il quotidiano dei mercati finanziari QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Il primo giornale delle tecnologie vincenti n n E-health Al Giovanni Bosco di Torino le prescrizioni viaggiano via Wi-fi. E con Ge-Intel anche la tele-assistenza mette il turbo di Cristina Cimato I passi avanti della tecnologia in ambito sanitario stanno migliorando l’assistenza, velocizzando i tempi di gestione delle pratiche mediche, ma rendono sempre più necessaria una revisione dell’aspetto organizzativo delle strutture di cura. Una ricerca realizzata da Federsanità Anci sullo sviluppo dei livelli essenziali di innovazione in sanità ha permesso di acquisire le informazioni utili alla messa a punto di un modello di riferimento per l’innovazione tecnologica delle strutture sanitarie e, allo stesso tempo, di un sistema di intervento per porre le basi metodologiche per il lancio di una azione integrata sulla sanità elettronica. «L’impatto dell’ingresso delle tecnologie nelle aziende sanitarie ha mostrato notevoli vantaggi, sulla spinta dei quali è possibile ipotizzare operazioni di finanziamento per le aziende ma soprattutto impostare una riorganizzazione globale sistematica, condivisa e pianificata», ha spiegato Massimo Mangia, responsabile e-health Federsanità Anci. Un esempio in tal senso è l’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, dove alcuni anni fa è stato avviato un progetto di smaterializzazione della documentazione utile alla somministrazione della terapia ai pazienti di medicina generale grazie a schermi touch screen, netbook, tablet pc e computer da tavolo, tutti collegati tra loro via wi-fi. Dall’esigenza di ridurre, o addirittura annullare possibili discrepanze tra le informazioni trasferite da medico a infermiere, azzerando allo stesso tempo i tempi di passaggio delle stesse, è stata data vita a un’applicazione che ora sta trovando utilizzo anche in altri reparti dell’ospedale. Un software fatto su misura in base alle esigenze di medici e infermieri è stato collaudato su oltre 34 mila terapie, 750 giorni di funzionamento continuo e 36 utenti sanitari. «Il progetto è nato per risolvere alcuni problemi relativi alla sicurezza del dato», ha spiegato Massimo Giusti, direttore del reparto di Medicina interna del nosocomio piemontese, «nel 99% degli ospedali italiani il medico riporta sul fascicolo cartaceo informazioni che vengono poi lette e interpretate dall’infermiere per la parte Medici online a prova di errore operativa della terapia. In questi passaggi esistono alcuni rischi di interpretazione della scrittura, o semplicemente di discrepanza, che possono ridursi a dettagli non gravi per la salute del paziente, come il nome commerciale di un farmaco al posto di quello del principio attivo, ma che rappresentano comunque una situazione a cui porre rimedio per un rigore scientifico». Dal 2006 grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino, partner che ha garantito un’analisi scientifica dei dati, è stato possibile apprezzare i vantaggi di questa soluzione tecnologica in termini di efficienza e di costi. «Si è risparmiata tutti i giorni mediamente un’ora di trascrizione delle etichette dei farmaci per i pazienti, una pratica che adesso avviene in 40 secondi e permette di ottenere informazioni dettagliate sulla medicina e su chi l’ha somministrata», ha aggiunto Giusti, «inoltre le discrepanze presenti nelle cartelle, prima pari al 70% dei casi sebbene non si trattasse di errori veri e propri, sono state ridotte a zero». La soluzione, realizzata dall’azienda Bdp eHealt Solutions, è un applicativo su base Microsoft nato in stretta collaborazione con medici e infermieri e, proprio per questo, di facile utilizzo. «L’applicazione trasferisce a video la scheda unica di terapia, dando la possibilità di scendere in dettaglio nei singoli trattamenti, e la prescrizione è disponibile in tempo reale sullo schermo dell’infermiere», ha commentato Fabio Boniarsi, amministratore delegato dell’azienda, «possono essere inoltre impostati in automatico studi sull’efficacia della terapia per razionalizzare farmaci e costi, nonché sull’attività lavorativa svolta dai singoli operatori». Ora sono allo studio un progetto di riconoscimento del paziente tramite braccialetto elettronico e lo sviluppo di un software per le allergie, che permette di avvisare con un alert automatico appena viene registrata la somministrazione di una terapia non idonea al paziente. Se all’interno della struttura possono essere velocizzati i tempi e ridotti gli errori, soprattutto nei pazienti con patologie acute, i maggiori vantaggi per i malati cronici si concretizzano nella continuità della cura, anche al di fuori dell’ospedale. Una nuova soluzione messa a punto da Intel-Ge Care Innovation si concentra proprio sull’assistenza a distanza del paziente con diabete, insufficienza cardiaca cronica o bronco pneumopatia cronica ostruttiva. Il dispositivo Guide Intel-Ge Care Innovation permette di monitorare i parametri vitali con un kit specifico per ogni patologia e di trasferire i dati via bluetooth al tablet, oltre che di accedere a videoconferenza, formulari interattivi e filmati, dando così l’idea delle potenzialità dei controlli sanitari domiciliari di ultima generazione. «Questa soluzione rende possibile un dialogo continuo tra i pazienti e gli infermieri, così che qualsiasi variazione delle condizioni del paziente sia rilevata in tempo reale», ha spiegato Renato Quarato, market development manager di Care Innovations. «L’assistenza a distanza non si è rivelata utile solo per ridurre i ricoveri, e quindi i costi per le strutture ospedaliere», ha commentato Massimo Mangia, «ma ha mostrato un vantaggio anche per i pazienti, che si sentono monitorati meglio». (riproduzione riservata) Rimettere i conti in ordine Turchia più green con Ge L’ascesa di Samsung n n n Performance management. Dalle previsioni al bilancio consolidato, Milan, Astaldi e Unicredit hanno scelto le soluzioni dell’italiana Tagetik Utility. Metcap Energy Investments realizzerà un impianto da 530 MWi basato sulla tecnologia FlexEfficiency, che rispetta gli obiettivi 20-20-20 Aleph. Dopo i successi ottenuti nel mercato delle tv intelligenti, smartphone e pc, Samsung e LG sono gli avversari più insidiosi per Apple e Google pag. 41 pag. 42 pag. 42 ALL’INTERNO