INTRODUZIONE Organi societari…………………………………………………………………………………………4 Attività, vision e mission del Gruppo LGH ................................................................................. 5 Dati di sintesi e principali indicatori del Gruppo .......................................................................... 7 Struttura e societa’ del Gruppo LGH ........................................................................................ 10 Principi contabili internazionali IAS/IFRS ................................................................................ 14 I. RELAZIONE SULLA GESTIONE ..................................................................................... 15 Eventi di rilievo dell’esercizio ................................................................................................. 16 Contesto e scenari di mercato .................................................................................................. 16 Sintesi Economica, Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo......................................................... 22 Quadro normativo .................................................................................................................. 33 Gestione responsabile per la sostenibilità .................................................................................. 40 Qualità, Sicurezza e Ambiente................................................................................................. 49 La gestione dei rischi aziendali ................................................................................................ 54 Altre informazioni e fatti successivi alla chiusura dell’esercizio .................................................. 62 Revisione del bilancio ............................................................................................................ 66 Termini di approvazione del bilancio ....................................................................................... 66 Proposte degli Amministratori all’Assemblea ............................................................................ 67 II. BILANCIO CONSOLIDATO 2014...................................................................................... 68 Prospetti contabili (dati in migliaia di euro)............................................................................... 69 Note illustrative - Bilancio Consolidato al 31/12/2014................................................................ 75 Principi contabili ................................................................................................................... 75 Note illustrative ................................................................................................................... 111 III. BILANCIO D’ESERCIZIO 2014 ....................................................................................... 147 Prospetti di bilancio ............................................................................................................. 148 1 Conto Economico ................................................................................................................... 148 Situazione patrimoniale – finanziaria......................................................................................... 149 Rendiconto finanziario ............................................................................................................ 151 Movimentazione del patrimonio netto ....................................................................................... 152 note illustrative.................................................................................................................... 153 Note illustrative alle voci del conto economico........................................................................ 154 Note illustrative alle voci della situazione patrimoniale e finanziaria .......................................... 163 ALTRE INFORMAZIONI ........................................................................................................ 194 PRIMA APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI IFRS ............................................................ 195 2 3 4 ATTIVITÀ, VISION E MISSION DEL GRUPPO LGH Il Gruppo LGH è una multiutility nata nell’ottobre 2006 dall’aggregazione di cinque utility locali; la sua struttura organizzativa è caratterizzata da un accentramento delle funzioni corporate nella capogruppo Linea Group Holding Spa e dal presidio dei business in cui opera attraverso società dedicate o società di scopo. Linea Group Holding Spa si occupa di tutte le attività strategiche, di indirizzo, sviluppo, coordinamento e controllo del Gruppo. Il bacino terittoriale servito conta più di un milione di abitanti in 250 Comuni nelle Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Pavia. Anche nel 2014 il Gruppo LGH conferma il proprio posizionamento nel settore delle multiutilities, con un totale ricavi netti di 611 mln €, tra i primi 10 operatori a livello nazionale. Le società del Gruppo operano prioritariamente nelle seguenti filiere di business: AMBIENTE RETI ENERGIA (Intermediazione, Trattamento, Smaltimento) (Cogenerazione, Rete, Vendita Calore) DISTRIBUZIONE EE IMPIANTI TLR DISTRIBUZIONE GAS (Igiene urbana) (Energia elettrica) VENDITA E TRADING (Energia elettrica, Gas Naturale) INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY PRODUZIONE RACCOLTA ALTRO 5 La “Vision” del Gruppo LGH è quella di crescere, creando valore e rimanendo punto di riferimento per i propri stakeholders. La “Mission” del Gruppo LGH è quella di mantenere e sviluppare attività e servizi di interesse economico generale: offrendo ai clienti servizi di qualità e soddisfacendo al meglio le loro aspettative; mirando a ottimizzare nel tempo gli investimenti degli azionisti, anche attraverso aggregazioni o partnership; favorendo il coinvolgimento , la responsabilizzazione e la valorizzazione dei lavoratori; adattando l’organizzazione alle nuove sfide tecnologiche e di mercato; operando nel rispetto dell’ambiente, del proprio territorio, della sicurezza dei lavoratori e dei valori etici, secondo un modello di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla produzione e all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Gli impianti gestiti dalle società del Gruppo sono situati principalmente nei territori dei Comuni azionisti, oltre ad una discarica in Puglia e due impianti di produzione di energia elettrica da biogas ed una discarica in Sicilia. A questi si aggiungono le reti di distribuzione gas, di energia elettrica e teleriscaldamento, situate principalmente in Lombardia. 6 DATI DI SINTESI E PRINCIPALI INDICATORI DEL GRUPPO Si riportano nelle tabelle che seguono i principali valori e alcuni indicatori di bilancio del Gruppo LGH, oltre ai dati quantitativi rappresentativi dell’andamento della gestione. DATI ECONOMICI €/1000 Ricavi netti % su ricavi 2014 % su ricavi 2013 610.621 100,00% 692.241 100,00% Margine operativo lordo – ebitda 94.867 15,54% 98.077 14,17% Risultato operativo - ebit 25.872 4,24% 34.844 5,03% 5.173 0,85% 13.998 2,02% -3.660 -0,60% 3.128 0,45% Risultato prima delle imposte Risultato netto d’esercizio La riduzione del fatturato complessivo, meglio dettagliata nelle pagine seguenti, è accompagnata da una crescita dell’incidenza percentuale della marginalità lorda sul totale dei ricavi (15,5% contro il 14,2% del 2013), a testimonianza del continuo impegno verso il miglioramento dell’efficienza operativa. Il risultato dell’esercizio 2014 è condizionato da importanti scelte di svalutazione ed accantonamento al fondo rischi che portano il risultato operativo a rappresentare il 4,24% dei ricavi netti, contro il 5,03% del 2013; inoltre, la pronuncia della Corte Costituzionale in merito alla legittimità della Robin tax, con il conseguente annullamento della stessa, ha generato un effetto negativo sulle fiscalità differita, peggiorando l’utile di circa 1,8 milioni di €. Il 2014 è stato un anno molto difficile per i business energetici (gas venduto -26,7%), sia a causa di un inverno mite che di un’estate non molto calda; ciò non è stato completamente compensato dalle eccezionali performance del settore della produzione di energia elettrica (energia elettrica prodotta +16,7%), trascinato soprattutto dal comparto idroelettrico. Nonostante le condizioni di mercato, la Posizione Finanziaria Netta si è ridotta a 352 milioni di €, dimostrando che, anche nel 2014, il gruppo è stato in grado di generare un free cash flow positivo. 7 DATI PATRIMONIALI €/1000 2014 2013 CIN (Capitale Investito Netto) 584.710 604.619 PFN (Posizione Finanziaria Netta) 352.563 358.904 PNG (Patrimonio Netto di Gruppo) 200.751 210.093 31.396 35.622 232.147 245.715 1.549 5.803 RNT (Risultato Netto di Terzi) -5.209 -2.675 RNC (Risultato Netto Consolidato) -3.660 3.128 PNT (Patrimonio Netto di Terzi) PNC (Patrimonio Netto Consolidato) RNG (Risultato Netto di Gruppo) PRINCIPALI INDICI 2014 2013 ROE (Return On Equity) = RNG / PNG 0,77% 2,76% ROI (Return On Investment) = EBIT / CIN 4,42% 5,76% 1,52 1,46 Indice di indebitamento = PFN / PN PRINCIPALI DATI QUANTITATIVI 2014 2013 Delta % Quantità rifiuti gestiti Ton. 958.926 1.028.157 -6,7% Gas distribuito m3/1000 567.092 690.275 -17,8% Gas venduto m3/1000 323.858 447.384 -27,6% Calore venduto KWh/1000 174.765 217.214 -19,5% Energia elettrica prodotta KWh/1000 521.797 447.233 16,7% Energia elettrica distribuita in bassa tensione KWh/1000 454.885 445.702 2,1% Energia Elettrica venduta KWh/1000 630.989 693.599 -9,0% 8 I principali asset del Gruppo sono; • Termovalorizzatori di Parona (PV) e di Cremona, con una potenzialità complessiva di circa 440.000 t/anno; • 2 Impianti di trattamento, selezione e cernita dei rifiuti di Coccaglio (BS) e Fombio (LO); • discariche di Rovato (BS), Malagnino (CR), Augusta (SR) nella fase di post gestione e Grottaglie (TA); • 99 impianti di distribuzione gas nelle provincie di Cremona, Rovato, Lodi e Pavia; • centrali idroelettriche in Valle Camonica (BS), circa 36 MW di potenza installata; • impianti di produzione di EE da Biogas (provincia di Brescia, Cremona e Siracusa), circa 11 MW di potenza installata; • tre centrali di cogenerazione e due reti di teleriscaldamento nelle province di Cremona, Lodi e Milano; • una rete di distribuzione di energia elettrica nel Comune di Cremona; • una flotta di circa 1.040 automezzi di cui 425 per la gestione del servizio di igiene urbana e trasporto rifiuti e 613 per altri servizi tecnici e di staff. Grazie a questa dotazione impiantistica, il Gruppo LGH nel 2014, ha: • gestito 958.926 tonnellate di rifiuti, principalmente urbani e speciali non pericolosi, e si colloca tra i primi cinque operatori del settore a livello nazionale, servendo oltre 150 Comuni; • prodotto elettricità per circa 522 GWh, esclusivamente da fonti rinnovabili ed assimilate quali l’idroelettrico, la termovalorizzazione dei rifiuti, la cogenerazione ed alcuni impianti a biogas; • distribuito 567 milioni di metri cubi di gas e ne ha venduto 324 milioni di metri cubi; • prodotto e distribuito calore per 175 GWh. 9 STRUTTURA E SOCIETA’ DEL GRUPPO LGH Il processo di riorganizzazione delle partecipazioni direttamente o indirettamente controllate da LGH, iniziato nel maggio del 2007, ha visto nel 2014 il perfezionamento e l’avvio delle ultime operazioni straordinarie necessarie alla creazione di un modello societario organizzato per “business unit” direttamente controllate dalla Holding, modello che sarà definitivo a partire dal primo luglio 2015. Le principali operazioni straordinarie e di riorganizzazione societaria del 2014 sono state: 1) in data 15 dicembre 2014, fusione per incorporazione della società Ecolevante S.r.l., società proprietaria di una discarica in Puglia, nella controllata Linea Ambiente S.r.l., proseguendo in tal modo con le attività di riorganizzazione ed armonizzazione del gruppo in merito alle società nel ramo ambientale/gestione discariche. 2) in data 18 dicembre 2014 fusione per incorporazione della società LGH Rinnovabili S.r.l., attiva nella gestione di un impianto di produzione di energia elettrica da biomasse legnose ed uno da fonte idroelettrica, nella controllata Linea Energia S.p.A.; 3) in data 28 ottobre 2014 fusione per incorporazione della società Amico Gas S.r.l. nella controllata Linea più S.p.A.; 4) in data 28 febbraio 2014, cessione del ramo information technology dalla holding alla controllata Linea com S.r.l.; 5) in data 18 dicembre 2014, conferimento ramo d’azienda relativo a reti e impianti gas in Linea Distribuzione Srl, da parte del socio ASM Castelleone S.p.A1. I valori conferiti sono riepilogati nella tabella a seguire: Ramo conferito ASM Castelleone 000€ Immobilizzazioni immateriali Fondo Imposte differite 2.488 -52 Valore ramo conferito 2.436 1 a seguito dell’operazione il capitale sociale di Linea Distribuzione risulta pari a euro 23.980.952; la quota di LGH risulta pari al 90,35% del capitale sociale e le quote dei soci di minoranza risultano pari a 6.55% per AS Mortara Spa e 3,10% per il socio Asm Castelleone Spa 10 Il perimetro di consolidamento è di seguito rappresentato ed evidenziato: LGH 100% 100% 100% Linea Gestioni 100% 90,35% Linea Linea Più Distribuzione 99,61% Aem Gestioni S.Te.A.M. Astem Gestioni Altre partecipazioni SOB (Società di business) SOT (Società territoriali) 100% Linea Energia 100% Linea Ambiente 96,17% Linea Com 51% • Rovato Energia (95%) MF Waste 80% Lomellina Energia Srl Altre partecipazioni 80% GreenAmbiente Società di scopo Si riportano inoltre alcuni dati e informazioni di sintesi relativi alle principali società controllate e collegate del Gruppo: Società controllate Partecipazione detenuta da % AEM Gestioni Srl LGH Spa 100 11.649.196 Linea Gestioni Srl LGH Spa 100 5.000.000 Linea Distribuzione Srl LGH Spa 90,35 23.980.952 Linea Più SpA LGH Spa 100 5.000.000 Linea Energia SpA LGH Spa 100 3.968.600 Linea Com Srl LGH Spa 96,17 5.832.761 Linea Ambiente Srl LGH Spa 100 3.000.000 Astem Gestioni Srl LGH Spa 100 1.290.319 MF Waste LGH Spa 51 750.000 Greenambiente Srl LGH Spa 80 50.000 Linea Enegia Spa 95 15.000 Lomellina Energia SRL MF Waste Srl 80 160.000 S.Te.A.M. Srl Linea Più SpA 99,61 Rovato Energia Scarl Cap. sociale 1.010.000 11 Società Collegate Partecipazione detenuta da % Cap. sociale Linea Distribuzione Srl 50 100.000 LGH Spa 48,22 1.000.000 Franciacorta Rinnovabili Linea Energia SpA 45 100.000 Ecofert in liquidazione S.r.l. Linea Energia SpA 48 100.000 Linea piu' SpA 49 1.897.600 Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l. Blugas SpA Asm Codogno S.r.l. - AEM Gestioni Srl: con sede in Cremona, ha per oggetto la gestione dei servizi pubblici locali quali la produzione e distribuzione dell’energia elettrica e calore mediante rete di teleriscaldamento della città di Cremona, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati, mediante termovalorizzazione e per la maggior parte in discarica, della città di Cremona e di parte della provincia, nonchè di altri servizi quali l’illuminazione pubblica, la segnaletica stradale, le aree di sosta ecc.; - Linea Distribuzione Srl: con sede in Lodi, ha per oggetto la gestione della distribuzione del gas metano in tutti i territori del Gruppo, per un totale di 99 Comuni serviti; - Linea Più SpA: con sede in Pavia, ha come oggetto sociale l’attività di approvvigionamento, acquisto e vendita di materie prime e la gestione del cliente finale nei settori del gas e dell’energia elettrica; - Linea Energia SpA: con sede in Rovato (BS), è una società di ingegneria specializzata nello sviluppo e nelle attività connesse alla produzione di energia, con competenze che vanno dalla progettazione alla realizzazione e gestione degli impianti; - Linea Com Srl: con sede in Cremona, ha per oggetto la fornitura di servizi di telefonia fissa e mobile e servizi web attraverso la rete di fibra ottica a larga banda e WiMAX nella città di Cremona e nella città di Pavia e parte della provincia, oltre ad erogare servizi ed offrire supporto tecnologico ICT alle società del Gruppo LGH; inoltre, svolge attività di servizio e gestione dei sistemi informativi per i Comuni e si occupa di progetti speciali per gli Enti Locali.; - Linea Ambiente Srl: con sede in Rovato (BS), svolge l’attività di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento di rifiuti solidi urbani e di rifiuti speciali, nonché le attività di progettazione per la realizzazione di impianti e servizi e di gestione commerciale dei flussi dei rifiuti generati e gestiti da tutte le società appartenenti al Gruppo LGH. Dal 2014, inoltre, è proprietaria e gestisce direttamente l’impianto di smaltimento rifiuti di Grottaglie (TA) a seguito dell’operazione di fusione con Ecolevante; 12 - Linea Gestioni Srl: nata nel 2013 dalla fusione tra SCS Gestioni e Cogeme Gestioni, con sede in Crema (CR), offre servizi di igiene ambientale in 133 Comuni nei territori di Crema, della Franciacorta e della provincia di Lodi; - Astem Gestioni Srl: con sede in Lodi, gestisce gli impianti di cogenerazione e la rete del teleriscaldamento della città di Lodi, gestisce il calore e svolge l’attività di igiene ambientale per il comune di Lodi ed altri comuni limitrofi; - MF Waste Srl: con sede in Rovato (BS), detiene la partecipazione di controllo dell’80% in Lomellina Energia Srl; - Greenambiente Srl: con sede in Priolo Gargallo (SR), la società è proprietaria e gestisce direttamente l’impianto di smaltimento rifiuti di Augusta (SR); - Lomellina Energia Srl: con sede in Parona (PV), gestisce il più importante impianto di termovalorizzazione dei rifiuti del Gruppo LGH; - S.T.e.A.M. Srl: con sede in Rho (MI), gestisce un impianto di cogenerazione e la relativa rete di teleriscaldamento nella città di Rho. SOCIETA’ COLLEGATE: - Blugas Spa: con sede in Mantova, dal 31.12.2010 era una holding di partecipazioni che deteneva il 30,94% del capitale sociale di SINIT (oggi in liquidazione). Nel corso del 2014 la partecipazione in SINIT è stata ceduta direttamente ai soci di Blugas S.p.A. (quota acquisita da Linea Group Holding pari al 14,92%) e la società è stata trasformata in S.r.l. e messa in liquidazione; - Bresciana Infrastrutture Gas Srl: con sede in Roncadelle (BS), società costituita nel 2013 da Linea Distribuzione e detenuta al 50%, per la gestione della rete di distribuzione gas del Comune di Palazzolo sul’Oglio.; - Ecofert in liquidazione S.r.l.: la collegata esercitava l’attività di recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse in San Gervasio Bresciano. La società è stata messa in liquidazione nel 2012; - Asm Codogno: società con sede in Codogno, è una realtà multiservizi attiva nella città di Codogno nel settore dell’ambiente e dell’energia; 13 - Franciacorta Rinnovabili S.r.l.: con sede in Rodengo Saiano (BS). La società si occupa della produzione di energia elettrica da biomasse legnose. PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS La Capogruppo ha adottato i principi contabili internazionali per la redazione del Bilancio Consolidato dal 31 dicembre 2009, secondo la procedura di cui all’art.6 del Regolamento (CE) n°1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 relativo all’applicazione degli IFRS (International Financial Reporting Standards). A partire dal presente esercizio anche i bilanci della maggior parte delle società controllate e della holding vengono redatti secondo i principi contabili internazionali. Per maggiori dettagli si rimanda alle note esplicative del bilancio consolidato e alla nota integrativa del bilancio d’esercizio, rispettivamente. 14 I. RELAZIONE SULLA GESTIONE 15 EVENTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO I principali fatti di rilievo, operazioni straordinarie e di riorganizzazione societaria relaviti all’esercizio 2014 sono stati i seguenti: - Esercizio dell’opzione di acquisizione del 15% di partecipazione rimanente in capo a terzi in Ecolevante S.r.l.; - Fusione per incorporazione della sub-controllata Ecolevante S.r.l. nella controllata Linea Ambiente S.r.l.; - Fusione per incorporazione della sub- controllata LGH Rinnovabili S.r.l. nella controllata Linea Energia S.p.A.; - Fusione per incorporazione della controllata Amico gas S.r.l. in Linea più S.p.A.; - Conclusione delle liquidazioni delle società El.va S.r.l. e Uniservice S.r.l.. CONTESTO E SCENARI DI MERCATO SCENARIO MACRO ECONOMICO L’Italia ha registrato una contrazione del Prodotto interno lordo dello 0,4% nel 2014 e dell'1,7% nel 2013 (Fonte: IMF World Economic Outlook). Le prospettive del Fondo Monetario Internazionale prevedono invece per l’economia italiana un’espansione dello 0,5% per il 2015 dell’ 1,1% per il 2016. Le stime del Fondo sono comunque inferiori a quelle del Governo italiano, che prevede un +0,7% nel 2015 e un +1,4% nel 2016. 16 IL MERCATO DELLE MULTIUTILITIES Le multiutilities italiane presentano ancora un notevole divario in termini di dimensioni rispetto ai grandi operatori europei e, nonostante numerose operazioni di fusione negli ultimi anni, il mercato dei servizi pubblici locali è oggi frammentato in circa ottomila aziende, molte delle quali di piccole dimensioni. Inoltre gli azionisti pubblici, in particolare i Comuni, hanno subito tagli ripetuti alle risorse stanziate a sostegno dei servizi pubblici locali e sono soggetti ai vincoli del Patto di stabilità interno. In questo contesto il Governo ha espresso la volontà di promuovere un consolidamento del settore, con l’obiettivo di superare la frammentazione che caratterizza l’Italia rispetto ad altre realtà europee. La legge di stabilità (n° 190/2014) comprende alcune misure per ridurre il numero di aziende municipalizzate: i proventi delle cessioni saranno esclusi dal patto di stabilità e le aziende che passano attraverso il consolidamento possono ottenere una estensione delle concessioni. Per quanto riguarda invece il contesto competitivo, la congiuntura economica e l’overcapacity nei mercati energy hanno determinato una crescita della concorrenza (con conseguente contrazione dei margini) ed un processo di ristrutturazione/consolidamento dell’offerta, che ha anche indotto alcuni importanti player internazionali a rivedere il proprio posizionamento in Italia (ad esempio il Gruppo E.On). FILIERE DI BUSINESS ENERGIA Gas Naturale Il 2014, quarto anno consecutivo di diminuzione della domanda di gas naturale, ha registrato un calo dell’11.6% dei consumi rispetto al 2013 (da 69.5 a 61.4 miliardi di mc), risultato di una combinazione di crisi economica, stagione termica sfavorevole e ulteriore aumento delle fonti rinnovabili. Lato offerta il calo è stato meno che proporzionale rispetto ai consumi, le importazioni sono calate del 10% e la produzione nazionale del 7%. Il prezzo medio 2014 del PSV è stato di pari a 23,2 €/MWh rispetto ai 28,0 dell’anno precedente (-17%). Riguardo i prezzi dei contratti a lungo termine, nel corso degli ultimi anni le ripetute rinegoziazioni hanno progressivamente spinto il loro valore verso quello dei prezzi agli hub. Nel 2014 i fattori che hanno inciso sulle dinamiche dei prezzi del gas sono il calo dei consumi europei e la caduta dei prezzi del petrolio a cui una parte significativa dei volumi di metano scambiati resta ancora connessa. 17 Energia elettrica Il 2014 evidenzia al pari dei due anni precedenti una riduzione della domanda elettrica, passata da 318.5 TWh a 309.0 TWh (-3,0%). Il calo è legato al generalizzato rallentamento dell’economia, oltre che ai crescenti interventi di efficienza energetica. La richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87% dalla produzione nazionale e per la restante parte, pari a 13% dal saldo con l'estero. Il prezzo medio di acquisto (PUN) della borsa elettrica italiana è stato pari a 52,1 €/MWh, in riduzione del 17% rispetto al 2013 (63 €/MWh). RETI Con la delibera 597/2014/R/COM, l’AEEGSI ha avviato un procedimento per rivedere le modalità di determinazione e aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito, con l’obiettivo di convergere verso metodologie e tempistiche nuove di aggiornamento del WACC a partire dal 2016. Distribuzione gas Il Decreto Legge 91/2014 (cosiddetto Decreto Competitività), convertito con legge 116/2014 il 21 agosto 2014 ha anche prorogato di otto mesi i termini per gli Ambiti del primo raggruppamento (come individuato dal Decreto Regolamento Criteri 226/2011 del Ministero dello Sviluppo Economico), di sei mesi i termini per gli ambiti del secondo, terzo e quarto raggruppamento e di quattro mesi i termini per gli Ambiti del quinto e sesto raggruppamento. Il Mise ha approvato le “Linee guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale” (Decreto ministeriale del 22 maggio 2014). L’adozione di queste linee guida era già stata prevista dai DL ‘FARE’ (69/2013) e ‘DESTINAZIONE ITALIA’ (145/2013). Le ‘Linee guida’ dovranno essere utilizzate in tutti i casi in cui le concessioni esistenti non prevedano, o non dettaglino a sufficienza, un metodo di calcolo del rimborso al gestore uscente (concessioni o gli atti integrativi stipulati prima dell’11 febbraio 2012 che non contengano una valorizzazione degli impianti). Con la delibera 367/2014/R/GAS l'AEEGSI ha completato il quadro per il quarto periodo regolatorio del servizio di distribuzione del gas naturale (2014-2019), integrando le disposizioni già approvate con la delibera 573/2013/R/GAS con norme specifiche per le future gestioni d'Ambito. Gli effetti delle disposizioni decorreranno dall'avvio delle gestioni d'Ambito, quindi dopo l’esito delle nuove gare per l'affidamento delle concessioni ad ATEM. 18 Il contenuto principale del provvedimento riguarda il riconoscimento tariffario dello stock di asset di proprietà del gestore uscente, che l'AEEGSI ha stabilito di differenziare distinguendo tra i casi in cui il gestore entrante è diverso dal gestore uscente e quelli in cui il gestore entrante coincide con quello uscente. Per limitare l'immediato riconoscimento in tariffa della differenza tra Valore Industriale Residuo (VIR) e Regulatory Asset Base (RAB) ai casi in cui vi sia un effettivo esborso finanziario, la regolazione comporta che, nel caso in cui il gestore uscente si riconfermi, gli asset siano valorizzati pari alla RAB, ossia in continuità con la gestione precedente, mentre nel caso in cui il gestore entrante sia diverso dall’uscente sia riconosciuto in tariffa il VIR. Il riconoscimento tariffario del delta VIR-RAB, dove previsto, non sarà concentrato nell’arco della prima concessione d’ATEM, ma evolverà in funzione della vita residua degli asset. I corrispettivi a copertura dei costi operativi saranno infine differenziati in funzione delle caratteristiche di dimensione e densità dell'Ambito e non più del distributore. Il 2014 è stato il primo anno del quarto periodo regolatorio del sistema tariffario della distribuzione e misura del gas, disciplinato dal testo della RTDG (‘Regolazione Tariffaria dei Servizi di Distribuzione e Misura del Gas per il periodo 2014-2019’), approvato con delibera 573/2013/R/GAS e successivamente integrato dalla delibera 367/2014/R/GAS con norme specifiche per le future gestioni d'Ambito. La regolazione tariffaria introdotta dal 2014 ha previsto delle novità in termini di metodo e di livelli tariffari: • il tasso di remunerazione del capitale investito (WACC) è stato fissato per il biennio 2014-15 al 6,9% per il servizio di distribuzione e al 7,2% per quello di misura; • sono stati determinati nuovi livelli di costi operativi riconosciuti, basati sui costi medi di settore del 2011 rilevati dai conti annuali separati e inquadrati in raggruppamenti di densità e dimensione di impresa, ripartendo tra distributori e clienti finali (profit sharing) i maggiori recuperi di produttività conseguiti nel terzo periodo regolatorio. • a partire dal 2014, per la determinazione delle tariffe, i nuovi contributi incassati vengono portati in detrazione sia dalla quota ammortamento sia dal capitale investito. Per lo stock di contributi viene invece lasciata a ciascun distributore l’opzione tra il mantenimento del precedente trattamento e il passaggio alla modalità adottata per i nuovi contributi, attenuata in tal caso dall’introduzione di un meccanismo di gradualità. • a partire dal 2014, il ritardo regolatorio nel riconoscimento tariffario degli investimenti rispetto all’anno di contabilizzazione a bilancio è stato ridotto a un anno. 19 Distribuzione di energia elettrica Il 2014 è stato il terzo anno del quarto periodo di regolazione tariffaria (2012-2015) delle attività di trasmissione, distribuzione e misura di energia elettrica. I testi integrati di riferimento sono stati approvati con delibera ARG/ELT 199/11. Il metodo tariffario del servizio di distribuzione si caratterizza per la determinazione di un vincolo ai ricavi regolati definito per azienda (con logica simile alla distribuzione gas) e così strutturato: • costi di capitale riconosciuti su base mista (implicita per il perimetro degli asset fino al 2007 e a costo storico effettivo per gli investimenti dal 2008); • costi operativi fissati su livelli medi di settore rilevati a consuntivo dall’AEEGSI dall’analisi dei Conti Annuali Separati del 2010 e opportunamente modulati per tener conto sia del riconoscimento della extra-efficienze non ancora distribuita ai clienti finali (profit sharing) sia degli effetti espressi dalle perequazioni tariffarie dei singoli operatori nel periodo regolatorio precedente, e, infine, aggiornati per gli anni successivi con il metodo del price-cap. Rispetto a quanto delineato dalla delibera 199/11, la delibera 607/2013/R/EEL ha apportato alcune revisioni alla regolazione tariffaria per il biennio 2014-15. In particolare: • ha aggiornato il WACC del servizio di distribuzione e misura al valore del 6,4%, al netto della maggiorazione dell’1% da applicare agli investimenti a partire dal 2012; • ha modificato strutturalmente la modalità di determinazione dei costi riconosciuti prevedendo che, come tutti gli altri tipi di contributi incassati, anche i contributi di connessione a forfait siano portati in detrazione dal capitale investito anziché dai costi operativi, in logica coerente con la distribuzione gas. Cogenerazione e Teleriscaldamento Dal 1995 al 2013 in Italia il numero di città teleriscaldate è passato da 27 a 162, la volumetria da 74 a 302 Mmc. Le reti sono concentrate nell’Italia settentrionale e la quasi totalità della volumetria teleriscaldata (97,8%) è localizzata in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Liguria e Valle d’Aosta. Questo settore è costituito principalmente da reti di piccole e medie dimensioni che sono per lo più forniti da impianti di cogenerazione alimentati a gas metano. Tuttavia, impianti di energia rinnovabile (biomasse) e sistemi alimentati da calore generato da incenerimento dei rifiuti hanno acquisito una sempre più importante quota di mercato, mentre l'uso del calore industriale è ancora limitato solo a pochi casi. La maggior parte delle reti esistenti sono gestite da società controllate o possedute dai Comuni. 20 Anche se di piccole dimensioni, il mercato della cogenerazione abbinata al teleriscaldamento ha confermato il predominio delle grandi multi-utility nel 2014. Nel 2014 il mercato ha continuato ad adottare i meccanismi tariffari di un mercato libero sulla base di accordi e / o concessioni specifiche a livello locale. In considerazione di quanto sopra e alla luce dei recenti pareri espressi dall’AGCM, nonché delle sentenze del Consiglio di Stato, questo settore dovrebbe essere regolamentato in un prossimo futuro, con l'emanazione di una disciplina specifica ed un quadro di chiare regole condivise a livello nazionale per la fornitura di servizi di teleriscaldamento. AMBIENTE Il business dei rifiuti in Italia mostra una significativa frammentazione. Hera, attraverso la controllata Hera Ambiente, è il primo operatore in nazionale in termini di rifiuti trattati, con una quota di mercato di quasi il 12%, mentre il suo concorrente principale è A2A, con oltre il 7% del mercato. I cinque principali operatori rappresentano circa il 25% del mercato. Vi è una forte correlazione tra il business dei rifiuti (in particolare il business "rifiuti speciali") e il PIL; il settore potrebbe tornare a crescere in caso di ripresa dell'attività economica. A fine 2014, è stato approvato e convertito in legge il Decreto legge 133/2014 (c.d. Decreto Sblocca Italia), contente norme riguardanti il settore e finalizzate a superare la storica bacinizzazione (uno dei principali ostacoli nel passato nello smaltimento è stato rappresentato dal fatto che le regioni non fossero autorizzate a scambiare i propri rifiuti tra loro). Nel 2015 saranno emanati due decreti ricognitivi sugli impianti di gestione rifiuti per quantificarne la capacità di incenerimento e per individuare il fabbisogno residuo di impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani. È stata poi resa obbligatoria per gli impianti di trattamento il conseguimento della qualifica R1 ai sensi del Codice Ambientale ed è stata inserita la possibilità di smaltimento di rifiuti solidi urbani (RSU) provenienti da altre province. In questi casi, una parte del maggiore introito del gestore degli impianti verrà trasferita sotto forma di sconto tariffario ai cittadini del territorio che riceve i rifiuti. La maggior parte degli impianti WTE e dei rifiuti di trattamento sono situati nel Nord Italia, ma l’evoluzione normativa potrebbe aiutare a risolvere in parte l'emergenza rifiuti nel Sud. 21 SINTESI ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO Il bilancio consolidato 2014 del Gruppo LGH, redatto secondo i principi contabili internazioni (IAS /IFRS), mostra una perdita netta di 3.660 mila € (contro un utile riesposto di 3.128 mila € nel 2013), al netto delle imposte di competenza dell’esercizio, per 8.833 mila €, dopo aver effettuato ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti per complessivi 68.995 mila €. Infine, l’utile di pertinenza del Gruppo è pari a 1.549 mila €. ANDAMENTO ECONOMICO (dati in migliaia di €) Conto economico consolidato Ricavi di vendita Altri ricavi e proventi Totale ricavi netti Consumi di materie e servizi Costo del lavoro Altri costi operativi Altri proventi (oneri) netti Margine operativo lordo (EBITDA) Ammortamenti e svalutazioni Risultato operativo (EBIT) Proventi (oneri) finanziari netti Quota di pertinenza risultato società collegate Proventi (oneri) da partecipazioni Risultato prima delle imposte (EBT) Imposte sul reddito Risultato netto da attività in esercizio Risultato netto da attività in dismissione Risultato netto dell’esercizio Di cui: Risultato netto di competenza del gruppo Risultato netto di competenza di terzi 2013 *riesposto 2014 Variaz. assoluta 2013 582.250 28.371 610.621 -440.160 -67.299 -7.753 -542 94.867 -68.995 25.872 -20.864 152 13 5.173 -8.833 -3.660 670.001 22.240 692.241 -524.635 -64.990 -6.225 1.686 98.077 -63.233 34.844 -20.789 -74 17 13.998 -10.870 3.128 670.001 22.240 692.241 -524.635 -64.990 -6.225 -1.063 95.329 -59.486 35.842 -21.096 -74 17 14.690 -11.102 3.588 0 0 0 -3.660 3.128 3.588 1.549 -5.209 5.803 -2.675 6.263 -2.675 Variaz. % -87.751 -13,10% 6.131 27,57% -81.620 -11,79% 84.475 -16,10% -2.309 3,55% -1.528 24,55% -2.228 -132,15% -3.210 -3,27% -5.762 9,11% -8.972 -25,75% -75 0,36% 226 -305,41% -4 -23,53% -8.825 -63,04% 2.037 -18,74% -6.788 -217,01% 0 0,00% -6.788 -217,01% -4.254 -2.534 -73,31% 94,73% * il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 della nota per analisi in merito 22 I ricavi netti ammontano a 610.621 mila €, in diminuzione rispetto al corrispondente dato del 2013 pari a 81.620 mila € (-11,79%). La diminuzione è da attribuire principalmente al venire meno del meccanismo di reselling di una parte delle forniture di gas naturale, senza alcun margine associato, per un importo complessivo di 57 milioni €, mentre la rimanente parte è riconducibile all’effetto della stagione termica che ha penalizzato significativamente i business energetici. I costi per materie prime e sussidiarie, di consumo, merci e per servizi ammontano a 440.160 mila €, in diminuzione rispetto al 2013 di 84.475 mila € (-16,10%). La riduzione è collegata principalmente ai minori costi della società Linea Più per i motivi connessi alla riduzione di fatturato appena descritto. Il costo complessivo sostenuto nel 2014 per l’acquisto di materie prime da parte della società Linea Più è stato di 336.824 mila €, pari quindi al 76% del totale di Gruppo. Il costo del lavoro ammonta a 67.299 mila €, in crescita rispetto al 2013 del 3,55%. Dopo il 2013 di contrazione spiegata in larga parte dalla riduzione dell’organico imputabile alla cessione del ramo idrico, il costo del personale è tornato a crescere per effetto delle normali dinamiche salariali (revisione attuariale del TFR, rinnovi di CCNL, anzianità e politica retributiva). I costi contenuti nella voce “altri proventi e oneri netti” ammontano a -542 mila €, in diminuzione rispetto al 2013 per 2.228 mila €. La voce comprende principalmente la gestione straordinaria. Gli ammortamenti e svalutazioni passano da 63.233 mila € del 2013 a 68.995 mila € nel 2014, aumentati del 9,11% a seguito dell’effetto congiunto di: - un aumento degli ammortamenti, che passano da 54.053 mila € nel 2013 a 56.311 mila € nel 2014 e dovuto al trend degli investimenti; - un aumento della voce svalutazioni e accantonamenti da 8.181 mila € nel 2013 a 12.684 mila € nel 2014, dovuto a maggiori accantonamenti al fondo rischi ed oneri delle società Lomellina Energia e Greenambiente, nonché a maggiori svalutazioni di immobilizzazioni della società AEM Gestioni. Nel 2014 il risultato della gestione finanziaria (oneri e proventi finanziari) è pari a -20.699 mila €. Il risultato ante imposte è pari a 5.173 mila €, in diminuzione rispetto al 2013 di 8.825 mila € . Le imposte consolidate sono pari a 8.833 mila € in diminuzione rispetto al 2013 di 2.037 mila €, come dettagliato nelle note esplicative del bilancio consolidato. 23 Il risultato netto di esercizio ammonta quindi a -3.660 mila €; la quota di competenza del Gruppo nel 2014 si attesta a 1.549 mila €. Di seguito si espone un’analisi dei risultati delle singole business unit, rappesentati al netto dei costi di struttura direttamente ed indirettamente attribuibili alle business unit stesse (configurazione “full cost”). Per omogeneità, anche ai dati 2013 è a stato applicato lo stesso principio. (dati in migliaia di €) DISTRIBUZIONE GAS 2014 2013 Delta % Ricavi 39.915 40.236 -0,8% Costi 20.683 22.482 -8,0% EBITDA 19.232 17.754 8,3% 8.879 8.032 10,5% 10.353 9.722 6,5% Ammortamenti e accantonamenti EBIT La linea di business della distribuzione gas è rappresentata dalla società Linea Distribuzione srl. I ricavi si mantengono stabili, con la tariffa VRT allineata nei due esercizi; la leggera contrazione deriva da minori prestazioni richieste dagli utenti ai sensi del Codice di rete (i.e. lottizzazioni), compensata da una residuale contribuzione (185 mila euro) di prestazioni aggiuntive iniziate nel 2014 a favore della partecipata Bresciana Infrastrutture Gas. La riduzione dei costi diretti deriva da un puntuale monitoraggio e da una politica di contenimento dei costi esterni. Per contro, gli ammortamenti aumentano per effetto di nuovi investimenti e per il conferimento da parte del socio ASM Castelleone della rete di distribuzione della città di Castelleone, mentre diminuiscono gli accantonamenti sia al fondo svalutazione crediti che al fondo rischi TEE. (dati in migliaia di €) VENDITA GAS 2014 2013 Delta % Ricavi 201.511 295.483 -31,8% Costi 192.055 282.467 -32,0% EBITDA 9.456 13.016 -27,4% Ammortamenti e accantonamenti 2.902 7.845 -63,0% EBIT 6.554 5.171 26,8% 24 I ricavi per le vendite gas denotano un calo rispetto al 2013 del 31,8%; le temperature particolarmente elevate nella stagione invernale, in particolare nell’ultimo trimestre, hanno avuto un forte impatto sui consumi di gas da riscaldamento, che rappresentano circa il 77% dei consumi totali. Le temperature miti della stagione estiva, per contro, hanno avuto un’impatto negativo anche sui consumi di energia elettrica da condizionamento, che tuttavia hanno un’incidenza ridotta per la società. Il calo dei volumi di vendita genera una contestuale riduzione dei costi per materie prime, su cui influiscono positivamente anche nuove politiche di approvvigionamento, che includono, in particolare, le nuove attività di stoccaggio e di trading avviate nel giugno 2014 (acquisti sui mercati PSV e di bilanciamento PB). I minori stanziamenti a fondo svalutazione crediti iscritti nel 2014 comportano la crescita dell’EBIT così come espressa nella tabella sopra riportata. (dati in migliaia di €) PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA 2014 2013 Delta% Ricavi 37.177 34.674 7,2% Costi 23.167 24.220 -4,3% EBITDA 14.010 10.455 34,0% Ammortamenti e accantonamenti 5.938 6.568 -9,6% EBIT 8.073 3.887 107,7% La produzione di energia elettrica deriva da impianti alimentati da fonti rinnovabili, tra cui l’idroelettrico ad acqua fluente, le biomasse, il biogas e la cogenerazione, gestiti da diverse società del Gruppo. La crescita del fatturato e della marginalità tra i due esercizi è riconducibile principalmente all’incremento di produzione degli impianti idroelettrici: l’elevata piovosità che ha caratterizzato l’esercizio 2014 ha favorito una crescita dei quantitativi di EE prodotta (+65,2 GWh) e dei relativi ricavi da cessione, effetto amplificato dalla componente variabile incentivata. Per contro, effetti in diminuzione si registrano con riferimento agli impianti di cogenerazione, in particolare: - nell’impianto di Lodi, riduzione di ricavi e margine di 840 mila euro, a seguito della scadenza del termine nel 2014 dei certificati verdi, e della minore produzione derivante dall’effetto climatico (decremento pari 20%, per circa 1,2 milioni di euro); 25 - nell’impianto di Cremona i ricavi si riducono del 20%, pari a circa 2,1 milioni di euro, con contestuale contrazione anche del consumo di gas per la produzione (-1,8 milioni di euro), imputabile a minori necessità di produzione di energia termica per effetto climatico; l’impianto beneficia nel 2014 di maggiori ricavi rispetto al 2013 per incentivi energetici TEE, con un effetto positivo di 200 mila euro). In lieve flessione anche il settore del biogas in seguito al calo fisiologico della fonte prodotta dalle discariche, mentre risulta in continuità l’andamento del settore fotovoltaico. (dati in migliaia di €) DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA 2014 2013 Delta % Ricavi 12.688 14.000 -9,4% Costi 8.038 7.663 4,9% EBITDA 4.651 6.337 -26,6% Ammortamenti e accantonamenti 3.250 4.420 -26,5% EBIT 1.401 1.917 -26,9% Il conto economico della linea di business in oggetto fotografa la contribuzione al risultato di gruppo dell’attività di distribuzione dell’energia elettrica svolta nella città di Cremona. La riduzione dei ricavi deriva prevalentemente dalla cessazione nel corso del 2014 del transito sulla rete dell’energia in alta tensione verso le Ferrovie dello Stato (senza effetti sulla marginalità) per circa 700 mila euro, dai minori investimenti ceduti alla Società azionista di riferimento di Cremona legati ai cavidotti per 300 mila euro e ad un minore effetto del rilascio fondo rischi anni precedenti per 290 mila euro. L’aumento dei costi deriva principalmente dalla minusvalenza di 374 mila euro registrata nel 2014 a seguito di dismissioni di immobilizzazioni. Il decremento della voce ammortamenti e accantonamenti rispetto al 2013 deriva principalmente dal minor accantonamento al fondo perequazione per 834 mila euro, oltre che a minori ammortamenti. 26 (dati in migliaia di €) VENDITA ENERGIA ELETTRICA 2014 2013 Delta % Ricavi 160.121 159.531 0,4% Costi 159.570 158.850 0,5% 551 681 -19,2% 1.152 1.515 -24,0% -601 -834 -27,9% EBITDA Ammortamenti e accantonamenti EBIT La business unit vendita di energia elettrica comprende il mercato a maggior tutela (AEM Gestioni) , il mercato libero e le attività di trading (Linea Più). I ricavi presentano un modesto aumento, risultato di molteplici effetti anche di segno opposto. Anche i costi complessivi rilevano un leggero aumento, derivante, anche in questo caso, da diversi effetti direttamente legati all’andamento dei ricavi correlati; l’aumento è legato in particolare ai costi di trasporto sul mercato di maggior tutela, parzialmente compensati dalla riduzione del costo acquisto della materia prima per il mercato libero e per il trading sulla borsa elettrica. In quest’ultimo segmento si evidenzia una ulteriore riduzione di costi per 1,1 milioni di euro legata alla pronuncia del Consiglio di Stato a favore del gruppo, in materia di ricalcolo degli sbilanciamenti di Terna, con riferimento a operazioni del periodo 2012-2014. Lo scostamento degli accantonamenti deriva da un incremento della svalutazione crediti del mercato libero per 557 mila euro. (dati in migliaia di €) SERVIZI ICT 2014 2013 Delta% Ricavi 16.362 16.226 0,8% Costi 14.395 13.405 7,4% EBITDA 1.967 2.821 -30,3% Ammortamenti e accantonamenti 2.104 2.584 -18,6% -137 237 -157,8% EBIT 27 Nel 2014 si è completato il percorso di riorganizzazione e razionalizzazione del settore ICT del gruppo LGH in un’unica legal entity attraverso il conferimento, nel marzo 2014, dalla capogruppo alla controllata Linea Com, del ramo d’azienda dei sistemi informativi. Nel 2014 si è consolidato il fatturato sul settore delle telecomunicazioni, risultato di una campagna promozionale finalizzata al mantenimento e alla crescita del volume di clienti. L’aggressività dei competitor sul segmento business e consumer ha costretto a rivedere al ribasso le offerte sui servizi di connettività e fonia, anche a fronte di una penalizzazione della marginalità. L’operazione con Econocom di leasing operativo di alcuni asset ha comportato un calo degli ammortamenti e un incremento dei canoni di affitto dei beni locati. (dati in migliaia di €) TELERISCALDAMENTO 2014 2013 Delta % Ricavi 16.688 21.224 -21,4% Costi 13.937 17.135 -18,7% EBITDA 2.751 4.090 -32,7% Ammortamenti e accantonamenti 1.645 1.374 19,8% EBIT 1.105 2.716 -59,3% La business unit teleriscaldamento è composta dai rami aziendali delle società AEM Gestioni (impianto di Cremona), Astem Gestioni (Lodi) e Steam (Rho provincia di Milano) operanti in questo comparto. La consistente riduzione dei ricavi e, conseguentemente, del costo delle materie prime, ha interessato tutte le aree ed è imputabile all’andamento climatico straordinario del 2014, con temperature superiori alla media, come già evidenziato anche nelle altre business unit energetiche. I volumi venduti diminuiscono del 19,5%, attestandosi a circa 175 GWh termici nel 2014. La voce ammortamenti e accantonamenti cresce per effetto degli investimenti effettuati per lo sviluppo della rete e degli impianti della città di Lodi. 28 (dati in migliaia di €) AMBIENTE 2014 2013 Delta% Ricavi 171.504 174.051 -1,5% Costi 129.553 128.226 1,0% EBITDA 41.951 45.826 -8,5% Ammortamenti e accantonamenti 35.234 30.507 15,5% 6.717 15.319 -56,2% EBIT La business unit Ambiente include i risultati economici riconducibili all’attività di igiene urbana (raccolta e trasporto), di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti e di intermediazione commerciale. Le società operanti nel settore sono Linea Ambiente, Linea Gestioni, AEM Gestioni, ASTEM Gestioni, Lomellina Energia e Greenambiente. Di seguito sono riportati i principali fattori che hanno determinato le performance economiche della BU: - Impianti di Termovalorizzazione: l’impianto di Parona (PV) ha conseguito un risultato economico superiore all’anno precedente, grazie alle migliori performance delle caldaie e al conseguente incremento dei conferimenti in termini quantitativi, e nonostante un significativo ribasso del prezzo unitario di cessione dell’energia dovuto alla riduzione della componente tariffaria di incentivo (CEC), alla maggior quota di autoconsumo rispetto all’anno precedente (16% contro 5%) e da sopravvenienze passive per costi operativi. La messa in atto di alcuni accorgimenti tecnici e di interventi di natura organizzativa, in particolare lo smaltimento della frazione organica (FOS) presso l’impianto e la riorganizzazione dell’area di pretrattamento, hanno contribuito al contenimento dei costi operativi. L’impianto di termovalorizzazione di Cremona, pur in presenza di un aumento delle quantità conferite (ca 2.000 ton), chiude con un risultato in leggera contrazione rispetto al 2013, imputabile alla riduzione delle tariffe di smaltimento unitarie (4 euro/ton). - Discariche: l’impianto di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di Grottaglie (TA) ha registrato, nel 2014, risultati economici di assoluto rilievo, in crescita rispetto al 2013 grazie all’aumento dei conferimenti in discarica, passati dalle 245 mila tonnellate del 2013 alle 266 mila tonnellate del 2014. L’incremento dei rifiuti in ingresso è dovuto essenzialmente alla componente fanghi provenienti dalla regione Campania. 