Consorzio di Ricerca e Sviluppo
per l’Ortofrutticoltura Piemontese – S. C. a r.l.
C.so Nizza 21 – 12100 Cuneo
Fagiolo rampicante “ bianco di Bagnasco”
Ambiente di coltivazione:
La coltivazione della tipologia rampicante di fagiolo “ bianco di Bagnasco” si effettua,
ancora oggi, in alcune aziende orticole ubicate, prevalentemente, nella zona di fondovalle del
Tanaro ed in particolare nei Comuni di Bagnasco, Priola, Pievetta, Nucetto, Garessio…
Particolari situazioni pedoclimatiche che si riscontrano lungo l’asta fluviale del Tanaro (
elevata disponibilità idrica; marcate escursione termiche giornaliere; buona luminosità e
ventilazione degli ambineti colturali…), consentono di raggiungere interessanti risultati produttivi.
La tipologia locale di fagiolo è particolare nel panorama varietale sia per le dimensioni della
granella che per la colorazione esterna dei tegumenti.
Grazie all’attività del “Consorzio di Tutela e Valorizzazione dei prodotti della “valle
Tanaro”, sorto per iniziativa dell’Amministrazione comunale e della Comunità Montana locale
conta oggi diversi produttori. Le produzioni locali, in particolare la granella secca confezionata in
sacchetti da 0,5 – 1 kg, trovano collocazione sui mercati locali e della vicina Liguria ed in
particolare nella vendita diretta.
Caratteristiche fenologiche
Le osservazioni ed i valori biometrici riportati, in modo sintetico, nella presente scheda sono
stati rilevati su baccelli e piante di fagiolo rampicante afferenti alla tipologia “bianco di Bagnasco”
presso il Centro Sperimentale Orticolo di Boves dove, nel biennio, sono state condotte valutazioni e
selezioni finalizzate alla riduzione della variabilità genetica dei lotti di seme. Contestualmente,
sempre presso la medesima azienda, sono stati costituiti, annualmente, lotti di seme da riutilizzare
nelle successive prove di campo.
La semina del fagiolo avviene, di norma, a partire dalla seconda decade di maggio e
prosegue sino a metà – fine giugno; le piante vengono allevate mediante posizionamenti di tutori (
canne di bamboo ) disposte a capanna indiana ( 4 canne per postazione). Alla base del tutore
vengono interrati i semi ( mediamente 4 semi per postarella) e, contestualmente alla semina, si
procede a effettuare una leggera rincalzatura lungo la fila internamente alla capanna. I sesti di
impianto adottati sono mediamente di 90 cm tra le due file della bina e 35 – 40 cm lungo la fila; la
distanza tra le bine si attesta attorno a 120 – 130 cm.
L’emergenza delle piante avviene, mediamente, dopo 7 – 10 giorni a seconda dello stato di
umidità dei suoli; successivamente le piante proseguono nello sviluppo vegetativo con i fusti che si
avvinghiano, mediante movimenti regolari, attorno ai tutori. La fioritura avviene dopo 30 - 40 gg
dalla semina ed è scalare lungo l’asse della pianta. Essa prosegue sino all’autunno inoltrato.
I fiori, non visitati dai pronubi, si fecondano immediatamente al momento della apertura e,
mediamente, non si evidenziano incroci indesiderati con le altre cultivar; si consiglia tuttavia di
selezionare la semente per la riproduzione successiva in campi isolati spazialmente da altri fagioli.
I baccelli presentano tegumenti di colore verde chiaro; la granella è mediamente distanziata
all’interno del baccello. In fase avanzata di maturazione ( fase post cerosa) i tegumenti assumono
una tonalità beige chiaro e, successivamente, in fase di disidratazione si presentano di colore
biancastro – giallino, particolarmente sottili e fragili.
La granella all’interno si presenta con aspetto reniforme regolare con tegumenti di colore bianco
paglierino chiaro; in particolari situazioni di elevata umidità degli ambineti colturali si possono
evidenziare leggere sfumature brune nella parte interna del seme.
La raccolta, nei tipici areali di coltivazione, si effettua manualmente mentre la sgranatura viene
effettuata mediante l’ausilio di attrezzature meccaniche artigianali. Il seme viene prelevato dai
baccelli quando ha raggiunto un elevato livello di disidratazione ( umidità inferiore al 15%);
successivamente si procede ancora all’essiccazione in azienda mediante posizionamento dei fagioli
in ambineti ventilati.
La conservazione si effettua in azienda avendo cura di mantenere la semente in ambienti ventilati e
freschi.
La linea viene autoriprodotta normalmente dalle aziende; per la selezione dell’ecotipo di fagiolo in
oggetto è stata impostata una verifica presso l’azienda sperimentale del CReSO e, dopo le
valutazioni di carattere biometrici, sono state effettuate sulle linee analisi molecolari volte ad
evidenziare i livelli di variabilità presenti all’interno della popolazione.
Successivamente si è provveduto a recuperare nuclei di semente dalle linee in sperimentazione che
manifestavano una ridotta variabilità genetica associata ad ottimali aspetti dei baccelli e della
granella.
