FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 07/09/2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO 07/09/2016 Il Mattino - Benevento Farmacie, pressing sulla Regione per le nuove sedi 7 06/09/2016 QS - QuotidianoSanita.it Università e numero chiuso. Mandelli (FI): "Rischiamo migliaia di 'disoccupati di qualità' 8 SANITÀ NAZIONALE 07/09/2016 Corriere della Sera - Nazionale Conosci il farfallese? 10 07/09/2016 Il Sole 24 Ore In Cina fa scuola il know how Lilly 12 07/09/2016 La Stampa - Nazionale Giù, sempre più giù Ora il colesterolo deve scendere tra 70 e 100 13 07/09/2016 Il Messaggero - Nazionale Influenza: attenzione ai polmoni 14 07/09/2016 Il Manifesto - Nazionale Quel farmaco conteso e il malato dimenticato 16 07/09/2016 Donna Moderna Pensa ai capelli 18 07/09/2016 Donna Moderna Illumina il colorito 19 07/09/2016 Donna Moderna Coccola i piedi 20 07/09/2016 Donna Moderna Ripara i danni degli Uv 21 07/09/2016 Donna Moderna La sveglia all'intestino 22 07/09/2016 F LO STILE DI VITA PIÙ SANO È AUSTRALIANO 23 07/09/2016 Oggi MAMMA LORENZIN E IL FERTILITY DAY 24 VITA IN FARMACIA 07/09/2016 Corriere della Sera - Milano Il testo di riforma della Sanità è stato approvato nell'agosto 2015 Cosa funziona e cosa no 26 07/09/2016 Corriere della Sera - Roma Asilo «regalato», la pista del pm: «Soldi destinati alla politica» 27 07/09/2016 La Repubblica - Roma Farmacap inchiesta della procura sui conti in rosso 28 07/09/2016 La Repubblica - Torino Gli addetti ai lavori bocciano la guardia medica "Un flop totale" 29 07/09/2016 La Repubblica - Genova "Test a Medicina? Il numero chiuso è l'unica cura..." 30 07/09/2016 La Repubblica - Firenze Gioco d'azzardo due case per malati con gravi dipendenze 32 07/09/2016 La Stampa - Torino Le altre location 33 07/09/2016 La Stampa - Cuneo Presidio della Polizia ferroviaria nella vecchia stazione di Fossano 34 07/09/2016 Il Messaggero - Roma Farmacap, inchiesta sui costi dei medicinali 35 07/09/2016 Il Messaggero - Metropolitana Farmacap, l'inchiesta si allarga: «I medicinali a prezzi gonfiati» ` 36 07/09/2016 Il Messaggero - Umbria Vignaroli lascia la commissione bilancio 37 07/09/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara «Li ho visti in faccia. Adesso ho paura» Sotto choc l'uomo rapinato e investito 38 07/09/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ancona «Sport Day» Al Roccheggiani esibizioni, prove e convegni 39 07/09/2016 QN - Il Giorno - Brianza Elisabetta Pandolfo guiderà la Multiservizi 40 07/09/2016 QN - La Nazione - Massa Carrara Rapina in farmacia: le indagini sulle telecamere 41 07/09/2016 QN - La Nazione - Umbria Terni Canone delle farmacie comunali Scontro sull'impiego del denaro 42 07/09/2016 QN - La Nazione - Viareggio Dalla Versilia i servizi igienici 43 07/09/2016 Il Mattino - Benevento «Farmacie, si sblocchino le procedure per le nuove sedi» 44 07/09/2016 Il Mattino - Salerno Medicina, roulette per 1.373 «Test stressanti, cari e ingiusti» 45 07/09/2016 Il Tempo - Nazionale Appalti dei nidi Blitz a Farmacap 47 PROFESSIONI 07/09/2016 MF - Nazionale Fresenius compra ospedali in Spagna per 5,76 mld 49 07/09/2016 ItaliaOggi Fresenius fa shopping 50 07/09/2016 About Pharma and Medical Devices CAMBIO DI GOVERNANCE PER L'ITALIAN BIOSIMILAR GROUP A CACCIA DI NUOVE ADESIONI 51 07/09/2016 About Pharma and Medical Devices SLOGAN PER UN PHARMA A CACCIA DI GOVERNANCE: "CURIAMO PEGGIO E SPENDIAMO DI PIÙ PER COLPA DEI SILOS" 53 07/09/2016 About Pharma and Medical Devices ANSIE E DOLORI DEL DOPO-BREXIT CON L'EMA CHE RESTA IN CERCA D'AUTORE 55 07/09/2016 About Pharma and Medical Devices OFF LABEL "A FIN DI MALE" PHARMA ALLE PRESE CON VETI E RESPONSABILITÀ 57 07/09/2016 About Pharma and Medical Devices UN APPROCCIO SINERGICO PER IL CONSUMER HEALTH VEMEDIA PHARMA ITALIA HA VOGLIA DI CRESCERE 60 07/09/2016 About Pharma and Medical Devices SANOFI GENERAL MEDICINES METTE NEL MIRINO LA PATOLOGIA OSTEOARTICOLARE 62 07/09/2016 About Pharma and Medical Devices Ispezione 64 07/09/2016 Donna Moderna SCADENZE 65 PERSONAGGI Il capitolo non contiene articoli IN PRIMO PIANO 2 articoli 07/09/2016 Pag. 23 Ed. Benevento diffusione:41288 tiratura:56531 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La sanità Farmacie, pressing sulla Regione per le nuove sedi Battaglia Per le nuove farmacie Farmacie, si chiedono risposte in Regione per attivare l'iter dell'assegnazione delle sedi farmaceutiche nel Sannio. Un numero non esiguo che diventa molto elevato se si tiene conto delle richieste di tutti gli altri comuni campani. A chiederne conto, in qualità di delegato regionale della Federazione dell'Ordine dei Farmacisti, è il presidente dell'Ordine provinciale, Manna. > De Ciampis a pag. 24 IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 07/09/2016 7 06/09/2016 Sito Web QS - QuotidianoSanita.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Edizioni regionali Università e numero chiuso. Mandelli (FI): "Rischiamo migliaia di 'disoccupati di qualità' Il senatore: "Non possiamo e non dobbiamo creare generazioni di professionisti frustrati nelle possibilità di affermazione lavorativa Questo vale per i futuri medici come anche per i farmacisti , rispetto ai quali si rischia di avere, nell'arco di un ventennio, 60 mila 'disoccupati di qualità'." 06 SET - "La polemica sul numero chiuso per l'accesso alla facoltà di medicina richiama l'attenzione sul problema della mancata corrispondenza tra il numero di laureati e l'effettiva necessità di figure professionali nel comparto sanitario. Non possiamo e non dobbiamo creare generazioni di professionisti frustrati nelle possibilità di affermazione lavorativa". Lo dichiara il senatore e responsabile di Forza Italia per i rapporti con le professioni, Andrea Mandelli. "Questo - prosegue - vale per i futuri medici come anche per i farmacisti, rispetto ai quali si rischia di avere, nell'arco di un ventennio, 60 mila 'disoccupati di qualità'. Serve dunque una regolamentazione più stringente degli accessi a determinati corsi di laurea, parametrata sugli effettivi fabbisogni. E sono necessari una corretta informazione e un orientamento efficace, affinché i giovani non si creino aspettative inevitabilmente destinate a rimanere inappagate", conclude. 06 settembre 2016 © Riproduzione riservata IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 07/09/2016 8 SANITÀ NAZIONALE 12 articoli 07/09/2016 Pag. 21 diffusione:266814 tiratura:354388 Le sessanta domande del test di Medicina, sfida tra 62 mila studenti per 9.224 posti Il candidato di 57 anni: «Volevo mettermi alla prova, se passo lascio il posto ai giovani» Antonella De Gregorio Prova archiviata per le aspiranti matricole di Medicina, un drappello sette volte superiore ai posti disponibili nelle università italiane. Nelle 38 sedi del test, in 62.695 (2 mila più dell'anno scorso) si sono contesi ieri i 9.224 posti dei corsi di laurea in Medicina e i 908 per Odontoiatria, cercando di scavalcare lo sbarramento all'ingresso di una delle professioni più ambite. Oggi è la volta delle prove di Veterinaria (655 posti) e giovedì si svolgeranno i test per i 9.991 accessi ad Architettura. Preceduto da proteste delle associazioni studentesche davanti a Miur, ospedali e università (incluso un flash mob alla Sapienza, dove improvvisati «buttafuori» selezionavano i candidati in base a segno zodiacale e colore dei capelli), il test è iniziato alle 11, con un'ora e mezza di tempo a disposizione. Cinque le materie d'esame: Biologia, Chimica, Matematica, Fisica e cultura generale. Sessanta i quesiti, con un'incursione simbolica nella cultura generale, cui erano dedicate solo due domande (una sulla rivista più celebre negli anni dell'Illuminismo in Italia, l'altra sul piano Marshall): da 40 che erano nel 2012, si sono ridotte di anno in anno. All'uscita, un coro quasi unanime: «Prova più facile del previsto». A parte una domanda di Biologia sul peso dell'anidride carbonica e qualche trabocchetto nelle domande di logica, i quiz (a partire da uno sul «farfallese», il codice linguistico usato dai bambini) sono stati per tutti «abbastanza semplici». Chimica e, a seguire, Fisica e Matematica, le materie più difficili, secondo l'«instant poll» di Skuola.net. Ma se fino alla vigilia dominava l'ansia per la difficoltà della prova, da ieri pomeriggio a prevalere è il rammarico che con un test troppo facile si alzerà il punteggio necessario per accaparrarsi un numero di matricola. Tra gli aspiranti medici, alla Sapienza di Roma anche una decina in arrivo dalle aree terremotate. E a Napoli, alla Federico II, un candidato di 57 anni: «Ma l'ho fatto solo per mettermi alla prova» ha dichiarato Gaetano Di Costanzo, classe '59. Se dovesse superare il test ed essere ammesso, lascerebbe «il passo ai giovani». Massicci i controlli, soprattutto a Bari: telecamere, metal detector e polizia schierata, dopo gli scandali sui test truccati finiti nelle aule di tribunale. Ma anche a Firenze, per dire: tra le misure contro i «furbetti» era vietato portare bottiglie d'acqua dall'esterno, per evitare il rischio di appunti nascosti sul retro delle etichette. A tenere banco nei commenti, la polemica sul numero chiuso: «Una violazione del diritto allo studio», per le associazioni di universitari. «Dannoso per gli studenti e il Paese, senza rapporto con il reale fabbisogno di medici. Esiste solo perché le università italiane non possono accogliere tutti gli studenti che ne fanno richiesta», sostiene Carlo Rienzi, presidente Codacons. Lo difende il Cun, Consiglio universitario nazionale, che lo ritiene il sistema più trasparente per avviare i ragazzi a studi che formano professionisti altamente specializzati, a costi elevati per il sistema. I risultati saranno pubblicati in forma anonima sul sito accessoprogrammato.miur.it il 20 settembre. Per la graduatoria nazionale si dovrà aspettare il 4 ottobre. Tra i bocciati, poi, qualcuno cercherà magari di farsi «ammettere» dal giudice amministrativo. Ma quello è un altro capitolo della storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA I volti Foto: Pisana, diplomata con 100, ha avuto l'impressione di «giocarsi il tutto per tutto» nei 100 minuti. Se non dovesse farce-la o se le fosse asse-gnata una sede lonta-na, si iscriverebbe a Beni culturali: «Un obiettivo solo può essere infruttuoso». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Conosci il farfallese? 07/09/2016 Pag. 21 diffusione:266814 tiratura:354388 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Ha 20 anni e dopo due anni di Biologia (la sua «seconda scelta») ha tentato per la terza volta il test alla Sapienza a Roma. «Più semplice degli altri anni ma la preparazione liceale non è sufficiente per passare il test. Questa volta? Potrei farcela». Foto: «Fattibile, ma servirà una media alta». Lei ha 18 anni, maturità al liceo classico San Nilo di Rossano (Cs). Il «piano B» è Farmacia e poi il prossimo test. «Ma Medicina dovrebbe essere aperta a tutti, nei primi sei mesi, per capire chi è davvero portato». Foto: Diciotto anni, ha fatto la selezione a Napoli, alla Federico II. «Mi aspettavo queste domande: pensavo che il test fosse più complicato - sostiene - e quest'anno non passeranno i più bravi, ma chi sarà stato più attento». Foto: Lucchese, 20 anni: «Era la seconda volta, l'anno scorso non l'ho passato e mi sono iscritta a Infermieristica, ma voglio cambiare e - dice - farò anche i test di Farmacia, Veterinaria e Biologia. Purtroppo i risultati arrivano troppo tardi, per iscriversi ad altre facoltà». 07/09/2016 Pag. 12 diffusione:149769 tiratura:200828 In Cina fa scuola il know how Lilly LA SCIA DEL MERCATO La tecnologia italiana si afferma anche sulla scia della crescita dell'export di farmaci , che supera oltre il 70% della produzione Silvia Pieraccini FIRENZE La farmaceutica made in Italy si fa largo all'estero, forte delle tecnologie e delle competenze sviluppate nelle aziende del Belpaese. È il caso dello stabilimento fiorentino di insulina della multinazionale Lilly, progettato e costruito da un team italiano che ha appena realizzato uno stabilimento "gemello"a Shanghai (è in fase di testing): ieri i rappresentanti dell'Agenzia cinese del farmaco erano al campus di Sesto Fiorentino, per vedere come funziona la produzione di farmaci biotecnologici. Ma è il caso anche del gruppo fiorentino Menarini, la più grande farmaceutica a capitale italiano, che nei giorni scorsi ha inaugurato, alla presenza del sindaco di Berlino Michael Mueller, il restyling e l'ampliamento - valore dell'investimento 60 milioni- dello stabilimento Berlin Chemie acquisito nel 1992. Il know how italiano nella farmaceutica si afferma dunque oltreconfine, in linea con la brillante crescita dell'export tricolore di farmaci (arrivato a superare il 70% della produzione). E, come avvenuto per il prodotto, anche l'esportazione di "cervelli", tecnologie e visione imprenditoriale italiana avviene grazie sia ad aziende familiari che a multinazionali basate nel Belpaese. «La visita delle autorità cinesiè il risultato di un grande lavoro del team italiano- spiega Olivia Bacco, direttrice della fabbrica-modello Lilly di Sesto Fiorentino, in cui lavorano 600 persone destinate a diventare 700 entro il 2017 - team che, dopo aver progettato e costruito a Sesto Fiorentino uno dei più innovativi stabilimenti per la produzione di farmaci biotecnologici in Europa, oggi contribuisce alla realizzazione di un sito gemello in Cina» (si veda Il Sole 24 Ore del 1 maggio 2013). Il progetto cinese è parte di un programma di investimenti della multinazionale americana che prevede nuovi impianti per la produzione di insulina da Dna ricombinante anche in Franciae Stati Uniti, «programma fortemente basato sul know how italiano - spiega Silvio Padoin, responsabile degli investimenti per l'insulina Lilly - che ha visto coinvolte aziende italiane sia per la progettazione che per la realizzazionee installazione degli impianti nei tre Paesi». L'azione di coordinamento da parte del team italiano proseguirà anche nelle fasi di avvio e di produzione dei nuovi im- pianti, destinati a servire il mercato cinese assorbendo la domanda locale di insulina. Al mercato locale - che in questo caso è quello del Centro-Est Europa - guarda da sempre Berlin Chemie-Menarini, ex azienda statale della Ddr: «La nostra sfida dal 1992 - spiegano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, presidente e vicepresidente del gruppo Menarini - è stato mantenere management locale molto esperto del mercato tedesco, cui trasmettere la visione imprenditoriale italiana, improntata all'internazionalizzazione». Con questa strategia il gruppo farmaceutico fiorentino, che fa capo alla famiglia Aleotti, ha continuatoa cresceree ora punta al traguardo dei 3,5 miliardi di euro di fatturato nel 2016 (3,3 nel 2015). Il faro della farmaceutica italiana brilla sempre di più nel mondo. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Farmaceutica . Il modello toscano per le fabbriche TOSCANA 07/09/2016 Pag. 28 diffusione:159940 tiratura:227480 Giù, sempre più giù Ora il colesterolo deve scendere tra 70 e 100 Le nuove linee-guida dei cardiologi europei "Decisivi alimentazione e stile di vita" VALENTINA ARCOVIO Più basso è, meglio è. È il principio che ha spinto i cardiologi europei a dimezzare i limiti massimi di colesterolo Ldl, quello «cattivo», nelle nuove linee-guida presentate al congresso della Società europea di cardiologia, che si è concluso a Roma. Nuovi paletti, questi, che sono stati accolti anche con scetticismo e sospetto. Ma che, per la stragrande maggioranza dei cardiologi, rappresentano invece un sorta di «atto dovuto» alla luce dell'elevata mortalità provocata dalle malattie cardiovascolari, di cui il colesterolo è proprio uno dei principali fattori di rischio. Prima di questa storica revisione delle linee -guida europee venivano tollerati valori di colesterolo Ldl decisamente più alti: la prescrizione di farmaci per abbassa re il coleste rolo veni va presa in considerazione soltanto per valori superiori a 190 milligrammi per decilitro. Oggi, invece, i limiti si fanno molto più stringenti e il «range» indicato va dai 70 ai 100 millig rammi per decilit ro. «Nel documento si dice che più basso si va meglio è e si chiede di dimezzare il livello del colesterolo, se è eccessivo, anche andando sotto i limiti», sottolinea Alberico Catapano dell'Università degli Studi di Milano e uno dei membri della «task force» che si è occupata di rivedere le linee -guida. «Noi diciamo, per esempio, che, se hai un limite di 70, perché sei a rischio molto alto, e le tue Ldl sono 100, non ti devi accontentare di 70, ma devi diminuire il tutto almeno del 50% e, quindi, arrivare fino a 50». Su questo approccio più aggressivo al colesterolo non sono però mancate le polemiche. C'è chi ritiene che la riduzione dei limiti massimi sia esagerata. In effetti, con questi nuove indicazioni moltissimi italiani si stima circa 8 su 10 dovrebbero iniziare a preoccuparsi di abbassare i propri livelli. «Questa riduzione dei valori di riferimento per l'Ldl potrebbe dare luogo a una forma di medicalizzazione ingiustificata», dice Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. «Ma anche a un lievitare ingiustificato della spesa sanitaria, che aggraverà il bilancio del S ervizio sanitario senza una reale necessità», aggiunge. Tuttavia, i cardiologi europei precisano di non voler arrivare ai livelli degli Usa, dove le statine - cioè i farmaci che abbassano il colesterolo - vengono prescritte «a tappeto». E, allora, come comportarsi? Chi non rientra nei nuovi limiti, secondo i cardiologi, dovrebbe agire innanzitutto su alimentazione ed esercizio fisico. Con il moto si può anche aumentare i livelli di colesterolo «buono», l'Hdl. Solo dopo si deve prendere in considerazione l'eventualità di prescrivere le statine, che già oggi rappresentano una soluzione efficace per molti. Solo per i casi più difficili, poi, a cominciare da chi ha una ipercolesterolemia familiare, un difetto genetico che alza i valori fin dalla nascita, sono in arrivo gli anticorpi anti-Pcsk9, farmaci molto costosi ma efficaci dove le altre terapie falliscono. L'Agenzia italiana del farmaco, l'Aifa, starebbe infatti valutando la possibilità di mettere a disposizione questi farmaci innovativi solo ai soggetti con ipercolesterolemia familiare. «In queste persone spiega Marcello Arca, segretario della Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi - i problemi cardiovascolari si presentano prima rispetto agli altri per effetto dell'esposizione al colesterolo. Studi in corso stanno dimostrando che questi farmaci possono far raggiungere risultati che per ora si ottengono solo con l'aferesi, "ripulendo" cioè il sangue meccanicamente». Alberico Catapano Farmacologo RUOLO: È PROFESSORE DI FARMACOLOGIA ALL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Foto: Approccio aggressivo Moltissimi italiani (si stima circa 8 su 10) dovrebbero iniziare a preoccuparsi di abbassare i propri livelli di colesterolo Foto: Pazienti a rischio Per chi soffre di ipercolesterolemia familiare (un difetto genetico che alza i valori fin dalla nascita) arrivano gli anticorpi anti-Pcsk9 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CARDIOLOGIA/1 / tutto SCIENZE & salute 07/09/2016 Pag. 20 diffusione:112565 