Bilancio Consolidato 2014

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INTRODUZIONE
Organi societari…………………………………………………………………………………………4
Attività, vision e mission del Gruppo LGH ................................................................................. 5
Dati di sintesi e principali indicatori del Gruppo .......................................................................... 7
Struttura e societa’ del Gruppo LGH ........................................................................................ 10
Principi contabili internazionali IAS/IFRS ................................................................................ 14
I.
RELAZIONE SULLA GESTIONE ..................................................................................... 15
Eventi di rilievo dell’esercizio ................................................................................................. 16
Contesto e scenari di mercato .................................................................................................. 16
Sintesi Economica, Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo......................................................... 22
Quadro normativo .................................................................................................................. 33
Gestione responsabile per la sostenibilità .................................................................................. 40
Qualità, Sicurezza e Ambiente................................................................................................. 49
La gestione dei rischi aziendali ................................................................................................ 54
Altre informazioni e fatti successivi alla chiusura dell’esercizio .................................................. 62
Revisione del bilancio ............................................................................................................ 66
Termini di approvazione del bilancio ....................................................................................... 66
Proposte degli Amministratori all’Assemblea ............................................................................ 67
II. BILANCIO CONSOLIDATO 2014...................................................................................... 68
Prospetti contabili (dati in migliaia di euro)............................................................................... 69
Note illustrative - Bilancio Consolidato al 31/12/2014................................................................ 75
Principi contabili ................................................................................................................... 75
Note illustrative ................................................................................................................... 111
III. BILANCIO D’ESERCIZIO 2014 ....................................................................................... 147
Prospetti di bilancio ............................................................................................................. 148
1
Conto Economico ................................................................................................................... 148
Situazione patrimoniale – finanziaria......................................................................................... 149
Rendiconto finanziario ............................................................................................................ 151
Movimentazione del patrimonio netto ....................................................................................... 152
note illustrative.................................................................................................................... 153
Note illustrative alle voci del conto economico........................................................................ 154
Note illustrative alle voci della situazione patrimoniale e finanziaria .......................................... 163
ALTRE INFORMAZIONI ........................................................................................................ 194
PRIMA APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI IFRS ............................................................ 195
2
3
4
ATTIVITÀ, VISION E MISSION DEL GRUPPO LGH
Il Gruppo LGH è una multiutility nata nell’ottobre 2006 dall’aggregazione di cinque utility locali; la sua
struttura organizzativa è caratterizzata da un accentramento delle funzioni corporate nella capogruppo
Linea Group Holding Spa e dal presidio dei business in cui opera attraverso società dedicate o società di
scopo.
Linea Group Holding Spa si occupa di tutte le attività strategiche, di indirizzo, sviluppo, coordinamento e
controllo del Gruppo.
Il bacino terittoriale servito conta più di un milione di abitanti in 250 Comuni nelle Province di Bergamo,
Brescia, Cremona, Lodi e Pavia.
Anche nel 2014 il Gruppo LGH conferma il proprio posizionamento nel settore delle multiutilities, con un
totale ricavi netti di 611 mln €, tra i primi 10 operatori a livello nazionale.
Le società del Gruppo operano prioritariamente nelle seguenti filiere di business:
AMBIENTE
RETI
ENERGIA
(Intermediazione,
Trattamento,
Smaltimento)
(Cogenerazione,
Rete,
Vendita Calore)
DISTRIBUZIONE EE
IMPIANTI
TLR
DISTRIBUZIONE GAS
(Igiene urbana)
(Energia elettrica)
VENDITA E TRADING
(Energia elettrica,
Gas Naturale)
INFORMATION & COMMUNICATION
TECHNOLOGY
PRODUZIONE
RACCOLTA
ALTRO
5
La “Vision” del Gruppo LGH è quella di crescere, creando valore e rimanendo punto di riferimento per i
propri stakeholders.
La “Mission” del Gruppo LGH è quella di mantenere e sviluppare attività e servizi di interesse
economico generale:
offrendo ai clienti servizi di qualità e soddisfacendo al meglio le loro aspettative;
mirando a ottimizzare nel tempo gli investimenti degli azionisti, anche attraverso aggregazioni o
partnership;
favorendo il coinvolgimento , la responsabilizzazione e la valorizzazione dei lavoratori;
adattando l’organizzazione alle nuove sfide tecnologiche e di mercato;
operando nel rispetto dell’ambiente, del proprio territorio, della sicurezza dei lavoratori e dei valori
etici, secondo un modello di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla produzione e
all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
Gli impianti gestiti dalle società del Gruppo sono situati principalmente nei territori dei Comuni azionisti,
oltre ad una discarica in Puglia e due impianti di produzione di energia elettrica da biogas ed una discarica
in Sicilia.
A questi si aggiungono le reti di distribuzione gas, di energia elettrica e teleriscaldamento, situate
principalmente in Lombardia.
6
DATI DI SINTESI E PRINCIPALI INDICATORI DEL GRUPPO
Si riportano nelle tabelle che seguono i principali valori e alcuni indicatori di bilancio del Gruppo LGH,
oltre ai dati quantitativi rappresentativi dell’andamento della gestione.
DATI ECONOMICI
€/1000
Ricavi netti
% su ricavi
2014
% su ricavi
2013
610.621
100,00%
692.241
100,00%
Margine operativo lordo – ebitda
94.867
15,54%
98.077
14,17%
Risultato operativo - ebit
25.872
4,24%
34.844
5,03%
5.173
0,85%
13.998
2,02%
-3.660
-0,60%
3.128
0,45%
Risultato prima delle imposte
Risultato netto d’esercizio
La riduzione del fatturato complessivo, meglio dettagliata nelle pagine seguenti, è accompagnata da una
crescita dell’incidenza percentuale della marginalità lorda sul totale dei ricavi (15,5% contro il 14,2% del
2013), a testimonianza del continuo impegno verso il miglioramento dell’efficienza operativa.
Il risultato dell’esercizio 2014 è condizionato da importanti scelte di svalutazione ed accantonamento al
fondo rischi che portano il risultato operativo a rappresentare il 4,24% dei ricavi netti, contro il 5,03% del
2013; inoltre, la pronuncia della Corte Costituzionale in merito alla legittimità della Robin tax, con il
conseguente annullamento della stessa, ha generato un effetto negativo sulle fiscalità differita, peggiorando
l’utile di circa 1,8 milioni di €.
Il 2014 è stato un anno molto difficile per i business energetici (gas venduto -26,7%), sia a causa di un
inverno mite che di un’estate non molto calda; ciò non è stato completamente compensato dalle eccezionali
performance del settore della produzione di energia elettrica (energia elettrica prodotta +16,7%), trascinato
soprattutto dal comparto idroelettrico.
Nonostante le condizioni di mercato, la Posizione Finanziaria Netta si è ridotta a 352 milioni di €,
dimostrando che, anche nel 2014, il gruppo è stato in grado di generare un free cash flow positivo.
7
DATI PATRIMONIALI
€/1000
2014
2013
CIN (Capitale Investito Netto)
584.710
604.619
PFN (Posizione Finanziaria Netta)
352.563
358.904
PNG (Patrimonio Netto di Gruppo)
200.751
210.093
31.396
35.622
232.147
245.715
1.549
5.803
RNT (Risultato Netto di Terzi)
-5.209
-2.675
RNC (Risultato Netto Consolidato)
-3.660
3.128
PNT (Patrimonio Netto di Terzi)
PNC (Patrimonio Netto Consolidato)
RNG (Risultato Netto di Gruppo)
PRINCIPALI INDICI
2014
2013
ROE (Return On Equity) = RNG / PNG
0,77%
2,76%
ROI (Return On Investment) = EBIT / CIN
4,42%
5,76%
1,52
1,46
Indice di indebitamento = PFN / PN
PRINCIPALI DATI QUANTITATIVI
2014
2013
Delta %
Quantità rifiuti gestiti
Ton.
958.926
1.028.157
-6,7%
Gas distribuito
m3/1000
567.092
690.275
-17,8%
Gas venduto
m3/1000
323.858
447.384
-27,6%
Calore venduto
KWh/1000
174.765
217.214
-19,5%
Energia elettrica prodotta
KWh/1000
521.797
447.233
16,7%
Energia elettrica distribuita in bassa tensione
KWh/1000
454.885
445.702
2,1%
Energia Elettrica venduta
KWh/1000
630.989
693.599
-9,0%
8
I principali asset del Gruppo sono;
•
Termovalorizzatori di Parona (PV) e di Cremona, con una potenzialità complessiva di circa 440.000
t/anno;
•
2 Impianti di trattamento, selezione e cernita dei rifiuti di Coccaglio (BS) e Fombio (LO);
•
discariche di Rovato (BS), Malagnino (CR), Augusta (SR) nella fase di post gestione e Grottaglie (TA);
•
99 impianti di distribuzione gas nelle provincie di Cremona, Rovato, Lodi e Pavia;
•
centrali idroelettriche in Valle Camonica (BS), circa 36 MW di potenza installata;
•
impianti di produzione di EE da Biogas (provincia di Brescia, Cremona e Siracusa), circa 11 MW di
potenza installata;
•
tre centrali di cogenerazione e due reti di teleriscaldamento nelle province di Cremona, Lodi e Milano;
•
una rete di distribuzione di energia elettrica nel Comune di Cremona;
•
una flotta di circa 1.040 automezzi di cui 425 per la gestione del servizio di igiene urbana e trasporto
rifiuti e 613 per altri servizi tecnici e di staff.
Grazie a questa dotazione impiantistica, il Gruppo LGH nel 2014, ha:
•
gestito 958.926 tonnellate di rifiuti, principalmente urbani e speciali non pericolosi, e si colloca tra i
primi cinque operatori del settore a livello nazionale, servendo oltre 150 Comuni;
•
prodotto elettricità per circa 522 GWh, esclusivamente da fonti rinnovabili ed assimilate quali
l’idroelettrico, la termovalorizzazione dei rifiuti, la cogenerazione ed alcuni impianti a biogas;
•
distribuito 567 milioni di metri cubi di gas e ne ha venduto 324 milioni di metri cubi;
•
prodotto e distribuito calore per 175 GWh.
9
STRUTTURA E SOCIETA’ DEL GRUPPO LGH
Il processo di riorganizzazione delle partecipazioni direttamente o indirettamente controllate da LGH,
iniziato nel maggio del 2007, ha visto nel 2014 il perfezionamento e l’avvio delle ultime operazioni
straordinarie necessarie alla creazione di un modello societario organizzato per “business unit”
direttamente controllate dalla Holding, modello che sarà definitivo a partire dal primo luglio 2015.
Le principali operazioni straordinarie e di riorganizzazione societaria del 2014 sono state:
1) in data 15 dicembre 2014, fusione per incorporazione della società Ecolevante S.r.l., società
proprietaria di una discarica in Puglia, nella controllata Linea Ambiente S.r.l., proseguendo in tal
modo con le attività di riorganizzazione ed armonizzazione del gruppo in merito alle società nel
ramo ambientale/gestione discariche.
2) in data 18 dicembre 2014 fusione per incorporazione della società LGH Rinnovabili S.r.l., attiva
nella gestione di un impianto di produzione di energia elettrica da biomasse legnose ed uno da
fonte idroelettrica, nella controllata Linea Energia S.p.A.;
3) in data 28 ottobre 2014 fusione per incorporazione della società Amico Gas S.r.l. nella controllata
Linea più S.p.A.;
4) in data 28 febbraio 2014, cessione del ramo information technology dalla holding alla controllata
Linea com S.r.l.;
5) in data 18 dicembre 2014, conferimento ramo d’azienda relativo a reti e impianti gas in Linea
Distribuzione Srl, da parte del socio ASM Castelleone S.p.A1. I valori conferiti sono riepilogati
nella tabella a seguire:
Ramo conferito ASM Castelleone
000€
Immobilizzazioni immateriali
Fondo Imposte differite
2.488
-52
Valore ramo conferito
2.436
1
a seguito dell’operazione il capitale sociale di Linea Distribuzione risulta pari a euro 23.980.952; la quota di LGH risulta pari al 90,35% del capitale
sociale e le quote dei soci di minoranza risultano pari a 6.55% per AS Mortara Spa e 3,10% per il socio Asm Castelleone Spa
10
Il perimetro di consolidamento è di seguito rappresentato ed evidenziato:
LGH
100%
100%
100%
Linea
Gestioni
100%
90,35% Linea
Linea
Più
Distribuzione
99,61%
Aem
Gestioni
S.Te.A.M.
Astem
Gestioni
Altre
partecipazioni
SOB (Società di business)
SOT (Società territoriali)
100%
Linea
Energia
100%
Linea
Ambiente
96,17% Linea
Com
51%
• Rovato Energia
(95%)
MF Waste
80%
Lomellina
Energia Srl
Altre
partecipazioni
80%
GreenAmbiente
Società di scopo
Si riportano inoltre alcuni dati e informazioni di sintesi relativi alle principali società controllate e collegate
del Gruppo:
Società controllate
Partecipazione detenuta da
%
AEM Gestioni Srl
LGH Spa
100
11.649.196
Linea Gestioni Srl
LGH Spa
100
5.000.000
Linea Distribuzione Srl
LGH Spa
90,35
23.980.952
Linea Più SpA
LGH Spa
100
5.000.000
Linea Energia SpA
LGH Spa
100
3.968.600
Linea Com Srl
LGH Spa
96,17
5.832.761
Linea Ambiente Srl
LGH Spa
100
3.000.000
Astem Gestioni Srl
LGH Spa
100
1.290.319
MF Waste
LGH Spa
51
750.000
Greenambiente Srl
LGH Spa
80
50.000
Linea Enegia Spa
95
15.000
Lomellina Energia SRL
MF Waste Srl
80
160.000
S.Te.A.M. Srl
Linea Più SpA
99,61
Rovato Energia Scarl
Cap. sociale
1.010.000
11
Società Collegate
Partecipazione detenuta da
%
Cap. sociale
Linea Distribuzione Srl
50
100.000
LGH Spa
48,22
1.000.000
Franciacorta Rinnovabili
Linea Energia SpA
45
100.000
Ecofert in liquidazione S.r.l.
Linea Energia SpA
48
100.000
Linea piu' SpA
49
1.897.600
Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l.
Blugas SpA
Asm Codogno S.r.l.
- AEM Gestioni Srl: con sede in Cremona, ha per oggetto la gestione dei servizi pubblici locali quali la
produzione e distribuzione dell’energia elettrica e calore mediante rete di teleriscaldamento della città di
Cremona, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati, mediante termovalorizzazione
e per la maggior parte in discarica, della città di Cremona e di parte della provincia, nonchè di altri
servizi quali l’illuminazione pubblica, la segnaletica stradale, le aree di sosta ecc.;
- Linea Distribuzione Srl: con sede in Lodi, ha per oggetto la gestione della distribuzione del gas metano
in tutti i territori del Gruppo, per un totale di 99 Comuni serviti;
- Linea Più SpA: con sede in Pavia, ha come oggetto sociale l’attività di approvvigionamento, acquisto e
vendita di materie prime e la gestione del cliente finale nei settori del gas e dell’energia elettrica;
- Linea Energia SpA: con sede in Rovato (BS), è una società di ingegneria specializzata nello sviluppo e
nelle attività connesse alla produzione di energia, con competenze che vanno dalla progettazione alla
realizzazione e gestione degli impianti;
- Linea Com Srl: con sede in Cremona, ha per oggetto la fornitura di servizi di telefonia fissa e mobile e
servizi web attraverso la rete di fibra ottica a larga banda e WiMAX nella città di Cremona e nella città
di Pavia e parte della provincia, oltre ad erogare servizi ed offrire supporto tecnologico ICT alle società
del Gruppo LGH; inoltre, svolge attività di servizio e gestione dei sistemi informativi per i Comuni e si
occupa di progetti speciali per gli Enti Locali.;
- Linea Ambiente Srl: con sede in Rovato (BS), svolge l’attività di raccolta, trasporto, trattamento e
smaltimento di rifiuti solidi urbani e di rifiuti speciali, nonché le attività di progettazione per la
realizzazione di impianti e servizi e di gestione commerciale dei flussi dei rifiuti generati e gestiti da
tutte le società appartenenti al Gruppo LGH. Dal 2014, inoltre, è proprietaria e gestisce direttamente
l’impianto di smaltimento rifiuti di Grottaglie (TA) a seguito dell’operazione di fusione con Ecolevante;
12
- Linea Gestioni Srl: nata nel 2013 dalla fusione tra SCS Gestioni e Cogeme Gestioni, con sede in
Crema (CR), offre servizi di igiene ambientale in 133 Comuni nei territori di Crema, della Franciacorta
e della provincia di Lodi;
- Astem Gestioni Srl: con sede in Lodi, gestisce gli impianti di cogenerazione e la rete del
teleriscaldamento della città di Lodi, gestisce il calore e svolge l’attività di igiene ambientale per il
comune di Lodi ed altri comuni limitrofi;
- MF Waste Srl: con sede in Rovato (BS), detiene la partecipazione di controllo dell’80% in Lomellina
Energia Srl;
- Greenambiente Srl: con sede in Priolo Gargallo (SR), la società è proprietaria e gestisce direttamente
l’impianto di smaltimento rifiuti di Augusta (SR);
- Lomellina Energia Srl: con sede in Parona (PV), gestisce il più importante impianto di
termovalorizzazione dei rifiuti del Gruppo LGH;
- S.T.e.A.M. Srl: con sede in Rho (MI), gestisce un impianto di cogenerazione e la relativa rete di
teleriscaldamento nella città di Rho.
SOCIETA’ COLLEGATE:
- Blugas Spa: con sede in Mantova, dal 31.12.2010 era una holding di partecipazioni che deteneva il
30,94% del capitale sociale di SINIT (oggi in liquidazione). Nel corso del 2014 la partecipazione in
SINIT è stata ceduta direttamente ai soci di Blugas S.p.A. (quota acquisita da Linea Group Holding pari
al 14,92%) e la società è stata trasformata in S.r.l. e messa in liquidazione;
- Bresciana Infrastrutture Gas Srl: con sede in Roncadelle (BS), società costituita nel 2013 da Linea
Distribuzione e detenuta al 50%, per la gestione della rete di distribuzione gas del Comune di Palazzolo
sul’Oglio.;
- Ecofert in liquidazione S.r.l.: la collegata esercitava l’attività di recupero e preparazione per il
riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse in San Gervasio Bresciano. La società è stata
messa in liquidazione nel 2012;
- Asm Codogno: società con sede in Codogno, è una realtà multiservizi attiva nella città di Codogno nel
settore dell’ambiente e dell’energia;
13
- Franciacorta Rinnovabili S.r.l.: con sede in Rodengo Saiano (BS). La società si occupa della
produzione di energia elettrica da biomasse legnose.
PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS
La Capogruppo ha adottato i principi contabili internazionali per la redazione del Bilancio Consolidato dal
31 dicembre 2009, secondo la procedura di cui all’art.6 del Regolamento (CE) n°1606/2002 del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 relativo all’applicazione degli IFRS (International Financial
Reporting Standards).
A partire dal presente esercizio anche i bilanci della maggior parte delle società controllate e della holding
vengono redatti secondo i principi contabili internazionali.
Per maggiori dettagli si rimanda alle note esplicative del bilancio consolidato e alla nota integrativa del
bilancio d’esercizio, rispettivamente.
14
I. RELAZIONE SULLA
GESTIONE
15
EVENTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
I principali fatti di rilievo, operazioni straordinarie e di riorganizzazione societaria relaviti all’esercizio
2014 sono stati i seguenti:
-
Esercizio dell’opzione di acquisizione del 15% di partecipazione rimanente in capo a terzi in
Ecolevante S.r.l.;
-
Fusione per incorporazione della sub-controllata Ecolevante S.r.l. nella controllata Linea Ambiente
S.r.l.;
-
Fusione per incorporazione della sub- controllata LGH Rinnovabili S.r.l. nella controllata Linea
Energia S.p.A.;
-
Fusione per incorporazione della controllata Amico gas S.r.l. in Linea più S.p.A.;
-
Conclusione delle liquidazioni delle società El.va S.r.l. e Uniservice S.r.l..
CONTESTO E SCENARI DI MERCATO
SCENARIO MACRO ECONOMICO
L’Italia ha registrato una contrazione del Prodotto interno lordo dello 0,4% nel 2014 e dell'1,7% nel 2013
(Fonte: IMF World Economic Outlook).
Le prospettive del Fondo Monetario Internazionale prevedono invece per l’economia italiana
un’espansione dello 0,5% per il 2015 dell’ 1,1% per il 2016.
Le stime del Fondo sono comunque inferiori a quelle del Governo italiano, che prevede un +0,7% nel 2015
e un +1,4% nel 2016.
16
IL MERCATO DELLE MULTIUTILITIES
Le multiutilities italiane presentano ancora un notevole divario in termini di dimensioni rispetto ai grandi
operatori europei e, nonostante numerose operazioni di fusione negli ultimi anni, il mercato dei servizi
pubblici locali è oggi frammentato in circa ottomila aziende, molte delle quali di piccole dimensioni.
Inoltre gli azionisti pubblici, in particolare i Comuni, hanno subito tagli ripetuti alle risorse stanziate a
sostegno dei servizi pubblici locali e sono soggetti ai vincoli del Patto di stabilità interno.
In questo contesto il Governo ha espresso la volontà di promuovere un consolidamento del settore, con
l’obiettivo di superare la frammentazione che caratterizza l’Italia rispetto ad altre realtà europee.
La legge di stabilità (n° 190/2014) comprende alcune misure per ridurre il numero di aziende
municipalizzate: i proventi delle cessioni saranno esclusi dal patto di stabilità e le aziende che passano
attraverso il consolidamento possono ottenere una estensione delle concessioni.
Per quanto riguarda invece il contesto competitivo, la congiuntura economica e l’overcapacity nei mercati
energy hanno determinato una crescita della concorrenza (con conseguente contrazione dei margini) ed un
processo di ristrutturazione/consolidamento dell’offerta, che ha anche indotto alcuni importanti player
internazionali a rivedere il proprio posizionamento in Italia (ad esempio il Gruppo E.On).
FILIERE DI BUSINESS
ENERGIA
Gas Naturale
Il 2014, quarto anno consecutivo di diminuzione della domanda di gas naturale, ha registrato un calo
dell’11.6% dei consumi rispetto al 2013 (da 69.5 a 61.4 miliardi di mc), risultato di una combinazione di
crisi economica, stagione termica sfavorevole e ulteriore aumento delle fonti rinnovabili.
Lato offerta il calo è stato meno che proporzionale rispetto ai consumi, le importazioni sono calate del 10%
e la produzione nazionale del 7%.
Il prezzo medio 2014 del PSV è stato di pari a 23,2 €/MWh rispetto ai 28,0 dell’anno precedente (-17%).
Riguardo i prezzi dei contratti a lungo termine, nel corso degli ultimi anni le ripetute rinegoziazioni hanno
progressivamente spinto il loro valore verso quello dei prezzi agli hub.
Nel 2014 i fattori che hanno inciso sulle dinamiche dei prezzi del gas sono il calo dei consumi europei e la
caduta dei prezzi del petrolio a cui una parte significativa dei volumi di metano scambiati resta ancora
connessa.
17
Energia elettrica
Il 2014 evidenzia al pari dei due anni precedenti una riduzione della domanda elettrica, passata da 318.5
TWh a 309.0 TWh (-3,0%). Il calo è legato al generalizzato rallentamento dell’economia, oltre che ai
crescenti interventi di efficienza energetica.
La richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87% dalla produzione nazionale e per la restante
parte, pari a 13% dal saldo con l'estero.
Il prezzo medio di acquisto (PUN) della borsa elettrica italiana è stato pari a 52,1 €/MWh, in riduzione del
17% rispetto al 2013 (63 €/MWh).
RETI
Con la delibera 597/2014/R/COM, l’AEEGSI ha avviato un procedimento per rivedere le modalità di
determinazione e aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito, con l’obiettivo di
convergere verso metodologie e tempistiche nuove di aggiornamento del WACC a partire dal 2016.
Distribuzione gas
Il Decreto Legge 91/2014 (cosiddetto Decreto Competitività), convertito con legge 116/2014 il 21 agosto
2014 ha anche prorogato di otto mesi i termini per gli Ambiti del primo raggruppamento (come individuato
dal Decreto Regolamento Criteri 226/2011 del Ministero dello Sviluppo Economico), di sei mesi i termini
per gli ambiti del secondo, terzo e quarto raggruppamento e di quattro mesi i termini per gli Ambiti del
quinto e sesto raggruppamento.
Il Mise ha approvato le “Linee guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di
rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale” (Decreto ministeriale del 22 maggio 2014).
L’adozione di queste linee guida era già stata prevista dai DL ‘FARE’ (69/2013) e ‘DESTINAZIONE
ITALIA’ (145/2013). Le ‘Linee guida’ dovranno essere utilizzate in tutti i casi in cui le concessioni
esistenti non prevedano, o non dettaglino a sufficienza, un metodo di calcolo del rimborso al gestore
uscente (concessioni o gli atti integrativi stipulati prima dell’11 febbraio 2012 che non contengano una
valorizzazione degli impianti).
Con la delibera 367/2014/R/GAS l'AEEGSI ha completato il quadro per il quarto periodo regolatorio del
servizio di distribuzione del gas naturale (2014-2019), integrando le disposizioni già approvate con la
delibera 573/2013/R/GAS con norme specifiche per le future gestioni d'Ambito. Gli effetti delle
disposizioni decorreranno dall'avvio delle gestioni d'Ambito, quindi dopo l’esito delle nuove gare per
l'affidamento delle concessioni ad ATEM.
18
Il contenuto principale del provvedimento riguarda il riconoscimento tariffario dello stock di asset di
proprietà del gestore uscente, che l'AEEGSI ha stabilito di differenziare distinguendo tra i casi in cui il
gestore entrante è diverso dal gestore uscente e quelli in cui il gestore entrante coincide con quello uscente.
Per limitare l'immediato riconoscimento in tariffa della differenza tra Valore Industriale Residuo (VIR) e
Regulatory Asset Base (RAB) ai casi in cui vi sia un effettivo esborso finanziario, la regolazione comporta
che, nel caso in cui il gestore uscente si riconfermi, gli asset siano valorizzati pari alla RAB, ossia in
continuità con la gestione precedente, mentre nel caso in cui il gestore entrante sia diverso dall’uscente sia
riconosciuto in tariffa il VIR. Il riconoscimento tariffario del delta VIR-RAB, dove previsto, non sarà
concentrato nell’arco della prima concessione d’ATEM, ma evolverà in funzione della vita residua degli
asset.
I corrispettivi a copertura dei costi operativi saranno infine differenziati in funzione delle caratteristiche di
dimensione e densità dell'Ambito e non più del distributore.
Il 2014 è stato il primo anno del quarto periodo regolatorio del sistema tariffario della distribuzione e
misura del gas, disciplinato dal testo della RTDG (‘Regolazione Tariffaria dei Servizi di Distribuzione e
Misura del Gas per il periodo 2014-2019’), approvato con delibera 573/2013/R/GAS e successivamente
integrato dalla delibera 367/2014/R/GAS con norme specifiche per le future gestioni d'Ambito.
La regolazione tariffaria introdotta dal 2014 ha previsto delle novità in termini di metodo e di livelli
tariffari:
•
il tasso di remunerazione del capitale investito (WACC) è stato fissato per il biennio 2014-15 al
6,9% per il servizio di distribuzione e al 7,2% per quello di misura;
•
sono stati determinati nuovi livelli di costi operativi riconosciuti, basati sui costi medi di settore
del 2011 rilevati dai conti annuali separati e inquadrati in raggruppamenti di densità e dimensione
di impresa, ripartendo tra distributori e clienti finali (profit sharing) i maggiori recuperi di
produttività conseguiti nel terzo periodo regolatorio.
•
a partire dal 2014, per la determinazione delle tariffe, i nuovi contributi incassati vengono portati
in detrazione sia dalla quota ammortamento sia dal capitale investito. Per lo stock di contributi
viene invece lasciata a ciascun distributore l’opzione tra il mantenimento del precedente
trattamento e il passaggio alla modalità adottata per i nuovi contributi, attenuata in tal caso
dall’introduzione di un meccanismo di gradualità.
•
a partire dal 2014, il ritardo regolatorio nel riconoscimento tariffario degli investimenti rispetto
all’anno di contabilizzazione a bilancio è stato ridotto a un anno.
19
Distribuzione di energia elettrica
Il 2014 è stato il terzo anno del quarto periodo di regolazione tariffaria (2012-2015) delle attività di
trasmissione, distribuzione e misura di energia elettrica. I testi integrati di riferimento sono stati approvati
con delibera ARG/ELT 199/11.
Il metodo tariffario del servizio di distribuzione si caratterizza per la determinazione di un vincolo ai ricavi
regolati definito per azienda (con logica simile alla distribuzione gas) e così strutturato:
•
costi di capitale riconosciuti su base mista (implicita per il perimetro degli asset fino al 2007 e a
costo storico effettivo per gli investimenti dal 2008);
•
costi operativi fissati su livelli medi di settore rilevati a consuntivo dall’AEEGSI dall’analisi dei
Conti Annuali Separati del 2010 e opportunamente modulati per tener conto sia del
riconoscimento della extra-efficienze non ancora distribuita ai clienti finali (profit sharing) sia
degli effetti espressi dalle perequazioni tariffarie dei singoli operatori nel periodo regolatorio
precedente, e, infine, aggiornati per gli anni successivi con il metodo del price-cap.
Rispetto a quanto delineato dalla delibera 199/11, la delibera 607/2013/R/EEL ha apportato alcune
revisioni alla regolazione tariffaria per il biennio 2014-15. In particolare:
•
ha aggiornato il WACC del servizio di distribuzione e misura al valore del 6,4%, al netto della
maggiorazione dell’1% da applicare agli investimenti a partire dal 2012;
•
ha modificato strutturalmente la modalità di determinazione dei costi riconosciuti prevedendo che,
come tutti gli altri tipi di contributi incassati, anche i contributi di connessione a forfait siano
portati in detrazione dal capitale investito anziché dai costi operativi, in logica coerente con la
distribuzione gas.
Cogenerazione e Teleriscaldamento
Dal 1995 al 2013 in Italia il numero di città teleriscaldate è passato da 27 a 162, la volumetria da 74 a 302
Mmc. Le reti sono concentrate nell’Italia settentrionale e la quasi totalità della volumetria teleriscaldata
(97,8%) è localizzata in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Liguria e
Valle d’Aosta.
Questo settore è costituito principalmente da reti di piccole e medie dimensioni che sono per lo più forniti
da impianti di cogenerazione alimentati a gas metano. Tuttavia, impianti di energia rinnovabile (biomasse)
e sistemi alimentati da calore generato da incenerimento dei rifiuti hanno acquisito una sempre più
importante quota di mercato, mentre l'uso del calore industriale è ancora limitato solo a pochi casi.
La maggior parte delle reti esistenti sono gestite da società controllate o possedute dai Comuni.
20
Anche se di piccole dimensioni, il mercato della cogenerazione abbinata al teleriscaldamento ha
confermato il predominio delle grandi multi-utility nel 2014.
Nel 2014 il mercato ha continuato ad adottare i meccanismi tariffari di un mercato libero sulla base di
accordi e / o concessioni specifiche a livello locale.
In considerazione di quanto sopra e alla luce dei recenti pareri espressi dall’AGCM, nonché delle sentenze
del Consiglio di Stato, questo settore dovrebbe essere regolamentato in un prossimo futuro, con
l'emanazione di una disciplina specifica ed un quadro di chiare regole condivise a livello nazionale per la
fornitura di servizi di teleriscaldamento.
AMBIENTE
Il business dei rifiuti in Italia mostra una significativa frammentazione. Hera, attraverso la controllata Hera
Ambiente, è il primo operatore in nazionale in termini di rifiuti trattati, con una quota di mercato di quasi il
12%, mentre il suo concorrente principale è A2A, con oltre il 7% del mercato. I cinque principali operatori
rappresentano circa il 25% del mercato.
Vi è una forte correlazione tra il business dei rifiuti (in particolare il business "rifiuti speciali") e il PIL; il
settore potrebbe tornare a crescere in caso di ripresa dell'attività economica.
A fine 2014, è stato approvato e convertito in legge il Decreto legge 133/2014 (c.d. Decreto Sblocca Italia),
contente norme riguardanti il settore e finalizzate a superare la storica bacinizzazione (uno dei principali
ostacoli nel passato nello smaltimento è stato rappresentato dal fatto che le regioni non fossero autorizzate a
scambiare i propri rifiuti tra loro). Nel 2015 saranno emanati due decreti ricognitivi sugli impianti di
gestione rifiuti per quantificarne la capacità di incenerimento e per individuare il fabbisogno residuo di
impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani. È stata poi resa obbligatoria per gli impianti
di trattamento il conseguimento della qualifica R1 ai sensi del Codice Ambientale ed è stata inserita la
possibilità di smaltimento di rifiuti solidi urbani (RSU) provenienti da altre province. In questi casi, una
parte del maggiore introito del gestore degli impianti verrà trasferita sotto forma di sconto tariffario ai
cittadini del territorio che riceve i rifiuti.
La maggior parte degli impianti WTE e dei rifiuti di trattamento sono situati nel Nord Italia, ma
l’evoluzione normativa potrebbe aiutare a risolvere in parte l'emergenza rifiuti nel Sud.
21
SINTESI ECONOMICA, PATRIMONIALE
E FINANZIARIA
DEL GRUPPO
Il bilancio consolidato 2014 del Gruppo LGH, redatto secondo i principi contabili internazioni (IAS /IFRS),
mostra una perdita netta di 3.660 mila € (contro un utile riesposto di 3.128 mila € nel 2013), al netto delle
imposte di competenza dell’esercizio, per 8.833 mila €, dopo aver effettuato ammortamenti, svalutazioni ed
accantonamenti per complessivi 68.995 mila €. Infine, l’utile di pertinenza del Gruppo è pari a 1.549 mila
€.
ANDAMENTO ECONOMICO
(dati in migliaia di €)
Conto economico consolidato
Ricavi di vendita
Altri ricavi e proventi
Totale ricavi netti
Consumi di materie e servizi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
Altri proventi (oneri) netti
Margine operativo lordo (EBITDA)
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato operativo (EBIT)
Proventi (oneri) finanziari netti
Quota di pertinenza risultato società collegate
Proventi (oneri) da partecipazioni
Risultato prima delle imposte (EBT)
Imposte sul reddito
Risultato netto da attività in esercizio
Risultato netto da attività in dismissione
Risultato netto dell’esercizio
Di cui:
Risultato netto di competenza del gruppo
Risultato netto di competenza di terzi
2013
*riesposto
2014
Variaz.
assoluta
2013
582.250
28.371
610.621
-440.160
-67.299
-7.753
-542
94.867
-68.995
25.872
-20.864
152
13
5.173
-8.833
-3.660
670.001
22.240
692.241
-524.635
-64.990
-6.225
1.686
98.077
-63.233
34.844
-20.789
-74
17
13.998
-10.870
3.128
670.001
22.240
692.241
-524.635
-64.990
-6.225
-1.063
95.329
-59.486
35.842
-21.096
-74
17
14.690
-11.102
3.588
0
0
0
-3.660
3.128
3.588
1.549
-5.209
5.803
-2.675
6.263
-2.675
Variaz.
%
-87.751 -13,10%
6.131
27,57%
-81.620 -11,79%
84.475 -16,10%
-2.309
3,55%
-1.528
24,55%
-2.228 -132,15%
-3.210
-3,27%
-5.762
9,11%
-8.972 -25,75%
-75
0,36%
226 -305,41%
-4 -23,53%
-8.825 -63,04%
2.037 -18,74%
-6.788 -217,01%
0
0,00%
-6.788 -217,01%
-4.254
-2.534
-73,31%
94,73%
* il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 della nota per analisi in merito
22
I ricavi netti ammontano a 610.621 mila €, in diminuzione rispetto al corrispondente dato del 2013 pari a
81.620 mila € (-11,79%).
La diminuzione è da attribuire principalmente al venire meno del meccanismo di reselling di una parte
delle forniture di gas naturale, senza alcun margine associato, per un importo complessivo di 57 milioni €,
mentre la rimanente parte è riconducibile all’effetto della stagione termica che ha penalizzato
significativamente i business energetici.
I costi per materie prime e sussidiarie, di consumo, merci e per servizi ammontano a 440.160 mila €,
in diminuzione rispetto al 2013 di 84.475 mila € (-16,10%). La riduzione è collegata principalmente ai
minori costi della società Linea Più per i motivi connessi alla riduzione di fatturato appena descritto. Il
costo complessivo sostenuto nel 2014 per l’acquisto di materie prime da parte della società Linea Più è
stato di 336.824 mila €, pari quindi al 76% del totale di Gruppo.
Il costo del lavoro ammonta a 67.299 mila €, in crescita rispetto al 2013 del 3,55%. Dopo il 2013 di
contrazione spiegata in larga parte dalla riduzione dell’organico imputabile alla cessione del ramo idrico, il
costo del personale è tornato a crescere per effetto delle normali dinamiche salariali (revisione attuariale del
TFR, rinnovi di CCNL, anzianità e politica retributiva).
I costi contenuti nella voce “altri proventi e oneri netti” ammontano a -542 mila €, in diminuzione
rispetto al 2013 per 2.228 mila €. La voce comprende principalmente la gestione straordinaria.
Gli ammortamenti e svalutazioni passano da 63.233 mila € del 2013 a 68.995 mila € nel 2014, aumentati
del 9,11% a seguito dell’effetto congiunto di:
-
un aumento degli ammortamenti, che passano da 54.053 mila € nel 2013 a 56.311 mila € nel 2014
e dovuto al trend degli investimenti;
-
un aumento della voce svalutazioni e accantonamenti da 8.181 mila € nel 2013 a 12.684 mila €
nel 2014, dovuto a maggiori accantonamenti al fondo rischi ed oneri delle società Lomellina
Energia e Greenambiente, nonché a maggiori svalutazioni di immobilizzazioni della società AEM
Gestioni.
Nel 2014 il risultato della gestione finanziaria (oneri e proventi finanziari) è pari a -20.699 mila €.
Il risultato ante imposte è pari a 5.173 mila €, in diminuzione rispetto al 2013 di 8.825 mila € .
Le imposte consolidate sono pari a 8.833 mila € in diminuzione rispetto al 2013 di 2.037 mila €, come
dettagliato nelle note esplicative del bilancio consolidato.
23
Il risultato netto di esercizio ammonta quindi a -3.660 mila €; la quota di competenza del Gruppo nel
2014 si attesta a 1.549 mila €.
Di seguito si espone un’analisi dei risultati delle singole business unit, rappesentati al netto dei costi di
struttura direttamente ed indirettamente attribuibili alle business unit stesse (configurazione “full cost”).
Per omogeneità, anche ai dati 2013 è a stato applicato lo stesso principio.
(dati in migliaia di €)
DISTRIBUZIONE GAS
2014
2013
Delta %
Ricavi
39.915
40.236
-0,8%
Costi
20.683
22.482
-8,0%
EBITDA
19.232
17.754
8,3%
8.879
8.032
10,5%
10.353
9.722
6,5%
Ammortamenti e accantonamenti
EBIT
La linea di business della distribuzione gas è rappresentata dalla società Linea Distribuzione srl.
I ricavi si mantengono stabili, con la tariffa VRT allineata nei due esercizi; la leggera contrazione deriva da
minori prestazioni richieste dagli utenti ai sensi del Codice di rete (i.e. lottizzazioni), compensata da una
residuale contribuzione (185 mila euro) di prestazioni aggiuntive iniziate nel 2014 a favore della
partecipata Bresciana Infrastrutture Gas. La riduzione dei costi diretti deriva da un puntuale monitoraggio e
da una politica di contenimento dei costi esterni.
Per contro, gli ammortamenti aumentano per effetto di nuovi investimenti e per il conferimento da parte del
socio ASM Castelleone della rete di distribuzione della città di Castelleone, mentre diminuiscono gli
accantonamenti sia al fondo svalutazione crediti che al fondo rischi TEE.
(dati in migliaia di €)
VENDITA GAS
2014
2013
Delta %
Ricavi
201.511
295.483
-31,8%
Costi
192.055
282.467
-32,0%
EBITDA
9.456
13.016
-27,4%
Ammortamenti e accantonamenti
2.902
7.845
-63,0%
EBIT
6.554
5.171
26,8%
24
I ricavi per le vendite gas denotano un calo rispetto al 2013 del 31,8%; le temperature particolarmente
elevate nella stagione invernale, in particolare nell’ultimo trimestre, hanno avuto un forte impatto sui
consumi di gas da riscaldamento, che rappresentano circa il 77% dei consumi totali. Le temperature miti
della stagione estiva, per contro, hanno avuto un’impatto negativo anche sui consumi di energia elettrica da
condizionamento, che tuttavia hanno un’incidenza ridotta per la società.
Il calo dei volumi di vendita genera una contestuale riduzione dei costi per materie prime, su cui
influiscono positivamente anche nuove politiche di approvvigionamento, che includono, in particolare, le
nuove attività di stoccaggio e di trading avviate nel giugno 2014 (acquisti sui mercati PSV e di
bilanciamento PB).
I minori stanziamenti a fondo svalutazione crediti iscritti nel 2014 comportano la crescita dell’EBIT così
come espressa nella tabella sopra riportata.
(dati in migliaia di €)
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
2014
2013
Delta%
Ricavi
37.177
34.674
7,2%
Costi
23.167
24.220
-4,3%
EBITDA
14.010
10.455
34,0%
Ammortamenti e accantonamenti
5.938
6.568
-9,6%
EBIT
8.073
3.887
107,7%
La produzione di energia elettrica deriva da impianti alimentati da fonti rinnovabili, tra cui l’idroelettrico
ad acqua fluente, le biomasse, il biogas e la cogenerazione, gestiti da diverse società del Gruppo.
La crescita del fatturato e della marginalità tra i due esercizi è riconducibile principalmente all’incremento
di produzione degli impianti idroelettrici: l’elevata piovosità che ha caratterizzato l’esercizio 2014 ha
favorito una crescita dei quantitativi di EE prodotta (+65,2 GWh) e dei relativi ricavi da cessione, effetto
amplificato dalla componente variabile incentivata.
Per contro, effetti in diminuzione si registrano con riferimento agli impianti di cogenerazione, in
particolare:
-
nell’impianto di Lodi, riduzione di ricavi e margine di 840 mila euro, a seguito della scadenza del
termine nel 2014 dei certificati verdi, e della minore produzione derivante dall’effetto climatico
(decremento pari 20%, per circa 1,2 milioni di euro);
25
-
nell’impianto di Cremona i ricavi si riducono del 20%, pari a circa 2,1 milioni di euro, con
contestuale contrazione anche del consumo di gas per la produzione (-1,8 milioni di euro),
imputabile a minori necessità di produzione di energia termica per effetto climatico; l’impianto
beneficia nel 2014 di maggiori ricavi rispetto al 2013 per incentivi energetici TEE, con un effetto
positivo di 200 mila euro).
In lieve flessione anche il settore del biogas in seguito al calo fisiologico della fonte prodotta dalle
discariche, mentre risulta in continuità l’andamento del settore fotovoltaico.
(dati in migliaia di €)
DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA
2014
2013
Delta %
Ricavi
12.688
14.000
-9,4%
Costi
8.038
7.663
4,9%
EBITDA
4.651
6.337
-26,6%
Ammortamenti e accantonamenti
3.250
4.420
-26,5%
EBIT
1.401
1.917
-26,9%
Il conto economico della linea di business in oggetto fotografa la contribuzione al risultato di gruppo
dell’attività di distribuzione dell’energia elettrica svolta nella città di Cremona.
La riduzione dei ricavi deriva prevalentemente dalla cessazione nel corso del 2014 del transito sulla rete
dell’energia in alta tensione verso le Ferrovie dello Stato (senza effetti sulla marginalità) per circa 700 mila
euro, dai minori investimenti ceduti alla Società azionista di riferimento di Cremona legati ai cavidotti per
300 mila euro e ad un minore effetto del rilascio fondo rischi anni precedenti per 290 mila euro.
L’aumento dei costi deriva principalmente dalla minusvalenza di 374 mila euro registrata nel 2014 a
seguito di dismissioni di immobilizzazioni.
Il decremento della voce ammortamenti e accantonamenti rispetto al 2013 deriva principalmente dal minor
accantonamento al fondo perequazione per 834 mila euro, oltre che a minori ammortamenti.
26
(dati in migliaia di €)
VENDITA ENERGIA ELETTRICA
2014
2013
Delta %
Ricavi
160.121
159.531
0,4%
Costi
159.570
158.850
0,5%
551
681
-19,2%
1.152
1.515
-24,0%
-601
-834
-27,9%
EBITDA
Ammortamenti e accantonamenti
EBIT
La business unit vendita di energia elettrica comprende il mercato a maggior tutela (AEM Gestioni) , il
mercato libero e le attività di trading (Linea Più).
I ricavi presentano un modesto aumento, risultato di molteplici effetti anche di segno opposto.
Anche i costi complessivi rilevano un leggero aumento, derivante, anche in questo caso, da diversi effetti
direttamente legati all’andamento dei ricavi correlati; l’aumento è legato in particolare ai costi di trasporto
sul mercato di maggior tutela, parzialmente compensati dalla riduzione del costo acquisto della materia
prima per il mercato libero e per il trading sulla borsa elettrica. In quest’ultimo segmento si evidenzia una
ulteriore riduzione di costi per 1,1 milioni di euro legata alla pronuncia del Consiglio di Stato a favore del
gruppo, in materia di ricalcolo degli sbilanciamenti di Terna, con riferimento a operazioni del periodo
2012-2014.
Lo scostamento degli accantonamenti deriva da un incremento della svalutazione crediti del mercato libero
per 557 mila euro.
(dati in migliaia di €)
SERVIZI ICT
2014
2013
Delta%
Ricavi
16.362
16.226
0,8%
Costi
14.395
13.405
7,4%
EBITDA
1.967
2.821
-30,3%
Ammortamenti e accantonamenti
2.104
2.584
-18,6%
-137
237
-157,8%
EBIT
27
Nel 2014 si è completato il percorso di riorganizzazione e razionalizzazione del settore ICT del gruppo
LGH in un’unica legal entity attraverso il conferimento, nel marzo 2014, dalla capogruppo alla controllata
Linea Com, del ramo d’azienda dei sistemi informativi.
Nel 2014 si è consolidato il fatturato sul settore delle telecomunicazioni, risultato di una campagna
promozionale finalizzata al mantenimento e alla crescita del volume di clienti.
L’aggressività dei competitor sul segmento business e consumer ha costretto a rivedere al ribasso le offerte
sui servizi di connettività e fonia, anche a fronte di una penalizzazione della marginalità.
L’operazione con Econocom di leasing operativo di alcuni asset ha comportato un calo degli ammortamenti
e un incremento dei canoni di affitto dei beni locati.
(dati in migliaia di €)
TELERISCALDAMENTO
2014
2013
Delta %
Ricavi
16.688
21.224
-21,4%
Costi
13.937
17.135
-18,7%
EBITDA
2.751
4.090
-32,7%
Ammortamenti e accantonamenti
1.645
1.374
19,8%
EBIT
1.105
2.716
-59,3%
La business unit teleriscaldamento è composta dai rami aziendali delle società AEM Gestioni (impianto di
Cremona), Astem Gestioni (Lodi) e Steam (Rho provincia di Milano) operanti in questo comparto.
La consistente riduzione dei ricavi e, conseguentemente, del costo delle materie prime, ha interessato tutte
le aree ed è imputabile all’andamento climatico straordinario del 2014, con temperature superiori alla
media, come già evidenziato anche nelle altre business unit energetiche.