29 L’impianto di Augusta (SR) nel 2014 ha risentito dell’esaurimento, nel mese di giugno, della capacità autorizzata: nel 2014 i rifiuti solidi urbani in ingresso si sono attestati a 37 mila tonnellate, a fronte delle 165 mila tonnellate smaltite nel 2013. La contrazione della marginalità rispetto all’esercizio precedente è riconducibile, oltre al calo dei ricavi da conferimento di rifiuto, all’incidenza dei costi fissi (percolato, personale, mezzi d’opera) ed allo stanziamento di fondi rischi per 1,5 milioni di euro; - Igiene Urbana: l’andamento economico del 2014 riflette le discontinuità del perimetro gestito rispetto all’esercizio precedente, in particolare: o Contrazione del bacino servito presso l’area della Franciacorta nei Comuni dell’Ovest bresciano e riduzione/cessazione nell’area lodigiana del servizio di igiene urbana presso i comuni di Massalengo, Livraga, Sant’Angelo Lodigiano e San Martino; o Avvio del servizio presso il bacino di Maleo (provincia di Lodi) e dall’adeguamento del corrispettivo del servizio di raccolta sul comune di Cremona, grazie alla copertura totale dei costi di raccolta e smaltimento diretti ed indiretti. Le variazioni del perimetro gestito si riflettono anche sui costi di esercizio, il cui calo più che proporzionale rispetto al fatturato è attribuibile anche agli interventi di efficientamento messi in atto (internalizzazione di attività in precedenza affidate a terzi) ed alla riduzione generalizzata dei prezzi di smaltimento. dati in migliaia di €) ALTRI SERVIZI 2014 2013 Delta % Ricavi 5.688 8.279 -31,3% Costi 5.717 8.201 -30,3% EBITDA -29 78 -137,2% Ammortamenti e accantonamenti 140 119 18,0% -169 -41 -312,2% EBIT La business unit altri servizi include i servizi residuali minori gestiti dal Gruppo, che attualmente riguardano: pubblica illuminazione, gestione calore, mobilità, affissioni e Tosap, gestione verde pubblico, installazione impianti fotovoltaici, servizi post-contatore gas. 30 SITUAZIONE PATRIMONIALE La situazione patrimoniale del Gruppo LGH al 31 dicembre 2014, confrontata con quella al 31 dicembre 2013, è riepilogata nella seguente tabella: Situazione Patrimoniale Gruppo LGH 31/12/2014 Attivo corrente Passività correnti Capitale Circolante Netto Attivo Fisso Netto Fondi ripristino e contributi c/impianti 255.873 -179.887 75.986 636.811 -88.797 43,76% -30,77% 13,00% 108,91% -15,19% 286.996 -211.836 75.160 645.088 -79.936 47,47% -35,04% 12,43% 106,69% -13,22% 286.996 -211.836 75.161 643.596 -79.936 548.014 -39.290 584.710 -68.728 421.291 352.563 232.147 584.710 93,72% -6,72% 100,00% -11,75% 72,05% 60,30% 39,70% 100,00% 565.152 -35.693 604.619 -14.140 373.044 358.904 245.715 604.619 93,47% -5,90% 100,00% -2,34% 61,70% 59,36% 40,64% 100,00% 563.660 -35.255 603.565 -14.140 373.044 358.903 244.662 603.565 Capitale Immobilizzato Netto Altre Attività e Passività Nette CAPITALE INVESTITO NETTO Posizione finanziaria netta a breve termine Posizione finanziaria netta a m/l termine Posizione Finanziaria Netta Totale Patrimonio Netto TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO % 31/12/2013 *riesposto % 31/12/2013 * il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 della nota per analisi in merito La situazione patrimoniale del Gruppo LGH, redatta secondo lo schema delle fonti e degli impieghi, evidenzia un capitale investito netto di 584,71 milioni di euro. Tra le fonti, il Patrimonio Netto presenta alla fine dell’esercizio un saldo di 232 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta si è ridotta di circa 6,4 milioni di € (45 milioni nell’ultimo biennio), cosicché l’incidenza della PFN sul totale delle fonti si attesta attorno 60%. Per informazioni più dettagliate al riguardo si rimanda al paragrafo sul rendiconto finanziario e alla tabella di movimentazione del Patrimonio netto (Parte III - Bilancio consolidato). 31 Si dettaglia nel seguito il contenuto dei principali indicatori alternativi di performance e delle principali voci riclassificate o raggruppate non immediatamente riconducibili ai prospetti di bilancio. • Margine Operativo Lordo / EBITDA: è pari al Risultato Operativo, al lordo della voce Ammortamento immobilizzazioni del Conto Economico e degli accantonamenti per svalutazione crediti commerciali e per fondi rischi e contenziosi. La Direzione ritiene che tale indicatore rappresenti, in aggiunta all’EBIT, un’importante misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo/Società; • EBIT: coincide con il “Risultato Operativo” frutto della differenza tra ricavi operativi e costi operativi riportati nel Conto Economico. La Direzione ritiene che tale indicatore sia un’ importante misura per la valutazione della performance operativa del Gruppo/Società, in quanto considera tutte le nature di costo; • (Oneri)/Proventi finanziari netti: sono pari alla somma algebrica degli oneri finanziari iscritti nel conto economico a titolo di interessi, degli oneri finanziari di diversa natura, dei proventi finanziari iscritti a titolo di interessi, dei proventi e oneri finanziari connessi al possesso di partecipazioni e/o titoli; • Attivo fisso netto: la voce raggruppa le Immobilizzazioni materiali, le Immobilizzazioni Immateriali, l’Avviamento e le Immobilizzazioni Finanziarie; • Fondi di ripristino e contributi c/impianto: accoglie i valori iscritti in bilancio a copertura dei futuri costi di decommissioning connessi all’attivo fisso netto; tale voce accoglie inoltre gli importi dei contributi per gli allacci incassati fino alla data di bilancio, ma di competenza di esercizi futuri; • Attivo corrente: corrisponde alla somma delle voci riferite alle rimanenze di magazzino, crediti commerciali e altri crediti a breve termine; • Passività correnti: corrisponde alla somma delle voci riferite ai debiti commerciali, altri altri debiti a breve e ai debiti per imposte correnti; • Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla somma delle disponibilità liquide (depositi bancari, postali e saldo di cash pooling), dei crediti e dei debiti finanziari (sia a breve che a lungo) e delle passività e attività finanziarie per derivati; • Altre attività e passività nette: comprendono le voci residuali dello stato patrimoniale; • Capitale Immobilizzato netto: è dato dalla differenza tra l’attivo immobilizzato e i fondi di ripristino e contributi c/impianti; • ROE (Return on Equity): è costituito dal rapporto tra risultato netto di esercizio e Patrimonio netto ed esprime la redditività del capitale investito dai soci o azionisti; • ROI (Return on Investiment): è costituito dal rapporto tra l’EBIT e il Capitale Immobilizzato netto e rappresenta la remunerazione del capitale immobilizzato; 32 • Indice di indebitamento: è costituito dal rapporto tra la posizoine finanziaria netta e il patrimonio netto ed esprime il peso dei finanziamenti esterni rispetto agli apporti di patrimonio da parte dei soci e rispetto alla capacità della società di autofinanziarsi; • Indice di disponibiltià: è dato dal rapporto tra attivo corrente e passivo corrente ed esprime, quando positivo, la capacità della società di far fronte ai propri debiti a breve con il suo attivo corrente; • Indice di liquidità: è dato dal rapporto tra la liquidità corrente ed il passivo corrente ed esprime le risorse immediate della società a copertura dei debiti a brevissima scadenza. QUADRO NORMATIVO Il Gruppo, attraverso le società controllate da LGH, è attivo principalmente nei seguenti settori: filiera gas naturale, filiera energia elettrica, filiera ambientale, teleriscaldamento, informatica e telecomunicazioni.. Tali settori sono regolamentati in maniera significativa dalla normativa nazionale, anche di derivazione comunitaria, oltre che regionale. Ciò, per taluni aspetti e per talune componenti della filiera, condiziona in modo rilevante le modalità di prestazione dei servizi e di esercizio delle attività. La holding, quale società a totale capitale pubblico locale indiretto, è altresì interessata dalla normativa in materia di partecipate pubbliche, seppure a partire dal novembre 2013 l’impatto di tale normativa risulti significativamente ridotto a seguito del profilo acquisito da LGH di soggetto emittente strumenti finanziari quotati su mercato regolamentato. I SERVIZI PUBBLICI LOCALI IN GENERALE La normativa sui servizi pubblici può oggi rinvenirsi, in via principale, oltre che dai principi e dalle regole comunitarie, dalle seguenti norme: i) art. 113 del D.lgs. n. 267/2000, per quanto vigente; ii) art. 3bis del D.L. n. 138/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. 14 settembre 2011, n. 148 e s.m.i., e modificato dall’art. 1, comma 609 e ss., della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)”; iii) art. 34, commi 20 e ss. del D.L. n. 179/2012; iv) art. 1 commi 550 e ss della L. n. 147/2013; v) art. 13 del D.L. n. 150/2013 (conv. in L. n. 15/2014); vi) normativa di settore (vedi, a titolo esemplificativo, il D.lgs. n. 152/2006); vii) normativa regionale, L. reg. lomb. n. 26/2003, come modificata dalla Legge Regionale 26 novembre 2014, n. 29 recante “Disposizioni in materia di servizio idrico integrato. Modifiche al Titolo V, Capi I, II e III, della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26” (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche). 33 Tale quadro normativo deriva da un’evoluzione legislativa e giurisprudenziale particolarmente complessa, interessata peraltro nel tempo anche da abrogazioni referendarie e pronunce di incostituzionalità. In assenza di una disciplina generale sull’affidamento dei servizi locali a rilevanza economica, dottrina e giurisprudenza hanno chiarito che la materia doveva ritenersi direttamente soggetta alle regole ed ai principi europei, nonché a quelli affermati dalla giurisprudenza nazionale e della Corte di Giustizia europea, oltre che alla normativa nazionale di settore (a titolo esemplificativo, vedi il D.lgs. 152/2006) e regionale (L. Reg. 26/2003). Si segnala, inoltre, che a decorrere dal 1° gennaio 2014, l'affidamento diretto del servizio secondo la modalità dell’ in house providing può avvenire senza alcun limite di importo, purché naturalmente sussistano le condizioni di legge per tale forma di gestione. Infatti, attraverso la previsione del comma 27 dell’art. 34 sono state soppresse le parole “e a condizione che il valore economico del servizio o dei beni oggetto dell'affidamento sia complessivamente pari o inferiore a 200.000 euro annui” dell'art. 4, comma 8, del D.L. n. 95/2012 (conv. in l. n. 135/2012). In particolare, con la L. 190/2014 (legge di stabilità 2015) sono state introdotte alcune disposizioni (art. 1, comma 609 e ss.) in materia di “razionalizzazione delle società partecipate locali” mediante la modificazione 3-bis del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148. In materia di servizi pubblici locali, la predetta normativa ha previsto, dopo il comma 6 dell’art. 3-bis del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, l’aggiunta del comma 6-bis che recita “Le disposizioni del presente articolo e le altre disposizioni, comprese quelle di carattere speciale, in materia di servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica si intendono riferite, salvo deroghe espresse, anche al settore dei rifiuti urbani e ai settori sottoposti alla regolazione ad opera di un'autorità indipendente”. DISTRIBUZIONE GAS NATURALE E DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA DISTRIBUZIONE GAS NATURALE Il settore della distribuzione gas è regolato dal D.Lgs. 164/2000, che prevede la gara pubblica come unica modalità di affidamento delle concessioni distribuzione gas. Il Ministero ha successivamente emanato alcuni Decreti ministeriali per regolare l’intera materia delle gare d’ambito, definendo il numero e la composizione degli ATEM ( D.M. 10.01.2011 e D.M. 28.10.2011) ed i criteri di gara ( D.M. n. 226/2011 ). 34 Nel corso dell’esercizio 2014 sono stati emanati i seguenti provvedimenti a completamento e parziale modifica del quadro regolatorio che disciplinerà l’espletamento delle gare d’ambito: Decreto Ministeriale 22 maggio 2014 : introduce le “Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale”. Il decreto è stato oggetto di numerosi ricorsi avanti ai tribunali amministrativi da parte dei gestori in quanto ritenuto di dubbia costituzionalità, poiché ha introdotto una nuova metodologia per la determinazione del valore di rimborso al gestore uscente, differente rispetto all’art. 24 del TU n. 2578/1925. Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91: modifica nuovamente l’ art. 15.5 del D.Lgs. 164/2000, fornnendo sostanzialmente copertura legislativa al Documento Linee Guida. In particolare l’articolo 30 bis, comma 1, modificando l’articolo 15, comma 5 del Dlgs 164/2000, prevede che nella determinazione del valore di rimborso al gestore uscente nel primo periodo si segua la metodologia specificata nei contratti solo se stipulati prima dell’11 febbraio 2012, data di entrata in vigore del DM 11 novembre, 2011 n. 226, altrimenti si dovrà fare riferimento alle Linee Guida predisposte dal MISE, approvate con DM 22 maggio 2014. Il decreto ha introdotto altresì un’ulteriore proroga dei termini per la pubblicazione del bando di gara per gli ambiti dei primi sei raggruppamenti, ai fini dell’intervento sostitutivo della regione e delle penali previste dall’art. 4, comma 5, del DL 21 giugno 2013, n. 69, a carico dei comuni che non bandiscono la gara d’ambito nei termini fissati. Delibera 26 giugno 2014 310/2014/R/gas Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale. La deliberazione disciplina gli aspetti metodologici per l'identificazione delle fattispecie con scostamento tra VIR e RAB superiore al 10% ed ha introdotto le procedure per la verifica degli scostamenti tra VIR e RAB superiori al 10%, in attuazione delle disposizioni dell'articolo 1, comma 16, del medesimo decretolegge 145/2013. Delibera 3 luglio 2014 326/2014/R/gas - Modalità per il rimborso, ai gestori uscenti, degli importi relativi al corrispettivo una tantum per la copertura degli oneri di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale. La deliberazione ha definito le modalità di rimborso ai gestori uscenti degli importi per la copertura degli oneri di gara di cui al decreto 12 novembre 2011, n. 226, prevedendo l'applicazione di un tasso di interesse pari al tasso di rendimento del capitale di debito utilizzato ai fini della determinazione del WACC relativo 35 ai servizi di distribuzione e misura del gas nel quarto periodo di regolazione e l'adozione del regime dell'interesse composto per la determinazione degli interessi. DELIBERA 20 NOVEMBRE 2014 571/2014/R/GAS Il provvedimento ha modificato lo schema di contratto tipo predisposto con la deliberazione 514/2012/R/gas, al fine della sua approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 164/00. Con tale modifica si riconosce espressamente il diritto degli enti concedenti e/o delle loro eventuali società patrimoniali ad ottenere, alla conclusione del periodo di affidamento del servizio, una somma pari al valore dell'ammortamento del capitale investito per le reti e per gli impianti. Decreto Legge 31 dicembre 2014, n. 192 convertito con modificazioni, dalla Legge 27 febbraio 2015, n. 11: Proroga di termini relativi alle gare d’ambito e in particolare: il termine oltre il quale si applica la previsione di cui al comma 4 dell'articolo 30-bis del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, relativamente al primo e al secondo raggruppamento di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (norma che prevede la decurtazione degli oneri concessori ai comuni che non bandiscono la gara nei termini), e' stato prorogato al 31 dicembre 2015; i termini di cui all'articolo 3, comma 1, del regolamento di cui al comma 3-ter, relativi alla mancata pubblicazione del bando di gara, per gli ambiti del primo raggruppamento di cui all'allegato 1 allo stesso regolamento (norma che prevede l’intervento sostitutivo della Regione in caso di mancato avvio della gara d’ambito), sono stati prorogati all'11 luglio 2015, con esclusione degli ambiti di cui all'articolo 4, comma 3-bis, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. TARIFFE DI DISTRIBUZIONE E MISURA - LV PERIODO REGOLATORIO (2014-2019) Con la Delibera 367/14 l’AEEGSI ha definito la nuova regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura per il periodo 2014-2019 (IV periodo regolatorio). Il sistema tariffario prevede la determinazione di una tariffa obbligatoria, applicata ai clienti in fatturazione, che produce i ricavi effettivi, e di una tariffa di riferimento, che definisce il ricavo ammesso per ciascuna 36 impresa di distribuzione (VRT) a copertura del costo riconosciuto e che costituisce l’effettivo ricavo economico per l’impresa. Un sistema poi di perequazione consente di coprire gli squilibri tra i ricavi ammessi dalla tariffa di riferimento e i ricavi effettivi ottenuti applicando la tariffa obbligatoria. La tariffa di riferimento comprende: a) i costi operativi, costituiti principalmente dai costi per servizi esterni, dai costi di personale e dagli acquisti di materiali; b) gli ammortamenti delle immobilizzazioni e la remunerazione del capitale investito che è determinata come prodotto tra il capitale investito netto (CIN) e il WACC (che per gli anni 2014-2015 è fissato pari a 6,9% per il servizio di distribuzione e 7,2% per il servizio di misura). DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA L’attività di distribuzione di energia elettrica vede nel D.Lgs. 79/99, nello specifico all’articolo 9, la propria normativa quadro di settore. Con riferimento alla distribuzione di energia elettrica i principali interventi sono stati quelli dell’Autorità di regolazione, che nel 2004 ha emanato il Testo Integrato in materia di regolazione tariffaria dei servizi di trasmissione, distribuzione, misura e vendita di energia, aggiornato per il periodo di regolazione 2012-2015. L’attività di distribuzione di energia elettrica non è stata interessata, nell’esercizio 2014, da modifiche significative della normativa di settore. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SEPARAZIONE CONTABILE E FUNZIONALE (UNBUNDLING) Con le delibere n. 11/07 e 253/07, l’AEEG ha emanato il Testo Integrato in materia di separazione amministrativa e contabile per le imprese operanti nei settori dell’elettricità e del gas. In particolare la delibera ha introdotto per i gruppi verticalmente integrati obblighi di separazione funzionale delle attività relative alla gestione delle infrastrutture essenziali per la liberalizzazione e le attività esercitate sul libero mercato. Le società del gruppo Linea Distribuzione e AEM Gestioni, per le attività attinenti rispettivamente la distribuzione gas naturale e energia elettrica, si sono conformate agli obblighi normativi istituendo il Gestore Indipendente e predisponendo il Piano Adempimenti. La normativa in materia di unbundling non ha subito modifiche nel corso dell’esercizio 2014. 37 PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA Si segnalano in particolare l’art. 1 del DL 145/2013 convertito con modifiche dalla legge 9/2014 e il DM Sviluppo Economico 6 novembre 2014 in materia di incentivi riconosciuti sull’energia elettrica prodotti da impianti a fonti rinnovabili esistenti. IL SETTORE AMBIENTALE La normativa di riferimento nel settore dei rifiuti è rappresentata dai regolamenti comunitari "self executing" e dai provvedimenti nazionali di recepimento delle direttive comunitarie, mentre a livello nazionale dalla Parte IV del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. (c.d. Codice dell’Ambiente), che ha espressamente abrogato il D.Lgs. n. 22/97 (c.d. Decreto Ronchi). Si segnalano poi il D.lgs. n. 36/2003 che disciplina le discariche e il D.lgs. n. 133/2005 che regola l'incenerimento e il coincenerimento dei rifiuti. In tema di ambiente il D.Lgs. n. 152/06 (Codice dell’Ambiente) ha operato una razionalizzazione del sistema normativo concernente la gestione dei rifiuti. In materia di rifiuti, il Codice dell’Ambiente prevede, principalmente, per quanto qui interessa, quanto segue: i) definizione di rifiuti (cfr. art. 183 del D.lgs. n. 152/2006 ed in particolare l’Allegato A) e la distinzione tra rifiuto urbano e speciale; ii) disciplina in materia di gestione del rifiuti (definendo il ruolo dello Stato e degli Enti locali); iii) il regime autorizzatorio (cfr. art. 208 recante la disciplina dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti) ed in particolare la disciplina delle autorizzazioni integrate ambientali (art. 213); iv) le procedure semplificate di autorizzazione (cfr. artt. 215 e 216); v) il sistema di monitoraggio dei rifiuti; vi) la disciplina della raccolta differenziata dei rifiuti (art. 183, lett. p)); vii) le sanzioni amministrative (artt. 255 e ss. in unum con le disposizioni generali contenute nella l. n. 689/1981). Il D.Lgs. 152/06, dalla sua entrata in vigore, è stato oggetto di modifiche tra le quali ricordiamo, nel corso del 2014, quelle intervenute per effetto del D. L. n. 133/2014 (cd. "Sblocca Italia") e della relativa Legge di conversione n. 164/2014. Il D.L. 133/2014 (Sblocca Italia), come convertito con modificazioni dalla L. n. 164/2014, ha introdotto novità, oltre che in materia di servizio idrico integrato e di "Valutazione di impatto ambientale (“VIA”), anche in materia di bonifica dei siti inquinati, modificando, rispettivamente, la Parte III del Dlgs 152/2006 su tutela delle acque, la Parte II sulla valutazione d'impatto ambientale e, mediante la novella del Dlgs 163/2006 (Codice appalti), ha rivisto le regole sulla bonifica dei siti inquinati. 38 Inoltre, per effetto del D.L. 24 giugno 2014, n. 91 (cd. "Dl Competitività") e della Legge di conversione n.116 in vigore dal 21 agosto 2014, sono state introdotte nuove regole per la classificazione dei rifiuti, con la previsione di nuove istruzioni - in vigore dal 18 febbraio 2015 - per l'assegnazione dei codici CER e per la determinazione della pericolosità dei rifiuti introdotte in apertura dell'allegato D, Parte IV, Dlgs 152/2006. Nella Regione Lombardia, che ha scelto di non istituire l’Autorità d’ambito, l’affidamento del servizio gestione rifiuti urbani è regolato anche dalla Legge Regionale n. 26/2003 e successive modificazioni. Detta normativa dispone che si debba procedere all’affidamento del suddetto servizio previo esperimento di una gara ad evidenza pubblica o di procedure compatibili con le disposizioni nazionali e comunitarie, da bandirsi da parte dei Comuni singoli o associati. IL SETTORE DELLA VENDITA LA VENDITA DEL GAS Nel corso del 2014 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha confermato il meccanismo di calcolo delle condizioni economiche del servizio di vendita ai clienti tutelati così come definito per il primo anno di vigenza della deliberazione 196/2013/R/GAS “Seconda fase della riforma delle condizioni economiche applicate ai clienti finali del servizio di tutela nel mercato del gas naturale a partire dall’1 ottobre 2013. Modifiche al TIVG”, in particolare confermando il meccanismo di calcolo delle tariffe lagate alle quotazioni dei forward trimestrali OTC formatisi prezzo l’hub TTF e tutte le componenti tariffarie transitorie a copertura dei maggiori rischi posti in capo alle società di vendita. LA VENDITA DELL’ENERGIA ELETTRICA Anche nel 2014 l’AEEGSI, in un mercato ormai maturo dal punto di vista del contesto regolatorio, si è limitata a provvedimenti di “taratura” del sistema. Le attività regolatorie dell’AEEGSI si sono concentrate in modo particolare a mantenere in equilibrio il mercato elettrico a seguito del forte incremento della produzione da impianti fotovoltaici, che hanno considerevolmente ridotto l’utilizzo degli impianti di produzione a gas metano, incidendo in particolare sugli impianti essenziali. 39 GESTIONE RESPONSABILE PER LA SOSTENIBILITÀ DATI SULL’ORGANICO DEL PERSONALE DIPENDENTE Al 31 dicembre 2014 il personale con rapporto di lavoro dipendente è pari a 1.273, così suddivisi, nel confronto con il 31 dicembre 2013, per qualifica: 31.12.2014 31.12.2013 Dirigenti 27 23 Impiegati 587 571 Operai 659 667 Totale 1.273 1.261 e per CCNL applicato: CCNL Dipendenti al 31.12.2014 Dirigenti Industria 5 Dirigenti Confservizi 22 Settore Gas-Acqua 480 Federambiente – Servizi Ambientali 397 FISE Igiene Urbana – Servizi Ambientali 135 Elettrico 166 Autoferrotranvieri 19 Autotrasporti 4 Telecomunicazioni 45 Totale 1.273 40 La media dei dipendenti del Gruppo in organico (escluse risorse in aspettativa e inclusi i distacchi da e verso Società esterne al Gruppo), è pari a 1.273,92 dipendenti nel 2014 contro i 1.248,92 del 2013, con un incremento del 2%, legato a conferme di personale in forza con contratto di somministrazione ed all’inserimento di risorse previste a budget. COSTO DEL LAVORO Il costo del lavoro consolidato per il Gruppo LGH è riportato nella tabella seguente: (K€) Costi per il personale 31.12.2014 31.12.2013 67.299 64.990 Il costo del lavoro totale passa da 64.990 migliaia € del 2013 a 67.299 migliaia € del 2014 (dipendenti e personale con contratto di somministrazione) aumentando pertanto del 3,55 % rispetto al 2013 Il costo del lavoro dipendente (ottenuto escludendo il costo del personale con contratto di somministrazione) è pari nel 2014 a 65.562 migliaia € contro i 63.000 migliaia € del 2013, con un incremento del 4,07%. La variazione del costo del lavoro dipendente di cui sopra trova spiegazione, in parte, nell’incremento del numero medio dei dipendenti in organico (+ 2%), mentre il restante incremento è legato alle normali dinamiche di incremento di costo del lavoro quali: aumento previsto dal rinnovo del CCNL Gas-Acqua, a partire da Febbraio 2014 aumento previsto dal rinnovo del CCNL Elettrico, a partire da Gennaio 2014 stanziamento quote una tantum contrattuali di competenza 2014, in relazione ai CCNL Federambiente e Fise, entrambi scaduti, nelle more delle trattative per il rinnovo contrattuale versamento a partire dal 2014 del contributo dello 0,50% dell’imponibile previdenziale al Fondo di solidarietà residuale scatti di anzianità normali dinamiche delle politiche retributive e premiali Il costo medio pro-capite 2014 dei dipendenti aumenta del 2,02 % vs. 2013 e si attesta a € 51.464. 41 IL MODELLO ORGANIZZATIVO A dicembre 2014 l’architettura societaria del Gruppo prevede, accanto a società operative di business (SOB) e società operative territoriali (SOT), la Holding LGH S.p.A. a cui è affidato il compito di erogare servizi di staff a favore del Gruppo, definendo e attuando le regole di direzione e ccordinamento riferiti ai processi gestiti. Nel corso del 2014 sono state attuate alcune operazioni dirette a semplificare la struttura societaria del gruppo nell’ottica di una maggiore concentrazione per area di business, e più specificamente: - trasferimento in Linea Com S.r.l, società ICT del gruppo, della struttura dei Sistemi Informativi ancora in capo direttamente alla holding, con effetto dal 1/03/2014; - fusione della società Ecolevante S.p.A., che gestiva impianto di smaltimento rifiuti in Grottaglie (TA) in Linea Ambiente S.r.l, già società controllante, con effetto dal 15/12/2014; - fusione di Amico Gas S.r.l., che gestiva la manutenzione caldaie in Pavia, in Linea Più S.p.A., con effetto dal 01/01/2015. Inoltre, sempre con effetto dal 1/01/2015, sono stati trasferiti ad Astem S.p.A, società socio di LGH S.p.A, i side business in capo a Astem Gestioni S.r.l. (gestione calore, gestione tributi, affissioni). LE RELAZIONI SINDACALI Le relazioni sindacali sono gestite centralmente dalla funzione Personale & Organizzazione di holding in armonia con il Protocollo di relazioni industriali di Gruppo del 18 aprile 2007. Tale accordo, tra i primi in Italia nel settore utilities, si pone lo scopo essenziale di definire i diversi livelli relazionali per il Gruppo, le Società operative di Business e le Società Territoriali, creando chiare regole nella individuazione dei soggetti titolati alla gestione delle relazioni sindacali nel Gruppo e nelle diverse competenze attribuite. E’ prevista l’applicazione dei CCNL Gas-Acqua nella Holding e dei CCNL di riferimento di settore per i nuovi assunti nelle Società di Business. Anche nel corso del 2014 sono proseguite fluide relazioni sindacali in tutto il gruppo. E’ stato siglato un nuovo accordo di premio di risultato triennale valido in forma omogenea in tutte le società del gruppo eccetto Lomellina Energia, che prevede obiettivi di redditività del Gruppo e anche delle singole società, obiettivi di produttività, qualità ed efficienza, e un premio aggiuntivo individuale spettante solo a coloro che hanno registrato un numero limitato di giorni di assenza per malattia. Nel mese di ottobre 2014 è stato siglato un accordo sindacale in Lomellina Energia che, al fine di evitare esuberi, prevede sia una rivisitazione ampia delle mansioni delle risorse per accompagnare la nuova 42 organizzazione del lavoro sia il superamento del sistema di reperibilità previgente con conseguenti ingenti risparmi per la società. CAPITALE UMANO: I SISTEMI DI GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Tutti i processi che hanno impatto sul capitale umano, reclutamento e selezione, formazione, gestione del rapporto di lavoro, valutazione del personale, politiche premianti e sviluppo, budget del personale, sono coordinati dalla funzione Personale e Organizzazione di holding, in conformità alle regole di direzione e coordinamento stabilite a livello di Gruppo. In coerenza con la politica integrata Qualità, Sicurezza e Ambiente di Gruppo e con i principi del sistema QAS, sono state definite procedure e moduli per ogni processo, in modo da renderne omogenea la gestione. I processi di reclutamento e selezione sono gestiti in armonia con le nuove disposizioni di legge; sono inoltre stati introdotti ulteriori momenti di attenzione sui processi per rispondere al meglio ai requisiti di oggettività, a fronte di un mercato del lavoro esterno caratterizzato da notevole precarietà, in coerenza con le previsioni del codice etico. L’amministrazione del personale è gestita centralmente dalla funzione Personale e Organizzazione di Holding per tutte le società del gruppo. È disponibile per tutti i dipendenti un portale on-line dove sono pubblicati i cedolini ed inserite tutte le infomazioni / comunicazioni interne ed archiviata la documentazione fiscale. Tramite il software di gruppo è alimentato mensilmente in via automatica un report direzionale con i principali indicatori ed indici sul personale. Si è continuato a riporre particolare attenzione alla mobilità infragruppo, che viene incentivata, al fine di dare risposte interne alle esigenze di miglioramento organizzativo, anche tramite un sistema di job posting interno collegato al software del personale, che consente a tutti i colleghi di esaminare ricerche interne in corso e di candidarsi. Nel corso del 2014 è stato avviato il progetto di talent management di Gruppo, che ha previsto un assessment dedicato a risorse che ricoprono già ruoli critici e che devono consolidare il proprio ruolo: in esito è stato definito un programma di formazione specifico sul miglioramento di alcuni skills. IL PROGETTO CARTA DEI FONDAMENTI LGH Su iniziativa della Direzione del Personale e d’intesa con tutto il management delle società del Gruppo, LGH ha deciso di intraprendere un percorso che mettesse insieme il DNA di ogni realtà aziendale per ridefinire e armonizzare la Visione, Missione e definire i nuovi Valori del Gruppo LGH. Missione, Visione 43 e Valori aziendali, costituiscono i Fondamenti Strategici di ogni azienda, le linee guida che orientano la strategia e i comportamenti necessari a realizzarla. La chiarezza con la quale vengono rappresentati, comunicati e testimoniati è elemento di grande importanza per poter fondare l’identità del Gruppo e per poter convogliare le energie positive da parte di tutti, nella convinzione che possedere Fondamenti Strategici condivisi possa consentire al Gruppo di ispirare la giusta cultura di impresa volta alla soddisfazione di clienti e stakeholder. Nel corso del 2014 questo percorso è stato completato ed è stata quindi redatta, consegnata a tutti i dipendenti e poi affissa in tutte le sedi del gruppo, la nuova Carta dei Fondamenti che include Missione, Visione e Valori. La Missione Il Gruppo LGH è una Multiutility industriale che vuole mantenere e sviluppare attività e servizi di interesse economico generale: • offrendo ai clienti servizi di qualità e soddisfacendo al meglio le loro aspettative; • mirando a ottimizzare nel tempo gli investimenti degli azionisti, anche attraverso aggregazioni o partnership; • favorendo il coinvolgimento, la responsabilizzazione e la valorizzazione dei lavoratori; • adattando l’organizzazione alle nuove sfide tecnologiche e di mercato; • operando nel rispetto dell’ambiente, del proprio territorio, della sicurezza dei lavoratori e dei valori etici, secondo un modello di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla produzione e all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. La Visione Crescere, creando valore e rimanendo punto di riferimento per i propri stakeholder, cioè tutti coloro che direttamente e indirettamente sono coinvolti e interessati dall’attività del Gruppo. I fondamenti LGH: i nostri valori Uno. Siamo sempre responsabili LGH è un Gruppo nel quale tutti devono sentirsi responsabilizzati e responsabili del mantenimento e sviluppo delle proprie competenze, della buona esecuzione dei compiti assegnati e della realizzazione degli obiettivi aziendali, con la consapevolezza che “ciò che fai” e “come lo fai” contribuisce in modo determinante al successo personale e del Gruppo. Due. Facciamo squadra per essere vincenti 44 Nel Gruppo tutti devono sentirsi impegnati a lavorare insieme per conseguire gli obiettivi condivisi: unire gli sforzi favorendo un clima coeso e costruttivo di confronto è la chiave per una reale crescita professionale. Tre. Agiamo oggi pensando anche al domani. Il contesto nel quale operiamo oggi richiede dinamicità e capacità di “vedere oltre”, di progettare con una visione di quello che sarà il nostro futuro. Le scelte che facciamo oggi sono indirizzate a soddisfare anche le nostre esigenze di crescita e i bisogni dei clienti di domani. Quattro. Dimostriamo integrità. Ogni dipendente del Gruppo LGH deve caratterizzarsi per l’integrità, cioè impegnarsi a lavorare: - correttamente, rispettando gli altri e gli impegni presi; - onestamente, rispettando norme e regole aziendali; - in modo equo e trasparente, trattando in modo imparziale ogni cliente interno ed esterno. A sostegno della Carta dei Fondamenti LGH sono state avviate molteplici iniziative in tema di comunicazione interna e rafforzamento della identità del gruppo. Si inquadrano in questo percorso, il corso sulla leadership rivolto a tutti i responsabili del gruppo gestori di risorse, la prima edizione del Meet the change, svolta a novembre presso il Museo del Violino in Cremona, evento che ha lo scopo di inaugurare un nuovo periodico sistema di allineamento diretto e favorire engagement tra tutti i responsabili del gruppo, ed infine la prima edizione della cena di natale di tutti i dipendenti del Gruppo svolta in un’unica sede. LA FORMAZIONE La formazione riveste un ruolo chiave in quanto strumento di crescita del capitale umano, garantisce l’aggiornamento e la crescita professionale dei dipendenti, è momento di analisi e miglioramento delle persone e quindi dell’organizzazione. L’intero processo, gestito a livello di Gruppo sin dal 2008, è ad oggi oggetto di costante monitoraggio in modo da renderlo sempre più funzionale ed adeguato alle esigenze del Gruppo. Nel corso del 2014, oltre alla formazione specifica per funzione, sono stati previsti interventi formativi di tipo trasversale, legati all’ambito tecnico, manageriale, ma anche della sicurezza. La formazione trasversale è stata erogata nel 2014 anche tramite la piattaforma di e-learning Moodle. In tema di competenze manageriali è continuato il percorso LGH School of management, affidato a SDA Bocconi: si tratta di incontri periodici annuali arricchiti da testimonianze qualificate di manager provenienti da altre realtà di successo, utile a creare un costante supporto a disposizione del top management del Gruppo. 45 Per questi corsi ed altri ancora è stato possibile ricorrere alla formazione finanziata usufruendo di risorse accantonate in virtù dell’adesione al fondo Interprofessionale Formazienda. Si forniscono nelle tabelle che seguono alcuni dati relativi alle ore di formazione nel 2014 riferiti alle società del Gruppo. IL NUMERO COMPLESSIVO DI ORE DI FORMAZIONE* ORE FORMAZIONE INTERNA (ESCLUSO ELEARNING) ORE FORMAZIONE ELEARNING ORE FORMAZIONE ESTERNA TOTALE ORE (I + EL + E) n° PARTECIPAZIONI 2014 9.295,5 241,0 2.560,8 12.097,3 2.159 NUMERO DI ORE DI FORMAZIONE PRO CAPITE* 2014 2013 TOTALE ORE TOTALE DIPENDENTI MEDI ORE MEDIE PRO CAPITE (D,I,O) TOTALE ORE TOTALE DIPENDENTI MEDI ORE MEDIE PRO CAPITE (D,I,O) 12.097,3 1253 9,65 13.724,4 1218 11,27 In tabella viene presentata la suddivisione per aree di intervento delle ore di formazione erogate. AREA INTERVENTO ORE Formazione qualità e sicurezza 5.779 Formazione manageriale Formazione tecnica 2.493,5 3.057 Formazione ambito normativo 669 Formazione ambito informatico 98,8 Totale complessivo 12.097,3 46 BILANCIO SOCIALE, PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO Il calcolo e l’analisi della ripartizione del Valore Aggiunto sono un passo importante all’interno del bilancio di sostenibilità. Il Valore Aggiunto è la sommatoria delle remunerazioni (ossia dei benefici economico-finanziari) percepite dal complesso delle parti interessate. In altri termini, è una misura della “ricchezza” prodotta e distribuita dal Gruppo sul territorio, agli azionisti, alla società civile, ai dipendenti, alle pubbliche amministrazioni, ecc. Pertanto la sua ripartizione evidenzia in termini oggettivi e quantitativi la coerenza aziendale ai principi etici e di responsabilità sociale che la Holding si è data nelle sue missioni e politiche. Come raccomandato dalle linee guida GBS, viene in questa sede applicata la configurazione del Valore Aggiunto Globale (o V.A.G.), che rappresenta il livello di aggregazione più dettagliato dei componenti reddituali. Per quel che riguarda la sua distribuzione, le linee guida sopra citate definiscono le ripartizioni del V.A.G. secondo il quadro seguente: • Valore aggiunto distribuito al personale: remunerazioni del personale dipendente (incluso TFR) e non dipendente, e degli amministratori, di natura diretta e indiretta. • Valore aggiunto distribuito alla Pubblica Amministrazione (P.A.): imposte dirette e indirette erogate sia a livello locale che nazionale. • Valore aggiunto distribuito ai Creditori (ossia i fornitori di capitale ad interesse esplicito): oneri finanziari a breve/lungo termine. • Valore Aggiunto distribuito agli Azionisti: trattasi dei dividendi distribuiti agli Azionisti. • Remunerazione dell’Azienda: la Holding LGH è considerata in questa sede come interlocutore autonomo, in quanto portatore di interessi comuni a tutti i suoi stakeholder; si considerano quindi gli ammortamenti, gli accantonamenti vari, le svalutazioni, la gestione accessoria e le riserve. • Valore aggiunto distribuito alla Comunità Locale: in questa categoria sono rappresentate le distribuzioni del Valore Aggiunto agli interlocutori sociali esterni, le liberalità elargite alla comunità, le sponsorizzazioni, ecc. 47 A seguire si riporta la ripartizione del valore aggiunto globale prodotto dal gruppo nel 2014: 48 QUALITÀ, SICUREZZA E AMBIENTE La Qualità dei servizi forniti da una multiutility è il risultato di un percorso indirizzato alla soddisfazione dei clienti, al rispetto dell’ambiente, alla qualità del lavoro all’interno delle singole società del Gruppo, alla sicurezza delle attività svolte, alla risposta alle aspettative degli stakeholder operanti sul territorio. Nel 2014 per le società di Linea Group Holding è proseguito il consolidamento dei sistemi di gestione integrati implementati nel corso degli anni precedenti, con investimenti specifici in termini di competenze. Le principali attività riguardanti le certificazioni suddivise per area territoriale sono indicate di seguito. Alle certificazioni riportate vanno aggiunte le verifiche effettuate dall’Organismo di certificazione ai sensi della Direttiva 2003/87/CE in materia di Emission Trading per le centrali di cogenerazione di Cremona e Lodi. CERTIFICAZIONI Le principali attività del 2014 relative alle certificazioni suddivise per area territoriale sono state le seguenti: Area Cremona Per l’area di Cremona è stato garantito il mantenimento dei sistemi di gestione già certificati. Inoltre è stata ottenuta per la Capogruppo LGH la certificazione qualità, limitatamente al processo di progettazione ed erogazione della formazione. Denominazione Società Sistema di riferimento Norma di riferimento UNI EN ISO 14001:2004 AEM Gestioni Srl Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la OHSAS 18001:2007 sicurezza nei luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 49 Denominazione Società Sistema di riferimento Norma di riferimento Regolamento CE 1221/2009 (EMAS limitatamente al sito di Malagnino) LGH SpA Sistema di gestione per la qualità (limitatamente al processo di UNI EN ISO 9001:2008 progettazione ed erogazione di interventi formativi) Sistema di gestione per la salute e la OHSAS 18001:2007 sicurezza nei luoghi di lavoro Sistema di gestione per la qualità UNI EN ISO 9001:2008 Linea Com Srl Sistema di gestione per la salute e la OHSAS 18001:2007 sicurezza nei luoghi di lavoro Nel corso del secondo semestre 2014 è stato avviato il percorso di accreditamento di LGH come centro formativo. Il progetto si è concluso con la verifica ispettiva nel mese di marzo 2015 e con l’ottenimento dell’accreditamento. L’ottenimento dell’accreditamento consentirà al Gruppo, da un lato, di ottenere una razionalizzazione dei costi sostenuti per interventi formativi svolti da professionisti esterni, dall’altro lo sviluppo della professionalità di risorse interne che saranno dedicate anche allo svolgimento di attività formative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sempre per il 2015 è prevista per la Capogruppo la certificazione secondo la norma ISO 39001 che definisce i requisiti di un Sistema di Gestione per la Sicurezza Stradale volto a permettere ad ogni Organizzazione, che in qualche modo interagisce con il sistema stradale, di ridurre morti e infortuni gravi derivanti da collisioni stradali, controllando e gestendo le variabili che sono sotto la propria influenza. Area Lodi Nell’area di Lodi si è proceduto al mantenimento delle certificazioni delle Società alle tre norme di riferimento (9001, 14001 e OHSAS 18001). 