FEDER Gospel NEWS - Coro Incontrotempo

FEDER Gospel NEWS
Trimestrale n. 7, Aprile/Luglio 2012
BLACK
HISTORY
MONTH
In questo numero
•La terza edizione del
Conducting Workshop
con la conduzione del
M° Fred Sjöberg
•FederGospelChoirs
promuove il 6° “B.L.A.C.K.
Bologna” In questo numero tre
interviste esclusive:
•al direttore del The Praising
Project Gospel Ensemble,
Maria Angela Cané,
•ai docenti del BLACK,
Knagui e Deborah
Kooperman
•alla Band del
Black History Month
e poi
•Marina Canova racconta
che la musica è anche
silenzio
•il Book dei cori Feder:
10 cori federati presentano
la loro storia, il repertorio
e l’idea
•Presto “Gospel Sotto le
Stelle” a Beinasco
•Il “Tibur Summer Black”
a Tivoli
www.federgospelchoirs.com
FEDER Gospel NEWS
SOMMARIO
FederGospelChoirs
www.federgospelchoirs .com - [email protected]
Direttore artistico:
Chairman:
Redazione:
Pietro Catanese
Michele Marando
Lucilla Sivelli
Realizzazione grafica: Sara Arpaia - [email protected]
Redazione: [email protected]
Sommario
SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 3a EDIZIONE – BLACK BOLOGNA
1
Il Conducting Worshop come momento peculiare della vita Feder e riflessioni sulla strada che stiamo
e vorremmo continuare a percorrere
Editoriale di Pietro Catanese - Direttore Artistico FederGospelChoirs
3
3° Conducting Workshop: la terza edizione del seminario Feder per Direttori con la conduzione
del M° Fred Sjöberg
4
6° “B.L.A.C.K. Bologna” - Bologna GospeL and Afro-American Music Kermesse, da quest’anno
promosso da FederGospelChoir
6
In attesa della grande kermesse di Bologna, la redazione di FederGospelNews ha intervistato i
docenti che condurranno l’edizione del BLACK 2012, Knagui e Deborah Kooperman
di Lucilla Sivelli - Caporedattore FederGospelNews
NOVITÀ E ANTICIPAZIONI FEDER
9
10
Dopo il successo della “Gospel in... Pictures” a Milano, la mostra parte per Beinasco.
E sempre di Beinasco sono gli “attori” dell’ultima intervista delle “iene”, finalmente su Youtube!
FederGospelChoirs “Roma Agency” organizza “Tibur Summer Black”, un evento nella città di Tivoli
che vedrà come vocal coach Joakim Arenius, già direttore della seconda edizione
del Conducting Workshop 2011
L’INTERVISTA
11
Maria Angela Canè, Direttore dei The Praising Project Gospel Ensemble
di Lucilla Sivelli - Caporedattore FederGospelNews
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FEDER Gospel NEWS
SOMMARIO
I CORI FEDER
13
Stato dell’arte, eventi passati, progetti futuri: la macchina Feder non si ferma mai, grazie a chi
la sostiene da tempo e chi, con il suo ingresso, porta nuova benzina!
di Michele Marando - Chairman FederGospelChoirs
14
FederGospelChoirs = Federazione di Cori Gospel: il primo gruppo di molecole che costituisce
l’organismo più grande si racconta e descrive. Sono loro che danno vita e respiro a tutte le
attività. La storia continua nel prossimo numero…
14
16
18
19
20
22
23
24
25
• Biella Gospel Choir
• Coro Incontrotempo
• Diesis & Bemolli
• Free Voices Gospel Choir
• Jazz Gosplel Alchemy
• Rejoicing Gospel Choir
• St. Jacob’s Choir
• Sweet Blues Choir
• The Praising Project Ensemble
RECENSIONI FEDER
26
Cesano Boscone – Gospel Mass - Domenica 12 Febbraio 2012: vivere l’atmosfera che nasce
dalla vibrazione di voci e di cuori che si crea... ma per ascoltare serve il silenzio
di Marina Canova - Mandala Centro Studi Tibetani
27
L’intervista alla banda BHM - la band “FederGospelChoirs” si racconta: un gruppo di persone
eterogeneo, musicisti di estrazione e con esperienze diverse che ogni febbraio si incontrano
per condividere l’evento del Black History Month, divenuto ormai una tappa importante e di
grande riferimento per il mondo del Gospel Italiano
di Lucilla Sivelli - Caporedattore FederGospelNews
LE VOCI DEI CORI
33
“Gospel Sotto le Stelle”: torna il grande evento dei Free Voices Gospel Choir, in edizione
speciale “15 years old”! Workshop, Jam Session, Gospel Mass, Concert... e molto altro !
24
Un nuovo progetto per i Tibur Gospel Singers
35
Il coro Gospel albese ha raccolto offerte per gli alluvionati: il “RGC” per la Lunigiana
36
Gli Sweet Blues aprono la Settimana Santa contribuendo, con musica e voce, ad un momento
di riflessione di Stefania Lampedecchia
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FEDER Gospel NEWS
editoriale DIRETTORE ARTISTICO
SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 3a EDIZIONE – BLACK BOLOGNA
pag
1
Il Conducting Workshop come momento
peculiare della vita Feder e riflessioni
sulla strada che stiamo e vorremmo
continuare a percorrere
di Pietro Catanese - Direttore Artistico FederGospelChoirs
Cari amiche ed amici,
dopo l’ultima “scorpacciata” di eventi, musica, riflessioni, emozioni ed impegno sociale che anche
quest’anno la 5a edizione del “Black History Month Event” ci ha regalato, eccoci giunti ad uno dei momenti importanti per la nostra Associazione: la 3a ed. del Conducting Workshop del 21-22 Aprile 2012. Si tratta dell’ormai
consueto workshop dedicato ai Direttori che, anche per questa volta, potranno essere accompagnati da quattro coristi. Uno per sezione secondo il classico schema SATB.
Il Conducting Workshop si sta sempre più delineando come un momento importante della vita della Federazione, ma
anche come un crescente punto di riferimento per le altre corali Negro-Spirituals o Gospel del territorio italiano. Da
sempre, in pieno spirito FederGospelChoirs, l’evento è aperto a tutti, cioè anche ai non soci, e proprio per questo
siamo felici che via via si aggiungano nuovi amici che condividono questa importante passione, non solo musicale: la coralità Negro-Spirituals e Gospel. Quest’anno avremo infatti cinque nuove corali provenienti dal Lazio e
dall’Emilia Romagna. Ci aspettiamo, come l’anno scorso, la partecipazione di un ampio numero di direttori della
FederGospelChoirs e con loro, una folta schiera di coristi, che potranno partecipare attivamente alla realizzazione
dell’evento.
Per la prima volta in Italia quest’estate, come forse saprete, si terrà l’importante festival corale Europa Cantat. Un’
esperienza di coralità internazionale che riunirà, per una settimana, oltre 3.000 coristi provenienti da tutta Europa
e da diverse nazioni del mondo. Avere quindi come direttore di questa terza edizione del Conducting Workshop il
Maestro Fred Sjöberg, che è proprio il vice presidente di Europa Cantat (di cui è membro del direttivo fin dal 2003),
oltre ad essere una bella occasione, credo possa essere interpretato anche come un riconoscimento importante che
va a tutti i cori della FederGospelChoirs per il lavoro svolto fino ad oggi.
Fred Sjöberg, oltre ad essere un bravo tenore, è veramente un personaggio positivo e con la sua grande carica
empatica saprà catalizzare l’attenzione di tutti. Nelle fasi di definizione dei contenuti del Workshop che abbiamo
ipotizzato con lui, abbiamo lavorato affinché il weekend dedicato al Conducting Workshop diventi un momento di
formazione in cui ci proporrà la propria visione personale del “ruolo” del direttore. Due giorni di lavoro in cui ci
fornirà suggerimenti su come gestire una prova, motivare un coro, scegliere un repertorio, condurre una canzone,
gestire un concerto, gestire la fase di riscaldamento delle voci ... sostanzialmente, in base alla sua importante esperienza di direttore di cori internazionale, quello che è importante curare. Semplificando: come diventare un “bravo”
direttore.
Parafrasando il comico Crozza, mio conterraneo, con “... viva e vibrante soddisfazione...” possiamo dire che la sua
presenza presso la casa della FederGospelChoirs è sicuramente anche un bel traguardo in termini di visibilità e di
rappresentanza non solo per l’Italia.
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FEDER Gospel NEWS
editoriale DIRETTORE ARTISTICO
SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 3a EDIZIONE – BLACK BOLOGNA
pag
2
Però... tornando seri e affrontando un tema che mi
sta particolarmente a cuore... credo che il Conducting Workshop sia veramente il momento peculiare
della vita associativa. Il momento in cui tutti i direttori si incontrano, studiano, chiacchierano, si confrontano ... scherzano (perché no?) ma sopratutto alimentano il motore della nostra associazione. Un incontro
in pieno stile FederGospelChoirs, cioè semplice e
diretto senza, lasciatemi dire, “stupide” presunzioni
di superiorità. Un weekend dove è chiaro a tutti che
la differente preparazione musicale e le differenze di
visione su come si interpreta il repertorio che abbiamo
tutti noi, è nei fatti un valore da difendere contro qualsiasi iniziativa di omologazione nazionale. La bellezza
dei cori Italiani sta proprio nel fatto che sono diversi e
tali devono rimanere.
Molti sono i cori che affrontano la musica corale solo
dal punto di vista dell’esecuzione tecnica o solo come
momento di divertimento collettivo senza capirne la
vera essenza, ma molti altri stanno invece percorrendo
l’importante cammino di condivisione soprattutto dei
messaggi del Vangelo e dei valori umani universali che
questa musica sa trasmettere con semplicità, ricchezza e
profondità.
È proprio per questo motivo – e credo siate d’accordo con me – che, con l’aiuto di tutti i cori associati, la FederGospelChoirs per la prima volta in Italia è riuscita a coagulare i pensieri e le energie in maniera veramente molto
bella consolidando sempre più il nostro modo di intendere e praticare la coralità Negro-Spirituals e Gospel.
Il compito non è certo facile, qualche amico ci lascerà, altri arriveranno, ma quello che è certo è che continueremo
a cercare l’importante equilibrio tra la passione per il nostro genere, il divertimento/coinvolgimento che le corali
sanno esprimere, e l’importante valore del messaggio presente nei testi delle nostre canzoni.
Concludo ricordando a tutti che anche questa volta ed in pieno spirito FederGospelChoirs, il Concerto Pubblico
finale, che si terrà presso l’Auditorirum di Via Vespucci n.9 a Cesano Boscone, sarà dedicato a supportare un’importante ONG ONLUS ... retta da tantissimi volontari. Questa è la volta di EMERGENCY. Vi aspettiamo!
God Bless you
Pietro Catanese
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Conducting workshop
SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 3a EDIZIONE – BLACK BOLOGNA
pag
3
3° Conducting Workshop:
la terza edizione del seminario Feder per
Direttori con la conduzione del M° Fred Sjöberg
Anche con questo evento continua la proposta di servizi
di qualità ad un prezzo contenuto, che noi ormai confidenzialmente chiamiamo lo stile “FederGospelChoirs”.
Per questa terza edizione, che si terrà il 21 e 22 Aprile
2012, abbiamo contattato uno dei direttori di corali più
importante in Europa: Fred Sjömberg. Non è stato facile,
sempre cosi impegnato con innumerevoli impegni in tutto
il globo che Fred gestisce con grande energia e professionalità, ma ci siamo riusciti!
Avere Fred Sjöberg, cioè il Presidente della Commissione
Artistica e Vice Presidente di Europa Cantat e dell’associazione IFCM, è sicuramente un’importantissima occasione per fornire spunti e un reale momento di formazione
per tutti i direttori che parteciperanno al workshop. I Direttori partecipanti sono invitati a presentare un brano che
verrà utilizzato durante il workshop e durante il concerto
finale. In pieno spirito FederGospelChoirs il Concerto
Pubblico finale, presso l’Auditorirum di Via Vespucci n.9
a Cesano Boscone, sarà dedicato a supportare l’organizzazione non governativa EMERGENCY:
PROGRAMMA E LOGISTICA
L’agenda del workshop:
Il Sabato dalle ore 09:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00
La domenica dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle
16:00.
Concerto pubblico finale dalle ore 17:30 alle 18:30.
Anche quest’anno il workshop è indirizzato ai Direttori
di Corali Spirituals e Gospel (appartenenti alla community di GospelWeb ma non solo) che potranno essere
accompagnati da un massimo di 4 coristi (uno per sezione SATB) la cui partecipazione è compresa nella quota di
iscrizione del Direttore: pari a 160 euro. L’iscrizione
per i Direttori dei cori associati alla FederGospelChoirs è
invece totalmente gratuita.
Per iscriversi inviate cortesemente un’email alla casella
di posta [email protected] indicando il Coro,
nome e cognome del Direttore, nome e cognome di ogni
Corista e la sezione a cui appartiene, e copia del bonifico
bancario.
Per il pagamento della quota, di seguito i dati per il bonifico
bancario:
FEDERGOSPELCHOIRS
IWBank Numero conto: 701000506
IBAN IT52D0316501600000701000506
CAUSALE: 3ed Conducting Workshop 20121 – Quota Partecipazione rif. [es. Mario Rossi]
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BLACK BOLOGNA
SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 3a EDIZIONE – BLACK BOLOGNA
pag
4
6° “B.L.A.C.K. Bologna” - Bologna Gospel and
Afro-American Music Kermesse,
da quest’anno promosso da FederGospelChoirs
Workshop & Concerti GOSPEL
a Bologna 26 e 27 Maggio 2012
Parrocchia di S. Savino in Crespellano (BO)
Abbazia del Borgo Medievale di Monteveglio (BO)
La rassegna “B.L.A.C.K. Bologna” (Bologna gospeL and AfroAmerican musiC Kermesse) è un evento di importanza regionale
e nazionale, aperto alla cittadinanza, da quest’anno promosso
da FederGospelChoirs, AERCO e con il patrocinio del Comune di Crespellano. Il workshop, tenuto da docenti americani di
fama internazionale, è rivolto ad appassionati ma anche a “non
esperti” o semplici curiosi della musica Gospel e viene sviluppato per la prima volta in “formula weekend”; tutti i partecipanti
saranno protagonisti di 2 concerti pubblici con finalità benefiche.
