pdf - Rete Radio Azzurra

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30
anni
1983 - 2013
reteradioazzurra
presenta
I MIGLIORI ANNI
DELLA NOSTRA VITA
www.reteradioazzu r r a . i t
sabato
12 gennaio
BEPPE LODA & DOMINGO
lonato del garda
l’amore vive nella fantasia,
nei momenti emozionali,
nell’ossessione della gelosia,
nelle vibrazioni perpetue…
L’amore muore
nell’indifferenza,
nella sopportazione,
nell’insofferenza.
16 Marzo 1983 musica afro , funky
data storica, nasce Rete Radio Azzurra il mito della musica Afro!
Rete Radio Azzurra è stata la prima radio afro in Italia che ha proposto un
genere musicale totalmente nuovo:
l’Afro Music.
Nasce a Montichiari (BS) per volontà di Fulvio Di Raddo. Migliaia di giovani
rimangono estasiati da questo genere di musica Afro. Rete Radio Azzurra
organizza i primi Afro raduni nei quali folle oceaniche intervengono da
ogni parte d’Italia e dall’estero. Il fenomeno della musica Afro viene
studiato anche da sociologi e massmedia e tutto quello che accomuna
migliaia di giovani, è proprio la forza della musica Afro e l’anima di Rete
Radio Azzurra.
Gli Afro raduni hanno visto la partecipazione di oltre 700.000 persone.
Nel nostro sito www.reteradioazzurra.it
abbiamo messo a disposizione
“ download “ STUPENDI!!!!
Adesso sono pronti!!! Enjoy!!!!!
Ho accettato di buon grado e con entusiasmo la proposta di Fulvio per
mixare il secondo cd Afro di Rete Radio Azzurra. Tanti DJ devono molto in
termini di popolarità alle trasmissioni Afro di Rete Radio Azzurra e del suo
ideatore Fulvio Di Raddo, ma lui non ha mai chiesto nulla in cambio ed ha
sempre dato molto. Gli anni ottanta vedevano arrivare grandi rivoluzioni
musicali, dalla new wave, alla musica industriale, dall’elettronica
all’afro e questa nuova opportunità di essere e di fare il DJ “di musica
alternativa“ non era un percorso molto facile su cui camminare. Fulvio
capì immediatamente l’alta qualità di questa nuova musica Afro, ed
abbracciò insieme a me questo nuovo modo di proporsi musicalmente,
mandando in onda parecchie ore di programmazione con la musica scelta
da lui e dai DJ alternativi che andavano per la maggiore a quei tempi.
Toccando direttamente con le sue frequenze l’ascolto della gente, ha dato
un contributo fondamentale allo sviluppo della musica Afro ed oggi posso
tranquillamene dire che il movimento afro non sarebbe stato lo stesso
senza Fulvio. Con grande soddisfazione e beneficio per tutti, Rete Radio
Azzurra ha ricominciato le sue trasmissioni alla “grande“ con la musica
Afro ed è ancora una grande opportunità per tutti. Personalmente ti
ringrazio ed amichevolmente Fulvio ti dico ben tornato, ci mancavi molto
tu e la nostra musica Afro.
Beppe Loda
LETTERE DI RADIOASCOLTATORI
SCRITTE RICORDANDO UNA GIORNATA VISSUTA NEGLI ANNI 80
Lidia Bordiga
Parlavano tutti di te, o mia cara Rete Radio Azzurra. Io non ne capivo il motivo, tanto ero fossilizzata
su ciò che facevo da ritenere fosse l’unica cosa degna d’ascolto. Questo, il primo e più grave errore
di chi “fa radio”. Ed anch’io lo commisi, a quel tempo. Quando il tuo editore, Fulvio Di Raddo, mi
propose di far parte del tuo staff, tutto cambiò. Gli bastarono venti minuti o poco più. E’ sempre stato
un abile comunicatore e venditore ma di quelli che ti offrono realmente il meglio per te, non solo
per se stessi. Forse fu quello uno dei momenti più fortunati della mia vita, meglio di una vittoria al
Superenalotto perché se il soldo ha comunque un valore “definito”, quello che tu mi diedi, Rete Radio
Azzurra, è “inestimabile”. Giovinezza, Amicizia, Amore. Se chiudo gli occhi rivedo tutto ciò che fu in
quei giorni, come l’incontro con i colleghi, tutti bravissimi. Mi colpì la totale mancanza di invidie; vi
era, e vi è anche oggi, solo grande rispetto per chi mi accolse per insegnarmi ciò che volevo fare nella
vita. Un privilegio lavorare con quella musica che per me era tutta nuova. Cuffie in testa, capivo che
il suono era diverso; come lo era ascoltarti: sentivi l’anima e le vibrazioni primaverili che il cervello
elaborava come una panacea. La spensieratezza, la gioia, la serenità: nella musica, nelle voci, negli
ascoltatori. L’amore che nasceva tra una telefonata e l’altra; il giubilo nella festa, che fosse a Medole
o Montichiari o Padenghe o Verona o San Valentino o Natale, l’importante era esserci, “insieme”.
Tutti per Rete Radio Azzurra e Rete Radio Azzurra per tutti. Riguardare, oggi, vecchie immagini per
giocare al “trova le differenze” non ha alcun peso se guardo con altri occhi l’anima e vi trovo solo le
analogie perché vi è solo corrispondenza. Ma si sa: il mito non muore - mai. RRA FORVER
Pierangelo Rossi
Un giorno(tanto tempo fa)mi chiama Fulvio e mi dice:”Pier vieni a Montichiari che ti devo parlare”.
Arrivai a Montichiari e nel garage di una bella villetta si trovavano gli studi di radio Azzurra,in
quel momento trasmetteva Veronica e il telefono squillava squillava squillava.”Porca miseria qui
ti ascoltano tutti!”pensai,quindi mi accordai con Ful e cominciai a tramettere.Fulvio,P lanfranchi,
Veronica,P Rossi e poi Lidia Bordiga,Marco biondi,gianni Zangaro,Rudy oltre ovviamente alla musica
dei grandi dj.Che spettacolo,che anni stupendi,quante persone conosciute e sopratutto quante
emozioni.Eh si perchè era una radio che ti dava emozioni e soddisfazioni.Grazie Fulvio per quella
telefonata!
Marco Botturi
Ciao, la giornata che ricordo più piacevole degli anni 80 in particolare e che con qualche amici
carissimi eravamo a rivoltella d/g a una serata di festa avevamo finito da poco di preparare
l’impianto sonoro e luci, (x la serata di disco dove poi un amico F.... Avrebbe fatto da DJ) mentre si
era a tavola a fare un spuntino prima di metterci al lavoro, ricordo come se fosse successo ieri che
un amico ci disse sapete voglio aprire una radio!!! È un altro amico .. Ma che sei matto abbiamo già
avuto esperienza in passato non funziona più ora c’è ne sono troppe ti perderesti in mezzo a tutte
rischi un buco nell’acqua.... Non cercare il freddo x il caldo ora stiamo bene. E l’amico F. disse No non
avete capito sarà diversa farò musica che altri non sognano più sarà particolare e penso che possa
diventare la prima e l’unica....., il nome deve colpire e essere un mito!! Ricordo che stavamo a tavola
in riva al lago in quei momenti sul sfondo c’erano delle barche a vela e penso proprio che fu quel
istante dove si può dire.. Al posto giusto al momento giusto, La chiamerò Radio AZZURRA visto che in
questo momento la nazionale di vela e anche all’ apice del successo. Poi di continuo a cenare e a far
divertire le persone presenti con tanta musica e divertimento. Passarono qualche giorni come nulla
fosse successo, poi il tale amico F.. Arrivò e disse chi fisicamente mi aiuta a realizzare gli studi della
radio che vorrei fare?? È poi il tempo 29 anni parla da se.. (Ne ho 44) Quel giorno d’Agosto non l’ho
mai dimenticato vuoi x gli amici a quella tavola, ma sopratutto xche R. Azzurra ma veramente creato
la linea della mia vita con la musica stile di vita ma sopratutto facendomi conoscere un ragazza
stupenda che poi divenne mia moglie e assieme abbiamo due ragazze stupende e un sacco di bei
ricordi vissuti con R. Azzurra così come dice un carissimo amico: storie grandi di gente semplice....
Fulvio... SEI un MITO FOR EVER !!!! Ciao e grazie questo il mio ricordo vedi te ......
Mariù Anelli
Ciao Fulvio,
sarebbe bastato prendere uno dei miei diari di uno di quegli anni, ma li ho lasciati a Cremona con
molti ricordi dolorosi...però ci voglio provare anche se temo che sia troppo tardi......
Mi alzo presto, non ho un lavoro a tempo pieno, la mattina faccio la baby sitter a una bambina
cerebrolesa, dopo colazione la vesto e usciamo a passeggiare. Così ogni mattina fin quando la madre
della piccola torna dal lavoro e... si cambia musica.
Salgo sulla mia Dyane 6 verde brillante e parto, Radio Azzurra mi aspetta.
La radio perennemente sintonizzata sulla migliore esistente “il tuo giorno ha più colore ascoltando
radio azzurra tutti insieme siamo solo radio azzurra......”