I volumi venduti diminuiscono del 19,5%, attestandosi a circa 175 GWh termici nel 2014.
La voce ammortamenti e accantonamenti cresce per effetto degli investimenti effettuati per lo sviluppo
della rete e degli impianti della città di Lodi.
28
(dati in migliaia di €)
AMBIENTE
2014
2013
Delta%
Ricavi
171.504
174.051
-1,5%
Costi
129.553
128.226
1,0%
EBITDA
41.951
45.826
-8,5%
Ammortamenti e accantonamenti
35.234
30.507
15,5%
6.717
15.319
-56,2%
EBIT
La business unit Ambiente include i risultati economici riconducibili all’attività di igiene urbana (raccolta e
trasporto), di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti e di intermediazione commerciale.
Le società operanti nel settore sono Linea Ambiente, Linea Gestioni, AEM Gestioni, ASTEM Gestioni,
Lomellina Energia e Greenambiente.
Di seguito sono riportati i principali fattori che hanno determinato le performance economiche della BU:
-
Impianti di Termovalorizzazione: l’impianto di Parona (PV) ha conseguito un risultato economico
superiore all’anno precedente, grazie alle migliori performance delle caldaie e al conseguente
incremento dei conferimenti in termini quantitativi, e nonostante un significativo ribasso del prezzo
unitario di cessione dell’energia dovuto alla riduzione della componente tariffaria di incentivo
(CEC), alla maggior quota di autoconsumo rispetto all’anno precedente (16% contro 5%) e da
sopravvenienze passive per costi operativi. La messa in atto di alcuni accorgimenti tecnici e di
interventi di natura organizzativa, in particolare lo smaltimento della frazione organica (FOS)
presso l’impianto e la riorganizzazione dell’area di pretrattamento, hanno contribuito al
contenimento dei costi operativi.
L’impianto di termovalorizzazione di Cremona, pur in presenza di un aumento delle quantità
conferite (ca 2.000 ton), chiude con un risultato in leggera contrazione rispetto al 2013, imputabile
alla riduzione delle tariffe di smaltimento unitarie (4 euro/ton).
-
Discariche: l’impianto di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di
Grottaglie (TA) ha registrato, nel 2014, risultati economici di assoluto rilievo, in crescita rispetto al
2013 grazie all’aumento dei conferimenti in discarica, passati dalle 245 mila tonnellate del 2013
alle 266 mila tonnellate del 2014. L’incremento dei rifiuti in ingresso è dovuto essenzialmente alla
componente fanghi provenienti dalla regione Campania.
29
L’impianto di Augusta (SR) nel 2014 ha risentito dell’esaurimento, nel mese di giugno, della
capacità autorizzata: nel 2014 i rifiuti solidi urbani in ingresso si sono attestati a 37 mila tonnellate,
a fronte delle 165 mila tonnellate smaltite nel 2013. La contrazione della marginalità rispetto
all’esercizio precedente è riconducibile, oltre al calo dei ricavi da conferimento di rifiuto,
all’incidenza dei costi fissi (percolato, personale, mezzi d’opera) ed allo stanziamento di fondi
rischi per 1,5 milioni di euro;
-
Igiene Urbana: l’andamento economico del 2014 riflette le discontinuità del perimetro gestito
rispetto all’esercizio precedente, in particolare:
o
Contrazione del bacino servito presso l’area della Franciacorta nei Comuni dell’Ovest
bresciano e riduzione/cessazione nell’area lodigiana del servizio di igiene urbana presso i
comuni di Massalengo, Livraga, Sant’Angelo Lodigiano e San Martino;
o
Avvio del servizio presso il bacino di Maleo (provincia di Lodi) e dall’adeguamento del
corrispettivo del servizio di raccolta sul comune di Cremona, grazie alla copertura totale
dei costi di raccolta e smaltimento diretti ed indiretti.
Le variazioni del perimetro gestito si riflettono anche sui costi di esercizio, il cui calo più che
proporzionale rispetto al fatturato è attribuibile anche agli interventi di efficientamento messi in
atto (internalizzazione di attività in precedenza affidate a terzi) ed alla riduzione generalizzata dei
prezzi di smaltimento.
dati in migliaia di €)
ALTRI SERVIZI
2014
2013
Delta %
Ricavi
5.688
8.279
-31,3%
Costi
5.717
8.201
-30,3%
EBITDA
-29
78
-137,2%
Ammortamenti e accantonamenti
140
119
18,0%
-169
-41
-312,2%
EBIT
La business unit altri servizi include i servizi residuali minori gestiti dal Gruppo, che attualmente
riguardano: pubblica illuminazione, gestione calore, mobilità, affissioni e Tosap, gestione verde pubblico,
installazione impianti fotovoltaici, servizi post-contatore gas.
30
SITUAZIONE PATRIMONIALE
La situazione patrimoniale del Gruppo LGH al 31 dicembre 2014, confrontata con quella al 31 dicembre
2013, è riepilogata nella seguente tabella:
Situazione Patrimoniale
Gruppo LGH
31/12/2014
Attivo corrente
Passività correnti
Capitale Circolante Netto
Attivo Fisso Netto
Fondi ripristino e contributi c/impianti
255.873
-179.887
75.986
636.811
-88.797
43,76%
-30,77%
13,00%
108,91%
-15,19%
286.996
-211.836
75.160
645.088
-79.936
47,47%
-35,04%
12,43%
106,69%
-13,22%
286.996
-211.836
75.161
643.596
-79.936
548.014
-39.290
584.710
-68.728
421.291
352.563
232.147
584.710
93,72%
-6,72%
100,00%
-11,75%
72,05%
60,30%
39,70%
100,00%
565.152
-35.693
604.619
-14.140
373.044
358.904
245.715
604.619
93,47%
-5,90%
100,00%
-2,34%
61,70%
59,36%
40,64%
100,00%
563.660
-35.255
603.565
-14.140
373.044
358.903
244.662
603.565
Capitale Immobilizzato Netto
Altre Attività e Passività Nette
CAPITALE INVESTITO NETTO
Posizione finanziaria netta a breve termine
Posizione finanziaria netta a m/l termine
Posizione Finanziaria Netta Totale
Patrimonio Netto
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO
%
31/12/2013
*riesposto
%
31/12/2013
* il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 della nota per analisi in merito
La situazione patrimoniale del Gruppo LGH, redatta secondo lo schema delle fonti e degli impieghi,
evidenzia un capitale investito netto di 584,71 milioni di euro.
Tra le fonti, il Patrimonio Netto presenta alla fine dell’esercizio un saldo di 232 milioni di euro.
La Posizione Finanziaria Netta si è ridotta di circa 6,4 milioni di € (45 milioni nell’ultimo biennio),
cosicché l’incidenza della PFN sul totale delle fonti si attesta attorno 60%.
Per informazioni più dettagliate al riguardo si rimanda al paragrafo sul rendiconto finanziario e alla tabella
di movimentazione del Patrimonio netto (Parte III - Bilancio consolidato).
31
Si dettaglia nel seguito il contenuto dei principali indicatori alternativi di performance e delle principali
voci riclassificate o raggruppate non immediatamente riconducibili ai prospetti di bilancio.
•
Margine Operativo Lordo / EBITDA: è pari al Risultato Operativo, al lordo della voce
Ammortamento immobilizzazioni del Conto Economico e degli accantonamenti per svalutazione crediti
commerciali e per fondi rischi e contenziosi. La Direzione ritiene che tale indicatore rappresenti, in
aggiunta all’EBIT, un’importante misura per la valutazione delle performance operative del
Gruppo/Società;
•
EBIT: coincide con il “Risultato Operativo” frutto della differenza tra ricavi operativi e costi
operativi riportati nel Conto Economico. La Direzione ritiene che tale indicatore sia un’ importante misura
per la valutazione della performance operativa del Gruppo/Società, in quanto considera tutte le nature di
costo;
•
(Oneri)/Proventi finanziari netti: sono pari alla somma algebrica degli oneri finanziari iscritti nel
conto economico a titolo di interessi, degli oneri finanziari di diversa natura, dei proventi finanziari iscritti
a titolo di interessi, dei proventi e oneri finanziari connessi al possesso di partecipazioni e/o titoli;
•
Attivo fisso netto: la voce raggruppa le Immobilizzazioni materiali, le Immobilizzazioni
Immateriali, l’Avviamento e le Immobilizzazioni Finanziarie;
•
Fondi di ripristino e contributi c/impianto: accoglie i valori iscritti in bilancio a copertura dei futuri
costi di decommissioning connessi all’attivo fisso netto; tale voce accoglie inoltre gli importi dei contributi
per gli allacci incassati fino alla data di bilancio, ma di competenza di esercizi futuri;
•
Attivo corrente: corrisponde alla somma delle voci riferite alle rimanenze di magazzino, crediti
commerciali e altri crediti a breve termine;
•
Passività correnti: corrisponde alla somma delle voci riferite ai debiti commerciali, altri altri debiti
a breve e ai debiti per imposte correnti;
•
Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla somma delle disponibilità liquide (depositi bancari,
postali e saldo di cash pooling), dei crediti e dei debiti finanziari (sia a breve che a lungo) e delle passività e
attività finanziarie per derivati;
•
Altre attività e passività nette: comprendono le voci residuali dello stato patrimoniale;
•
Capitale Immobilizzato netto: è dato dalla differenza tra l’attivo immobilizzato e i fondi di ripristino
e contributi c/impianti;
•
ROE (Return on Equity): è costituito dal rapporto tra risultato netto di esercizio e Patrimonio netto
ed esprime la redditività del capitale investito dai soci o azionisti;
•
ROI (Return on Investiment): è costituito dal rapporto tra l’EBIT e il Capitale Immobilizzato netto e
rappresenta la remunerazione del capitale immobilizzato;
32
•
Indice di indebitamento: è costituito dal rapporto tra la posizoine finanziaria netta e il patrimonio
netto ed esprime il peso dei finanziamenti esterni rispetto agli apporti di patrimonio da parte dei soci e
rispetto alla capacità della società di autofinanziarsi;
•
Indice di disponibiltià: è dato dal rapporto tra attivo corrente e passivo corrente ed esprime, quando
positivo, la capacità della società di far fronte ai propri debiti a breve con il suo attivo corrente;
•
Indice di liquidità: è dato dal rapporto tra la liquidità corrente ed il passivo corrente ed esprime le
risorse immediate della società a copertura dei debiti a brevissima scadenza.
QUADRO NORMATIVO
Il Gruppo, attraverso le società controllate da LGH, è attivo principalmente nei seguenti settori: filiera gas
naturale, filiera energia elettrica, filiera ambientale, teleriscaldamento, informatica e telecomunicazioni..
Tali settori sono regolamentati in maniera significativa dalla normativa nazionale, anche di derivazione
comunitaria, oltre che regionale. Ciò, per taluni aspetti e per talune componenti della filiera, condiziona in
modo rilevante le modalità di prestazione dei servizi e di esercizio delle attività. La holding, quale società a
totale capitale pubblico locale indiretto, è altresì interessata dalla normativa in materia di partecipate
pubbliche, seppure a partire dal novembre 2013 l’impatto di tale normativa risulti significativamente ridotto
a seguito del profilo acquisito da LGH di soggetto emittente strumenti finanziari quotati su mercato
regolamentato.
I SERVIZI PUBBLICI LOCALI IN GENERALE
La normativa sui servizi pubblici può oggi rinvenirsi, in via principale, oltre che dai principi e dalle regole
comunitarie, dalle seguenti norme: i) art. 113 del D.lgs. n. 267/2000, per quanto vigente; ii) art. 3bis del
D.L. n. 138/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. 14 settembre 2011, n. 148 e s.m.i., e modificato
dall’art. 1, comma 609 e ss., della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, “Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)”; iii) art. 34, commi 20 e ss. del D.L. n.
179/2012; iv) art. 1 commi 550 e ss della L. n. 147/2013; v) art. 13 del D.L. n. 150/2013 (conv. in L. n.
15/2014); vi) normativa di settore (vedi, a titolo esemplificativo, il D.lgs. n. 152/2006); vii) normativa
regionale, L. reg. lomb. n. 26/2003, come modificata dalla Legge Regionale 26 novembre 2014, n. 29
recante “Disposizioni in materia di servizio idrico integrato. Modifiche al Titolo V, Capi I, II e III, della
legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26” (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale.
Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche).
33
Tale quadro normativo deriva da un’evoluzione legislativa e giurisprudenziale particolarmente complessa,
interessata peraltro nel tempo anche da abrogazioni referendarie e pronunce di incostituzionalità.
In assenza di una disciplina generale sull’affidamento dei servizi locali a rilevanza economica, dottrina e
giurisprudenza hanno chiarito che la materia doveva ritenersi direttamente soggetta alle regole ed ai
principi europei, nonché a quelli affermati dalla giurisprudenza nazionale e della Corte di Giustizia
europea, oltre che alla normativa nazionale di settore (a titolo esemplificativo, vedi il D.lgs. 152/2006) e
regionale (L. Reg. 26/2003).
Si segnala, inoltre, che a decorrere dal 1° gennaio 2014, l'affidamento diretto del servizio secondo la
modalità dell’ in house providing può avvenire senza alcun limite di importo, purché naturalmente
sussistano le condizioni di legge per tale forma di gestione. Infatti, attraverso la previsione del comma 27
dell’art. 34 sono state soppresse le parole “e a condizione che il valore economico del servizio o dei beni
oggetto dell'affidamento sia complessivamente pari o inferiore a 200.000 euro annui” dell'art. 4, comma 8,
del D.L. n. 95/2012 (conv. in l. n. 135/2012).
In particolare, con la L. 190/2014 (legge di stabilità 2015) sono state introdotte alcune disposizioni (art. 1,
comma 609 e ss.) in materia di “razionalizzazione delle società partecipate locali” mediante la
modificazione 3-bis del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14
settembre 2011, n. 148.
In materia di servizi pubblici locali, la predetta normativa ha previsto, dopo il comma 6 dell’art. 3-bis del
decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, l’aggiunta del comma 6-bis che recita “Le disposizioni del presente
articolo e le altre disposizioni, comprese quelle di carattere speciale, in materia di servizi pubblici locali a
rete di rilevanza economica si intendono riferite, salvo deroghe espresse, anche al settore dei rifiuti urbani e
ai settori sottoposti alla regolazione ad opera di un'autorità indipendente”.
DISTRIBUZIONE GAS NATURALE E DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA
DISTRIBUZIONE GAS NATURALE
Il settore della distribuzione gas è regolato dal D.Lgs. 164/2000, che prevede la gara pubblica come unica
modalità di affidamento delle concessioni distribuzione gas.
Il Ministero ha successivamente emanato alcuni Decreti ministeriali per regolare l’intera materia delle gare
d’ambito, definendo il numero e la composizione degli ATEM ( D.M. 10.01.2011 e D.M. 28.10.2011)
ed i criteri di gara ( D.M. n. 226/2011 ).
34
Nel corso dell’esercizio 2014 sono stati emanati i seguenti provvedimenti a completamento e parziale
modifica del quadro regolatorio che disciplinerà l’espletamento delle gare d’ambito:
Decreto Ministeriale 22 maggio 2014 : introduce le “Linee Guida su criteri e modalità applicative per la
valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale”.
Il decreto è stato oggetto di numerosi ricorsi avanti ai tribunali amministrativi da parte dei gestori in
quanto ritenuto di dubbia costituzionalità, poiché ha introdotto una nuova metodologia per la
determinazione del valore di rimborso al gestore uscente, differente rispetto all’art. 24 del
TU n.
2578/1925.
Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91: modifica nuovamente l’ art. 15.5 del D.Lgs. 164/2000, fornnendo
sostanzialmente copertura legislativa al Documento Linee Guida. In particolare l’articolo 30 bis, comma 1,
modificando l’articolo 15, comma 5 del Dlgs 164/2000, prevede che nella determinazione del valore di
rimborso al gestore uscente nel primo periodo si segua la metodologia specificata nei contratti solo se
stipulati prima dell’11 febbraio 2012, data di entrata in vigore del DM 11 novembre, 2011 n. 226,
altrimenti si dovrà fare riferimento alle Linee Guida predisposte dal MISE, approvate con DM 22 maggio
2014. Il decreto ha introdotto altresì un’ulteriore proroga dei termini per la pubblicazione del bando di gara
per gli ambiti dei primi sei raggruppamenti, ai fini dell’intervento sostitutivo della regione e delle penali
previste dall’art. 4, comma 5, del DL 21 giugno 2013, n. 69, a carico dei comuni che non bandiscono la
gara d’ambito nei termini fissati.
Delibera 26 giugno 2014 310/2014/R/gas Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso
delle reti di distribuzione del gas naturale.
La deliberazione disciplina gli aspetti metodologici per l'identificazione delle fattispecie con scostamento
tra VIR e RAB superiore al 10% ed ha introdotto le procedure per la verifica degli scostamenti tra VIR e
RAB superiori al 10%, in attuazione delle disposizioni dell'articolo 1, comma 16, del medesimo decretolegge 145/2013.
Delibera 3 luglio 2014 326/2014/R/gas - Modalità per il rimborso, ai gestori uscenti, degli importi relativi
al corrispettivo una tantum per la copertura degli oneri di gara per l’affidamento del servizio di
distribuzione del gas naturale.
La deliberazione ha definito le modalità di rimborso ai gestori uscenti degli importi per la copertura degli
oneri di gara di cui al decreto 12 novembre 2011, n. 226, prevedendo l'applicazione di un tasso di interesse
pari al tasso di rendimento del capitale di debito utilizzato ai fini della determinazione del WACC relativo
35
ai servizi di distribuzione e misura del gas nel quarto periodo di regolazione e l'adozione del regime
dell'interesse composto per la determinazione degli interessi.
DELIBERA 20 NOVEMBRE 2014 571/2014/R/GAS
Il provvedimento ha modificato lo schema di contratto tipo predisposto con la deliberazione
514/2012/R/gas, al fine della sua approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi
dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 164/00. Con tale modifica si riconosce espressamente il
diritto degli enti concedenti e/o delle loro eventuali società patrimoniali ad ottenere, alla conclusione del
periodo di affidamento del servizio, una somma pari al valore dell'ammortamento del capitale investito per
le reti e per gli impianti.
Decreto Legge 31 dicembre 2014, n. 192 convertito con modificazioni, dalla Legge 27 febbraio 2015, n.
11: Proroga di termini relativi alle gare d’ambito e in particolare:
il termine oltre il quale si applica la previsione di cui al comma 4 dell'articolo 30-bis del decreto-legge
24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116,
relativamente al primo e al secondo raggruppamento di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al
decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (norma che prevede la
decurtazione degli oneri concessori ai comuni che non bandiscono la gara nei termini), e' stato
prorogato al 31 dicembre 2015;
i termini di cui all'articolo 3, comma 1, del regolamento di cui al comma 3-ter, relativi alla mancata
pubblicazione del bando di gara, per gli ambiti del primo raggruppamento di cui all'allegato 1 allo
stesso regolamento (norma che prevede l’intervento sostitutivo della Regione in caso di mancato avvio
della gara d’ambito), sono stati prorogati all'11 luglio 2015, con esclusione degli ambiti di cui
all'articolo 4, comma 3-bis, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni,
dalla legge 9 agosto 2013, n. 98.
TARIFFE DI DISTRIBUZIONE E MISURA - LV PERIODO REGOLATORIO (2014-2019)
Con la Delibera 367/14 l’AEEGSI ha definito la nuova regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e
misura per il periodo 2014-2019 (IV periodo regolatorio).
Il sistema tariffario prevede la determinazione di una tariffa obbligatoria, applicata ai clienti in fatturazione,
che produce i ricavi effettivi, e di una tariffa di riferimento, che definisce il ricavo ammesso per ciascuna
36
impresa di distribuzione (VRT) a copertura del costo riconosciuto e che costituisce l’effettivo ricavo
economico per l’impresa.
Un sistema poi di perequazione consente di coprire gli squilibri tra i ricavi ammessi dalla tariffa di
riferimento e i ricavi effettivi ottenuti applicando la tariffa obbligatoria.
La tariffa di riferimento comprende:
a)
i costi operativi, costituiti principalmente dai costi per servizi esterni, dai costi di personale e dagli
acquisti di materiali;
b)
gli ammortamenti delle immobilizzazioni e la remunerazione del capitale investito che è determinata
come prodotto tra il capitale investito netto (CIN) e il WACC (che per gli anni 2014-2015 è fissato pari a
6,9% per il servizio di distribuzione e 7,2% per il servizio di misura).
DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA
L’attività di distribuzione di energia elettrica vede nel D.Lgs. 79/99, nello specifico all’articolo 9, la
propria normativa quadro di settore. Con riferimento alla distribuzione di energia elettrica i principali
interventi sono stati quelli dell’Autorità di regolazione, che nel 2004 ha emanato il Testo Integrato in
materia di regolazione tariffaria dei servizi di trasmissione, distribuzione, misura e vendita di energia,
aggiornato per il periodo di regolazione 2012-2015.
L’attività di distribuzione di energia elettrica non è stata interessata, nell’esercizio 2014, da modifiche
significative della normativa di settore.
DISPOSIZIONI
IN
MATERIA
DI
SEPARAZIONE
CONTABILE
E
FUNZIONALE
(UNBUNDLING)
Con le delibere n. 11/07 e 253/07, l’AEEG ha emanato il Testo Integrato in materia di separazione
amministrativa e contabile per le imprese operanti nei settori dell’elettricità e del gas.
In particolare la delibera ha introdotto per i gruppi verticalmente integrati obblighi di separazione
funzionale delle attività relative alla gestione delle infrastrutture essenziali per la liberalizzazione e le
attività esercitate sul libero mercato.
Le società del gruppo Linea Distribuzione e AEM Gestioni, per le attività attinenti rispettivamente la
distribuzione gas naturale e energia elettrica, si sono conformate agli obblighi normativi istituendo il
Gestore Indipendente e predisponendo il Piano Adempimenti.
La normativa in materia di unbundling non ha subito modifiche nel corso dell’esercizio 2014.
37
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
Si segnalano in particolare l’art. 1 del DL 145/2013 convertito con modifiche dalla legge 9/2014 e il DM
Sviluppo Economico 6 novembre 2014 in materia di incentivi riconosciuti sull’energia elettrica prodotti da
impianti a fonti rinnovabili esistenti.
IL SETTORE AMBIENTALE
La normativa di riferimento nel settore dei rifiuti è rappresentata dai regolamenti comunitari "self
executing" e dai provvedimenti nazionali di recepimento delle direttive comunitarie, mentre a livello
nazionale dalla Parte IV del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. (c.d. Codice dell’Ambiente), che ha espressamente
abrogato il D.Lgs. n. 22/97 (c.d. Decreto Ronchi).
Si segnalano poi il D.lgs. n. 36/2003 che disciplina le discariche e il D.lgs. n. 133/2005 che regola
l'incenerimento e il coincenerimento dei rifiuti.
In tema di ambiente il D.Lgs. n. 152/06 (Codice dell’Ambiente) ha operato una razionalizzazione del
sistema normativo concernente la gestione dei rifiuti.
In materia di rifiuti, il Codice dell’Ambiente prevede, principalmente, per quanto qui interessa, quanto
segue: i) definizione di rifiuti (cfr. art. 183 del D.lgs. n. 152/2006 ed in particolare l’Allegato A) e la
distinzione tra rifiuto urbano e speciale; ii) disciplina in materia di gestione del rifiuti (definendo il ruolo
dello Stato e degli Enti locali); iii) il regime autorizzatorio (cfr. art. 208 recante la disciplina
dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti) ed in particolare la
disciplina delle autorizzazioni integrate ambientali (art. 213); iv) le procedure semplificate di
autorizzazione (cfr. artt. 215 e 216); v) il sistema di monitoraggio dei rifiuti; vi) la disciplina della raccolta
differenziata dei rifiuti (art. 183, lett. p)); vii) le sanzioni amministrative (artt. 255 e ss. in unum con le
disposizioni generali contenute nella l. n. 689/1981).
Il D.Lgs. 152/06, dalla sua entrata in vigore, è stato oggetto di modifiche tra le quali ricordiamo, nel corso
del 2014, quelle intervenute per effetto del D. L. n. 133/2014 (cd. "Sblocca Italia") e della relativa Legge di
conversione n. 164/2014.
Il D.L. 133/2014 (Sblocca Italia), come convertito con modificazioni dalla L. n. 164/2014, ha introdotto
novità, oltre che in materia di servizio idrico integrato e di "Valutazione di impatto ambientale (“VIA”),
anche in materia di bonifica dei siti inquinati, modificando, rispettivamente, la Parte III del Dlgs 152/2006
su tutela delle acque, la Parte II sulla valutazione d'impatto ambientale e, mediante la novella del Dlgs
163/2006 (Codice appalti), ha rivisto le regole sulla bonifica dei siti inquinati.
38
Inoltre, per effetto del D.L. 24 giugno 2014, n. 91 (cd. "Dl Competitività") e della Legge di conversione
n.116 in vigore dal 21 agosto 2014, sono state introdotte nuove regole per la classificazione dei rifiuti, con
la previsione di nuove istruzioni - in vigore dal 18 febbraio 2015 - per l'assegnazione dei codici CER e per
la determinazione della pericolosità dei rifiuti introdotte in apertura dell'allegato D, Parte IV, Dlgs
152/2006.
Nella Regione Lombardia, che ha scelto di non istituire l’Autorità d’ambito, l’affidamento del servizio
gestione rifiuti urbani è regolato anche dalla Legge Regionale n. 26/2003 e successive modificazioni. Detta
normativa dispone che si debba procedere all’affidamento del suddetto servizio previo esperimento di una
gara ad evidenza pubblica o di procedure compatibili con le disposizioni nazionali e comunitarie, da
bandirsi da parte dei Comuni singoli o associati.
IL SETTORE DELLA VENDITA
LA VENDITA DEL GAS
Nel corso del 2014 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha confermato il meccanismo di calcolo delle
condizioni economiche del servizio di vendita ai clienti tutelati così come definito per il primo anno di
vigenza della deliberazione 196/2013/R/GAS “Seconda fase della riforma delle condizioni economiche
applicate ai clienti finali del servizio di tutela nel mercato del gas naturale a partire dall’1 ottobre 2013.
Modifiche al TIVG”, in particolare confermando il meccanismo di calcolo delle tariffe lagate alle
quotazioni dei forward trimestrali OTC formatisi prezzo l’hub TTF e tutte le componenti tariffarie
transitorie a copertura dei maggiori rischi posti in capo alle società di vendita.
LA VENDITA DELL’ENERGIA ELETTRICA
Anche nel 2014 l’AEEGSI, in un mercato ormai maturo dal punto di vista del contesto regolatorio, si è
limitata a provvedimenti di “taratura” del sistema.
Le attività regolatorie dell’AEEGSI si sono concentrate in modo particolare a mantenere in equilibrio il
mercato elettrico a seguito del forte incremento della produzione da impianti fotovoltaici, che hanno
considerevolmente ridotto l’utilizzo degli impianti di produzione a gas metano, incidendo in particolare
sugli impianti essenziali.
39
GESTIONE RESPONSABILE PER LA SOSTENIBILITÀ
DATI SULL’ORGANICO DEL PERSONALE DIPENDENTE
Al 31 dicembre 2014 il personale con rapporto di lavoro dipendente è pari a 1.273, così suddivisi, nel
confronto con il 31 dicembre 2013, per qualifica:
31.12.2014
31.12.2013
Dirigenti
27
23
Impiegati
587
571
Operai
659
667
Totale
1.273
1.261
e per CCNL applicato:
CCNL
Dipendenti al 31.12.2014
Dirigenti Industria
5
Dirigenti Confservizi
22
Settore Gas-Acqua
480
Federambiente – Servizi Ambientali
397
FISE Igiene Urbana – Servizi Ambientali
135
Elettrico
166
Autoferrotranvieri
19
Autotrasporti
4
Telecomunicazioni
45
Totale
1.273
40
La media dei dipendenti del Gruppo in organico (escluse risorse in aspettativa e inclusi i distacchi da e
verso Società esterne al Gruppo), è pari a 1.273,92 dipendenti nel 2014 contro i 1.248,92 del 2013, con un
incremento del 2%, legato a conferme di personale in forza con contratto di somministrazione ed
all’inserimento di risorse previste a budget.
COSTO DEL LAVORO
Il costo del lavoro consolidato per il Gruppo LGH è riportato nella tabella seguente:
(K€)
Costi per il personale
31.12.2014
31.12.2013
67.299
64.990
Il costo del lavoro totale passa da 64.990 migliaia € del 2013 a 67.299 migliaia € del 2014 (dipendenti e
personale con contratto di somministrazione) aumentando pertanto del 3,55 % rispetto al 2013
Il costo del lavoro dipendente (ottenuto escludendo il costo del personale con contratto di
somministrazione) è pari nel 2014 a 65.562 migliaia € contro i 63.000 migliaia € del 2013, con un
incremento del 4,07%.
La variazione del costo del lavoro dipendente di cui sopra trova spiegazione, in parte, nell’incremento del
numero medio dei dipendenti in organico (+ 2%), mentre il restante incremento è legato alle normali
dinamiche di incremento di costo del lavoro quali:
aumento previsto dal rinnovo del CCNL Gas-Acqua, a partire da Febbraio 2014
aumento previsto dal rinnovo del CCNL Elettrico, a partire da Gennaio 2014
stanziamento quote una tantum contrattuali di competenza 2014, in relazione ai CCNL
Federambiente e Fise, entrambi scaduti, nelle more delle trattative per il rinnovo contrattuale
versamento a partire dal 2014 del contributo dello 0,50% dell’imponibile previdenziale al
Fondo di solidarietà residuale
scatti di anzianità
normali dinamiche delle politiche retributive e premiali
Il costo medio pro-capite 2014 dei dipendenti aumenta del 2,02 % vs. 2013 e si attesta a € 51.464.
41
IL MODELLO ORGANIZZATIVO
A dicembre 2014 l’architettura societaria del Gruppo prevede, accanto a società operative di business
(SOB) e società operative territoriali (SOT), la Holding LGH S.p.A. a cui è affidato il compito di erogare
servizi di staff a favore del Gruppo, definendo e attuando le regole di direzione e ccordinamento riferiti ai
processi gestiti.
Nel corso del 2014 sono state attuate alcune operazioni dirette a semplificare la struttura societaria del
gruppo nell’ottica di una maggiore concentrazione per area di business, e più specificamente:
-
trasferimento in Linea Com S.r.l, società ICT del gruppo, della struttura dei Sistemi Informativi
ancora in capo direttamente alla holding, con effetto dal 1/03/2014;
-
fusione della società Ecolevante S.p.A., che gestiva impianto di smaltimento rifiuti in Grottaglie
(TA) in Linea Ambiente S.r.l, già società controllante, con effetto dal 15/12/2014;
-
fusione di Amico Gas S.r.l., che gestiva la manutenzione caldaie in Pavia, in Linea Più S.p.A., con
effetto dal 01/01/2015.
Inoltre, sempre con effetto dal 1/01/2015, sono stati trasferiti ad Astem S.p.A, società socio di LGH S.p.A,
i side business in capo a Astem Gestioni S.r.l. (gestione calore, gestione tributi, affissioni).
LE RELAZIONI SINDACALI
Le relazioni sindacali sono gestite centralmente dalla funzione Personale & Organizzazione di holding in
armonia con il Protocollo di relazioni industriali di Gruppo del 18 aprile 2007. Tale accordo, tra i primi in
Italia nel settore utilities, si pone lo scopo essenziale di definire i diversi livelli relazionali per il Gruppo, le
Società operative di Business e le Società Territoriali, creando chiare regole nella individuazione dei
soggetti titolati alla gestione delle relazioni sindacali nel Gruppo e nelle diverse competenze attribuite. E’
prevista l’applicazione dei CCNL Gas-Acqua nella Holding e dei CCNL di riferimento di settore per i
nuovi assunti nelle Società di Business.
Anche nel corso del 2014 sono proseguite fluide relazioni sindacali in tutto il gruppo. E’ stato siglato un
nuovo accordo di premio di risultato triennale valido in forma omogenea in tutte le società del gruppo
eccetto Lomellina Energia, che prevede obiettivi di redditività del Gruppo e anche delle singole società,
obiettivi di produttività, qualità ed efficienza, e un premio aggiuntivo individuale spettante solo a coloro
che hanno registrato un numero limitato di giorni di assenza per malattia.
Nel mese di ottobre 2014 è stato siglato un accordo sindacale in Lomellina Energia che, al fine di evitare
esuberi, prevede sia una rivisitazione ampia delle mansioni delle risorse per accompagnare la nuova
42
organizzazione del lavoro sia il superamento del sistema di reperibilità previgente con conseguenti ingenti
risparmi per la società.
CAPITALE UMANO: I SISTEMI DI GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE
Tutti i processi che hanno impatto sul capitale umano, reclutamento e selezione, formazione, gestione del
rapporto di lavoro, valutazione del personale, politiche premianti e sviluppo, budget del personale, sono
coordinati dalla funzione Personale e Organizzazione di holding, in conformità alle regole di direzione e
coordinamento stabilite a livello di Gruppo.
In coerenza con la politica integrata Qualità, Sicurezza e Ambiente di Gruppo e con i principi del sistema
QAS, sono state definite procedure e moduli per ogni processo, in modo da renderne omogenea la gestione.
I processi di reclutamento e selezione sono gestiti in armonia con le nuove disposizioni di legge; sono
inoltre stati introdotti ulteriori momenti di attenzione sui processi per rispondere al meglio ai requisiti di
oggettività, a fronte di un mercato del lavoro esterno caratterizzato da notevole precarietà, in coerenza con
le previsioni del codice etico.
L’amministrazione del personale è gestita centralmente dalla funzione Personale e Organizzazione di
Holding per tutte le società del gruppo. È disponibile per tutti i dipendenti un portale on-line dove sono
pubblicati i cedolini ed inserite tutte le infomazioni / comunicazioni interne ed archiviata la
documentazione fiscale. Tramite il software di gruppo è alimentato mensilmente in via automatica un
report direzionale con i principali indicatori ed indici sul personale.
Si è continuato a riporre particolare attenzione alla mobilità infragruppo, che viene incentivata, al fine di
dare risposte interne alle esigenze di miglioramento organizzativo, anche tramite un sistema di job posting
interno collegato al software del personale, che consente a tutti i colleghi di esaminare ricerche interne in
corso e di candidarsi.
Nel corso del 2014 è stato avviato il progetto di talent management di Gruppo, che ha previsto un
assessment dedicato a risorse che ricoprono già ruoli critici e che devono consolidare il proprio ruolo: in
esito è stato definito un programma di formazione specifico sul miglioramento di alcuni skills.
IL PROGETTO CARTA DEI FONDAMENTI LGH
Su iniziativa della Direzione del Personale e d’intesa con tutto il management delle società del Gruppo,
LGH ha deciso di intraprendere un percorso che mettesse insieme il DNA di ogni realtà aziendale per
ridefinire e armonizzare la Visione, Missione e definire i nuovi Valori del Gruppo LGH. Missione, Visione
43
e Valori aziendali, costituiscono i Fondamenti Strategici di ogni azienda, le linee guida che orientano la
strategia e i comportamenti necessari a realizzarla. La chiarezza con la quale vengono rappresentati,
comunicati e testimoniati è elemento di grande importanza per poter fondare l’identità del Gruppo e per
poter convogliare le energie positive da parte di tutti, nella convinzione che possedere Fondamenti
Strategici condivisi possa consentire al Gruppo di ispirare la giusta cultura di impresa volta alla
soddisfazione di clienti e stakeholder. Nel corso del 2014 questo percorso è stato completato ed è stata
quindi redatta, consegnata a tutti i dipendenti e poi affissa in tutte le sedi del gruppo, la nuova Carta dei
Fondamenti che include Missione, Visione e Valori.
La Missione
Il Gruppo LGH è una Multiutility industriale che vuole mantenere e sviluppare attività e servizi di interesse
economico generale:
• offrendo ai clienti servizi di qualità e soddisfacendo al meglio le loro aspettative;
• mirando a ottimizzare nel tempo gli investimenti degli azionisti, anche attraverso aggregazioni o
partnership;
• favorendo il coinvolgimento, la responsabilizzazione e la valorizzazione dei lavoratori;
• adattando l’organizzazione alle nuove sfide tecnologiche e di mercato;
• operando nel rispetto dell’ambiente, del proprio territorio, della sicurezza dei lavoratori e dei valori etici,
secondo un modello di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla produzione e all’utilizzo di
energia da fonti rinnovabili.
La Visione
Crescere, creando valore e rimanendo punto di riferimento per i propri stakeholder, cioè tutti coloro che
direttamente e indirettamente sono coinvolti e interessati dall’attività del Gruppo.
I fondamenti LGH: i nostri valori
Uno. Siamo sempre responsabili
LGH è un Gruppo nel quale tutti devono sentirsi responsabilizzati e responsabili del mantenimento e
sviluppo delle proprie competenze, della buona esecuzione dei compiti assegnati e della realizzazione degli
obiettivi aziendali, con la consapevolezza che “ciò che fai” e “come lo fai” contribuisce in modo
determinante al successo personale e del Gruppo.
Due. Facciamo squadra per essere vincenti
44
Nel Gruppo tutti devono sentirsi impegnati a lavorare insieme per conseguire gli obiettivi condivisi: unire
gli sforzi favorendo un clima coeso e costruttivo di confronto è la chiave per una reale crescita
professionale.
Tre. Agiamo oggi pensando anche al domani.
Il contesto nel quale operiamo oggi richiede dinamicità e capacità di “vedere oltre”, di progettare con una
visione di quello che sarà il nostro futuro. Le scelte che facciamo oggi sono indirizzate a soddisfare anche
le nostre esigenze di crescita e i bisogni dei clienti di domani.
Quattro. Dimostriamo integrità.
Ogni dipendente del Gruppo LGH deve caratterizzarsi per l’integrità, cioè impegnarsi a lavorare:
- correttamente, rispettando gli altri e gli impegni presi;
- onestamente, rispettando norme e regole aziendali;
- in modo equo e trasparente, trattando in modo imparziale ogni cliente interno ed esterno.
A sostegno della Carta dei Fondamenti LGH sono state avviate molteplici iniziative in tema di
comunicazione interna e rafforzamento della identità del gruppo. Si inquadrano in questo percorso, il corso
sulla leadership rivolto a tutti i responsabili del gruppo gestori di risorse, la prima edizione del Meet the
change, svolta a novembre presso il Museo del Violino in Cremona, evento che ha lo scopo di inaugurare
un nuovo periodico sistema di allineamento diretto e favorire engagement tra tutti i responsabili del gruppo,
ed infine la prima edizione della cena di natale di tutti i dipendenti del Gruppo svolta in un’unica sede.
LA FORMAZIONE
La formazione riveste un ruolo chiave in quanto strumento di crescita del capitale umano, garantisce
l’aggiornamento e la crescita professionale dei dipendenti, è momento di analisi e miglioramento delle
persone e quindi dell’organizzazione. L’intero processo, gestito a livello di Gruppo sin dal 2008, è ad oggi
oggetto di costante monitoraggio in modo da renderlo sempre più funzionale ed adeguato alle esigenze del
Gruppo.
Nel corso del 2014, oltre alla formazione specifica per funzione, sono stati previsti interventi formativi di
tipo trasversale, legati all’ambito tecnico, manageriale, ma anche della sicurezza.
La formazione trasversale è stata erogata nel 2014 anche tramite la piattaforma di e-learning Moodle.
In tema di competenze manageriali è continuato il percorso LGH School of management, affidato a SDA
Bocconi: si tratta di incontri periodici annuali arricchiti da testimonianze qualificate di manager provenienti
da altre realtà di successo, utile a creare un costante supporto a disposizione del top management del
Gruppo.
45
Per questi corsi ed altri ancora è stato possibile ricorrere alla formazione finanziata usufruendo di risorse
accantonate in virtù dell’adesione al fondo Interprofessionale Formazienda.
Si forniscono nelle tabelle che seguono alcuni dati relativi alle ore di formazione nel 2014 riferiti alle
società del Gruppo.
IL NUMERO COMPLESSIVO DI ORE DI FORMAZIONE*
ORE
FORMAZIONE
INTERNA
(ESCLUSO ELEARNING)
ORE
FORMAZIONE ELEARNING
ORE
FORMAZIONE
ESTERNA
TOTALE
ORE
(I + EL + E)
n° PARTECIPAZIONI
2014
9.295,5
241,0
2.560,8
12.097,3
2.159
NUMERO DI ORE DI FORMAZIONE PRO CAPITE*
2014
2013
TOTALE ORE
TOTALE
DIPENDENTI
MEDI
ORE MEDIE
PRO CAPITE
(D,I,O)
TOTALE ORE
TOTALE
DIPENDENTI
MEDI
ORE MEDIE
PRO CAPITE
(D,I,O)
12.097,3
1253
9,65
13.724,4
1218
11,27
In tabella viene presentata la suddivisione per aree di intervento delle ore di formazione erogate.
AREA INTERVENTO
ORE
Formazione qualità e sicurezza
5.779
Formazione manageriale
Formazione tecnica
2.493,5
3.057
Formazione ambito normativo
669
Formazione ambito informatico
98,8
Totale complessivo
12.097,3
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BILANCIO SOCIALE, PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO
Il calcolo e l’analisi della ripartizione del Valore Aggiunto sono un passo importante all’interno del
bilancio di sostenibilità.
Il Valore Aggiunto è la sommatoria delle remunerazioni (ossia dei benefici economico-finanziari) percepite
dal complesso delle parti interessate. In altri termini, è una misura della “ricchezza” prodotta e distribuita
dal Gruppo sul territorio, agli azionisti, alla società civile, ai dipendenti, alle pubbliche amministrazioni,
ecc.
Pertanto la sua ripartizione evidenzia in termini oggettivi e quantitativi la coerenza aziendale ai principi
etici e di responsabilità sociale che la Holding si è data nelle sue missioni e politiche.
Come raccomandato dalle linee guida GBS, viene in questa sede applicata la configurazione del Valore
Aggiunto Globale (o V.A.G.), che rappresenta il livello di aggregazione più dettagliato dei componenti
reddituali.
Per quel che riguarda la sua distribuzione, le linee guida sopra citate definiscono le ripartizioni del V.A.G.
secondo il quadro seguente:
•
Valore aggiunto distribuito al personale: remunerazioni del personale dipendente (incluso TFR) e
non dipendente, e degli amministratori, di natura diretta e indiretta.
•
Valore aggiunto distribuito alla Pubblica Amministrazione (P.A.): imposte dirette e indirette
erogate sia a livello locale che nazionale.
•
Valore aggiunto distribuito ai Creditori (ossia i fornitori di capitale ad interesse esplicito): oneri
finanziari a breve/lungo termine.
•
Valore Aggiunto distribuito agli Azionisti: trattasi dei dividendi distribuiti agli Azionisti.
•
Remunerazione dell’Azienda: la Holding LGH è considerata in questa sede come interlocutore
autonomo, in quanto portatore di interessi comuni a tutti i suoi stakeholder; si considerano quindi
gli ammortamenti, gli accantonamenti vari, le svalutazioni, la gestione accessoria e le riserve.
•
Valore aggiunto distribuito alla Comunità Locale: in questa categoria sono rappresentate le
distribuzioni del Valore Aggiunto agli interlocutori sociali esterni, le liberalità elargite alla
comunità, le sponsorizzazioni, ecc.
47
A seguire si riporta la ripartizione del valore aggiunto globale prodotto dal gruppo nel 2014:
48
QUALITÀ, SICUREZZA E AMBIENTE
La Qualità dei servizi forniti da una multiutility è il risultato di un percorso indirizzato alla soddisfazione
dei clienti, al rispetto dell’ambiente, alla qualità del lavoro all’interno delle singole società del Gruppo, alla
sicurezza delle attività svolte, alla risposta alle aspettative degli stakeholder operanti sul territorio.
Nel 2014 per le società di Linea Group Holding è proseguito il consolidamento dei sistemi di gestione
integrati implementati nel corso degli anni precedenti, con investimenti specifici in termini di competenze.
Le principali attività riguardanti le certificazioni suddivise per area territoriale sono indicate di seguito.
Alle certificazioni riportate vanno aggiunte le verifiche effettuate dall’Organismo di certificazione ai sensi
della Direttiva 2003/87/CE in materia di Emission Trading per le centrali di cogenerazione di Cremona e
Lodi.
CERTIFICAZIONI
Le principali attività del 2014 relative alle certificazioni suddivise per area territoriale sono state le
seguenti:
Area Cremona
Per l’area di Cremona è stato garantito il mantenimento dei sistemi di gestione già certificati. Inoltre è stata
ottenuta per la Capogruppo LGH la certificazione qualità, limitatamente al processo di progettazione ed
erogazione della formazione.
Denominazione Società
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
UNI EN ISO 14001:2004
AEM Gestioni Srl
Sistema di gestione integrato per la
qualità, l’ambiente, la salute e la OHSAS 18001:2007
sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
49
Denominazione Società
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
Regolamento
CE
1221/2009
(EMAS limitatamente al sito di
Malagnino)
LGH SpA
Sistema di gestione per la qualità
(limitatamente
al
processo
di UNI EN ISO 9001:2008
progettazione ed erogazione di interventi
formativi)
Sistema di gestione per la salute e la OHSAS 18001:2007
sicurezza nei luoghi di lavoro
Sistema di gestione per la qualità
UNI EN ISO 9001:2008
Linea Com Srl
Sistema di gestione per la salute e la OHSAS 18001:2007
sicurezza nei luoghi di lavoro
Nel corso del secondo semestre 2014 è stato avviato il percorso di accreditamento di LGH come centro
formativo. Il progetto si è concluso con la verifica ispettiva nel mese di marzo 2015 e con l’ottenimento
dell’accreditamento. L’ottenimento dell’accreditamento consentirà al Gruppo, da un lato, di ottenere una
razionalizzazione dei costi sostenuti per interventi formativi svolti da professionisti esterni, dall’altro lo
sviluppo della professionalità di risorse interne che saranno dedicate anche allo svolgimento di attività
formative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sempre per il 2015 è prevista per la Capogruppo la certificazione secondo la norma ISO 39001 che
definisce i requisiti di un Sistema di Gestione per la Sicurezza Stradale volto a permettere ad ogni
Organizzazione, che in qualche modo interagisce con il sistema stradale, di ridurre morti e infortuni gravi
derivanti da collisioni stradali, controllando e gestendo le variabili che sono sotto la propria influenza.
Area Lodi
Nell’area di Lodi si è proceduto al mantenimento delle certificazioni delle Società alle tre norme di
riferimento (9001, 14001 e OHSAS 18001).
50
Denominazione Società
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
Astem Gestioni Srl
Sistema di gestione integrato per la UNI EN ISO 9001:2008
qualità, l’ambiente, la salute e la
UNI EN ISO 14001:2004
sicurezza nei luoghi di lavoro
Linea Distribuzione Srl
Sistema di gestione integrato per la UNI EN ISO 9001:2008
qualità, l’ambiente, la salute e la
UNI EN ISO 14001:2004
sicurezza nei luoghi di lavoro
Area Pavia
Anche per l’area di Pavia è stato garantito il mantenimento dei sistemi di gestione già certificati sotto
riportati.
Denominazione Società
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
UNI EN ISO 9001:2008
Amico Gas srl
Sistema di gestione integrato per la
qualità, l’ambiente, la salute e la UNI EN ISO 14001:2004
sicurezza nei luoghi di lavoro
OHSAS 18001:2007
UNI EN ISO 9001:2008
Linea Più Spa
Sistema di gestione per la qualità, la
salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007
Area Crema
Nel 2014 il Gruppo ha mantenuto le certificazioni ottenute.
