travi e tavole costituenti un insieme solidale, costruito in fabbrica, trasportato e montato in opera (denominato Balloon frame). Il nome “Ballon frame” (pallone volante) fu dato in senso dispregiativo dai vecchi carpentieri abituati a strutture molto pesanti. Esso ha pilastri aventi l’altezza di due piani, mentre nella sua derivazione “Platform frame” i pilastri si interrompono alla soletta del primo piano che quindi diventava la piattaforma per costruire il piano successivo. Con entrambi i sistemi costruttivi, a setti portanti (Blinde di legno) o con telai e pannelli di rivestimento in legno (Balloon frame) si potevano e possono costruire edifici che non superano i tre – quattro piani. I limiti tecnologici (soprattutto dimensionali) dei secoli scorsi hanno favorito al legno altri materiali come il calcestruzzo e l’acciaio. Ma grazie all’attenzione alla sostenibilità ed ecocompatibilità e al riciclo, hanno messo in secondo piano questi materiali difficilmente riciclabili e rigenerabili e portato ad una rivalutazione delle qualità del legno come materiale da costruzione. Il legno è: . rinnovabile . riusabile/riciclabile . in grado di immobilizzare CO2 . convertibile in energia pulita . richiede poca energia nella trasformazione in prodotti Il legno è un materiale consumo energetico infatti a basso Unico difetto rimaneva il limite dimensionale degli elementi lignei strettamente connessi alle dimensioni dei tronchi degli alberi. Nasce nei primi del ‘900 in Austria ma si diffonde in Italia solo negli anni ’60’70 il legno lamellare con la produzione di elementi monodimensionali (travi, pilastri, ecc.) Il legno tornò ad essere uno dei materiale da costruzione d’eccellenza. I nuovi elementi strutturali in legno “ingegnerizzati”, realizzati con tecnologie avanzate che consentono sia di superare le limitazioni dimensionali e qualitative del legno massiccio, sia di realizzare prodotti semilavorati in grado di assolvere in pieno a tutte le esigenze di una buona tecnica costruttiva e di un elevato comfort abitativo (pannelli di legno utilizzati come pareti e solai ad elevate prestazioni acustiche, energetiche, sismiche, ecc.) Le fasi principali sono le seguenti: -taglio di lamelle di spessore omogeneo -essiccazione artificiale -selezione in funzione della classe di resistenza meccanica -eliminazione della parte difettosa -giunzione a pettine (finger jointing) -piallatura -incollaggio -pressaggio -piallatura -impregnazione e coloritura Le classi di resistenza del legno lamellare sono definite dalle UNI EN 14080 ed UNI EN 1194. La sigla internazionale che distingue il legno lamellare è GL seguita dalla resistenza a flessione espressa in MPa (1 MPa = ~10 Kg/cmq), una ulteriore lettera indica se trattasi di legno lamellare omogeneo (h) o combinato (o). Le travi lamellari ad incollaggio omogeneo sono realizzate con tavelle di uguale qualità, quelle ad incollaggio combinato sono realizzate con tavelle di diversa qualità Si possono ottenere sia elementi monodimensionali (travi e pilastri) che bidimensionali (pannelli x-lam). Le sequenze di lavorazione sono analoghe a quelle delle travi, ma sono necessarie attrezzature che consentano la realizzazione di elementi di maggiori dimensioni sino a 16 metri di lunghezza e 3,15 metri di altezza/larghezza Il recente "Rapporto Case ed Edifici in Legno 2015” realizzato dal Centro Studi Federlegno Arredo Eventi rileva che in un contesto che dal 2010 a oggi ha visto il crollo degli investimenti complessivi nell’industria delle costruzioni, l’edilizia in legno ha registrato un trend in controtendenza con una crescita costante. Aspetto che conferma l’avvenuto cambiamento di mentalità nei confronti di una tipologia costruttiva ecologica, sicura e in grado di garantire significativi vantaggi economici in termini di risparmio energetico pari a circa il 40% rispetto alle strutture tradizionali. Oltre 3.000 edifici costruiti in Italia nel 2014 (90% residenziale), un fatturato complessivo di 658 milioni di euro, in legno 6 abitazioni nuove su 100, il 51% degli edifici consegnati “chiavi in mano”. Il Trentino Alto Adige è la prima regione per numero di aziende costruttrici (49) seguito da Lombardia (42) e Veneto (35). Più sicura in caso di sisma L’uso del legno riduce la massa di circa il 70% rispetto ad un edificio tradizionale, riducendo quindi le forze