50 Denominazione Società Sistema di riferimento Norma di riferimento Astem Gestioni Srl Sistema di gestione integrato per la UNI EN ISO 9001:2008 qualità, l’ambiente, la salute e la UNI EN ISO 14001:2004 sicurezza nei luoghi di lavoro Linea Distribuzione Srl Sistema di gestione integrato per la UNI EN ISO 9001:2008 qualità, l’ambiente, la salute e la UNI EN ISO 14001:2004 sicurezza nei luoghi di lavoro Area Pavia Anche per l’area di Pavia è stato garantito il mantenimento dei sistemi di gestione già certificati sotto riportati. Denominazione Società Sistema di riferimento Norma di riferimento UNI EN ISO 9001:2008 Amico Gas srl Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la UNI EN ISO 14001:2004 sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007 UNI EN ISO 9001:2008 Linea Più Spa Sistema di gestione per la qualità, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007 Area Crema Nel 2014 il Gruppo ha mantenuto le certificazioni ottenute. Denominazione Società Sistema di riferimento Norma di riferimento UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 Linea Gestioni Srl Sistema di gestione integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la OHSAS 18001:2007 sicurezza nei luoghi di lavoro Regolamento CE 1221/2009 (EMAS limitatamente ad area Rovato) 51 Area Rovato Per l’area di Rovato è stato garantito il mantenimento dei sistemi di gestione certificati. Denominazione Società Sistema di riferimento Linea Energia Spa UNI EN ISO 9001:2008 Sistema di gestione integrato per la UNI EN ISO 14001:2004 qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007 Linea Ambiente Srl UNI EN ISO 9001:2008 Sistema di gestione integrato per la UNI EN ISO 14001:2004 qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007 Greenambiente Srl Ex Ecolevante (Linea Ambienmte) Norma di riferimento UNI EN ISO 14001:2004 Sistema di gestione integrato per l’ambiente, la salute e la sicurezza nei OHSAS 18001:2007 luoghi di lavoro UNI EN ISO 9001:2008 Sistema di gestione integrato per UNI EN ISO 14001:2004 l’ambiente, la salute e la sicurezza nei OHSAS 18001:2007 luoghi di lavoro Regolamento CE 1221/2009 (EMAS) SICUREZZA I dati infortunistici 2014 del gruppo LGH sono i seguenti: INFORTUNI Numero Giorni persi Indice di frequenza Indice di gravità 2014 dato 63,00 1.748,00 29,24 0,79 tot tot media media Indice di frequenza = n° infortuni aziendali / n° ore totali lavorate in azienda * 1.000.000 Indice di gravità = n° giorni totali di assenza / n° ore totali lavorate in azienda* 1.000 QUALITA’ Nel 2014 LGH ha condotto l’ormai consueta analisi di Customer Satisfaction relativa ai principali servizi erogati nei territori di riferimento. 52 L’indagine ha comportato la realizzazione di oltre 6.000 interviste ad altrettanti utenti dei principali servizi erogati dalle società operative del Gruppo. Il campione di indagine è stato preso prevedendo un’articolazione per tipologia di servizio analizzato e per area di riferimento, nonché garantendo una distribuzione quantitativa uniforme per le interviste tra i vari servizi e le differenti aree. Anche quest’anno il Gruppo LGH presenta performance di Customer Satisfaction superiori agli standard nazionali di riferimento o almeno in linea con quelli che si registrano in Lombardia. CSI Index Igiene ambientale Vendita energia elettrica Vendita gas Distribuzione Energia Elettrica Distribuzione Gas LGH 2014 Nazionale Lombardia 88,7 90,7 93,9 97,8 95,3 83 91,3 92,3 96,7 96,8 91,4 90,9 91,4 98,9 97,1 53 LA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI La gestione dei rischi aziendali del Gruppo è governata da una Politica dei rischi, che ne definisce le linee guida e demanda ad apposite procedure la definizione delle modalità specifiche di gestione di ciascuna area di rischio. La Politica dei rischi, approvata nel febbraio 2009, si applica in modo integrato a tutto il Gruppo. Le tipologie di rischio gestite sono qui di seguite elencate. Segue una descrizione dei rischi e delle modalità operative con cui il Gruppo intende gestire gli stessi: • Rischi operativi (rischio interruzione di business, rischio normativo, rischio di information technology); • Rischio di mercato; • Rischio ambientale; • Rischi finanziari (rischio di credito, rischio tassi d’interesse, rischio liquidità, rischio commodity e utilizzo stumenti finanziari, rischio di default e covenants). RISCHIO OPERATIVO Rientrano in questa categoria tutti i rischi che potrebbero impattare sull’efficienza delle operazioni aziendali. Per ciascuna filiera di attività delle società del Gruppo sono previsti analisi dei principali fattori di rischio e l’adozione di procedure volte a indentificare e impedire potenziali criticità. Rischio di interruzione di business Tra le attività delle società del Gruppo vi è la gestione di siti produttivi operativamente e tecnologicamente complessi; l’eventuale malfunzionamento o interruzione del servizio a causa di guasti accidentali o per eventi esterni, potrebbe determinare l’impossibilità o la difficoltà di esecuzione dei servizi richiesti e comportare conseguenti perdite economiche nonchè eventuali danni d’immagine. Per mitigare il rischio di malfunzionamento degli impianti sono adottate politiche di manutenzione programmate volte a identificare e impedire eventuali criticità; viene inoltre svolta attività di monitoraggio ed eventuale reintegro di ricambi a magazzino e definizione di contratti con fornitori esterni per attività di intervento. 54 Nel settore dell’igiene urbana il rischio di interruzione del servizio, con conseguente disagio all’utenza, viene mitigato attraverso programmi di manutenzione dei mezzi, contratti di noleggio e una gestione centralizzata delle flotte d’intesa con i reparti delle società operative. Le reti di distribuzione hanno in essere presidi operativi di telecontrollo avanzati e strumenti tecnici di sicurezza. Rischio normativo Tra i fattori di rischio della Capogruppo e delle società controllate deve essere considerata la costante evoluzione del quadro normativo e regolatorio, con la coesistenza di norme nazionali, regionali e provinciali. Di seguito si citano alcuni temi rilevanti. • Il Gruppo gestisce alcuni servizi sulla base di concessioni o affidamenti, la cui durata può essere soggetta a modifiche legislative, con il rischio di possibili variazioni nel tempo anche non prevedibili. • Per quanto attiene le attività di igiene urbana e smaltimento rifiuti il Gruppo è esposto a rischi derivanti dalla normativa ambientale sempre in evoluzione, dalla normativa Sistri e dalle norme che riguardano i servizi pubblici di rete a rilevanza economica. • Per quanto riguarda l’attività di distribuzione di energia elettrica è ancora in corso di definizione il contributo tariffario riconosciuto ai distributori soggetti agli obblighi in materie di Titoli di Efficienza Energetica (TEE) e verranno regolamentati i sistemi di accumulo al fine di evitare che si creino squilibri sulle reti. Inoltre i distributori potrebbero subire aggravi di costi per la definizione di funzioni ed attività attribuiti dall’AEEG al Sistema Informativo Integrato, per l’attivazione degli indennizzi automatici (TIS) relativi agli invii delle misure e prossimamente alla qualità del dato e soprattutto per la proroga del regime transitorio delle perequazioni di misura e delle perdite di rete, che potrebbe comportare incertezze sia nello stanziamento dei ricavi sia nella valutazione degli investimenti. Sono in atto da parte di AEEG consultazioni relative al nuovo periodo regolatorio con partenza 1 gennaio 2016, che potrebbero condurre a stravolgimenti normativi di impatto non trascurabile. • Per quanto riguarda il servizio di teleriscaldamento si potrebbero verificare incrementi di costi quando verranno introdotte le norme sui controlli metrologici dei contatori. • Per quanto riguarda il settore dell’Information Technology e telecomunicazioni la società è esposta al rischio dei regolamenti AGCOM e delle normative relative alla Privacy. 55 Per mitigare la potenziale fonte di rischio il Gruppo adotta una politica di monitoraggio continuo delle legislazioni di riferimento al fine di valutarne le implicazioni e garantirne la corretta applicazione. In diversi settori di attività, le Autorità competenti stanno definendo norme relative alla durata delle concessioni e alle procedure competitive di affidamento delle stesse, che avranno un impatto non trascurabile sul Gruppo. Rischio di information technology Il Gruppo è esposto al rischio di indisponibilità o errato funzionamento dei sistemi informativi. Per lo svolgimento e la gestione delle proprie attività sono utilizzati sistemi informativi che supportano i principali processi aziendali, sia operativi che amministrativi e commerciali. La riservatezza e la sicurezza delle informazioni sono oggetto di presidi specifici attraverso politiche interne e con la segregazione degli accessi alle informazioni. A mitigazione di tali rischi sono state predisposte specifiche misure di prevenzione e protezione, quali sistema di back up e ripristino; sono inoltre adottate policy informatiche sull’utilizzo dei sistemi. RISCHIO DI MERCATO Il Gruppo opera sia in mercati regolamentati, sia in mercati non regolamentati. Nei mercati regolamentati le società sono esposte al rischio di riduzione di prezzi di vendita non legati a riduzione dei costi, ma a disposizioni legislative o delle Autorità Competenti. Nei mercati non regolamentati l’andamento dei prezzi è determinato, invece, dal mercato. Complessivamente con riferimento alle caratteristiche dei settori in cui opera, il Gruppo è esposto al rischio di mercato legato alla variazione dei prezzi delle materie prime, alla perdita di clienti operando verso un mercato altamente concorrenziale, ai prezzi di vendita variabili per la stagionalità dei consumi, alla loro riduzione di questi ultimi causata dalla crisi economica e dall’andamento climatico che influenza i consumi e le produzioni di energia. Infine la produzione di energia da fonti rinnovabili è sostenuta da varie forme di incentivazione, che possono essere soggette a modifiche o diverse interpretazioni legislative o a limiti temporali, che potrebbero ridurre l’impatto economico. Per mitigare i rischi di mercato la società adotta, ove possibile, strategie di vendita mirate alla riduzione del rischio; le nuove procedure competitive potrebbero comportare la cessazione di alcuni servizi, come pure 56 l’acquisizione di nuove aree di attività con un beneficio in termini di economie di scala. I rischi di riduzione dei margini di guadagno sono mitigati mediante un metodico controllo dei costi. RISCHIO AMBIENTALE Il Gruppo è esposto a rischi di eventi esterni e rischi ambientali, con particolare riferimento ai settori della vendita di energia, ICT e intermediazione/smaltimento dei rifiuti, oltre a quelli sottoposti a procedura di gara (i.e. I.U.). L’esposizione al rischio di eventi esterni e di rischi ambientali viene mitigata mediante la stipula di coperture assicurative e con l’adozione di procedure di prevenzione, protezione e monitoraggio dei rischi. Il Gruppo è esposto ai rischi legati alle stime dei consumi di fine anno, delle tariffe applicabili e delle stime in funzione dell’applicazione di disposizioni normative incerte. Inoltre il Gruppo è esposto al rischio legato alle stime di copertura finale e gestione post-chiusura degli impianti di messa a dimora definitiva dei rifiuti, pertanto le società interessate provvedono ad acquisire perizia asseverata da esperti indipendenti, verificata ad ogni consuntivazione. RISCHI FINANZIARI Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito è connesso in modo preponderante alle attività commerciali del Gruppo. Al fine di controllare tale rischio, la cui gestione operativa è demandata alla funzione di credit management allocata centralmente e alle corrispondenti funzioni delle società operative, negli ultimi anni è stata implementata una attività di valutazione del credit standing per alcune tipologie di clienti. Attualmente il Gruppo non ha in essere polizze assicurative tese a garantire il rischio di insolvenza sui propri crediti, in quanto si è finora ritenuto che la tipologia e le procedure adottate per la gestione degli stessi e per il recupero delle morosità, rendano l’eventuale costo assicurativo troppo elevato, rispetto ai benefici economici e finanziari che ne deriverebbero. L’esposizione verso i clienti viene quindi gestita mediante il miglioramento delle politiche commerciali, la concessione del credito alla clientela ed il recupero dello scaduto, azioni che negli ultimi esercizi hanno 57 portato ad una riduzione dei crediti in sofferenza. Inoltre in alcuni casi vengono richieste alla clientela garanzie a copertura del rischio di insolvenza. Infine il Gruppo ha iscritto a bilancio un apposito fondo di svalutazione, la cui capienza viene ritenuta congrua rispetto alle potenziali perdite rilevabili in futuro. Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono le disponibilità liquide, i mezzi equivalenti e le attività finanziarie disponibili per la vendita, è pari, al massimo, al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte. Queste ultime sono costituite da primari istituti bancari nazionali e internazionali. Rischio di tasso di interesse I principali strumenti finanziari del Gruppo, diversi dai derivati, sono rappresentati da finanziamenti bancari a breve e a m/l termine, leasing finanziari e depositi bancari a vista e a breve termine. L’obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative del Gruppo. L’esposizione del Gruppo al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla volatilità degli oneri finanziari connessi all’indebitamento espresso a tasso variabile. La politica di gestione del rischio sui tassi persegue l’obiettivo di limitare tale volatilità, innanzi tutto attraverso l’individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile, e inoltre mediante l’utilizzo di strumenti derivati di copertura che mitigano gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse. Al 31 dicembre 2014 la struttura dei finanziamenti e dei leasing finanziari concessi al Gruppo da banche e altri finanziatori è la seguente: al 31/12/2014 (dati in migliaia di euro) importo Finanz.a tasso fisso percent. 382.916 76,36% Finanz.a tasso var.con derivati 90.643 18,08% Finanz.a tasso var.senza derivati 21.634 4,31% 6.273 1,25% Leasing finanziari Totale 501.466 100,00% 58 al 31/12/2014 (dati in migliaia di euro) Obbligazioni importo percent. 296.796 59,19% Debiti per leasing finanziari 6.273 1,25% Prestiti e finanz.da parti correlate 3.794 0,76% Prestiti e finanz.da banche e altri 194.603 38,81% Totale 501.466 100,00% Il Gruppo ha in essere n. 4 contratti derivati di Interest Rate Swap (IRS), i quali prevedono lo scambio di un differenziale tra un tasso variabile e uno o più tassi fissi prestabiliti, applicati a un nozionale “baciato” col piano di ammortamento dei finanziamenti sottostanti. I suddetti derivati sono valutati al fair value, con variazioni imputate a patrimonio netto, nella riserva di cash flow hedge. Stante la suddetta struttura dell’indebitamento al 31 dicembre 2014, si stima che un innalzamento dei tassi di interesse di un punto percentuale produrrebbe, su base annua, un aumento degli interessi passivi di circa 226 mila euro, mentre una diminuzione dei tassi di interesse di un punto percentuale produrrebbe una diminuzione degli interessi passivi di circa 238 mila euro. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è identificato come il rischio per il quale, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento. L’obiettivo del Gruppo è quindi quello di assicurare un livello di liquidità tale da consentire di far fronte ai propri impegni contrattuali, sia in condizioni di normale corso degli affari, che in condizioni di crisi, attraverso il mantenimento di linee di credito disponibili, la liquidità generata e il tempestivo avvio delle negoziazioni sui finanziamenti in corso di maturazione, ottimizzando il costo del funding, in relazione alle condizioni di mercato in corso e prospettiche. Nella tabella che segue viene rappresentato il worst case scenario, ove le attività (liquidità, prestiti attivi, crediti commerciali, ecc.) non sono prese in considerazione, mentre vengono riportate le passività finanziarie, nella quota capitale e interessi, i debiti commerciali e i contratti derivati su tassi di interesse. Le 59 linee finanziarie a revoca utilizzate sono fatte scadere a vista, mentre gli altri finanziamenti sono fatti scadere alla data in cui possono essere chiesti a rimborso. al 31/12/2014 (dati in migliaia di euro) Obbligazioni scadenza scadenza scadenza da 1 a 3 m da 3 a 12 m da 1 a 2 a 0 11.625 11.625 7.954 37.485 36.582 Debiti verso fornitori 157.443 0 0 Totale 165.397 49.110 48.207 Debiti e altre passività finanziarie Al fine di garantire liquidità sufficiente a coprire ogni impegno finanziario almeno nei prossimi due anni (orizzonte temporale del worst case scenario riportato), il Gruppo dispone, al 31 dicembre 2014, di Euro 114 milioni di liquidità, di Euro 15 milioni di linee di credito a m/l termine committed, Euro 50 milioni di linee di credito revolving committed, e circa Euro 50 milioni di linee di cassa uncommitted, tutte inutilizzate. Al 31 dicembre 2014 il Gruppo è caratterizzato da una struttura del debito prevalentemente a medio-lungo termine (il 90% circa dei finanziamenti scade oltre l’esercizio successivo), di cui circa il 59% è rappresentato da eurobond con rimborso a fine 2018. La durata residua media dei finanziamenti è pari a 4,9 anni, e circa il 37% del debito ha scadenza oltre i 5 anni. Rischio di default e covenants Il rischio consiste nella possibilità che i contratti di finanziamento sottoscritti contengano disposizioni che prevedano la facoltà da parte del finanziatore di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento se si verificano determinati eventi, generando così un potenziale rischio liquidità. Il prestito obbligazionario di 300 milioni di euro non è assistito da garanzie reali e prevede, per tutta la durata dello stesso, un insieme di clausole, in linea con la prassi internazionale, che impongono alcuni divieti. Le clausole principali prevedono l’impegno del Gruppo al pari trattamento del debito emesso rispetto agli altri suoi debiti non garantiti (pari passu) e l’impegno, nei confronti degli obbligazionisti di non concedere 60 ad altri finanziatori successivi, dello stesso status, garanzie migliori e/o privilegi sui beni che formano le sue attività (negative pledge). Il “finanziamento di progetto” in essere tra Lomellina Energia e un pool di banche, con capofila Intesa San Paolo, è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della società. La società stessa ha già avviato a partire dal secondo semestre 2014 un processo di “richiesta di consenso” formalizzato ad aprile 2015, agli istituti finanziatori, giunto ormai in fase conclusiva e con ottime probabilità di esito positivo. Tale processo prevede la ricontrattualizzazione del finanziamento, la possibilità di effettuare nuovi investimenti, la definizione di un nuovo piano di ammortamento e l’introduzione di un nuovo modello per il calcolo dei relativi covenants, da applicarsi già a partire dal 31 dicembre 2014. Il gruppo ha ritenuto di non cacolare il covenants secondo il vecchio modello in attesa dell’approvazione della revisione di cui sopra; il calcolo dei covenants secondo il modello in approvazione determina il rispetto degli stessi. Si segnala che, visti i consensi alla modifica proposta già ricevuti dalla quasi totalità degli istituti finanziatori, il gruppo ha ritenuto, in attesa di ricevere l’approvazione definitiva, di mantenere esposto il debito secondo la classificazione originaria. Il finanziamento in essere tra Linea Energia e Unicredit è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della società e prevede, per l’anno 2014, l’obbligo di far sì che il rapporto tra l’importo in linea capitale del finanziamento erogato e non ancora rimborsato e i mezzi propri (comprensivi dei prestiti soci postergati) sia pari o maggiore a 3,30. Il prestito BEI è assistito, in parte, da una fidejussione rilasciata da SACE e prevede, per tutta la durata contrattuale, il rispetto dei seguenti covenants finanziari: • PFN / EBITDA < 4,50 • EBITDA / Oneri Finanziari Netti > 4,50 • PFN / Mezzi Propri < 1,75 Per quanto riguarda il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, anche alla luce di quanto sopra esposto, tutti i succitati vincoli e covenants risultano rispettati. RISCHIO COMMODITY E UTILIZZO STRUMENTI FINANZIARI Alcune società del Gruppo sono esposte al rischio commodities legato alle variazioni dei prezzi di acquisto di materie prime energetiche sui diversi mercati. Per far fronte a questo rischio sono stipulati strumenti di copertura. Sul mercato la società opera avvalendosi dei servizi di terzi, mediante i quali provvede all’approvvigionamento e a operazioni di trading. 61 E’ altresì adottata un’apposita Risk Policy volta a presidiare le attività di trading, che prevede anche la costituzione di un apposito Comitato Rischi. Inoltre all’interno della società è operativa una funzione di Risk Manager. La gestione dinamica adottata prevede l’uso di contratti spot, a termine e OTC; mentre l’operatività dei soggetti terzi è costantemente monitorata dalla struttura della società con l’ausilio di un complesso sistema di reporting all’uopo predisposto. Il contratto con i terzi prevede un limite di rischio (stop-loss), per gli approvvigionamenti e per l’attività di trading. ALTRE INFORMAZIONI E FATTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ADESIONE AL CONSOLIDATO FISCALE Partecipano all’istituto del Consolidato Fiscale di cui agli articoli 117 e ss. del TUIR che vede LGH Holding S.p.A. in qualità di consolidante le suguenti società: - Aem Gestioni S.r.l.; - Astem Gestioni S.r.l.; - MF waste S.r.l.; - Linea più S.p.A.; - Linea Ambiente S.r.l.; - Linea Energia S.p.A.; - Linea Distribuzione S.r.l.; - Greenambiente S.r.l.; - Steam S.r.l.; - Rovato Energia Scarl; - Linea Gestioni S.r.l.; - Linea com S.r.l. 62 RAPPORTI CON PARTI CORRELATE I rapporti intrattenuti da LGH spa e dalle proprie controllate con le parti correlate, e collegate sono dettagliate nella sezione dedicata alle note esplicative al bilancio consolidato (Nota esplicativa n° 44). AZIONI PROPRIE Si precisa che ai sensi dell’art. 2428 c.c. commi 3 e 4 la Società Capogruppo non possiede né ha acquistato né alienato nel corso dell’esercizio azioni o quote di società controllanti anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona. CONTENZIOSI LEGALI A livello di Gruppo si segnalano i seguenti contenziosi: - A seguito della verifica ispettiva effettuata dall’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas nel luglio 2012 presso lo stabilimento di Parona, l’AEEG ha emesso delibera nella quale viene contestato il quantitativo di energia netta incentivata. La Società ha impugnato tale delibera presso il TAR Lombardia che ha respinto tale ricorso nell’aprile 2014. Nonostante appello presentato presso il Consiglio di Stato, con sentenza del dicembre 2014 è stata confermata la sentenza di primo grado. A fronte della succitata delibera, nel mese di dicembre 2013, Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico, ha inviato alla Società una lettera di intimazione al pagamento, entro la fine del mese di gennaio 2014. La Società ha notificato il ricorso contestando completamente la richiesta presso il TAR Lombardia; la prossima udienza per la discussione del merito è fissata per il mese di ottobre 2015. In considerazione del fatto che la causa principale si è conclusa, mentre quella per la definizione esatta dell’importo è ancora al primo grado di giudizio, si è provveduto all’iscrizione di un fondo rischi di Euro 3,5 milioni tenendo conto delle richieste della CCSE. - Nel mese di novembre 2011 il Gestore Servizi Energetici S.p.A.(GSE) ha trasmesso Lomellina Energia S.r.l. due comunicazioni, concernenti le due linee dell'impianto, nelle quali comunicava, senza alcuna giustificazione, la sostituzione del criterio per il calcolo dell'energia agevolata ai fini del riconoscimento dei certificati verdi, previsto dalla normativa, concordato in precedenza con la Società e applicato fin dalla produzione 2007, con regolare emissione, ritiro e contestuale pagamento dei 63 certificati verdi richiesti da Lomellina Energia. La modifica del criterio, applicato prudenzialmente dalla Società a partire dall’esercizio 2011, ha comportato una riduzione dei certificati verdi spettanti alla Società. Anche la durata degli incentivi, per la parte non biodegradabile dei rifiuti di linea 1 dichiarata dal GSE nelle predette comunicazioni, è inferiore a quella prevista dalla normativa. Per tutelare i propri diritti, Lomellina Energia ha impugnato di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio i provvedimenti del GSE, per ottenere l'annullamento degli stessi e il pagamento delle somme dovute. L'istanza cautelare per la sospensione dei provvedimenti è stata respinta dal Tribunale Amministrativo Regionale; il Consiglio di Stato, facendo seguito all’impugnativa presentata contro tali ordinanze, ha rimandato la questione al TAR Lazio per decidere nel merito e la relativa udienza si è svolta nel mese di febbraio 2013. Il 15 aprile 2013 sono state pubblicate le sentenze del TAR Lazio relative alle due linee di produzione con i seguenti esiti: • Per la linea 1 il TAR ha riconosciuto il diritto della Lomellina Energia alla percezione degli incentivi per la quota di produzione da rifiuto non biodegradabile fino al 19 gennaio 2014. • Per la linea 2 il TAR ha rigettato le richieste della società. La società ha chiesto parere al proprio consulente esterno, incaricato delle azioni a difesa, il quale ha rappresentato che, nonostante le sfavorevoli decisioni del TAR, le fondate ragioni di Lomellina Energia inducono a ritenere che si possa confermare la valutazione del rischio di soccombenza come “possibile”. Pertanto non si è proceduto, in conformità al comportamento adottato lo scorso anno, ad accantonamenti a fondo rischi ed è stato presentato ricorso al Consiglio di Stato avendo, come rappresentato dal consulente legale, fondate ragioni per la tutela dei diritti della Lomellina Energia. La società, in attesa della definitiva risoluzione del contenzioso, ha, nel frattempo, in via prudenziale iscritto dal 2011 a bilancio solo i certificati verdi relativi alle eccedenze di energia elettrica immessa in rete dalla linea 2. - Con decreto del Dipartimento Regionale del Territorio e dell’Ambiente del 28 novembre 2011 n° 888 la Regione Sicilia ha approvato il piano finanziario riguardante lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, da effettuarsi presso la discarica gestita dalla società Greenambiente e le relative tariffe. La società ha presentato ricorso contro tale provvedimento. Il TAR di Catania con sentenza n. 3190/2014 ha respinto tale ricorso. In considerazione della sentenza 2014 la società, sentito anche il proprio legale, ha valutato che il rischio di soccombenza, seppure parziale, possa essere probabile e, alla luce di ciò, ha deciso di effettuare, a valere sul bilancio 2014, un accantonamento di 1.513 migliaia di euro. - per quanto riguarda la società Cogeme Gestioni (oggi fusa per incorporazione in Linea Gestioni) si segnala che si è costituita come controinteressata nei giudizi promossi dinanzi al consiglio di stato dall’A.T.I. Aprica s.p.a.- la Bi.Co. due s.r.l. avverso le sentenze emesse dal Tribunale Amministrativo 64 Regionale sez. Brescia aventi ad oggetto le aggiudicazioni definitive dei servizi di igiene urbana disposte in proprio favore dai comuni di Rovato e Gambara, in merito ai quali si è in attesa della fissazione dell’udienza di merito. FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE Alla data di redazione del presente documento si rilevano i seguenti fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell’esercizio: - in data 11 febbraio 2015 è stato presentato all’agenzia delle Entrate modello IVA 26 per l’adesione all’iva di gruppo delle società: Linea Group Holding S.p.A., Linea più S.p.A., Astem Gestioni S.r.l., Linea Gestioni S.r.l., Linea Energia S.p.A., Lomellina Energia S.r.l. Tale decisione è risultata conseguente alle nuove normative in tema IVA in merito alla fatturazione alla pubblica amministrazione e all’estensione dell’applicazione del sistema di reverse charge al settore energetico. 65 REVISIONE DEL BILANCIO Il bilancio societario di Linea Group Holding S.p.A. e il consolidato del Gruppo sono sottoposti a revisione legale da parte della società Reconta Ernst & Young S.p.A. sulla base dell’incarico conferito dall’assemblea dei soci per gli esercizi 2012, 2013 e 2014. TERMINI DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO Gli amministratori ricorrono ai maggiori termini previsti dall’art. 2364 cc, trattandosi di società tenuta alla redazione del bilancio consolidato. 66 PROPOSTE DEGLI AMMINISTRATORI ALL’ASSEMBLEA Agli azionisti, riteniamo che la Relazione sulla Gestione, a corredo del Bilancio d’Esercizio di Linea Group Holding S.p.A. e del Bilancio Consolidato del Gruppo LGH, illustri esaurientemente l’andamento e i risultati conseguiti nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014. Tenuto conto che l’utile netto realizzato al 31 dicembre 2014 da Linea Group Holding S.p.A. è stato pari a Euro 7.057 migliaia, il Consiglio di Amministrazione propone di destinare il risultato a: • 352.835 euro a riserva legale; • 6.703.866 euro utile da destinare a riserva facoltative e/o a dividendo. Cremona, 28 maggio 2015 IL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE 67 II. BILANCIO CONSOLIDATO 2014 68 PROSPETTI CONTABILI (DATI IN MIGLIAIA DI EURO) SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA *riesposto ATTIVITA' Attività non correnti Attività immateriali Avviamento Immobili, impianti e macchinari Investimenti immobiliari Partecipazioni in società collegate Altre partecipazioni Imposte differite attive Attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti Totale Attività non correnti Attività correnti Rimanenze Crediti commerciali Attività per strumenti derivati Altre attività finanziarie correnti Altre attività correnti Disponibilità liquide e depositi a breve Note parti correlate 31/12/13 31/12/13 1 2 3 208.596 85.014 332.846 201.109 85.014 348.719 201.109 85.014 347.227 5 12 8 6 7 0 5.593 4.762 35.894 37.681 2.623 713.009 0 9.751 495 36.215 34.006 2.486 717.794 0 9.751 495 36.980 34.006 2.486 717.068 28.221 226.750 233 6.892 32.025 66.464 28.221 226.750 233 6.892 32.025 66.464 380.958 360.586 360.586 0 0 0 1.093.967 1.078.381 1.077.654 9 10 11 12 13 14 19.885 30.162 4.190 Totale Attività correnti Attività destinate alla vendita parti correlate 31/12/14 15 TOTALE ATTIVITA' 28.062 195.353 2.891 7.904 32.458 114.290 13.287 23.634 2.000 * il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito 69 SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA *riesposto PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Note parti correlate parti correlate 31/12/14 31/12/13 31/12/13 Patrimonio netto Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Utili a nuovo Risultato del periodo 189.494 0 8.461 1.247 1.549 189.494 0 8.684 6.112 5.803 189.494 0 8.684 4.646 6.263 Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio di terzi 200.751 31.396 210.093 35.622 209.087 35.574 Totale Patrimonio netto 16 232.147 245.715 244.662 Passività non-correnti Prestiti e finanziamenti non correnti Fondi rischi ed oneri 18 22 450.110 69.910 399.327 56.217 399.327 56.217 19-20-21 19.997 17.227 17.227 Passività per strumenti derivati Altre passività finanziarie non correnti 23 24 8.862 0 5.778 6.735 5.778 6.735 Altre passività non correnti Imposte differite passive 25 8 44.993 31.705 44.388 36.499 44.388 36.826 625.577 566.171 566.497 183.026 54.659 0 183.026 54.659 0 Passività per fondi pensionistici Totale Passività non correnti Passività correnti Debiti commerciali Prestiti e finanziamenti correnti Altre passività finanziarie correnti 26 17 30 17.105 156.547 51.356 5.000 17.400 Altre passività correnti 27 22.640 28.527 28.527 Debiti per imposte correnti 28 700 283 283 236.243 266.495 266.495 0 0 0 861.820 832.665 832.992 1.093.967 1.078.381 1.077.654 Totale Passività correnti Passività destinate alla vendita 29 Totale passività TOT.PATRIM.NETTO E PASSIVITA' * il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito 70 CONTO ECONOMICO Note Ricavi di vendita 31 Altri ricavi e proventi 32 parti correlate 54.903 Totale ricavi netti Consumi di materie e servizi Costo del lavoro 33 34 15.146 1/1 31/12/14 parti correlate 582.250 *riesposto 1/1 31/12/13 1/1 31/12/13 670.001 670.001 28.371 22.240 22.240 610.621 692.241 692.241 -524.635 -64.990 -524.635 -64.990 -440.160 -67.299 61.634 13.770 Altri costi operativi 35 -7.753 -6.225 -6.225 Altri proventi (oneri) netti 36 -542 1.686 -1.063 94.867 98.077 95.329 -68.995 -63.233 -59.486 25.872 34.844 35.842 -20.864 152 -20.789 -74 -21.096 -74 Margine operativo lordo Ammortamenti e svalutazioni 37 Risultato operativo Proventi (oneri) finanziari netti Quota di pertinenza risultato società collegate 38 39 Proventi (oneri) da partecipazioni 40 636 Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito 8 Risultato netto da attività in esercizio Risultato netto da attività in dismissione 41 Risultato netto del periodo 13 17 17 5.173 13.998 14.690 -8.833 -10.870 -11.102 -3.660 3.128 3.588 0 0 -3.660 3.128 3.588 1.549 -5.209 5.803 -2.675 6.263 -2.675 Di cui: Risultato netto di competenza del gruppo Risultato netto di competenza di terzi * il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito 71 CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Note Utile/Perdita del periodo (A) 1/1 - 31/12/14 -3.660 1/1 - 31/12/13 1/1 - 31/12/13 *riesposto 3.128 3.588 Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato: Variazione riserva di "cash flow hedge" -1.319 1.667 1.667 215 -557 -557 -2.411 384 384 591 -109 -109 Altre componenti di conto economico complessivo -2.924 1.385 1.385 Tot.utile/(perdite) complessivo per il periodo -6.584 4.513 4.973 Di cui: attribuibile al gruppo attribuibile ai terzi -1.256 -5.328 6.701 -2.188 7.161 -2.188 impatto fiscale sulla variazione riserva di "cash flow hedge" Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato: Variazione riserva IAS 19 impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19 * il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito 72 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO per gli esercizi chiusi dal 31 Dicembre 2012 al 31 Dicembre 2014 Saldi al 31/12/2012* restated Capit. Sociale Riserva legale Riserve statut. Riserva FTA Riserva CFH Riserva IAS 19 Altre riserve Utili (Perdite) a nuovo Risult. eserc.di gruppo PN DEL GRUPPO Capitale e riserve di terzi Risult. eserc.di terzi PN DI TERZI PN TOTALE 189.494 2.004 1.851 4.406 -1.561 -1.508 12.277 -5.320 7.792 209.435 36.154 -3.820 32.334 241.769 0 0 -7136 14.653 -7.792 0 -3.820 3.820 0 0 Aumenti capitale sociale 0 Destinaz.utili/perdite eserc.preced. 275 Distribuzione dividendi e/o riserve -5.000 -5.000 -1.151 -1.151 -6.151 Variazione area consolidamento (*) -1.058 -1.058 6.628 6.628 5.570 -3 14 0 14 -2.675 3.128 486 1.385 Altri movimenti 463 -430 -16 629 270 Risultato esercizio 2013 5.803 Altri utili/perdite complessive Risultato economico complessivo Saldi al 31/12/2013* restated 189.494 2.279 1.851 440 433 4.869 629 270 -1.362 -1.254 899 5.141 Distribuzione dividendi e/o riserve 5803 7.162 486 -2.675 -2.189 4.973 5.803 210.093 38.297 -2.675 35.622 245.715 0 2.222 2.222 2.222 4.930 -5.803 0 -2.675 0 0 -8.000 -1.206 -1.206 -9.206 -87 87 87 0 -5.209 -5.209 -3.660 -8.000 Variazione area consolidamento (*) -87 Risultato esercizio 2014 Altri utili/perdite complessive Risultato economico complessivo Saldi al 31/12/2014 189.494 2.719 2.284 486 3.272 Aumenti capitale sociale Destinaz.utili/perdite eserc.preced. -2.675 5.803 1.549 1.549 2.675 -1.045 -1.760 -2.805 -119 -119 -2.924 0 -1.045 -1.760 0 0 1.549 -1.256 -119 -5.209 -5.328 -6.584 4.869 -2.407 -3.014 5.054 202 1.549 200.750 36.606 -5.209 31.397 232.147 * gli importi a variazione dell'area di consolidamento derivano dal conferimento di ASM Castelleone 73 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO RISULTATODA ATTIVITA' OPERATIVE AL NETTO DI IMPOSTE anno 2013* anno 2014 -3.660 3.128 0 0 Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.materiali 43.768 44.807 Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.immateriali 12.543 10.245 Utile da attività in via di dismissione al netto delle imposte Rettifiche per riconciliare l'utile netto con il flussi finanziari generati dalle attività operative: Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 1.309 75 Svalutazione attivo circolante 4.940 5.358 Variazione netta TFR e fondi pensionistici 2.770 416 Variazione netta fondi rischi e oneri 13.393 1.599 Variazione netta delle imposte differite attive e passive -4.225 -2.553 Variazioni nelle attività e passività operative: (Aumento)/diminuzione delle rimanenze 159 -4.827 26.607 13.817 (Aumento)/diminuzione dei crediti per imposte dirette (IRES e IRAP) 6.071 -7.560 (Aumento)/diminuzione dei crediti per imposte indirette (IVA e accise) -7.955 3.239 (Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali (Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie 1.164 5.403 -26.478 -3.047 Aumento/(diminuzione) dei debiti per imposte dirette (IRES e IRAP) 417 -1.433 Aumento/(diminuzione) dei debiti per imposte indirette (IVA e accise) 135 42 -5.419 65.540 -5.276 63.433 Acquisizioni di immobilizzazioni materiali -29.204 -17.407 Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali -17.529 -27.179 (Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie FLUSSI FINANZ.NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO -109 -46.842 227 -44.359 (Aumento)/diminuzione attività finanziarie (compresi derivati attivi) -7.344 -13.573 Aumento/(diminuzione) passività finanziarie (compresi derivati passivi) 48.816 45.690 Dividendi deliberati -9.206 -6.151 0 0 Altre variazioni di patrimonio netto e degli interessi di terzi FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO -3.138 29.128 1.894 27.860 VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE 47.826 46.934 Disponibilità liquide nette a inizio perido 66.464 19.531 Disponibilità liquide nette a fine periodo 114.290 66.465 Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE Flussi finanziari da attività d'investimento: Flussi finanziari da attività di finanziamento: Aumento/(diminuzione) di capitale INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Interessi incassati anno 2014 anno 2013 2.553 2.073 16.506 19.959 Imposte sul reddito pagate 8.248 19.337 Dividendi pagati 8.839 7.171 Interessi pagati * il 2013 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito Si precisa che, ai fini di una corretta esposizione dei flussi finanziari, il rendiconto finanziario dell’esercizio 2014 è stato depurato degli effetti patrimoniali derivanti dalle operazioni straordinarie (conferimento ramo gas da ASM Castelleone a Linea Distribuzione). 74 NOTE ILLUSTRATIVE - BILANCIO CONSOLIDATO AL 31/12/2014 PRINCIPI CONTABILI 1. INFORMAZIONI GENERALI Linea Group Holding S.p.A. è una società per azioni, multiutility registrata e domiciliata in Italia. La predisposizione del bilancio consolidato di Linea Group Holding S.p.A. (di seguito, “la Società”) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 è stata autorizzata dal Consiglio d’Amministrazione in data 28 Maggio 2015. Le attività del Gruppo sono dettagliatamente descritte nella relazione sulla gestione. 2. PRINCIPI DI REDAZIONE E PRINCIPI CONTABILI Il bilancio consolidato del Gruppo Linea Group Holding S.p.A. al 31 dicembre 2014 è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (di seguito IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l’eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione. I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2013, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2014”. 75 A seguito della significativa riduzione dei tassi di interesse sul mercato e di un approfondimento dei principi contabili di riferimento, il gruppo nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, ha modificato la modalità di contabilizzazione dell’attualizzazione dei fondi ripristino applicando quanto disposto dall’IFRIC 1 in merito alla possibilità di capitalizzare la componente di variazione del tasso di interesse quale maggior valore del cespite a cui il fondo fa riferimento, spesando solamente la variazione dovuta al tempo. Tale modifica ha comportato la necessità di riesporre il dato di risultato, dei cespiti e delle imposte anticipate nel 2013 e il patrimonio netto per le componenti degli anni precedenti. Contestualmente, a seguito dell’applicazione dei principi IFRS da parte delle controllate e a seguito del caricamento di tutte le conseguenti variazioni sul software gestionale in uso, sono state individuate e corrette alcune formule aritmetiche di calcolo relative all’area immobilizzazioni per i quali si rimanda alla specifica sezione. Nel bilancio 2014 il gruppo ha anche provveduto a riesporre il proprio risultato di Margine Operativo Lordo escludendo da tale posta gli accantonamenti a fondo rischi, accorpati ora agli ammortamenti e alle svalutazioni. Di conseguenza sono stati riesposti per comparazione anche i dati 2013. Il Gruppo pertanto ha provveduto a riesporre i dati di “Immobilizzazioni Materiali”, “Crediti per imposte anticipate” e “Imposte differite come nella tabella a seguire: dati in '000€ Tipologia cespiti Immobilizzazioni materiali Imposte differite attive Imposte differite passive Patrimonio netto Valore netto 31/12/2013 restatement Valore netto 31/12/2013 riassestato 347.227 1.492 348.719 36.980 -765 36.215 -36.826 327 -36.499 -244.662 -1.053 -245.715 Il bilancio consolidato del Gruppo Linea Group Holding S.p.A. al 31 dicembre 2014, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Linea Group Holding S.p.A. nella riunione del 28 maggio 2015, è stato predisposto sulla base delle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2014 ed è corredato dalla relazione sulla gestione sull’andamento del Gruppo stesso ed è oggetto di revisione legale da parte della società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. Con riguardo ai prospetti di bilancio consolidato si precisa quanto segue: - Situazione patrimoniale-finanziaria: è stata adottata la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello “IAS 1 revised”. 76 - Conto economico: il Gruppo presenta una classificazione dei costi per natura, che si ritiene più rappresentativa delle attività prevalentemente commerciali e di distribuzione del Gruppo, e assume la denominazione di conto economico complessivo. Esso viene esposto su due prospetti: il primo evidenzia le tradizionali componenti di conto economico, con il risultato di periodo, mentre il secondo, partendo da questo risultato, espone dettagliatamente le altre componenti, precedentemente evidenziate solo nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Si segnala, inoltre, che si è scelto di inserire la voce “Quota di pertinenza risultato società collegate” dopo il “Risultato operativo”, al fine di meglio rappresentare l’apporto delle attività caratteristiche al risultato complessivo di Gruppo. - Rendiconto finanziario: è stato predisposto adottando il metodo indiretto, rettificando l’utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria, come consentito dallo IAS 7. - Variazioni di Patrimonio Netto di Gruppo: presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto, riconciliandoli attraverso l’utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività d’impresa. Il Gruppo infatti ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25 del principio IAS 1) sulla continuità aziendale, anche con riferimento allo specifico settore di appartenenza caratterizzato da una domanda sostanzialmente aciclica. 3. NUOVI PRINCIPI CONTABILI, MODIFICHE E/O INTERPRETAZIONI AI PRINCIPI ESISTENTI, IN VIGORE A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2014 I principi contabili adottati nel corso del 2014 coincidono con quelli dell’esercizio precedente, fatta eccezione per le variazioni illustrate nel paragrafo precedente. Nei successivi paragrafi “Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’Unione Europea ma applicabili successivamente al 31 dicembre 2014” e “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora omologati dall’Unione Europea” vengono invece riepilogate le variazioni che saranno adottate nei prossimi esercizi. Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal Gruppo dal presente esercizio A decorrere dal 1° gennaio 2014 sono state applicate talune modifiche introdotte dai principi contabili internazionali e dalle interpretazioni. 77 Variazioni applicabili dal 1° gennaio 2014 rilevanti: Non ci sono fattispecie rilevanti. Variazioni applicabili dal 1° gennaio 2014 non rilevanti: - Emendamenti allo IAS 32 - Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio dal 1° gennaio 2014. Tali emendamenti chiariscono l’applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle passività finanziarie e ne richiedono l’applicazione retroattiva. Nessun effetto significativo è derivato dall’applicazione di tali emendamenti sul presente Bilancio. - Ementamenti allo IAS 36 – Riduzione di valore delle attività, che disciplinano l’informativa sul valore recuperabile delle attività che hanno subito una riduzione di valore, se tale importo è basato sul fair value al netto dei costi di vendita. Nessun effetto significativo è derivato dall’applicazione di tali emendamenti sul presente Bilancio. - Emendamenti allo IAS 39 dal 1° gennaio 2014. Le modifiche permettono di continuare l'hedge accounting nel caso in cui uno strumento finanziario derivato, designato come strumento di copertura, sia novato a seguito dell’applicazione di legge o regolamenti al fine di sostituire la controparte originale per garantire il buon fine dell’obbligazione assunta e se sono soddisfatte determinate condizioni. Nessun effetto è derivato dall’adozione di tali emendamenti sul presente Bilancio. - Interpretazione allo IAS 37 dal 1° gennaio 2014. Tale interpretazione stabilisce la rilevazione delle passività per il pagamento di tributi diversi dalle imposte sul reddito e stabilisce in particolare quale evento origina l’obbligazione e il momento di riconoscimento della passività. Nessun effetto è derivato dall’adozione di tale interpretazione sul presente Bilancio. - Il 21 novembre 2013, lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti minori allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti intitolati “Piani a benefici definiti: Contribuzioni dei dipendenti”. Tali emendamenti riguardano la semplificazione del trattamento contabile delle contribuzioni ai piani a benefici definiti da parte dei dipendenti o di terzi in casi specifici. Gli emendamenti sono applicabili, in modo retrospettivo, per gli esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2014, è consentita l’adozione anticipata. - Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs- 2010-2012 Cycle e Annual Improvements to IFRSs - 2011-2013 Cycle). Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono: la definizione di condizioni di maturazione nell’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, il raggruppamento dei segmenti operativi nell’IFRS 8 – Segmenti Operativi e la definizione di dirigenti con responsabilità strategiche nello IAS 24 – Informativa sulle parti correlate, l’esclusione dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, di tutti i tipi di accordi a controllo congiunto (cosi come definiti nell’IFRS 78 11 – Accordi a controllo congiunto), e alcuni chiarimenti sulle eccezioni all’applicazione dell’IFRS 13 – Misurazione del fair value. Le modifiche sono applicabili dal 1 luglio 2014. Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’Unione Europea ma applicabili successivamente al 31 dicembre 2014 Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio d’esercizio, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in vigore. a. Modifiche allo IAS 19 – Piani a benefici definiti: Employee Contributions: lo IAS 19 chiede ad un’entità di considerare le contribuzioni da parte dei dipendenti o di terze parti quando contabilizza i piani a benefici definiti. Quando le contribuzioni sono legate alla prestazione del servizio, dovrebbero essere attribuite al periodo di servizio come benefici negativi. La modifica chiarisce che, se l’ammontare delle contribuzioni è indipendente dal numero di anni di servizio, è permesso all’entità di rilevare queste contribuzioni come una riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché allocare le contribuzioni ai periodi di servizio. Questa modifica è efficace (e verrà conseguentemente adottata dal gruppo) per gli esercizi che iniziano al 1 Luglio 2014 o successivamente. b. Progetto annuale di miglioramento 2010-2012 Questi miglioramenti sono efficaci a partire dal 1 Luglio 2014 e comprendono: IFRS 2 Pagamenti basati su azioni Questo miglioramento è applicato prospetticamente e chiarisce diverse questioni relative alla definizione delle condizioni di conseguimento di risultato e di servizio che rappresentano delle condizioni di maturazione, tra le quali: • Una condizione di conseguimento di risultato deve contenere una condizione di servizio • Un obiettivo di conseguimento di risultato deve essere soddisfatto mentre la controparte presta servizio. • Un obiettivo di conseguimento di risultato può riferirsi ad operazioni o attività di un’entità, o a quelli di un’altra entità nello stesso gruppo. • Un obiettivo di conseguimento di risultato potrebbe essere, o non essere, una condizione di mercato. 79 • Se, indipendentemente dalla motivazione, la controparte cessa di prestare servizio durante il periodo di maturazione, la condizione di servizio non è soddisfatta. IFRS 3 Aggregazioni aziendali La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che tutti gli accordi per corrispettivi potenziali classificati come passività (o attività) conseguenti ad un’aggregazione aziendale devono essere successivamente valutati al fair value con contropartita a conto economico, indipendentemente dal fatto che ricadano o meno nello scopo dell’IFRS 9 (o IAS 39). IFRS 8 Settori operativi Le modifiche si applicano retrospetticamente e chiariscono che: • Un entità deve presentare informativa sulle valutazioni svolte dal management nell’applicare i criteri di aggregazione previsti dal paragrafo 12 dell’IFRS 8, includendo una breve descrizione dei settori operativi che sono stati aggregati e le caratteristiche economiche (ad esempio, vendite o margine lordo) utilizzate per determinare se i settori sono ‘simili’ • E’ necessario presentare la riconciliazione tra le attività del settore e le attività totali solo se la riconciliazione è presentata al dirigente operativo, così come è richiesto per le passività del settore. IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che nello IAS 36 e nello IAS 38 un’attività può essere rivalutata con riferimento a dati osservabili sia sul valore contabile lordo che netto. Inoltre, gli ammortamenti e le svalutazioni accumulate rappresentano la differenza tra il valore lordo ed il valore contabile dell’attività. IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che una società di gestione (un’entità che fornisce i servizi di dirigenti con responsabilità strategiche) è una parte correlata soggetta all’informativa sulle parti correlate. Inoltre, un’entità che utilizza una società di gestione deve dare informativa sul costo sostenuto per i servizi di gestione. Queste modifiche sono efficaci (e verranno conseguentemente adottate dal gruppo) per gli esercizi che iniziano al 1 Luglio 2014 o successivamente. c. Progetto annuale di miglioramento 2011-2013 Questi miglioramenti sono efficaci a partire dal 1 Luglio 2014 e non ci si attende che possano avere un impatto materiale sul gruppo. Comprendono: IFRS 3 Aggregazioni aziendali 80 La modifica si applica prospetticamente e chiarisce con riferimento alle eccezioni nello scopo dell’IFRS 3 che: • Gli accordi a controllo congiunto, e non solo le joint ventures, sono al di fuori dello scopo dell’IFRS 3 • Questa eccezione (nello scopo) si applica solo alla contabilizzazione nel bilancio dell’accordo a controllo congiunto stesso IFRS 13 Valutazione del fair value La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che l’eccezione del portafoglio prevista dall’ IFRS 13 può essere applicata non solo alle attività e passività finanziarie, ma anche agli altri contratti che rientrano nello scopo dell’IFRS 9 (o IAS 39). IAS 40 Investimenti immobiliari La descrizione di servizi ancillari nello IAS 40 differenzia tra investimenti immobiliari ed immobili occupati dal proprietario (ad esempio, immobili, impianti e macchinari). La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che, per determinare se un’operazione rappresenta l’acquisto di un asset o un’aggregazione aziendale, deve essere utilizzato l’IFRS 3 e non la descrizione di servizi ancillari contenuta nello IAS 40. IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers L’IFRS è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L’IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il principio fornisce un approccio più strutturato per la rilevazione e valutazione dei ricavi. Il nuovo principio è applicabile a tutte le entità e sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2017 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. L’applicazione anticipata è consentita. Il gruppo sta al momento valutando l’impatto dell’IFRS 15 e prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria. d. Modifiche all’IFRS 11 – Accordi a controllo congiungo: Accounting for Acquisition of Interests: le modifiche all’IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l’acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell’acquisizione di un ulteriore quota di partecipazione nel medesimo 81 accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un’esclusione dallo scopo dell’IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l’entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante. Le modifiche si applicano sia all’acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a controllo congiunto che all’acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo congiunto. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo a seguito dell’applicazione di queste modifiche. e. Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Clarification of Acceptable Methodos of Depreciation and Amortisation: Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38 che i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l’attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l’utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l’ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l’ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Tale impostazione normativa potrebbe avere effetto sul calcolo dell’ammortamento degli impianti facenti parte del Termovalorizzatore di Parona, il cui ammortamento è appunto cadenziato sull’andamento dei ricavi attuali e prospettici. f. Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements: le modifiche consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. In caso di prima adozione degli IFRS, l’entità che decide di utilizzare il metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato lo dovrà applicare dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto sul bilancio della Società a seguito dell’applicazione di queste modifiche. Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall’Unione Europea Alla data della presente Bilancio, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione dei seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni: 82 Il 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto: Rilevazione dell’acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto, fornendo chiarimenti sulla rilevazione contabile delle acquisizioni di Partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un business. Gli emendamenti ,sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2016, ed è consentita l’applicazione anticipata. Il 12 maggio 2014 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 38 - Attività immateriali. Lo IASB ha chiarito che l'utilizzo di metodi basati sui ricavi per calcolare l'ammortamento di un bene non è appropriato, in quanto i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo di un bene generalmente riflette fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dal bene. Lo IASB ha inoltre chiarito che si presume i ricavi generalmente non siano una base adeguata per misurare il consumo dei benefici economici generati da un’attività immateriale. Tale presunzione, tuttavia, può essere superata in determinate circostanze limitate. Tali modifiche sono efficaci per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2016, e consentita l’applicazione anticipata. Alla data attuale non sono previsti impatti dall’applicazione del nuovo principio per il Gruppo LGH. Il 28 maggio 2014 lo IASB ha emesso il principio IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti, che richiede ad una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che rifletta il corrispettivo che ci si aspetti di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque step. Il nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l’ammontare, i tempi e l'incertezza circa i ricavi e i flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2017. E’ consentita l’adozione anticipata del principio. Il Gruppo LGH sta valutando il metodo di implementazione e l'impatto del nuovo principio sul proprio bilancio consolidato. Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari. La serie di modifiche apportate dal nuovo principio include l’introduzione di un approccio logico per la classificazione e la valutazione degli strumenti finanziari basato sulle caratteristiche dei flussi finanziari e sul modello di business secondo cui l’attività è detenuta, un unico modello per l’impairment delle attività finanziarie basato sulle perdite attese e un sostanziale rinnovato approccio per l’hedge accounting. Il nuovo principio sarà applicabile in modo retroattivo dal 1° gennaio 2018; è consentita l’adozione anticipata. In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato l’IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts. L’IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate 83 regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l’effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci. Lo standard si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un’applicazione anticipata. Tale principio non avrà rilevanza per il Gruppo LGH. In data 11 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato Annual Improvements to IFRSs 2012-2014 Cycle. Si tratta di una serie di modifiche agli IFRS, in risposta a questioni emerse nel 2012-2014. Gli standard oggetto di modifica sono quattro: l’IFRS 5 Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, l’IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures, lo IAS 19 Employee Benefits e lo IAS 34 Interim Financial Reporting. Tali modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2016 ma è comunque consentita un’applicazione anticipata. Tali modifiche non avranno rilevanza significativa per il Gruppo LGH. 4. PRINCIPI E METODI DI CONSOLIDAMENTO Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Linea Group Holding S.p.A. e delle società controllate redatti al 31 dicembre 2014 e 2013. Le situazioni contabili delle controllate utilizzate per il consolidamento sono redatte adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante. Nella preparazione del bilancio consolidato vengono assunte linea per linea le attività, le passività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo ai soci di minoranza, in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico, la quota del patrimonio netto e del risultato dell’esercizio di loro spettanza. Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto, comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value, alla data di acquisizione, delle relative attività e passività; l’eventuale differenza residuale emergente è allocata alla voce differenza da consolidamento. Le quote di patrimonio netto e di risultato attribuibile ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nello stato patrimoniale e nel conto economico consolidati. 84 L’elenco delle società del Gruppo alla data del 31 dicembre 2014 è il seguente: Sede Capitale sociale (in K€) Linea Group Holding Spa Linea Più Spa STEAM Srl Linea Ambiente Srl Linea Energia Spa MF Waste Srl Lomellina Energia Srl Rovato Energia Scarl ASTEM Gestioni Srl AEM Gestioni Srl Linea Gestioni Srl Linea Distribuzione Srl Linea Com S.r.l. Greenambiente S.r.l. Cremona Pavia Rho (MI) Rovato (CR) Rovato (BS) Rovato (BS) Parona (PV) Rovato (BS) Lodi Cremona Crema (CR) Lodi Cremona Priolo Gargallo (SR) 189.494 5.000 1.010 3.000 3.969 750 160 15 1.290 11.649 5.000 23.981 5.833 50 Bresciana Infrastr. Gas S.r.l.(*) Blugas Spa (*) Ecofert Srl (*) ASM Codogno Srl (*) Franciacorta Rinnovabili Srl (*) Roncadelle (BS) Mantova San Gervasio (BS) Codogno (LO) Rodengo Saiano (BS) 100 10 100 1.898 100 Denominazione % di possesso diretto % di possesso indiretto capogruppo 100 99,61 100 100 51 40,8 95 100 100 100 90,35 96,17 80 50 48,22 48 49 45 (*) società collegate valutate col metodo del patrimonio netto Rispetto all’esercizio precedente si segnalano le seguenti variazioni nell’area di consolidamento: • diminuzione della quota di partecipazione posseduta da LGH in Linea Distribuzione dal 92,28% al 90,35%, a seguito del conferimento dei rami aziendali gas da parte del socio ASM Castelleone S.p.A.. Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti fra società del Gruppo che siano riconosciuti nell’attivo o nel passivo, sono stati completamente eliminati. 5.VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE La preparazione del bilancio richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l’informativa a questi relativa, nonché l’indicazione di passività potenziali. L’incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività. 85 • Valutazioni discrezionali Nell’applicare i principi contabili di Gruppo, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime) con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. La redazione del bilancio, in applicazione degli IAS/IFRS richiede da parte del gruppo l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e passività e sull’informativa relativa alle attività e passività alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare alcune tipologie di ricavi, in particolar modo per la stima dei ratei consumi, gli ammortamenti, le svalutazioni dei crediti e dei magazzini e i ripristini di valore delle partecipazioni, i benefici ai dipendenti, le imposte e gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri. Le stime del Fondo Svalutazione Crediti e del Fondo Svalutazione Magazzino sono basate sulle perdite attese. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, oppure nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente che su quelli successivi. Di seguito sono presentate le principali ipotesi chiave riguardanti il futuro e altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei valori di carico delle attività e passività entro il prossimo esercizio. • Perdita di valore dell’avviamento L’avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale; detta verifica richiede una stima del valore d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l’avviamento, a sua volta basata sulla stima del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall’unità, in base al Piano Industriale in vigore, e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato. • Gli ammortamenti (per i beni a vita utile definita) Ai fini della determinazione degli ammortamenti, vengono riviste periodicamente le vite utili residue. L’ammortamento degli impianti in regime tariffario CIP 6/92, correlato ai benefici economici, assume un andamento a “gradini decrescenti” con ammortamenti a quote costanti in ciascuno dei periodi considerati: tale metodologia consente di riflettere i differenziali tra le condizioni economiche del provvedimento CIP 6/92 del periodo incentivato (i primi 8 anni) e del periodo convenzionato (i successivi 4/7 anni), nonchè le condizioni di mercato applicabili successivamente alla fine del CIP 6/92. Ai fini della determinazione degli ammortamenti vengono riviste annualmente le previsioni in merito ai benefici economici attesi. • Fair value degli strumenti finanziari 86 Quando il fair value di un’attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria non può essere misurato basandosi sulle quotazioni in un mercato attivo, il fair value viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i valori equi. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti delle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato. I corrispettivi potenziali connessi ad aggregazioni aziendali sono valutati al fair value alla data di acquisizione nel complesso dell’aggregazione aziendale. Qualora il corrispettivo potenziale soddisfi la definizione di derivato e quindi sia una passività finanziaria, il suo valore è successivamente rideterminato a ogni data di bilancio. La determinazione del fair value è basata sui flussi di cassa attualizzati. Le assunzioni chiave prendono in considerazione la probabilità di raggiungimento di ciascun obiettivo di performance e il fattore di sconto. 6.SINTESI DEI PRINCIPALI CRITERI CONTABILI CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Società e da tutte le sue controllate. Eventuali transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione e le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI LGH ha applicato selettivamente, alla data di transizione, il fair value alle principali immobilizzazioni materiali come sostituto del costo. Gli immobili, i macchinari e gli impianti sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di immobili, impianti e macchinari, la Società rileva tali parti come attività autonome con una specifica vita utile ed un relativo ammortamento. Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell’impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di 87 smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento. Gli immobili, impianti e macchinari trasferiti dai clienti alla società sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui la società ne ottiene il controllo. I terreni e fabbricati sono iscritti al fair value, al netto dell’ammortamento sui fabbricati e delle perdite di valore rilevate dopo la data di rivalutazione. Gli incrementi del valore contabile connessi alla rivalutazione sono rilevati nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e accumulati nella riserva di rivalutazione del patrimonio netto. Tuttavia, il ripristino di valore di una attività precedentemente svalutata in contropartita del conto economico è anch’esso rilevato nel conto economico. Il decremento di valore di un bene rivalutato è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio, per l’importo che eccede la rivalutazione dello stesso bene che era stata registrata in contropartita della riserva di rivalutazione. L’ammortamento degli impianti in regime tariffario CIP 6/92, correlato ai benefici economici, assume un andamento a “gradini decrescenti”, con ammortamenti a quote costanti in ciascuno dei periodi considerati: tale metodologia consente di riflettere i differenziali tra le condizioni economiche del provvedimento CIP 6/92 del periodo incentivato (i primi 8 anni) e del periodo convenzionato (i successivi 4/7 anni), e le condizioni di mercato applicabili successivamente alla fine del CIP 6/92. LEASING I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati tra gli immobili, impianti e macchinari dalla data di inizio del leasing, al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. Nel passivo viene iscritto un debito di pari importo, che viene progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote di capitale incluse nei canoni contrattualmente previsti. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi, in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico. I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà sono classificati come leasing operativi. Gli iniziali costi di negoziazione sostenuti a fronte di contratti di leasing operativo sono considerati incrementativi del costo del bene locato e sono rilevati lungo la durata del contratto di leasing in modo da contrapporsi ai ricavi generati dal medesimo leasing. 88 I canoni di leasing operativo sono imputati a conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto. AGGREGAZIONI AZIENDALI E AVVIAMENTO Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di un’acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell’importo della partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell’esercizio e classificati tra le spese amministrative. Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario. Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l’eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico. Esso viene quindi considerato nella determinazione del goodwill. L’eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell’oggetto dello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l’appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto. L’avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall’eccedenza dell’insieme del corrispettivo corrisposto e dell’importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l’insieme del corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale 89 è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità. Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa è incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari. ATTIVITÀ IMMATERIALI Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell’ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute. La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un’attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all’attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica. Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione. 90 I costi relativi all’acquisizione dei diritti derivanti da CIP 6/92 sono ammortizzati secondo la durata della convenzione. Le attività immateriali rappresentate dai beni devolvibili all’Ente Cedente sono state disciplinate dallo IASB nel 2006 mediante l’approvazione dell’interpretazione n 12 (IFRIC 12) “Services Concession Arragements” relativa al trattamento contabile dei servizi di concessione. In tale documento viene regolata la modalità di rilevazione e valutazione dei contratti di concessione tra un soggetto pubblico ed una società privata con particolare rilievo alla modalità di rappresentazione dei beni devolvibili, alle attività di gestione di tali beni nonché agli obblighi di ripristino e manutenzione degli stessi. A fronte dei servizi di costruzione e/o miglioria resi dal concessionario, il concedente riconosce al concessionario un corrispettivo, da rilevare al suo fair value, che può consistere in diritti su: • un’attività finanziaria (metodo dell’attività finanziaria); • un’attività immateriale (metodo dell’attività immateriale). Il modello dell’attività finanziaria si applica quando il concessionario ha un diritto incondizionato a ricevere flussi di cassa garantiti contrattualmente per i servizi di costruzione, a prescindere dall’effettivo utilizzo dell’infrastruttura. Nel modello dell’attività immateriale, invece, il concessionario, a fronte dei servizi di costruzione e miglioria dell’infrastruttura, acquisisce il diritto di addebitare gli utenti per l’utilizzo dell’infrastruttura. Alla rete di distribuzione gas del gruppo è applicabile il modello dell’attività immateriale, prevedendo in tal modo la classificazione tra le attività immateriali degli importi investiti sui beni in concessione. TITOLI AMBIENTALI (CERTIFICATI VERDI, ECC…) L’approvvigionamento di titoli ambientali, essenzialmente quote di emissione e di certificati verdi, avviene in parte per fare fronte al proprio fabbisogno nell’esercizio della propria attività industriale (c.d. own use) e in parte a scopo di negoziazione (c.d. attività di trading). Si applicano dunque criteri di valutazione differenziati funzionali allo scopo perseguito all’atto dell’acquisto. In particolare, tra le altre immobilizzazioni immateriali possono essere incluse anche le quote di emissione (Emission Rights) e i certificati verdi, iscritti al costo sostenuto per l’acquisto nel caso in cui, alla data di bilancio, vi sia un eccesso di quote o certificati rispetto al fabbisogno determinato in relazione alle emissioni rilasciate nell’esercizio per le quote o alle produzioni effettuate per i certificati verdi. Le quote e i certificati verdi assegnati gratuitamente sono iscritti a un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il 91 maggiore fra il valore d’uso e quello di mercato. Qualora invece il valore delle emissioni rilasciate ecceda, alla data di bilancio, quello delle emissioni assegnate, incluse anche le eventuali emissioni acquisite, per l’eccedenza si stanzia un apposito fondo rischi. Le quote e i certificati restituiti annualmente in relazione al quantitativo di emissioni di gas inquinanti rilasciate nell’atmosfera durante ciascun esercizio o alle produzioni effettuate vengono cancellate, con contestuale utilizzo dell’eventuale fondo rischi stanziato nell’esercizio precedente. Le quote di emissione e i certificati verdi posseduti e detenuti nell’esercizio dell’attività di trading sono invece iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value. PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono valutate secondo il metodo del costo, ridotto per perdite di valore ai sensi dello IAS 36. In caso di svalutazione per perdite di valore (impairment) il costo viene imputato al conto economico. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i presupposti della svalutazione effettuata. All’atto della perdita dell’influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico. PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ Ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l’eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui sia richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell’attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell’attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di 92 titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono negoziati sul mercato, ed altri indicatori di fair value disponibili. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, si calcola un tasso di crescita a lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno. Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione. Per le attività diverse dall’avviamento, a ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell’attività o della CGU. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell’ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio salvo che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione. I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività: Avviamento L’avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l’anno e, con maggiore frequenza, quando le circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore. La perdita di valore dell’avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l’avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell’unità 93 generatrice di flussi finanziari cui l’avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri. Attività immateriali Le attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica di perdita di valore almeno una volta l’anno, a livello di unità generatrice di flussi finanziari e quando le circostanze indichino che vi possa essere una perdita di valore. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE TERMINE Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari. CLASSIFICAZIONE CORRENTE/NON CORRENTE Le attività e passività sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un’attività è corrente quando: ► si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo; ► sia detenuta principalmente con la finalità di negoziarla; ► si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; ► sia costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio. Tutte le altre attività sono classificate come non correnti. Una passività è corrente quando: ► sia previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo; ► sia detenuta principalmente con la finalità di negoziarla; ► debba essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o ► l’entità non abbia un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio. La Società classifica tutte le altre passività come non correnti. 94 Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti. ATTIVITÀ FINANZIARIE Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace. Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico. L’acquisto o la vendita di un’attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui la Società si è impegnato ad acquistare o vendere l’attività. Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie: • Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; • Finanziamenti e crediti; • Investimenti posseduti sino alla scadenza; • Attività finanziarie disponibili per la vendita. ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39. Il Gruppo non ha classificato alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. 95 I derivati incorporati contenuti nel contratto principale sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al fair value, se le loro caratteristiche economiche ed i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale, e quest’ultimo non è detenuto per la negoziazione o rilevato al fair value con variazioni imputate nel conto economico. Questi derivati incorporati sono valutati al fair value con le variazioni di fair value rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un’attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico. STRUMENTI DERIVATI Rilevazione iniziale e valutazione successiva La Società utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta, swap su tassi di interesse e contratti a termine di acquisto di commodity per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario, i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. I contratti di acquisito che soddisfano la definizione di derivato dello IAS 39 sono rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio alla voce costo del venduto. I contratti su commodity stipulati e mantenuti per ricevere o consegnare un elemento non finanziario a fronte delle previsioni di acquisto, vendita o utilizzo dal parte della Società, sono iscritti al costo. Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio quando lo strumento di copertura influenza l’utile o la perdita. Ai fini dell‘hedge accounting, le coperture sono classificate come: • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell’attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato; • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un’attività o passività rilevata o ad un’operazione programmata altamente probabile o ad un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato; • coperture di un investimento netto in una gestione estera. 96 All’avvio di un’operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l’impresa intende valutare l’efficacia della copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni del fair value dell’elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l’esposizione dell’elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura. Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue: Coperture di fair value La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all’elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio negli oneri finanziari. Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio lungo il periodo mancante alla scadenza con il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L’ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non oltre la data in cui l’elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per le variazioni del proprio fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura. Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Copertura dei flussi di cassa La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di “cash flow hedge”, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli altri costi operativi. 97 La parte non efficace dei contratti a termine su valute è rilevata negli oneri finanziari e la parte non efficace dei contratti a termine su commodity è rilevata tra gli altri costi o proventi operativi. Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nel periodo in cui l’operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l’onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l’elemento oggetto di copertura è il costo di un’attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell’attività o passività non finanziaria. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita precedentemente rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto separatamente nel patrimonio netto fino a quando l’operazione prevista viene effettuata o l’impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica. Copertura di un investimento netto in una gestione estera Le coperture di un investimento netto in una gestione estera, comprese le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, sono contabilizzate in modo simile alle coperture dei flussi di cassa. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Alla dismissione dell’attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, e le attività non finanziarie, quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo: • nel mercato principale dell’attività o passività; o • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività. 98 Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società. Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un’attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo. La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l’uso di input non osservabili. Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta: • Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione; • Livello 2 – Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l’attività o per la passività; • Livello 3 – tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l’attività o per la passività. La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione. Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull’input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza ) ad ogni chiusura di bilancio. ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE FINO A SCADENZA Le attività finanziarie che non siano strumenti derivati e che siano caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, sono classificate tra gli “investimenti detenuti fino a scadenza” laddove il Gruppo abbia l’intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli 99 investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. FINANZIAMENTI ATTIVI E CREDITI Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti. ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all’eliminazione dell’investimento - momento in cui l’utile o la perdita cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). Il Gruppo valuta se la capacità e l’intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, la Società non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l’intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza. 100 Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l’utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell’investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell’attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l’attività è successivamente svalutata, l’importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. RIMANENZE Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo. Il costo è calcolato secondo il metodo del costo medio ponderato. Il valore delle scorte obsolete e a lenta movimentazione è svalutato in base alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo, mediante iscrizione di apposito fondo svalutazione scorte. I lavori in corso su ordinazione sono valutati in base al criterio dei costi sostenuti. I lavori in corso su ordinazione pluriennali sono contabilizzati sulla base del metodo della percentuale di completamento, riconoscendo a conto economico il margine contrattuale in funzione dell’avanzamento delle forniture. CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI I crediti commerciali sono rilevati all’importo nominale riportato in fattura, al netto del fondo svalutazione crediti. Tale accantonamento è effettuato in presenza di prove oggettive che il Gruppo non sarà in grado di incassare il credito. I crediti inesigibili vengono svalutati al momento della loro individuazione. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Le disponibilità liquide e depositi a breve termine nello stato patrimoniale comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, in quest’ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi, o inferiore. Ai fini del rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentate dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari. FINANZIAMENTI Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. 101 Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati. La valutazione delle passività finanziarie dipende dallo loro classificazione, come di seguito descritto: Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39. I derivati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell’IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico. CANCELLAZIONE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE Attività finanziarie Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria) quando: i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti, o il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa. 102 Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma assume un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. Passività Finanziarie Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili. PERDITE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un’attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene “un evento di perdita”) che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell’attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni relative ad una situazione di difficoltà finanziaria da parte di un debitore od un gruppo di debitori, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nelle condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria. ATTIVITÀ VALUTATE SECONDO IL CRITERIO DEL COSTO AMMORTIZZATO Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l’attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente 103 ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore per le quali venga rilevata o permanga una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita di valore. L’ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l’importo della perdita è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un’attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio a riduzione degli oneri finanziari. ATTIVITÀ FINANZIARIE ISCRITTE AL COSTO Se esiste un’indicazione oggettiva della perdita di valore di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale, che non è iscritto al valore equo, perché il suo valore equo non può essere misurato in modo attendibile, o di uno strumento derivato che è collegato a tale strumento partecipativo e deve essere regolato mediante la consegna di tale strumento, l’importo della perdita per riduzione di valore è misurato dalla differenza fra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi e attualizzati al tasso di rendimento corrente di mercato per un’attività finanziaria analoga. FONDI PER RISCHI E ONERI Parte generale Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un’uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio 104 nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell’attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell’eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo. Accantonamento costi di smantellamento L’accantonamento è legato all’iscrizione dei fondi di smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a diretto incremento delle attività cui si riferiscono. Tale ammontare è determinato sulla base di apposite perizie predisposte da periti esterni indipendenti. Nella determinazione dei costi di smantellamento si sono considerati il tipo di attività svolta presso i diversi siti e i costi di una eventuale bonifica dei luoghi in cui sorge l’impianto. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l’obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di sconto ante–imposte che riflette i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell’attivo cui si riferiscono. L’effetto dell’adeguamento della passività attualizzata è imputato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell’attività. Passività potenziali rilevate in un’aggregazione aziendale Una passività potenziale rilevata in un’aggregazione aziendale è inizialmente valutata al suo fair value. Successivamente è valutata al maggiore tra l’ammontare che dovrebbe essere rilevato in conformità ai requisiti di rilevazione delle passività potenziali (vedi sopra) e l’ammontare inizialmente rilevato meno, se del caso, l’ammortamento cumulato, riconosciuto in conformità ai requisiti per il riconoscimento dei ricavi. 105 BENEFICI AI DIPENDENTI Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce costo del lavoro, mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. In particolare, in seguito alla legge finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un’entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l’azienda non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (c.d. “Defined contribution plan”). I costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione per il TFR, derivanti dal variare delle stime attuariali (sull’andamento dei tassi e sull’andamento delle ipotesi attuariali) relative alle ipotesi assunte negli anni precedenti, sono inclusi nel conto economico complessivo e contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto (Riserva IAS 19). ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA E PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA Il Gruppo classifica le attività non correnti detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita o di distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita o di distribuzione. I costi di distribuzione sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla distribuzione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte. La condizione per la classificazione come detenuti per la distribuzione si considera rispettata solo quando la distribuzione è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la distribuzione immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la distribuzione dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella distribuzione o che la distribuzione venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla distribuzione, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività ed i gruppi in dismissione detenuti per la vendita. L’ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti. 106 Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio. Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è: • una componente del Gruppo che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU; • classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo; • importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività. Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio in un’unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione. RILEVAZIONE DEI RICAVI I ricavi sono rilevati nella misura in cui sia probabile che i benefici economici vengano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti ed escludendo imposte e dazi. Il gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito. Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati anche i seguenti criteri specifici di rilevazione: • Vendita di beni Il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito all’acquirente tutti i rischi e benefici significativi connessi alla proprietà del bene, generalmente alla data di consegna della merce. • Prestazione di servizi Il ricavo è rilevato al momento dell’espletamento del servizio al cliente secondo quanto indicato nel contratto di fornitura. Quando l’esito di un contratto non può essere misurato in modo attendibile, i ricavi sono rilevati solo nella misura in cui si ritiene che i costi sostenuti soddisfino i requisiti di recuperabilità. • Interessi attivi Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo 107 (TIE), che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell’attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. • Dividendi I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto del Grupppo a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l’Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. • Affitti attivi Gli affitti derivanti da investimenti immobiliari sono rilevati in quote costanti lungo la durata dei contratti di locazione in essere alla data di bilancio e sono classificati tra i ricavi, tenuto conto della loro natura operativa. CONTRIBUTI PUBBLICI I contributi pubblici sono rilevati quando sussista la ragionevole certezza che essi siano ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento. Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l’attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento. Nel caso di finanziamenti o forme di assistenza simili erogati da enti governativi o istituzioni simili, e che presentino un tasso di interesse inferiore al tasso corrente di mercato, l’effetto legato al tasso di interesse favorevole è considerato un contributo pubblico. Il finanziamento, o la forma di assistenza, è inizialmente rilevato e valutato al fair value ed il contributo pubblico è misurato come la differenza tra il valore di carico iniziale del finanziamento ed i proventi ricevuti. IMPOSTE SUL REDDITO • Imposte correnti Le imposte correnti attive e passive dell’esercizio sono valutate per l’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio. 108 Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch’esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti. • Imposte differite Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto “liability method” alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni: • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non rappresenta un’aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale; • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui: • l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non rappresenta un’aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale; • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee. Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l’utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive. 109 Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell’esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio. Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch’esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l’elemento cui si riferiscono. Imposte differite attive e imposte differite passive sono compensate laddove esista un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive, e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente e alla stessa autorità fiscale. I benefici fiscali acquisiti a seguito di un’aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L’aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell’avviamento (fino a concorrenza del valore dell’avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente. • Imposte indirette I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l’imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni: • l’imposta applicata all’acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell’attività o parte del costo rilevato nel conto economico; • i crediti e i debiti commerciali includono l’imposta indiretta applicabile. L’ammontare netto delle imposte indirette da recuperare o da pagare all’Erario è incluso nel bilancio tra i crediti ovvero tra i debiti. 7.AGGREGAZIONI AZIENDALI Nel corso del 2014 si è verificata un’operazione di conferimento di ramo d’azienda afferente la distribuzione gas nel comune di Castelleone al gruppo da parte del socio di minoranza ASM Castelleone S.p.A. (si veda all’inizio della presente relazione tabella con i valori conferiti). 110 NOTE ILLUSTRATIVE 1. ATTIVITÀ IMMATERIALI Nelle due tabelle seguenti sono riepilogate le movimentazioni intervenute nelle immobilizzazioni immateriali tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2014, compreso l’effetto delle operazioni straordinarie avvenute nel corso del 2014 (conferimento ramo reti e impianti gas da ASM Castelleone a Linea Distribuzione): Tipologia cespiti Diritti di brevetto e utilizzo opere ingegno Valore netto 31/12/2013 Incrementi e/o decrementi netti* 226 -10 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 23.468 Immobilizzaz. immateriali in corso e acconti 2.053 1.300 Altre immobilizzazioni immateriali 175.362 18.740 Totale attività immateriali 201.109 20.030 Ammortam. e svalutazioni Giroconti, riclassifiche e altri movim. Effetto impairment Valore netto 31/12/2014* -125 0 91 -2.170 0 21.298 0 -650 2.703 -10.248 0 650 184.504 -12.543 0 0 208.596 *inclusi gli effetti delle operazioni straordinarie La voce “diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno” comprende gli oneri sostenuti per l’acquisizione di software e licenze d’uso. La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili” accoglie i costi una tantum sostenuti nel tempo da alcune società del gruppo per l’acquisizione delle concessioni relative al servizio di distribuzione del gas metano in alcuni comuni. Tali costi sono ammortizzati in base alla durata contrattuale delle rispettive convenzioni. Detta voce comprende anche gli oneri per l’acquisto dei diritti Cip6, applicabili sulle tariffe di energia elettrica al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale e connessi all’entrata in esercizio del secondo impianto del Termovalorizzatore di Parona. La voce “Altre immobilizzazioni immateriali” è costituita per la maggior parte dal valore netto contabile degli asset dati in concessione da comuni ed enti pubblici alle singole società del gruppo per l’esercizio delle attività di distribuzione gas (Linea Distribuzione) e teleriscaldamento (Steam), pari a fine 2014, a 181 milioni di euro. L’incremento di questa voce rispetto al 2013 è inoltre spiegato, in parte, dal conferimento del ramo gas effettuato in Linea Distribuzione a fine 2014 da parte del socio di minoranza ASM Castelleone pari a 2,5 111 milioni di Euro, e in parte dagli investimenti di sviluppo e dalle manutenzioni straordinarie effettuati nel corso del 2014 per l’attività di distribuzione gas. La parte residuale si riferisce ai costi relativi ai software applicativi attualmente utilizzati dalle società del gruppo. Tra le “Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti” sono compresi, in particolare, gli oneri sostenuti da Greenambiente (1.215 mila euro) e Linea Ambiente (626 mila euro) per la fase propedeutica alle rispettive iniziative di sviluppo riguardanti il settore ambientale. 2.AVVIAMENTO Il valore residuale dell’avviamento rappresenta un’attività immateriale con vita utile indefinita e, pertanto, non soggetta ad ammortamento sistematico, ma ad impairment test almeno annuale. Tale posta è stata pertanto sottoposta al “test di impairment” ai sensi dello IAS 36, come indicato nella specifica nota 4, dal quale non è emersa la necessità di operare alcuna svalutazione per il 2014. L’avviamento al 31.12.2014 rimane quindi invariato a 85,0 milioni. 3.IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI Nelle due tabelle seguenti sono riepilogate le movimentazioni intervenute nelle immobilizzazioni materiali tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2014, compreso l’effetto delle operazioni straordinarie avvenute nel corso del 2014 (conferimento ramo reti e impianti gas da ASM Castelleone a Linea Distribuzione): Tipologia cespiti Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Incrementi Giroconti, Valore Ammortam. Effetti Valore e/o riclassifiche netto e impairment netto decrementi e altri 31/12/2013 svalutazioni test 31/12/2014* netti* movim. 71.046 13.316 -5.645 0 0 78.717 240.437 13.940 -30.966 0 0 223.411 Attrezzature industriali e commerciali 11.432 -368 -2.969 0 0 8.095 Immobilizzazioni in corso e acconti 13.559 -2.751 0 0 0 10.808 Altre immobilizzazioni materiali 12.245 3.758 -4.188 0 0 11.815 348.719 27.895 -43.768 0 0 332.846 Totale attività materiali *inclusi gli effetti delle operazioni straordinarie Il valore di immobili, impianti e macchinari generati internamente è stato pari, nel 2014, a 5.331 mila euro (9.442 mila euro nel 2013) ed è rappresentato dai costi per materie prime, semilavorati e personale interno utilizzati per le attività di sviluppo e/o manutenzione straordinaria sulle reti e gli impianti di proprietà del Gruppo. 112 La diminuzione di 15.873 mila euro rispetto al precedente esercizio deriva dal fatto che, come detto sopra, nel 2014 non si sono verificate nuove aggregazioni o altre operazioni straordinarie oltre a quella di conferimento da parte di ASM Castelleone (che ha impattato soprattutto sulle immobilizzazioni immateriali), per cui il valore netto degli asset ha seguito la dinamica legata ai nuovi investimenti di mantenimento e sviluppo (pari, complessivamente, a 27.895 mila euro) e all’ammortamento (per complessivi 43.768 mila euro) di quelli esistenti. Gli investimenti in impianti e macchinari, realizzati nel corso dell’esercizio 2014 si riferiscono all’acquisto di attrezzature al fine di un continuo ammodernamento per l’incremento della produttività e dell’efficienza. Nel 2014 non sono state effettuate dal gruppo alienazioni di cespiti di particolare rilevanza. Come analizzato nella sezione dei principi contabili dal 2014 si è provveduto a capitalizzare sul valore degli asset su cui è individuato fondo ripristino il valore degli oneri finanziari dovuti alla variazione di tasso nel calcolo di attualizzazione del fondo ripristino stesso. 4.IMPAIRMENT TEST SUL VALORE DELL’AVVIAMENTO E DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI Lo IAS 36 prevede che il valore dell’avviamento, in quanto bene immateriale a vita utile indefinita, non sia ammortizzato, ma soggetto ad una verifica del valore da effettuarsi almeno annualmente (c.d. “impairment test”). Poiché l’avviamento non genera flussi di cassa indipendenti, né può essere ceduto autonomamente, lo IAS 36 prevede una verifica del suo valore recuperabile in via residuale, determinando i flussi di cassa generati da un insieme di attività che individuano il/i complesso/i aziendale/i cui esso pertiene, le c.d. “Cash Generating Unit” (CGU). Sulla base delle scelte strategiche ed organizzative attuate dal Gruppo, nel valutare l’avviamento si è fatto riferimento alle diverse unità generatrici di flussi di cassa al quale l’avviamento è stato attribuito. Nella fattispecie, il Gruppo ha evidenziato le diverse CGU a livello di singole società controllate. L’analisi in oggetto è stata effettuata utilizzando i flussi finanziari desumibili dal documento delle Proiezioni Pluriennali del Gruppo, approvato nelle sue linee guida dal Consiglio di Amministrazione, ed estesa per periodi successivi in funzione della vita utile attesa delle diverse attività e degli eventuali mutamenti di destinazione e/o di redditività. La seguente tabella mette a confronto i valori di avviamento 2014 e 2013: 113 CGU Linea Group Holding Linea Più Linea Ambiente Ecolevante Astem Gestioni Linea Gestioni Linea Distribuzione Linea Energia Linea Com Greenambiente Totale avviamento Valori al 31/12/14 Valori al 31/12/13 3.196 6.038 4.932 35.597 1.764 5.505 109 16.581 1.658 9.634 85.014 3.196 6.038 4.932 35.597 1.764 5.505 109 16.581 1.658 9.634 85.014 In particolare, per la determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU nell’accezione di valore d’uso è stato stimato il valore attuale dei flussi di cassa operativi (così come espressamente previsto dai principi di riferimento), inerenti alle singole CGU, riferiti al periodo di pianificazione aziendale, nonché un valore finale (terminal value) oltre l’orizzonte di piano, coerentemente con la natura degli investimenti e con i settori di operatività. L’orizzonte di pianificazione è pari al periodo 2015-2019 per tutte le CGU individuate, ad eccezione di Greenambiente, Ecolevante e Lomellina Energia, per le quali è stato utilizzato un arco temporale più lungo. Inoltre è stato stimato un terminal value, adottando le seguenti due metodologie, in funzione delle specificità dei business di ciascuna CGU: • capitalizzazione del flusso flusso finanziario prospettico medio • valore di liquidazione Il Gruppo ha sviluppato un’analisi di sensitività del valore recuperabile delle diverse CGU, modificando il tasso di sconto utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa delle stesse e il tasso di crescita medio annuo nel lungo periodo. Tale analisi, mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti ai piani aziendali, non ha evidenziato scostamenti sostanziali rispetto ai risultati ottenuti. Anche modificando i parametri di “G” e WACC fino ad un +1% applicato a tutti i tassi, non ci sarebbero segnali di impairement. I tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale. In particolare, è stato stimato un tasso medio del 5,4% per le CGU legate al settore gas, del 5,6% per il settore energia, del 5,7% per il settore ambiente, del 5,6% per il settore TLC (telecomunicazioni) e del 5,8% per le multiutilities. 5.PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ COLLEGATE E ALTRE PARTECIPAZIONI Il Gruppo possedeva, al 31/12/2014, le seguenti partecipazioni in società collegate (valutate con il metodo del Patrimonio Netto) e le seguenti altre partecipazioni minori: 114 Ragione sociale Valore al 31/12/14 Blugas Spa Blugas Infrastrutture Srl in liquidazione ASM Codogno Srl Ecofert Srl Franciacorta Rinnovabili Srl Bresciana Infrastrutture Gas Srl Totale partecipazioni collegate Inn.Tec. Srl Camuna Energia Srl Casalasca Servizi Spa Isfor 2000 Spa SABB Spa Gestione Multiservice Scarl Cassa Padana Scarl Crit Idroenergia Scarl Confidi Toscana Scarl Totale altre partecipazioni Totale Partecipazioni Valore al 31/12/13 0 4.269 3.540 819 1.074 160 9.862 86 130 121 10 82 61 1 2 0 0 493 10.355 0 4.238 3.570 819 1.074 50 9.751 88 130 121 10 82 61 1 0 1 1 495 10.246 Si segnala che nel corso del 2014 la società Blugas Infrastrutture in liquidazione S.r.l. ha provveduto ad effettuare un aumento di capitale sociale a cui LGH non ha aderito diluendo pertanto la sua quota di partecipazione al 27,51%. La tabella seguente riepiloga le informazioni economico-patrimoniali di sintesi relative alle partecipazioni nelle varie società collegate, rilevate dai bilanci 2014 redatti secondo i principi contabili nazionali: Quota dello stato patrimoniale della collegata: Attività correnti Attività non correnti Passività correnti Blugas S.p.A. Ecofert S.r.l. ASM Codogno S.r.l. Franciacorta Rinnovabili S.r.l. Bresciana Gas Infrastrutture 48,22% 48,00% 49,00% 45,00% 50,00% 5.511 67 6.666 1.902 1.249 2 1.829 6.567 8.370 5.610 -4.754 -108 -4.537 -7.405 -4.490 Passività non correnti -487 -82 -1.471 -106 -2240 Attivo netto Quota dei ricavi e del risultato della collegata: Ricavi 272 1.706 7.225 2.761 129 48,22% 48,00% 49,00% 45,00% 50,00% 0 0 3.875 2.706 999 -321 0 311 6 29 Risultato esercizio 115 6.ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI Al 31 dicembre 2014 le attività finanziarie non correnti ammontano a 37.681 mila euro, in leggero aumento rispetto a fine 2013 (quando erano pari a 34.006 mila euro), in quanto, oltre a 1.323 mila euro di finanziamenti a m/l termine concessi ad alcuni comuni da Linea Distribuzione a fronte di accordi relativi alla distribuzione del gas, comprendono anche: • la quota oltre l’esercizio successivo (pari a 10.953 mila euro) del credito verso i soci di Seca Spa, sorto a seguito dell’esercizio dell’opzione put e dell’approvazione del relativo piano di rientro che scadrà nel 2016; • la quota oltre l’esercizio successivo (pari a 14.532 mila euro) del piano di rientro finanziario tra LGH e il socio AEM Spa per la chiusura delle partite commerciali aperte tra i due gruppi. In relazione al piano di rientro finanziario tra Linea Group Holding S.p.A. e il socio Aem S.p.A. si segnala che il debito al 31 dicembre 2014 risulta pari a 17.532 mila euro, che la società debitrice ha rimborsato 1.000 mila euro nel corso dell’esercizio, che non ha pagato la rata con scadenza al 31 dicembre 2014 e che, nell’ambito di un processo di ristrutturazione economico/finanziaria di AEM Spa, è in corso di discussione un accordo il cui obiettivo è la definizione delle modalità di rimborso del debito complessivo; • la quota oltre l’esercizio successivo (pari a 5.353 mila euro) del piano di rientro finanziario tra LGH e il socio Cogeme Spa per la chiusura delle partite commerciali aperte tra i due gruppi; • l’anticipazione di 5.520 mila euro effettuata da Linea Più nei confronti di Sinit e finalizzata a supportarne la gestione finanziaria durante la sua liquidazione. L’anticipo è stato parzialmente rimborsato nel corso dell’esercizio. La scadenza dell’attività è compresa entro i 5 anni. 7.ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI I crediti e le altre attività non correnti ammontano a 2.623 mila euro, e sono rappresentati da crediti non finanziari con esigibilità superiore ai 12 mesi (depositi cauzionali attivi ed acconti di canoni a comuni, per un importo di 401 mila euro) e i risconti attivi pluriennali (2.222 mila euro). 8.IMPOSTE IMPOSTE DIFFERITE Il dettaglio delle imposte differite attive e passive iscritte nelle stato patrimoniale e nel conto economico 2014, raffrontate con quelle dell’esercizio precedente, è il seguente: 116 DESCRIZIONE Imposte differite passive: ammortamenti immobilizzazioni finanziarie TFR e fondi pensionistici derivati, leasing e finanziamenti fondi imposte, rischi e oneri dividendi altri Imposte differite attive ammortamenti immobilizzazioni finanziarie TFR e fondi pensionistici derivati, leasing e finanziamenti fondi rischi e oneri fondi contributi c/impianti altri perdite fiscali riportabili Stato Patrimoniale 31/12/2014 31/12/2013 -31.705 -37.153 -27.141 -32.627 -158 -150 -313 -280 -2105 -908 -1367 -2810 -135 -164 -486 -214 35.894 36.215 9.476 8.661 659 117 1.464 388 3.231 2.635 11.493 12.578 6.891 7.105 598 2.442 2.082 2.289 TOTALE IMPOSTE DIFFERITE OCI eserc. '14 Conto Economico eserc. '14 eserc. '13 5.260 1.213 5.486 1.088 -8 96 -33 18 -1197 -190 1443 -123 -159 306 -272 18 806 -1.127 3.235 815 612 542 67 215 861 -328 591 5 -894 -1.085 1.560 -214 598 -1.844 1.724 -207 -104 806 4.133 4.448 IMPOSTE DELL’ESERCIZIO Le imposte sul reddito per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013 sono così suddivise: Descrizione eserc.'14 Totale imposte correnti eserc.'13 -12.966 -15.318 IRES IRAP -8.923 -4.043 -11.208 -4.110 Tot.imposte differite attive/passive 4.133 4.448 -8.833 -10.870 (relative all'insorgenza e al riversamento di differenze temporanee) TOTALE La diminuzione di 2.269 mila euro delle imposte correnti tra il 2013 e il 2014 è dovuta ad una contrazione della base imponibile. A sua volta, il decremento delle imposte differite attive, al netto di quelle passive, deriva sia dalle riprese in aumento (temporanee) dell’imponibile fiscale, sia dalle rettifiche di consolidamento e all’effetto del rilascio della fiscalità differita ed anticipata calcolata come robin tax a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 11 febbraio 2015 la quale ha dichiarato incostituzionale l’addizionale e l’ha pertanto abolita per gli esercizi fiscali successivi al 2014. 117 La riconciliazione tra le imposte sul reddito contabilizzate e le imposte teoriche risultanti dall’applicazione all’utile ante imposte dell’aliquota media fiscale in vigore per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013 è la seguente: IRES/Imposte sul reddito esercizio 2014 Importi esercizio 2013 Aliquota Importi Aliquota fiscale media applicabile* Risultato ante imposte Onere fiscale teorico Totale rettifiche imponibile fiscale 32.970 11.210 30.973 10.841 -6.723 1.050 IRES CORRENTE 8.924 Aliquota 34,00% 35,00% 27,07% 11.208 36,19% * nel calcolo delle imposte correnti si segnala l’impatto della presenza della Robin Tax per un’aliquota del 6,5% su alcuni settori di attività. IRAP/Imposte sul reddito esercizio 2014 Importi Aliquota fiscale media applicabile Imponibile fiscale* Onere fiscale teorico Totale rettifiche imponibile fiscale IRAP CORRENTE esercizio 2013 Aliquota Importi Aliquota 4,00% 4,00% 101.445 4.058 105.439 4.218 -370 -2.689 4.043 3,90% 4.110 3,90% 9.RIMANENZE Viene qui di seguito riportato il prospetto di raffronto tra il dato delle rimanenze al 31 dicembre 2013 e 2014: 31/12/2014 Materie prime Fondo obsolescenza magazzino materie prime Materie prime nette Semilavorati e lavori su ordinazione Semilavorati netti Certificati Verdi Totale magazzino al minore tra costo e valore netto di realizzo 31/12/2013 11.723 10.787 -290 -303 11.433 215 215 16.414 10.484 3.747 3.747 13.990 28.062 28.221 118 Si fa presente che i magazzini presenti nel gruppo sono costituiti quasi esclusivamente da materiali acquistati per la costruzione di impianti o destinati ad essere utilizzati per le manutenzioni e riparazioni ordinarie, mentre quelli tenuti a disposizione come pezzi di ricambio degli impianti esistenti sono stati riclassificati nelle immobilizzazioni materiali e soggetti ad ammortamento in base alla vita utile degli impianti stessi. La diminuzione dei lavori in corso su ordinazione fa riferimento al termine della costruzione della centrale idroelettrica di Corna, impianto che è stato poi successivamente acquistato dal gruppo e quindi classificato tra le immobilizzazioni materiali. Le quote di emissione e i certificati verdi posseduti e detenuti nell’esercizio dell’attività di trading sono iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value. 10.CREDITI COMMERCIALI Viene qui di seguito riportato il prospetto di raffronto tra il dato dei crediti commerciali al 31 dicembre 2014 e 2013: Cred.commerc.vs terzi per fatt.emesse Cred.commerc.vs terzi per fatt.da emett. Crediti commerciali vs soci Crediti commerciali vs collegate Totale crediti commerciali lordi Fondo svalutazione crediti commerciali Totale crediti commerciali netti 31/12/2014 169.202 61.506 1732 243 232.683 -37.330 195.353 31/12/2013 181.115 78.791 800 147 260.853 -34.103 226.750 Si riporta inoltre la suddivisione dei crediti verso clienti per data scadenza (al lordo del relativo fondo svalutazione): 31/12/2014 Crediti a scadere Crediti scaduti entro 90 gg Crediti scaduti entro 180 gg Crediti scaduti entro 360 gg Crediti scaduti da oltre 360 gg Totale crediti commerciali lordi 164.747 22.284 2.757 7.921 34.974 232.683 31/12/2013 159.108 41.793 11.464 16.903 31.585 260.853 119 Si riporta, infine, la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell’esercizio: Eserc.'14 Saldo iniziale fondo svalutaz.crediti Accantonamenti Variazione perimetro consolidamento Variazioni per operazioni straordinarie Utilizzi Saldo finale fondo svalutaz.crediti Eserc.'13 34.103 4.790 0 0 -1.564 37.329 31.499 5.308 0 0 -2.704 34.103 Per i termini e le condizioni relativi ai crediti verso parti correlate si rimanda alla nota specifica. I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno mediamente scadenza 100 giorni. 11.ATTIVITÀ PER STRUMENTI DERIVATI La voce in oggetto rappresenta il fair value positivo dei contratti derivati su tassi e sui prezzi dell’energia elettrica al 31 dicembre 2014. Per maggiori dettagli sulla natura e le caratteristiche dei contratti in essere si rimanda alla successiva nota n.30. 31/12/2014 31/12/2013 Contratti designati di copertura: Swap su tassi di interesse Swap su prezzi delle commodities Contratti designati non di copertura: Swap su tassi di interesse Swap su prezzi delle commodities Totale attività per strumenti derivati 0 0 0 0 0 2.891 2.891 0 233 233 12.ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI Al 31 dicembre 2014 il saldo delle attività finanziarie correnti è pari a 7.904 mila euro, contro 6.892 mila euro del 31 dicembre 2013, ed è costituito: - per 1.691 mila euro dal credito verso i soci di Seca Spa per la parte a breve del piano di rientro relativo alla la put option sulle azioni acquistate da LGH nel corso del 2010; - per 3.000 mila euro dalla parte a breve termine del finanziamento verso Aem S.p.A.; - per 1.190 mila euro dalla parte a breve del finanziamento verso Cogeme S.p.A. 120 - per 200 mila euro dalla parte a breve di un credito finanziario verso la collegata Franciacorta Rinnovabili S.r.l.; - per 49 mila euro dalla parte a breve di un credito finanziario verso Ecofert S.r.l.; - per 1.774 mila euro dalla parte a breve del finanziamento erogato a Bresciana Gas Infrastrutture S.r.l.. 13.ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI Viene qui di seguito riportato il prospetto di raffronto tra il dato delle altre attività correnti al 31 dicembre 2013 e 2014: 31/12/2014 18.381 4.845 1.021 0 1.530 2.694 3.987 32.458 Erario c/IVA, accise e altre imp.indirette Erario c/IRES e IRAP Anticipi e acconti attivi Crediti non finanziari verso soci Crediti non finanziari verso collegate Ratei e risconti attivi Altri crediti correnti Totale altre attività correnti 31/12/2013 8.715 10.917 2.984 1.107 1.325 2.754 4.223 32.025 La diminuzione del credito per imposte dirette è dovuto al fatto che nel corso del 2013 le imposte versate in acconto sono risultate più alte dei saldi a debito derivanti dal calcolo delle imposte, mentre nel 2014 gli acconti versati sono stati maggiormente in linea con le risultanze dei calcoli delle imposte finali. Gli altri crediti correnti si riferiscono, per lo più, a poste attive di natura para tributaria verso enti pubblici, di assistenza e previdenza sociale, ecc. Tale voce comprende anche crediti di varia natura vantati dalle varie società del gruppo nei confronti dei comuni azionisti dei soci di LGH. 14.DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE Presentano un valore di 114,29 milioni di euro e sono costituite da depositi bancari e postali e disponibilità a breve termine del gruppo. depositi su c/c bancari e postali Assegni denaro e valori in cassa Totale disponibilità liquide 31/12/2014 114.273 0 17 114.290 31/12/2013 66.440 0 24 66.464 121 I depositi bancari sono remunerati a tassi variabili. Il loro valore è sensibilmente aumentato rispetto al 2013; si rimanda al rendiconto finanziario all’inizio della presente nota per una maggiore disamina sulle dinamiche finanziarie dell’esercizio. 15.ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA Al 31 dicembre 2014 il valore delle “Attività destinate alla vendita” è pari a zero. 16.PATRIMONIO NETTO Il patrimonio netto di Gruppo ammonta, al 31 dicembre 2014, a 200,8 milioni di euro, in diminuzione di 9 milioni rispetto al 31 dicembre 2013, a seguito dell’effetto congiunto del risultato 2014 e della distribuzione dei dividendi. Il patrimonio netto di terzi, pari a euro 31,3 milioni, è diminuito di 4,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2013, nonostante il conferimento di ASM Castelleone avvenuto nel 2014. Per maggiori dettagli si rimanda comunque alla movimentazione del patrimonio netto a pag. 73. 122 17.PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI (ENTRO 12 MESI) Beneficiario del finanziamento Concedente Importo originario (K€) Data scadenza Scoperti Gruppo LGH Diversi c/c a revoca Linea Group Holding Invest.istituzionali 300.000 28/11/2018 Linea Group Holding Intesa S.Paolo 8.000 31/12/2015 Linea Group Holding BCC Cremona 8.000 26/02/2019 Linea Group Holding Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Linea Group Holding Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Linea Group Holding Reg.Lombardia 765 30/06/2022 Linea Group Holding BEI 80.000 30/06/2020 Lomellina Energia Pool di banche 215.000 30/06/2022 Linea Energia Unicredit 114.500 30/05/2021 Linea Energia Unicredit 6.800 31/03/2027 AEM Gestioni BCC Crema 700 30/12/2015 Steam Intesa S.Paolo 10.000 30/06/2019 Steam BP Milano 800 30/06/2017 Steam Reg.Lombardia 375 30/06/2025 Linea Ambiente Ex soci 32 31/12/2016 Linea Distribuzione UBI 13.000 30/12/2020 Linea Distribuzione Cassa DDPP 70 31/12/2015 Linea Distribuzione Cassa DDPP 620 31/12/2022 Linea Distribuzione Cassa DDPP 80 31/12/2017 Linea Com Sparkasse 2.000 31/03/2015 Linea Com BP Emilia Rom. 3.000 31/10/2015 Astem Gestioni BCC Laudense 225 31/12/2020 Astem Gestioni BCC Laudense 450 31/12/2023 LGH Rinnovabili Pool di banche 6.657 30/09/2028 Diversi Factoring 15.000 diverse Diversi Leasing 9.924 diverse Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti MF Waste Foster Wheeler 3.638 31/12/2015 Steam Milano Energia 207 31/12/2015 Steam Milano Energia 80 31/12/2015 Steam Tesi 310 31/12/2015 Totale finanziamenti da soci TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI Tipologia tasso Variabile Fisso 3,875 Euribor 6m + 0,60/0,95 Fisso 4,67 Fisso 5,25 Euribor 6m Zero Fisso Euribor 6m + 0,80/1,40 Euribor 6m + 0,70/1,95 Euribor 3m + 2,65 Euribor 6m + 0,75 Euribor 6m + 0,575 Euribor 3m + 1,00 Zero Zero Euribor 6m + 0,585 Fisso 7,5 Euribor 6m Fisso 7,5 Euribor 3m + 2,40 Euribor 3m + 1,85 Euribor 3m+2,95 Euribor 3m+2,96 Euribor 6m+5,00 Euribor 3m+3,25 Diversi Euribor 1m + 0,30 Euribor 3m + 0,60 Euribor 3m + 0,60 Euribor 3m + 0,60 Saldo quota corrente al 31/12/14 Saldo quota corrente al 31/12/13 2.032 11.191 800 840 281 261 40 8.467 15.641 4.170 539 79 1.000 110 0 0 969 9 31 7 107 600 30 40 0 0 915 48.159 3.197 0 0 0 3.197 51.356 2.021 11.194 800 802 267 261 40 0 22.738 3.910 0 78 1.000 105 0 0 927 0 31 7 430 609 29 39 776 4.696 702 51.462 3.197 0 0 0 3.197 54.659 I debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo si riferiscono sia a scoperti di conto corrente (2.032 mila euro), che alle quote dei finanziamenti a medio e lungo termine in scadenza entro il 2015. Si ricorda che all’interno del gruppo è attivo un sistema di “cash pooling zero balance”, in base al quale i conti correnti bancari accesi presso la maggior parte delle società controllate vengono giornalmente azzerati e il relativo saldo viene portato sui conti correnti “master” della capo-gruppo. In questo modo è possibile ottimizzare i flussi finanziari del gruppo, contenendo il ricorso al sistema creditizio. 123 18.PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI (OLTRE 12 MESI) Beneficiario del finanziamento Linea Group Holding Linea Group Holding Linea Group Holding Linea Group Holding Linea Group Holding Linea Group Holding Linea Group Holding Concedente Invest.istituzionali Importo originario (K€) Data scadenza Tipologia tasso Saldo quota Saldo quota corrente al corrente al 31/12/14 31/12/13 Intesa S.Paolo 300.000 28/11/2018 Fisso 3,875 Euribor 6m + 8.000 31/12/2015 0,60/0,95 BCC Cremona 8.000 26/02/2019 Fisso 4,67 3.017 3.857 Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Fisso 5,25 2.435 2.716 Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Euribor 6m 1.825 2.086 282 322 70.318 0 39.097 52.456 24.970 6.204 0 3.500 176 375 32 5.548 217 17 0 0 166 371 0 5.358 449.513 0 207 80 310 597 450.110 28.566 0 79 4.500 286 375 32 6.517 248 24 105 584 196 411 5.822 3.834 398.730 0 207 80 310 597 399.327 Reg.Lombardia 765 30/06/2022 Zero BEI 80.000 30/06/2020 Fisso Euribor 6m + Lomellina Energia Pool di banche 215.000 30/06/2022 0,80/1,40 Euribor 6m + Linea Energia Unicredit 114.500 30/05/2021 0,70/1,95 Linea Energia Unicredit 6.800 31/03/2027 Euribor 3m + 2,65 AEM Gestioni BCC Crema 700 30/12/2015 Euribor 6m + 0,75 Steam Intesa S.Paolo 10.000 30/06/2019 Euribor 6m + 0,575 Steam BP Milano 800 30/06/2017 Euribor 3m + 1,00 Steam Reg.Lombardia 375 30/06/2025 Zero Linea Ambiente Ex soci 32 31/12/2016 Zero Linea Distribuzione UBI 13.000 30/12/2020 Euribor 6m + 0,585 Linea Distribuzione Cassa DDPP 620 31/12/2022 Euribor 6m Linea Distribuzione Cassa DDPP 80 31/12/2017 Fisso 7,5 Linea Com Sparkasse 2.000 31/03/2015 Euribor 3m + 2,40 Linea Com BP Emilia Rom. 3.000 31/10/2015 Euribor 3m + 1,85 Astem Gestioni BCC-Piazzola Ec. 225 31/12/2020 Euribor 3m+2,95 Astem Gestioni BCC-Telerisc. 450 31/12/2023 Euribor 3m+2,96 LGH Rinnovabili Pool di banche 6.657 30/09/2028 Euribor 6m+5,00 Diversi Leasing 9.924 diverse Diversi Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti MF Waste Foster Wheeler 3.638 31/12/2015 Euribor 1m + 0,30 Steam Milano Energia 207 31/12/2015 Euribor 3m + 0,60 Steam Milano Energia 80 31/12/2015 Euribor 3m + 0,60 Steam Tesi 310 31/12/2015 Euribor 3m + 0,60 Totale finanziamenti da soci TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI 285.605 284.914 0 800 Le operazioni finanziarie di un certo rilievo avvenute nel corso del 2014 sono le seguenti: a) erogazione da parte di Unicredit di un finanziamento di 6.800 mila euro per l’estinzione anticipata del precedente prestito, concesso per la realizzazione dell’impianto di termo valorizzazione di biomasse legnose, di originari 6.657 mila euro, il cui valore residuo era pari a 6.432 mila euro, con il relativo derivato di copertura; 124 b) erogazione a luglio e ottobre 2014 di complessivi 80 milioni di euro, a valere sul prestito concesso da BEI a fine 2013 per il finanziamento degli investimenti del piano industriale 2013 - 2017, relativi alle reti elettriche e gas e al teleriscaldamento di Lodi. Al 31 dicembre 2014 questa linea di credito committed risultava utilizzabile per altri 15 milioni di euro; c) negoziazione con Unicredit di una nuova linea di cassa committed a 24 mesi di 50 milioni di euro, divenuta operativa a tutti gli effetti nel gennaio 2015, con la formalizzazione del relativo contratto. Relativamente ai finanziamenti attualmente in essere, si segnala che: - il finanziamento di progetto in essere tra Lomellina Energia e Intesa San Paolo (come capofila) è oggetto, già a partire dal secondo semestre 2014, di un processo di “richiesta di consenso” formalizzato ad aprile 2015, agli istituti finanziatori, giunto ormai in fase conclusiva e con ottime probabilità di esito positivo. Tale processo prevede la ricontrattualizzazione del finanziamento, la possibilità di effettuare nuovi investimenti, la definizione di un nuovo piano di ammortamento e l’introduzione di un nuovo modello per il calcolo dei relativi covenants, da applicarsi già a partire dal 31 dicembre 2014. Il gruppo ha ritenuto di non cacolare il covenants secondo il vecchio modello in attesa dell’approvazione della revisione di cui sopra; il calcolo dei covenants secondo il modello in approvazione determina il rispetto degli stessi. Si segnala che, visti i consensi alla modifica proposta già ricevuti dalla quasi totalità degli istituti finanziatori, il gruppo ha ritenuto, in attesa di ricevere l’approvazione definitiva, di mantenere esposto il debito secondo la classificazione originaria. A seguito della ricontrattualizzazione, è previsto dall’esercizio 2015 un incremento dei margini a valere sulle linee di credito pari a 100 b.p. fino all’esercizio 2022 e a 125 b.p. per il periodo successivo e un’estensione del periodo di ammortamento al 31 dicembre 2024. La copertura del connesso rischio tasso di interesse sarà garantita da un interest rate swap (IRS) aggiuntivo che porterà la copertura sino al 75% dell’ammontare nozionale delle linee di credito. - il finanziamento in essere tra Linea Energia e Unicredit prevede, tra i casi di inadempimento, la riduzione dei mezzi propri al di sotto del valore di 15.000 mila Euro; − il prestito BEI concesso nel 2013 prevede, per tutta la durata contrattuale, il rispetto dei seguenti covenants finanziari: o PFN / EBITDA < 4,50 o EBITDA / Oneri Finanziari Netti > 4,50 o PFN / Mezzi Propri < 1,75 Alla luce di quanto già esposto anche nella sezione rischi del presente documento di bilancio, in relazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2014, tutti i succitati vincoli e covenants risultano rispettati. Nella pagina seguente è riportato il dettaglio di tutti i finanziamenti in essere, con il dettaglio temporale delle quote capitale e interessi in scadenza nel prossimo quinquennio: 125 Tasso fisso <1 anno cap Finanziam.Cassa DDPP 5,16 mil. Finanziam.bancario 8 mil. - BCC CR Finanziam.Cassa DDPP 80 k Finanziam.Cassa DDPP 70k Finanziam.Banca Europea Investimenti - 95 mil. Scoperti di c/c bancario Finanziam. bancario 8 mil. - Intesa Finanziam. bancario 13 mil. - UBI* Finanziam. Cassa DDPP 5,22 mil. Finanziam. Cassa DDPP 620 k Finanziam. Regionale LGH 765 k Finanziam. bancario 2 mil. - Sparkasse Finanziam. bancario 3 mil. - BPER >2<3 anni int cap >3<4 anni Int cap >4<5 anni int cap >5 anni int cap int 3 296 3 312 4 329 5 346 6 1.152 11 840 165 880 126 922 84 966 40 249 3 0 0 7 2 8 1 9 1 0 0 0 0 0 0 9 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7.832 752 15.775 642 15.924 493 16.074 343 16.225 192 8.170 38 0 11.625 0 11.625 0 11.625 300.000 11.625 0 0 0 0 <1 anno cap Disponibilità liquide cap 281 Eurobond LGH 300 mil. Tasso variabile >1<2 anni int >1<2 anni int cap >2<3 anni int cap >3<4 anni Int cap >4<5 anni int cap >5 anni int cap int 114.290 2.032 800 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 969 207 1.013 136 1.059 120 1.107 103 1.158 82 1.211 91 261 139 261 124 261 108 261 92 261 74 781 108 31 0 31 0 31 0 31 1 31 1 93 2 40 0 40 0 40 3 40 3 40 3 122 6 107 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 600 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Finanziam. bancario 225K - BCC Laudense 30 6 31 5 32 4 33 3 34 2 36 1 Finanziam. bancario 450K - BCC Laudense 40 12 41 11 43 10 44 9 46 8 197 16 Finanziam.bancario 114,5 mil. - Unicredit* 3.890 613 4.114 541 4.418 493 4.681 439 4.932 370 8.058 801 363 189 495 176 509 167 523 159 538 151 4.372 633 15.641 1.972 7.305 1.519 5.665 1.257 8.439 1.017 5.083 701 12.668 804 79 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.000 30 1.000 26 1.000 20 1.000 13 500 3 0 0 110 3 116 1 60 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 75 3 75 3 75 3 150 6 0 10 0 10 3.197 2 0 0 0 0 0 0 0 0 207 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 310 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 32 0 915 312 925 333 932 285 910 235 693 185 1.898 479 Finanziam. bancario 6,8 mil - Unicredit Finanziam.in project Lomellina 215 mil.* Finanziam.bancario 700 k - BCC Crema Finanziam.bancario 10 mil - Intesa Finanziam.bancario 800 k - BPMI Finanziam. Regionale Steam 375 k Finanziam.soci MF Waste 3,6 mil. Finanziam.soci Steam 207 k Finanziam.soci Steam 80 k Finanziam.soci Steam 310 k Altri finanziamenti minori 32 k Factoring Leasing finanziari *comprese rate derivati 19.PASSIVITÀ PER FONDI PENSIONISTICI Fondo TFR dipendenti, collaboratori e agenti Fondo mensilità aggiuntive Fondo sconto energia elettrica Passività per fondi pensionistici 31/12/2014 16.834 1.312 1.851 19.997 31/12/2013 14.626 1.118 1.433 17.177 delta 2.208 194 418 2.820 20.FONDO T.F.R. Il fondo per trattamento di fine rapporto dei dipendenti ha subito la seguente movimentazione: Fondo TFR iniziale Entrata in perimetro Trasferimenti da e verso il Gruppo Costo corrente del servizio Oneri finanziari (Utili)/perdite attuariali (prestazioni pagate) Fondo TFR finale 31/12/2014 14.626 0 0 469 459 1.884 -604 16.834 31/12/2013 14.433 0 0 510 464 -475 -306 14.626 Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto rientra nei piani a benefici definiti. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit Cost (PUC). Sono stati proiettati, sulla base di una serie di ipotesi finanziarie (incremento del costo della vita, incremento retributivo ecc.), le possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente iscritto al programma nel caso di pensionamento, decesso, invalidità, dimissioni ecc.). La stima delle future prestazioni includerà gli eventuali incrementi corrispondenti all’ulteriore anzianità di servizio maturata nonché alla presumibile crescita del livello retributivo percepito alla data di valutazione: - è stato calcolato alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata, il valore attuale medio delle future prestazioni; - è stata definita la passività per la società individuando la quota del valore attuale medio delle future prestazioni che si riferisce al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data della valutazione; - è stato individuato, sulla base della passività determinata al punto precedente e della riserva accantonata in bilancio ai fini civilistici italiani, la riserva riconosciuta valida ai fini IAS. Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti: Ipotesi demografiche Dirigenti Non Dirigenti Probabilità di decesso Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato Probabilità di inabilità Tavole INPS, distinte per età Tavole INPS, distinte per età e e sesso sesso Tasso turnover 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno Frequenza anticipazioni 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno Ipotesi finanziarie Incremento costo della vita Dirigenti 2,00% annuo Non Dirigenti 2,00% annuo Tasso di attualizzazione 1,86% annuo 1,86% annuo 1,950% per il 2015 2,400% per il 2016 2,625% 2017 e 2018 3,000% dal 2019 in poi 1,950% per il 2015 2,400% per il 2016 2,625% 2017 e 2018 3,000% dal 2019 in poi 1,00% annuo 1,00% annuo Incremento TFR Incremento salariale 21.ALTRI BENEFICI A DIPENDENTI Tra le categorie di benefici per i dipendenti, che vengono regolamentate dallo IAS 19, sono comprese quelle erogate successivamente alla fine del rapporto di lavoro da alcune società del Gruppo (LGH, AEM Gestioni, Linea com e Linea Distribuzione), denominati “Sconto Energia” e “Mensilità Aggiuntive”. Entrambi i benefici sono regolati dal Contratto Collettivo di Lavoro che ne stabilisce le modalità di corresponsione. Fondo “Sconto energia” iniziale Costo corrente del servizio Oneri finanziari (Utili)/perdite attuariali (prestazioni pagate) Fondo “Sconto energia” finale 31/12/2014 1.433 23 47 417 -69 1.851 31/12/2013 1.341 22 33 97 -60 1.433 128 In particolare, per il fondo “Sconto Energia” si prevede di concedere una agevolazione tariffaria sui consumi di energia elettrica ad uso domestico ai lavoratori, assunti prima dell’ 8 luglio 1996, cessati dal servizio ed ai loro coniugi superstiti. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte: Ipotesi demografiche Ipotesi demografiche Probabilità di decesso Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato Probabilità di inabilità Tavole INPS, distinte per età e sesso Dati famiglia, seconde nozze e lasciar famiglia Tavole INPS distinte per età e sesso Età di pensionamento Raggiungimento requisiti minimi AGO Tasso turnover 1,00% Ipotesi finanziarie Non dirigenti Tasso di attualizzazione 2,64% annuo 0,60% per il 2015 1,20% per il 2016 1,50% 2017 e 2018 2,0% dal 2019 in poi 0,50% annuo Incremento costo della vita Variazione reale del costo energia 31/12/2014 Fondo “Mens.aggiuntive” iniziale Costo corrente del servizio Oneri finanziari (Utili)/perdite attuariali (prestazioni pagate) Fondo “Mens.aggiuntive” finale 1.117 48 31 0 116 1.312 31/12/2013 1.037 46 34 10 -10 1.117 129 Il presente beneficio ai dipendenti prevede di corrispondere una somma pari a 4 o 5 mensilità di retribuzione (aggiuntive rispetto al trattamento di fine rapporto) nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro per raggiungimento di limite di età o di anzianità. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte: Ipotesi demografiche Ipotesi demografiche Probabilità di decesso Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato Probabilità di inabilità Tavole INPS, distinte per età e sesso Età di pensionamento Raggiungimento requisiti minimi AGO Tasso turnover 2,00% Ipotesi finanziarie Tasso di attualizzazione Non dirigenti 1,25% annuo 0,60% per il 2015 1,20% per il 2016 Incremento costo della vita 1,50% 2017 e 2018 2,0% dal 2019 in poi Tasso di incremento salariale 1% annuo Analisi della sensitività benefici ai dipendenti Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R si riportano nella tabella a seguire l’analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale a fine esercizio, l’indicazione del contributo per esercizio, l’indicazione della durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a beneficio definito, erogazioni previste dal piano: 130 Analisi di sensitività Variazione delle ipotesi 16.658 16.865 1% -1% 17.045 16.470 1,40% -1,40% 16.334 17.192 1,40% -1,40% 520 14,5 Frequenza turnover Tasso di inflazione Tasso attualizzazione service cost 2014 duration del piano Erogazioni previste (anni) 2015 2016 2017 2018 2019 952 808 1.119 1.337 706 22. FONDI PER RISCHI ED ONERI I fondi rischi e oneri destinati alla copertura delle passività potenziali ammontano, complessivamente, ad Euro 69,6 milioni, contro i 56,2 milioni del 2013. La seguente tabella ne illustra il dettaglio: Fondo costi smantellamento e ripristino Fondo copertura perdite società partecipate Fondo vertenze con professionisti Fondo per royalties Fondo oneri perequazione energia elettrica Fondo contenziosi e vertenze INPS Fondo rischi su tit.effic.energ., cert.verdi, ecc. Fondo oneri concessioni distribuzione gas Altri fondi rischi e oneri TOTALE FONDI RISCHI E ONERI 31/12/2014 60.001 265 200 1.513 846 210 154 1.320 5.401 69.910 31/12/2013 50.486 265 200 0 1.932 210 848 1.740 536 56.217 delta 9.515 0 0 1.513 -1.086 0 -694 -420 4.865 13.693 Qui di seguito viene fornita una sintetica descrizione della natura dei fondi di maggiori entità: a) Fondo copertura perdite società partecipate: ammonta a 265 mila euro e si riferisce all’accantonamento effettuato per riflettere il presumibile impatto negativo del processo di liquidazione della partecipata Sinit S.r.l., così come espresso dalle proiezioni del liquidatore. Detto fondo non ha subito variazioni rispetto all’esercizio precedente. 