Denominazione
Società
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
Linea Gestioni Srl
Sistema di gestione integrato per la
qualità, l’ambiente, la salute e la OHSAS 18001:2007
sicurezza nei luoghi di lavoro
Regolamento
CE
1221/2009
(EMAS
limitatamente ad area Rovato)
51
Area Rovato
Per l’area di Rovato è stato garantito il mantenimento dei sistemi di gestione certificati.
Denominazione Società
Sistema di riferimento
Linea Energia Spa
UNI EN ISO 9001:2008
Sistema di gestione integrato per la
UNI EN ISO 14001:2004
qualità, l’ambiente, la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
OHSAS 18001:2007
Linea Ambiente Srl
UNI EN ISO 9001:2008
Sistema di gestione integrato per la
UNI EN ISO 14001:2004
qualità, l’ambiente, la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoro
OHSAS 18001:2007
Greenambiente Srl
Ex Ecolevante
(Linea Ambienmte)
Norma di riferimento
UNI EN ISO 14001:2004
Sistema di gestione integrato per
l’ambiente, la salute e la sicurezza nei OHSAS 18001:2007
luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
Sistema di gestione integrato per UNI EN ISO 14001:2004
l’ambiente, la salute e la sicurezza nei OHSAS 18001:2007
luoghi di lavoro
Regolamento CE 1221/2009 (EMAS)
SICUREZZA
I dati infortunistici 2014 del gruppo LGH sono i seguenti:
INFORTUNI
Numero
Giorni persi
Indice di frequenza
Indice di gravità
2014
dato
63,00
1.748,00
29,24
0,79
tot
tot
media
media
Indice di frequenza
= n° infortuni aziendali / n° ore totali lavorate in azienda * 1.000.000
Indice di gravità
= n° giorni totali di assenza / n° ore totali lavorate in azienda* 1.000
QUALITA’
Nel 2014 LGH ha condotto l’ormai consueta analisi di Customer Satisfaction relativa ai principali servizi
erogati nei territori di riferimento.
52
L’indagine ha comportato la realizzazione di oltre 6.000 interviste ad altrettanti utenti dei principali servizi
erogati dalle società operative del Gruppo. Il campione di indagine è stato preso prevedendo
un’articolazione per tipologia di servizio analizzato e per area di riferimento, nonché garantendo una
distribuzione quantitativa uniforme per le interviste tra i vari servizi e le differenti aree.
Anche quest’anno il Gruppo LGH presenta performance di Customer Satisfaction superiori agli standard
nazionali di riferimento o almeno in linea con quelli che si registrano in Lombardia.
CSI Index
Igiene ambientale
Vendita energia elettrica
Vendita gas
Distribuzione Energia Elettrica
Distribuzione Gas
LGH 2014
Nazionale
Lombardia
88,7
90,7
93,9
97,8
95,3
83
91,3
92,3
96,7
96,8
91,4
90,9
91,4
98,9
97,1
53
LA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI
La gestione dei rischi aziendali del Gruppo è governata da una Politica dei rischi, che ne definisce le linee
guida e demanda ad apposite procedure la definizione delle modalità specifiche di gestione di ciascuna area
di rischio.
La Politica dei rischi, approvata nel febbraio 2009, si applica in modo integrato a tutto il Gruppo. Le
tipologie di rischio gestite sono qui di seguite elencate. Segue una descrizione dei rischi e delle modalità
operative con cui il Gruppo intende gestire gli stessi:
•
Rischi operativi (rischio interruzione di business, rischio normativo, rischio di information
technology);
•
Rischio di mercato;
•
Rischio ambientale;
•
Rischi finanziari (rischio di credito, rischio tassi d’interesse, rischio liquidità, rischio commodity e
utilizzo stumenti finanziari, rischio di default e covenants).
RISCHIO OPERATIVO
Rientrano in questa categoria tutti i rischi che potrebbero impattare sull’efficienza delle operazioni
aziendali. Per ciascuna filiera di attività delle società del Gruppo sono previsti analisi dei principali fattori
di rischio e l’adozione di procedure volte a indentificare e impedire potenziali criticità.
Rischio di interruzione di business
Tra le attività delle società del Gruppo vi è la gestione di siti produttivi operativamente e tecnologicamente
complessi; l’eventuale malfunzionamento o interruzione del servizio a causa di guasti accidentali o per
eventi esterni, potrebbe determinare l’impossibilità o la difficoltà di esecuzione dei servizi richiesti e
comportare conseguenti perdite economiche nonchè eventuali danni d’immagine.
Per mitigare il rischio di malfunzionamento degli impianti sono adottate politiche di
manutenzione
programmate volte a identificare e impedire eventuali criticità; viene inoltre svolta attività di monitoraggio
ed eventuale reintegro di ricambi a magazzino e definizione di contratti con fornitori esterni per attività di
intervento.
54
Nel settore dell’igiene urbana il rischio di interruzione del servizio, con conseguente disagio all’utenza,
viene mitigato attraverso programmi di manutenzione dei mezzi, contratti di noleggio e una gestione
centralizzata delle flotte d’intesa con i reparti delle società operative.
Le reti di distribuzione hanno in essere presidi operativi di telecontrollo avanzati e strumenti tecnici di
sicurezza.
Rischio normativo
Tra i fattori di rischio della Capogruppo e delle società controllate deve essere considerata la costante
evoluzione del quadro normativo e regolatorio, con la coesistenza di norme nazionali, regionali e
provinciali. Di seguito si citano alcuni temi rilevanti.
•
Il Gruppo gestisce alcuni servizi sulla base di concessioni o affidamenti, la cui durata può essere
soggetta a modifiche legislative, con il rischio di possibili variazioni nel tempo anche non
prevedibili.
•
Per quanto attiene le attività di igiene urbana e smaltimento rifiuti il Gruppo è esposto a rischi
derivanti dalla normativa ambientale sempre in evoluzione, dalla normativa Sistri e dalle norme
che riguardano i servizi pubblici di rete a rilevanza economica.
•
Per quanto riguarda l’attività di distribuzione di energia elettrica è ancora in corso di definizione il
contributo tariffario riconosciuto ai distributori soggetti agli obblighi in materie di Titoli di
Efficienza Energetica (TEE) e verranno regolamentati i sistemi di accumulo al fine di evitare che si
creino squilibri sulle reti. Inoltre i distributori potrebbero subire aggravi di costi per la definizione
di funzioni ed attività attribuiti dall’AEEG al Sistema Informativo Integrato, per l’attivazione degli
indennizzi automatici (TIS) relativi agli invii delle misure e prossimamente alla qualità del dato e
soprattutto per la proroga del regime transitorio delle perequazioni di misura e delle perdite di rete,
che potrebbe comportare incertezze sia nello stanziamento dei ricavi sia nella valutazione degli
investimenti. Sono in atto da parte di AEEG consultazioni relative al nuovo periodo regolatorio con
partenza 1 gennaio 2016, che potrebbero condurre a stravolgimenti normativi di impatto non
trascurabile.
•
Per quanto riguarda il servizio di teleriscaldamento si potrebbero verificare incrementi di costi
quando verranno introdotte le norme sui controlli metrologici dei contatori.
•
Per quanto riguarda il settore dell’Information Technology e telecomunicazioni la società è esposta
al rischio dei regolamenti AGCOM e delle normative relative alla Privacy.
55
Per mitigare la potenziale fonte di rischio il Gruppo adotta una politica di monitoraggio continuo delle
legislazioni di riferimento al fine di valutarne le implicazioni e garantirne la corretta applicazione.
In diversi settori di attività, le Autorità competenti stanno definendo norme relative alla durata delle
concessioni e alle procedure competitive di affidamento delle stesse, che avranno
un impatto non
trascurabile sul Gruppo.
Rischio di information technology
Il Gruppo è esposto al rischio di indisponibilità o errato funzionamento dei sistemi informativi.
Per lo svolgimento e la gestione delle proprie attività sono utilizzati sistemi informativi che supportano i
principali processi aziendali, sia operativi che amministrativi e commerciali.
La riservatezza e la sicurezza delle informazioni sono oggetto di presidi specifici attraverso politiche
interne e con la segregazione degli accessi alle informazioni.
A mitigazione di tali rischi sono state predisposte specifiche misure di prevenzione e protezione, quali
sistema di back up e ripristino; sono inoltre adottate policy informatiche sull’utilizzo dei sistemi.
RISCHIO DI MERCATO
Il Gruppo opera sia in mercati regolamentati, sia in mercati non regolamentati. Nei mercati regolamentati le
società sono esposte al rischio di riduzione di prezzi di vendita non legati a riduzione dei costi, ma a
disposizioni legislative o delle Autorità Competenti. Nei mercati non regolamentati l’andamento dei
prezzi è determinato, invece, dal mercato.
Complessivamente con riferimento alle caratteristiche dei settori in cui opera, il Gruppo è esposto al
rischio di mercato legato alla variazione dei prezzi delle materie prime, alla perdita di clienti operando
verso un mercato altamente concorrenziale, ai prezzi di vendita variabili per la stagionalità dei consumi,
alla loro riduzione di questi ultimi causata dalla crisi economica e dall’andamento climatico che influenza i
consumi e le produzioni di energia. Infine la produzione di energia da fonti rinnovabili è sostenuta da varie
forme di incentivazione, che possono essere soggette a modifiche o diverse interpretazioni legislative o a
limiti temporali, che potrebbero ridurre l’impatto economico.
Per mitigare i rischi di mercato la società adotta, ove possibile, strategie di vendita mirate alla riduzione del
rischio; le nuove procedure competitive potrebbero comportare la cessazione di alcuni servizi, come pure
56
l’acquisizione di nuove aree di attività con un beneficio in termini di economie di scala. I rischi di
riduzione dei margini di guadagno sono mitigati mediante un metodico controllo dei costi.
RISCHIO AMBIENTALE
Il Gruppo è esposto a rischi di eventi esterni e rischi ambientali, con particolare riferimento ai settori della
vendita di energia, ICT e intermediazione/smaltimento dei rifiuti, oltre a quelli sottoposti a procedura di
gara (i.e. I.U.). L’esposizione al rischio di eventi esterni e di rischi ambientali viene mitigata mediante la
stipula di coperture assicurative e con l’adozione di procedure di prevenzione, protezione e monitoraggio
dei rischi.
Il Gruppo è esposto ai rischi legati alle stime dei consumi di fine anno, delle tariffe applicabili e delle stime
in funzione dell’applicazione di disposizioni normative incerte. Inoltre il Gruppo è esposto al rischio legato
alle stime di copertura finale e gestione post-chiusura degli impianti di messa a dimora definitiva dei rifiuti,
pertanto le società interessate provvedono ad acquisire perizia asseverata da esperti indipendenti, verificata
ad ogni consuntivazione.
RISCHI FINANZIARI
Rischio di credito
L’esposizione al rischio di credito è connesso in modo preponderante alle attività commerciali del Gruppo.
Al fine di controllare tale rischio, la cui gestione operativa è demandata alla funzione di credit management
allocata centralmente e alle corrispondenti funzioni delle società operative, negli ultimi anni è stata
implementata una attività di valutazione del credit standing per alcune tipologie di clienti.
Attualmente il Gruppo non ha in essere polizze assicurative tese a garantire il rischio di insolvenza sui
propri crediti, in quanto si è finora ritenuto che la tipologia e le procedure adottate per la gestione degli
stessi e per il recupero delle morosità, rendano l’eventuale costo assicurativo troppo elevato, rispetto ai
benefici economici e finanziari che ne deriverebbero.
L’esposizione verso i clienti viene quindi gestita mediante il miglioramento delle politiche commerciali, la
concessione del credito alla clientela ed il recupero dello scaduto, azioni che negli ultimi esercizi hanno
57
portato ad una riduzione dei crediti in sofferenza. Inoltre in alcuni casi vengono richieste alla clientela
garanzie a copertura del rischio di insolvenza.
Infine il Gruppo ha iscritto a bilancio un apposito fondo di svalutazione, la cui capienza viene ritenuta
congrua rispetto alle potenziali perdite rilevabili in futuro.
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono le disponibilità
liquide, i mezzi equivalenti e le attività finanziarie disponibili per la vendita, è pari, al massimo, al valore
contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte. Queste ultime sono costituite da primari
istituti bancari nazionali e internazionali.
Rischio di tasso di interesse
I principali strumenti finanziari del Gruppo, diversi dai derivati, sono rappresentati da finanziamenti
bancari a breve e a m/l termine, leasing finanziari e depositi bancari a vista e a breve termine. L’obiettivo
principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative del Gruppo.
L’esposizione del Gruppo al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla volatilità degli oneri
finanziari connessi all’indebitamento espresso a tasso variabile.
La politica di gestione del rischio sui tassi persegue l’obiettivo di limitare tale volatilità, innanzi tutto
attraverso l’individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile, e inoltre
mediante l’utilizzo di strumenti derivati di copertura che mitigano gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di
interesse.
Al 31 dicembre 2014 la struttura dei finanziamenti e dei leasing finanziari concessi al Gruppo da banche e
altri finanziatori è la seguente:
al 31/12/2014
(dati in migliaia di euro)
importo
Finanz.a tasso fisso
percent.
382.916
76,36%
Finanz.a tasso var.con derivati
90.643
18,08%
Finanz.a tasso var.senza derivati
21.634
4,31%
6.273
1,25%
Leasing finanziari
Totale
501.466
100,00%
58
al 31/12/2014
(dati in migliaia di euro)
Obbligazioni
importo
percent.
296.796
59,19%
Debiti per leasing finanziari
6.273
1,25%
Prestiti e finanz.da parti correlate
3.794
0,76%
Prestiti e finanz.da banche e altri
194.603
38,81%
Totale
501.466
100,00%
Il Gruppo ha in essere n. 4 contratti derivati di Interest Rate Swap (IRS), i quali prevedono lo scambio di un
differenziale tra un tasso variabile e uno o più tassi fissi prestabiliti, applicati a un nozionale “baciato” col
piano di ammortamento dei finanziamenti sottostanti.
I suddetti derivati sono valutati al fair value, con variazioni imputate a patrimonio netto, nella riserva di
cash flow hedge.
Stante la suddetta struttura dell’indebitamento al 31 dicembre 2014, si stima che un innalzamento dei tassi
di interesse di un punto percentuale produrrebbe, su base annua, un aumento degli interessi passivi di circa
226 mila euro, mentre una diminuzione dei tassi di interesse di un punto percentuale produrrebbe una
diminuzione degli interessi passivi di circa 238 mila euro.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è identificato come il rischio per il quale, a causa dell’incapacità di reperire nuovi
fondi o di liquidare attività sul mercato, il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento.
L’obiettivo del Gruppo è quindi quello di assicurare un livello di liquidità tale da consentire di far fronte ai
propri impegni contrattuali, sia in condizioni di normale corso degli affari, che in condizioni di crisi,
attraverso il mantenimento di linee di credito disponibili, la liquidità generata e il tempestivo avvio delle
negoziazioni sui finanziamenti in corso di maturazione, ottimizzando il costo del funding, in relazione alle
condizioni di mercato in corso e prospettiche.
Nella tabella che segue viene rappresentato il worst case scenario, ove le attività (liquidità, prestiti attivi,
crediti commerciali, ecc.) non sono prese in considerazione, mentre vengono riportate le passività
finanziarie, nella quota capitale e interessi, i debiti commerciali e i contratti derivati su tassi di interesse. Le
59
linee finanziarie a revoca utilizzate sono fatte scadere a vista, mentre gli altri finanziamenti sono fatti
scadere alla data in cui possono essere chiesti a rimborso.
al 31/12/2014
(dati in migliaia di euro)
Obbligazioni
scadenza
scadenza
scadenza
da 1 a 3 m
da 3 a 12 m
da 1 a 2 a
0
11.625
11.625
7.954
37.485
36.582
Debiti verso fornitori
157.443
0
0
Totale
165.397
49.110
48.207
Debiti e altre passività finanziarie
Al fine di garantire liquidità sufficiente a coprire ogni impegno finanziario almeno nei prossimi due anni
(orizzonte temporale del worst case scenario riportato), il Gruppo dispone, al 31 dicembre 2014, di Euro
114 milioni di liquidità, di Euro 15 milioni di linee di credito a m/l termine committed, Euro 50 milioni di
linee di credito revolving committed, e circa Euro 50 milioni di linee di cassa uncommitted, tutte
inutilizzate.
Al 31 dicembre 2014 il Gruppo è caratterizzato da una struttura del debito prevalentemente a medio-lungo
termine (il 90% circa dei finanziamenti scade oltre l’esercizio successivo), di cui circa il 59% è
rappresentato da eurobond con rimborso a fine 2018. La durata residua media dei finanziamenti è pari a 4,9
anni, e circa il 37% del debito ha scadenza oltre i 5 anni.
Rischio di default e covenants
Il rischio consiste nella possibilità che i contratti di finanziamento sottoscritti contengano disposizioni che
prevedano la facoltà da parte del finanziatore di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento se si
verificano determinati eventi, generando così un potenziale rischio liquidità.
Il prestito obbligazionario di 300 milioni di euro non è assistito da garanzie reali e prevede, per tutta la
durata dello stesso, un insieme di clausole, in linea con la prassi internazionale, che impongono alcuni
divieti.
Le clausole principali prevedono l’impegno del Gruppo al pari trattamento del debito emesso rispetto agli
altri suoi debiti non garantiti (pari passu) e l’impegno, nei confronti degli obbligazionisti di non concedere
60
ad altri finanziatori successivi, dello stesso status, garanzie migliori e/o privilegi sui beni che formano le
sue attività (negative pledge).
Il “finanziamento di progetto” in essere tra Lomellina Energia e un pool di banche, con capofila Intesa San
Paolo, è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della società. La società stessa ha già
avviato a partire dal secondo semestre 2014 un processo di “richiesta di consenso” formalizzato ad aprile
2015, agli istituti finanziatori, giunto ormai in fase conclusiva e con ottime probabilità di esito positivo.
Tale processo prevede la ricontrattualizzazione del finanziamento, la possibilità di effettuare nuovi
investimenti, la definizione di un nuovo piano di ammortamento e l’introduzione di un nuovo modello per
il calcolo dei relativi covenants, da applicarsi già a partire dal 31 dicembre 2014. Il gruppo ha ritenuto di
non cacolare il covenants secondo il vecchio modello in attesa dell’approvazione della revisione di cui
sopra; il calcolo dei covenants secondo il modello in approvazione determina il rispetto degli stessi.
Si segnala che, visti i consensi alla modifica proposta già ricevuti dalla quasi totalità degli istituti
finanziatori, il gruppo ha ritenuto, in attesa di ricevere l’approvazione definitiva, di mantenere esposto il
debito secondo la classificazione originaria.
Il finanziamento in essere tra Linea Energia e Unicredit è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli
impianti della società e prevede, per l’anno 2014, l’obbligo di far sì che il rapporto tra l’importo in linea
capitale del finanziamento erogato e non ancora rimborsato e i mezzi propri (comprensivi dei prestiti soci
postergati) sia pari o maggiore a 3,30.
Il prestito BEI è assistito, in parte, da una fidejussione rilasciata da SACE e prevede, per tutta la durata
contrattuale, il rispetto dei seguenti covenants finanziari:
•
PFN / EBITDA < 4,50
•
EBITDA / Oneri Finanziari Netti > 4,50
•
PFN / Mezzi Propri < 1,75
Per quanto riguarda il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, anche alla luce di quanto sopra esposto, tutti i
succitati vincoli e covenants risultano rispettati.
RISCHIO COMMODITY E UTILIZZO STRUMENTI FINANZIARI
Alcune società del Gruppo sono esposte al rischio commodities legato alle variazioni dei prezzi di acquisto
di materie prime energetiche sui diversi mercati. Per far fronte a questo rischio sono stipulati strumenti di
copertura. Sul mercato la società opera avvalendosi dei servizi di terzi, mediante i quali provvede
all’approvvigionamento e a operazioni di trading.
61
E’ altresì adottata un’apposita Risk Policy volta a presidiare le attività di trading, che prevede anche la
costituzione di un apposito Comitato Rischi. Inoltre all’interno della società è operativa una funzione di
Risk Manager.
La gestione dinamica adottata prevede l’uso di contratti spot, a termine e OTC; mentre l’operatività dei
soggetti terzi è costantemente monitorata dalla struttura della società con l’ausilio di un complesso sistema
di reporting all’uopo predisposto. Il contratto con i terzi prevede un limite di rischio (stop-loss), per gli
approvvigionamenti e per l’attività di trading.
ALTRE INFORMAZIONI E FATTI SUCCESSIVI ALLA
CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
ADESIONE AL CONSOLIDATO FISCALE
Partecipano all’istituto del Consolidato Fiscale di cui agli articoli 117 e ss. del TUIR che vede LGH
Holding S.p.A. in qualità di consolidante le suguenti società:
-
Aem Gestioni S.r.l.;
-
Astem Gestioni S.r.l.;
-
MF waste S.r.l.;
-
Linea più S.p.A.;
-
Linea Ambiente S.r.l.;
-
Linea Energia S.p.A.;
-
Linea Distribuzione S.r.l.;
-
Greenambiente S.r.l.;
-
Steam S.r.l.;
-
Rovato Energia Scarl;
-
Linea Gestioni S.r.l.;
-
Linea com S.r.l.
62
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
I rapporti intrattenuti da LGH spa e dalle proprie controllate con le parti correlate, e collegate sono
dettagliate nella sezione dedicata alle note esplicative al bilancio consolidato (Nota esplicativa n° 44).
AZIONI PROPRIE
Si precisa che ai sensi dell’art. 2428 c.c. commi 3 e 4 la Società Capogruppo non possiede né ha acquistato
né alienato nel corso dell’esercizio azioni o quote di società controllanti anche per tramite di società
fiduciaria o per interposta persona.
CONTENZIOSI LEGALI
A livello di Gruppo si segnalano i seguenti contenziosi:
-
A seguito della verifica ispettiva effettuata dall’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas nel luglio 2012
presso lo stabilimento di Parona, l’AEEG ha emesso delibera nella quale viene contestato il
quantitativo di energia netta incentivata. La Società ha impugnato tale delibera presso il TAR
Lombardia che ha respinto tale ricorso nell’aprile 2014. Nonostante appello presentato presso il
Consiglio di Stato, con sentenza del dicembre 2014 è stata confermata la sentenza di primo grado.
A fronte della succitata delibera, nel mese di dicembre 2013, Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico,
ha inviato alla Società una lettera di intimazione al pagamento, entro la fine del mese di gennaio 2014.
La Società ha notificato il ricorso contestando completamente la richiesta presso il TAR Lombardia; la
prossima udienza per la discussione del merito è fissata per il mese di ottobre 2015.
In considerazione del fatto che la causa principale si è conclusa, mentre quella per la definizione esatta
dell’importo è ancora al primo grado di giudizio, si è provveduto all’iscrizione di un fondo rischi di
Euro 3,5 milioni tenendo conto delle richieste della CCSE.
-
Nel mese di novembre 2011 il Gestore Servizi Energetici S.p.A.(GSE) ha trasmesso Lomellina
Energia S.r.l. due comunicazioni, concernenti le due linee dell'impianto, nelle quali comunicava, senza
alcuna giustificazione, la sostituzione del criterio per il calcolo dell'energia agevolata ai fini del
riconoscimento dei certificati verdi, previsto dalla normativa, concordato in precedenza con la Società e
applicato fin dalla produzione 2007, con regolare emissione, ritiro e contestuale pagamento dei
63
certificati verdi richiesti da Lomellina Energia. La modifica del criterio, applicato prudenzialmente
dalla Società a partire dall’esercizio 2011, ha comportato una riduzione dei certificati verdi spettanti
alla Società. Anche la durata degli incentivi, per la parte non biodegradabile dei rifiuti di linea 1
dichiarata dal GSE nelle predette comunicazioni, è inferiore a quella prevista dalla normativa. Per
tutelare i propri diritti, Lomellina Energia ha impugnato di fronte al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Lazio i provvedimenti del GSE, per ottenere l'annullamento degli stessi e il pagamento
delle somme dovute. L'istanza cautelare per la sospensione dei provvedimenti è stata respinta dal
Tribunale Amministrativo Regionale; il Consiglio di Stato, facendo seguito all’impugnativa presentata
contro tali ordinanze, ha rimandato la questione al TAR Lazio per decidere nel merito e la relativa
udienza si è svolta nel mese di febbraio 2013. Il 15 aprile 2013 sono state pubblicate le sentenze del
TAR Lazio relative alle due linee di produzione con i seguenti esiti:
• Per la linea 1 il TAR ha riconosciuto il diritto della Lomellina Energia alla percezione degli incentivi
per la quota di produzione da rifiuto non biodegradabile fino al 19 gennaio 2014.
• Per la linea 2 il TAR ha rigettato le richieste della società.
La società ha chiesto parere al proprio consulente esterno, incaricato delle azioni a difesa, il quale ha
rappresentato che, nonostante le sfavorevoli decisioni del TAR, le fondate ragioni di Lomellina
Energia inducono a ritenere che si possa confermare la valutazione del rischio di soccombenza come
“possibile”. Pertanto non si è proceduto, in conformità al comportamento adottato lo scorso anno, ad
accantonamenti a fondo rischi ed è stato presentato ricorso al Consiglio di Stato avendo, come
rappresentato dal consulente legale, fondate ragioni per la tutela dei diritti della Lomellina Energia. La
società, in attesa della definitiva risoluzione del contenzioso, ha, nel frattempo, in via prudenziale
iscritto dal 2011 a bilancio solo i certificati verdi relativi alle eccedenze di energia elettrica immessa in
rete dalla linea 2.
-
Con decreto del Dipartimento Regionale del Territorio e dell’Ambiente del 28 novembre 2011 n° 888
la Regione Sicilia ha approvato il piano finanziario riguardante lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani,
da effettuarsi presso la discarica gestita dalla società Greenambiente e le relative tariffe. La società ha
presentato ricorso contro tale provvedimento. Il TAR di Catania con sentenza n. 3190/2014 ha respinto
tale ricorso. In considerazione della sentenza 2014 la società, sentito anche il proprio legale, ha valutato
che il rischio di soccombenza, seppure parziale, possa essere probabile e, alla luce di ciò, ha deciso di
effettuare, a valere sul bilancio 2014, un accantonamento di 1.513 migliaia di euro.
-
per quanto riguarda la società Cogeme Gestioni (oggi fusa per incorporazione in Linea Gestioni) si
segnala che si è costituita come controinteressata nei giudizi promossi dinanzi al consiglio di stato
dall’A.T.I. Aprica s.p.a.- la Bi.Co. due s.r.l. avverso le sentenze emesse dal Tribunale Amministrativo
64
Regionale sez. Brescia aventi ad oggetto le aggiudicazioni definitive dei servizi di igiene urbana
disposte in proprio favore dai comuni di Rovato e Gambara, in merito ai quali si è in attesa della
fissazione dell’udienza di merito.
FATTI
DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO E PREVEDIBILE
EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Alla data di redazione del presente documento si rilevano i seguenti fatti di rilievo accaduti dopo la
chiusura dell’esercizio:
-
in data 11 febbraio 2015 è stato presentato all’agenzia delle Entrate modello IVA 26 per l’adesione
all’iva di gruppo delle società: Linea Group Holding S.p.A., Linea più S.p.A., Astem Gestioni S.r.l.,
Linea Gestioni S.r.l., Linea Energia S.p.A., Lomellina Energia S.r.l.
Tale decisione è risultata conseguente alle nuove normative in tema IVA in merito alla fatturazione alla
pubblica amministrazione e all’estensione dell’applicazione del sistema di reverse charge al settore
energetico.
65
REVISIONE DEL BILANCIO
Il bilancio societario di Linea Group Holding S.p.A. e il consolidato del Gruppo sono sottoposti a revisione
legale da parte della società Reconta Ernst & Young S.p.A. sulla base dell’incarico conferito
dall’assemblea dei soci per gli esercizi 2012, 2013 e 2014.
TERMINI DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO
Gli amministratori ricorrono ai maggiori termini previsti dall’art. 2364 cc, trattandosi di società tenuta alla
redazione del bilancio consolidato.
66
PROPOSTE DEGLI AMMINISTRATORI ALL’ASSEMBLEA
Agli azionisti,
riteniamo che la Relazione sulla Gestione, a corredo del Bilancio d’Esercizio di Linea Group Holding
S.p.A. e del Bilancio Consolidato del Gruppo LGH, illustri esaurientemente l’andamento e i risultati
conseguiti nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.
Tenuto conto che l’utile netto realizzato al 31 dicembre 2014 da Linea Group Holding S.p.A. è stato pari a
Euro 7.057 migliaia, il Consiglio di Amministrazione propone di destinare il risultato a:
•
352.835 euro a riserva legale;
•
6.703.866 euro utile da destinare a riserva facoltative e/o a dividendo.
Cremona, 28 maggio 2015
IL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE
67
II. BILANCIO
CONSOLIDATO 2014
68
PROSPETTI CONTABILI (DATI IN MIGLIAIA DI EURO)
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
*riesposto
ATTIVITA'
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento
Immobili, impianti e macchinari
Investimenti immobiliari
Partecipazioni in società collegate
Altre partecipazioni
Imposte differite attive
Attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti
Totale Attività non correnti
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali
Attività per strumenti derivati
Altre attività finanziarie correnti
Altre attività correnti
Disponibilità liquide e depositi a breve
Note
parti
correlate
31/12/13
31/12/13
1
2
3
208.596
85.014
332.846
201.109
85.014
348.719
201.109
85.014
347.227
5
12
8
6
7
0
5.593
4.762
35.894
37.681
2.623
713.009
0
9.751
495
36.215
34.006
2.486
717.794
0
9.751
495
36.980
34.006
2.486
717.068
28.221
226.750
233
6.892
32.025
66.464
28.221
226.750
233
6.892
32.025
66.464
380.958
360.586
360.586
0
0
0
1.093.967
1.078.381
1.077.654
9
10
11
12
13
14
19.885
30.162
4.190
Totale Attività correnti
Attività destinate alla vendita
parti
correlate
31/12/14
15
TOTALE ATTIVITA'
28.062
195.353
2.891
7.904
32.458
114.290
13.287
23.634
2.000
* il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito
69
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
*riesposto
PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITA'
Note
parti
correlate
parti
correlate
31/12/14
31/12/13
31/12/13
Patrimonio netto
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Utili a nuovo
Risultato del periodo
189.494
0
8.461
1.247
1.549
189.494
0
8.684
6.112
5.803
189.494
0
8.684
4.646
6.263
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio di terzi
200.751
31.396
210.093
35.622
209.087
35.574
Totale Patrimonio netto
16
232.147
245.715
244.662
Passività non-correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti
Fondi rischi ed oneri
18
22
450.110
69.910
399.327
56.217
399.327
56.217
19-20-21
19.997
17.227
17.227
Passività per strumenti derivati
Altre passività finanziarie non correnti
23
24
8.862
0
5.778
6.735
5.778
6.735
Altre passività non correnti
Imposte differite passive
25
8
44.993
31.705
44.388
36.499
44.388
36.826
625.577
566.171
566.497
183.026
54.659
0
183.026
54.659
0
Passività per fondi pensionistici
Totale Passività non correnti
Passività correnti
Debiti commerciali
Prestiti e finanziamenti correnti
Altre passività finanziarie correnti
26
17
30
17.105
156.547
51.356
5.000
17.400
Altre passività correnti
27
22.640
28.527
28.527
Debiti per imposte correnti
28
700
283
283
236.243
266.495
266.495
0
0
0
861.820
832.665
832.992
1.093.967
1.078.381
1.077.654
Totale Passività correnti
Passività destinate alla vendita
29
Totale passività
TOT.PATRIM.NETTO E
PASSIVITA'
* il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito
70
CONTO ECONOMICO
Note
Ricavi di vendita
31
Altri ricavi e proventi
32
parti
correlate
54.903
Totale ricavi netti
Consumi di materie e servizi
Costo del lavoro
33
34
15.146
1/1 31/12/14
parti
correlate
582.250
*riesposto
1/1 31/12/13
1/1 31/12/13
670.001
670.001
28.371
22.240
22.240
610.621
692.241
692.241
-524.635
-64.990
-524.635
-64.990
-440.160
-67.299
61.634
13.770
Altri costi operativi
35
-7.753
-6.225
-6.225
Altri proventi (oneri) netti
36
-542
1.686
-1.063
94.867
98.077
95.329
-68.995
-63.233
-59.486
25.872
34.844
35.842
-20.864
152
-20.789
-74
-21.096
-74
Margine operativo lordo
Ammortamenti e svalutazioni
37
Risultato operativo
Proventi (oneri) finanziari netti
Quota di pertinenza risultato società collegate
38
39
Proventi (oneri) da partecipazioni
40
636
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
8
Risultato netto da attività in esercizio
Risultato netto da attività in dismissione
41
Risultato netto del periodo
13
17
17
5.173
13.998
14.690
-8.833
-10.870
-11.102
-3.660
3.128
3.588
0
0
-3.660
3.128
3.588
1.549
-5.209
5.803
-2.675
6.263
-2.675
Di cui:
Risultato netto di competenza del gruppo
Risultato netto di competenza di terzi
* il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito
71
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Note
Utile/Perdita del periodo (A)
1/1 - 31/12/14
-3.660
1/1 - 31/12/13 1/1 - 31/12/13
*riesposto
3.128
3.588
Altre componenti di conto economico
complessivo da riclassificare nel conto
economico separato:
Variazione riserva di "cash flow hedge"
-1.319
1.667
1.667
215
-557
-557
-2.411
384
384
591
-109
-109
Altre componenti di conto economico
complessivo
-2.924
1.385
1.385
Tot.utile/(perdite) complessivo per il periodo
-6.584
4.513
4.973
Di cui:
attribuibile al gruppo
attribuibile ai terzi
-1.256
-5.328
6.701
-2.188
7.161
-2.188
impatto fiscale sulla variazione riserva di "cash
flow hedge"
Altre componenti di conto economico
complessivo da non riclassificare nel conto
economico separato:
Variazione riserva IAS 19
impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19
* il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito
72
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
per gli esercizi chiusi dal 31 Dicembre 2012 al 31 Dicembre 2014
Saldi al 31/12/2012* restated
Capit. Sociale
Riserva
legale
Riserve
statut.
Riserva FTA
Riserva
CFH
Riserva
IAS 19
Altre
riserve
Utili
(Perdite)
a nuovo
Risult.
eserc.di
gruppo
PN DEL
GRUPPO
Capitale
e riserve
di terzi
Risult.
eserc.di
terzi
PN DI
TERZI
PN
TOTALE
189.494
2.004
1.851
4.406
-1.561
-1.508
12.277
-5.320
7.792
209.435
36.154
-3.820
32.334
241.769
0
0
-7136
14.653
-7.792
0
-3.820
3.820
0
0
Aumenti capitale sociale
0
Destinaz.utili/perdite eserc.preced.
275
Distribuzione dividendi e/o riserve
-5.000
-5.000
-1.151
-1.151
-6.151
Variazione area consolidamento
(*)
-1.058
-1.058
6.628
6.628
5.570
-3
14
0
14
-2.675
3.128
486
1.385
Altri movimenti
463
-430
-16
629
270
Risultato esercizio 2013
5.803
Altri utili/perdite complessive
Risultato economico complessivo
Saldi al 31/12/2013* restated
189.494
2.279
1.851
440
433
4.869
629
270
-1.362
-1.254
899
5.141
Distribuzione dividendi e/o riserve
5803
7.162
486
-2.675
-2.189
4.973
5.803
210.093
38.297
-2.675
35.622
245.715
0
2.222
2.222
2.222
4.930
-5.803
0
-2.675
0
0
-8.000
-1.206
-1.206
-9.206
-87
87
87
0
-5.209
-5.209
-3.660
-8.000
Variazione area consolidamento
(*)
-87
Risultato esercizio 2014
Altri utili/perdite complessive
Risultato economico complessivo
Saldi al 31/12/2014
189.494
2.719
2.284
486
3.272
Aumenti capitale sociale
Destinaz.utili/perdite eserc.preced.
-2.675
5.803
1.549
1.549
2.675
-1.045
-1.760
-2.805
-119
-119
-2.924
0
-1.045
-1.760
0
0
1.549
-1.256
-119
-5.209
-5.328
-6.584
4.869
-2.407
-3.014
5.054
202
1.549
200.750
36.606
-5.209
31.397
232.147
* gli importi a variazione dell'area di consolidamento derivano dal conferimento di ASM Castelleone
73
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
RISULTATODA ATTIVITA' OPERATIVE AL NETTO DI IMPOSTE
anno 2013*
anno 2014
-3.660
3.128
0
0
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.materiali
43.768
44.807
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.immateriali
12.543
10.245
Utile da attività in via di dismissione al netto delle imposte
Rettifiche per riconciliare l'utile netto con il flussi finanziari
generati dalle attività operative:
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
1.309
75
Svalutazione attivo circolante
4.940
5.358
Variazione netta TFR e fondi pensionistici
2.770
416
Variazione netta fondi rischi e oneri
13.393
1.599
Variazione netta delle imposte differite attive e passive
-4.225
-2.553
Variazioni nelle attività e passività operative:
(Aumento)/diminuzione delle rimanenze
159
-4.827
26.607
13.817
(Aumento)/diminuzione dei crediti per imposte dirette (IRES e IRAP)
6.071
-7.560
(Aumento)/diminuzione dei crediti per imposte indirette (IVA e accise)
-7.955
3.239
(Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali
(Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie
1.164
5.403
-26.478
-3.047
Aumento/(diminuzione) dei debiti per imposte dirette (IRES e IRAP)
417
-1.433
Aumento/(diminuzione) dei debiti per imposte indirette (IVA e accise)
135
42
-5.419
65.540
-5.276
63.433
Acquisizioni di immobilizzazioni materiali
-29.204
-17.407
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali
-17.529
-27.179
(Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie
FLUSSI FINANZ.NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
-109
-46.842
227
-44.359
(Aumento)/diminuzione attività finanziarie (compresi derivati attivi)
-7.344
-13.573
Aumento/(diminuzione) passività finanziarie (compresi derivati passivi)
48.816
45.690
Dividendi deliberati
-9.206
-6.151
0
0
Altre variazioni di patrimonio netto e degli interessi di terzi
FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
-3.138
29.128
1.894
27.860
VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE
47.826
46.934
Disponibilità liquide nette a inizio perido
66.464
19.531
Disponibilità liquide nette a fine periodo
114.290
66.465
Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali
Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE
Flussi finanziari da attività d'investimento:
Flussi finanziari da attività di finanziamento:
Aumento/(diminuzione) di capitale
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Interessi incassati
anno 2014
anno 2013
2.553
2.073
16.506
19.959
Imposte sul reddito pagate
8.248
19.337
Dividendi pagati
8.839
7.171
Interessi pagati
* il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito
Si precisa che, ai fini di una corretta esposizione dei flussi finanziari, il rendiconto finanziario dell’esercizio 2014 è
stato depurato degli effetti patrimoniali derivanti dalle operazioni straordinarie (conferimento ramo gas da ASM
Castelleone a Linea Distribuzione).
74
NOTE ILLUSTRATIVE - BILANCIO CONSOLIDATO AL
31/12/2014
PRINCIPI CONTABILI
1. INFORMAZIONI GENERALI
Linea Group Holding S.p.A. è una società per azioni, multiutility registrata e domiciliata in Italia.
La predisposizione del bilancio consolidato di Linea Group Holding S.p.A. (di seguito, “la Società”) per
l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 è stata autorizzata dal Consiglio d’Amministrazione in data 28
Maggio 2015.
Le attività del Gruppo sono dettagliatamente descritte nella relazione sulla gestione.
2. PRINCIPI DI REDAZIONE E PRINCIPI CONTABILI
Il bilancio consolidato del Gruppo Linea Group Holding S.p.A. al 31 dicembre 2014 è redatto in conformità
agli International Financial Reporting Standard (di seguito IFRS) emanati dall’International Accounting
Standards Board (IASB) e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del
Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002,
nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.
Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo
storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l’eccezione delle voci di bilancio che
secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre
2013, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo “Principi contabili, emendamenti ed
interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2014”.
75
A seguito della significativa riduzione dei tassi di interesse sul mercato e di un approfondimento dei principi
contabili di riferimento, il gruppo nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, ha modificato la modalità di
contabilizzazione dell’attualizzazione dei fondi ripristino applicando quanto disposto dall’IFRIC 1 in merito
alla possibilità di capitalizzare la componente di variazione del tasso di interesse quale maggior valore del
cespite a cui il fondo fa riferimento, spesando solamente la variazione dovuta al tempo. Tale modifica ha
comportato la necessità di riesporre il dato di risultato, dei cespiti e delle imposte anticipate nel 2013 e il
patrimonio netto per le componenti degli anni precedenti. Contestualmente, a seguito dell’applicazione dei
principi IFRS da parte delle controllate e a seguito del caricamento di tutte le conseguenti variazioni sul
software gestionale in uso, sono state individuate e corrette alcune formule aritmetiche di calcolo relative
all’area immobilizzazioni per i quali si rimanda alla specifica sezione.
Nel bilancio 2014 il gruppo ha anche provveduto a riesporre il proprio risultato di Margine Operativo Lordo
escludendo da tale posta gli accantonamenti a fondo rischi, accorpati ora agli ammortamenti e alle
svalutazioni. Di conseguenza sono stati riesposti per comparazione anche i dati 2013.
Il Gruppo pertanto ha provveduto a riesporre i dati di “Immobilizzazioni Materiali”, “Crediti per imposte
anticipate” e “Imposte differite come nella tabella a seguire:
dati in '000€
Tipologia cespiti
Immobilizzazioni materiali
Imposte differite attive
Imposte differite passive
Patrimonio netto
Valore netto 31/12/2013
restatement
Valore netto 31/12/2013
riassestato
347.227
1.492
348.719
36.980
-765
36.215
-36.826
327
-36.499
-244.662
-1.053
-245.715
Il bilancio consolidato del Gruppo Linea Group Holding S.p.A. al 31 dicembre 2014, approvato dal
Consiglio di Amministrazione di Linea Group Holding S.p.A. nella riunione del 28 maggio 2015, è stato
predisposto sulla base delle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2014 ed è corredato dalla relazione
sulla gestione sull’andamento del Gruppo stesso ed è oggetto di revisione legale da parte della società di
revisione Reconta Ernst & Young S.p.A.
Con riguardo ai prospetti di bilancio consolidato si precisa quanto segue:
-
Situazione patrimoniale-finanziaria: è stata adottata la forma di presentazione che prevede la
distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo
60 e seguenti dello “IAS 1 revised”.
76
-
Conto economico: il Gruppo presenta una classificazione dei costi per natura, che si ritiene più
rappresentativa delle attività prevalentemente commerciali e di distribuzione del Gruppo, e assume la
denominazione di conto economico complessivo. Esso viene esposto su due prospetti: il primo
evidenzia le tradizionali componenti di conto economico, con il risultato di periodo, mentre il
secondo, partendo da questo risultato, espone dettagliatamente le altre componenti, precedentemente
evidenziate solo nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto.
Si segnala, inoltre, che si è scelto di inserire la voce “Quota di pertinenza risultato società collegate”
dopo il “Risultato operativo”, al fine di meglio rappresentare l’apporto delle attività caratteristiche al
risultato complessivo di Gruppo.
-
Rendiconto finanziario: è stato predisposto adottando il metodo indiretto, rettificando l’utile di
esercizio delle componenti di natura non monetaria, come consentito dallo IAS 7.
-
Variazioni di Patrimonio Netto di Gruppo: presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce
del patrimonio netto, riconciliandoli attraverso l’utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni
con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività
d’impresa. Il Gruppo infatti ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario,
non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25 del principio IAS 1) sulla continuità
aziendale, anche con riferimento allo specifico settore di appartenenza caratterizzato da una domanda
sostanzialmente aciclica.
3. NUOVI
PRINCIPI CONTABILI, MODIFICHE E/O INTERPRETAZIONI AI PRINCIPI
ESISTENTI, IN VIGORE A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2014
I principi contabili adottati nel corso del 2014 coincidono con quelli dell’esercizio precedente, fatta
eccezione per le variazioni illustrate nel paragrafo precedente.
Nei successivi paragrafi “Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’Unione Europea
ma applicabili successivamente al 31 dicembre 2014” e “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni
non ancora omologati dall’Unione Europea” vengono invece riepilogate le variazioni che saranno adottate
nei prossimi esercizi.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal Gruppo dal presente
esercizio
A decorrere dal 1° gennaio 2014 sono state applicate talune modifiche introdotte dai principi contabili
internazionali e dalle interpretazioni.
77
Variazioni applicabili dal 1° gennaio 2014 rilevanti:
Non ci sono fattispecie rilevanti.
Variazioni applicabili dal 1° gennaio 2014 non rilevanti:
-
Emendamenti allo IAS 32 - Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio dal 1° gennaio 2014. Tali
emendamenti chiariscono l’applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle
passività finanziarie e ne richiedono l’applicazione retroattiva. Nessun effetto significativo è derivato
dall’applicazione di tali emendamenti sul presente Bilancio.
-
Ementamenti allo IAS 36 – Riduzione di valore delle attività, che disciplinano l’informativa sul
valore recuperabile delle attività che hanno subito una riduzione di valore, se tale importo è basato
sul fair value al netto dei costi di vendita. Nessun effetto significativo è derivato dall’applicazione di
tali emendamenti sul presente Bilancio.
-
Emendamenti allo IAS 39 dal 1° gennaio 2014. Le modifiche permettono di continuare l'hedge
accounting nel caso in cui uno strumento finanziario derivato, designato come strumento di
copertura, sia novato a seguito dell’applicazione di legge o regolamenti al fine di sostituire la
controparte originale per garantire il buon fine dell’obbligazione assunta e se sono soddisfatte
determinate condizioni. Nessun effetto è derivato dall’adozione di tali emendamenti sul presente
Bilancio.
-
Interpretazione allo IAS 37 dal 1° gennaio 2014. Tale interpretazione stabilisce la rilevazione delle
passività per il pagamento di tributi diversi dalle imposte sul reddito e stabilisce in particolare quale
evento origina l’obbligazione e il momento di riconoscimento della passività. Nessun effetto è
derivato dall’adozione di tale interpretazione sul presente Bilancio.
-
Il 21 novembre 2013, lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti minori allo IAS 19 – Benefici ai
dipendenti intitolati “Piani a benefici definiti: Contribuzioni dei dipendenti”. Tali emendamenti
riguardano la semplificazione del trattamento contabile delle contribuzioni ai piani a benefici definiti
da parte dei dipendenti o di terzi in casi specifici. Gli emendamenti sono applicabili, in modo
retrospettivo, per gli esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2014, è consentita l’adozione anticipata.
-
Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements
to IFRSs- 2010-2012 Cycle e Annual Improvements to IFRSs - 2011-2013 Cycle). Tra gli altri, i
temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono: la definizione di condizioni di maturazione
nell’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, il raggruppamento dei segmenti operativi nell’IFRS 8 –
Segmenti Operativi e la definizione di dirigenti con responsabilità strategiche nello IAS 24 –
Informativa sulle parti correlate, l’esclusione dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 –
Aggregazioni aziendali, di tutti i tipi di accordi a controllo congiunto (cosi come definiti nell’IFRS
78
11 – Accordi a controllo congiunto), e alcuni chiarimenti sulle eccezioni all’applicazione dell’IFRS
13 – Misurazione del fair value. Le modifiche sono applicabili dal 1 luglio 2014.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’Unione Europea ma
applicabili successivamente al 31 dicembre 2014
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio d’esercizio, erano
già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in
vigore.
a.
