RASSEGNA STAMPA SPETTACOLO
“NOVECENTO”
1 APRILE 2016 – “TEATRO TRAETTA”
(BITONTO)
Articolo al link: http://www.bitontolive.it/news/Spettacolo/419458/news.aspx
BITONTO - DOMENICA 03 APRILE 2016SPETTACOLO
Stagione Off
Raffaele Braia in “Novecento”
L'attore e regista pugliese ha portato sul palcoscenico del Traetta uno dei testi più belli di
Alessandro Baricco
DI FABIOLA BARILE
Raffaele Braia in "Novecento" © BitontoLive.it
«Adesso so che quel giorno Novecento aveva deciso di sedersi davanti ai tasti bianchi e neri della sua vita e di iniziare
a suonare una musica assurda e geniale, complicata ma bella, la più grande di tutte. E che su quella musica avrebbe
ballato quel che rimaneva dei suoi anni. E che mai più sarebbe stato infelice».
Si è chiusa su queste parole e fra gli applausi l’interpretazione di Raffaele Braia sul celebre testo di
Alessandro Baricco, “Novecento”.
Lo spettacolo, andato in scena venerdì al teatro Traetta, rientra nella Stagione Off finalizzata a dar
spazio a giovani realtà pugliesi, ed è realizzato da Skèné Produzioni Teatrali, compagnia
professionista pugliese fondata nel 2006 e che vede lo stesso Braia alla direzione artistica.
Con Novecento, Braia mette in scena quel monologo che Alessandro Baricco scrisse nel 1994 affinché
fosse interpretato da Eugenio Allegri che ha ammaliato il comunale di Corato nell’aprile di due anni
fa, per la regia di Gabriele Vacis. Stessa storia che solo quattro anni dopo affascinò il genio creativo
del regista Giuseppe Tornatore che ne fece un capolavoro del cinema italiano con il film “La leggenda
del pianista sull’oceano”.
La regia e l'interpretazione di Braia
Braia ha riportato sul palcoscenico del Traetta la storia di quel bambino cresciuto sul transatlantico
Virginian e divenuto uno straordinario pianista, la cui trama si snoda anche fra le note di Ennio
Morricone. La storia di un migrante di ieri e di oggi.
Il testo ha la grandissima capacità di evocare gli
ambienti della nave e Braia ne sviscera in maniera convincente le emozioni, portandole sul palco e
trascinando il pubblico nelle atmosfere jazz degli anni ’20. Parole e musica vanno a braccetto con la
scenografia di Alessandro Loglisci inseme al disegno luci di Roberto Colabufo ed al progetto audio
di Salvatore Digennaro.
Articolo con video-intervista al link: http://www.bitontotv.it/2016/04/Un-Novecento-d-eccezione-per-laStagione-Off-al-Traetta.html
Un 'Novecento' d'eccezione per la Stagione Off al Traetta
di Giuseppe Cuoccio
Cultura e Spettacoli
04 aprile 2016
L'opera è stata portata in scena dall'attore e regista Raffaele Braia
Solo un uomo in scena e la potenza, la magia di un racconto coinvolgente dal sapore nostalgico.
Queste le basi dell'adattamento di "Novecento", il monologo di Alessandro Baricco, portato in scena
nella serata di venerdì scorso al Teatro Traetta dall'attore e registaRaffaele Braia.
D'altronde "non sei veramente fregato finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui
raccontarla" e Braia lo sa bene e ha scelto proprio la storia del pianista che suonava solo sull'oceano
per deliziare il pubblico. La voce di Max (interpretato da Braia, ndr), trombettista e amico del
protagonista del racconto, ripercorre le vicende di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, il più
grande pianista del mondo, cresciuto sul Virginian, il transatlantico su cui viene trovato, neonato,
abbandonato in una scatola di cartone probabilmente da due migranti, dal macchinista Danny
Boodman che se ne prende cura come un figlio. Deceduto il vecchio Danny, il piccolo Novecento
scopre le sue innate capacità.
I rischi derivanti dallo spettacolo one man show e il temuto confronto con il capolavoro
cinematografico di Giuseppe Tornatore "La leggenda del pianista sull'oceano" (tratto dallo stesso
racconto) non hanno spaventato Raffaele Braia, che è stato capace di aggirare abilmente entrambi gli
ostacoli, aiutato dalle splendide colonne sonore originali di Ennio Morricone e da una scenografia
semplice, perfetto sfondo per la vivacità del suo timbro vocale che ha lasciato gli spettatori attenti e
col fiato sospeso fino all'ultima avvincente sillaba pronunciata.
Il racconto, poi, visto lo sfondo su cui è costruito, cioè le grandi emigrazioni di inizio novecento verso
le Americhe, ha assunto una rilevante portata anche alla luce degli eventi che l'Europa e il mondo
stanno vivendo e ci invita con una sottaciuta menzione a rifletterci.