Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 2: ELETTROSTATICA SELEZIONE DI ESERCIZI DI ELETTROSTATICA. 2.1. Un processo elettrolitico divide 1.3 mg di NaCl (massa di una mole = 59 g) in Na+ e Cl. Le cariche positive vengono allontanate da quelle negative sino a che la forza di attrazione tra cariche di segno opposto si riduce a 1 N. La distanza d tra cariche positive e negative è di circa (A) 1 km (B) 10 km (C) 40 km (D) 200 km (E) 1000 km SOLUZIONE. Ogni ione porta una carica pari, in modulo, alla carica elementare. Il processo elettrolitico forma dove NA è il numero di Avogadro ( 6.0221023). La carica di una mole di elettroni (e 1.61019 C) è il Faraday (con F maiuscolo e simbolo F!) pari a La carica degli ioni positivi/negativi in 1.3 mg di NaCl vale in valore assoluto | | Deve quindi essere √ A 2.2. Tre cariche elettriche qA, qB = qC sono poste ai vertici di un triangolo isoscele di vertice A, altezza AH = 12 cm e base BC = 6 cm. Se qB = 5 nC e il campo elettrico nel baricentro M si annulla la carica qA vale: (A) _______ (B) 1.22 nC (C) 2.89 nC (D) 8.64 nC (E) 20.5 nC M C H SOLUZIONE. Poichè qB = qC, |EB|=|EC|; il vettore EB+EC è verticale e ha modulo pari a |EB+EC| = 2|EB|cos(). Il campo elettrico EA creato da qA deve A soddisfare la relazione: | EB EC | Per le proprietà del baricentro: EA C H B √ B Utilizzando questi valori nell’espressione di EA otteniamo: ( ) 2.3. Le coordinate (in metri) dei punti ABC della figura sono riportate in tabella. Nel punto B è posta una carica qB = 9 nC e la carica in C è scelta in A B C modo che il campo elettrico nel punto O (0,0) sia nullo. La carica x 2 0 3 qA vale y 0 3 4 (A) 3 nC (B) 4 nC (C) 6.75 nC (D) 7.20 nC (E) ____nC y C B O x A 1 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 y SOLUZIONE. Poichè il campo elettrico prodotto in O da una carica posta in C è diretto lungo la retta tratteggiata, i campi EB ed EA prodotti in O dalle cariche qB e qA devono dare come risultante un vettore giacente sulla retta: C B TUTORATO 2: ELETTROSTATICA O A EB x ( ) r , R dove r è la distanza dal centro della sfera e 0 costante. a) Calcolare l’espressione della carica Q (r) in funzione di r; b) calcolare 0. 2.4. Una carica Q è distribuita all’interno di una sfera di raggio R con densità variabile = 0 SOLUZIONE. Un guscio sferico di raggio r < R e spessore dr ha un volume pari a e contiene quindi una carica dq pari a L’espressione della carica in funzione del raggio si ottiene integrando l’espressione precedente: ∫ Imponendo che la carica totale distribuita nella sfera valga Q si ottiene l’espressione della costante 0: e l’espressione precedente può essere scritta come ( ) 2.5. Un’asta sottile che porta complessivamente una carica Q = 0.5 nC viene curvata a forma di semicerchio di raggio R = 0.707 m mantenendo uniforme la densità della carica stessa. Il campo elettrico nel centro del semicerchio vale (A) 5.73 V/m (B) 2.87 V/m (C) 1.433 V/m (D) 0.716 V/m (E) 0.358 V/m O R SOLUZIONE. La densità lineare di carica sulla semicirconferenza è E dE O Ogni tratto dL = Rdϑ porta una carica dL e crea in O un campo elettrico pari a | R d | di cui, per la simmetria del problema, la componente orizzontale si annulla mentre solo la componente verticale |dE|sin(ϑ) contribuisce al campo totale E. Pertanto, integrando sulla semicirconferenza: 2 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 | | |∫ TUTORATO 2: ELETTROSTATICA [ | ] 2.6. Due fili conduttori circolari (1 e 2) carichi hanno i centri sull’asse delle x e appartengono a piani paralleli a yz. Raggi (r) dei fili, ascisse (xC) dei centri e z cariche (q) note sono riportate in tabella. Il campo elettrico si annulla nel punto P dell’asse delle x che ha ascissa xP = 1/3 cm. y La carica q2 vale 1 r (cm) xC (cm) q (C) (A) 3.0 C (B) 4.0 C x (C) 6.3 C (D) 9.6 C 1 1 0 1 2 (E) 12.6 C 2 2 1 ? SOLUZIONE. a) b) dq 2r P dq Calcoliamo il campo lungo l’asse x della spira conduttrice 1 di centro O. La situazione è rappresentata nella figura a). Ogni tratto infinitesimo della spira porta una carica dq e contribuisce al campo elettrico a distanza (xP2+r2)1/2 con √ Il contributo della spira 1 al campo totale in P vale quindi La funzione Ex(q1, P) è rappresentata nella figura b); si noti che essa presenta un massimo per r |x| = e vale zero nel centro (x = 0) della spira. 