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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo Statale Milano Console Marcello
Via Console Marcello, 9 – 20156 MILANO
Tel.: 02 39256945 - Fax 02 33000715
e-mail uffici : [email protected]
Oggetto: procedura di realizzazione del Piano Annuale per l’Inclusività elaborata nel mese di
ottobre dell’a.s. 2013/14
Il 27 dicembre 2012 è stata firmata dal Ministro la Direttiva recante
Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica, ovvero la realizzazione del diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli
studenti in situazione di difficoltà.
Conseguentemente:
1. Permane l'obbligo di presentazione delle certificazioni per situazioni di disabilità e di DSA, per
l'esercizio dei diritti previsti dalla normativa.
2. È compito doveroso dei Consigli di classe o dei team dei docenti indicare in quali altri casi
sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente
di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed
inclusiva di tutti gli alunni. Tale adozione rientra nella presa
in carico dei BES
ed è
espressione dell’attenzione e dello sforzo congiunto scuola e famiglia.
3. Il Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE – G.L.I.)
estende i propri compiti alle problematiche relative a tutti i BES.
Infatti il G.L.I. elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con
BES, da redigere. al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
Il Collegio dei Docenti discute e delibera Il Piano che viene inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR,
nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno.
A seguito di ciò, gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole globalmente le risorse di
sostegno secondo quanto stabilito dall’ art 19 comma 11 della Legge n. 111/2011.
COSA SIGNIFICA
B.E.S
dall’inglese “special educational needs”
“Il termine «inclusione» è spesso riduttivamente associato ad alunni che presentano
problemi fisici o mentali, o che abbiano Bisogni Educativi Speciali.
Nell’Index invece l’inclusione si riferisce all’educazione di tutti i bambini e ragazzi,
con Bisogni Educativi Speciali e con apprendimento normale.”
“....Perché ogni bambino o ragazzo possa essere incluso è indispensabile occuparsi
dell’interezza della sua persona, e questo non è possibile se l’attenzione e la
progettazione specifica vengono limitate a singoli aspetti, come un deficit fisico o
l’apprendimento dell’italiano come lingua 2.....”
Bisogni educativi speciali
Ovvero
Personalizzazione degli apprendimenti
Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali
1. Piano educativo individualizzato P.E.I.
Per alunni con certificazione di disabilità
2. Piano didattico personalizzato P.D.P.
Per alunni con certificazione di Disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, discalculia…)
Per alunni con disturbi specifici non esplicitati nella legge 170/10, ma richiamati dalla circolare MIUR n° 8
del 6 marzo 2013 (deficit da disturbo dell’attenzione, ADHD e spettro autistico di tipo lieve, iperattività,
funzionamento cognitivo limite……anche non certificati, comportamento oppositivo provocatorio disturbo
della condotta in adolescenza)
3. Piano didattico personalizzato P.D.P. (B.E.S.)
Per alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale

Per quanto riguarda i primi due interventi, possiamo contare su una certa esperienza, sull’ausilio
di una ricca produzione di testi specifici e sul supporto di medici ed operatori sanitari.

Per quanto riguarda il terzo intervento dobbiamo costruire un nuovo modello di approccio alla
problematica varia e variegata degli alunni con BES.
Non sempre si tratta di alunni certificati
• Si tratta di alunni con difficoltà per i quali dobbiamo realizzare un piano didattico personalizzato al fine
di garantire anche a loro il successo formativo.
• Il modello ICF (international classification of functioning, disability and health) dà indicazioni in tal
senso.
• Tali alunni possono avere difficoltà specifiche in ambiti diversi da quello relativo alla salute o alla fisicità

Scarsa capacità
di apprendimento
di applicazione delle conoscenze
di comunicazione e di linguaggio
di pianificazione delle azioni
di autoregolazione metacognitiva
di interazione sociale
di autonomia personale
....ecc

Fattori ambientali
Famiglia problematica
Cultura diversa
Scarsità di mezzi
Situazione sociale difficile
....ecc