Modifiche allo IAS 19 – Piani a benefici definiti: Employee Contributions: lo IAS 19 chiede ad
un’entità di considerare le contribuzioni da parte dei dipendenti o di terze parti quando contabilizza i
piani a benefici definiti. Quando le contribuzioni sono legate alla prestazione del servizio, dovrebbero
essere attribuite al periodo di servizio come benefici negativi. La modifica chiarisce che, se
l’ammontare delle contribuzioni è indipendente dal numero di anni di servizio, è permesso all’entità
di rilevare queste contribuzioni come una riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio
è prestato, anziché allocare le contribuzioni ai periodi di servizio. Questa modifica è efficace (e verrà
conseguentemente adottata dal gruppo) per gli esercizi che iniziano al 1 Luglio 2014 o
successivamente.
b.
Progetto annuale di miglioramento 2010-2012
Questi miglioramenti sono efficaci a partire dal 1 Luglio 2014 e comprendono:
IFRS 2 Pagamenti basati su azioni
Questo miglioramento è applicato prospetticamente e chiarisce diverse questioni relative alla
definizione delle condizioni di conseguimento di risultato e di servizio che rappresentano delle
condizioni di maturazione, tra le quali:
•
Una condizione di conseguimento di risultato deve contenere una condizione di servizio
•
Un obiettivo di conseguimento di risultato deve essere soddisfatto mentre la controparte presta
servizio.
•
Un obiettivo di conseguimento di risultato può riferirsi ad operazioni o attività di un’entità, o a
quelli di un’altra entità nello stesso gruppo.
•
Un obiettivo di conseguimento di risultato potrebbe essere, o non essere, una condizione di
mercato.
79
•
Se, indipendentemente dalla motivazione, la controparte cessa di prestare servizio durante il
periodo di maturazione, la condizione di servizio non è soddisfatta.
IFRS 3 Aggregazioni aziendali
La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che tutti gli accordi per corrispettivi potenziali
classificati come passività (o attività) conseguenti ad un’aggregazione aziendale devono essere
successivamente valutati al fair value con contropartita a conto economico, indipendentemente dal
fatto che ricadano o meno nello scopo dell’IFRS 9 (o IAS 39).
IFRS 8 Settori operativi
Le modifiche si applicano retrospetticamente e chiariscono che:
•
Un entità deve presentare informativa sulle valutazioni svolte dal management nell’applicare i
criteri di aggregazione previsti dal paragrafo 12 dell’IFRS 8, includendo una breve descrizione dei
settori operativi che sono stati aggregati e le caratteristiche economiche (ad esempio, vendite o
margine lordo) utilizzate per determinare se i settori sono ‘simili’
•
E’ necessario presentare la riconciliazione tra le attività del settore e le attività totali solo se la
riconciliazione è presentata al dirigente operativo, così come è richiesto per le passività del settore.
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali
La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che nello IAS 36 e nello IAS 38 un’attività può
essere rivalutata con riferimento a dati osservabili sia sul valore contabile lordo che netto. Inoltre, gli
ammortamenti e le svalutazioni accumulate rappresentano la differenza tra il valore lordo ed il valore
contabile dell’attività.
IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate
La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che una società di gestione (un’entità che
fornisce i servizi di dirigenti con responsabilità strategiche) è una parte correlata soggetta
all’informativa sulle parti correlate. Inoltre, un’entità che utilizza una società di gestione deve dare
informativa sul costo sostenuto per i servizi di gestione.
Queste modifiche sono efficaci (e verranno conseguentemente adottate dal gruppo) per gli esercizi
che iniziano al 1 Luglio 2014 o successivamente.
c.
Progetto annuale di miglioramento 2011-2013
Questi miglioramenti sono efficaci a partire dal 1 Luglio 2014 e non ci si attende che possano avere
un impatto materiale sul gruppo. Comprendono:
IFRS 3 Aggregazioni aziendali
80
La modifica si applica prospetticamente e chiarisce con riferimento alle eccezioni nello scopo
dell’IFRS 3 che:
•
Gli accordi a controllo congiunto, e non solo le joint ventures, sono al di fuori dello scopo
dell’IFRS 3
•
Questa eccezione (nello scopo) si applica solo alla contabilizzazione nel bilancio dell’accordo
a controllo congiunto stesso
IFRS 13 Valutazione del fair value
La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che l’eccezione del portafoglio prevista dall’
IFRS 13 può essere applicata non solo alle attività e passività finanziarie, ma anche agli altri contratti
che rientrano nello scopo dell’IFRS 9 (o IAS 39).
IAS 40 Investimenti immobiliari
La descrizione di servizi ancillari nello IAS 40 differenzia tra investimenti immobiliari ed immobili
occupati dal proprietario (ad esempio, immobili, impianti e macchinari). La modifica si applica
prospetticamente e chiarisce che, per determinare se un’operazione rappresenta l’acquisto di un asset
o un’aggregazione aziendale, deve essere utilizzato l’IFRS 3 e non la descrizione di servizi ancillari
contenuta nello IAS 40.
IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers
L’IFRS è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà
ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L’IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo
che riflette il corrispettivo a cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o
servizi al cliente. Il principio fornisce un approccio più strutturato per la rilevazione e valutazione dei
ricavi.
Il nuovo principio è applicabile a tutte le entità e sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS
in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio
2017 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. L’applicazione anticipata
è consentita. Il gruppo sta al momento valutando l’impatto dell’IFRS 15 e prevede di applicare il
nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria.
d.
Modifiche all’IFRS 11 – Accordi a controllo congiungo: Accounting for Acquisition of Interests: le
modifiche all’IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l’acquisizione di una quota
di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, le cui attività rappresentano un business, deve
applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali.
Le modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la
partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di
rimisurazione al momento dell’acquisizione di un ulteriore quota di partecipazione nel medesimo
81
accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un’esclusione dallo scopo dell’IFRS 11 per
chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa
l’entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante.
Le modifiche si applicano sia all’acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a
controllo congiunto che all’acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo
congiunto. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1
gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun
impatto sul Gruppo a seguito dell’applicazione di queste modifiche.
e.
Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Clarification of Acceptable Methodos of Depreciation and
Amortisation: Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38 che i
ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di
cui l’attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l’utilizzo del bene. Ne
consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l’ammortamento di immobili,
impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per
l’ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente
per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione
anticipata. Tale impostazione normativa potrebbe avere effetto sul calcolo dell’ammortamento degli
impianti facenti parte del Termovalorizzatore di Parona, il cui ammortamento è appunto cadenziato
sull’andamento dei ricavi attuali e prospettici.
f.
Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements: le modifiche consentiranno
alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in
controllate, joint-ventures
e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già
applicando gli IFRS e decidano di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del
patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente.
In caso di prima adozione degli IFRS, l’entità che decide di utilizzare il metodo del patrimonio netto
nel proprio bilancio separato lo dovrà applicare dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono
efficaci per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione
anticipata. Non ci si attende alcun impatto sul bilancio della Società a seguito dell’applicazione di
queste modifiche.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall’Unione Europea
Alla data della presente Bilancio, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il
processo di omologazione necessario per l’adozione dei seguenti principi contabili, emendamenti ed
interpretazioni:
82
Il 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto:
Rilevazione dell’acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto, fornendo chiarimenti sulla
rilevazione contabile delle acquisizioni di Partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un
business. Gli emendamenti ,sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio il o
dopo il 1° gennaio 2016, ed è consentita l’applicazione anticipata.
Il 12 maggio 2014 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e allo
IAS 38 - Attività immateriali. Lo IASB ha chiarito che l'utilizzo di metodi basati sui ricavi per calcolare
l'ammortamento di un bene non è appropriato, in quanto i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo di
un bene generalmente riflette fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dal bene. Lo IASB ha
inoltre chiarito che si presume i ricavi generalmente non siano una base adeguata per misurare il consumo dei
benefici economici generati da un’attività immateriale. Tale presunzione, tuttavia, può essere superata in
determinate circostanze limitate. Tali modifiche sono efficaci per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo
il 1° gennaio 2016, e consentita l’applicazione anticipata. Alla data attuale non sono previsti impatti
dall’applicazione del nuovo principio per il Gruppo LGH.
Il 28 maggio 2014 lo IASB ha emesso il principio IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti, che richiede ad
una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un
importo che rifletta il corrispettivo che ci si aspetti di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per
raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque step. Il
nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l’ammontare, i tempi e
l'incertezza circa i ricavi e i flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Il nuovo principio deve essere
applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2017. E’ consentita l’adozione
anticipata del principio. Il Gruppo LGH sta valutando il metodo di implementazione e l'impatto del nuovo
principio sul proprio bilancio consolidato.
Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari. La serie di modifiche
apportate dal nuovo principio include l’introduzione di un approccio logico per la classificazione e la
valutazione degli strumenti finanziari basato sulle caratteristiche dei flussi finanziari e sul modello di business
secondo cui l’attività è detenuta, un unico modello per l’impairment delle attività finanziarie basato sulle
perdite attese e un sostanziale rinnovato approccio per l’hedge accounting. Il nuovo principio sarà applicabile in
modo retroattivo dal 1° gennaio 2018; è consentita l’adozione anticipata.
In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato l’IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts. L’IFRS 14 consente
solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate
83
regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità
che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l’effetto della rate regulation
debba essere presentato separatamente dalle altre voci. Lo standard si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma
è consentita un’applicazione anticipata. Tale principio non avrà rilevanza per il Gruppo LGH.
In data 11 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato Annual Improvements to IFRSs 2012-2014 Cycle. Si tratta di
una serie di modifiche agli IFRS, in risposta a questioni emerse nel 2012-2014. Gli standard oggetto di
modifica sono quattro: l’IFRS 5 Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, l’IFRS 7
Financial Instruments: Disclosures, lo IAS 19 Employee Benefits e lo IAS 34 Interim Financial Reporting. Tali
modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2016 ma è comunque consentita un’applicazione anticipata. Tali
modifiche non avranno rilevanza significativa per il Gruppo LGH.
4. PRINCIPI
E METODI DI CONSOLIDAMENTO
Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Linea Group Holding S.p.A. e delle società controllate redatti
al 31 dicembre 2014 e 2013. Le situazioni contabili delle controllate utilizzate per il consolidamento sono
redatte adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante.
Nella preparazione del bilancio consolidato vengono assunte linea per linea le attività, le passività, nonché i
costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo ai soci di minoranza,
in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico, la quota del patrimonio netto e del risultato
dell’esercizio di loro spettanza. Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è
eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto, comprensiva degli eventuali adeguamenti
al fair value, alla data di acquisizione, delle relative attività e passività; l’eventuale differenza residuale
emergente è allocata alla voce differenza da consolidamento.
Le quote di patrimonio netto e di risultato attribuibile ai soci di minoranza sono indicate separatamente
rispettivamente nello stato patrimoniale e nel conto economico consolidati.
84
L’elenco delle società del Gruppo alla data del 31 dicembre 2014 è il seguente:
Sede
Capitale
sociale (in
K€)
Linea Group Holding Spa
Linea Più Spa
STEAM Srl
Linea Ambiente Srl
Linea Energia Spa
MF Waste Srl
Lomellina Energia Srl
Rovato Energia Scarl
ASTEM Gestioni Srl
AEM Gestioni Srl
Linea Gestioni Srl
Linea Distribuzione Srl
Linea Com S.r.l.
Greenambiente S.r.l.
Cremona
Pavia
Rho (MI)
Rovato (CR)
Rovato (BS)
Rovato (BS)
Parona (PV)
Rovato (BS)
Lodi
Cremona
Crema (CR)
Lodi
Cremona
Priolo Gargallo (SR)
189.494
5.000
1.010
3.000
3.969
750
160
15
1.290
11.649
5.000
23.981
5.833
50
Bresciana Infrastr. Gas S.r.l.(*)
Blugas Spa (*)
Ecofert Srl (*)
ASM Codogno Srl (*)
Franciacorta Rinnovabili Srl (*)
Roncadelle (BS)
Mantova
San Gervasio (BS)
Codogno (LO)
Rodengo Saiano (BS)
100
10
100
1.898
100
Denominazione
% di
possesso
diretto
% di
possesso
indiretto
capogruppo
100
99,61
100
100
51
40,8
95
100
100
100
90,35
96,17
80
50
48,22
48
49
45
(*) società collegate valutate col metodo del patrimonio netto
Rispetto all’esercizio precedente si segnalano le seguenti variazioni nell’area di consolidamento:
•
diminuzione della quota di partecipazione posseduta da LGH in Linea Distribuzione dal 92,28% al
90,35%, a seguito del conferimento dei rami aziendali gas da parte del socio ASM Castelleone
S.p.A..
Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati derivanti da rapporti
intrattenuti fra società del Gruppo che siano riconosciuti nell’attivo o nel passivo, sono stati completamente
eliminati.
5.VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE
La preparazione del bilancio richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e
ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l’informativa a questi relativa, nonché
l’indicazione di passività potenziali. L’incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che
richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
85
•
Valutazioni discrezionali
Nell’applicare i principi contabili di Gruppo, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti
valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime) con un effetto significativo sui valori
iscritti a bilancio.
La redazione del bilancio, in applicazione degli IAS/IFRS richiede da parte del gruppo l’effettuazione di
stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e passività e sull’informativa relativa alle
attività e passività alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.
Le stime sono utilizzate per rilevare alcune tipologie di ricavi, in particolar modo per la stima dei ratei
consumi, gli ammortamenti, le svalutazioni dei crediti e dei magazzini e i ripristini di valore delle
partecipazioni, i benefici ai dipendenti, le imposte e gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri.
Le stime del Fondo Svalutazione Crediti e del Fondo Svalutazione Magazzino sono basate sulle perdite
attese.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto
economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se la revisione stessa ha effetti solo su tale
periodo, oppure nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente che su quelli
successivi.
Di seguito sono presentate le principali ipotesi chiave riguardanti il futuro e altre importanti fonti di
incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei
valori di carico delle attività e passività entro il prossimo esercizio.
•
Perdita di valore dell’avviamento
L’avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale;
detta verifica richiede una stima del valore d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito
l’avviamento, a sua volta basata sulla stima del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall’unità, in base al
Piano Industriale in vigore, e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.
•
Gli ammortamenti (per i beni a vita utile definita)
Ai fini della determinazione degli ammortamenti, vengono riviste periodicamente le vite utili residue.
L’ammortamento degli impianti in regime tariffario CIP 6/92, correlato ai benefici economici, assume un
andamento a “gradini decrescenti” con ammortamenti a quote costanti in ciascuno dei periodi considerati:
tale metodologia consente di riflettere i differenziali tra le condizioni economiche del provvedimento CIP
6/92 del periodo incentivato (i primi 8 anni) e del periodo convenzionato (i successivi 4/7 anni), nonchè le
condizioni di mercato applicabili successivamente alla fine del CIP 6/92. Ai fini della determinazione degli
ammortamenti vengono riviste annualmente le previsioni in merito ai benefici economici attesi.
•
Fair value degli strumenti finanziari
86
Quando il fair value di un’attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria non può essere misurato basandosi sulle quotazioni in un mercato attivo, il fair value viene
determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli
input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia
possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i valori equi. Le stime includono considerazioni su
variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti delle assunzioni su questi
elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.
I corrispettivi potenziali connessi ad aggregazioni aziendali sono valutati al fair value alla data di
acquisizione nel complesso dell’aggregazione aziendale. Qualora il corrispettivo potenziale soddisfi la
definizione di derivato e quindi sia una passività finanziaria, il suo valore è successivamente rideterminato a
ogni data di bilancio. La determinazione del fair value è basata sui flussi di cassa attualizzati. Le assunzioni
chiave prendono in considerazione la probabilità di raggiungimento di ciascun obiettivo di performance e il
fattore di sconto.
6.SINTESI DEI PRINCIPALI CRITERI CONTABILI
CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA
Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata
dalla Società e da tutte le sue controllate. Eventuali transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al
tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione e le differenze di cambio
sono rilevate nel conto economico.
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
LGH ha applicato selettivamente, alla data di transizione, il fair value alle principali immobilizzazioni
materiali come sostituto del costo.
Gli immobili, i macchinari e gli impianti sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di
ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di
macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia
necessaria la sostituzione periodica di parti significative di immobili, impianti e macchinari, la Società rileva
tali parti come attività autonome con una specifica vita utile ed un relativo ammortamento. Allo stesso modo,
in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell’impianto o del macchinario
come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di
riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di
87
smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono
soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.
Gli immobili, impianti e macchinari trasferiti dai clienti alla società sono inizialmente rilevati al fair value
alla data in cui la società ne ottiene il controllo.
I terreni e fabbricati sono iscritti al fair value, al netto dell’ammortamento sui fabbricati e delle perdite di
valore rilevate dopo la data di rivalutazione.
Gli incrementi del valore contabile connessi alla rivalutazione sono rilevati nel prospetto delle altre
componenti di conto economico complessivo e accumulati nella riserva di rivalutazione del patrimonio netto.
Tuttavia, il ripristino di valore di una attività precedentemente svalutata in contropartita del conto economico
è anch’esso rilevato nel conto economico. Il decremento di valore di un bene rivalutato è rilevato nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio, per l’importo che eccede la rivalutazione dello stesso bene che era
stata registrata in contropartita della riserva di rivalutazione.
L’ammortamento degli impianti in regime tariffario CIP 6/92, correlato ai benefici economici, assume un
andamento a “gradini decrescenti”, con ammortamenti a quote costanti in ciascuno dei periodi considerati:
tale metodologia consente di riflettere i differenziali tra le condizioni economiche del provvedimento CIP
6/92 del periodo incentivato (i primi 8 anni) e del periodo convenzionato (i successivi 4/7 anni), e le
condizioni di mercato applicabili successivamente alla fine del CIP 6/92.
LEASING
I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i rischi ed i benefici
derivanti dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati tra gli immobili, impianti e macchinari dalla data
di inizio del leasing, al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. Nel
passivo viene iscritto un debito di pari importo, che viene progressivamente ridotto in base al piano di
rimborso delle quote di capitale incluse nei canoni contrattualmente previsti.
I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi, in modo da ottenere l’applicazione di un
tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a
conto economico.
I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della
proprietà sono classificati come leasing operativi.
Gli iniziali costi di negoziazione sostenuti a fronte di contratti di leasing operativo sono considerati
incrementativi del costo del bene locato e sono rilevati lungo la durata del contratto di leasing in modo da
contrapporsi ai ricavi generati dal medesimo leasing.
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I canoni di leasing operativo sono imputati a conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata
del contratto.
AGGREGAZIONI AZIENDALI E AVVIAMENTO
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di
un’acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di
acquisizione, e dell’importo della partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione
aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value oppure
in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I
costi di acquisizione sono spesati nell’esercizio e classificati tra le spese amministrative.
Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività
assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in
essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere
separato dal contratto primario.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta
al fair value alla data di acquisizione e l’eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.
Esso viene quindi considerato nella determinazione del goodwill.
L’eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall’acquirente al fair value alla data di
acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività,
quale strumento finanziario che sia nell’oggetto dello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione,
deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico
complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in
accordo con l’appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo
valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L’avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall’eccedenza dell’insieme del corrispettivo
corrisposto e dell’importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili
acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l’insieme del
corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività
acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare
alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite
superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al
fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale
89
è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si
prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività
dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle
attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa è incluso nel valore contabile dell’attività
quando si determina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa è
determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice
di flussi finanziari.
ATTIVITÀ IMMATERIALI
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite
attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la
rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell’ammortamento cumulato e di
eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi
di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state
sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla
verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il
periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un’attività immateriale a vita utile definita è
riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con
cui i benefici economici futuri legati all’attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del
periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime
contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla
verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La
valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad
essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base
prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il
ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione.
90
I costi relativi all’acquisizione dei diritti derivanti da CIP 6/92 sono ammortizzati secondo la durata della
convenzione.
Le attività immateriali rappresentate dai beni devolvibili all’Ente Cedente sono state disciplinate dallo IASB
nel 2006 mediante l’approvazione dell’interpretazione n 12 (IFRIC 12) “Services Concession Arragements”
relativa al trattamento contabile dei servizi di concessione. In tale documento viene regolata la modalità di
rilevazione e valutazione dei contratti di concessione tra un soggetto pubblico ed una società privata con
particolare rilievo alla modalità di rappresentazione dei beni devolvibili, alle attività di gestione di tali beni
nonché agli obblighi di ripristino e manutenzione degli stessi.
A fronte dei servizi di costruzione e/o miglioria
resi dal concessionario, il concedente riconosce al
concessionario un corrispettivo, da rilevare al suo fair value, che può consistere in diritti su:
•
un’attività finanziaria (metodo dell’attività finanziaria);
•
un’attività immateriale (metodo dell’attività immateriale).
Il modello dell’attività finanziaria si applica quando il concessionario ha un diritto incondizionato a ricevere
flussi di cassa garantiti contrattualmente per i servizi di costruzione, a prescindere dall’effettivo utilizzo
dell’infrastruttura.
Nel modello dell’attività immateriale, invece, il concessionario, a fronte dei servizi di costruzione e miglioria
dell’infrastruttura, acquisisce il diritto di addebitare gli utenti per l’utilizzo dell’infrastruttura.
Alla rete di distribuzione gas del gruppo è applicabile il modello dell’attività immateriale, prevedendo in tal
modo la classificazione tra le attività immateriali degli importi investiti sui beni in concessione.
TITOLI AMBIENTALI (CERTIFICATI VERDI, ECC…)
L’approvvigionamento di titoli ambientali, essenzialmente quote di emissione e di certificati verdi, avviene
in parte per fare fronte al proprio fabbisogno nell’esercizio della propria attività industriale (c.d. own use) e
in parte a scopo di negoziazione (c.d. attività di trading).
Si applicano dunque criteri di valutazione differenziati funzionali allo scopo perseguito all’atto dell’acquisto.
In particolare, tra le altre immobilizzazioni immateriali possono essere incluse anche le quote di emissione
(Emission Rights) e i certificati verdi, iscritti al costo sostenuto per l’acquisto nel caso in cui, alla data di
bilancio, vi sia un eccesso di quote o certificati rispetto al fabbisogno determinato in relazione alle emissioni
rilasciate nell’esercizio per le quote o alle produzioni effettuate per i certificati verdi. Le quote e i certificati
verdi assegnati gratuitamente sono iscritti a un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale
posta non è soggetta ad ammortamento ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il
91
maggiore fra il valore d’uso e quello di mercato. Qualora invece il valore delle emissioni rilasciate ecceda,
alla data di bilancio, quello delle emissioni assegnate, incluse anche le eventuali emissioni acquisite, per
l’eccedenza si stanzia un apposito fondo rischi. Le quote e i certificati restituiti annualmente in relazione al
quantitativo di emissioni di gas inquinanti rilasciate nell’atmosfera durante ciascun esercizio o alle
produzioni effettuate vengono cancellate, con contestuale utilizzo dell’eventuale fondo rischi stanziato
nell’esercizio precedente.
Le quote di emissione e i certificati verdi posseduti e detenuti nell’esercizio dell’attività di trading sono
invece iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value.
PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE
Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono valutate secondo il metodo del costo, ridotto per
perdite di valore ai sensi dello IAS 36. In caso di svalutazione per perdite di valore (impairment) il costo
viene imputato al conto economico. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono
meno i presupposti della svalutazione effettuata.
All’atto della perdita dell’influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint
venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico
della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della
partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ
Ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l’eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle
attività. In tal caso, o nei casi in cui sia richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società
effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell’attività o
unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile
viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono
ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di
un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è
conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.
Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un
tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi
specifici dell’attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni
recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato
modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di
92
titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono negoziati sul mercato, ed altri indicatori di fair value
disponibili.
Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti
separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa cui sono allocati attività individuali. Questi budget
e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, si
calcola un tasso di crescita a lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il
quinto anno.
Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate
nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività
che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate,
laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali
casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo fino a
concorrenza della precedente rivalutazione.
Per le attività diverse dall’avviamento, a ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l’eventuale esistenza di
indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali
indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell’attività o della CGU. Il valore di un’attività
precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si
basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell’ultima perdita di valore.
La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli
ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale
ripresa è rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio salvo che l’immobilizzazione non sia
contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di
attività:
Avviamento
L’avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l’anno e, con maggiore frequenza,
quando le circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.
La perdita di valore dell’avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di
flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l’avviamento è riconducibile. Laddove
il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell’unità
93
generatrice di flussi finanziari cui l’avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore.
L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Attività immateriali
Le attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica di perdita di valore almeno una volta
l’anno, a livello di unità generatrice di flussi finanziari e quando le circostanze indichino che vi possa essere
una perdita di valore.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE TERMINE
Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a
breve termine con scadenza non oltre i tre mesi.
Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono
rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari.
CLASSIFICAZIONE CORRENTE/NON CORRENTE
Le attività e passività sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un’attività è corrente
quando:
►
si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale
svolgimento del ciclo operativo;
►
sia detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
►
si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio;
►
sia costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o
utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio.
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quando:
►
sia previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
►
sia detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
►
debba essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o
►
l’entità non abbia un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici
mesi dalla data di chiusura dell’esercizio.
La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.
94
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività
finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute
fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di
copertura, laddove la copertura sia efficace.
Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di
transazione direttamente attribuibili all’acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value
rilevato a conto economico.
L’acquisto o la vendita di un’attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito
generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è
rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui la Società si è impegnato ad acquistare o vendere
l’attività.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
•
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;
•
Finanziamenti e crediti;
•
Investimenti posseduti sino alla scadenza;
•
Attività finanziarie disponibili per la vendita.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE
Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della
prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le
attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto
nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per
la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS
39.
Il Gruppo non ha classificato alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico. Gli
strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della
situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i
proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
95
I derivati incorporati contenuti nel contratto principale sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al
fair value, se le loro caratteristiche economiche ed i rischi non sono strettamente correlati a quelli del
contratto principale, e quest’ultimo non è detenuto per la negoziazione o rilevato al fair value con variazioni
imputate nel conto economico. Questi derivati incorporati sono valutati al fair value con le variazioni di fair
value rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un
cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una
riclassifica di un’attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico.
STRUMENTI DERIVATI
Rilevazione iniziale e valutazione successiva
La Società utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta, swap su tassi di
interesse e contratti a termine di acquisto di commodity per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio
valutario, i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati
sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente,
sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair
value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.
I contratti di acquisito che soddisfano la definizione di derivato dello IAS 39 sono rilevati nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio alla voce costo del venduto. I contratti su commodity stipulati e mantenuti per
ricevere o consegnare un elemento non finanziario a fronte delle previsioni di acquisto, vendita o utilizzo dal
parte della Società, sono iscritti al costo.
Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel
conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le
altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio quando lo strumento di copertura influenza l’utile o la perdita.
Ai fini dell‘hedge accounting, le coperture sono classificate come:
•
coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell’attività o
passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
•
coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa
attribuibile a un particolare rischio associato a un’attività o passività rilevata o ad un’operazione
programmata altamente probabile o ad un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non
rilevato;
•
coperture di un investimento netto in una gestione estera.
96
All’avvio di un’operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di
copertura, cui intende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia
perseguita. La documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o
operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l’impresa intende valutare
l’efficacia della copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni del fair value dell’elemento coperto o
dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci
nel compensare l’esposizione dell’elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari
attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si
siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come
operazioni di copertura.
Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:
Coperture di fair value
La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevato nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di
copertura attribuibile all’elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed
è inoltre rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio negli oneri finanziari.
Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo
ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio
lungo il periodo mancante alla scadenza con il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE).
L’ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non oltre la data in cui
l’elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per le variazioni del proprio fair value attribuibili al
rischio oggetto di copertura.
Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive
variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o
passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Copertura dei flussi di cassa
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel
prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di “cash flow hedge”, mentre
la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli altri costi
operativi.
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La parte non efficace dei contratti a termine su valute è rilevata negli oneri finanziari e la parte non efficace
dei contratti a termine su commodity è rilevata tra gli altri costi o proventi operativi.
Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio nel periodo in cui l’operazione oggetto di copertura influenza il conto
economico, per esempio quando viene rilevato l’onere o provento sullo strumento coperto o quando si
verifica una vendita prevista. Quando l’elemento oggetto di copertura è il costo di un’attività o passività non
finanziaria, gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti al
valore contabile iniziale dell’attività o passività non finanziaria.
Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione
(come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o
quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita
precedentemente rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto
separatamente nel patrimonio netto fino a quando l’operazione prevista viene effettuata o l’impegno stabilito
relativo alla valuta estera si verifica.
Copertura di un investimento netto in una gestione estera
Le coperture di un investimento netto in una gestione estera, comprese le coperture di una posta monetaria
contabilizzata come parte di un investimento netto, sono contabilizzate in modo simile alle coperture dei
flussi di cassa. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto
economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono
rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Alla dismissione dell’attività estera, il valore cumulato
di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, e le attività non finanziarie, quali gli investimenti
immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, o che si pagherebbe per il
trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della
passività abbia luogo:
•
nel mercato principale dell’attività o passività; o
•
in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività.
98
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato
utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano
per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.
Una valutazione del fair value di un’attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato
di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un
altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti
dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e
minimizzando l’uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in
base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
•
Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui
l’entità può accedere alla data di valutazione;
•
Livello 2 – Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o
indirettamente per l’attività o per la passività;
•
Livello 3 – tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l’attività o per
la passività.
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui
è classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei
trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull’input di livello più basso,
che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza ) ad ogni chiusura di bilancio.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE FINO A SCADENZA
Le attività finanziarie che non siano strumenti derivati e che siano caratterizzate da pagamenti a scadenza
fissa o determinabile, sono classificate tra gli “investimenti detenuti fino a scadenza” laddove il Gruppo
abbia l’intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli
99
investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il
metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato
rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse
effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari.
FINANZIAMENTI ATTIVI E CREDITI
Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati
in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al
costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il
costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisto, onorari o costi che sono parte
integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario
nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i
crediti commerciali e gli altri crediti.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA
Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate
come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la
negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria
sono quelli detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità
di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro
utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella
riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all’eliminazione dell’investimento - momento in cui
l’utile o la perdita cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in
cui si configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono
detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il
metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). Il Gruppo valuta se la capacità e l’intento di vendere a breve
termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare
circostanze, la Società non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi,
può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l’intenzione di
mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.
100
Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l’utile o la perdita
precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell’investimento,
utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa
attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell’attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l’attività
è successivamente svalutata, l’importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio.
RIMANENZE
Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo.
Il costo è calcolato secondo il metodo del costo medio ponderato. Il valore delle scorte obsolete e a lenta
movimentazione è svalutato in base alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo, mediante iscrizione di
apposito fondo svalutazione scorte.
I lavori in corso su ordinazione sono valutati in base al criterio dei costi sostenuti. I lavori in corso su
ordinazione pluriennali sono contabilizzati sulla base del metodo della percentuale di completamento,
riconoscendo a conto economico il margine contrattuale in funzione dell’avanzamento delle forniture.
CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI
I crediti commerciali sono rilevati all’importo nominale riportato in fattura, al netto del fondo svalutazione
crediti. Tale accantonamento è effettuato in presenza di prove oggettive che il Gruppo non sarà in grado di
incassare il credito. I crediti inesigibili vengono svalutati al momento della loro individuazione.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Le disponibilità liquide e depositi a breve termine nello stato patrimoniale comprendono il denaro in cassa e i
depositi a vista e a breve termine, in quest’ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi, o
inferiore.
Ai fini del rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentate
dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari.
FINANZIAMENTI
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al
fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di
copertura.
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Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui,
finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti
di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
La valutazione delle passività finanziarie dipende dallo loro classificazione, come di seguito descritto:
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività
detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a
conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve
termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono
designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39. I derivati sono
classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come
strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati
nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di
prima iscrizione, solo se i criteri dell’IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il
Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
CANCELLAZIONE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE
Attività finanziarie
Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività
finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria) quando:
i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti, o
il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto
l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente
tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né
trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della
stessa.
102
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un
accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma
assume un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso
valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia
né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa,
l’attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo
nell’attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata.
Passività Finanziarie
Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata
ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore,
a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero
sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della
passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
PERDITE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un’attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito
una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o
più eventi (quando interviene “un evento di perdita”) che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati
dell’attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato.
Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni relative ad una situazione di difficoltà
finanziaria da parte di un debitore od un gruppo di debitori, incapacità di far fronte alle obbligazioni,
incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere
sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che
indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nelle
condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.
ATTIVITÀ VALUTATE SECONDO IL CRITERIO DEL COSTO AMMORTIZZATO
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se
sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero
collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze
di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l’attività è inclusa in
un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente
103
ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di
perdite di valore per le quali venga rilevata o permanga una perdita di valore non sono incluse nella
valutazione collettiva della perdita di valore.
L’ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile
dell’attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro
che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo
originario dell’attività finanziaria.
Il valore contabile dell’attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e
l’importo della perdita è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra
i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio) continuano a essere stimati sul valore
contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri
ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati
quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state
trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della svalutazione stimata aumenta o
diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione
è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un’attività stornata è successivamente recuperata, il valore
recuperato è accreditato al prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio a riduzione degli oneri finanziari.
ATTIVITÀ FINANZIARIE ISCRITTE AL COSTO
Se esiste un’indicazione oggettiva della perdita di valore di uno strumento non quotato rappresentativo di
capitale, che non è iscritto al valore equo, perché il suo valore equo non può essere misurato in modo
attendibile, o di uno strumento derivato che è collegato a tale strumento partecipativo e deve essere regolato
mediante la consegna di tale strumento, l’importo della perdita per riduzione di valore è misurato dalla
differenza fra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi e attualizzati
al tasso di rendimento corrente di mercato per un’attività finanziaria analoga.
FONDI PER RISCHI E ONERI
Parte generale
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad
un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un’uscita di risorse
per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il
gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio
104
nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato
nell’attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell’eventuale accantonamento è
presentato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo.
Accantonamento costi di smantellamento
L’accantonamento è legato all’iscrizione dei fondi di smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a
diretto incremento delle attività cui si riferiscono. Tale ammontare è determinato sulla base di apposite
perizie predisposte da periti esterni indipendenti. Nella determinazione dei costi di smantellamento si sono
considerati il tipo di attività svolta presso i diversi siti e i costi di una eventuale bonifica dei luoghi in cui
sorge l’impianto. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare
l’obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di sconto ante–imposte che riflette i rischi
specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo
della voce dell’attivo cui si riferiscono. L’effetto dell’adeguamento della passività attualizzata è imputato nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e
bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono
portate a incremento o diminuzione del costo dell’attività.
Passività potenziali rilevate in un’aggregazione aziendale
Una passività potenziale rilevata in un’aggregazione aziendale è inizialmente valutata al suo fair value.
Successivamente è valutata al maggiore tra l’ammontare che dovrebbe essere rilevato in conformità ai
requisiti di rilevazione delle passività potenziali (vedi sopra) e l’ammontare inizialmente rilevato meno, se
del caso, l’ammortamento cumulato, riconosciuto in conformità ai requisiti per il riconoscimento dei ricavi.
105
BENEFICI AI DIPENDENTI
Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di
tipo attuariale; l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico
nella voce costo del lavoro, mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al
mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. In
particolare, in seguito alla legge finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19
solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate
ad un’entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti
l’azienda non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (c.d.
“Defined contribution plan”).
I costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione per il TFR, derivanti dal variare delle stime
attuariali (sull’andamento dei tassi e sull’andamento delle ipotesi attuariali) relative alle ipotesi assunte negli
anni precedenti, sono inclusi nel conto economico complessivo e contabilizzati in apposita riserva di
patrimonio netto (Riserva IAS 19).
ATTIVITÀ
DESTINATE ALLA VENDITA E PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ DESTINATE
ALLA VENDITA
Il Gruppo classifica le attività non correnti detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della
controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita o di
distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti classificate come detenute
per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair
value al netto dei costi di vendita o di distribuzione. I costi di distribuzione sono i costi aggiuntivi
direttamente attribuibili alla distribuzione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.
La condizione per la classificazione come detenuti per la distribuzione si considera rispettata solo quando la
distribuzione è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la distribuzione
immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la distribuzione dovrebbero
indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella distribuzione o che la
distribuzione venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla distribuzione, il cui completamento
dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide
anche per le attività ed i gruppi in dismissione detenuti per la vendita.
L’ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui
questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti.
106
Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono
presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.
Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è:
•
una componente del Gruppo che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU;
•
classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo;
•
importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività.
Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio in un’unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività
destinate alla dismissione.
RILEVAZIONE DEI RICAVI
I ricavi sono rilevati nella misura in cui sia probabile che i benefici economici vengano conseguiti dal
Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di
incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di
pagamento contrattualmente definiti ed escludendo imposte e dazi. Il gruppo ha concluso che sta operando in
conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica
dei prezzi ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.
Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati anche i seguenti criteri specifici di rilevazione:
•
Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito all’acquirente tutti i rischi e benefici significativi
connessi alla proprietà del bene, generalmente alla data di consegna della merce.
•
Prestazione di servizi
Il ricavo è rilevato al momento dell’espletamento del servizio al cliente secondo quanto indicato nel contratto
di fornitura. Quando l’esito di un contratto non può essere misurato in modo attendibile, i ricavi sono rilevati
solo nella misura in cui si ritiene che i costi sostenuti soddisfino i requisiti di recuperabilità.
•
Interessi attivi
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate
come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo
107
(TIE), che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa
dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile
dell’attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio.
•
Dividendi
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto del Grupppo a ricevere il pagamento, che in genere
corrisponde al momento in cui l’Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.
•
Affitti attivi
Gli affitti derivanti da investimenti immobiliari sono rilevati in quote costanti lungo la durata dei contratti di
locazione in essere alla data di bilancio e sono classificati tra i ricavi, tenuto conto della loro natura
operativa.
CONTRIBUTI PUBBLICI
I contributi pubblici sono rilevati quando sussista la ragionevole certezza che essi siano ricevuti e che tutte le
condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come
ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento
dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in
quote costanti, lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento.
Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l’attività ed il relativo contributo sono rilevati al
valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell’attività di
riferimento. Nel caso di finanziamenti o forme di assistenza simili erogati da enti governativi o istituzioni
simili, e che presentino un tasso di interesse inferiore al tasso corrente di mercato, l’effetto legato al tasso di
interesse favorevole è considerato un contributo pubblico. Il finanziamento, o la forma di assistenza, è
inizialmente rilevato e valutato al fair value ed il contributo pubblico è misurato come la differenza tra il
valore di carico iniziale del finanziamento ed i proventi ricevuti.
IMPOSTE SUL REDDITO
•
Imposte correnti
Le imposte correnti attive e passive dell’esercizio sono valutate per l’importo che ci si attende di recuperare
o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono
quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio.
108
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch’esse a
patrimonio netto e non nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Il Management periodicamente valuta la
posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad
interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
•
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto “liability method” alle differenze temporanee alla
data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti
eccezioni:
•
le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o
passività in una transazione che non rappresenta un’aggregazione aziendale e, al tempo della
transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
•
il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società
controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi
nel prevedibile futuro.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e
delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno
disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l’utilizzo delle differenze temporanee
deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
•
l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione
iniziale di un’attività o passività in una transazione che non rappresenta un’aggregazione aziendale e,
al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
•
nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate,
collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia
probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili
fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella
misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da
permettere in tutto o in parte l’utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono
riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali
saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
109
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno
applicate nell’esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le
aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch’esse rilevate al di
fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente
con l’elemento cui si riferiscono.
Imposte differite attive e imposte differite passive sono compensate laddove esista un diritto legale che
consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive, e le imposte differite facciano
riferimento allo stesso soggetto contribuente e alla stessa autorità fiscale.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un’aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la
rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel
momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze.
L’aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell’avviamento (fino a concorrenza del valore dell’avviamento),
nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato
successivamente.
•
Imposte indirette
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l’imposta sul valore
aggiunto, con le seguenti eccezioni:
•
l’imposta applicata all’acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte
del costo di acquisto dell’attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
•
i crediti e i debiti commerciali includono l’imposta indiretta applicabile.
L’ammontare netto delle imposte indirette da recuperare o da pagare all’Erario è incluso nel bilancio tra i
crediti ovvero tra i debiti.
7.AGGREGAZIONI AZIENDALI
Nel corso del 2014 si è verificata un’operazione di conferimento di ramo d’azienda afferente la distribuzione
gas nel comune di Castelleone al gruppo da parte del socio di minoranza ASM Castelleone S.p.A. (si veda
all’inizio della presente relazione tabella con i valori conferiti).
110
NOTE ILLUSTRATIVE
1. ATTIVITÀ IMMATERIALI
Nelle due tabelle seguenti sono riepilogate le movimentazioni intervenute nelle immobilizzazioni immateriali
tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2014, compreso l’effetto delle operazioni straordinarie avvenute nel corso
del 2014 (conferimento ramo reti e impianti gas da ASM Castelleone a Linea Distribuzione):
Tipologia cespiti
Diritti di brevetto e utilizzo
opere ingegno
Valore netto
31/12/2013
Incrementi e/o
decrementi
netti*
226
-10
Concessioni, licenze, marchi
e diritti simili
23.468
Immobilizzaz. immateriali in
corso e acconti
2.053
1.300
Altre immobilizzazioni
immateriali
175.362
18.740
Totale attività immateriali
201.109
20.030
Ammortam. e
svalutazioni
Giroconti,
riclassifiche e
altri movim.
Effetto
impairment
Valore netto
31/12/2014*
-125
0
91
-2.170
0
21.298
0
-650
2.703
-10.248
0
650
184.504
-12.543
0
0
208.596
*inclusi gli effetti delle operazioni straordinarie
La voce “diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno” comprende gli oneri sostenuti per
l’acquisizione di software e licenze d’uso.
La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili” accoglie i costi una tantum sostenuti nel tempo da
alcune società del gruppo per l’acquisizione delle concessioni relative al servizio di distribuzione del gas
metano in alcuni comuni. Tali costi sono ammortizzati in base alla durata contrattuale delle rispettive
convenzioni.
Detta voce comprende anche gli oneri per l’acquisto dei diritti Cip6, applicabili sulle tariffe di energia
elettrica al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale e connessi all’entrata in esercizio del secondo
impianto del Termovalorizzatore di Parona.
La voce “Altre immobilizzazioni immateriali” è costituita per la maggior parte dal valore netto contabile
degli asset dati in concessione da comuni ed enti pubblici alle singole società del gruppo per l’esercizio delle
attività di distribuzione gas (Linea Distribuzione) e teleriscaldamento (Steam), pari a fine 2014, a 181 milioni
di euro.
L’incremento di questa voce rispetto al 2013 è inoltre spiegato, in parte, dal conferimento del ramo gas
effettuato in Linea Distribuzione a fine 2014 da parte del socio di minoranza ASM Castelleone pari a 2,5
111
milioni di Euro, e in parte dagli investimenti di sviluppo e dalle manutenzioni straordinarie effettuati nel
corso del 2014 per l’attività di distribuzione gas.
La parte residuale si riferisce ai costi relativi ai software applicativi attualmente utilizzati dalle società del
gruppo.
Tra le “Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti” sono compresi, in particolare, gli oneri sostenuti
da Greenambiente (1.215 mila euro) e Linea Ambiente (626 mila euro) per la fase propedeutica alle
rispettive iniziative di sviluppo riguardanti il settore ambientale.
2.AVVIAMENTO
Il valore residuale dell’avviamento rappresenta un’attività immateriale con vita utile indefinita e, pertanto,
non soggetta ad ammortamento sistematico, ma ad impairment test almeno annuale.
Tale posta è stata pertanto sottoposta al “test di impairment” ai sensi dello IAS 36, come indicato nella
specifica nota 4, dal quale non è emersa la necessità di operare alcuna svalutazione per il 2014.
L’avviamento al 31.12.2014 rimane quindi invariato a 85,0 milioni.
3.IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
Nelle due tabelle seguenti sono riepilogate le movimentazioni intervenute nelle immobilizzazioni materiali
tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2014, compreso l’effetto delle operazioni straordinarie avvenute nel corso
del 2014 (conferimento ramo reti e impianti gas da ASM Castelleone a Linea Distribuzione):
Tipologia cespiti
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Incrementi
Giroconti,
Valore
Ammortam.
Effetti
Valore
e/o
riclassifiche
netto
e
impairment
netto
decrementi
e altri
31/12/2013
svalutazioni
test
31/12/2014*
netti*
movim.
71.046
13.316
-5.645
0
0
78.717
240.437
13.940
-30.966
0
0
223.411
Attrezzature industriali e commerciali
11.432
-368
-2.969
0
0
8.095
Immobilizzazioni in corso e acconti
13.559
-2.751
0
0
0
10.808
Altre immobilizzazioni materiali
12.245
3.758
-4.188
0
0
11.815
348.719
27.895
-43.768
0
0
332.846
Totale attività materiali
*inclusi gli effetti delle operazioni straordinarie
Il valore di immobili, impianti e macchinari generati internamente è stato pari, nel 2014, a 5.331 mila euro
(9.442 mila euro nel 2013) ed è rappresentato dai costi per materie prime, semilavorati e personale interno
utilizzati per le attività di sviluppo e/o manutenzione straordinaria sulle reti e gli impianti di proprietà del
Gruppo.
112
La diminuzione di 15.873 mila euro rispetto al precedente esercizio deriva dal fatto che, come detto sopra,
nel 2014 non si sono verificate nuove aggregazioni o altre operazioni straordinarie oltre a quella di
conferimento da parte di ASM Castelleone (che ha impattato soprattutto sulle immobilizzazioni immateriali),
per cui il valore netto degli asset ha seguito la dinamica legata ai nuovi investimenti di mantenimento e
sviluppo (pari, complessivamente, a 27.895 mila euro) e all’ammortamento (per complessivi 43.768 mila
euro) di quelli esistenti.
Gli investimenti in impianti e macchinari, realizzati nel corso dell’esercizio 2014 si riferiscono all’acquisto
di attrezzature al fine di un continuo ammodernamento per l’incremento della produttività e dell’efficienza.
Nel 2014 non sono state effettuate dal gruppo alienazioni di cespiti di particolare rilevanza.
Come analizzato nella sezione dei principi contabili dal 2014 si è provveduto a capitalizzare sul valore degli
asset su cui è individuato fondo ripristino il valore degli oneri finanziari dovuti alla variazione di tasso nel
calcolo di attualizzazione del fondo ripristino stesso.
4.IMPAIRMENT
TEST SUL VALORE DELL’AVVIAMENTO E DELLE IMMOBILIZZAZIONI
MATERIALI E IMMATERIALI
Lo IAS 36 prevede che il valore dell’avviamento, in quanto bene immateriale a vita utile indefinita, non sia
ammortizzato, ma soggetto ad una verifica del valore da effettuarsi almeno annualmente (c.d. “impairment
test”). Poiché l’avviamento non genera flussi di cassa indipendenti, né può essere ceduto autonomamente, lo
IAS 36 prevede una verifica del suo valore recuperabile in via residuale, determinando i flussi di cassa
generati da un insieme di attività che individuano il/i complesso/i aziendale/i cui esso pertiene, le c.d. “Cash
Generating Unit” (CGU).
Sulla base delle scelte strategiche ed organizzative attuate dal Gruppo, nel valutare l’avviamento si è fatto
riferimento alle diverse unità generatrici di flussi di cassa al quale l’avviamento è stato attribuito. Nella
fattispecie, il Gruppo ha evidenziato le diverse CGU a livello di singole società controllate.