Date e Luoghi:
26 maggio 2012
Parrocchia di S. Savino in Crespellano (BO), Piazza della Pace,
Crespellano (BO): Workshop dell’intera giornata (presso la sala
auditorium della “Casa Rossa”a fianco della Chiesa Parrocchiale) (orari indicativi 10-13 e 14.30-17.30) Pranzo a buffet
presso i locali parrocchiali e pausa di socializzazione presso il
giardino pubblico parrocchiale.
Ore 21.00: Grande Concerto – esibizione dei cori partecipanti
al seminario, Piazza della Pace – Crespellano (in caso di maltempo presso Chiesa Parrocchiale). Dopo il concerto, buffet-cena
offerto ai partecipanti.Il ricavato del concerto (offerta libera) sarà
devoluto totalmente in beneficenza alla Scuola Materna parrocchiale “C. Garagnani” di Crespellano.
27 maggio 2012
Workshop dell’intera mattinata a Crespellano. Pranzo conviviale
della domenica in locale convenzionato. Dopo pranzo, il gruppo
workshop si sposterà nel suggestivo, antichissimo borgo medievale di Monteveglio (BO) dove verrà ospitato presso il complesso abbaziale dei frati minori; qui si concluderà lo studio dei
brani del seminario, e in Abbazia, dopo l’animazione della Messa
pomeridiana di Pentecoste.
Ore 17:00: si terrà il concerto conclusivo del workshop, con
esibizione del grande coro di partecipanti. Il ricavato del concerto (offerta libera) sarà devoluto totalmente ai confratelli cappuccini dell’Abbazia di Monteveglio.
Docenti: KNAGUI e DEBORAH KOOPERMAN
Iscrizione e Quote:
Intero workshop 2 giorni: 50,00 Euro a corista
Per cori FederGospelChoirs e/o di oltre 10 elementi: 40,00
Euro a corista
Per ragazzi under 16: 25,00 Euro
Solo una giornata: 30,00 Euro (quota unica)
ISCRIZIONI: entro il 30 Aprile contattando la Segreteria e formalizzando tramite il versamento delle quote richieste.
La quota comprende:
- FREQUENZA AL SEMINARIO
- MATERIALE DIDATTICO
- PARTECIPAZIONE AI CONCERTI
La quota non comprende:
CONTRIBUTO BUFFET (pranzo e cena) Sabato: 5 Euro a persona,
PRANZO di Domenica, presso ristorante convenzionato,
PERNOTTAMENTO: Hotel Alan ***S (tel. 051.733562)
Il workshop 2012 prevede l’accogliente ospitalità della Parrocchia di Crespellano, popoloso paese dell’hinterland bolognese,
posto a circa 15 km a ovest di Bologna e facilmente raggiungibile non solo tramite la superstrada “Nuova Bazzanese” ma
anche tramite la ferrovia suburbana (30 minuti) e mezzi pubblici
ATC diretti. Per i trasferimenti a Monteveglio sarà all’occorrenza disponibile un servizio navetta. Sono già attive convenzioni
alberghiere di estremo favore sul territorio, per consentire ai partecipanti di pernottare presso HOTEL ALAN***S, nel comune di
Anzola Emilia a circa 8 km da Crespellano (sito internet www.
alanhotel.it).
INFOLINE SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:
Roberta Sacchetti - cell. 346 7961561
Francesca Morandi - cell. 347 4464006
e-mail: [email protected]
website: www.blackbologna.it
Crespellano dista 15 km da Bologna ed è collegata da un treno
locale ogni ora dalla stazione centrale di Bologna.
Associazioni promotrici:
SPIRITUALS ENSEMBLE, associazione corale di Bologna,
attiva da oltre 30 anni, attualmente composta da 25 coristi e 3
musicisti che si esibiscono dal vivo.
THE PRAISING PROJECT Gospel Ensemble, coro gospel
nato nel 2000 a Crespellano (BO) e attualmente composto da
22 coristi e una band professionista di 4 musicisti.
Il comitato organizzativo include inoltre alcuni amici e appassionati di Gospel che a vario titolo collaborano alla realizzazione del
progetto, e ringrazia della cooperazione le associazioni operanti
nel settore a livello nazionale (Aerco, Feniarco, FederGospelChoirs).
www.federgospelchoirs.com
FEDER Gospel NEWS
BLACK BOLOGNA
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Una rassegna
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A.E.R.Co, da Comune di Bologna,
Provincia e Regione, si svolse nel
2006: 4 giorni di
corsi con 3 docenti
americani, un centinaio di partecipanti
da tutta Italia, 4 concerti gratuiti in alcune chiese nel centro
di Bologna, gremite
di pubblico, promosso dall’associazione
corale Spirituals Ensemble, in collaborazione con altri due
cori di Bologna,
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e On the Chariot.
Negli anni 2007 e
2008 sono stati
realizzati
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seminari di grande
interesse e suggestivi concerti in diverse prestigiose
chiese bolognesi.
Dopo una pausa, il
BLACK Bologna ha
ritrovato il suo corso
nel 2011 con due
nuove giornate di
workshop e concerti. Il comitato direttivo
ha deciso di apportare alcune modifiche al
progetto del 2012
rendendolo più lungo
e cambiandone la location.
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FEDER Gospel NEWS
BLACK BOLOGNA - INTERVISTA AI DOCENTI
SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 3a EDIZIONE – BLACK BOLOGNA
pag
6
In attesa della grande kermesse di Bologna,
la redazione FederGospelNews ha intervistato i
docenti che condurranno l’edizione del
B.L.A.C.K. 2012, Knagui e Deborah Kooperman
Le stesse domande a due persone diverse, con risposte che evidenziano
la grande levatura di docenti che presteranno lo loro professionalità
e didattica nel prossimo maggio. E scopriamo che sono mossi dagli
stessi principi… la musica Gospel apre cuore e anima a ricevere!
di Lucilla Sivelli
KNAGUI (che in italiano si pronuncia “Nah-GAI”) è un giovane artista indipendente, grande docen-
te e direttore corale, nato e cresciuto a York (Pennsylvania, USA) e sembra essere sempre stato un
musicista. Come artista “di ispirazione”, KNAGUI si è esibito davanti a audience entusiaste sia in
USA che in Europa, apparendo sul palco prima con la sua madrina, la leggenda gospel Twinkie Clark,
e poi con Hezekiah Walker, Fred Hammond, Bob Singleton. In Italia, con i Golden Gospel Singers
prima, e ora da artista indipendente, ha colto e coglie tuttora numerose occasioni per esprimere il
proprio talento nel campo della docenza e della musica, gospel e non solo. L’ultima apparizione di
KNAGUI a Bologna, dopo l’edizione di BLACK 2011 è stata proprio sul palco di Piazza Maggiore, che lo ha visto protagonista davanti a migliaia di persone come solista e codirettore della grande Notte Gospel di San Silvestro. I suoi seminari sono dedicati a vari livelli di destinatari e spaziano su diversi argomenti nell’ambito della tecnica musicale, conduzione corale e vocalità gospel. KNAGUI sostiene che il proprio essere un “artista gospel” si esprime al meglio
soprattutto quando può insegnare a un coro e condividere con i partecipanti al workshop non solo parti, canzoni e musica, ma soprattutto infondere la passione e la profondità del messaggio che il gospel porta con sé. E chi lo ha conosciuto può testimoniare che riesce a farlo sempre, con il bagaglio professionale di conoscenze e di tecnica , con l’approccio entusiasta ed amichevole, lo spirito appassionato ed il carisma che lo contraddistinguono e che già in migliaia
di persone, facenti parte del popolo di cori e di cantanti, professionisti o meno, appassionati di gospel, hanno potuto
apprezzare alle sue lezioni e seminari in passato.
DEBORAH KOOPERMAN è una cantante nata nello stato di New York da una famiglia di agri-
coltori amanti della musica e amici di Woody Guthrie, Cisco Houston e Pete Seeger. Negli anni ’60
si trasferisce a Greenwich Village a New York e canta accompagnandosi con la chitarra con gli allora
sconosciuti Bob Dylan, Richie Hevans, José Feliciano e John Sebastian. Deborah è legata a doppio
filo a Bologna e dintorni fin dalla sua giovinezza. Nel 1968 arriva in Italia con una borsa di studio per
studiare al Conservatorio di Bologna. Fonda con Francesco Guccini ed altri musicisti “L’ostaria delle
Dame” che diventerà un punto di partenza per molta gente dello spettacolo. Specialista del “fingerpicking” (un tipo di arpeggio alla chitarra molto usato negli Stati Uniti), partecipa a tutte le incisioni discografiche di
Francesco Guccini dal 1969 al 1975. Nel ’71 si unisce in tourneé a Lucio Dalla come cantante e chitarrista e comincia a
scrivere le proprie canzoni, una delle quali: “e Tornò la Primavera” viene incisa da Patty Pravo. Nel 1981 partecipa alla
rassegna del cantautore del Club Tenco. Il suo repertorio va dal ragtime al folk-blues, dalle ballate alle sonorità tipiche
della tradizione bianca e nera americana. Attualmente, oltre a proporsi come cantante e chitarrista solista, dirige il Coro
Woodstock di Villafranca di Verona, dirige una scuola di musica moderna e gestisce un negozio di strumenti musicali.
Oggi, grazie a Uberto Pieroni (che ha fatto conoscere alla Kooperman, Sabino Mogavero (produttore discografico), ha
realizzato e inciso un Cd dal titolo “YESTERDAY. TOMORROW” pubblicato dalla Idyllium Music Publishing di Milano.
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FEDER Gospel NEWS
BLACK BOLOGNA - INTERVISTA AI DOCENTI
SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 3a EDIZIONE – BLACK BOLOGNA
pag
7
1. Come e quando nasce la tua idea di proporti
come docente per i Gospel Workshop?
Qual è stata la molla che ha funzionato come motore principale?
3. Far parte di una corale gospel è per molti un’esperienza indimenticabile, spesso molto ricca di gioia e di belle emozioni. Quanto spazio, secondo la
tua visione, può essere lasciato al divertimento?
K:Andavo a tutti gli eventi organizzati da molti cori fin da
quando ero bambino. Molti seminari cui ho partecipato
erano condotti da Mattie Moss-Clark e siccome Twinkie
era la mia madrina, sedevo con lei all’organo mentre
aiutava “Mama” a insegnare le canzoni. Quando diventai un teenager e iniziai io stesso a lavorare nei cori,
cominciai a fare io stesso seminari: fu un passo naturale. Mi piaceva condividere nuovo materiale e portare un
gruppo da un livello di perfezione ad un altro.
K:Tutto lo spazio possibile! Ascoltate, se non
vi divertite, non può
accadere nient’altro.
Da quando lavoro
come docente di seminari all’estero (soprattutto in Europa) ho sperimentato
il
puro
divertimento di cantare
e insegnare a un coro
“e basta”, che sentivo
quando ero un ragazzo.
Queste cose sono importanti per me come docente
quanto lo sono per i partecipanti. Ed è questo che apre
alla bellezza delle “strade di Dio”. Non sono io a dover
dire a qualcuno che cantare questo genere, il gospel,
deve “per forza” portare a uno specifico risultato. È
come se qualcuno, nel farmi sentire una musica della
propria terra pretendesse che io sentissi o esprimessi,
nel cantarla, le stesse emozioni! Semplicemente, non
è giusto. L’apprezzamento e il divertimento sono la
chiave per andare “oltre”. Ma non è obbligatorio…
D:Sono sempre stata
una “docente”. Ho
insegnato chitarra,
canto, didattica per
bambini e canto corale. Amo molto il
gospel- insegnarlo
dà lo stesso piacere
che cantare. Imparo
sempre molto dai
miei allievi.
2. Per molti la musica è il culmine di tutte le arti,
secondo la tua esperienza personale quali sono
le corde che tocca la musica Gospel per un credente?
K:È vero, la musica è il top, e ciò è evidente fin dallo scopo della creazione di Lucifero
da parte di Dio (Ezekiel 28:12-14) ed il
lavoro che gli fu dato
in Paradiso prima
della caduta. Per me,
quello che la musica
gospel fa nei credenti
e anche nei non credenti, è aprire l’anima
a ricevere quel che
viene dopo.
D: La musica di ispirazione religiosa tocca tutticredenti e non. Apre il cuore sia di chi ascolta sia di chi
canta.
D: I cori gospel di origini Africani o Afroamericani hanno un
approccio diverso di un coro gospel italiano. La maggior
parte degli italiani hanno imparato il gospelnon fa parte della loro
cultura religiosa. Nonostante questo vengono trasportati dalla
gioia di cantare- questo per me è divertimento! Ci deve essere
il divertimento, se no,
non avrebbe senso di
cantare.
4. Qual è il tuo approccio interpretativo ad un repertorio così vasto come il concertismo dei NegroSpiritual, del Gospel e della Contemporary Christian music e quali sono le tendenze musicali
che preferiscono i coristi che partecipano ai tuoi
workshop?
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FEDER Gospel NEWS
BLACK BOLOGNA - INTERVISTA AI DOCENTI
SPECIALE CONDUCTING WORKSHOP – 3a EDIZIONE – BLACK BOLOGNA
K:Beh, anzitutto, penso di mettere una evidente etichetta “KNAGUI”su ogni cosa che faccio. Mi esercito e sperimento da anni questo mio “stile” di docenza. Per
quanto riguarda gli spirituals, mi ispiro a due aspetti di
me stesso. La mia educazione e la mia emozione.
Penso sia per questo che i membri e i
direttori dei cori apprezzano quello che
insegno. Per quanto
concerne il materiale
più recente, cerco
semplicemente
di
dargli un significato
più pieno e profondo.
Sono sempre rimasto
sul confine tra il vecchio e il giovane…
D:I coristi di un workshop sono sempre pronti alle novità.
Il gospel si lascia andare spesso all’improvvisazione.
Chi cresce nella chiesa afroamericana improvvisa dalla
nascita. In Italia si comincia in genere con gli spartitil’improvvisazione non è facile e non è sempre possibile
“impararlo”! Dov’è possibile mi piace lavorare con molta flessibilità - con la dinamica, il colore, l’improvvisazione e il movimento - sempre nelle possibilità del gruppo che ho davanti. Il corista deve sapere bene il
significato di quello che sta cantando per interpretare la
canzone non solo con la voce ma con l’anima.
pag
8
5. Il progetto della FederGospelChoirs vuole valorizzare la coralità Gospel amatoriale italiana e
tutti i componenti del direttivo sono volontari che
operano attività libera e gratuita. In base alla tua
esperienza di docente, relativamente alla tue
esperienze con i cori, quale potrebbe essere il
valore di questa iniziativa?
