OLEOLITI Gli oleoliti, chiamati anche tinture oleose od oli medicati1

CORSO DI COSMESI NATURALE 2014/2015 - Dr. Roberto Finesi
OLEOLITI
Gli oleoliti, chiamati anche tinture oleose od oli medicati1, sono soluzioni che impiegano l’olio
come solvente. L’olio può essere quello di oliva, di mandorle dolci, di arachidi, di ricino, ecc.
La preparazione delle tinture oleose può avvenire per soluzione o per digestione.
soluzione (preparazione per)
la soluzione di tinture oleose è ottenuta tramite l’estrazione, a freddo, dei principi attivi della
droga con un olio che sia in grado di penetrare all’interno delle cellule vegetali e di estrarre i
componenti che sono solubili in olio come i grassi, gli olii essenziali, ecc.
digestione (preparazione per)
la digestione differisce dalla soluzione perchè viene fatta a caldo, ad una temperatura tra i 40 °C
ed i 60 °C.
Il vantaggio di lavorare a caldo è quello di fluidificare l’olio che, in tal modo, ha una migliore
capacità penetrativa all’interno delle cellule e di aumentare la solubilità nell’olio dei componenti
che si desiderano estrarre.
Gli oleoliti si usano quasi esclusivamente a livello cutaneo (uso esterno) per favorire la
cicatrizzazione della pelle (oleolito di calendula), l’azione calmante dei dolori muscolari (oleolito di
rosmarino), lenitivo della cute (oleolito di camomilla), per favorire la formazione della pelle in
presenza di scottature (oleolito di elicriso), ecc.
Gli oleoliti sono facilmente alterabili sia per esposizione diretta alla luce solare (usare contenitori
di vetro scuro) oppure per la presenza di microorganismi che trovano un substrato di crescita
nell’ambiente grasso che abbia una minima presenza di acqua.
« L’applicazione di un oleolito sulla pelle va fatta in piccole quantità: 3-4 gocce sul viso, due sugli
zigomi, una sulla fronte.
A seguire si massaggia delicatamente fino a completo assorbimento.
Normalmente, l’applicazione dell’ oleolito va fatta nelle ore serali, prima di andare a dormire. »2
Uso di un cosolvente
Il cosolvente è un solvente non miscibile con l’olio (10-15% di alcool etilico oppure 20-30% di vino
bianco) che ha il compito di penetrare nel corpo del vegetale, per solubilizzare determinati
componenti per poi estrarli e metterli a contatto con l’olio.
1
Da non confondere con gli “oli medicinali”, come l’olio di ricino o l’olio di fegato di merluzzo, che hanno delle
proprietà intrinseche, di agire a scopo terapeutico
2
“Cosmetici naturali fai da te”, Giulia Penazzi, Tecniche Nuove, Milano, 2006
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In un tempo successivo, il cosolvente va eliminato per evaporazione, facendo riscaldare la massa a
bagnomaria.
Oli grassi da usare
Gli oli che normalmente si usano negli oleoliti sono: arachidi, avocado, cartamo, germe di grano,
girasole, mais, mandorle, nocciole, olive, ricino, riso, sesamo, soia, vinaccioli.
Rapporto Droga/Solvente
Il rapporto tra la droga e il solvente varia in funzione della capacità che ha il solvente di venire
completamente a contatto con la droga ovvero di coprirla del tutto.
In generale si consiglia di frantumare quanto è più possibile la droga e di metterla a contatto con il
solvente nel rapporto di 1:5 oppure di 1:10.
