TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL TRENTINO

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Sin dall’antichità, il nome Trentino
indica il territorio di Trento, ovvero
la colonia romana Tridentum. La
seconda denominazione, Alto Adige
(dal nome del fiume), venne
introdotta alla fine della Prima
Guerra Mondiale, quando la parte
meridionale del Tirolo venne
annessa all’Italia. Il Tirolo era una
regione dell’Impero asburgico e
il termine Südtirol è, appunto,
il nome tedesco dell’Alto Adige.
POSIZIONE
TRENTINO-ALTO
ADIGE/SÜDTIROL
E CONFINI
Il Trentino-Alto Adige è situato
nella zona nordorientale della
Penisola italiana. È la regione più
settentrionale d’Italia. Confina a
nord con l’Austria, ad ovest con
Svizzera e Lombardia, a sud con
parte della Lombardia e il Veneto,
ad est ancora con il Veneto e
l’Austria.
la
LO STEMMA
Nell’antichità la regione era abitata dai
popoli dei Reti e dei Galli Cenomani.
Successivamente venne occupata prima dai Romani (III sec a.C.) e poi dai
Longobardi. Nel secolo XI si scontrarono tra loro i principati vescovili di Trento e Bressanone e i Conti del Tirolo. Durante il XIV secolo il Trentino diventò un
dominio asburgico. Con la disgregazione dell’Impero austro-ungarico, fu a lungo conteso tra Italia ed Austria. La disputa si risolse alla fine della Seconda
Guerra Mondiale, con trattati che stabilirono l’appartenenza del Trentino e dell’Alto Adige allo Stato italiano. Gli Accordi De Gasperi-Gruber del 1946 riconobbero alla regione un’ampia autonomia,
che venne stabilita dalla Costituzione.
Lo stemma rappresenta l’unione
delle due componenti fondamentali
della regione: la provincia di Trento
e quella di Bolzano. In esso sono
presenti due aquile nere, simbolo
del Trentino, e due aquile rosse,
simbolo del Tirolo. Nell’antichità
questi stemmi rappresentavano
il Principato vescovile di Trento
(aquila nera) e quello dei Signori
del Tirolo (aquila rossa).
TRENTINO
ALTO ADIGE
% su
ITALIA
13 607
4,5%
1 007 267
1,7%
74
198
Superficie
(kmq)
Popolazione
(ab.)
Densità
(ab./kmq)
Zone altimetriche
storia
Le Dolomiti tanto sono imponenti quanto sono fragili: in estate continuano a frantumarsi: è l’insolito
clima di questi ultimi anni, che alterna piogge a temperature molto elevate, a “sfiancare” queste splendide
cattedrali naturali. Dal 2009 le Dolomiti sono state inserite nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Ambiente fisico e clima
Il Trentino-Alto Adige è una regione completamente montuosa, collocata sul versante
meridionale dell’arco alpino. A nord, al confine con l’Austria, si trovano le Alpi Atesine,
divise in Alpi Venoste, Passirie, Breonie e Aurine. Si tratta di sistemi montuosi dalle vette
piuttosto elevate (Palla Bianca e Gran Pilastro superano i 3000 metri).
www.regione.taa.it
© IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas
Per il patrimonio naturalistico della regione: LA NATURA PROTETTA - Pagg. 20-21
Il Passo del Brennero è la principale via
di commercio e di movimento turistico
tra l’Italia e il Centro Europa.
Il Parco Nazionale
dello Stelvio
(posto tra il
Trentino e
la Lombardia)
si estende per
ben 1350 kmq.
Il suo simbolo
è l’aquila reale.
Il massiccio
delle Dolomiti
si divide tra il
territorio del
Trentino e
quello del
Veneto, dove
si trova
Cortina
d’Ampezzo.
Il Lago di Tovel,
fino a pochi
anni fa,
d’estate
assumeva una
colorazione
rossastra,
a causa della
presenza di
microrganismi
nell’acqua.