K:la quasi totalità di coloro che
cantano e lavorano nei
cori in USA sono
anch’essi volontari. La
maggior parte dei popolari artisti americani
odierni, bianchi o neri,
hanno preso le mosse
dal canto gospel/cristiano o comunque partendo dalla musica di chiesa. E se date un’occhiata
al panorama di artisti del
panorama anche italiano, troverete che anche alcuni di loro hanno avuto a che
fare con la musica gospel… Tiziano Ferro ad esempio,
fu scoperto mentre cantava in un coro gospel e sta
avendo una carriera non solo da solista ma anche da
autore e cantante internazionale, vedi le molte collaborazioni realizzate, ad es. quella con Mary J Blige. Da
“volontario”, se fai quello che ami e ti diverte, questa
passione e sensazione fluirà anche su coloro che ti
ascoltano. E il sorriso, ed ogni altra sensazione che porti, è una benedizione extra da parte di Dio…
D:L’iniziativa della FederGospelChoirs è ottima! È importante valorizzare la musica Gospel. Che continui così!!!
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FEDER Gospel NEWS
NOVITÀ E ANTICIPAZIONI FEDER
ATTIVITà FEDER GOSPEL CHOIRS
pag
9
Dopo il successo della “Gospel in… Pictures”
a Milano, la mostra parte per Beinasco
Dal 6 all’8 luglio, in concomitanza dell’evento dei Free
Voices Gospel Choir, sotto le stelle arriverà anche la mostra
fotografica incentrata sulla musica Gospel praticata in
Italia. Scene di vita delle corali associate alla Federazione,
intrecciate con incontri con rappresentanti delle corali ed
altre curiosità. Una musica Gospel da guardare, oltre che
da sentire.
E i due coristi dei Free Voices,
intervistati nello scorso numero
dalla iena, sono finalmente in rete:
cercateli su youtube, e divertitevi!
Alessandra
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Sergio
FEDER Gospel NEWS
NOVITÀ E ANTICIPAZIONI FEDER
ATTIVITà FEDER GOSPEL CHOIRS
pag
10
FederGospelChoirs “Roma Agency” organizza
“Tibur Summer Black”, un evento nella città di
Tivoli che vedrà come vocal coach
Joakim Arenius, già direttore della seconda
edizione del Conducting Workshop 2011
Per la prima volta nella città d’arte di Tivoli, a pochi passi
da Roma avrà luogo la prima edizione del “Tibur Summer
Black” (di seguito TSB).
Il rappresentante della FederGospelChoirs Roma Agency,
il Maestro Marco De Santis di Tivoli, realizza infatti l’evento,
che nasce dal desiderio di condividere la
musica Gospel anche nel centro Italia con
l’intento di “condividere la propria anima
con gli altri”, indipendentemente dalla propria razza e dal proprio orientamento religioso, qualora quest’ultimo sia presente.
• alle ore 21:00 TSB Dinner & songs (cena gospel per
rafforzare lo spirito d’insieme)
Il TSB si terrà durante il fine settimana
e vedrà come vocal coach JOAKIM ARENIUS ex Direttore
di Joybells il coro Gospel più antico d’Europa e attuale Direttore del coro Praise Unit, formato da cantanti e musicisti di diverse origini e diverse località della Svezia, nonché
direttore della seconda edizione del Conducting Workshop
organizzato da FederGospeChoirs nello scorso aprile.
• dalle ore 19:00 alle ore 20:15 sound check pre concerto
L’evento è di carattere nazionale, e così è a chiunque voglia partecipare.
Coloro che ne prenderanno parte, avranno la possibilità di
crescere, approfondendo le proprie conoscenze, attraverso il canto, su questo genere musicale quale è il Gospel.
PROGRAMMA
Tibur Summer Black - Tivoli Gospel Workshop dal 6 all’8
luglio 2012
Domenica 8 luglio 2012
• dalle ore 12:00 alle ore 13:00 messa Gospel presso la Chiesa San Francesco oppure S. Pietro alla Carità
animata dai partecipanti del TSB
• dalle ore 13:30 alle 14:30 pranzo libero
• dalle ore 15:00 alle ore 18:00 seminario J. Arenius e
preparazione concerto serale
• alle ore 21:00 concerto finale all’aperto presso l’Anfiteatro di Bleso di Tivoli oppure Teatro D’Ercole Vincitore
oppure Villa D’Este.
Il seminario si terrà presso le Scuderie Estensi di Tivoli con
il patrocinio del Comune ed il supporto dell’Associazione
Musicale “Tibur Gospel Singers”.
Per i partecipanti è gradito l’utilizzo della maglietta offerta
dall’organizzazione che sarà consegnata al momento della
registrazione.
Verranno comunicati in tempi utili i costi e le modalità di
partecipazione all’evento.
Venerdì 6 luglio 2012
• dalle ore 14:00 alle ore 14:30 - apertura segreteria
registrazione
• dalle ore 15:00 alle ore 20:00 - seminario J. Arenius
• serata libera
Sabato 7 luglio 2012
• dalle ore 09:30 alle ore 13:00 seminario J. Arenius
• dalle ore 13:00 alle ore 14:00 pranzo libero
• dalle ore 14:30 alle ore 19:30 seminario J. Arenius
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FEDER Gospel NEWS
L’INTERVISTA
ATTIVITà FEDER GOSPEL CHOIRS
pag
11
Maria Angela Canè, Direttore di The Praising
Project Gospel Ensemble
Appena entrata in Feder, racconta la sua esperienza
e si esprime sulle aspettative che nutre verso la
Federazione, annunciando “rivoluzioni” interessanti!
di Lucilla Sivelli
1. Come e quando nasce la tua realtà corale? Qual è stata la molla che ha funzionato come motore principale per la
vostra realtà?
La realtà dei Praising Project è nata nel
gennaio del 2000, fondamentalmente come
un gioco, come “naturale evoluzione” di un
gruppo originariamente di cantori nell’ambito della liturgia della parrocchia di Crespellano (Bo). Direi che il
motore scatenante
Il motore scatenante
sia stata una forma
sia
stata
una forma di curiosità
di curiosità musicale verso un genere musicale verso un genere nuovo
nuovo e distante
e distante dalla “classica”
dalla “classica” mumusica religiosa
sica religiosa in Itain Italia
lia.
2. Quali fatiche si incontrano nel gestire un soggetto di “volontariato musicale” come la vostra
realtà?
Al di là delle fatiche
Spesso l’aspetto legato
ordinarie legate alla
alla diffusione della Parola è
gestione del grupquasi
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molto piacevolmente
testimoni oculari di
una forma di inconscio sospetto delle realtà religiose presenti sul territorio, che spesso non sono completamente al corrente
di ciò che il Gospel porta con sé. È vero che la matrice religiosa del gospel è nota, ma spesso purtroppo
in Italia questo passa in secondo piano, come se il
gospel fosse uno dei tanti tipi di musica folkloristica
presente nel vario panorama internazionale. Spesso
l’aspetto legato alla diffusione della Parola è quasi inaspettata, ma colpisce molto piacevolmente.
3. Qual è il tuo approccio interpretativo ad un repertorio così vasto come il concertismo dei Negro-Spiritual, del Gospel e della Contemporary
Christian music e quali sono le tendenze musicali che preferiscono i tuoi coristi?
I Praising sono nati originariamente come coro traditional, direi, ma in poco tempo siamo decisamente
scivolati verso una matrice assolutamente contemporary. Le tendenze musicali dei coristi, per quanto varie, non possono in realtà discordarsi molto da
quelle del proprio direttore, qualsivoglia coro sia, perché l’appartenenza ad un coro si sceglie in primis per
lo stile ed il repertorio. E onestamente parlando, certo
è che nel nostro coro non vige una particolare democrazia.
4. Bene: prima il tuo approccio, poi le preferenze
dei coristi… Allarghiamo ora la visuale, sulla popolazione della vostra realtà. Il pubblico, la città
di Crespellano o comunque di Bologna, dove voi
operate, come vive questa vostra esperienza?
L’interesse in termini generali è molto ampio, e ci da
riscontri importanti. Ciò che mi lascia sempre sorpresa
è che l’ambiente laico è mediamente molto più accogliente dell’ambiente religioso. E ancora più sorprendente è vedere come il pubblico reagisca stupendamente non solo all’aspetto musicale, ma anche alla
piccola parte introduttiva che noi presentiamo per
ogni brano, proprio perché sottolineiamo non solo
l’aspetto musicale, ma anche il significato profondo
della Parola.
5. Oggi si può comporre, o arrangiare, partendo
dalla tradizione americana ricercando uno stile
Gospel Italiano?
Il genere Gospel italiano è qualcosa a cui io credo
poco. La tradizione musicale religiosa italiana esiste
e, per quanto tenti di avvicinarsi allo stile Gospel in
alcun casi, non credo potrà mai abbracciarlo completamente. É proprio un fatto stilistico, culturale, persino
il suono della lingua è difficile da adattare. Credo invece sia assolutamente legittimo pensare che ogni coro
italiano di un certo livello stia dando il proprio contri-
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FEDER Gospel NEWS
L’INTERVISTA
ATTIVITà FEDER GOSPEL CHOIRS
pag
12
6. Per molti la musica è il culmine di tutte le arti, secondo la tua esperienza personale quali sono le corde che tocca la musica Gospel per un credente?
9. Il tuo coro ha appena aderito alla FederGospelChoirs,
il cui progetto è quello di valorizzare la coralità
Gospel amatoriale italiana. Tutti i componenti
del direttivo sono volontari che operano attività
libera e gratuita. In base alla tua esperienza di
direttore, relativamente alla tua corale, quale
potrebbe essere il valore di questa iniziativa?
buto al panorama Gospel internazionale, ma sempre
nell’ambito di un genere ed una cultura prettamente
afro-americana.
Il Gospel è fede. Il
Gospel è un racconQuesto è di grande aiuto,
to tangibile della vita
non solo ai credenti, ma
di Cristo e, in molanche
e soprattutto a chi è
tissime
occasioni,
in ricerca. Tutti sono attratti
mette in luce come
la vita di Cristo si
dal Gospel, e Dio non perde
concretizzi nella vita
mica occasione per sfruttare
quotidiana. Questo
questa curiosità!
penso sia l’aspetto più determinante
del Gospel: unire stili musicali “riconoscibili” e coinvolgenti alla Parola resa concreta, viva, vitale, gioiosa.
Questo è di grande aiuto, non solo ai credenti, ma anche e soprattutto a chi è in ricerca. Tutti sono attratti
dal Gospel, e Dio non perde mica occasione per sfruttare questa curiosità!
7. Far parte di una corale gospel è per molti
un’esperienza indimenticabile spesso molto ricca di gioia e di belle emozioni. Quanto spazio,
secondo la tua visione, può essere lasciato al
divertimento?
Il divertimento è una componente essenziale. Tutto va
in funzione del divertimento, anche il lavoro fatto con
concentrazione, perché niente da gusto e gioia come
il frutto del proprio lavoro.
8. Le corali Gospel sono associazioni molto vitali,
quali sono i vostri progetti nel cassetto?
A Dio piacendo, moltissimi. Abbiamo un calendario
che, come al solito, si prospetta fitto ed interessante
anche per il 2012. Per citare impegni a breve, saremo
coinvolti nell’evento B.L.A.C.K 2012, che quest’anno
avverrà proprio nella parrocchia in cui il coro è nato.
Poi chissà, abbiamo in mente il prossimo cd, speriamo possa essere realizzato a breve.
Penso che sarebbe
Penso che sarebbe molto
molto importante poter creare una rete di
importante poter creare
comunicazione tra
una rete di comunicazione
cori e soprattutto tra
tra cori e soprattutto tra
direttori, che in Italia
direttori, che in Italia manca
manca quasi comquasi completamente, per
pletamente, per poter
veramente cogliere
poter veramente cogliere
l’occasione di scaml’occasione di scambiarsi
biarsi opionioni, maopionioni
teriali, e poter davvero creare una rete
collaborativa al massimo possibile. Nel bolognese questo
aspetto manca quasi completamente.
10.Normalmente chiedo ai Direttori quale sia il bilancio rispetto alle iniziative e al progetto Feder… nei tuo caso, freschissima associata, non
posso che chiederti un bilancio preventivo: cosa
ti aspetti dall’Associazione, cosa ti piacerebbe
ricevere e quale pensi
Il nostro coro è
possa essere il tuo apabbastanza noto per
porto alla “casa del Gospel?”
essere “rivoluzionario”
Il nostro coro è abbastanza noto per essere “rivoluzionario” – ammetto con
gioia che abbiamo spesso
delle trovare interessanti...
sarebbe molto utile poterle condividere, così come
ricevere spunti favorevoli
da altre realtà vicine e lontane.
www.federgospelchoirs.com
– ammetto con gioia che
abbiamo spesso delle
trovare interessanti...
sarebbe molto utile
poterle condividere, così
come ricevere spunti
favorevoli da altre realtà
vicine e lontane
FEDER Gospel NEWS
I CORI
ATTIVITà FEDER GOSPEL CHOIRS e cori
pag
13
Stato dell’arte, eventi passati, progetti futuri:
la macchina Feder non si ferma mai,
grazie a chi la sostiene da tempo e chi,
con il suo ingresso, porta nuova benzina!
di Michele Marando - Chairman FederGospelChoirs
Siamo nella stagione calda della Feder, non già da un
punto di vista climatico (anzi, questo aprile ci sta riservando un ottimo esempio di autunno) quanto da un
punto di vista organizzativo.
Ci siamo appena lasciati alle spalle il Black History
Month: un evento che, anno dopo anno, si conferma
rilevante ed entusiasmante, sia per chi lo prepara sia
soprattutto per chi vi partecipa ed il cui apprezzamento
è per noi benzina nel motore della Feder.
Quest’anno poi il Black presenta un’originale quanto gradevole coda: la mostra fotografica “Gospel in … Pictures”
continuerà itinerante per l’Italia, ospite dei cori Feder che
vorranno allestirla, magari in coincidenza con un loro evento.