L’analisi in oggetto è stata effettuata utilizzando i flussi finanziari desumibili dal documento delle Proiezioni
Pluriennali del Gruppo, approvato nelle sue linee guida dal Consiglio di Amministrazione, ed estesa per
periodi successivi in funzione della vita utile attesa delle diverse attività e degli eventuali mutamenti di
destinazione e/o di redditività.
La seguente tabella mette a confronto i valori di avviamento 2014 e 2013:
113
CGU
Linea Group Holding
Linea Più
Linea Ambiente
Ecolevante
Astem Gestioni
Linea Gestioni
Linea Distribuzione
Linea Energia
Linea Com
Greenambiente
Totale avviamento
Valori al 31/12/14
Valori al 31/12/13
3.196
6.038
4.932
35.597
1.764
5.505
109
16.581
1.658
9.634
85.014
3.196
6.038
4.932
35.597
1.764
5.505
109
16.581
1.658
9.634
85.014
In particolare, per la determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU nell’accezione di valore d’uso
è stato stimato il valore attuale dei flussi di cassa operativi (così come espressamente previsto dai principi di
riferimento), inerenti alle singole CGU, riferiti al periodo di pianificazione aziendale, nonché un valore finale
(terminal value) oltre l’orizzonte di piano, coerentemente con la natura degli investimenti e con i settori di
operatività.
L’orizzonte di pianificazione è pari al periodo 2015-2019 per tutte le CGU individuate, ad eccezione di
Greenambiente, Ecolevante e Lomellina Energia, per le quali è stato utilizzato un arco temporale più lungo.
Inoltre è stato stimato un terminal value, adottando le seguenti due metodologie, in funzione delle specificità
dei business di ciascuna CGU:
•
capitalizzazione del flusso flusso finanziario prospettico medio
•
valore di liquidazione
Il Gruppo ha sviluppato un’analisi di sensitività del valore recuperabile delle diverse CGU, modificando il
tasso di sconto utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa delle stesse e il tasso di crescita medio
annuo nel lungo periodo. Tale analisi, mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti ai piani aziendali, non ha
evidenziato scostamenti sostanziali rispetto ai risultati ottenuti. Anche modificando i parametri di “G” e
WACC fino ad un +1% applicato a tutti i tassi, non ci sarebbero segnali di impairement.
I tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante la determinazione
del costo medio ponderato del capitale. In particolare, è stato stimato un tasso medio del 5,4% per le CGU
legate al settore gas, del 5,6% per il settore energia, del 5,7% per il settore ambiente, del 5,6% per il settore
TLC (telecomunicazioni) e del 5,8% per le multiutilities.
5.PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ COLLEGATE E ALTRE PARTECIPAZIONI
Il Gruppo possedeva, al 31/12/2014, le seguenti partecipazioni in società collegate (valutate con il metodo
del Patrimonio Netto) e le seguenti altre partecipazioni minori:
114
Ragione sociale
Valore al 31/12/14
Blugas Spa
Blugas Infrastrutture Srl in liquidazione
ASM Codogno Srl
Ecofert Srl
Franciacorta Rinnovabili Srl
Bresciana Infrastrutture Gas Srl
Totale partecipazioni collegate
Inn.Tec. Srl
Camuna Energia Srl
Casalasca Servizi Spa
Isfor 2000 Spa
SABB Spa
Gestione Multiservice Scarl
Cassa Padana Scarl
Crit
Idroenergia Scarl
Confidi Toscana Scarl
Totale altre partecipazioni
Totale Partecipazioni
Valore al 31/12/13
0
4.269
3.540
819
1.074
160
9.862
86
130
121
10
82
61
1
2
0
0
493
10.355
0
4.238
3.570
819
1.074
50
9.751
88
130
121
10
82
61
1
0
1
1
495
10.246
Si segnala che nel corso del 2014 la società Blugas Infrastrutture in liquidazione S.r.l. ha provveduto ad
effettuare un aumento di capitale sociale a cui LGH non ha aderito diluendo pertanto la sua quota di
partecipazione al 27,51%.
La tabella seguente riepiloga le informazioni economico-patrimoniali di sintesi relative alle partecipazioni
nelle varie società collegate, rilevate dai bilanci 2014 redatti secondo i principi contabili nazionali:
Quota dello stato patrimoniale della
collegata:
Attività correnti
Attività non correnti
Passività correnti
Blugas S.p.A.
Ecofert
S.r.l.
ASM
Codogno
S.r.l.
Franciacorta
Rinnovabili
S.r.l.
Bresciana Gas
Infrastrutture
48,22%
48,00%
49,00%
45,00%
50,00%
5.511
67
6.666
1.902
1.249
2
1.829
6.567
8.370
5.610
-4.754
-108
-4.537
-7.405
-4.490
Passività non correnti
-487
-82
-1.471
-106
-2240
Attivo netto
Quota dei ricavi e del risultato della
collegata:
Ricavi
272
1.706
7.225
2.761
129
48,22%
48,00%
49,00%
45,00%
50,00%
0
0
3.875
2.706
999
-321
0
311
6
29
Risultato esercizio
115
6.ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
Al 31 dicembre 2014 le attività finanziarie non correnti ammontano a 37.681 mila euro, in leggero aumento
rispetto a fine 2013 (quando erano pari a 34.006 mila euro), in quanto, oltre a 1.323 mila euro di
finanziamenti a m/l termine concessi ad alcuni comuni da Linea Distribuzione a fronte di accordi relativi alla
distribuzione del gas, comprendono anche:
• la quota oltre l’esercizio successivo (pari a 10.953 mila euro) del credito verso i soci di Seca Spa, sorto a
seguito dell’esercizio dell’opzione put e dell’approvazione del relativo piano di rientro che scadrà nel
2016;
•
la quota oltre l’esercizio successivo (pari a 14.532 mila euro) del piano di rientro finanziario tra LGH e
il socio AEM Spa per la chiusura delle partite commerciali aperte tra i due gruppi. In relazione al piano
di rientro finanziario tra Linea Group Holding S.p.A. e il socio Aem S.p.A. si segnala che il debito al
31 dicembre 2014 risulta pari a 17.532 mila euro, che la società debitrice ha rimborsato 1.000 mila euro
nel corso dell’esercizio, che non ha pagato la rata con scadenza al 31 dicembre 2014 e che, nell’ambito
di un processo di ristrutturazione economico/finanziaria di AEM Spa, è in corso di discussione un
accordo il cui obiettivo è la definizione delle modalità di rimborso del debito complessivo;
•
la quota oltre l’esercizio successivo (pari a 5.353 mila euro) del piano di rientro finanziario tra LGH e il
socio Cogeme Spa per la chiusura delle partite commerciali aperte tra i due gruppi;
•
l’anticipazione di 5.520 mila euro effettuata da Linea Più nei confronti di Sinit e finalizzata a
supportarne la gestione finanziaria durante la sua liquidazione. L’anticipo è stato parzialmente
rimborsato nel corso dell’esercizio. La scadenza dell’attività è compresa entro i 5 anni.
7.ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI
I crediti e le altre attività non correnti ammontano a 2.623 mila euro, e sono rappresentati da crediti non
finanziari con esigibilità superiore ai 12 mesi (depositi cauzionali attivi ed acconti di canoni a comuni, per un
importo di 401 mila euro) e i risconti attivi pluriennali (2.222 mila euro).
8.IMPOSTE
IMPOSTE DIFFERITE
Il dettaglio delle imposte differite attive e passive iscritte nelle stato patrimoniale e nel conto economico
2014, raffrontate con quelle dell’esercizio precedente, è il seguente:
116
DESCRIZIONE
Imposte differite passive:
ammortamenti
immobilizzazioni finanziarie
TFR e fondi pensionistici
derivati, leasing e finanziamenti
fondi imposte, rischi e oneri
dividendi
altri
Imposte differite attive
ammortamenti
immobilizzazioni finanziarie
TFR e fondi pensionistici
derivati, leasing e finanziamenti
fondi rischi e oneri
fondi contributi c/impianti
altri
perdite fiscali riportabili
Stato Patrimoniale
31/12/2014 31/12/2013
-31.705
-37.153
-27.141
-32.627
-158
-150
-313
-280
-2105
-908
-1367
-2810
-135
-164
-486
-214
35.894
36.215
9.476
8.661
659
117
1.464
388
3.231
2.635
11.493
12.578
6.891
7.105
598
2.442
2.082
2.289
TOTALE IMPOSTE DIFFERITE
OCI
eserc. '14
Conto Economico
eserc. '14 eserc. '13
5.260
1.213
5.486
1.088
-8
96
-33
18
-1197
-190
1443
-123
-159
306
-272
18
806
-1.127
3.235
815
612
542
67
215
861
-328
591
5
-894
-1.085
1.560
-214
598
-1.844
1.724
-207
-104
806
4.133
4.448
IMPOSTE DELL’ESERCIZIO
Le imposte sul reddito per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013 sono così suddivise:
Descrizione
eserc.'14
Totale imposte correnti
eserc.'13
-12.966
-15.318
IRES
IRAP
-8.923
-4.043
-11.208
-4.110
Tot.imposte differite
attive/passive
4.133
4.448
-8.833
-10.870
(relative all'insorgenza e al riversamento di differenze temporanee)
TOTALE
La diminuzione di 2.269 mila euro delle imposte correnti tra il 2013 e il 2014 è dovuta ad una contrazione
della base imponibile.
A sua volta, il decremento delle imposte differite attive, al netto di quelle passive, deriva sia dalle riprese in
aumento (temporanee) dell’imponibile fiscale, sia dalle rettifiche di consolidamento e all’effetto del rilascio
della fiscalità differita ed anticipata calcolata come robin tax a seguito della sentenza della Corte
Costituzionale del 11 febbraio 2015 la quale ha dichiarato incostituzionale l’addizionale e l’ha pertanto
abolita per gli esercizi fiscali successivi al 2014.
117
La riconciliazione tra le imposte sul reddito contabilizzate e le imposte teoriche risultanti dall’applicazione
all’utile ante imposte dell’aliquota media fiscale in vigore per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013
è la seguente:
IRES/Imposte sul
reddito
esercizio 2014
Importi
esercizio 2013
Aliquota
Importi
Aliquota fiscale media
applicabile*
Risultato ante imposte
Onere fiscale teorico
Totale rettifiche
imponibile fiscale
32.970
11.210
30.973
10.841
-6.723
1.050
IRES CORRENTE
8.924
Aliquota
34,00%
35,00%
27,07%
11.208
36,19%
* nel calcolo delle imposte correnti si segnala l’impatto della presenza della Robin Tax per un’aliquota del 6,5% su alcuni settori di
attività.
IRAP/Imposte sul
reddito
esercizio 2014
Importi
Aliquota fiscale media
applicabile
Imponibile fiscale*
Onere fiscale teorico
Totale rettifiche
imponibile fiscale
IRAP CORRENTE
esercizio 2013
Aliquota
Importi
Aliquota
4,00%
4,00%
101.445
4.058
105.439
4.218
-370
-2.689
4.043
3,90%
4.110
3,90%
9.RIMANENZE
Viene qui di seguito riportato il prospetto di raffronto tra il dato delle rimanenze al 31 dicembre 2013 e 2014:
31/12/2014
Materie prime
Fondo obsolescenza magazzino
materie prime
Materie prime nette
Semilavorati e lavori su ordinazione
Semilavorati netti
Certificati Verdi
Totale magazzino al minore tra
costo e valore netto di realizzo
31/12/2013
11.723
10.787
-290
-303
11.433
215
215
16.414
10.484
3.747
3.747
13.990
28.062
28.221
118
Si fa presente che i magazzini presenti nel gruppo sono costituiti quasi esclusivamente da materiali acquistati
per la costruzione di impianti o destinati ad essere utilizzati per le manutenzioni e riparazioni ordinarie,
mentre quelli tenuti a disposizione come pezzi di ricambio degli impianti esistenti sono stati riclassificati
nelle immobilizzazioni materiali e soggetti ad ammortamento in base alla vita utile degli impianti stessi.
La diminuzione dei lavori in corso su ordinazione fa riferimento al termine della costruzione della centrale
idroelettrica di Corna, impianto che è stato poi successivamente acquistato dal gruppo e quindi classificato
tra le immobilizzazioni materiali.
Le quote di emissione e i certificati verdi posseduti e detenuti nell’esercizio dell’attività di trading sono
iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value.
10.CREDITI COMMERCIALI
Viene qui di seguito riportato il prospetto di raffronto tra il dato dei crediti commerciali al 31 dicembre 2014
e 2013:
Cred.commerc.vs terzi per fatt.emesse
Cred.commerc.vs terzi per fatt.da emett.
Crediti commerciali vs soci
Crediti commerciali vs collegate
Totale crediti commerciali lordi
Fondo svalutazione crediti commerciali
Totale crediti commerciali netti
31/12/2014
169.202
61.506
1732
243
232.683
-37.330
195.353
31/12/2013
181.115
78.791
800
147
260.853
-34.103
226.750
Si riporta inoltre la suddivisione dei crediti verso clienti per data scadenza (al lordo del relativo fondo
svalutazione):
31/12/2014
Crediti a scadere
Crediti scaduti entro 90 gg
Crediti scaduti entro 180 gg
Crediti scaduti entro 360 gg
Crediti scaduti da oltre 360 gg
Totale crediti commerciali lordi
164.747
22.284
2.757
7.921
34.974
232.683
31/12/2013
159.108
41.793
11.464
16.903
31.585
260.853
119
Si riporta, infine, la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell’esercizio:
Eserc.'14
Saldo iniziale fondo svalutaz.crediti
Accantonamenti
Variazione perimetro consolidamento
Variazioni per operazioni straordinarie
Utilizzi
Saldo finale fondo svalutaz.crediti
Eserc.'13
34.103
4.790
0
0
-1.564
37.329
31.499
5.308
0
0
-2.704
34.103
Per i termini e le condizioni relativi ai crediti verso parti correlate si rimanda alla nota specifica.
I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno mediamente scadenza 100 giorni.
11.ATTIVITÀ PER STRUMENTI DERIVATI
La voce in oggetto rappresenta il fair value positivo dei contratti derivati su tassi e sui prezzi dell’energia
elettrica al 31 dicembre 2014.
Per maggiori dettagli sulla natura e le caratteristiche dei contratti in essere si rimanda alla successiva nota
n.30.
31/12/2014
31/12/2013
Contratti designati di copertura:
Swap su tassi di interesse
Swap su prezzi delle commodities
Contratti designati non di copertura:
Swap su tassi di interesse
Swap su prezzi delle commodities
Totale attività per strumenti derivati
0
0
0
0
0
2.891
2.891
0
233
233
12.ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
Al 31 dicembre 2014 il saldo delle attività finanziarie correnti è pari a 7.904 mila euro, contro 6.892 mila
euro del 31 dicembre 2013, ed è costituito:
-
per 1.691 mila euro dal credito verso i soci di Seca Spa per la parte a breve del piano di rientro
relativo alla la put option sulle azioni acquistate da LGH nel corso del 2010;
-
per 3.000 mila euro dalla parte a breve termine del finanziamento verso Aem S.p.A.;
-
per 1.190 mila euro dalla parte a breve del finanziamento verso Cogeme S.p.A.
120
-
per 200 mila euro dalla parte a breve di un credito finanziario verso la collegata Franciacorta
Rinnovabili S.r.l.;
-
per 49 mila euro dalla parte a breve di un credito finanziario verso Ecofert S.r.l.;
-
per 1.774 mila euro dalla parte a breve del finanziamento erogato a Bresciana Gas Infrastrutture
S.r.l..
13.ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI
Viene qui di seguito riportato il prospetto di raffronto tra il dato delle altre attività correnti al 31 dicembre
2013 e 2014:
31/12/2014
18.381
4.845
1.021
0
1.530
2.694
3.987
32.458
Erario c/IVA, accise e altre imp.indirette
Erario c/IRES e IRAP
Anticipi e acconti attivi
Crediti non finanziari verso soci
Crediti non finanziari verso collegate
Ratei e risconti attivi
Altri crediti correnti
Totale altre attività correnti
31/12/2013
8.715
10.917
2.984
1.107
1.325
2.754
4.223
32.025
La diminuzione del credito per imposte dirette è dovuto al fatto che nel corso del 2013 le imposte versate in
acconto sono risultate più alte dei saldi a debito derivanti dal calcolo delle imposte, mentre nel 2014 gli
acconti versati sono stati maggiormente in linea con le risultanze dei calcoli delle imposte finali.
Gli altri crediti correnti si riferiscono, per lo più, a poste attive di natura para tributaria verso enti pubblici, di
assistenza e previdenza sociale, ecc. Tale voce comprende anche crediti di varia natura vantati dalle varie
società del gruppo nei confronti dei comuni azionisti dei soci di LGH.
14.DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE
Presentano un valore di 114,29 milioni di euro e sono costituite da depositi bancari e postali e disponibilità a
breve termine del gruppo.
depositi su c/c bancari e postali
Assegni
denaro e valori in cassa
Totale disponibilità liquide
31/12/2014
114.273
0
17
114.290
31/12/2013
66.440
0
24
66.464
121
I depositi bancari sono remunerati a tassi variabili. Il loro valore è sensibilmente aumentato rispetto al 2013;
si rimanda al rendiconto finanziario all’inizio della presente nota per una maggiore disamina sulle dinamiche
finanziarie dell’esercizio.
15.ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA
Al 31 dicembre 2014 il valore delle “Attività destinate alla vendita” è pari a zero.
16.PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto di Gruppo ammonta, al 31 dicembre 2014, a 200,8 milioni di euro, in diminuzione di 9
milioni rispetto al 31 dicembre 2013, a seguito dell’effetto congiunto del risultato 2014 e della distribuzione
dei dividendi.
Il patrimonio netto di terzi, pari a euro 31,3 milioni, è diminuito di 4,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2013,
nonostante il conferimento di ASM Castelleone avvenuto nel 2014. Per maggiori dettagli si rimanda
comunque alla movimentazione del patrimonio netto a pag. 73.
122
17.PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI (ENTRO 12 MESI)
Beneficiario del
finanziamento
Concedente
Importo
originario
(K€)
Data
scadenza
Scoperti
Gruppo LGH
Diversi
c/c
a revoca
Linea Group Holding Invest.istituzionali
300.000 28/11/2018
Linea Group Holding Intesa S.Paolo
8.000 31/12/2015
Linea Group Holding BCC Cremona
8.000 26/02/2019
Linea Group Holding Cassa DDPP
5.164 31/12/2022
Linea Group Holding Cassa DDPP
5.216 31/12/2022
Linea Group Holding Reg.Lombardia
765 30/06/2022
Linea Group Holding BEI
80.000 30/06/2020
Lomellina Energia
Pool di banche
215.000 30/06/2022
Linea Energia
Unicredit
114.500 30/05/2021
Linea Energia
Unicredit
6.800 31/03/2027
AEM Gestioni
BCC Crema
700 30/12/2015
Steam
Intesa S.Paolo
10.000 30/06/2019
Steam
BP Milano
800 30/06/2017
Steam
Reg.Lombardia
375 30/06/2025
Linea Ambiente
Ex soci
32 31/12/2016
Linea Distribuzione UBI
13.000 30/12/2020
Linea Distribuzione Cassa DDPP
70 31/12/2015
Linea Distribuzione Cassa DDPP
620 31/12/2022
Linea Distribuzione Cassa DDPP
80 31/12/2017
Linea Com
Sparkasse
2.000 31/03/2015
Linea Com
BP Emilia Rom.
3.000 31/10/2015
Astem Gestioni
BCC Laudense
225 31/12/2020
Astem Gestioni
BCC Laudense
450 31/12/2023
LGH Rinnovabili
Pool di banche
6.657 30/09/2028
Diversi
Factoring
15.000
diverse
Diversi
Leasing
9.924
diverse
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti
MF Waste
Foster Wheeler
3.638 31/12/2015
Steam
Milano Energia
207 31/12/2015
Steam
Milano Energia
80 31/12/2015
Steam
Tesi
310 31/12/2015
Totale finanziamenti da soci
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI
Tipologia tasso
Variabile
Fisso 3,875
Euribor 6m + 0,60/0,95
Fisso 4,67
Fisso 5,25
Euribor 6m
Zero
Fisso
Euribor 6m + 0,80/1,40
Euribor 6m + 0,70/1,95
Euribor 3m + 2,65
Euribor 6m + 0,75
Euribor 6m + 0,575
Euribor 3m + 1,00
Zero
Zero
Euribor 6m + 0,585
Fisso 7,5
Euribor 6m
Fisso 7,5
Euribor 3m + 2,40
Euribor 3m + 1,85
Euribor 3m+2,95
Euribor 3m+2,96
Euribor 6m+5,00
Euribor 3m+3,25
Diversi
Euribor 1m + 0,30
Euribor 3m + 0,60
Euribor 3m + 0,60
Euribor 3m + 0,60
Saldo quota
corrente al
31/12/14
Saldo
quota
corrente
al
31/12/13
2.032
11.191
800
840
281
261
40
8.467
15.641
4.170
539
79
1.000
110
0
0
969
9
31
7
107
600
30
40
0
0
915
48.159
3.197
0
0
0
3.197
51.356
2.021
11.194
800
802
267
261
40
0
22.738
3.910
0
78
1.000
105
0
0
927
0
31
7
430
609
29
39
776
4.696
702
51.462
3.197
0
0
0
3.197
54.659
I debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo si riferiscono sia a scoperti di conto corrente
(2.032 mila euro), che alle quote dei finanziamenti a medio e lungo termine in scadenza entro il 2015.
Si ricorda che all’interno del gruppo è attivo un sistema di “cash pooling zero balance”, in base al quale i
conti correnti bancari accesi presso la maggior parte delle società controllate vengono giornalmente azzerati
e il relativo saldo viene portato sui conti correnti “master” della capo-gruppo. In questo modo è possibile
ottimizzare i flussi finanziari del gruppo, contenendo il ricorso al sistema creditizio.
123
18.PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI (OLTRE 12 MESI)
Beneficiario del
finanziamento
Linea Group
Holding
Linea Group
Holding
Linea Group
Holding
Linea Group
Holding
Linea Group
Holding
Linea Group
Holding
Linea Group
Holding
Concedente
Invest.istituzionali
Importo
originario
(K€)
Data
scadenza
Tipologia tasso
Saldo quota Saldo quota
corrente al corrente al
31/12/14
31/12/13
Intesa S.Paolo
300.000 28/11/2018 Fisso 3,875
Euribor 6m +
8.000 31/12/2015 0,60/0,95
BCC Cremona
8.000 26/02/2019 Fisso 4,67
3.017
3.857
Cassa DDPP
5.164 31/12/2022 Fisso 5,25
2.435
2.716
Cassa DDPP
5.216 31/12/2022 Euribor 6m
1.825
2.086
282
322
70.318
0
39.097
52.456
24.970
6.204
0
3.500
176
375
32
5.548
217
17
0
0
166
371
0
5.358
449.513
0
207
80
310
597
450.110
28.566
0
79
4.500
286
375
32
6.517
248
24
105
584
196
411
5.822
3.834
398.730
0
207
80
310
597
399.327
Reg.Lombardia
765 30/06/2022 Zero
BEI
80.000 30/06/2020 Fisso
Euribor 6m +
Lomellina Energia
Pool di banche
215.000 30/06/2022 0,80/1,40
Euribor 6m +
Linea Energia
Unicredit
114.500 30/05/2021 0,70/1,95
Linea Energia
Unicredit
6.800 31/03/2027 Euribor 3m + 2,65
AEM Gestioni
BCC Crema
700 30/12/2015 Euribor 6m + 0,75
Steam
Intesa S.Paolo
10.000 30/06/2019 Euribor 6m + 0,575
Steam
BP Milano
800 30/06/2017 Euribor 3m + 1,00
Steam
Reg.Lombardia
375 30/06/2025 Zero
Linea Ambiente
Ex soci
32 31/12/2016 Zero
Linea Distribuzione UBI
13.000 30/12/2020 Euribor 6m + 0,585
Linea Distribuzione Cassa DDPP
620 31/12/2022 Euribor 6m
Linea Distribuzione Cassa DDPP
80 31/12/2017 Fisso 7,5
Linea Com
Sparkasse
2.000 31/03/2015 Euribor 3m + 2,40
Linea Com
BP Emilia Rom.
3.000 31/10/2015 Euribor 3m + 1,85
Astem Gestioni
BCC-Piazzola Ec.
225 31/12/2020 Euribor 3m+2,95
Astem Gestioni
BCC-Telerisc.
450 31/12/2023 Euribor 3m+2,96
LGH Rinnovabili
Pool di banche
6.657 30/09/2028 Euribor 6m+5,00
Diversi
Leasing
9.924
diverse
Diversi
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti
MF Waste
Foster Wheeler
3.638 31/12/2015 Euribor 1m + 0,30
Steam
Milano Energia
207 31/12/2015 Euribor 3m + 0,60
Steam
Milano Energia
80 31/12/2015 Euribor 3m + 0,60
Steam
Tesi
310 31/12/2015 Euribor 3m + 0,60
Totale finanziamenti da soci
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI
285.605
284.914
0
800
Le operazioni finanziarie di un certo rilievo avvenute nel corso del 2014 sono le seguenti:
a)
erogazione da parte di Unicredit di un finanziamento di 6.800 mila euro per l’estinzione anticipata del
precedente prestito, concesso per la realizzazione dell’impianto di termo valorizzazione di biomasse
legnose, di originari 6.657 mila euro, il cui valore residuo era pari a 6.432 mila euro, con il relativo
derivato di copertura;
124
b) erogazione a luglio e ottobre 2014 di complessivi 80 milioni di euro, a valere sul prestito concesso da
BEI a fine 2013 per il finanziamento degli investimenti del piano industriale 2013 - 2017, relativi alle
reti elettriche e gas e al teleriscaldamento di Lodi. Al 31 dicembre 2014 questa linea di credito
committed risultava utilizzabile per altri 15 milioni di euro;
c)
negoziazione con Unicredit di una nuova linea di cassa committed a 24 mesi di 50 milioni di euro,
divenuta operativa a tutti gli effetti nel gennaio 2015, con la formalizzazione del relativo contratto.
Relativamente ai finanziamenti attualmente in essere, si segnala che:
- il finanziamento di progetto in essere tra Lomellina Energia e Intesa San Paolo (come capofila) è
oggetto, già a partire dal secondo semestre 2014, di un processo di “richiesta di consenso” formalizzato
ad aprile 2015, agli istituti finanziatori, giunto ormai in fase conclusiva e con ottime probabilità di esito
positivo. Tale processo prevede la ricontrattualizzazione del finanziamento, la possibilità di effettuare
nuovi investimenti, la definizione di un nuovo piano di ammortamento e l’introduzione di un nuovo
modello per il calcolo dei relativi covenants, da applicarsi già a partire dal 31 dicembre 2014. Il gruppo
ha ritenuto di non cacolare il covenants secondo il vecchio modello in attesa dell’approvazione della
revisione di cui sopra; il calcolo dei covenants secondo il modello in approvazione determina il rispetto
degli stessi. Si segnala che, visti i consensi alla modifica proposta già ricevuti dalla quasi totalità degli
istituti finanziatori, il gruppo ha ritenuto, in attesa di ricevere l’approvazione definitiva, di mantenere
esposto il debito secondo la classificazione originaria. A seguito della ricontrattualizzazione, è previsto
dall’esercizio 2015 un incremento dei margini a valere sulle linee di credito pari a 100 b.p. fino
all’esercizio 2022 e a 125 b.p. per il periodo successivo e un’estensione del periodo di ammortamento al
31 dicembre 2024. La copertura del connesso rischio tasso di interesse sarà garantita da un interest rate
swap (IRS) aggiuntivo che porterà la copertura sino al 75% dell’ammontare nozionale delle linee di
credito.
- il finanziamento in essere tra Linea Energia e Unicredit prevede, tra i casi di inadempimento, la
riduzione dei mezzi propri al di sotto del valore di 15.000 mila Euro;
−
il prestito BEI concesso nel 2013 prevede, per tutta la durata contrattuale, il rispetto dei seguenti
covenants finanziari:
o PFN / EBITDA < 4,50
o EBITDA / Oneri Finanziari Netti > 4,50
o PFN / Mezzi Propri < 1,75
Alla luce di quanto già esposto anche nella sezione rischi del presente documento di bilancio, in relazione al
bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, tutti i succitati vincoli e covenants risultano rispettati.
Nella pagina seguente è riportato il dettaglio di tutti i finanziamenti in essere, con il dettaglio temporale delle
quote capitale e interessi in scadenza nel prossimo quinquennio:
125
Tasso fisso
<1 anno
cap
Finanziam.Cassa DDPP
5,16 mil.
Finanziam.bancario 8 mil.
- BCC CR
Finanziam.Cassa DDPP
80 k
Finanziam.Cassa DDPP
70k
Finanziam.Banca Europea
Investimenti - 95 mil.
Scoperti di c/c bancario
Finanziam. bancario 8
mil. - Intesa
Finanziam. bancario 13
mil. - UBI*
Finanziam. Cassa DDPP
5,22 mil.
Finanziam. Cassa DDPP
620 k
Finanziam. Regionale
LGH 765 k
Finanziam. bancario 2
mil. - Sparkasse
Finanziam. bancario 3
mil. - BPER
>2<3 anni
int
cap
>3<4 anni
Int
cap
>4<5 anni
int
cap
>5 anni
int
cap
int
3
296
3
312
4
329
5
346
6
1.152
11
840
165
880
126
922
84
966
40
249
3
0
0
7
2
8
1
9
1
0
0
0
0
0
0
9
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
7.832
752
15.775
642
15.924
493
16.074
343
16.225
192
8.170
38
0
11.625
0
11.625
0
11.625 300.000
11.625
0
0
0
0
<1 anno
cap
Disponibilità liquide
cap
281
Eurobond LGH 300 mil.
Tasso variabile
>1<2 anni
int
>1<2 anni
int
cap
>2<3 anni
int
cap
>3<4 anni
Int
cap
>4<5 anni
int
cap
>5 anni
int
cap
int
114.290
2.032
800
7
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
969
207
1.013
136
1.059
120
1.107
103
1.158
82
1.211
91
261
139
261
124
261
108
261
92
261
74
781
108
31
0
31
0
31
0
31
1
31
1
93
2
40
0
40
0
40
3
40
3
40
3
122
6
107
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
600
7
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Finanziam. bancario 225K
- BCC Laudense
30
6
31
5
32
4
33
3
34
2
36
1
Finanziam. bancario 450K
- BCC Laudense
40
12
41
11
43
10
44
9
46
8
197
16
Finanziam.bancario 114,5
mil. - Unicredit*
3.890
613
4.114
541
4.418
493
4.681
439
4.932
370
8.058
801
363
189
495
176
509
167
523
159
538
151
4.372
633
15.641
1.972
7.305
1.519
5.665
1.257
8.439
1.017
5.083
701
12.668
804
79
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.000
30
1.000
26
1.000
20
1.000
13
500
3
0
0
110
3
116
1
60
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
75
3
75
3
75
3
150
6
0
10
0
10
3.197
2
0
0
0
0
0
0
0
0
207
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
80
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
310
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
32
0
915
312
925
333
932
285
910
235
693
185
1.898
479
Finanziam. bancario 6,8
mil - Unicredit
Finanziam.in project
Lomellina 215 mil.*
Finanziam.bancario 700 k
- BCC Crema
Finanziam.bancario 10
mil - Intesa
Finanziam.bancario 800 k
- BPMI
Finanziam. Regionale
Steam 375 k
Finanziam.soci MF Waste
3,6 mil.
Finanziam.soci Steam 207
k
Finanziam.soci Steam 80
k
Finanziam.soci Steam 310
k
Altri finanziamenti minori
32 k
Factoring
Leasing finanziari
*comprese rate derivati
19.PASSIVITÀ PER FONDI PENSIONISTICI
Fondo TFR dipendenti, collaboratori e agenti
Fondo mensilità aggiuntive
Fondo sconto energia elettrica
Passività per fondi pensionistici
31/12/2014
16.834
1.312
1.851
19.997
31/12/2013
14.626
1.118
1.433
17.177
delta
2.208
194
418
2.820
20.FONDO T.F.R.
Il fondo per trattamento di fine rapporto dei dipendenti ha subito la seguente movimentazione:
Fondo TFR iniziale
Entrata in perimetro
Trasferimenti da e verso il Gruppo
Costo corrente del servizio
Oneri finanziari
(Utili)/perdite attuariali
(prestazioni pagate)
Fondo TFR finale
31/12/2014
14.626
0
0
469
459
1.884
-604
16.834
31/12/2013
14.433
0
0
510
464
-475
-306
14.626
Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto rientra nei piani a benefici definiti.
Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit
Cost (PUC). Sono stati proiettati, sulla base di una serie di ipotesi finanziarie (incremento del costo
della vita, incremento retributivo ecc.), le possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a
favore di ciascun dipendente iscritto al programma nel caso di pensionamento, decesso, invalidità,
dimissioni ecc.).
La stima delle future prestazioni includerà gli eventuali incrementi corrispondenti all’ulteriore anzianità
di servizio maturata nonché alla presumibile crescita del livello retributivo percepito alla data di
valutazione:
-
è stato calcolato alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e
della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata, il valore attuale
medio delle future prestazioni;
-
è stata definita la passività per la società individuando la quota del valore attuale medio delle
future prestazioni che si riferisce al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data
della valutazione;
-
è stato individuato, sulla base della passività determinata al punto precedente e della riserva
accantonata in bilancio ai fini civilistici italiani, la riserva riconosciuta valida ai fini IAS.
Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti:
Ipotesi demografiche
Dirigenti
Non Dirigenti
Probabilità di decesso
Tabelle di mortalità della
popolazione italiana RG48
pubblicate dalla Ragioneria
Generale dello Stato
Tabelle di mortalità della
popolazione
italiana
RG48
pubblicate
dalla
Ragioneria
Generale dello Stato
Probabilità di inabilità
Tavole INPS, distinte per età Tavole INPS, distinte per età e
e sesso
sesso
Tasso turnover
2,00% in ciascun anno
2,00% in ciascun anno
Frequenza anticipazioni
2,00% in ciascun anno
2,00% in ciascun anno
Ipotesi finanziarie
Incremento costo della vita
Dirigenti
2,00% annuo
Non Dirigenti
2,00% annuo
Tasso di attualizzazione
1,86% annuo
1,86% annuo
1,950% per il 2015
2,400% per il 2016
2,625% 2017 e 2018
3,000% dal 2019 in poi
1,950% per il 2015
2,400% per il 2016
2,625% 2017 e 2018
3,000% dal 2019 in poi
1,00% annuo
1,00% annuo
Incremento TFR
Incremento salariale
21.ALTRI BENEFICI A DIPENDENTI
Tra le categorie di benefici per i dipendenti, che vengono regolamentate dallo IAS 19, sono comprese
quelle erogate successivamente alla fine del rapporto di lavoro da alcune società del Gruppo (LGH,
AEM Gestioni, Linea com e Linea Distribuzione), denominati “Sconto Energia” e “Mensilità
Aggiuntive”. Entrambi i benefici sono regolati dal Contratto Collettivo di Lavoro che ne stabilisce le
modalità di corresponsione.
Fondo “Sconto energia” iniziale
Costo corrente del servizio
Oneri finanziari
(Utili)/perdite attuariali
(prestazioni pagate)
Fondo “Sconto energia” finale
31/12/2014
1.433
23
47
417
-69
1.851
31/12/2013
1.341
22
33
97
-60
1.433
128
In particolare, per il fondo “Sconto Energia” si prevede di concedere una agevolazione tariffaria sui
consumi di energia elettrica ad uso domestico ai lavoratori, assunti prima dell’ 8 luglio 1996, cessati dal
servizio ed ai loro coniugi superstiti. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la
metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di
seguito riassunte:
Ipotesi demografiche
Ipotesi demografiche
Probabilità di decesso
Tabelle di mortalità della
popolazione
italiana
RG48
pubblicate
dalla
Ragioneria
Generale dello Stato
Probabilità di inabilità
Tavole INPS, distinte per età e
sesso
Dati famiglia, seconde nozze e lasciar famiglia
Tavole INPS distinte per età e
sesso
Età di pensionamento
Raggiungimento requisiti minimi
AGO
Tasso turnover
1,00%
Ipotesi finanziarie
Non dirigenti
Tasso di attualizzazione
2,64% annuo
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
0,50% annuo
Incremento costo della vita
Variazione reale del costo energia
31/12/2014
Fondo “Mens.aggiuntive” iniziale
Costo corrente del servizio
Oneri finanziari
(Utili)/perdite attuariali
(prestazioni pagate)
Fondo “Mens.aggiuntive” finale
1.117
48
31
0
116
1.312
31/12/2013
1.037
46
34
10
-10
1.117
129
Il presente beneficio ai dipendenti prevede di corrispondere una somma pari a 4 o 5 mensilità di
retribuzione (aggiuntive rispetto al trattamento di fine rapporto) nei casi di risoluzione del rapporto di
lavoro per raggiungimento di limite di età o di anzianità.
Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit
(PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte:
Ipotesi demografiche
Ipotesi demografiche
Probabilità di decesso
Tabelle di mortalità della
popolazione
italiana
RG48
pubblicate
dalla
Ragioneria
Generale dello Stato
Probabilità di inabilità
Tavole INPS, distinte per età e
sesso
Età di pensionamento
Raggiungimento requisiti minimi
AGO
Tasso turnover
2,00%
Ipotesi finanziarie
Tasso di attualizzazione
Non dirigenti
1,25% annuo
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
Incremento costo della vita
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di incremento salariale
1% annuo
Analisi della sensitività benefici ai dipendenti
Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R si riportano nella tabella a seguire l’analisi di sensitività per
ciascuna ipotesi attuariale a fine esercizio, l’indicazione del contributo per esercizio, l’indicazione della
durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a beneficio definito, erogazioni previste dal piano:
130
Analisi di sensitività
Variazione delle ipotesi
16.658
16.865
1%
-1%
17.045
16.470
1,40%
-1,40%
16.334
17.192
1,40%
-1,40%
520
14,5
Frequenza turnover
Tasso di inflazione
Tasso attualizzazione
service cost 2014
duration del piano
Erogazioni previste (anni)
2015
2016
2017
2018
2019
952
808
1.119
1.337
706
22. FONDI PER RISCHI ED ONERI
I fondi rischi e oneri destinati alla copertura delle passività potenziali ammontano, complessivamente,
ad Euro 69,6 milioni, contro i 56,2 milioni del 2013. La seguente tabella ne illustra il dettaglio:
Fondo costi smantellamento e ripristino
Fondo copertura perdite società partecipate
Fondo vertenze con professionisti
Fondo per royalties
Fondo oneri perequazione energia elettrica
Fondo contenziosi e vertenze INPS
Fondo rischi su tit.effic.energ., cert.verdi, ecc.
Fondo oneri concessioni distribuzione gas
Altri fondi rischi e oneri
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI
31/12/2014
60.001
265
200
1.513
846
210
154
1.320
5.401
69.910
31/12/2013
50.486
265
200
0
1.932
210
848
1.740
536
56.217
delta
9.515
0
0
1.513
-1.086
0
-694
-420
4.865
13.693
Qui di seguito viene fornita una sintetica descrizione della natura dei fondi di maggiori entità:
a) Fondo copertura perdite società partecipate: ammonta a 265 mila euro e si riferisce
all’accantonamento effettuato per riflettere il presumibile impatto negativo del processo di
liquidazione della partecipata Sinit S.r.l., così come espresso dalle proiezioni del liquidatore. Detto
fondo non ha subito variazioni rispetto all’esercizio precedente.
131
b) Fondo smantellamento e ripristino: ammonta a 60.001 mila euro e si riferisce all’iscrizione dei
fondi di smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a diretto incremento delle attività cui si
riferiscono. Tale ammontare è stato determinato sulla base di apposite perizie predisposte da periti
esterni indipendenti. Nella determinazione dei costi di smantellamento si sono considerati il tipo di
attività svolta presso i diversi siti e i costi di una eventuale bonifica dei luoghi in cui sorge
l’impianto. Nella stima dei costi si sono considerati, ai prezzi attuali, i costi di bonifica del terreno, i
costi di demolizione e smaltimento degli impianti e dei macchinari etc.
L’incremento rispetto all’esercizio precedente è dovuto, per lo più, alla diminuzione (dal 4,75% al
3,29%) del tasso di attualizzazione utilizzato per l’aggiornamento del valore a fine 2014,
corrispondente a quello dell’ultima emissione di BTP trentennali.
c) Fondo oneri concessione distribuzione gas: ammonta a Euro 1.320 mila ed è relativo gli impegni,
previsti contrattualmente nei documenti delle gare di concessione di alcuni Comuni, relativi alla
realizzazione di reti o impianti con devoluzione gratuita a fine concessione. Nel calcolo del fondo si
è tenuto conto di quanto previsto dall’IFRIC 12. La diminuzione del valore rispetto al
corrispondente valore del 2013 pari a 1.740 mila euro, fa riferimento alla migliore stima
dell’investimento a finire che dovrà essere sostenuto e ha visto una corrispondente diminuzione del
valore dei cespiti per un valore netto di 420 mila Euro;
d) Fondo oneri futuri su titoli di efficienza energetica, certificati verdi, ecc: ammonta a 154 mila
euro (848 mila nel 2013), e copre la differenza stimata tra il prezzo ipotetico di acquisto dei titoli ed
il loro valore di rimborso previsto dalle delibere dell’Authority;
e) Fondo oneri di perequazione relativi all’attività di distribuzione e vendita dell’energia
elettrica: il valore di 846 mila Euro accantonato al 31 dicembre 2014 nel bilancio di AEM Gestioni
(-1.086 mila Euro rispetto al 2013) si riferisce ai seguenti rischi:
Fondo oneri di perequazione sulla vendita di energia elettrica nel mercato di maggior tutela (310
mila euro). Nel presente esercizio sono stati accantonati 310 mila euro quale stima di quanto la
società dovrebbe versare, relativamente al 2014, alla Cassa Conguaglio a titolo di perequazione
quale conseguenza di un disallineamento temporale che si è verificato nel corso del 2014 tra le
tariffe di vendita calcolate dall’Autorità e i costi unitari di energia pagati all’Acquirente Unico.
Fondo oneri di perequazione sulla distribuzione dell’energia elettrica (104 mila euro). Per
effetto di quanto precedentemente riportato si è stimato che ci potrebbe essere un impatto pari a
circa 104 mila euro sulla perequazione della distribuzione dell’energia elettrica sino all’anno
2014.
Fondo per eventuale ricalcolo perequazione sulla distribuzione (0 euro). A seguito di una
disposizione dell’Autorità che ha di fatto riaperto la perequazione degli ultimi 5 anni la società
132
aveva ritenuto prudente accantonare un fondo che nel corso del 2014 è stato completamente
rilasciato per 281 mila euro, relativo ad oneri ormai caduti in prescrizione.
Fondo oneri di perequazione sulla misura dell’energia elettrica (537 mila euro). A seguito di
quanto disposto dall’Autorità si è reso necessario accantonare un fondo per gli oneri di
perequazione della misura su reti dell’energia elettrica. Si è stimato un impatto pari a circa 537
mila €.
f) Fondo contenzioso e vertenze INPS, pari a 210 mila euro. Il fondo in esame ha lo scopo di coprire
eventuali costi derivanti da un contenzioso aperto con l’INPS relativamente ai contributi C.u.a.f. e
maternità del periodo dicembre 2001 – agosto 2002 (escluso febbraio 2002), stimati in 210 mila
euro e già accantonati negli esercizi precedenti.
g) Fondo per Royalties discarica: il fondo ammonta a 1.513 mila Euro e fa riferimento alla
quantificazione del rischio sui contributi ambientali da riconoscere al Comune di Augusta in merito
alle tariffe sul conferito in discarica;
h) Altri fondi rischi ed oneri: comprende in particolare lo stanziamento pari a 3,5 milioni di euro,
iscritto per la conclusione sfavorevole di un contenzioso, in relazione all’adeguamento tariffa
energia elettrica per l’impianto di Lomellina di cui si è già trattato nella sezione dei contenziosi;
trattasi della migliore stima della passività in considerazione del fatto che non è ancora definito
l’esatto impatto economico. Comprende inoltre stanziamenti a copertura degli interessi passivi sui
depositi cauzionali da clienti per circa 697 mila euro, stanziamenti in merito a contenziosi con
l’agenzia delle entrate per circa 357 mila euro, stanziamenti connessi al conguaglio sui contratti di
igiene urbana di Crema per circa 142 mila euro, un fondo correlato a vertenze con il personale per
317 mila euro e per la rimanente parte fondi di piccola entità prudenzialmente stanziati a copertura
di rischi operativi.
23.PASSIVITÀ PER STRUMENTI DERIVATI
La voce in oggetto rappresenta il fair value dei contratti derivati su tassi e sui prezzi dell’energia
elettrica e del gas aperti su alcune società del Gruppo al 31 dicembre 2014. Di questi, quattro hanno
tutte caratteristiche per essere classificati di copertura secondo i principi di riferimento. Per tali contratti
la variazione annua del fair value viene contabilizzata direttamente a patrimonio netto, nella riserva di
cash flow hedge (nel 2014 effetto negativo per 1.104 mila euro, al netto delle imposte), mentre per il
restante contratto, che non ha tutte queste caratteristiche, la variazione annua di fair value viene
133
contabilizzata direttamente a conto economico, nei proventi/oneri finanziari (nel 2014 effetto negativo
per 1.780 mila euro).
Di seguito si riportano i fair value dei contratti in oggetto:
31/12/2014
Contratti designati di copertura:
Swap sui tassi di interesse
Swap su prezzi delle commodities
Contratti designati non di copertura:
Swap su tassi di interesse
Swap su prezzi delle commodities
Tot.passività per strumenti derivati
31/12/2013
-4.259
-339
-3.294
0
-2.103
-2.161
-8.862
-2.147
-337
-5.778
Segue il dettaglio delle caratteristiche dei contratti in essere al 31/12/2014:
DERIVATI CONTRO IL RISCHIO
TASSI DI INTERESSE
Data di stipula
Data di decorrenza
Data di scadenza
Periodicità rate
Valore nozionale riferimento
Valore nozionale residuo al 31/12/2014
Tasso interesse fisso (società)
Tasso interesse variabile (banca)
Valore mark to market al 31/12/2014
Contratto
designato non di
copertura
Intesa-Lomellina
Contratto
designato di
copertura
BNL-Lomellina
Contratto
designato di
copertura
UBI-LGH
22/12/2005
22/12/2005
30/06/2022
Semestrale
48.822
17.693
22/12/2005
31/12/2007
30/06/2022
Semestrale
48.822
17.693
20/12/2011
01/07/2011
31/12/2021
Semestrale
9.946
3.912
3,8825%
3,9125%
Euribor 6m/360
-2.103
Euribor 6m/360
-2.128
Contratto
designato di
copertura
UnicreditLinea En.
15/02/2013
29/11/2013
31/05/2021
Semestrale
33.706
30.093
da 1,45% a
4,690%
1,85%
Euribor 6m/360 Euribor 6m/360
-535
-1.596
24.ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
Questa posta del passivo era costituita dal debito verso il socio di minoranza di Ecolevante,
relativamente alla put & call option sul 15% delle azioni della stessa, che è stata esercitata nel corso del
2014 per cui il relativo debito è ora classificato come passività finanziaria corrente come riportato al
punto 30 della presente nota.
134
25.ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI
Si tratta per lo più di contributi per la realizzazione di nuovi allacci e depositi cauzionali su forniture di
energia eletrica, acqua e gas e sui contratti di gestione rifiuti, versati dai clienti, che risultano cosi
dettagliati:
Depositi cauzionali servizi energia elettrica
Depositi cauzionali servizi gas
Depositi cauzionali ambiente e gestione rifiuti
Depositi cauzionali teleriscaldamento
Risc.passivi pluriennali e contributi c/impianti
Totale altre passività non correnti
31/12/2014
3.729
5.191
679
184
35.210
44.993
31/12/2013
3.415
5.731
300
106
34.836
44.388
delta
314
-540
379
78
374
605
Si ricorda, inoltre, che i risconti passivi pluriennali sono costituiti quasi esclusivamente dai contributi
relativi alle reti e agli impianti, versati dai clienti/utenti in base alle disposizioni vigenti in materia di
servizi pubblici.