tiratura:151086 Influenza: attenzione ai polmoni Antonio Caperna arà una stagione influenzale definita di "media intensità" ma comunque da tener sotto controllo. In particolare i polmoni. Tre i virus che arriveranno. Circolerà, come l'anno scorso l' A/H1N1, ma ci sarà anche una nuova variante dell'A e del B. Contro questi agenti è già pronto il vaccino. Da ottobre la profilassi. IL METEO Lo scorso anno la stagione è stata tranquilla, virus simili a quelli dell'anno precedente e condizioni meteo che non ne hanno favorito la diffusione. Il vero dramma con alti picchi di mortalità tra gli ultraottantenni è stato due anni fa quando ci fu un drastico calo di vaccinazioni. La stagione influenzale 2015-2016, secondo il ministero della Salute, è stata caratterizzata da una bassa incidenza. Solo il 9,7% dei casi gravi riferiva di essersi vaccinato contro l'influenza dall'inizio della stagione. Una situazione, avvertono gli specialisti, che non permette comunque di abbassare la guardia. Soprattutto tra chi ha problemi respiratori (asma, bronchite cronica, enfisema, effetti da fumo) sempre più frequentemente legati a cardiopatie importanti. Fin da ora, dunque, è il caso di proteggere l'apparato respiratorio non esponendosi a bruschi cambi di temperatura e mantenendo il più possibile i polmoni puliti in vista degli attacchi prossimi venturi. Al primo posto, per chi è "vulnerabile", la vaccinazione antinfluenzale. Che, per le persone con insufficienza cardiaca, secondo uno studio inglese, riduce di un terzo la possibilità di un ricovero. LA RICERCA Per la ricerca dell'università di Birmingham sono state usate le cartelle cliniche di circa quattro milioni di inglesi adulti in un periodo che andava dal 1990 al 2014. Analizzando questa mole di dati sono stati identificati oltre 59mila pazienti affetti da insufficienza cardiaca nel database, con un'età media di 75 anni e che nel 49% dei casi erano donne. È stato individuato che la copertura era associata con un 32% di rischio inferiore di avere un ricovero ospedaliero per disturbi cardiovascolari. E infezioni respiratorie. Ogni anno si registrano da 3 a 5 milioni di casi di influenza che hanno come target preferenziale gli over 75 e i cardiopatici a questi numeri si aggiungono anche 10,000 decessi per polmonite ogni anno solo in Italia. «È vero che l'influenza nei giovani adulti sani può esser definita come una malattia banale e che si risolve facilmente ma è, comunque, gravata dalla possibilità che alcuni casi si aggravino in modo preoccupante spiega Francesco Blasi, direttore del Dipartimento di Fisiopatologia e dei trapianti all'università di Milano, a margine del congresso Europeo di malattie respiratorie in corso a Londra - L'epidemia ha pesanti ricadute sull'apparato respiratorio, aprendo la porta alla polmonite». LE DIFESE L'arrivo dei primi freddi abbassa alcune difese naturali a livello delle vie respiratorie, riducendo la capacità di espellere le particelle di aria inalate e aumentando il contatto tra mucosa e microrganismi. L'autunno costringe a maggiori contatti in luoghi chiusi, da qui la maggiore facilità della diffusione del contagio. Ricordare che la maggior parte delle infezioni respiratorie è di origine virale ed è quindi poco utile, in linea di massima, il ricorso agli antibiotici (che tipicamente agiscono sui batteri ma non sui virus). Diversa è la situazione di chi soffre di bronchite cronica, enfisema polmonare, bronchiectasie, asma bronchiale o insufficienza respiratoria cronica, broncopneumopatia: è utile valutare di volta in volta con lo specialista anche l'opportunità di un precoce intervento antibiotico. Il respiro La polmonite si caratterizza così: difficoltà a respirare, dolori muscolari, forte cefalea e sudorazione abbondante La bronchite Polmonite e bronchite accompagnano l'influenza: occhio all'età, sintomi più gravi già dopo i 50 anni, allerta dopo i settanta Il cuore Chi ha problemi cardiologici ricordi che la vaccinazione arriva a ridurre di un terzo la possibilità di un ricovero SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tre i virus dell'epidemia che arriverà in autunno Per gli esperti sarà di "media intensità" ma porterà infezioni respiratorie. Da ottobre la profilassi LA PATOLOGIA 07/09/2016 Pag. 20 diffusione:112565 tiratura:151086 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La tosse Non sottovalutare i sintomi come la tosse persistente, la mancanza di respiro (dispnea), e iperproduzione di muco LA FEBBRE STAGIONALE PUÒ TRASFORMARSI IN POLMONITE: DAI PRIMI FREDDI VACCINAZIONE PER CHI SOFFRE DI ASMA Foto: TOSSE&CO. Per chi soffre di problemi respiratori, come l'asma, anche la banale influenza può avere conseguenze importanti 07/09/2016 Pag. 11 diffusione:9665 tiratura:37010 Quel farmaco conteso e il malato dimenticato È stata l'università del Minnesota a chiamarla in causa per spartire una fetta degli enormi guadagni I trattamenti ai pazienti che hanno l'epatite C hanno costi proibitivi. Ma la politica potrebbe abbassare i prezzi Andrea Capocci La società farmaceutica statunitense Gilead Sciences deve difendersi da nuove accuse. Nel mirino, le strategie fiscali e commerciali dell'azienda che detiene il brevetto sul sofosbuvir, il formidabile farmaco in grado di curare l'epatite C. La malattia colpisce centocinquanta milioni di persone nel mondo. In Italia i malati sono un milione e mezzo, con circa diecimila decessi ogni anno. I farmaci basati sul sofosbuvir hanno un'efficacia del 90%, e il prezzo fissato dalla Gilead è altissimo: negli Usa, il prezzo di un trattamento supera i novantamila dollari. In Europa, le cifre sono di poco inferiori. Ma il business plan della Gilead potrebbe presto cambiare. Secondo una denuncia appena presentata dall'Università del Minnesota, il brevetto del sofosbuvir è illegittimo: il farmaco sfrutterebbe un meccanismo scoperto e brevettato nel 2002 da Carston Wagner, ricercatore dell'ateneo di Minneapolis. Se la corte darà ra gione all'università, la Gilead do vrà girarle una parte del ricavato dalla vendita dei farmaci basati sul sofosbuvir. È già successo in altri casi: la Northwestern University di Chicago, ad esempio, da un'analoga controversia ha ottenuto ben 1,4 miliardi di dollari di royalties sulle vendite dell'analgesico Lyrica, prodotto della casa farmaceutica Pfizer. All'università di Princeton, invece, la Eli Lilly ha dovuto versare 524 milioni di dollari ricavati dall'anti-cancro Alimta. I l r u o l o d ella ricerca pubblica Si tratta di cifre enormi: per avere un termine di paragone, i soli indennizzi a Northwestern e Princeton valgono un terzo dell'intero finanziamento pubblico annuale di tutte le università italiane. Cifre così grandi, peraltro, mostrano quanto sia decisivo il contributo della ricerca pubblica nello sviluppo di farmaci redditizi per le aziende farmaceutiche. La torta di cui l'università del Minnesota vuole una fetta è ancora più grande. I farmaci contro l'epatite C (Sovaldi, Harvoni e Epclusa, tutti basati sul sofosbuvir) hanno fruttato alla Gilead ben 19 miliardi di euro nel 2015. La Gilead però non si è fatta spaventare, forte di una causa simile già vinta contro la rivale Merck. Anche l'ufficio brevetti indiano dovrà tornare a pronunciarsi a breve sul sofosbuvir. In un primo tempo aveva respinto il brevetto, mapoi si era rimangiato la decisione. Le associazioni dei pazienti hanno presentato un ricorso che verrà valutato nel mese di settembre. Altri paesi come Cina, Ucraina e Egitto hanno già bocciato il brevetto della Gilead ma in India la posta in gioco è più alta. New Dehli, grazie a una legislazione piuttosto ostile nei confronti dei brevetti occidentali, è diventata la «farmacia» dei paesi in via di sviluppo, a cui vende gran parte di farmaci salvavita a prezzi inferiori sul mercato parallelo, nonostante le opposizioni del governo statunitense presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio. Oltre che per il brevetto, però, la Gilead è sotto esame anche per aver eluso il fisco statunitense. Gran parte delle sue attività hanno sede ufficialmente in Irlanda e lì vengono contabilizzate. È una pratica comune per molte corporation internazionali, come la Apple recentemente sanzionata dall'Unione Europea. L'associazione Americans for Tax Fairness, in un rapporto pubblicato nel mese di luglio, ha calcolato che in Irlanda la Gilead paga una tassa pari a solo l'1% dei profitti e ciò ha permesso alla Gilead di risparmiare circa 10 miliardi di euro di tasse presso il fisco statunitense. Grazie a queste manovre finanziarie, il carico fiscale della Gilead è sceso complessivamente dal 27% al 16% negli ultimi tre anni. Accessi & profitti Nonostante questi dati, si lamentano anche gli azionisti della Gilead, divenuta in pochi anni la sesta azienda farmaceutica al mondo per fatturato. Le azioni nel 2016 hanno perso il 23% del loro valore e secondo gli analisti finanziari il declino continuerà. Da un lato, la rivale GlaxoSmithKline sta per lanciare un nuovo farmaco contro l'Hiv, l'altro mercato rilevante per i profitti della Gilead oltre a quello dell'epatite C. In secondo luogo, i profitti generati dal sofosbuvir sembrano aver toccato un picco nel 2015 e hanno iniziato una curva discendente. A causa dei prezzi troppo elevati, infatti, il numero di prescrizioni è in calo. Infine, in Europa, dove il mercato è meno controllato dalle SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MEDICINA · La società farmaceutica Gilead Sciences è sotto accusa per il brevetto del sofosbuvir 07/09/2016 Pag. 11 diffusione:9665 tiratura:37010 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato assicurazioni private, i governi stanno negoziando l'acquisto del farmaco a prezzi (relativamente) ridotti. L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), per esempio, ha stipulato un accordo (secretato) che lega il prezzo dei trattamenti Gilead al numero di prescrizioni. Finora, i trattamenti avviati sono stati oltre cinquantamila, selezionati tra i malati in uno stadio più avanzato della malattia. Nel 2015 il sistema sanitario nazionale ha speso un miliardo di euro per curare trentamila pazienti, con un costo unitario di trentamila euro e relative proteste dei parlamentari del M5S. Del caso si è occupata anche la trasmissione televisiva Report. Raggiunta ora la soglia dei cinquantamila trattamenti, il prezzo del farmaco dovrebbe scendere a quindicimila euro: una cifra ancora eccessiva, ma comunque più bassa r i s p e t t o a l r e s t o d e l l ' E u r o p a . L'accordo Aifa-Gilead nel frattempo è scaduto e il nuovo negoziato è in corso. Notevoli pressioni gravano sul direttore dell'Aifa, Luca Pani: garantire l'accesso alle cure al maggior numero di malati in tempi di tagli alla sanità è un rebus insolubile. Se la Gilead tratta con molti piccoli acquirenti ha il coltello dalla parte del manico. Perciò, «dal punto di vista economico sarebbe estremamente più vantaggioso effettuare una tale procedura a livello nazionale o, meglio ancora, europeo», afferafferma Pani in L'innovazione sostenibile. Il farmaco e le sfide per il futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale (Edra, 2016), visto che circa un quarto dei profitti Gilead proviene dall'Ue. Ma il negoziato non esonera la politica: «ai decisori spetta il compito di stabilire quanto si è disposti a pagare e per cosa», conferma infatti Pani. Il potere di contrattazione delle agenzie pubbliche deriva dalla possibilità di rifiutare accordi svantaggiosi, privando le aziende farmaceutiche di un potenziale mercato. In altre parole, per offrire i farmaci a tutti i malati, l'Aifa deve mettere in conto di non offrirli a nessuno. La trattativa, per quanto vincente, si svolge dunque sulla pelle dei pazienti. Per garantire davvero l'accesso alle cure servono regole diverse. 07/09/2016 Pag. 90 N.38 - 13 settembre 2016 diffusione:191795 tiratura:268316 Pensa ai capelli Secchi e opachi. Se non li hai protetti bene durante l'estate è probabile che i tuoi capelli al rientro dalle vacanze siano così, un po' stressati come te. Per questo è necessario correre ai ripari. Utilizza da subito uno shampoo super idratante e, una volta alla settimana, un impacco nutriente a base di olio di karité o argan, da lasciare in posa per 10 minuti prima di lavare i capelli. Se la situazione è più grave (leggi: capelli stopposi), vai dal tuo parrucchiere per un taglio effetto salute: devi eliminare le punte rovinate. In più, chiedi un trattamento alla cheratina che ricostruisca la fibra capillare ed elimini il crespo. CON LO SHAMPOO NUTRIENTE Olio di melograno ed estratti di frutta nello shampoo Shine-on Nutri-Hair di Bionike ( 11,90 euro ) che lava con delicatezza i capelli sfibrati, apportando volume. CON LA PIASTRA IN CERAMICA Styler V Electric Pink di Ghd ( 199 euro , in edizione limitata) grazie alla superfice in ceramica elimina l'effetto crespo. CON IL SIERO ALL'ARGAN Advanced Techniques Nourishing Hair Serum di Avon ( 10 euro ) è a base di olio di argan e lascia i capelli morbidi e setosi. CON LA MASCHERA RICCA La maschera al Dattero del Deserto di Klorane ( 19,90 euro, in farmacia) con la sua texture ricca ristruttura il fusto del capello in soli 5 minuti. CON LA CREMA BURROSA Oil Repair 3 Crema Burro di Garnier Fructis ( 4,99 euro ) grazie agli oli di macadamia, jojoba e karité nutre e ripara anche i capelli molto secchi e spenti. CON L'IMPACCO AYURVEDICO Con estratto di amla (l'uva spina indiana) Ayurveda Quintessenza di Bellezza Oleo-Impacco di Biopoint ( 14,60 euro ) nutre le chiome. CON IL RISCIACQUO ALL'ACETO Per lucidare le lunghezze c'è Éclat Radiance di Yves Rocher ( 6,95 euro ) un aceto al lampone per l'ultimo risciacquo. Alla Urban Hair Spa di Toni & Guy puoi propongono The Nutritive Touch (25 euro, circa ) il trattamento per capelli sfibrati da pausa pranzo (dura solo 20 minuti). È eseguito con prodotti Kérastase in due tempi: prima detersione con un massaggio alla cute in grado di riattivare la microcircolazione, poi impacco con maschera a base di resina di benzoino che tira le chiome a lucido. IN PIÙ Applica il balsamo al contrario, ovvero dalle punte verso la radice. Un trucco per evitare di nutrire (e appesantire) troppo la cute: così i capelli resteranno più voluminosi e leggeri. Dopo tanto sole e mare è facile che si formino delle doppie punte. Sono le classiche a forbice? Puoi provare a chiuderle con un prodotto ad hoc. Bene quelli a base di acido ialuronico e cheratina ad azione filler che ricompattano e sigillano il fusto. Se, invece, si biforcano in più punti, non ti resta che tagliare. Per un risultato visibile, metti in conto di spuntare almeno 3 cm. Ti sembrano più fragili del solito? Una volta tornata a casa, fai attenzione alla dieta e cerca di portare a tavola ogni giorno almeno tre portate a base di proteine (la materia di cui sono composti i capelli) alternando carne, pesce, latticini e uova. LE DRITTE per chiome sane e brillanti SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MODA E BELLEZZA . SPECIALE DOPO-VACANZE 07/09/2016 Pag. 92 N.38 - 13 settembre 2016 diffusione:191795 tiratura:268316 Illumina il colorito Non vuoi perdere subito tutta l'abbronzatura? Sotto la doccia scegli sempre un detergente delicato, privo di schiumogeni aggressivi come il sodium lauryl sulfate (SLS), che tendono a portare via troppo in fretta il colorito. Occhio anche alla temperatura dell'acqua: mai troppo calda. Idratazione è la parola chiave: opta per una crema nutriente, meglio ancora un olio, da applicare quando la pelle è ancora umida. Sì anche allo scrub. Non temere per la tintarella, eliminando le cellule morte consenti a quelle nuove di emergere in superficie. Il risultato? Un colorito subito luminoso e ancora dorato. CON I CRISTALLI DI ZUCCHERO Gommage Divin di Caudalie ( 25,30 euro , in farmacia) è uno scrub a base di zucchero e olio d'uva che risveglia la tintarella e leviga la pelle. CON LE ALGHE Trattamento Idratante Bioactivity di Guam ( 24,90 euro ) a base di alghe marine e acido ialuronico nutre e previene la disidratazione della pelle. CON LA POLVERE DI BAMBÙ Gommage Exfoliant Peau Neuve di Clarins ( 40 euro ) rimuove impurità e cellule morte senza irritare la pelle. CON IL GEL SNELLENTE Ultra Body Lift 10 di Lierac ( 33,90 euro , in farmacia) è un gel-siero che grazie a un mix di liquirizia e caffeina ha un'azione drenante e idrata al massimo la pelle. CON LA FIBRA DI COCCO La spazzola corpo di Tek (18,70 euro) ha il dorso in legno di frassino dalle proprietà antibatteriche e le setole in fibra di cocco per un massaggio energizzante. CON L'OLIO ALLA VITAMINA E Ricco di acidi grassi essenziali e vitamina E Rilastil Olio Elasticizzante ( 18,90 euro , in farmacia) rende la pelle più elastica. CON LO SCRUB AL SALE Estratti di limone, cetriolo e foglie d'olivo sono gli attivi di Talasso-Scrub Illuminante di Collistar ( 47, 50 euro) che rinnova, idrata e combatte le discromie. IN PIÙ Nelle Spa Clarins di tutta Italia per prolungare l'abbronzatura suggeriscono il Gommage Dolce & Salato (1 ora, da 85 euro ). Dopo un pediluvio rilassante l'estetista inizia la fase di esfoliazione che avviene in 2 step: prima con i cristalli di sale della Camargue, poi con polveri di piante mixate a oli essenziali scelti a seconda del bisogno. Segue una doccia e un impacco total body applicato con un massagio distensivo. Copia Kim Kardashian che alterna l'applicazione del selftan a una crema a base di burro di karitè. Il risultato? Il principio attivo colorante (DHA) si fissa in modo ottimale e la pelle resta elastica e luminosa. Lascia stare la classica ceretta fai-da-te con le strisce e preferisci quella in stile marocchino allo zucchero. Eseguita da mano esperte rimuove i peli in modo più delicato preservando così la tintarella. Nel tuo ufficio c'è l'aria condizionata molto alta? Per evitare che le gambe sbiadiscano, indossa la gonna al posto dei pantaloni e applica ogni 2-3 ore la crema idratante. Non dimenticare di bere molto: almeno 2 litri di acqua al giorno. LE ASTUZIE salva abbronzatura SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MODA E BELLEZZA . SPECIALE DOPO-VACANZE 07/09/2016 Pag. 94 N.38 - 13 settembre 2016 diffusione:191795 tiratura:268316 Coccola i piedi Al ritorno dalle vacanze urge un trattamento ad hoc anche per i piedi. Se vuoi ottenere un effetto spa a casa inizia con un pediluvio a base di sale grosso, e prosegui levigando talloni e pianta con una pietra pomice. Fai seguire uno scrub e una maschera idratante pensata appositamente per questa parte del corpo. Anche le unghie vanno levigate e nutrite: massaggiale con uno scrub a base di olio d'oliva e sale fino. Metti lo smalto? Scegli una formula rinforzante e punta sulle sfumature del bordeaux e del viola, i colori top della prossima stagione. CON IL MIX PER LE PELLICINE Cuticle Care di Sephora ( 8,90 euro ) è un trattamento che mentre nutre e ammorbidisce le cuticole rivitalizza le unghie danneggiate. CON LO SMALTO GLAM Colore ad olio by Color Riche di L'Oréal Paris ( 5,90 euro ) è uno smalto che colora e nutre l'unghia. In più, profuma. CON LA CREMA RICCA Contiene vero miele ed è perfetta per ammorbidire le zone più secche e ruvide dei piedi: Rêve de Miel Crème Pieds Ultra Reconfortante di Nuxe ( 14,50 euro , in farmacia) CON LO SPRAY LEVIGANTE Callus off di ProNails ( 19,50 