Ebbene si, la mia giornata prende colore finalmente, ma cosa sento? Tra 10 minuti inizierà in diretta
il programma con Roberto Lodola in studio e io sono ancora lontana! L’acceleratore sprofonda sotto
il mio piede, la Dyane vola, arrivo e corro per non perdere più neppure un attimo dello spettacolo.
I dischi girano prima tra le mani sapienti di Roberto poi sul piatto, sono raggiante la musica costringe
le mie gambe a muoversi al ritmo seducente della musica di uno dei più grandi DJ d’Italia.
Finita la diretta passo al piano superiore.
Telefono, biro, foglietti....le richieste di dediche arrivano a decine, Fulvio, tra poco le leggerà tutte in
diretta.
Il pomeriggio scorre in fretta, stasera festa gigantesca con la musica dei più grandi e io ballerò
ballerò ballerò ballerò........
Grazie Fulvio
Patricia Benedetti
Io di RRA ricordo gli adesivi sui vetri posteriori delle auto e sul coperchio trasparente del giradischi di
mio fratello maggiore... al tempo ero ancora abbastanza piccola, sono del ‘72, ma captavo dall’altra
stanza questa musica così diversa e sofisticata e ricordo che mi piaceva...
ricordo anche una discoteca che si chiamava ALTALUNA sulla tangenziale per Rezzato e una fatica
incredibile per arrivarci (cambiare mille coincidenze di autobus quando non si riusciva a scroccare un
passaggio, perchè eravamo troppo piccole e non ci filava nessuno)...ripensandoci mi viene un’unica
riflessione: la nostra gioventù era sicuramente più bella rispetto a quella che stanno vivendo i
giovani di oggi, forse perchè l’abbiamo vissuta noi e la sentiamo più nostra...o forse perchè eravamo
più semplici e ci si divertiva con meno...in disco ci si andava la domenica pomeriggio e non serviva
necessariamente ubriacarsi o impasticcarsi per andare fuori di testa, bastava essere lì: sentire da
fuori il picchiare degli amplificatori e realizzare che finalmente si stava per entrare, ballare, conoscere
gente e magari, quando andava alla grande, vivere qualche breve storia di poche ore, finita lì sul
quel divanetto. Storie apparentemente inutili e insignificanti, ma se ancora oggi, dopo vent’anni, fa
ancora tenerezza ricordarle, forse proprio così inutili non lo sono state....
Valeria Vallisa
condivido con te tutto quanto...ho dei ricordi bellissimi
Fabio Panni
A volte io credo che la nostalgia prenda il sopravvento sui ricordi, io quel periodo me lo sono gustato
tutto sono del 62 ,ma credo che a volte noi ricordiamo quei tempi con troppa enfasi, certo adesso
i tempi sono cambiati e pure il modo con il quale ci si diverte é cambiato, e forse noi di quei anni
non lo capiamo e non perché i giovani si divertono meno di noi ma forse perché loro possiedono
una cosa che a noi “vecchi”afromani manca , la giovinezza ed é quella che forse ricordiamo e ne
sentiamo la mancanza.
Pippo Portelli
condivido tutto quello che hai detto patricia mi hai fatto ricordare che bei tempi che erano ciao la
musica afro mi piace moltissimo
Bruno Pressello
ricordo le serate e nottate sul lago bob marley... qualche fumata e nulla piu’,e non dico in compagnia
di chi!!
Patricia Benedetti
Anche perchè non ti crederebbe nessuno...ciao Brunooooooo!!!!
Barbara Cabra
Tutto vero bei tempi quelli . . E ci si divertiva davvero con poco Rete radio azzurra forever . . . mitico
fulvio . . . e tutto lo staff . .
Danilo Arrigotti
Patricia, hai ragione, in tutto, noi eravamo più semplici, ci si divertiva con poco e forse ci si divertiva
più che i giovani di adesso e riguardo alla giovinezza , come dice PIPPO , non credo che ci manchi, noi
l’ abbiamo gia vissuta e ci siamo divertiti quando è stato il nostro momento......io non vivo più in Italia
dall’ 84 pero la musica afro la ascolto ancora adesso e con un piacere immenso....ciaoooo a tutti.
Luigi Martinelli
Anno 1981, anni 16. Una domenica di ottobre, si parte in compagnia, con la mitica FIAT 500 del
Pier. Destinazione discoteca Typhoon, a sentire il ‘mitico’ Beppe Loda, In macchina siamo in 5, chi
guida è alto 1metro e novanta, al suo fianco Beppe un ragazzone di 90 chili. Sul sedile posteriore
siamo in tre, compressi come sardine! Ci aspettano più di 40 chilometri di sofferenza, ma non
importa. Arriviamo a destinazione con un po’ di sbattimento, vuoi per lo stress del viaggio o anche
per la nostra prima al magico Typhoon. Siamo alla cassa del locale, e in sottofondo si sente la
musica. La nostra musica. Apriamo le porte....un bagliore...luci stroboscopiche e raggi laser ci fanno
entrare in un altro mondo. Il dj Beppe Loda è là in alto alla consolle, due piatti e un mixer. Giorgio
Moroder suona che è una meraviglia. La pista è già piena di gente che vuole divertirsi. Balliamo
tutto il pomeriggio. Quanta gente abbiamo conosciuto quella domenica. Si pensava solo al puro
divertimento...si faceva parte di un gruppo. Proprio una bella domenica. Si fa sera ed è ora di tornare.
La 500 è là che ci aspetta... (PS:questo è un mio piccolo ricordo degli anni 80,spero ti piaccia. ciao.
Gigi M.)
Stefano Buffon
STEFANO BUFFON. anno 1985.
un sabato sera se la memoria non mi tradisce ,primi di novembre , ritorno da naja dopo quasi 2 mesi
senza licenza ,e i miei amici mi vengono a prendere a casa destinazione thucana disco di peschiera
d.g.
mia mamma mi da 20000.lire e mi dice divertiti. arrivati sul posto mi presentano il gruppo di ragazze
che da un po di sabati loro frequentano . questo e il nostro amico najotto esordiscono... cavolo mi
vergogno e mi dico qui scappano tutte.invece una di loro mi sembra interessata alla mia compagnia,
. la invito in pista a ballare sulle note di topo & roby
“ under the ice “ troppo da sballo.... dopo vari balli mi dice andiamo a bere qualcosa, te lo offro io bel
militare.................. abbiamo preso una batida de coco................ li ci siamo un pò conosciuti meglio con
i vari discorsi e apprezzamenti di rito . dopo arrivano gli immancabili lenti..............
e li il momento era da pelle d’oca.............. la serata è proseguita con la classica imboscata sulle
poltroncine . ricordo tutto come fosse ieri.... !!! purtroppo la ragazza carina ,mora non l’ho mai più
rivista.. ma cmq è un ricordo della giovinezza che rimarrà sempre in me !! grazie rete radio azzurra.
Ricky Panato
Credo fosse fine estate estate dell’83’ o dell’84’ e conoscevo per la prima volta RRA in una spiaggia
sul lago di Garda (credo il camping Serenella a Bardolino). E’ cominciato il mito. A Verona, o per lo
meno nella mia zona il segnale non arrivava e allora cosa facevo ? Prendevo la mia vespetta , tra
le gambe la mia inseparabile Grundig C6000, arrivavo a Peschiera e mi registravo una cassetta
(rigorosamente mono). l’Ascoltavo qualche giorno e poi...via ancora sul lago con la vespetta per
registrarne un’altra ..e ...avanti...avanti... finchè sono diventato maggiorenne, è arrivata la patente e
la 127....e ho smesso di prendere freddo! ...Ahh se le avessi ancora quelle cassette !! Ciao Fulvo
Gianpaolo Belotti
Paolino . Era il 1982 , agosto , le prime vacanze libere , noi
ragazzotti di pianura lombarda abituati a lavorare tutto l’anno , in giro x l’Italia con zaino e sacco
a pelo in treno , destinazione Liguria , Cinque Terre , previsti due giorni di mare e poi via …. Ma fu
subito via ……. Ci allontanarono perchè la ns presenza non era gradita ( siamo solo a inizi anni 80 !!
) proseguiamo per Pisa seconda tappa programmata , a zonzo ma anche interessati ad arte e storia
. Si fa subito amicizia e con atre persone abbiamo passato la notte sotto la Torre ( dormito !! ) , che
flesh !! di notte a piedi scalzi gironzolare a piedi nudi nell’erba del Campo dei Miracoli e cercare di
scoprire le forme piu irrazionali scolpite nel monumentale complesso del Duomo e della Torre . Con
altri ragazzi arriviamo in riviera Romagnola senza punto di riferimento , passiamo giorni e notti al
Columbus , la sera alla Mecca a ballare e ascoltare musica , poi di nuovo a Firenze , in Ponte Vecchio
( mai dimenticata la notte passata a cantare e bighellonare … ) , 3 gioni a Siena per il Palio , non solo
spettatore , ho conosciuto l’Amore , vacanze terminate si rientra infine di nuovo in treno , di notte , fa
caldo , la Luna è bassa sull’orizzonte , a forma di falce , rossa , vento in faccia , dallo scompartimento
proviene musica , ANAMBRA – OZO 1976 , diffusa con una radio portatile , cassetta comprata alla
Mecca , ragazzi che sghignazzano , ridono e sono felici.........
