MUTUA INDUZIONE Sia dato un circuito magnetico con due avvolgimenti N1 e N2 e magnetizzato da una corrente I1 che è corrente alternata. Indicando con 12 il flusso magnetico che si concatena con l’avvolgimento 2, si verifica che esiste una proporzionalità diretta tra la corrente I1 ed il flusso concatenato con l’avvolgimento 2 M= 12/ La corrente I1 coefficiente di mutua induzione [H: henry] I1 (dovuta alla tensione alternata V2) essendo alternata creerà una continua variazione di flusso e quindi l’insorgenza di una f.e.m. nel secondo avvolgimento di mutua induzione: M= 12/ I1 e Em= -Δ / Δt (Neumann-Felici) Em2= - M*ΔI1/ Δt Il fenomeno è in ogni caso reciproco così che se la variazione di corrente avviene nel secondo circuito, si avrà nel primo una f.e.m. di mutua induzione: Em1= - M*ΔI2/ Δt Su questo principio è basato il TRASFORMATORE CICLO DI ISTERESI Per le sostanze ferromagnetiche la permeabilità magnetica ( µ = µr*µ0) dipende, oltre che dal materiale, anche dal valore del campo magnetico H. Curva di prima magnetizzazione: è ottenuta partendo da sostanza smagnetizzata. Inizialmente il campo magnetico deve vincere l’agitazione termica molecolare; quando poi l’orientamento uniforme dei magnetini elementari è raggiunto, ogni ulteriore aumento del campo magnetico non provoca più alcun effetto: si ha raggiunto la saturazione magnetica. Riducendo il campo magnetico fino a zero (H=0) abbiamo un valore residuo di induzione Br= induzione residua Una volta soppresso il campo magnetizzante il materiale diventa un magnte artificiale permanente. Per annullare Br è necessario invertire il campo magnetico fino a Hc= campo coercitivo. La curva costituisce il cosidetto ciclo simmetrico di isteresi. Il ferro “dolce”, l’acciaio e la ghisa seguono questo andamento. L’area racchiusa dal ciclo di isteresi è proporzionale all’energia dissipata da ogni Kg di materiale. Essa è dissipata sotto forma di calore per una questione di “attrito interno” generato dai magnetini che si orientano: il materiale si riscalda. Magneti permanenti: sono i materiali con alto Br ed Hc cosicchè, una volta magnetizzati, conservano per lungo tempo la loro attitudine magnetica. Per i materiali ferromagnetici interesati da corrente alternata e quindi sottoposti a cicli frequenti di magnetizzazione, devono possedere una isteresi modesta per ridurre al minimo l’energia dissipata