Fattori personali
Scarsa motivazione
Scarsa autostima
Emotività eccessiva
....ecc
Compito della scuola
Tutti i docenti hanno il dovere della presa in carico collegiale dei BES anche “ove non sia presente
certificazione clinica o diagnosi” (circ. 8/13) con una personalizzazione della didattica ed eventualmente
l’adozione di misure compensative o dispensative
1° Passaggio
• Istituzione del GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione)
Gruppo allargato che non comprenderà solo i docenti di sostegno, ma anche funzioni strumentali, docenti
disciplinari, assistenti educativi – culturali (tutor), psicologo dell’Istituto (se presente)…
Compito del GLI
• Trattare le questioni relative a tutti gli alunni con BES certificati e non
• In particolare programmare un utilizzo funzionale delle risorse presenti nella scuola (laboratori,
strumenti, risorse umane..) per la realizzazione di un progetto di inclusione condiviso con i docenti e le
famiglie, servizi socio sanitari
Nello specifico…il GLI dovrà:
• Predisporre un piano di intervento per gli alunni con disabilità
• Predisporre un piano di intervento per gli alunni con DSA
• Predisporre un piano di intervento per gli alunni con DDAI (disturbi di attenzione e iperattività –
inglese ADHD)
• Coordinarsi con i vari consigli di classe/team per stendere un piano di intervento per gli alunni con
BES non certificati o certificabili
• Rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola
• Raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli GLH Operativi (Consigli di classe)
• Elaborare una proposta di PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ riferito a tutti gli alunni con BES, da
redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno)
A tale scopo, il Gruppo....formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse...., per
incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo.
Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli
UUSSRR
2° Passaggio
Tale impegno programmatico andrà inserito nel POF
Compiti dei Consigli di classe/team

Individuare gli alunni con BES nell’area dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale
Nella circ.8/13 si legge “tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi
(ad es. segnalazioni da parte dei servizi sociali), ma anche su ben fondate considerazioni pedagogiche e
didattiche”

Predisporre un Piano Didattico Personalizzato.
E’ importante precisare
• Non siamo né psicologi, né neuropsichiatri, né assistenti sociali.
• Interverremo dunque sui problemi di cui possiamo riconoscere le cause che possono essere affrontate
sul piano educativo e didattico, ed eventualmente solo su alcune conseguenze di situazioni problematiche
esterne alla scuola ed affrontabili dalla scuola stessa.
Fase 1
 Il consiglio di classe/team collegialmente individua le carenze/problemi/bisogni educativi
dell’alunno X
Fase 2
 Il Consiglio di Classe/Team programma gli interventi/attività/laboratori per migliorare/recuperare
le carenze e i problemi individuati come bisogni educativi speciali.
 Ogni docente si impegna per quanto riguarda la sua area disciplinare e per quanto riguarda gli
obiettivi trasversali ad “attivare” quanto programmato, nei tempi previsti.
Fase 3

Il Consiglio di classe/team verifica e valuta, periodicamente, l’efficacia degli interventi
programmati e di conseguenza prosegue o modifica e/o amplia la tipologia di interventi
Fase 4