provocate dall’azione sismica. Inoltre, il legno ha caratteristiche meccaniche di grande duttilità, che permettono di ridurre – in un certo senso di smorzare – l’effetto dinamico del sisma sulla struttura. Ne risulta una struttura più robusta e meno sensibile in caso di sollecitazioni sismiche. Ricerca denominata SOFIE, Sistema Costruttivo Fiemme, finanziata da CNR e Provincia di Trento Gli specialisti italiani dell’ CNRIVALSA hanno dimostrato in scala reale come si comporta un edificio multipiano in caso di azione sismica. Per fare ciò hanno costruito un edificio di 7 piani (100 metri quadri in pianta) in XLAM rimasto perfettamente integro e agibile al termine delle prove (una serie consecutiva di dieci terremoti distruttivi) condotte sulla tavola vibrante più potente al mondo nei laboratori del NIED, a Kobe, in Giappone, nell’ottobre 2007. Più sicura in caso di incendio La velocità di propagazione della fiamma sul legno è lenta; lo strato di carbone funge da protezione al fuoco per gli strati interni, garantendo la portata dell’edificio per alcune ore, tempo sufficiente ad allontanarsi in sicurezza dall’edificio. Riduzione dei consumi di raffreddamento e riscaldamento un pannello in X-Lam, è 3 volte più resistente al calore di una parete in laterocemento dello stesso spessore originando, così, case a basso consumo. Il legno è un materiale estremamente isolante capace di garantire un risparmio energetico vicino al 40% rispetto ai consumi delle strutture convenzionali. Risoluzione dei problemi di ponti termici e condensa Il legno come materiale edile per sua natura risponde già ottimamente ai problemi di isolamento termico inoltre le strutture lignee di pareti e solai vengono integrati con strati di materiale isolante da ridurre notevolmente le perdite di calore da trasmittanza. (I ponti termici sono delle parti degli elementi strutturali di un edificio attraverso i quali il calore viene trasportato più velocemente verso l’esterno) Più naturale e meno inquinante Il legno come materia prima offre la grande possibilità di ridurre considerevolmente le emissioni di CO2 e di altri inquinanti causati dalla lavorazione e dalla trasformazione del materiale poichè richiede un consumo limitato di energia. Inoltre il legno accumula CO2 dall’aria. Diversi studi hanno già dimostrato che ogni metro cubo di legno utilizzato in sostituzione di altri materiali da costruzione, è in grado di immagazzinare 0,9 tonnellate di CO2. Comfort abitativo Il comfort abitativo di una casa dipende da una corretta scelta dei materiali. Una casa in legno garantisce un comfort interno ineguagliabile, sia in termini termici che acustici, aumentando la sensazione di benessere percepito all’interno dei singoli ambienti. Velocità costruttiva Una casa in legno viene costruita in 1/3 del tempo di una casa in latero-cemento. Rispetto dei costi preventivati Una volta che il progetto esecutivo è stato realizzato, la cantierizzazione non porta sorprese e il costo finale non si discosta dal quello preventivato all’inizio. Con questo progetto visionario ma al tempo stesso concreto, Norman Foster e Ove Arup hanno anticipato i tempi. Scegliendo il legno per pareti esterne prefabbricate con elevate prestazioni, finiture di pregio e basso impatto ambientale. Waugh Thistleton, edificio residenziale, Londra 2008 - 9 Piani XLAM Il primo edificio alto in Europa è un edificio in X-LAM di otto piani – social housing in Murray Grove a Londra progettato dallo studio Waugh and Thistleton e realizzato dalla ditta austriaca KLH. In Italia, in via Cenni a Milano, sono state appena costruite quattro torri in X-LAM – si tratta sempre di social housing – per un massimo di 9 piani su progetto dello studio Rossi Prodi Associati, vincitori del concorso “Una Comunità per crescere”, indetto dalla società Polaris Investment Italia SGR per conto della Fondazione Housing Sociale (FHS), e realizzato dalla ditta italiana Service Legno. Completato in meno di due anni uno dei più grandi ecoquartieri in legno d’Europa Via Cenni, complesso residenziale, Milano 2012 - 9 Piani XLAM • • • • Struttura interamente in pannelli a strati incrociati (XLAM) compresi scale e vani ascensore, poggiata su un’autorimessa interrata in cemento armato Gli edifici rispetteranno standard molto elevati in termini di comfort abitativo e sicurezza strutturale. Essendo