euro ) è uno spray a base di urea studiato per ammorbidire i talloni screpolati e i calli. CON IL GEL RINFRESCANTE Estratto di alga rossa, olio essenziale di menta, salvia sono gli ingredienti chiave del Gel Deodorante per i Piedi di L'Erbolario ( 11,50 euro ). CON L'ATTREZZO MULTIUSO Ha otto accessori intercambiabili utili per esfoliare la pelle e lucidare e limare le unghie: Bellissima Sensitive MP2 200 ( 57 euro , bellissima.com) . CON IL PEELING Shiny Foot di Tony Moly ( 11,90 euro , da Sephora) è un peeling liquido che grazie agli acidi estratti dalla frutta esfolia le callosità dei piedi, mentre l'olio alla lavanda li profuma e li idrata. Se sei una addicted dello smalto semipermanente approfitta della fine dell'estate per controllare lo stato di salute delle unghie. Togli tutto e lasciale libere di respirare per un po'. Se appaiono ingiallite prova a massaggiarle con bicarbonato e limone, un mix dall'azione schiarente. Sono secche e poco lucide? Una volta al giorno applica qualche goccia di olio di mandorle dolci e massaggia fino a completo assorbimento. Fai attenzione anche alla scelta del solvente: meglio quelli privi di acetone che non disidratano ulteriormente l'unghia. IN PIÙ Se hai problemi di callosità diffuse, cura i piedi con maggior costanza. L'ideale è acquistare uno di quei tool a rullo studiati per rimuovere duroni e pelle secca in maniera professionale. Pedi Secret H700 di Babyliss ( 34,90 euro ), per esempio, è realizzato in polvere di diamante e promette di rendere la pelle morbidissima in tutta sicurezza. I TIPS per unghie più forti SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MODA E BELLEZZA . SPECIALE DOPO-VACANZE 07/09/2016 Pag. 96 N.38 - 13 settembre 2016 diffusione:191795 tiratura:268316 Ripara i danni degli Uv Dopo il mare, macchie e pelle disidratata sono le principali problematiche del viso. Per rimediare, ti consigliamo di partire con una detersione soft, eseguita utilizzando un olio emolliente a risciacquo. Una volta pulita la pelle, per stimolarne il turn-over cellulare, utilizza una crema a base di retinolo e glucosamina, per eliminare delicatamente le cellule morte che la rendono opaca. La sera, invece, scegli formule ricche di acido ialuronico e acido lattico in grado di fissare l'acqua anche negli strati profondi. CON IL MIX SCHIARENTE Ha due texture che si miscelano solo al momento dell'applicazione per uniformare l'incarnato correggere le discromie: Even Better Clinical di Clinique ( 99 euro) . CON IL PROBIOTICO Superstart Skin Renewal Booster di Elizabeth Arden ( 59 euro ) contiene un complesso probiotico ed estratti di semi di lino che riparano i danni del sole. CON IL SIERO È un concentrato di attivi che riduce pori e imperfezioni: Pureté Sublime Sérum Peau Neuve di Galénic ( 40 euro , in farmacia). CON LE ALGHE Blue Therapy Serum-in-Oil Night di Biotherm ( 62 euro ) con gli estratti di un'alga preziosa ripristina la barriera cutanea. CON LA MASCHERA Ibuki Beauty Sleeping Mask di Shiseido ( 47 euro ) è una maschera da notte, senza tempi di posa, che simula sul viso l'effetto di 8 ore di sonno. CON LA CAFFEINA Visionnaire Yeux di Lancôme ( 71,50 euro ) grazie alla molecola MHD e alla caffeina migliora il microcircolo del contorno occhi riducendo i gonfiori e le occhiaie. CON LA SPAZZOLA TECNO Clarsonic diventa compatto con il nuovo modello Mia Fit ( 220 euro , da Sephora): due velocità di pulizia viso da portare anche in palestra. Quest'anno le lentiggini sono aumentate più del solito e al rientro in città ti sembra di avere la pelle macchiata. Tranquilla, una volta terminate le continue e prolungate esposizioni al sole le efelidi se ne andranno spontaneamente. Intanto, se vuoi renderle meno visibili, applica tutti i giorni una crema schiarente e correggi con una CC cream. La macchia dell'anno scorso è peggiorata. Si è ingrandita e sul viso ora si nota un po' troppo. Se vuoi eliminarla una volta per tutte puoi andare dal medico estetico per un trattamento con il laser frazionato. Questo raggio luminoso agisce a bersaglio vaporizzando gli accumuli di melanina senza aggredire le zone circostanti. Si formerà una crosticina che cadrà dopo qualche giorno lasciando spazio a uno strato di pelle candida. Con il nuovo trattamento Endormologie® Attivatore Splendore Immediato ( 2 euro al minuto) sarà sufficiente un'unica seduta di 20 minuti per esfoliare delicatamente il viso e assottigliare la grana della pelle. Viene eseguito con un manipolo speciale che ossigena i tessuti in profondità. Ideale al ritorno dalle vacanze, rende i tratti più distesi e la pelle extra luminosa. GLI SOS anti macchia IN PIÙ SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MODA E BELLEZZA . SPECIALE DOPO-VACANZE 07/09/2016 Pag. 112 N.38 - 13 settembre 2016 diffusione:191795 tiratura:268316 La sveglia all'intestino La sveglia all'intestino Contro stitichezza e problemi di stomaco ora c'è l'integratore 12 erbe (Medical Pharma, 12,80 euro): contiene estratti di piante che aiutano la digestione e danno la sveglia all'intestino. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato NOVITÀ IN FARMACIA 07/09/2016 Pag. 122 N.37 - 14 settembre 2016 diffusione:111420 tiratura:205973 LO STILE DI VITA PIÙ SANO È AUSTRALIANO Parola di Nicole Kidman, a 49 anni, star hollywoodiana di prima grandezza più che mai orgogliosa delle sue origini e capace di apprezzare la way oflife australiana in sintonia con la natura. Per questo Nicole ha voluto essere madrina d'eccezione per l'arrivo in Italia di Swisse, la marca di integratori naturali numero uno in Australia. Oggi, grazie alla partnership con P&G, i suoi 30 preparati a base di vitamine, minerali, erbe, studiati per ogni esigenza, si trovano nelle farmacie. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato NEWS BEAUTY 07/09/2016 Pag. 54 N.38 - 14 settembre 2016 diffusione:228323 tiratura:372479 MAMMA LORENZIN E IL FERTILITY DAY Alle italiane non piace la crociata della ministra LA RESPONSABILE DELLA SALUTE PROMUOVE UNA GIORNATA PER IL RILANCIO DELLA NATALITÀ IN ITALIA. MA LE DONNE LA ACCUSANO. E LEI È COSTRETTA A FARE RETROMARCIA Marianna Aprile Roma, settembre Il prossimo 22 settembre si terrà il Fertility Day , giornata promossa dal ministero della Salute per sensibilizzare gli italiani al tema della denatalità (con tavole rotonde, banchetti informativi nelle piazze, il coinvolgimento di scuole, farmacie, ospedali). Ma quando lo scorso 31 agosto è stata messa on line la campagna di lancio dell'iniziativa, la ministra della Salute Beatrice Lorenzin è stata sommersa dalle polemiche. UNA CAMPAGNA A METÀ L'accusa: le 12 locandine della campagna (costata quasi 150 mila euro e affidata a una agenzia che lavora abitualmente col ministero) contenevano messaggi ritenuti offensivi e retrogradi (quando non "fascisteggianti"), basati sull'idea che la realizzazione femminile sia subordinata alla maternità e sul concetto di figli come "dono" alla Patria. Il che ha fatto sembrare che l'iniziativa fosse stata ideata per incitare gli italiani a procreare e, in fondo, per colpevolizzare chi non lo fa. In realtà, il Fertility Day rientra nel più ampio (137 pagine) Piano nazionale per la fertilità presentato a maggio per affrontare il fatto che in Italia non si fanno figli (meno 10 per cento negli ultimi 10 anni), o si fanno sempre più tardi. Nel Piano se ne analizzano i motivi (infertilità maschile e femminile, stili di vita che tendono a far procrastinare le nascite...), e si ipotizzano soluzioni che passano attraverso l'educazione alla salute sessuale. Che c'è di male allora? Oltre alla campagna di lancio sbagliata («Ne rifaremo una migliore», promette Lorenzin), all'operazione si rimprovera di non tener conto delle cause sociali del problema (povertà, disoccupazione, mancanza di prospettive professionali). «La mia gravidanza dura più del mio contratto», recitava una locandina che sui social parodiava quelle ufficiali. E forse se il Fertility Day fosse stato "partorito" anche dal ministero del Lavoro e delle Pari opportunità le cose sarebbero andate meglio. Non è piaciuta la ragazza con la clessidra Sopra, alcune delle 12 locandine Sopra, alcune delle 12 locandine della campagna di lancio del Fertility Day . Appena l'account Twitter dell'iniziativa le ha messe on line , su social network, blog e siti dei quotidiani c'è stato un putiferio. Sono state ritenute o ensive nei confronti delle donne (dipinte solo come genitrici) e poco rispettose nei confronti di chi è sterile. Nessun uomo ha, però, avuto da ridire su quelle, tra le locandine, che alludevano all'impotenza maschile. Foto: Un anno fa Un anno fa Un anno fa ha avuto due gemelli Foto: Insegna a Francesco Insegna a Francesco Insegna a Francesco a muovere i primi passi IN SPIAGGIA COL FIGLIO DIMENTICA TUTTO Fregene (Roma). La ministra della Salute Beatrice Lorenzin, 44, con uno dei suoi gemelli, Francesco, nato con la piccola Lavinia l'8 giugno dello scorso anno. Qui sopra, la mamma lo incita a muovere i primi passi mentre la nonna lo tiene per mano. A sinistra, gratifi ca i suoi sforzi con un abbraccio. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 07/09/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato POLEMICHE LA CAMPAGNA PARTE COL PIEDE SBAGLIATO VITA IN FARMACIA 20 articoli 07/09/2016 Pag. 2 Ed. Milano diffusione:266814 tiratura:354388 Il testo di riforma della Sanità è stato approvato nell'agosto 2015 Cosa funziona e cosa no Qual è il modello di cure della legge di settore promossa da Maroni? Il principio della riforma della sanità, scritta da Fabio Rizzi (Lega) e Angelo Capelli (Ncd), è di fare dialogare gli ospedali con gli ambulatori sul territorio. È il motivo per cui sono nate le Agenzie sociosanitarie territoriali, che hanno sostituito gli ospedali per unire sotto lo stesso cappello tutta la filiera sanitaria. L'obiettivo è di seguire il paziente anche nelle cure sotto casa 1 Come è cambiata l'organizzazione della filiera aziendale? Le 15 Asl sono state sostituite da 8 Agenzie di tutela per la Salute, destinate a fare esclusivamente programmazione sanitaria (mentre precedentemente offrivano anche cure ai pazienti). Le 29 aziende ospedaliere sono state sostituite da 27 Agenzie sociosanitarie territoriali (Asst). A un anno dall'approvazione della riforma, però, il funzionamento delle nuove Asst è ancora in fase di rodaggio 2 Quale sistema di controlli è stato previsto e chi lo sovrintende? Tra i pilastri della riforma sanitaria, anche la nascita dell'Agenzia dei Controlli, voluta per prevenire gli scandali che avevano caratterizzato l'epoca formigoniana. È formata da un direttore generale nominato dal governatore e da tre membri indicati dalla Conferenza dei capigruppo di minoranza. Al momento, però, l'Agenzia non è decollata 3 4 Sono indicate misure contro la lottizzazione delle figure di vertice? La riforma sanitaria - su input del centrosinistra - prevede che i direttori generali delle Ats e delle Asst vengano scelti dal governatore all'interno di un elenco di candidati selezionati per merito da una Commissione indipendente. Le prime nomine in base al nuovo meccanismo sono avvenute lo scorso dicembre e sono state considerate una svolta positiva 5 Quali accorpamenti sono stati ordinati e con quali conseguenze? Durante i mesi della riforma si è molto discusso sulla nascita di un polo pediatrico: la partita si è chiusa con l'unione tra Sacco, Buzzi (foto a sinistra ), Fatebenefratelli e Macedonio Melloni. E il San Carlo si è unito al San Paolo in una Asst. Ma su Milano la riforma della Sanità è stata praticamente congelata e, al momento, è difficile vedere esiti concreti della riorganizzazione VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ? 07/09/2016 Pag. 5 Ed. Roma diffusione:266814 tiratura:354388 Asilo «regalato», la pista del pm: «Soldi destinati alla politica» Giulio De Santis Fondi per 130mila euro, sottratti dalla gestione dell'asilo nido, girati in parte alla politica per finanziarne l'attività. È il patto che avrebbero stretto il commissario straordinario della Farmacap Francesco Alvaro e l'imprenditore Giuseppe Giordano quando quest'ultimo ottenne l'affidamento a soli 36 mila euro, invece dei 166 mila canonici, dell'amministrazione della scuola materna dalla società partecipata del Comune. Questa è la pista seguita dal pm Nadia Plastina che ieri ha fatto sequestrare ai carabinieri del Nas la documentazione del dirigente, relativa agli appalti sottoscritti da Alvaro dalla sua nomina disposta nel 2014 dall'ex sindaco Ignazio Marino. Le carte diranno se esistono altre operazioni sospette, concluse su indicazione della politica, come ha rivelato Alvaro -ai domiciliari con l'accusa di falso e turbativa d'asta quando l'ex direttore generale della Farmacap, Michele Guarino, gli chiese conto del perché violò l'iter per l'assegnazione dell'asilo nido alla Dragona. Iniziativa denunciata anche dalla sindaca Virginia Raggi, quando era consigliere comunale. Risposte potrebbero arrivare domani dall'interrogatorio di garanzia del funzionario, difeso dell'avvocato Marco Zaccaria. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il caso Farmacap 07/09/2016 Pag. 8 Ed. Roma diffusione:226066 tiratura:334292 Farmacap inchiesta della procura sui conti in rosso Le verifiche dall'esposto di Tronca Arresto Alvaro, sequestrati i pc GIUSEPPE SCARPA SUL bilancio di Farmacap indaga la procura, i magistrati vogliono vederci chiaro. Negli anni infatti la municipalizzata capitolina ha accumulato pesanti e anomali passivi tanto che l'ex Commissario straordinario Francesco Tronca, poco prima di terminare il suo mandato, ha richiesto una relazione sul bilancio di Farmacap agli stessi vertici della società. Tronca ha inviato per conoscenza anche a piazzale Clodio la richiesta inoltrata alla dirigenza di Farmacap. Il documento chiede di fare luce sugli ultimi 5 anni di gestione e ha portato i pm ad aprire un fascicolo a modello 45. Quindi, per ora, senza ipotesi di reato. Per cercare di rimettere ordine ai bilanci disastrosi di Farmacap, a marzo del 2014, l'allora sindaco Ignazio Marino aveva puntato, in qualità di commissario straordinario su Francesco Alvaro. Una scelta giustificata «dalla preoccupante situazione economica e finanziaria - si legge in una nota del Campidoglio datata 16 marzo 2014 - dell'azienda caratterizzata da gravi perdite economiche accumulate negli anni passati». Francesco Alvaro da lunedì è agli arresti domiciliari con l'accusa di aver pilotato un appalto della municipalizzata, a settembre del 2015, per la gestione di un asilo nido a favore dell'imprenditore Giuseppe Giordano. Il 77enne, difeso dall'avvocato Marco Zaccaria, è accusato dal pm Nadia Plastina di turbativa d'asta e falso e ieri i carabinieri del Nas, guidati dal capitano Dario Praturlon, hanno sequestrato i suoi pc. A far nascere l'inchiesta sul commissario straordinario era stata la stessa dg della partecipata dal Campidoglio, Simona Laing. Dg che accusa Alvaro anche di aver fatto assumere persone a lui vicine in Farmacap. A segnalare per prima l'anomalia dell'appalto dell'asilo nido, in un video-denuncia su Youtube, era stata l'allora consigliera 5 Stelle Virginia Raggi. Denuncia via web che le era costata la querela per diffamazione da parte di Alvaro. Ad oggi la sindaca risulta perciò indagata. Ben presto però potrebbe essere archiviata. www.farmacap.eu www.romaebraica.it PER SAPERNE DI PIÙ Foto: LA SOCIETÀ La Farmacap è la società del Comune che gestisce 47 farmacie romane. Adesso la procura sta svolgendo accertamenti sui bilanci VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'inchiesta 07/09/2016 Pag. 6 Ed. Torino diffusione:226066 tiratura:334292 Gli addetti ai lavori bocciano la guardia medica "Un flop totale" SARA STRIPPOLI TORINO è la città che per prima deve sperimentare il numero unico europeo per le chiamate di guardia medica, 116117. Un test che dovrebbe partire a gennaio del 2017. «Peccato che nella situazione attuale sarebbe un flop totale», dice Alessandro Dabbene, segretario regionale della Fimmg (Federazione italiana medici di base) per la continuità assistenziale del Piemonte. Le motivazioni sono più di una, spiega la Fimmg «ma la principale è che il rapporto medici pazienti non è quello fissato dai parametri di efficacia (1 medico ogni 5.000 pazienti) e neppure l'accordo regionale che prevede un rapporto di 1 a 6.500 è stato rispettato». Il servizio è attivo nelle ore serali, il sabato e la domenica e la visita si richiede al numero 011-5747. Nell'Asl To1, però, mancano poi gli ambulatori, fa notare la Federazione dei medici di medicina generale: ce ne sono solo due ad accesso diretto aperti il sabato e la domenica e nelle ore serali. Neppure uno nell'Asl To2. Il risultato, chiarisce il segretarioresponsabile della continuità assistenziale «è che la maggioranza chiede l'intervento domiciliare e se l'attesa al telefono si prolunga va direttamente al pronto soccorso». I numeri, sostiene Dabbene, confermano le difficoltà: «Nell'Asl To3 si fanno 60mila accessi di guardia medica all'anno, mentre sono 40mila quelli dell'Asl To1 e To2, cioè di tutta Torino. E' evidente che c'è qualcosa che non va». Ci sono 60 medici a Torino; ne servirebbero 140, insiste la Fimmg. Per conto dei medici di continuità assistenziale che minacciano uno stato di agitazione se la situazione non sarà affrontata, Dabbene aggiunge all'elenco un altro ostacolo: «Se anche la centrale operativa fosse pronta nei tempi previsti, il servizio non potrebbe reggerne l'impatto». Tutto regolare invece per l'Asl To1, che conunica i dati di attività del 2015: 21.522 visite domiciliari, 8.000 visite ambulatoriali per oltre 80mila ore di lavoro all'anno. Settantamila le telefonate a cui si è dato risposta. La guardia medica è garantita non solo a domicilio, ma anche per le visite ambulatoriali, dice l'azienda. Che ritiene l'organico sufficiente: 78 medici che nei turni dividono la loro attività fra la centrale operativa, cinque postazioni e tre ambulatori ad accesso libero fino a mezzanotte, di cui due all'ospedale Oftalmico e al Valletta. In organico, aggiunge l'Asl, ci sono anche dodici operatori di centrale operativa. Entro la fine dell'anno, è la promessa, apriranno altri due ambulatori nel territorio dell'Asl To2 e il rispetto degliorganici sarà garantito. LA FIMMG "Il personale è la metà di quello che servirebbe Così si finisce all'ospedale" News e aggiornamenti sul sito torino.repubblica.it PER SAPERNE DI PIÙ Foto: MENO DELLA METÀ A Torino i dottori in servizio alla guardia medica sono sessanta Dovrebbero essere 140 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il pianeta sanità 07/09/2016 Pag. 8 Ed. Genova diffusione:226066 tiratura:334292 Parla il preside Amore, dopo l'assalto ai quiz "Si deve far fronte alle reali possibilità occupazionali" " Questa formula dovrebbe essere integrata con test psico attitudinali per capire la predisposizione dei candidati e le motivazioni" VALENTINA EVELLI «Non basta un test a crocette per capire chi può essere un buon medico ma il numero chiuso è necessario per far fronte alle reali possibilità occupazionali». Il giorno dopo il test di medicina non si placano le polemiche sulle facoltà che prevedono un test d'ingresso per accedere ai corsi. Così se a Roma c'è stato persino un blitz notturno degli studenti