2 Per la spira conduttrice 2 si ha analogamente (in centimetri, =1) [ ] [ ] Poiché il punto P in cui il campo si annulla appartiene al tratto di asse x compreso tra i centri delle due spire, q1 e q2 devono avere lo stesso segno. Uguagliando il modulo dei campi prodotti in P dalle due spire dovo aver semplificato la costante ke otteniamo | | | [ | | | [ ] ] 3 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 2: ELETTROSTATICA Il problema si può risolvere anche cercando il minimo della funzione potenziale e notando che, per il cerchio 1, la distanza tra il punto P(x) e un qualunque punto del cerchio 1 vale (vedi fig. a) √ √ mentre per il cerchio 2 si ha . Il potenziale è perciò ( ) e la sua derivata in x è proporzionale a dove si è tenuto conto che il segno della derivata rispetto a x di è indeterminato. Imponendo l’annullamento della derivata del potenziale per si arriva all’equazione precedente. 2.7. Una sfera conduttrice di raggio Rs = 10 cm con una carica Qs = 66.67 nC ha il centro nell’origine O degli assi cartesiani. L’asse di un lungo cilindro conduttore di raggio Rc = 2 cm e carica per unità di lunghezza pari a Qc/L = 3 nC/m è parallelo all’asse y e interseca l’asse x nel punto C (5,0) che è distante 5 m da O. La componente Ex del campo elettrico nel punto P(3.2 m, 2.4 m) vale (A) 91.25 V/m (B) 16.87 V/m (C) 22.50 V/m (D) 2.5 V/m (E) 0.0 V/m y P C x O SOLUZIONE. La sfera genera nel punto esterno P un campo ES diretto radialmente, la cui componente parallela all’asse x è: EC √ P Il campo generato dal cilindro conduttore nel punto P è perpendicolare al filo (ECy = 0), ha verso opposto all’asse x e la sua intensità è: | ES O | Sommando i due contributi di sfera e cilindro si ha: ( ) 2.8. Una sferetta di massa m = 100 g e carica q (positiva) è appesa mediante un leggero filo di seta lungo L = 0.25 m a una sottile lamina conduttrice verticale di grande estensione che porta una carica di densità superficiale = 0.1 mC/m2 (vedi figura). Se, nella condizione di equilibrio, l’angolo formato tra il filo e la lamina è = 30o la carica q della sferetta vale (A) 5.1 nC (B) 43.4 nC (C) 50.1 nC (D) 81.6 nC (E) 100 nC < T qE mg 4 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 2: ELETTROSTATICA SOLUZIONE. La lamina conduttrice è caratterizzata da densità superficiale di carica pari a sulle sue superfici esterne, mentre il campo elettrico è nullo all’interno: Einterno = 0. Per lastra sufficientemente estesa, il campo elettrico generato dalla lastra è perpendicolare alle sue facce. Possiamo determinare il valore di Eesterno applicando la legge di Gauss a uno dei due cilindri disegnati nella figura a destra con S1=S2=S3= S4 Nel caso del cilindro piccolo si ha: Q S2 (E) S1 E int E 0 0 S3 S1 S2 S4 0 (la superficie S2interna alla lamina non contribuisce al flusso perché Einterno = 0). Anche nel caso del cilindro grande, essendovi una superficie carica sopra e una sotto, si ha: Q 2 S 3 2 (E) ( S 3 S 4 ) E 2S 3 E int E 0 0 2 0 0 La condizione di equilibrio della sferetta carica si può esprimere dicendo che i) il momento della forza elettrica qE e della forza peso mg rispetto al punto di sospensione devono essere uguali e opposti ii) la risultante qE+mg deve essere diretta come il filo per essere compensata dalla tensione T dello stesso. Per la condizione ii) deve quindi essere mg tan 8.85 1012 0.1 9.8 tan(30) mg tan qE q q 0 50.007 109 C 0 104 2.9. Una carica positiva q è posta a d =1 mm di distanza sopra il centro della calotta semisferica di raggio R = 100 m della figura. Il flusso del campo elettrico attraverso la superficie piana che chiude la calotta superiormente vale circa, in valore assoluto (A) 0 (B) (C) q/0 (D) q/20 (E) _________ SOLUZIONE. La carica q è contenuta nell’emisfero superiore (tratteggiato in figura) della sfera completa in cui si trova una carica q, spostata di un tratto d > 0 dal centro. Il flusso di E attraverso la superficie costituita dalla calotta sferica superiore chiusa dalla superficie circolare piana di interesse è, per la