Leggere la cart
• Da dove nascon
a
o i fiumi Isar
Adige?
co e
• Qual è l’immis
sario del Lago
Garda?
di
• Perché il tedesc
o è la second
lingua dell’A
a
lto Adige?
• Quali aree italia
ne ed europe
collega fra lo
e
ro l’Autostrad
a del
Brennero?
• Quali sono le
principali loca
lità del
turismo mon
tano e sciistic
o del
Trentino? Rin
tracciale sulla
carta.
• Qual è il Parco
Nazionale de
regione?
lla
Alle Alpi Aurine appartiene la Testa Gemella Occidentale (2 911 metri),
il punto più a nord d’Italia.
La parte occidentale della regione, al confine con la Lombardia,
è occupata dalle Alpi Retiche (Ortles, Adamello, Cevedale e Presanella
le principali vette oltre i 3 500 metri). Nella zona centrorientale troviamo
il massiccio delle Dolomiti (Marmolada, Tre Cime di Lavaredo, Sella e Catinaccio), caratterizzato da cime
aguzze e da un’affascinante varietà di colori e forme rocciose.
Il territorio montuoso del Trentino è attraversato da suggestive valli (Val Sugana, Val Badia, Val Venosta,
Val di Fiemme, Val Pusteria, Val di Sole, Val di Non, ecc.) percorse da fiumi ricchi d’acqua.
Tra di essi spicca per importanza l’Adige, che forma l’omonima valle, divisa in Valle Venosta a nord e
in Val Lagarina a sud. Nell’Adige confluiscono la maggior parte dei fiumi, ad eccezione del Brenta,
del Chiese e del Sarca. Numerosi sono i ghiacciai e i piccoli laghi di origine glaciale che incorniciano
le valli (laghi di Molveno, Levico, Caldonazzo, Caldaro, Carezza, Braies, Tovel, e, per un breve tratto,
anche il Lago di Garda nella sua parte settentrionale).
Il clima è caratterizzato da lunghi inverni rigidi, abbondanti precipitazioni nevose ed estati brevi
e fresche (alpino); le temperature diventano meno fredde nelle vallate più soleggiate.
La vegetazione è piuttosto varia. Boschi di latifoglie (castagni e querce) e conifere (abete rosso,
abete bianco, pino nero, larice) si estendono per quasi il 50% del territorio regionale.
© IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas
Trentino Alto-Adige/Südtirol
29
Popolazione
La maggior parte della popolazione
(1 007 267 ab.) è insediata nelle
principali vallate, lungo il corso dei
fiumi o lungo le maggiori vie di
comunicazione. La densità abitativa
è molto bassa (74 ab./kmq).
La popolazione è suddivisa in due
gruppi linguistici: quello di lingua
italiana, prevalente nel Trentino, e
quello di lingua tedesca, dominante in
Alto Adige/Südtirol. A questi due
gruppi maggioritari si affiancano
i Ladini, una minoranza etnico-linguistica molto legata alle proprie tradizioni,
che parla il ladino (lingua neolatina) ed
è concentrata in diverse vallate (Val
Badia, Val Gardena, Val di Fassa e
Val Marebbe).
1
Città
Capoluogo della regione, Trento
(112 637 ab.) sorge in un ampio
fondovalle, sulla riva sinistra dell’Adige.
È una città ricca di giardini e monumenti risalenti al periodo medioevale
e rinascimentale; tra di essi spiccano il
Duomo (dove nel XVI secolo si svolse
il Concilio di Trento), il Palazzo
Pretorio e il Castello del Buonconsiglio,
dove si trovano bellissimi affreschi
che rappresentano scene di vita
contadina legate al ciclo delle stagioni.
Il centro storico è abbellito dalle
numerose pitture murali che adornano
le facciate degli edifici.
Trento è un importante centro
commerciale e turistico, nonché sede
di diverse attività industriali.
Bolzano (100 629 ab.) sorge in una
vasta conca ed occupa una posizione
strategica per i traffici commerciali
e turistici con l’Austria.