costruite esclusivamente nel rispetto della classe energetica A, gli appartamenti mantengono il proprio fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale inferiore a 24 Kwh/mq/anno pari a circa il 75% in meno della media degli edifici sul territorio italiano. Il legname proviene da foreste certificate dell’Austria, in cui è praticata un’attenta gestione forestale che permette una costante crescita del patrimonio boschivo: si calcola che il legno utilizzato verrà rigenerato integralmente in meno di quattro ore. Ampliamenti Demolizione e ricostruzione Case Popolari di Carbonia 4 alloggi, 2 piani, demolizione e fedele ricostruzione, realizzato in 100 giorni lavorativi Demolite e ricostruite in x-lam 5 scuole milanesi L’AQUILA Edificio Residenziale (consegnate in 75 giorni) 2012 Roccaraso (L'Aquila) Edificio Residenziale 7 piani XLAM Struttura : 6 settimane Finiture : 12 settimane MVRDV, Didden Village, Rotterdam, 2006 Kraus & Schönberg, Hanover House, Bradford, 2007 Giorgio Volpe, Complesso Palatesta, Bologna, 2008 HBF, ristrutturazione e sopraelevazione Pensione Felder, Lucerna, 2015 KOZ Architectes, insediamento residenziale Tete en l‘air, Parigi, 2013 Le pareti vengono utilizzate come travi verticali, appoggiate alle pareti sottostanti, consentendo la realizzazione di strutture con consistenti sbalzi. Sopraelevazione a Parigi Minimum Impact House“ in Frankfurt Sachsenhausen errichtet. (Drexler Guinand Jauslin Architekten, Frankfurt) Minimum Impact House“ in Frankfurt Sachsenhausen errichtet. (Drexler Guinand Jauslin Architekten, Frankfurt) Casa SG, Catania Architetti: Tuttiarchitetti I principali sistemi costruttivi in legno sono: Blockbau Travi e pilastri Pannelli XLAM Pareti intelaiate (a telaio) (platform frame) Con il blockbau si realizzano edifici a setti portanti sovrapponendo elementi lineari a giacitura orizzontale. E’ uno dei sistemi più semplici diffuso in Europa Centro-Settentrionale. La conformazione dei tronchi è tale da garantire una sorta di semiincastro per garantire una continuità strutturale tra i tronchi. Il sistema attualmente desta interesse da parte degli ambientalisti perché limita l’uso di colle e chiodi e nelle nuove versioni risolve egregiamente i problemi di isolamento termico e tenuta all’aria. I setti sono realizzati con elementi di legno massiccio o lamellare con analoga disposizione del sistema tradizionale, ma con differente modalità realizzativa totalmente meccanizzata e automatizzata. Il diametro dei singoli tronchi varia fra 150 e 250 mm, mentre per gli elementi squadrati costituiti da due o più lamelle incollate costituendo elementi da 95 a 240 mm. Gli elementi presentano una maschiatura per facilitare la sovrapposizione e per conferire maggiore solidità e rigidità alla parete stessa. Debbono realizzarsi delle giunzioni morbide tra gli elementi in modo da potere assorbire assestamenti. Nella progettazione di edifici blockbau si deve tenere conto delle caratteristiche particolari del legno poiché gli elementi sono sollecitati a compressione in direzione ortogonale alla fibratura, condizione nella quale il legno si presenta meno efficiente e più deformabile. I solai possono essere realizzati o con panconati o con travi portanti in legno lamellare. La connessione tra due pareti ortogonali deve garantire una idonea continuità strutturale. I nodi più usati sono quello a croce e quello a coda di rondine. Le due soluzioni presentano valori di resistenza diversi dovute alle differenti aree d’intaglio. Nel caso in cui la distanza tra le pareti sia maggiore di 4 m è necessario introdurre dei pilastri connessi all’interno delle pareti con doppio intaglio a coda di rondine. La connessione al terreno avviene mediante un solaio aerato o con elementi puntuali avendo cura di isolare gli elementi a contatto dall’umidità. L’ancoraggio avviene mediante tirafondi annegati nel calcestruzzo e vincolati con dadi e rondelle. Sistema a travi e pilastri Anche questo sistema deriva da sistemi del passato ed è costituito da elementi lineari collegati tra loro e che vengono successivamente controventati e tamponati. Il tamponamento può essere in luce o in battuta. Il tamponamento in luce oltre a fare ottenere la continuità delle superfici interna ed esterna svolge il compito di controventamento. La connessione trave-pilastro può essere: -pilastro passante, trave