Massimo Bandera
Avevamo una stanza... Una radio luci psicoseliche due divani qualche sedia in tavolino poster
attaccati come quadri..senza riscaldamento . solo a pensare a questo mi emoziono in quelle sere
passate con gli amici... Gli anni 80 .. Cosa ci resta adesso degli anni 80? .... La musica!!! Si signori
la musica non muore mai anzi si apprezza sempre di più . È con quei famigerati dj sempre pronti
a regalarci nuove emozioni in disco e il tempo passava così veloce che la serata finiva subito e si
rincasava in fretta e furia e con un passo felpato si cercava di non fare rumore per non svegliare i
nostri cari.... Tutto inutile!!! Il giorno dopo quanto brontolare ehehe !!!! Che tempi!!!! Che dire... Una
storia grande di gente semplice ...
Davide Consadori
Ciao ragazzi il mio incontro con la mitica musica fu grazie ad un’amico vicino di casa che aveva
trasformato la cantina in discoteca: luci rosse vecchi divani e lo stereo per ascoltare le cassette del
Cosmic o i vinili. La prima cassetta che ascoltai fu la mitica C42 e da li mi appassionai di quella
meravigliosa musica mixata ed equalizzata da Baldelli e T.B.C.
Pierpaolo Rossi
Ciao, ho ascoltato Radio Azzurra dall ‘84 al ‘90...i ricordi sono tantissimi, dai pomeriggi ad ascoltare
le programmazioni e le classifiche afro alle serate trascorse a registrare le cassette mixate dai dj
delle discoteche storiche.
Lo special Vangelis è tra i ricordi indelebili...ho ancora le due cassette registrate in diretta dalla radio
con scritto la data: 2 novembre 1988.
La serata con il ricordo più intenso di quel periodo è quella di sabato sera 26 novembre del 1988...
insieme all’amico Nicola al teatro tenda di Montichiari per l’afroraduno del 5 compleanno della
radio...i dj della serata erano TBC, Baldelli, Loda, L’Ebreo e Lodola, c’era tantissima gente...erano altri
tempi...sono passati quasi 25 anni...ma la musica di Radio Azzurra continua...
Sierra GMike
Un’estate lunga..........un ricordo
Era il lontano 1981, un Sabato di Luglio uno di quei giorni di calda estate che mettono nel cuore di
ogni ragazzino appena 19enne la voglia di vivere, la voglia di divertirsi di scoprire nuovi mondi, nuovi
luoghi, nuove persone e così che girando di Paese in Paese, con i soliti amici, un Paese della prima
bassa bresciana, un luogo vicino ma che all’epoca pareva posto all’altro capo del Mondo, a conoscere
genti nuove e tra queste una ragazzina di 16 anni, che fino dal primo momento ti rapisce, di entra
negli occhi e nell’anima senza che te ne accorgi, il suo visino dolce, il suo sorriso allegro, quell’aria
sbarazzina, i suoi gesti semplici, il vento che le sposta i capelli e lascia intravedere due occhi che ti
rapiscono, che ti affascinano e senza che te ne rendi conto ti fa balzare nel cuore una sensazione
strana, identica a quelle avute altre volte, ma allo stesso tempo diversa che ha un’altra intensità, che
ti fa scattare la scintilla di una voglia di stare vicino a lei, di poterla accarezzare, di esser parte di lei,
e così che cerchi il coraggio, che in quelle occasioni non si trova mai e butti il cuore oltre l’ostacolo
cercando di dire frasi che ti possano aiutare a superare quell’imbarazzo che traspare, che non riesci
a nascondere, ma che non fanno altro che renderti ancora più impacciato e ridicolo.
Ma alla fine riesci! Riesci nel tuo intento riesci a scalfire il suo disinteresse verso te, vero o fasullo
che fosse, ma l’importante è che iniziamo a sorriderci l’un l’altro, a guardarci negli occhi e così inizi
ad immaginare già il domani con lei, il giorno dopo insieme a lei, e così è! Inizia una storia d’estate!
La sera non si vede l’ora di uscire per andare ad incontrare la persona che ti fa battere il cuore, che
ti fa sentire bene.
Passano le giornate indimenticabili, in riva al lago a prender il sole sorridendoci l’un l’altro, passano
i pomeriggi facendo passeggiate con una vecchia 500 per le strade della nostra campagna, passano
le sere afose, rinfrescate a volte da lievi folate d’aria, trascorse sotto casa seduti sulla panchina
a guardar le stelle, a disegnare i nostri progetti, i nostri sogni, le nostre speranze, a raccontarci i
nostri faremo, saremo, vorrei. Passano lenti e costanti contornati da momenti indimenticabili, fatti
di carezze baci fino a giungere a quelle attenzioni fatte con più dolcezza.
Passano le settimane fatte di domeniche trascorse al cinema o nelle discoteche alla moda
divertendoci e tenendoci per mano, per non perderci, per stare vicini perchè era quello che si
desiderava esser l’uno accanto all’altra, passano le feste lontano dai soliti amici, perchè soli si stava
bene, perchè si voleva restare noi due per fare nostri quei momenti.
Passano i mesi lunghi dell’estate che pensi non finisca mai perchè è l’estate più bella che hai mai
vissuto fino a quel momento, che pensi sia immortale, perchè ha creato atmosfere indimenticabili,
che credi sia per sempre, perchè vorresti che per sempre tutto rimanga così; passano i mesi e l’estate
finisce arriva il tiepido autunno con le foglie che ingialliscono e che colora di mille sfumature le
giornate chiare dell’estate, ma senza che te ne accorgi porta anche il grigio dell’inverno della fredda
nebbia e pian piano lentamente anche dentro gli animi e di colpo tutto non è più come prima, non
appare più com’era fino a pochi giorni prima.
Parli ma non ti ascolta, e tu quando lei sorride fai finta di non vederla, stringi la mano ma a volte
non c’è e quando lei ti si avvicina fingi di non sentirne la presenza, finche un sera tutto questo ti
mette l’uno contro l’altra, e tutto quanto di bello che c’era svanisce in un colpo, non esiste, non è mai
esistito anzi era un sogno! E si inizia dicendo le cose che non si pensano, che non vuoi dire, che sai di
non credere, ma che le fai sentire solo per far male l’un l’altra le gridi a gran voce, finche non sfugge
quella parola che ferisce più di tutte, la parola che non ha senso, che non è vera, che serve solo per
dire io ho ragione, ma che non fa altro che scrivere la parola basta!.
In un attimo, come era iniziato, è tutto finito, come con un colpo di vento spegne la fiamma di una
candela, passano i giorni e dici tanto non mi importa non era importante, ma dentro di te senti
che non è così inizi a cercarla, ma lei non si fa vedere, chiedi di lei a ma lei si fa negare, continui
frequentare i soliti posti di sempre con la speranza di incontrala ma lei non c’è più.
E pian piano capisci che hai perso qualcosa di importante, che per te lo era veramente, i giorni
passano e portano vicino a te una data sempre più importante, un appuntamento al quale non
puoi sottrarti, un momento che sai già che scriverebbe la parola fine a tutto, arriva il l’attimo di
servire la Patria, e quel giorno giunge inesorabile parti per un luogo lontano che ti impedirà di stare
vicino quelli dove speravi di incontrarla ancora di rivederla per potergli dire “perdonami amore ho
sbagliato”.
Ma non è così passano i 12 mesi e di lei più nulla come se fosse svanita, come se fosse stata una
visione, le amiche di sempre non sanno più nulla e tu inizi a creder che sia stato veramente un
sogno, un sogno lungo un’estate, lungo una vita, ma che ha lasciato un segno profondo, perchè
quando s’è ne è andata quella ragazzina ha portato via una parte del tuo cuore, e non potrai mai
dimenticala perchè il suo nome faceva rima con Amore.
Stefano Savi
Ciao sono stefano da parma di quei stupendi anni ho solo dei bellissimi ricordi il piu’ grande era
qulla stupenda ragazza di rezzato bs.Di nome mirella conosciuta a miramare di rimini nella nostra
pensione e si andava a ballare alla discoteca new york poi i nostri incontri sono continuati e io e il
mio amico (spaggio ) partivamo da parma con la mitica vespa con il nostro sacco a pelo e si andava
a rezzato rigorosamente senza una lira in tasca e grazie alla generosita di quelle ragazze si andava a
finire le nostre serate nella discoteca le cigales ( quelli si che erano bei tempi e bellissima musica.)
Sonia Signorini
Un ricordo che ci fa capire quanto era tutto più semplice negli anni 80....
Una domenica io e le mie amiche abbiamo deciso di andare al Chigago, siamo arrivate a Bologna in
treno e poi autostop... ci ha dato un passaggio un ragazzo di 10 anni più grande di noi, ci ha portato
davanti al Chicago che abbiamo scoperto, una volta arrivate, essere chiuso.
Siamo rimaste lì a fare delle foto e il tipo è stato gentilissimo, ha aspettato, ci ha riportato a Bologna
e prima di tornare in stazione ci ha fatto fare un giro turistico della città!!!
Provate adesso a mettere tre ragazzine di 18 anni a fare l’autostop da Bologna a Baricella.... non è
solo nostalgia, la gente era veramente più SEMPLICE!!!!
Fulvio, un’altro bel ricordo, sai qual’è???
La tua meravigliosa voce, che alle prime ore della notte, annunciava i mix di Tosi Brandi Claudio a
Rete Radio Azzurra.... FOR EVER!!!!
