Psicologia Sociale (edizione 2010) Prof. M. Ravenna - Università di Ferrara, a.a. 2012-13 Elliot Aronson Timothy D. Wilson Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11 - Robin M. Akert Scienze e tecnologie della comunicazione Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5 (da p. 101 a 111), 6, 7, 8, 10 – Scienze filosofiche e dell’Educazione Argomenti del corso 1. INTRODUZIONE a) Che cosa studia la Psicologia Sociale b) Psicologia sociale ed altre forme di spiegazione dei fatti sociali c) Il potere dell’influenza sociale d) Le motivazioni umane fondamentali COMPRENDERE NOI STESSI E IL MONDO SOCIALE INFLUENZA SOCIALE INTERAZIONE SOCIALE 2. La cognizione sociale 6. Gli atteggiamenti 10. Il comportamento prosociale 11. L’aggressività 7. Il conformismo 3. La percezione sociale 4./5. La conoscenza di sé e il bisogno di giustificare le nostre azioni 8. I processi di gruppo a) Che cosa studia La Psicologia sociale studia scientificamente come i pensieri, i sentimenti ed i comportamenti delle persone sono influenzati dalla presenza reale o simbolica degli altri Essa sottopone cioè a verifica empirica le ipotesi e le intuizioni sul comportamento sociale. Non è interessata alle situazioni sociali nel loro aspetto oggettivo ma al modo in cui le persone sono influenzate da come interpretano (o costruiscono) l’ambiente sociale. Per capire come l’ambiente sociale influenza una persona, è indispensabile capire come essa percepisce e interpreta tale ambiente piuttosto che comprenderlo oggettivamente a) Oggetti di studio della psicologia sociale: • ASPETTI SOCIALI DELLA PERCEZIONE E DEI PROCESSI COGNITIVI (come ci formiamo delle impressioni sugli altri, come valutiamo e come ci rappresentiamo noi stessi, un certo evento, gli altri) • FENOMENI RELATIVI ALLE RELAZIONI INTERPERSONALI (attrazione, condotte aggressive e pro sociali) • FENOMENI RELATIVI ALLE DINAMICHE DEI PICCOLI GRUPPI (processi intragruppo) (processi d’influenza, cooperazione, conflitti, produttività) • FENOMENI COLLEGATI AI RAPPORTI FRA GRUPPI (processi intergruppi) b) Psicologia sociale ed altre forme di spiegazione dei fatti sociali Ciascuna di queste discipline studia l’influenza dei fattori sociali sul comportamento delle persone ma lo fa ad un differente livello di analisi: SOCIOLOGIA PSICOLOGIA SOCIALE PSICOLOGIA DELLA PERSONALITA’ Si concentra sulla società, non sugli individui e pertanto fornisce teorie generali sul funzionamento società Studia i processi psicologici che le persone condividono fra loro e che le rendono sensibili all’influenza sociale Studia le caratteristiche che rendono ogni individuo unico e Es. Come mai nella struttura sociale A accadono più omicidi di quella B? Es. Di fronte ad una condotta violenta se ne ricercano le Es. Di fronte ad una condotta cause nella personalità di chi violenta se ne ricercano le lo ha compiuto cause considerando l’attore in rapporto alla specifica situazione sociale diverso dagli altri c) Il potere dell’influenza sociale ESPERIMENTO di ROSS e SAMUELS (1993) Quali fattori influenzano il grado di cooperazione mostrato dalle persone? La loro personalità o la natura della situazione sociale? Gli sperimentatori scelsero degli studenti che i tutor ritenevano particolarmente adatti alla cooperazione ed alla competizione. Invitarono gli studenti a fare un gioco come parte di un esperimento psicologico. Gli sperimentatori modificarono un aspetto apparentemente secondario della situazione sociale, cioè il nome del gioco: - a metà dei soggetti dissero che si trattava del Wall Street Game; - all’altra metà che si trattava del Community Game. Per il resto il gioco rimase immutato c) Il potere dell’influenza sociale Le condizioni sperimentali erano perciò le seguenti: 1. studenti cooperativi che giocavano al Wall Street Game 2. studenti competitivi che giocavano al Wall Street Game 3. studenti cooperativi che giocavano al Community Game 4. studenti competitivi che giocavano al Community Game P ercentuale de lle p erso ne che han no scelto la coop erazion e Quali fattori influenzano il grado di cooperazione? 