Ma la macchina operativa della Feder non si ferma. A
parte un breve attimo di respiro si ricomincia con le attività della stagione che, come dicevo in apertura, in questo
momento sono più intense.
Tra pochi giorni avremo il consueto incontro annuale con i
direttori, nel seminario denominato “Conducting Workshop”.
Questo workshop è andato a colmare una bella lacuna nel
panorama nazionale e, in effetti, fa anche piacere vedere
che altri eventi simili stanno nascendo in Italia (basta un
po’ di google) perché ci conferma che l’intuizione era esatta e che l’esigenza era reale.
Abbiamo ospite un altro svedese, vera culla europea del
gospel. Dirige il workshop infatti Fred Sjöberg, cantante
prima e direttore poi. Un curriculum imbarazzantemente
lungo, per chi deve comporre questo articolo nel ristretto
alveo di una pagina A4. Limitiamoci dunque all’attuale posizione di Fred che è Vice Presidente dell’organizzazione
Europa Cantat.
Come ogni anno il workshop dei direttori si rinnova un po’,
per venire incontro al processo di maturazione dei direttori
che esprimono ogni anno un interesse diverso via via che
nel loro cammino artistico esplorano nuove aree ed ai quali
quindi intendiamo dare il massimo beneficio.
Vogliamo poi aggiungere un elemento che sentivamo mancante rispetto allo spirito Feder: come già al termine del
BHM anche al Conducting vogliamo offrire il nostro contributo a chi ha bisogno. Nel pomeriggio di domenica,
anziché il classico riepilogo in forma di esibizione, faremo
un concerto in totale semplicità e spirito di solidarietà, a
favore di Emergency, organizzazione non governativa ON-
LUS che da anni opera nella sanità, in zone devastate da
conflitti bellici.
A partire da questo numero pubblicheremo delle schede
descrittive dei cori, dove essi si raccontano, presentano la
loro storia, il loro repertorio, il loro stile: è un altro modo per
conoscerci reciprocamente, per sapere cosa succede nel
panorama gospel italiano e, perché no, anche per contribuire a creare nuove relazioni e collaborazioni.
In chiusura vorrei dare un benvenuto mio personale e di
tutto lo staff segretariale della Feder a due nuovi cori: The
Praising Project Gospel Ensemble di Crespellano (BO) e
Spirituals Ensemble di Bologna che vanno a costituire il
nucleo della agenzia regionale dell’ Emilia Romagna e che
sono in piena fase organizzativa del Bologna gospeL and
Afro-American musiC Kermesse (B.L.A.C.K.) giunto alla
sesta edizione e da quest’anno promosso da FederGospelChoirs, previsto per il 26/27 maggio a Bologna. Benvenuti e Buon Lavoro!
E un benvenuto va anche a due collaboratrici: Eleonora
Muollo che si occuperà di relazioni con i cori e Stefania
Lampedecchia che seguirà il mondo del Web. Welcome
on board!
Un caro saluto
Michele
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FEDER Gospel NEWS
I CORI
ATTIVITà FEDER GOSPEL CHOIRS e cori
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14
FederGospelChoirs = Federazione di Cori Gospel:
il primo gruppo di molecole che costituisce
l’organismo più grande si racconta e descrive.
Sono loro che danno vita e respiro a tutte le attività.
La storia continua nel prossimo numero…
Biella Gospel Choir
• Il Biella Gospel Choir nasce da un progetto
di canto in coro, diretto da Aurelio Pitino, e si
costituisce nel 2006 come Associazione di
volontariato iscritta al Registro Provin-ciale
di Biella, all’Associazione Cori Piemontesi e
alla Feder Gospel Choir (il Coro è iscritto dal
2010).
Il Coro vuole proporre la musica Gospel
come ritmo, passione, energia ed emozione,
un mezzo potente per esprimere in musica
la spiritualità profonda dell’animo umano ed i
valori universali che vanno oltre le differenze
razziali e culturali.
Attraverso i suoi concerti, dunque, il BGC ha
l’intento di condividere con il pubblico non
solo la passione per la musica gospel, ma
anche buoni propositi che si concretizzano
nel tendere una mano verso coloro che
necessitano di un aiuto pratico, devolvendo
il ricavato a favore di progetti realizzati da
Associazioni biellesi operanti in loco, ma
anche su territorio internazionale: la pediatria
dell’ospedale St. Luke di Wolisso (Etiopia),
di Kimbondo e il Centro Maternità di Panzi
(Congo), la Mensa del Pane Quotidiano e
l’Associazione Vedo Voci (con la quale è stato
promosso un progetto di canto con il coro Tra
Le Mani, composto da ragazzi sordi ed udenti)
in territorio biellese, sono alcuni esempi.
Dal 2009 il Biella Gospel Choir promuove la
fortunata manifestazione “Biella ChiAma Gospel”
in collaborazione con il Comune di Biella, il
CSV, l’Ass.ne Cori Piemontesi, la “Feder Gospel
Choirs” e, dallo scorso anno, con il Lions Club
Biella Bugella Civitas.
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I CORI
Vi prendono parte gruppi Gospel di fama internazionale.
Quest’anno, il 13 ottobre, parteciperà il gruppo “Wake
Up Gospel Project” di Martina Franca (Ta).
Le scorse edizioni hanno visto una sempre più
crescente partecipazione da parte del pubblico (tanto
che il teatro registra il “tutto esaurito” nel giro di pochi
giorni) che, rispondendo generosamente con libere
offerte (l’ingresso è gratuito), dimostra di apprezzare
la trasparenza dei vari progetti presentati: viene, ad
esempio, resa testimonianza, l’anno successivo,
dell’avvenuta
consegna
della
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somma raccolta, tramite filmati o interventi dei volontari
che collaborano al progetto stesso.
Inoltre, partecipa a concerti organizzati da Enti Pubblici
in occasione di feste patronali, anima funzioni religiose
e feste private.
• Attualmente è composto da 27 elementi, accompagnati
da una band di 5 musicisti (tastiere, percussioni, basso,
chitarra e violino), diretti da Fausto Ramella Pajrin.
• Il repertorio spazia dal Gospel classico, con brani
come “Amazing Grace” (Newton), “Give Yourself
to Jesus”, “Wade in The Water”, “Do Not Pass Me
By”, “Kumbaya”, “Happy Day”, “Get Away Jordan”
(Traditionals), fino al Gospel contemporaneo
con “Total Praise” (R. Smallwood), “I Will Wait”
(M. Beswick), “My Sweet Lord” (G. Harrison),
“Revelation” (J. La Valley), “Speak To Me” (R.
Lynch, Sean Roberts)
Contatti:
www.biellagospel.it - [email protected]
cell. 339.5684228
• Il Coro nel contesto della “Feder Gospel
Choir” si auspica, attraverso occasioni
di incon-tro, quali workshop o concerti
organizzati dall’Associazione, di confrontarsi
con altri gruppi al fine di mettere in atto forme
di collaborazione o scambi di esperienza in
un clima di grande familiarità, condividendo
la vera essenza della musica Gospel e
crescendo qualitativamente.
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I CORI
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Coro Incontrotempo
La storia/l’idea
Il Coro INCONTROTEMPO nasce nel 2003 nell’ambito delle attività culturali promosse dall’Associazione L.E.S. di Milano, come naturale evoluzione dei Corsi di Canto Corale
organizzati dall’Associazione stessa. La docente, M° Valeria Borgognoni e un gruppo affiatato di corsisti ebbero il
desiderio di proseguire e approfondire l’esperienza di cantare assieme brani tratti dal repertorio Spiritual. Allora non
si sapeva dove avrebbe condotto questa passione, ma la
grande determinazione e l’entusiasmo trasmessi dal maestro nel perseguire sempre nuovi obiettivi e l’impegno costante dei coristi, hanno permesso al coro un percorso
evolutivo sempre crescente.
ll coro/la band/il Direttore
La formazione è una corale mista costituita da un gruppo di
circa 30 elementi suddivisi nelle sezioni di soprano, contralto, tenore e basso. Tutti gli elementi che lo compongono,
oltre ad avere una grande passione per il canto, sono giunti
al Coro avendo alle spalle un minimo di preparazione vocale
e musicale, in quanto il repertorio che viene affrontato è in
grande prevalenza a cappella cioè senza l’ausilio di
accompagnamento strumentale. I pochi brani accompagnati strumentalmente, vedono la sola presenza della tastiera. Il Direttore Valeria Borgognoni, diplomata in canto presso il Conservatorio N. Paganini di
Genova, ha svolto un’intensa attività come soprano
solista. Esibitasi in Italia e all’estero, è stata interprete
dei repertori lirico, cameristico e sacro dal barocco
all’ultimo ‘900.
Appassionatasi,successivamente alla direzione corale, ha seguito corsi di formazione e masterclass specifici con direttori quali Jonathan Rathbone, Alberto
Odone, Karen Gibson, Joakim Arenius, Fred Sjoberg e
Stefan Berglund, alcuni dei quali organizzati in ambito
Feder Gospel.Dal 1997 si dedica all’insegnamento del canto corale e da nove anni è Direttore
del Coro INCONTROTEMPO, del quale cura la
direzione artistica.
kshop e seminari tenuti da insegnanti di calibro internazionale, vivendo in questo modo nuove e stimolanti esperienze
che lo hanno portato ad arricchire il repertorio con brani appartenenti ai generi Contemporary Gospel, Standard Jazz e
Pop.
Finalista al Teatro Dal Verme di Milano per due anni consecutivi, alla Rassegna Provinciale USCI 2008 e alla Rassegna
Corale USCI “Natale in Cori” 2009, il Coro ha all’attivo numerosi concerti per il Comune di Milano e provincia, Fondazioni e Associazioni Culturali. Costante è l’attività concertistica finalizzata al sostegno di Onlus che si occupano di
progetti umanitari. Ha partecipato a importanti rassegne
Gospel quali, Bergamo Gospel Fest, le Rassegne Feder Gospel Choirs ”Go, Go Gospel” a Rivanazzano Terme e “Milano da Gospel” edizione 2011 e 2012 a Milano. Nel 2011 è
stato presente alla finale della 5° Edizione di Solevoci A
Cappella International Contest.
La partecipazione del Coro a eventi quali “Moment For
Morricone - Williams vs Morricone” per Orchestra di Fiati,
Percussioni e Coro all’Auditorium di Rho (MI) e
La musica/il repertorio/ area di attività
Il repertorio del coro INCONTROTEMPO é prevalentemente dedicato all’interpretazione dei più famosi e tradizionali Gospel e Spirituals, rivisitati
secondo la tradizione compositiva vocale europea
con originali arrangiamenti dallo spiccato contenuto ritmico e soluzioni armoniche complesse, il
tutto eseguito a cappella ossia senza accompagnamento strumentale.
Nel corso della sua storia il Coro ha sempre più allargato i propri interessi musicali, partecipato a wor-
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I CORI
“This Time Is For You” Serata Tributo a Michael Jackson al
Teatro Fraschini di Pavia, testimoniano l’interesse da parte
del Maestro Borgognoni di accogliere sempre nuovi progetti in ambiti musicali differenti.
Sito web e contatti
Coro INCONTROTEMPO
Web www.coroincontrotempo.it
E-mail [email protected]
Direttore - Valeria Borgognoni - Cell 348 4406023
Responsabile Contatti - Roberta Briganti - Cell 329 8979882
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Il coro nel contesto Feder
Il Coro INCONTROTEMPO è iscritto alla FederGospelChoirs
dal 2009. Durante questi quattro anni di frequentazione abbiamo avuto l’occasione di conoscere molte altre realtà
corali, ognuna unica nel suo genere ma tutte accumunate
dal desiderio di trasmettere con entusiasmo e partecipazione la parola del Signore attraverso il linguaggio universale della musica. Con questo spirito e con le nostre peculiarità ci siamo inseriti in questa realtà partecipando, a
diverse attività proposte dalla Feder Gospel. Nei mesi, la
Feder Gospel si è sempre più arricchita di nuove iniziative
grazie a chi da subito ha creduto in questo progetto e a chi successivamente ha voluto dare il
proprio contributo. La qualità rimane una costante; prova ne è la presenza di grandi maestri di
musica gospel che si sono avvicendati nel condurre i seminari Black History Month, Comducting Workshop e Masterclass per Solisti nelle
varie edizioni, eventi che rappresentano per chi
vi partecipa un grande momento di crescita e
condivisione. Ultima iniziativa nata in casa Feder
è la mostra fotografica “Gospel In Pictures” che
con la 5° edizione del BHM e la rassegna corale
“ La Milano da Gospel” hanno reso il mese di
febbraio denso di appuntamenti. Le foto del
Coro INCONTROTEMPO sono state appese
assieme a quelle di molti altri cori associati alla
Feder Gospel per far capire ai visitatori, attraverso le immagini e con qualche intervento canoro, l’emozione di cantare in un coro Gospel.
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Diesis & Bemolli Gospel Choir
La storia/l’idea/area di attività
Un gruppo poliedrico, amante di ogni influenza del Gospel
moderno comunque radicato nelle tradizioni della musica
Spiritual. Nato nel 1995, nel corso degli anni ha migliorato il
livello musicale e perfezionato il proprio stile, partecipando
attivamente ad importanti festival sulla musica gospel,
come il Varese Gospel Festival, la Gospel Connection di
Assisi, il Novara Gospel Festival, il Gospel Festival in Opole
(Polonia) e a numerosi seminari tenuti da grandi personaggi
della musica afro-americana quali: Richard Smallwood, il
Rev. Keith Moncrief, Wayne Ellington, Karen Gibson, Jason
Thomson, Rod Hubbard, Kirk Franklin, Donnie McClurkin
e molti altri. In questi anni non sono mancati importanti
riconoscimenti: primi posti a Concorsi, concerti in piazze
prestigiose tra cui quella del Duomo di Milano, di Monza e
di Desio; esibizioni in rinomati Teatri di Brescia, Bergamo,
il Teatro Manzoni ed il Teatro Villoresi di Monza, il Teatro
San Babila, Orione e Osoppo di Milano ed altri non meno
importanti. E’ in distribuzione il cd “Thank You”, una raccolta
di brani gospel e spiritual che vengono proposti nel corso
dei concerti, accolti sempre con caloroso entusiasmo dal
pubblico.