Claudio Baruffaldi
Forse come dici tu anch’io avrei da scrivere un libro dei ricordi ma chi li potrebbe capire solo chi ha
vissuto quell epoca di libertà fuori dagli schemi noi che andavamo a Modena a prendere i pantaloni
larghi o al campo delle fragole a Brescia o al luna strass già ne avrei o la prima volta Dell les cigales
già ecc ecc ...
Francesco Cecco Ubs Dolfini
Ciao sono cecco di brescia ho ricordi belli e meno belli degl’anni 80 essendo un grande tifoso del
brescia calcio ricordo quando per le trasferte mi incamminavo per la stazione con panini imbottiti
per seguire la nostra amata leonessa tempi indimenticabili
Moreno Colombini
anni 80 mitici tempi di gente semplice e mitiche discoteche e grandiosi afroraduni,quando si
poteva si andava in treno in macchina persino in motorino ed ogni volta si vedevano queste mitiche
macchine come lo scualo il 2 cv tutte tappate.grandiosi tempi magari tornare indietro e rivivere tutte
quelle storie.....rete radio azzurra forever.
Maurizio Bonato
ciao fulvio ti racconto una serata tipica da sabato sera mia e della mia compagnia, si partiva alle 20
da milano per raggiugere il typhoon prima tappa autogril carico di birre il companatico già c’era per
chi mi capisce. poi il viaggio per raggiungere gambara era molto bello musica a palla ejoint poi si
arrivava e ti trovavi in un ambiente meraviglioso fratelli da tutte le parti e sorelle scusate se è poco
molto bone poi si entrava in disco per bllare dopo pò si usciva e li iniziava la festa conocsevi ragazzi e
ragazze da tutto il nord d’italia e persino dal’austria uhauuuuuu che magnifi ci sabati che ho passato
ma non solo al typhoon al cosmic al chicago allamecca ed altre compresi gli afro raduni .ciao fulvio
scusa se c’e qualche errore di ortografia
Marco Albicocchi
Sono un’acquario del 1963 ed ho vissuto in pieno il movimento...
Il ricordo più suggestivo del periodo di inizio anni 80, riguarda la stupenda ed originalissima Melody
Mecca questa infatti nel periodo estivo diveniva vero e proprio fulcro di incontro... gli altri locali
frequentati dal movimento in estate per lo più chiusi. Per cui il Melody era un punto fermo! Le notti
sù alla Mecca erano magia...
La miscela era esplosiva: L’estate, la riviera romagnola, la location del grande parcheggio a terrazza
un tripudio di auto francesi veri e propri simboli di appartenenza... Citroen DS e CX Pallas - Dyane
6 - 2 CV - Renault 4 tutte tappezzate di adesivi e tendine, luci rosse all’interno, per alcune ruota di
scorta sul portellone posteriore, copriruote con blasone Mercedes e antenna con saffi svolazzante.
L’atmosfera del parcheggio era indescrivibile... La musica che girava sulle cassette stereo 4 uscendo
dalle casse si miscelava con le altre auto parcheggiate... Ricordo in particolare 2 pezzi i Toure Kunda
con Emma e Airto Moreira con Parana.
Poi via! si decide di entrare si sale sù per la scalinata del Melody (dopo la permanenza nel
parcheggio... la scalinata era sempre una vera e propria impresa!!!!) eccoci entrati, si vedono veri e
propri mantelli di capelli ovunque... sulla sx il bellissimo giardino all’aperto, sulla dx subito sopra la
scalinata d’ingresso la pista piccola ma dominante, a mio avviso la più bella delle 3 sotto di essa
davanti alla consolle pista centrale e anche la pista dietro ai bagni comunque in genere sempre
meno affollata rispetto alle altre visto che non vi erano finestre...
Nelle calde notti estive la vista panoramica che si godeva era da favola: sulla dx in alto S. Marino e
sulla sx in basso le luci della riviera adriatica... Atmosfera unica!!! Ballo sballo tutta notte, una volta
che l’alba arrivava cominciava la grande migrazione verso Riccione destinazione il parcheggio del
Columbus dove stendere il sacco a pelo sulla spiaggia libera antistante. Questa memoria fotografica
la associerei musicalmente a un pezzo stratosferico del periodo che rappresenta al meglio dal mio
punto di vista il contesto... Body the Body Boogie di Orlando Riva Sound
SUPERLATIVO!
Un saluto a tutti gli ex Frikkettoni nostalgici...
Massimo Fortuna
Maurizio che ricordi mi fai saltare fuori, quel posto a gambara, il typhoon, per anni era luogo di
ritrovo, dentro e fuori, in quel bar di fronte, con quel timbro sul braccio sa mò di simbolo ogni volta
che uscivi, e poi il primo raduno afro sempre a gambara con rtoni esposito tulio de piscono ecc i dj
loda ebreo l afrcano mozart..le due cavalli o le r4, per non parlare delle citroen squalo, quelle ragazze
bellissime...la mecca, le cigaless...generazione fantastica!!!
A cremona c’era il chandra negozio dell epoca dove potevi trovare di tutto e di piu...ciabatte indiane
gacche di renna ecc ecc per anni ho avuto na vespa era piena di adesivi di discoteche afro..come ha
gia detto qualcuno, magari poterle rivivere quelle avventure..
Giovanni Ferrigioni
Penso fosse un mercoledì della metà degli 80 (io sono del 68 e ero più o meno in 4a superiore,
il periodo che “bruciavo” spesso!) e si parte con la mitica R4 bianca di Renato Botton, insieme
a Jenky e Barus (non erano la mia compagnia, ma quella sera non c’era nessuno fuori) e si va al
Nord-Est a Caldogno a sentire Baldelli in concert (lanciava un disco mi pare quella sera, credo con
un nome tipo Kuturrimba). Io avevo una passione per questa musica ma solo sentito da cassette,
mai vissuta live; quella sera ho visto un forsennato che correva avanti e indietro in un ring formato
dalle percussioni più disparate. Fenomeno! Il tutto su una base preconfezionata che - come spesso
accadeva dell’afro - mi metteva la pelle d’oca. Penso che certi ricordi te li porti dietro per sempre.
Sono tronato rintronato ma terribilmente eccitato dalle sonorità, dalle luci e dall’ambiente. Grazie a
questo sito che mi ha segnalato un amico e collega, grazie di tenere vivo un mondo fantastico come
quello di quegli anni e di quella musica!
Boccaletti Stefano
ciao sono Briciola del basso mantovano e io ho vissuto i tempi di rete radio azzurra quasi a pieno i
ricordi più belli sono legati ad alcuni afroraduni in particolare a casal romano, dentro al mercato del
bestiame di montichiari, a seriole, a belforte e non ultimo le interminabili domeniche pomeriggio
dentro al mela con rudi e il beppe (loda) ricordo un pezzo di tbc con la chitarra che tra l’altro ho su
cassetta, le prime volte al typhonn su quei 3 scalini con la musica assordante, la spiaggia libera
a desenzano, il bisbi se non ricordo male di mercoledi sera. altri ricordi li ho per i dj della radio
la lidia bordiga se non erro e rudy franceschi e anche il dj che si definiva molto molto lontano
forse si chiamava marco biondi?? madòòòòòòò ma quanti anni son passati. il mio cx il vespone lo
squalone che al posto del pedale del freno aveva la boccia. Ricordo che ad un compleanno del Mela
ci avevano regalato un porta accendino con scritto melamara io lo conservo ancora e conservo un
programma del typhoon con la doppia faccia che guardato da un senso sorride e capovolto è triste
era la riapertura dopo un periodo di chiusura e conservo anche uno dei vetrini che erano sulla porta.
Ricordo anche la prima volta che ho scoperto rete radio azzurra io prima ascoltavo la sera un
programma del dj turi che metteva la musica del tucano e cercando la stazione mi sono imbattuto
in rete radio azzurra che scoperta raga sarò un nostalgico ma mi si accapona la pelle a ripensarci
Stefano (Afrozone)
Ciao ragazzi, di ricordi ne ho moltissimi, ma uno in particolare lo vorrei testimoniare in queste
righe. Estate 1988, siamo nel pieno dell’ Afrotour della radio...e la tappa di fine luglio è Padenghe....
arriviamo in macchina e ci accoglie subito il Magnum stratappato di adesivi della radio!!!!!Poi giù fino
alla spiaggia, in riva al lago, con la luna che illumina una marea di ragazzi venuti da tante provincie
diverse per sentire i quattro personaggi che “suonavano” quella sera: Rudy, Lodola, Joele e Tbc (mi
pare che all’epoca fosse accompagnato dalle sue percussioni).......che brividi!!!!!!!Ciao a tutti e che la
bella musica sia for ever!!!!!
Susy di Sarezzo,
di ricordi ne ho tantissimi come i compleanni di radio azzurra alla fiera di montichiari,gli afroraduni
al palasport di rimini la mecca lo speen,innsbruck e io e tre amiche in autostop da sarezzo a pavone
mella al melamara e così via.speriamo che non ci tassino anche i ricordi.comunque la musica e la
gente di allora sarà sempre nel mio cuoree grazie di cuore alla mitica radio azzurra.