131 b) Fondo smantellamento e ripristino: ammonta a 60.001 mila euro e si riferisce all’iscrizione dei fondi di smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a diretto incremento delle attività cui si riferiscono. Tale ammontare è stato determinato sulla base di apposite perizie predisposte da periti esterni indipendenti. Nella determinazione dei costi di smantellamento si sono considerati il tipo di attività svolta presso i diversi siti e i costi di una eventuale bonifica dei luoghi in cui sorge l’impianto. Nella stima dei costi si sono considerati, ai prezzi attuali, i costi di bonifica del terreno, i costi di demolizione e smaltimento degli impianti e dei macchinari etc. L’incremento rispetto all’esercizio precedente è dovuto, per lo più, alla diminuzione (dal 4,75% al 3,29%) del tasso di attualizzazione utilizzato per l’aggiornamento del valore a fine 2014, corrispondente a quello dell’ultima emissione di BTP trentennali. c) Fondo oneri concessione distribuzione gas: ammonta a Euro 1.320 mila ed è relativo gli impegni, previsti contrattualmente nei documenti delle gare di concessione di alcuni Comuni, relativi alla realizzazione di reti o impianti con devoluzione gratuita a fine concessione. Nel calcolo del fondo si è tenuto conto di quanto previsto dall’IFRIC 12. La diminuzione del valore rispetto al corrispondente valore del 2013 pari a 1.740 mila euro, fa riferimento alla migliore stima dell’investimento a finire che dovrà essere sostenuto e ha visto una corrispondente diminuzione del valore dei cespiti per un valore netto di 420 mila Euro; d) Fondo oneri futuri su titoli di efficienza energetica, certificati verdi, ecc: ammonta a 154 mila euro (848 mila nel 2013), e copre la differenza stimata tra il prezzo ipotetico di acquisto dei titoli ed il loro valore di rimborso previsto dalle delibere dell’Authority; e) Fondo oneri di perequazione relativi all’attività di distribuzione e vendita dell’energia elettrica: il valore di 846 mila Euro accantonato al 31 dicembre 2014 nel bilancio di AEM Gestioni (-1.086 mila Euro rispetto al 2013) si riferisce ai seguenti rischi: Fondo oneri di perequazione sulla vendita di energia elettrica nel mercato di maggior tutela (310 mila euro). Nel presente esercizio sono stati accantonati 310 mila euro quale stima di quanto la società dovrebbe versare, relativamente al 2014, alla Cassa Conguaglio a titolo di perequazione quale conseguenza di un disallineamento temporale che si è verificato nel corso del 2014 tra le tariffe di vendita calcolate dall’Autorità e i costi unitari di energia pagati all’Acquirente Unico. Fondo oneri di perequazione sulla distribuzione dell’energia elettrica (104 mila euro). Per effetto di quanto precedentemente riportato si è stimato che ci potrebbe essere un impatto pari a circa 104 mila euro sulla perequazione della distribuzione dell’energia elettrica sino all’anno 2014. Fondo per eventuale ricalcolo perequazione sulla distribuzione (0 euro). A seguito di una disposizione dell’Autorità che ha di fatto riaperto la perequazione degli ultimi 5 anni la società 132 aveva ritenuto prudente accantonare un fondo che nel corso del 2014 è stato completamente rilasciato per 281 mila euro, relativo ad oneri ormai caduti in prescrizione. Fondo oneri di perequazione sulla misura dell’energia elettrica (537 mila euro). A seguito di quanto disposto dall’Autorità si è reso necessario accantonare un fondo per gli oneri di perequazione della misura su reti dell’energia elettrica. Si è stimato un impatto pari a circa 537 mila €. f) Fondo contenzioso e vertenze INPS, pari a 210 mila euro. Il fondo in esame ha lo scopo di coprire eventuali costi derivanti da un contenzioso aperto con l’INPS relativamente ai contributi C.u.a.f. e maternità del periodo dicembre 2001 – agosto 2002 (escluso febbraio 2002), stimati in 210 mila euro e già accantonati negli esercizi precedenti. g) Fondo per Royalties discarica: il fondo ammonta a 1.513 mila Euro e fa riferimento alla quantificazione del rischio sui contributi ambientali da riconoscere al Comune di Augusta in merito alle tariffe sul conferito in discarica; h) Altri fondi rischi ed oneri: comprende in particolare lo stanziamento pari a 3,5 milioni di euro, iscritto per la conclusione sfavorevole di un contenzioso, in relazione all’adeguamento tariffa energia elettrica per l’impianto di Lomellina di cui si è già trattato nella sezione dei contenziosi; trattasi della migliore stima della passività in considerazione del fatto che non è ancora definito l’esatto impatto economico. Comprende inoltre stanziamenti a copertura degli interessi passivi sui depositi cauzionali da clienti per circa 697 mila euro, stanziamenti in merito a contenziosi con l’agenzia delle entrate per circa 357 mila euro, stanziamenti connessi al conguaglio sui contratti di igiene urbana di Crema per circa 142 mila euro, un fondo correlato a vertenze con il personale per 317 mila euro e per la rimanente parte fondi di piccola entità prudenzialmente stanziati a copertura di rischi operativi. 23.PASSIVITÀ PER STRUMENTI DERIVATI La voce in oggetto rappresenta il fair value dei contratti derivati su tassi e sui prezzi dell’energia elettrica e del gas aperti su alcune società del Gruppo al 31 dicembre 2014. Di questi, quattro hanno tutte caratteristiche per essere classificati di copertura secondo i principi di riferimento. Per tali contratti la variazione annua del fair value viene contabilizzata direttamente a patrimonio netto, nella riserva di cash flow hedge (nel 2014 effetto negativo per 1.104 mila euro, al netto delle imposte), mentre per il restante contratto, che non ha tutte queste caratteristiche, la variazione annua di fair value viene 133 contabilizzata direttamente a conto economico, nei proventi/oneri finanziari (nel 2014 effetto negativo per 1.780 mila euro). Di seguito si riportano i fair value dei contratti in oggetto: 31/12/2014 Contratti designati di copertura: Swap sui tassi di interesse Swap su prezzi delle commodities Contratti designati non di copertura: Swap su tassi di interesse Swap su prezzi delle commodities Tot.passività per strumenti derivati 31/12/2013 -4.259 -339 -3.294 0 -2.103 -2.161 -8.862 -2.147 -337 -5.778 Segue il dettaglio delle caratteristiche dei contratti in essere al 31/12/2014: DERIVATI CONTRO IL RISCHIO TASSI DI INTERESSE Data di stipula Data di decorrenza Data di scadenza Periodicità rate Valore nozionale riferimento Valore nozionale residuo al 31/12/2014 Tasso interesse fisso (società) Tasso interesse variabile (banca) Valore mark to market al 31/12/2014 Contratto designato non di copertura Intesa-Lomellina Contratto designato di copertura BNL-Lomellina Contratto designato di copertura UBI-LGH 22/12/2005 22/12/2005 30/06/2022 Semestrale 48.822 17.693 22/12/2005 31/12/2007 30/06/2022 Semestrale 48.822 17.693 20/12/2011 01/07/2011 31/12/2021 Semestrale 9.946 3.912 3,8825% 3,9125% Euribor 6m/360 -2.103 Euribor 6m/360 -2.128 Contratto designato di copertura UnicreditLinea En. 15/02/2013 29/11/2013 31/05/2021 Semestrale 33.706 30.093 da 1,45% a 4,690% 1,85% Euribor 6m/360 Euribor 6m/360 -535 -1.596 24.ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI Questa posta del passivo era costituita dal debito verso il socio di minoranza di Ecolevante, relativamente alla put & call option sul 15% delle azioni della stessa, che è stata esercitata nel corso del 2014 per cui il relativo debito è ora classificato come passività finanziaria corrente come riportato al punto 30 della presente nota. 134 25.ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI Si tratta per lo più di contributi per la realizzazione di nuovi allacci e depositi cauzionali su forniture di energia eletrica, acqua e gas e sui contratti di gestione rifiuti, versati dai clienti, che risultano cosi dettagliati: Depositi cauzionali servizi energia elettrica Depositi cauzionali servizi gas Depositi cauzionali ambiente e gestione rifiuti Depositi cauzionali teleriscaldamento Risc.passivi pluriennali e contributi c/impianti Totale altre passività non correnti 31/12/2014 3.729 5.191 679 184 35.210 44.993 31/12/2013 3.415 5.731 300 106 34.836 44.388 delta 314 -540 379 78 374 605 Si ricorda, inoltre, che i risconti passivi pluriennali sono costituiti quasi esclusivamente dai contributi relativi alle reti e agli impianti, versati dai clienti/utenti in base alle disposizioni vigenti in materia di servizi pubblici. 26.DEBITI COMMERCIALI La consistenza della voce al 31 dicembre 2014, confrontata con quella al 31 dicembre 2013, è la seguente: Debiti commerciali verso terzi x fatt.ricevute Debiti commerciali verso terzi x fatt.da ricev. Debiti commerciali verso soci Debiti commerciali verso collegate Totale debiti commerciali 31/12/2014 89.708 65.976 863 0 156.547 31/12/2013 101.179 80.647 859 341 183.026 delta -11.471 -14.671 4 -341 -26.479 La voce include i debiti di natura commerciale del Gruppo LGH nei confronti dei terzi e dei soci. Per i termini e le condizioni relativi alle parti correlate si veda la nota specifica. 135 27.ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI 31/12/2014 31/12/2013 Ratei e risconti passivi annuali 2.018 2.390 Deb.vs istit.di previdenza e sicurezza sociale 3.461 3.000 Erario c/IVA e altri debiti tributari 4.591 4.246 Debiti non finanziari verso soci 1.272 2.671 Debiti verso dipendenti 5.990 5.847 Altre passività correnti 5.308 10.373 22.640 28.527 Totale passività correnti I ratei e i risconti passivi, pari rispettivamente a 259 e 1.759 mila euro, sono stati stanziati per il rispetto del principio della competenza temporale e rappresentano quote di costi e ricavi a scavalco tra i due esercizi. Le altre passività a breve termine, pari a 5.308 mila euro, sono rappresentate da debiti non commerciali verso i Comuni azionisti dei soci di LGH (Cremona, Lodi, Pavia, Rovato, Crema, ecc.), da debiti verso i clienti per rimborsi e note credito da emettere, e da debiti verso ATO, Cassa Conguaglio Settore Elettrico altri enti pubblici, di natura para-tributaria. 28.DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI Sono costituiti dal debito verso l’erario per il saldo IRES ed IRAP (700 mila euro) derivante dal calcolo delle imposte di compentenza dell’esercizio al netto degli acconti versati nello stesso. Il delta rispetto al valore del 2013 (283 mila euro) è attribuibile alla diversa base imponibile e alla diversa dinamica di pagamento degli acconti. 29.PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA Al 31 dicembre 2014 il valore delle “Passività destinate alla vendita” è pari a zero. 30.ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI Come menzionato al punto 24, l’importo iscritto in tale sezione per 5.000 mila euro fa riferimento al debito verso l’ex socio di minoranza della controllata Ecolevante per la put & call sul 15% di partecipazione nella stessa esercitata nel corso del 2014. 136 31.RICAVI DI VENDITA eserc.'14 226.989 203.936 125.731 16.781 12.238 24.946 610.621 Ricavi produz.,distribuz., e vend.en.elettrica Ricavi distribuzione-vendita gas Ricavi gestione rifiuti e igiene ambientale Ricavi gestione calore e teleriscaldamento Ricavi servizi informatici e telecomunicazioni Altri ricavi Totale ricavi di vendita eserc.'13 215.766 287.592 129.063 21.173 13.746 24.901 692.241 delta % 5,20% -29,09% -2,58% -20,74% -10,97% 0,18% -11,79% Come si evince dalla suddetta tabella, rispetto al 2013 i ricavi relativi alla distribuzione e vendita del gas sono diminuiti del 29%, a seguito di una diminuzione del 17,8% dei volumi distribuiti e una diminuzione del 27,6% di quelli venduti a seguito dell’effetto climatico 2014. Al contrario i ricavi legati all’energia elettrica sono aumentati, complessivamente, del 5,2%, nonostante la regolamentazione delle tariffe di distribuzione e la diminuzione di oltre il 9% dei volumi venduti (a causa della cessazione nel corso del 2014 del transito sulla rete dell’energia in alta tensione verso le Ferrovie dello Stato), grazie all’aumento nelle quantità di energia prodotte (+17%) come conseguenza dell’elevata piovosità del 2014. Anche i ricavi connessi alla gestione calore risentono dell’andamento climatico del 2014 che ha comportato il calo pari al 20,74% nei ricavi connessi al teleriscaldamento delle città di Cremona e Lodi. Per maggiori dettagli e analisi riguardanti i ricavi di vendita si rimanda alla relazione sulla gestione. 32.ALTRI RICAVI E PROVENTI Contributi Affitti e noleggi attivi Indennizzi sinistri-assicurativi Rimborsi, riaddebiti e recupero spese Utilizzo e rilascio fondi Plusvalenze su cespiti Sopravvenienze attive Altri ricavi e proventi Totale altri ricavi e proventi eserc.'14 11.888 467 226 5.565 2405 118 3.856 3.846 28.371 eserc.'13 7.929 581 252 5.041 965 246 2.754 4.472 22.240 delta % 49,93% -19,62% -10,32% 10,39% 149,22% -52,03% 40,01% -14,00% 27,57% I contributi sono rappresentati sia dalla quota di competenza dell’esercizio di contributi in c/impianti pagati dagli utenti per i nuovi allacci, sia dai c.d. “diritti di subentro” pagati per le volture di contratti 137 esistenti. In questa voce sono inoltre compresi i contributi in conto esercizio erogati per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La voce sopravvenienze attive comprende in particolare il rilascio di un fondo rischi per copertura Titoli energetici per 694 mila euro, rimborsi provenienti dal CCSE per incentivi anno 2012 per 314 mila euro, saldo di perequazione a favore del gruppo relativo al 2013 per 213 mila euro. 33.CONSUMO DI MATERIE E SERVIZI Beni a magazzino Energia elettrica Gas metano Beni da rivendere Carburanti e lubrificanti Cancelleria e stampati Altri beni Manutenzioni e canoni assistenza Spese e commisioni bancarie Assicurazioni Servizi postali e spedizioni bollette/plichi Servizi trasporto e smaltimento rifiuti Consulenze e collaborazioni Servizi telefonici, informatici e telematici Servizi vettoriam./trasporto energia elettrica Servizi di vettoriamento/trasporto gas Pubblicità e promozione Servizi per il personale Servizi resi dai soci Servizi effettuati per conto terzi Altri servizi da terzi Canoni e costi godim.beni delle patrimoniali Canoni e costi godim.beni di comuni Canoni e costi godim.beni di terzi Variazione rimanenze Incrementi interni per capitalizzazioni Totale consumi di materie e servizi eserc.'14 -4.500 -97.096 -131.435 -477 -4.748 -316 -12.409 -13.862 -2.943 -4.949 -1.519 -42.173 -3.726 -2.750 -53.705 -31.463 -1.035 -1.739 0 -3.271 -11.361 -3.019 -9.980 -8.017 1.002 5.331 -440.160 eserc.'13 -7.774 -94.627 -203.698 -1.514 -4.808 -271 -8.476 -22.647 -2.764 -4.886 -1.527 -41.998 -6.155 -2.305 -49.594 -42.239 -931 -1.555 -943 -2.217 -18.424 -1.608 -9.984 -3.986 854 9.442 -524.635 delta % -42,11% 2,61% -35,48% -68,49% -1,25% 16,61% 46,40% -38,79% 6,48% 1,29% -0,52% 0,42% -39,46% 19,31% 8,29% -25,51% 11,17% 11,83% -100,00% 47,54% -38,34% 87,75% -0,04% 101,13% 17,33% -43,54% -16,10% Come detto sopra, la diminuzione del 35% dei costi relativi all’acquisto di energia elettrica e gas è coerente con la diminuizone dei ricavi correlati. Per maggiori dettagli e analisi riguardanti i costi per consumo di materie e servizi si rimanda alla relazione sulla gestione. 138 34.COSTO DEL LAVORO salari e stipendi oneri sociali trattamento di fine rapporto trattamento di quiescenza e obblighi simili altri costi del personale Totale costo del lavoro eserc.'14 -47.020 -15.119 -3.062 -70 -2.028 -67.299 eserc.'13 -45.036 -14.191 -3.314 -131 -2.318 -64.990 delta % 4% 7% -8% -47% -13% 4% La variazione del costo del lavoro dipendente di cui sopra trova spiegazione, in parte, nell’incremento del numero medio dei dipendenti in organico (+ 2%), mentre il restante incremento è legato alle normali dinamiche di incremento di costo del lavoro. Si segnala inoltre che il valore del fondo trattamento di fine rapporto (TFR) e dei fondi di quiescenza sono stati determinati applicando una metodologia di tipo attuariale. L’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti è quindi stato imputato al conto economico, nella relativa voce del costo del lavoro, mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati a patrimonio netto, come evidenziato nel prospetto del Conto Ecomico Complessivo per 1.104 mila euro tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti. Per maggiori informazioni riguardanti il costo del lavoro, si rimanda all’apposito paragrafo della relazione sulla gestione. 35.ALTRI COSTI OPERATIVI Imposte e tasse Minusvalenze su cespiti Sopravvenienze passive caratteristiche Indennizzi e risarcimenti danni a terzi Altri costi operativi Totale altri costi operativi eserc.'14 -3.099 -331 -2.243 -513 -1.567 -7.753 eserc.'13 -2.905 -103 -1.188 -569 -1.460 -6.225 delta % 21,45% -70,90% 22,22% -24,13% -15,75% 0,25% Le sopravvenienze passive fanno riferimento a costi di competenza di esercizi precedenti non previsti per il corretto importo. 139 Nella voce “Altri costi operativi” sono iscritti costi di natura amministrativa, legale e fiscale necessari per l’esistenza e il corretto funzionamento delle varie società del gruppo, nonché contributi associativi e liberalità. 36.ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI eserc.'14 Plusvalenze e altri proventi straordinari Minusvalenze e altri oneri straordinari Totale altri proventi (oneri) netti eserc.'13 758 -1.300 -542 2.662 -976 1.686 delta % -52,04% -84,49% -132,15% Il peggioramento degli oneri e proventi netti è da attribuire al fatto che il tale posta nel 2013 erano contabilizzati proventi straordinari relativi a riconoscimenti dall’ATO per gli anni 2011- 2012 e ad imposte relative agli anni precedenti iscritte nel 2013. 37.AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI Ammortam.immobilizzazioni immateriali Ammortamento immobilizzazioni materiali Altre svalutazioni delle immobilizzazioni Svalutazione crediti commerciali Svalutazione rimanenze Svalutazione titoli dell'attivo circolante Accantonamento a fondi rischi Totale ammortamenti e svalutazioni eserc.'14 -12.543 -43.768 -1.309 -4.790 0 -150 -6.435 -68.995 eserc.'13 -10.244 -44.808 -75 -5.308 -50 0 -2.748 -63.233 delta % 22,44% -2,32% 1645,33% -9,76% -100,00% 100,00% 134,17% 9,11% La svalutazione dei crediti commerciali è stata effettuata tenendo conto delle seguenti variabili: tipologia e grado di sospendibilità dei servizi sottostanti (energia elettrica, gas, gestione rifiuti, ecc.) tipologia dei contratti sottostanti (attivi, cessati, ecc.) anzianità dei crediti stato dei crediti (in bonis, in contenzioso, soggetti a procedure fallimentari, ecc.) tipologia di clientela (persone fisiche, aziende, pubblica amministrazione, ecc.) Relativamente all’effetto impairment si rimanda alla nota specifica. 140 L’incremento nella voce accantonamenti a fondi rischi è da attribuire allo stanziamento per 3,5 milioni di euro afferente alle tariffe energia sull’impianto di Parona e allo stanziamento per 1,5 milioni di euro relativi alla discarica di Augusta. 38.PROVENTI E ONERI FINANZIARI NETTI esercizio 2014 incassati Variazione positiva fair value derivati Interessi attivi su conti correnti bancari e postali Interessi attivi di mora Altri interessi attivi e proventi finanziari Totale proventi finanziari Variazione negativa fair value derivati Interessi passivi di attualizzazione Int.passivi e oneri disponibilità fidi su c/c banc. Interessi passivi su finanziamenti m/l termine* Oneri finanziari x chiusura anticipata finanziam. Oneri finanziari x chiusura anticipata derivati Interessi passivi su leasing finanziari Interessi passivi su factoring Interessi passivi su depositi cauzionali clienti Interessi passivi di mora Altri interessi passivi e oneri finanziari Perdite su cambi Totale oneri finanziari Totale proventi (oneri) finanziari netti 0 930 830 793 2.553 pagati 0 0 -672 -16.333 -49 -448 -265 -607 -118 -281 -286 0 -19.059 -16.506 non incassati totali 2.702 2.702 0 930 0 830 540 1.333 3.242 5.795 non pagati totali -1.824 -1.824 -3.962 -3.962 0 -672 -1.710 -18.043 0 -49 0 -448 0 -265 0 -607 0 -118 0 -281 -104 -390 0 0 -7.600 -26.659 -4.358 -20.864 eserc. delta % 2013 su eserc. (riesposto) '13 3.005 742 802 503 5.052 -10,10% 25,30% 3,50% 165,00% 14,70% 0 100% -2.668 48,50% -6.047 -88,90% -13.932 29,50% -351 -86,00% -876 -48,90% -217 22,10% -328 85,10% -131 -9,90% -824 -65,90% -123 217,10% -344 -100,00% -25.841 4,10% -20.789 0,40% *comprese rate swap Il risultato complessivo della gestione finanziaria è rimasto pressoché invariato rispetto al 2013, anche se cambia sensibilmente la contribuzione delle varie voci che la compongono. Di seguito se ne analizzano brevemente i fattori più rilevanti: • sensibile riduzione dell’effetto economico netto positivo derivante dalla valutazione a fair value dei derivati non designati di “pura copertura”, che passa da 3.005 a 774 mila euro, a causa della variazione delle curve dei tassi attesi alla fine, rispettivamente, degli esercizi 2013 e 2014; • aumento di 188 mila euro degli interessi attivi sui conti correnti, grazie alla maggiore liquidità media disponibile (soprattutto nella seconda parte dell’anno, dopo l’erogazione delle due tranche del prestito BEI); 141 • incremento di 830 mila euro degli altri interessi attivi, a seguito della formalizzazione, nel corso del 2014, di importanti piani di rientro con alcuni creditori; • aumento di 1.294 mila euro degli oneri finanziari relativi ai fondi di ripristino e di quelli pensionistici, a causa della diminuzione dei tassi applicati per l’attualizzazione degli stessi; • aumento di 4.111 mila euro degli interessi passivi sui finanziamenti a m/l termine, dovuto al consolidamento del debito a medio lungo, avvenuto a fine 2013 con l’emissione dei 300 milioni dei bond, e all’erogazione, nella seconda parte del 2014, di 80 milioni del prestito BEI; • riduzione (da 1.227 a 497 mila euro) degli oneri connessi all’estinzione anticipata di finanziamenti e derivati, dopo la succitata operazione di consolidamento del debito avvenuta a fine 2013; Per quanto riguarda le caratteristiche dei finanziamenti in essere, in termini di tassi passivi e strumenti di copertura si rimanda a quanto detto al paragrafo 18. 39.QUOTA PERTINENZA RISULTATI SOCIETÀ COLLEGATE eserc.'14 Rivalutaz.partecipaz.in società collegate Svalutaz.partecipaz.in società collegate Quota pertinenza risult.soc.collegate eserc.'13 225 -73 152 196 -270 -74 delta % 14,80% -72,96% -305,41% La rettifica in oggetto è imputabile alla valutazione delle società collegate secondo il metodo del patrimonio netto, utilizzando il valore dell’equity “normalizzato” delle società collegate alla data di chiusura del bilancio consolidato, in linea con quanto previsto dai principi di Gruppo. 40.PROVENTI E ONERI DA PARTECIPAZIONI eserc.'14 Dividendi da partecipazioni Proventi da partecipazioni Tot.proventi (oneri) da partecipazioni eserc.'13 13 0 13 11 6 17 delta % 18,18% -100,00% -23,53% L’importo iscritto tra i dividendi fa riferimento al provento derivante dalla partecipazione in Casalasca Servizi S.r.l. 142 41.RISULTATO NETTO DA ATTIVITÀ IN DISMISSIONE Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun “Risultato netto da attività in dismissione”, in quanto non sono previste, nel breve/medio periodo, cessioni e/o dismissioni di rami aziendali. 42.IMPEGNI IMPEGNI PER INVESTIMENTI Al 31 dicembre 2014 il valore degli impegni per investimenti non è significativo. ALTRI IMPEGNI Si segnala che al 31 dicembre 2013 il gruppo ha in pegno le azioni di Lomellina Energia Spa (80%) le quote di MF Waste Srl (51%). 43.GARANZIE PRESTATE Qui di seguito viene riportato un prospetto riepilogativo delle garanzie e degli impegni che il gruppo LGH ha in essere al 31/12/2014 verso terzi: 31/12/2014 31/12/2013 Parent company guarantees per trading energia elettrica Linea Più 9.000 11.000 Fidejussione per finanziamento Franciacorta Rinnovabili 6.000 6.000 Fidejussione affidamento Blugas S.r.l. 2.411 2.411 Co- obbligo fidejussione per credito iva Blugas Infrastrutture 3.684 1.504 Fidejussioni rilasciata per affidamenti SINIT 16.072 22.535 Per quanto riguarda le fidejussioni prestate nell’interesse di Sinit, si precisa che, ad oggi, non sono state avanzate richieste di pagamenti da parte delle banche garantite. 143 44.INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE Nella seguente tabella vengono elencati i dati relativi ai principali rapporti del Gruppo con le parti correlate durante il 2014: Gruppo LGH vs Parti Correlate (valori in 000€) COGEME Rovato Spa Cogeme STL AOB2 Srl Chiari Servizi AEM Cremona Spa KM Spa , Castel Spa Aem Service Srl ASTEM Lodi Spa ASM Pavia Spa Line-Servizi ASM Lavori Srl Infracom Italia Spa Tesi Srl ASM Codogno Spa ASM Isa Spa ASM Energia Spa ASM Vigevano e Lomellina Spa AMEC Foster Wheeler Spa Ekotrans Srl Padania Acque Gestioni S.p.A. SCRP Spa Comune di Cazzago Comune di Crema Comune di Cremona Comune di Lodi Comune di Pavia Comune di Rovato Ecofert Srl Franciacorta rinnovabili s.r.l. Ariberti Soffiantini Soc. Agricola Topcom snc di Corsini Rafaele & C. BLS Consulting Consorzio Informatica Territorio CREDITI 8.996 213 2.082 187 27.624 51 3 697 1.571 4.716 62 14 229 2.262 135 78 79 334 379 3.337 634 20 149 50 327 8 54.237 DEBITI 633 62 576 7 1.300 370 944 470 113 32 66 797 7 5.907 212 845 12 854 1.934 394 1.269 23 230 35 13 17.105 COSTI 1.584 94 1.395 6 1.120 454 616 2 861 598 26 97 1.532 27 2 142 1.898 55 854 1.599 923 597 78 410 3 134 39 15.146 RICAVI 1.908 771 6.134 659 8.920 45 6 691 2.315 4.359 415 42 8 300 2.751 1.110 203 61 928 3.779 11.862 6.313 24 1.639 268 1 27 55.539 I rapporti intrattenuti dal Gruppo, LGH Srl e dalle proprie controllate, con tutti i Comuni soci delle società Patrimoniali, identificati come parti correlate, sono prevalentemente rapporti di carattere commerciale definiti e regolati sulla base di apposite Convenzioni oppure di singoli rapporti contrattuali che regolano le condizioni per lo svolgimento dei diversi servizi da parte di ogni singola azienda del Gruppo. 144 Le informazioni relative ai rapporti patrimoniali, economici e finanziari sono riportate, se pertinenti, nelle varie voci delle note esplicative Nell’ultima parte della tabella sono dettagliati i rapporti intrattenuti con società riconducibili ad alcuni amministratori e dirigenti del Gruppo. TERMINI E CONDIZIONI DELLE TRANSAZIONI TRA PARTI CORRELATE Le vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie, non generano interessi e sono regolati per contanti. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate. RAPPORTI CON SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE Nell’ambito del Gruppo, Linea Group Holding S.p.A. svolge servizi di carattere generale per le proprie società controllate e collegate (servizi di staff). In particolare si tratta di servizi di natura amministrativa, legale, del personale, acquisti, di risk management, di comunicazione, qualità e sicurezza, perseguendo l’ottimizzazione delle risorse disponibili e garantendo l’utilizzo delle competenze presenti con attenzione alle economie di scala in prospettiva di una convenienza economica per l’intero Gruppo. Tutte le attività svolte sono regolate da appositi contratti di servizio improntati a condizioni di mercato. LGH S.p.A. presta inoltre servizi di natura finanziaria legati ad attività di finanziamento a breve termine, oltre a farsi garante a favore delle società del Gruppo che assumano direttamente debiti di finanziamento verso Istituti di Credito e svolge il servizio di tesoreria centralizzata sulla base di contratti stabiliti tra le parti. Tali servizi sono resi a condizioni di mercato. Inoltre LGH S.p.A. e tutte le società controllate hanno deciso di aderire all’istituto previsto dagli art. 117 e seguenti del DPR 917/1986 e successive modifiche (il c.d. consolidato fiscale). Conseguentemente la società controllante provvede a presentare la dichiarazione annuale dei redditi anche per le società controllate e a versare le relative imposte IRES. Le società controllate hanno determinato, sulla base della stima degli imponibili effettuata da ciascuna società, il saldo della loro posizione fiscale e trasferito il proprio imponibile alla capogruppo che ha registrato un credito o un debito verso la controllata. I rapporti economici conseguenti, oltre alle responsabilità e gli obblighi reciproci, sono regolati da appostiti contratti. 145 45.VALORE EQUO Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile del valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari del Gruppo iscritti in bilancio. Valore contabile 31/12/2014 Valore equo 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 Attività finanziarie: Disponib.liquide e depositi a breve 114.290 66.464 114.290 66.464 0 0 0 0 2.891 233 2.891 233 -450.110 -399.327 -450.110 -399.327 -51.356 -54.659 -51.356 -54.659 Swap su tassi di interesse -6.362 -5.441 -6.362 -5.441 Swap su prezzi delle commodities -2.500 -337 -2.500 -337 Swap su tassi di interesse Swap su prezzi delle commodities Passività finanziarie: Prestiti e finanziamenti non correnti Prestiti e finanziamenti correnti Il valore equo dei derivati e dei finanziamenti è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi ai tassi di interesse prevalenti. In ottemperanza a quanto disposto dagli IFRS 13 e IFRS 7 si riporta di seguito il dettaglio della gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo: Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Attività Swap su prezzi commodities Totale Passività Swap su tassi interesse Swat su prezzi commodities Totale 31.12.2014 31.12.2013 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 0 0 2.891 2.891 0 0 0 0 233 233 0 0 0 0 0 -6.362 -2.500 -8.862 0 0 0 0 0 0 -5.441 -337 -5.778 0 0 0 46.COMPENSI CARICHE SOCIALI Di seguito si evidenziano i compensi erogati ad amministratori, sindaci e società di revisione della capogruppo e delle società controllate di competenza nell’esercizio 2014: Organo sociale Amministratori Sindaci Società di revisione Totale Importo erogato dalla capogruppo Importo erogato dalle altre società del Gruppo 228 105 84 417 664 510 298 1.472 146 III. BILANCIO D’ESERCIZIO 2014 147 PROSPETTI DI BILANCIO CONTO ECONOMICO (importi in euro) NOTE Ricavi di vendita 1 Altri ricavi e proventi 2 parti correlate 999.508 Totale ricavi 31.12.2014 14.141.016 parti correlate 812.328 31.12.2013 12.897.614 8.386.238 10.398.877 22.527.254 23.296.491 Consumi di materie prime e servizi 3 Costo del lavoro 4 12.005.742 -9.806.578 Altri costi operativi 5 -1.209.141 -1.193.954 Altri proventi (oneri) netti 6 -592 23.022.053 69.415 -1.730.727 Totale costi Margine operativo Lordo (Ebitda) Ammortamenti e svalutazioni 7 Risultato operativo (EBIT) Proventi finanziari 8 Oneri finanziari 9 Quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture Proventi (oneri) da partecipazioni Risultato netto delle attività cessate / destinate ad essere vendute Risultato Netto Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato: Variazione riserva IAS 19 Impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19 Totale utile /(perdita) complessiva al netto delle imposte -10.305.232 -9.358.418 -20.788.189 -494.799 2.508.302 -6.960.314 -9.271.324 -7.455.113 -6.763.022 6.265.728 15.027.514 2.141.249 -10.958.615 10 0 -76.623 11 19.634.248 15.119.166 3.417.349 -537.845 3.639.633 3.983.431 7.056.982 3.445.586 0 0 7.056.982 3.445.586 0 0 -369.264 -81.105 98.031 21.869 6.785.749 3.386.350 Risultato prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento Imposte sul reddito Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento 864.015 -1.268.816 12 13 148 SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA ATTIVITA’ (importi in euro) NOTE parti correlate 31.12.2014 parti correlate 31.12.2013 01.01.2013 ATTIVITA' NON CORRENTI Attività immateriali -Avviamento 14 3.195.111 3.195.111 3.195.111 -Altre attività immateriali 15 977.571 1.047.552 10.088.265 Immobili , impianti e macchinari 16 109.259.652 104.034.747 224.855.761 Partecipazioni in società controllate 17 247.235.977 247.235.976 155.905.886 Partecipazioni in società collegate e JV 18 4.269.053 4.269.053 4.238.275 Investimenti immobiliari 19 Attività per imposte anticipate 12 7.172.492 7.096.485 8.870.498 Attività finanziarie non correnti 20 77.243.782 21.321.693 Altre attività non correnti 21 60.831 174.109 19.884.768 86.046.581 13.286.990 69.675 Totale attività non correnti 458.226.112 444.183.537 428.649.598 ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze 22 Crediti commerciali 23 Attività per strumenti derivati 24 Altre attività finanziarie correnti 25 Crediti tributari e altre attività 26 Disponibilità liquide e depositi a breve 27 Totale attività correnti Attività cessate / destinate ad essere vendute TOTALE ATTIVITA' 28 26.652 19.912 36.312 866.057 4.785.952 5.163.081 2.000.000 64.585.856 27.154.342 16.249.798 28.272.171 30.141.966 104.812.824 51.066.646 761.460 201.780.334 148.730.537 63.257.161 1.768.067 10.683.338 4.189.586 70.007.722 0 0 0 660.006.446 592.914.074 491.906.759 149 PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’ NOTE parti correlate 31.12.2014 parti correlate 31.12.2013 01.01.2013 189.494.116 189.494.116 189.494.116 Altre riserve 4.876.199 4.273.783 3.464.328 Utili (perdite) a nuovo 3.488.353 8.851.854 -2.567.232 Risultato del periodo 7.056.982 3.445.585 16.919.956 29 204.915.650 206.065.338 207.311.168 30 2.133.747 1.853.910 1.800.944 31 6.442.053 4.765.309 5.659.688 32 363.527.564 294.749.248 58.557.727 33 0 0 920.899 34 0 0 0 12 4.761.216 4.683.609 15.491.377 35 10.733.360 10.505.984 29.829.669 387.597.940 316.558.060 112.260.304 (importi in euro) PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Totale patrimonio netto PASSIVITA' NON CORRENTI TFR ed altri fondi relativi al personale Fondi per rischi ed oneri e passività per discariche Prestiti e finanziamenti non correnti Passività per strumenti derivati Altre passività finanziarie correnti Imposte differite non Altre passività non correnti Totale passività non correnti PASSIVITA' CORRENTI Fondi per rischi ed oneri 31 0 0 0 Prestiti e finanziamenti correnti 36 46.130.626 53.302.800 145.693.918 Altre passività finanziarie correnti 37 0 0 0 Debiti commerciali Debiti tributari e altre passività correnti Debiti per imposte correnti 38 10.040.029 8.413.391 1.337.874 15.166.844 1.259.866 39 6.195.386 6.947.847 18.226.558 40 0 0 1.420 67.492.856 70.290.676 172.335.287 0 0 0 TOTALE PASSIVITA' 455.090.796 386.848.736 284.595.591 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 660.006.446 592.914.074 491.906.759 Totale passività correnti Passività correlate ad attività cessate / destinate ad essere vendute 41 150 RENDICONTO FINANZIARIO RENDICONTO FINANZIARIO (importi in euro) UTILE DA ATTIVITA' OPERATIVE AL NETTO DI IMPOSTE 31.12.2014 31.12.2013 7.056.982 3.445.586 6.445.388 7.578.399 Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.immateriali 434.926 1.692.925 Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 146.528 1.144.633 Acc.to TFR 391.491 Proventi/Oneri finanziari 250.793 Utile da attività in via di dismissione al netto delle imposte Rettifiche per riconciliare l'utile netto con il flussi finanziari generato dalle attività operative: Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.materiali Acc.to fondo rischi 554.963 80.000 Variazione netta TFR e fondi pensionistici -430.364 -4.023 Variazione netta fondi rischi e oneri -136.623 56.623 1.600 127.765 Variazioni nelle attività e passività operative: (Aumento)/diminuzione delle rimanenze -6.740 16.400 (Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali -5.897.386 377.128 (Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie 12.013.529 842.333 4.454.354 -10.372.185 227.376 -1.164.198 17.974.872 850.763 Flussi finanziari da attività d'investimento: Acquisizioni di immobilizzazioni materiali -10.686.568 -7.347.788 Disinvestimenti di immobilizzazioni materiali -364.945 Variazione netta delle imposte differite attive e passive Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali 384.361 (Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie -3.953.376 4.300 FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO -10.667.152 -11.296.864 Flussi finanziari da attività di finanziamento: (Aumento)/diminuzione dei crediti finanziari (compr.deriv.attivi) -14.224.666 -93.371.993 Aumento/(diminuzione) dei debiti finanziari (compr.deriv.passivi) 61.606.142 153.694.247 Dividendi distribuiti -8.000.000 -5.000.000 FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO 39.381.476 57.305.701 VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE 53.746.178 50.305.186 Disponibilità liquide nette a inizio periodo 51.066.646 761.460 104.812.824 51.066.646 (Aumento)/diminuzione dei crediti per dividendi da incassare Disponibilità liquide nette a fine periodo 1.983.447 151 MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO Capitale Sociale Patrimonio netto al 01.01.2013 189.494.116 Destinazione risultato es. prec. OCI da Conferimento OCI Altri movimenti Risultato d'esercizio Dividendi Patrimonio netto al 31.12.2013 Destinazione risultato es. prec. OCI da Conferimento OCI Risultato d'esercizio Altri movimenti Dividendi Patrimonio netto al 31.12.2014 Riserva Legale 2.003.869 Avanzo di fusione 74.712 275.165 Riserva Straordinaria 1.850.788 Riserva attuariale -218.121 Riserva cash flow hedge -246.920 228.113 Utile / (perdita) a nuovo Risultato d'esercizio -2.567.232 16.919.956 207.311.168 11.416.678 -11.919.956 3.445.585 -5.000.000 0 246.920 59.256 2.409 3.445.585 -5.000.000 8.851.855 3.445.585 206.065.338 2.636.496 -3.445.585 0 0 -271.231 7.056.983 64.560 -8.000.000 204.915.650 246.920 59.256 2.409 189.494.116 2.279.034 74.712 440.454 2.078.901 -158.865 0 368.635 0 -271.231 7.056.983 64.560 189.494.116 2.719.488 74.712 2.512.096 -430.096 0 Totale patrimonio netto -8.000.000 3.488.351 7.056.983 OCI=Other comprehensive income 152 NOTE ILLUSTRATIVE I. INFORMAZIONI SOCIETARIE La pubblicazione del bilancio di Linea Group Holding S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 è stata autorizzata dal Consiglio d’Amministrazione in data 28 maggio 2015. La Società è registrata e domiciliata in Italia. Il Gruppo LGH è una multiutility nata nell’ottobre 2006 dall’aggregazione di cinque utility locali; la sua struttura organizzativa è caratterizzata da un accentramento delle funzioni corporate nella capogruppo Linea Group Holding Spa e dal presidio dei business serviti attraverso società dedicate o società di scopo. LGH Spa si occupa di tutte le attività strategiche, di indirizzo, sviluppo, coordinamento e controllo del Gruppo. Il bacino terittoriale servito conta più di un milione di abitanti in 250 Comuni nelle Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Pavia. II. PRINCIPI DI REDAZIONE Il bilancio di esercizio della Società è stato redatto in accordo con i principi contabili internazionali emessi dallo IASB e omologati dalla EU. Per tutti i periodi precedenti, incluso il 31 dicembre 2013, la Società ha redatto il proprio bilancio d’esercizio in accordo con i principi contabili italiani. Questo bilancio al 31 dicembre 2014 è il primo bilancio redatto in accordo con i principi contabili IFRS. Si rimanda alla Nota 4 per tutte le informazioni relative alla transizione IFRS adottate dalla Società. Si rimanda inoltre alle note iniziali del presente bilancio nella sezione dedicata al consolidato per l’enunciazione dei principi utilizzati nella redazione del presente documento e dei relativi aggiornamenti normativi. 153 NOTE ILLUSTRATIVE ALLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO 1. RICAVI DI VENDITA 14.141 migliaia di € (12.898 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € RICAVI DI VENDITA 2014 2013 delta % Ricavi da gestione flotte 2.834 2.912 -3% Proventi da contratti di servizio verso società del Gruppo 9.982 8.604 16% Proventi da contratti di servizio verso terzi 1.161 1.215 -4% 164 167 -2% 14.141 12.898 10% Ricavi da vendita altri servizi TOTALE RICAVI DI VENDITA I ricavi delle vendite e prestazioni, pari a 14.141 mila € al 31 dicembre 2014, sono relativi alle prestazioni di servizi erogate ad altre società del Gruppo Lgh per 12.816 mila € nonché alle Società Patrimoniali, socie di Lgh, per 1.161 mila €. Il leggero incremento dei proventi da contratti di servizio verso le società controllate è dovuto alla rincontrattualizzazione dei contratti in essere. Nella voce ricavi sono presenti inoltre i ricavi per i servizi connessi alla gestione del parco mezzi di tutto il gruppo, comprendendo riaddebiti di costi manutentivi e di assistenza per un totale di 2.834 mila €. 2. ALTRI RICAVI E PROVENTI 8.386 migliaia di € (10.398 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € ALTRI RICAVI E PROVENTI Canoni attivi da locazione reti e impianti 2014 2013 delta % 6.313 8.563 -26% Canoni attivi da locazione immobili 437 465 -6% Quota annuale contributi conto impianti 516 817 -37% Ricavi per distacco personale 154 11 1300% Altri rimborsi costi di esercizio 491 485 1% Rimborsi spese 323 0 0% Sopravvenienze attive da gestione caratteristica 133 50 166% 19 7 171% 8.386 10.398 -19% Altri ricavi TOTALE ALTRI RICAVI E PROVENTI 154 Gli altri ricavi e proventi, pari a 8.386 mila € (10.398 mila € nel 2013), sono dati principalmente da canoni per uso impianti relativi al teleriscaldamento di Lodi e Cremona e alla rete di distribuzione energia elettrica di Cremona, di proprietà di LGH ma in gestione ad Aem Gestioni S.r.l. e Astem Gestioni S.r.l. fatturati per 6.313 mila €. La diminuzione rispetto al 2013 è da attribuire al fatto che nel 2014 non erano già più presenti le reti di distribuzione del gas, cedute a Linea distribuzione S.r.l. nel luglio 2013. Negli altri ricavi sono iscritti i riaddebiti alle controllate degli affitti per le sedi di Lodi e Pavia ribaltate dalle rispettive patrimoniali per 437 mila €. In tale posta sono inoltre comprese le quote annue dei contributi utenti per gli allacci, pari a 516 mila €, nonché da sopravvenienze attive e ricavi vari per 133 mila €. 3. CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI 12.005 migliaia di € (10.304 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI 2014 2013 delta % Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci -2.016 -1.897 6% Compensi amministratori, collaboratori, sindaci -1.121 -1.115 1% Costi di manutenzione e riparazione -1.309 -1.237 6% Costi per servizi assicurativi, bancari e finanziari -880 -405 117% Costi per servizi commerciali e di rappresentanza -628 -465 35% -2.428 -1.352 80% -457 -446 2% -1.876 -2.196 -15% -122 -142 -14% -1.168 -1.049 11% 10.304 17% Costi per service da SOT/SOB Costi per service da terzi Altri servizi generali Lavori e prestazioni per c/terzi Canoni di locazione e affitti TOTALE CONSUME DI MATERIE PRIME E SERVIZI - 12.005 - I costi per acquisti di materie prime e servizi, pari a 12.005 mila € (10.304 mila € nel 2013), l’incremento pari a 1.701 mila € è principalmente dovuto: - All’incremento dei costi per service da SOT/SOB per 1.076 mila €; - All’incremento dei costi per servizi assicurativi, bancari e commerciali per 638 mila €; - Alla riduzione degli altri servizi generali per 320 mila €. 155 4. COSTO DEL LAVORO 9.806 migliaia di € (9.358 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € COSTO DEL LAVORO 2014 2013 delta % Salari e stipendi -6.810 -6.276 9% Oneri sociali -2.095 -2.083 1% Trattamento di fine rapporto -391 -426 -8% Altri costi -510 -573 -11% -9.806 -9.358 5% TOTALE COSTO DEL LAVORO I costi sono relativi al personale di staff alle dipendenze di Linea Group Holding e comprendono nella voce “Altri costi” un importo di 209 mila € relativo a lavoro interinale. Per maggiori informazioni sul costo del lavoro si rimanda all’apposito paragrafo della Relazione sulla gestione. 5. ALTRI COSTI OPERATIVI 1.210 migliaia di € (1.195 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € ALTRI COSTI OPERATIVI Contributi associativi 2014 2013 delta % -237 -204 16% -65 -59 10% -310 -498 -38% -65 -52 25% Minusvalenze e sopravvenienze passive -410 -170 141% Altri costi e oneri -123 -212 -42% -1.210 -1.195 1% Erogazioni benefiche e liberalità Imposte e tasse varie Multe, penali e sanzioni TOTALE ALTRI COSTI OPERATIVI Gli altri costi operativi risultano sostanziamente in linea con lo scorso esercizio, si nota un leggero incremento per 15 mila €, dovuto principalmente all’effetto congiunto dell’incremento delle minusvalenze per 240 mila € e della riduzione di imposte e tasse varie per 188 mila €. Nella voce “Altri costi operativi” sono iscritti costi di natura amministrativa, legale, e fiscale necessari per l’esistenza e il corretto funzionamento della società. 156 6. ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI -1 migliaia di € (69 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI 2014 Utilizzo fondo sconto forniture ee dipendenti Utilizzo fondo svalutazione magazzino Imposte e tasse esercizi precedenti 2013 4 0% 12 0% -17 Altri proventi delta % 69 -125% 0 TOTALE ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI 0% -1 69 -101% La voce comprende principalmente la gestione straordinaria e di svalutazione magazzino. Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano giustificazione nei minor impatto di imposte e tasse relative ad esercizi precedenti. 7. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 6.960 migliaia di € (9.271 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI Ammortamento immobilizzazioni materiali Ammortamento immobilizzazioni immateriali Accantonamenti fondi rischi ed oneri TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 2014 2013 delta % 6.445 7.578 -15% 435 1.693 -74% 80 0 0% 6.960 9.271 -25% La riduzione degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali trova giustificazione nel fatto che nel 2014 non sono presenti i cespiti relativi alla rete di distribuzione del gas che impattavano con il loro ammortamento sui primi sei mesi del 2013. Durante l’anno sono stati accantonati 80 mila € per vertenze con il personale. 157 8. PROVENTI FINANZIARI 6.265 migliaia di € (2.141 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € PROVENTI FINANZIARI 2014 2013 delta % Interessi attivi bancari 909 711 28% Interessi attivi da controllanti 143 0 0% Interessi attivi da controllate 1.294 417 210% Interessi attivi da terzi 1.561 391 299% 259 0 0% 2.099 560 275% 0 62 -100% 6.265 2.141 193% Interessi attivi per mora Interessi attivi di cash pooling Altri proventi finanziari TOTALE PROVENTI FINANZIARI Si nota un incremento dei proventi finanziari rispetto allo scorso esercizio, dovuto principalmente all’incremento degli interessi attivi da controllate per 877 mila €, all’incremento degli interessi attivi da terzi per 1.170 mila € sui finanziamenti attivi verso terzi e all’aumento degli interessi attivi di cash pooling per 1.539 mila €, il tutto connesso alla movimentazione della PFN della società. 9. ONERI FINANZIARI 15.027 migliaia di € (10.959 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € ONERI FINANZIARI Interessi passivi su mutui e finanziamenti 2014 2013 delta % -13.248 -4.744 179% Interessi passivi verso banche -570 -4.655 -88% Interessi passivi a controllate -948 -1.264 -25% 1 -20 -105% -261 -4 6425% -1 -272 -100% -15.027 -10.959 37% Interessi passivi di mora Interessi passivi diversi Altri oneri finanziari TOTALE ONERI FINANZIARI Gli interessi su mutui e finanziamenti costituiscono il riflesso dei finanziamenti passivi descritti nella sezione dedicata. L’incremento rispetto allo scorso esercizio è dovuto al fatto che nel 2014 sono compresi oneri relativi al prestito obbligazionario per i 12 mesi di competenza mentre nel 2013 tale onere esprimeva solo i 2 mesi dall’emissione al 31 dicembre 2013. Si segnala che nel mese di dicembre 2014 è stata pagata la prima cedola del bond per 11 milioni di €. 158 Tra gli initeressi passivi diversi si segnala la contabilizzazione degli oneri finanziari derivanti dall’attuarizzazione del fondo TFR, del fondo TFR integrativo e del fondo sconto energia elettrica, per un importo pari a 260 migliaia di €. 