dell'Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti davanti alla sede del Miur per protestare contro i test considerati iniqui, la progressiva diminuzione di posti e difendere il diritto allo studio, anche a Genova il dibattito resta aperto. Ieri nel capoluogo ligure al temutissimo quizzone per i 1.160 aspiranti medici appena il 6% ha preferito non presentarsi. Ma tra chi ha partecipato solo uno su sei riuscirà a conquistare uno dei 243 posti disponibili, a cui se ne aggiungono altri 5 destinati agli studenti extracomunitari. Posti in calo seguendo il trend nazionale: a Genova in un anno si sono persi 27 banchi e a farne le spese soprattutto gli stranieri che nel 2015 potevano contare su 25 posti, 20 in più rispetto a oggi. «Il numero chiuso non può essere messo in discussione - spiega il preside della Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche Mario Amore - E' corretto formare nuovi medici in base a quelle che sono le reali opportunità occupazione e le esigenze della popolazione ma il metodo va rivisto». In ballo il futuro del test che prevede cento minuti di tempo per 60 domande che spaziano dalla cultura generale alla biologia da chimica a logica. «Non si può pensare che un ragazzo si giochi il proprio futuro con un quiz a crocette - continua il preside della scuola di scienze Mediche e Farmaceutiche - Questa formula dovrebbe essere integrata con test psico attitudinali per capire la predisposizione dei candidati e le motivazioni che li spingono a intraprendere questa professione. Si era parlato anche di introdurre la carriera pregressa, i risultati scolastici dei ragazzi tra i criteri da valutare, ma alla fine non è mai stata applicata per la difficoltà di comparare i giudizi tra istituti diversi". E allora si torna a parlare di sistema alla francese, con accesso libero a tutti i potenziali medici e sbarramento dopo il primo anno con un esame di valutazione. In una realtà come Genova non sarebbe attuabile - mette in chiaro il professor Mario Amore - Sia per una questione di spazi, già ridotti all'osso sia per la gestione dei docenti. L'accesso libero porterebbe uno sbilanciamento di risorse e personale da concentrare sul primo anno a scapito degli studenti degli anni successivi». Dibattito che resta aperto anche tra i mille candidati che ieri mattina si sono presentati al test d'ingresso e già poche ore dopo la prova potevano controllare i risultati dalle soluzioni diffuse dal Miur. «Per scaramanzia preferisco non verificare ma è stato ben più facile delle aspettative - racconta Laura Pitto, 19 anni neo diplomata al liceo linguistico Grazia Deledda - Ho lasciato in bianco qualche domanda di logica per mancanza di tempo ma credo di essermela cavata». Laura ha iniziato a studiare per il quiz di medicina un anno fa, dai libri di chimica e biologia di suo fratello. Test ed esercitazioni durante il fine settimana, una pausa per prepararsi all'esame di maturità. Due giorni di vacanza e poi di nuovo sui libri con un corso mirato. «Come si può valutare un ragazzo con un test? - spiega - Certo la preparazione di base è importante ma basterebbe un colloquio per capire meglio la determinazione e le motivazioni che ci spingono a inseguire un sogno». I PUNTI GLI EXTRACOMUNITARI Ai 243 posti messi a disposizione se ne aggiungono altri 5 destinati agli studenti extracomunitari I CANDIDATI Al temutissimo quizzone per i 1.160 aspiranti medici appena il 6% ha preferito non presentarsi I TEMPI Sono 100 i minuti per 60 domande che spaziano dalla cultura generale VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato "Test a Medicina? Il numero chiuso è l'unica cura..." 07/09/2016 Pag. 8 Ed. Genova diffusione:226066 tiratura:334292 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato alla biologia da chimica a logica I POSTI Ttra chi ha partecipato ieri solo uno su sei riuscirà a conquistare uno dei 243 posti disponibili www.unige.it genova.repubblica.it PER SAPERNE DI PIÙ Foto: IL TEST Ieri al quizzone per i 1.160 aspiranti appena il 6% ha preferito non presentarsi 07/09/2016 Pag. 1 Ed. Firenze diffusione:226066 tiratura:334292 Gioco d'azzardo due case per malati con gravi dipendenze MARIA CRISTINA CARRATÙ A PAGINA VII OLTRE 6 milioni di euro contro le dipendenze da gioco d'azzardo, l'apertura di due strutture residenziali per i giocatori d'azzardo patologico (Gap), e un progetto organico di contrasto ad un fenomeno ormai dilagante (oltre 20 mila, in Toscana, le persone affette da forme di dipendenza più o meno grave nel 2015, di cui 1.334 in carico ai Sert contro i 1.165 del 2013), che grava sempre più sul sistema sanitario regionale. Mentre il presidente del consiglio promette guerra alle slot machine in bar e tabaccherie, e il sindaco di Firenze un giro di vite su multe e distanze dai luoghi sensibili, la Regione vara un pacchetto di "Linee di indirizzo" destinato a diventare un modello nazionale. «Un atto che la Toscana aspettava da tempo» spiega l'assessore alla sanità e vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, «frutto di due anni di lavoro con esperti dei servizi pubblici, del privato sociale, della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, e che consente ora di muoversi con una strategia organica contro questa nuova piaga sociale». Due i pilastri del nuovo provvedimento, approvato ieri dalla giunta regionale: innanzitutto l'esplicito indirizzamento sulle patologie da gioco delle risorse statali previste dalla legge di stabilità del 2015 e del 2016 (3 milioni e 159 mila euro per anno), altrimenti destinate a un fondo indistinto. E a cui si aggiungeranno altri 3,1 milioni di euro del ministero della salute (anche questi per la prima volta "pensati" per i Gap), da utilizzare però, anziché per le attività delle Asl, per il finanziamento di ulteriori progetti provenienti dalle associazioni del territorio. Altro obiettivo fondamentale del provvedimento, l'uniformità della presa in carico e dell'assistenza dei giocatori patologici su tutto il territorio toscano, laddove finora (non essendo la patologia da gioco d'azzardo formalmente inserita nei Lea, i livelli essenziali di assistenza) ogni Asl si è mossa per conto suo, con progetti e investimenti molto difformi. Le nuove linee guida per la cura, la riabilitazione e il reinserimento sociale dei pazienti, insomma, varranno d'ora in poi per tutti, con tanto di verifica periodica dei risultati e cartelle cliniche informatizzate. Ma non basta. Per la prima volta entrano stabilmente nel percorso di presa in carico due strutture residenziali di cura intensiva per pazienti particolarmente gravi, o nei quali la patologia da gioco si associa ad altre dipendenze (da sostanze, eccetera) o a problemi psichiatrici, una gestita dalla cooperativa Gruppo Incontro a Serravalle Pistoiese (residenziale per periodi dai 2-3 ai 6 mesi), e una dalla Associazione San Benedetto di Livorno (semiresidenziale), disposte a riconvertire a questa destinazione 6 o più posti ciascuna. Per i pazienti meno gravi, destinati a cure intensive brevi di 21 giorni, resterà attiva (con fondi solo regionali, in scadenza a fine 2016, ma con la possibilità, in seguito, di accedere su domanda al nuovo percorso e ai fondi statali) la struttura sperimentale Orthos di Siena. Ancora, sul fronte della prevenzione, è prevista una capillare campagna di informazione, attraverso le scuole, i vari presidi educativi del territorio, i medici di base, le associazioni di autoaiuto, i centri di accoglienza e antiusura, i gestori delle sale da gioco, e inoltre un numero verde dedicato e un sito web. E intanto, entro settembre, con un decreto del presidente della Regione) metterà le gambe l'Osservatorio regionale sul gioco d'azzardo, previsto dalle legge regionale del 2013, di cui sono stati già nominati i componenti e presieduto dalla consigliare regionale Pd Serena Spinelli. I PUNTI I NUMERI In Toscana le persone affette da forme di dipendenza erano oltre 20mila nel 2015, di cui 1334 in carico ai Sert L'OSSERVATORIO Entro settembre metterà le gambe l'Osservatorio regionale sul gioco d'azzardo, previsto dalle legge del 2013 I FONDI Oltre si milioni per curare le ludopatie: 3 arrivano con la legge di stabilità e altri 3 li metterà il ministero della Salute LE STRUTTURE L'assessore alla Salute della Regione Stefania Saccardi (foto) annuncia l'apertura di due strutture di cura VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA SANITÀ 07/09/2016 Pag. 50 Ed. Torino diffusione:159940 tiratura:227480 Le altre location Una new entry è la farmacia territoriale dell'Asl To1, negli ex Bagni pubblici di via Legnano 5. Alle 11,30 si esibisce il quartetto d'archi Monet. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le altre location 07/09/2016 Pag. 47 Ed. Cuneo diffusione:159940 tiratura:227480 Presidio della Polizia ferroviaria nella vecchia stazione di Fossano laura serafini Cambia, in parte, il progetto dell'amministrazione comunale per i locali della vecchia stazione ferroviaria. Se l'ipotesi attuale sarà confermata, la struttura ospiterà un presidio della Polizia ferroviaria. «Ci sono contatti diretti tra Rfi e Polfer - spiega l'assessore Michele Mignacca -. Non c'è ancora nulla di confermato, ma le intenzioni sembrano solo più da ufficializzare». Sulle tempistiche l'assessore non si sbilancia, perché il Comune, a sua volta, non ha ancora avuto date certe. L'arrivo di un presidio come quello degli agenti ferroviari annulla l'iniziale progetto di portare in quei locali la Polizia municipale. «L'obiettivo è avere una presenza costante, che serva a garantire più sicurezza alla zona - sottolinea Mignacca -. Scopo che si raggiunge ugualmente con la Polfer». Più volte pendolari e residenti hanno dichiarato di considerare l'area poco sicura, nonostante le forze dell'ordine abbiano aumentato i controlli. Spazio alle associazioni Contestualmente si continuano a organizzare gli spazi: dove una volta c'erano biglietteria, sala d'attesa, edicola e uffici, al primo piano ci sarà anche un'area per le associazioni. Oltre alla farmacia comunale, la terza della città già inaugurata nei mesi scorsi, e al presidio della Polfer, l'amministrazione continua il progetto di creare sedi per le associazioni cittadine. «Stiamo trattando con alcuni interessati - spiega Mignacca -. Questo permetterebbe non solo di ottimizzare gli spazi, ma anche di favorire la collaborazione tra diverse realtà. Quello a cui teniamo particolarmente è la creazione al primo piano di una sala polivalente che possa anche essere usata dai residenti del borgo per incontri, mostre, iniziative di vario genere». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Progetto dell'amministrazione comunale 07/09/2016 Pag. 38 Ed. Roma diffusione:112565 tiratura:151086 Farmacap , inchiesta sui costi dei medicinali Dopo l'arresto del commissario straordinario per gli appalti pilotati aperto in Procura un altro fascicolo sui prezzi gonfiati Nel mirino dei magistrati gli acquisti a cifre più alte rispetto a quelle del mercato dei farmaci e anche di immobili inagibili GLI INQUIRENTI PUNTANO A SMASCHERARE LE COPERTURE POLITICHE DI ALVARO. SI CERCANO I CONTATTI CON L'ESAME DEL COMPUTER Adelaide Pierucci Ora laProcura punta a smascherare le coperture politiche di Farmacap. Dopo l'arresto di lunedì mattina del commissario prefettizio della municipalizzata che gestisce per il Campidoglio 47 farmacie e 18 asili comunali, gli inquirenti mirano a ricostruire gli agganci politici, che potrebbero aver avuto vantaggi economici o di potere nel permettere (o sollecitare) appalti pilotati. Francesco Alvaro, 76 anni, alla Farmacap in veste di commissario dal 2014, finito ai domiciliari con la doppia accusa di turbativa d'asta e falso per aver passato (senza titolo, sottocosto e con un appalto sospetto) la gestione di quattro immobili e un asilo nido comunali ad una cooperativa di imprese, la Dragona Servizi, d'altra parte si era vantato apertamente con l'ex direttore generale Michele Guarino, che voleva stopparlo dicendogli, «Ciò che faccio, lo vuole la politica». «Dichiarazioni che suscitano allarme», ha concluso il gip Costantino De Robbio nell'ordinanza con cui ha disposto la misura cautelare ai domiciliari per il commissario e l'obbligo di firma per l'imprenditore favorito, Giuseppe Giordano. La dichiarazione che era la politica a chiedere certi affari «appare adombrare», ha scritto il gip, «uno scenario di coinvolgimento di esponenti politici e amministrativi a livelli superiori a quanto già emerso. E ciò rafforza la consapevolezza della necessità di agire con misure a protezione delle indagini e del buon andamento della pubblica amministrazione». I riscontri su altre assegnazioni sospette, raccomandazioni imposte, su giri di soldi che potrebbero aver alimentato la politica, potrebbero arrivare dalla documentazione sequestrata dai carabinieri del Nas delegati alle indagini, nell'ufficio del commissario prefettizio. NUOVO SCANDALO Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Nadia Plastina hanno disposto anche l'esame dei pc di Alvaro. Gli inquirenti puntano a ricostruire la rete di contatti del commissario. Che nell'ambito della municipalizzata agiva da «dominus». Come quando nell'agosto 2015, dopo aver indetto fuori dalle sue competenze il bando per concedere ai privati tre immobili e un asilo per 36.000 euro annui, ha firmato un contratto tra la Farmacap e la Dragona Servizi, dando per firmata la convenzione preliminare tra la municipalizzata e il Comune, l'effettivo proprietario. Atto che verrà firmato invece il mese dopo davanti al Dipartimento servizi educativi del Campidoglio. Intanto, a breve dovrebbe scoperchiarsi un nuovo scandalo su Farmacap. La procura ha aperto un secondo fascicolo che riguarda i farmaci acquistati, venduti e distribuiti nelle farmacie comunali dove lavorano oltre 400 addetti. Farmaci per anni acquistati, secondo alcune segnalazioni, a prezzi superiori dal mercato. Nel mirino degli inquirenti, però, ci sarebbero altri sperperi. Come l'acquisto a prezzi esorbitanti di immobili che sono poi risultati privi di agibilità. Tra questi due appartamenti a Montesacro e Casilino insieme all'immobile ad uso scuola materna di via Bossi, all'Infernetto, concessi con l'appalto pilotato alla Dragona Servizi. Il commissario prefettizio e l'imprenditore finiti sotto inchiesta saranno interrogati domani. Ma il super manager di Farmacap ha già respinto più volte le accuse. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LE INDAGINI 07/09/2016 Pag. 33 Ed. Metropolitana diffusione:112565 tiratura:151086 Lo scandalo Farmacap si allarga: secondo alcune segnalazioni i farmaci acquistati, venduti e distribuiti nelle farmacie dove lavorano 400 addetti sarebbero stati acquistati a prezzi superiori al mercato. La procura ha aperto un secondo fascicolo. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe anche l'acquisto a prezzi esorbitanti di immobili risultati poi inagibili. Pierucci all'interno VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Farmacap , l'inchiesta si allarga: «I medicinali a prezzi gonfiati» ` 07/09/2016 Pag. 34 Ed. Umbria diffusione:112565 tiratura:151086 Francesco Vignaroli (Progetto Perugia) è pronto a lasciare la presidenza della commissione Bilancio. L'indiscrezione filtra dopo un incontro di maggioranza che si è tenuto l'altro giorno a palazzo dei Priori prima che il consiglio comunale scegliesse i revisori dei conti di Afas (azienda speciale delle farmacie comunali). L'addio di Vignaroli sarebbe legato a impegni di lavoro, quindi nessun caso politico. Sono già iniziati i contatti per la sostituzione: tra i nomi quello di Piero Sorcini (FI, non di osservanza ex An). Comunque gli azzurri sarebbero favoriti per una sorta di riequilibrio tra gli incarichi, che sarebbe stato più volte sottolineato da alcuni membri del gruppo di Forza Italia. A proposito, i revisori dei conti di Afas nominati sono Rolando Antonelli (23 voti) eletto presidente, Federico Castagnoli (23 voti) e Paolo Ferrucci (18 voti). Ernesta Cambiotti ha riportato 5 voti. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Vignaroli lascia la commissione bilancio 07/09/2016 Pag. 16 Ed. Ferrara diffusione:108967 tiratura:142035 di MARIA ROSA BELLINI «STAVO TORNANDO a casa dopo aver fatto la spesa. Ero praticamente arrivato, quando mi si sono avvicinati questi due uomini, per me indiani, mi hanno rivolto poche parole, in italiano ed hanno tentato di avvicinarmi, per darmi una carta stradale, dicendo che cercavano una farmacia . Non ho preso la carta stradale ed ho indicato loro a voce dove potevano trovare la farmacia, a nemmeno 200 metri da dove eravamo. Loro hanno cercato di avvicinarsi ancora di più, io mi sono allontanato e quando ho rallentato, mi hanno bloccato con l'auto e quello che non guidava, mi ha strappato la catenina con un crocifisso attaccato, ma questa è rimasta tra la canottiera e la camicia. A quel punto mi hanno urtato con violenza e se ne sono andati, portandosi via solo un pezzo di catenina». A RACCONTARE nel dettaglio il violento scippo di cui è stato vittima lo stesso sfortunato protagonista, un 73enne, pensionato laghese che nella tarda mattinata di lunedì a pochi metri da casa è stato avvicinato e poi aggredito per essere derubato da due cittadini stranieri, a bordo di una Mercedes Classe A, che ancora sono ricercati dai carabinieri. L'UOMO È STATO portato al pronto soccorso del Delta dove gli sono stati applicati circa 40 punti di sutura ad un braccio, altri punti sul naso, una mano ed una gamba fasciate ed un paio di costole rotte, oltre ad un evidente ematoma attorno al collo dove portava la catenina d'oro. «SIAMO SCIOCCATI per quanto accaduto - commentano la moglie ed il figlio dell'uomo aggredito - eravamo qui, che stavamo sistemando della legna che era in giardino, quando dalle urla che provenivano dai vicini di casa, ci siamo resi conto di quanto accaduto al nostro congiunto». ERA RANNICCHIATO a terra, sanguinante - ricorda la moglie del pensionato laghese - ho avuto un tuffo al cuore. Lo hanno massacrato per cosa, per pochi centimetri di una catenina d'oro. Dove siamo arrivati, che rischi la vita per pochi grammi di metallo prezioso, che il più delle volte è un ricordo affettivo». IERI IL 73ENNE laghese, dimesso dall'ospedale del Delta, con una prognosi di 40 giorni, ha parlato con i carabinieri, fornendo loro tutti gli elementi per continuare le ricerche di questi aggressori che al momento restano sconosciuti. LA CACCIA ALLA BANDA è aperta. L'uomo è ancora sotto choc e i carabinieri vogliono verificare ogni minimo dettaglio per punrare la barra verso la soluzione del caso. L'episodio ha gettato nel panico tutta la piccola comunità di Lagosanto. I detective sono alla ricerca di ogni appiglio per braccare gli aggressori dell'anziano laghese. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Li ho visti in faccia. Adesso ho paura» Sotto choc l'uomo rapinato e investito 07/09/2016 Pag. 11 Ed. Ancona diffusione:108967 tiratura:142035 «Sport Day» Al Roccheggiani esibizioni, prove e convegni - FALCONARA - IL ROCCHEGGIANI torna a riempirsi, domenica dalle 10 alle 20, per la terza edizione del Falconara Sport Day, l'evento che l'associazione Futura organizza in collaborazione con il Comune, la pro loco Falconamare e le società sportive cittadine. Oltre 20 realtà associative faranno provare gratuitamente la propria disciplina ai visitatori. Sarà allestita un'area meeting che ospiterà due incontri: alle 10.30 i volontari della Croce Gialla e della Società nazionale di salvamento terranno un corso di primo soccorso, alle 11.30 prenderà il via una tavola rotonda dedicata alla crescita e all'alimentazione dal titolo «Sport e crescita: guai a improvvisare» organizzata in collaborazione con la farmacia Galatello e il poliambulatorio Kinesis. Si potrà pranzare sul posto e curiosare tra gli stand. Nel pomeriggio ci saranno esibizioni delle varie discipline e sarà assegnato il Premio Futura, ogni anno conferito a giovani che si sono distinti nel loro campo. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'APPUNTAMENTO 07/09/2016 Pag. 13 Ed. Brianza diffusione:47876 tiratura:70261 Elisabetta Pandolfo guiderà la Multiservizi - SOLARO - CI SONO voluti più di nove mesi, ma alla fine la nomina è arrivata e l'azienda pubblica Solaro Multiservizi, interamente controllata dal Comune, ha un nuovo presidente e un nuovo amministratore unico. È ELISABETTA Pandolfo, 31 anni, già consigliera comunale per la lista Insieme per Solaro dal 2009 al 2014. Laureata in Scienze sociali applicate, è consulente aziendale e sta collaborando con numerose amministrazioni locali. È stata nominata al termine di una lunga selezione, per sostituire Patrizio Russo, che ha ricoperto questo incarico per alcuni anni ed era in proroga dal novembre del 2015, dopo che la nuova legge ne ha impedito la possibilità di rinnovo. La Solaro Multiservizi gestisce tra l'altro le Farmacie comunali e la mensa scolastica e conta attualmente 10 dipendenti. La scelta di Elisabetta Pandolfo ha suscitato qualche sorpresa in considerazione del fatto che Gianfranco Morelli, ex assessore nei precedenti mandati e consigliere comunale di maggioranza, si era dimesso nel mese di gennaio proprio per candidarsi pubblicamente a questo incarico e sembrava scontato che ci fosse un accordo in tal senso. Pare però che alla fine, a bloccare la nomina di Morelli sia stata una questione di interpretazione più restrittiva delle norme di incompatibilità. «Sono molto contenta ed onorata di questa nomina e ringrazio il sindaco per questa attestazione di fiducia», ha commentato la nuova presidente della Solaro Multiservizi. Ga.Bass. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SOLARO L'EX CONSIGLIERA COMUNALE NOMINATA A SORPRESA DOPO LA CANDIDATURA MORELLI 07/09/2016 Pag. 3 Ed. Massa Carrara diffusione:82175 tiratura:111836 - MASSA - PROSEGUE la caccia al rapinatore che l'altro pomeriggio ha dato l'assalto alla farmacia «Ferrarini» di Castagnola. Ha agito a volto coperto ma contro di lui giocano due fattori non da poco: primo, gli inquirenti hanno la certezza di avere a che fare non con un rapinatore «professionista» ma con ogni probabilità con un balordo, forse un tossicodipendente alla ricerca di soldi «facili». E proprio per questo potrebbe aver commesso qualche errore, a cominciare dalle banconote perse per la strada durante la maldestra fuga. Secondo: già pochi minuti dopo la rapina gli agenti della squadra mobile hanno preso visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate all'interno della farmacia. Non è stata ancora trovata la pistola (vera o falsa?) usata nell'assalto che ha fruttato al malvivente un bottino di 400 euro. Fra i testimoni anche una bambina di cinque anni e un anziano cliente, cui il rapinatore ha strappato di mano i soldi con cui doveva comprare alcune medicine. Soldi che però il rapinatore ha poi perso per strada... SCHEDA Malviventi Nelle scorse settimane, a cadenza quasi giornaliera, sono state messe a segno truffe a danni di anziani vittime di personaggi senza scrupoli. Si sono presentati alle loro abitazioni qualificandosi come sedicenti carabinieri, avvocati o addetti dell'Enel Soldi e gioielli Una volta entrati in casa i truffatori sono riusciti a farsi consegnare soldi e gioielli dalle anziane vittime, con la scusa di dover saldare inesistenti bollette o debiti contratti dai figli. Negli ultimi giorni le truffe sono state messe a segno da finti addetti di Enel Occhio al «pishing» Come già fatto in passato Enel lancia una nuova campagna di informazione e prevenzione contro questo tipo di truffa. Fari puntati anche sui tentativi di raggiro fatti col sistema del «pishing», le mail ingannevoli con cui vengono chiesto vengono chiesti pagamenti VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Rapina in farmacia : le indagini sulle telecamere 07/09/2016 Pag. 23 Ed. Umbria Terni diffusione:82175 tiratura:111836 «UTILIZZARE gli introiti del canone delle Farmacie tifernati per l'acquisto di medicinali a soggetti indigenti e per abbattere le barriere architettoniche negli edifici privati»: era la proposta del consigliere di Castello Cambia, Vincenzo Bucci. «Le Farmaciesono una risorsa importante - ha risposto l'assessore al bilancio Michele Bettarelli -. Parte degli utili hanno valorizzato iniziative storiche e fiori all'occhiello del nostro territorio che attraggono tanti turisti, costituendo un elemento di crescita economica importante. Investire gli utili per l'abbattimento delle barriere architettoniche è previsto in base alla graduatoria. Alcune risorse le abbiamo destinate al percorso sulle mura mentre la distribuzione dei farmaci agli indigenti è già a bilancio». «Io sceglierei un utilizzo sociale e non promozionale delle risorse», ha replicato Bucci. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Canone delle farmacie comunali Scontro sull'impiego del denaro 07/09/2016 Pag. 5 Ed. Viareggio diffusione:82175 tiratura:111836 Dalla Versilia i servizi igienici IL GRANDE CUORE della Versilia ha subito risposto all'appello di Eugenio Vassalle, responsabile del comitato protezione civile di Viareggio, impegnato con una delegazione di tecnici e volontari nel territorio di Amatrice. Oggi arriveranno i moduli igienici per consentire agli sfollati della frazione Torrita di avere docce e servizi igienici, pur nell'emergenza di un campo di tende, degni di una Nazione civile. «I MODULI per le docce e i wc - racconta dal Reatino Vassalle - sono stati donati dalla ditta Quiriconi di Pietrasanta. Il trasporto dalla Versilia a Amatrice è stato offerto da Biaggi Autotrasporti di Lido di Camaiore. Sta arrivando anche un magazzino con scaffalature regalato dalla So.Ve.Co di Massarosa, così ora metto mano a riorganizzare le cucine da campo, che è la mia materia di ristoratore, con una dispensa come si deve. In questo reparto ho messo tutti sull'attenti». Col convoglio che è partito ieri notte arriveranno anche gli aiuti raccolti dal Comune di Viareggio e dalla Protezione civile con l'iniziativa fatta alla Torretta della stazione: medicinali inviati dalle Farmacie comunali di I Care Srl, pacchi viveri, giochi e materiale didattico donati anche dalla cittadinanza. L'ISTALLAZIONE del campo per i soccorsi alla popolazione di Torrita è stata graditissima ai cittadini rimasti senza casa, visto che anche gli edifici che non sono crollati sono del tutto inagibili. «E il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ci ha fatto i complimenti - sottolinea Vassalle - Ha detto che al primo consiglio comunale aprirà la procedura per proporre il gemellaggio con Viareggio. Quando ha saputo che sono presidente della Mover, schezando, ha detto che mi assumerà a Amatrice perché 'qui di buche da tappare ce ne sono a iosa'. Al sindaco abbiamo mostrato tutto quello che è stato realizzato nel campo di Torrita e lui ha approvato tutto con le lacrime agli occhi per la commosione». QUANDO i viareggini sono arrivati a Torrita il campo tende c'era già. La nostra protezione civile ha aumentato le tende e, come richiesto dalla direzione di Cerveteri, i quattro tecnici partiti da Viareggio hanno messo mano agli allacci idrici e della corrente che non c'erano. L'idraulico ha anche creato gli scarichi dei bagni che saranno montati oggi. «Noi rimarremo qua fino a domani - conclude Vassalle - e poi faremo turnazioni di 5 giorni intervenendo secondo le richieste del Centro operativo comunale di Amatrice». E oggi è attesa la visita di Piero Moscardini, l'ex delegato della protezione civile che venne a Viareggio dopo il 29 giugno: pensionato, ora è consulente e perito della Protezione civile nazionale e sta facendo la revisione dei campi perché tutto funzioni come si deve. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TERREMOTO MODULI DOCCIA E WC DONATI DA QUIRICONI PIETRASANTA 07/09/2016 Pag. 24 Ed. Benevento diffusione:41288 tiratura:56531 « Farmacie , si sblocchino le procedure per le nuove sedi» Manna, presidente provinciale dell'Ordine chiede al governatore De Luca di chiudere al più presto i concorsi rimasti in stand-by Luella De Ciampis Farmacie, si chiedono risposte in Regione per attivare l'iter dell'assegnazione delle sedi farmaceutiche in provincia di Benevento. Un numero non esiguo nel Sannio che diventa molto elevato se si tiene conto delle richieste di tutti gli altri comuni del territorio campano. A chiederne conto, in qualità di delegato regionale della Federazione dell'Ordine dei Farmacisti, è il presidente dell'Ordine dei Farmacisti provinciale, Maurizio Manna ( nella foto) che ha scritto una lettera al governatore De Luca. Le amministrazioni dei comuni del Sannio e dell'intera Regione, in qualità di autorità sanitarie, hanno inoltrato istanza di istituzione di sedi farmaceutiche su tutto il territorio. In seguito a tale richiesta sono stati istituiti due diversi concorsi, uno ordinario nel 2009 e l'altro straordinario nel 2012, attualmente non ancora istruito. Per il primo, si è arrivati sia alla pubblicazione del bando che alla sedi da assegnare, due sole in provincia, e più precisamente, nei comuni di Castelpoto e di Sant'Angelo a Cupolo. Per il secondo, con il decreto Cresci Italia, è stata approvata l'assegnazione di 8 sedi in tutta la provincia di Benevento, ma la commissione nominata da Caldoro, un mese prima che finisse il suo mandato, fu fatta cadere da De Luca. Fu quindi nominata una seconda commissione e, contestualmente, fu inoltrato ricorso al Tar che ha annullato una delle due commissioni, convalidando l'altra che, tuttavia, non viene convocata. Il concorso straordinario era stato indetto per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani farmacisti, ma è un concorso per titoli e quindi a essere favoriti sarebbero comunque i professionisti più anziani che, negli anni, hanno maturato un curriculum più consistente. Intanto, i farmacisti che avevano partecipato al concorso del 2009, hanno formato un comitato che ha ufficialmente sollecitato la Regione a intervenire sulla questione, senza però ricevere risposte ufficiali, se non una rassicurazione verbale del presidente De Luca che, attraverso un'emittente privata, già a giugno, prometteva la imminente soluzione alle problematiche relative ai due concorsi. Tuttavia, al momento, provvedimenti ufficiali non ve ne sono e per questo Manna ha scritto a De Luca, rappresentando l'urgenza della messa in esercizio delle nuove farmacie previste, «al fine di realizzare insieme il programmato, atteso e necessario miglioramento dell'assistenza farmaceutica sul territorio regionale». Quindi, Manna chiede al governatore di sostenere e concretizzare le legittime aspettative di una intera generazione di farmacisti che da trent'anni attende di poter conquistare la propria opportunità professionale. Tutti gli Ordini della Campania - per quanto si legge nella missiva - hanno costantemente sollecitato la precedente amministrazione regionale a dare impulso decisivo alle procedure concorsuali, ritenute necessarie, segnalando la necessità di superare specifiche criticità, quali, il fenomeno delle prelazioni comunali farmaceutiche, sottratte al pubblico concorso, in favore di un successivo affidamento alla gestione di una società partecipata, a maggioranza privata. Aspetto, quest'ultimo, recentemente all'attenzione dell'Antitrust. Foto: I numeri Sono in tutto 10 gli esercizi «congelati» di cui uno ciascuno a Castelpoto e S. Angelo a Cupolo VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La sanità , l'appello 07/09/2016 Pag. 25 Ed. Salerno diffusione:41288 tiratura:56531 Medicina, roulette per 1.373 «Test stressanti, cari e ingiusti» La carica delle matricole: solo 142 ce la faranno. In corsa un 54enne Barbara Landi La giornata Folla e tensione alle prove d'ingresso «È la facoltà che ci farà lavorare» Piano Marshall e manifesto illuminista tra i quesiti del test d'ingresso a numero programmato nazionale in Medicina e Chirurgia. Clima sereno per i 1.373 che si sono presentati ieri mattina su 1.404 prenotati alle prove di selezione per i 142 posti disposti dal Miur per Salerno, a cui si aggiungono 15 in Odointoiatria e Protesi dentaria. Tra i più anziani, pronto a mettersi in gioco per inseguire una passione, anche un uomo di 54 anni, classe 1962. Un trend in crescita, quello della facoltà che nel 2016 festeggia il decennale. Circa il 4per cento in più degli aspiranti camici bianchi ha scelto l'ateneo salernitano come prima opzione tra le 72 sedi dislocate su tutto il territorio italiano. «Salerno si è classificata ai vertici di tutte le valutazioni nazionali per ricerca e didattica - spiega Mario Capunzo, direttore del dipartimento - I dati Almalaurea confermano i nostri laureati tra i primi per occupazione post lauream e siamo l'unica università a disporre di un campus totalmente dedicato. Odontoiatria vive l'effetto trascinamento dell'ottima reputazione conquistata. La professione medica rimane una delle più affascinanti, sull'attrattività però incide non solo l'emotività, ma anche il carattere di concretezza nel trovare un'occupazione». Sezioni «Ippocrate» sono state istituite in numerosi licei classici salernitani, come il Torquato Tasso, con percorsi e seminari di studi che proiettano già alla facoltà di Medicina. «Il mio augurio ai candidati è di dare il meglio di se stessi aggiunge Capunzo - e di affrontare le prove con serenità e serietà, con la consapevolezza che si tratta di una missione fondata sul rapporto empatico con l'umanità del paziente». Ormai consolidata la prassi predisposta dal campus per i test d'ingresso. Le operazioni, infatti, appaiono ancora più fluide dello scorso anno, permettendo già dalle ore 8.30 l'ingresso verso le aule assegnate attraverso le procedure online. Off limits le aule di Giurisprudenza e Lettere. I plichi contenenti i test, custoditi nei giorni precedenti in camere blindate e videosorvegliate, vengono consegnati alla commissione centrale, presieduta da Nicola Rosa, ordinario e primario di Oculistica, e composta da Antonello Crisci, direttore dell'istituto di Medicina legale e Paolo Remondelli, presidente del corso di laurea in Medicina. Ad augurare buon lavoro ai ragazzi anche il rettore Aurelio Tommasatti, che si è recato di persona ad incoraggiare le future matricole: «La giornata di oggi è decisiva per la qualità del lavoro svolto a servizio dei giovani - spiega Tommasetti - Quest'anno siamo passati da un rapporto di 9 candidature per ogni posto disponibile a più di 10. Questo ci inorgoglisce, ma ci assegna una grande responsabilità: garantire ai nostri futuri studenti le migliori condizioni di efficienza, accoglienza, ospitalità e organizzazione». Domande molto più semplici rispetto allo scorso anno, prive di trabocchetti vero/falso. Lineari anche i quesiti di logica, più complesse invece quelli di fisica e chimica, anche se molto più coerenti ai programmi scolastici delle superiori. Tuttavia, per la graduatoria unica nazionale a scorrimento bisognerà attendere il 4 ottobre. Appare sempre più fragile e meno indipendente, però, la nuova generazione di studenti, accompagnata a sostenere i test dalle mamme e dai papà, in attesa per ore, in trepidazione, fuori dalle transenne. «Mai scoraggiare i figli. Bisogna avere fiducia e stargli vicino», sostiene la signora Lucia. «Siamo genitori disperati - incalza un padre - È difficile raccontare come si vive tutto l'iter». Famiglie intere con bimbi a seguito girano intanto per il campus. La rabbia è tanta per un test a sbarramento considerato anticostituzionale e soprattutto non teso a premiare il merito, oltre che costoso. Cento euro l'ammontare del contributo, per un totale di 140mila euro incassate dal campus solo per Medicina. «Industria dei test», la definisce il signor Enzo, di professione medico rianimatore, venuto con la moglie e la bimba più piccola a sostenere il figlio al suo secondo tentativo, già iscritto a Farmacia a Siena: «La nostra è una dittatura velata, non una democrazia. Il diritto allo studio dovrebbe essere per tutti, ma chi non ha la possibilità di spendere non può fare ciò che vuole. "Chi abbusca è il povero cristiano VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'Università 07/09/2016 Pag. 25 Ed. Salerno diffusione:41288 tiratura:56531 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato insiste - .È la vita a selezionare il medico. Non saranno mai eliminati i test, perché l'indotto economico è troppo forte. È uno stress. Noi ad esempio abbiamo fatto il giro d'Italia per partecipare alle selezioni degli atenei privati, tra cui San Raffaele a Milano, Campus Biomedico e Cattolica, ed ora manca Ingegneria Biomedica. Tra costi e pernottamento circa 2.500 euro. Penso però a tutti i ragazzi bravi che non possono garantirsi queste opportunità. Purtroppo le altre facoltà sono solo dei parcheggi». Contraria ai test anche l'associazione universitaria Link. «Volevo fare il medico, ma ho trovato chiuso», si legge sullo striscione che espongono all'ingresso del campus, essendogli stato impedito dal servizio di sicurezza di avvicinarsi all'area blindata: »I test sono la faccia di un'economia soffocata che ha portato al collasso il mondo dell'università e della cultura, negando a noi giovani di inseguire un sogno». Natalia Pelosi Prima a finire il test voglio tentarne altri due uno anche a Benevento Bodan Stepanchuk Tanta ansia e poco tempo Mi piace aiutare gli altri lo faccio già come bagnino Annalaura Baldi I test erano fattibili ma queste prove possono distruggere un sogno Maria De Falco Ho scelto di restare qui il campus ha buona fama Proverò anche farmacia 07/09/2016 Pag. 15 diffusione:16726 tiratura:31832 Nas a caccia del mandante politico dopo l'arresto del commissario La nuova pista Dietro i favori il sospetto di una «mangiatoia»politica Valeria Di Corrado Scoprire chi è il "mandante" politico che avrebbe portato il commissario straordinario di Farmacap Francesco Alvaro a favorire la società Dragona servizi di Giuseppe Giordano nell'affidamento di un appalto per la gestione di tre asili romani per 36 mila euro l'anno, per 6 anni. Verificare se, in cambio della corsia preferenziale e di questo prezzo di favore, sia stata foraggiata la politica. E' questa la nuova pista investigativa su cui stanno lavorando i carabinieri del Nas, su mandato del pm Nadia Plastina, dopo che lunedì il gip ha ordinato i domiciliari per Alvaro e imposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Giordano. Entrambi indagati per turbativa d'asta e falso in atto pubblico. Ieri il blitz dei militari nella sede di Farmacap (la società partecipata al 100% dal Campidoglio che gestisce, tra l'altro, le farmacie comunali) per acquisire la documentazione relativa a quella e ad altre gare "sospette" e hanno sequestrato il computer del commissario straordinario scelto dall'ex sindaco Marino e rinnovato "a tempo indeterminato". L'attenzione degli inquirenti sarà tesa anche a cercare qual è la sponda politica evocata da Alvaro. Nell'ordinanza di arresto si fa riferimento alla risposta che quest'ultimo avrebbe dato al dg di Farmacap Guarino, in disaccordo con il suo modo di operare: «Lo vuole la politica». «Tale dichiarazione - spiega il gip - appare adombrare uno scenario di coinvolgimento di esponenti politici ed amministrativi a livelli superiori rispetto a quanto già emerso». Quel che è certo è che Alvaro ha firmato nell'agosto del 2015 il contratto che affidava la gestione dell'asilo di via Bossi, all'Infernetto, e di due immobili dove sarebbero sorti altri asili, dichiarando falsamente di aver già ottenuto la Convenzione con il Comune. Convenzione che poi è stata siglata il mese successivo. L'allora consigliere grillino Virginia Raggi aveva segnalato le anomalie di quella gara in un video pubblicato su internet. Alvaro l'ha querelata per calunnia. L'attuale sindaco, per tutta risposta, ha portato in Procura una denuncia formale. Ma i pm erano già su quella pista. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 07/09/2016 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Appalti dei nidi Blitz a Farmacap PROFESSIONI 10 articoli 07/09/2016 Pag. 13 diffusione:98970 tiratura:162805 Manuel Costa Il gruppo tedesco Fresenius ha siglato un accordo per acquisire Idc Salud Holding, operatore ospedaliero spagnolo più conosciuto come Quironsalud, per 5,76 miliardi di euro (6,42 miliardi di dollari). L'operazione prevede che la divisione Helios di Fresenius, maggior operatore privato di ospedali e strutture sanitarie d'Europa, acquisisca il controllo della catena iberica da Cvc Capital Partners, dal fondatore e amministratore delegato Victor Madera e da altri manager. Per Fresenius si tratta della prima iniziativa di espansione al di fuori della Germania e della maggior acquisizione mai effettuata, ha precisato un portavoce. L'ultima grande transazione di m&a dell'azienda tedesca è stata realizzata nel 2008 e ha portato all'acquisizione del controllo del produttore di farmaci generici statunitense App Pharmaceuticals per 4 miliardi di dollari circa. Fresenius sosterrà la maggior parte dell'esborso in contanti ed emetterà anche 6,1 milioni di azioni per un valore di 400 milioni di euro a favore di Madera, che a sua volta manterrà il timone dell'azienda iberica. Quironsalud, nata nel 2014 dalla fusione tra Idc Salud e Grupo Hospitalario Quiron, ha in portafoglio 43 ospedali, 39 centri ambulatoriali e circa 300 centri per la prevenzione, conta su 35 mila dipendenti e prevede per il 2006 un fatturato di 2,5 miliardi con un ebitda tra 460 e 480 milioni, destinato a salire tra 520 e 550 milioni nel 2017. Fresenius prevede di chiudere la transazione tra la fine dell'anno e l'inizio del 2017 e di fornire al mercato un nuovo piano di medio termine in occasione della pubblicazione dei risultati finanziari 2016. (riproduzione riservata) FRESENIUS 6 giu '16 6 set '16 61 69 67 65 63 71 quotazioni in euro 70,43 € 6,44% IERI Foto: Victor Madera PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Fresenius compra ospedali in Spagna per 5,76 mld 07/09/2016 Pag. 19 diffusione:40070 tiratura:76507 Fresenius fa shopping E aumenterà il fatturato di 2,5 mld di euro Il gruppo tedesco Fresenius ha siglato un accordo per acquisire Idc Salud Holding, operatore ospedaliero spagnolo conosciuto in Spagna per l'insegna Quironsalud, per 5,76 miliardi di euro. L'operazione vede la divisione Helios di Fresenius, il principale operatore privato di ospedali e strutture sanitarie d'Europa, rilevare il controllo della catena iberica da Cvc Capital Partners, dal fondatore e a.d. Victor Madera e da altri manager. Per Fresenius si tratta della seconda iniziativa di espansione al di fuori della Germania e della maggiore acquisizione mai effettuata. L'ultima grande transazione m&a dell'azienda tedesca era stata condotta nel 2008 e aveva portato all'acquisizione del controllo del produttore di farmaci generici americano App Pharmaceuticals per 4 miliardi di dollari. Ora Fresenius sosterrà gran parte dell'esborso in contanti ed emetterà 6,1 milioni di azioni, per un valore di 400 milioni di euro, a favore di Madera, che a sua volta manterrà il timone dell'azienda iberica. Quironsalud, nata nel 2014 dalla fusione tra Idc Salud e Grupo Hospitalario Quiron, ha in portafoglio 43 ospedali, 39 centri ambulatoriali e circa 300 centri per la prevenzione, conta su 35 mila dipendenti e prevede per il 2016 un fatturato di 2,5 miliardi di euro, con un ebitda compreso tra 460 e 480 milioni, destinato a salire a 520-550 milioni l'anno prossimo. Fresenius prevede di chiudere la transazione tra la fi ne dell'anno e l'inizio del 2017 e di fornire al mercato un nuovo piano industriale a medio termine in occasione della pubblicazione dei risultati fi nanziari 2016. © Riproduzione riservata PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 50 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il colosso ospedaliero tedesco rileva per 5,76 miliardi la spagnola Idc 07/09/2016 Pag. 41 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices CAMBIO DI GOVERNANCE PER L'ITALIAN BIOSIMILAR GROUP A CACCIA DI NUOVE ADESIONI Adottato lo stesso percorso dell'associazione europea di settore: braccia aperte nei confronti di qualsiasi azienda interessata a condividere il supporto alle politiche pro-biosimilari S.Tod. Nell'afa estiva la notizia è scivolata via in sordina. Ma documenta bene quanto "tanto" si muove sul vivace pianeta dei biosimilari. Più o meno a fine giugno un criptico comunicato dell'Italian Biosimilar Group (l'Ibg, nato nell'alveo di Assogenerici, cui aderiscono oggi otto aziende attive nel settore: Sandoz, Baxter, Baxalta, Teva, Sandoz, Mylan, Accord, Stada, Mundipharma) annunciava che l'organismo - a due anni dalla nascita - aveva deciso di "adottare un nuovo modello di governance, più funzionale alla sua autonomia e alla necessità di rispondere alle sfide attuali e future che caratterizzano questo". Suggestiva la spiega sulle nuove sfide che, sottolineava la nota, "prevedono la necessità di aprirsi all'esterno, a nuove realtà industriali non appartenenti ad Assogenerici portatrici di interessi in questo settore produttivo". La novità non rappresenta altro che l'attuazione pratica di un passaggio contenuto nel nuovo Statuto di Assogenerici (febbraio 2016) che all'articolo 8, lettera h ha testualmente previsto che il Consiglio direttivo dell'associazione dei genericisti può, laddove ne ravvisi l'opportunità: "istituire uno o più gruppi di rappresentanza di specifici interessi di aziende titolari di medicinali che abbiano una propria autonomia gestionale, finanziaria e comunicazionale...". Il Consiglio direttivo potrà altresì prevedere "che possano far parte di tali gruppi anche aziende non associate ad Assogenerici...". La scelta è politicamente rilevante. Anche Farmindustria, ad esempio, ha gruppi analoghi (Iapg - Italian American Pharmaceutical Group, gruppo delle aziende italiane a capitale americano, componente di Farmindustria, Gef - Gruppo Europeo Farmindustria, che riunisce le aziende farmaceutiche a capitale europeo operanti nel mercato italiano e appartenenti a Farmindustria) che non risultano però incardinati nello statuto farmindustriale. Trasparente il tentativo di Assogenerici di abbracciare lo stesso percorso dell'associazione europea di settore, che a marzo di quest'anno ha fatto un triplo salto mortale cambiando denominazione - da Ega (European Generic and Biosimilar Medicines Association) a Medicines for Europe - e modificando la propria la struttura interna che oggi prevede tre gruppi - farmaci generici, farmaci biosimilari e farmaci a valore aggiunto (ricerca su molecole scadute di brevetto). Gruppi distinti ma pienamente collegati alla visione di Medicines for Europe, che è quella di fornire un accesso sostenibile a farmaci di alta qualità per tutti i pazienti europei. Non è un caso dunque se nel gruppo europeo dei biosimilari sono confluite aziende storicamente non appartenenti al mondo genericista: Baxalta, Cinfa Biotech, Merck, Boehringer Ingelheim, Allergan e poi le storiche Sandoz e Teva, tanto per fare qualche nome. La scelta di Assogenerici sembra sovrapponibile: l'Ibg avrà autonomia limitata ("non potrà obbligare giuridicamente Assogenerici, né tantomeno stipulare contratti in nome e per conto della stessa"), ma è pronto ad accogliere a braccia aperte aziende non associate ad Assogenerici perché in essa non trovano una completa rappresentanza dei propri interessi, ma comunque interessate a condividere il percorso di rafforzamento delle politiche pro-biosimilari. Il modello è flessibile e attrattivo: il gruppo si è dotato di un modello di governance a sé stante. Nel primo biennio di acquisizione di autonomia (2016-2017) il coordinatore è di diritto un vicepresidente Assogenerici con delega per i biosimilari (Manlio Florenzano, Sandoz) ed è affiancato dai due vicecoordinatori individuati in seno al gruppo (Stefano Collatina, Baxter e Marco Filippini, Mundipharma). Ma alla fine primo biennio l'elezione dei vertici avverrà liberamente all'interno del gruppo e potrà interessare anche rappresentanti di aziende non iscritte ad Assogenerici. La suggestione è quella di un gruppo-forum di discussione basato sulla condivisione di alcuni principi fondamentali tra cui l'approccio multistakeholder in un panorama che potrebbe continuare ad arricchirsi di nuovi protagonisti e outsider che non sempre trovano (o troveranno) in altre associazioni di PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 51 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BUSINESS E MERCATO 07/09/2016 Pag. 41 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 52 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato categoria una adeguata rappresentanza degli interessi e degli investimenti fatti in questo specifico settore. (S.Tod.) Foto: Parole chiave Biosimilari Aziende/Istituzioni Italian Biosimilar Group, Assogenerici, Ega, Medicines for Europe, Farmindustria, Gef, Iapg, Sandoz, Baxter, Baxalta, Teva, Sandoz, Mylan, Accord, Stada, Mundipharma, Cinfa Biotech, Merck, Boehringer Ingelheim, Allergan 07/09/2016 Pag. 48 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices SLOGAN PER UN PHARMA A CACCIA DI GOVERNANCE: "CURIAMO PEGGIO E SPENDIAMO DI PIÙ PER COLPA DEI SILOS" Le proposte avanzate dallo studio I-Com per la sostenibilità della spesa farmaceutica : tassa di scopo e delisting per l'emergenza ma per andare avanti serve una nuova chiave di lettura dell'innovatività Sara Todaro Abbattimento dei silos per scardinare un paradosso clamoroso: un Ssn che offre prestazioni peggiori spendendo di più. È su questa lunghezza d'onda che si muove l'analisi presentata in luglio dall'Istituto per la Competitività I-Com che affronta la questione della governance farmaceutica inquadrandola nella visione più ampia di una nuova governance dell'intera spesa sanitaria. La proposta è quella - non inedita, ma mai perseguita - di ribaltare l'ottica: abbandonare un sistema di controllo progettato per tenere a bada il rischio di crescita della spesa lavorando invece sulle ragioni dell'incremento: un approccio "olistico" al sistema di governo della spesa sanitaria che consenta la creazione di vasi comunicanti tra i budget di spesa, e che incorpori in ogni valutazione il criterio della costo-efficacia, remunerando il valore delle nuove proposte terapeutiche in riferimento agli unmet need e non rispetto al costo marginale. Un triplo salto mortale, insomma, dal momento che tutto il ragionamento parte dal sereno riconoscimento del fatto che questo specifico capitolo di spesa è cronicamente sottofinanziato. "Da un confronto, basato su dati Ocse con Spagna, Germania e Francia risulta che se l'Italia colmasse il gap in termini percentuali della quota di spesa sanitaria pubblica complessiva destinata alla farmaceutica, la spesa per quest'ultima potrebbe aumentare, a parità dunque di spesa sanitaria, rispettivamente di 4,5 miliardi di euro, 2,1 miliardi di euro e 1,6 miliardi di euro (in base ai dati 2015) - spiega Stefano Da Empoli, docente di Economia politica e politica economica all'Università di Roma Tre e presidente di I-Com. - Questi numeri assumono una rilevanza del tutto significativa considerando che solo nel 2015 in Italia la spesa farmaceutica complessiva (territoriale ed ospedaliera) ha superato la copertura prevista dall'attuale struttura dei tetti di spesa per circa 1,8 miliardi di euro". Un divario ovviamente non colmabile nell'immediato con una sottrazione di risorse ad altri comparti di spesa - riconosce lo studio - avanzando l'ipotesi di tre diversi possibili strumenti di copertura che variamente mixati porterebbero ad una rapida riduzione del gap: misure fiscali ad hoc; destinazione della crescita del Fsn legata alla crescita economica ad un maggiore finanziamento della spesa farmaceutica; ricorso ad una maggiore spesa per automedicazione attraverso attente misure di delisting. LE IPOTESI Per quanto riguarda l'ipotesi di misure fiscali ad hoc, I-Com riedita quella della tassa di scopo avanzata da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) per coprire la spesa per farmaci innovativi, ed in particolare per quelli contro il cancro: l'aumento del prezzo di vendita delle sigarette di venti centesimi al pacchetto (un centesimo a sigaretta) si tradurrebbe negli scenari caratterizzati da maggiore o minore elasticità di risposta al prezzo in un aumento complessivo di spesa disponibile per il finanziamento del fondo per i farmaci innovativi che oscilla tra i 693 e i 714 milioni di euro. La seconda ipotesi si fonda su stime di crescita delle risorse pubbliche per il Ssn di circa 2,8 miliardi di euro, legate ad una auspicabile (ma chissà quanto credibile) crescita dell'economia: nel caso - stima I-Com - facendo tre possibili ipotesi alternative sulla percentuale della variazione del Fsn da devolvere al maggiore finanziamento della spesa farmaceutica (14,85%, 25% o 50%) nel 2019 si otterrebbe un aumento della copertura rispettivamente pari a 413 milioni di euro, 695 milioni di euro e 1,4 miliardi di euro (con valori intermedi per gli anni precedenti). Terza ipotesi - peraltro spesso bisbigliata qua e là, ma mai abbracciata apertamente dalla politica, perché oggettivamente "spinosa" - il ricorso al delisting di farmaci a basso costo, per patologie non croniche o gravi, da abbinare a un miglioramento della cultura dell'automedicazione, tale da allineare l'Italia agli altri Paesi Ue. Una misura che secondo le stime I-Com potrebbe conseguire risparmi di spesa pubblica fino a 774 milioni di euro. Certo si tratterebbe di spostare a carico dei cittadini una ulteriore quota di spesa da PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 53 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BUSINESS E MERCATO 07/09/2016 Pag. 48 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 54 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato sostenere di tasca propria, ma un delisting che coinvolgesse sia la Classe A (rimborsata dal Ssn) che la classe C (su ricetta non rimborsata) avrebbe il pregio di esporre un'ampia fascia di prodotti - spesso usati impropriamente - alla concorrenza connaturata alla categoria dei "senza ricetta", con qualche piccolo vantaggio anche per i cittadini. Riassumendo, quindi, la sola imposizione della tassa di scopo congiuntamente alle risorse provenienti dal delisting, potrebbe portare a circa 1,5 miliardi di euro aggiuntivi in ciascun anno. Se a questi si aggiungessero il 14,85%, il 25% o il 50% dell'aumento del Fsn legato alle previsioni di crescita economica, anche nell'ipotesi in cui alla copertura della spesa farmaceutica venga devoluto solo il 14,85% della crescita del Fsn, il gap esistente risulterebbe colmato sin dal 2016, per una cifra complessiva pari a 1,83 miliardi di euro. LE SFIDE Certo è che si tratta di scelte di corto respiro a fronte della necessità di prendere davvero le misure ad una innovazione farmaceutica che - spiega Davide Integlia (I-Com) - "può determinare un impatto trasversale rispetto ai silos identificati come compartimenti per l'allocazione e soprattutto per il controllo della spesa sanitaria: sul silos della spesa farmaceutica ospedaliera; sul silos della farmaceutica territoriale (se l'innovazione si concentra in ospedale e aumenta il ricorso alla genericazione in farmacia); sul silos dei Drg (minori ricoveri); sul silos dell'assistenza sociosanitaria (minore necessità di Adi)". Così se la sfida per il Ssn è mantenere la sostenibilità garantendo un equo (e tempestivo) accesso alle cure, quattro sono le risposte individuate ai tavoli di I-Com: il ricorso ai Pdta (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) individuati come ragionevole evoluzione dei Ptor e capaci di allineare i pazienti ai farmaci disponibili a livello nazionale, superando il filtro previsto a livello regionale; i percorsi adattivi, ovvero i meccanismi flessibili di concessione dell'autorizzazione all'immissione in commercio sostenuti dall'Ema e capaci di garantire un più equo e tempestivo accesso ai nuovi farmaci alle sottopopolazioni di pazienti più gravi; l'adozione dell'Evidence Based Medicine come faro delle scelte di politica sanitaria a fronte di un evidente e costante inadeguato trasferimento dei risultati della ricerca alla pratica clinica e all'organizzazione dei servizi sanitari; l'adozione del payment by result che lega la rimborsabilità del farmaco alla sua reale efficacia e consente da un lato di contenere, nei limiti del possibile, la spesa farmaceutica e dall'altro di tutelare l'accesso uniforme dei pazienti alle cure innovative. Con una annotazione finale unanimamente condivisa: l'Italia deve finalmente decidersi ad adottare una definizione ed una metodologia di valutazione dell'innovazione. Magari prendendo in prestito i modelli altrui. Un esempio - è stato detto - è il metodo francese: semplice traspatrente e applicabile, basato su cinque gradi di innovatività. Capace magari di agevolare trattative e delisting che a volte paiono insuperabili. tassa di scopo tassa di scopo + crescita (14,85%) tassa di scopo + crescita (25%) tassa di scopo + crescita (50%) gap spesa effettiva - tetto di spesa Risorse aggiuntive dalle diverse fonti di copertura (milioni di euro, proiezioni) Risorse aggiuntive dalle diverse fonti di copertura comprensive di delisting (milioni di euro, proiezioni) tassa di scopo + delisting tassa di scopo + delisting + crescita (14,85%) tassa di scopo + delisting + crescita (25%) tassa di scopo + delisting + crescita (50%) gap spesa effettiva - tetto di spesa Gap di finanziamento pubblico della spesa farmaceutica (punti percentuali vs Italia) Aumento della spesa farmaceutica pubblica in Italia se fosse colmato il gap con altri paesi Ue (milioni di euro) Foto: Sara Todaro AboutPharma and Medical Devices [email protected] Foto: Parole chiave Spesa farmaceutica, governance, Evidendce Based Medicine, Pdta, payment by result Aziende/Istituzioni I-Com 07/09/2016 Pag. 54 