Piante per oleoliti3
Pianta
Achillea (capolini)
Alloro (foglie)
Arnica (fiori)
Basilico (foglie)
Calendula (capolini)
Camomilla (capolini)
Capsico (frutti)
Cappuccina (foglie)
Edera (foglie)
Elicriso (capolini)
Eucalipto (foglie)
Eufrasia (parte aerea)
Fieno greco (semi)
Geranio (foglie)
Giglio bianco (petali)
Ginepro (bacche)
Iperico (sommità fiorite)
Issopo (foglie)
Lavanda (fiori)
Luppolo (coni)
Maggiorana (foglie)
Noce (mallo)
Origano (foglie)
Pino (gemme)
Pioppo (gemme)
Rosa (fiori)
Rosmarino (foglie)
Salvia (foglie)
Tempo di macerazione (gg)
5-10
5-10
5-10
5-10
10
8-10
8-15
5-10
10
5-10
5-10
5-10
10-15
8-10
5
5-8
3-5
5-10
5-10
8-10
5-10
10
5-10
10-15
3-5
54
5-10
5-10
Temperatura (°C) di digestione
40
40
40
60
evaporare cosolvente
.
evaporare cosolvente
40
40
40
-
3
Modificato da “Il manuale del fitopreparatore”, Bruno Pelle
Cambiando i fiori ogni due giorni
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Santoreggia (foglie)
Serenella (fiori)
Tiglio (fiori)
Timo (foglie)
Zenzero (rizoma)
5-10
10
10
5-10
10-15
40
Procedimento
1. La droga, opportunamente preparata, si mette a contatto con l’olio e, laddove necessario, con
il cosolvente.
2. Qualora si usi una droga fresca, per evitare che durante la macerazione si formino delle muffe,
è opportuno aggiungere del sale da cucina.
3. Nel corso della macerazione, ogni giorno si agita di tanto in tanto la massa in lavorazione
oppure la si mantiene in agitazione con un sistema meccanico.
4. Trascorso il tempo di macerazione, si filtra su tela ed il vegetale, rimasto sul filtro, viene
spremuto per recuperare il liquido che contiene ed aggiunto al precedente filtrato.
5. Nel caso in cui si è usata una pianta fresca, l’acqua presente va eliminata per riscaldamento a
bagnomaria o per separazione tramite un imbuto separatore.
Ricetta di base
Droga triturata o contusa 20,0
Alcool etilico 95°
5,0
Olio di semi di girasole
100,0
g
g
g
Sopra la droga, aggiungere l’alcool e l’olio. Mescolare per 2 minuti.
Mettere la massa a bagnomaria, ad una temperatura di 40-50 °C, e mantenere sotto agitazione
per due ore.
Lasciare macerare per il tempo riportato in tabella (minimo cinque giorni).
Al termine del periodo di macerazione, filtrare su tela e recuperare per spremitura il liquido
contenuto nella massa vegetale.
Oleolito di calendula
L'olio di calendula è un oleolito, ottenuto dalla macerazione dei fiori di calendula officinalis in un
olio vegetale, e dotato di una potente azione eudermica, perché in grado di migliorare lo stato
della pelle; utile in tutti quei casi in cui risulta essere irritata e screpolata. L'olio di calendula è
anche un grande alleato delle mamme: infatti lenisce e protegge le pelli sensibili e irritabili del
neonato e del bambino; inoltre se usato preventivamente contrasta la formazione delle ragadi al
seno della mamma che allatta, ed è anche capace di cicatrizzare velocemente quelle già presenti.
Oleolito di iperico
L’olio di iperico è un oleolito ottenuto dalla macerazione dei fiori di Hypericum perforatum in un
olio vegetale; è dotato di una potente azione cicatrizzante, utilissimo in caso di ustioni, scottature,
ferite e piaghe da decubito.
L’olio di iperico, poichè è fotosensibilizzante, non si deve usare quando ci si espone alla luce
solare.
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Oleolito di elicriso
L'olio di elicriso è un oleolito, ottenuto dalla macerazione delle sommità fiorite di Helichrysum
italicum in un olio vegetale e dotato di una potente azione antistaminica, decongestionante,
lenitiva, utile in molti disturbi della pelle. Questo prezioso olio è indicato in presenza
di psoriasi, herpes d'ogni genere, eczemi ed irritazioni della pelle sensibile, soggetta ad allergia,
come le dermatiti da contatto e rash cutanei.
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