Fiorella Tait
Mi chiamo Fiorella Tait classe 1964
Di episodi da raccontare ce ne sarebbero tantissimi ogni fine settimana c’era un pellegrinaggio di
gente in cerca di discoteche dove veniva suonata la nostra musica.. nell’ estate del 1980 io Maurizio
Patrizia e Tom tutti sedicenni decidemmo di andare a Miramare di Rimini in treno,la meta ambita
era la discoteca New York , ci eravamo gia stati durante le vacanze di pasqua e non vedevamo l’ora di
tornarci . Troviamo una pensione per dormire, la proprietaria ci da’ una stanza cosi piccola che non si
apriva nemmeno la porta perche i letti occupavano tutto il posto, per uscire dovevamo scavalcare gli
altri, ma non eravamo i messi peggio, c’erano ragazzi che dormivano in corridoio .Avevamo pensione
completa quindi scendevamo a mangiare in sala, un pomeriggio avevo fatto le treccine ai capelli
lunghi di Maurizio cosi poi sciogliendole sarebbero venuti mossi , era ora di cena e siamo scesi ,
come entriamo nella sala ristorante tutta la gente seduta a tavola smette di parlare e ci fissano
come se avessero visto dei fantasmi soprattutto mauri e le sue treccine,noi spavaldi ci mettiamo
a mangiare e a litigare come al solito per chi mangia i pomodori o insalata,in quel momento vedo
entrare la mamma di Maurizio che era anche lei in vacanza a Miramare voleva controllare come ci
eravamo sistemati,appena ci vede si gira verso la proprietaria e gli dice no no mio figlio non c’e’ mi
sono sbagliata..e se ne va facendo finta di non conoscerci …. All’esterno del new York l’atmosfera era
la stessa,gli abitanti , i turisti e gli albergatori del posto non ci sopportavano .Eravamo tantissimi
accampati ovunque tra la strada e la spiaggia,e purtroppo spesso arrivava la celere con i cani e
manganelli..e faceva retate , andandoci di mezzo anche ragazzi che erano li tranquilli. Decidiamo
una sera di andare all’Altro Mondo Studios sapevamo che la musica non era la nostra, ma eravamo
curiosi di vedere com’era fatto al interno..parlavano di astronavi , tra l’altro mia sorella a periodi
ballava nei tubi ..a quei tempi non si chiamavano cubiste ma ragazze go go … Arriviamo all’ entrata
e ci bloccano,iniziano a guardare le scarpe e come eravamo vestiti..mauri aveva le ciabattine indiane
e i jeans bianchi ..niente da fare non aveva l abbigliamento adatto non poteva entrare ( questa era
la scusa che usavano sempre ) ma in realtà non volevano dentro gente con i capelli lunghi …. Ce ne
andiamo via a testa alta e come noi tanti altri , quello che ho imparato da mia mamma e che ho
insegnato a mie figlie e’ di non fermarsi mai alle apparenze..vai sempre oltre ..e oggi siamo qui a
ricordare quei tempi che sono stati incredibili e solo a scrivere mi vengono le lacrime in un misto
di commozione e nostalgia. Questo racconto lo dedico a mio marito Maurizio Montecchi ( lo stesso
Maurizio con le treccine) e alla mia amica Patrizia Coviello compagni delle più belle avventure di
quegli anni.
Luca Leoni
commoventissimo........sono con voi....
Riccardo Ricky Boldrini
a me è capitato lo stesso a l’altro mondo.....mentre stiamo andando via,incontro il moroso di
mia cugina (un poliziotto)...troniamo all’ingresso e lui chiede spiegazioni (mostrando il tesserino)
sul fatto che nn ci facevano entrare, i tipi i tipi all’ingresso tutti imbarazzati chiedono scusa e
candidamente.....: è stato un equivoco, potete entrare......e noi in coro : e chi ci vuol entrare in un posto
di m.......ahahahahahah e ce ne siamo andati ;))) un saluto a Maury ‘o capellone
Fiorella Tait
ahahahahaah lo stesso avevamo detto io e la mia amica..perche a noi ci facevano passare :D
Faber Costa
Solograndiemozioni Mmmmmmmmmmmmm...mi piacciono questi racconti...
Maurizio Montecchi
il buttafuori mi aveva detto :” ma un paio di scarpe migliori non le abbiamo ? “ io gli avevo risposto
: “e tu un paio di pantaloni migliori non li hai ? e comunque non volevo entrare ero solo curioso di
vedere che gente di m.... c’è qui
Grilli Marco
pure a me stesso trattamento non fatto entrare x capelli troppo lunghi
Giuseppe Mazzi
la pensione forse era (( pensione fiammetta )) perchè anche noi era in una cmmera con solo letti
e senza posto per camminare, come i cinesi oggi . è successo anche noi di non entrare, ma noi per
goduria ci siamo messi tutti vicino all’entrata a scherzare e ridere e pure ballare per un bel pò di ore.
e poi non volevano farci mangiare alla taverna del lupo, perchè venivano i vip, che s..... ma alla fine
hanno ceduto
Fiorella Tait
ahahahahahah ci sfruttavano a sangue gli albergatori..la nostra pensione era i sette nani viale
catania a miramare
Gabriele Araldi
Starei ore a leggere aneddoti come questo...meglio di un libro :)
Fabio Pavanello
...solidale! ...situazioni del genere....a josa!
Maurizio Montecchi
la camera aveva un letto matrimoniale a cui avevano messo vicino un letto singolo ( la porta cosi si
apriva solo a metà) ci dormivamo in quattro :-)
Carlo Alberto Zanella
Le abbiamo vissute intensamente queste belle esperienze e ci si divertiva. Vai a vedere oggi cosa c’
e’ in discoteca e come si divertono. Ho paura per i giovani di oggi
Faberex Fab
Stesse situazioni anche per me, ero considerato un reietto,ma me ne fregavo alla grande. Io dormivo
in macchina sul mio DS che tutto considerato era diventata casa mia visto il tempo che trascorrevo
con lei IN tragitti vari
Giorgio Conti
Ci si vede al remember 2013
Maurizio Montecchi
Faberex Fab beato te col ds stavi comodo, io, Fiorella Tait Roberto
Valmasoni e Marco Zago abbiamo dormito (poco) nel Dyane , praticamente seduti :-) :-)
Michele Falzoni
concordo pienamente con la nostalgia che ti possa assalire ed invaderti quando rimembri le
avventure e le giornate di quei bellissimi anni “and my spirit is cry for living - another” l’ultima
parola lo aggiunta io ma il resto è la frase di uno dei più belli pezzi rock a parer mio “Starway to
heaven”...............
Andrea Bettella
Tu e maurizio siete il simbolo dello style baja..mitici! ciaooo
Daniele Zocca
Grandi ricordi comuni..............
Marco Zago
neanche al campeggio “Nuovo Riccione”.....cacciati, con i capelli lunghi non si entrava!!
Francesco Broglia
era propio cosi che tempi belli sani un emozione unica tutto quello che si faceva era giusto e allo
stesso tempo sbagliato importante era farlo tutti ci vedevano male ma eravamo unici
Leonardo Cangioli
Anch’io nell’agosto 1980 andai al new york, sedicenne, e da quella
sera cambiò’ tutto...
Piero Canini
e’ molto bello quello che hai scrtto anche xche’ mi rivedo molto nel tuo racconto. io sono Piero
Canini siamo quasi coetanei e anche io come Maurizio ero considerato un “ cappellone” ( erano piu’
lunghi di quelli di Maurizio) e in quei tempi ero guardato sempre dalla testa ai piedi in qualsiasi
posto che andassi anche se nn era una discoteca. a differenza di voi io sono di Bellaria un paese
a 10 km da rimini sul mare e durante il periodo estivo entravamo nei locali dove avevi la fortuna
di conoscere qualcuno che stava all’ingresso altrimenti ti facevano capire che tu nn potevi entrare
xche’ nn avevi un abbigliamento adatto ahahahah ( che cazzate che sparavano). la cosa che mi ha
fatto piu’ ridere con il passare degli anni e’ che io i capelli li ho tagliati solo 5 anni fa ma pero’ a
parte il periodo nostro della gioventu’, quando sono diventato “grande” il “cappellone” nn dava piu’
fastidio anzi ero sempre ben accetto in tutti i locali o posti in cui sono andato.....ahahahah va bene
cosi’ Fiore tanto i nostri bellissimi periodi che abbiamo vissuto nn ce li puo’ togliere nessuno e di
questo ne vado fiero!!!!!!! Grazie Fiore di quello che scrivi mi fai ritornare indietro nel tempo e rivivere
emozioni che sicuramente nn torneranno piu’. un saluto a Maurizio ciao
Giorgio Visentin Ricordare non fa sempre bene, purtroppo i tempi sono cambiati sembra siano
passati più’ di tren’anni, basta guardarci attorno e fare un confronto cosa propongono le nostre città.
Si eravamo diversi ma anche il mondo era diverso e in qualsiasi caso io lo preferivo prima.