Sito web e contatti
www.diesisebemolli.org
Informazioni e preventivi per serate, concerti ed eventi
privati:
Francesco: +39.347.7616120
Miriam: +39.347.2801267
[email protected]
Informazioni per matrimoni:
Mara: +39.334.3337689
[email protected]
Il coro nel contesto feder
Il Coro accetta con piacere ed entusiasmo il primo invito
giunto dalla Feder Gospel, e partecipa attivamente al
primo stage di direzione, che da allora è diventato un
appuntamento annuale irrinunciabile.
Decide di aderire tra i primi alla neo costituita associazione
credendo nei principi e nelle persone che l’anno promossa.
Partecipa nell’ultimo anno come coro ospite a più eventi
organizzati da Feder.
Il coro
Soprani: Grazia, Antonietta, Roberta, Mara, Marta,
Silvia, Cristina, Valentina, Giada, Maura, Claudia
Contralti: Miriam, Chiara, Angela, Maddalena, Rita,
Delia, Fabiana, Stefania
Tenori: Mauro, Maurizio, Lorena, Marco
Bassi: Francesco, Claudio, Riccardo, Simone, Guido
La band
Mirko Mignone (pianoforte e tastiere) Diego Galbiati (chitarra) Ivo Barbieri (basso) Umberto cassano (batteria)
Il direttore
Maestro Vittorio Teruzzi
La musica/il repertorio
Il repertorio nato dall’evoluzione e dalla tradizione
del gruppo, si è costituito in due decenni.
Nell’arco di una serata si può passare dai primi
spirituals ai brani gospel più moderni.
Si fonde quindi la tradizione e la ricerca dei suoni
e dei ritmi afroamericani alla modernità del rock,
del blues e del funk, la spiritualità di un traditional
a cappella all’allegria di un groove disco.
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Free Voices Gospel Choir
La Storia
La storia del Free Voices ha origine nel 1997 presso la
piccola comunità religiosa di di Beinasco, comune sito in
provincia di Torino con un gruppo di circa 30 persone. La
passione per la musica e la fede hanno trovato un giusto
connubio nell’esperienza del coro gospel, che nel tempo
si è ampliato fino a raggiungere gli 80 iscritti, ispirandosi
ai mass choir americani. Un cammino lungo 15 anni che
consta più di 500 concerti in tutta Italia e in svariati contesti,
laici e religiosi a sostegno di molte iniziative benefiche
nonchè la promozione sul territorio della cultura afro
americana attraverso l’associazione no profit Voci Libere
,con l’organizzazione di seminari ed incontri. In particolare la
manifestazione “ Gospel sotto le Stelle”, giunta quest’anno
alla XIII edizione, che ha visto la partecipazione di artisti e
gruppi gospel di fama internazionale, i concerti “Free and
Friends” e i “Gospel Meeting” momenti di formazione e
scambio organizzati con formazioni corali gospel italiane.
Un’intensa attività che ha inoltre previsto la realizzazione
di 5 cd autoprodotti, la partecipazione a due compilation Gospel Jubilee 2000 e Milano Gospel Festival 2006 - e la
produzione di due video.
Il coro/ band/direttore
Il coro attualmente è composto da circa 80 iscritti suddivisi in
4 sezioni vocali. L’ispirazione nasce dalle grandi formazioni
corali americane nelle quali i coristi si differenziano tra di
loro sia per età che background musicale. Si tratta di una
vera e propria comunità in cammino, sia a livello musicale
attraverso lo studio, il perfezionamento, le esperienze, sia a
livello umano e personale. La band comprende 4 musicisti:
pianoforte e tastiere a cura di Paolo Meinardi, direttore
musicale e pianista storico del Free, chitarra GianPaolo
Aprile, basso elettrico Federico Maffei, batteria e percussioni
Antonio Burzotta. I musicisti del Free accompagnano il
coro in ogni performance e ne costituiscono l’asse portante
sotto l’aspetto strumentale. In
alcune occasioni questa formazione è stata implementata
con una sezione di archi. Il direttore nonché fondatore del
Free é Laura Robuschi.
La musica/ il repertorio
La scelta del repertorio spazia notevolmente dai brani
considerati “traditional” a composizioni decisamente
di impronta contemporanea per dare la maggiore
visibilità delle variegate contaminazioni di quello che
impropriamente viene considerato un “genere musicale”.
La musica Gospel è strettamente legata al messaggio che
propone ed è, ora con la sua energia ritmica, ora con la
sua intensità emozionale, che questo messaggio passa al
pubblico nella sua forza. Nei concerti del Free cerchiamo
di proporre l’aspetto musicale e spirituale della Musica
Gospel attraverso strumenti differenti, la voce, il corpo,
l’immagine, il coinvolgimento del pubblico.
Il coro nel contesto Feder
Il desiderio di appartenere ad una “federazione di cori gospel”
che sia rappresentativa del proprio spirito nasce dalla
necessità di condividere la propria esperienza e tutto cio’ che
comporta con altre realtà corali ed associative del settore.
Lo scambio reciproco di ricchezze e diversità tra direttori,
gruppi è una potenzialità importante per una realtà
come la Feder. Allo stesso tempo l’opportunità di essere
rappresentati in unica Federazione crea importanti chance
di visibilità per il mondo che ancora non conosce il Gospel.
Visibilità intesa come opportunità di crescita, di attenzioni
verso il mondo della musica Gospel nel suo aspetto più
reale.
Sito Web/Contatti
www.freevoicesgospel.com [email protected]
tel. 329 95 92 253
www.federgospelchoirs.com
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Jazz Gospel Alchemy
L’idea
In un periodo dove sono in molti a sottolineare in maniera
strumentale le differenze tra i popoli, la nostra associazione ritiene per contro centrale diffondere messaggi positivi
tramite l’utilizzo della musica come media.
L’Associazione si pone come scopo principale non solo il
raggiungimento di risultati legati all’esecuzione musicale
ma anche l’attivazione d’iniziative volte a caratterizzarla
come forza positiva nel tessuto sociale nel quale vive.
Ci proponiamo quindi di effettuare sia un’operazione a carattere sociale, raggiungendo un buon radicamento nel territorio tramite iniziative a carattere umanitario, sia un’operazione a carattere intellettuale diffondendo la cultura della
musica come importante aspetto del vivere quotidiano.
La storia
“Può sembrare strano ma… tutto iniziò
una mattina a colazione e da due chiacchiere scambiate per un appuntamento
sbagliato… da allora è passato molto tempo e molte cose sono accadute. Sono nati
nuovi amori, qualcuno è finito; la nascita
di bimbi ha fatto cantare di gioia il nostro
cuore che ha pianto quando qualche nostro caro ci ha lasciato per sempre. Qualche amico è andato via, ma mentre stava
uscendo un altro entrava nelle nostre vite.
Come qualsiasi altro coro, come non pensare alle emozioni vissute durante i concerti
indimenticabili ma con più simpatia la mente va ai concerti da dimenticare…Come tutti
siamo molto presi dagli impegni che la vita ci
mette davanti tutti i giorni, spesso ci chiedono che cosa ci spinge a uscire la sera per le
prove o per organizzare i concerti. Cantiamo
perché così ci sentiamo liberi, perché così
ci sentiamo felici, perché vogliamo regalare emozioni, perché crediamo nei messaggi
e nei valori universali che questa musica sa
trasmettere con semplicità, ricchezza e profondità. È proprio forse questo il motivo che
un gruppo di persone così diverso – Laici,
Cattolici ed Evangelici hanno intrapreso un
cammino comune nella consapevolezza che la
diversità è un valore per tutti da difendere e
non da combattere”.
per la qualità dello studio filologico sul repertorio della musica degli afro-americani fin qui realizzato. Il repertorio è
caratterizzato da uno studio monografico dedicato all’analisi dei vari aspetti culturali di questa musica, molto spesso
caratterizzati da sonorità provenienti sia da continenti lontani come l’Africa sia dalla musica classica di matrice prettamente europea. Il concerto si articola quindi in una sorta
di viaggio tra varie culture musicali dove i brani finiscono
per costituire le tappe di questo percorso immaginario che
lo spettatore visita insieme al coro durante il concerto.
La formazione J.G.A. ha al suo attivo oltre 160 concerti, tra
cui solo negli ultimi anni possiamo segnalare per importanza gli interventi presso la sala Grechetto della Biblioteca
Soriani, Sant’Ambrogio a Milano, l’Abbazia di Morimondo,
la Certosa di Garegnano a Milano, lo stand della Regione Lombardia durante -
La Musica e il Repertorio
L’Associazione “Jazz Gospel Alchemy il Coro”
rappresenta nel panorama delle corali lombarde un interessante progetto culturale proprio
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di cori americani come Bob Singleton, Carole Bernard, Andrée Thomas, Rosephanie Powell, Robert
Ray ma anche attivando relazioni a livello europeo
come nel caso di Fred Sjöberg Vice-Presidente
dell’associazione corale della Comunità Europea
Europa Cantat.
L’Associazione è composta da 28 coristi, suddivisi in 4 sezioni (Soprano, Alto, Tenor, Base), da
alcuni soci sostenitori, da un mixerista, Ettore
Tommasini e da una jazz band di sei elementi
di grande valore: Roberto Rubino al piano è un
jazzista siciliano di fama nazionale da poco trasferito a Milano, vanta collaborazioni importanti
come Roberto Ciotti e Saturnino; Giovanni Spelta, tastierista che accompagna il coro da oltre
cinque anni, è stato allievo del M° Gabriele Comeglio direttore della Montecarlo Nights Jazz Big
Band; la sezione ritmica è curata dai giovani ma
molto promettenti fratelli Diego e Nicolò Mariani rispettivamente al basso e alla batteria e da
Mario Bianchi percussionista che accompagna
il coro da oltre sette anni.
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[email protected]
Presidente: Giuseppe Pedullà
Direttore Artistico: Pietro Catanese Segreteria: Laura Silvi Manager della Felicità: Gabriella Tocci
Manager delle Pubbliche Relazioni: Alfredo
Lazzari
- L’Artigiano in Fiera -, la Sala delle Carrozze di Cesano
Boscone ma anche per aver accompagnato artisti di valore
come Cheryl Porter Parrocchia nella chiesa di S.Ambrogio
a Trezzano Sul Naviglio e le Sorelle Marinetti al Palasport
di Legnano.
Oltre a questi interventi, in accordo con i principi previsti
dall’associazione J.G.A., ci proponiamo di effettuare anche operazioni a carattere sociale e umanitario con concerti presso le case degli anziani della provincia di Milano
o supportando attivamente iniziative a carattere benefico.
Il coro è diretto dalla sua costituzione da Pietro Catanese, nato a Genova ma ormai Milanese di adozione, che ha
iniziato la sua attività come chitarrista in varie formazioni
dello scenario Jazz genovese. Oggi opera nell’ambito della
musica corale con importanti collaborazioni con direttori
I contatti:
Direttore Artistico:
Pietro Catanese [email protected]
Segreteria:
Laura Silvi: [email protected]
sito internet: www.jazzgospelalchemy.com
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Rejoicing Gospel Choir
La storia/l’idea/area di attività
Il Rejoicing Gospel Choir nasce ad Alba (CN) nel 1998,
compiendo ben presto la scelta originale di dedicarsi ad
un genere musicale diverso da quelli che si ascoltano ed
eseguono abitualmente in Europa. Il coro ha infatti rivolto
la propria attenzione al di là dell’oceano, affascinato dal
ritmo travolgente e dal messaggio profondo che caratterizzano il gospel, musica nata ed evolutasi nelle comunità
religiose afroamericane. Un percorso impegnativo quindi,
che ha portato il Rejoicing ad accostarsi a un mondo musicale nuovo, da scoprire e da esplorare piacevolmente in
tutte le sue declinazioni vivendone ogni esperienza sempre
con nuovo entusiasmo e con la voglia di rinnovarsi e perfezionarsi. Proprio dal desiderio di condividere un’esperienza particolare come questa sono stati ideati due progetti:
“GospeLive in Alba”, manifestazione che si svolge nel
mese di giugno coinvolgendo cori gospel italiani in uno
spettacolo volto ad offrire al pubblico un contatto diretto e
piacevolissimo con la realtà della musica gospel autoctona. Il “Corso di avvicinamento alla Musica Gospel”
che si svolge da gennaio a giugno con cadenza biennale
ed è rivolto a tutti coloro che desiderano appunto avvicinarsi al Gospel vivendolo da protagonisti.
Oltre ai consueti tour natalizi, concerti e la partecipazione a rassegne, il coro opera in numerose iniziative
di beneficenza a favore di associazioni, istituti e ONLUS incontrati in questi 14 anni di attività.
“Oh happy day” e “Total praise”, ma anche pezzi scritti
da musicisti quali John Lennon e gli U2 o dai grandi del
gospel contemporaneo come K. Franklin F. Hammond e I.
Houghton. Lo spirito con cui quest’opera è stata concepita
è quello suggerito nel titolo “My soul is Rejoicing – Cantare Gospel… cantare la gioia della mia anima” ossia
cogliere l’entusiasmo e le nostre emozioni e trasmetterle a
chiunque scelga di ascoltare questo musica davvero speciale. Il coro nel contesto Feder
Entrato a far parte della Feder Gospel Choir nel 2009, il coro
ha sostenuto eventi e progetti organizzati dalla stessa partecipando attivamente a iniziative quali “La Gospel in Pictures” e “la Milano.. da Gospel”. Dal 2011 il Direttore Carlo
Bianco ricopre l’incarico di vice presidente della FGC.
Sito web e contatti:
www.rejoicingospel.org - [email protected]
Direttore: Carlo Bianco - Tel. 338 9323740
[email protected]
Il coro/il Direttore
Il RGC, diretto sin dalla sua origine da Carlo Bianco,
si presenta attualmente come composto da circa venticinque elementi e mantiene propria la caratteristica
originale di essere formato unicamente da voci femminili, ripartite nelle sezioni di soprani, mezzosoprani
e contralti.
La musica /il repertorio
Dai classici Spirituals e Work Songs, punto di
partenza imprescindibile per comprendere appieno il genere ed entrare in sintonia con una musicalità estranea alla nostra cultura, il coro si è orientato sempre più verso il Contemporary Gospel e
la Worship music, inserendo nel repertorio alcuni
tra i maggiori successi della nuova musica gospel
e con alcune occasionali escursioni in altri generi
musicali.