passante -pilastro passante, trave interrotta -pilastro interrotto, trave passante Sino a 4 piani è consigliabile interrompere il pilastro, per maggiori altezze si mantiene la continuità del pilastro. Per il collegamento con la fondazione è opportuno isolare il pilastro di circa 15 cm dal piano fondale. Le connessioni trave-trave e travepilastro sono realizzate con elementi metallici che possono essere scarpe (a) o piastre a scomparsa (b). La solidarizzazione avviene per il tramite di chiodi, viti per legno o perni metallici. I collegamenti trave-pilastro non possono considerarsi dal punto di vista statico incastri e quindi le strutture debbono essere controventate sia orizzontalmente che verticalmente. (a) (b) Il collegamento di un pilastro con la fondazione in c.a. si realizza mediante piastre portapilastri o piastre metalliche fissate alla base del pilastro ligneo tramite viti, chiodi o bulloni. In ogni caso va evitato il contatto diretto tra base del pilastro e calcestruzzo per migliorare la durabilità della struttura. Di seguito alcuni possibili particolari costruttivi: Esempio di un possibile collegamento tra pilastro in legno e fondazione in c.a. Oggi si può usare il legno anche per edifici più alti di 3-4 piani a costi assolutamente ragionevoli sfruttando la tecnologia XLAM (Cross Laminated Timber), sviluppata in Austria negli anni ’90. Pannelli XLAM detti anche Cross Laminated Timber Panel (CLT Panel). Sono in legno massiccio e composti da strati di tavole, isorientati, sovrapposti ed incrociati in modo che l’andamento delle fibre delle tavole di ognuno di essi sia ruotato di 90° rispetto allo strato sottostante. I singoli strati sono composti da tavole di spessore variabile compreso tra 15 e 30 mm; la larghezza delle tavole oscilla tra gli 80 ed i 240 mm. Il legname, di solito di conifere, deve essere classificato secondo la resistenza ed appartenere alla classe C24; le tavole possono essere incollate o inchiodate o impernate. Le colle usate sono quelle poliuretaniche bianche. Si possono sovrapporre fino a 7 strati, consentendo di ottenere pannelli: - fino a 30-40 cm di spessore; - fino a 4 m di larghezza; - fino a 24 metri in lunghezza. Il numero di strati, mai inferiore a tre, dipende dalle esigenze strutturali diverse per setti verticali o solai. Lo spessore degli elementi di parete è determinato principalmente dai carichi verticali agenti ma anche dalle esigenze di rigidezza dovute all’azione dei carichi orizzontali, o anche da esigenze legate all’isolamento fonico ed alla necessità di offrire anche in presenza di aperture una sufficiente rigidezza e resistenza dell’elemento strutturale. E’ sconsigliato adottare spessori di pareti inferiori a 11 cm. La presenza delle aperture comporta una deviazione del flusso delle forze verso il basso. Spesso non è necessario realizzare un architrave poiché la sezione verticale della parete di parete al di sopra dell’apertura è costituita anche da un numero di strati di tavole orizzontali che possono assolvere a funzione di architrave. E’ comunque possibile rinforzare l'XLAM con l’aggiunta di elementi lineari tramite incollatura strutturale. Il ventaglio di prodotti XLAM disponibili è particolarmente vasto; una decina di produttori offrono pannelli xlam con dimensioni e composizione stratigrafica diverse. Esistono in commercio vari pannelli con varie dimensioni, che si riportano di seguito: Le dimensioni massime dei pannelli più diffusi vanno tra i circa 3 metri di altezza, ai 16 metri di lunghezza, ai 50 cm di spessore. Il pannello può essere usato sia verticalmente per pareti portanti che orizzontalmente per solai di piano o di copertura. Le solette hanno uno spessore fra 1/35 e 1/40 della luce I pannelli arrivano in cantiere già pretagliati, con i vani delle porte e delle finestre già pronti, sono cuciti tra loro attraverso viti, autopenetranti ed autoserranti. Montaggio veloce e privo di problemi. Realizzata la struttura grezza essa viene completata sul lato interno con una intercapedine ad includere gli impianti e con una finitura a cartongesso. Sul lato esterno viene invece realizzato: - cappotto con finitura ad intonaco o - parete ventilata. Solaio interpiano in bioedilizia solai in pannelli in X-Lam, spessori da 12 a 20 cm idonei a sopportare carichi verticali ed orizzontali. Il numero degli strati e del relativo