INIZIO DELL`OTTAVO CENTENARIO DELLA NASCITA DI SAN

INIZIO DELL’OTTAVO CENTENARIO
DELLA NASCITA DI SAN LUIGI IX RE DEI FRANCESI
Si è svolto anche quest'anno il pellegrinaggio regionale dei Francescani secolari presso la tomba di
San Ludovico IX d'Angiò, patrono dell'Ordine Francescano secolare, nel duomo di Monreale, dove
si conservano le reliquie di san Ludovico IX, noto anche come San Luigi dei Francesi.
L'arcivescovo di Monreale Mons. Michele Pennisi celebrato il Pontificale, nel duomo, alle 11.
Nell’omelia l’arcivescovo ha messo in evidenza San Luigi definito “ re devoto”, come fedele
cristiano laico può essere definito un santo moderno. Determinante nella vita di san Luigi sarà la
presenza degli Ordini Mendicanti, tanto che sarà definito “il re degli Ordini Mendicanti”. Un
aspetto importante del grande movimento religioso del XIII secolo è l’ascesa dei laici all’interno
della Chiesa, soprattutto attraverso la fondazione dei cosiddetti “Terz’ordini laicali” degli Ordini
Mendicanti. Di conseguenza, anche la santità, che precedentemente pareva essere monopolio di
chierici e monaci, si estende anche ai laici, uomini e donne.
La festa di quest’anno si è celebrata alla vigilia di un'importante ricorrenza: l'ottavo centenario
della sua nascita, che ricorre nel 2014. Oltre alle delegazioni dell’Ordine Secolare Francescano
provenienti da tutte le diocesi siciliane è stata presente una delegazione di pellegrini francesi
provenienti dalla Provenza regione di origine della moglie del Re santo Margherita.
Luigi IX nacque a Poissy il 25 aprile del 1214 e morì a Tunisi il 25 agosto 1270. Fu re di Francia
dal 1226 alla sua morte e canonizzato da Papa Bonifacio VIII nel 1297. Si assunse il compito,
davanti a Dio e agli uomini, di diffondere il Vangelo. Unitosi in matrimonio, ebbe undici figli che
educò nella pietà cristiana. Per onorare la croce, la corona di spine e il sepolcro del Signore
impegnò mezzi, forze e la vita stessa. Guidò una crociata per la liberazione della Terra Santa.
Tornato in Francia, governò con giustizia e cristiana pietà, fondando la Sorbona e preparando una
nuova crociata. Ma a Tunisi una nuova epidemia colpì l'esercito. Luigi IX, sentendosi morire, si
fece adagiare con le braccia incrociate sopra un letto coperto di cenere e cilicio. Alla sua morte il
corpo, secondo l'uso del tempo, venne bollito e disossato: il cuore e le viscere sono conservate a
Monreale mentre le ossa furono portate a Parigi, dopo un lungo viaggio contrassegnato dall'enorme
favore popolare e dal succedersi dei miracoli, a testimonianza della riconosciuta santità del re, che,
insieme con santa Elisabetta d'Ungheria, Patrono dell'Ordine Francescano Secolare .
La basilica normanna è considerata un luogo privilegiato dall'Ordine terziario dei Francescani
siciliani per avere "ospitato" le spoglie mortali di San Luigi, di ritorno in Europa dall'ottava
Crociata, secondo la testimonianza del suo confessore:”quando siamo ritornati dalla Tunisia
abbiamo visitato la suddetta Abbazia veramente nobile e bellissima e abbiamo ascoltato da molti
degni di fede , che dopo che le sacre reliquie, le carni bollite e il cuore e gli intestini,la furono
collocati, avvennero molti miracoli con la cooperazione di Dio”.Le sue reliquie sono venerate nella
tomba-altare fatta costruire dal cardinale Torres, nel transetto sinistro. Il sacello si trova in linea con
quello di Margherita di Navarra, madre di Guglielmo II, fondatore della basilica monrealese. .
L'urna di marmo bianco, protetta da una transenna di bronzo dorato con gigli d'oro, poggia su due
eleganti capitelli antichi, posati sul pavimento musivo
Il ritratto di San Luigi è l'unica pittura ad olio del duomo, di mano ignota, ma di buona fattura .
Funge da sfondo al tempietto altare con due colonne di marmo rosso che sorreggono capitelli con
foglie d'acanto.L'immagine di san Luigi si ritrova anche sull'altare maggiore del duomo, di fattura
tardo barocco, attribuito a Valadier. L'altare in argento è ornato con sei statue, al di sopra della
balza alzata. Quella di San Luigi è la più esterna a sinistra.
Alla fine della concelebrazione è stata accesa la lampada davanti alla tomba di san Ludovico con
l’olio offerto dalla zona di Cefalù dell’OFS “Venerabile Maria Chiara Magro” e il Ministro
regionale, ha fatto l’atto di affidamento di tutte le fraternità della Sicilia.