legge di Gauss: Poiché d << R, il campo generato da q è sostanzialmente perpendicolare alla superficie sferica della calotta superiore e il flusso attraverso questa vale quasi esattamente la metà del flusso attraverso l’intera sfera che racchiude q: E 5 a b c Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 2: ELETTROSTATICA 2.10. Una sfera isolante di raggio a ha una carica totale Q, distribuita con densità volumetrica uniforme. La sfera è circondata da un guscio sferico concentrico conduttore con raggio interno b e raggio esterno c. Disegnare qualitativamente l’andamento, in funzione della distanza dal centro, del modulo del campo elettrico nelle varie regioni (interno della sfera isolante, tra sfera e guscio, interno del guscio, esterno del guscio) e calcolare (a) La carica indotta per unità di area sulla superficie interna del conduttore cavo (b) La carica indotta per unità di area sulla superficie esterna del conduttore cavo SOLUZIONE. La densità di carica della sfera è Per r < a, applicando la legge di Gauss: ( ) Poiché, per definizione di flusso: e dalle relazioni precedenti per il campo interno alla sfera interna uniformemente carica si ha Per a r < b, come già visto, la sfera carica si comporta come una carica puntiforme Q posta nel suo centro e per il campo in questa regione si ha All’interno del guscio sferico conduttore, quindi per b r c, il campo elettrico è nullo. Infine, il campo prodotto all'esterno del guscio conduttore (r > c) è lo stesso che si avrebbe se la carica Q totale della sfera interna fosse depositata direttamente sul guscio. La densità di carica indotta sulla superficie elettrica del guscio è e per r > c si ha Graficamente: Per il fenomeno dell’induzione elettrica, la carica indotta per unità di area sulla superficie interna del conduttore cavo vale Q/4b2, mentre la carica indotta per unità di area sulla superficie esterna del conduttore cavo vale +Q/4c2. 6 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 2: ELETTROSTATICA 2.11. Calcolare la divergenza del vettore v(P,t) = (xat)i+ (zy+byt)j 3xz k, funzione delle coordinate del punto P e del tempo t, con a e b costanti. SOLUZIONE. Ricordando la definizione di divergenza: E r 2.12. Calcolare la differenza di potenziale tra due punti a distanza R ed R0 dall’asse di un filo carico infinitamente lungo. L’asse del r filo coincide con l’asse x, e sul filo vi è una densità lineare di carica 1 (in C/m). h E SOLUZIONE. Per un filo carico, le superfici equipotenziali sono cilindri che hanno per asse il filo. La differenza di potenziale tra una superficie cilindricar a distanza R e una a distanza R0 è R0 V ( R) V ( R0 ) E ( r )dr R In qualunque punto P il campo elettrico è diretto normalmente all’asse del filo e il suo modulo per il teorema di Gauss è: h 1 E (r ) 2πrh 1 E (r ) 0 2π 0 r Sostituendo tale espressione nell’integrale precedente si ottiene: R R0 R 0 dr V ( R) V ( R0 ) E ( r )dr 1 1 ln 0 R 2π 0 R r 2π 0 R 2.13. Un guscio sferico metallico di raggio esterno pari a 18 cm e raggio interno pari a 12 cm contiene una sfera metallica di raggio 2 cm; guscio e sfera sono concentrici. La sfera interna ha una carica qS = 2 nC mentre sul guscio esterno viene posta una carica qG = – 4 nC. Il potenziale elettrico nel punto P(r) a una distanza r = 2 cm dal centro del sistema, cioè sulla superficie della sfera interna, vale (A) 650 V (B) 200 V (C) – 70 V (D) – 100 V (E) 90 V SOLUZIONE. Il potenziale elettrico in un punto P(r) è uguale al lavoro del campo E per portare una carica unitaria da P(r) all’infinito. Suddividiamo il percorso in 3 tratti: da P ad A, da A a B e da B P B all’infinito. Il campo elettrico nella zona compresa tra sfera e superficie A A P P interna del guscio, cioè da P ad A, è pari a quello di una carica puntiforme qS posta nel centro del sistema; all’interno del guscio conduttore (tratto da A a B), E = 0; all’esterno del guscio (freccia tratteggiata da B all’infinito), il campo E è pari al campo elettrico di una carica puntiforme qS+qG = 2 nC posta nel centro del sistema. Si ha perciò: 7 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 2: ELETTROSTATICA q q q rA q V ( P) ke S2 dr S 2 G dr ke S r rB r