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices ANSIE E DOLORI DEL DOPO-BREXIT CON L'EMA CHE RESTA IN CERCA D'AUTORE Nei blog fioccano i gossip sulle sorti dell'Agenzia europea dei medicinali e sulle scelte conseguenti che potrebbero essere assunte anche dalle imprese di settore Il primo obiettivo è stato quello di rassicurare imprese e investitori: non ci saranno cambiamenti traumatici immediati. Ma il passo successivo è quello di cominciare a ragionare se e come il Paese deciderà di abbandonare il regolatorio farmaceutico comunitario. È su questo che il ministro britannico delle Life Sciences, George Freeman, ha invitato a riflettere il gruppo di lavoro partecipato dagli organismi commerciali e regolatori del comparto, creato a inizio luglio e co-presieduto dal Ceo di GlaxoSmithKline, Sir Andrew Witty e dall'Ad di AstraZeneca, Pascal Soriot. "Il gruppo di lavoro farà sentire la voce del settore Life Science nel corso dei negoziati con l'Europa", ha spiegato Freeman in conferenza stampa, aggiungendo però che la priorità è quella di "cominciare a pensare alle opportunità per il settore life sciences del Regno Unito al di fuori del contesto normativo Ue". "Non c'è ancora nulla di deciso" - avrebbe aggiunto Freeman lasciando tuttavia trasparire la ferma convinzione che l'Agenzia regolatoria britannica Mhra sarebbe perfettamente in grado di gestire tutti gli affari regolatori del Paese a lungo termine: "Abbiamo tutta l'intenzione di restare influenti e di sfruttare la libertà che deriverebbe dal restare fuori dal processo normativo comunitario". La tesi di Freeman è che con la ricchezza dei dati generati dal Nhs la Mhra può aspirare a diventare "leader nella rete europea delle life science". Qualche dettaglio i più scrivono gli osservatori - sarà disponibile forse in autunno quando è attesa la pubblicazione dell'Accelerated Access Review, progetto di punta di Freeman che riguarderà l'accesso ai farmaci innovativi per i pazienti del Regno Unito, la ricerca clinica, la regolamentazione e i listini. "L'Aar fornirà una visione potente di come il Regno Unito può fruttare l'Nhs come una piattaforma di ricerca", ha annunciato, lasciando intendere la possibilità che in futuro l'Mhra possa trovarsi a lavorare a più stretto contatto con il Nice (National Institute for Clinical Excellence, l'organismo indipendente al servizio del Nhs, dedita al technology appraisal e alla produzione di linee guida cliniche) per la creazione di un sistema congiunto di regolazione e fissazione dei prezzi. Ciò detto - anche se l'industria farmaceutica inglese, europea e statunitense sono state più o meno unanimi nel sostenere il "remain" - c'è qualche libero pensatore convinto che alla fine il Paese trarrebbe vantaggio dallo scrollarsi di dosso la burocrazia regolatoria dell'Unione. La pensa così, ad esempio, Mike Rea, chief executive di consulenza "path-to-market" di Idea Pharma, società specializzata nel misurare la probabilità di successo commerciale in fase di pre-lancio: "In Europa stiamo perdendo un sacco di farmaci, per svariati motivi, ma non se ne sa nulla perché la scelta è compiuta in pipeline - spiega. - Se il Regno Unito fa la scelta giusta potrà diventare un player globale invece di limitarsi ad essere un membro di un blocco commerciale". Tra i motivi di preoccupazione nel settore come lasciato intendere anche dal ministro della Scienza, Jo Johnson - c'è anche l'ipotesi che con Brexit sfumino anche gli 80 miliardi di finanziamento dei progetti britannici di ricerca già stanziati nell'ambito di Horizon 2020, ma anche in questo caso Rea ha la risposta pronta: "Le aziende pharma sono brave a decidere dove investire i propri denari ed è su quei finanziamenti che deve puntare il biotech, non sull'Europa: del resto i risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici hanno reso molto poco sul mercato". Intanto a tenere alta l'attrattiva potrebbe essere il piano del cancelliere George Osborne di ridurre del 5% le imposte sulle imprese passando dall'attuale 2% al 15%. Nel mare agitato delle ansie post-Brexit anche i grossisti, preoccupati dell'effetto di eventuali nuovi accordi commerciali stretti in ambito europeo: "Il commercio parallelo fa risparmiare al Nhs circa 250 milioni di sterline l'anno - ha spiegato Martin Sawer, Segretario generale dell'associazione di settore britannica. - Noi importiamo circa il 15 % dei nostri farmaci e dovremo far sì che non si registrino carenze dovute a picchi di prezzo se dovremo rivolgerci fuori dal PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 55 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BUSINESS E MERCATO 07/09/2016 Pag. 54 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 56 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato mercato unico". Nessuna preoccupazione invece sul fronte della sicurezza: "Non c'è motivo per cui ad esempio le misure imposte dalla direttiva Ue su prodotti falsificati non debbano restare in vigore - conclude Sawer - a maggior ragione visto il precedente di Svizzera e Norvegia, che le hanno comunque adottate pur non facendo parte dell'Ue". Nel frattempo non cessano di essere formulate le ipotesi (e le candidature) per un possibile spostamento dalla sua sede di nascita londinese dell'Ema, la più grande organizzazione europea con sede nel Regno Unito, con uno staff di oltre 800 dipendenti e un'attività registrativa riconosciuta non solo nei 28 Paesi membri ma nel più ampio Spazio economico europeo (See), che vede anche la presenza dell'Islanda, del Liechtenstein e della Norvegia. "Situazione dirompente ma gestibile", è stato il commento del Dg dell'Efpia, Richard Bergstrom convinto che il Regno Unito possa rimanere all'interno del sistema regolatorio europeo grazie all'appartenenza al See. "In Europa c'è grande rispetto per il lavoro svolto dalla Mhra e non è interesse di nessuno coltivare percorsi normativi differenziati", ha confermato il direttore esecutivo Abpi (la farmindustria britannica), Mike ompson. Tra gli scenari ipotizzati l'adesione al Regolamento Ema in virtù della sottoscrizione di un accordo simil-Norvegia in termini See (il che però impegnerebbe il Regno Unito a garantire la libera circolazione alle frontiere, invisa però a quanti hanno scelto il "Leave") o un negoziato analogo a quello che regola i rapporti tra Europa e Svizzera, che prevede blocchi alle migrazioni: scelta possibile se il Regno Unito scegliesse di recidere gli stretti rapporti con l'Europa attraverso l'European Free Trade Association. Certo è che se il Regno Unito diventerà come Islanda e Norvegia il suo voto ad esempio nel Chmp varrà meno di quello degli altri membri dell'Ue. E certo è che la rimozione degli esperti della Mhra dall'Ema non rallegra nessuno in ambito europeo: 281 (8%) dei 3.678 esperti utilizzati dall'Ema sono britannici, così come britannici sono stati i rapporteur del 16,5% degli assessment del Chmp e del 29% dei Prac (Pharmacovigilance Risk Assessment Committee). Comunque vadano le cose è probabile che Ema e i suoi 890 dipendenti (60 britannici) saranno costretti a cambiare casa e che altrettanto dovranno fare le aziende delocalizzando i propri hub regolatori: "Fare diversamente commenta Grant Castle, partner londinese dello studio legale Covington&Burling - sarebbe come affidare le registrazioni dei farmaci europei a personale svizzero, giapponese o statunitense". E allora traumi in arrivo anche per il personale britannico - che detiene il 10% delle posizioni dirigenziali nell'Agenzia - ma chanche de travailler in più per le figure professionali del Pharma focalizzate a livello internazionale. Questa è almeno l'opinione almeno di un osservatore del settore come Matt Beedle, di NonStop Pharma: "Del mercato non c'è certezza - ha commentato - ma è invece altamente probabile che in seguito alla probabile migrazione dell'Ema un certo numero di imprese si vedrà costretto a spostare i propri servizi nel continente o in Irlanda con conseguente necessità di riassortire il personale: in tal caso saranno i professionisti con esperienza di livello internazionale a trarne il maggior vantaggio". (S.Tod.) Foto: Parole chiave Brexit, farmaceutica Aziende/Istituzioni Ema, Regno Unito, Ue, GlaxoSmithKline, AstraZeneca, Idea Pharma, Efpia, Mhra, Abpi, Covington&Burling, NonStop Pharma 07/09/2016 Pag. 66 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices OFF LABEL "A FIN DI MALE" PHARMA ALLE PRESE CON VETI E RESPONSABILITÀ Il caso del tiopental prodotto da Pfizer-Hospira e utilizzato per la pena di morte, fa riflettere su quanto, dal punto di vista legale, si possa fare per controllare la destinazione dei propri prodotti Laura Orlando Nell'ambito normativo italiano e comunitario sono previste diverse ipotesi in cui, in via eccezionale, è consentito l'uso di prodotti farmaceutici in mancanza di relativa autorizzazione all'immissione in commercio (Aic) rilasciata dalle competenti autorità regolatorie - in Italia, l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) - a seguito di una delle procedure previste dalla legge. Vi sono per esempio le ipotesi di "uso compassionevole", vale a dire l'uso terapeutico di un medicinale ancora sottoposto a sperimentazione clinica quando non esista valida alternativa terapeutica al trattamento di patologie gravi; nonché le ipotesi di importazione di farmaci innovativi in commercio in altri Stati ma non sul territorio nazionale. Tuttavia, si parla più precisamente di uso off label di un medicinale nel caso in cui questo sia somministrato con modalità o per finalità diverse da quelle che formano oggetto di Aic e sono riportate nel foglietto illustrativo. Il perimetro della responsabilità di un'azienda produttrice per la commercializzazione del medicinale, sancita a carico dell'azienda titolare dell'Aic dall'articolo 6 del decreto legislativo 219/2006 dovrebbe coincidere con quello dell'Aic e non estendersi a usi terapeutici del farmaco che dall'Aic non siano coperti. Questa limitazione di responsabilità dovrebbe concernere soprattutto le ipotesi di responsabilità da prodotto, ricorrendo in tal caso le circostanze di esclusione della responsabilità previste in generale dal Codice del Consumo (decreto legislativo 206/2005, articolo 118). Tuttavia, nella prassi non sono mancate situazioni in cui l'azienda farmaceutica sia stata chiamata a rispondere delle conseguenze dannose derivanti dall'uso off label del proprio farmaco, soprattutto nel caso in cui non abbia inteso richiedere un'estensione dell'Aic per tale uso off label una volta che ne sia venuta a conoscenza. Ciò che invece non sembra aver ancora formato oggetto della dovuta attenzione è il tema di quali siano, se vi siano, i poteri di controllo o di veto dell'azienda farmaceutica nei casi in cui l'uso fuori indicazione di un farmaco assuma finalità propriamente illecite. La questione in certa misura è recentemente salita alla ribalta delle cronache riguardo al farmaco tiopental, a seguito del recente annuncio da parte di Pfizer dell'intenzione di rafforzare i controlli affinché tale sostanza (nonché ogni altra sostanza dalla stessa Pfizer prodotta) cessi di essere utilizzata per la somministrazione di iniezioni letali nelle condanne a morte eseguite negli Stati Uniti. Si tratta evidentemente di un caso limite di uso off label "a fin di male", cui si associano forti implicazioni etiche oltre ad un gravissimo danno di immagine per la società farmaceutica, che aveva sviluppato il farmaco per ben altre finalità cliniche. Il caso in questione, pur essendo un caso limite, ha tuttavia fatto riflettere sulle difficoltà che l'industria farmaceutica incontra nel contrastare fenomeni di uso illecito, oltre che fuori indicazione, dei propri farmaci, per la sostanziale assenza di meccanismi che consentano all'azienda titolare dell'Aic di opporsi a tali fenomeni. L'uso di farmaci fuori indicazione può concretizzarsi anche in altre fattispecie illecite, benché di minor interesse mediatico. Un esempio è il caso in cui l'uso off label di un medicinale sia in violazione di diritti di brevetto di terzi. Se un composto è capace di due usi, uno brevettato ed uno non brevettato, la produzione e la messa in commercio del composto sono in sé lecite e il brevetto sarà violato solo se l'acquirente lo destinerà all'uso brevettato. A rigore, nel caso del composto farmaceutico è il medico a prescrivere il prodotto medicinale per un certo uso e pertanto, nel caso in cui tale uso sia in violazione di diritti di brevetto di terzi, la responsabilità dovrebbe essere esclusivamente in capo al medico. Tuttavia, l'azienda farmaceutica che produce e commercializza il composto può essere ritenuta anch'essa responsabile, a titolo di c.d. contraffazione indiretta (o "contributory infringement"). Si tratta di una particolare fattispecie di responsabilità per violazione di brevetto riconosciuta e sanzionata come illecita PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 57 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BUSINESS E MERCATO 07/09/2016 Pag. 66 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 58 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato anche nel nostro ordinamento, pur non essendo contemplata esplicitamente in alcuna norma di legge. Poco o nulla può fare l'azienda farmaceutica per indurre il medico a prescrivere il medicinale per l'uno o l'altro uso. Ciò che tuttavia l'azienda può fare è accertarsi che l'uso lesivo delle privative brevettuali altrui sia fuori dall'ambito della propria Aic. Si parla di "skinny labelling", anche se normalmente l'espressione è impiegata con un'accezione negativa, a connotare soprattutto i casi in cui l'azienda sia consapevole dell'uso contraffattorio del proprio farmaco da parte di terzi e ciò nonostante non abbia fatto tutto quanto in proprio potere per ostacolare tale uso, ad esempio attraverso la pubblicazione di un apposito disclaimer. Un altro strumento a disposizione dell'azienda farmaceutica il cui significato è in parte simbolico ma non per questo meno rilevante, è l'adozione e la pubblicazione di un proprio codice deontologico rivolto ai dipendenti della società e a tutti coloro che a qualsiasi titolo collaborano con l'azienda, quale ausilio e strumento di indirizzo per la risoluzione delle problematiche di natura etica nelle aree più sensibili dell'esercizio della pratica quotidiana, nell'interazione con professionisti sanitari, pazienti e relative organizzazioni, autorità regolatorie, partner scientifici e commerciali. Il codice deontologico aziendale è in sostanza uno strumento di compliance e di tutela della reputazione dell'azienda farmaceutica. I codici deontologici adottati e resi pubblici dalle primarie aziende farmaceutiche normalmente specificano che nell'adempimento degli obblighi di farmacovigilanza l'uso off label debba essere considerato una "situazione speciale", come tale meritevole di una più alta soglia di attenzione. Questa si concretizza, ad esempio, nella responsabilità in capo a dipendenti e collaboratori dell'azienda di inoltrare immediatamente le segnalazioni relative alle "situazioni speciali" al responsabile di farmacovigilanza locale o al dipartimento internazionale di farmacovigilanza. L'uso off label dei prodotti medicinali risponde senz'altro a finalità generali assolutamente meritevoli, assolvendo alla primaria funzione di consentire l'accesso al farmaco in assenza di alternative terapeutiche per il trattamento di patologie anche molto gravi. Tuttavia, nell'attuale contesto normativo, caratterizzato da una disciplina in materia di off label stratificata e poco organica, la prescrizione di farmaci fuori indicazione può presentare importanti criticità non solo sotto il primo, e più ovvio, profilo della sicurezza dei pazienti ma anche per le implicazioni che possono derivarne rispetto al sistema della tutela della proprietà intellettuale, che costituisce il cardine ed il motore di tutto il processo di ricerca e sviluppo in ambito farmacologico. Se l'immagine è compromessa Difficile controllare la sorte di un farmaco una volta venuto al mondo. Ne ha dato conferma il recente stop alla produzione del barbiturico tiopental da parte di Pfizer - e in particolare da Hospira, società poi acquisita dalla Big Pharma americana - utilizzato da anni per la pena capitale negli Usa ma sviluppato ad altri scopi. Per ridurre i danni d'immagine associati al braccio della morte, nel tempo, ben venti società farmaceutiche europee e americane hanno ritirato dal mercato i loro prodotti. Pfizer ha invece dichiarato di voler limitare la vendita dei medicinali incriminati solo a grossisti selezionati che dovranno monitorare attentamente i prodotti e dimostrare di non averli rivenduti ai carceri. Anche in questo modo però non è detto che le sostanze non siano reperite per altre vie. In diversi casi gli Stati americani hanno fatto ricorso a laboratori di farmacie private in grado di riprodurre copie del medicinale. In altri hanno provato a farli arrivare dall'estero: tutti sistemi che possono sfuggire al controllo della Food and drug administration (Fda), rendendo peraltro impossibile sapere se i prodotti utilizzati soddisfino gli standard di qualità. La legislazione americana, nella maggior parte dei casi, impone che non debba essere resa nota l'origine del farmaco utilizzato per l'esecuzione. "È abbastanza comune che molecole ad azione sul sistema nervoso centrale e quindi sul comportamento, siano usate con implicazioni diverse da quelle per cui sono state scoperte e pensate e poi magari anche approvate" spiega Gilberto Corbellini professore ordinario di Storia della medicina e docente di Bioetica presso la Sapienza Università di Roma. "Medicinali come quelli usati per la pena capitale sono anche impiegati per l'eutanasia e il suicidio medicalmente assistito. Anche l'eroina, la morfina, la cocaina, la ketamina sono un esempio di farmaci nati con un'indicazione e poi utilizzati per altri fini. Non da ultimo il ritalin, rimedio prescritto in America per trattamento del disturbo dell'attenzione e dell'iperattività, oggi 07/09/2016 Pag. 66 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 59 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato largamente usato dagli studenti dei college americani come stimolante". (C.Tog.) Foto: Laura Orlando Responsabile del settore Life Sciences e del dipartimento Proprietà Intellettuale, Studio Legale Simmons & Simmons Italia Foto: Parole chiave Tiopental, pena di morte, off label, Aziende/Istituzioni Pfizer, Hospira, Food and drug administration (Fda), Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Studio Legale Simmons & Simmons Italia, Università La Sapienza-Roma 07/09/2016 Pag. 84 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices UN APPROCCIO SINERGICO PER IL CONSUMER HEALTH VEMEDIA PHARMA ITALIA HA VOGLIA DI CRESCERE Presente e futuro dell'azienda (che ha una nuova sede a Parma) raccontate da Marco Testa, Ceo e fondatore della società che pochi mesi fa ha annunciato l'acquisizione di Stardea Sabrina Valletta Classe 1968, ha iniziato nel 1992 come informatore scientifico, per passare prima al marketing poi alle vendite ed infine fondare, l'8 luglio del 2008 a Torino, la filiale italiana del gruppo Vemedia, di cui è amministratore delegato e che oggi conta oltre duecento dipendenti. Il suo