Alfonso Ruzzo
Che bel racconto, spero di sentire ancora le vostre storie. In quel periodo lavoravo al Metropole in via
Ceccarini e devo dire che c’era questo ripudio da parte dei negozianti e albergatori verso i “capelloni”,
Punk e i Dark. Anche il propretario del locale era ostico verso loro ma io li faevo accomodare lo stesso
perchè sono clienti come tutti anzi li mettevo su le prime due cassatte del COSMIC che avevo come
sottofondo musicale e spesso il capo si arrabbiava ahah
Simona Janis Parmeggiani
bellissimi ricordi fiore è vero eravamo guardati come degli extra terrestri ma si sa la gente è ignorante
lo era allora e lo è ancora adesso sanno solo giudicare ma noi angeli continuamo ad andare avanti lo
stesso e a testa alta io sono fiera e orgogliosa di essere freack lo era il mio ragazzo lo eravamo tutti ci
volevano? bene altrimenti come diceva lui chi se ne fotte dormiamo in cx o in spiaggia al columbus
cosa darei per rivivere quei momenti allora si che ero veramente felice
Paolo Tonolli
....parole sante Fiore per ricordare quei bei momenti:lacrime commozione e nostalgia:))))) ciaoooo!!!
Maurizio Poluzzi Bergamini
I tuoi ricordi sono riposti in una memoria che vive, ed è bellissimo. Voi tutti, siete bellissimi. Avete
gli stessi volti nostri, potremmo mischiare le persone e le pose nelle fotografie e saremmo gli stessi.
Ho ancora i brividi... Succede quando non posso far altro che arrendermi, come mi arrendo al tempo
che è passato e alle persone che non tornano più.
A poche centinaia di metri dal Chicago c’è la casa di campagna di mia zia. Ho dormito in quei sacchi
a pelo, quando da Bologna si partiva con quelle “tradotte” dai sedili in finta pelle marrone. Solo
quando le tasche erano leggermente più piene, con Angelo ci permettevamo la... Stireria dell’Hotel
Concorde, a Gabicce, dove infilavano un letto a castello per quando tornavamo dopo i bomboloni. C’è
la due cavalli del babbo e la renault 4 di Macci. La DS di Jack, che non era della nostra compagnia ma
che invidiavamo tanto. La mia Renault 5 andava comunque bene per tutto.
Mi si stringe il cuore, pensando ai ragazzi. Perchè quei ragazzi, i miei ragazzi, non ci sono più. Il
primo ad andarsene è stato Gigi, proprio mentre guadagnava i primi soldi come modello. Poi Marco,
mio compagno di banco alle elementari. Poi Beppe, che dentro la Baia è rimasto due giorni e due
notti senza mai uscire... Poi Fefè, mentre un pomeriggio giocava a carte nel bar. Zonco, coi suoi
occhi celesti... Poi ancora Luca, che faceva il parrucchiere e mi lasciava gonfia e libera la frangia,
ossigenandola di biondo col limone... Steve è stato l’ultimo, una notte che pioveva, scivolando
sull’asfalto. Era l’unico a non essersi ammalato. In quegli anni avere vent’anni significava anche
provare tutto e le informazioni mancavano. Erano tutti più giovani di me, di due, tre anni. Sono
partito per il militare e quando sono tornato li ho trovati perduti... Ma quella stagione ha lasciato
un calore che non manca mai di scaldare il cuore. Loro non se ne sono mai andati. Le nostre strade
han preso vie differenti. Ho iniziato a fare il DJ prima in radio poi in disco, ma come spesso mi capita
le cose vanno più veloci di me e dopo un anno ho dovuto scegliere di fare un lavoro che mi dava
da vivere (bene, anche...) e mi piaceva moltissimo. Ho lavorato in Agenzia Pubblicitaria per oltre
vent’anni, e negli ultimi tempi ho ripreso a cantare, mettere dischi, frequentare locali. Sto andando
fuori dal discorso, come spesso mi capita. Ma è come parlassimo di tutto questo davanti a un vino
rosso, una sera in un rifugio, con gli amici che ascoltano e raccontano le loro fotografie, coi figli che
non capiscono e l’odore della carne sulla griglia...
Grazie Fiorella...
Non ci conosciamo ma mi hai dato un segno di amicizia profonda . Ti garantisco che è ben riposta...
Maurizio.
Cinzia Gobbo
bellissimooooo....ma la pensione piu’ rinnomata di riccione era la Pensione Coscia ....che gia’ il nome
e’ tutto un programma....era una delle poche che non facevano storie....avevamo prenotato in cinque
ma la notte dormivamo in venti.....e con un bagno solo.....ma a noi in quel periodo non ce ne fregava
niente......
Gianpaolo Belotti
Paolino . Era il 1982 , agosto , le prime vacanze libere , noi
ragazzotti di pianura lombarda abituati a lavorare tutto l’anno , in giro x l’Italia con zaino e sacco
a pelo in treno , destinazione Liguria , Cinque Terre , previsti due giorni di mare e poi via …. Ma fu
subito via ……. Ci allontanarono perchè la ns presenza non era gradita ( siamo solo a inizi anni 80 !!
) proseguiamo per Pisa seconda tappa programmata , a zonzo ma anche interessati ad arte e storia
. Si fa subito amicizia e con atre persone abbiamo passato la notte sotto la Torre ( dormito !! ) , che
flesh !! di notte a piedi scalzi gironzolare a piedi nudi nell’erba del Campo dei Miracoli e cercare di
scoprire le forme piu irrazionali scolpite nel monumentale complesso del Duomo e della Torre . Con
altri ragazzi arriviamo in riviera Romagnola senza punto di riferimento , passiamo giorni e notti al
Columbus , la sera alla Mecca a ballare e ascoltare musica , poi di nuovo a Firenze , in Ponte Vecchio
( mai dimenticata la notte passata a cantare e bighellonare … ) , 3 gioni a Siena per il Palio , non solo
spettatore , ho conosciuto l’Amore , vacanze terminate si rientra infine di nuovo in treno , di notte , fa
caldo , la Luna è bassa sull’orizzonte , a forma di falce , rossa , vento in faccia , dallo scompartimento
proviene musica , ANAMBRA – OZO 1976 , diffusa con una radio portatile , cassetta comprata alla
Mecca , ragazzi che sghignazzano , ridono e sono felici......... uno di Loro non saprò essere capace a “
salvare “ ................... p.s. (non riesco a caricare file audio) 2.
Monica Graziano
Anche io ho ricordi al Columbus ..e alla Melody Mecca che serate non le scorderò maiiiiii ...
Oscar Marana
E chi se la scorda la Mecca! Il parcheggio, la gente, ricordi stampati anche nella mia mente!
Everardo Meta
p. Lanfranchi heheheheheheh
Gagliano Peverati
Estate 1979.
Le prime vacanze da solo senza la famiglia, direzione Riccione.
Armati di tenda canadese partimmo da Milano in 3 e con sorpresa arrivati non riuscimmo a trovare
nessun posto dove piantare la la tenda e riuscimmo ad ottenere da un bagno vicino alle terme una
cabina sulla spiaggia solo per mettere le nostre cose.
Prima sera direzione New York a Miramare,nottata speciale e aalla mattina rotorno a Riccione dove
avevamo le nostre cose,quando i proprietari ci hanno visto andando contro ogni regolamento ci
hanno dato le chiavi della cabina dove potevamo accedere anche di notte,ricordo le notti in cui ci ho
dormito senza starci tutto,ma la cosa che ricordo con maggiore emozione la prima volta alla Baia,
ancora oggi rivivere queste emozioni mi regala dei brividi incredibili,chi non ha vissuto il mito di
Marlylin,di James Brown e l’incredibile musica di quei tempi si può accodare e partecipare a qualsiasi
“Remeber” ma volendo usare una metafora si appresta a mangiare del caviale riscaldato,noi a quel
tempo lo mangiavamo tutti i giorni fresco...............................
Alessandro Pippo Poletti
ciao fulvio..ciao a tutti afromaniaci degli anni 80 ma sempre alla moda anche adesso con i vari
locali della zona mantova verona garda brescia parma ecc ecc.....che dire caro fulvio...come amante
di questa splendida musica a quell epoca frequentavo il melamara di castiglione..col mitico dj
rudy,,,,era era vicino a casa .. i soldini nn erano molti....poi quando qualche amico aveva la macchina
si partiva x il cosmic...typhonn..les cigales...le pois...e altre disco del nord italia.....rammento ragazzi
come mè arrivare da posti lontanissimi con le famose vespe....i raduni poi di radio azzurra..migliaia
di fans che venivano x ascoltare i dj del momento...io ho conosciuto la musica di rra a militare...mi
ricordo di notte con la radiolina nascosta nel giaccone mentre si faceva la guardia sulle altane....
quella musica ti faceva sembrare le ore di guardia diventare minuti...e dicevo...porca vacca ...devo
tornare al posto di guardia...e nn posso +ascoltare rra x qualche ora...che storie ragazzi...mah...va be...
spero di aver riassunto un po la mia situazione....un saluto dal capitano di rra.... forever....
Massimo Antonioli
Ciao sono massimo di cerlongo(mn).... Purtroppo per l età per me inizio tutto a fine anni 80...la
nostra musica mi colpi da subito mi dava sensazioni bellissime....andavamo a ballare nei locali di
quel periodo.....melamara...la mecca....bisbi...le cupole...il cosmic quando riapri....e tante altre.....senza
parlare dei mega afroraduni di reteradioazzurra....me ne ricordo uno bellissimo a torre de picenardi
dentro un castello....per fortuna dopo tanti anni ci sono ancora locali che fanno la nostra musica.....
Un salutone particolare a lidia bordiga...reteradioazzarra forever...