80 60 Cooperativi Competitivi 40 20 0 Community game Wall Street Game c) Il potere dell’influenza sociale Come si vede il semplice nome del gioco produce notevoli differenze nel comportamento dei soggetti Come mai si verificano tali differenze? Perché il nome del gioco veicola le norme sociali riguardanti il tipo di condotta più appropriata alla situazione In questa situazione le caratteristiche di personalità non contribuiscono in modo rilevante sul comportamento effettivo I soggetti etichettati come “competitivi” non mostrarono cioè più competizione dei “cooperativi” Errore fondamentale di attribuzione, vedi slide 15 c) Il potere dell’influenza sociale La PSICOLOGIA SOCIALE nasce negli Stati Uniti negli anni ’20 e resta americana fino al 1950. In questa fase si sviluppano due importanti teorie: 1) Comportamentismo e neo comportamentismo 2) Gestalt e successivamente la Social Cognition A partire dal 1960 la PS si sviluppa anche in Europa interessandosi in modo particolare al rapporto fra: funzionamento psicologico processi sociali più ampi (Teoria dell’identità sociale, Rappresentazioni sociali) c) Il potere dell’influenza sociale COMPORTAMENTISMO S Stimolo R Risposta Watson 1878-1958 Skinner 1904-1990 L’azione dell’individuo è governata da eventi esterni (ricompense e punizioni) NEOCOMPORTAMENTISMO S O Eventi Stimolo Atteggiamenti R Comportamento Emozioni, motivazioni L’azione dell’individuo è governata dalle influenze dell’ambiente ma è anche influenzata da altri fattori intervenienti c) Il potere dell’influenza sociale ORIENTAMENTO COGNITIVISTA O S R L’azione dell’individuo dipende dal modo in cui percepisce gli eventi, cioè dai processi di pensiero e da quelli psicologici Kurt Lewin 1890-1947 SOCIAL COGNITION Studia il modo in cui le persone selezionano, interpretano, ricordano ed utilizzano le informazioni sociali. d) Le motivazioni umane fondamentali Per comprendere il modo in cui le persone percepiscono e interpretano (costruiscono) il loro mondo sociale occorre comprendere alcuni processi umani di base ed in specifico: BISOGNO DI MANTENERE UN’IMMAGINE POSITIVA DI NOI STESSI Bisogno di vederci come individui rispettabili, competenti e affidabili (approccio dell’autostima) Le persone proprio per apparire in una luce migliore: talvolta alterano i fatti giustificano il proprio comportamento Il bisogno di mantenere un’immagine di sé stabile e positiva è una causa molto potente del comportamento umano Non è però sempre facile salvaguardare questa credenza, nella vita concreta vi sono situazioni che costituiscono delle vere e proprie sfide Infatti, spesso ci confrontiamo con informazioni che risultano in contrasto con il concetto che abbiamo di noi stessi. Per risolvere tale contrasto siamo anche disposti a distorcere la realtà (ad es. giustificando il nostro comportamento precedente). d) Le motivazioni umane fondamentali BISOGNO DI ESSERE QUANTO PIU’ POSSIBILE ACCURATI (approccio della cognizione sociale) Le persone tentano di formulare una visione del mondo nel modo più accurato possibile. Le loro aspettative influenzano però tale percezione accurata BISOGNO DI GIUSTIFICARE I NOSTRI PENSIERI E LE NOSTRE AZIONI BISOGNO DI ESERCITARE UN CONTROLLO SULL’AMBIENTE Leon Festinger 1919-1989 ERRORE FONDAMENTALE DI ATTRIBUZIONE Consiste nella tendenza delle persone ad attribuire il comportamento a stabili disposizioni di fondo della personalità, persino di fronte a forti prove della presenza di cause esterne (Ross, 1977)