10. QUOTA PERTINENZA DEL RISULTATO DI SOCIETA’ COLLEGATE E JOINT VENTURE 0 migliaia di € (77 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € QUOTA PERTINENZA RISULTATO SOC. COLLEGATE 2014 2013 delta % Svalutaz.partecipaz.in società collegate 0 77 -100% TOTALE QUOTA PERTINENZA RISULTATO SOC. COLLEGATE 0 77 -100% Le rettifiche di valore di attività finanziarie dello scorso esercizio per 77 mila € si riferiva alla svalutazione di Uniservice S.r.l.. 11. PROVENTI (ONERI) DA PARTECIPAZIONE 19.634 migliaia di € (15.119 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € DIVIDENDI 2014 2013 Dividendi da controllate 19.634 15.119 TOTALE 19.634 15.119 I proventi da partecipazioni pari a 19.634 mila € sono relativi ai dividendi sugli utili conseguiti dalle società controllate nell’esercizio 2013 e deliberati nell’aprile 2014. I dividendi sugli utili conseguiti dalle società controllate nell’esercizio 2014 e deliberati nel 2015 risultano pari a 17.438 mila €. ‘000€ DIVIDENDI 2013 3.730 2012 2.550 1.590 1.540 3.384 2.540 245 1.050 1.670 2.308 190 3.130 Scs Gestioni Linea Distribuzione 4.300 1.180 5.346 TOTALE 19.634 15.119 Linea Ambiente Aem Gestioni Linea Energia Astem Gestioni Greenambiente Linea Com Linea Piu' 159 12. IMPOSTE SUL REDDITO 3.640 migliaia di € (3.983 migliaia di € nel 2013) L’importo iscritto fa riferimento per 3.739 migliaia di € alle imposte correnti calcolate sul reddito imponibile ai fini IRES e per -100 mila € all’effetto economico 2014 dell’iscrizione della fiscalità differita sulle riprese fiscali temporanee. Nelle seguenti tabelle si espone in maniera sintetica le componenti principali che hanno portato a determinare il reddito imponibile IRES e IRAP con una riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere da bilancio. Importi in migliaia di € PROSPETTI DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO E ONERE FISCALE TEORICO Determinazione dell'imponibile IRES Risultato prima delle imposte 3.417 Onere fiscale teorico - aliquota: 27,50% Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi: - dividendi registrati per competenza - 19.634 Totale - 19.634 Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi: - ammortamenti - acc. TFR - Fondi personale - utilizzo fondo svalutazione magazzino 650 32 -12 Totale 670 Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti: - reversal ammortamento avviamento - dividendi controllate incassati nell'esercizio -309 1.153 Totale 844 Differenze permanenti che non si riversano negli esercizi successivi: - costi su automezzi - spese di rappresentanza - erogazioni liberali - sopravvenienze indeducibili - costi non deducibili - imposte di esercizi precedenti 252 7 19 157 18 101 160 - interessi indeducibili - altre 10.117 349 Totale 11.020 Imponibile Fiscale (al netto delle erogazioni liberali) - 3.683 interessi deducibili per il beneficio da consolidato - 9.914 Imponibile fiscale effettivo Beneficio fiscale effettivo - aliquota: 27,50% - 13.597 - 3.739 Imposte correnti sul reddito dell'esercizio onere effettivo riferito al reddito ante imposte -109,43% PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO E ONERE FISCALE TEORICO Determinazione dell'imponibile IRAP -5.717 Valore della produzione ai fini IRAP ante rettifiche (val. contabili) Onere fiscale teorico - aliquota: 5,57% Variazioni diminutive nette (COSTI) Altre variazioni in diminuzione -299 - reversal ammortamento avviamento -309 Totale -608 Variazioni aumentative nette (COSTI) COSTI PER SERVIZI - compensi collaboratori 299 - costi indeducibili 824 Totale costi per servizi 1.123 DEDUZIONI - INAIL - deduzione forfetaria, disabili, apprendisti, CFL 28 240 - deduzione forfetaria 1.070 - contributi previdenziali e assistenziali 1.765 Totale deduzioni -3.103 Imponibile IRAP -8.305 Onere fiscale effettivo - aliquota: 5,57% - Imposte correnti sul valore della produzione ai fini IRAP - onere effettivo: 0,00% Raffronto con Reddito ante imposte Reddito ante imposte Onere effettivo riferito al reddito ante imposte (IRAP) Onere fiscale effettivo complessivo (IRES + IRAP) 3.417 0,00% -109,43% 161 Le imposte differite riflettono gli effetti fiscali significativi derivanti dalle differenze di natura temporanea tra i valori fiscali delle attività e delle passività ed i corrispondenti valori in bilancio. Importi in migliaia di € Differenze patrimoniali DESCRIZIONE Fondi pensionistici Imposte differite attive (anticipate) Saldo Variazio ni 2014 Saldo 01/01/201 4 Delta 31/12/2014 IRES IRAP 1.123 128 5 Saldo 1/1/2014 782 341 Attualizzazione fondo ripristino 4.702 3.009 Dividendo rilevato per competenza 2.270 -2.135 135 0 93 93 1.324 -309 1.015 97 200 55 Anticipate su compensi CDA non erogati Ammortamento avviamento Fondi rischi generici Fondo contributi c/impianti da utenti IRES Fondo contributi c/impianti da utenti IRAP Quota tassata amm.ti civilistici cespiti EE (20%) IRES Quota tassata amm.ti civilistici cespiti EE (20%) IRAP Ammortamento costi pluriennali bond Leasing 200 7.711 1.167 455 270 -270 26 10.507 228 5.190 -299 4.891 3.670 -473 3.197 1.009 12.739 Costi non IAS compliant 7 -3 42.811 -236 Saldo 31/12/204 IRE IRAP S 221 1.62 2 906 74 2 -17 12 3 55 2.95 2 63 -17 -130 272 879 75 184 -40 906 144 2 1 4 42.575 6.523 4 26 75 12.051 74 -85 289 1.346 -688 20 10.735 2.889 1.346 Variazioni 2014 IRE IRAP S 93 -1 573 153 1 -75 6.67 6 498 Importi in migliaia di € Differenze patrimoniali DESCRIZIONE Fondi pensionistici Imposte differite passive Saldo Variazio ni 2014 Saldo 01/01/201 4 Delta 31/12/2014 IRES IRAP Saldo 1/1/2014 782 341 1.123 83 0 FV Cespiti 2.512 -141 2.371 691 140 Attualizzazione fondo ripristino 26 Variazioni 2014 IRE IRAP S 7 0 Saldo 31/12/2014 IRE IRAP S 90 0 -39 -8 652 132 373 76 499 102 4.702 3.009 7.711 126 Dividendo rilevato per competenza 2.270 -2.135 135 354 Ammortamento avviamento Quota minor tassazione fiscale su avviamento (2010) 1.324 -309 1.015 267 54 267 54 62 17 3 17 3 12.051 1.691 600 165 33 1.623 467 94 1.673 1.673 460 460 31 31 8 8 74 74 Ammortamento costi pluriennali bond Fondo ammortam.anticipato (disinquinamento fiscale) Imposte differite per rivalutazione cespiti conferiti Imposte differite per valutazione FV partecipazioni Valutazione collegate metodo patrimonio netto Leasing 62 12.739 -688 600 1.697 28.466 -74 3 28.469 -317 1.70 1 10 -20 3 4.329 37 353 -4 165 33 447 90 1 14 65 4 4.34 3 162 418 13. RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun “Risultato netto da attività in dismissione”, in quanto non sono previste, nel breve/medio periodo, cessioni e/o dismissioni di rami aziendali. NOTE ILLUSTRATIVE ALLE VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA 14. AVVIAMENTO 3.195 mila € (3.195 mila € nel 2013) Valore Importi in migliaia di € MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2013 netto al 01/01/2013 Acquisti diretti e sarico costi Valore netto al 31/12/2013 Giroconti Avviamento 3.195 0 0 3.195 TOTALE 3.195 0 0 3.195 Valore Importi in migliaia di € MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2014 Valore netto al 31/12/2013 netto al 31/12/2014 Acquisti diretti e sarico costi Giroconti Avviamento 3.195 0 0 3.195 TOTALE 3.195 0 0 3.195 Il valore residuale dell’avviamento rappresenta un’attività immateriale con vita utile indefinita e, pertanto, non soggetta ad ammortamento sistematico, ma ad impairment test almeno annuale. L’avviamento al 31.12.2014 rimane invariato a 3.195 migliaia di € ed è relativo al ramo distribuzione elettrica conferito nel corso del 2010 da Aem Cremona S.p.A. 163 15. ALTRE ATTIVITA’ IMMATERIALI 978 migliaia di € (1.048 migliaia di € nel 2013) Valore Fondo lordo al 01/01/13 amm.t o al 01/01/ 13 netto al 01/01/20 13 Costi ricerca e sviluppo e pubblic. 133 -133 0 Brev.industr.e di util.opere ingegno 0 0 0 4 0 Concess., lic., marchi e diritti simili 13.476 -5.131 8.345 30 13.446 Immobilizz.immat.in corso e acc.ti 0 0 0 384 0 Altre immobilizzazioni immateriali 4.594 -2.355 2.239 663 18.203 -7.619 10.584 1.081 Importi in migliaia di € TOTALE Valore Acqui sti Fondo lordo al 31/12/20 13 amm.t o al 31/12/ 13 netto al 31/12/20 13 Costi ricerca e sviluppo e pubblic. 0 0 0 Brev.industr.e di util.opere ingegno 4 0 4 0 Concess., lic., marchi e diritti simili 60 -31 29 8 Immobilizz.immat.in corso e acc.ti 0 0 0 27 Altre immobilizzazioni immateriali 4.437 -3.422 1.015 343 TOTALE 4.501 -3.453 1.048 378 Valore lordo al 31/12/20 13 netto al 31/12/20 13 133 0 0 0 0 0 4 0 4 -208 5.308 60 -31 29 -384 0 0 0 0 0 -1.205 384 1.485 419 4.436 -3.421 1.015 14.784 0 1.693 5.860 4.500 -3.452 1.048 Op. straor d. Giroco nti amm. ti F.do da op. straor d. MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2014 Acqui sti Valore Fondo amm.to al 31/12/20 13 -133 Valore Importi in migliaia di € Valore MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2013 Valore Valore lordo al 31/12/20 14 Fondo amm.to al 31/12/20 14 netto al 31/12/20 14 0 0 0 0 4 0 4 -1 68 -32 36 -27 0 0 0 0 -62 27 -434 49 4.745 -3.807 938 -62 0 -435 49 4.817 -3.839 978 Op. straor d. Giroco nti amm. ti F.do da op. straor d. La consistenza delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2014 è pari a 978 migliaia di €, al netto della quota di ammortamento relativa all’esercizio di 435 migliaia di €, ed è costituita principalmente da software di base e applicativi per 542 mila €, ammortizzati in 5 anni, e da costi per migliorie su beni di terzi connessi alla sede amministrativa della società per € 205 mila, ammortizzati in 6 anni, in base alla durata del contratto di locazione della sede. Per un maggiore dettaglio della movimentazione di suddette immobilizzazioni si rimanda all’allegato 1 alla presente nota integrativa. La cessione di ramo d’azienda fa riferimento ai software ceduti alla controllata Linea com S.r.l. nell’operazione di conferimento del ramo IT. 164 16. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI 109.260 migliaia di € (104.035 migliaia di € nel 2013) Valore lordo Fondo 01/01/13 amm.to al 01/01/13 Importi in migliaia di € Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Acquisti Cessioni Op. straord. Giroconti El.fondo F.do op. straord. Amm.ti 31/12/2013 31/12/2013 -3.951 12.406 531 -2.943 0 842 -278 13.945 -3.387 10.558 -123.133 207.914 4.011 -167.879 1.017 53.844 -7.175 168.196 -76.464 91.732 0 0 0 12 0 0 0 -1 12 -1 11 765 -356 409 172 0 0 0 -124 937 -480 457 -2.530 -1.017 1.277 0 1.277 -173.352 0 -7.578 184.367 -80.332 104.035 Immobilizz. mat. in corso 3.631 0 3.631 1.193 351.800 -127.440 224.360 5.919 Valore lordo Fondo 31/12/2013 amm.to al 31/12/13 31/12/2013 Importi in migliaia di € Terreni e fabbricati Valore netto 0 0 0 54.686 Valore lordo MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2014 Acquisti Cessioni Op. straord. Giroconti El.fondo F.do op. straord. Amm.ti 31/12/2014 Valore netto Fondo amm.to al 31/12/2014 31/12/2014 13.945 -3.387 10.558 152 -3 1 0 -279 14.095 -3.666 10.429 168.195 -76.464 91.731 9.261 -1.905 447 1.555 -6.068 175.998 -80.977 95.021 19 -1 18 6 0 0 0 -2 25 -3 22 931 -480 451 131 -29 0 9 173 -95 779 -393 386 0 3.403 0 3.403 173 -6.444 194.300 -85.039 109.261 Attrezz.industr. e comm. Altri beni materiali Immobilizz. mat. in corso TOTALE 01/01/2013 Valore netto Fondo amm.to al 31/12/2013 16.357 Altri beni materiali Impianti e macchinari Valore lordo MOVIMENTAZIONI ESERCIZIO 2013 331.047 Attrezz.industr. e comm. TOTALE Valore netto 1.277 0 1.277 2.574 0 184.367 -80.332 104.035 12.124 -1.937 -254 -254 -448 0 0 1.564 Al 31.12.2014 sono iscritte immobilizzazioni materiali per 109.261 mila €. La variazione rispetto al corrispondente valore dello scorso esercizio è dovuta principalmente al duplice effetto relativo alle attività di estensione sulle reti di proprietà per 3.307 mila € ed all’attualizzazione del fondo impianti per 1.450 mila €. Tali immobilizzazioni materiali sono state sistematicamente ammortizzate per un importo pari a 6.444 migliaia €. Per un maggiore dettaglio della movimentazione di suddette immobilizzazioni si rimanda all’allegato 1 alla presente nota integrativa. Si segnala in particolare che: - Il valore dei terreni presente per 1.164 mila € deriva totalmente dall’operazione di conferimento avvenuta nel 2010. - Il valore dei fabbricati pari a 9.264 mila € deriva principalmente dalle operazioni di conferimento del 2010. In particolare tale voce comprende per circa 5,6 milioni di € il fabbricato del termocombustore di Cremona e per la rimanente parte cabine elettriche; in 165 particolare si segnala che l’incremento nella voce per € 128 mila riguarda per la maggior parte l’acquisto di nuove cabine elettriche acquistate nella provincia di Cremona. - Gli impianti e macchinari iscritti per un valore netto contabile pari a 95.021 mila € fanno riferimento in particolare agli impianti del termocombustore e della centrale di cogenerazione, a linee sotterranee ed aeree di media ed alta tensione; gli investimenti sulla voce per € 3.307 mila fanno riferimento principalmente alle attività di estensione sulla rete di distribuzione energia elettrica e all’impianto di termocombustione. - Le altre immobilizzazioni materiali iscritte al valore di 386 mila € fanno riferimento sostanzialmente ad hardware e macchinari. - Le immobilizzazioni materiali in corso per un valore di 3.403 mila € si riferiscono principalmente a lavori di estensione non ancora ultimati e per i quali quindi si rimanda l’entrata in ammortamento all’esercizio successivo. 17. PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ CONTROLLATE 247.236 migliaia di € (224.701 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € SOCIETÀ CONTROLLATE % POSSESSO 31/12/2014 31/12/2013 VAR. % 01/01/2013 Aem Gestioni Srl 100% 14.318 14.318 0% 14.318 Astem Gestioni 100% 9.219 9.219 0% 9.219 Amico Gas 100% 0 543 -100% 543 Linea Gestioni Srl 100% 19.056 19.056 0% 6.099 Mf Waste Srl 51% 33.433 33.433 0% 33.433 Linea Energia 100% 4.606 4.606 0% 4.606 Linea Ambiente 100% 17.584 17.584 0% 17.584 Linea Com Old NN 0 0 0% 2.736 Rovato Energia* 0% 0 0 0% 5 Cogeme Gestioni Srl NN 0 0 0% 12.956 Greenambiente 80% 2.396 2.396 0% 2.396 Linea Piu' Spa 100% 38.462 37.919 1% 37.919 Linea Distribuzione Srl 90,35% 101.480 101.480 0% 10.126 Linea Com New 96,17% 6.681 6.681 0% 3.946 0 0 0% 20 247.235 247.235 0% 155.906 Uniservice TOTALE CONTROLLATE NN SOCIETÀ 166 Di seguito viene riportato l’elenco delle imprese controllate, con le informazioni richieste dall’art. 2427 del codice civile: AEM Gestioni Srl., società con sede legale in Cremona, capitale sociale di 11.649.196 €, posseduto al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 64.642 mila €, un totale attivo di 53.620 mila €, un utile di 872 mila € ed un patrimonio netto di 12.051 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 14.318 mila €, attribuitole in sede di conferimento da parte del socio AEM S.p.A. ASTEM Gestioni Srl, società con sede legale in Lodi, capitale sociale di 1.290 mila €, posseduto al 100% da Linea Group Holding S.p.A.. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 23.692 mila €, un totale attivo di 15.685 mila €, un utile di 1.087 mila € ed un patrimonio netto di 2.692 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 9.219 mila €. La differenza tra valore di iscrizione e patrimonio netto trova giustificazione nell’andamento prospettico della gestione. Il differenziale negativo non è ritenuto pertanto una perdita durevole di valore. Linea Più Spa, con sede legale in Pavia, capitale sociale di 5.000 mila €, posseduto direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 356.475 mila €, un totale attivo di 136.056 mila €, un utile di 3.943 mila € ed un patrimonio netto di 6.673 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 38.462 mila € con una variazione rispetto al 2013 data dalla fusione di Amico Gas in Linea Più; Linea Gestioni Srl, con sede legale in Crema (CR), capitale sociale di 5.000 mila €, posseduto direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 37.305 mila €, un totale attivo di 23.596 mila €, una perdita di 187 mila € ed un patrimonio netto di 11.142 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 19.056 mila €. La differenza rimanente tra costo di iscrizione e patrimonio netto trova giustificazione nell’andamento prospettico della gestione. Il differenziale negativo non è ritenuto pertanto una perdita durevole di valore; MF Waste Srl, con sede legale in Rovato (BS), capitale sociale di 750 mila €, posseduto direttamente al 51% da Linea Group Holding S.p.A. a seguito della scissione della partecipazione da Cogeme Gestioni. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 0 € (la società ha solo proventi da partecipazioni nella società controllata Lomellina Energia Srl) un totale attivo di 63.935 mila €, una perdita di 40 mila € ed un patrimonio netto di 51.757 mila €. Tale partecipazione è iscritta in 167 bilancio al valore di 33.433 mila €. Il valore della partecipazione è depositato in pegno quale garanzia sul finanziamento in capo a Lomellina Energia; Linea Energia S.p.A., con sede legale in Rovato (BS), capitale sociale di 3.969 mila €, posseduto direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. a seguito della scissione della partecipazione da Cogeme Gestioni. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 22.978 mila €, un totale attivo di 97.874 mila €, un utile di 5.379 mila € ed un patrimonio netto di 20.534 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 4.606 mila €; Linea Ambiente S.r.l., con sede legale in Rovato (BS), capitale sociale di 3.000 mila €, posseduto direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. a seguito della scissione della partecipazione da Cogeme Gestioni. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 54.014 mila €, un totale attivo di 84.506 mila €, un utile di 3.113 mila € ed un patrimonio netto di 19.411 mila €; Linea Distribuzione Srl, con sede in Lodi, capitale sociale di 23.480 mila €, posseduto direttamente al 90,35% da Linea Group Holding S.p.A. in seguito alle scissioni delle partecipazioni possedute da Cogeme Gestioni, SCS Gestioni e AEM Gestioni. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 41.350 mila €, un totale attivo di 215.457 mila €, un utile di 5.165 mila € ed un patrimonio netto di 112.699 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 101.481 mila €; Greenambiente S.r.l. con sede in Priolo Gargallo, capitale sociale di 50 mila €, posseduto direttamente all’80% da Linea Group Holding S.p.A. a seguito dell’operazione di conferimento avvenuta nel 2010 da parte di Cogeme S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 4.238 mila €, un totale attivo di 24.591 mila €, una perdita di 2.103 mila € ed un patrimonio netto di 6.156 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 2.396 mila €. Il differenziale tra costo e patrimonio netto è giustificato dalle prospettive reddituali delle proiezioni pluriennali della società; Linea Com S.r.l., con sede in Cremona, capitale sociale di 5.833 mila €, posseduto direttamente al 96.17% da Linea Group Holding S.p.A. acquisita a seguito dell’operazione di conferimento da parte di AEM Cremona S.p.A nel 2010. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 evidenzia un valore della produzione pari a 16.836 mila €, un totale attivo di 18.566 mila €, una perdita di 68 mila € ed un 168 patrimonio netto di 6.223 mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 6.681 mila €. Il delta tra costo della partecipazione e quota di patrimonio netto è giustificato dalle capacità reddituali della società soprattutto a seguito dell’operazione di fusione posta in essere nel corso dell’esercizio descritta in precedenza. Di seguito viene inoltre riportata una tabella riepilogativa delle variazioni intervenute nelle partecipazioni in società controllate: Importi in migliaia di € MOVIMENTI 2013 DESCRIZIONE Aem Gestioni Srl Astem Gestioni Amico Gas Linea Gestioni Srl 01/01/2013 acquisizioni / incrementi giroconti svalutazioni 31/12/2013 cessioni / rimborsi 14.318 14.318 9.219 9.219 543 543 6.099 12.956 19.055 Mf Waste Srl 33.433 33.433 Linea Energia 4.606 4.606 Linea Ambiente 17.584 17.584 Linea Com Old 2.736 Rovato Energia* Cogeme Gestioni Srl -2.736 0 5 -5 12.956 0 -12.956 0 Greenambiente 2.396 2.396 Linea Piu' Spa 37.919 37.919 Linea Distribuzione Srl 10.126 Linea Com New 91.354 3.946 Uniservice 20 TOTALE 155.906 101.480 2.736 6.682 -20 91.354 0 0 -20 -5 247.235 Importi in migliaia di € MOVIMENTI 2014 DESCRIZIONE Aem Gestioni Srl Astem Gestioni Amico Gas 31/12/2013 acquisizioni / incrementi giroconti svalutazioni 31/12/2014 cessioni / rimborsi 14.318 14.318 9.219 9.219 543 -543 0 Linea Gestioni Srl 19.055 19.055 Mf Waste Srl 33.433 33.433 Linea Energia 4.606 4.606 Linea Ambiente 17.584 17.584 Greenambiente 2.396 2.396 Linea Piu' Spa 37.919 Linea Distribuzione Srl Linea Com New TOTALE 543 38.462 101.480 101.480 6.682 6.682 247.235 0 0 0 0 247.235 169 Il valore complessivo delle partecipazioni in controllate è rimasto immutato rispetto al 2013 dal momento che l’operazione di fusione di Amico Gas in Linea Più ha comportato unicamente il giroconto del valore precedentemente iscritto come valore dell’incorporata, attribuendolo all’incorporante. 18. PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ COLLEGATE E ALTRE 4.269 migliaia di € (4.269 migliaia di € nel 2013) Il valore delle partecipazioni in società collegate e altre società al 31.12.2014 è pari a 4.269 mila € suddivise come nella tabella a seguire: Importi in migliaia di € SOCIETÀ COLLEGATE % POSSESSO 31/12/2014 31/12/2013 VAR. % 01/01/2013 Blugas Infrastrutture Srl 27,51% 4.269 4.269 0% 4.238 Blugas SpA 48,22% 0 0 0% 0 4.269 4.269 0% 4.238 TOTALE SOCIETÀ COLLEGATE Qui di seguito viene riportata una tabella riepilogativa delle variazioni intervenute nelle partecipazioni in società: Importi in migliaia di € MOVIMENTI 2013 DESCRIZIONE Blugas Infrastrutture Srl Blugas SpA TOTALE 01/01/2013 acquisizioni / incrementi 4.238 giroconti svalutazioni 31/12/2013 cessioni / rimborsi 31 4.269 0 4.238 0 31 4.269 Importi in migliaia di € MOVIMENTI 2014 DESCRIZIONE Blugas Infrastrutture Srl Blugas SpA TOTALE 31/12/2013 acquisizioni / incrementi giroconti svalutazioni 31/12/2014 cessioni / rimborsi 4.269 4.269 0 0 4.269 0 0 0 0 4.269 170 La società durante il 2014 non ha partecipato all’aumento di capitale deliberato da Blugas Infrastrutture Srl quindi la % di partecipazione è scesa dal 45,05% al 27,51%. 19. INVESTIMENTI IMMOBILIARI La società non detiene investimenti immobiliari. 20. ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI 86.046 migliaia di € (77.243 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI 31/12/2014 31/12/2013 delta % 01/01/2013 Crediti finanziari verso terzi 30.837 24.684 25% Crediti finanziari verso controllate 55.209 52.559 5% 21.322 TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 86.046 77.243 11% 21.322 Al 31 dicembre 2014 le attività finanziarie non correnti ammontano a 86.046 migliaia di euro e comprendono le quote oltre l’esercizio successivo dei finanziamenti attivi verso terzi e verso le società controllate. In particolare i finanziamenti attivi verso terzi sono rappresentati da: • Finanziamento/piano di rientro Setramar: € 9.000 mila con rimborso finale al 31 dicembre 2016 con maturazione di interessi per un tasso Euribor +1,75%; al 31 dicembre 2014 sono già stati iscritti tutti gli interessi maturati dal momento di esercizio della put fino a tale data e il credito residuo risulta pertanto pari a € 8.142 mila, di cui 1.066 migliaia di € scadenti entro l’esercizio successivo e 7.076 migliaia di € scadenti oltre l’esercizio. • Finanziamento/piano di rientro Siderpiombino: € 4.500 mila con rimborso finale al 31 dicembre 2016 con maturazione di interessi per un tasso Euribor +1,75%; al 31 dicembre 2014 sono già stati iscritti tutti gli interessi maturati dal momento di esercizio della put fino a tale data e il credito residuo risulta pertanto pari a € 4.501 mila, di cui 625 migliaia di € scadenti entro l’esercizio successivo e 3.876 migliaia di € scadenti oltre l’esercizio successivo. • Finanziamento attivo verso Cogeme SpA: credito residuo al 31 dicembre 2014 pari a 6.543 migliaia di €, di cui 1.190 migliaia di € scadenti entro l’esercizio e 5.353 migliaia di € scadenti oltre l’esercizio successivo. 171 • Finanziamento attivo verso Aem Spa: credito residuo al 31 dicembre 2014 pari a 17.532 migliaia di €, di cui 3 ml di € scadenti entro l’esercizio e 14.532 migliaia di € scadenti oltre l’esercizio successivo. In relazione al piano di rientro finanziario tra Linea Group Holding S.p.A. e il socio Aem S.p.A. si segnala che il debito al 31 dicembre 2014 risulta pari a 17.532 mila euro, che la società debitrice ha rimborsato 1.000 mila euro nel corso dell’esercizio, che non ha pagato la rata con scadenza al 31 dicembre 2014 e che, nell’ambito di un processo di ristrutturazione economico/finanziaria di AEM Spa, è in corso di definizione un accordo il cui obiettivo è la definizione delle modalità di rimborso del debito complessivo. Le immobilizzazioni finanziarie sono inoltre composte da crediti verso le società controllate per 55.209 migliaia di € (pari a 52.559 migliaia di € nel 2013) relativi a finanziamenti attivi verso controllate come specificato nel seguito: - Finanziamento attivo per 13.000 mila € maggiorati degli interessi attivi a loro volta capitalizzati per 4.119 mila €, alla controllata Linea Energia, con scadenza in unica rata al 30 giugno 2021 su cui maturano interessi attivi ad un tasso variabile pari all’euribor 6 mesi + 1%; tali interessi sono regolati con cadenza semestrale posticipata; - Finanziamento attivo per 3.786 mila € alla controllata MF Waste, di cui residui al 31 dicembre 2014 per 3.328 mila € con scadenza 31 dicembre 2014. Su tale finanziamento maturano interessi attivi ad un tasso variabile pari all’euribor 1 mese + 1%; tali interessi sono regolati con cadenza semestrale posticipata; - Finanziamento attivo per 1.350 mila € alla controllata Linea Gestioni S.r.l. € rimborsabili in 5 anni a partire dal 1 luglio 2012, saldo al 31 dicembre 2014 pari a 750 mila €, di cui 300 migliaia di € oltre l’esercizio successivo; su cui maturano interessi attivi ad un tasso variabile pari all’euribor 1 tre mesi + 1,85%; tali interessi sono regolati con cadenza trimestrale posticipata; - Finanziamento attivo per 22.125 mila € alla controllata Linea Ambiente, erogato il 31 dicembre 2013 rimborsabile in quote trimestrali posticipate, con scadenza finale al 31 dicembre 2019. Su tale finanziamento maturano interessi pari al 4,25% che sono regolati trimestralmente; saldo al 31 dicembre 2014 pari a 18.437 mila €, di cui 14.750 mila € scadenti oltre l’esercizio successivo; - Finanziamento attivo per 8.937 mila € alla controllata Linea Distribuzione, erogato il 31 dicembre 2013 rimborsabile in quote trimestrali posticipate, con scadenza finale al 31 dicembre 2018. Su tale finanziamento maturano interessi pari al 4,25% che sono regolati trimestralmente. Il Saldo al 31 dicembre 2014 risulta pari a 7.150 mila €, di cui 5.362 mila € scadenti oltre l’esercizio successivo. 172 - Finanziamento attivo per 20.000 mila € alla controllata Linea Distribuzione, erogato durante il 2014, rimborsabile in quote trimestrali posticipate, con scadenza finale al 31 dicembre 2022. Su tale finanziamento maturano interessi pari al 4,25% regolati trimestralmente. L’importo scadente oltre l’esercizio successivo è pari a 17.500 mila €. 21. ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI 70 migliaia di € (61 migliaia di € nel 2013) I crediti e le altre attività finanziarie non correnti ammontano a 70 mila €, e sono rappresentati dalla quota oltre l’esercizio successivo dei depositi cauzionali. 22. RIMANENZE 27 migliaia di € (20 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € RIMANENZE 31/12/2014 31/12/2013 Materie prime 27 32 -16% 48 Totale rimanenze lorde 27 32 -16% 48 0 -12 -100% -12 27 20 35% 36 Fondo svalutazione magazzino TOTALE RIMANENZE NETTE delta % 01/01/2013 Al 31 Dicembre 2014 risultano iscritti a bilancio 27 migliaia di € relativi al magazzino per la gestione degli automezzi per tutto il gruppo. Il valore rappresenta quindi lo stato delle giacenze a fine esercizio di materiali di ricambio per gli automezzi. 23. CREDITI COMMERCIALI 10.683 migliaia di € (4.786 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € CREDITI COMMERCIALI 31/12/2014 31/12/2013 267 55 385% 500 0 0 0% 37 Crediti commerciali verso società controllanti 1.732 800 117% 1.513 Crediti commerciali verso società controllate 8.684 3.931 121% 3.112 10.683 4.786 123% 5.162 Crediti commerciali verso terzi per fatture emesse Crediti commerciali verso terzi per fatture da emettere TOTALE CREDITI COMMERCIALI NETTI delta % 01/01/2013 Al 31 Dicembre 2014 la società presenta crediti commerciali per 10.683 migliaia di €, di cui: • 267 migliaia di € verso terzi per fatture emesse; 173 • 1.732 migliaia di € verso le società controllanti; • 8.684 migliaia di € verso le società controllate, sia per fatture emesse che da emettere. Si segnala che nei crediti verso società controllate sono rilevate i crediti per fatture emesse e da emettere in relazione ai contratti di servizio e per gli affitti delle reti. 24. ATTIVITA’ PER STRUMENTI DERIVATI La società al 31 Dicembre 2014 non dispone di attività per strumenti derivati. 25. ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI 70.008 migliaia di € (64.586 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI 31/12/2014 31/12/2013 Crediti finanziari verso terzi 5.880 3.543 delta % 01/01/2013 66% Crediti finanziari verso società controllate 11.753 2.000 488% Crediti verso società controllate - Cash pooling 52.375 59.043 -11% 27.154 TOTALE ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 70.008 64.586 8% 27.154 Al 31 Dicembre 2014 la società presenta Altre attività finanziarie correnti per 70.008 migliaia di €, cosi costituite: • • Crediti finanziari verso terzi per 5.880 migliaia di €, così costituiti: o Finanziamento Setramar per 1.066 mila € o Finanziamento Siderpiombino per 625 mila € o Finanziamneto Cogeme Spa per 1.190 mila € o Finanziamento Aem Spa per 3 ml di €. Crediti finanziari verso società controllate per 11.753 migliaia di €, si riferiscono alla quota scadente entro l’esercizio successivo dei finanziamenti verso le controllate sopra elencati: • o Finanziamento MF Waste per 3.328 mila € o Finanziamento Linea Gestioni per 450 mila € o Finanziamento Linea Ambiente per 3.687 mila € o Finanziamento Linea Distribuzione per 4.287 mila €. Credito relativo al cash pooling verso le società controllate per 52.375 migliaia di €. 174 26. CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA’ 16.249 migliaia di € (28.272 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA’ Risconti attivi 31/12/2014 31/12/2013 delta % 01/01/2013 179 106 69% 74 Crediti diversi verso controllanti 0 1.107 -100% 5.018 Crediti verso società controllate 2.704 7.821 -65% 9.493 Crediti tributari verso controllate 10.647 12.817 -17% 12.771 9 5 80% 0 2.594 6.153 -58% 1.092 Erario c/IRAP 55 55 0% 217 Eerario c/IVA 37 93 -60% 224 Altri crediti a breve 24 115 -79% 1.254 16.249 28.272 -43% 30.143 Crediti verso dipendenti Erario c/IRES da consolidato fiscale Totale crediti tributari e altre attività I crediti tributari e altre attività al 31 dicembre 2014 risultano pari a 16.249 migliaia di € (28.272 mila € nel 2013). Le variazioni principali riguardano: - la riduzione dei crediti verso società controllate per 5.117 mila € per l’incasso dei dividendi pregressi; - la diminuzione dei crediti tributari verso controllate a seguito della riduzione dell’imponibile Ires da consolidato fiscale, con un delta sull’anno precedente di 5.729 mila €; - 27. la riduzione dei crediti diversi verso controllanti per 1.107 mila €. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE 104.813 migliaia di € (51.067 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE 31/12/2014 31/12/2013 Depositi su c/c bancari e postali 104.810 51.065 delta % -51% Assegni Denaro e valori in cassa Totale disponibilità liquid e depositi a breve 01/01/2013 760 0 3 2 -33% 1 104.813 51.067 -51% 761 175 Rispetto al 31 dicembre 2013 si nota un incremento delle disponibilità liquide per 53.746 migliaia di €; si rimanda al rendiconto finanziario in testa alla presente nota integrativa per l’esplicazione delle dinamiche di liquidità che hanno interessato la società nel corso del 2014. Al 31.12.2014 la società disponeva di depositi bancari e postali sulla cui giacenza la società percepisce un tasso di interesse allineato alle condizioni di mercato. 28. ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun valore nella voce relativa alle “attività in dismissione”. 29. PATRIMONIO NETTO 204.916 migliaia di € (206.065 migliaia di € nel 2013) Il capitale sociale iscritto a bilancio al 31 dicembre 2014 è di 189.494 mila € ed è stato interamente versato. Lo stesso risulta costituito da n. 189.494.116 azioni ordinarie di valore unitario pari a Euro 1. Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 si contabilizza un utile di 7.056 mila €. Si rimanda all’apposito prospetto per il dettaglio della movimentazione del patrimonio netto degli ultimi tre esercizi. In conformità a quanto disposto dall’articolo 2427 n.7 bis del Codice Civile viene fornita l’analisi del patrimonio netto sotto i profili della disponibilità e della distribuibilità: Possibilità di utilizzo '000€ Capitale sociale Riserva legale Riserva di fusione Riserva IAS 19 Importo aumento cap. distribuzione soci 189.494 2.719 75 75 -430 Riserva straordinaria 2.512 2.512 Altre riserve 3.488 3.488 197.858 6.075 Totale copertura perd. 2.512 2.512 2.512 2.512 Si espone di seguito una breve descrizione qualitativa riferita al Patrimonio Netto della società: • Capitale sociale – risulta formato da n. 189.494.116 azioni dal valore unitario di € 1; 176 • Riserva legale - La la riserva legale è alimentata dalla obbligatoria destinazione di una somma non inferiore ad un ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungimento di un importo pari ad un quinto del Capitale Sociale; • Riserva straordinaria - La riserva straordinaria, formatasi gradualmente dal 2008 come destinazione dei risultati d’esercizio; ammonta a 2.448 mila euro (2.079 mila euro al 31 dicembre 2013). L’incremento rispetto all’esercizio precedente, pari a 369 migliaia di euro, si riferisce alla destinazione dell’utile 2013 come da delibera assembleare del 25 giugno 2014; • Riserva da fusione - Tale voce, invariata rispetto allo scorso esercizio, deriva dalle incorporazioni delle società Asm Servizi e Astem Servizi, avvenuta nel corso del 2008; • Riserva da valutazione di utili e perdite attuariali - accoglie le componenti attuariali relative alla valutazione dei piani a benefici definiti, imputate direttamente a Patrimonio netto, pari a -430 migliaia di €; • Altre riserve –ammontano a 3.488 migliaia di euro (8.856 migliaia di euro al 31 dicembre 2013). Il decremento rispetto all’esercizio precedente, pari a 5.3.64 mila euro, si riferisce alla distribuzione del risultato approvato sul bilancio 2013. 30. TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE 2.133 migliaia di € (1.854 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € TFR E ALTRI FONDI DEL PERSONALE Fondo TFR dipendenti, collaboratori e agenti 31/12/2014 31/12/2013 delta % 01/01/2013 1.849 1.594 16% 1.567 Fondo TFR integrativo 169 170 -1% 151 Fondo sconto forniture ee dipendenti 116 90 29% 83 2.134 1.854 Totale TFR e altri fondi del personale 15% 1.801 Il fondo per trattamento di fine rapporto dei dipendenti ha subito la seguente movimentazione: Importi in migliaia di € TFR Fondo TFR iniziale 31/12/2014 31/12/2013 delta % 01/01/2013 1.594 1.548 3% 1.201 Costo corrente del servizio 86 88 -2% 47 Oneri finanziari 47 50 -6% 57 312 -90 -447% 265 -190 -3 6233% -21 (Utili)/perdite attuariali (prestazioni pagate) Totale TFR 1.849 1.593 16% 1.549 177 Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto rientra nei piani a benefici definiti. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit Cost (PUC). Sono stati proiettati, sulla base di una serie di ipotesi finanziarie (incremento del costo della vita, incremento retributivo ecc.), le possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente iscritto al programma nel caso di pensionamento, decesso, invalidità, dimissioni ecc.). La stima delle future prestazioni includerà gli eventuali incrementi corrispondenti all’ulteriore anzianità di servizio maturata nonché alla presumibile crescita del livello retributivo percepito alla data di valutazione: - è stato calcolato alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata, il valore attuale medio delle future prestazioni; - è stata definita la passività per la società individuando la quota del valore attuale medio delle future prestazioni che si riferisce al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data della valutazione; - è stato individuato, sulla base della passività determinata al punto precedente e della riserva accantonata in bilancio ai fini civilistici italiani, la riserva riconosciuta valida ai fini IAS. Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti: Ipotesi demografiche 31/12/2014 31/12/2013 Tabelle di mortalità della Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48 popolazione italiana RG48 pubblicate dalla Ragioneria pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato Generale dello Stato Tavole INPS, distinte per età e Tavole INPS, distinte per età e sesso sesso Frequenza turnover 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno Frequenza anticipazioni 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno Probabilità di decesso Probabilità di inabilità 178 Ipotesi finanziarie 31/12/2014 31/12/2013 0,60% per il 2015 Incremento costo della vita 1,20% per il 2016 2% annuo 1,50% 2017 e 2018 2,0% dal 2019 in poi Tasso di attualizzazione 1,86% annuo 3,39% annuo 1,950% per il 2015 Tasso Incremento TFR 2,400% per il 2016 3,00% annuo 2,625% 2017 e 2018 3,000% dal 2019 in poi Incremento salariale 1,00% annuo 1,00% annuo Tra le categorie di benefici per i dipendenti, che vengono regolamentate dallo IAS 19, sono comprese quelle erogate successivamente alla fine del rapporto di lavoro da alcune società del Gruppo (LGH, AEM Gestioni e Linea Distribuzione), denominati “Sconto Energia” e “Mensilità Aggiuntive”. Entrambi i benefici sono regolati dal Contratto Collettivo di Lavoro che ne stabilisce le modalità di corresponsione. 2013 Fondo “Sconto energia” iniziale 2014 83 90 Costo corrente del servizio 3 3 Trasferimenti da e verso il Gruppo 0 -15 Oneri finanziari 3 3 (Utili)/perdite attuariali 1 35 90 116 (prestazioni pagate) Fondo “Sconto energia” finale In particolare, per il fondo “Sconto Energia” si prevede di concedere una agevolazione tariffaria sui consumi di energia elettrica ad uso domestico ai lavoratori, assunti prima dell’ 8 luglio 1996, cessati dal servizio ed ai loro coniugi superstiti. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte: 179 Ipotesi demografiche Ipotesi demografiche Tabelle Probabilità di decesso di popolazione mortalità italiana pubblicate dalla della RG48 Ragioneria Generale dello Stato Probabilità di inabilità Dati famiglia, seconde nozze e lasciar famiglia Età di pensionamento Tavole INPS, distinte per età e sesso Tavole INPS distinte per età e sesso Raggiungimento requisiti minimi AGO Tasso turnover 1,00% Ipotesi finanziarie 31/12/2014 0,60% per il 2015 1,20% per il 2016 Incremento costo della vita 1,50% 2017 e 2018 2,0% dal 2019 in poi Tasso di attualizzazione 2,64% annuo Variazione reale del costo energia 0,50% annuo Il beneficio ai dipendenti “Fondo mensilità aggiuntive” prevede di corrispondere una somma pari a 4 o 5 mensilità di retribuzione (aggiuntive rispetto al trattamento di fine rapporto) nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro per raggiungimento di limite di età o di anzianità. Fondo “Mens.aggiuntive Fondo “Mens.aggiuntive” iniziale 2013 2014 151 170 Costo corrente del servizio 7 6 Trasferimenti da e verso il Gruppo 0 -33 Oneri finanziari 5 4 (Utili)/perdite attuariali 8 22 171 169 (prestazioni pagate) Fondo “Mens.aggiuntive” finale Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte: 180 Ipotesi demografiche 31/12/2014 Tabelle di popolazione Probabilità di decesso pubblicate mortalità italiana dalla della RG48 Ragioneria Generale dello Stato Tavole INPS, distinte per età e Probabilità di inabilità sesso Raggiungimento requisiti minimi Età di pensionamento AGO Tasso turnover 2,00% Ipotesi demografiche 31/12/2014 Tabelle di popolazione Probabilità di decesso pubblicate mortalità italiana dalla della RG48 Ragioneria Generale dello Stato Tavole INPS, distinte per età e Probabilità di inabilità sesso Raggiungimento requisiti minimi Età di pensionamento AGO Tasso turnover 2,00% Ipotesi finanziarie 31/12/2014 0,60% per il 2015 Incremento costo della vita 1,20% per il 2016 1,50% 2017 e 2018 2,0% dal 2019 in poi Tasso di attualizzazione 1,25% annuo Incremento retribuzioni 1,00% annuo Analisi della sensitività Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R si riportano nella tabella a seguire l’analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale a fine esercizio, l’indicazione del contributo per esercizio, l’indicazione della durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a beneficio definito, erogazioni previste dal piano: 181 Analisi di sensitività Variazione delle ipotesi 1.132 1.163 1% -1% 1.176 1.117 1,40% -1,40% 1.107 1.187 1,40% -1,40% Frequenza turnover Tasso di inflazione Tasso attualizzazione service cost 2014 117 duration del piano 20,1 Erogazioni previste (anni) 2015 57 2016 63 2017 66 2018 54 2019 57 31. FONDI PER RISCHI ED ONERI E PASSIVITA’ PER DISCARICHE 6.442 migliaia di € (4.766 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € FONDI RISCHI E ONERI 31/12/2014 31/12/2013 Fondi rischi e oneri delta % 01/01/2013 545 522 -4% 465 Fondo decommissioning 5.897 4.244 -28% 5.195 Totale fondi rischi e oneri 6.442 4.766 -26% 5.660 La movimentazine dei fondi per rischi e oneri viene di seguito evidenziata: Importi in migliaia di € FONDI RISCHI E ONERI Fondi rischi e oneri 31/12/2013 Conferimento Accantonamenti 522 80 Fondo decommissioning 4.244 1.653 Totale fondi rischi e oneri 4.766 1.653 Utilizzi -57 31/12/2014 545 5.897 80 -57 6.442 182 Il fondo rischi ed oneri al 31 dicembre 2014 risulta pari a 545 mila €, si riferisce principalmente all’accantonamento effettuato sulla base del presunto impatto negativo del processo di liquidazione della partecipata Sinit Srl così come espresso dalle proiezioni del liquidatore. L’accantonamento dell’esercizio è stato effettuato in conseguenza alla presunta rischiosità di alcune vertenze con il personale. L’utilizzo per 57 mila € di tale fondo durante l’esercizio riguarda la liquidazione della società Uniservice. La società è stata definitivamente liquidata in data 17 dicembre 2014. Il fondo di decommissioning fa riferimento ai costi di smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a diretto incremento dell’attività a cui fanno riferimento. Tale ammontare è stato determinato da apposite perizie predisposte da periti esterni indipendenti. La variazione dell’esercizio è da attribuire principalmente alla diminuzione del tasso di attualizzazione dal 4,75% al 3,29%. 32. PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI 363.528 migliaia di € (294.750 mila € nel 2013) Importi in migliaia di € Beneficiario del Importo finanziamento originario Data scadenza Tipologia tasso Saldo Saldo quota quota corrente corrente al al 31/12/2014 31/12/2013 Invest.istituzionali 300.000 28/11/2018 Fisso 3,875 285.606 284.914 0 800 3.017 2.435 1.825 282 70.318 45 363.528 3.857 2.716 2.086 322 0 55 294.750 363.528 294.750 Euribor 6m + Intesa S.Paolo 8.000 31/12/2015 0,60/0,95 BCC Cremona 8.000 26/02/2019 Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Reg.Lombardia 765 30/06/2022 BEI 80.000 30/06/2020 Leasing diverse Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI Fisso 4,67 Fisso 5,25 Euribor 6m Zero Fisso Variabile Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano giustificazione nell’erogazione nuovo finanziamento con BEI, per un valore nominale di 80.000 mila €, con scadenza finale il 30 giugno 2020, nel rimborso dei finanziamenti esistenti così come da piani di ammortamento e nella valorizzazione al costo ammortizzato del prestito obbligazionario e del prestito BEI con contropartita tra gli oneri finanziari. 183 Il prestito BEI è stato concesso per il finanziamento degli investimenti del piano industriale 2013 2017, relativi alle reti elettriche e gas e al teleriscaldamento di Lodi. Al 31 dicembre 2014 questa linea di credito committed risultava utilizzabile per altri 15 milioni di euro. 33. PASSIVITA’ PER STRUMENTI DERIVATI La società al 31 dicembre 2014 non presenta passività per strumenti derivati. Importi in migliaia di € CONTRATTI DESIGNATI DI COPERTURA 31/12/2014 31/12/2013 delta % 01/01/2013 IRS su tassi di interesse 921 Totale contratti designati di copertura 921 All’1 gennaio 2013 Linea Group Holding aveva iscritta una passività per strumenti derivati per 921 mila €, si trattava di un IRS per la copertura del rischio tassi su due finanziamenti a tasso variabile. Tale derivato è stato conferito in Linea Distribuzione con il conferimento del ramo reti e impianti gas. 34. ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun valore nella voce relativa alle “Altre passività finanziarie non correnti”. 35. ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI 10.733 migliaia di € (10.506 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI 31/12/2014 31/12/2013 delta % 01/01/2013 Fondo contributi conto impianti 10.733 10.506 2% 29.827 Totale altre passività non correnti 10.733 10.506 2% 29.827 Il saldo della voce “Altre passività non correnti” al 31 Dicembre 2014 risulta pari a 10.733 migliaia di € e rappresenta i risconti per contributi riscossi dagli utenti per nuovi allacciamenti, a fronte dei quali l’azienda ha sostenuto e capitalizzato l’intero costo. La variazione rispetto al corrispondente 184 dell’esercizio precedente è da attribuirsi al rilascio a conto economico della quota di competenza e all’iscrizione dei contributi incassati e non ancora maturati come competenza. Tali contributi sono riscontati per l’intero importo fatturato e imputati a conto economico in quote costanti, calcolate in base all’aliquota applicata per ammortizzare il costo dei relativi cespiti. PASSIVITA’ CORRENTI 36. PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI 46.131 migliaia di € (53.302 migliaia di € nel 2013) Beneficiario del Importo Data finanziamento originario scadenza Diversi Invest.istituzionali Scoperti c/c a revoca 300.000 Saldo quota Saldo quota Tipologia tasso Variabile 28/11/2018 Fisso 3,875 corrente al corrente al 31/12/2014 31/12/2013 0 62 11.191 11.194 Euribor 6m + Intesa S.Paolo 8.000 31/12/2015 0,60/0,95 800 800 BCC Cremona 8.000 26/02/2019 Fisso 4,67 840 802 Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Fisso 5,25 281 267 Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Euribor 6m 261 261 Reg.Lombardia 765 30/06/2022 Zero 40 40 80.000 30/06/2020 Fisso 8.467 0 15 20 21.895 13.446 24.236 39.856 Totale finanziamenti da controllate 24.236 39.856 TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI 46.131 53.302 BEI Leasing diverse Variabile Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti Diversi c/c cash pooling indeterminata Variabile I debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo si riferiscono sia alle quote dei finanziamenti a medio e lungo termine in scadenza entro l’anno per 21.895 mila € e ai debiti verso società controllate relativi al conto corrente reciproco per 24.236 mila €. Si ricorda che all’interno del gruppo è attivo un sistema di “cash pooling zero balance”, in base al quale i conti correnti bancari accesi presso la maggior parte delle società controllate vengono giornalmente azzerati e il relativo saldo viene portato sui conti correnti “master” della capo-gruppo. In questo modo è possibile ottimizzare i flussi finanziari del gruppo, contenendo il ricorso al sistema creditizio. 