motto è "saper ascoltare", che poi significa "riuscire a raggiungere i propri obiettivi e a portare a casa il risultato". A raccontarsi ad AboutPharma è Marco Testa, Ceo di Vemedia Pharma Italia, che pochi mesi fa ha annunciato l'acquisizione di Stardea, azienda specializzata nello sviluppo, marketing, vendite e distribuzione di prodotti nutraceutici. Dottor Testa, dopo l'acquisizione di Stardea, ci sono altre novità all'orizzonte? L'acquisizione di Stardea è il passo in avanti più importante realizzato da Vemedia in Italia sin dal suo start up, nel 2008. Vemedia è oggi in grado di offrire in Italia un approccio sinergico al mercato consumer healthcare, grazie ad attività dedicate contemporaneamente ai farmacisti e alla classe medica. Per fare ciò, abbiamo deciso che Parma sarà il nuovo centro delle nostre attività, in stretta collaborazione e in un'ottica di valorizzazione dell'attuale struttura di Stardea. Ov viamente non ci fermeremo qui. Siamo sempre aperti a valutare nuove opportunità e continuiamo a livello di gruppo a lavorare attivamente per crescere in modo organico. In questo momento infatti le cinque key countries - Italia, Francia, Olanda, Belgio e Penisola iberica - sono focalizzate sull'espansione dei propri prodotti, ma g uardano anche a future acquisizioni. Inoltre, stiamo operando per aumentare la nostra footprint in Europa, con una presenza più importante anche in altre nazioni, come ad esempio la Germania e il Regno Unito e con contratti di distribuzione per l'Est europeo, la Grecia e la Turchia, dove siamo già presenti, ma dove vogliamo migliorare la nostra presenza". E nel resto del mondo? Abbiamo già una distribuzione attivata in alcune Regioni dell'Africa, in particolare in Sudafrica, del Medio e Estremo Oriente, dove è già presente una filiale strategicamente ubicata a Hong Kong, che presto ci consentirà di commercializzare i nostri prodotti in Cina, Corea del Nord e Taiwan, nonché in Australia. In questo senso continueremo a lavorare e a fare le nostre valutazioni; è un processo che si svilupperà nei prossimi mesi e nei prossimi anni e che porterà il gruppo Vemedia ad essere effettivamente una realtà globale. Su quali attività state puntando? La nostra recente acquisizione, quella di Stardea, è il segnale che la nostra azienda, un gruppo con un approccio consumer-oriented, vuole esplorare un nuovo tipo di relazione con gli stakeholders, costruendo e valorizzando il rapporto con la classe medica, dove eravamo praticamente assenti, e in un'area ben precisa, quella della nutraceutica, in cui c'è molta innovazione e anche molto interesse, anche al di fuori dei nostri confini nazionali. L'Italia, rispetto ad altre nazioni, è molto attenta al settore e, sia a livello europeo che mondiale, rappresenta un'eccellenza". Parlando dei vostri prodotti di punta, quale è la vostra strategia globale? A livello di gruppo concentriamo le nostre attività in tre aree strategiche: calmanti e sonniferi, benessere e cura del piede e infezioni delle vie urinarie. Sono molte le nazioni in cui, in queste aree, abbiamo la leadership: in Italia siamo leader nel mercato dei calmanti e sonniferi a base di erbe. Abbiamo, inoltre, reso consumer il mercato dei prodotti per le onicomicosi, con un brand che oggi è il nostro prodotto più distribuito nel mondo. Stiamo infine già lavorando per rilanciare una quarta area, quella del mercato della ' bellezza da dentro', con una famiglia di integratori per la bellezza e il benessere, particolarmente apprezzata dai consumatori, per il momento solo all'estero. Nel settore della ricerca come si posiziona Vemedia? Non siamo ancora strutturati per fare ricerca pura, mentre dedichiamo molto impegno all'innovazione e alla ricerca della qualità. Abbiamo un centro dedicato in Olanda, a Diemen, una piccola città nei sobborghi di A msterdam, dove c'è anche il PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 60 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato AZIENDE 07/09/2016 Pag. 84 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 61 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato nostro stabilimento che produce farmaci, dispositivi medici e integratori alimentari e dove opera un team dedicato all'innovazione, che analizza tutte le aree e le potenziali attività di sviluppo dei nostri marchi. Siamo però in grado di fare innovazione anche a livello locale, avendo proprio con Stardea un'expertise sviluppata nel corso degli anni nell'innovazione e nello sviluppo dei nostri nutraceutici. Questo è certamente un nostro punto di forza". Il suo prossimo obiettivo? Sicuramente quello di migliorare il nostro rapporto con la classe medica, con una rete sempre più presente sul territorio. E poi, pensando ai numeri, il mio obiettivo è quello di accompagnare l'azienda nei prossimi anni a raggiungere e superare un fatturato annuo di 30 milioni di euro, al netto ovviamente di eventuali nuove acquisizioni". Come vede il settore dell'industria farmaceutica? Se il mercato italiano può essere considerato statico nella sua parte consolidata (assenza di nuovi blockbuster e genericizzazione della maggior parte delle molecole), c'è però molta innovazione dal punto di vista delle biotech e c'è un buon trend nella ricerca di prodotti alternativi, come i nutraceutici, in grado di prevenire molte condizioni patologiche. Quest'ultimo approccio non rappresenta il futuro ma è già il presente e può consentire dal punto di vista farmaco-economico un risparmio di costi per il Ser vizio sanitario nazionale". Come imprenditore, se potesse fare una richiesta al Governo, cosa chiederebbe? In una sola parola: semplificazione. Chiederei di avere meno burocrazia, che spesso diventa un ostacolo per lo sviluppo. Le regole farraginose del nostro Paese non attirano di certo le multinazionali. Se potessimo avere norme più semplici e più simili a quelle degli altri Paesi dell'Unione, in una prospettiva di sviluppo del business, sicuramente le cose sarebbero più semplici e il nostro Paese diventerebbe probabilmente più attrattivo di investimenti dall'estero. Per farle alcuni esempi, i tempi ed i costi di registrazione di un dossier sono ancora difformi rispetto a quelli standard europei. E anche le regole per la pubblicità vengono interpretate a livello nazionale in modo più stringente rispetto al resto d'Europa: siamo gli unici, ad esempio, ad avere la classificazione dei farmaci da banco in "SOP", con tutte le limitazioni che ne conseguono. Foto: Sabrina Valletta AboutPharma and Medical Devices [email protected] Foto: Marco Testa Parole chiave Nutraceutica, farmaci, dispositivi medici, integratori alimentari Aziende/Istituzioni Vemedia, Stardea 07/09/2016 Pag. 88 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices SANOFI GENERAL MEDICINES METTE NEL MIRINO LA PATOLOGIA OSTEOARTICOLARE Non solo farmaci maturi e generici: la nuova Business Unit guidata da Marco Grespigna concentra i suoi sforzi sull'acido ialuronico (Synvisc) e su un'area terapeutica che in tutto il mondo coinvolge 300 milioni di persone A cura della redazione Produrre e distribuire farmaci non basta più. Oggi è necessario innovare, non solo sui prodotti ma anche sviluppando soluzioni per medici e farmacisti, lavorando sull'empowerment dei cittadini, sul coinvolgimento dei pazienti, sulla gestione della multicanalità, sulla quantità e qualità dei servizi. È necessario creare un "ambiente favorevole" che idealmente supporti il farmaco, favorendone il buon uso e migliorando l'aderenza terapeutica. E questo obiettivo si può raggiungere soprattutto grazie alla "disruption" digitale che sempre più interessa l'ambito della salute. Si condensa qui il pensiero di Marco Grespigna, general manager di Sanofi General Medicines Italia e Malta, la Business Unit creata nel 2015 dalla multinazionale francese che ingloba prodotti maturi off-patent (Established Product e Generici Zentiva), e una linea di farmaci specialistici e medical device nell'ambito della patologia osteoarticolare, denominata Biosurgery. Lei è a capo di una business unit che produce e distribuisce farmaci maturi che coprono tutte le aree terapeutiche, sia con brand "storici" leader di mercato (es. Clexane, Plavix, Triatec,etc.) sia con farmaci equivalenti a marchio Zentiva. Dall'inizio dell'anno si occupa anche del progetto di rilancio e sviluppo del portfolio Biosurgery Sanofi che ha in Synvisc il suo brand di punta: può parlarcene? Sanofi General Medicines individua nella patologia osteoarticolare una delle aree di grande attenzione e cura, oggi e nel prossimo futuro. Si calcola che nel mondo ci siano 300 milioni di pazienti sintomatici e che la malattia osteoartrosica sia la quarta causa di disabilità. Quest'area terapeutica, che finora in Italia non aveva avuto un focus particolarmente alto, dall'inizio dell'anno è entrata a far parte del nostro perimetro d'interesse con una priorità: crescere in modo significativo acquisendo una delle prime tre posizioni sul mercato in 3/5 anni. Siamo partiti da una quota minima del 2%, forti del fatto che la Biosurgery Sanofi è leader in molte parti del mondo (Stati Uniti in primis) e titolare, studi alla mano, del miglior prodotto sul mercato. Siamo determinati a crescere velocemente e di fatto nel primo semestre 2016 stiamo crescendo a due cifre in tutti i mesi rispetto all'anno precedente in un mercato stabile. Come intendete raggiungere un tale risultato visto il punto di partenza non certo vantaggioso? In questi primi sei mesi abbiamo completamente cambiato il modello di approccio al mercato di questa categoria di prodotti, facendo leva da un lato sulla forza dell'organizzazione Sanofi General Medicines, dall'altro sulle carenze dei competitors nel rispondere in modo esaustivo a tutti gli attori di questo specifico settore. Abbiamo rafforzato il supporto agli specialisti infiltratori con una rete di informatori scientifici specializzata e un piano di progetti formativi e informativi di grande impatto. Abbiamo iniziato, primi fra tutti, a portare informazione, progetti e prodotti ai farmacisti con una rete di vendita, creando addirittura una rete di farmacie HUB che stiamo formando e specializzando (oggi circa 300 in crescita continua). Abbiamo sviluppato un ecosistema digitale a supporto che si articola fra sito web (ww w.synvisc.it), pagina facebook (il giusto movimento) e una piattaforma di e-commerce che offre i prodotti ai medici con servizio di consegna veloce in collaborazione con DHL. Al centro di questo sistema non ci sono solo i pazienti con patologia osteoarticolare, ma tutti i cittadini. Il nostro obiettivo è informare dell'esistenza di soluzioni terapeutiche varie e diversificate a seconda dell'entità della patologia (in Italia la soluzione con acido ialuronico è molto sottodimensionata rispetto al resto d'Europa o agli Stati Uniti, soprattutto a causa di mancanza di informazione corretta e adeguata). Quali sono le caratteristiche dei prodotti della linea Biosurger y? Synvisc è un prodotto con un elevato profilo qualitativo, ottenuto a partire da catene di acido ialuronico non modificato sottoposte ad una procedura detta di "crosslink ", che permette di legare fra di loro le diverse catene in modo da aumentarne il peso molecolare e modularne le caratteristiche chimicoPROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 62 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato AZIENDE 07/09/2016 Pag. 88 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 63 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato fisiche. Le caratteristiche di efficacia che caratterizzano Synvisc sono accertate da circa 500 studi clinici effettuati su centinaia di pazienti con diversi gradi di osteoartrosi. Prima fra tutte, l'azione di ripristino delle proprietà del liquido sinoviale. Poi la capacità di innescare meccanismi che contribuiscono a creare un ambiente articolare sano, la sicurezza durante i cicli di terapia e infine la lunga durata dell'effetto terapeutico grazie ad un maggior tempo di permanenza nell'articolazione. Synvisc è leader di mercato negli Stati Uniti e in crescita nel mercato degli acidi ialuronici in Italia per la terapia infiltrativa detta viscosupplementazione. Sanofi sta implementando una nuova linea di integratori e medical device, creati specificatamente per la protezione delle articolazioni e disegnati su diverse tipologie di pazienti per offrire soluzioni per la gestione ottimale dei disturbi osteoarticolari dalle prime fasi a quelle più avanzate, con diversi approcci terapeutici. Quali sono i progetti e le iniziative per supportare l'obiettivo di crescita della Biosurger y? Nell'ottica di favorire la conoscenza di una proposta terapeutica ancora poco diffusa in Italia, abbiamo strutturato una nuova serie di nuovi servizi mirati a offrire al paziente il maggior supporto quotidiano possibile, andando incontro alle esigenze degli specialisti. Abbiamo creato una rete di farmacie punto vendita per facilitare la reperibilità del prodotto e offrire un ser vizio unico sia al medico sia al suo paziente. In queste farmacie il paziente troverà professionisti altamente preparati in termini di conoscenza della patologia articolare e della viscosupplementazione, formati direttamente da Sanofi. Inoltre troverà progetti ad hoc mirati ad ampliare le conoscenze di questo tipo di trattamento e capaci di indirizzarlo in maniera più adeg uata allo specialista, che rimane sempre il riferimento principale per la diagnosi e la terapia. Tra i progetti di educazione e prevenzione, abbiamo lanciato, in collaborazione con Philips una serie di giornate in farmacia in tutta Italia dedicate alla salute delle articolazioni e alla corretta alimentazione "Muoviti bene, vivi con gusto". Come si svolgono? I pazienti durante queste giornate possono recarsi in farmacia ed effettuare gratuitamente la misurazione di pressione sang uigna, peso corporeo e circonferenza del bacino. Inoltre, possono effettuare il test sulla salute delle articolazioni. Pe la prossima stagione invernale saremo inoltre fornitori ufficiali per la FISI, Federazione Italiana Sport Invernali. Lo sci e gli altri sport invernali sono tra discipline che mettono maggiormente alla prova le articolazioni, quindi in forte sinergia con il tipo di soluzioni che offriamo nella gamma di prodotti della Biosurgery. Inoltre supporteremo un'atleta Michela Moioli, vincitrice della Coppa del Mondo di snowboard cross nel 2016. Foto: A cura della redazione di AboutPharma and Medical Devices [email protected] Foto: Marco Grespigna General Manager Business Unit General Medicines Sanofi Italia Foto: Parole chiave Farmaci, innovazione, Biosurgery, acido ialuronico, Synvisc, viscosupplementazione Aziende/Istituzioni Sanofi General Medicines Italia 07/09/2016 Pag. 98 N.141 - settembre 2016 About Pharma and Medical Devices Ispezione Lo scandalo, almeno per il momento, non è deflagrato. Qua e là due righe nelle cronache internazionali, sparute agenzie, tv zitte e social network distratti: a fine luglio solo in pochi hanno raccontato del blocco in tutta Europa di una lista di medicinali generici, approvati o in via di approvazione, basati sugli studi di bioequivalenza condotti da parte dell'organizzazione di ricerca a contratto (Cro) Semler Research Centre Private Ltd, con sedi a Los Angeles, Bangalore (India) e Singapore. Lo stop è stato decretato dall'Ema che in un comunicato del 22 luglio, poi rilanciato da Aifa, ha riferito gli esiti di una revisione effettuata dal Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) avviata il 28 aprile scorso, su richiesta di Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito, come previsto dell'articolo 31 della direttiva 2001/83/CE. I risultati? Secondo tale indagine nessuno dei generici approvati con procedura centralizzata è stato effettivamente testato nel sito di Bangalore di Semler. Ne è scaturita una dichiarazione di non ammissibilità degli studi; la mancata autorizzazione all'immissione in commercio nell'Ue dei farmaci, basata su quei documenti; l'invio di una raccomandazione alla Commissione Ue affinché produca una decisione giuridicamente vincolante in tutta l'Unione. C'è da dire che l'attività ispettiva del Chmp ha di fatto confermato quanto emerso da due diverse e pregresse ispezioni dei siti bioanalitici e clinici della Cro, condotte prima dalla Food and Drug Administration e successivamente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che avrebbero fatto emergere irregolarità del sistema di gestione della qualità della Semler, relative fra le altre alla manipolazione e all'integrità dei campioni utilizzati per gli studi clinici. Ironia della sorte, il 6 febbraio del 2015 sul sito della Semler apparivano due notizie che fanno ancora bella mostra di sé: la prima riguarda un premio di eccellenza che la società si è aggiudicata nella categoria Bioservices, mentre la seconda riferisce di un brillante superamento delle procedure ispettive effettuate proprio da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità... In attesa di ulteriori verifiche, la sola idea che possa essere taroccata una certificazione di bioequivalenza, affidata a strutture esperte e riconosciute (e premiate!) a livello internazionale, rischia di mettere in seria difficoltà l'intero settore dei generici, che su tali attestati fonda di fatto la propria esistenza. A ben vedere gli strumenti di controllo non mancano (il caso Semler lo conferma in tutta evidenza) a fronte di un'esigenza che era già emersa alcuni anni fa e che portò all'accordo sulle Good Clinical Practices siglato nel 2009 tra Fda e Ema. Oggi come allora gli obiettivi non cambiano: semplificare la condivisione delle informazioni sulle ispezioni riguardanti gli studi di bioequivalenza (queste informazioni sono condivise tanto per le strutture che conducono studi clinici, quanto per quelle che conducono studi analitici); condividere le informazioni sulle ispezioni che rivelino problemi di sistema in una delle strutture; rendere disponibili occasioni di formazione per ottimizzare le ispezioni sulla bioequivalenza. La novità stavolta, stando alle cronache estive, è che almeno un pesce è finito nella rete. Sarà l'unico? PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 64 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ULTIMA PAROLA / Ultima Parola Riflettere con eleganza per chiudere in bellezza 07/09/2016 Pag. 19 N.38 - 13 settembre 2016 diffusione:191795 tiratura:268316 11 SETTEMBRE Dopo la pausa estiva riparte da Vicenza, il tour di #ioequivalgo, la campagna informativa sui generici. Gli esperti forniscono informazione sull'uso appropriato dei farmaci equivalenti. Le altre tappe su ioequivalgo.it. 15 SETTEMBRE Da oggi puoi chiedere il rimborso del canone Rai anche presentando la richiesta con l'apposita applicazione web, disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate (agenziaentrate. gov.it). 21 SETTEMBRE Si aprono i termini per presentare le domande di borse di studio per studenti meritevoli all'Inps. Saranno assegnate a 7751 alunni delle scuole medie e superiori, figli di dipendenti pubblici e iscritti al fondo Ipost, con media scolastica superiore a 8/10. L'importo va dai 750 ai 1.300 euro (www.inps.it). PROFESSIONI - Rassegna Stampa 07/09/2016 65 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SCADENZE