spessore viene stabilito in fase progettuale dal progettista delle strutture. PACCHETTO PARETE 01. FIBROGESSO 02. LANA MINERALE 03. MULTISTRATO X-LAM 04. FRENO VAPORE 05. CAPPOTTO 06. INTONACO IMPERMEABILIZZAZIONE 07. IMPERMEABILIZZANTE 08. ISOLANTE XPS 09. FONDAZIONI 10. MASSETTO 11. IMPERMEABILIZZANTE 12. PAVIMENTO ESTERNO FONDAZIONE 13. MAGRONE 14. MASSETTO IMPIANTI 15. RISCALDAMENTO PAVIMENTO 16. MASSETTO ALLEGGERITO 17. PAVIMENTO INTERNO Il “platform frame” si sviluppa come perfezionamento e maggiore capacità di prefabbricazione del “balloon frame” secondo un concetto di modularità che permetteva la costruzione di edifici a più piani sfruttando l’interposizione di solai lungo lo sviluppo in altezza dei pilastri. Le tecnologie costruttive lignee a pareti portanti intelaiate sono giunte fino ai nostri giorni come sviluppo ed affermazione dei primi sistemi di prefabbricazione utilizzati fin dall’800 dai coloni e pionieri europei nei paesi dell’America del Nord per consentire la realizzazione di edifici a basso costo e rapida costruzione. Grazie alla facilità di reperimento in loco del legname, all’evolversi delle tecniche di segagione e all’industrializzazione dei processi di produzione dei chiodi, nel 1800 nasce il sistema costruttivo ad ossatura lignea noto come “balloon frame” (struttura a pallone) che permetteva ad un solo uomo munito di sega e martello di erigere la struttura di una casa a due livelli, eliminando gli elementi strutturali troppo pesanti e lavorazioni troppo complesse, avvalendosi di elementi sottili lunghi per tutta l’altezza dell’edificio, posti ad interasse di 45 cm secondo un preciso schema di montaggio di semplice approccio e esecuzione. I Pannelli intelaiati (platform frame) Sono costituiti da un telaio leggero fatto di montanti (segati con spessore di 5-8 cm e profondità di 10-18 cm), posti ad un interasse di circa 45-65 cm, rivestito su uno o ambo i lati con lastre di irrigidimento a base di legno o a base di gesso. I montanti sono connessi tra loro con graffe, cambrette, viti e chiodi. I pannelli di irrigidimento vengono collegati all’intelaiatura tramite chiodi aventi diametro di 3-5 mm posti ad interasse di 10-20 cm. Anche per i solai si usano pannelli intelaiati. In corrispondenza delle aperture è necessario realizzare un rinforzo del telaio della parete, con l’inserimento dell’architrave e di ulteriori montanti. Le tavole inclinate di rafforzamento strutturale nel tempo sono state sostituite da pannelli truciolari, oggi quelli più usati sono i pannelli a truciali allungati, denominato «pannelli OSB» (Oriented Strand Board). I pannelli possono essere disposti solo su un lato o su entrambi i lati. Detti pannelli sono costituiti da scaglie di legno incollate con resine sintetiche e pressate in vari starti. Negli strati esterni le scaglie sono orientate in senso longitudinale rispetto alla lunghezza del pannello, negli strati intermedi invece sono orientati trasversalmente. Grazie alla geometria delle scaglie ed al loro orientamento all’interno del pannello gli OSB presentano un’elevata resistenza meccanica che li rende particolarmente adatti per funzioni di irrigidimento e controventamento sia dei solai, che delle coperture e delle pareti. Le finiture interna ed esterna possono avere diverse soluzioni costruttive in rapporto alla destinazione d’uso. Le canalizzazioni per gli impianti sono alloggiate nell’intelaiatura o in apposita intercapedine tra il setto ed il rivestimento di finitura interna. Il lato esterno può avere una finitura a cappotto intonacato o a parete ventilata. PACCHETTO PARETE 01. FIBROGESSO 02. LANA MINERALE 03. MULTISTRATO 04. FRENO VAPORE 05. LANA DI ROCCIA 06. LISTELLO KVH 07. MULTISTRATO 08. CAPPOTTO 09. INTONACO IMPERMEABILIZZAZIONE 10. IMPERMEABILIZZANTE 11. ISOLANTE XPS 12. FONDAZIONI 13. MASSETTO 14. IMPERMEABILIZZANTE 15. PAVIMENTO ESTERNO FONDAZIONE 16. MAGRONE 17. VESPAIO AERATO 18. CLS + RETE 19. MASSETTO IMPIANTI 20. RISCALDAMENTO PAVIMENTO 21. MASSETTO ALLEGGERITO 22. PAVIMENTO INTERNO I pannelli possono essere realizzati interamente in opera o fuori opera con differenti livelli di prefabbricazione. La connessione al terreno di fondazione nel caso di pannelli prefabbricati in officina è analoga a quelli XLAM. Nel caso di pannelli costruiti in opera la connessione avviene con la chiodatura dei montanti.