185 Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano giustificazione nell’erogazione del nuovo finanziamento con BEI, il cui importo scadente entro l’esercizio è pari a 8.467 mila € e alla riduzione dei debiti verso le società controllate per il cash pooling per 15.620 mila €. 37. ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI Nel bilancio 2014 non viene evidenziato alcun valore nella voce relativa alle “Altre passività finanziarie correnti”. 38. DEBITI COMMERCIALI 15.166 migliaia di € (10.040 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € DEBITI COMMERCIALI 31/12/2014 31/12/2013 delta % 01/01/2013 Debiti commerciali verso terzi per fatture emesse -3.536 -3.177 11% -1.934 Debiti commerciali verso terzi per fatture da emettere -1.370 -1.178 16% -777 -863 -805 7% -1.460 -9.419 -4.880 93% -4.242 22 0 0% 0 -15.166 -10.040 51% -8.413 Debiti commerciali verso società controllanti Debiti commerciali verso società controllate Debiti commerciali verso società collegate Totale debiti commerciali Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano giustificazione principalmente nell’incremento dei debiti commerciali verso le società controllate. In tale voce sono contabilizzati i debiti connessi ai servizi ricevuti dalle controllate e ai debiti per il riaddebito sugli incrementi delle reti di distribuzione energia elettrica e del teleriscaldamento di Lodi e di Cremona. 186 39. DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI 6.195 migliaia di € (6.948 migliaia di € nel 2013) Importi in migliaia di € DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI 31/12/2014 31/12/2013 Debiti diversi verso controllanti Debiti diversi verso controllate Debiti tributari verso controllate delta % 01/01/2013 -1.272 -1.071 19% -995 -24 -509 -95% -11.575 -2.780 -3.368 -17% -3.701 Debiti verso Erario -326 -300 9% -272 Debiti verso Istituti di previdenza -503 -457 10% -438 -1.240 -1.200 3% -1.198 Ratei passivi -20 -24 -17% -33 Altri debiti -30 -19 58% -14 -6.195 -6.948 -11% -18.226 Debiti verso dipendenti Totale debiti tributari e altre passività correnti Il principale delta rispetto allo scorso esercizio fa riferimento alla riduzione dei debiti tributari verso controllate per 588 mila €. 40. DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI Si rimanda alla nota 12 per maggiori dettagli. 41. PASSIVITA’ CORRELATE AD ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE Al 31 dicembre 2014 il valore delle “Passività destinate alla vendita” è pari a zero. 42. Garanzie ed impegni con terzi Qui di seguito viene riportato un prospetto riepilogativo delle garanzie e degli impegni che la società ha in essere al 31/12/2014 verso terzi: 187 CONTI D'ORDINE ('000€) 31-dic-14 31-dic-13 parent company guarantee per trading energia elettrica Linea Più A garanzia degli obblighi di Linea Più nei confronti di ENEL Trade relativamente al contratto di acquisto dell'energia elettrica. 9.000 parent company guarantee per trading energia elettrica Linea Più A garanzia degli obblighi di Linea Più nei confronti di Axpo Italia relativamente al contratto di acquisto dell'energia elettrica. 1.000 parent company guarantee per trading energia elettrica Linea Più A garanzia degli obblighi di Linea Più nei confronti di Edison Trading relativamente al contratto di acquisto dell'energia elettrica. 1.000 parent company guarantee per trading energia elettrica Linea Più A garanzia degli obblighi di Linea Più nei confronti di Gaz de France relativamente al contratto di acquisto dell'energia elettrica. 3.000 fidejussione rilasciata per affidamenti Sinit A garanzia degli affidamenti concessi a Sinit da Unicredit 8.037 14.500 coobbligazione su fidejussione Blugas Infrastrutture A garanzia della fidejussione rilasciata da SACE BT a favore dell'Agenzia delle Entrate nell'interesse di Blugas Infrastrutture 2.411 1.479 parent company guarantee per trading energia elettrica Linea Più A garanzia degli obblighi di Linea Più nei confronti di A2A relativamente al contratto di acquisto dell'energia elettrica. mandato su Linea di credito portafoglio utenze Linea Più mandato su Linea di credito portafoglio utenze Linea Più 0 1.000 mandato su Linea di credito portafoglio utenze Aem Com mandato su Linea di credito portafoglio utenze Aem Com 0 200 mandato su Linea di credito portafoglio utenze Aem Gestioni mandato su Linea di credito portafoglio utenze Aem Gestioni 0 500 coobbligazioni fidejussioni bancarie AEM Gestioni A garanzia della fidejussione rilasciata da BRE a favore dell'AU nell'interesse di AEM Gestioni 0 2.568 fidejussione rilasciata per finanziameno LGH Rinnovabili (valore residuo) A garanzia del mutuo concesso ad LGH Rinnovabili da un pool di banche. 6.800 6.657 fidejussione rilasciata per fido cassa LGH Rinnovabili (valore residuo) A garanzia del fido cassa per IVA concesso ad LGH Rinnovabili da Cassa Padana. 1.852 1.875 fidejussione rilasciata per leasing finanziario LGH Rinnovabili (valore residuo) A garanzia del leasing finanziario oncesso ad LGH Rinnovabili da Ing Lease. 0 4.008 fidejussione rilasciata per finanziameno Franciacorta Rinnovabili (valore residuo) A garanzia del finanziamento concesso a Franciacorta Rinnovabili da BCC Brescia 6.000 6.000 fidejussione rilasciata per affidamenti Sinit A garanzia degli affidamenti concessi a Sinit da BPER 8.035 8.035 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie AEM Gestioni A garanzia della fidejussione rilasciata da BRE a favore dell'AU nell'interesse di AEM Gestioni per l'attività di distribuzione dell'energia elettrica 0 932 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie Linea Ambiente s.r.l. A garanzia della fidejussione rilasciata da Unicredit nell'interesse di Linea Ambiente srl 9.147 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie GreenAmbiente srl A garanzia della fidejussione rilasciata da Unicredit nell'interesse di GreenAmbiente srl 6.401 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie A.e.m. Gestioni b.pop. Soc. cooper. A garanzia della fidejussione rilasciata da Unicredit a favore del Comune di Ragusa nell'interesse di A.e.m. Gestioni srl 1.925 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie Linea Energia A garanzia della fidejussione rilasciata da Unicredit nell'interesse di Linea Energia 249 2.000 44 188 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Più A garanzia delle fidejussione rilasciate da Unicredit a favore di diversi nell'interesse di Linea Più coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Più A garanzia delle fidejussione rilasciate da Banca Centro Padana a favore di diversi nell'interesse di Linea Più 1.500 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Più A garanzia delle fidejussione rilasciate da Banca Barclays a favore di diversi nell'interesse di Linea Più 2.000 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Più A garanzia delle fidejussione rilasciate da Banca Centro Padana a favore di diversi nell'interesse di Linea Distribuzione 1.680 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Più A garanzia delle fidejussione rilasciate daBanca Pop. Com. Ind. a favore di diversi nell'interesse di Linea Più 4.128 3.115 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Più A garanzia delle fidejussione rilasciate da Banca Pop. Di Cremona a favore di diversi nell'interesse di Linea Più 4.240 2.462 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Più A garanzia delle fidejussione rilasciate da BNL a favore di G.M.E Spa nell'interesse di Linea Più 0 2.000 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Com A garanzia della fidejussione rilasciate da Unicredit a favore della Prov. Di PV nell'interesse di Linea Com 145 25 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Gestioni srl A garanzia delle fidejussioni rilasciate da Unicredit a favore di Comuni vari nell'interesse di Linea Gestioni srl 4.960 3.400 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie A.e.m. Gestioni srl A garanzia della fidejussione rilasciata da Unicredit a favore di Ecoisola nell'interesse di A.e.m. Gestioni srl 94 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Cogeme Gestioni A garanzia della fidejussione rilasciata da Unicredit a favore di Ecoisola nell'interesse di Cogeme Gestioni 0 59 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Astem Gestioni A garanzia delle fidejussioni rilasciate da Unicredit a favore di Comuni diversi nell'interesse di Astem Gestioni 158 171 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Cogeme Gestioni A garanzia della fidejussione rilasciata da Unicredit a favore di Aprica nell'interesse di Cogeme Gestioni 0 60 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Distribuzione A garanzia delle fidejussioni rilasciate da Unicredit a favore di Comuni diversi nell'interesse di Linea Distribuzione 2.475 1.169 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Distribuzione A garanzia della fidejussione rilasciata da Popo. Comm. industria a favore di Comune Monte Cremasco nell'interesse di Linea Distribuzione 55 55 coobbligazioni fidejussioni assicurative Aem Com A garanzia della fidejussione rilasciata daMilano Ass.ni a favore Telecom Italia nell'interesse di Aem Com per obblighi relativi a diversi contratti 47 47 coobbligazioni fidejussioni assicurative Aem Gestioni A garanzia della fidejussione rilasciata da Coface Ass.ni a favoreRegione Lombardia nell'interesse di Aem Gestioni per discarica di Malagnino 7.692 7.692 17.643 10.869 189 coobbligazioni fidejussioni assicurative Lgh Rinnovabili A garanzia della fidejussione rilasciata daMilano Ass.ni a favore della Provincia di Cremona nell'interesse di LGH Rinnovabili per realizzazione ed esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica 0 coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea Energia S.p.A. A garanzia della fidejussione rilasciata daMilano Ass.ni a favoredel Comune di Pieve San Giacomo nell'interesse di Linea Distribuzione per obblighi relativi al servizio di distribuzione di gas 902 coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea Gestioni srl A garanzia della fidejussione rilasciata daMilano Ass.ni a favore dei Comuni ARO BA/5 per partecipazione gara affidamento servizio raccolta e smaltimento rifiuti coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea Gestioni srl A garanzia della fidejussione rilasciata daMilano Ass.ni a favore di Bernardoni Agostino per gli obblighi contratto di locazione 32 coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea Gestioni srl A garanzia della fidejussione rilasciata daMilano Ass.ni a favoredel Comune Palazzolo nell'interesse di Linea Gestioni srl per affiddamento serv. gestione integrata rifiuti 639 coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea Distribuzione A garanzia della fidejussione rilasciata daMilano Ass.ni a favoredel Comune di Pieve San Giacomo nell'interesse di Linea Distribuzione per obblighi relativi al servizio di distribuzione di gas 60 60 coobbligazioni fidejussioni assicurative Linea Ambiente A garanzia della fidejussione rilasciata da Atradius a favore della Provincia di Taranto nell'interesse di Linea Ambiente per la gestione della discarica di Grottaglie 9.914 9.914 pegno su quote MF Waste pegno su quote MF Waste 0 33.433 coobbligazioni (mandati a far credito) fidejussioni bancarie varie Linea Più mandato a far credito per mercato monetario a favore di Linea Più S.p.A. 4.950 Coobbligo a favore di ING LEASE Fidejussione rilasciata da lgh a garanzia del leasing concesso alla ex soc. Lgh Rinnovabili srl 2.343 Coobbligo a favore di sace coobbligo di Lgh S.p.A. a favore di Sace per emissione garanzia per rimborso iva Blugas 2010 1.504 Coobbligo a favore di sace coobbligo di Lgh S.p.A. a favore di Sace per emissione garanzia per rimborso iva Blugas 2012 2.180 TOTALE 213 1.148 121.346 138.542 190 43. Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi Classi di strumenti finanziari: Si riporta di seguito il dettaglio delle attività e delle passività finanziarie richieste da IFRS 7 nell’ambito delle categorie previste dallo IAS 39 sia per l’esercizio in corso sia per quello precedente: Importi in migliaia di € Voce di bilancio 2014 Strumenti finanziari al fair value detenuti per la negoziazione Crediti e finanziamenti Valore di bilancio Attività non correnti Attività finanziarie non correnti 86.047 86.047 Attività correnti Crediti commerciali Attività per strumenti derivati Altre attività finanziarie correnti 70.008 70.008 -363.527 -363.527 -46.131 -46.131 Passività non correnti Prestiti e finanziamenti non correnti Passività per strumenti derivati Altre passività finanziarie Passività correnti Prestiti e finanziamenti correnti Altre passività finanziarie Debiti commerciali Importi in migliaia di € Voce di bilancio 2013 Strumenti finanziari al fair value detenuti per la negoziazione Crediti e finanziamenti Valore di bilancio Attività non correnti Attività finanziarie non correnti 77.244 77.244 Attività correnti Crediti commerciali Attività per strumenti derivati Altre attività finanziarie correnti 28.272 28.272 -294.750 -294.750 -53.302 -53.302 Passività non correnti Prestiti e finanziamenti non correnti Passività per strumenti derivati Altre passività finanziarie Passività correnti Prestiti e finanziamenti correnti Altre passività finanziarie Debiti commerciali 191 44. Valore equo Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari del Gruppo iscritti in bilancio. Il valore equo dei derivati e dei finanziamenti è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi ai tassi di interesse prevalenti. Valore contabile 31/12/2014 Attività finanziarie: Disponib.liquide e depositi a breve Valore equo 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 104.813 51.067 104.813 51.067 -363.528 -294.750 -363.528 -294.750 Swap su tassi di interesse Swap su prezzi delle commodities Passività finanziarie: Prestiti e finanziamenti non correnti Prestiti e finanziamenti correnti Swap su tassi di interesse Swap su prezzi delle commodities Si da inoltre evidenza del valore contabile e del valore equo degli strumenti finanziari suddivisi per metodologia e modelli di calcolo utilizzati per la determinazione. Voce di bilancio Debiti verso banche Prestito obbligazionario Valore di bilancio Mark to market DCF model Altro Totale fair value -88.566 -88.566 -296.796 -296.796 Derivati non designati di copertura Derivati designati di copertura 192 Informativa sulle parti correlate Nella seguente tabella vengono elencati i dati relativi ai principali rapporti della società con le parti correlate durante il 2014: Parti Correlate (valori in 000€) Cogeme S.p.A. CREDITI DEBITI 7.284 COSTI 31 RICAVI 459 681 AOB2 Srl (73.49%) 10 26 AEM Cremona Spa 18.388 63 59 1.006 62 393 575 120 309 309 522 297 15 24 Castel Spa (22.99%) Aem Service Srl (100%) 1 ASTEM Lodi Spa ASM Pavia Spa 81 ASM Codogno Spa 4 SCRP Spa Padania Acque Gestioni S.p.A. 18 Totale Soci e loro controllate 25.843 15 1.333 1.723 Comune di Rovato 4 8 Totale Soci delle patrimoniali 4 8 1.337 1.731 TOTALE GENERALE 10 25.843 1.863 1.721 I rapporti intrattenuti dalla società, con i soci della capogruppo e con tutti i Comuni soci delle società Patrimoniali, identificati come parti correlate, sono prevalentemente rapporti di carattere commerciale definiti e regolati sulla base di apposite Convenzioni oppure di singoli rapporti contrattuali che regolano le condizioni per lo svolgimento dei diversi servizi da parte di ogni singola azienda del Gruppo. Le informazioni relative ai rapporti patrimoniali, economici e finanziari sono riportate, se pertinenti, nelle varie voci delle note esplicative Nell’ultima parte della tabella sono dettagliati i rapporti intrattenuti con società riconducibili ad alcuni amministratori e dirigenti del Gruppo. Termini e condizioni delle transazioni tra parti correlate Le vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie, non generano interessi e sono regolati per contanti. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate. 193 Rapporti con società controllate, collegate, società sottoposte al controllo di quest’ultime Si espone di seguito un prospetto di sintesi dei principali rapporti economici intrattenuti nell’anno con le società del gruppo e dei principali crediti e debiti verso le stesse società al 31/12/14 (valori espressi in migliaia di €). Le operazioni sono avvenute a valori di mercato. Rapporti interni al Gruppo LGH (valori in 000€) CREDITI DEBITI COSTI RICAVI Aem Gestioni Srl 5.864 -9.945 -5.434 7.607 Astem Gestioni 1.527 -6.354 -5.108 2.317 Linea Gestioni Srl 1.023 -8.769 -404 3.258 Mf Waste Srl 6.148 -54 0 27 Linea Energia 21.193 -304 0 1.107 Linea Ambiente 24.846 -177 -198 2.822 160 -7.664 -208 239 Greenambiente Linea Piu' Spa 46.005 -177 -20 3.464 Linea Distribuzione Srl 30.942 -1.021 -104 2.606 807 -1.652 -2.704 451 138.515 -36.117 -14.180 23.898 1.880 0 -19 31 392 0 0 356 26 0 0 32 2.298 0 -19 419 140.813 -36.117 -14.199 24.317 Linea Com Totale società controllate Rovato Energia Lomellina Energia Steam Srl Totale altre società del Gruppo Totale ALTRE INFORMAZIONI Il compenso lordo spettante ai componenti del Consiglio di Amministrazione per l’anno 2014 è pari a 228 migliaia di €. Il compenso della società di revisione per l’anno 2014 è stato di 84 migliaia di €. Il compenso lordo spettante al Collegio Sindacale per il 2014 è pari a 105 migliaia di €. Si rinvia al contenuto della relazione sulla gestione per quanto riguarda fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio. 194 Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria di Linea Group Holding S.p.A., nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle scritture contabili. PRIMA APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI IFRS Il presente bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2014 è il primo bilancio IFRS preparato dalla Società. Fino al 31 dicembre 2013 la Società preparava il proprio bilancio secondo i principi contabili italiani. La Società ha preparato il proprio bilancio secondo i principi contabili internazionali al 31 dicembre 2014 e indicato i dati comparativi al 31 dicembre 2013, come descritto nei criteri di redazione. La data di prima applicazione dei principi contabili internazionali è stata il 1 gennaio 2008 che corrisponde alla data di applicazione del bilancio IFRS per il bilancio consolidato del Gruppo LGH. Questo paragrafo spiega i principali aggiustamenti fatti dalla Società per ripresentare i bilanci redatti secondo i principi contabili italiani dalla data di conversione, al 1 gennaio 2013 e al 31 dicembre 2013. • Esenzioni applicate IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards consente a coloro che adottano i principi per la prima volta alcune esenzioni dall’applicazione retrospettiva di alcuni IFRS in vigore. Il Gruppo ha adottato le seguenti esenzioni: ► IFRS 3 Aggregazioni aziendali non si è proceduto alla riapertura delle aggregazioni aziendali avvenute prima del 1 gennaio 2008; ► La Società ha rilevato tutti gli utili e le perdite attuariali sulle pensioni e su altri benefici postimpiego al 1 gennaio 2008, direttamente nel patrimonio netto; ► La Società ha adottato la disposizione transitoria contenuta nell’ IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing ed ha valutato tutti i contratti alla data di transizione. • Stime Le stime alla data di transizione, al 1 gennaio 2013 e al 31 dicembre 2013 sono coerenti con quelle fatte alle stesse date con cui sono stati redatti i bilanci secondo i principi contabili italiani. 195 • Principali impatti derivanti dall’applicazione degli IFRS sulla situazione patrimoniale di apertura al 1 gennaio 2013 Patrimonio Conferimen OCI Netto al to ramo 2013 01.01.2013 Patrimonio netto ITA GAAP 199.310 - Utile es. 2013 Patrimonio Netto al 31.12.2013 - 8.809 203.116 59 -21 21 Not e Passività per fondi pensionistici (A) -17 Immobili, impianti e macchinari (B) -808 -280 -1.088 Avviamento (C) 470 181 651 Immobilizzazioni immateriali (D) -47 41 -6 Applicazione costo ammortizzato (E) -118 309 191 Leasing finanziari (F) Riconoscimento dei dividendi secondo il (G) principio di competenza Valorizzazione partecipazioni (H) -4 -5 -9 -14.911 -4.453 -19.364 22.529 24 22.553 -1.159 0 - 0 3.446 206.065 Valorizzazione opzione (I) 1.159 Fair value strumenti derivati (L) -252 252 207.311 252 Patrimonio netto IFRS 59 Nota A – IAS 19 - Passività per fondi pensionistici I principi contabili italiani richiedono di rilevare la passività per il Trattamento di Fine Rapporto (“TFR”) sulla base del debito nominale maturato verso i singoli dipendenti secondo le disposizioni civilistiche vigenti alla data di chiusura del bilancio. La voce include anche il fondo mensilità aggiuntive e il fondo derivante dall’applicazione dello sconto energia ai dipendenti. Secondo gli IFRS l’istituto del TFR maturato sino al 31 dicembre 2007 e le altre passività legate ai benefici futuri da riconoscere al personale rientrano nella tipologia dei piani a benefici definiti soggetti a valutazioni di natura attuariale (mortalità, variazioni retributive prevedibili, ecc.) per esprimere il valore attuale del beneficio, erogabile al termine del rapporto di lavoro, che i dipendenti hanno maturato alla data di bilancio. Ai fini IFRS tutti gli utili e perdite attuariali sono stati rilevati alla data di transizione agli IFRS. Tale differente impostazione contabile determina i seguenti impatti: • al 1 gennaio 2013: una riduzione del patrimonio netto totale di Euro 25 migliaia al lordo di un effetto fiscale di periodo negativo per complessivi Euro 7 migliaia, così composta: 196 - decremento del fondo di trattamento di fine rapporto di Euro 26 migliaia e rilevazione di passività per imposte differite per Euro 7 migliaia; - incremento dei fondi relativi al personale assimilabili al TFR di Euro 51 migliaia e rilevazione di attività per imposte anticipate per Euro 15 migliaia • al 31 dicembre 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 28 migliaia, al lordo di un effetto fiscale cumulato negativo di Euro 7 migliaia determinato da: - decremento del fondo di trattamento di fine rapporto di Euro 87 migliaia e rilevazione di passività per imposte differite per Euro 24 migliaia; - incremento dei fondi relativi al personale assimilabili al TFR per Euro 59 migliaia e rilevazione di attività per imposte anticipate per Euro 17 migliaia. - l’utile totale ante imposte dell’esercizio 2013 registra un decremento di Euro 29 migliaia per effetto di maggiori oneri finanziari, al lordo del relativo effetto fiscale positivo di Euro 8 migliaia. Nota B – IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari La Società ha applicato selettivamente il criterio del fair value alle immobilizzazioni materiali come sostituto del costo nella predisposizione del bilancio di transizione. Si segnala che il valore dei cespiti tiene conto anche dei fondi di smantellamento e ripristino dei siti, che sono iscritti a diretto incremento delle attività cui si riferiscono e a fronte dei medesimi è iscritto al passivo un fondo per rischi e oneri di pari importo. Il Gruppo ha fatto riferimento ad un perito esterno qualificato per stimare il fair value, le vite utili, il valore residuo e costi di smantellamento dei propri principali assets materiali. Si segnala inoltre che, nel corso del 2013, la Società ha effettuato un’operazione di conferimento del ramo d’azienda “distribuzione gas” nei confronti della propria società controllata Linea Distribuzione. Tale operazione di conferimento ha interessato anche una serie di cespiti valutati con il criterio del fair value, il cui valore cumulato rilevato all’interno di specifica riserva di cash flow è stato anch’esso conferito con tale operazione. Il conferimento dei beni alla società controllata è avvenuto in continuità di valori. L’applicazione del criterio del fair value ha comportato i seguenti impatti: • al 1 gennaio 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 808 migliaia , determinato dall’effetto combinato della rilevazione del maggior valore dei cespiti, valutati al fair value, di Euro 4.387 migliaia e dei fondi rischi per oneri futuri per Euro 5.195 migliaia; • al 31 dicembre 2013: diminuzione del patrimonio netto totale di Euro 1.088 migliaia; l’utile totale dell’esercizio registra una riduzione di Euro 280 migliaia, per effetto dei maggiori ammortamenti calcolati sui cespiti valorizzati al fair value e di maggiori oneri finanziari relativi all’attualizzazione del fondo rischi per oneri futuri. 197 Nota C – IFRS 1 - Avviamento Come richiesto dall’IFRS 3, a partire dal 1 gennaio 2008 gli avviamenti non vengono più ammortizzati sistematicamente nel conto economico, ma sono soggetti ad una verifica periodica, effettuata almeno su base annuale, ai fini dell’identificazione di un’eventuale perdita di valore. A tal fine sono state individuate le Cash Generating Units alle quali sono stati attribuiti i relativi avviamenti e sulle quali sono stati effettuati i test che hanno sostanzialmente confermato i valori iscritti secondo i principi contabili italiani. Il valore dell’avviamento è stato inoltre corretto, in applicazione dell’OPI 1, per neutralizzare l’effetto delle operazioni under common control. Gli effetti di tale impostazione contabile sono stati: • al 1 gennaio 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 695 migliaia, al lordo di un effetto fiscale negativo per complessivi Euro 225 migliaia per l’iscrizione delle passività per imposte differite, determinato dallo storno degli ammortamenti cumulati degli avviamenti di Euro 695 migliaia; • al 31 dicembre 2013: incremento del patrimonio netto totale di Euro 972 migliaia, al lordo di un effetto fiscale negativo di Euro 321 migliaia per l’iscrizione delle passività per imposte differite, determinato dallo storno degli ammortamenti cumulati degli avviamenti di Euro 972 migliaia; l’utile totale ante imposte dell’esercizio registra un incremento di Euro 278 migliaia per effetto dello storno degli ammortamenti di periodo, al lordo dell’effetto fiscale positivo di Euro 97 migliaia. Nota D – IAS 38 – Immobilizzazioni immateriali Secondo gli IFRS i costi d’impianto e d’ampliamento sostenuti per la definizione dell'assetto organizzativo iniziale della società e del gruppo LGH non presentano i requisiti per l’iscrizione nelle immobilizzazioni immateriali. Tali diversi trattamenti contabili rispetto ai principi contabili italiani determinano i seguenti impatti: • al 1 gennaio 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 50 migliaia, al lordo di un effetto fiscale positivo di Euro 3 migliaia per l’iscrizione delle attività per imposte anticipate, determinato dalla riduzione delle immobilizzazioni immateriali pari a Euro 50 migliaia; • al 31 dicembre 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 7 migliaia, al lordo di un effetto fiscale positivo di Euro 0,4 migliaia per l’iscrizione delle attività per imposte anticipate, determinato dalla riduzione delle immobilizzazioni immateriali pari a Euro 7 migliaia; l’utile totale ante imposte dell’esercizio registra un incremento di Euro 44 migliaia per l’effetto dei minori ammortamenti di Euro 4 migliaia, al lordo del relativo effetto fiscale negativo di Euro 2 migliaia. 198 Nota E – IAS 39 – Applicazione costo ammortizzato Secondo i principi contabili italiani le passività finanziarie sono iscritte al valore nominale e gli eventuali oneri di accensione sono capitalizzati tre le immobilizzazioni immateriali e ammortizzati lunga la durata della relativa passività. Invece, con riferimento alle passività finanziarie, lo IAS 39 prevede che queste debbano essere valutate tramite il metodo del costo ammortizzato, determinandone il relativo tasso di interesse effettivo. Tale diverso trattamento contabile determina i seguenti impatti: • al 1 gennaio 2013: una diminuzione del patrimonio netto totale di Euro 195 migliaia, al lordo di un effetto fiscale positivo di Euro 77 migliaia per l’iscrizione di attività per imposte anticipate, determinato dall’effetto combinato della riduzione delle immobilizzazioni immateriali per Euro 483 migliaia e della riduzione dei finanziamenti bancari di Euro 902 migliaia; • al 31 dicembre 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 11 migliaia, al lordo di un effetto fiscale positivo di Euro 181 migliaia per l’iscrizione di attività per imposte anticipate, determinato dall’effetto combinato della riduzione delle attività iscritte in relazione al prestito obbligazionario accesso nel corso del 2013 per Euro 4.932 migliaia e della riduzione del valore del prestito obbligazionario menzionato di Euro 4.943 migliaia. L’effetto sul patrimonio netto derivante dall’applicazione dello IAS 39 in relazione ai precedenti finanziamenti in essere non ha avuto alcun effetto alla data in analisi, ad esclusione degli effetti dell’esercizio, essendo questi stati estinti nel corso dell’esercizio. L’utile totale ante imposte dell’esercizio registra un incremento di Euro 206 migliaia per effetto netto dei maggiori oneri finanziari di Euro 333 migliaia e di minori ammortamenti per Euro 538 migliaia, al lordo del relativo effetto fiscale positivo di Euro 104 migliaia. Nota F – IAS 17 – Leasing finanziari Ai fini IFRS i contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono alla Società tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali dalla data di inizio del leasing al valore equo del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. Nel passivo viene iscritto un debito di pari importo, che viene progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote di capitale incluse nei canoni contrattualmente previsti. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico. I beni in leasing capitalizzati sono ammortizzati sulla base della vita utile stimata del bene. Tale trattamento contabile determina i seguenti impatti: • al 1 gennaio 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 4 migliaia, al lordo di un effetto fiscale negativo di Euro 1 migliaia per l’iscrizione di passività per imposte differite di 199 tale importo, determinato da un incremento delle immobilizzazioni materiali di Euro 46 migliaia e dei debiti da altri finanziatori per 50 migliaia. • al 31 dicembre 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 9 migliaia, al lordo di un effetto fiscale cumulato negativo di Euro 0,15 migliaia per l’iscrizione delle passività per imposte differite, determinato da un incremento delle immobilizzazioni materiali di Euro 73 migliaia e dei debiti da altri finanziatori per 73 migliaia e per un decremento degli altri crediti di Euro 8 migliaia; l’utile ante imposte dell’esercizio registra un decremento di Euro 5 migliaia per l’effetto dei minori canoni per leasing di Euro 18 migliaia, dei maggiori ammortamenti di Euro 19 migliaia e dei maggiori oneri finanziari di Euro 4, al lordo del relativo effetto fiscale positivo di Euro 0,4 migliaia. Nota G – IAS 18 - Riconoscimento dei dividendi secondo il principio di competenza Ai fini IFRS, i dividendi percepiti a qualsiasi titolo devono essere registrati a conto economico una volta accertato il diritto a percepire il dividendo, ovvero nell'esercizio il cui sorge il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento. Il passaggio agli IFRS richiede quindi lo storno dei dividendi registrati secondo il principio della maturazione, ossia nel medesimo esercizio in cui gli utili sono prodotti dalla società partecipata ed il riconoscimento dei dividendi nell’anno in cui sono stati deliberati. Tale trattamento contabile determina i seguenti impatti: • al 1 gennaio 2013: un decremento del patrimonio netto totale di Euro 15.119 migliaia, al lordo di un effetto fiscale positivo di Euro 208 migliaia, determinato dallo storno delle attività iscritte in relazione ai dividendi registrati dalla Società secondo il principio di maturazione (dividendi 2012) di Euro 15.119 e dall’iscrizione delle passività per imposte differite di Euro 208 migliaia. • al 31 dicembre 2013: un decremento del patrimonio netto complessivo di Euro 19. 634 migliaia, al lordo di un effetto fiscale positivo di Euro 62, determinato dallo storno delle attività iscritte in relazione ai dividendi registrati dalla Società secondo il principio di maturazione (dividendi 2013) di Euro 19.634 e dallo storno delle passività per imposte differite di Euro 270 migliaia; l’utile ante imposte dell’esercizio registra un decremento di Euro 4.515 migliaia, al lordo di un effetto fiscale positivo di Euro 62 migliaia, derivante dall’effetto combinato dello storno dei dividendi registrati in base al criterio della maturazione e dal ripristino dei dividendi da riconoscere sulla base del criterio della competenza. 200 Nota H – IAS 28 - IAS 39– Valutazione partecipazione Ai fini dei principi contabili italiani ed IFRS le partecipazioni in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La diversa valutazione del patrimonio netto e dei risultati della collegata secondo regole IFRS ha comportato una diversa valutazione dell’investimento. Tale diverso trattamento contabile determina i seguenti impatti: • al 1 gennaio 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 305 migliaia determinato dall’incremento del valore della partecipazione nella società Blugas Infrastrutture S.r.l. di pari importo; • al 31 dicembre 2013: un incremento del patrimonio netto totale di Euro 335 migliaia, al lordo di un effetto fiscale negativo di Euro 8 per l’iscrizione di passività per imposte differite, determinato dall’incremento del valore della partecipazione nella società Blugas Infrastrutture S.r.l. di pari importo; l’utile totale ante imposte dell’esercizio registra un incremento di Euro 31 migliaia per effetto di una quota di pertinenza del risultato della società valutata con il metodo del patrimonio netto rideterminata secondo regole IFRS. Secondo lo IAS 39 le partecipazioni in società controllate possono essere valutate al fair value esponendo in tal maniera in modo più veritiero il valore dell’asset. Tale diverso trattamento ha comportato l’iscrizione di maggiori valori relativi a partecipazioni per 22.534 mila euro con un effetto fiscale di imposte differite pari a 310 mila euro. Nota I – IAS 31 – Valorizzazione opzione I proventi finanziari maturati sul credito vantato nei confronti di Siderpiombino e Setramar, a seguito dell’esercizio della put option sulla società precedentemente partecipata SECA S.p.A., sono rilevati secondo il principio della competenza temporale. Nel bilancio redatto secondo i principi contabili nazionali tali proventi sono stati contabilizzati, in applicazione del principio della prudenza, interamente nel bilancio al 31 dicembre 2013 a seguito della sentenza che ha sancito il diritto della Società alla riscossione di tali importi. L’applicazione del principio di competenza ha determinato un incremento del patrimonio netto di Euro 1.159 migliaia al 31 dicembre 2012 e, di conseguenza, un decremento del risultato d’esercizio del medesimo importo al 31 dicembre 2013. Nota L - IAS 39 - Fair Value Strumenti Derivati La Società aveva in essere contratti di Interest Rate Swap (IRS) finalizzati a gestire il rischio di variazione dei tassi di interesse. Tali contratti in strumenti derivati sono stati trasferiti dalla Società nel corso del 2013 nella controllata Linea Distribuzione a seguito dell’operazione di conferimento del ramo d’azienda “distribuzione gas”. 201 Alla data di transizione agli IFRS tali strumenti sono stati valutati a valore equo con corrispondente iscrizione di una attività/passività finanziaria. Ai fini della IAS conversion, poiché tali contratti erano stati considerati strumenti di copertura nel bilancio redatto secondo i principi contabili nazionali, le relative variazioni del loro valore equo sono state imputate a specifica riserva di Patrimonio Netto. Tale diverso trattamento contabile determina i seguenti impatti: • al 31 dicembre 2012: una diminuzione del patrimonio netto totale di Euro 344 migliaia, al lordo di un effetto fiscale positivo di Euro 94 migliaia per l’iscrizione di attività per imposte anticipate di tale importo, determinato da un aumento delle passività finanziarie di Euro 344 migliaia; essendo stati conferiti alla controllata Linea Distribuzione nel corso del periodo, non si rilevano effetti economici al 31 dicembre 2013. L’operazione di conferimento descritta ha determinato il conferimento anche degli utili / perdite cumulate relative alla variazione del valore equo degli strumenti, precedentemente registrati all’interno della riserva di cash flow hedge. 202 • Principali impatti derivanti dall’applicazione degli IFRS sulla situazione patrimoniale di apertura al 1 gennaio 2013 Stato Patrimoniale (importi in euro) Stato patrimoniale 2012 Ita Gaap riclassificato IFRS Riclassifiche IFRS Rettifiche IFRS Stato patrimoniale 2012 IFRS ATTIVITA' NON CORRENTI Attività immateriali -Avviamento -Altre attività immateriali 2.500.522 10.621.244 0 0 694.589 -532.979 3.195.111 10.088.265 Immobili , impianti e macchinari 220.450.099 - 4.405.662 224.855.761 Partecipazioni in società del Gruppo 133.371.566 - 22.534.320 155.905.886 Partecipazioni in società collegate e JV 3.933.574 - 304.701 4.238.275 Attività finanziarie disponibili per la vendita (ANC) - - - - 8.655.161 - 215.337 8.870.498 Attività finanziarie non correnti - 21.321.693 - 21.321.693 Altre attività non correnti - 174.109 - 174.109 379.532.166 21.495.802 27.621.630 428.649.598 Rimanenze Crediti commerciali Finanziamenti e crediti Crediti verso società del gruppo 36.312 275.054 21.321.693 60.951.101 4.888.027 5.832.649 -60.951.101 - 36.312 5.163.081 27.154.342 0 Crediti per imposte e altre attività 15.366.227 28.736.266 -13.960.527 30.141.966 761.519 -59 - 761.460 98.711.906 -21.494.218 -13.960.527 63.257.161 Attività per imposte anticipate Totale attività non correnti ATTIVITA' CORRENTI Disponibilità liquide e depositi a breve Totale attività correnti Attività cessate / destinate ad essere vendute TOTALE ATTIVITA' 478.244.072 1.584 13.661.103 491.906.759 203 Stato Patrimoniale (importi in euro) Stato patrimoniale 2012 Ita Gaap riclassificato IFRS Riclassifiche IFRS Rettifiche IFRS Stato patrimoniale 2012 IFRS PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Altre riserve Utili a nuovo Utile dell'esercizio Totale patrimonio netto 189.494.116 3.929.369 382.792 5.503.297 199.309.574 0 0 0 0 0 -465.041 -2.950.024 11.416.659 8.001.594 189.494.116 3.464.328 -2.567.232 16.919.956 207.311.168 1.593.041 183.151 24.752 1.800.944 648.151 -183.151 5.194.688 5.659.688 54.023.999 15.156.918 5.386.396 - 920.899 -852.668 334.459 920.899 58.557.727 15.491.377 - 30.407.039 -577.370 29.829.669 71.422.109 35.793.435 5.044.760 112.260.304 - - - - PASSIVITA' NON CORRENTI TFR ed altri fondi relativi al personale Fondi per rischi ed oneri Passività per strumenti derivati Passività finanziarie non correnti Imposte differite Altre passività non correnti Totale passività non correnti PASSIVITA' CORRENTI Fondi per rischi ed oneri TFR ed altri fondi relativi al personale Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Debiti verso società del Gruppo - - - - 123.390.007 2.711.020 49.049.398 21.689.162 5.702.371 -49.049.398 614.749 - 145.693.918 8.413.391 - Debiti per imposte ed altre passività 32.361.964 -14.135.408 - 18.226.556 - 1.422 - 1.422 207.512.389 -35.791.851 614.749 172.335.287 - - Debiti per imposte correnti Totale passività correnti Passività correlate ad attività cessate / destinate ad essere vendute - TOTALE PASSIVITA' 278.934.498 1.584 5.659.509 284.595.591 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 478.244.072 1.584 13.661.103 491.906.759 204 • Principali impatti derivanti dall’applicazione degli IFRS sulla situazione patrimoniale sul bilancio al 31 dicembre 2013 Stato Patrimoniale (importi in euro) Stato patrimoniale 2013 Ita Gaap riclassificato IFRS Riclassifiche IFRS Rettifiche IFRS Stato patrimoniale 2013 IFRS ATTIVITA' NON CORRENTI Attività immateriali -Avviamento -Altre attività immateriali 2.222.686 4.349.243 - 972.425 -3.301.691 3.195.111 1.047.552 Immobili , impianti e macchinari 100.991.028 - 3.043.719 104.034.747 Partecipazioni in società del Gruppo 224.701.657 - 22.534.320 247.235.977 Partecipazioni in società collegate e JV 3.933.574 - 335.479 4.269.053 Attività finanziarie disponibili per la vendita (ANC) - - - 0 6.714.076 - 382.409 7.096.485 24.684.378 52.559.404 - 77.243.782 -8.025 60.831 Attività per imposte anticipate Attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti Totale attività non correnti 68.856 367.665.498 52.559.404 23.958.636 444.183.538 19.912 54.618 58.102.272 105.153.360 4.731.334 6.483.584 -105.153.360 - 19.912 4.785.952 64.585.856 - 8.165.143 39.741.276 -19.634.248 28.272.171 51.066.646 - - 51.066.646 222.561.951 -54.197.166 -19.634.248 148.730.537 590.227.449 -1.637.762 4.324.388 592.914.075 ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze Crediti commerciali Finanziamenti e crediti Crediti verso società del gruppo Crediti per imposte e altre attività Disponibilità liquide e depositi a breve Totale attività correnti Attività cessate / destinate ad essere vendute TOTALE ATTIVITA' Stato Patrimoniale (importi in euro) Stato patrimoniale 2013 Ita Gaap riclassificato IFRS Riclassifiche Rettifiche IFRS IFRS Stato patrimoniale 2013 IFRS PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Altre riserve Utili a nuovo Utile dell'esercizio Totale patrimonio netto 189.494.116 4.432.667 382.792 8.809.089 203.118.664 -1.762.378 55072 -1.707.306 -158.885 10.231.440 -5.418.576 4.653.979 189.494.116 4.273.782 8.851.854 3.445.585 206.065.337 1.680.525 201.209 -27.824 1.853.910 722.832 -201.209 4.243.686 4.765.309 - - - - -15.012.442 294.749.248 393.925 4.683.609 PASSIVITA' NON CORRENTI TFR ed altri fondi relativi al personale Fondi per rischi ed oneri Passività per strumenti derivati Passività finanziarie non correnti Imposte differite Altre passività non correnti Totale passività non correnti 305.224.921 4.289.684 4.536.769,00 - - 10.505.984 - 10.505.984 311.917.962 15.042.753 -10.402.655 316.558.060 - - - - PASSIVITA' CORRENTI Fondi per rischi ed oneri TFR ed altri fondi relativi al personale Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Debiti verso società del Gruppo - - - - 6.789.599 4.352.702 50.492.074 35.319.660 5.687.327 -50.492.074 11.193.541 - 53.302.800 10.040.029 0 Debiti per imposte ed altre passività 13.556.448 -5.488.122 -1.120.477 6.947.849 - - - - 75.190.823 -14.973.209 10.073.064 70.290.678 - - - - TOTALE PASSIVITA' 387.108.785 69.544 -329.591 386.848.738 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 590.227.449 -1.637.762 4.324.388 592.914.075 Debiti per imposte correnti Totale passività correnti Passività correlate ad attività cessate / destinate ad essere vendute 206 Conto economico (importi in euro) Ricavi Altri ricavi e proventi Totale ricavi Acquisti di materie prime e variazione delle rimanenze Costi del personale Costi per servizi esterni Accantonamenti a fondi Altri costi ed oneri Altri proventi (oneri) netti Totale costi Bilancio ITA Gaap riclassificat o IFRS 31.12.13 12.897.614 10.398.877 23.296.491 10.282.940 -9.379.392 -1.234.506 1.228.054 19.668.784 Riclassifich e IFRS -40.552 Rettifiche IFRS - 12.897.614 - 10.398.877 - 23.296.491 18.260 20.974 40.552 - -1.158.639 - -1.119.405 Ammortamenti e svalutazioni Risultato operativo (EBIT) -9.958.312 -6.330.605 - 686.988 -432.417 Proventi finanziari 2.110.471 10.379.866 - 30.778 Oneri finanziari Quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint -76.623 venture Proventi (oneri) da partecipazioni 19.634.248 - Bilancio IFRS 31.12.13 10.305.232 -9.358.418 0 0 -1.193.954 69.415 20.788.189 -9.271.324 -6.763.022 2.141.249 -578.749 10.958.615 - -76.623 - -4.515.082 15.119.166 Risultato prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento 4.957.625 - -5.495.470 -537.845 Imposte sul reddito 3.851.464 - 131.967 3.983.431 Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento 8.809.089 - -5.363.503 3.445.586 - - - 0 8.809.089 - -5.363.503 3.445.586 Variazione riserva di cash flow hedge Impatto fiscale sulla variazione riserva di cash flow hedge - - - - Variazione riserva IAS 19 Impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19 - - -81.105 21.869 -81.105 21.869 8.809.089 0 -5.422.739 3.386.350 Risultato netto delle attività cessate Risultato Netto Altri componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato: Totale utile /(perdita) complessiva al netto delle imposte 207 Cremona, 28 maggio 2015 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 208 Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell’art. 81 - ter del Regolamento Consob 11971 del 14/05/99 e successive modifiche e integrazioni. 1. I sottoscritti Alessandro Giuseppe Conter, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Claudio Benelli in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della società Linea Group Holding S.p.A. attestano,tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, nr. 58: • l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell’esercizio 2014; • l’effettiva appliacazione delle procedure contabili e amministrative per la formazione del bilancio d’esercizio e consolidato nel 2014. 2. Si attesta inoltre che: 2.1 il bilancio consolidato: a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; b) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali adottati dall’Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002; c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento; 2.2 La relazione sulla gestione contiene un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti. 209 210 211 212 213