Daniela Tetti
Ciao sono Daniela Tetti di Torino. Per me tutto è iniziato nell’82, avevo 14 anni ed era la prima volta
che mettevo piede al Big Nepentha. Ho sentito subito di appartenere a quell’ambiente, a quella
musica, a quell’atmosfera, a quella gente…
Di ricordi ce ne sono tanti: i nostri sabati pomeriggio davanti a Cavallo Pazzo (prima ancora Ulisse)
e la Dea , per chi non è di Torino erano i negozi dove “noi” compravamo il nostro abbigliamento, le
nostre domeniche pomeriggio al Big.
E appena si poteva si andava “ in trasferta” al thyphoon, chicago, mecca, melamara in treno, autobus,
autostop, ma non c’erano i pericoli di adesso. E poi gli afroraduni…
Eravamo genuini... un po’ sballoni, ma genuini.
Sono felice di aver vissuto quel periodo e di aver ritrovato grazie a FB , amici vecchi e nuovi con la
stessa passione.
Manu El
ci siamo anche noi!!!! mafia e cispo !!!!! con r. azzurra quante dediche e avventure con i mitici raduni....e
le azzurrine.....grazie fulvio!!!!!! ci hai regalato emozioni !!!! eeeee ci siamo ancoraaaaa!!!!!
Luca Scaini
Una lacrima di gioia e la mente corre al passato... Senza rimpianti e con la gioa mel cuore nell’angolo
dei ricordi di un periodo che non potrò mai dimenticare....
Davide Novelli
Rete Radio Azzurra e tutto il suo staff, pietra miliare della mia giovinezza,
GRAZIE e bentornata.
Roberto Olita Indian Tattoo Verona
che anni ragazzi, anni ottanta
ascoltare Radio Azzurra musiche allternative
e melodie afro che ti “entravano dentro”
aspettare il week end per il prossimo afroraduno
in treno o moto non importa, Innsbruck, Rimini, Ferrara, Venezia, Firenze e via coi brividi...
un sorriso appena nascosto dai capelli lunghissimi
nel buio della discoteca la luce eri tu Francesca;
ti sei avvicinata a me e ti muovevi
al tempo inconfondibile dei Tri Atma e gli Ozo
Ti ho amata e oggi che non ci sei più
mi scoppia ancora il cuore.
Typhoon a Brescia da Verona d’inverno col cinquantino Melamara a Mantova con delle nebbie
pazzesche.
Eppoi il DS Citroen (sudato sette camice)
parcheggiato con lo stereo volume a dieci,
tu ancora che ballavi attorno alla mia vita....
oggi dopo più di vent’anni ascolto ancora quella
musica nel mio studio di tatuaggi e ricordo quei momenti con un calore immenso, le serate senza
fine, la musica fatta apposta per volare via e noi così freak, così peace&love.
Poi guardo i ragazzi di oggi...
e sembra passato un secolo.
Quell’ amore per la musica esiste ancora ?
Dentro di me si.
Mariagrazia Mari Panelli
ciao by Mariagrazia classe 1969...
negli anni 80 ero abbastanza giovane ed essendo femmina pure, anche con i miei spudorati 15 anni
,non avevo molto spazio per muovermi....ascoltavo Rra mentre studiavo in 4’ liceo e sognavo quei
mega raduni pubblicizzati in radio , immaginando il divertimento e la gioia di ballare tutti insieme....
mi sono avvicinata alla musica AFBE per puro caso o addirittura direi per obbligo!! la discoteca
piu’ vicina per andare a ballare era il MONDOBLU dove un giovanissimo Roberto Lodola proponeva
musica alternativa alla dance anni 80 la domenica pomeriggio...questo passava il “ convento”..e
meno male!!!!!
uscivo verso le 14 con jeans larghi e sdulciti, Frei e...il maglioncino fatto ai ferri dalla prozia che
dovevi mettere o si offendeva..niente trucco e faccia pulita....il giro dell’isolato e arrivavo a raccolta
con altre amiche a casa di quella che aveva i genitori piu’ permissivi ...ci si cambiava , si metteva
un kg di cerone , ci si cotonava i capelli come andavano ai tempi, e si usciva a comprare le “paglie”
che poi rimanevano in borsa di quella che fumava in casa.... poi si partiva in CIAO anche su in due o
addirittura l’autostop per poter fare quei 7 km di distanza.....ma appena dentro l’enorme discoteca,
luci quasi spente, fumo artificiale e non, borse nel mezzo, bastava un ‘ intro lenta ma gia’ piena di
aspettative per il programma, che si dimenticava tutto..rimaneva solo la Musica... oggi a distanza di
tantissimi anni, siamo ancora gli stessi, popolo di gente semplice come diceva lo spot ma con ancora
addosso la stessa passione intramontabile........grazie RETE RADIO AZZURRA....!!
Massimo Selmi
Ciao a tutti, sono Massimo, un ragazzo del ‘66.
I ricordi sono tanti, belli o brutti in egual misura. Ma tutti intensi.
Lascio ai posteri tre flash back.
Una serata passata al Typhoon, appoggiato alle casse. Ero praticamente in estasi, dopo aver bevuto
un solo piccolo bicchiere di birra.
Una notte alla Mecca di Riccione. Il risveglio in spiaggia, alle prime luci dell’alba, con l’umido e la
salsedine che sembravano entrare in me.
Un viaggio di notte, sulla Via Emilia, da Fidenza a Riccione, con il mio Fantic Caballero. Un continuo
incrociare le Vespe, un continuo lampeggiare, un continuo levare di braccia in segno di saluto. Chi
scendeva e chi saliva.
Un mondo unico. Aspettative infinite da ogni sera e ogni notte che ci aspettava.
Un saluto e un abbraccio a tutti.
Claude Condor Arrighetti
Notte grande lidia,e notte al grande fulvio ed a tutti noi che abbiamo vissuto quei bei momenti. . .
Che remember mentale. . . :-)
La radio allora poteva avere mille stazioni, ma era perennemente sintonizzata su rete radio azzurra.
:-) non esistevano altre emittenti per me e per noi tutti. <3
Massimo Bandera
Siamo una storia grande di gente semplice ...
Roberto Porcari
..infatti mi avete trasmesso molto,oltre ovviamente alla fantastica musica,Grazie!
Everardo Meta
DEDICATO A QUEI POVERACCI CHE FANNO RADIO ADESSO (NON TUTTI)............ Se chiudo gli occhi
rivedo tutto ciò che fu in quei giorni, come l’incontro con i colleghi, tutti bravissimi. Mi colpì la totale
mancanza di invidie; vi era, e vi è anche oggi, solo grande rispetto per chi mi accolse per insegnarmi
ciò che volevo fare nella vita.
Robi Sugar Tosi
RRA fece un “BEL CASINO” anche in Romagna nel 1986-87, Baldelli e TBC collegati da Riccione,
Fulvio, Lidia, Rudy, Marco Biondi ecc. La lancetta della radio bloccata sui 107 fm. Poi un giorno Rete
Radio Azzurra sparì. La stessa frequenza cambiò identità e si trasformò in altra realtà dichiarata
Magic One-O-One, l’attuale R101 :-(
aggiungo fra gli speaker di RRA anche il GRANDE (in tutti i sensi) Paolo Monesi. :-)
Rudy Franceschi
la vita passa ma le cose belle rimangono nel nostro cuore, come la vera amicizia di noi tutti. un
abbracio Lidia|
Edo Bruno
Mitica Lidia e proprio a Rete Radio Azzurra Fr Ever che ti ho conosciuto e siamo diventati amici.
Anche io ho dei bellissimi ricordi di te e Fulvio e il mitico staff e di Massimiliana che prendeva le
mie telefonate in voi ho trovato tanto affetto e molto amore quando mi salutavate per radio e mi
facevate ascoltare la nostra mitica musica provavo un gioia immensa.
E un’altra grande gioia e quando sono venuto a Rete Radio Azzurra For Ever a conoscervi con la mia
scuola.
Vorrei tanto avere la macchina del tempo per tornare indietro per rivivere tutte quelle belle emozioni
e tutta la gioia che ho provato solo con la vostra fantastica musica la Vostra grande amicizia,
grazie di cuore Lidia Fulvio e tutto lo staff di questa mitica Rete Radio Azzurra For Ever mi avete
regalato la vostra amicizia e la vostra grande musica.
Rete Radio Azzurra For Ever per sempre
Anche oggi cara Lidia quando torno a casa da scuola accendo il computer e ascolto Rete Radio
Azzurra For Ever
Ciao mitica Lidia con tantissimo affetto il tuo amico Edo
Ps, ho provato a cercare Massimiliana su fecebook ma non lo trovato hai notizie di Lei?
Luigi Bressanelli
WOW, QUANTA PASSIONE....
Domenico Rossi
Visto Lidia ??!!...Non c’ eri e Fulvio ti ha inventata ...... E meno male che esisti ...tvb ... Come ha
inventato l’ unica e mitica Rete Radio Azzurra .... Un abbraccio a voi tutti da Blasco ... Forever !!!!!......
Davide Free
Ciao, ho scritto 2 righe anch’io :)
Ciao, mi chiamo Davide e vivo sulle colline vicino Rimini.
Mi sono avvicinato al mondo afro una domenica pomeriggio del 1985 in cui mi recai con amici allo
stereo shop di Rimini a comprare qualche adesivo per la mia vespa.
