Arlecchino - Il servitore di due padroni

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Recensioni teatrali | Teatro.Persinsala.it
Alessandra
Canella
aprile 29, 2016
L’unico modo per ricordare un grande artista è lasciare che le sue
creazioni parlino al posto nostro: Donato Sartori, maestro delle maschere,
si è spento qualche giorno fa, ma il suo contributo artistico continuerà a
renderlo vivo e presente in ogni mostra o rappresentazione teatrale.
Impossibile non ricordare le sue maschere indossate dagli attori del Teatro
Stabile del Veneto in Arlecchino – Il servitore di due padroni, la cui
bellezza ha contribuito a rendere l’intero spettacolo un’opera d’arte
ineguagliabile.
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L’adattamento e la regia di Giorgio Sangati permettono al pubblico la
fruizione di un classico della commedia dell’arte come Il servitore di due
padroni di Carlo Goldoni, al tempo stesso fedele all’originale e capace di
portare in scena freschezza, leggerezza e innovazione. Nell’utilizzo dei tipi,
caratteristici della Commedia dell’arte, il rischio per gli attori è quello di
risultare prevedibili e scontati, rischio che però non risulta essere un
problema per gli interpreti di questa pièce, in grado di trasformare tale
difficoltà in opportunità, quella di far affezionare il pubblico a personaggi
caricaturali, in virtù anche, vista la presenza di maschere che nascondono
la mimica del volto, alla precisione e all’espressività di una recitazione
energica e dagli ampi movimenti tale da lasciare a bocca aperta dall’inizio
alla fine dello spettacolo.
Ma non è finita qui: altro punto a favore è la buona riuscita di scene corali
dal forte impatto emotivo che, se gestite male, avrebbero potuto essere
fatalmente caotiche. I tempi comici sono impeccabili, nonostante da
sempre sia molto più complicato far ridere che commuovere il pubblico.
Dulcis in fundo, la performance è poi stata impacchettata con cura dalla
scenografia, dai costumi caratteristici, dalle maschere e dalla musica
suonata dal vivo. Sul palco si è esibito un gruppo coeso, di grande calibro
e spessore artistico, non ci sono stati attori secondari, tutti hanno lasciato
il segno pur avendo parti più o meno ridotte.
Artisti da tenere sotto controllo e seguire anche singolarmente.
Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Marconi
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Alessandra
Canella
aprile 29, 2016
via S. Pio X, 1, Abano Terme, Padova
dal 14 febbraio al 17 marzo
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Arlecchino. Il servitore di due padroni
musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica da Veronica Canale
regia e adattamento di Giorgio Sangiati
con (in ordine alfabetico) Anna De Franceschi, Francesco Folena
Comini, Eleonora Fuser, Irene Lamponi, Marta Meneghetti, Michele
Mori, Stefano Rota, Laura Serena, Marco Zoppello
scenografia di Alberto Nonnato
costumi di Stefano Nicolao
maschere di Donato Sartori – Centro Maschere e Strutture Gestuali
luci Paolo Pollo Rodighiero
direttore di scena Davide Babolin
macchinista Federico Rossi
aiuto elettricista Elisa Bertolussi
sarta Laurella Salvagnin
costumi-calzature Nicolao Atelier
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