Obiettivi e rilievi effettuati
Gli obiettivi primari dell’attività di selezione che ha caratterizzato il lavoro sulla tipologia
di “fagiolo rampicante bianco di Bagnasco” astigiano sono:
 Valutare i cicli di coltivazione del fagiolo selezione locale in ambienti di coltivazione
pedemontani
 Caratterizzare la locale tipologia di fagiolo a granella bianca mediante la determinazione di
parametri vegeto – produttivi
 Verificare i livelli di variabilità genetica presenti all’interno delle popolazioni mediante
analisi molecolari al fine di uniformare le popolazioni di piante.
 Migliorare gli aspetti produttivi e qualitativi della coltura offrendo nuove possibilità ed
alternative agli operatori agricoli locali.
Per il raggiungimento di questi obiettivi sono stati effettuati controlli all’interno delle
popolazioni di fagiolo rampicante dapprima su alcune aziende ubicate nel tipico areale di
produzione e, successivamente effettuando selezioni in prove parcellari condotte direttamente da
personale CReSO presso il Centro Sperimentale Orticolo di Boves.
Caratterizzazione morfologica
Nella scheda allegata si riportano i valori medi di campo relativamente ai rilievi effettuati nel
biennio.
Tipologia di crescita
Colore delle foglie
Accestimento
Indeterminata con altezze medie superiori ai 2 metri.
Buona regolarità di sviluppo delle piante in parcella.
Verde medio con buona regolarità di colorazione lungo
l’asse della pianta. In fase avanzata di maturazione dei
baccelli le foglie tendono ad assumere una colorazione
meno intensa
Pianta che manifesta una buona capacità di accestimento
con sviluppo di steli laterali nella zona prossima al suolo.
Dopo 35 – 40 giorni dalla semina spuntano i primi fiori.
Fiori portati in racemi di 5 / 7 fiori / stelo. Fioritura scalare
lungo l’intero asse della pianta. Allegagione dei baccelli
condizionata dalle situazioni climatiche dell’areale. La
fioritura prosegue sino al termine delle raccolte; gli ultimi
fiori / baccelli non giungono a maturazione.
Caratteristiche dei baccelli
Baccelli a sezione rotondeggiante / ovoidale; generalmente
allungati leggermente falcati nella fase distale.
Tegumenti di colore verde medio tenue con colorazione
bianco paglierina a piena maturazione. Granella
distanziata all’interno del baccello
Descrizione dei fiori
Vedi foto allegata
Numero medio di baccelli / pianta
26.83
Numero medio di semi / baccello
4.17
Lunghezza media del baccello ( mm)
152.5
Peso dei 1000 semi ( g )
880 g c.a.
Forma del seme
Reniforme allungato
Colorazione del seme
Tegumenti di colore bianco paglierino
Diametri medi dei semi
Diametro 9.5 mm / lunghezza 16,7 mm
Peso medio della granella
0.9 g
Grado di curvatura del seme
Leggermente marcata ( vedi fotografia)
Lunghezza media baccello cm
15.05
Diametro medio baccello I° seme (
12.73
mm )
Diametro medio baccello penultimo
13.61
seme ( mm)
Epoca di fioritura
Caratterizzazione molecolare
L’attività è stata condotta dal Di.Va.P.R.A. Genetica Agraria dell’Università di Torino in
stretta collaborazione con il servizio tecnico del CReSO.
Nel progetto sono state identificate alcune linee selezionate da CReSO negli anni partendo
dalla popolazione in coltivazione a Bagnasco. La caratterizzazione è stata condotta in due fasi; una
prima fase su circa 50 piante delle diverse linee. Successivamente l’attenzione si è concentrata sulle
linee che manifestavano una spiccata produttività associata ad una buona qualità della granella. Le
linee migliori sono state caratterizzate mediante applicazione di 2 classi complementari di
marcatori: AFLP (Amplified Fragment Length Polymorphism) ed SSR (Simple Sequence Repeats –
microsatelliti)..
Le analisi molecolari, unitamente e quelle morfologico produttive condotte dal Creso,
hanno consentito di identificare, nel 2008, le popolazioni più rappresentative ed uniformi e di
individuare quella che maggiormente risponde all’ideotipo dell’ecotipo. Su queste si è provveduto a
prelevare la semente in parte destinata alla conservazione nella Banca del Germoplasma presente
presso il Di.Va.P.R.A. ed in parte per le prove agronomiche.
L’analisi dei dati molecolari ha consentito di definire la necessità ed in che modo è
opportuno procedere per ridurre la base genetica del materiale in coltivazione, ciò allo scopo di
ottenere i requisiti di uniformità necessari per l’iscrizione al Registro delle Varietà da
conservazione.
Si riporta, in allegato, il dendogramma con l’esito finale delle analisi molecolari condotte dal
Laboratorio del Di.Va,.P.R.A. Genetica Agraria nel 2007 / 2008 .
BB1
BB33
BB34
BB37
BB2a
BB2c
BB24c
BB24a
BB11
BB23
BB24b
BB24d
BB32c
BB24a
BB32a
BB32b
0.47
0.60
0.73
0.87
1.00
Coefficient
Cuneo 29 maggio 2009
Dr. Michele Baudino