Quando entrai in negozio Marisa la titolare stava ascoltando una cassetta della Melodj Mecca, la
numero 23 di Pery. Premetto che al periodo ero molto attratto dall’ arte del mixare e già facevo
qualche preserata in una discoteca di un villaggio turistico nella mia zona, ma quel tipo di musica
non l’avevo mai ascoltato, non avevo idea cosa fosse e rimasi affascinato al punto che mi comprai la
cassettina e la settimana dopo mi recai al Discopiù a comprare tutti i dischi ancora reperibili.
Dal 1985 frequento solo locali afro, tra cui la Mecca, Thriller, Boomerang, Chicago, Nord Est, Cotton
Club, Spleen ecc a volte con amici, a volte in treno ma anche in autostop.
Ora nonostante i miei 43 anni, ancora esco, mi diverto, ho ritrovato grazie a Facebook anche tanti
vecchi amici, faccio ancora qualche serata con la musica nostra e vedo che tutti apprezzano. Siamo
sempre noi, con qualche anno in più, ma siamo sempre noi :)
Monica Girelli
ciaooo i miei ricordi dei 16 anni sn legati alla musica afro del Thucana del melamara del sayonara...ci
si andava di nascosto...la domenica pomeriggio con i ragazzi piu’ grandi che avevano la macchina la
mitica R4 chi poi riusciva a salire sul pallas del Recia era davvero un privilegiato...autostop bicicletta
ciao...ogni mezzo era lecito per arrivare al thucana pochi km da casa.. ma un tempio per noi.. e la
musica è il ricordo maggiore poiche’ miope come una talpa vergognosa di portare degli occhialacci
alla mondaini..li toglievo e mettevo nella mitica borsetta di cuoio piena zeppa di firme che ancora
conservo..., perdendo quindi tt la visibilita’ del luogo in cui mi trovavo... eppure ogni volta che sento
misacriolla ecco subito un ricordo nitidissimo...del momento del luogo e dei suoi odori... nn serve
la macchina del tempo... per ritornare sedicenni...la musica basta e avanza....una buona settimana
a tutti..
Lanza
.........batte anche il mio anche se sono stato un umilissimo spettatore .......anni indimenticabili
Cristina Gasparini
Cristina per alcuni semplicemente Cri... che dire dei miei verdi anni da adolescente se non che ero
“malata” di musica da sempre tanto da frequentare la disco dal giovedi alla domenica senza tregua!
Abitando a Sorbolo avevo la fortuna di poter andare gia’ a 13 anni, nella piccola disco di paese
meta di molti parmigiani (lo space gua ran) che aveva una sigla di apertura di grande effetto per
quei tempi, un robot usciva da una teca e si dirigeva in pista sotto la consolle a forma di astronave..
questo era l’inizio di una splendida serata o anche domenica pomeriggio in musica sulle note di
Alan Parson..Krafwerk...James Brown... L’avventura è iniziata cosi.... pochi brani suonati nel contesto
musicale della disco di quegli anni ed è esplosa la curiosita’ di scoprire cosa c’era oltre quella piccola
disco... pertanto dopo aver frequentato altre disco della provincia e non solo un giorno la grande IDEA
:) fuga da casa in direzione Melody Mecca, era l’anno 1983 una piccola bugia con i genitori “dormo
da un’ amica” e via treno verso Rimni e poi in autostop ..gentilissimi i ragazzi tedeschi che ci han
dato un passaggio con la loro citroen ds bianca con interni leopardati..tendine e... profumo di ..beh
non era sicuramente Arbre Magic :-) ... incoscente? era l’eta’... irresponsabile’? puo’ darsi... io amo
dire, come dissi poi hai miei genitori i giorni a seguire, che ero andata solo al tempio della musica!!!
Non è stato facile ricordare tornare indietro con il pensiero a quei fantastici ma anche tristi 17 anni...
sulla strada di ritorno dal Typhoon una domenica pomeriggio un amico speciale ha perso la sua vita..
non aveva bevuto ne fumato ..solo un incidente in auto alcuni lo chiamano destino. Nel mio racconto
non l’ho menzionato, forse glielo dovevo amava tanto la musica A.F.B.E.
Alessandra Gallico
Eravamo giovani, innamorati della vita. Erano tempi in cui ci si conosceva e ci si guardava negli occhi
e si creavano amicizie fantastiche.
Ci si trovava al sabato pomeriggio sotto la radio (Mantova Antenna Libera) o male che andava davanti
a Disco Inferno. Si facevano chiacchiere si parlava di musica e dei propri sogni poi ci si metteva
d’accordo sull’orario per partire alla sera. Destinazione per lo piu’ COSMIC. Si partiva non piu’ tardi
delle 21 per essere nel parcheggio appena dopo le 22. C i voleva almeno un’ ora per salutare tutti gli
amici che scendevano da ogni parte d’Italia. In un’era dove internet e i cellulari ancora non esistevano
si instauravano rapporti umani fortissimi, amicizie granitiche e ritrovarsi e rivedersi scaturiva gioia
pura. Noi, unite da sempre . io , Annalisa e Nicoletta eravamo sempre insieme. Delle tre io ero la
saggia buona accomodante, l’Anna era ed e’ la folle burlona dal cuore d’oro e Nicoletta la pratica
assennata. Sempre insieme. Aneddoti ce ne sarebbero tantissimi ma forse uno dei momenti piu’
divertenti e’ stato quando Niky ha portato la macchina fotografica ( una rarita’ per quei tempi dove
non c’era condivisione via web) e tutte e tre davanti all’ingresso del Cosmic aspettavamo che tutte
le stelle della scritta si accendessero per dare l’ok a Niky per scattare. Ci e’ voluta mezz’ora buona tra
gli accidenti della Niky e le nostre risate fino alle lacrime . Infine ne e’ scaturita una foto “storica “ che
ancora oggi e’ considerata un’ icona della discoteca. Era tutto li: l’amicizia la spensieratezza l’amore
per la musica la voglia di stare insieme, la complicita’. Alla chiusura non si sentiva la stanchezza il
locale chiudeva all’1.30 il rito dei saluti si ripeteva e poi via sulla strada di casa, si doveva dormire un
po’ anche perche’ il giorno dopo si ripartiva x il TYPHOON e per i mitici pomeriggi degli afroraduni.
Altro pomeriggio, stessi amici, Radio Azzurra a palla nelle auto. Gli anni piu’ belli della nostra vita.
Azoto Liquido ‘Volto’
Claudio “Volto” Voltolini classe 1966 – Cremona
Ciao CARISSIMA Rete Radio Azzurra.......
Tu che con i Suoni...Note....e Melodie come allora.......
INDIMENTICABILI momenti.....gli innumerevoli Afroraduni.
Indimenticabile la pubblicità che il MITICO Fulvio faceva; “””Rete radio azzurra con i più grandi dj
d’italia, Baldelli e Tbc, Mozart e Rubens, Rudy Lodola e L’Ebreo, Joele e Pery””” La SPECIALE voce di
Fulvio (che mi conosce) registrata su innumerevoli musicassette......che tempi......mi ricordo anche
di un compleanno festeggiato DIRETTAMENTE in radio mentre Fulvio metteva quel FANTASTICO
BRANO dei “Tri Atma Und Gyan Nishabda”, tratto dall’ album “Sehnsucht Und Einklang” (uscito nel
1982) dal titolo O MOENA (brano di PURO AFRO). E quello di Walter Wanderley - Batucada (brano
di PURO BRASIL) ??? E quello di Hank Crawford - Sugar Free (brano di PURO FUNKY) ??? Ho mixato
questo brano alla festa del mio matrimonio!!!!!!!....Di afroraduni????? TANTISSIMI fatti e di parecchi
NON RICORDO nemmeno il ritorno a casa, (a Voi pensare il perché).......in ogni caso adesso SONO
ANCORA QUA. FELICE di aver passato quei momenti, quelle serate, quelle notti........e con quella
SPECIALE musica, afro, funky, brasil, elettronica......come la pubbilicità del Malamara “””Afro Funky
e Discostudio””” oppure come diceva Rudy in diretta: “””Chi Melemara melamangia melamore””” e
grazie a TE, Radio Azzurra ho scoperto un mondo di musica ECCEZIONALE........e pian pianino é nata
in me la passione per il mixare.......i SUPER DJ???? Si, li ho CONOSCIUTI quasi TUTTI. Il Beppe Loda (e
sono stato a casa Sua), Baldelli, Tbc, (TosiBrandi Claudio), Mozart, (quando suonava nei Jestofunk, con
dj Blade, dj Farias e CeeCee Rogers alla voce) Pery (alla Mecca) L’Ebreo, Yano, Stefan Egger.......negli
afroraduni.........Rudy al Melamara.......adesso grazie a LORO e a TE, (Radio Azzurra) riesco a rivivere e
CON IMMENSO PIACERE quei momenti. IL 12 gennaio CI SARO’. Sono a suonare con la mia band (una
SUPER cover band tributo a Vasco Rossi dal nome Azoto Liquido) sul mantovano e finito il concerto
arrivo!!!!! (Ah dimenticavo, io suono la batteria) SI.......VOGLIO TROVARE E SENTIRE ANCORA...........UNA
STORIA GRANDE DI GENTE SEMPLICE. Con mio INSEPARABILE AMICO DI SEMPRE PAOLO classe 1967
saluto TUTTI. A presto!!!!!!! Claudio Voltolini 19/08/1966.
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