La testimonianza di quest’avventura nella musica
gospel è stata raccolta nel 2010 in un cd live contenente 16 brani che esplorano il mondo del gospel
ma non solo. Uniti dal medesimo intento di innalzare canti di lode e di gioia sono gli immancabili
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St. Jacob’s Choir
• La storia/l’idea/area di attività
Il St. Jacob’s Choir nasce nel 1991 su iniziativa dell’attuale
direttore Massimo Bracci. Concerti polifonici, dal repertorio composto per la maggior parte da musiche inedite per
l’Italia di famosi autori americani ed inglesi di musica sacra,
con particolare riguardo ai Gospel e agli Spirituals, informano la storia pluri decennale del Coro. Il repertorio, oltre
ad essere inedito ed originale permette l’ascolto di sonorità attuali contemplando nuove modalità di espressione dei
compositori di musica sacra. Il Coro, facendosi portavoce
di un importante arricchimento culturale di musica sacra di
altre nazioni, ha al suo attivo innumerevoli partecipazioni
a concerti e rassegne in varie regioni d’Italia e all’estero,
riportando ovunque preziosi successi e ampi consensi. Tra
i più recenti un indimenticabile concerto con la filarmonica
G. Luporini e la cantante americana Amii Stewart.
Nel 2003 ha ricevuto il prestigioso premio “Pergamo
d’Oro” per l’attività svolta in ambito corale. Tra le altre iniziative meritano memoria l’organizzazione di seminari sulla
musica Gospel con la cantante americana Cheryl Porter e
l’esecuzione di vari concerti con la stessa Porter ed altre
artiste come Lynda Wesley e Andrea Celeste. Il St. Jacob’s
Choir inoltre intrattiene continuate collaborazioni artistiche
con la Sunrise Jazz Orchestra, le filarmoniche G. Luporini e
G. Rossini e i compositori americani Paul Halley e Howard
Helvey.
“Everything” è la terza incisione del coro dopo ”Moods” e
“Joyful ”, tutti ottimamente accolti dal pubblico sia entro i
confini nazionali che all’estero. Recentemente la distribuzione ha interessato anche gli USA, avvenimento dai rari
precedenti, vista la forte tradizione anglosassone della musica corale.
• ll coro/la band/il Direttore
Coro 50 elementi
Clarinetto: Fabiana Pieroni
Flauto Sabina: Bettarini
Pianoforte: Elisa Ciulli
Direttore: Massimo Bracci
• La musica/il repertorio
Essenzialmente Gospel Contemporaneo e Spirituals anche
se non disdegniamo autori contemporanei di ispirazione
più classicheggiante. Amiamo mescolare i due generi ai
nostri concerti
Ecco alcuni titoli:
Who is Like the Lord We Have a Mission He Will Never Stop Loving Me Real Love Pray for Rain Mary Did You Know Have You Heard About Jesus I’m Gonna Praise Anyway Renew Me We All Declare Come Unto Me Always Rain is Over and Gone Sence You Went Away
Sometimes I Feel His Eye is on the Sparrow O Sifuni Mungu Betelehemu Ezekiel Saw the Wheel African Noel In the Midts of It All Joyful, Joyful Psalm 150
Oh Happy Day Joy, Joy, Joy New Season Brighter Day Stranger In the Sanctuary Send It On Down Ain’t No Mountain Enough
• Il coro nel contesto Feder
il coro è iscritto all’associazione
Sito web e contatti
www.coralesanjacopo.it
[email protected], [email protected]
Massimo Bracci:
tel: 335 5350588, 0587 53343, 0587 749003
St. Jacob’s Choir:
Casella Postale 368 - 56025 PONTEDERA PI
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Sweet Blues Choir
La storia
Il coro è stato costituito nel 2002 da un gruppo
di amici accomunati dalla voglia di fare musica
insieme e coniugare questa passione a qualcosa che facesse bene agli altri: la beneficenza. Fin
dall’inizio si è data molta importanza all’impegno
nel sociale. Ogni anno il coro decide di appoggiare un progetto con i propri introiti. Inoltre nel 2006
ha adottato a distanza una bambina e la sostiene
annualmente negli studi. È nello spirito di ogni cantore del coro cercare di comunicare con entusiasmo a chi ascolta la gioia di un abbraccio solidale,
trasmettendo le proprie emozioni con la consapevolezza che anche attraverso il canto si può fare del
bene a qualcuno meno fortunato.
Il coro
Il coro è polifonico ed è composto da 38 cantori
circa divisi nelle quattro sezioni: soprani, contralti,
bassi e tenori.
Il Direttore
É diretto dal 2007 da Graziano Defilippi che sa essere un’ottima guida per il coro; la sua passione
per la musica lo porta a ricercare e a trovare sempre brani accattivanti realizzando arrangiamenti
sempre curiosi e motivanti.
La band
Dall’inizio del 2012 il coro ha una new entry: un pianista che supporta il coro nell’esecuzione dei brani
accompagnandolo con la tastiera.
Il repertorio/contesto Feder
Il repertorio degli Sweet Blues è costituito da brani gospel e negro-spiritual. Dalla prima edizione
partecipa al Black History Month ed ogni anno vi
prende parte con grande entusiasmo. Dal 2010 il
coro è iscritto alla FederGospelChoirs e collabora con l’associazione in alcuni eventi particolari
organizzando concerti comuni con lo stesso fine
benefico.
Contatti
Sito Internet: www.sweetblues.it
Mail: [email protected],
è anche presente un gruppo in facebook:
Coro Gospel Sweet Blues
Coro Gospel Sweet Blues - via Madonna, 14
20037 Paderno Dugnano (MI)
tel. +39.392.32.62.657.
www.federgospelchoirs.com
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The Praising Project Gospel Ensemble
La storia
Un progetto di lode senza fine…
C’era una volta… un piccolo gruppo di amici, innamorati
della musica e delle sue armonie, che passava il sabato
pomeriggio al pianoforte, cercando qualcosa… ed esplorava con le proprie voci gli orizzonti apparentemente lontani dello spiritual e del canto gospel.
C’era una volta… e c’è anche un “oggi”, in cui si incontrano parole antiche e ritmi e linguaggi musicali più attuali; un
un ioncontro emozionante, coinvolgente, per incontrare e
diffondere la Buona Notizia di un Amore che può cambiare
il mondo, in un “Progetto di Lode” mai finito…
Il coro
Oggi noi siamo “The Praising Project Gospel Ensemble”, un gruppo nato nel contesto parrocchiale di Crespellano (BO) che dopo 11 anni di attività, impegno e trasformazioni anche profonde, attualmente è composto da 25
persone tra coristi e musicisti, diverse per età, interessi e
provenienza, che si ritrovano ogni settimana per cantare e
“vivere” il Gospel, in un clima di amicizia, impegno ed energia, sempre aperto a nuovi ingressi ed esperienze.
Ad oggi possiamo vantare buone conoscenze e competenze musicali, grazie alle molteplici occasioni
formative e di scambio con docenti e direttori
americani di fama nazionale e internazionale; una
struttura direttiva solida e stabile, un repertorio ed
un’esperienza ormai consolidati ed una vera passione per la musica Gospel.
chiave di lettura originale sono in primo luogo il direttore artistico Maria Angela Canè e spalleggiata con gioia e
competenza dagli arrangiamenti della band formata da
Max Messina alla batteria, Antonello D’urso alle chitarre,
il M° Marcello Claudio Cassanelli al pianoforte e Simone
Tardini al basso.
Il coro nel contesto Feder
La nostra maniera variegata, movimentata ed entusiasta di
dare lode al Signore “incarnata” una volta di più nel primo
album “Eternal Praise” pubblicato nel 2010, ci porta sempre a confrontarci con al tre realtà, a tessere relazioni, a
cercare collaborazioni che non potevano certo escludere
la realtà di FederGospel, alla quale il coro ha aderito all’inizio di questo 2012.
Contatti e Info:
Direzione Artistica: Maria Angela Canè
Presidente: Federica Bruni
Sito web: www.thepraisingproject.com
E-mail: [email protected]
Segreteria organizzativa: Luca Crisafulli - cell. 334 8228045.
Area di attività
Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con
amministrazioni comunali, enti cattolici e non, associazioni e fondazioni con finalità benefiche o musicali, abbiamo tenuto numerosi concerti in chiese,
piazze, centri culturali, teatri grandi e piccoli, locali
di ritrovo, in provincia di Bologna ma non solo, fino
ad esibirci a Malta in occasione di un gemellaggio
istituzionale tra il comune di Crespellano e la città
di Kalkara.
Il repertorio
Da alcuni anni, senza rinunciare a brani della più
conosciuta tradizione Gospel e Spiritual come
“Oh happy day” e “When the Saints go marchin”
in, il Praising Project ha preso la direzione esplicita
del Contemporary Gospel, declinandolo spesso e
volentieri in maniera propia e originale.
Il Direttore e la band.
I responsabili di questa continua ricerca di una
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Cesano Boscone – Gospel Mass
Domenica 12 Febbraio 2012:
vivere l’atmosfera che nasce dalla vibrazione di voci
e di cuori che si crea... ma per ascoltare serve il silenzio!
di Marina Canova - Mandala Centro Studi Tibetani
L’incontro in questo luogo con la musica e il canto gospel
è ormai un appuntamento importante per vivere insieme
l’atmosfera che nasce dalla vibrazione di voci e di cuori
che qui si crea, atmosfera in cui tutti insieme siamo uno.
Mi chiedevo come arriviamo a sentire questa unità, questa
vicinanza che ci commuove e al tempo stesso ci alimenta
dentro, ci fa sentire vivi, sospendendo momentaneamente
tutto il rumore che di solito accompagna la nostra vita. E
non penso solo al rumore fisico, che pure tanto riempie e in
modo invasivo le giornate, ma soprattutto al rumore che
ci portiamo dentro, al continuo chiacchiericcio mentale, al
turbinio di pensieri e di emozioni che senza posa rumoreggia nelle nostre orecchie anche se non lo esprimiamo con
dei suoni esterni.
Per ascoltare la musica tutto ciò deve tacere. Dobbiamo
fare silenzio, In un certo senso è come nella meditazione
- noi buddhisti pratichiamo la meditazione proprio come
strumento per entrare dentro di noi e far decantare tutto il superfluo, e perciò giungere ad uno stato mentale di
serenità e di pace. Se parlo, non posso ascoltare, quindi
per meditare taccio. E, in silenzio, ascolto: cioè mi pongo
in apertura senza preconcetti. Via i pensieri, via le parole,
via i movimenti: sono solo con il mio stato mentale, e che
questo stato di beatitudine sia piccolo o grande dipende
da quanto riesco a lasciarmi dietro ciò che vibra in modo
discordante, stridente, che mi porta lontano dal mio centro
interiore.
É quello che facciamo quando ascoltiamo una musica che
“ci conduce” appunto a questo centro interiore, ma anche
quando questa stessa musica la andiamo a cercare dentro di noi per esternarla, per produrla, per donarla agli altri
condividendone il “silenzio” sottostante. Perché la musica,
la vibrazione, in realtà nasce dal silenzio, inteso come potenzialità infinita di spazio in cui essa sorge. Il silenzio fra
le note è il modo per ricordarci che sotto la superficie è lo
spazio, la creatività potenziale, l’infinito. Il silenzio – come
il cielo per le nuvole- è il grande contenitore entro cui si
manifesta la musica nelle sue varietà espressive; ma proprio perché il silenzio è spazio, non fa differenze ed è unico
infinito manifestarsi nelle vibrazioni che noi siamo.
Le diverse tradizioni religiose che pregano usano modi e
parole che in qualche modo dividono, perché sono diverse. Al massimo, preghiamo insieme. Ma nel silenzio, se noi
ci affidiamo al silenzio per pregare, tutto è naturalmente
uno, perchè tutti condividiamo questo spazio interiore profondo in cui ciascuno vibra dentro di sé, insieme e come gli
altri anche se ciascuno alla sua maniera, ugualmente alla
ricerca della felicità.
Grazie, ancora una volta, a chi crea occasioni di esperienza come questa. Esperienza non solo culturale, ma anche
spirituale nel senso che, se sappiamo viverla fino in fondo,
ci conduce in quel luogo spesso negato che è il nostro
cuore profondo, dove tutti siamo uguali nel vibrare, nell’
essere in pace con noi e con ciò che è altro da noi, il mondo, il tutto.
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La Band “FederGospelChoirs” si racconta:
Un gruppo di persone eterogeneo, musicisti di estrazione e con
esperienze diverse, con passioni musicali differenti, uniti però da
un’esperienza comune: accompagnare, ormai da diversi anni,
con i propri strumenti e le proprie sapienze musicali, cori di oltre
duecento persone, provenienti da diverse parti di Italia, anch’esse
con esperienze corali molto varie e che ogni febbraio si incontrano
per condividere l’evento del Black History Month,
divenuto ormai una tappa importante e di grande
riferimento per il mondo del Gospel italiano.
di Lucilla Sivelli
La band “FederGospelChoirs” si racconta in questa
intervista: Roberto Rubino (pianista), Giovanni Spelta (tastiere), Diego Mariani (batterista), Mario Bianchi (percussionista), Nicolò Mariani (bassista), Ettore
Tommasini (fonico).
Roberto Rubino, musicista autodidatta, inizia a suonare il pianoforte a soli cinque anni e fin da subito si sente attratto
dalla musica blues, che si trasformerà
presto in passione per il jazz, genere
che influenzerà fortemente il suo stile
musicale. Musicista polivalente, esplora
diverse esperienze strumentali dimostrandosi abile con la
chitarra, l’armonica, la batteria e le percussioni. Collabora
con alcuni musicisti del panorama jazz catanese suonando
nei più famosi jazz club prima di Catania e poi di Milano,
dove da vita alla band funky FUNKING, con la quale vince
importanti premi. Dal 2007 si avvicina all’esperienza corale, abbracciando il repertorio Spiritual e Gospel con il coro
Jazz Gospel Alchemy.
D: La tua storia di musicista evidenzia chiaramente una predisposizione all’improvvisazione, elemento cardine della musica Jazz. Quanto questa tua inclinazione si realizza nel repertorio
Gospel Spiritual e soprattutto nelle esperienze
vissute nei Workshop dei Black?