Ospita diversi musei, tra i quali si
distinguono quelli dedicati alla
montagna e il Museo Archeologico
Provinciale, dove è custodita
la mummia del Similaun (l’uomo di
Ötzi), un reperto antropologico risalente
a 5000 anni fa.
Altri centri urbani di rilievo sono
Brunico/Bruneck, Merano/Meran e
Bressanone/Brixen.
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Trentino Alto-Adige/Südtirol
2
3
Una veduta
aerea della
città di Trento.
4
1. Palazzo Pretorio (Museo Diocesano Tridentino) 2. Fontana di Nettuno
3. Cattedrale di San Vigilio 4. Università Facoltà di Sociologia
© IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas
Economia
L’economia regionale è basata prevalentemente
sull’agricoltura montana (una delle più ricche d’Italia) e
sul turismo, che assicura redditi molto elevati alla popolazione
e il tasso di disoccupazione più basso d’Italia (2,8%).
Attività agricole
Il settore agricolo è fortemente specializzato (frutticoltura e
viticoltura) e sfrutta pienamente le limitate terre coltivabili
presenti nella regione.
Dal 1200 esiste in Alto Adige un’istituzione denominata
maso chiuso: essa prevede la trasmissione ereditaria della proprietà (terreni per la semina, pascolo o destinati a bosco) ad un
solo discendente, per garantirne l’autosufficienza economica.
Nonostante la riforma del 2001 abbia cancellato il privilegio ereditario del primogenito, ancora oggi, tuttavia, valgono gli
antichi princìpi della tradizione del maso chiuso. Tale istituzione ha preservato negli anni l’attività della aziende agricole
della regione, che oggi vantano produzioni di alta qualità.
Tra di esse spiccano quelle delle mele (la cui produzione copre
più del 50% di quella nazionale) e di vini prestigiosi (Riesling
Traminer, Teroldego). Attualmente i masi sono circa 12 000 e
alla produzione agricola affiancano l’attività di agriturismo.
Nelle aree montane si coltivano cereali (avena, segale),
patate e si pratica l’allevamento, destinato alla produzione di
formaggi e prodotti caseari.
Importante risulta il patrimonio forestale, che permette la
produzione di legname, finalizzato all’esportazione e
all’artigianato.
Attività industriali
La regione produce una grande quantità di energia elettrica.
Tale ricchezza energetica ha favorito lo sviluppo di alcuni
comparti industriali (siderurgico, meccanico,
edilizio, chimico, alimentare e della lavorazione
del legno). Nel distretto industriale della Val di Cembra
si concentra l’attività di estrazione del porfido.
Diverse industrie di piccole e medie dimensioni
sono sorte principalmente nella Valle dell’Adige
e dell’Isarco.
I servizi
Il turismo è un settore in continua espansione.
La presenza di strutture alberghiere e sciistiche
all’avanguardia attrae ogni anno un numero crescente
di turisti italiani e stranieri.
Diverse sono le stazioni sciistiche attrezzate, così come
le stazioni climatiche presenti sul Lago di Garda (Riva del
Garda e Torbole), dove si svolgono diverse manifestazioni
nautiche competitive. Il turismo naturalistico e montano
(Canazei, Madonna di Campiglio, Ortisei, Moena,
San Martino di Castrozza, Parco Nazionale dello Stelvio,
Parchi Naturali) rappresenta una delle principali attrattive
della regione.
© IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas
Il punto
sulle conoscenze
• Quali sono le due grandi comunità che com-
pongono la regione? A quali città fanno riferimento?
• Dove sono ubicati i principali centri urbani?
• In quali valli risiede la minoranza dei Ladini?
• A che cosa è dovuto il livello di benessere
della regione?
• Quali sono le caratteristiche dei cosiddetti
“masi chiusi”?
• Perché è così sviluppato nella regione l’agriturismo?
Trentino Alto-Adige/Südtirol
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