26.DEBITI COMMERCIALI
La consistenza della voce al 31 dicembre 2014, confrontata con quella al 31 dicembre 2013, è la
seguente:
Debiti commerciali verso terzi x fatt.ricevute
Debiti commerciali verso terzi x fatt.da ricev.
Debiti commerciali verso soci
Debiti commerciali verso collegate
Totale debiti commerciali
31/12/2014
89.708
65.976
863
0
156.547
31/12/2013
101.179
80.647
859
341
183.026
delta
-11.471
-14.671
4
-341
-26.479
La voce include i debiti di natura commerciale del Gruppo LGH nei confronti dei terzi e dei soci.
Per i termini e le condizioni relativi alle parti correlate si veda la nota specifica.
135
27.ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI
31/12/2014
31/12/2013
Ratei e risconti passivi annuali
2.018
2.390
Deb.vs istit.di previdenza e sicurezza sociale
3.461
3.000
Erario c/IVA e altri debiti tributari
4.591
4.246
Debiti non finanziari verso soci
1.272
2.671
Debiti verso dipendenti
5.990
5.847
Altre passività correnti
5.308
10.373
22.640
28.527
Totale passività correnti
I ratei e i risconti passivi, pari rispettivamente a 259 e 1.759 mila euro, sono stati stanziati per il rispetto
del principio della competenza temporale e rappresentano quote di costi e ricavi a scavalco tra i due
esercizi.
Le altre passività a breve termine, pari a 5.308 mila euro, sono rappresentate da debiti non commerciali
verso i Comuni azionisti dei soci di LGH (Cremona, Lodi, Pavia, Rovato, Crema, ecc.), da debiti verso i
clienti per rimborsi e note credito da emettere, e da debiti verso ATO, Cassa Conguaglio Settore
Elettrico altri enti pubblici, di natura para-tributaria.
28.DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI
Sono costituiti dal debito verso l’erario per il saldo IRES ed IRAP (700 mila euro) derivante dal calcolo
delle imposte di compentenza dell’esercizio al netto degli acconti versati nello stesso. Il delta rispetto al
valore del 2013 (283 mila euro) è attribuibile alla diversa base imponibile e alla diversa dinamica di
pagamento degli acconti.
29.PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA
Al 31 dicembre 2014 il valore delle “Passività destinate alla vendita” è pari a zero.
30.ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
Come menzionato al punto 24, l’importo iscritto in tale sezione per 5.000 mila euro fa riferimento al
debito verso l’ex socio di minoranza della controllata Ecolevante per la put & call sul 15% di
partecipazione nella stessa esercitata nel corso del 2014.
136
31.RICAVI DI VENDITA
eserc.'14
226.989
203.936
125.731
16.781
12.238
24.946
610.621
Ricavi produz.,distribuz., e vend.en.elettrica
Ricavi distribuzione-vendita gas
Ricavi gestione rifiuti e igiene ambientale
Ricavi gestione calore e teleriscaldamento
Ricavi servizi informatici e telecomunicazioni
Altri ricavi
Totale ricavi di vendita
eserc.'13
215.766
287.592
129.063
21.173
13.746
24.901
692.241
delta %
5,20%
-29,09%
-2,58%
-20,74%
-10,97%
0,18%
-11,79%
Come si evince dalla suddetta tabella, rispetto al 2013 i ricavi relativi alla distribuzione e vendita del gas
sono diminuiti del 29%,
a seguito di una diminuzione del 17,8% dei volumi distribuiti e una
diminuzione del 27,6% di quelli venduti a seguito dell’effetto climatico 2014.
Al contrario i ricavi legati all’energia elettrica sono aumentati, complessivamente, del 5,2%, nonostante
la regolamentazione delle tariffe di distribuzione e la diminuzione di oltre il 9% dei volumi venduti (a
causa della cessazione nel corso del 2014 del transito sulla rete dell’energia in alta tensione verso le
Ferrovie dello Stato), grazie all’aumento nelle quantità di energia prodotte (+17%) come conseguenza
dell’elevata piovosità del 2014.
Anche i ricavi connessi alla gestione calore risentono dell’andamento climatico del 2014 che ha
comportato il calo pari al 20,74% nei ricavi connessi al teleriscaldamento delle città di Cremona e Lodi.
Per maggiori dettagli e analisi riguardanti i ricavi di vendita si rimanda alla relazione sulla gestione.
32.ALTRI RICAVI E PROVENTI
Contributi
Affitti e noleggi attivi
Indennizzi sinistri-assicurativi
Rimborsi, riaddebiti e recupero spese
Utilizzo e rilascio fondi
Plusvalenze su cespiti
Sopravvenienze attive
Altri ricavi e proventi
Totale altri ricavi e proventi
eserc.'14
11.888
467
226
5.565
2405
118
3.856
3.846
28.371
eserc.'13
7.929
581
252
5.041
965
246
2.754
4.472
22.240
delta %
49,93%
-19,62%
-10,32%
10,39%
149,22%
-52,03%
40,01%
-14,00%
27,57%
I contributi sono rappresentati sia dalla quota di competenza dell’esercizio di contributi in c/impianti
pagati dagli utenti per i nuovi allacci, sia dai c.d. “diritti di subentro” pagati per le volture di contratti
137
esistenti. In questa voce sono inoltre compresi i contributi in conto esercizio erogati per la produzione di
energia elettrica da fonti rinnovabili.
La voce sopravvenienze attive comprende in particolare il rilascio di un fondo rischi per copertura Titoli
energetici per 694 mila euro, rimborsi provenienti dal CCSE per incentivi anno 2012 per 314 mila euro,
saldo di perequazione a favore del gruppo relativo al 2013 per 213 mila euro.
33.CONSUMO DI MATERIE E SERVIZI
Beni a magazzino
Energia elettrica
Gas metano
Beni da rivendere
Carburanti e lubrificanti
Cancelleria e stampati
Altri beni
Manutenzioni e canoni assistenza
Spese e commisioni bancarie
Assicurazioni
Servizi postali e spedizioni bollette/plichi
Servizi trasporto e smaltimento rifiuti
Consulenze e collaborazioni
Servizi telefonici, informatici e telematici
Servizi vettoriam./trasporto energia elettrica
Servizi di vettoriamento/trasporto gas
Pubblicità e promozione
Servizi per il personale
Servizi resi dai soci
Servizi effettuati per conto terzi
Altri servizi da terzi
Canoni e costi godim.beni delle patrimoniali
Canoni e costi godim.beni di comuni
Canoni e costi godim.beni di terzi
Variazione rimanenze
Incrementi interni per capitalizzazioni
Totale consumi di materie e servizi
eserc.'14
-4.500
-97.096
-131.435
-477
-4.748
-316
-12.409
-13.862
-2.943
-4.949
-1.519
-42.173
-3.726
-2.750
-53.705
-31.463
-1.035
-1.739
0
-3.271
-11.361
-3.019
-9.980
-8.017
1.002
5.331
-440.160
eserc.'13
-7.774
-94.627
-203.698
-1.514
-4.808
-271
-8.476
-22.647
-2.764
-4.886
-1.527
-41.998
-6.155
-2.305
-49.594
-42.239
-931
-1.555
-943
-2.217
-18.424
-1.608
-9.984
-3.986
854
9.442
-524.635
delta %
-42,11%
2,61%
-35,48%
-68,49%
-1,25%
16,61%
46,40%
-38,79%
6,48%
1,29%
-0,52%
0,42%
-39,46%
19,31%
8,29%
-25,51%
11,17%
11,83%
-100,00%
47,54%
-38,34%
87,75%
-0,04%
101,13%
17,33%
-43,54%
-16,10%
Come detto sopra, la diminuzione del 35% dei costi relativi all’acquisto di energia elettrica e gas è
coerente con la diminuizone dei ricavi correlati.
Per maggiori dettagli e analisi riguardanti i costi per consumo di materie e servizi si rimanda alla
relazione sulla gestione.
138
34.COSTO DEL LAVORO
salari e stipendi
oneri sociali
trattamento di fine rapporto
trattamento di quiescenza e obblighi simili
altri costi del personale
Totale costo del lavoro
eserc.'14
-47.020
-15.119
-3.062
-70
-2.028
-67.299
eserc.'13
-45.036
-14.191
-3.314
-131
-2.318
-64.990
delta %
4%
7%
-8%
-47%
-13%
4%
La variazione del costo del lavoro dipendente di cui sopra trova spiegazione, in parte, nell’incremento
del numero medio dei dipendenti in organico (+ 2%), mentre il restante incremento è legato alle normali
dinamiche di incremento di costo del lavoro.
Si segnala inoltre che il valore del fondo trattamento di fine rapporto (TFR) e dei fondi di quiescenza
sono stati determinati applicando una metodologia di tipo attuariale. L’ammontare dei diritti maturati
nell’esercizio dai dipendenti è quindi stato imputato al conto economico, nella relativa voce del costo
del lavoro, mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un
finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. Gli utili e le perdite
attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati a
patrimonio netto, come evidenziato nel prospetto del Conto Ecomico Complessivo per 1.104 mila euro
tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.
Per maggiori informazioni riguardanti il costo del lavoro, si rimanda all’apposito paragrafo della
relazione sulla gestione.
35.ALTRI COSTI OPERATIVI
Imposte e tasse
Minusvalenze su cespiti
Sopravvenienze passive caratteristiche
Indennizzi e risarcimenti danni a terzi
Altri costi operativi
Totale altri costi operativi
eserc.'14
-3.099
-331
-2.243
-513
-1.567
-7.753
eserc.'13
-2.905
-103
-1.188
-569
-1.460
-6.225
delta %
21,45%
-70,90%
22,22%
-24,13%
-15,75%
0,25%
Le sopravvenienze passive fanno riferimento a costi di competenza di esercizi precedenti non previsti
per il corretto importo.
139
Nella voce “Altri costi operativi” sono iscritti costi di natura amministrativa, legale e fiscale necessari
per l’esistenza e il corretto funzionamento delle varie società del gruppo, nonché contributi associativi e
liberalità.
36.ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI
eserc.'14
Plusvalenze e altri proventi straordinari
Minusvalenze e altri oneri straordinari
Totale altri proventi (oneri) netti
eserc.'13
758
-1.300
-542
2.662
-976
1.686
delta %
-52,04%
-84,49%
-132,15%
Il peggioramento degli oneri e proventi netti è da attribuire al fatto che il tale posta nel 2013 erano
contabilizzati proventi straordinari relativi a riconoscimenti dall’ATO per gli anni 2011- 2012 e ad
imposte relative agli anni precedenti iscritte nel 2013.
37.AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
Ammortam.immobilizzazioni immateriali
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
Svalutazione crediti commerciali
Svalutazione rimanenze
Svalutazione titoli dell'attivo circolante
Accantonamento a fondi rischi
Totale ammortamenti e svalutazioni
eserc.'14
-12.543
-43.768
-1.309
-4.790
0
-150
-6.435
-68.995
eserc.'13
-10.244
-44.808
-75
-5.308
-50
0
-2.748
-63.233
delta %
22,44%
-2,32%
1645,33%
-9,76%
-100,00%
100,00%
134,17%
9,11%
La svalutazione dei crediti commerciali è stata effettuata tenendo conto delle seguenti variabili:
tipologia e grado di sospendibilità dei servizi sottostanti (energia elettrica, gas, gestione rifiuti,
ecc.)
tipologia dei contratti sottostanti (attivi, cessati, ecc.)
anzianità dei crediti
stato dei crediti (in bonis, in contenzioso, soggetti a procedure fallimentari, ecc.)
tipologia di clientela (persone fisiche, aziende, pubblica amministrazione, ecc.)
Relativamente all’effetto impairment si rimanda alla nota specifica.
140
L’incremento nella voce accantonamenti a fondi rischi è da attribuire allo stanziamento per 3,5 milioni
di euro afferente alle tariffe energia sull’impianto di Parona e allo stanziamento per 1,5 milioni di euro
relativi alla discarica di Augusta.
38.PROVENTI E ONERI FINANZIARI NETTI
esercizio 2014
incassati
Variazione positiva fair value derivati
Interessi attivi su conti correnti bancari e postali
Interessi attivi di mora
Altri interessi attivi e proventi finanziari
Totale proventi finanziari
Variazione negativa fair value derivati
Interessi passivi di attualizzazione
Int.passivi e oneri disponibilità fidi su c/c banc.
Interessi passivi su finanziamenti m/l termine*
Oneri finanziari x chiusura anticipata finanziam.
Oneri finanziari x chiusura anticipata derivati
Interessi passivi su leasing finanziari
Interessi passivi su factoring
Interessi passivi su depositi cauzionali clienti
Interessi passivi di mora
Altri interessi passivi e oneri finanziari
Perdite su cambi
Totale oneri finanziari
Totale proventi (oneri) finanziari netti
0
930
830
793
2.553
pagati
0
0
-672
-16.333
-49
-448
-265
-607
-118
-281
-286
0
-19.059
-16.506
non incassati
totali
2.702
2.702
0
930
0
830
540
1.333
3.242
5.795
non pagati
totali
-1.824 -1.824
-3.962 -3.962
0
-672
-1.710 -18.043
0
-49
0
-448
0
-265
0
-607
0
-118
0
-281
-104
-390
0
0
-7.600 -26.659
-4.358 -20.864
eserc.
delta %
2013
su eserc.
(riesposto)
'13
3.005
742
802
503
5.052
-10,10%
25,30%
3,50%
165,00%
14,70%
0
100%
-2.668
48,50%
-6.047 -88,90%
-13.932
29,50%
-351 -86,00%
-876 -48,90%
-217
22,10%
-328
85,10%
-131
-9,90%
-824 -65,90%
-123 217,10%
-344 -100,00%
-25.841
4,10%
-20.789
0,40%
*comprese rate swap
Il risultato complessivo della gestione finanziaria è rimasto pressoché invariato rispetto al 2013, anche
se cambia sensibilmente la contribuzione delle varie voci che la compongono. Di seguito se ne
analizzano brevemente i fattori più rilevanti:
•
sensibile riduzione dell’effetto economico netto positivo derivante dalla valutazione a fair value
dei derivati non designati di “pura copertura”, che passa da 3.005 a 774 mila euro, a causa della
variazione delle curve dei tassi attesi alla fine, rispettivamente, degli esercizi 2013 e 2014;
•
aumento di 188 mila euro degli interessi attivi sui conti correnti, grazie alla maggiore liquidità
media disponibile (soprattutto nella seconda parte dell’anno, dopo l’erogazione delle due
tranche del prestito BEI);
141
•
incremento di 830 mila euro degli altri interessi attivi, a seguito della formalizzazione, nel corso
del 2014, di importanti piani di rientro con alcuni creditori;
•
aumento di 1.294 mila euro degli oneri finanziari relativi ai fondi di ripristino e di quelli
pensionistici, a causa della diminuzione dei tassi applicati per l’attualizzazione degli stessi;
•
aumento di 4.111 mila euro degli interessi passivi sui finanziamenti a m/l termine, dovuto al
consolidamento del debito a medio lungo, avvenuto a fine 2013 con l’emissione dei 300 milioni
dei bond, e all’erogazione, nella seconda parte del 2014, di 80 milioni del prestito BEI;
•
riduzione (da 1.227 a 497 mila euro) degli oneri connessi all’estinzione anticipata di
finanziamenti e derivati, dopo la succitata operazione di consolidamento del debito avvenuta a
fine 2013;
Per quanto riguarda le caratteristiche dei finanziamenti in essere, in termini di tassi passivi e strumenti
di copertura si rimanda a quanto detto al paragrafo 18.
39.QUOTA PERTINENZA RISULTATI SOCIETÀ COLLEGATE
eserc.'14
Rivalutaz.partecipaz.in società collegate
Svalutaz.partecipaz.in società collegate
Quota pertinenza risult.soc.collegate
eserc.'13
225
-73
152
196
-270
-74
delta %
14,80%
-72,96%
-305,41%
La rettifica in oggetto è imputabile alla valutazione delle società collegate secondo il metodo del
patrimonio netto, utilizzando il valore dell’equity “normalizzato” delle società collegate alla data di
chiusura del bilancio consolidato, in linea con quanto previsto dai principi di Gruppo.
40.PROVENTI E ONERI DA PARTECIPAZIONI
eserc.'14
Dividendi da partecipazioni
Proventi da partecipazioni
Tot.proventi (oneri) da partecipazioni
eserc.'13
13
0
13
11
6
17
delta %
18,18%
-100,00%
-23,53%
L’importo iscritto tra i dividendi fa riferimento al provento derivante dalla partecipazione in Casalasca
Servizi S.r.l.
142
41.RISULTATO NETTO DA ATTIVITÀ IN DISMISSIONE
Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun “Risultato netto da attività in dismissione”, in quanto non
sono previste, nel breve/medio periodo, cessioni e/o dismissioni di rami aziendali.
42.IMPEGNI
IMPEGNI PER INVESTIMENTI
Al 31 dicembre 2014 il valore degli impegni per investimenti non è significativo.
ALTRI IMPEGNI
Si segnala che al 31 dicembre 2013 il gruppo ha in pegno le azioni di Lomellina Energia Spa (80%) le
quote di MF Waste Srl (51%).
43.GARANZIE PRESTATE
Qui di seguito viene riportato un prospetto riepilogativo delle garanzie e degli impegni che
il gruppo LGH ha in essere al 31/12/2014 verso terzi:
31/12/2014
31/12/2013
Parent company guarantees per trading energia elettrica Linea Più
9.000
11.000
Fidejussione per finanziamento Franciacorta Rinnovabili
6.000
6.000
Fidejussione affidamento Blugas S.r.l.
2.411
2.411
Co- obbligo fidejussione per credito iva Blugas Infrastrutture
3.684
1.504
Fidejussioni rilasciata per affidamenti SINIT
16.072
22.535
Per quanto riguarda le fidejussioni prestate nell’interesse di Sinit, si precisa che, ad oggi, non sono state
avanzate richieste di pagamenti da parte delle banche garantite.
143
44.INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE
Nella seguente tabella vengono elencati i dati relativi ai principali rapporti del Gruppo con le parti
correlate durante il 2014:
Gruppo LGH vs Parti Correlate (valori in
000€)
COGEME Rovato Spa
Cogeme STL
AOB2 Srl
Chiari Servizi
AEM Cremona Spa
KM Spa ,
Castel Spa
Aem Service Srl
ASTEM Lodi Spa
ASM Pavia Spa
Line-Servizi
ASM Lavori Srl
Infracom Italia Spa
Tesi Srl
ASM Codogno Spa
ASM Isa Spa
ASM Energia Spa
ASM Vigevano e Lomellina Spa
AMEC Foster Wheeler Spa
Ekotrans Srl
Padania Acque Gestioni S.p.A.
SCRP Spa
Comune di Cazzago
Comune di Crema
Comune di Cremona
Comune di Lodi
Comune di Pavia
Comune di Rovato
Ecofert Srl
Franciacorta rinnovabili s.r.l.
Ariberti Soffiantini Soc. Agricola
Topcom snc di Corsini Rafaele & C.
BLS Consulting
Consorzio Informatica Territorio
CREDITI
8.996
213
2.082
187
27.624
51
3
697
1.571
4.716
62
14
229
2.262
135
78
79
334
379
3.337
634
20
149
50
327
8
54.237
DEBITI
633
62
576
7
1.300
370
944
470
113
32
66
797
7
5.907
212
845
12
854
1.934
394
1.269
23
230
35
13
17.105
COSTI
1.584
94
1.395
6
1.120
454
616
2
861
598
26
97
1.532
27
2
142
1.898
55
854
1.599
923
597
78
410
3
134
39
15.146
RICAVI
1.908
771
6.134
659
8.920
45
6
691
2.315
4.359
415
42
8
300
2.751
1.110
203
61
928
3.779
11.862
6.313
24
1.639
268
1
27
55.539
I rapporti intrattenuti dal Gruppo, LGH Srl e dalle proprie controllate, con tutti i Comuni soci delle
società Patrimoniali, identificati come parti correlate, sono prevalentemente rapporti di carattere
commerciale definiti e regolati sulla base di apposite Convenzioni oppure di singoli rapporti contrattuali
che regolano le condizioni per lo svolgimento dei diversi servizi da parte di ogni singola azienda del
Gruppo.
144
Le informazioni relative ai rapporti patrimoniali, economici e finanziari sono riportate, se pertinenti,
nelle varie voci delle note esplicative
Nell’ultima parte della tabella sono dettagliati i rapporti intrattenuti con società riconducibili ad alcuni
amministratori e dirigenti del Gruppo.
TERMINI E CONDIZIONI DELLE TRANSAZIONI TRA PARTI CORRELATE
Le vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e alle condizioni di mercato. I saldi in essere a
fine esercizio non sono assistiti da garanzie, non generano interessi e sono regolati per contanti. Non vi
sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.
RAPPORTI CON SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE
Nell’ambito del Gruppo, Linea Group Holding S.p.A. svolge servizi di carattere generale per le proprie
società controllate e collegate (servizi di staff). In particolare si tratta di servizi di natura amministrativa,
legale, del personale, acquisti, di risk management, di comunicazione, qualità e sicurezza, perseguendo
l’ottimizzazione delle risorse disponibili e garantendo l’utilizzo delle competenze presenti con
attenzione alle economie di scala in prospettiva di una convenienza economica per l’intero Gruppo.
Tutte le attività svolte sono regolate da appositi contratti di servizio improntati a condizioni di mercato.
LGH S.p.A. presta inoltre servizi di natura finanziaria legati ad attività di finanziamento a breve
termine, oltre a farsi garante a favore delle società del Gruppo che assumano direttamente debiti di
finanziamento verso Istituti di Credito e svolge il servizio di tesoreria centralizzata sulla base di contratti
stabiliti tra le parti. Tali servizi sono resi a condizioni di mercato.
Inoltre LGH S.p.A. e tutte le società controllate hanno deciso di aderire all’istituto previsto dagli art.
117 e seguenti del DPR 917/1986 e successive modifiche (il c.d. consolidato fiscale).
Conseguentemente la società controllante provvede a presentare la dichiarazione annuale dei redditi
anche per le società controllate e a versare le relative imposte IRES. Le società controllate hanno
determinato, sulla base della stima degli imponibili effettuata da ciascuna società, il saldo della loro
posizione fiscale e trasferito il proprio imponibile alla capogruppo che ha registrato un credito o un
debito verso la controllata.
I rapporti economici conseguenti, oltre alle responsabilità e gli obblighi reciproci, sono regolati da
appostiti contratti.
145
45.VALORE EQUO
Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile del valore equo per categoria di tutti gli strumenti
finanziari del Gruppo iscritti in bilancio.
Valore contabile
31/12/2014
Valore equo
31/12/2013
31/12/2014
31/12/2013
Attività finanziarie:
Disponib.liquide e depositi a
breve
114.290
66.464
114.290
66.464
0
0
0
0
2.891
233
2.891
233
-450.110
-399.327
-450.110
-399.327
-51.356
-54.659
-51.356
-54.659
Swap su tassi di interesse
-6.362
-5.441
-6.362
-5.441
Swap su prezzi delle
commodities
-2.500
-337
-2.500
-337
Swap su tassi di interesse
Swap su prezzi delle
commodities
Passività finanziarie:
Prestiti e finanziamenti non
correnti
Prestiti e finanziamenti
correnti
Il valore equo dei derivati e dei finanziamenti è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi ai
tassi di interesse prevalenti.
In ottemperanza a quanto disposto dagli IFRS 13 e IFRS 7 si riporta di seguito il dettaglio della
gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:
Attività/Passività finanziarie misurate al fair
value
Attività
Swap su prezzi commodities
Totale
Passività
Swap su tassi interesse
Swat su prezzi commodities
Totale
31.12.2014
31.12.2013
Livello
1
Livello
2
Livello
3
Livello
1
Livello
2
Livello
3
0
0
2.891
2.891
0
0
0
0
233
233
0
0
0
0
0
-6.362
-2.500
-8.862
0
0
0
0
0
0
-5.441
-337
-5.778
0
0
0
46.COMPENSI CARICHE SOCIALI
Di seguito si evidenziano i compensi erogati ad amministratori, sindaci e società di revisione della
capogruppo e delle società controllate di competenza nell’esercizio 2014:
Organo sociale
Amministratori
Sindaci
Società di revisione
Totale
Importo erogato dalla
capogruppo
Importo erogato dalle altre
società del Gruppo
228
105
84
417
664
510
298
1.472
146
III. BILANCIO
D’ESERCIZIO 2014
147
PROSPETTI DI BILANCIO
CONTO ECONOMICO
(importi in euro)
NOTE
Ricavi di vendita
1
Altri ricavi e proventi
2
parti
correlate
999.508
Totale ricavi
31.12.2014
14.141.016
parti
correlate
812.328
31.12.2013
12.897.614
8.386.238
10.398.877
22.527.254
23.296.491
Consumi di materie prime e servizi
3
Costo del lavoro
4
12.005.742
-9.806.578
Altri costi operativi
5
-1.209.141
-1.193.954
Altri proventi (oneri) netti
6
-592
23.022.053
69.415
-1.730.727
Totale costi
Margine operativo Lordo (Ebitda)
Ammortamenti e svalutazioni
7
Risultato operativo (EBIT)
Proventi finanziari
8
Oneri finanziari
9
Quota di pertinenza del risultato di società collegate
e joint venture
Proventi (oneri) da partecipazioni
Risultato netto delle attività cessate / destinate ad
essere vendute
Risultato Netto
Altre componenti di conto economico complessivo
da non riclassificare nel conto economico separato:
Variazione riserva IAS 19
Impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19
Totale utile /(perdita) complessiva al netto delle
imposte
-10.305.232
-9.358.418
-20.788.189
-494.799
2.508.302
-6.960.314
-9.271.324
-7.455.113
-6.763.022
6.265.728
15.027.514
2.141.249
-10.958.615
10
0
-76.623
11
19.634.248
15.119.166
3.417.349
-537.845
3.639.633
3.983.431
7.056.982
3.445.586
0
0
7.056.982
3.445.586
0
0
-369.264
-81.105
98.031
21.869
6.785.749
3.386.350
Risultato prima delle imposte derivante dalle
attività in funzionamento
Imposte sul reddito
Risultato netto derivante dalle attività in
funzionamento
864.015
-1.268.816
12
13
148
SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA
ATTIVITA’
(importi in euro)
NOTE
parti
correlate
31.12.2014
parti
correlate
31.12.2013
01.01.2013
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
-Avviamento
14
3.195.111
3.195.111
3.195.111
-Altre attività immateriali
15
977.571
1.047.552
10.088.265
Immobili , impianti e macchinari
16
109.259.652
104.034.747 224.855.761
Partecipazioni in società controllate
17
247.235.977
247.235.976 155.905.886
Partecipazioni in società collegate e
JV
18
4.269.053
4.269.053
4.238.275
Investimenti immobiliari
19
Attività per imposte anticipate
12
7.172.492
7.096.485
8.870.498
Attività finanziarie non correnti
20
77.243.782
21.321.693
Altre attività non correnti
21
60.831
174.109
19.884.768
86.046.581
13.286.990
69.675
Totale attività non correnti
458.226.112
444.183.537 428.649.598
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
22
Crediti commerciali
23
Attività per strumenti derivati
24
Altre attività finanziarie correnti
25
Crediti tributari e altre attività
26
Disponibilità liquide e depositi a breve
27
Totale attività correnti
Attività cessate / destinate ad essere
vendute
TOTALE ATTIVITA'
28
26.652
19.912
36.312
866.057
4.785.952
5.163.081
2.000.000
64.585.856
27.154.342
16.249.798
28.272.171
30.141.966
104.812.824
51.066.646
761.460
201.780.334
148.730.537
63.257.161
1.768.067
10.683.338
4.189.586
70.007.722
0
0
0
660.006.446
592.914.074 491.906.759
149
PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITA’
NOTE
parti
correlate
31.12.2014
parti
correlate
31.12.2013
01.01.2013
189.494.116
189.494.116
189.494.116
Altre riserve
4.876.199
4.273.783
3.464.328
Utili (perdite) a nuovo
3.488.353
8.851.854
-2.567.232
Risultato del periodo
7.056.982
3.445.585
16.919.956
29
204.915.650
206.065.338
207.311.168
30
2.133.747
1.853.910
1.800.944
31
6.442.053
4.765.309
5.659.688
32
363.527.564
294.749.248
58.557.727
33
0
0
920.899
34
0
0
0
12
4.761.216
4.683.609
15.491.377
35
10.733.360
10.505.984
29.829.669
387.597.940
316.558.060
112.260.304
(importi in euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Totale patrimonio netto
PASSIVITA' NON CORRENTI
TFR ed altri fondi relativi al
personale
Fondi per rischi ed oneri e passività
per discariche
Prestiti e finanziamenti non correnti
Passività per strumenti derivati
Altre passività finanziarie
correnti
Imposte differite
non
Altre passività non correnti
Totale passività non correnti
PASSIVITA' CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri
31
0
0
0
Prestiti e finanziamenti correnti
36
46.130.626
53.302.800
145.693.918
Altre passività finanziarie correnti
37
0
0
0
Debiti commerciali
Debiti tributari e altre passività
correnti
Debiti per imposte correnti
38
10.040.029
8.413.391
1.337.874
15.166.844
1.259.866
39
6.195.386
6.947.847
18.226.558
40
0
0
1.420
67.492.856
70.290.676
172.335.287
0
0
0
TOTALE PASSIVITA'
455.090.796
386.848.736
284.595.591
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITA'
660.006.446
592.914.074
491.906.759
Totale passività correnti
Passività correlate ad attività cessate
/ destinate ad essere vendute
41
150
RENDICONTO FINANZIARIO
RENDICONTO FINANZIARIO
(importi in euro)
UTILE DA ATTIVITA' OPERATIVE AL NETTO DI IMPOSTE
31.12.2014
31.12.2013
7.056.982
3.445.586
6.445.388
7.578.399
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.immateriali
434.926
1.692.925
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
146.528
1.144.633
Acc.to TFR
391.491
Proventi/Oneri finanziari
250.793
Utile da attività in via di dismissione al netto delle imposte
Rettifiche per riconciliare l'utile netto con il flussi finanziari generato dalle
attività operative:
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.materiali
Acc.to fondo rischi
554.963
80.000
Variazione netta TFR e fondi pensionistici
-430.364
-4.023
Variazione netta fondi rischi e oneri
-136.623
56.623
1.600
127.765
Variazioni nelle attività e passività operative:
(Aumento)/diminuzione delle rimanenze
-6.740
16.400
(Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali
-5.897.386
377.128
(Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie
12.013.529
842.333
4.454.354
-10.372.185
227.376
-1.164.198
17.974.872
850.763
Flussi finanziari da attività d'investimento:
Acquisizioni di immobilizzazioni materiali
-10.686.568
-7.347.788
Disinvestimenti di immobilizzazioni materiali
-364.945
Variazione netta delle imposte differite attive e passive
Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali
Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali
384.361
(Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie
-3.953.376
4.300
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
-10.667.152
-11.296.864
Flussi finanziari da attività di finanziamento:
(Aumento)/diminuzione dei crediti finanziari (compr.deriv.attivi)
-14.224.666
-93.371.993
Aumento/(diminuzione) dei debiti finanziari (compr.deriv.passivi)
61.606.142
153.694.247
Dividendi distribuiti
-8.000.000
-5.000.000
FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
39.381.476
57.305.701
VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE
53.746.178
50.305.186
Disponibilità liquide nette a inizio periodo
51.066.646
761.460
104.812.824
51.066.646
(Aumento)/diminuzione dei crediti per dividendi da incassare
Disponibilità liquide nette a fine periodo
1.983.447
151
MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO
Capitale
Sociale
Patrimonio netto al 01.01.2013
189.494.116
Destinazione risultato es. prec.
OCI da Conferimento
OCI
Altri movimenti
Risultato d'esercizio
Dividendi
Patrimonio netto al 31.12.2013
Destinazione risultato es. prec.
OCI da Conferimento
OCI
Risultato d'esercizio
Altri movimenti
Dividendi
Patrimonio netto al 31.12.2014
Riserva
Legale
2.003.869
Avanzo di
fusione
74.712
275.165
Riserva
Straordinaria
1.850.788
Riserva
attuariale
-218.121
Riserva cash
flow hedge
-246.920
228.113
Utile /
(perdita) a
nuovo
Risultato
d'esercizio
-2.567.232
16.919.956
207.311.168
11.416.678
-11.919.956
3.445.585
-5.000.000
0
246.920
59.256
2.409
3.445.585
-5.000.000
8.851.855
3.445.585
206.065.338
2.636.496
-3.445.585
0
0
-271.231
7.056.983
64.560
-8.000.000
204.915.650
246.920
59.256
2.409
189.494.116
2.279.034
74.712
440.454
2.078.901
-158.865
0
368.635
0
-271.231
7.056.983
64.560
189.494.116
2.719.488
74.712
2.512.096
-430.096
0
Totale
patrimonio
netto
-8.000.000
3.488.351
7.056.983
OCI=Other comprehensive income
152
NOTE ILLUSTRATIVE
I.
INFORMAZIONI SOCIETARIE
La pubblicazione del bilancio di Linea Group Holding S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014
è stata autorizzata dal Consiglio d’Amministrazione in data 28 maggio 2015. La Società è registrata e
domiciliata in Italia.
Il Gruppo LGH è una multiutility nata nell’ottobre 2006 dall’aggregazione di cinque utility locali; la sua
struttura organizzativa è caratterizzata da un accentramento delle funzioni corporate nella capogruppo
Linea Group Holding Spa e dal presidio dei business serviti attraverso società dedicate o società di
scopo.
LGH Spa si occupa di tutte le attività strategiche, di indirizzo, sviluppo, coordinamento e controllo del
Gruppo.
Il bacino terittoriale servito conta più di un milione di abitanti in 250 Comuni nelle Province di
Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Pavia.
II.
PRINCIPI DI REDAZIONE
Il bilancio di esercizio della Società è stato redatto in accordo con i principi contabili internazionali
emessi dallo IASB e omologati dalla EU. Per tutti i periodi precedenti, incluso il 31 dicembre 2013, la
Società ha redatto il proprio bilancio d’esercizio in accordo con i principi contabili italiani. Questo
bilancio al 31 dicembre 2014 è il primo bilancio redatto in accordo con i principi contabili IFRS. Si
rimanda alla Nota 4 per tutte le informazioni relative alla transizione IFRS adottate dalla Società. Si
rimanda inoltre alle note iniziali del presente bilancio nella sezione dedicata al consolidato per
l’enunciazione dei principi utilizzati nella redazione del presente documento e dei relativi aggiornamenti
normativi.
153
NOTE
ILLUSTRATIVE
ALLE
VOCI
DEL
CONTO
ECONOMICO
1.
RICAVI DI VENDITA
14.141 migliaia di € (12.898 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
RICAVI DI VENDITA
2014
2013
delta %
Ricavi da gestione flotte
2.834
2.912
-3%
Proventi da contratti di servizio verso società del Gruppo
9.982
8.604
16%
Proventi da contratti di servizio verso terzi
1.161
1.215
-4%
164
167
-2%
14.141
12.898
10%
Ricavi da vendita altri servizi
TOTALE RICAVI DI VENDITA
I ricavi delle vendite e prestazioni, pari a 14.141 mila € al 31 dicembre 2014, sono relativi alle
prestazioni di servizi erogate ad altre società del Gruppo Lgh per 12.816 mila € nonché alle Società
Patrimoniali, socie di Lgh, per 1.161 mila €.
Il leggero incremento dei proventi da contratti di servizio verso le società controllate è dovuto alla
rincontrattualizzazione dei contratti in essere.
Nella voce ricavi sono presenti inoltre i ricavi per i servizi connessi alla gestione del parco mezzi di
tutto il gruppo, comprendendo riaddebiti di costi manutentivi e di assistenza per un totale di 2.834 mila
€.
2.
ALTRI RICAVI E PROVENTI
8.386 migliaia di € (10.398 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
ALTRI RICAVI E PROVENTI
Canoni attivi da locazione reti e impianti
2014
2013
delta %
6.313
8.563
-26%
Canoni attivi da locazione immobili
437
465
-6%
Quota annuale contributi conto impianti
516
817
-37%
Ricavi per distacco personale
154
11
1300%
Altri rimborsi costi di esercizio
491
485
1%
Rimborsi spese
323
0
0%
Sopravvenienze attive da gestione caratteristica
133
50
166%
19
7
171%
8.386
10.398
-19%
Altri ricavi
TOTALE ALTRI RICAVI E PROVENTI
154
Gli altri ricavi e proventi, pari a 8.386 mila € (10.398 mila € nel 2013), sono dati principalmente da
canoni per uso impianti relativi al teleriscaldamento di Lodi e Cremona e alla rete di distribuzione
energia elettrica di Cremona, di proprietà di LGH ma in gestione ad Aem Gestioni S.r.l. e Astem
Gestioni S.r.l. fatturati per 6.313 mila €. La diminuzione rispetto al 2013 è da attribuire al fatto che nel
2014 non erano già più presenti le reti di distribuzione del gas, cedute a Linea distribuzione S.r.l. nel
luglio 2013.
Negli altri ricavi sono iscritti i riaddebiti alle controllate degli affitti per le sedi di Lodi e Pavia ribaltate
dalle rispettive patrimoniali per 437 mila €.
In tale posta sono inoltre comprese le quote annue dei contributi utenti per gli allacci, pari a 516 mila €,
nonché da sopravvenienze attive e ricavi vari per 133 mila €.
3.
CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI 12.005 migliaia di € (10.304 migliaia
di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI
2014
2013
delta %
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
-2.016
-1.897
6%
Compensi amministratori, collaboratori, sindaci
-1.121
-1.115
1%
Costi di manutenzione e riparazione
-1.309
-1.237
6%
Costi per servizi assicurativi, bancari e finanziari
-880
-405
117%
Costi per servizi commerciali e di rappresentanza
-628
-465
35%
-2.428
-1.352
80%
-457
-446
2%
-1.876
-2.196
-15%
-122
-142
-14%
-1.168
-1.049
11%
10.304
17%
Costi per service da SOT/SOB
Costi per service da terzi
Altri servizi generali
Lavori e prestazioni per c/terzi
Canoni di locazione e affitti
TOTALE CONSUME DI MATERIE PRIME E SERVIZI
-
12.005
-
I costi per acquisti di materie prime e servizi, pari a 12.005 mila € (10.304 mila € nel 2013),
l’incremento pari a 1.701 mila € è principalmente dovuto:
-
All’incremento dei costi per service da SOT/SOB per 1.076 mila €;
-
All’incremento dei costi per servizi assicurativi, bancari e commerciali per 638 mila €;
-
Alla riduzione degli altri servizi generali per 320 mila €.
155
4.
COSTO DEL LAVORO
9.806 migliaia di € (9.358 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
COSTO DEL LAVORO
2014
2013
delta %
Salari e stipendi
-6.810
-6.276
9%
Oneri sociali
-2.095
-2.083
1%
Trattamento di fine rapporto
-391
-426
-8%
Altri costi
-510
-573
-11%
-9.806
-9.358
5%
TOTALE COSTO DEL LAVORO
I costi sono relativi al personale di staff alle dipendenze di Linea Group Holding e comprendono nella
voce “Altri costi” un importo di 209 mila € relativo a lavoro interinale.
Per maggiori informazioni sul costo del lavoro si rimanda all’apposito paragrafo della Relazione sulla
gestione.
5.
ALTRI COSTI OPERATIVI
1.210 migliaia di € (1.195 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
ALTRI COSTI OPERATIVI
Contributi associativi
2014
2013
delta %
-237
-204
16%
-65
-59
10%
-310
-498
-38%
-65
-52
25%
Minusvalenze e sopravvenienze passive
-410
-170
141%
Altri costi e oneri
-123
-212
-42%
-1.210
-1.195
1%
Erogazioni benefiche e liberalità
Imposte e tasse varie
Multe, penali e sanzioni
TOTALE ALTRI COSTI OPERATIVI
Gli altri costi operativi risultano sostanziamente in linea con lo scorso esercizio, si nota un leggero
incremento per 15 mila €, dovuto principalmente all’effetto congiunto dell’incremento delle
minusvalenze per 240 mila € e della riduzione di imposte e tasse varie per 188 mila €.
Nella voce “Altri costi operativi” sono iscritti costi di natura amministrativa, legale, e fiscale necessari
per l’esistenza e il corretto funzionamento della società.
156
6.
ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI
-1 migliaia di € (69 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI
2014
Utilizzo fondo sconto forniture ee dipendenti
Utilizzo fondo svalutazione magazzino
Imposte e tasse esercizi precedenti
2013
4
0%
12
0%
-17
Altri proventi
delta %
69
-125%
0
TOTALE ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI
0%
-1
69
-101%
La voce comprende principalmente la gestione straordinaria e di svalutazione magazzino.
Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano giustificazione nei minor impatto di imposte e
tasse relative ad esercizi precedenti.
7.
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
6.960 migliaia di € (9.271 migliaia di €
nel 2013)
Importi in migliaia di €
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
Accantonamenti fondi rischi ed oneri
TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
2014
2013
delta %
6.445
7.578
-15%
435
1.693
-74%
80
0
0%
6.960
9.271
-25%
La riduzione degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali trova giustificazione
nel fatto che nel 2014 non sono presenti i cespiti relativi alla rete di distribuzione del gas che
impattavano con il loro ammortamento sui primi sei mesi del 2013.
Durante l’anno sono stati accantonati 80 mila € per vertenze con il personale.
157
8.
PROVENTI FINANZIARI
6.265 migliaia di € (2.141 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
PROVENTI FINANZIARI
2014
2013
delta %
Interessi attivi bancari
909
711
28%
Interessi attivi da controllanti
143
0
0%
Interessi attivi da controllate
1.294
417
210%
Interessi attivi da terzi
1.561
391
299%
259
0
0%
2.099
560
275%
0
62
-100%
6.265
2.141
193%
Interessi attivi per mora
Interessi attivi di cash pooling
Altri proventi finanziari
TOTALE PROVENTI FINANZIARI
Si nota un incremento dei proventi finanziari rispetto allo scorso esercizio, dovuto principalmente
all’incremento degli interessi attivi da controllate per 877 mila €, all’incremento degli interessi attivi da
terzi per 1.170 mila € sui finanziamenti attivi verso terzi e all’aumento degli interessi attivi di cash
pooling per 1.539 mila €, il tutto connesso alla movimentazione della PFN della società.
9.
ONERI FINANZIARI
15.027 migliaia di € (10.959 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
ONERI FINANZIARI
Interessi passivi su mutui e finanziamenti
2014
2013
delta %
-13.248
-4.744
179%
Interessi passivi verso banche
-570
-4.655
-88%
Interessi passivi a controllate
-948
-1.264
-25%
1
-20
-105%
-261
-4
6425%
-1
-272
-100%
-15.027
-10.959
37%
Interessi passivi di mora
Interessi passivi diversi
Altri oneri finanziari
TOTALE ONERI FINANZIARI
Gli interessi su mutui e finanziamenti costituiscono il riflesso dei finanziamenti passivi descritti nella
sezione dedicata. L’incremento rispetto allo scorso esercizio è dovuto al fatto che nel 2014 sono
compresi oneri relativi al prestito obbligazionario per i 12 mesi di competenza mentre nel 2013 tale
onere esprimeva solo i 2 mesi dall’emissione al 31 dicembre 2013. Si segnala che nel mese di dicembre
2014 è stata pagata la prima cedola del bond per 11 milioni di €.
158
Tra gli initeressi passivi diversi si segnala la contabilizzazione degli oneri finanziari derivanti
dall’attuarizzazione del fondo TFR, del fondo TFR integrativo e del fondo sconto energia elettrica, per
un importo pari a 260 migliaia di €.
10.
QUOTA PERTINENZA DEL RISULTATO DI SOCIETA’ COLLEGATE E
JOINT VENTURE 0 migliaia di € (77 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
QUOTA PERTINENZA RISULTATO SOC. COLLEGATE
2014
2013
delta %
Svalutaz.partecipaz.in società collegate
0
77
-100%
TOTALE QUOTA PERTINENZA RISULTATO SOC. COLLEGATE
0
77
-100%
Le rettifiche di valore di attività finanziarie dello scorso esercizio per 77 mila € si riferiva alla
svalutazione di Uniservice S.r.l..
11.
PROVENTI (ONERI) DA PARTECIPAZIONE
19.634 migliaia di € (15.119
migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
DIVIDENDI
2014
2013
Dividendi da controllate
19.634
15.119
TOTALE
19.634
15.119
I proventi da partecipazioni pari a 19.634 mila € sono relativi ai dividendi sugli utili conseguiti dalle
società controllate nell’esercizio 2013 e deliberati nell’aprile 2014. I dividendi sugli utili conseguiti
dalle società controllate nell’esercizio 2014 e deliberati nel 2015 risultano pari a 17.438 mila €.
‘000€
DIVIDENDI
2013
3.730
2012
2.550
1.590
1.540
3.384
2.540
245
1.050
1.670
2.308
190
3.130
Scs Gestioni
Linea Distribuzione
4.300
1.180
5.346
TOTALE
19.634
15.119
Linea Ambiente
Aem Gestioni
Linea Energia
Astem Gestioni
Greenambiente
Linea Com
Linea Piu'
159
12.
IMPOSTE SUL REDDITO
3.640 migliaia di € (3.983 migliaia di € nel 2013)
L’importo iscritto fa riferimento per 3.739 migliaia di € alle imposte correnti calcolate sul reddito
imponibile ai fini IRES e per -100 mila € all’effetto economico 2014 dell’iscrizione della fiscalità
differita sulle riprese fiscali temporanee.
Nelle seguenti tabelle si espone in maniera sintetica le componenti principali che hanno portato a
determinare il reddito imponibile IRES e IRAP con una riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere
da bilancio.
Importi in migliaia di €
PROSPETTI DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO
E ONERE FISCALE TEORICO
Determinazione dell'imponibile IRES
Risultato prima delle imposte
3.417
Onere fiscale teorico - aliquota:
27,50%
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi:
- dividendi registrati per competenza
-
19.634
Totale
-
19.634
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi:
- ammortamenti
- acc. TFR - Fondi personale
- utilizzo fondo svalutazione magazzino
650
32
-12
Totale
670
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti:
- reversal ammortamento avviamento
- dividendi controllate incassati nell'esercizio
-309
1.153
Totale
844
Differenze permanenti che non si riversano negli esercizi successivi:
- costi su automezzi
- spese di rappresentanza
- erogazioni liberali
- sopravvenienze indeducibili
- costi non deducibili
- imposte di esercizi precedenti
252
7
19
157
18
101
160
- interessi indeducibili
- altre
10.117
349
Totale
11.020
Imponibile Fiscale (al netto delle erogazioni liberali)
-
3.683
interessi deducibili per il beneficio da consolidato
-
9.914
Imponibile fiscale effettivo
Beneficio fiscale effettivo - aliquota:
27,50%
-
13.597
-
3.739
Imposte correnti sul reddito dell'esercizio
onere effettivo riferito al reddito ante imposte
-109,43%
PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO
E ONERE FISCALE TEORICO
Determinazione dell'imponibile IRAP
-5.717
Valore della produzione ai fini IRAP ante rettifiche (val. contabili)
Onere fiscale teorico - aliquota:
5,57%
Variazioni diminutive nette (COSTI)
Altre variazioni in diminuzione
-299
- reversal ammortamento avviamento
-309
Totale
-608
Variazioni aumentative nette (COSTI)
COSTI PER SERVIZI
- compensi collaboratori
299
- costi indeducibili
824
Totale costi per servizi
1.123
DEDUZIONI
- INAIL
- deduzione forfetaria, disabili, apprendisti, CFL
28
240
- deduzione forfetaria
1.070
- contributi previdenziali e assistenziali
1.765
Totale deduzioni
-3.103
Imponibile IRAP
-8.305
Onere fiscale effettivo - aliquota:
5,57%
-
Imposte correnti sul valore della produzione
ai fini IRAP - onere effettivo:
0,00%
Raffronto con Reddito ante imposte
Reddito ante imposte
Onere effettivo riferito al reddito ante imposte (IRAP)
Onere fiscale effettivo complessivo (IRES + IRAP)
3.417
0,00%
-109,43%
161
Le imposte differite riflettono gli effetti fiscali significativi derivanti dalle differenze di natura
temporanea tra i valori fiscali delle attività e delle passività ed i corrispondenti valori in bilancio.