R: La mia inclinazione al jazz mi aiuta molto a suonare il
Gospel. Del resto la radice musicale è la stessa: il Gospel nasce dalla fusione dei temi religiosi con le tecniche del blues e del boogie woogie, e all’introduzione
nelle messe di strumenti tipici del jazz come percussioni, hammond e fiati.
Tuttavia, non mi ritengo un jazzista, offenderei i “veri
jazzisti” se mi ritenessi tale. Un jazzista studia per
anni… io non l’ho mai fatto. Mi definirei semplicemente un “innamorato” della musica jazz, uno che
cerca a suo modo di suonarla. E’ vero però che mi
piace molto improvvisare… sento di avere la musica dentro e riesco a trasmetterla quasi sempre come
vorrei, dal cervello alla mano e dal cuore al pianoforte. Non riesco a eseguire un brano sempre allo
stesso modo, ogni esecuzione è unica e irripetibile
(nel bene e nel male), dipende dal momento, da una
precisa circostanza, dal mio stato d’animo, dalle mie
sensazioni. Quando suono lo Spiritual o il Gospel
questo mix di sensazioni si amplifica notevolmente.
Perché, oltre il brano che si sta eseguendo, c’è qualcos’altro che non riesci a descrivere, ma percepisci
e riesci a trasmettere. Certo, non è semplice improvvisare quando hai 30 elementi che “pendono dalle
tue labbra”, che si aspettano quel preciso accordo,
quella precisa nota, in quel preciso istante. É ancora
più difficile nei workshop, dove oltre ad avere un coro
di oltre 100 persone ci sono dei maestri che si aspettano un certo tipo di interpretazione e, devo essere
sincero faccio sempre molta fatica a “farmi guidare”
nell’esecuzione. Solo adesso sono riuscito a trovare
il giusto compromesso tra quello che DEVO fare e le
“mie improvvisazioni”.
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D: Il tuo ruolo di pianista ti chiama necessariamente
a “duettare” con il coro e i solisti, in una struttura musicale antifonale, di chiamata e di risposta,
permettendoti di interpretare in prima persona la
struttura stessa della musica che i cori Gospel eseguono, ripercorrendo con le note, unite alle voci, le
radici del blues, il tuo primo amore, che trovano
origine nei canti degli schiavi afroamericani. Insomma, possiamo dire che il viaggio dei repertori
che hai imparato ed eseguito, ripercorrono anche
la tua crescita musicale e forse di vita? E quanto e
in che modo i direttori che hai conosciuto durante
i workshop ti hanno permesso di crescere?
R: Vedi, la musica ha un grande potere! Senza volerlo ho
percorso anche io nel mio piccolo la storia della black
music. Ho iniziato ascoltando il blues, il boogie, poi lo
swing, il jazz passando per la bossa e la fusion… poi
il funky e la soul music e adesso il Gospel. Credo che
si riesca a suonare e a godere nel suonare uno stile
solo quando si riesce a comprenderlo in tutte le sue
sfaccettature. Credo che, fino ad oggi, il Gospel sia lo
stile che ho compreso meglio.
Suonare la musica Gospel mi ha fatto e mi sta facendo crescere, soprattutto perché grazie ai Black History
Month ho la fortuna di collaborare con artisti di fama
mondiale, che hanno sempre una storia da raccontare, che ti fanno viaggiare con la mente e che ogni
volta ti danno quel tassello che vai ad aggiungere per
completare il quadro. Mi riempie di gioia e di orgoglio
sentir dire da quei Maestri che sono stato bravo ad
interpretare. Ti fa capire …che stai capendo! Che stai
interpretando la musica cosi come loro vorrebbero,
cosi come la musica deve essere interpretata.
C’è ancora tanto da imparare, soprattutto per uno
come me che la musica non l’ha mai studiata, e allora
ne approfitto…Durante i workshop, ma non solo, ogni
singolo momento è utile per imparare.
Giovanni Spelta ha iniziato a studiare
musica e pianoforte a nove anni presso
scuole civiche. Ha imparato a suonare il
clarinetto nella banda del proprio paese
e ha frequentato un corso di sassofono
che gli ha consentito di suonare in una
big band jazz. Data la sua passione per
la musica liturgica, ha studiato organo
presso la SALM (scuola animatori liturgici musicali) della Curia Arcivescovile di Milano, conseguendo nel 2000
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l’abilitazione di organista. Partecipa come animatore musicale
nella corale “Jubilate Deo” della Parrocchia Santo Stefano di
Rosate. Suona come pianista con il coro Jazz Gospel Alchemy
e dal 2008 è il tastierista della Band che accompagna i seminari
del Black History Month organizzati dalla Feder.
D: Una formazione musicale che inizia in giovane
età, multi disciplinare e diversificata. Quali sono
le peculiarità che hanno stimolato la tua sensibilità a scegliere di seguire e coltivare il genere
musicale Gospel? Cosa più di tutto ha “pizzicato” le corde della tua anima?
R: Il Gospel è entrato a far parte della mia vita grazie a
due amici, Pietro e Giancarlo, i quali mi hanno aiutato a comprendere nel tempo la spiritualità e l’umanità
che questa musica può donare. In seconda battuta il
richiamo al jazz, genere che ho scoperto poco prima;
successivamente ho imparato ad apprezzare sempre
più questo genere per le emozioni positive che suscita, grazie alla passione con la quale vengono interpretati i brani e al significato dei testi che sono spesso
una lode a Dio per i doni ricevuti. E poi... perché condivido questa passione con Laura, la donna che ho
conosciuto nei Jga e che da 4 anni è mia moglie!
D: Cinque importanti Direttori provenienti dagli
Stati Uniti d’America, cinque BHM, cinque esperienze musicali e di vita diverse. Dal tuo punto
di vista, cosa più le accomuna e in cosa più si
discostano? Quanto la tua fede cristiana rappresenta un anello di congiunzione tra le cinque
esperienze e quella del tuo percorso di vita?
R: Quello che più accomuna le cinque esperienze è la
dimensione spirituale: ogni direttore non si è limitato
ad insegnare dei nuovi brani, ma ha cercato di farli
vivere, dando anche una testimonianza della propria
fede. Ciò che più si differenzia invece credo sia il metodo con cui i direttori insegnano i brani, il taglio che
danno alla direzione, le nozioni alla band e il numero
dei partecipanti alla rassegna.
La mia fede cristiana rappresenta un anello di congiunzione con tutte le esperienze che vivo, non solo
quella della musica! Per ogni BHM ho cercato di trasformare il mio impegno in preghiera, non so quanto
ci sia riuscito, ma ho in mente questa frase del mitico
Bob Singleton: ... you do your best and let God do
the rest! (tu fai il tuo meglio e lascia a Dio fare il resto).
Grazie Lucilla! Gio
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Diego Mariani è un giovane musicista che dal 2007 partecipa in qualità
di batterista all’evento “Black History
Month – Gospel Workshop”. Inizia a
studiare teoria e tecnica della batteria in giovane età, presso una delle
Scuole Civiche di Milano. Ha suonato con diverse band in molti locali
dell’hinterland milanese, di Varese, Pavia
e Svizzera. Ha collaborato con Aurora Meccanica per la realizzazione della colonna sonora di un cortometraggio in
concorso all’Internatioanl Video Festival di Piombino e nel
2009 vince, insieme al gruppo Funking il primo premio per
votazione della giuria del concorso per cover band.
D: Un ragazzo di 30 anni con un esperienza musicale veramente interessante, ma soprattutto con
un talento artistico assai spiccato. Infatti non è
solo la musica “il mestiere” con il quale ti esprimi
ma anche la pittura e la scultura.
Come la ricchezza delle tue emozioni artistiche
trova conforto e soddisfazione nelle genere musicale Gospel & Spiritual? E quanto “l’interdisciplinarietà” di questo genere musicale, fatto di
voci, a volte di silenzi e sempre corpi e ritmi in
movimento, si sposa con il tuo modo di essere?
R: La risposta è già nella domanda che mi hai posto: il
fatto di suonare generi molto diversi fra loro e portare
avanti discorsi di arte visuale al contempo mi dà tantissimi stimoli che si traducono in grandi soddisfazioni. La musica gospel fa parte di queste soddisfazioni
già intrinsecamente, come accennavi, proprio per il
fatto di essere al suo interno multiforme poiché parte
da radici blues-spiritual per trasformarsi in musica di
aggregazione. Come nelle mie attività, il gospel contiene momenti di raccoglimento, molto simili a quando
incomincio un disegno, e passaggi molto ritmati e gioiosi, come la mia mano che delinea forme all’interno di
uno spazio apparentemente astratto.
D: Come si colloca il ruolo del batterista in una
band che accompagna un coro di oltre 200 persone dirette da maestri di altissima levatura? E
tra le esperienze vissute con loro, quale ti è rimasta più impressa, lasciando magari un segno
importante nel tuo percorso di musicista e/o di
vita?
R: Stranamente la mia collocazione, pur essendo la batteria lo strumento più rumoroso, non è mai stata un
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grosso problema, ho sempre cercato di adattarmi e
stare al mio posto e ho sempre ricevuto molti complimenti per questo (anche dai direttori d’oltreoceano!).
Ma tutto ciò non sarebbe stato possibile se mi fosse
mancato l’affetto del coro (grazie a tutti i coristi, JGA
soprattutto!) e la grande pazienza unita all’umiltà dei
miei colleghi musici.
Devo dire che tutte le esperienze di workshop durante
i vari BHM sono state in un modo o nell’altro memorabili: se devo proprio scegliere allora metto un asterisco
in più a quello fatto con Carol Bernard e la straordinaria partecipazione di Ray, Loedie e Rex (a cui sarò
rimasto impresso soprattutto per la mia battuta in finto
inglese “You take your age very well!”). Mi sono piaciuti tantissimo i brani studiati con loro e soprattutto
mi sono trovato a mio completo agio con i ragazzi che
accompagnavano Carol…davvero delle persone gioviali e squisite.
Mario Bianchi suona come percussionista dal 2005 con il coro Jazz Gospel Alchemy e nella band che supporta da cinque anni i workshop del Black
History Month. Ha studiato i primi rudimenti della batteria e delle percussioni
con il maestro Tulio Angelini. Ha suonato
con diversi gruppi-cover e svariati generi
musicali: anni 60/70, liscio, latino Americano. Accompagna, sempre come percussionista la cantante Gabriella
Tocci.
D: Della band sei l’unico musicista che di workshop non ne ha perso uno. Quale tra tutti ti
ha lasciato il segno più forte e quali, dei diversi
aspetti musicali, ti hanno colpito e insegnato di
più?
R: Ciao Lucilla, sarò breve “se ci riesco”. In effetti mi
sono accorto di aver fatto l’en plein dei Black History Month che si sono succeduti in questi anni e tutti
hanno lasciato un segno e insegnato qualcosa nella
mia crescita personale e musicale. Io provengo da altri
generi e se un giorno mi avessero detto che avrei supportato musicalmente degli artisti Gospel non ci avrei
creduto, eppure eccomi qua a far parte di questo Stupendo mondo e ad aver goduto della conoscenza sia
personale che artistica dei Maestri che ho incontrato
in questi cinque anni di BHM. Certo, il primo ha un
posticino riservato nel mio cuore, ma credo lo abbia
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nel cuore di tutti quanti lo hanno vissuto, sia perché
era il primo e tutto era nuovo, eccitante e coinvolgente
per ognuno di noi, sia per il grande Bob che ha gettato
il seme Gospel nei nostri cuori. Ogni Maestro che lo
ha succeduto mi ha insegnato e colpito in qualcosa
ognuno per la propria peculiarità, come certamente
faranno quelli che incontrerò in futuro, per me è un
mondo che ad ogni BHM mi si rivela… sai, è come
sfogliare le pagine di un grande libro, ogni pagina un
capitolo tutto nuovo da scoprire e se dentro hai abbastanza curiosità... forse potrai leggerlo tutto!
D: Le percussioni, nei canti Gospel, sono spesso
l’unico accompagnamento per voci che cantano
nude, a cappella. E, come nella musica africana, i tamburi sono la parte viva, pulsante, che
marca i movimenti, le voci, la timbrica. Quanto e
in che modo, in quei momenti, ti senti il “cuore
pulsante” del coro?
R: Devo dirti sinceramente che ogni volta che devo accompagnare i coristi nelle parti Africane cantate a cappella, ancora adesso mi tremano i polsi come la prima
volta, le paure (Sarò all’altezza? Darò tempo e suono
nel modo giusto? Sarò un supporto valido e non motivo di errore per il coro?) si palesano, poi tutto si combina, mani e percussioni si animano di vita propria e la
musica si amalgama alle voci e il pulsare del Dejambè
fa da contrappunto al battito del cuore e del tempo
musicale dei coristi. Certo, l’essere l’unico strumento
a far sentire la propria voce è una grande responsabilità per la riuscita di quanto stiamo trasmettendo dal
palco a quanti ci ascoltano, ma sono contento di essere li con i miei amici e colleghi musicisti a lasciarmi
compenetrare dal ritmo, dalle voci e a bearmi di ogni
nota che esce da quell’Alchemy.
Nicolò Mariani, il più giovane della
band, partecipa dal 2007 all’evento
“Black History Month – Gospel Workshop” in qualità di bassista. Ha studiato teoria e tecnica di batteria e
percussioni con Carlo Boccadoro e
Elio Marchesini e tecnica del basso
elettrico con Nicola Angileri presso
l’istituto “M.A.S. Music Arts and Show”. Attualmente, presso lo stesso istituto studia con Massimo Palermo teoria e
solfeggio e tecnica del basso elettrico.
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D: Giovanissimo e molto determinato perché “fare
il musicista” diventi il “mestiere” della tua vita.
Quanto le esperienze che hai vissuto con i direttori dei workshop del BHM hanno nutrito e aiutato nella realizzazione del il tuo desiderio, che stai
coltivando con così tanto studio e impegno?
R: Penso che il “mestiere” del musicista riguardi principalmente lo scambio di conoscenze e esperienze più
di qualsiasi altro mestiere perché il musicista trasforma quello che sta suonando in quello che vuole esprimere. Per fare questo deve avere un bagaglio personale sempre pieno e aperto al nuovo. Se il bagaglio
è vuoto e non hai voglia di riempirlo, non vai da nessuna parte. Perlomeno questo è quello che penso.