rP r 0.18 1 1 1 9 9 9 109 2 10 9 9 10 2 10 650 V 0.12 0.02 0.18 2.14. Un campo elettrico uniforme E ha le componenti cartesiane date in tabella assieme alle coordinate di due punti A e B. La differenza di potenziale VAVB vale: x (A)79 V (B) –37 V (C) 33 V E (V/m) 3 (D) 79 V(E) _______V A (m) 0 B (m) 4 SOLUZIONE. La differenza di potenziale tra A e B è uguale al lavoro compiuto dal campo elettrico per spostare una carica unitaria positiva da A a B: q q S G r 0.02 0.12 y 5 1 6 z 7 2 8 2.15. Una molecola triatomica (ad esempio l’idrossido di sodio NaOH) è r13 schematizzata come l’insieme delle tre cariche della figura, considerate puntiformi. Q1 Q2 Q3 Sia Q1 = Q3 = +e, Q2 = 2e, r12 = 0.15 nm, r23 = 0.1 nm; l’energia potenziale totale 19 19 del sistema è pari a circa (e = 1.6(10 ) C; 1eV = 1.6(10 ) J) A r12 B r23 C (A) 14 eV (B) 31 eV (C) 42 eV (D) 48 eV (E) 98 eV SOLUZIONE. L’energia potenziale del sistema è uguale al lavoro da compiere contro il campo elettrico per costruire la molecola, cioè per portare in posizione i tre ioni da distanza infinita. In assenza di Q2 e di Q3, la carica Q1 viene portata in posizione al punto A senza compiere lavoro. Per posizionare Q2 si compie un lavoro pari a dove V1(B) è il potenziale elettrico generato dalla carica Q1 nel punto B. Per posizionare Q3 si compie infine un lavoro pari a ( ) Pertanto ( ) ( [ ( ) )] Il valore dell’energia potenziale calcolato corrisponde all’energia di legame della molecola, cioè al lavoro che si compie per scindere la molecola portando i suoi ioni costituenti a distanza idealmente infinita. 2.16. Il potenziale elettrico in una regione dello spazio in prossimità dell’origine cartesiana varia in funzione della posizione x secondo la legge: V x a bx cx 2 dove le costanti hanno i seguenti valori: a = 3000 V, b = 2000 V/m, y B c = 1500 V/m2. Il bastoncello AB della figura è lungo L =2 m e porta ai suoi estremi due cariche di segno opposto e di uguale valore P x 8 A Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 2: ELETTROSTATICA assoluto q = 1 mC. Il punto medio P di AB è vincolato nel punto di ascissa xP = 5 m dell’asse x. Il momento rispetto a P delle forze elettriche agenti sulle cariche del bastoncello in Nm vale in modulo (A) 23.8 (B) 32.2 (C) 34.0 (D) 35.7 (E) 46.0 SOLUZIONE. Calcoliamo il campo elettrico lungo x partendo dal potenziale: La forza elettrica sia sulla carica in A sia su quella in B è diretta lungo l’asse x e vale in modulo | | E B+ Le forze elettriche formano una coppia il cui momento vale in modulo y | | | | FB P La figura a sinistra rappresenta la situazione nel caso in cui la carica positiva è in B, mentre quella a destra E E B rappresenta la situazione nel caso in cui la y A carica positiva è in A. Nel primo caso, il FB momento delle forze elettriche tende a far ruotare il dipolo in senso P antiorario, quindi M = 34.0 k. Nel secondo caso, il momento delle forze x FA elettriche tende a far ruotare il dipolo in senso orario, quindi M = 34.0 k. FA x E A + 2.17. Calcolare il gradiente del campo scalare f(P)=x2+y22z e il suo modulo nel punto di coordinate P = (1, 3, 2). SOLUZIONE. Calcoliamo il gradiente del campo: Nel punto P si ha | | √ 2.18. Lungo l’asse x del piano xy il potenziale elettrico è descritto dalla funzione V0 V ( x) x2 1 2 a con V0 = 5 V e a = 2 m. La componente Ex del campo elettrico nel punto x = 4 m vale in V/m (A) 0.45 (B) 0.89 (C) 2.68 (D) 0.36 (E) 0 V/m SOLUZIONE. Calcoliamo la componente Ex del campo elettrico partendo dal potenziale: ⁄ ( )( ( ) ) Per x = 4 m si ha ⁄ ( ( ) ) 9 Fisica generale II, a.a. 2013/2014 TUTORATO 2: ELETTROSTATICA 2.19. I potenziali elettrici nei punti del piano attorno all’origine hanno i valori riportati in tabella. La componente Ex del campo elettrico nell’origine vale (A) 5V/m (B) 10V/m (C) 5 V/m (D) 10 V/m(E) ____ V/m x 0m 1 m 1m 0 0 y 0m 0m 0m 1 m 1m V(x,y) 75 V 85 V 65 V 70 V 80 V SOLUZIONE. Calcoliamo la componente Ex del campo elettrico nell’origine degli assi partendo dal potenziale: y VD=80V VB=65V VA=85V VO=75V x Allo stesso risultato si giunge calcolando la derivata del potenziale tra A e O e tra O e B in quanto il campo elettrico è uniforme. VC=70V 10