Nel corso del secondo quadrimestre (entro e non oltre metà maggio per permettere la
elaborazione del nuovo PAI) i singoli Consigli di classe/team procederanno all’analisi della
situazione della classe ed effettueranno la rilevazione compilando la sottostante tabella
Si rammenta che le 2 ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola
secondaria di 1° grado possono essere utilizzate anche per potenziare l'insegnamento della
lingua italiana per gli alunni stranieri, ne consegue che tali alunni, qualora neo arrivati o di
recente immigrazione possono essere esentati da tale insegnamento.
In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera se
non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto
dall’art. 6 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee guida.
SC. PRIMARIA
SC. SEC. 1°
N°....................
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N°....................
alunni con disabilità
alunni con DSA
alunni con deficit del linguaggio
alunni con deficit delle abilità non verbali
alunni con deficit della coordinazione
motoria
alunni con ADHD di tipo lieve
alunni con disturbo dello spettro autistico di
tipo lieve
alunni con disturbo oppositivo provocatorio
disturbo della condotta in adolescenza
alunni stranieri non alfabetizzati
alunni con disagio socio
culturale
alunni con...
alunni con...
Sulla base di quanto sopra esposto si segnalano la procedura e le scadenze:
AZIONE
Rilevazione del numero di
alunni compresi nell’area
dei BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI
presenti
nell’Istituto
per
il
successivo anno scolastico
OBIETTIVI
CHI
QUANDO
Rilevazione alunni compresi
nell’area della disabilità
A cura dei referenti di
sostegno, dell’uff. didattica
FEBBRAIO
Rilevazione alunni compresi
nell’area dei disturbi evolutivi
specifici
A cura dei referenti DSA,
supportati dai Consigli di
classe o dei team dei docenti
della classe
FEBBRAIO
Rilevazione alunni compresi
nell’area dello svantaggio
socioeconomico,
linguistico, culturale
Monitoraggio alunni a rischio
di insuccesso formativo a cura
dei Consigli di classe o dei
team dei docenti della classe
APRILE
Elaborazione della bozza
del PIANO ANNUALE PER
L’INCLUSIVITA’
1. Illustrazione degli interventi
didattico-educativi posti in
essere
2. Valutazione del livello di
inclusività della scuola
3. Sintesi delle proposte
formulate dai singoli GLH
Operativi sulla base delle
effettive esigenze
4. Sintesi dei punti di forza e di
criticità rilevati
5. Obiettivi di incremento
dell’inclusività proposti per
l’anno successivo
Commissione composta da
 Docenti referenti di
sostegno
 Docenti referenti DSA
 Docenti referenti
monitoraggio alunni a rischio
di insuccesso formativo
MAGGIO
MAGGIO
Riunione del GLI d’Istituto
Collegio Docenti
Analisi della bozza di PIANO
ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ e
conseguente ratifica della
relativa proposta
1 .Discussione e delibera del
PIANO ANNUALE PER
L’INCLUSIVITA’ riferito a tutti gli
alunni BES
 GRUPPO DI LAVORO PER
L’INCLUSIONE (GLI)
Collegio Docenti
Consiglio di Istituto
FINE
GIUGNO
Dirigente Scolastico
FINE
GIUGNO
GRUPPO DI LAVORO PER
L’INCLUSIONE (GLI)
SETTEMBRE
Dirigente Scolastico
SETTEMBRE
2.Inserimento del PAI nel POF
Invio del PIANO ANNUALE
PER L’INCLUSIVITA’ ai
competenti Uffici degli
UUSSRR e alle altre
istituzioni territoriali
1. Conferma richiesta di organico
di sostegno
2. Proposta assegnazione delle
risorse relative all’integrazione
scolastica come da accordi con
gli Enti locali
Riunione del GRUPPO DI
LAVORO PER
L’INCLUSIONE (GLI)
1. Adattamento del Piano in
relazione alle risorse
effettivamente assegnate alla
scuola
2. proposta al Collegio dei
Docenti di una programmazione
degli obiettivi da perseguire e
delle attività da porre in essere
Assegnazione definitiva
delle risorse
Assegnazione “funzionale”
definitiva delle risorse, sulla
base del PIANO ANNUALE PER
L’INCLUSIVITA’, in una logica
qualitativa e di inclusione
condivisa con famiglie e servizi
sociosanitari
AGGIORNAMENTO DEL
POF e della
documentazione
predisposta ( se
necessario)
Aggiornamento del POF (se
necessario) per esplicitare:
1. concreto impegno
programmatico della scuola
per l’inclusione
2. criteri e procedure di utilizzo
“funzionale” delle risorse
professionali presenti
3. impegno a partecipare ad
azioni di formazione
Dirigente Scolastico
Collegio Docenti
Consiglio di Istituto
OTTOBRE/
NOVEMBRE
N.B. I tempi sono indicativi e potrebbero subire variazioni in relazione alle richieste del MIUR, dell’UST e
dell’USR.
Il Dirigente Scolastico
(Dott.ssa Carla Daverio)
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