Il BHM certamente mi avvicina ogni anno a quello che
vorrei che fosse il mio di bagaglio. Infatti i Direttori dei
workshop, insieme alle persone che compongono e organizzano l’evento, mi danno ogni anno la possibilità di
arricchirmi come persona e come musicista. I Direttori
che ho avuto l’onore di conoscere mi hanno insegnato
l’Umiltà, l’Energia, la Determinazione, la Spiritualità, la
Forza che solo la magia della musica riesce a farci provare. Per questo non smetterò mai di ringraziare la FGC.
D: Il basso ha un ruolo di primaria importanza,
quasi come fosse la spina dorsale della musica:
pare quasi non si senta, ma se lo togli non sta
più in piedi niente. Nello studio delle partiture
dei brani e nell’esecuzione degli stessi diretti
dai grandi maestri che hai incontrato durante i
seminari, quanto hai riscontrato questo aspetto, quanto ti sei sentito “centrale”?
R: Il basso nella musica ha un ruolo fondamentale (non
per niente sostiene l’armonia della canzone). Nella
musica gospel in particolare lo ha ancora di più. Ti circonda nei lenti spirituals, ti fa alzare nel praise break.
Io spesso ho sentito il peso della canzone su di me.
La mia centralità nella maggior parte delle canzoni mi
ha messo di fronte alle mie capacità e limiti e non c’è
“palestra” migliore per un bassista. Chi suona il basso
deve farsi le ossa e i muscoli per reggere tale pressione. L’unico aiuto che si può ricevere, anche se solo dal
punto di vista ritmico e non melodico, è dal batterista.
Ma di certo non può sostituirti.
Ogni anno sento il peso del coro sulle spalle, quindi
ogni anno spero che il numero dei partecipanti non
aumenti troppo... scherzo.
È sempre un onore sostenere in tutti i sensi un tale
evento.
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Ettore Tommasini collabora come
fonico dal 2006 con il coro Jazz Gospel Alchemy. Ha partecipato a tutti
gli eventi del ““Black History Month
– Gospel Workshop” come fonico e
come addetto alle riprese video, per
la produzione di materiale didattico
per le corali partecipanti. Nel 2008
ha collaborato con la RAI TG2 Dossier di Michele Bovi per
lo speciale Beatles e Rolling Stones intitolato “Scarafaggi e
Pietre Rotolanti” . Ha studiato teoria e pratica per chitarra
Fingerstyle e FlatPicking.
D: Non è un caso che ti abbia intervistato in coda
ai musicisti, i quali non potrebbero rendere al
pubblico la loro arte se non esistesse la tua
figura. Gestisci l’audio attraverso microfoni,
mixer, operando “missaggio” dei segnali che
provengono dal palco, “equalizzazione” perché
il pubblico goda di un ascolto ottimale, spie e
cuffie per gli ascolti dei musicisti… insomma,
per usare termini meno tecnici, crei i collettori
perché la musica e le voci, e con loro le emozioni, arrivino agli spettatori. Come riesci a gestire
tutti i particolari che serve avere sotto controllo
in eventi di grande portata come quelli vissuti
in questi anni con la Feder, sapendo di avere
una così grande responsabilità?
R: Caspita uno non fa mai caso al tempo che passa, ora
leggendo il cappello introduttivo alle domande un leggero brivido alla schiena mi scorre.
Già, era il 2006 l’inizio di questa collaborazione con i
JGA. Ricordo perfettamente il primo giorno alle prove
a Zelo presentato a Pietro da un mio collega di lavoro
e facente parte della band certo Mario “vieni a darci
una mano col mixer c’è solo da regolare un po’ il volume” pur non sapendo ancora cosa mi aspettasse…
qualche preoccupazione me l’ero già presa.
La buona accoglienza mi ha aiutato a superare.
Da allora di cose se ne sono fatte parecchie: ho visto
la crescita negli anni del coro, graduale e costante,
non solo col passaggio di molte persone ma anche da
un’evoluzione tecnica, dalla gestione con un piccolo
mixer e basi a mixer più complessi con diversi accessori e una band in carne ed ossa da supportare.
In ogni caso che siano tante o poche persone, usando
un impianto semplice o complesso, quello che serve
alla fine è far giungere un suono il più possibile coretto
ed equilibrato al pubblico, per trasmettere quelle emozioni che gli artisti sul palco riescono a dare.
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Avere un minimo di cognizione tecnica è certo necessario, ma molto si impara sul campo, cercando di capire e ascoltare le esigenze di chi ho di fronte, aspetti
determinanti alla buona riuscita, poi l’esperienza aiuta
molto per cui col tempo cominci ad inquadrare cosa
non ha funzionato e porre rimedio per il concerto successivo. Certo, le difficoltà non mancano mai: diverse
location chiese, teatri etc. con acustiche completamente differenti, tempi di check-sound sempre stretti… il batticuore è sempre in agguato!
Ai coordinatori della Feder le idee non vengono mai a
mancare, la nascita stessa della Federazione ha allargato di molto il panorama Corale ad altre interessanti
esperienze anche con cori e situazioni diverse.
Gli eventi sono aumentati di anno in anno, la mia partecipazione, in questo caso, non è solo al mixer ma
comprende altri aspetti, come la fotografia e le video
riprese.
Per concludere, il motore di tutto è la passione per
ciò che si fa, se poi tutto questo ha come fine il poter
dare una mano ad associazioni benefiche che hanno
bisogno di sostegno…. che vuoi di più.
D: Un ruolo, il tuo, più da backstage ma centrale,
fondamentale. Come un sarto imbastisci le trame dei suoni e delle voci e catturi le immagini,
lasciando traccia nel tempo delle emozioni che
tutti i partecipanti vivono in queste esperienze.
Come hai vissuto dalla tua posizione i diversi
Black, qual è i livello di coinvolgimento emozionale, cosa riesci, ogni volta, a portare a casa?
Sei anche un musicista, cosa pensi dei grandi Direttori che hanno condotto i seminari del
BHM?
R: Che dire, ho vissuto tutti i 5 BHM piuttosto intensamente ed ognuno con diverse particolarità e pur non
vivendoli direttamente come corista ma come tecnico,
dietro le quinte, confermo un coinvolgimento emozionale pari a chi partecipa direttamente col canto.
In questi ultimi due anni prima dei seminari nell’ambito del BHM l’impegno si è allargato alla rassegna
corale “la Milano da… Gospel”: sei giorni coinvolgenti
che quest’anno ha visto la partecipazione di 10 corali
a sostegno di 6 associazioni benefiche che mi ha visto partecipe per sopralluoghi, contatti tra corali associazioni e service audio, poi durante i concerti per
la documentazione video-fotografica dove ho potuto
apprezzare la grande professionalità e l’impegno dei
partecipanti e la partecipazione del pubblico molto
buona malgrado una media di -13 gradi a Milano!
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Tornando al seminario, tre giorni, un concentrato di
cose da fare dal mixaggio alle riprese e foto per fissare in ricordo questi eventi, cogliere lo stato d’animo
degli insegnanti e dei partecipanti, le emozioni, l’entusiasmo, le difficoltà, il divertimento.
Insieme al materiale video, mi porto a casa soprattutto
il piacere di incontrare tante persone così diverse e
unite da questa passione per il canto Gospel che sono
disposte a fare tanta tanta strada pur di partecipare
a questo lavoro-incontro, un evento annuale che rafforza di volta in volta vecchie amicizie e ne procura di
nuove.
Dei Direttori che dire, una fortuna poter esserci ed incontrare questi personaggi veramente unici, speciali,
di uno spessore estremamente elevato, sia musicalmente che umano.
Vederli all’opera è straordinario, ti devo confessare
che quando ricevo gli mp3 da ascoltare prima dei lavori ho talvolta la sensazione che non siano pezzi particolarmente efficaci, ma vengo regolarmente smentito: all’atto pratico, sul campo, quelle registrazioni un
po’ piatte prendono, dalla voce e l’insegnamento di
questi straordinari personaggi, for-
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ma profonda e colore… non rimane che imparare.
Non dimenticherò mai le emozioni e l’umanità che ci
ha dato Bob, la precisione di Carol e le magnifiche
voci del team Ray e Loedì, la simpatia e lo spirito di
Thomas, l’anima e il ritmo di Rosephanye e William, il
cuore e l’unione di Robert e Sylvia, chissà il prossimo..
Ricordo anche la preparazione data alla band (già brava di suo) dagli stessi direttori e con l’aiuto in alcuni
casi da altrettanti bravi professionisti quali Von e Ralph
Quando tutto è finito, le luci sono spente, nei giorni
successivi ho in testa i brani ascoltati... rivivo un po’
tutto rimettendo insieme il materiale raccolto, cerco di
condividere su i social network il ricordo, comincio a
pensare alla copertina del DVD del concerto finale con
un po’ di didattica da editare dei giorni precedenti e,
nel frattempo, la mail ti avvisa che è già ora di pensare
al prossimo... Conducting Workshop di Aprile… ok si
ricomincia, elenco del materiale che serve... la stagione non è finita... è così che funziona!!!
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LE VOCI DEI CORI
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“Gospel Sotto le Stelle”:
torna il grande evento dei Free Voices Gospel
Choir, in edizione speciale “15 years old”!
Workshop, Jam Session, Gospel Mass, Concert...
e molto altro!
Beinasco to 6-7-8 luglio 2012
Un’edizione particolare per festeggiare un anniversario importante: i nostri primi 15 anni!
Una “ tre giorni di festa” che vi coinvolgerà a 360 gradi.
Il Workshop: momenti di studio attraverso il laboratorio
corale gospel.
La jam session: una serata in cui musica e convivialità
sapranno aiutarci per conoscerci meglio vicendevolmente.
La Gospel Mass: per vivere il Gospel nel suo primario
aspetto spirituale .
Il Concerto: l’occasione per finalizzare le emozioni, lo
studio, il divertimento e la spiritualità che questi giorni ci
sapranno regalare.
Giovani e straordinariamente talentuosi i docenti che abbiamo scelto e voluto per questo importante anniversario. In esclusiva per noi dagli Atlanta, tre
“nomi” del Gospel americano che si stanno guadagnando
larghi consensi nelle comunità e tra il pubblico per loro
intensa attività di insegnanti, musicisti e cantanti.
Il talento e l’energia di VAUGHAN PHOENIX (VON) –
OWEN NIXON – BRIGHTNIE JONES, insieme alla ormai
nota accogliente ospitalità del Free Voices Gospel Choir
vi aspettano a luglio per vivere insieme un’esperienza idimenticabile!
Info – costi e prenotazioni: [email protected]
tel. 329 95 92 253
A breve tutti i dettagli su www.freevoicesgospel.com www.federgospelchoirs.com
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Un nuovo progetto per i Tibur Gospel Singers
I TGS presentano il loro nuovo progetto
È un pò di tempo che i Tibur Gospel Singers sembrano misteriosamente scomparsi nel nulla, in effetti è così:
niente più concerti da qualche mese, ma un lavoro attento ed impegnativo per realizzare un nuovo progetto. In questi
ultimi mesi i TGS si sono gettati nella realizzazione del loro primo CD e, con qualche rara eccezione, non si sono
impegnati in eventi; adesso, terminata la registrazione, siamo felici (direi entusiasti) di essere pronti per dedicarci a
nuovi progetti con maggiore energia di prima e nella piena disponibilità nei confronti di eventi indirizzati alla solidarietà.
Ma insomma cosa abbiamo fatto in questo tempo? I coristi hanno studiato, hanno provato innumerevoli volte
prima di registrare e sono cresciuti come gruppo scoprendo che c’è sempre bisogno di qualcuno che conosca la
lingua in cui si canta, di un buon maestro, di qualcuno che non perda mai il sorriso, di un’agenda alla mano, di
musicisti pronti, di qualcuno che sia sempre disponibile. Insomma, come sempre, ognuno ha fatto del suo meglio e
speriamo che per voi il risultato sia piacevole ed entusiasmante quanto lo è stato per noi.
Nel frattempo abbiamo avuto modo di approfondire alcuni temi caratteristici del gospel e abbiamo pensato che
sarebbe stato interessante scoprire cosa significasse per il gospel la Pasqua. Per un genere che è nato come preghiera di un popolo schiavo infatti, questa festa significava prima di tutto liberazione: i canti più antichi parlano di un
popolo che si identifica con quello ebraico (schiavo in Egitto e in Babilonia) e che non smette di sperare in un Dio
che è presente nella loro sofferenza e che un giorno li libererà; a volte questa liberazione coincide con la morte che
li avrebbe liberati dai padroni, altre volte con la liberazione dal peccato, altre con la possibilità di fuggire dalla loro
condizione di schiavitù e tornare in una terra libera. È bello pensare che, attraverso il canto, anche noi abbiamo
l’occasione di pregare contro ogni forma di schiavitù fisica e morale; ma forse ancora più importante è scoprirsi
consapevoli che davvero questi canti possano tradursi in speranza e consolazione per coloro che ancora oggi non
sono liberi.
Arianna Romani
Ufficio stampa Tibur Gospel Singers
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Il coro Gospel albese ha raccolto offerte per gli
alluvionati: il “RGC” per la Lunigiana
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Gli Sweet Blues aprono la Settimana
Santa contribuendo, con musica e voce,
ad un momento di riflessione
di Stefania Lampedecchia
Il giorno lunedì 2 Aprile il coro Sweet
Blues è stato invitato ad esibirsi a Bussero, nella chiesa di Ss. Nazaro e Celso.
È stata un’esperienza particolare e profonda. Il coro con la sua musica e le sue
voci ha contribuito ad un momento di riflessione spirituale, aprendo così le varie
celebrazioni della Settimana Santa.
Ci siamo trovanti in un ambiente accogliente, molto raccolto. Essendo un momento di
preghiera, ci è stato detto che non ci avrebbero applaudito se non alla fine. Graziano
ha saputo coniugare le voci del coro, le
parole dei canti a parole profonde di presentazione. Il coro ha cantato diversi brani
del suo repertorio quali Go down Moses, We
pray, The storm is passing over, Holy city.
L’emozione era palpabile, si avvertiva osservando gli occhi delle
persone che erano lì ad
ascoltarci e che pregavano con noi. Quel
silenzio dapprima sconcertante alla fine ha riempito il cuore di ognuno
di noi. Un grande applauso finale ci ha congedati
lasciandoci nel cuore il
ricordo di una bellissima
esperienza.
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