Importi in migliaia di €
Differenze patrimoniali
DESCRIZIONE
Fondi pensionistici
Imposte differite attive (anticipate)
Saldo
Variazio
ni 2014
Saldo
01/01/201
4
Delta
31/12/2014
IRES
IRAP
1.123
128
5
Saldo 1/1/2014
782
341
Attualizzazione fondo ripristino
4.702
3.009
Dividendo rilevato per competenza
2.270
-2.135
135
0
93
93
1.324
-309
1.015
97
200
55
Anticipate su compensi CDA non erogati
Ammortamento avviamento
Fondi rischi generici
Fondo contributi c/impianti da utenti IRES
Fondo contributi c/impianti da utenti IRAP
Quota tassata amm.ti civilistici cespiti EE
(20%) IRES
Quota tassata amm.ti civilistici cespiti EE
(20%) IRAP
Ammortamento costi pluriennali bond
Leasing
200
7.711 1.167
455
270
-270
26
10.507
228
5.190
-299
4.891
3.670
-473
3.197 1.009
12.739
Costi non IAS compliant
7
-3
42.811
-236
Saldo
31/12/204
IRE
IRAP
S
221
1.62
2
906
74
2
-17
12
3
55
2.95
2
63
-17
-130
272
879
75
184
-40
906
144
2
1
4
42.575 6.523
4
26
75
12.051
74
-85
289
1.346
-688
20
10.735 2.889
1.346
Variazioni
2014
IRE
IRAP
S
93
-1
573
153
1
-75
6.67
6
498
Importi in migliaia di €
Differenze patrimoniali
DESCRIZIONE
Fondi pensionistici
Imposte differite passive
Saldo
Variazio
ni 2014
Saldo
01/01/201
4
Delta
31/12/2014
IRES
IRAP
Saldo 1/1/2014
782
341
1.123
83
0
FV Cespiti
2.512
-141
2.371
691
140
Attualizzazione fondo ripristino
26
Variazioni
2014
IRE
IRAP
S
7
0
Saldo
31/12/2014
IRE
IRAP
S
90
0
-39
-8
652
132
373
76
499
102
4.702
3.009
7.711
126
Dividendo rilevato per competenza
2.270
-2.135
135
354
Ammortamento avviamento
Quota minor tassazione fiscale su avviamento
(2010)
1.324
-309
1.015
267
54
267
54
62
17
3
17
3
12.051
1.691
600
165
33
1.623
467
94
1.673
1.673
460
460
31
31
8
8
74
74
Ammortamento costi pluriennali bond
Fondo
ammortam.anticipato
(disinquinamento fiscale)
Imposte differite per rivalutazione cespiti
conferiti
Imposte differite per valutazione FV
partecipazioni
Valutazione collegate metodo patrimonio
netto
Leasing
62
12.739
-688
600
1.697
28.466
-74
3
28.469
-317
1.70
1
10
-20
3
4.329
37
353
-4
165
33
447
90
1
14
65
4
4.34
3
162
418
13.
RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE
VENDUTE
Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun “Risultato netto da attività in dismissione”, in quanto
non sono previste, nel breve/medio periodo, cessioni e/o dismissioni di rami aziendali.
NOTE
ILLUSTRATIVE ALLE VOCI DELLA SITUAZIONE
PATRIMONIALE E FINANZIARIA
14.
AVVIAMENTO
3.195 mila € (3.195 mila € nel 2013)
Valore
Importi in migliaia di €
MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2013
netto al 01/01/2013
Acquisti diretti e sarico
costi
Valore
netto al 31/12/2013
Giroconti
Avviamento
3.195
0
0
3.195
TOTALE
3.195
0
0
3.195
Valore
Importi in migliaia di €
MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2014
Valore
netto al 31/12/2013
netto al 31/12/2014
Acquisti diretti e sarico
costi
Giroconti
Avviamento
3.195
0
0
3.195
TOTALE
3.195
0
0
3.195
Il valore residuale dell’avviamento rappresenta un’attività immateriale con vita utile indefinita e,
pertanto, non soggetta ad ammortamento sistematico, ma ad impairment test almeno annuale.
L’avviamento al 31.12.2014 rimane invariato a 3.195 migliaia di € ed è relativo al ramo distribuzione
elettrica conferito nel corso del 2010 da Aem Cremona S.p.A.
163
15.
ALTRE ATTIVITA’ IMMATERIALI
978 migliaia di € (1.048 migliaia di € nel
2013)
Valore
Fondo
lordo al
01/01/13
amm.t
o al
01/01/
13
netto al
01/01/20
13
Costi ricerca e sviluppo e
pubblic.
133
-133
0
Brev.industr.e di util.opere
ingegno
0
0
0
4
0
Concess., lic., marchi e diritti
simili
13.476
-5.131
8.345
30
13.446
Immobilizz.immat.in corso e
acc.ti
0
0
0
384
0
Altre
immobilizzazioni
immateriali
4.594
-2.355
2.239
663
18.203
-7.619
10.584
1.081
Importi in migliaia di €
TOTALE
Valore
Acqui
sti
Fondo
lordo al
31/12/20
13
amm.t
o al
31/12/
13
netto al
31/12/20
13
Costi ricerca e sviluppo e
pubblic.
0
0
0
Brev.industr.e di util.opere
ingegno
4
0
4
0
Concess., lic., marchi e diritti
simili
60
-31
29
8
Immobilizz.immat.in corso e
acc.ti
0
0
0
27
Altre
immobilizzazioni
immateriali
4.437
-3.422
1.015
343
TOTALE
4.501
-3.453
1.048
378
Valore
lordo al
31/12/20
13
netto al
31/12/20
13
133
0
0
0
0
0
4
0
4
-208
5.308
60
-31
29
-384
0
0
0
0
0
-1.205
384
1.485
419
4.436
-3.421
1.015
14.784
0
1.693
5.860
4.500
-3.452
1.048
Op.
straor
d.
Giroco
nti
amm.
ti
F.do
da op.
straor
d.
MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2014
Acqui
sti
Valore
Fondo
amm.to
al
31/12/20
13
-133
Valore
Importi in migliaia di €
Valore
MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2013
Valore
Valore
lordo al
31/12/20
14
Fondo
amm.to
al
31/12/20
14
netto al
31/12/20
14
0
0
0
0
4
0
4
-1
68
-32
36
-27
0
0
0
0
-62
27
-434
49
4.745
-3.807
938
-62
0
-435
49
4.817
-3.839
978
Op.
straor
d.
Giroco
nti
amm.
ti
F.do
da op.
straor
d.
La consistenza delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2014 è pari a 978 migliaia di €, al
netto della quota di ammortamento relativa all’esercizio di 435 migliaia di €, ed è costituita
principalmente da software di base e applicativi per 542 mila €, ammortizzati in 5 anni, e da costi per
migliorie su beni di terzi connessi alla sede amministrativa della società per € 205 mila, ammortizzati in
6 anni, in base alla durata del contratto di locazione della sede.
Per un maggiore dettaglio della movimentazione di suddette immobilizzazioni si rimanda all’allegato 1
alla presente nota integrativa.
La cessione di ramo d’azienda fa riferimento ai software ceduti alla controllata Linea com S.r.l.
nell’operazione di conferimento del ramo IT.
164
16.
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
109.260 migliaia di €
(104.035 migliaia di € nel 2013)
Valore
lordo
Fondo
01/01/13
amm.to
al
01/01/13
Importi in migliaia di €
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Acquisti
Cessioni
Op.
straord.
Giroconti
El.fondo
F.do
op.
straord.
Amm.ti
31/12/2013
31/12/2013
-3.951
12.406
531
-2.943
0
842
-278
13.945
-3.387
10.558
-123.133
207.914
4.011
-167.879
1.017
53.844
-7.175
168.196
-76.464
91.732
0
0
0
12
0
0
0
-1
12
-1
11
765
-356
409
172
0
0
0
-124
937
-480
457
-2.530
-1.017
1.277
0
1.277
-173.352
0
-7.578
184.367
-80.332
104.035
Immobilizz. mat. in corso
3.631
0
3.631
1.193
351.800
-127.440
224.360
5.919
Valore
lordo
Fondo
31/12/2013
amm.to
al
31/12/13
31/12/2013
Importi in migliaia di €
Terreni e fabbricati
Valore
netto
0
0
0
54.686
Valore
lordo
MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2014
Acquisti
Cessioni
Op.
straord.
Giroconti
El.fondo
F.do
op.
straord.
Amm.ti
31/12/2014
Valore
netto
Fondo
amm.to al
31/12/2014
31/12/2014
13.945
-3.387
10.558
152
-3
1
0
-279
14.095
-3.666
10.429
168.195
-76.464
91.731
9.261
-1.905
447
1.555
-6.068
175.998
-80.977
95.021
19
-1
18
6
0
0
0
-2
25
-3
22
931
-480
451
131
-29
0
9
173
-95
779
-393
386
0
3.403
0
3.403
173
-6.444
194.300
-85.039
109.261
Attrezz.industr. e comm.
Altri beni materiali
Immobilizz. mat. in corso
TOTALE
01/01/2013
Valore
netto
Fondo
amm.to al
31/12/2013
16.357
Altri beni materiali
Impianti e macchinari
Valore
lordo
MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2013
331.047
Attrezz.industr. e comm.
TOTALE
Valore
netto
1.277
0
1.277
2.574
0
184.367
-80.332
104.035
12.124
-1.937
-254
-254
-448
0
0
1.564
Al 31.12.2014 sono iscritte immobilizzazioni materiali per 109.261 mila €. La variazione rispetto al
corrispondente valore dello scorso esercizio è dovuta principalmente al duplice effetto relativo alle
attività di estensione sulle reti di proprietà per 3.307 mila € ed all’attualizzazione del fondo impianti per
1.450 mila €.
Tali immobilizzazioni materiali sono state sistematicamente ammortizzate per un importo pari a 6.444
migliaia €.
Per un maggiore dettaglio della movimentazione di suddette immobilizzazioni si rimanda all’allegato 1
alla presente nota integrativa.
Si segnala in particolare che:
-
Il valore dei terreni presente per 1.164 mila € deriva totalmente dall’operazione di
conferimento avvenuta nel 2010.
-
Il valore dei fabbricati pari a 9.264
mila € deriva principalmente dalle operazioni di
conferimento del 2010. In particolare tale voce comprende per circa 5,6 milioni di € il
fabbricato del termocombustore di Cremona e per la rimanente parte cabine elettriche; in
165
particolare si segnala che l’incremento nella voce per € 128 mila riguarda per la maggior parte
l’acquisto di nuove cabine elettriche acquistate nella provincia di Cremona.
-
Gli impianti e macchinari iscritti per un valore netto contabile pari a 95.021 mila € fanno
riferimento in particolare agli impianti del termocombustore e della centrale di cogenerazione,
a linee sotterranee ed aeree di media ed alta tensione; gli investimenti sulla voce per € 3.307
mila fanno riferimento principalmente alle attività di estensione sulla rete di distribuzione
energia elettrica e all’impianto di termocombustione.
-
Le altre immobilizzazioni materiali iscritte al valore di 386 mila € fanno riferimento
sostanzialmente ad hardware e macchinari.
-
Le immobilizzazioni materiali in corso per un valore di 3.403 mila € si riferiscono
principalmente a lavori di estensione non ancora ultimati e per i quali quindi si rimanda
l’entrata in ammortamento all’esercizio successivo.
17.
PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ CONTROLLATE
247.236 migliaia di €
(224.701 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
SOCIETÀ CONTROLLATE
%
POSSESSO
31/12/2014
31/12/2013
VAR. %
01/01/2013
Aem Gestioni Srl
100%
14.318
14.318
0%
14.318
Astem Gestioni
100%
9.219
9.219
0%
9.219
Amico Gas
100%
0
543
-100%
543
Linea Gestioni Srl
100%
19.056
19.056
0%
6.099
Mf Waste Srl
51%
33.433
33.433
0%
33.433
Linea Energia
100%
4.606
4.606
0%
4.606
Linea Ambiente
100%
17.584
17.584
0%
17.584
Linea Com Old
NN
0
0
0%
2.736
Rovato Energia*
0%
0
0
0%
5
Cogeme Gestioni Srl
NN
0
0
0%
12.956
Greenambiente
80%
2.396
2.396
0%
2.396
Linea Piu' Spa
100%
38.462
37.919
1%
37.919
Linea Distribuzione Srl
90,35%
101.480
101.480
0%
10.126
Linea Com New
96,17%
6.681
6.681
0%
3.946
0
0
0%
20
247.235
247.235
0%
155.906
Uniservice
TOTALE
CONTROLLATE
NN
SOCIETÀ
166
Di seguito viene riportato l’elenco delle imprese controllate, con le informazioni richieste dall’art. 2427
del codice civile:
AEM Gestioni Srl., società con sede legale in Cremona, capitale sociale di 11.649.196 €, posseduto al
100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della
produzione pari a 64.642 mila €, un totale attivo di 53.620 mila €, un utile di 872 mila € ed un
patrimonio netto di 12.051 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 14.318 mila €,
attribuitole in sede di conferimento da parte del socio AEM S.p.A.
ASTEM Gestioni Srl, società con sede legale in Lodi, capitale sociale di 1.290 mila €, posseduto al
100% da Linea Group Holding S.p.A.. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della
produzione pari a 23.692 mila €, un totale attivo di 15.685 mila €, un utile di 1.087 mila € ed un
patrimonio netto di 2.692 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 9.219 mila €. La
differenza tra valore di iscrizione e patrimonio netto trova giustificazione nell’andamento prospettico
della gestione. Il differenziale negativo non è ritenuto pertanto una perdita durevole di valore.
Linea Più Spa, con sede legale in Pavia, capitale sociale di 5.000 mila €, posseduto direttamente al
100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della
produzione pari a 356.475 mila €, un totale attivo di 136.056 mila €, un utile di 3.943 mila € ed un
patrimonio netto di 6.673 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 38.462 mila € con
una variazione rispetto al 2013 data dalla fusione di Amico Gas in Linea Più;
Linea Gestioni Srl, con sede legale in Crema (CR), capitale sociale di 5.000 mila €, posseduto
direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia
un valore della produzione pari a 37.305 mila €, un totale attivo di 23.596 mila €, una perdita di 187
mila € ed un patrimonio netto di 11.142 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di
19.056 mila €. La differenza rimanente tra costo di iscrizione e patrimonio netto trova giustificazione
nell’andamento prospettico della gestione. Il differenziale negativo non è ritenuto pertanto una perdita
durevole di valore;
MF Waste Srl, con sede legale in Rovato (BS), capitale sociale di 750 mila €, posseduto direttamente al
51% da Linea Group Holding S.p.A. a seguito della scissione della partecipazione da Cogeme Gestioni.
Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 0 € (la società ha solo
proventi da partecipazioni nella società controllata Lomellina Energia Srl) un totale attivo di 63.935
mila €, una perdita di 40 mila € ed un patrimonio netto di 51.757 mila €. Tale partecipazione è iscritta in
167
bilancio al valore di 33.433 mila €. Il valore della partecipazione è depositato in pegno quale garanzia
sul finanziamento in capo a Lomellina Energia;
Linea Energia S.p.A., con sede legale in Rovato (BS), capitale sociale di 3.969 mila €, posseduto
direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. a seguito della scissione della partecipazione da
Cogeme Gestioni. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a
22.978 mila €, un totale attivo di 97.874 mila €, un utile di 5.379 mila € ed un patrimonio netto di
20.534 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 4.606 mila €;
Linea Ambiente S.r.l., con sede legale in Rovato (BS), capitale sociale di 3.000 mila €, posseduto
direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. a seguito della scissione della partecipazione da
Cogeme Gestioni. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a
54.014 mila €, un totale attivo di 84.506 mila €, un utile di 3.113 mila € ed un patrimonio netto di
19.411 mila €;
Linea Distribuzione Srl, con sede in Lodi, capitale sociale di 23.480 mila €, posseduto direttamente al
90,35% da Linea Group Holding S.p.A. in seguito alle scissioni delle partecipazioni possedute da
Cogeme Gestioni, SCS Gestioni e AEM Gestioni. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un
valore della produzione pari a 41.350 mila €, un totale attivo di 215.457 mila €, un utile di 5.165 mila €
ed un patrimonio netto di 112.699 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 101.481
mila €;
Greenambiente S.r.l. con sede in Priolo Gargallo, capitale sociale di 50 mila €, posseduto direttamente
all’80% da Linea Group Holding S.p.A. a seguito dell’operazione di conferimento avvenuta nel 2010 da
parte di Cogeme S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari
a 4.238 mila €, un totale attivo di 24.591 mila €, una perdita di 2.103 mila € ed un patrimonio netto di
6.156 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 2.396 mila €. Il differenziale tra costo
e patrimonio netto è giustificato dalle prospettive reddituali delle proiezioni pluriennali della società;
Linea Com S.r.l., con sede in Cremona, capitale sociale di 5.833 mila €, posseduto direttamente al
96.17% da Linea Group Holding S.p.A. acquisita a seguito dell’operazione di conferimento da parte di
AEM Cremona S.p.A nel 2010. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della
produzione pari a 16.836 mila €, un totale attivo di 18.566 mila €, una perdita di 68 mila € ed un
168
patrimonio netto di 6.223 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 6.681 mila €. Il
delta tra costo della partecipazione e quota di patrimonio netto è giustificato dalle capacità reddituali
della società soprattutto a seguito dell’operazione di fusione posta in essere nel corso dell’esercizio
descritta in precedenza.
Di seguito viene inoltre riportata una tabella riepilogativa delle variazioni intervenute nelle
partecipazioni in società controllate:
Importi in migliaia di €
MOVIMENTI 2013
DESCRIZIONE
Aem Gestioni Srl
Astem Gestioni
Amico Gas
Linea Gestioni Srl
01/01/2013
acquisizioni /
incrementi
giroconti
svalutazioni
31/12/2013
cessioni /
rimborsi
14.318
14.318
9.219
9.219
543
543
6.099
12.956
19.055
Mf Waste Srl
33.433
33.433
Linea Energia
4.606
4.606
Linea Ambiente
17.584
17.584
Linea Com Old
2.736
Rovato Energia*
Cogeme Gestioni Srl
-2.736
0
5
-5
12.956
0
-12.956
0
Greenambiente
2.396
2.396
Linea Piu' Spa
37.919
37.919
Linea Distribuzione Srl
10.126
Linea Com New
91.354
3.946
Uniservice
20
TOTALE
155.906
101.480
2.736
6.682
-20
91.354
0
0
-20
-5
247.235
Importi in migliaia di €
MOVIMENTI 2014
DESCRIZIONE
Aem Gestioni Srl
Astem Gestioni
Amico Gas
31/12/2013
acquisizioni /
incrementi
giroconti
svalutazioni
31/12/2014
cessioni /
rimborsi
14.318
14.318
9.219
9.219
543
-543
0
Linea Gestioni Srl
19.055
19.055
Mf Waste Srl
33.433
33.433
Linea Energia
4.606
4.606
Linea Ambiente
17.584
17.584
Greenambiente
2.396
2.396
Linea Piu' Spa
37.919
Linea Distribuzione Srl
Linea Com New
TOTALE
543
38.462
101.480
101.480
6.682
6.682
247.235
0
0
0
0
247.235
169
Il valore complessivo delle partecipazioni in controllate è rimasto immutato rispetto al 2013 dal
momento che l’operazione di fusione di Amico Gas in Linea Più ha comportato unicamente il giroconto
del valore precedentemente iscritto come valore dell’incorporata, attribuendolo all’incorporante.
18.
PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ COLLEGATE E ALTRE 4.269 migliaia di €
(4.269 migliaia di € nel 2013)
Il valore delle partecipazioni in società collegate e altre società al 31.12.2014 è pari a 4.269 mila €
suddivise come nella tabella a seguire:
Importi in migliaia di €
SOCIETÀ COLLEGATE
% POSSESSO
31/12/2014
31/12/2013
VAR. %
01/01/2013
Blugas Infrastrutture Srl
27,51%
4.269
4.269
0%
4.238
Blugas SpA
48,22%
0
0
0%
0
4.269
4.269
0%
4.238
TOTALE
SOCIETÀ
COLLEGATE
Qui di seguito viene riportata una tabella riepilogativa delle variazioni intervenute nelle partecipazioni
in società:
Importi in migliaia di €
MOVIMENTI 2013
DESCRIZIONE
Blugas Infrastrutture Srl
Blugas SpA
TOTALE
01/01/2013 acquisizioni
/ incrementi
4.238
giroconti
svalutazioni
31/12/2013
cessioni /
rimborsi
31
4.269
0
4.238
0
31
4.269
Importi in migliaia di €
MOVIMENTI 2014
DESCRIZIONE
Blugas Infrastrutture Srl
Blugas SpA
TOTALE
31/12/2013 acquisizioni
/ incrementi
giroconti
svalutazioni
31/12/2014
cessioni /
rimborsi
4.269
4.269
0
0
4.269
0
0
0
0
4.269
170
La società durante il 2014 non ha partecipato all’aumento di capitale deliberato da Blugas Infrastrutture
Srl quindi la % di partecipazione è scesa dal 45,05% al 27,51%.
19.
INVESTIMENTI IMMOBILIARI
La società non detiene investimenti immobiliari.
20.
ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI 86.046 migliaia di € (77.243 migliaia
di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
31/12/2014 31/12/2013
delta
%
01/01/2013
Crediti finanziari verso terzi
30.837
24.684
25%
Crediti finanziari verso controllate
55.209
52.559
5%
21.322
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
86.046
77.243
11%
21.322
Al 31 dicembre 2014 le attività finanziarie non correnti ammontano a 86.046 migliaia di euro e
comprendono le quote oltre l’esercizio successivo dei finanziamenti attivi verso terzi e verso le società
controllate.
In particolare i finanziamenti attivi verso terzi sono rappresentati da:
•
Finanziamento/piano di rientro Setramar: € 9.000 mila con rimborso finale al 31 dicembre 2016
con maturazione di interessi per un tasso Euribor +1,75%; al 31 dicembre 2014 sono già stati
iscritti tutti gli interessi maturati dal momento di esercizio della put fino a tale data e il credito
residuo risulta pertanto pari a € 8.142 mila, di cui 1.066 migliaia di € scadenti entro l’esercizio
successivo e 7.076 migliaia di € scadenti oltre l’esercizio.
•
Finanziamento/piano di rientro Siderpiombino: € 4.500 mila con rimborso finale al 31 dicembre
2016 con maturazione di interessi per un tasso Euribor +1,75%; al 31 dicembre 2014 sono già
stati iscritti tutti gli interessi maturati dal momento di esercizio della put fino a tale data e il
credito residuo risulta pertanto pari a € 4.501 mila, di cui 625 migliaia di € scadenti entro
l’esercizio successivo e 3.876 migliaia di € scadenti oltre l’esercizio successivo.
•
Finanziamento attivo verso Cogeme SpA: credito residuo al 31 dicembre 2014 pari a 6.543
migliaia di €, di cui 1.190 migliaia di € scadenti entro l’esercizio e 5.353 migliaia di € scadenti
oltre l’esercizio successivo.
171
•
Finanziamento attivo verso Aem Spa: credito residuo al 31 dicembre 2014 pari a 17.532
migliaia di €, di cui 3 ml di € scadenti entro l’esercizio e 14.532 migliaia di € scadenti oltre
l’esercizio successivo.
In relazione al piano di rientro finanziario tra Linea Group Holding S.p.A. e il socio Aem S.p.A.
si segnala che il debito al 31 dicembre 2014 risulta pari a 17.532 mila euro, che la società
debitrice ha rimborsato 1.000 mila euro nel corso dell’esercizio, che non ha pagato la rata con
scadenza al 31 dicembre 2014 e che, nell’ambito di un processo di ristrutturazione
economico/finanziaria di AEM Spa, è in corso di definizione un accordo il cui obiettivo è la
definizione delle modalità di rimborso del debito complessivo.
Le immobilizzazioni finanziarie sono inoltre composte da crediti verso le società controllate per 55.209
migliaia di € (pari a 52.559 migliaia di € nel 2013) relativi a finanziamenti attivi verso controllate come
specificato nel seguito:
-
Finanziamento attivo per
13.000 mila € maggiorati degli interessi attivi a loro volta
capitalizzati per 4.119 mila €, alla controllata Linea Energia, con scadenza in unica rata al 30
giugno 2021 su cui maturano interessi attivi ad un tasso variabile pari all’euribor 6 mesi + 1%;
tali interessi sono regolati con cadenza semestrale posticipata;
-
Finanziamento attivo per 3.786 mila € alla controllata MF Waste, di cui residui al 31 dicembre
2014 per 3.328 mila € con scadenza 31 dicembre 2014. Su tale finanziamento maturano
interessi attivi ad un tasso variabile pari all’euribor 1 mese + 1%; tali interessi sono regolati con
cadenza semestrale posticipata;
-
Finanziamento attivo per 1.350 mila € alla controllata Linea Gestioni S.r.l. € rimborsabili in 5
anni a partire dal 1 luglio 2012, saldo al 31 dicembre 2014 pari a 750 mila €, di cui 300 migliaia
di € oltre l’esercizio successivo; su cui maturano interessi attivi ad un tasso variabile pari
all’euribor 1 tre mesi + 1,85%; tali interessi sono regolati con cadenza trimestrale posticipata;
-
Finanziamento attivo per 22.125 mila € alla controllata Linea Ambiente, erogato il 31 dicembre
2013 rimborsabile in quote trimestrali posticipate, con scadenza finale al 31 dicembre 2019. Su
tale finanziamento maturano interessi pari al 4,25% che sono regolati trimestralmente; saldo al
31 dicembre 2014 pari a 18.437 mila €, di cui 14.750 mila € scadenti oltre l’esercizio
successivo;
-
Finanziamento attivo per 8.937 mila € alla controllata Linea Distribuzione, erogato il 31
dicembre 2013 rimborsabile in quote trimestrali posticipate, con scadenza finale al 31 dicembre
2018. Su tale finanziamento maturano interessi pari al 4,25% che sono regolati trimestralmente.
Il Saldo al 31 dicembre 2014 risulta pari a 7.150 mila €, di cui 5.362 mila € scadenti oltre
l’esercizio successivo.
172
-
Finanziamento attivo per 20.000 mila € alla controllata Linea Distribuzione, erogato durante il
2014, rimborsabile in quote trimestrali posticipate, con scadenza finale al 31 dicembre 2022. Su
tale finanziamento maturano interessi pari al 4,25% regolati trimestralmente. L’importo
scadente oltre l’esercizio successivo è pari a 17.500 mila €.
21.
ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI
70 migliaia di € (61 migliaia di € nel
2013)
I crediti e le altre attività finanziarie non correnti ammontano a 70 mila €, e sono rappresentati dalla
quota oltre l’esercizio successivo dei depositi cauzionali.
22.
RIMANENZE
27 migliaia di € (20 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
RIMANENZE
31/12/2014
31/12/2013
Materie prime
27
32
-16%
48
Totale rimanenze lorde
27
32
-16%
48
0
-12
-100%
-12
27
20
35%
36
Fondo svalutazione magazzino
TOTALE RIMANENZE NETTE
delta %
01/01/2013
Al 31 Dicembre 2014 risultano iscritti a bilancio 27 migliaia di € relativi al magazzino per la gestione
degli automezzi per tutto il gruppo. Il valore rappresenta quindi lo stato delle giacenze a fine esercizio di
materiali di ricambio per gli automezzi.
23.
CREDITI COMMERCIALI
10.683 migliaia di € (4.786 migliaia di € nel
2013)
Importi in migliaia di €
CREDITI COMMERCIALI
31/12/2014
31/12/2013
267
55
385%
500
0
0
0%
37
Crediti commerciali verso società controllanti
1.732
800
117%
1.513
Crediti commerciali verso società controllate
8.684
3.931
121%
3.112
10.683
4.786
123%
5.162
Crediti commerciali verso terzi per fatture emesse
Crediti commerciali verso terzi per fatture da emettere
TOTALE CREDITI COMMERCIALI NETTI
delta %
01/01/2013
Al 31 Dicembre 2014 la società presenta crediti commerciali per 10.683 migliaia di €, di cui:
•
267 migliaia di € verso terzi per fatture emesse;
173
•
1.732 migliaia di € verso le società controllanti;
•
8.684 migliaia di € verso le società controllate, sia per fatture emesse che da emettere.
Si segnala che nei crediti verso società controllate sono rilevate i crediti per fatture emesse e da emettere
in relazione ai contratti di servizio e per gli affitti delle reti.
24.
ATTIVITA’ PER STRUMENTI DERIVATI
La società al 31 Dicembre 2014 non dispone di attività per strumenti derivati.
25.
ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI 70.008 migliaia di € (64.586
migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
31/12/2014 31/12/2013
Crediti finanziari verso terzi
5.880
3.543
delta
%
01/01/2013
66%
Crediti finanziari verso società controllate
11.753
2.000 488%
Crediti verso società controllate - Cash pooling
52.375
59.043
-11%
27.154
TOTALE ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
70.008
64.586
8%
27.154
Al 31 Dicembre 2014 la società presenta Altre attività finanziarie correnti per 70.008 migliaia di €, cosi
costituite:
•
•
Crediti finanziari verso terzi per 5.880 migliaia di €, così costituiti:
o
Finanziamento Setramar per 1.066 mila €
o
Finanziamento Siderpiombino per 625 mila €
o
Finanziamneto Cogeme Spa per 1.190 mila €
o
Finanziamento Aem Spa per 3 ml di €.
Crediti finanziari verso società controllate per 11.753 migliaia di €, si riferiscono alla quota
scadente entro l’esercizio successivo dei finanziamenti verso le controllate sopra elencati:
•
o
Finanziamento MF Waste per 3.328 mila €
o
Finanziamento Linea Gestioni per 450 mila €
o
Finanziamento Linea Ambiente per 3.687 mila €
o
Finanziamento Linea Distribuzione per 4.287 mila €.
Credito relativo al cash pooling verso le società controllate per 52.375 migliaia di €.
174
26.
CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA’ 16.249 migliaia di € (28.272
migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA’
Risconti attivi
31/12/2014 31/12/2013 delta %
01/01/2013
179
106
69%
74
Crediti diversi verso controllanti
0
1.107
-100%
5.018
Crediti verso società controllate
2.704
7.821
-65%
9.493
Crediti tributari verso controllate
10.647
12.817
-17%
12.771
9
5
80%
0
2.594
6.153
-58%
1.092
Erario c/IRAP
55
55
0%
217
Eerario c/IVA
37
93
-60%
224
Altri crediti a breve
24
115
-79%
1.254
16.249
28.272
-43%
30.143
Crediti verso dipendenti
Erario c/IRES da consolidato fiscale
Totale crediti tributari e altre attività
I crediti tributari e altre attività al 31 dicembre 2014 risultano pari a 16.249 migliaia di € (28.272 mila €
nel 2013).
Le variazioni principali riguardano:
-
la riduzione dei crediti verso società controllate per 5.117 mila € per l’incasso dei dividendi
pregressi;
-
la diminuzione dei crediti tributari verso controllate a seguito della riduzione dell’imponibile
Ires da consolidato fiscale, con un delta sull’anno precedente di 5.729 mila €;
-
27.
la riduzione dei crediti diversi verso controllanti per 1.107 mila €.
DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE 104.813 migliaia di €
(51.067 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE 31/12/2014 31/12/2013
Depositi su c/c bancari e postali
104.810
51.065
delta %
-51%
Assegni
Denaro e valori in cassa
Totale disponibilità liquid e depositi a breve
01/01/2013
760
0
3
2
-33%
1
104.813
51.067
-51%
761
175
Rispetto al 31 dicembre 2013 si nota un incremento delle disponibilità liquide per 53.746 migliaia di €;
si rimanda al rendiconto finanziario in testa alla presente nota integrativa per l’esplicazione delle
dinamiche di liquidità che hanno interessato la società nel corso del 2014.
Al 31.12.2014 la società disponeva di depositi bancari e postali sulla cui giacenza la società percepisce
un tasso di interesse allineato alle condizioni di mercato.
28.
ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE
Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun valore nella voce relativa alle “attività in dismissione”.
29.
PATRIMONIO NETTO
204.916 migliaia di € (206.065 migliaia di € nel 2013)
Il capitale sociale iscritto a bilancio al 31 dicembre 2014 è di 189.494 mila € ed è stato interamente
versato. Lo stesso risulta costituito da n. 189.494.116 azioni ordinarie di valore unitario pari a Euro 1.
Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 si contabilizza un utile di 7.056 mila €.
Si rimanda all’apposito prospetto per il dettaglio della movimentazione del patrimonio netto degli ultimi
tre esercizi.
In conformità a quanto disposto dall’articolo 2427 n.7 bis del Codice Civile viene fornita l’analisi del
patrimonio netto sotto i profili della disponibilità e della distribuibilità:
Possibilità di utilizzo
'000€
Capitale sociale
Riserva legale
Riserva di fusione
Riserva IAS 19
Importo
aumento cap.
distribuzione
soci
189.494
2.719
75
75
-430
Riserva straordinaria
2.512
2.512
Altre riserve
3.488
3.488
197.858
6.075
Totale
copertura
perd.
2.512
2.512
2.512
2.512
Si espone di seguito una breve descrizione qualitativa riferita al Patrimonio Netto della società:
•
Capitale sociale – risulta formato da n. 189.494.116 azioni dal valore unitario di € 1;
176
•
Riserva legale - La la riserva legale è alimentata dalla obbligatoria destinazione di una somma
non inferiore ad un ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungimento di un importo pari
ad un quinto del Capitale Sociale;
•
Riserva straordinaria - La riserva straordinaria, formatasi gradualmente dal 2008 come
destinazione dei risultati d’esercizio; ammonta a 2.448 mila euro (2.079 mila euro al 31
dicembre 2013). L’incremento rispetto all’esercizio precedente, pari a 369 migliaia di euro, si
riferisce alla destinazione dell’utile 2013 come da delibera assembleare del 25 giugno 2014;
•
Riserva da fusione - Tale voce, invariata rispetto allo scorso esercizio, deriva dalle
incorporazioni delle società Asm Servizi e Astem Servizi, avvenuta nel corso del 2008;
•
Riserva da valutazione di utili e perdite attuariali - accoglie le componenti attuariali relative alla
valutazione dei piani a benefici definiti, imputate direttamente a Patrimonio netto, pari a -430
migliaia di €;
•
Altre riserve –ammontano a 3.488 migliaia di euro (8.856 migliaia di euro al 31 dicembre
2013). Il decremento rispetto all’esercizio precedente, pari a 5.3.64 mila euro, si riferisce alla
distribuzione del risultato approvato sul bilancio 2013.
30.
TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE 2.133 migliaia di € (1.854
migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
TFR E ALTRI FONDI DEL PERSONALE
Fondo TFR dipendenti, collaboratori e agenti
31/12/2014
31/12/2013
delta %
01/01/2013
1.849
1.594
16%
1.567
Fondo TFR integrativo
169
170
-1%
151
Fondo sconto forniture ee dipendenti
116
90
29%
83
2.134
1.854
Totale TFR e altri fondi del personale
15%
1.801
Il fondo per trattamento di fine rapporto dei dipendenti ha subito la seguente movimentazione:
Importi in migliaia di €
TFR
Fondo TFR iniziale
31/12/2014
31/12/2013
delta %
01/01/2013
1.594
1.548
3%
1.201
Costo corrente del servizio
86
88
-2%
47
Oneri finanziari
47
50
-6%
57
312
-90
-447%
265
-190
-3
6233%
-21
(Utili)/perdite attuariali
(prestazioni pagate)
Totale TFR
1.849
1.593
16%
1.549
177
Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto rientra nei piani a benefici definiti.
Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit
Cost (PUC). Sono stati proiettati, sulla base di una serie di ipotesi finanziarie (incremento del costo
della vita, incremento retributivo ecc.), le possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a
favore di ciascun dipendente iscritto al programma nel caso di pensionamento, decesso, invalidità,
dimissioni ecc.).
La stima delle future prestazioni includerà gli eventuali incrementi corrispondenti all’ulteriore anzianità
di servizio maturata nonché alla presumibile crescita del livello retributivo percepito alla data di
valutazione:
-
è stato calcolato alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e
della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata, il valore attuale
medio delle future prestazioni;
-
è stata definita la passività per la società individuando la quota del valore attuale medio delle
future prestazioni che si riferisce al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data
della valutazione;
-
è stato individuato, sulla base della passività determinata al punto precedente e della riserva
accantonata in bilancio ai fini civilistici italiani, la riserva riconosciuta valida ai fini IAS.
Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti:
Ipotesi demografiche
31/12/2014
31/12/2013
Tabelle di mortalità della
Tabelle di mortalità della
popolazione italiana RG48
popolazione italiana RG48
pubblicate dalla Ragioneria
pubblicate dalla Ragioneria
Generale dello Stato
Generale dello Stato
Tavole INPS, distinte per età e
Tavole INPS, distinte per età e
sesso
sesso
Frequenza turnover
2,00% in ciascun anno
2,00% in ciascun anno
Frequenza anticipazioni
2,00% in ciascun anno
2,00% in ciascun anno
Probabilità di decesso
Probabilità di inabilità
178
Ipotesi finanziarie
31/12/2014
31/12/2013
0,60% per il 2015
Incremento costo della vita
1,20% per il 2016
2% annuo
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di attualizzazione
1,86% annuo
3,39% annuo
1,950% per il 2015
Tasso Incremento TFR
2,400% per il 2016
3,00% annuo
2,625% 2017 e 2018
3,000% dal 2019 in poi
Incremento salariale
1,00% annuo
1,00% annuo
Tra le categorie di benefici per i dipendenti, che vengono regolamentate dallo IAS 19, sono comprese
quelle erogate successivamente alla fine del rapporto di lavoro da alcune società del Gruppo (LGH,
AEM Gestioni e Linea Distribuzione), denominati “Sconto Energia” e “Mensilità Aggiuntive”.
Entrambi i benefici sono regolati dal Contratto Collettivo di Lavoro che ne stabilisce le modalità di
corresponsione.
2013
Fondo “Sconto energia” iniziale
2014
83
90
Costo corrente del servizio
3
3
Trasferimenti da e verso il Gruppo
0
-15
Oneri finanziari
3
3
(Utili)/perdite attuariali
1
35
90
116
(prestazioni pagate)
Fondo “Sconto energia” finale
In particolare, per il fondo “Sconto Energia” si prevede di concedere una agevolazione tariffaria sui
consumi di energia elettrica ad uso domestico ai lavoratori, assunti prima dell’ 8 luglio 1996, cessati dal
servizio ed ai loro coniugi superstiti. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la
metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di
seguito riassunte:
179
Ipotesi demografiche
Ipotesi demografiche
Tabelle
Probabilità di decesso
di
popolazione
mortalità
italiana
pubblicate
dalla
della
RG48
Ragioneria
Generale dello Stato
Probabilità di inabilità
Dati famiglia, seconde nozze e lasciar famiglia
Età di pensionamento
Tavole INPS, distinte per età e
sesso
Tavole INPS distinte per età e
sesso
Raggiungimento requisiti minimi
AGO
Tasso turnover
1,00%
Ipotesi finanziarie
31/12/2014
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
Incremento costo della vita
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di attualizzazione
2,64% annuo
Variazione reale del costo energia
0,50% annuo
Il beneficio ai dipendenti “Fondo mensilità aggiuntive” prevede di corrispondere una somma pari a 4 o 5
mensilità di retribuzione (aggiuntive rispetto al trattamento di fine rapporto) nei casi di risoluzione del
rapporto di lavoro per raggiungimento di limite di età o di anzianità.
Fondo “Mens.aggiuntive
Fondo “Mens.aggiuntive” iniziale
2013
2014
151
170
Costo corrente del servizio
7
6
Trasferimenti da e verso il Gruppo
0
-33
Oneri finanziari
5
4
(Utili)/perdite attuariali
8
22
171
169
(prestazioni pagate)
Fondo “Mens.aggiuntive” finale
Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit
(PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte:
180
Ipotesi demografiche
31/12/2014
Tabelle
di
popolazione
Probabilità di decesso
pubblicate
mortalità
italiana
dalla
della
RG48
Ragioneria
Generale dello Stato
Tavole INPS, distinte per età e
Probabilità di inabilità
sesso
Raggiungimento requisiti minimi
Età di pensionamento
AGO
Tasso turnover
2,00%
Ipotesi demografiche
31/12/2014
Tabelle
di
popolazione
Probabilità di decesso
pubblicate
mortalità
italiana
dalla
della
RG48
Ragioneria
Generale dello Stato
Tavole INPS, distinte per età e
Probabilità di inabilità
sesso
Raggiungimento requisiti minimi
Età di pensionamento
AGO
Tasso turnover
2,00%
Ipotesi finanziarie
31/12/2014
0,60% per il 2015
Incremento costo della vita
1,20% per il 2016
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di attualizzazione
1,25% annuo
Incremento retribuzioni
1,00% annuo
Analisi della sensitività
Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R si riportano nella tabella a seguire l’analisi di sensitività per
ciascuna ipotesi attuariale a fine esercizio, l’indicazione del contributo per esercizio, l’indicazione della
durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a beneficio definito, erogazioni previste dal piano:
181
Analisi di sensitività
Variazione delle ipotesi
1.132
1.163
1%
-1%
1.176
1.117
1,40%
-1,40%
1.107
1.187
1,40%
-1,40%
Frequenza turnover
Tasso di inflazione
Tasso attualizzazione
service cost 2014
117
duration del piano
20,1
Erogazioni previste (anni)
2015
57
2016
63
2017
66
2018
54
2019
57
31.
FONDI PER RISCHI ED ONERI E PASSIVITA’ PER DISCARICHE
6.442
migliaia di € (4.766 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
FONDI RISCHI E ONERI
31/12/2014 31/12/2013
Fondi rischi e oneri
delta %
01/01/2013
545
522
-4%
465
Fondo decommissioning
5.897
4.244
-28%
5.195
Totale fondi rischi e oneri
6.442
4.766
-26%
5.660
La movimentazine dei fondi per rischi e oneri viene di seguito evidenziata:
Importi in migliaia di €
FONDI RISCHI E ONERI
Fondi rischi e oneri
31/12/2013 Conferimento Accantonamenti
522
80
Fondo decommissioning
4.244
1.653
Totale fondi rischi e oneri
4.766
1.653
Utilizzi
-57
31/12/2014
545
5.897
80
-57
6.442
182
Il fondo rischi ed oneri al 31 dicembre 2014 risulta pari a 545 mila €, si riferisce principalmente
all’accantonamento effettuato sulla base del presunto impatto negativo del processo di liquidazione della
partecipata Sinit Srl così come espresso dalle proiezioni del liquidatore. L’accantonamento
dell’esercizio è stato effettuato in conseguenza alla presunta rischiosità di alcune vertenze con il
personale.
L’utilizzo per 57 mila € di tale fondo durante l’esercizio riguarda la liquidazione della società
Uniservice. La società è stata definitivamente liquidata in data 17 dicembre 2014.
Il fondo di decommissioning fa riferimento ai costi di smantellamento e ripristino dei siti che sono
iscritti a diretto incremento dell’attività a cui fanno riferimento. Tale ammontare è stato determinato da
apposite perizie predisposte da periti esterni indipendenti. La variazione dell’esercizio è da attribuire
principalmente alla diminuzione del tasso di attualizzazione dal 4,75% al 3,29%.
32.
PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI
363.528 migliaia di €
(294.750 mila € nel 2013)
Importi in migliaia di €
Beneficiario del
Importo
finanziamento
originario
Data scadenza
Tipologia tasso
Saldo
Saldo
quota
quota
corrente
corrente
al
al
31/12/2014 31/12/2013
Invest.istituzionali
300.000
28/11/2018 Fisso 3,875
285.606
284.914
0
800
3.017
2.435
1.825
282
70.318
45
363.528
3.857
2.716
2.086
322
0
55
294.750
363.528
294.750
Euribor 6m +
Intesa S.Paolo
8.000
31/12/2015 0,60/0,95
BCC Cremona
8.000
26/02/2019
Cassa DDPP
5.164
31/12/2022
Cassa DDPP
5.216
31/12/2022
Reg.Lombardia
765
30/06/2022
BEI
80.000
30/06/2020
Leasing
diverse
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI
Fisso 4,67
Fisso 5,25
Euribor 6m
Zero
Fisso
Variabile
Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano giustificazione nell’erogazione nuovo
finanziamento con BEI, per un valore nominale di 80.000 mila €, con scadenza finale il 30 giugno 2020,
nel rimborso dei finanziamenti esistenti così come da piani di ammortamento e nella valorizzazione al
costo ammortizzato del prestito obbligazionario e del prestito BEI con contropartita tra gli oneri
finanziari.
183
Il prestito BEI è stato concesso per il finanziamento degli investimenti del piano industriale 2013 2017, relativi alle reti elettriche e gas e al teleriscaldamento di Lodi. Al 31 dicembre 2014 questa linea
di credito committed risultava utilizzabile per altri 15 milioni di euro.
33.
PASSIVITA’ PER STRUMENTI DERIVATI
La società al 31 dicembre 2014 non presenta passività per strumenti derivati.
Importi in migliaia di €
CONTRATTI DESIGNATI DI COPERTURA
31/12/2014
31/12/2013
delta %
01/01/2013
IRS su tassi di interesse
921
Totale contratti designati di copertura
921
All’1 gennaio 2013 Linea Group Holding aveva iscritta una passività per strumenti derivati per 921 mila
€, si trattava di un IRS per la copertura del rischio tassi su due finanziamenti a tasso variabile. Tale
derivato è stato conferito in Linea Distribuzione con il conferimento del ramo reti e impianti gas.
34.
ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun valore nella voce relativa alle “Altre passività finanziarie
non correnti”.
35.
ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI 10.733 migliaia di € (10.506 migliaia di €
nel 2013)
Importi in migliaia di €
ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI
31/12/2014
31/12/2013
delta %
01/01/2013
Fondo contributi conto impianti
10.733
10.506
2%
29.827
Totale altre passività non correnti
10.733
10.506
2%
29.827
Il saldo della voce “Altre passività non correnti” al 31 Dicembre 2014 risulta pari a 10.733 migliaia di €
e rappresenta i risconti per contributi riscossi dagli utenti per nuovi allacciamenti, a fronte dei quali
l’azienda ha sostenuto e capitalizzato l’intero costo. La variazione rispetto al corrispondente
184
dell’esercizio precedente è da attribuirsi al rilascio a conto economico della quota di competenza e
all’iscrizione dei contributi incassati e non ancora maturati come competenza.
Tali contributi sono riscontati per l’intero importo fatturato e imputati a conto economico in quote
costanti, calcolate in base all’aliquota applicata per ammortizzare il costo dei relativi cespiti.
PASSIVITA’ CORRENTI
36.
PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI
46.131 migliaia di € (53.302
migliaia di € nel 2013)
Beneficiario del
Importo
Data
finanziamento
originario
scadenza
Diversi
Invest.istituzionali
Scoperti c/c
a revoca
300.000
Saldo quota Saldo quota
Tipologia tasso
Variabile
28/11/2018 Fisso 3,875
corrente al
corrente al
31/12/2014
31/12/2013
0
62
11.191
11.194
Euribor 6m +
Intesa S.Paolo
8.000
31/12/2015 0,60/0,95
800
800
BCC Cremona
8.000
26/02/2019 Fisso 4,67
840
802
Cassa DDPP
5.164
31/12/2022 Fisso 5,25
281
267
Cassa DDPP
5.216
31/12/2022 Euribor 6m
261
261
Reg.Lombardia
765
30/06/2022 Zero
40
40
80.000
30/06/2020 Fisso
8.467
0
15
20
21.895
13.446
24.236
39.856
Totale finanziamenti da controllate
24.236
39.856
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI
46.131
53.302
BEI
Leasing
diverse
Variabile
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti
Diversi
c/c cash pooling indeterminata
Variabile
I debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo si riferiscono sia alle quote dei finanziamenti
a medio e lungo termine in scadenza entro l’anno per 21.895 mila € e ai debiti verso società controllate
relativi al conto corrente reciproco per 24.236 mila €.
Si ricorda che all’interno del gruppo è attivo un sistema di “cash pooling zero balance”, in base al quale i
conti correnti bancari accesi presso la maggior parte delle società controllate vengono giornalmente
azzerati e il relativo saldo viene portato sui conti correnti “master” della capo-gruppo. In questo modo è
possibile ottimizzare i flussi finanziari del gruppo, contenendo il ricorso al sistema creditizio.
185
Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano giustificazione nell’erogazione del nuovo
finanziamento con BEI, il cui importo scadente entro l’esercizio è pari a 8.467 mila € e alla riduzione
dei debiti verso le società controllate per il cash pooling per 15.620 mila €.
37.
ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun valore nella voce relativa alle “Altre passività finanziarie
correnti”.
38.
DEBITI COMMERCIALI
15.166 migliaia di € (10.040 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
DEBITI COMMERCIALI
31/12/2014 31/12/2013
delta %
01/01/2013
Debiti commerciali verso terzi per fatture emesse
-3.536
-3.177
11%
-1.934
Debiti commerciali verso terzi per fatture da emettere
-1.370
-1.178
16%
-777
-863
-805
7%
-1.460
-9.419
-4.880
93%
-4.242
22
0
0%
0
-15.166
-10.040
51%
-8.413
Debiti commerciali verso società controllanti
Debiti commerciali verso società controllate
Debiti commerciali verso società collegate
Totale debiti commerciali
Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano giustificazione principalmente nell’incremento
dei debiti commerciali verso le società controllate. In tale voce sono contabilizzati i debiti connessi ai
servizi ricevuti dalle controllate e ai debiti per il riaddebito sugli incrementi delle reti di distribuzione
energia elettrica e del teleriscaldamento di Lodi e di Cremona.
186
39.
DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI 6.195 migliaia di €
(6.948 migliaia di € nel 2013)
Importi in migliaia di €
DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI 31/12/2014 31/12/2013
Debiti diversi verso controllanti
Debiti diversi verso controllate
Debiti tributari verso controllate
delta
%
01/01/2013
-1.272
-1.071
19%
-995
-24
-509
-95%
-11.575
-2.780
-3.368
-17%
-3.701
Debiti verso Erario
-326
-300
9%
-272
Debiti verso Istituti di previdenza
-503
-457
10%
-438
-1.240
-1.200
3%
-1.198
Ratei passivi
-20
-24
-17%
-33
Altri debiti
-30
-19
58%
-14
-6.195
-6.948
-11%
-18.226
Debiti verso dipendenti
Totale debiti tributari e altre passività correnti
Il principale delta rispetto allo scorso esercizio fa riferimento alla riduzione dei debiti tributari verso
controllate per 588 mila €.
40.
DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI
Si rimanda alla nota 12 per maggiori dettagli.
41.
PASSIVITA’ CORRELATE AD ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD
ESSERE VENDUTE
Al 31 dicembre 2014 il valore delle “Passività destinate alla vendita” è pari a zero.
42.
Garanzie ed impegni con terzi
Qui di seguito viene riportato un prospetto riepilogativo delle garanzie e degli impegni che la società ha
in essere al 31/12/2014 verso terzi:
187
CONTI D'ORDINE ('000€)
31-dic-14
31-dic-13
parent company guarantee per trading energia
elettrica Linea Più
A garanzia degli obblighi di Linea Più nei
confronti di ENEL Trade relativamente al
contratto di acquisto dell'energia elettrica.
9.000
parent company guarantee per trading energia
elettrica Linea Più
A garanzia degli obblighi di Linea Più nei
confronti di Axpo Italia relativamente al
contratto di acquisto dell'energia elettrica.
1.000
parent company guarantee per trading energia
elettrica Linea Più
A garanzia degli obblighi di Linea Più nei
confronti di Edison Trading relativamente al
contratto di acquisto dell'energia elettrica.
1.000
parent company guarantee per trading energia
elettrica Linea Più
A garanzia degli obblighi di Linea Più nei
confronti di Gaz de France relativamente al
contratto di acquisto dell'energia elettrica.
3.000
fidejussione rilasciata per affidamenti Sinit
A garanzia degli affidamenti concessi a Sinit
da Unicredit
8.037
14.500
coobbligazione su fidejussione Blugas Infrastrutture
A garanzia della fidejussione rilasciata da
SACE BT a favore dell'Agenzia delle Entrate
nell'interesse di Blugas Infrastrutture
2.411
1.479
parent company guarantee per trading energia
elettrica Linea Più
A garanzia degli obblighi di Linea Più nei
confronti di A2A relativamente al contratto di
acquisto dell'energia elettrica.
mandato su Linea di credito portafoglio utenze Linea
Più
mandato su Linea di credito portafoglio utenze
Linea Più
0
1.000
mandato su Linea di credito portafoglio utenze Aem
Com
mandato su Linea di credito portafoglio utenze
Aem Com
0
200
mandato su Linea di credito portafoglio utenze Aem
Gestioni
mandato su Linea di credito portafoglio utenze
Aem Gestioni
0
500
coobbligazioni fidejussioni bancarie AEM Gestioni
A garanzia della fidejussione rilasciata da BRE
a favore dell'AU nell'interesse di AEM
Gestioni
0
2.568
fidejussione rilasciata per finanziameno LGH
Rinnovabili (valore residuo)
A garanzia del mutuo concesso ad LGH
Rinnovabili da un pool di banche.
6.800
6.657
fidejussione rilasciata per fido cassa LGH
Rinnovabili (valore residuo)
A garanzia del fido cassa per IVA concesso ad
LGH Rinnovabili da Cassa Padana.
1.852
1.875
fidejussione rilasciata per leasing finanziario LGH
Rinnovabili (valore residuo)
A garanzia del leasing finanziario oncesso ad
LGH Rinnovabili da Ing Lease.
0
4.008
fidejussione rilasciata per finanziameno Franciacorta
Rinnovabili (valore residuo)
A garanzia del finanziamento concesso a
Franciacorta Rinnovabili da BCC Brescia
6.000
6.000
fidejussione rilasciata per affidamenti Sinit
A garanzia degli affidamenti concessi a Sinit
da BPER
8.035
8.035
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie AEM Gestioni
A garanzia della fidejussione rilasciata da BRE
a favore dell'AU nell'interesse di AEM
Gestioni per l'attività di distribuzione
dell'energia elettrica
0
932
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie Linea Ambiente s.r.l.
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Unicredit nell'interesse di Linea Ambiente srl
9.147
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie GreenAmbiente srl
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Unicredit nell'interesse di GreenAmbiente srl
6.401
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie A.e.m. Gestioni b.pop. Soc. cooper.
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Unicredit a favore del Comune di Ragusa
nell'interesse di A.e.m. Gestioni srl
1.925
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie Linea Energia
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Unicredit nell'interesse di Linea Energia
249
2.000
44
188
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Più
A garanzia delle fidejussione rilasciate da
Unicredit a favore di diversi nell'interesse di
Linea Più
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Più
A garanzia delle fidejussione rilasciate da
Banca Centro Padana a favore di diversi
nell'interesse di Linea Più
1.500
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Più
A garanzia delle fidejussione rilasciate da
Banca Barclays a favore di diversi
nell'interesse di Linea Più
2.000
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Più
A garanzia delle fidejussione rilasciate da
Banca Centro Padana a favore di diversi
nell'interesse di Linea Distribuzione
1.680
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Più
A garanzia delle fidejussione rilasciate
daBanca Pop. Com. Ind. a favore di diversi
nell'interesse di Linea Più
4.128
3.115
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Più
A garanzia delle fidejussione rilasciate da
Banca Pop. Di Cremona a favore di diversi
nell'interesse di Linea Più
4.240
2.462
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Più
A garanzia delle fidejussione rilasciate da BNL
a favore di G.M.E Spa nell'interesse di Linea
Più
0
2.000
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Com
A garanzia della fidejussione rilasciate da
Unicredit a favore della Prov. Di PV
nell'interesse di Linea Com
145
25
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Gestioni srl
A garanzia delle fidejussioni rilasciate da
Unicredit a favore di Comuni vari
nell'interesse di Linea Gestioni srl
4.960
3.400
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie A.e.m. Gestioni srl
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Unicredit a favore di Ecoisola nell'interesse di
A.e.m. Gestioni srl
94
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Cogeme Gestioni
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Unicredit a favore di Ecoisola nell'interesse di
Cogeme Gestioni
0
59
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Astem Gestioni
A garanzia delle fidejussioni rilasciate da
Unicredit a favore di Comuni diversi
nell'interesse di Astem Gestioni
158
171
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Cogeme Gestioni
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Unicredit a favore di Aprica nell'interesse di
Cogeme Gestioni
0
60
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Distribuzione
A garanzia delle fidejussioni rilasciate da
Unicredit a favore di Comuni diversi
nell'interesse di Linea Distribuzione
2.475
1.169
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Distribuzione
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Popo. Comm. industria a favore di Comune
Monte Cremasco nell'interesse di Linea
Distribuzione
55
55
coobbligazioni fidejussioni assicurative Aem Com
A garanzia della fidejussione rilasciata
daMilano Ass.ni a favore Telecom Italia
nell'interesse di Aem Com per obblighi relativi
a diversi contratti
47
47
coobbligazioni fidejussioni assicurative Aem
Gestioni
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Coface Ass.ni a favoreRegione Lombardia
nell'interesse di Aem Gestioni per discarica di
Malagnino
7.692
7.692
17.643
10.869
189
coobbligazioni fidejussioni assicurative Lgh
Rinnovabili
A garanzia della fidejussione rilasciata
daMilano Ass.ni a favore della Provincia di
Cremona nell'interesse di LGH Rinnovabili per
realizzazione ed esercizio di un impianto di
produzione di energia elettrica
0
coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea
Energia S.p.A.
A garanzia della fidejussione rilasciata
daMilano Ass.ni a favoredel Comune di Pieve
San Giacomo nell'interesse di Linea
Distribuzione per obblighi relativi al servizio di
distribuzione di gas
902
coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea
Gestioni srl
A garanzia della fidejussione rilasciata
daMilano Ass.ni a favore dei Comuni ARO
BA/5 per partecipazione gara affidamento
servizio raccolta e smaltimento rifiuti
coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea
Gestioni srl
A garanzia della fidejussione rilasciata
daMilano Ass.ni a favore di Bernardoni
Agostino per gli obblighi contratto di locazione
32
coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea
Gestioni srl
A garanzia della fidejussione rilasciata
daMilano Ass.ni a favoredel Comune
Palazzolo nell'interesse di Linea Gestioni srl
per affiddamento serv. gestione integrata rifiuti
639
coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea
Distribuzione
A garanzia della fidejussione rilasciata
daMilano Ass.ni a favoredel Comune di Pieve
San Giacomo nell'interesse di Linea
Distribuzione per obblighi relativi al servizio di
distribuzione di gas
60
60
coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea
Ambiente
A garanzia della fidejussione rilasciata da
Atradius a favore della Provincia di Taranto
nell'interesse di Linea Ambiente per la gestione
della discarica di Grottaglie
9.914
9.914
pegno su quote MF Waste
pegno su quote MF Waste
0
33.433
coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni
bancarie varie Linea Più
mandato a far credito per mercato monetario a
favore di Linea Più S.p.A.
4.950
Coobbligo a favore di ING LEASE
Fidejussione rilasciata da lgh a garanzia del
leasing concesso alla ex soc. Lgh Rinnovabili
srl
2.343
Coobbligo a favore di sace
coobbligo di Lgh S.p.A. a favore di Sace per
emissione garanzia per rimborso iva Blugas
2010
1.504
Coobbligo a favore di sace
coobbligo di Lgh S.p.A. a favore di Sace per
emissione garanzia per rimborso iva Blugas
2012
2.180
TOTALE
213
1.148
121.346
138.542
190
43.
Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi
Classi di strumenti finanziari:
Si riporta di seguito il dettaglio delle attività e delle passività finanziarie richieste da IFRS 7 nell’ambito
delle categorie previste dallo IAS 39 sia per l’esercizio in corso sia per quello precedente:
Importi in migliaia di €
Voce di bilancio 2014
Strumenti finanziari al
fair value detenuti per la
negoziazione
Crediti e finanziamenti
Valore di
bilancio
Attività non correnti
Attività finanziarie non correnti
86.047
86.047
Attività correnti
Crediti commerciali
Attività per strumenti derivati
Altre attività finanziarie correnti
70.008
70.008
-363.527
-363.527
-46.131
-46.131
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti
Passività per strumenti derivati
Altre passività finanziarie
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti
Altre passività finanziarie
Debiti commerciali
Importi in migliaia di €
Voce di bilancio 2013
Strumenti finanziari al
fair value detenuti per la
negoziazione
Crediti e finanziamenti
Valore di
bilancio
Attività non correnti
Attività finanziarie non correnti
77.244
77.244
Attività correnti
Crediti commerciali
Attività per strumenti derivati
Altre attività finanziarie correnti
28.272
28.272
-294.750
-294.750
-53.302
-53.302
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti
Passività per strumenti derivati
Altre passività finanziarie
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti
Altre passività finanziarie
Debiti commerciali
191
44.
Valore equo
Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di tutti gli
strumenti finanziari del Gruppo iscritti in bilancio.
Il valore equo dei derivati e dei finanziamenti è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi ai
tassi di interesse prevalenti.
Valore contabile
31/12/2014
Attività finanziarie:
Disponib.liquide e depositi a breve
Valore equo
31/12/2013
31/12/2014
31/12/2013
104.813
51.067
104.813
51.067
-363.528
-294.750
-363.528
-294.750
Swap su tassi di interesse
Swap su prezzi delle commodities
Passività finanziarie:
Prestiti e finanziamenti non correnti
Prestiti e finanziamenti correnti
Swap su tassi di interesse
Swap su prezzi delle commodities
Si da inoltre evidenza del valore contabile e del valore equo degli strumenti finanziari suddivisi per
metodologia e modelli di calcolo utilizzati per la determinazione.
Voce di bilancio
Debiti verso banche
Prestito obbligazionario
Valore di
bilancio
Mark to
market
DCF
model
Altro
Totale fair
value
-88.566
-88.566
-296.796
-296.796
Derivati non designati di copertura
Derivati designati di copertura
192
Informativa sulle parti correlate
Nella seguente tabella vengono elencati i dati relativi ai principali rapporti della società con le parti
correlate durante il 2014:
Parti Correlate (valori in 000€)
Cogeme S.p.A.
CREDITI
DEBITI
7.284
COSTI
31
RICAVI
459
681
AOB2 Srl (73.49%)
10
26
AEM Cremona Spa
18.388
63
59
1.006
62
393
575
120
309
309
522
297
15
24
Castel Spa (22.99%)
Aem Service Srl (100%)
1
ASTEM Lodi Spa
ASM Pavia Spa
81
ASM Codogno Spa
4
SCRP Spa
Padania Acque Gestioni S.p.A.
18
Totale Soci e loro controllate
25.843
15
1.333
1.723
Comune di Rovato
4
8
Totale Soci delle patrimoniali
4
8
1.337
1.731
TOTALE GENERALE
10
25.843
1.863
1.721
I rapporti intrattenuti dalla società, con i soci della capogruppo e con tutti i Comuni soci delle società
Patrimoniali, identificati come parti correlate, sono prevalentemente rapporti di carattere commerciale
definiti e regolati sulla base di apposite Convenzioni oppure di singoli rapporti contrattuali che regolano
le condizioni per lo svolgimento dei diversi servizi da parte di ogni singola azienda del Gruppo.
Le informazioni relative ai rapporti patrimoniali, economici e finanziari sono riportate, se pertinenti,
nelle varie voci delle note esplicative
Nell’ultima parte della tabella sono dettagliati i rapporti intrattenuti con società riconducibili ad alcuni
amministratori e dirigenti del Gruppo.
Termini e condizioni delle transazioni tra parti correlate
Le vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e alle condizioni di mercato. I saldi in essere a
fine esercizio non sono assistiti da garanzie, non generano interessi e sono regolati per contanti. Non vi
sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.
193
Rapporti con società controllate, collegate, società sottoposte al controllo di quest’ultime
Si espone di seguito un prospetto di sintesi dei principali rapporti economici intrattenuti nell’anno con le
società del gruppo e dei principali crediti e debiti verso le stesse società al 31/12/14 (valori espressi in
migliaia di €).
Le operazioni sono avvenute a valori di mercato.
Rapporti interni al Gruppo LGH (valori
in 000€)
CREDITI
DEBITI
COSTI
RICAVI
Aem Gestioni Srl
5.864
-9.945
-5.434
7.607
Astem Gestioni
1.527
-6.354
-5.108
2.317
Linea Gestioni Srl
1.023
-8.769
-404
3.258
Mf Waste Srl
6.148
-54
0
27
Linea Energia
21.193
-304
0
1.107
Linea Ambiente
24.846
-177
-198
2.822
160
-7.664
-208
239
Greenambiente
Linea Piu' Spa
46.005
-177
-20
3.464
Linea Distribuzione Srl
30.942
-1.021
-104
2.606
807
-1.652
-2.704
451
138.515
-36.117
-14.180
23.898
1.880
0
-19
31
392
0
0
356
26
0
0
32
2.298
0
-19
419
140.813
-36.117
-14.199
24.317
Linea Com
Totale società controllate
Rovato Energia
Lomellina Energia
Steam Srl
Totale altre società del Gruppo
Totale
ALTRE INFORMAZIONI
Il compenso lordo spettante ai componenti del Consiglio di Amministrazione per l’anno 2014 è pari a
228 migliaia di €.
Il compenso della società di revisione per l’anno 2014 è stato di 84 migliaia di €.
Il compenso lordo spettante al Collegio Sindacale per il 2014 è pari a 105 migliaia di €.
Si rinvia al contenuto della relazione sulla gestione per quanto riguarda fatti di rilievo avvenuti dopo la
chiusura dell’esercizio.
194
Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria di
Linea Group Holding S.p.A., nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle scritture
contabili.
PRIMA APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI IFRS
Il presente bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2014 è il primo bilancio IFRS preparato dalla Società.
Fino al 31 dicembre 2013 la Società preparava il proprio bilancio secondo i principi contabili italiani. La
Società ha preparato il proprio bilancio secondo i principi contabili internazionali al 31 dicembre 2014 e
indicato i dati comparativi al 31 dicembre 2013, come descritto nei criteri di redazione. La data di prima
applicazione dei principi contabili internazionali è stata il 1 gennaio 2008 che corrisponde alla data di
applicazione del bilancio IFRS per il bilancio consolidato del Gruppo LGH.
Questo paragrafo spiega i principali aggiustamenti fatti dalla Società per ripresentare i bilanci redatti
secondo i principi contabili italiani dalla data di conversione, al 1 gennaio 2013 e al 31 dicembre 2013.
•
Esenzioni applicate
IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards consente a coloro che
adottano i principi per la prima volta alcune esenzioni dall’applicazione retrospettiva di alcuni IFRS in
vigore.
Il Gruppo ha adottato le seguenti esenzioni:
►
IFRS 3 Aggregazioni aziendali non si è proceduto alla riapertura delle aggregazioni aziendali
avvenute prima del 1 gennaio 2008;
►
La Società ha rilevato tutti gli utili e le perdite attuariali sulle pensioni e su altri benefici postimpiego al 1 gennaio 2008, direttamente nel patrimonio netto;
►
La Società ha adottato la disposizione transitoria contenuta nell’ IFRIC 4 Determinare se un
accordo contiene un leasing ed ha valutato tutti i contratti alla data di transizione.
•
Stime
Le stime alla data di transizione, al 1 gennaio 2013 e al 31 dicembre 2013 sono coerenti con quelle fatte
alle stesse date con cui sono stati redatti i bilanci secondo i principi contabili italiani.
195
•
Principali impatti derivanti dall’applicazione degli IFRS sulla situazione patrimoniale di
apertura al 1 gennaio 2013
Patrimonio
Conferimen OCI
Netto al
to ramo
2013
01.01.2013
Patrimonio netto ITA GAAP
199.310
-
Utile es.
2013
Patrimonio
Netto al
31.12.2013
-
8.809
203.116
59
-21
21
Not
e
Passività per fondi pensionistici
(A)
-17
Immobili, impianti e macchinari
(B)
-808
-280
-1.088
Avviamento
(C)
470
181
651
Immobilizzazioni immateriali
(D)
-47
41
-6
Applicazione costo ammortizzato
(E)
-118
309
191
Leasing finanziari
(F)
Riconoscimento dei dividendi secondo il
(G)
principio di competenza
Valorizzazione partecipazioni
(H)
-4
-5
-9
-14.911
-4.453
-19.364
22.529
24
22.553
-1.159
0
-
0
3.446
206.065
Valorizzazione opzione
(I)
1.159
Fair value strumenti derivati
(L)
-252
252
207.311
252
Patrimonio netto IFRS
59
Nota A – IAS 19 - Passività per fondi pensionistici
I principi contabili italiani richiedono di rilevare la passività per il Trattamento di Fine Rapporto
(“TFR”) sulla base del debito nominale maturato verso i singoli dipendenti secondo le disposizioni
civilistiche vigenti alla data di chiusura del bilancio. La voce include anche il fondo mensilità aggiuntive
e il fondo derivante dall’applicazione dello sconto energia ai dipendenti. Secondo gli IFRS l’istituto del
TFR maturato sino al 31 dicembre 2007 e le altre passività legate ai benefici futuri da riconoscere al
personale rientrano nella tipologia dei piani a benefici definiti soggetti a valutazioni di natura attuariale
(mortalità, variazioni retributive prevedibili, ecc.) per esprimere il valore attuale del beneficio, erogabile
al termine del rapporto di lavoro, che i dipendenti hanno maturato alla data di bilancio.
Ai fini IFRS tutti gli utili e perdite attuariali sono stati rilevati alla data di transizione agli IFRS. Tale
differente impostazione contabile determina i seguenti impatti:
•
al 1 gennaio 2013: una riduzione del patrimonio netto totale di Euro 25 migliaia al lordo di un
effetto fiscale di periodo negativo per complessivi Euro 7 migliaia, così composta:
196
-
decremento del fondo di trattamento di fine rapporto di Euro 26 migliaia e rilevazione
di passività per imposte differite per Euro 7 migliaia;
-
incremento dei fondi relativi al personale assimilabili al TFR di Euro 51 migliaia e
rilevazione di attività per imposte anticipate per Euro 15 migliaia
•
al 31 dicembre 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 28 migliaia, al lordo di
un effetto fiscale cumulato negativo di Euro 7 migliaia determinato da:
-
decremento del fondo di trattamento di fine rapporto di Euro 87 migliaia e rilevazione
di passività per imposte differite per Euro 24 migliaia;
-
incremento dei fondi relativi al personale assimilabili al TFR per Euro 59 migliaia e
rilevazione di attività per imposte anticipate per Euro 17 migliaia.
-
l’utile totale ante imposte dell’esercizio 2013 registra un decremento di Euro 29
migliaia per effetto di maggiori oneri finanziari, al lordo del relativo effetto fiscale
positivo di Euro 8 migliaia.
Nota B – IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari
La Società ha applicato selettivamente il criterio del fair value alle immobilizzazioni materiali come
sostituto del costo nella predisposizione del bilancio di transizione. Si segnala che il valore dei cespiti
tiene conto anche dei fondi di smantellamento e ripristino dei siti, che sono iscritti a diretto incremento
delle attività cui si riferiscono e a fronte dei medesimi è iscritto al passivo un fondo per rischi e oneri di
pari importo.
Il Gruppo ha fatto riferimento ad un perito esterno qualificato per stimare il fair value, le vite utili, il
valore residuo e costi di smantellamento dei propri principali assets materiali.
Si segnala inoltre che, nel corso del 2013, la Società ha effettuato un’operazione di conferimento del
ramo d’azienda “distribuzione gas” nei confronti della propria società controllata Linea Distribuzione.
Tale operazione di conferimento ha interessato anche una serie di cespiti valutati con il criterio del fair
value, il cui valore cumulato rilevato all’interno di specifica riserva di cash flow è stato anch’esso
conferito con tale operazione. Il conferimento dei beni alla società controllata è avvenuto in continuità
di valori.
L’applicazione del criterio del fair value ha comportato i seguenti impatti:
•
al 1 gennaio 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 808 migliaia , determinato
dall’effetto combinato della rilevazione del maggior valore dei cespiti, valutati al fair value, di
Euro 4.387 migliaia e dei fondi rischi per oneri futuri per Euro 5.195 migliaia;
•
al 31 dicembre 2013: diminuzione del patrimonio netto totale di Euro 1.088 migliaia; l’utile
totale dell’esercizio registra una riduzione di Euro 280 migliaia, per effetto dei maggiori
ammortamenti calcolati sui cespiti valorizzati al fair value e di maggiori oneri finanziari relativi
all’attualizzazione del fondo rischi per oneri futuri.
197
Nota C – IFRS 1 - Avviamento
Come richiesto dall’IFRS 3, a partire dal 1 gennaio 2008 gli avviamenti non vengono più ammortizzati
sistematicamente nel conto economico, ma sono soggetti ad una verifica periodica, effettuata almeno su
base annuale, ai fini dell’identificazione di un’eventuale perdita di valore. A tal fine sono state
individuate le Cash Generating Units alle quali sono stati attribuiti i relativi avviamenti e sulle quali
sono stati effettuati i test che hanno sostanzialmente confermato i valori iscritti secondo i principi
contabili italiani. Il valore dell’avviamento è stato inoltre corretto, in applicazione dell’OPI 1, per
neutralizzare l’effetto delle operazioni under common control.
Gli effetti di tale impostazione contabile sono stati:
•
al 1 gennaio 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 695 migliaia, al lordo di un
effetto fiscale negativo per complessivi Euro 225 migliaia per l’iscrizione delle passività per
imposte differite, determinato dallo storno degli ammortamenti cumulati degli avviamenti di
Euro 695 migliaia;
•
al 31 dicembre 2013: incremento del patrimonio netto totale di Euro 972 migliaia, al lordo di un
effetto fiscale negativo di Euro 321 migliaia per l’iscrizione delle passività per imposte differite,
determinato dallo storno degli ammortamenti cumulati degli avviamenti di Euro 972 migliaia;
l’utile totale ante imposte dell’esercizio registra un incremento di Euro 278 migliaia per effetto
dello storno degli ammortamenti di periodo, al lordo dell’effetto fiscale positivo di Euro 97
migliaia.
Nota D – IAS 38 – Immobilizzazioni immateriali
Secondo gli IFRS i costi d’impianto e d’ampliamento sostenuti per la definizione dell'assetto
organizzativo iniziale della società e del gruppo LGH non presentano i requisiti per l’iscrizione nelle
immobilizzazioni immateriali. Tali diversi trattamenti contabili rispetto ai principi contabili italiani
determinano i seguenti impatti:
•
al 1 gennaio 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 50 migliaia, al lordo di un
effetto fiscale positivo di Euro 3 migliaia per l’iscrizione delle attività per imposte anticipate,
determinato dalla riduzione delle immobilizzazioni immateriali pari a Euro 50 migliaia;
•
al 31 dicembre 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 7 migliaia, al lordo di
un effetto fiscale positivo di Euro 0,4 migliaia per l’iscrizione delle attività per imposte
anticipate, determinato dalla riduzione delle immobilizzazioni immateriali pari a Euro 7
migliaia; l’utile totale ante imposte dell’esercizio registra un incremento di Euro 44 migliaia per
l’effetto dei minori ammortamenti di Euro 4 migliaia, al lordo del relativo effetto fiscale
negativo di Euro 2 migliaia.
198
Nota E – IAS 39 – Applicazione costo ammortizzato
Secondo i principi contabili italiani le passività finanziarie sono iscritte al valore nominale e gli
eventuali oneri di accensione sono capitalizzati tre le immobilizzazioni immateriali e ammortizzati
lunga la durata della relativa passività. Invece, con riferimento alle passività finanziarie, lo IAS 39
prevede che queste debbano essere valutate tramite il metodo del costo ammortizzato, determinandone il
relativo tasso di interesse effettivo.
Tale diverso trattamento contabile determina i seguenti impatti:
•
al 1 gennaio 2013: una diminuzione del patrimonio netto totale di Euro 195 migliaia, al lordo di
un effetto fiscale positivo di Euro 77 migliaia per l’iscrizione di attività per imposte anticipate,
determinato dall’effetto combinato della riduzione delle immobilizzazioni immateriali per Euro
483 migliaia e della riduzione dei finanziamenti bancari di Euro 902 migliaia;
•
al 31 dicembre 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 11 migliaia, al lordo di
un effetto fiscale positivo di Euro 181 migliaia per l’iscrizione di attività per imposte anticipate,
determinato dall’effetto combinato della riduzione delle attività iscritte in relazione al prestito
obbligazionario accesso nel corso del 2013 per Euro 4.932 migliaia e della riduzione del valore
del prestito obbligazionario menzionato di Euro 4.943 migliaia. L’effetto sul patrimonio netto
derivante dall’applicazione dello IAS 39 in relazione ai precedenti finanziamenti in essere non
ha avuto alcun effetto alla data in analisi, ad esclusione degli effetti dell’esercizio, essendo
questi stati estinti nel corso dell’esercizio. L’utile totale ante imposte dell’esercizio registra un
incremento di Euro 206 migliaia per effetto netto dei maggiori oneri finanziari di Euro 333
migliaia e di minori ammortamenti per Euro 538 migliaia, al lordo del relativo effetto fiscale
positivo di Euro 104 migliaia.
Nota F – IAS 17 – Leasing finanziari
Ai fini IFRS i contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono alla Società tutti i rischi
ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati tra le immobilizzazioni
materiali dalla data di inizio del leasing al valore equo del bene locato o, se minore, al valore attuale dei
canoni di leasing. Nel passivo viene iscritto un debito di pari importo, che viene progressivamente
ridotto in base al piano di rimborso delle quote di capitale incluse nei canoni contrattualmente previsti. I
canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di
un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono
addebitati a conto economico. I beni in leasing capitalizzati sono ammortizzati sulla base della vita utile
stimata del bene.
Tale trattamento contabile determina i seguenti impatti:
•
al 1 gennaio 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 4 migliaia, al lordo di un
effetto fiscale negativo di Euro 1 migliaia per l’iscrizione di passività per imposte differite di
199
tale importo, determinato da un incremento delle immobilizzazioni materiali di Euro 46 migliaia
e dei debiti da altri finanziatori per 50 migliaia.
•
al 31 dicembre 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 9 migliaia, al lordo di
un effetto fiscale cumulato negativo di Euro 0,15 migliaia per l’iscrizione delle passività per
imposte differite, determinato da un incremento delle immobilizzazioni materiali di Euro 73
migliaia e dei debiti da altri finanziatori per 73 migliaia e per un decremento degli altri crediti
di Euro 8 migliaia; l’utile ante imposte dell’esercizio registra un decremento di Euro 5 migliaia
per l’effetto dei minori canoni per leasing di Euro 18 migliaia, dei maggiori ammortamenti di
Euro 19 migliaia e dei maggiori oneri finanziari di Euro 4, al lordo del relativo effetto fiscale
positivo di Euro 0,4 migliaia.
Nota G – IAS 18 - Riconoscimento dei dividendi secondo il principio di competenza
Ai fini IFRS, i dividendi percepiti a qualsiasi titolo devono essere registrati a conto economico una volta
accertato il diritto a percepire il dividendo, ovvero nell'esercizio il cui sorge il diritto degli azionisti a
riceverne il pagamento. Il passaggio agli IFRS richiede quindi lo storno dei dividendi registrati secondo
il principio della maturazione, ossia nel medesimo esercizio in cui gli utili sono prodotti dalla società
partecipata ed il riconoscimento dei dividendi nell’anno in cui sono stati deliberati.
Tale trattamento contabile determina i seguenti impatti:
•
al 1 gennaio 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 15.119 migliaia, al lordo
di un effetto fiscale positivo di Euro 208 migliaia, determinato dallo storno delle attività iscritte
in relazione ai dividendi registrati dalla Società secondo il principio di maturazione (dividendi
2012) di Euro 15.119 e dall’iscrizione delle passività per imposte differite di Euro 208 migliaia.
•
al 31 dicembre 2013: un decremento del patrimonio netto complessivo di Euro 19. 634 migliaia,
al lordo di un effetto fiscale positivo di Euro 62, determinato dallo storno delle attività iscritte in
relazione ai dividendi registrati dalla Società secondo il principio di maturazione (dividendi
2013) di Euro 19.634 e dallo storno delle passività per imposte differite di Euro 270 migliaia;
l’utile ante imposte dell’esercizio registra un decremento di Euro 4.515 migliaia, al lordo di un
effetto fiscale positivo di Euro 62 migliaia, derivante dall’effetto combinato dello storno dei
dividendi registrati in base al criterio della maturazione e dal ripristino dei dividendi da
riconoscere sulla base del criterio della competenza.
200
Nota H – IAS 28 - IAS 39– Valutazione partecipazione
Ai fini dei principi contabili italiani ed IFRS le partecipazioni in società collegate sono valutate con il
metodo del patrimonio netto. La diversa valutazione del patrimonio netto e dei risultati della collegata
secondo regole IFRS ha comportato una diversa valutazione dell’investimento.
Tale diverso trattamento contabile determina i seguenti impatti:
• al 1 gennaio 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 305 migliaia determinato
dall’incremento del valore della partecipazione nella società Blugas Infrastrutture S.r.l. di pari
importo;
• al 31 dicembre 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 335 migliaia, al lordo di un
effetto fiscale negativo di Euro 8 per l’iscrizione di passività per imposte differite, determinato
dall’incremento del valore della partecipazione nella società Blugas Infrastrutture S.r.l. di pari
importo; l’utile totale ante imposte dell’esercizio registra un incremento di Euro 31 migliaia per
effetto di una quota di pertinenza del risultato della società valutata con il metodo del patrimonio
netto rideterminata secondo regole IFRS.
Secondo lo IAS 39 le partecipazioni in società controllate possono essere valutate al fair value
esponendo in tal maniera in modo più veritiero il valore dell’asset.
Tale diverso trattamento ha comportato l’iscrizione di maggiori valori relativi a partecipazioni
per 22.534 mila euro con un effetto fiscale di imposte differite pari a 310 mila euro.
Nota I – IAS 31 – Valorizzazione opzione
I proventi finanziari maturati sul credito vantato nei confronti di Siderpiombino e Setramar, a seguito
dell’esercizio della put option sulla società precedentemente partecipata SECA S.p.A., sono rilevati
secondo il principio della competenza temporale. Nel bilancio redatto secondo i principi contabili
nazionali tali proventi sono stati contabilizzati, in applicazione del principio della prudenza, interamente
nel bilancio al 31 dicembre 2013 a seguito della sentenza che ha sancito il diritto della Società alla
riscossione di tali importi.
L’applicazione del principio di competenza ha determinato un incremento del patrimonio netto di Euro
1.159 migliaia al 31 dicembre 2012 e, di conseguenza, un decremento del risultato d’esercizio del
medesimo importo al 31 dicembre 2013.
Nota L - IAS 39 - Fair Value Strumenti Derivati
La Società aveva in essere contratti di Interest Rate Swap (IRS) finalizzati a gestire il rischio di
variazione dei tassi di interesse. Tali contratti in strumenti derivati sono stati trasferiti dalla Società nel
corso del 2013 nella controllata Linea Distribuzione a seguito dell’operazione di conferimento del ramo
d’azienda “distribuzione gas”.
201
Alla data di transizione agli IFRS tali strumenti sono stati valutati a valore equo con corrispondente
iscrizione di una attività/passività finanziaria.
Ai fini della IAS conversion, poiché tali contratti erano stati considerati strumenti di copertura nel
bilancio redatto secondo i principi contabili nazionali, le relative variazioni del loro valore equo sono
state imputate a specifica riserva di Patrimonio Netto.
Tale diverso trattamento contabile determina i seguenti impatti:
•
al 31 dicembre 2012: una diminuzione del patrimonio netto totale di Euro 344 migliaia, al lordo
di un effetto fiscale positivo di Euro 94 migliaia per l’iscrizione di attività per imposte
anticipate di tale importo, determinato da un aumento delle passività finanziarie di Euro 344
migliaia; essendo stati conferiti alla controllata Linea Distribuzione nel corso del periodo, non si
rilevano effetti economici al 31 dicembre 2013. L’operazione di conferimento descritta ha
determinato il conferimento anche degli utili / perdite cumulate relative alla variazione del
valore equo degli strumenti, precedentemente registrati all’interno della riserva di cash flow
hedge.
202
•
Principali impatti derivanti dall’applicazione degli IFRS sulla situazione patrimoniale di
apertura al 1 gennaio 2013
Stato Patrimoniale
(importi in euro)
Stato
patrimoniale
2012 Ita Gaap
riclassificato
IFRS
Riclassifiche
IFRS
Rettifiche IFRS
Stato
patrimoniale
2012 IFRS
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
-Avviamento
-Altre attività immateriali
2.500.522
10.621.244
0
0
694.589
-532.979
3.195.111
10.088.265
Immobili , impianti e macchinari
220.450.099
-
4.405.662
224.855.761
Partecipazioni in società del Gruppo
133.371.566
-
22.534.320
155.905.886
Partecipazioni in società collegate e
JV
3.933.574
-
304.701
4.238.275
Attività finanziarie disponibili per la
vendita (ANC)
-
-
-
-
8.655.161
-
215.337
8.870.498
Attività finanziarie non correnti
-
21.321.693
-
21.321.693
Altre attività non correnti
-
174.109
-
174.109
379.532.166
21.495.802
27.621.630
428.649.598
Rimanenze
Crediti commerciali
Finanziamenti e crediti
Crediti verso società del gruppo
36.312
275.054
21.321.693
60.951.101
4.888.027
5.832.649
-60.951.101
-
36.312
5.163.081
27.154.342
0
Crediti per imposte e altre attività
15.366.227
28.736.266
-13.960.527
30.141.966
761.519
-59
-
761.460
98.711.906
-21.494.218
-13.960.527
63.257.161
Attività per imposte anticipate
Totale attività non correnti
ATTIVITA' CORRENTI
Disponibilità liquide e depositi a breve
Totale attività correnti
Attività cessate / destinate ad essere
vendute
TOTALE ATTIVITA'
478.244.072
1.584
13.661.103
491.906.759
203
Stato Patrimoniale
(importi in euro)
Stato
patrimoniale
2012 Ita Gaap
riclassificato
IFRS
Riclassifiche
IFRS
Rettifiche IFRS
Stato
patrimoniale
2012 IFRS
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Altre riserve
Utili a nuovo
Utile dell'esercizio
Totale patrimonio netto
189.494.116
3.929.369
382.792
5.503.297
199.309.574
0
0
0
0
0
-465.041
-2.950.024
11.416.659
8.001.594
189.494.116
3.464.328
-2.567.232
16.919.956
207.311.168
1.593.041
183.151
24.752
1.800.944
648.151
-183.151
5.194.688
5.659.688
54.023.999
15.156.918
5.386.396
-
920.899
-852.668
334.459
920.899
58.557.727
15.491.377
-
30.407.039
-577.370
29.829.669
71.422.109
35.793.435
5.044.760
112.260.304
-
-
-
-
PASSIVITA' NON CORRENTI
TFR
ed altri fondi relativi al
personale
Fondi per rischi ed oneri
Passività per strumenti derivati
Passività finanziarie non correnti
Imposte differite
Altre passività non correnti
Totale passività non correnti
PASSIVITA' CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri
TFR
ed altri fondi relativi al
personale
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Debiti verso società del Gruppo
-
-
-
-
123.390.007
2.711.020
49.049.398
21.689.162
5.702.371
-49.049.398
614.749
-
145.693.918
8.413.391
-
Debiti per imposte ed altre passività
32.361.964
-14.135.408
-
18.226.556
-
1.422
-
1.422
207.512.389
-35.791.851
614.749
172.335.287
-
-
Debiti per imposte correnti
Totale passività correnti
Passività correlate ad attività cessate /
destinate ad essere vendute
-
TOTALE PASSIVITA'
278.934.498
1.584
5.659.509
284.595.591
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITA'
478.244.072
1.584
13.661.103
491.906.759
204
•
Principali impatti derivanti dall’applicazione degli IFRS sulla situazione patrimoniale sul
bilancio al 31 dicembre 2013
Stato Patrimoniale
(importi in euro)
Stato
patrimoniale
2013 Ita Gaap
riclassificato
IFRS
Riclassifiche
IFRS
Rettifiche IFRS
Stato
patrimoniale
2013 IFRS
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
-Avviamento
-Altre attività immateriali
2.222.686
4.349.243
-
972.425
-3.301.691
3.195.111
1.047.552
Immobili , impianti e macchinari
100.991.028
-
3.043.719
104.034.747
Partecipazioni in società del Gruppo
224.701.657
-
22.534.320
247.235.977
Partecipazioni in società collegate e
JV
3.933.574
-
335.479
4.269.053
Attività finanziarie disponibili per la
vendita (ANC)
-
-
-
0
6.714.076
-
382.409
7.096.485
24.684.378
52.559.404
-
77.243.782
-8.025
60.831
Attività per imposte anticipate
Attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti
Totale attività non correnti
68.856
367.665.498
52.559.404
23.958.636
444.183.538
19.912
54.618
58.102.272
105.153.360
4.731.334
6.483.584
-105.153.360
-
19.912
4.785.952
64.585.856
-
8.165.143
39.741.276
-19.634.248
28.272.171
51.066.646
-
-
51.066.646
222.561.951
-54.197.166
-19.634.248
148.730.537
590.227.449
-1.637.762
4.324.388
592.914.075
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
Crediti commerciali
Finanziamenti e crediti
Crediti verso società del gruppo
Crediti per imposte e altre attività
Disponibilità liquide e depositi a breve
Totale attività correnti
Attività cessate / destinate ad essere
vendute
TOTALE ATTIVITA'
Stato Patrimoniale
(importi in euro)
Stato
patrimoniale
2013 Ita Gaap
riclassificato
IFRS
Riclassifiche
Rettifiche IFRS
IFRS
Stato
patrimoniale
2013 IFRS
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Altre riserve
Utili a nuovo
Utile dell'esercizio
Totale patrimonio netto
189.494.116
4.432.667
382.792
8.809.089
203.118.664
-1.762.378
55072
-1.707.306
-158.885
10.231.440
-5.418.576
4.653.979
189.494.116
4.273.782
8.851.854
3.445.585
206.065.337
1.680.525
201.209
-27.824
1.853.910
722.832
-201.209
4.243.686
4.765.309
-
-
-
-
-15.012.442
294.749.248
393.925
4.683.609
PASSIVITA' NON CORRENTI
TFR
ed altri fondi relativi al
personale
Fondi per rischi ed oneri
Passività per strumenti derivati
Passività finanziarie non correnti
Imposte differite
Altre passività non correnti
Totale passività non correnti
305.224.921
4.289.684
4.536.769,00
-
-
10.505.984
-
10.505.984
311.917.962
15.042.753
-10.402.655
316.558.060
-
-
-
-
PASSIVITA' CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri
TFR
ed altri fondi relativi al
personale
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Debiti verso società del Gruppo
-
-
-
-
6.789.599
4.352.702
50.492.074
35.319.660
5.687.327
-50.492.074
11.193.541
-
53.302.800
10.040.029
0
Debiti per imposte ed altre passività
13.556.448
-5.488.122
-1.120.477
6.947.849
-
-
-
-
75.190.823
-14.973.209
10.073.064
70.290.678
-
-
-
-
TOTALE PASSIVITA'
387.108.785
69.544
-329.591
386.848.738
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITA'
590.227.449
-1.637.762
4.324.388
592.914.075
Debiti per imposte correnti
Totale passività correnti
Passività correlate ad attività cessate /
destinate ad essere vendute
206
Conto economico
(importi in euro)
Ricavi
Altri ricavi e proventi
Totale ricavi
Acquisti di materie prime e variazione delle rimanenze
Costi del personale
Costi per servizi esterni
Accantonamenti a fondi
Altri costi ed oneri
Altri proventi (oneri) netti
Totale costi
Bilancio
ITA Gaap
riclassificat
o IFRS
31.12.13
12.897.614
10.398.877
23.296.491
10.282.940
-9.379.392
-1.234.506
1.228.054
19.668.784
Riclassifich
e IFRS
-40.552
Rettifiche
IFRS
- 12.897.614
- 10.398.877
- 23.296.491
18.260
20.974
40.552
- -1.158.639
-
-1.119.405
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato operativo (EBIT)
-9.958.312
-6.330.605
-
686.988
-432.417
Proventi finanziari
2.110.471
10.379.866
-
30.778
Oneri finanziari
Quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint
-76.623
venture
Proventi (oneri) da partecipazioni
19.634.248
-
Bilancio
IFRS
31.12.13
10.305.232
-9.358.418
0
0
-1.193.954
69.415
20.788.189
-9.271.324
-6.763.022
2.141.249
-578.749
10.958.615
-
-76.623
-
-4.515.082 15.119.166
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
4.957.625
-
-5.495.470
-537.845
Imposte sul reddito
3.851.464
-
131.967
3.983.431
Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento
8.809.089
-
-5.363.503
3.445.586
-
-
-
0
8.809.089
-
-5.363.503
3.445.586
Variazione riserva di cash flow hedge
Impatto fiscale sulla variazione riserva di cash flow hedge
-
-
-
-
Variazione riserva IAS 19
Impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19
-
-
-81.105
21.869
-81.105
21.869
8.809.089
0
-5.422.739
3.386.350
Risultato netto delle attività cessate
Risultato Netto
Altri componenti di conto economico complessivo da
riclassificare nel conto economico separato:
Totale utile /(perdita) complessiva al netto delle imposte
207
Cremona, 28 maggio 2015
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
208
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell’art. 81 - ter del Regolamento Consob 11971
del 14/05/99 e successive modifiche e integrazioni.
1.
I sottoscritti Alessandro Giuseppe Conter, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Claudio Benelli in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della società
Linea Group Holding S.p.A. attestano,tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4,
del decreto legislativo 24 febbraio 1998, nr. 58:
•
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e l’effettiva applicazione delle procedure
amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell’esercizio 2014;
•
l’effettiva appliacazione delle procedure contabili e amministrative per la formazione del bilancio
d’esercizio e consolidato nel 2014.
2.
Si attesta inoltre che:
2.1 il bilancio consolidato:
a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
b) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali adottati dall’Unione Europea
ai sensi del
regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
2.2 La relazione sulla gestione contiene un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione
nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente
alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.
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